Compiti per casa
MASSIMO BRESOLIN BEATRICE SCARPARO GIACOMO MAGNABOSCO BRUNICO SCUOLA DELL’INFANZIA
Compiti per casa Concorso per la costruzione della scuola dell’infanzia a San Giorgio di Brunico
Connessioni, collegamenti e adiacenze, integrare una scuola primaria con una dell’infanzia e nido, connettendola con la palestra, un lotto urbano, un villaggio alpino. Lo spazio diventa educazione, diventa gioco, stimola la creatività e l’apprendimento. Il parco diventa tetto il perimetro si arrotonda invitando lo spazio interno a diventare esterno, infondo “lo scopo delle scuole è quello di trasformare specchi in finestre Una scuola elementare è uno degli aspetti che trasforma un gruppo di case in un paese. San Giorgio ha la sua scuola e la sua palestra, con un ampio giardino. In quel giardino l’amministrazione comunale prevede di costruire la nuova scuola materna, con i suoi laboratori, il nuovo asilo nido, e alcuni spazi di servizio sia alle scuole che alla collettività.
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Da subito il programma progettuale si è mosso verso la creazione di due volumi che si innestano tra di loro, adiacenti a loro volta alla palestra. L’androne diventa il filtro, il luogo di ritrovo, il giardino coperto. Spazio di relazione e di incontro tra bambini, genitori e insegnanti, proseguendo negli spazi distributivi attrezzati incontrano le aule e i laboratori, tutte con il diretto accesso verso il verde e il giardino. Lo spazio è giocoso, gli angoli arrotondati, e non esistono corridoi ma solo passaggi da spazi pubblici, semi pubblici e privati, l’attraversare l’edificio incontra funzioni utili all’apprendimento e all’educazione. La scala diventa elemento di gioco si gira e si distribuisce in modo scenografico, aprendosi alternativamente all’androne dei piani o al giardino a sud. L’ampia vetrata funge da serra solare.
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All’esterno il giardino alterna spazi a prato a parti in ghiaino o cippato legnoso adatto per l’installazione di giochi e attrezzature per i più piccoli e amplificando di fatto gli spazi chiusi delle aule mettendosi in relazione con esse attraverso grandi vetrate. L’architettura dell’edificio richiama la tradizione, il piano terra è intonacato, il piano prima in legno, il tetto a falde. Il linguaggio invece è contemporaneo, forature irregolari, spigoli arrotondati, sbalzi e sporti richiamano la modernità. Il progetto è ancora in divenire essendo un concorso in due fasi, le richieste della prima erano essenziali e precise, non vi erano indicazioni di costi, budget o economie da rispettare, né tanto meno studio attendo dei materiali interni, delle attrezzature e de gli arredi.
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