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Mnemonica
from Tempo lontano
86
Anni fa
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Faceva molto freddo in quella notte di fine novembre, a quanto mi è stato detto.
Maria e Giuseppe abitavano in Via Legione Gallieno subito prima dell’incrocio di Porta Padova. O forse abitavano già in Viale Margherita, subito dopo l’incrocio; diciamo che abitavano a Porta Padova.
E in quella fredda notte Maria si vide in obbligo di mettere alla luce la sua terza creatura ed essendo già madre di un maschietto e di una femminuccia non poteva che essere un maschio. Non c’erano ecografie allora e il sesso era certo solo dopo la nascita, ma oggi taluni dicono che il sesso è incerto fino alla morte.
Anche allora come adesso l’ospedale di Vicenza era a Porta San Bortolo (scritto San Bartolomio): non molto lontano da Porta Padova ma nemmeno molto vicino. E a quell’ora di quella notte fredda Giuseppe non trovò di meglio che portare con la bicicletta la sposa in Ospedale. Così mi è sempre stato detto, credo dalla nonna materna. E all’ospedale nacque un bel maschietto: bello almeno per mamma sua, come sempre.
Avevano già deciso il nome per quel bimbetto: dopo Antonio (come il padre del padre e un suo fratello deceduto da poco) e Marisa (MariaLuisa, come la madre e il defunto fratello del padre, Luigi) il nuovo arrivato doveva chiamarsi PierAngelo (da Pietro e Angela, genitori della madre). Ma il destino così non volle.
Di denunciare all’anagrafe il nuovo nato s’incaricò il fratello della madre, il quale quando gli chiesero il nome del bimbo si scordò di quello che gli avevano detto, guardò