Branding Plan for Useit: identity | activities | tools

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BRIEF

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PREMESSE

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BACKGROUND

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PAROLE CHIAVE

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OBIETTIVI

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TARGET

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ANALISI TARGET DIRETTO

24

ANALISI TARGET INDIRETTO

ANALISI TARGET COMPLEMENTARE

34 36

COMPETITOR DIRETTI

45

LOCLOC

45

NOLEGGIOCOSE

52

ANALISI TARGET ALTERNATIVO

SHARINGIT!

39

49

COMPETITOR INDIRETTI

55

SKIMIUM

55

ETSY

60

57

MYLUXURI.BIZ

63

MERCATINOSPORTIVO

64

SECONDAMANO

66

E-BARTY

70

EBAY

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Indice


INPUT & STRATEGIE 73

MARCHIO E COORDINATO

74

Guideline marchio Nuovo pay-off

Carta intestata

74 76

BUSINESS CARD

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OFFICIAL WEB SITE Restyling sito

81 82

Ampliamento offerta: “umbrella sharing”

90

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Restyling business card

Ideazione App mobile

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NEWS LETTER

Restyling news letter

92 92

STRUMENTI SOCIAL

93 96 98

Facebook Twitter

99

YouTube e Vimeo

Creazione profilo Instagram Creazione account Issuu

100 102

RELAZIONI PUBBLICHE

104

102

Hootsuite

105

Riorganizzazione ufficio stampa

106

Stesura comunicati stampa

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Creazione media kit

Indice

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PRESENTAZIONE PPT

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POSTCARD e FAQ

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110

Restyling ppt

111

Nuove postcard

115

Restyling FAQ GADGET

116

Nuove proposte gadget

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BRAND AMBASSADOR

123 123

Ridefinizione del ruolo

124

Dress code ambassador

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EVENTI

Partecipazione a eventi di settore

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Useit nelle scuole

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Promozione sharing economy e swap party

134

Social Coffee

136

Roadshow

138

BRANDED CONTENT

138 139

Docureality Roadshow

Restyling video tutorial SOCIAL RESPONSABILITY

141 141

Collaborazioni con Retakers

144

Postazioni wifi

145

Salvadanaio virtuale

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Comunicare CSR al pubblico

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Indice


BRIEF


Cliente: Useit Referente: Marta Trotta Presenti: Marta Trotta e Beniamino D.M. [soci fondatori di Useit]; Alessandra Colucci [coordinatrice del Master IED in Brand Management], Arianna Pirandola, studenti master. Data: 13/6/2014 Luogo: sede IED via Casilina 57 – Roma Ora: dalle 11.00 alle 13.00

BACKGROUND Useit è una piattaforma online di renting peer to peer che offre ai suoi utenti la possibilità di mettere in affitto o noleggiare diverse tipologie di beni, servizi e capacità personali. È una start-up nata dall’idea di Beniamino Bi Monte che notando la grande quantità di oggetti inutilizzati nel suo garage decide di trovare un modo per ridare valore al proprio patrimonio dormiente. La community è online da gennaio 2014 promuovendo i valori di Useit che fanno riferimento ai principi dell’ecosotenibilità – in particolare al riuso e alla riduzione di sprechi – al risparmio, inteso sia come monetario che in termini di spazio, alla condivisione e alla rivalutazione di risorse che ogni persona possiede. L’ambito di riferimento è quello della sharing economy, in cui di un oggetto di uso condiviso [inteso come “fascio di funzionalità” secondo la definizione di Philip Kotler] non conta la proprietà ma la funzionalità. Useit permette ai suoi utenti di effettuare le operazioni di scambio attraverso l’utilizzo di una moneta virtuale denominata u-coin, senza applicare alcun tipo di commissione. Il valore unitario di questa moneta corrisponde a 10 centesimi di euro e rimane fisso onde evitare dinamiche di speculazione. L’utente iscritto può guadagnare u-coin noleggiando i propri beni/ servizi, senza necessariamente avere un capitale utile di base; la moneta virtuale può essere accumulata e riutilizzata tramite le operazioni di noleggio oppure acquistata o rivenduta direttamente tramite la piattaforma. L’iscrizione al sito è gratuita e avviene tramite la creazione di un account, o collegandosi tramite il proprio profilo Facebook; ogni nuovo iscritto riceve immediatamente un bonus in u-coin che lo incoraggia a provare concretamente i servizi che offre Useit.

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Brief


Sul sito è possibile ricercare ciò di cui si ha bisogno per 11 categorie d’uso, per regione, per città, e per disponibilità in un certo limite di tempo. Ogni bene/servizio, infatti, ha un costo, stabilito dall’utente, che varia dal singolo giorno al mese di affitto. Attualmente Useit non si occupa della spedizione/ricezione dei beni, sulla quale si dovranno accordare privatamente gli utenti. Ogni utente può costruirsi una propria reputation in base ai feedback che vengono lasciati alla fine dell’esperienza di scambio. In caso di situazioni critiche, Useit tutela entrambe le parti con una garanzia direttamente proporzionale alla reputation dell’utente, fino a raggiungere per quelli più meritevoli la somma di 2000€. In ogni caso l’utente che noleggia un bene può richiedere una cauzione a chi ne usufruirà, la quale dovrà essere poi restituita alla fine della condivisione. La piattaforma favorisce la compravendita di u-coin tra utenti, dalle cui transazioni Useit guadagna il 10%; nel caso in cui non vi fossero membri della community disposti a vendere i propri u-coin, questi ultimi sono messi a disposizione direttamente da Useit. Tuttavia il cliente afferma di voler far rientrare in una logica di sharing anche i profitti guadagnati, infatti il 10% dei ricavi viene mensilmente devoluto a diverse Onlus. Nel 2015 verrà lanciato un contest dove qualsiasi utente attivo potrà proporre la sua idea per una possibile start-up. Le proposte saranno votate dalla community, le migliori verranno finanziate direttamente da Useit e inserite all’interno di una campagna di crowdfunding promossa dalla piattaforma.

Brief

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TARGET Diretto Clientela già acquisita e utenti potenziali di Useit suddivisi tra coloro che prestano e coloro che noleggiano beni o servizi; lurker, ovvero utenti inattivi iscritti alla piattaforma; early adopter [utilizzatori di nuovi prodotti, di nuovi servizi o di nuove tecnologie subito prima della loro diffusione di massa]. Più nello specifico si fa riferimento a individui di età compresa tra i 20 e i 55 anni di ceto sociale medio, frequentatori di community reali e/o virtuali che ruotano intorno a un interesse specifico, famiglie numerose, appassionati di riciclo e risparmio, fai da te e bricolage. A questi si aggiungono liberi professionisti con competenze artigianali, di livello culturale medio-basso ma di ceto economico medio alto, e coloro che offrono competenze di natura intellettuale appartenenti a un’estrazione sociale media e con livello culturale alto. Indiretto Ambasciatori Useit; enti, istituzioni, aziende o associazioni di community virtuali o reali che creano centri di aggregazione. Complementare Riviste, blog e testate online generiche e di settore; forum sulla new economy; influencer di settore; Onlus. Alternativo Coloro che sono contro il sistema del possesso, legati alla filosofia Hippie [ceto medio alto, tra i 35-55 anni]; individui fortemente sensibili alle tematiche dell’ecosostenibilità; individui interessati all’online dating.

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Brief


OBIETTIVI Incrementare la brand awarness Aumentare il numero degli iscritti Incentivare la partecipazione degli utenti già attivi sul sito Creazione di città-target Migliorare la coerenza tra lo stile della comunicazione e il messaggio valoriale Diffondere la cultura della sharing economy

PERCEZIONE DEI COMPETITOR Il cliente cita tra i competitor diretti altre piattaforme che si occupano di sharing generico di beni/servizi come Locloc.it e Sharing.it, mentre quelle che offrono uno sharing settoriale vengono individuate come competitor indiretti. Il cliente sostiene che, in questa fase iniziale di affermazione del fenomeno, chi opera nel settore dovrebbe cooperare al fine divulgare la cultura della sharing economy, cercando contrastare la percezione di sfiducia degli utenti verso le dinamiche di noleggio online.

TONO DELLA COMUNICAZIONE Per quanto riguarda la comunicazione online, Useit si avvale di diversi social network tra cui una fanpage di Facebook [aperta un anno prima del lancio della piattaforma], Twitter, Vimeo, YouTube, Slideshare, Instagram. Inoltre la piattaforma è coinvolta nell’attività del blog TECHeconomy nella sezione didicata alla sharing economy. Per le strategie offline si avvalgono di 40 brand ambassador di età compresa tra i 18 e i 60 anni, attivi su tutto il territorio italiano, ma in particolare nelle città del centro-nord dove il messaggio di Useit ha riscontrato maggiori feedback positivi.

Brief

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Il brand ha fornito agli ambasciatori un kit che comprende vari gadget tra cui: borse in canapa; adesivi; penne; Moleskine personalizzata incisa in argento; USB [da cui il materiale informativo si può cancellare]; zaino; magliette con il messaggio “lo sai che forse stai sprecando 2.500€?”; cappellini; flyer. Il cliente non si ritiene particolarmente soddisfatto di alcuni gadget poiché durante la distribuzione degli stessi si è reso conto della loro poca funzionalità sia in termini di materiali che di contenuti. Con l’obiettivo di incrementare gli iscritti al sito, il brand ha organizzato eventi ad hoc in collaborazione con gli esercizi commerciali di alcune città tra cui di Terni, Roma e Foligno. In altri casi Useit ha partecipato a eventi organizzati da altre associazioni e comunità [il cliente cita l’evento itinerante di un gruppo di biker che si è proposto spontaneamente di sponsorizzare la piattaforma]. Questi eventi diventano occasione per la diffusione di materiale cartaceo e gadget. In particolare gli ambasciatori di cui sopra, inizialmente sono stati dotati di un opuscolo con 10 FAQ su Useit e relative risposte, riutilizzato come strumento esplicativo in diverse situazioni. In un secondo momento, è stato realizzato un flyer, risultato non particolarmente funzionale poiché eccessivamente carico di contenuti che non rendevano chiaro il messaggio. Useit partecipa anche a meeting e convegni sul mondo delle star-up e della new economy.Il brand inoltre adotta altre strategie di comunicazione come campagne di advertising mirate e inserti pubblicitari.

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Brief


INTERVISTA Colore: bordeaux / rosso Forma: la u dell’abraccio / un cerchio aperto Animale: un gatto / un felino Stato d’animo: rilassato [usabile] / libertà Genere: maschio [non è grazioso] / maschio Fra 3 anni: grande successo non tanto in termini di profitto quanto di occupazione

SINTESI DEL PROGETTO Sviluppo di un piano di branding che attraverso l’ideazione di strategie mirate possa raggiungere gli obiettivi prefissati accrescendo il numero delle iscrizioni e delle inserzioni sulla piattaforma.

PAROLE CHIAVE Guadagno, risparmio, condivisione, sharing economy, sostenibilità, community, bene comune, fiducia, garanzia, start up, partecipazione, gaming, usabilità, valori, principi.

PUNTI ESSENZIALI Restyling del payoff Ideazione di materiale esplicativo efficace e coerente Mantenere la parte di condivisione degli utili con le onlus o comunque reinvestire in progetti validi [crowdfunding] Le strategie devono essere di semplice comprensione per i destinatari, veloce applicazione e a budget sostenibile.

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PREMESSE


BACKGROUND Useit è una start-up che si configura come una piattaforma online di renting peer to peer offrendo ai suoi utenti la possibilità di mettere in affitto o noleggiare diverse tipologie di beni, servizi e capacità personali. Lo scenario di riferimento in cui si inserisce il brand è quello della sharing economy i cui valori si ricollegano ai principi dell’eco-sostenibilità – in particolare al riutilizzo e alla riduzione degli sprechi – al risparmio, inteso sia come monetario che in termini di spazio, alla condivisione e alla rivalutazione di risorse che ogni persona possiede e di sentirsi protagonisti del ciclo economico non solo come consumatori. Useit pertanto si rivolge anche a tutti quegli individui che condividono il suo universo valoriale e vedono nella sharing economy un’alternativa all’attuale sistema economico basato esclusivamente sul possesso. Il consumo collaborativo rappresenta non solo una risposta alla crisi economica che l’Italia, ed in generale il mondo occidentale, sta affrontando in questo periodo - non è una coincidenza se diverse tipologie di servizi di peer-to-peer siano stati fondati tra il 2008 e il 2010 - ma si avvia verso una fase più matura; la sharing economy è in realtà un paradigma molto più dirompente, incentivato dalla diffusione delle tecnologie digitali, in cui l’accesso prende il sopravvento sul possesso, rispondendo ad alcune esigenze che non possono più essere soddisfatte al di fuori di un contesto di condivisione. In favore di questa logica - di accesso contrapposto a possesso - il brand sceglie di promuovere un utilizzo democratico della piattaforma permettendo ai suoi utenti di effettuare le operazioni di scambio attraverso l’utilizzo di una moneta virtuale denominata u-coin, senza applicare alcun tipo di commissione; gli u-coin sono accumulabili tramite la messa a noleggio di qualsiasi bene, pertanto anche chi non possiede un capitale di base può partecipare alla community e guadagnare. Chi volesse disporre immediatamente di credito ha la possibilità di acquistare u-coin sulla piattaforma, in questo caso Useit privilegia la compravendita tra gli utenti della community. La moneta virtuale può essere riutilizzata tramite le operazioni di noleggio oppure acquistata o rivenduta direttamente tramite la piattaforma; il valore unitario di questa moneta corrisponde a 10 centesimi di euro. 17

Premesse


La scelta di optare per un sistema basato su una moneta virtuale si configura come una strategia volta a incentivare l’iscrizione e la partecipazione attiva degli utenti tramite dinamiche di gamification. Ad esempio, semplicemente iscrivendosi al sito e confermando i propri dati, i nuovi user ricevono immediatamente un bonus in u-coin che li incoraggia a provare concretamente i servizi offerti da Useit. Si ritiene che tali dinamiche andrebbero meglio sviluppate e, soprattutto, comunicate in modo più chiaro [cfr:Input; sito web] poiché attraverso la ludicizzazione è possibile creare nell’utente maggiore coinvolgimento, fidelizzarlo - se già acquisito- e reclutare nuovi users. Ogni utente può costruirsi una propria reputation in base ai feedback che vengono lasciati alla fine dell’esperienza di scambio. In termini di garanzia questo sistema porta beneficio a entrambi gli attori dello scambio, poiché da un lato il potenziale locatario può scegliere di affidarsi a locatari che hanno una buona reputazione e dall’altro il locatore ha maggiori possibilità di dare in noleggio i propri beni. In caso di situazioni critiche, Useit tutela entrambe le parti con una garanzia direttamente proporzionale alla reputation dell’utente, fino a raggiungere per quelli più meritevoli la somma di 2000€. In ogni caso l’utente che noleggia un bene può richiedere una cauzione a chi ne usufruirà, la quale dovrà essere poi restituita alla fine della condivisione. Il cliente afferma di voler far rientrare in una logica di sharing i profitti guadagnati, infatti il 10% dei ricavi viene mensilmente devoluto a diverse Onlus. Oltre a iniziative di questo tipo, Useit istituisce accordi con comunità reali [aziende/associazioni/enti] interessate all’utilizzo dei servizi proposti, impegnandosi, nei successivi due anni, a restituire il 20% dei profitti derivati dalla partecipazione dei membri alla community, trasformandoli in finanziamenti per progetti che coinvolgono i membri della community stessa [si fa riferimento ad esempio alla realizzazione di un asilo nido per i dipendenti di Telecom Italia]. Rapporti con organizzazioni di questo tipo – Onlus e aziende – favorisce reputation del barnd, dimostrando la coerenza tra i valori promossi e la reale attività della piattaforma. Inoltre sart-up come Useit, che nascono già

Premesse

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all’interno di un nuovo modello economico e collaborativo, possono essere strumento prezioso per le aziende che hanno difficoltà ad inserirsi in questo nuovo paradigma. In questo modo possono nascere partnership favorevoli per entrambe le parti, da un lato le aziende usufruirebbero dei servizi offerti da una piattaforma digitale, dall’altra le start-up possono aprirsi a nuovi mercati. Al fine di fidelizzare gli utenti acquisiti, e al contempo rivolgersi a un nuovo segmento di pubblico, il brand nel 2015 lancerà un contest dove qualsiasi utente iscritto al sito potrà presentare il proprio progetto di start-up. Le proposte saranno votate dalla community, le migliori verranno finanziate direttamente da Useit e inserite all’interno di una campagna di crowdfunding promossa dalla piattaforma. In questo modo il brand potrà incentivare la partecipazione attiva dei membri della community, coerentemente con gli obiettivi che si prefigge. Tuttavia si sottolinea che lanciare una campagna di crowdfunding potrebbe non portare ai risultati sperati a causa della grande quantità in Italia di piattaforme specializzate nel settore [circa 41 in Italia secondo i dati aggiornati a maggio 2014] e alla crescente diffusione di piattaforme di crowdfunding ibride che propongono ai loro clienti la possibilità di lanciare il proprio progetto scegliendo più di una tipologia di approccio tra quelle esistenti [ reward based, equality, donation, lending].

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Premesse


OBIETTIVI Sviluppare strategie mirate all’incremento della brand awarness Effettuare un restyling del sito finalizzato a una migliore usabilità Incentivare gli utenti alla partecipazione attiva sulla piattaforma Elaborare strategie volte all’acquisizione di nuovi iscritti Creare una rete di città-target Realizzare campagne di comunicazione coerenti con il messaggio di Useit

PAROLE CHIAVE Guadagno | risparmio | condivisione | sharing economy | sostenibilità | community | bene comune | fiducia | garanzia | start up | partecipazione | gaming | usabilità | valori | principi | u-coin | patrimonio dormiente | green economy | hippy | consumo collaborativo | consumo consapevole | noleggio | scambio | affidabilità | praticità | riciclo | esperienza |

Premesse

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Premesse


TARGET


Per definire le diverse tipologie di target a cui Useit dovrà fare riferimento sono stati presi in considerazione tutti i suoi stakeholder, ovvero quei soggetti con i quali il brand si trova a interagire direttamente o indirettamente e che influiscono, o potrebbero influire, sulla sua brand image. Di questi stakeholder sono state esaminate le caratteristiche principali al fine d’individuarne le necessità rispetto ai servizi offerti dal brand, così da poter successivamente identificare per ognuno di essi il più efficace metodo di comunicazione.Per quanto riguarda alcuni interlocutori che fanno parte del pubblico di riferimento sono stati selezionati gli stili di vita Eurisko che meglio ne delineano le peculiarità dominanti, tra cui: l’età generalmente compresa tra i 18 e i 55 anni; la provenienza dal centro nord; l’interesse per la sharing economy e/o per la green economy; per la fruizione di internet, soprattutto in merito all’utilizzo di piattaforme online dedicate all’acquisto o al noleggio di beni e servizi. Per meglio chiarificare la stratificazione del target si è stabilito di suddividerlo in 4 aree di interesse: Diretto Clientela già acquisita e utenti potenziali di Useit; Lurker, ovvero utenti inattivi iscritti alla piattaforma; Early adopter [utilizzatori di nuovi prodotti, di nuovi servizi o di nuove Tecnologie subito prima della loro diffusione di massa] Indiretto Ambasciatori Useit; Enti, Istituzioni, aziende o associazioni che creano centri di aggregazione; Complementare Riviste blog e testate online generiche e di settore; Forum sulla new economy; Influencer di settore; Onlus. Alternativo Individui contro il sistema del possesso, legati alla filosofia Hippie; Individui fortemente sensibili alle tematiche dell’ecosostenibilità; Individui interessati all’online dating.

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Target


TARGET DIRETTO Con l’analisi del target diretto s’intende definire quella sezione di pubblico per cui il prodotto/servizio è stato appositamente realizzato. Nel caso di Useit un segmento fondamentale di questa parte di pubblico è composto dagli utenti attivi che usufruiscono dei servizi di renting offerti dalla piattaforma. Questi saranno i primi a recepire eventuali strategie e cambiamenti messi in atto da Useit, dunque è necessario studiare apposite soluzioni al fine di incentivare il loro grado di coinvolgimento e incrementare la loro partecipazione alla community. Oltre a questi, verranno analizzati i lurker, coloro i quali frequentano abitualmente la piattaforma ma non usufruiscono attivamente dei servizi offerti da essa. I motivi per cui questi utenti scelgono di seguire Useit posso essere i più svariati: dalla sensibilità ai valori della sharing economy e della condivisione, alla semplice curiosità per il servizio offerto. Per questi utenti, già acquisiti ma inattivi, si dovranno concepire strategie che avranno lo scopo di riattivare il loro interesse e indurli a usufruire dei servizi di noleggio. Inoltre, essendo Useit una start-up emergente, e proponendo una soluzione alternativa e sostenibile alla più comune compra-vendita di beni e servizi, si presuppone che rientri negli interessi di quella sezione di pubblico definita dal termine early adopter: coloro che, attenti alle nuove tendenze in generale e ai cambiamenti socio-economici e culturali, amano sperimentare nuovi prodotti, servizi o tecnologie subito prima della loro diffusione di massa. Anche in questo caso, non è detto che l’utente iscritto diventi poi un utente attivo a tutti gli effetti; dunque per considerare Useit un progetto di successo bisognerà ottenere il consenso e la partecipazione di tutti e tre i segmenti analizzati, ognuno dei quali pur interfacciandosi con la piattaforma in maniera diversa, risulta ugualmente importante per il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati. Analizzando i dati insight della fanpage Facebook ufficiale di Useit, aperta nel dicembre 2013 [antecedente al lancio della piattaforma stessa], si può ottenere una prima proiezione – sebbene parziale – delle caratteristiche dei followers di Useit. Dall’analisi svolta [agosto 2014] la pagina risulta aver ottenuto 2.300 fan, la cui età media si concentra tra i 35 e i 44 anni, e la cui

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provenienza è in prevalenza nella regione Lazio. Confrontando questi dati con quanto emerso nell’intervista con il cliente in sede di briefing, si evince che la maggior parte degli utenti si colloca tra il centro e il nord della penisola, mentre al sud si riscontra una scarsissima adesione. Ciò potrebbe fare da spunto alla creazione di una strategia volta a espandere, anche al meridione, il bacino di utenza di Useit. Per ognuna di queste categorie di utilizzatori sono stati individuati i profili Eurisko, di seguito riportati, ritenuti più rappresentativi nel definire in maniera precisa le caratteristiche del target diretto di cui sopra, con particolare focus sulla dieta mediale dei vari segmenti presi in considerazione. I Protagonisti [2.3% ca. 1.156.000 individui] I protagonisti abitano nei grandi centri del Nord Ovest, hanno un’età compresa tra i 25 e i 54 anni e sono in maggioranza uomini, anche se con uno scarto poco rilevante. Il titolo di studio, il reddito e lo status sono medio-alti, alti. Sono per lo più imprenditori, dirigenti e impiegati e risultano avere spiccate doti organizzative. Pertanto sia per età che per la provenienza geografica vengono presi in considerazione, date le caratteristiche riscontrate nel target di Useit e la volontà del brand di focalizzarsi su citta-target prevalentemente situate nel centro nord Italia. Come mete di vita principali vi sono la libertà dai doveri, il piacere, il divertimento, tutto in parallelo ad una spiccatissima progettualità professionale e culturale. Inoltre, hanno un forte senso dell’iniziativa economica e seguono con interesse l’attività politica del Paese. Leggono molti libri soprattutto d’arte, tecnico-scientifici e saggi di cultura. Assistono spesso a conferenze, visitano musei, mostre, vanno a teatro. I criteri di consumo sono emozionali: l’orientamento è alla distinzione, l’acquisto è d’impulso e c’è attenzione al prodotto nuovo. L’orientamento comportamentale in fatto di alimentazione è misurato e attento. La mobilità del target è prevalentemente di tipo urbano. L’auto, molto utilizzata, insieme a moto e motorini, è il mezzo di trasporto indispensabile per assicurarsi quell’autonomia di cui questo target non può fare a meno. Usa spesso aereo e taxi ma sfrutta poco i mezzi pubblici in generale.

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Target


Si tratta di un segmento “gold” per la pubblicità esterna in quanto è attivo e mobile e passa molto tempo fuori casa [il target è di interesse anche per i possibili eventi organizzati da Useit, essendo molto partecipativo e mondano nelle sue abitudini]. È un heavy user di tutti i media alternativi alla tv tradizionale, è un forte lettore di quotidiani e mensili, ascolta la radio ma soprattutto frequenta cinema e utilizza internet. La Pre-elite Progettuale [3.1% ca. 1.531.000 individui] Di questo segmento fanno parte per la maggior parte uomini che abitano il Centro-Nord, in città medio-grandi, grandi [città target]. Hanno un’età compresa in un range piuttosto ampio, in prevalenza fra i 18 e i 54 anni, e la loro dotazione di risorse socio economiche e medio-alta, alta. È uno dei target dove è maggiormente presente la componente dell’innovazione e del rischio. Inoltre è progettuale, sia professionalmente che culturalmente. Appoggia l’iniziativa economica e l’interesse per la politica è deciso: ne discutono, si informano, assistono a manifestazioni. [Come per il segmento precedente, tali caratteristiche fanno di questo tipo ti target un interlocutore recettivo per eventuali strategie di comunicazione promosse da Useit.] Gli individui appartenenti a questo segmento leggono molto, soprattutto libri gialli, di fantascienza, storia, arte o tecnologia. Vanno molto a teatro e seguono manifestazioni culturali di vario genere. Amano la musica, in particolare straniera, e spesso vanno a concerti pop/ rock. Nell’acquisto seguono criteri emozionali e lo fanno d’impulso, c’è attenzione verso la forma e l’apparenza come criteri distintivi, sono attratti dal prodotto nuovo. L’orientamento all’alimentazione è conviviale, spesso invitano amici a cena e amano sperimentare [la propensione alla convivialità e alla condivisione rende questo target vicino ai valori ed alla mission di Useit] Per quanto riguarda la mobilità, l’impiego dei mezzi di trasporto è molto diversificato per fasce di età, per il segmento più giovane [18 – 24 anni] con dotazione di risorse basso, medio-basso, è centrale l’utilizzo di mezzi di trasporto urbani ed extraurbani, il treno, e la bicicletta.

Target

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Per il segmento di età più matura oltre ai mezzi di trasporto pubblico è presente anche l’utilizzo dell’automobile. In generale, l’utilizzo di mezzi di trasporto autonomo è in media popolazione, ma con percorrenze basse. La dieta mediale è prevalentemente centrata sulla tv, per la parte più adulta, e su internet e cinema per i più giovani e “entertainment oriented”. Trattandosi di un target abbastanza mobile è’ presente un buon potenziale in caso di strategie che prevedano l’utilizzo di pubblicità esterna. I Ragazzi Evolutivi [4.4% ca. 2.184.000 individui] Questo pubblico è costituito da un gruppo distribuito trasversalmente sul territorio nazionale, in centri medi, in lieve maggioranza femminile e di età compresa fra i 14 e 24 anni. La dotazione di risorse socio-culturale è medio-bassa. Sono in prevalenza studenti che vivono con i genitori, dunque l’istruzione è medio-bassa ma il reddito è di livello superiore. Fra i progetti di vita, il piacere e il divertimento hanno una certa rilevanza, senza scordare la progettualità professionale che li caratterizza, vivendo ancora in fase di definizione della loro vita. Hanno sensibilità ecologica, credono nel volontariato e nella lotta al crimine, anche se poi, a livello pratico, non mostrano un eccessivo coinvolgimento. Nei confronti della politica mostrano il più totale disinteresse, sono poco informati e poco partecipativi. Tuttavia acquistano libri abbastanza spesso di genere vario [giallo, arte, fantascienza ecc]. Sono molto attivi e recettivi dal punto di vista culturale, vanno spesso a teatro, a vedere mostre, musei, concerti. I criteri di consumo sono emozionali, l’acquisto avviene di impulso e con molta attenzione per il nuovo. Se esce un prodotto innovati in vari ambiti ne sono attratti [come sopra definiti early adopter]. L’alimentazione non ricopre un ruolo importante, il consumo è distratto e poco organizzato. Per quanto riguarda mobilità ed uso dei media vale quanto detto per il segmento precedentemente analizzato. Rientrando in una fascia di età giovane, prevale l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico e l’uso di internet come mezzo di informazione e di svago che si sostituisce quasi totalmente a TV e radio.

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Target


Le donne doppio-ruolo [7.1% ca. 3.553.000 individui] Segmento meno presente al Sud, il cui baricentro di età è intorno ai 18-34 anni, con coda 35-44 anni. La dotazione di risorse socio-culturali e medio-alto. Sono principalmente professioniste, impiegate o praticano professioni autonome. In minor percentuale ancora studenti. È un gruppo attivo ed estroverso, la famiglia gioca un ruolo importante, intesa come meta per le più giovani e come fulcro delle attenzioni e dell’investimento per le più adulte. Anche l’impegno professionale e il coinvolgimento a livello culturale rivestono un’importanza notevole. L’acquisto di libri è piuttosto elevato, romanzi rosa, narrativa, libri pratici sono i più acquistati. Sono culturalmente molto attive, vanno a teatro, visitano musei, chiese, monumenti. Hanno un interesse piuttosto diversificato e generalizzato. I criteri di acquisto sono emozionali, amano il prodotto innovativo, che le distingue socialmente. È un gruppo attento alla moda e ai fenomeni di costume e vuole sempre essere/apparire moderno. L’attenzione all’acquisto è rivolta più all’immagine del prodotto che alla sua qualità, sono spinte a provare tutto ciò che è nuovo [queste caratteristiche rendono particolarmente interessante questo segmento, poiché partecipando a Useit potrebbero non solo provare prodotti sempre nuovi senza doverli necessariamente acquistare ma, praticando lo scambio sostenibile, appagherebbe la loro propensione alla distinzione sociale]. Per quanto riguarda la fruizione dei mezzi di trasporto, l’auto è poco usata [il possesso dell’auto personale è sottomedia]. Per spostarsi predilige il mezzo pubblico, di qualsiasi genere, in alternativa, se necessario, ricorre al taxi. È sopramedia anche l’utilizzo della bicicletta. Segmento molto interessante per la pubblicità esterna, soprattutto sui mezzi pubblici [sicuramente centrale per la sezione di Useit riguardante i servizi alla persona]. La dieta mediale del target prevede molta lettura [quotidiani di informazione, settimanali e mensili], molto cinema, internet e poca tv sia generalista che pay.

Target

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Le Frizzanti [2.8% ca. 1.389.000 individui] La diffusione di questo pubblico sul territorio italiano è trasversale. L’età non è identificativa per questo segmento: risulta avere in maggioranza una componente giovane fin ai 24 anni, ma con una coda che arriva fino ai 64 anni [segmento di interesse dai 24 ai 45 anni]. Il titolo di studio e il reddito sono medio alti, alti e lo status è elevato. Il 73% non lavora, ma le casalinghe sono solo il 37%, il resto studia o aspira a occuparsi. Proprio per quest’aspetto sono interessanti per il brand, in quanto non lavorando hanno a disposizione molto tempo libero – oltre che probabilmente necessità di trovare un guadagno – che può indurli ad avvicinarsi a Useit come utenti locatari. Sono donne estroverse, amano il rischio e le novità a 360° e si concedono un approccio emotivo. Fra le mete nella vita vi è una certa progettualità, soprattutto culturale, ma anche professionale, oltre al piacere e il divertimento, la libertà dai doveri e la cura del corpo. Hanno sensibilità nei confronti delle questioni sociali e pongono issues sociali moderne, come l’iniziativa economica, il volontariato o questioni legate all’ecologia; buon livello di partecipazione alla politica. Molto soddisfatte dei diversi aspetti della loro vita, sono ottimiste sulla situazione attuale e futura personale, della propria famiglia e del Paese. Dichiarano di aver molto tempo libero, dedicato soprattutto alle relazioni e al divertimento oltre che allo shopping e ai consumi culturali. Le loro attività culturali sono infatti svariate, hanno forti consumi in questo campo e progetti di miglioramento del proprio livello [si ipotizza che tali caratteristiche rendano questo target sensibile alla mission di Useit e dunque c’è un alta probabilità che vi aderiscano]. Negli acquisti i criteri di scelta sono emozionali, open-minded ed orientati al meglio: impulsività, attenzione al nuovo, alla forma, alla distintività. Si nota un desiderio di fondo di esploratività, spesso l’attenzione all’immagine e alla forma prevale sulla sostanza. Abitudini nel consumo mediale e l’utilizzo del trasporto pubblico più che del mezzo di trasporto proprio hanno le medesime caratteristiche riscontrate per il precedente profilo.

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Le Solide 4,5% [ca. 2.270.000 individui] Il gruppo delle Solide è composto da donne distribuite trasversalmente dal punto di vista territoriale, soprattutto nei centri medi, di età compresa tra i 25 e 54 anni, con code tra 35-44 [target di riferimento]. Il titolo di studio è medio alto, il reddito e lo status sono medi. Quasi l’80% vive in famiglie con figli conviventi, molte a doppio reddito. Sono casalinghe al 37%, le altre lavorano [o cercano lavoro]: sono impiegate, praticano le professioni autonome e in alcuni casi sono operaie. Sono tendenzialmente aperte e curiose ma anche ordinate e regolari. Guardano al futuro con una certa serenità e con forza. Le caratterizza un forte pragmatismo nelle loro mete: la famiglia è sicuramente al primo posto, insieme alla sicurezza di base, la salute. Anche nelle issues sociali traspare pragmatismo ed emerge una propensione a contare su se stesse: auspicano l’efficienza dei servizi sociali, sono sensibili alle questioni morali e apprezzano il volontariato come forma di compensazione delle carenze della collettività. Proprio questo aspetto fa delle Solide un possibile target diretto per Useit poiché potrebbero trovare interessante l’approccio ”democratico” del brand. Il grado percepito di qualità della propria vità è medio-alto, fa perno sulla famiglia, il matrimonio, le relazioni sentimentali. Sulle condizioni delle finanze familiari sono abbastanza ottimiste per il futuro. Nel tempo libero, che è poco, preferiscono stare con la famiglia. Hanno in progetto di migliorare la propria cultura e vanno spesso in libreria. Negli acquisti i criteri di scelta sono emozionali: impulsività, attenzione al nuovo, alla forma e alla distintività. È presente anche la razionalità, ma in tono minore. La mobilità di questo taget è limitata, l’utilizzo dei mezzi di trasposto urbani ed extra-urbani è sotto-media: ciò è legato alla scarsa esigenza di muoversi sul territorio cittadino, riuscendo a soddisfare le proprie esigenze all’interno dello spazio noto del proprio quartiere/rione/paese. Il possesso dell’auto è nella media. La dieta mediale è tipicamente femminile tradizionale, molta televisione generalista, lettura di settimanali, gli altri mezzi frequentati sporadicamente. Per il segmento più giovane di questo target [25-40anni] l’utilizzo di internet è in media.

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Le Signore Aperte [2,3% - 1.156.000 Individui Ca.] Le Signore Aperte rappresentano un profilo femminile prevalentemente del nord, con una forte componete urbana; l’età media supera i 55 anni, hanno un titolo di studio basso, ma reddito medio-alto/alto; il 53% sono casalinghe e il 38% pensionate. Per quanto riguarda i valori individuali e sociali risultano essere estroverse e serene; si pongono mete evolute e una certa progettualità culturale, aspirano alla stima degli altri e sono sensibili alle questioni sociali ed ecologiche. Proprio per questi motivi potrebbero essere un pubblico incline all’utilizzo di Useit in quanto brand dai valori fortemente comunitari. È un segmento che dà grande importanza all'abitazione, alla città in cui vivono e alla situazione finanziaria: altro elemento che lo potrebbe coinvolgere nel noleggio di beni e servizzi a livello territoriale. Hanno molto tempo libero che trascorrono in famiglia, a teatro, per musei, fuoriporta o in vacanza; amano leggere, in particolare la sezione cultura dei quotidiani. La mobilità di quartiere riguarda il19,9% del segmento, il quale fa un utilizzo limitato dei trasporti urbani ed extra-urbani a causa della scarsa esigenza di muoversi in quanto riesce a soddisfare le proprie limitate esigenze all'interno dello spazio noto del proprio quartiere/rione/piccolo paese. Il possesso dell'auto è nella media. Consuma molta TV generalista e molti settimanali.

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Il Lavoro e svago [9,9% - 4.966.000 individui ca.] Qusto è un target per la quasi totalità composto da uomini, distribuito trasversalmente sul territorio nazionale in centri medio-piccoli; in parte praticano professioni autonome, in gran parte sono operai. L’età va dai 14 ai 34 anni, corrispondendo alla fascia profilata per il target diretto dai 20 anni in su. Su ciò che concerne il futuro non hanno troppe pretese, se non un posto di lavoro sicuro, infatti per loro sono importanti il denaro e la sicurezza di base. Sono attivi politicamente, ma una piccola parte acquista libri e assiste a manifestazioni culturali; come per il segmento del Maschio Pre-culturale, gli eventi sportivi sono praticamente l’unico passatempo. L’acquisto è d’impulso, alquanto casuale e cambiano spesso marca. Per quanto riguarda i trasporti, anche la mobilità assume le stesse caratteristiche del Maschio Pre-culturale, risultando un segmento strategico per la comunicazione l’esterna in quanto è molto mobile, impiega molto tempo per spostarsi e passa molto tempo fuori casa. All’utilizzo dei mezzi pubblici, urbani o extraurbani, predilige i mezzi di trasporto autonomi come auto, moto e motorino. In base ai dati relativi all’uso dei media, gli individui di questo profilo risultano avere un’elevata esposizione alla pay-TV; elevato ascolto della radio e lettura di quotidiani d’informazione e sportivi. Pur non essendo un target affine alla profilazione degli utenti usuali di Useit, questo segmento viene preso in considerazione poiché le sue caratteristiche potrebbero renderlo interessato ad offrire le proprie competenze pratiche alla community.

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TARGET INDIRETTO Il target indiretto rappresenta quel segmento di pubblico che funge da intermediario tra il brand e il suo pubblico obiettivo. Nel caso di Useit si andranno ad analizzare i centri di aggregazione, fisici o virtuali, dove potranno essere intercettati gli individui identificati nell’analisi del target diretto; si farà quindi riferimento a Enti e Istituzioni, aziende o associazioni, ma anche a community online, che potranno coinvolgere attivamente nell’utilizzo della nuova piattaforma i propri dipendenti o membri. In aggiunta a ciò, sono stati inseriti nel target indiretto gli ambasciatori di Useit poiché, grazie alle attività previste dal loro ruolo, entrano in contatto diretto con il pubblico di riferimento, facendosi promotori delle informazioni sul servizio e dei valori del brand. Realtà Offline Tra le realtà offline a cui Useit si rivolge figurano le associazioni, le aziende, gli Enti e le Istituzioni con i quali il brand può prendere accordi per cui, in base all’utilizzo della piattaforma da parte dei dipendenti o dei soci, Useit restituisce il 20% dei ricavi ottenuti, finanziando progetti interni delle realtà sopracitate. Pur non limitando la scelta degli interlocutori in base al settore di appartenenza, Useit potrebbe rivolgersi in primis a tutte quelle imprese connesse, direttamente o indirettamente, ai macro ambiti di riferimento del brand, quali: consumo sostenibile, risparmio di risorse, condivisione di beni, innovazione, riuso e, più in generale, sharing e green economy. Uno dei benefici tratti da questo tipo di collaborazione è la diretta acquisizione di nuovi iscritti alla piattaforma, per i quali sarebbe opportuno sviluppare delle strategie ad hoc in modo da agevolare e incentivare un utilizzo attivo dei servizi offerti. Brand ambassador Gli ambasciatori di Useit rientrano nel target indiretto poiché sono chiamati a veicolare in prima persona i valori del marchio, ma soprattutto perché hanno l’obiettivo di far acquisire nuovi utenti alla piattaforma, informando i potenziali user sul meccanismo di funzionamento e sui vantaggi –economici e non – che potranno ricavare dall’utilizzo di Useit.

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Attualmente i 68 brand ambassador sono poco distribuiti sul territorio italiano e prevalentemente concentrati su Roma e Milano. L’età media degli ambasciatori della marca si colloca in un range che va dai 28 ai 40 anni. In riferimento al target diretto descritto le caratteristiche degli ambassador – soprattutto per quanto riguarda la fascia anagrafica – coincidono con quelle del pubblico a cui si rivolge Useit; questo è un elemento positivo per quanto riguarda le campagne di sensibilizzazione che gli ambasciatori conducono durante gli eventi e le giornate dedicate, poiché un eccessiva differenza di età potrebbe al contrario creare distacco tra i due interlocutori. Considerando che il brand fornisce loro un rimborso per le attività svolte, la forte presenza sulla capitale e su Milano potrebbe essere ridimensionata e ridistribuita su più città target così da aumentare il raggio d’azione del brand, ottimizzando i costi di strategia. Community online Un altro segmento di target indiretto al quale dovrebbe rivolgersi il brand sono le community che si formano online. Queste realtà virtuali, infatti possono incentivare i membri attivi della propria community all’utilizzo attivo della piattaforma dando la possibilità a Useit di ampliare il bacino di utenza. Essendo individui già avvezzi all’uso dei media online potrebbero, non solo essere interessati ai servizi offerti dal brand, ma soprattutto condividere la propria esperienza con gli altri utenti del forum di appartenenza. In questo caso sia gli amministratori della community che i membri stessi rappresentano un potenziale tramite fra il brand e il suo pubblico di riferimento. Pur focalizzando l’attenzione su comunità online che fanno riferimento al sistema valoriale su cui si basa la filosofia di Useit, non saranno da escludere realtà apparentemente distanti dalla realtà del marketplace; se prendiamo ad esempio in considerazione gli appassionati di manga [spesso attivi su forum e chat online] potrebbero trovare in Useit uno spazio strutturato, più sicuro, per lo scambio di fumetti.

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TARGET COMPLEMENTARE Nel target complementare rientrano tutti i soggetti che, con la loro opinione, possono svolgere un’azione di supporto nelle scelte d’acquisto del target diretto. Nel caso specifico di Useit si prenderà in considerazione il settore dei media, cartacei [quotidiani e riviste settimanali/mensili] e digitali [blog, riviste online, testate online, forum sulla new economy], sia generalisti che di settore poiché possono avere un pubblico affine ai potenziali utenti della piattaforma. In secondo luogo andranno tenute in considerazione le Onlus che sponsorizzano la piattaforma, a cui Useit devolve mensilmente una quota degli utili in beneficenza. Infine verrà considerato anche il passaparola tra gli utenti, sia online che offline in quanto testimonianza diretta dell’utilizzo dei servizi offerti dalla piattaforma. Media cartacei Nonostante la diffusione dilagante dei media digitali, la carta stampata riscuote ancora una certa rilevanza tra i mezzi di comunicazione. Tenuto conto delle abitudini culturali del target diretto sopra definito, la stampa – in particolare quella di settore – è sicuramente da considerarsi influencer nei confronti degli utenti. È già successo che, al momento del lancio della piattaforma e a seguito di alcuni eventi organizzati a Terni e Foligno, ci sia stata una riscontro mediatico che ha coinvolto la stampa a livello locale e nazionale [es: Il sole 24 ore]. I giornalisti di quotidiani e riviste generaliste potrebbero interessarsi a Useit, sia per il suo carattere innovativo e sostenibile, sia per la visione socio-culturale che propone il brand. Inoltre, essendo una startup, inserita nello scenario della new economy, Useit potrebbe sicuramente attirare l’attenzione di riviste del settore economico e tecnologico. Raggiungere questo tipo di target non solo garantirebbe l’acquisizione di nuovi utenti, ma significherebbe costruire una solida brand reputation.

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Media online Considerando il contesto in cui si inserisce Useit, strettamente legato al digitale, si attribuisce ai media online un ruolo importante per la divulgazione indiretta dei valori del brand. Sarà quindi necessario individuare una selezione di blog, riviste, testate online e forum che trattano di argomenti legati al settore di riferimento di Useit, o che pubblichino argomenti che possono rientrare nell’ambito di contesto nel quale si inserisce il brand: new-economy, start-up, sharing-economy, noleggio, green-economy e new trend sono i principali topic su cui si dovranno basare le ricerche dei possibili media online. Al tal proposito sarà importante consolidare il rapporto con i blog di cui Useit è già media partner [es: “Collaboriamo” o “Tech Economy” blog sulla new economy molto attento allo scenario economico nazionale e internazionale e al mondo delle start-up] e al contempo incrementare il database delle potenziali collaborazioni poiché possono fungere da link di collegamento tra il partner e il brand. Onlus Come si è già detto in precedenza, Useit dona ogni mese il 10% del proprio ricavato a delle Onlus [es: Genitint Associazione Genitori per la Terapia Intensiva Neonatale] che a loro volta sponsorizzano la piattaforma invitando i propri sostenitori a iscriversi a Useit. Questo si dimostra un canale fondamentale per ampliare il bacino di utenza del brand e arrivare a target altrimenti difficilmente raggiungibili. Infatti, le Onlus sono molto legate al territorio nel quale si sviluppano, e pertanto possono diffondere il messaggio di Useit in comunità già formate e sensibili alla collaborazione del brand con la propri associazione di riferimento. La piattaforma potrebbe inoltre trarre vantaggio da questo tipo di collaborazione intercettando lo stesso pubblico dell’Onlus a cui dona parte dei ricavi. Nello specifico tale segmento potrebbe essere rappresentato da individui che hanno mezzi e risorse limitati o sono difficilmente raggiungibili attraverso gli altri mezzi di comunicazione, ma potrebbero trarre grande vantaggio dallo scambio di beni e servizi offerto da Useit.

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Sharing Economy Ambassador In questa categoria vanno inseriti tutti gli individui, i collettivi e le associazioni che si occupano di diffondere la cultura della sharing economy in generale, poiché potrebbero essere interessati a promuovere spontaneamente Useit in quanto brand affine all’universo valoriale della filosofia di vita che li caratterizza. Ciò contribuirebbe a creare una solida identità di brand e ad aumentare la visibilità della piattaforma, oltre a dare la possibilità a Useit di coinvolgere questa tipologia di pubblico nell’utilizzo dei propri servizi.

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TARGET ALTERNATIVO Il target alternativo rappresenta per il brand quel segmento di pubblico che utilizza il proprio prodotto o servizio in modo non convenzionale o per motivi diversi da quelli per cui è stato concepito. Nel caso di Useit si fa riferimento a tutti quegli individui che potrebbero legarsi al brand, non tanto per la necessità di utilizzarlo quanto per affinità a uno dei valori di marca. I nuovi Hippy e gli Ecovillaggi Fanno parte di questa categoria tutti gli individui e le comunità che aspirano a vivere fuori dal sistema capitalistico, contro la logica del possesso, riducendo al minimo le attività di consumo. In Italia esistono diverse realtà che sarebbe possibile intercettare al fine di avvicinare questo tipo di pubblico e coinvolgerlo nell’uso della piattaforma come mezzo utile alla concretizzazione della propria filosofia di vita. I membri di queste comunità possono essere individuati negli ecovillaggi italiani distribuiti su tutto il territorio nazionale; l’elenco dei principali insediamenti è reperibile sul sito internet www.viverealtrimenti.com. Oltre a questi, è tuttavia necessario distinguere quei soggetti che si legano alla filosofia “hippy” solo per moda. Infatti, pur non applicando nella loro quotidianità i principi che fanno riferimento allo stile di vita sopracitato, possono trovare in Useit un topic di tendenza a supporto dell’immagine che vogliono trasmettere di se stessi. In questo caso l’obiettivo del brand dovrà essere quello di traslare l’interesse superficiale di questo tipo di utenti in una partecipazione reale alla piattaforma. In base alle caratteristiche definite sono stati selezionati gli stili di vita Eurisko più affini soprattutto per quanto riguarda i valori individuali e sociali; di seguito vengono citati i profili già analizzati nel target diretto: La Pre-Elite Progettuale; I Ragazzi Evolutivi; Le Signore Aperte. In aggiunta si descrivono gli altri stili di vita ritenuti in linea con le caratteristiche definite:

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Le Insoddisfatte [5,3% - 2.669.000 Individui Ca.] Delle Insoddisfatte fanno parte le donne provenienti per il 48% da sud e isole, per il resto uniformemente nelle restanti regioni; l'80% ha più di 54 anni e possiede un titolo di studio e status basso e un reddito medio basso/basso. L'84% è composto da casalinghe o pensionate, il 48% ha famiglie con 3 o più membri, il 31% vive in coppia e il 21% da sola. In merito ai valori individuali e sociali sono donne fortemente ansiose che si scoraggiano facilmente e mirano al massimo aiuto da parte dello stato sociale, alla tranquillità, alla spiritualità, alla salute. Per questo motivo, e per la loro attenzione al risparmio, si dimostrano essere individui particolarmente propensi alle attività sociali collettive. Per quanto riguarda la mobilità gli spostamenti si concentrano entro la propria dimora e poco oltre, dunque l'utilizzo di mezzi di trasporto pubblici e privati è sottomedia, ad eccezione dell'uso sporadico di tram/ bus urbani. L'attenzione alla pubblicità è scarsa, l'approccio ai consumi critico. La TV generalista domina il consumo mediatico, nella media la lettura di settimanali, praticamente assenti tutti gli altri mezzi. Segmento meno interessante per la pubblicità esterna. Il Lavoratore D'assalto [3,8% - 1.908.000 Individui Ca.] Profilo maschile distribuito trasversalmente sul territorio nazionale, di età prevalente 25-44 anni; hanno titolo di studio e reddito medio-alto e status alto; sono soprattutto imprenditori o dirigenti. Sono focalizzati su innovazione, rischio e successo, hanno una notevole progettualità professionale e iniziativa economica. Meno presente la progettualità culturale, mentre è elevata la partecipazione alla politica. In questo segmento è possibile riconoscere le caratteristiche di quegli individui che potrebbero approcciarsi a Useit per tendenza. Leggermente sopramedia l'acquisto e la lettura di libri e riviste, partecipano a mostre e conferenze, vanno a teatro; frequente la partecipazione a eventi sportivi. Hanno un’alimentazione improvvisata e poco studiata. La mobilità extra-urbana prevede l’utilizzo dell'auto, insieme a moto e motorino, che risultano irrinunciabili [percorrono circa 20.000 km/anno];

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utilizza pochissimo o per nulla qualsiasi altro mezzo di trasporto urbano o extra-urbano. Segmento strategico per l'esterna in quanto è molto mobile, impiega molto tempo per spostarsi e passa molto tempo fuori casa. Scarsa fruizione della TV tradizionale, ma elevata esposizione alla pay-TV; elevato ascolto della radio e lettura di quotidiani d'informazione e sportivi. Turisti Un altro pubblico d’interesse per il brand può essere rappresentato dai turisti, italiani e stranieri, che potrebbero usufruire dei servizi di renting per il tempo limitato del loro soggiorno. In particolare ci si potrebbe rivolgere a color che prediligono vacanze low-cost, campeggi, avventura e utilizzano piattaforme online dedicate al noleggio di appartamenti e/o mezzi di trasporto. In tal senso sarà interessante sviluppare per il brand delle strategie mirate ad agevolare la fruizione del sito anche a un pubblico internazionale, così da ampliare il proprio mercato di riferimento. Online Dating Considerando la propensione di Useit a creare una community online basata anche sulla possibilità degli utenti di interagire tra loro al fine di instaurare rapporti di fiducia reciproca, si è pensato di inserire nel target alternativo del brand gli individui interessati all’online dating. Questa particolare categoria di individui, community oriented, può trovare nell’attività di noleggio la possibilità di incontrare persone nuove con le quali condividere passioni e interessi. In base alla caratterizzazione di tale profilo sono stati individuati gli stili di vita Eurisko – già analizzati per il target diretto – che comprendono soggetti dalla forte propensione all’utilizzo di internet. Di seguito vengono riportati i profili selezionati: I Protagonisti; La Pre-Elite Progettuale; I ragazzi Evolutivi; Le Frizzanti;

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ANALISI COMPETITOR DIRETTI


Nell’analisi dei competitor diretti di Useit sono state inserite le piattaforme di renting online che più si avvicinano al brand per funzionalità e servizi offerti al cliente, poiché rappresentano i concorrenti con i quali Useit si divide le quote del proprio mercato di riferimento. La scelta di includere marketplace che danno la possibilità agli utenti di acquistare, oltre che noleggiare, è data dal fatto che questa funzione aggiuntiva potrebbe essere da spunto per valutare l’ampliamento dei servizi offerti dal brand.

LOCLOC Locloc è una start-up nata nel 2012 e lanciata sul web l’anno successivo dalla sua fondatrice Michela Nosè [designer, 37 anni], la quale ha voluto diffondere in Italia il sistema di noleggio tra privati via internet, sperimentato durante un viaggio negli Stati Uniti. Alla base del progetto un nuovo modo di consumare e acquistare oggetti: il consumo collaborativo; i valori di riferimento: la condivisione, il risparmio e il guadagno, tre keywords ricorrenti nelle pagine del portale e riscontrabili anche in Useit. Locloc enfatizza anche la dimensione della community grazie a sezioni dedicate come quella delle “testimonianze”, messe in risalto dal colore blu chiaro, notoriamente utilizzato per cercare di ispirare fiducia nel cliente. Locloc è il primo marketplace italiano di renting peer to peer, e come per Useit, il target a cui si rivolge è composto dagli utenti che offrono e da coloro che noleggiano beni/servizi. L’iscrizione è gratuita [ad oggi più di 7.000 iscritti] così come l’inserimento di inserzioni. Tutti i prodotti sono suddivisi per categoria ed è possibile filtrare la ricerca in base al territorio e al periodo di utilizzo. Individuato e prenotato l’oggetto da noleggiare, i due utenti entrano in contatto diretto, tramite la community. Il proprietario può richiedere un deposito cauzionale al locatario. Alla fine dell’esperienza entrambe le parti devono lasciare un feedback. A differenza di Useit, Locloc applica sul noleggio una commissione pari al 20%, che chi usufruisce del servizio paga online all’atto della prenotazione del bene. Inoltre sulla piattaforma avviene un effettivo scambio di denaro, senza l’introduzione di moneta virtuale. Tuttavia Locloc propone ai suoi utenti una serie di servizi aggiuntivi, non riscontrabili su Useit, quali: un

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contratto di locazione scaricabile dal sito; assicurazione automatica fino a 990€; il servizio “te lo porto io” [il proprietario può decidere di recapitarlo al locatore l’oggetto, facendosi pagare il servizio]; un frontdesk online per contattare il servizio clienti; area pro. Sebbene il noleggio sia il core-business di Locloc, gli utenti hanno la possibilità di acquistare, o di provare un’oggetto prima di comperarlo. Infatti la piattaforma riserva a professionisti e commercianti un’area pro, le cui funzionalità aggiuntive sono a pagamento. Questo rappresenta un segmento target per il quale la piattaforma ha sviluppato strategie ad hoc per incrementare e diversificare il proprio bacino di utenza. Nel marchio, che si compone di una parte simbolica logotipo e payoff, l’elemento predominante è la figura circolare. Tale forma, priva di spigoli e

di ostacoli visivi, insieme alla scelta dei colori utilizzati trasmette affidabilità e senso di comunione tra individui. Il payoff in blu ribadisce il valore cardine della piattaforma che è quello della condivisione, espresso visivamente dal simbolo. Il naming Locloc potrebbe derivare dalla crasi delle due parole “locatore” e “locatario” abbreviando il processo su cui si basa la piattaforma. Ne deriva un marchio abbastanza coerente con i valori del brand, compatto, armonico, e semplice, si presta bene a essere declinato in varie versioni: la parte simbolica può essere utilizzata anche singolarmente in assenza del logotipo, e spesso viene introdotta nei post promozionali e nelle fotografie utilizzate come advertising. Il sito web [www.Locloc.it] disponibile solo in lingua italiana, sin dalla home page si presenta molto ben strutturato, lo sfondo è bianco, il testo e le immagini fotografiche in alta definizione sono piuttosto grandi e accattivanti. Testi brevi ed esplicativi, accompagnati da immagini o da elementi grafici,

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talvolta simili a un’infografica, guidano l’utente nelle pagine del sito, offrendogli una rapida consultazione delle informazioni e un’esperienza di navigazione positiva, avendo il menù sempre a disposizione. La coincidenza del simbolo di Locloc con il tasto “homepage” e l’introduzione di un bottone di accesso tramite il profilo Facebook e di un menù a tendina con tutte le categorie di oggetti, a supporto del menu principale, contribuiscono a semplificare ulteriormente la reperibilità dei contenuti, resi accessibili anche a un pubblico non molto disinvolto nell’uso del web. Degni di nota sono la sezione “I nostri amici” dove sono presenti i collegamenti ad altri blog e community affini alla politica di Locloc [es: studentslife; greenlife], e la pagina che permette di “simulare il tuo guadagno” a seconda degli oggetti che possiedi e che potresti mettere a noleggio. Locloc per la sua comunicazione è attivo su 6 social network: Facebook, Twitter, YouTube, LinkedIn, Pinterest e Google+. Questi profili fungono da vetrina e contengono principalmente aggiornamenti volti a promuovere e veicolare i contenuti di maggior interesse pubblicati sul sito, sempre corredati da foto in alta definizione; si possono trovare anche articoli di testate giornalistiche relativi alla sharing economy, o dedicati alla piattaforma stessa.La pagina Facebook, attiva dal 3 marzo 2013, non viene aggiornata con regolarità e ha una media di meno di un post al giorno; nonostante attualmente conti circa 14.000 like, c’è una scarsissima interazione degli utenti. Sulla pagina Facebook è presente il bottone di collegamento a Twitter, che però non funziona.

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Il profilo Twitter, anch’esso aperto nel 2013, conta più following [381] che follower [178]. Seppur con un’interazione maggiore, anche in questo caso gli aggiornamenti non seguono una certa routine [una media approssimativa di 0.6 tweet al giorno]. Le altre quattro piattaforme utilizzate da Locloc sono quasi del tutto inattive e per nulla seguite dal pubblico. Il bello del noleggio è il nome del blog ufficiale della piattaforma, aperto nell’agosto 2013, vi si accede da un collegamento diretto interno al sito web ed è curato personalmente dalla fondatrice di Locloc Michela Nosè. A differenza del sito, il blog si presenta molto più minimale ed essenziale nello stile. Anche qui ritroviamo molta cura nel dettaglio, fotografie di alta qualità e una struttura semplice e funzionale. La frequenza di pubblicazione è in media di uno o due post a settimana. Gli articoli sono coerenti con i temi trattati sugli altri canali social, ma in questo caso si configurano come riflessioni personali dell’autrice su esperienze di vita, eventi e idee da condividere con i propri lettori, legati al mondo della sharing economy e del consumo cooperativo. Il tono della comunicazione è molto informale e gli utenti possono condividere i post sui propri profili social o inserire commenti [anche se è molto raro trovarne uno]. Il brand non esclude la possibilità di ampliare la comunicazione offline tramite la partecipazione a eventi e fiere nelle principali città italiane [es: Fiera Primavera di Genova, Fieramilanocity di Milano]. Locloc ha partecipato anche ad eventi internazionali come Peers, evento nato nel 2013 a sostegno della sharing economy a NewYork, e di cui la piattaforma è partner.

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SHARING.IT! Sharing.it!, nata da un'idea di Alessandro Ceratti e Paolo Vassallo, è una piattaforma di noleggio online basata sulla geolocalizzazione, indirizzata a chi vuole risparmiare senza necessità di possedere e a chi vuole mettere a disposizione un prodotto, un servizio o un’attività, guadagnando. Il brand si definisce il primo collaborative marketplace italiano che rivoluziona le usuali modalità di consumo di beni. Chi vuole noleggiare può concludere l’operazione in 5 semplici step: ricerca per parola chiave e zona; ordine risultati per distanza o prezzo; approfondimento dettagli deal; contatto con l’utente e prenotazione; feedback per la community. L’utente può effettuare il pagamento del noleggio mediante carta di credito, carta prepagata o conto PayPal; il denaro utilizzato per il pagamento viene trasferito sul conto PayPal dell’offerente solo 24 ore dopo l’avvenuta prestazione per assicurare che le parti siano soddisfatte; durante questo arco temporale la somma viene trattenuta da Sharing it!, che agisce esclusivamente in qualità di mandante all’incasso, senza responsabilità alcuna.

Anche a chi vuole inserire un annuncio bastano pochi passaggi per caricare online un prodotto/servizio/attività; a differenza degli utenti di Useit, però, chi mette a noleggio su Sharing.it! deve cedere il 15% del guadagno alla piattaforma [percentuale che viene espressa in euro vicino al prezzo stabilito dal noleggiante]. Il brand si presenta con un marchio dall linee morbide, nella font e nel simbolo, che rimandano all’idea di comodità, semplicità, fiducia; tuttavia questa percezione può entrare in contrasto con l’esclusiva presenza di colori freddi [grigio/bianco/azzurro] scelti per differenziare gli elementi che lo compongono. In evidenza appare la parola “sharing” che permette

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all’osservatore di entrare immediatamente nella dimensione etica del brand, sottolineata dal punto esclamativo che sembra voler invitare con entusiasmo l’utente a partecipare alla community. Il concetto di condivisione e di community è ulteriormente visibile nel simbolo del marchio, che riprende la stilizzazione di tre omini intrecciati. Sharing.it! si esprime con un mood “young” dallo stile semplice e dalle cromie primarie [rosso /celeste] che ricorda quello delle infografiche. La stilizzazione degli omini compositivi del simbolo del marchio viene riproposta in diversi elementi grafici del sito. Anche il tono della comunicazione diretto permette all’utente una più chiara e facile visione del servizio offerto.

La piattaforma web è reperibile all’indirizzo www.sharing.it, non ben indicizzato su Google [dall’analisi svolta ad agosto 2014]. Il sito è dinamico e di facile navigazione, mette in evidenza il form per l’utente che vuole cercare qualcosa da noleggiare, agevolando il pubblico interessato all’utilizzo di Sharing.it!. Il sito è disponibile solo in lingua italiana, scelta che limita l’uso della piattaforma ai soli italiani, escludendo ad esempio il segmento dei turisti che potrebbe avere necessità di prendere in affitto oggetti utili alla loro permanenza in Italia [accessori da campeggio ecc.]. Lo spazio web è navigabile gratuitamente tuttavia per accedere ai servizi offerti è necessario registrarsi ed effettuare il login con il proprio account. Se dal un lato il sito può considerarsi nel complesso ben costruito, dall’altro i social network utilizzati dal brand - una fanpage di Facebook e un profilo Google+ - sono totalmente inattivi: Facebook non viene più aggiornato da più di un anno, lasciando senza nuovi contenuti i 1000 fan della pagina; Google+ risulta avere solamente 5 follower e nessuna foto o video caricati dal brand.

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NOLEGGIOCOSE.IT Noleggiocose.it è una società di noleggio con sede a Milano. Il catalogo del brand offre un'ampia gamma di oggetti nell'ambito del design e dell'arredamento, che hanno alla base anni di collezionismo, a partire dagli anni '50 fino ai giorni nostri. I campi di utilizzo possono variare: oltre al noleggio per set fotografici o per set video, gli oggetti possono essere utilizzati per allestimenti fieristici, arredamenti show room, scenografie per programmi tv, serie tv, format televisivi ed esposizioni museali. Noleggiocose offre anche una consulenza per l'allestimento di set per shooting fotografici e riprese video in interni, impegnandosi nella ricerca della location richiesta. La richiesta avviene tramite email e sarà poi la società a ricontattare l’utente per confermare la disponibilità e il prezzo del bene/servizio. Il brand offre anche un servizio di trasporto materiale noleggiato e di ritiro della merce. Eventuali danni ai beni, sia durante il trasporto che durante l'utilizzo sono a carico dei clienti quindi è sempre consigliata la stipula di un’assicurazione sugli articoli noleggiati. Il noleggio della merce obbliga al deposito di un assegno cauzionale di importo pari al valore di vendita, alla fine del contratto verrà restituito in caso di merce integra e pari al suo stato al momento della consegna, oppure trattenuto fino al raggiungimento di un accordo per il risarcimento dei danni rilevati. Nel caso di noleggi per lunghi periodi si potranno pianificare pagamenti a seconda dei casi specifici. Noleggiocose si rivolge anche a un pubblico di collezionisti, Istituzioni e musei che possono avvalersi del servizio “ricerca su commissione”; è possibile indirizzare la ricerca a qualsiasi tipo di oggetto appartenente al mondo del design, offrendo così la possibilità di reperire beni molto rari di qualsiasi epoca, sfruttando la rete di contatti creata nel tempo con professionisti di tutto il mondo.In aggiunta Noleggiocose acquista direttamente da fornitori o privati alcuni oggetti che mette a noleggio. Il marchio è essenziale e minimalista, sia nel simbolo che nel logotipo. Lo stile è adatto al campo di riferimento, sfruttando gli elementi base del design ovvero le forme geometriche.

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Le iniziali inserite nel simbolo sono formate da un possibile tavolino o mobile stilizzato, un ulteriore richiamo al settore in cui opera il brand, con la variante di rotazione per la seconda parola “c”. Il colore dominante è il verde, molto usato nell’arredamento e funzionale per attirare l'attenzione, affiancato a un grigio delicato. Tuttavia la genericità del naming non richiama in alcun modo l’ambito di riferimento del brand che invece si propone come piattaforma settoriale. Il sito internet svolge un ruolo di vetrina, grazie alla navigazione facile ed intuitiva, che soddisfa tutti i dubbi e le richieste e mette facilmente in contatto i possibili acquirenti.

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Per quanto riguarda i social network, Noleggiocose è presente su Facebook e Twitter. La fanpage di Facebook, aperta dal marzo del 2013, risulta avere una buona valutazione degli utenti anche se i loro seguaci sono poco più di 400 e l’interazione è bassa [analisi effettuata in diversi giorni di agosto 2014]; un'attenta cura delle foto caricate e un format ripetuto, favorisce l'associazione immediata ad un prodotto sotto la loro gestione. La frequenza dei post è di almeno uno per giorno, dove viene pubblicizzato un prodotto o un focus interessante riguardante il campo del design. Il profilo Twitter conta 11 following e 5 follower [dati di agosto 2014]; il contenuto dei 617 tweet è la trasposizione del link ai contenuti pubblicati su Facebook, rendendo il profilo del tutto privo di personalizzazione. Il loro responsabile noleggi può essere contattato anche su Skype, agevolando gli utenti nella risoluzioni di dubbi o problemi.

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ANALISI COMPETITOR INDIRETTI Competitor indiretti

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Tra i competitor indiretti sono stati inserite quelle piattaforme che forniscono servizi simili a Useit, ma sono prevalente improntati alla messa in vendita dei prodotti o al baratto. Questi possono in ogni caso fornire spunti per ampliare i servizi offerti dal brand.

SKIMIUM Skimium.com è un marchio del gruppo Oxylane [come il più conosciuto DECATHLON] che offre la possibilità ai propri utenti di noleggiare tutta l’attrezzatura necessaria per sci e snowboarding in negozi indipendenti, affiliati al brand, localizzati al centro delle stazioni sciistiche. La piattaforma fa da tramite tra il pubblico e i negozi, garantendo sicurezza e vantaggio sul prezzo della prenotazione online [10% di sconto minimo sulle tariffe al pubblico in store]. Skimium applica diverse percentuali di sconto che possono dipendere da fattori quali: il negozio selezionato; il possesso della carta Decathlon; il numero degli oggetti prenotati; il livello di fedeltà Skimium basato sui noleggi effettuati nel tempo. L’utente può selezionare la stazione e il periodo desiderato, per poi scegliere l'attrezzatura sciistica e procedere con la convalida della prenotazione pagando un acconto del 25% sul totale noleggiato. Una volta effettuato il pagamento è necessario stampare il voucher e consegnarlo al noleggio in montagna per ritirare il prodotto e completare il pagamento. In caso di errore nella prenotazione o di ripensamento, Skimium dà ai suoi utenti la possibilità di annullare – entro 7 giorni – il noleggio, restituendo l’acconto versato. Di stagione in stagione il brand pubblica sul sito un’indagine di soddisfazione derivata dai questionari inviati a tutti gli utenti una volta rientrati dalla vacanza. Questo dà agli utilizzatori del servizio la possibilità di lasciare un feedback e al contempo permette ai nuovi utenti di farsi un’idea della qualità del servizio offerto. Il marchio del brand mette in evidenza il nome aziendale “skimium”, il quale potrebbe idealmente rappresentare una crasi fra il termine inglese “ski” [sciare] e il latino “premium”, rimandando così all’immagine di un servizio di alta qualità. Le linee morbide della font del logotipo sembrano creare le curve naturali lasciate dagli sciatori sulle piste; a contribuire a tale immagine

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Competitor indiretti


è il colore bianco che risalta sullo sfondo grigio scuro del marchio, cromia più legata agli strumenti sportivi [scii, snowboard ecc..]. Il payoff scelto dal brand “noleggio di sci online” non lascia spazio a fraintendimenti e chiarisce subito all’utente il principale servizio offerto dalla piattaforma. A primo impatto il design grafico e la struttura del sito sembrano facilitare l’utente nella navigazione, tuttavia l’eccessivo numero di contenuti informativi porta i potenziali utilizzatori del servizio a qualche difficoltà nell’usabilità dell’interfaccia: ci si aspetta, ad esempio, di riuscire a visionare i prodotti disponibili in pochi click, ma la navigazione risulta tutt’altro che intuitiva. Sui social network il brand comunica con il suo pubblico tramite una fanpage di Facebook e un account Twitter. Per quanto riguarda la fanpage, aperta a novembre 2011, conta solo 445 like [agosto 2014], risulta poco aggiornata e, seppur proponendo contenuti diversificati sul tema dello sci e della montagna in generale, non ha alcun tipo di interazione con gli utenti. Allo stesso modo il profilo Twitter @SkimiumItalia, attivo da un anno, risulta avere solamente 18 follower e, a fronte dei 62 tweet pubblicati, nessuna interazione.

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MYLUXURY.BIZ Myluxury.biz, nato nel 2007, è un portale che offre ai sui clienti un servizio di noleggio e vendita di beni di lusso, in particolare borse da donna e da uomo. L’azienda promotrice del progetto possiede anche una sede fisica a Milano. A differenza di altre piattaforme analizzate, non si tratta di noleggio tra privati; in questo caso il cliente noleggia direttamente dal brand i beni a cui è interessato. Tali beni vengono acquistati dall’azienda direttamente dal fornitore e messi a noleggio. Il vantaggio competitivo di MyLuxury è stato quello di specializzarsi in un unico settore e rispondere a uno specifico desiderio dell’utente di possedere, anche se per un periodo limitato, diversi tipi e modelli di borse di lusso a prezzi accessibili. L’utente può accede alla piattaforma tramite iscrizione gratuita; dopo aver selezionato la borsa da noleggiare, ricercandola per marca, per occasione d’uso o per fascia di prezzo, e aver indicato per quanto tempo si intende tenerla, si può scegliere di pagare direttamente per la singola transazione, oppure sottoscrivere un abbonamento [1, 3, 6 o 12mesi] che dà accesso a diversi sconti e agevolazioni sui noleggi, nonché la possibilità di acquistare il bene. Se la borsa desiderata non è disponibile, è possibile prenotarla attraverso l’opzione gratuita “aggiungi ai preferiti”, in tal modo, il cliente verrà contattato dal sito tramite email quando potrà acquistare l’oggetto. Per noleggiare è possibile pagare esclusivamente con carta di credito, ciò non offre agli utenti la possibilità di acquistare tramite un circuito di sicurezza come Paypal. Il bene viene recapitato direttamente a casa e alla fine del noleggio si può scegliere di prolungarne il periodo o di restituire la borsa. Sia la consegna che il ritiro sono curati da Myluxury al costo aggiuntivo di 10€. Nel sito è presente anche una sezione Outlet a cui, però è possibile accedere solo registrandosi.

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Competitor indiretti


Per le caratteristiche appena descritte Myluxury.biz viene considerato competitor indiretto essendo specializzato esclusivamente nel noleggio di borse di lusso, riferendosi a un target molto più specifico interessati esclusivamente a quella tipologia di oggetto. Inoltre qui non c’è alcuno scambio di esperienze tra privati, e dunque viene a mancare totalmente la dimensione della community promossa invece da Useit. Il marchio si compone unicamente di logotipo e payoff. Il primo, formato dal nome della piattaforma, riprende i colori del sito, bianco e oro, su fondo nero, a richiamare l’idea di lusso ed eleganza, così come suggerisce lo stesso naming. Il payoff, dalla font diversa rispetto al logotipo, non si lega in maniera omogenea al primo elemento, se non per il colore dorato. Il testo “il vero lusso è cambiare” allude chiaramente al vantaggio che comporta noleggiare oggetti di lusso anziché comperarli, vero vantaggio competitivo del sito. La struttura e la grafica del sito non sono molto aggiornate con le recenti tendenze in materia di web design, i colori predominanti, nero dorato e grigio, richiamano al lusso e all’alta qualità dei prodotti che propone myluxury. biz, senza tuttavia riuscire a trasmettere effettivamente questa sensazione a causa degli elementi grafici stile fumetto e alla loro organizzazione poco omogenea con le altre componenti visuali. Le diverse tipologie di font utilizzate per i testi rendono la composizione disorganica e caotica. La home page è la sezione del sito dove questi problemi grafici sono più evidenti, soprattutto per quanto riguarda la sistemazione dei widget di collegamento ai social Network che sembrano quasi posizionati lì per caso. La sezione dedicata alla moda maschile viene differenziata dal colore grigio che aspira probabilmente alla raffinatezza del color argento senza tuttavia riuscirci con successo. Nella home manca un collegamento diretto al form per l’iscrizione al sito, che l’utente trova solo nella sezione “area riservata”. Per quanto riguarda alcuni elementi grafici e il tono della comunicazione risultano avere un approccio legato al “marketing push” utilizzando frasi come “noleggia una borsa da sogno a partire da 15€”. Questo tipo di comunicazione propone un approccio al cliente, ormai superato, mira solamente a “spingere” il prodotto da vendere, senza preoccuparsi di coinvolgere il pubblico.

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MyLuxury, pur avendo aperto account e fanpage su Twitter e Facebook non risulta avere una buona gestione del social networking. L’aggiornamento di entrambi i canali social è rimasto fermo da un anno e non risultavano avere una buona interazione con il pubblico neanche da attivi. Nel 2009 il brand ha aperto il blog MyLuxury.biz non solo borse, in cui pubblicava post che si prefiggevano di dare al lettore una panoramica generale sulla moda del momento, con un focus particolare sulle borse, abbinate ai diversi outfit proposti. Anche in questo caso, però, il canale di comunicazione è stato abbandonato: l’ultimo post risale al maggio 2012.

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ETSY Etsy è un marketplace online che permette ai propri utenti di acquistare prodotti originali e creativi direttamente dai loro ideatori, localizzati in diverse parti del mondo. Lanciato a NewYork nel 2008, la differenziazione del brand, dal sapore un po’ vintage, sta proprio nel puntare sull’offerta esclusiva di prodotti handmade, creati da veri professionisti dell’arte manufatturiera. Registrandosi al sito è possibile comprare gli oggetti selezionati, i quali possono essere visionati in una grafica molto simile a quella del social network Pinterest. Questo permette al potenziale acquirente di vedere in un unico riquadro grafico: una foto professionale dell'articolo, il nome del produttore, il prezzo del prodotto, due preview degli altri oggetti pubblicati dalla stessa persona/azienda, il numero degli articoli di quel produttore e infine – in evidenza – le recensioni. Indirizzandosi a molteplici paesi del mondo, la piattaforma permette all'utente di scegliere la valuta con cui desidera visualizzare il prezzo dei prodotti, un escamotage tanto semplice quanto funzionale per chi deve decidere se acquistare, o meno, un prodotto direttamente dall'altra parte del mondo. Unico limite: il pagamento può avvenire esclusivamente tramite PayPal. Etsy mette in risalto i "tastemaker" della propria community, utenti affezionati che hanno selezionato come preferiti numerosi prodotti. Questa strategia pone all'attenzione del visitatore del sito i profili più attivi, e di conseguenza, l'utente può guardare una sostanziosa raccolta di articoli selezionati da quel profilo, magari sentendosi affine al gusto del "tastemaker". Un aspetto positivo posto in rilievo da Etsy è l’internazionalità, non solo del suo pubblico ma anche del suo team, contribuendo a creare l'immagine di una community interculturale e, pertanto, più ricca nell'offerta. La gerarchia delle lettere [con la prima maiuscola], il nome di fantasia, insieme alla comune font graziata e al colore poco acceso sembra rendere il marchio del brand piuttosto impersonale. Tuttavia la scelta di questa estrema semplicità lascia spazio all’incredibile varietà dei prodotti offerti e, in più in generale, allo stile della comunicazione adottato dal brand.

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Inoltre, va considerato che, data la sua forte internazionalità, un marchio più composito avrebbe rischiato di sbilanciarsi verso il pubblico di un paese, piuttosto che di un altro. Nel complesso il sito rimanda all'idea di professionalità, qualità, cura del dettaglio, grazie all’utilizzo di un design grafico d'appeal e all’inserimento di foto di alta qualità, elementi che incentivano l'acquisizione soprattutto di un pubblico giovane e attento alle nuove tendenze. Tuttavia la struttura di base della piattaforma non permette una navigazione facile intuitiva, correndo il rischio di scoraggiare l’utente prima “ammaliato” e poi deluso dalle difficoltà riscontrate.

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Competitor indiretti


Il brand ha reso disponibile un’applicazione per iOS e Android che permette all’utente una migliore visualizzazione e usabilità dello spazio online su tablet e smartphone. Pur trovando sul sito solo alcuni widget di rimando ai social network, in realtà il brand comunica con successo tramite tutti i principali canali social: Facebook, Twitter, Pinterest, Instagram, YouTube, Vimeo, Google+ ai quali si aggiunge Wikipedia, su cui è presente una pagina dedicata al brand. Senza esclusione alcuna, tutti i profili, gli account e le pagine dei social network gestiti da Etsy riscontrano un feedback e un’interazione con il pubblico davvero eccezionali. L’ottima comunicazione del brand è riuscita a creare il giusto connubio tra la differenziazione dei contenuti – dovuta alla differente natura dei social network – e il mantenimento di un’identità coordinata, curata nei dettagli che è riuscita a fidelizzare milioni di utenti. Un focus particolare va fatto sul canale ufficiale di YouTube, dove il brand ha caricato video che, sebbene riguardino il settore e l’offerta di Etsy, propongono un contenuto diverso e quasi consulenziale: una serie di video intitolata “Seller education”, tutorial tematici che, tramite un efficace e ben studiato storytelling, raccontano al pubblico chi e come vende su Etsy, spiegando step by step i trucchi del mestiere. Questa strategia, non solo può rafforzare il legame con il pubblico acquisito, ma soprattutto può essere un ottimo strumento per ampliare il proprio mercato di riferimento. Il brand si è spinto oltre la sua natura digitale, divulgando – soprattutto nello UK – spot televisivi e organizzando eventi che ben interpretano i valori di marca di Etsy. Sebbene i servizi offerti da Etsy possano non coincidere con quelli di Useit, quest’ultimo dovrebbe prendere spunto dal primo per quanto riguarda la gestione della comunicazione e l’interazione con il proprio pubblico di riferimento.

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MERCATINOSPORTIVO Mercatinosportivo.com è una vetrina online dedicata agli annunci di vendita di articoli sportivi usati, indirizzata a chi vuole vendere o acquistare prodotti di secondamano di qualità. La pubblicazione degli annunci è gratuita, senza limiti di numero ma con un limite temporale. Chi è interessato a inserire un prodotto in vendita deve creare un profilo personale ed effettuare il log-in al sito. Mercatinosportivo. com si pone da intermediario per il primo contatto tra l'utente e gli acquirenti, ma non gestisce nè le trattative di compravendita nè la spedizione. Gli interessati agli annunci inseriti possono contattare direttamente l'utente tramite il modulo compilativo proposto dal sito. Una volta che il brand mette in contatto le due parti, la trattativa avviene privatamente tra inserzionista e richiedente. Oltre alla ricerca personalizzata, la piattaforma agevola l'utente inserendo una lista degli articoli divisi per categorie, ponendo in evidenza sulla home gli articoli appena inseriti, quelli più popolari e una lista casuale dei prodotti disponibili. Il marchio del brand mette in risalto il termine "sportivo", teso a evidenziare l'esclusiva categoria dei prodotti offerti sulla piattaforma; la grafica in trasparenza della parola "mercatino" sembra invece voler porre in secondo piano la caratteristica dei beni disponibili: in vendita di secondamano. Il marchio, sviluppato in orizzontale, ha una distribuzione degli elementi poco studiata che non favorisce la declinazione su altri supporti di comunicazione. Nonostante il payoff del marchio citi il termine "qualità", l'aspetto grafico e la struttura del sito rimandano l'idea di un brand poco attento al dettaglio e, nel complesso, poco professionale. Trattandosi di uno spazio web dedicato all'acquisto online, questa percezione potrebbe allontanare i potenziali acquirenti, poco incentivati a riporre fiducia nel brand. Dall'analisi effettuata il sito MercatinoSportivo.com è l'unico strumento di comunicazione utilizzato.

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SECONDAMANO.IT Secondamano è stato uno dei primi giornali di annunci gratuiti in Europa – la prima pubblicazione è avventa nel 1977 – con sede a Milano. Circa venti anni dopo viene lanciata la piattaforma online, attiva dall’aprile 1997, fungendo da punto di incontro per chi vende e chi acquista oggetti usati. La pubblicazione degli annunci è gratuita, l’area geografica di riferimento non si limita solo a quella nazionale ma è possibile trovare o inserire annunci anche dall’estero [es: casa vacanze]. Per quanto concerne l’Italia, 80% degli utenti proviene dal nord [dato reperibile dal sito] mentre al centro sud prevale l’utilizzo di altri due portali appartenenti allo stesso gruppo aziendale [es: Portaportese e Bricàbrac]. Riguardo le inserzioni, anche qui troviamo un area pro a pagamento dedicata ai professionisti. Molte delle sezioni del sito sono dedicate a questi ultimi e alla possibilità di acquistare spazio pubblicitario online e offline sul giornale cartaceo. In effetti la piattaforma sembra molto più sbilanciata verso questo tipo di business che verso i servizi dedicati all’utente privato, a cui non viene offerto altro servizio che quello di registrarsi e pubblicare annunci gratuitamente. Gli oggetti sono divisi per categoria, per fascia di prezzo e per inserzionista, professionista o privato. Nel marchio il simbolo della mela morsicata lascia intendere un chiaro riferimento all’usato, così come il naming. I colori predominanti sono il rosso e il bianco, il “.it” di colore diverso, grigio, potrebbe alludere al fatto che il portale online è una derivazione dell’omonimo giornale cartaceo. Il payoff “tutto può essere venduto” sembra rivolgersi principalmente agli utenti che vendono e a coloro che acquisteranno spazi pubblicitari. Cliccando sulla home page si apre immediatamente un popup pubblicitario che potrebbe dare fastidio all’utente non interessato, successivamente si accede alla home da dove è possibile registrarsi o pubblicare un annuncio e ricercare il bene/servizio a cui si è interessati. La grande quantità di banner pubblicitari distrae continuamente l’utente che, per raggiungere il menu principale, nel footer, deve scorrere in basso tutta la pagina. In oltre la grande quantità di pubblicità mette in secondo piano le preview degli oggetti in vendita presenti, che si perdono nella moltitudine di elementi visuali presenti.

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In generale, la navigazione è abbastanza intuitiva, ma poco piacevole poiché cliccando sui link del menu il sito non aggiorna sulla stessa pagina, ma apre un’altra scheda sul browser. Lo stile grafico e la struttura del sito, non sono molto aggiornati e risultano abbastanza obsoleti. È possibile visualizzare il sito in RSS, tramite i Feed, e visualizzare i contenuti in maniera più facile e veloce.

Sui social network Secondamano.itcomunica tramite FacebooK, Twitter, Goggle+ e Youtube. La pagina ufficiale di Facebook – aperta nel giugno 2009 – conta circa 10.900 likes, si configura come una vetrina per mettere in evidenza gli annunci e ogni post è corredato da foto di alta qualità e immagini accattivanti. L’aggiornamento avviene con una certa regolarità, in media 3 post al giorno, ma l’interattività degli utenti è scarsa. Il profilo Twitter, aperto nel maggio 2011, conta solo 424 tweet, 754 follower e 460 following. Anche qui la pubblicazione del tweet avviene con una certa regolarità, in media 2 tweet al giorno, ma l’interazione degli utenti è scarsa. Come per Facebook il contenuto dei messaggi è sempre di tipo promozionale. La pagina Google+ conta 85 follower per 73.083 visualizzazioni; gli unici contenuti nel profilo sono i video promozionali postati sul canale YouTube a cui è collegato l’account. Sono video di alta qualità e riguardano spot pubblicitari e video inserzioni. Il canale YouTube, aperto nel febbraio 2011, conta 79 iscritti per 57.650 visualizzazioni e più di 100 video caricati. Le visualizzazioni vanno in media da qualche decina per i primi video a qualche centinaio per i video più recenti. Sono prodotti audiovisivi di buona qualità, utilizzati per sponsorizzare i prodotti di seconda mano messi in vendita sul sito. Non sono quasi mai presenti commenti degli utenti e in generale c’è poca interazione.

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Competitor indiretti


E-BARTY E-barty, nato nel 2011, è un sito internet di titolarità della Master New Media s.r.l., una società che si occupa di advertising, e si autodefinisce come il “social network degli oggetti”. Qui l’utente può barattare i propri beni con quelli degli altri utenti o effettuare – come nel caso di Useit – transazioni attraverso l’acquisto di una moneta virtuale: il bart. All’utente iscritto, gratuitamente, viene richiesto di creare un vero e proprio profilo e di “descriversi” attraverso gli oggetti che possiede o che sta cercando. Il sito fa da tramite tra i privati ma non si occupa delle trattative. Nella scheda dell’oggetto l’utente può specificare con quali categorie di oggetti vorrebbe scambiare i suoi beni. Come Useit, anche E-barty non applica alcuna commissione sugli scambi; inoltre iscrivendosi alle pagine “I Love It”, create dagli utenti stessi, dedicate a un oggetto in particolare, tutti gli e-barter interessati possono inserire contenuti di vario genere. Tramite queste pagine gli utenti posso promuovere eventi e iniziative reali e invitare altri e-barter a partecipare [es: motoraduni, campeggio ecc]. Il sito dispone di un vero e proprio Forum con sezioni riguardanti gli annunci cerco/offro degli utenti, quelle di assistenza all’utente e i gruppi di discussione generici. A differenza di altri siti analizzati, in E-barty c’è una reale interazione tra utenti, leggendo i vari post ci si rende conto che qui l’esperienza di scambio ha dato agli e-barter la reale possibilità di instaurare un rapporto tra loro. Anche chi non possiede nulla da scambiare può partecipare alla community, ricorrendo ai bart, consentendo a chiunque di disporre di un credito virtuale interno al circuito del sito, da utilizzare per concludere le transazioni di scambio. Il valore del bart corrisponde circa a 1 euro; tale valore è direttamente proporzionale al valore del taglio che si decide di acquistare: Ogni singolo utente è libero di determinare, a propria discrezione, il valore in bart dell’oggetto offerto in scambio. Tuttavia, a differenza degli ucoin, i bart a disposizione di ciascun utente non sono convertibili in denaro e non possono essere ceduti ad altri utenti.

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Oltre alla possibilità di accordarsi privatamente, E-barty offre ai propri utenti un servizio automatico di spedizione tramite il corriere espresso Bartolini, che recapita e ritira gli oggetti direttamente presso il domicilio degli utenti. I costi di spedizione vengono calcolati sulla base del peso e delle dimensione della merce; le spedizioni prenotate su E-barty vengono pagate in bart e dispongono del servizio di tracciabilità. Ciò che qui manca è un chiaro riferimento all’assicurazione degli oggetti, che probabilmente la piattaforma non fornisce. La reputazione degli utenti è misurata in feedback relativi agli scambi già effettuati. Per le caratteristiche analizzate la piattaforma può considerarsi competitor indiretto di Useit, poiché il target alternativo delineato per Useit può considerarsi in parte quello diretto di E-barty. Sebbene abbiano in comune l’utilizzo di una moneta virtuale e l’aspirazione a creare una community di utenti, non solo virtuale, qui non troviamo la dinamica del noleggio ma esclusivamente quella del baratto. Il marchio si compone di logotipo e payoff. Nel primo la “e” è messa in evidenza probabilmente per sottolineare la sua natura digitale [come “e-mail” o “e-commerce”], lo stile grafico rialzato risulta poco d’appeal e legato a una ricerca stilistica superata. Il payoff, in lingua inglese, vuole ampliare e sottolineare il carattere social della piattaforma aspirando ad una sorta di internazionalizzazione, anche se il sito è disponibile solo in italiano.

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Il sito internet è molto spartano e la struttura è simile a quella di un Forum. Cliccando il link del sito trovato su Google si apre quella che sembra essere la preview della piattaforma, la quale non rimanda in modo chiaro all’effettiva home page, confondendo l’utente. Tuttavia, una volta entrati nel sito la navigazione diventa più intuitiva. Sezione interessante di E-barty è il Forum che risulta essere molto attivo e conta circa 9.000 discussioni, divise in 7 gruppi per un totale di 70.000 messaggi scambiati tra gli utenti dal 2011 ad oggi. Analizzando le ultime 30 discussioni, relative ai mesi di agosto e settembre, abbiamo una media di 1 discussione inserita al giorno, con 5,6 risposte e 91 visite. I social network utilizzati dal brand per comunicare con il proprio pubblico sono Facebook, segnalato anche nel sito, e Twitter, a cui però non c’è nessun tipo di collegamento. Il profilo ufficiale Facebook è poco attivo, creato nel 2011, conta soltanto 525 like, l’ultimo post risale a febbraio 2012. Lo stesso vale per il profilo Twitter, aperto nel 2010 completamente abbandonato a se stesso, come per Facebook, conta solo 13 follower, 0 following a fronte di 17400 tweet, l’ultimo risalente a giugno 2013. Mentre per Facebook i post non sono solo di natura promozionale ma contengono anche link ad articoli dedicati al portale, i tweet pubblicato si compongono unicamente di link relativi ad annunci presenti sul sito, mai commentati o retwittati. La poca attività sui social probabilmente deriva dal fatto che, essendo il forum del sito già molto attivo, non si sente la necessità di mantenere aggiornati i profili su altre piattaforme. Ciò però va a discapito della potenziale acquisizione di nuovi utenti.

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Competitor indiretti


EBAY Ebay, leader nel mercato dell’e-commerce, è stato fondato nel 1955 e conta oltre 147 milioni di utenti registrati in più di 30 paesi nel mondo. Ebay nasce come un sito di aste online anche se con il tempo è diventato un vero e proprio marketplace. Gli oggetti in vendita su Ebay sono suddivisi in macro categorie per essere più facilmente rintracciati [es. Abbigliamento e accessori, Auto, Moto e Scooter, Collezionismo, Film e DVD] ogni macrocategoria è a sua volta suddivisa in sottocategorie per restringere la ricerca ed orientarsi tra le milioni di offerte disponibili. Ogni utente ha un proprio account, con il quale può vendere o acquistare beni; ad ogni transazione viene rilasciato un feedback da entrambe le parti così da rendere più sicuro e affidabile l'acquisto o la vendita successiva. L’acquisto può avvenire tramite un’asta [pubblica, privata o di beneficienza] o una diretta compravendita fra utenti. La messa in vendita di un oggetto su Ebay prevede il pagamento di una tariffa che può essere selezionata tra le varie opzioni: inserzioni gratuite, oggetti messi in vendita tramite le app Ebay e promozione per l'apertura di un Negozio Ebay. È previsto anche l'addebito di una commissione sul valore finale nel caso in cui l'oggetto venga venduto. La modalità di pagamento di un oggetto dipendono dai metodi di pagamento accettati dal venditore. Ogni venditore può accettare diversi metodi di pagamento quindi prima di fare un'offerta è opportuno leggere la descrizione dell'oggetto e controllare quali sono i metodi accettati. La maggior parte dei venditori accetta PayPal perché il trasferimento dei fondi è immediato e non occorre quindi attenderne l'accredito prima di spedire l'oggetto. Con il tempo Ebay ha sviluppato altre aziende che sono entrate a far parte del suo gruppo, tra cui: Ebay Annunci; Kijiji; Automobile.it. La sua presenza online è ben strutturata, visto il grande numero di utenti, provenienti da tutto il mondo, il sito principale è disponibile in 26 lingue. È presente e seguito da milioni di utenti su tutti i principali social network oltre che sull’applicazione Ebay Imperdibili.

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Il marchio di Ebay ha subito per diverse esigenze molto variazione negli anni pur mantenendo gli elementi piÚ importanti del logotipo, compresa la caratteristica gamma di colori brillanti e le lettere cosÏ vicine da toccarsi rappresentano la variegata community di venditori attivi in tutto il mondo e in continuo aumento. Il marchio si presenta snello e ordinato incarnando la filosofia dell’offerta Ebay e il mood della piattaforma che tende a essere chiara, pulita, contemporanea e coerente.

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Competitor indiretti


INPUT & STRATEGIE Input & Strategie

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MARCHIO E COORDINATO Il marchio è uno degli elementi più importanti per comunicare i propri valori di brand poichè è il primo item con il quale il pubblico viene a contatto. Useit ha un marchio che da subito tende a evidenziare la "U", simbolicamente riferibile al concetto di "you", con un segno grafico che abbraccia la lettera, riuscendo a rappresentare al contempo il valore della community e l'aspetto user friendly che caratterizza il progetto [immaginando la macchia di una tazzina di caffè]. Già dal naming Useit comunica l'essenza del suo core business: "use it" sembra infatti incitare l'utente a riconsiderare il valore di oggetti o competenze inutilizzati. I colori del marchio, tuttavia, non riescono a trasmettere efficacemente l'atmosfera easy che dovrebbe caratterizzare la piattaforma; questo aspetto potrebbe risultare marginale qualora si scegliesse di inserire il marchio in constesti più vivaci e colorati [si fa riferimento ad esempio al layout del sito o delle postcard]. Il marchio non risulta avere una guideline e sembra essere utilizzato in versioni diverse senza criteri prestabiliti. In alcuni casi è possibile vederlo integrarsi al pay-off "dai valore a ciò che hai" che è stato ritenuto dal cliente stesso poco adatto a esplicitare il mondo di Useit. L'attuale pay-off sembra rivolgersi esclusivamente al pubblico composto da chi mette a noleggio i propri beni, mettendo in secondo piano il segmento riferito a chi prende a noleggio; inoltre la lunghezza della frase, non solo rende meno immediata la decodifica del messaggio, ma ostacola l'integrazione grafica con il marchio, risultando poco leggibile.

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Input & Strategie


Guideline marchio La guideline è uno strumento fondamentale per assicurarsi che vi siano dei parametri precisi e studiati affinchè l'identità del brand sia sempre coerente, almeno per quello che riguarda le specifiche del marchio. Pertanto si suggerisce di sviluppare tale strumento individuando, in primo luogo, le caratteristiche che dovranno necessariamente rimanere invariate, e in seguito, le possibili modifiche applicabili. Nello specifico si dovranno fornire le misure minime e massime con il quale il marchio potrà apparire [mirando alla più efficace visualizzazione possibile], i colori specifici che lo caratterizzano, le versioni in positivo e negativo, e i colori di sfondo sui quali può o non può essere applicato. Oltre a questo, potrebbe essere utile inserire eventuali contesti vicino ai quali non si vuole venga associato il brand Useit, magari per motivi etici o per forte incoerenza con la mission del progetto. Nuovo pay-off Per ovviare alle problematiche emerse, sono state ideate tre proposte alternative che potrebbero sostituire il pay-off attualmente in uso. In tutti e tre i casi si è scelto di utilizzare la forma inglese poichè ritenuta più in linea a essere affiancata al naming del marchio, oltre che più immediata e breve nell'esprimere il concetto. "Sharing people" Il primo pay-off proposto mette in chiara luce i due aspetti più caratterizzanti del servizio: la condivisione e la community; imprescindibili uno dall'altra, questi due concetti lasciano poco spazio a possibili fraintendimenti, comunicando al pubblico la concreta identità del brand e invitando l'utente – soprattutto con il termine people – a entrare in un circuito di persone con il quale poter condividere beni e servizi. "Time to share” La seconda proposta mira a coinvolgere il pubblico a riflettere sul cambiamento messo in atto dalla sharing economy, in generale, e da Useit in particolare. “Time to share”, in modo chiaro e immediato, invita a non rimandare e a condividere i propri beni. Questo pay-off ben si lega anche con i principi rivoluzionari del brand che lo posizionano in un segmento di mercato contrapposto alle usuali regole di consumo.

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"Sharing power" La terza proposta riprende uno degli aspetti che fanno parte della mission e dell'universo valoriale del brand. Useit, infatti, mira a diffondere la cultura della sharing economy credendo fortemente nei benefici che possono da essa scaturire sia in ambito sociale che ambientale. Ispirato al claim “Flower power� che fa parte della filosofia hippie, ben si addice a comunicare al target alternativo di Useit, risultando d’impatto, di facile decodifica e di chiara interpretazione. Con questo pay-off Useit inviterebbe il pubblico a usare la propria piattaforma per partecipare a un cambiamento in positivo, distinguendosi dai competitor per lo spirito valoriale improntato al lato empatico ed emotivo.

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Input & Strategie


Carta intestata Al fine di comunicare un'immagine di brand professionale e affidabile, soprattutto in vista dei possibili incontri con il target complementare, si proprone di creare una carta intestata che possa al contempo fornire tutti i dati necessari sui contatti di Useit ed essere percettivamente coerente con la sua brand identity. Generalmente la carta intestata va impostata su un foglio UniA4 [210x297] digitale, assicurandosi che la misura dei margini non sia inferiore a 1.5 cm per lato. Sarebbe preferibile inserire nell’header a sinistra tutte le informazioni di contatto [nome società, indirizzo, email, sito web], mentre il simbolo del marchio andrebbe inserito sulla destra. La firma digitale, ed eventuali elementi aggiuntivi andranno posizionati nel footer. In ogni caso è consigliabile sfruttare solo ed esclusivamente l’header e il footer del layout, per qualsiasi tipo di informazione, lasciando così libero il corpo centrale del documento. Si specifica che tutti gli elementi grafici andranno, inoltre, adattati alla stampa in scala di grigi, per evitare eventuali distorsioni nel caso in cui il documento non venisse stampato a colori.In tal senso è stata sviluppata un'idea grafica che possa essere in linea con i valori su cui si fonda il progetto, con un mood studiato in base al target che si troverà in contatto con tale strumento. Una volta elaborata la carta intestata definitiva questa dovrà essere utilizzata per tutte le comunicazioni ufficiali, come ad esempio per l'invio di comunicati stampa o per la diffusione di materiale informativo su Useit durante incontri mirati ad avviare possibili collaborazioni. Si specifica che tale strumento, essendo legato a contesti più formali, dovrà distinguersi dal mood con il quale Useit comunica al suo pubblico di utenti, che è al contrario più smart e amichevole.

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Input & Strategie


BUSINESS CARD L’attuale business card utilizzata per Useit risulta essere fin troppo istituzionale rispetto alla sua brand identity poichè non presenta alcun elemento creativo che possa rimandare al carattere innovativo della piattaforma, rischiando di risultare impersonale e poco attrattiva per il pubblico. Inoltre, la realizzazione in due colori diversi – sia in rosso che in nero – non contribuisce a rendere coerente l’identità coordinata che favorirebbe una percezione più omogenea e professionale dell’immagine di marca. I fondatori di Useit hanno la possibilità di presentare o raccontare il progetto in diverse occasioni e in questi casi rappresentano essi stessi il brand per cui lavorano. Allo stesso modo gli ambasciatori della marca, interagendo direttamente con il potenziale pubblico della piattaforma, possono diventare un contatto territoriale di riferimento per gli utenti acquisiti. Per questo motivo si propone l’utilizzo di una business card d’appeal che possa incuriosire l’interlocutore e veicolare in modo efficace il messaggio di Useit. Restyling business card In seguito all’analisi effettuata, si è scelto di presentare delle idee di business card che mirino a incuriosire l’interlocutore, utilizzando la creatività come strumento attraverso cui veicolare le caratteristiche valoriali del brand. Nello specifico si è pensato a tre proposte differenti che valorizzano i principi alla base del progetto. Proposta 1: Aluminium business card La prima proposta, più istuzionale, prevede la creazione di biglietti davisita in alluminio, la cui particolarità risiede in una fustellatura che possa rendere la business card utilizzabile anche come graffetta. La scelta del materiale si lega all’idea di tecnologia e innovazione che caratterizza il servizio, risultando coerente con la brand identity di Useit. Inoltre la realizzazione in alluminio comunicherà un’immagine di marca professionale. Al fine di rendere più particolare la business card si propone di utilizzare una forma circolare che possa ben accogliere il simbolo del marchio di Useit; in questo caso si dovrà fare attenzione alla misura del diametro che non dovrà superare i 5,5 cm così da permettere la conservazione del biglietto all’interno di un portafoglio o nel raccoglitore per biglietti da visita.

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Proposta 2: Green business card Nella seconda proposta si è scelto di dare valore all’aspetto “green” che accompagna gli attori della sharing economy. In questo caso la business card è composta da un cartoncino riciclato [sul quale andranno inserite le informazioni di contatto] che contiene al suo interno una bustina con semi eco-friendly. I semi, disponibili in diverse tipologie, sono avvolti in una pellicola solubile in acqua, pertanto basterà infilare la punta del cartoncino nel vaso per far crescere la piantina scelta. In questo modo si consegnerà al pubblico non solo un bigliettino da visita, ma un gadget da riutilizzare. Un’idea green, che può metaforicamente simboleggiare la crescita di Useit da start up a realtà diffusa.

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Proposta 3: USB ultrapiatta in cartone La terza proposta rappresenta una crasi tra le prime due. La USB ultrapiatta suggerita come business card riesce a integrare il concetto di natura digitale [USB] con l’attenzione alla sostenibilità, poiché realizzata con cartone riciclato. Il vantaggio in questo caso si ha soprattutto nella possibilità di inserire, oltre alle informazioni stampate, contenuti aggiuntivi e approfondimenti sul progetto in formato digitale proprio all’interno della pennetta.

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OFFICIAL WEB SITE Come emerso dall’analisi dei competitor, il sito internet rappresenta uno dei canali più importanti per la comunicazione del brand, sopprattutto considerando la natura digitale del servizio offerto. Il sito internet di Useit pur cercando di rappresentare lo stile del brand con una struttura e un layout essenziali e una scelta cromatica coerente, non si dimostra aggiornato e in linea con gli attuali trend di comunicazione web. Nel complesso appare statico e poco empatico per l’utente, in contrasto con la filosofia di Useit, improntata alla creazione di una community partecipativa. La navigazione risulta poco fluida a causa dell’eccessiva lentezza del caricamento delle pagine e della distribuzione dei contenuti poco intuitiva, aspetto che può scoraggiare l’utente e allontanarlo dal sito. Inoltre le infografiche presenti in alcune sezione [es.come funziona] sono poco d’appeal, mentre i caratteri utilizzati per la parte testuale non sono della stessa grandezza e font. Sebbene questa scelta è stata effettuata probabilmente per conferire diversi gradi di importanza alle parole, e per favorirne l’indicizzazione, la struttura dei testi non è stata adeguatamente bilanciata. Per quanto riguarda la percezione esterna, l’impatto visivo che si ha all’interno della piattaforma comunica un’immagine di brand poco curata e poco professionale, soprattutto a causa delle foto in bassa risoluzione presenti nella sezione anteprima. Ulteriore aspetto emerso dall’analisi, è l’assenza di un’adeguata comunicazione del messaggio valoriale del brand; i testi presenti nello slide show dell’home page, infatti, fanno riferimento solo alle caratteristiche materiali del servizio, senza coinvolgere emotivamente l’utente nella vera mission di Useit. Non essendo ottimizzata per tutti i browser, in alcuni casi la piattaforma presenta dei bugs che concorrono a rendere percettivamente poco professionale il servizio: un esempio è rappresentato dall’area di login, che navigando con Google Chrome, appare con il testo rosso evidenziato in arancione.

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Considerando la propensione di Useit a creare una community, i widget relativi ai social network utilizzati dal brand, anziché nel footer, potrebbero essere posizionati in punti più visibili agli utenti, così da incrementarne l’engagement; inoltre è poco chiaro il motivo per cui il collegamento alla fanpage di Facebook è ripetuto due volte e al contrario manca il collegamento relativo all’account di Twitter. Questi dettagli offrono spunto a diverse strategie che possono migliorare la user experience a vantaggio della brand reputation e di un incremento del numero degli utenti attivi sulla piattaforma. Restyling sito Essendo la piattaforma il mezzo principale di engagement e il più importante strumento di brand identity con il quale Useit si interfaccia con il pubblico di riferimento, le strategie di restyling saranno improntate a rendere tale strumento più user friendly, migliorandone le caratteristiche grafiche e strutturali. In particolare ogni elemento proposto tenderà a valorizzare la filosofia community oriented di Useit coinvolgendo in modo empatico il pubblico. Homepage In primo luogo, si è pensato di intervenire sul layout dell’homepage alleggerendone la struttura e sostituendo alla sezione “anteprima” - che ospita le preview degli annunci - un riferimento alle diverse macro categorie raggiungibili cliccando sulla rispettiva icona in modo da agevolsre l’utente nel riconoscere il topic d’interesse così da rendere più stimolante e gradevole la visualizzazione dell’homepage e la navigazione stessa. Questo espediente permetterà di evitare che appaiano in homepage foto in bassa qualità pubblicate dagli utenti, che possono ledere all’immagine del brand. Si consiglia di mantenere nelle altre pagine uno stream laterale che mostri le icone delle singole categorie così da rendere sempre agevole il passaggio da una ricerca all’altra. Per migliorare la percezione dell’utente, sarebbe opportuno eliminare i tooltip, presenti nella parte superiore della home, poiché superflui e poco funzionali: da un lato la mancanza di elementi grafici li rende antiestetici, dall’altro la

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user experience non è avvantaggiata da alcuna call-to-action. Per quanto riguarda le voci di menu delle pagine si suggerisce di rivedere il posizionamento delle varie sezioni evidenziando quelle più importanti per l’utente ed eliminando le pagine ripetute, agevolando così l’usabilità del sito. Un altro aspetto da modificare riguarda i widget dei social network, in particolare eliminando i tasti ripetuti [Facebook] e aggiungendo il collegamento all’account Twitter e agli altri social network di cui si consiglia l’apertura dell’account [vedi “strumenti social”]. In ultimo per rispondere all’esigenza di sottolineare la vision di Useit si propone di sostituire le immagini e i claim presenti nello slideshow con la declinazione digitale delle nuove postcard proposte [vedi sezione postcard].

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Attuale layout

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Nuovo layout

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Annunci Le inserzioni presenti all’interno della piattaforma sembrano non essere soggette a nessun tipo di moderazione, infatti in alcuni casi vengono inseriti prodotti che gli utenti potrebbero trovare poco adatti alla condivisione per motivi di igiene, sicurezza ed etica [es. silk epil]. Ciò potrebbe influenzare negativamente la fiducia che gli utenti ripongono nella piattaforma, ripercuotendosi sulla brand reputation di Useit. Una strategia risolutiva potrebbe essere quella di sviluppare un sistema di valutazione e filtro annunci che permetta a Useit di approvare le inserzioni prima della loro pubblicazione. Al fine di stimolare l’utilizzo di Useit per più prodotti contemporaneamente si propone di creare una correlazione automatica tra gli annunci, in modo da suggerire all’utente prodotti o servizi inerenti alla ricerca effettuata. Inoltre si è valutata la possibilità di inserire specifici parametri per la pubblicazione delle foto in modo da uniformare l’aspetto delle inserzioni e avere un’immagine complessiva più professionale. Nello specifico si dovrà scoraggiare la pubblicazione di foto o di immagini recuperate in rete che non rappresentino le reali condizioni dell’oggetto, in questo modo da un lato si tutela l’utente e dell’altro Useit risulterà più prefessionale. Per rendere più coerente la sezione annunci con la brand identity di Useit, si è pensato di sostituire gli “smile” relativi all’indice di fiducia con l’elemento caratterizzante del marchio: la U cerchiata.

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Novitá Considerando la presenza di annunci inseriti da professionisti o attività commerciali sarebbe opportuno prevedere un‘area che possa differenziare questo tipo di inserzioni da quelle dei privati. In questo modo verrebbe preservata l’essenza della community promossa da Useit e al contempo si darebbe, all’utente che vuole noleggiare, la possibilità di scegliere facilmente a chi rivolgersi. Per alleggerire ulteriormente la home page si è pensato di collegare il pulsante news presente nell’header a una nuova pagina che raccolga la rassegna stampa relativa a Useit. Riguardo la sezione “aiutaci a migliorare” si ritiene opportuno farla coincidere con quella relativa ai contatti. In quest’area si è pensato di inserire, al di sotto dei riferimenti aziendali, un form contenente un box messaggio che l’utente possa compilare velocemente, inserendo pochi dati [username ed email] nel caso volesse lasciare un feedback sul servizio. Tuttavia si ritiene opportuno lasciare a disposizione degli utenti anche un collegamento diretto all’email “info” di Useit qualora non fosse possibile visualizzare il form in maniera adeguata [si è pensato ad esempio agli utenti smartphone per i quali sarebbe disagevole utilizzare il form da uno schermo a visibilità ridotta]. Ai membri della community che hanno superato un certo numero di noleggi, infine, si è pensato di inviare un’email che li inviti a lasciare un commento sul servizio. Blog Con lo scopo di aumentare la visibilità online si ritiene opportuna la creazione di un blog dove inserire contenuti più narrativi e trasversali, elementi che possano attrarre un più vasto pubblico. Il blog, infatti, se ben gestito rappresenta un ottimo strumento per offrire contenuti diversificati ai propri utenti, facilitandone la fidelizzazione. Inoltre questo strumento è utile a rafforzare il legame tra il brand e la community, nonchè tra i membri della stessa, grazie all’utilizzo dei commenti ai post pubblicati e alle discussioni che possono nascere dopo la condivisione di questi ultimi sugli strumenti di social networking.

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Al fine di ottimizzare l’indicizzazione del sito ufficiale, si è scelto di proporre l’inserimento del blog all’interno della piattaforma stessa, aggiungendo nel menù principale un widget a esso dedicato. Considerando le necessità di un utilizzo efficace di questo strumento si suggerisce una pubblicazione frequente e costante che possa tenere aggiornato il lettore, con almeno tre articoli a settimana, preferibilmente da programmare nelle giornate di martedì [post di approfondimento: es. sharing economy], giovedì e venerdì in entrambi i casi post di segnalazione di attività Useit e di promozione nuovi membri della community e prodotti a noleggio]. Per quanto riguarda la linea editoriale, si propone di utilizzare un tono informale ma curato nel linguaggio, così da essere adeguato alle differenti tematiche affrontate. Tra gli argomenti pensati per questo spazio online si è pensato di inserire delle interviste ai best user che facciano emergere le esperienze positive di chi ha scelto Useit come sistema di consumo alternativo, cercando di bilanciare i tratti relativi al guadagno economico a quelli legati alla community. Altre tematiche proposte riguardano tutte le attività trasversali che il brand promuove, pertanto saranno incluse tutti gli eventi organizzati da Useit e a cui il progetto partecipa, ma anche le nuove campagne e soprattutto le collaborazioni con le onlus. Si ritiene che quest’ultimo aspetto sia molto importante da inserire poichè si potrebbe così dare più spazio alle storie nate da queste partnership, mettendo in evidenza il contributo di Useit alla comunità e valorizzando la scelta della collaborazione stessa; in questo modo il pubblico potrà seguire gli sviluppi dei progetti che vengono portati avanti e sentirsi più vicino alle attività del brand. Oltre a questo si è pensato di includere post che riguardino le novità in merito alla diffusione e allo sviluppo del fenomeno della sharing economy, non solo riferite al territorio italiano ma con uno sguardo ai cambiamenti internazionali, così da offrire temi il più possibile eterogenei e aggiornati. Grazie al blog si potrà agevolare la gestione dei contenuti pubblicati sui canali social poichè i post potranno essere condivisi sui principali social network utilizzati dal brand [Facebook e Twitter] arricchendo il palinsesto per essi programmato.

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Ideazione App Mobile La creazione di un’app mobile ha lo scopo di rendere la piattaforma o il servizio offerta da un’azienda visibile e fruibile da smartphone, favorendo il coinvolgimento e l’interazione con il proprio target di riferimento, e aumentandone la visibilità sul mercato. Nel caso di Useit oltre a tutte queste funzioni, una piattaforma studiata appositamente per smartphone e tablet, può rappresentare un vantaggio competitivo nei confronti dei competitor che attualmente non dispongono di questo strumento. L’applicazione dovrà essere un’estensione della piattaforma web: si ritiene necessario dedicare particolare attenzione al riadattamento del layout grafico e all’interfaccia del servizio, strutturandoli in maniera semplice e chiara, per creare feeling con l’utente mobile. Si consiglia di studiare la meccanica dell’app in modo da farla risultare il più possibile intuitiva. Scaricando l’applicazione, lo user della community potrebbe ricevere così notifiche push tutte le volte che verrà contattato per il noleggio di un bene o servizio, restando sempre aggiornato sullo stato dei suoi scambi e sui rapporti con gli altri utenti. Per promuovere il lancio e incentivare l’utente a istallare il nuovo software, si suggerisce di offrire una ricompensa in u-coin a chi vorrà scaricare l’app in versione beta, o in alternativa, regalare un codice coupon noleggio da utilizzare per i primi noleggi effettuati da smartphone. Tale strategia mira a rendere la piattaforma usabile anche da smartphone e tablet, in modo da incentivare l’utente all’utilizzo anche fuori casa o quando non dispone del proprio pc. Ciò favorirà la brand awareness della marca e creerà nel pubblico di riferimento maggiore fidelizzazione. Infine, in riferimento all’attività di “umbrella sharing” [succesivamente descritta in dettaglio] si consiglia di creare nell’app una sezione dedicata a questa strategia, ampliando l’offerta proposta da Useit con un servizio che mira a favorire l’interazione e la socializzazione tra i membri della community.

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Ampliamento offerta: “Umbrella Sharing” Per divulgare la filosofia sharing di cui Useit si fa promotore, sensibilizzando il pubblico su questa tematica, si è pensato a una strategia che potesse coinvolgere il target in modo creativo, rendendolo protagonista di un gesto di condivisione. Nello specifico si è pensato di contattare – o ricercare – brand ambassador che si trovano nelle città del territorio nazionale più piovose [es. Milano, Torino, Genova ecc.] e fornirli di un cospiquo numero di ombrelli brandizzati che verranno distribuiti, durante alcune giornate in cui è previsto maltempo, nei punti nevralgici della città. I passanti sprovvisti di riparo ai quali sarà gratuitamente consegnato l’ombrello saranno motivati dal brand ambassador a utilizzare l’umbrella sharing e condividere l’ombrello ricevuto con chi ne dovesse avere bisogno. Infatti, gli ombrelli brandizzati saranno muniti di un codice QR e chi partecipa all’iniziativa potrà geolocalizzarsi collegandosi all’apposita sezione dell’app Useit, rendersi visibile e condividere il proprio ombrello con chi è nei paraggi. Ispirandosi alla meccanica delle app di car sharing, l’applicazione sarà anche un utile strumento per chi, trovandosi sotto la pioggia sprovvisto di ombrello, vorrà cercare qualcuno disposto a condividere un Useit-umbrella.

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NEWSLETTER Analizzando il fomat della newsletter attualmente utilizzata si riscontrano diverse difficoltà di lettura. I contenuti presenti nella pagina non sono ben distribuiti, in particolare i testi non seguono una struttura gerarchica adeguata, ad esempio, in alcuni casi, il pay-off e il corpo del testo hanno la stessa dimensione e lo stesso colore, pur avendo peso differente. Inoltre, dal punto di vista grafico, sarebbe opportuno evitare di utilizzare le immagini già presenti nel sito web, e realizzare contenuti appositamenta studiati per questo strumento. Si è notato, infatti, che coesistono troppi elementi ed input visivi che distolgono l’attenzione dell’utente dal contenuto effettivo che si vuole comunicare. Infine si è riscontrato che la newsletter, così come è strutturata adesso, dà uno spazio eccessivo ed elementi che riportano al funzionamento del sito [es. “clicca qui per sapere cosa sono gli u-coin”] i quali distraggono l’utente dalle news riguardanti Useit, che spesso vengono poste, anche graficamente, in secondo piano. Restyling newsletter Il ruolo che si pensa di attribuire alla newsletter è esclusivamente quello di informare gli utenti su particolari eventi e sulle ultime news riguardo le attività di Useit. Pertanto si ritiene necessario eliminare tutte le info e i pulsanti relativi all’utilizzo del sito internet, poichè si presuppone che l’utente destinatario sia già iscritto alla community e ne conosca il funzionamento. Il focus e la linea editoriale che si intende seguire è quello di comunicare tramite questo strumento i contenuti più stimolanti per l’utente, in modo da aumentare l’engagement, evitando che l’email finisca tra la posta indesiderata o venga cancellata senza essere aperta. Si consiglia, infatti, di inserire nella newsletter una sezione riguardante le notizie sulle attività che in quel momento Useit sta svolgendo [es. partnership con Onlus, contest etc.] e destinare una seconda sezione agli annunci più cliccati della settimana.

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I contenuti da veicolare devo essere editati considerando lo strumento di comunicazione, quindi cercando di essere chiari e diretti. Oltre che mantenere una base grafica che viaggia di pari passo con il restyling del sito, nel’header della newsletter dovrà essere sempre presente il marchio, posizionato al centro. Inoltre l’immagine della top dovrà essere d’appeal e incuriosire il lettore, possibilmente cambiandone il soggetto a ogni invio, per evitare che l’utente possa associarla alla precedente. Infine, i collegamenti al sito e le info andrebbero inseriti nel footer con dimensioni inferiori rispetto agli altri contenuti, insieme ai widget degli account social. Qualora venisse messa in atto la strategia proposta relativa al blog si suggerisce di inserire nella news letter un collegamento ai nuovi articoli ogni qualvolta ci siano nuove pubblicazioni.

STRUMENTI SOCIAL Dato il posizionamento online della piattaforma e la forte propensione a creare un legame comunitario tra gli utenti, si reputa necessario pianificare una strategia di social media management che, unitamente a un piano di comunicazione chiaro e condiviso, renda più coerenti alla brand identity di Useit i contenuti presenti sui diversi canali social. Attualmente il brand possiede una fanpage ufficiale su Facebook, un profilo Twitter, YouTube e Vimeo. Le strategie che saranno proposte avranno il fine di aumentare l’engagement e la partecipazione del pubblico di riferimento. Infatti, sebbene ognuno dei profili esistenti possieda un discreto numero di utenti iscritti/visualizzazioni, nessuno di essi si dimostra adeguatamente sfruttato, ipotesi confermata dalla scarsa interazione degli utenti. L’obiettivo delle strategie individuate è quello di creare e mantenere attivo negli utenti un interesse continuo per il brand, invitandoli a una vera e propria call-to-action, attraverso contenuti interattivi e d’appeal. Si è pensato, infatti, di far leva su branded content che creino empatia con il pubblico . Dal punto di vista estetico, si ritiene necessario rendere omogenea e immediatamente riconducibile al brand l’immagine coordinata di Useit sui diversi social network.

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In particolare si è riscontrato che: La fanpage ufficiale di Facebook risulta essere lo strumento principale di interazione con gli utenti/follower. Quest’ultima conta circa 2.500 like [dicembre 2014], solo 155 in più rispetto all’ultima volta che la pagina è stata presa in analisi [agosto 2014]. La foto profilo rappresenta il marchio stesso e quella di copertina le immagini dello slide show in home page. L’interazione risulta molto bassa, la pubblicazione dei post è frequente, ma non risulta avere una programmazione metodica e studiata. I contenuti dei post si dividono principalmente in due categorie: quelli relativi allo scenario di diffusione della sharing economy, e quelli legati prettamente alla piattaforma, agli annunci e ai suoi vantaggi. Nel primo caso i post sono corredati da articoli e fotografie di riviste e blog di settore o da post sulle attività degli ambasciatori Useit. Nel secondo caso i post sono quasi esclusivamente correlati agli annunci presenti sul sito. La maggior parte di essi è corredato da foto di oggetti presenti negli annunci, o dalle immagini dello slide show della home page. In altri casi, quasi nello stile delle campagne pubblicitarie, le fotografie inserite nei post si riferiscono metaforicamente alla condivisione, talvolta in modo inappropriato, e totalmente incoerente con il sitema valoriale del brand [vedi campagna pubblicitaria con foto di studenti che si passano bigliettini]. Il profilo Twitter [@_useit_] è molto attivo, anche in questo caso si riscontra una pubblicazione frequente [circa 2000 ad oggi], sebbene non organizzata in maniera strategica, ma con una scarsa interazione del pubblico. I follower ammontano a 269 mentre i following 671. Questa proporzione dovrebbe essere equilibrata da un numero superiore di seguaci. I topic dei tweet sono i medesimi che ritroviamo nella pagina ufficiale Facebook, e raramente vengono retweettati o commentati. In alcuni casi, più tweet contengono i medesimi contenuti. Dall’analisi è emerso che, graficamente la pagina Twitter appare poco coerente con gli altri social poiché nell’immagine del profilo ritroviamo un collage dei volti dei fondatori e il marchio molto piccolo al centro, l’immagine di copertina è una di quelle presenti nella slide show dell’home page ma talmente distorta rispetto alle dimensioni originali che si fa fatica a

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capire cosa raffiguri. Infine l’esistenza di questo profilo non è segnalata con widget nè sul sito nè sugli altri social. Si sottolinea come, anche in questo caso, uno strumento dal grande potenziale mediatico sia utilizzato ai minimi termini. I profili attivi su YouTube e Vimeo hanno una partecipazione di pubblico molto bassa. YouTube conta appena 18 iscritti per 2.653 visualizzazioni. I pochissimi commenti presenti sono da parte degli ambasciatori o di Useit stesso. Per quanto riguarda le immagini di profilo e di copertina si tratta ancora una volta del simbolo del marchio [foto profilo] e del marchio per intero [copertina], dunque abbastanza coerente con l’immagine coordinata del brand. I contenuti dei video affrontano per lo più il tema della diffusione della sharing economy e raccontano la nascita della piattaforma o gli eventi itineranti promossi dagli ambasciatori nelle città target. Sono presenti diversi video in inglese non adeguatamente messi in evidenza che potrebbero invece essere funzionali all’ampliamento del target di riferimento. In generale, la qualità delle immagini e del girato è abbastanza buona, fatta eccezione per i videotutorial animazione, presenti anche sul sito, il cui stile grafico risulta poco attuale. Su Vimeo Useit non ha followers, i video caricati sono 31 e i contenuti sono analoghi a quelli inseriti su YouTube. Inoltre il canale manca totalmente di personalizzazione [cosa che proprio su questo tipo di network non può mancare, data l’ampia possibilità che dà la piattaforma di personalizzazione del proprio profilo]. Infine Useit risulta avere un account su Slideshare che si ritiene utile mantenere, aggiornandone i contenuti, allo scopo di aumentare la visibilità online e indirizzare i visitatori sul sito web del brand. Oltre a questo sarà utile per i fondatori del progetto avere sempre a disposizione le presentazioni pubblicate, da poter utilizzare con facilità nelle diverse occasioni d’uso.

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Facebook Dall’analisi è emerso che la fanpage ufficiale Facebook di Useit risulta essere generalmente non molto curata nel dettaglio e avere una scarsa costanza nella pubblicazione dei post. In questo contesto si ritiene opportuno rendere più “interattiva” la pagina, al fine di stimolare nell'utente il senso di appartenenza al brand, intrattenendolo, motivandolo a interagire e spingendolo a condividere i post. A tal proposito si consiglia di rendere più corente con la brand identy la “linea editoriale” dei contenuti, creando un layout grafico unico per le immagini ed eventualmente declinarlo a seconda dei casi. Inoltre si consiglia di mantenere un tono della comunicazione sempre coerente con il sistema valoriale del brand [es. la campagna che vede lo scambio di bigliettini tra studenti non è in linea con l'immagine di Useit], evitando di inserire nelle immagini troppi elementi da decodificare e mantenendo uno stile minimal in cui sia facilmente riconoscibile Useit. Riguardo ai post in generale, sarebbe opportuno inserire delle domande o stimolare in qualche modo l'utente a commentare e interagire, evidenziare, tramite collegamenti ipertestuali, il legame con argomenti che è possibile trovare anche su altri canali o sul sito, in modo da migliorare l'engagement del pubblico di riferimento. Inoltre si consiglia di fare maggiore focus sulle

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iniziative promosse dalla piattaforma, come gli eventi, partnership con aziende, attività di beneficenza a favore delle onlus etc. invitando gli utenti a esserne partecipi. Per quanto riguarda i contenuti più nello specifico, si è pensato di modificare leggermente il format della rubrica “Ci siamo - Le belle storie di Useit”. Il titolo potrebbe essere trasformato in “Sharing experience”, più impattante rispetto al primo, e potrebbe contenere non solo case history di terzi, ma raccogliere le testimonianze di utenti che hanno tratto beneficio dall'utilizzo di Useit e dal sistema di sharing. Lo scopo è quello di valorizzare esperienze positive legate al brand. Per cominciare, gli stessi fondatori della startup potrebbero illustrare con un video come hanno inserito nella loro quotidianità il sistema dell’utilizzo collaborativo. Gli iscritti potrebbero essere coinvolti con modalità differenti: tramite contest su Instagram, nel quale l’utente potrà rappresentare con una foto o un video la sua esperienza, citando Useit nei commenti o con un hashtag; Useit potrebbe individuare e contattare direttamente gli utenti più attivi sulla piattaforma, e chiedere loro di aderire all’ iniziativa, premiandoli con una somma in u-coin. Un'altra soluzione potrebbe essere quella di raccogliere le esperienze degli utenti tramite agli ambasciatori nelle città target di competenza, durante gli eventi Useit, intervistando il pubblico e postando i video sul profilo Facebook e sugli altri social. Inoltre per i brand ambassador si è pensato di creare, sulla fan page, un album fotografico che contenga l'immagine di ognuno, e nella didascalia descrittiva inserire nome, città target di competenza e una email istituzionale [es mariorossi@useit.it]. Questa strategia mira a rendere gli ambasciatori Useit un vero e proprio punto di riferimento per gli utenti delle città target. In fine si consiglia di inserire sulla pagina Facebook tutti i widget relativi agli altri account social e di creare una short bio in italiano e in inglese che sia univoca per tutti gli altri account.

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Twitter Per quanto riguarda il social network Twitter si rende innanzitutto necessario comunicare sul sito e sugli altri canali l’esistenza del profilo, inserendo un apposito widget, al fine di attirare l’attenzione dell’utente e aumentare il numero di follower. In oltre, si ritiene fondamentale intervenire sull’aggiornamento dei tweet che è risultato scostante e non conforme alle opportunità che potrebbe offrire se avesse un microblogging più frequente e adeguatamente pianificato. Assolutamente da evitare il re-post di contenuti identici, che possono dare fastidio all'utente che utilizza questo tipo di social network. A tal proposito sarebbe opportuno rispettare il “galateo” che Twitter consiglia di osservare ai propri utenti. Anche in questo caso, come per Facebook, sarebbe opportuno che i contenuti dei post spingessero l'utente a interagire e retwittare ciò che viene pubblicato. Per sfruttare al massimo le possibilità che questa piattaforma offre, a differenza di Facebook, sarebbe opportuno incrementare il più possibile la pubblicazione di post in lingua inglese, in modo da ampliare il proprio bacino di utenza. In fine, per rimandare un’immagine di brand più professionale, si suggerisce di uniformare l’aspetto di Twitter all’identità coordinata di Useit. Si consiglia di inserire il simbolo del marchio come foto profilo, sostituire l'immagine di copertina che attualmente è di bassissima qualità, con una delle immagini brandizzate della piattaforma, e aggiungere una bio in italiano alle informazioni biografiche già presenti in lingua inglese.

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YouTube e Vimeo Riguardo al canale YouTube la problematiche emersa e l'assoluta mancanza di interazione con il pubblico [solo 18 iscritti]. Tra le soluzioni individuate bisognerebbe innanzitutto creare maggiore sinergia tra il canale YouTube e gli altri social, linkando i video nei post pubblicati da Facebook e Twitter. In secondo luogo andrebbero create delle playlist in modo da tracciare dei percorsi tematici e dare la possibilità all'utente di approfondire un determinato argomento [es: area press, eventi brand-ambassador, video-tutorial]. Le playlist appariranno così direttamente sulla homepage. Quest'ultima andrebbe però strutturare meglio, mettendo in evidenza un video-presentazione, creato ad-hoc, che parta sulla pagina ogni volta che questa viene aperta. Inoltre andranno inseriti, sempre in homepage, i pulsanti di collegamento al sito e agli altri social network. Successivamente dovrà essere adeguatamente compilata la pagina relativa alle informazioni sul brand, attualmente vuota, seguendo le direttive utilizzate per gli altri social. Anche qui andranno inseriti i widget di collegamento agli altri network e a un'email info. Un canale ben gestito, infatti, concede la possibilità ai propri iscritti di mettersi in contatto con il gestore dell’account, permettendo l’invio di messaggi privati dalla propria casella di posta; quest’aspetto potrà essere utile e funzionale ai fini di una buona interazione con il pubblico, creando la possibilità di immagazzinare utili feedback. Con il medesimo scopo si consiglia di lasciare sempre aperta, su ogni video caricato, la possibilità di commentare poiché si avrà l’opportunità di monitorare la percezione esterna del pubblico.Si ritiene che il canale, dovrebbe essere aperto all’inserimento di banner pubblicitari, ritenendo che tale strategia possa essere uno strumento utile al rientro monetario. Infine, riguardo ai contenuti nello specifico, si consiglia di mantenere un ritmo di aggiornamento più elevato, incrementando, come per Twitter, la condivisione di post in lingua inglese. Inoltre sarebbe opportuno mettere

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in evidenza i video meglio girati e, se prodotti direttamente dal team Useit, cercare di mantenere uno stile omogeneo e un tono della comunicazione in linea con il contesto nel quale si muove il brand [es: il sottofondo musicale delle video-cartella press è totalmente fuori contesto]. Vimeo differisce per alcune caratteristiche da YouTube, essendo un network che si rivolge anche a un pubblico differente e meno vasto rispetto a quello del primo canale, composto per lo più da professionisti e “addetti ai lavori” [es. grafici, filmaker etc.]. Inoltre questo network impone alcune limitazioni per l’account gratuito, dai banner pubblicitari al limite di soli 500mp di upload a settimana. Tuttavia offre una qualità dei video migliore e una grafica molto più curata, oltre alla possibilità di personalizzarne il layout del player [con l’account a pagamento, circo 50.00€ annui]. Queste caratteristiche lo rendono uno strumento molto più professionale, rispetto a YouTube. Lasciare aperto il canale ha senso nel caso in cui si vogliano sviluppare branded content video di alta qualità da inserire, ad esempio, in una rassegna stampa digitale, oppure nel caso si volesse sviluppare un format/ rubrica con una particolare linea editoriale [es. docureality eventi, video testimonianze/interviste best user]. In questo modo si potranno sfruttare le caratteristiche di Vimeo ai fini della brand awareness di Useit. Si ritiene invece poco utile lasciare aperto il profilo se quest’ultimo deve rimanere mero contenitore di contenuti, già presenti in YouTube, e senza alcun tipo di personalizzazione. Creazione profilo Instagram Ad oggi Instagram è uno dei principali strumenti utilizzati dalle aziende per pubblicizzare i proppri servizi, ma soprattutto per aumentare l’engagement del proprio target di riferimento. Il social network - applicazione di photosharing acquisita da Facebook - ha toccato i 150 milioni di utenti attivi al mese su scala mondiale. Uno dei motivi fondamentali per cui una startup come Useit dovrebbe aprire un profilo Instagram è sicuramente dato dal fatto che il photosharing è molto più emozionale e d’impatto rispetto ad altri contenuti condivisi. Una foto comunica emozioni e permette agli utenti di percepire in maniera

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più chiara cosa c’è oltre un messaggio e un avatar. Questa caratteristica permetterebbe al brand di sottolineare la sua propensione alla community e allargarne il bacino di utenza. Infatti entrando in Instagram il brand avrebbe la possibilità di accedere a una community verticale molto grande, fidelizzata al social network e soprattutto in forte crescita. Riguardo ai contenuti in particolare, si suggerisce di pubblicare sul profilo Instagram di Useit immagini accattivanti e istantanee dei “momenti Useit” [es. brain storming dei membri del gruppo, o degli ambasciatori], di “work in progress” in occasione di eventi e fiere, anteprime riguardo le novità che appariranno sulla piattaforma. Si consiglia di corredare ogni foto con hashtag creati ad hoc e di interaggire in più possibile con il pubblico attraverso titoli e commenti. Anche per questo il profilo si consiglia di rimanere in linea con l'immagine coordinata del brand e creare, per le immagini pubblicate direttamente da Useit, un layout unico che le renda immediatamente riconducibili al brand. Inoltre, tramite il social network Istagram Useit potrebbe farsi promotore di contest “giveaway”. Questo tipo di concorso, utilizzato da molti brand per pubblicizzare i propri prodotti soprattutto tramite il supporto dei blogger, prevede una grande partecipazione da parte del pubblico di riferimento. Il lancio del contest avverrà, su tutti i social network, tramite un’immagine la cui didascalia esplicatica conterrà le regole di adesione al concorso. Per partecipare gli utenti dovranno: seguire il profilo Instagram di Useit, pubblicare una foto in linea con il tema [ogni contest avrà un tema diverso], inserire l’hashtag relativo al concorso e citare Useit tra i commenti. Esaurito il periodo di partecipazione verrà sorteggiato tramite un apposito plug-in il commento di uno o più utenti. Coloro che saranno sorteggiati vinceranno i premi messi in palio. Tale premio potrà consistere in u-coin o in “buoni-noleggio”. Tale strategia si potrà estendere anche ai beni/servizi presenti nell’area-pro, in modo da dare la possibilità ai professionisti presenti sulla piattaforma di far provare i propri prodotti e acquisire nuovi clienti.

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Creazione account Issuu ISSUU è un servizio web gratuito che permette di caricare documenti digitali PDF [es. portfolio, libri, riviste, immagini] per la visualizzazione realistica, essi infatti vengono istantaneamente convertiti in 3d flip magazine agevolmente sfogliabili da pc, ipad e smartphone. Issuu si integra perfettamente con siti web – ogni documento caricato infatti dispone di un codice embed che potrà essere copiato e incollat – e comunica con i social network tramite apposite applicazioni [es. Facebook]. Esistono anche altre piattaforme che offrono il medesimo servizio [es. Scribd e Slideshare], tuttavia si consiglia l’uso di Issuu poichè offre i seguenti vantaggi: permette l’upload di file PDF di grandi dimensioni [ 100 MB/500 pagine], consente di personalizzare il colore e le dimensioni del player di visualizzazione documento, di condividere, inviare, commentare e fare like per tutti i contenuti presenti sulla piattaforma. Si consiglia l’apertura di un’account ISSUU in particolare per la riorganizazione del materiale relativo alla rassegna stampa, in maniera più professionale ed esteticamente gradevole, e per la diffusione di strumenti informativi quali PPT e FAQ. La possibilità di poter embeddare i contenuti presenti su ISSUU permetterà a Useit di inserire facilmente, sia sul sito che sui social network, i link utili di collegamento a tale materiale, eliminando ad esempio l’antiestetico tool tip “news”, presente nella home page del sito. Inoltre, essendo ISSUU una community, la presenza di Useit su questo social media procurerebbe al brand una maggiore visibilità, soprattutto per quanto riguarda il target complementare, praticamente a costo zero. Hootsuite Data l’entità dei dati e della potenziale interazione che può essere generata sui social network ufficiali della piattaforma, si propone l’utilizzo di uno strumento di aggregazione che possa facilitarne l’amministrazione. Gli aggregatori di social network sono piattaforme che permettono di gestire contemporaneamente la propria presenza online, visualizzando in un’unica finestra gli account dei differenti social network, facilitandone la gestione, il monitoraggio e il controllo.

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Come aggregatore da utilizzare è stato scelto HootSuite, leader tra le social media management dashboard. Tale piattaforma supporta tutti i social network selezionati per il brand di Useit. Hootsuite permette di creare tab per ogni social network e stream [colonne] dedicate ai flussi d’informazione più vari: si potrà avere una colonna con i tweet del profilo ufficiale di Useit ritweettati da altri, uno con le mention, o un flusso con cui si controllano le keyword d’interesse. Inoltre la dashboard dispone di apposite colonne dove è possibile monitorare nche le applicazione come Instagram. Grazie a questo strumento gestionale è possibile creare ricerche geo-localizzate [ad esempio per monitorare i rumors nelle città target] e ordinare i risultati in base al klout score degli utenti, per individuare subito gli influencer. Questa funzione diventa imprescindibile nel momento in cui si avvia una o più comunicazioni sponsorizzate e dà ai gestori la possibiità di controllare in tempo reale il loro andamento. Con Hootsuite si possono creare anche le liste, che possono essere private o pubbliche: si può inserire nelle liste l’account di un competitor, o degli influencer, ecc. così da ridurre il tempo di ricerca delle informazioni sulla timeline. Con la versione Pro di Hootsuite, inoltre, si ha accesso alle statistiche che permettono di monitorare il numero dei follower o dei like acquisiti, quali sono stati i tweet o i post più apprezzati e altri diversi parametri utili al controllo e alla gestione di una comunicazione efficace. La piattaforma offre tante funzionalità in più, tra cui: programmare l’orario in cui si preferisce pubblicare oppure lasciare decidere a Hootsuite stesso, che sulla base delle statistiche, sceglierà quello che crede essere il momento migliore per interessare il pubblico di riferimento. In aggiunta, qualora il lavoro di social media management venisse affidato a un team di addetti ogni componente dello staff abilitato a pubblicare può anche controllare se è già stata data risposta a una mention, evitando perdite di tempo e sovrapposizioni nelle risposte. Altro elemento di vantaggio sono i draft messages: risposte precompilate da spedire a una determinata tipologia di domanda frequente; il draft message rappresenta una risposta “standard” che permette di rispondere a tutti coloro che citano il brand, mantenendo comunque uno stile comunicativo unificato.

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RELAZIONI PUBBLICHE Raggiungere e coinvolgere in maniera adeguata il target complementare risulta fondamentale per il successo di un’azienda, potendo influenzare un vasto numero di utenti, promuovendo l’attività del brand, illustrandone caratteristiche e peculiarità al pubblico di riferimento [attività necessarie soprattutto per una startup come Useit]. Dall'analisi è emerso che Useit non sembra avvalersi di uno specifico piano di comunicazione, o di un efficiente servizio di ufficio stampa, fatta eccezione per alcuni video-cartelle press presenti sul canale YouTube, ma poco funzionali nel caso si volessero consultare i contenuti proposti.

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Tuttavia, con l’avvento e la diffusione della sharing economy e data la portata innovativa servizio offerto dalla piattaforma, spesso i media, sia generalisti che di settore, si sono interessati a Useit. In particolare si evidenzia la collaborazione con Tech-economy, blog specializzato nell’ambito della new economy, e la sua presenza sulla rivista Collaboriamo. In generale, considerando l’influenza di cui beneficiano media e opinion leader, risulta essenziale avvicinarli al brand e sfruttare la loro attività come strumento per il lancio del marchio e per la sua diffusione presso un pubblico più ampio, con una strategia dal contenuto impatto economico ma con un alto potenziale di consenso da parte dell’utente finale. A tale scopo si ritiene necessaria la messa a punto di una strategia volta a incrementare le pubbliche relazioni in grado di sostenere la reputazione della piattaforma contribuendo alla creazione di un'identità forte e immediatamente riconoscibile, di fornire un supporto nel raggiungimento di specifici obiettivi, come, ad esempio, la creazione di consenso intorno al lancio di una particolare iniziativa o evento. Inoltre le relazioni pubbliche possono essere considerate come uno strumento di marketing mix e contribuire alla promozione aziendale da ogni punto di vista. Infine è stato notato che Useit, a differenza di alcuni competitor [es. Locloc, piattaforma italiana che collabora anche con eventi internazionali], non sfrutti adeguatamente la partecipazione agli eventi nell’ambito della sharing economy, momenti fondamentali per intercettare e ampliare il proprio target complementare. Useit, infatti, sicuramente citata come una delle piattaforme più innovative dello scenario italiano nell’ambito del consumo collaborativo, dovrebbe partecipare in maniera più fattiva e collaborativa alle iniziative del settore. Riorganizzazione ufficio stampa Al fine di gestire al meglio le notizie pubblicate su Useit, e la diffusione dei contenuti da parte della piattaforma stessa, si ritiene opportuno individuare un professionista del settore che sia in grado di occuparsi dell’ufficio stampa, impegnandosi nell’archiviazione, nel monitoraggio stampa e nella produzione di notizie; sarà inoltre compito dell’ufficio stampa la gestione e il consolidamento delle pubbliche relazioni, così da mantenere i contatti con i referenti delle principali testate e garantirsi una percentuale di pubblicazio-

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ne più alta e la possibilità di coinvolgerli con maggior successo qualora si richiedesse la loro presenza a eventi o conferenze ufficiali. L'attivazione di un ufficio stampa si rende necessaria considerando che in questo periodo il fenomeno della sharing economy sta dando vita, soprattutto in Italia, a numerosi eventi sull'argomento [es. Shareitaly dicembre 2014], ai quali Useit deve necessariamente partecipare in qualità di contributor, e non solo da spettatore. In base all’importanza delle operazioni di ufficio stampa e alle esigenze della piattaforma si reputa fondamentale identificare le competenze specifiche della figura professionale che assolverà questo compito. L’addetto stampa, quindi, dovrà dimostrare capacità empatiche e doti relazionali, necessarie alle P.R., nonché un'adeguata conoscenza delle dinamiche della sharing economy. Tale mansione potrebbe essere ricoperta, volendo, anche da un membro del team stesso di Useit che possegga tali competenze. Infine si consiglia di individuare i più importanti media e opinion leader, che possano promuovere il brand, e operare una vera e propria riorganizzazione dei contenuti in base ai canali e al mezzo di comunicaziione che questi ultimi utilizzano. Ne segue la creazione di una mailing list che raccolga tutti i contatti per l’invio di materiale promozianale e informativo. Si propone di classificare gli opinion leader in diversi gruppi, evidenziando le connessioni con la piattaforma, a seconda se si occupino di innovazione e startup, sharing economy, ecologia e risparmio, così da creare una comunicazione mirata e in linea, al fine di agevolare la promozione del brand, evidenziandone i nessi. Stesura comunicati stampa Una volta organizzata la lista dei contatti presso i quali si vuole promuovere Useit, si andranno a creare dei comunicati stampa mirati per l’obiettivo prefissato, andando a sottolineare il vantaggio competitivo del brand, mettendo in evidenza le caratteristiche innovative del servizio. I CS dovranno anche connettersi con la specifica area di interesse dei diversi opinion leader, evidenziando i punti di contatto con il brand. In tal senso si specifica anche che i comunicati stampa dovranno essere inviati in formato file di testo con estenzione .doc, così da facilitarne l’operazione di copia e incolla.

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Inoltre per potenziare la portata di questo strumento e fornire maggiori input sull’attività del brand si invieranno in allegato i materiali di presentazione in precedenza analizzati [FAQ, PPT, Postcard] oltre ai link al sito e all’eventuale blog, ai canali social network o a specifici elementi [immagini; video etc]. Si renderà necessario produrre un'adeguata documentazione, in particolare durante l'organizzaione degli eventi. Si consiglia la produzione di comunicati stampa più completi, oltre ai save-the-date già utilizzati da Useit, in modo da trasmettere un'immagine più professionale del brand. In questo caso saranno prodotti diversi CS per ogni evento/manifastazione, in particolare per il lancio, durate il periodo di svolgimento dell’attività, e uno con il resoconto finale. Il comunicato rappresenta un importante strumento di comunicazione, poiché, se usato in modo efficace, può contribuire alla percezione positiva della reputation del brand. Esso si rivolge a giornalisti, opinion leader ed esperti del settore, andandoli a informare riguardo le novità delle iniziative o degli accadimenti relativi alla vita della piattaforma. Bisogna tener presente che un comunicato stampa va stilato con un taglio studiato a seconda delle caratteristiche stilistiche del media a cui ci si rivolge. Unitamente all'attività di ufficio stampa sarà possibile riorganizzare i contenuti della rassegna stampa, presente sul sito e in due video-cartelle presenti sul canale YouTube, ideare un sistema di archiviazione utile e funzionale che possa creare vantaggio per l’immagine l'immagine della piattaforma. Anche basandosi sull''analisi dei competitor, si ritiene opportuno mettere in evidenza tutte le menzioni riguardo Useit, soprattutto sul sito internet della piattaforma. Considerando la continua proliferazione delle fonti d’informazione online si specifica che: oltre alla raccolta delle pubblicazioni cartacee [che dovranno essere successivamente digitalizzate e archiviate] sarà necessario estendere la rassegna stampa al mondo del web, includendo testate, webzine, blog, video, ecc. In tal senso si propone l’utilizzo di strumenti di supporto alla ricerca e al monitoraggio [come ad esempio Google Allert] che permettano di individuare tutte le notizie pubblicate sul web relative alla piattaforma e alle sue attività.

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I contenuti andranno dunque divisi, a seconda del mezzo [quotidiani, riviste, periodici vari, blog, TV], della sua natura [on-line o cartaceo], del settore [generalista o di settore], in modo da rendere più agevola la ricerca per chi fosse interessato ad approfondire. Inoltre, sarebbe opportuno,mettere maggiormente in evidenza gli articoli delle testate giornalistiche o degli opinion leader più influenti che parlando della piattaforma, segnalandoli con il proprio marchio. A tal fine si consiglia di utilizzare ISSUU come strumento di aggregazione e organizzazione di contenuti, in modo da presentarli in maniera più ordinata ed efficace. Infine, la rassegna stampa risulta essere uno strumento di monitoraggio interno molto importante che permette la misurazione degli obiettivi di comunicazione; l’osservazione dello scenario in cui agisce Useit; la verifica delle eventuali strategie adottate; il controllo delle eventuali incoerenze del messaggio trasmesso al pubblico e un resoconto dello stato delle relazioni con i media. Creazione media kit Dall’analisi non è emersa la presenza di un media kit che sia strutturato in modo efficace per comunicare le informazioni sul brand, in particolare al segmento del target complementare. Useit risulta avere diversi tipi di materiale informativo e pertanto si ritiene che questo strumento possa essere un medium utile a contenerli e a renderli di facile consultazione. Con l’obiettivo di presentare Useit al pubblico di riferimento in maniera organizzata ed efficace, si è pensato alla creazione di un media kit – un set coordinato multimediale e cartaceo – all’interno del quale saranno inseriti tutti i materiali utili alla divulgazione delle informazioni sul brand. Gli utilizzi del media kit spaziano dalla comunicazione gestita dall’ufficio stampa, e quindi indirizzata ai diversi media, fino alla presentazione del brand durante incontri che hanno l’obiettivo di avviare collaborazioni o partnership. A questi si aggiungono le occasioni in cui Useit potrebbe raccontarsi come case history all’interno di eventi dedicati alle start up o alla sharing economy. Attraverso tale strumento sarà possibile offrire una panoramica che rac-

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chiuda la storia, le attività e gli obiettivi di Useit, includendo – a seconda dell’interlocutore – più, o meno, approfondimenti in merito all’aspetto che si vuole sottolineare. Si propone la realizzazione di un media kit sia in formato cartaceo che digitale, così da rispondere più efficacemente alle necessità specifiche del caso, ponendo attenzione a inserire contenuti specifici a seconda del destinatario e dell’occasione d’uso. Per quanto riguarda il cartaceo si pensa di realizzare un folder brandizzato contenente una breve descrizione del progetto, un focus sulle attività promosse da Useit, un estratto della rassegna stampa, i social link e i contatti di riferimento. Si specifica che durante gli eventi che possono includere la partecipazione di giornalisti, si dovrà includere un comunicato stampa atto a valorizzare la presenza di Useit a quel determinato evento, così da aumentare brand awarness e brand reputation. Creare una versione digitale darà la possibilità di integrare il materiale sopracitato con approfondimenti sui contenuti riguardo Useit [ad esempio progetti collaterali], file del marchio, iperlink di collegamento a tutti gli strumenti utlizzati negli spazi online, materiale fotografico e audiovisivo. Oltre alla divulgazione via email, si ritiene utile inserire il media kit digitale all’interno di una USB gadget così da agevolarne la diffusione soprattutto durante gli incontri diretti. Come per tutti gli item che fanno riferimento a Useit, anche per il media kit si dovrà porre particolare attenzione alla coerenza con la brand identity delineata, mantenendo lo stesso stile grafico e le stesse cromie, così da accrescere la riconoscibilità e la percezione di professionalità del servizio.

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PRESENTAZIONE PPT La presentazione del progetto di Useit rappresenta un importante strumento di divulgazione dei contenuti che il brand vuole o ha necessità di comunicare al suo pubblico di riferimento. Come già detto per gli altri elementi utilizzati nel piano di branding anche la presentazione ppt, per come viene strutturata, può influire sulla percezione dell’interlocutore a cui si rivolge. Analizzando l’attuale strumento utilizzato da Useit si è notato che l’affollamento dei contenuti, la bassa qualità di alcune immagini [sgranate o di poco appeal] e la mancanza di un layout ben studiato, rischiano di far percepire il brand come poco attento alla cura dei dettagli e di rimandare all’idea di confusione generale, senza inquadrare il vero messaggio di Useit o rispecchiare il suo mood comunicativo. Restyling ppt Considerando l’importanza di una presentazione efficace durante incontri finalizzati a illustrare il ìn modo chiaro il progetto e ad avviare possibili nuove collaborazioni, si è scelto di proporre un nuovo layout grafico che meglio rappresenti l’identità del brand e che possa agevolare l’interlocutore nella chiara interpretazione dei contenuti. Si specifica che per raggiungere gli obiettivi a cui mira la presentazione del progetto, si dovranno rispettare alcuni parametri utili a ottimizzare l’efficacia del messaggio; in tal senso si dovrà limitare l’uso delle parole all’interno di ogni slide [generalmente è consigliabile che no siano più di 21], prediligendo l’uso di keywords e di immagini professionali e di impatto, da utililizzare a tutto schermo, che possano ben rappresentare il concetto che si vuole comunicare. Prendendo come riferimento l’approccio “less is more” si consiglia di dividere i contenuti il più possibile in modo da rendere più veloce l’interpretazione dei messaggi e al contempo avere la possibilità di modulare la presentazione a seconda del pubblico a cui si rivolge, ricostruendo di volta in volta [in una versione copia] le parti necessarie alla discussione. Sarà importante tenere un riferimento al marchio in ogni slide, così da mantenere una continuità visiva e indurre l’osservatore a ricordare più facilmente il brand e il suo progetto.

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Nello specifico si suggerisce di creare: un modulo legato alla storia del progetto e ai servizi che offre, una sezione dedicata alle analisi di mercato [utili nelle presentazioni indirizzate ai possibili sponsor] e un modulo che racconti i progetti trasversali del brand, come ad esempio le collaborazioni con le onlus.

POSTCARD e FAQ Tra gli strumenti di comunicazione attualmente usati dal brand sono state analizzate le postcard e le FAQ che vengono consegnate al pubblico dagli ambasciatori o distribuite durante gli incontri organizzati da Useit. Il formato della postcard risulta appropriato, facilmente distribuibile da parte degli ambasciatori in caso di pubblicità nei punti strategici delle città target; tuttavia lo stile grafico non è coinvolgente poichè non attira l’attenzione e non invita alla lettura anche a causa dell’eccessiva quantità dei contenuti rispetto alle dimensioni del supporto. Per quanto riguarda le FAQ, si ritiene possano essere un ottimo strumento per rispondere in modo unico a tutti i dubbi dei nuovi utenti o al pubblico che si interessa per la prima volta al brand. Attualmente le FAQ vengono consegnate in dotazione agli ambasciatori ma presentano alcuni svantaggi nella realizzazione che ne limitano la fruizione da parte del pubblico; oltre al carattere tipografico poco leggibile, l’impedimento più rilevante è il sovraffollamento dei contenuti che impediscono una lettura chiara e voloce della risposta alla domanda. Inoltre il livello di dettaglio delle FAQ ha comportato un elevato numero di card che sfavorisce la consultazione, scoraggiando l’utente. Nuove Postcard Al fine di rendere la postcard uno strumento di comunicazione efficace e d’appeal si è pensato di effettuare un restyling sia grafico che concettuale. In particolare si è pensato a tre proposte che comprendono sia un’idea di visual il claim esso associato.

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PROPOSTA 1: Keep Calm and check on Useit! La prima proposta creativa riprende un noto meme, declinato nei più disparati modi: “Keep Calm and check on Useit!”. Il claim riesce a catturare l’attenzione del pubblico, sfruttando la notorietà del meme, e comunica con ironia la possibilità di utilizzare la piattaforma di Useit per trovare ciò di cui si ha bisogno ma che non si possiede direttamente e non si desidera comperare. Si è pensato di utilizzare come elemento iconografico la sagoma del barbecue poichè ritenuto di più immediata comprensione e di miglior rappresentazione degli oggetti che conviene noleggiare piuttosto che acquistare.

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PROPOSTA 2: Ricchezza poco vale a quel che l’usa male Nella seconda ipotesi, si è pensato di attingere dalla cultura folkloristica del nostro Paese e strutturare il claim riprendendo un detto popolare: “Ricchezza poco vale a quel che l’usa male”. il concept prevede l’illustrazione di un possibile problema al quale Useit potrebbe trovare soluzione: un garage sovraffollato da oggetti inutilizzati. Tale visual fa riferimento anche al modo in cui è nata l’idea del servizio offerto dalla piattaforma, rendendo la postcard ancora più in linea con l’identità di marca.

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PROPOSTA 3: Chi cerca Trova La terza proposta riprende letteralmente uno tra i più diffusi proverbi della tradizione italiana – “Chi cerca trova” – e lo rende metafora del servizio offerto dalla piattaforma. Questo concept viene declinato in due versioni: la prima prevede l’utilizzo di una tag cloud [bianca su fondo rosso] all’interno della quale saranno presenti tutte le keywords che rimandano all’utilizzo della piattaforma; la seconda proposta creativa vuole mostrare una situazione-tipo in cui è evidente l’assenza di un oggetto fondamentale, che implicitamente potrà essere trovato e noleggiato sulla piattaforma. Si specifica che ogni postcard sarà declinata in digitale così da poter essere veicolata anche tramite i canali social e utilizzata per lo slideshow del sito.

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Restyling faq In alternativa alla struttura delle attuali FAQ, si propone una versione più formale ed economica: un libretto in formato A6 composto da 12 pagine, all’interno delle quali i contenuti saranno organizzati e raggruppati per aree tematiche, diversificate dall’uso dei colori, e possibilmente corredati da infografiche che rendano più fruibili le informazioni, oltre che risultare piacevoli esteticamente rispetto a una struttura più didascalica. Al fine di rendere sintetico ed efficace questo strumento, si consiglia di ridurre il numero delle domande selezionando quelle più significative, che più rispecchino i reali dubbi che potrebbe avere un potenziale nuovo membro della community. Grazie a questa soluzione i costi di realizzazione saranno nettamente inferiori e lo strumento potrà essere più facilmente distribuito durante le occasioni d’incontro con il target di riferimento.

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GADGET I gadget di cui si è servito Useit fino ad ora sono i seguenti: una borsa in canapa, ritenuta dagli stessi membri del team poco funzionale a causa dei residui di materiale che lascia sui vestiti di chi la indossa; adesivi; penne sfera in cartone riciclato; Moleskine personalizzata incisa in argento, questo gadget, di cui non è molto chiara la destinazione [pubblico o solo ambasciatori] è considerato troppo costoso per il reale scopo per cui è stato progettato; USB in legno, da cui il materiale informativo si può cancellare; zaino, riservato ai soli ambasciatori; T-shirt ambasciatore con stampa “lo sai che forse stai sprecando 2.500€?” anche qui si ritiene che la frase incisa sulle magliette non sia del tutto in linea con i valori di marca; cappellini; Tali strumenti sono sicuramente funzionali al loro scopo ma risultano poco creativi, in alcuni casi eccessivamente costosi per la loro reale destinazione d’uso e poco in linea con l’universo valoriale del brand. Nuove proposte gadget Si propone il restyling di alcuni dei gadget già esistenti e l’introduzione di nuovo merchandising più in linea con le caratteristiche dell’identità di marca e d’appeal per il pubblico di riferimento. PROPOSTA 1: USB Stick in cartone riciclato In sostituzione dell’attuale USB si propone di utilizzare delle chiavette di memoria che possano ridurre i costi di produzione e al contempo risultare più originali. A tale proposito si è pensato di utilizzare gli Stiks USB brandizzati con marchio e dati aziendali, da distribuire come business card durante gli eventi e le manifestazioni organizzate dal brand.Innovativa e originale, il materiale con cui è realizzato il corpo della pen drive è di cartone riciclabile ed è a basso costo. Ogni dispositivo può contenere 2, 4, 8 e

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16 giga ed è compatibile con sistemi Windows, Mac e Linux. La particolarità di questo gadget è il fatto di contenere 4 USB per ogni sticks, staccabili dalla matrice tramite fustellatura, in più, consente di scrivere e personalizzare l’involucro esterno di ogni USB, rendendo originale e creativa l’idea. Questo gadget richiama da un lato lo spirito di condivisione su cui si basa Useit, dall’altro l’anima tecnologica e innovativa che è il cuore della piattaforma. Questo dispositivo è sicuramente utile a tutti coloro che sono abituati a interagire, per lavoro o per svago, con il digitale. Lo Stick si presta particolarmente bene a essere distribuito durante gli eventi social, in modo da incentivare i partecipanti a interagire tra di loro e a condividere il gadget. Inoltre, per le ampie possibilità di personalizzazione, la chiavetta si presta bene a fungere anche da “biglietto da visita informale” per la piattaforma e per gli ambasciatori stessi. Se ne propongono due diverse versioni

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PROPOSTA 2: Shopper bag La borsa in canapa attualmente distribuita è ritenuta poco confortevole dal cliente stesso a causa del materiale di cui è fatta. In questo caso, si consiglia l’utilizzo della più semplice ed economica shopper in cotone organico e riciclato a manico lungo, brandizzata con il marchio e il claim. Oltre a essere esteticamente più gradevoli, queste bag sono anche biodegradabili ed eco-friendly.

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PROPOSTA 3: Eco Note Book In secondo luogo, anzichè utilizzare il gadget stile Moleskine, risultato eccessivamente costoso, si è pensato di optare per una scelta più economica: un block notes, in cartone riciclato, munito di penna a sfera realizzata in materiale ecologico. La possibilità di ottimizzare la realizzazione di due gadget in uno, abbatterebbe i costi di produzione sia dell’agendina che della penna brandizzata. Inoltre la scelta del cartone riciclato seguirebbe la linea valoriale del brand e di altri gadget precedentemente illustrati..

Tale strategia è volta diminuire l’impatto della produzione dei gadget sul budget plan della startup, e a rendere omogenea la linea di design e la scelta dei materiali con cui produrre i diversi tipi di gadget. In questo modo si trasmetterà un’immagine di brand più professionale ed eticamente in linea con il sistema valoriale della community.

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PROPOSTA 4 Rainmaker Differente da tutti gli altri gadget sino ad ora analizzati, il rainmaker è un oggetto che permette di riutilizzare le bottiglie in plastiche avanzate come annaffiatoio fai-da-te. In particolare è utile per l’irrigazione delle piante su davanzali e finestre, dove sollevare un pesante annaffiatoio risulta piuttosto scomodo. Quest oggetto di eco design è composto da una nuvoletta in plastica trasparente che presenta sulla sommità un diffusore di getto che ricrea l’effetto di una leggera pioggia. L’utilizzo è semplicissimio, la nuvola va semplicemente avvitata alla bottiglia, al posto del tappo. Il diametro della base è compatibile con la maggior parte delle bottiglie in commercio da 1,5 L. Questo gadget è stato pensato in particolare per il target alternativo, precedentemente analizzato, e per tutti coloro che si avvicinerebbero a Useit soprattutto per la sua affinità con le dinamiche di riuso e riciclo in un’ottica ecologica ed ecosostenibile.

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PROPOSTA 5 Ring e holder per tablet e smartphone Entrambi gli oggetti, disponibile in diversi colori, permettono di utilizzare agevolmente il proprio smartphone e tablet. il ring consente di utilizzare entrambi i dispositivi anche quando non si ha a disposizione una scrivania o un supporto dove potersi poggiare. Applicandolo sul retro, l’oggetto si infila al dito come un anello, in modo da ottenere l’inclinazione di schermo desiderata in assoluta comodità, anche stando in piedi. L’holder, invece, agevola l’utente nel consueto utilizzo di smartphone e tablet, essendo pieghevole è facilemnete adattabile alle diverse misure dei differenti dispositivi, conferendogli l’inclinazione ottimale per la visione di ogni tipo di contenuto. Pertanto questi oggeti potrebbero essere gadget particolarmente utili per tutti coloro che utilizzano supporti digitali molte ore al giorno e per gli utenti interessati a utilizzare la piattaformai. Inoltre, insieme all’amplificatore in silicone, questi gadget potrebbero essere personalizzati e utilizzati in vista del lancio di un’App Useit.

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PROPOSTA 6: Amplificatore smartphone L’amplificatore in silicone è uno strumento che permette, in maniera semplice ed eco-friendly, di amplificare e condividere ciò che si sta ascoltando tramite il proprio smartphone, senza l’utilizzo di energia elettrica o altri dispositivi da collegare al supporto. È disponibile in diversi colori tra cui nero, rosso e bianco, che richiameranno il marchio dell’azienda. Per queste caratteristiche tale oggetto è stato scelto come gadge, evocando metaforicamente il senso di condivisione [es.condividere la musica che si sta ascoltando], principio cardine di Useit, e la possibilità di farlo senza sprechi, non essendo un dispositivo elettronico.

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BRAND AMBASSADOR Il brand ambassador è una nuova figura “professionale” che, nello specifico, potrebbe essere inteso come un messaggero d'azienda, colui che ne condivide la mission entrando direttamente in contatto con il pubblico di riferimento diffondendo opinioni positive sul brand. Gli ambasciatori Useit, chiamati a veicolare in prima persona i valori del marchio, hanno l’obiettivo di far acquisire nuovi utenti alla piattaforma, informando i potenziali user sul meccanismo di funzionamento e sui vantaggi – economici e non – che potranno ricavare dall’utilizzo della piattaforma. Attualmente la squadra dei brand ambassador è composta da 68 membri, poco distribuiti sul territorio italiano e prevalentemente concentrati su Roma Milano e Terni [sede legale del brand]. L’età media degli ambasciatori della marca si colloca in un range che va dai 28 ai 40 anni. In riferimento al target diretto di Useit le caratteristiche degli ambassador – soprattutto per quanto riguarda la fascia anagrafica – coincidono con quelle del pubblico a cui si rivolge la piattaforma. Questo elemento rende sicuramente più efficace la veicolazione del messaggio dal ambasciatore al target di riferimento. Ridefinizione del ruolo degli ambassador Considerando che Useit fornisce ai brand ambassador un rimborso spese per le attività svolte, si ritiene opportuno redistribuire la loro presenza su tutto il territorio nazionale, e non solo su Roma, Milano e Terni come riscontrato in analisi. Una diffusione più capillare degli ambasciatori, potrebbe innanzitutto facilitare la realizzazione degli eventi itineranti, di seguito citati, concorrendo alla diffusione della piattaforma anche in quelle zone, come il sud Italia, dove si riscontra una scarsa presenza di user, aumentando il raggio d'azione del brand. In un'ottica di ottimizzazione di costi e risorse, si consiglia di reclutare eventuali altri membri del team ambassador stabilendo dei requisiti minimi di partecipazione [es. sopratutto legato alle soft skills] affinchè si possano delineare capacità e competenze precise che questi ultimi debbano possedere e sviluppare ai fini della sponsorizzazione del brand e, soprattutto, selezionare persone adatte a rappresentare Useit e il suo messaggio valoriale.

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Il materiale formativo dovrebbe comprendere delle linee guida sulle differenti modalità di approccio con in pubblico, oltre che le informazioni sul proprio territorio di competenza e sulla storia del brand in generale. A tal proposito si consiglia di rende gli ambassador dei veri e propri punti di riferimento territoriali creando una sorta di albo sulla pagina Facebook ufficiale [si rimanda alla sezione “strumenti social” per le specifiche della strategia] attraverso il quale possano essere facilmente riconosciuti e contattati dagli utenti. La figura dell’ambasciatore, collaborando attivamente con l’ufficio stampa centrale e guidato dal suo staff, potrà così fungere da P.R. e contribuire in maniera attiva alla diffusione della piattaforma e dell’awareness del brand. Dress code ambassador Si ritiene molto importante, ai fine della brand reputation, che gli ambasciatori vestano una sorta di divisa, che li renda immediatamente riconoscibili durante gli eventi e le iniziative. In questo modo appariranno più professionali agli occhi di chi non conosce Useit. A tale proposito si consiglia di munire ogni ambasciatore di una t-shirt e un cappellino, e di invitarli a indossare pantaloni neri in modo da trasmettere un’immagine sobria ed elegante. Inoltre sarebbe opportuno considerare due tipi di modelli per le maglie, in modo da differenziare le t-shirt per uomo da quelle da donna. Infine si consiglia di modificare il claim attuale delle t-shirt, “lo sai che forse stai sprecando 2.500€?”; con una frase che richiami il sistema valoriale su cui si basa il brand, che rappresenta il suo elemento di differenziazione dai competitor.

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Come per il restyling del pay-off, si è pensato di declinare il claim per la t-shirt in modo da ricollegarsi ai valori della sharing economy. Si suggerisce, infatti, di riprendere tale concetto con tre proposte di claim: “Si può fare...Collaborando!” La prima proposta è stata pensata in lingua italiana, tenendo conto della sua destinazione d’uso e del pubblico di riferimento - gli abitanti delle città target dove si svolgeranno gli eventi. Questo claim mira sicuramente a porre l’accento sulla parola “Collaborando”. L’uso del gerundio, anzichè dell’imperativo già presente nel name, trasmette un idea di “work in progress”, di un qualcosa che sarà creato dalla cooperazione di chi prenderà parte alla community. La prima parte del claim [che fa un pò il verso alla famosa esclamazione tratta dal film “Fankestain Junior”] fa riferimento al cambiamento, che grazie a Useit verrà messo in atto, nell’ambito delle nostre abitudini di consumo, suonando come una risposta rassicurante a tutti quegli interrogativi che un neoutente potrebbe porsi approcciando alla sharing economy. La pratica del consumo collaborativo, infatti, è qualcosa che si sta affermando molto rapidamente nel nostro paese, ma che pone ancora alcuni interrogativi riguardo la sua fattibilità e il suo inserimento nella sfera privata delle abitudini di ogni individuo. In vista dello sviluppo di una serie di eventi a carattere locale, nelle città target, si è pensato, infine, di declinare in tutti i dialetti italiani [a seconda della città ] la prima parte di questo claim [Se pò fà, in romano; S’ pò fà, in napoletano etc.] in modo da creare nell’utente senso di appartenenza verso il brand, utilizzando un linguaggio informale che possa accorciare le distanze tra Useit e il suo target di riferimento.

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“Ricchezza poco vale a quel che l’usa male!” Per la seconda proposta, sempre in italiano per lo stesso motivo, si è pensato di attingere dalla cultura folcloristica del nostro paese, e strutturare il claim riprendendo un detto popolare. Quest ultimo, riprendendo anche l’idea da cui è nato il progetto per la piattaforma, fa riferimento alla possibilità che ognuno di noi possegga un patrimonio dormiente, e dunque una ricchezza, che non fa fruttare [ o usa male], riprendendo il concept del claim “lo sai che forse stai sprecando 2.500€?” utilizzando il proverio come metafora così da risultare percettivamente meno invasivi nei confronti del pubblico. “Save money by sharing!” La terza proposta è stata pensata in lingua inglese, tenendo conto, in questo caso, degli eventi di respiro internazionale a cui potrebbe partecipare Useit con i suoi Ambassador [Sharexpo; Peers etc.]. Il claim risulta essere un invito a partecipare alla community, ponendo l’accetto su uno dei benefici immediati che l’utente, sia che noleggi sia che condivida, trarrebbe dal’utilizzo della piattaforma, ovvero quello di risparmiare. Il claim in questione, anche se in lingua inglese, riesce a essere di immediata decodifica poichè utilizza termini noti e conosciuti anche in ambito nazionale.

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EVENTI Come emerso dall’analisi dei competitor la partecipazione agli eventi di settore rappresenta un’interessante strategia di promozione, che dà al brand la possibilità di intercettare diversi target e di presentare e illustrare la propria attività, promuovendola sia al consumatore finale che a chi ne farà da intermediario.Essendo una startup, nata da circa un anno, Useit non ha alle spalle una solida strategia in quest senso, poichè la sua natura digitale ha fatto si che venisse privilegiata la promozione online. La partecipazione a fiere di settore è ancora molto scarsa [le uniche presenze registrate ufficialmente sono avvenute presso la Festa dell’altra economia 2014, regione Lazio e la Smart City Exhibition ottobre 2014 Bologna], e le presenze del brand a eventi di questo tipo non sono state adeguatamente pubblicizzate o poste in evidenza sui canali social. Come emerso dall’analisi, la presenza presso questo tipo di eventi risulta fondamentale, soprattutto dal momento che in Europa la sharing economy sta acquisendo sempre maggiore rilevanza, sia dal punto di vista socio-economico che culturale. Per quanto riguarda l’organizzazione di eventi promossi dal brand si è riscontrato che, già nei primi mesi di attività, Useit ha pianificato degli eventi che potessero coinvolgere il target di riferimento, con lo scopo di aumentare la brand awarness e acquisire un numero maggiore di iscritti alla piattaforma. Tuttavia dall’analisi non risulta esserci stato un piano di comunicazione a lungo termine, ma piuttosto l’organizzazione di incontri spot tenutesi soprattutto nel territorio di nascita del brand. Gli incontri sinora organizzati da Useit si sono configurati come piccole manifestazioni all’interno delle principali città target [in particolare Roma e Terni], talvolta legati a eventi territoriali sportivi [es. torneo volley regionale] e/o in collaborazione con gli esercizi commerciali del posto. Durante tali incontri, gli ambasciatori hanno avuto il compito di introdurre il maggior numero di persone all’utilizzo della piattaforma, di illustrarne i vantaggi e ottenere iscrizioni, utilizzando come incentivo un certo numero di u-coin in regalo.Al fine di sfruttare l’evento come vero e proprio strumento di branding si è pensato alla pianificazione dei format replicabili tesi soprattutto al coinvolgimento attivo del pubblico.

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Partecipazione a eventi di settore Considerando la possibilità del brand di utilizzare un proprio stand personalizzato [già impiegato in altre occasioni] e di avvalersi del contributo di diversi ambasciatori, si consiglia di valutare la possibilità di partecipare direttamente a eventi di settore durante i quali creare momenti di incontro con il proprio pubblico di riferimento e invitarli a una prima brand experience. Si consiglia di allestire il proprio stand e la gadgettistica in maniera accattivante e creativa, in modo da creare curiosità e interesse nel visitatore. In tal senso si è pensato di predisporre una postazione internet attraverso la quale il cliente può immediatamente approcciare alla user experience attraverso una navigazione guidata all’interno della piattaforma. Inoltre, data la natura dell’attività di Useit, si consiglia di partecipare a eventi anche non totalmente coerenti con la sharing economy, ma appartenenti a settori affini [green economy, recycling, retakers ecc.] e noleggiare, in partnership con l’organizzazione, gli strumenti e le attrezzature necessarie alla realizzazione del progetto. Altra occasione da sfruttare è sicuramente l’Expo di Milano 2015 che ha dedicato alla sharing economy un progetto chiamato Sharexpo. Sharexpo è un percorso volto a individuare proposte e iniziative per la sperimentazione della sharing economy durante Expo 2015, la città e la provincia di Milano diventeranno il contesto ideale per sperimentare i servizi proposti dalla sharing economy. L’obiettivo di Sharexpo è fornire uno stimolo progettuale e ottenere un adeguamento normativo e un superamento dei vincoli burocratici che impediscono l’effettiva attuazione dei servizi collaborativi nella città. I diretti beneficiari di questo progetto saranno i cittadini, i visitatori, le aziende, che potranno lanciare e rafforzare nuovi modelli di business, il mondo non profit, che potrà lanciare e sviluppare nuovi modelli di collaborazione attraverso nuove reti e soluzioni, da valorizzare anche nel post-Expo e le Pubbliche Amministrazioni, che potranno sperimentare nuove forme di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini in una logica di creazione di valore condiviso e di valorizzazione dei beni comuni.

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Alla luce di quanto detto, Useit potrebbe lanciare servizi ad hoc in vista di questo evento, in partnership con l’Expo, e partecipare alla realizzazione del progetto in maniera attiva, essendo Milano una delle principali città target. L’obiettivo di questa strategia è quello di fare in modo che Useit rimanga sempre aggiornato riguardo ai movimenti che avvengono nel suo scenario di riferimento. Tramite l’azione d’ufficio stampa e di P.R., si consiglia di monitorare e accreditatsi a conferenze ed eventi di vario genere, non solo coerenti con il settore di riferimento, in modo da incrementare la reputation del brand e la sua credibilità non solo agli occhi del consumatore finale ma anche nei confronti dei media. Per lo stesso motivo, si consiglia di accreditarsi presso eventi di settore a livello internazionale [es. Peers]. Collaborando con altri Enti attivi nel contesto della sharing economy [Shareitaly, Collaboriamo ecc.] l’obiettivo è quello di partecipare agli eventi promossi da questi ultimi come partner e/o sponsor, in modo da incrementare la visibilità e la brand awareness, e abbattere i costi che comportano tali strategie.

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Diffusione sharing economy e swap party Come precedentemente sottolineato, gli eventi sono uno degli strumenti principali a disposizione del brand, per la diffusione del proprio messaggio presso il proprio pubblico di riferimento. Sarebbe opportuno che Useit si facesse esso stesso promotore di eventi e iniziative con lo scopo di diffondere la cultura e la pratica del consumo collaborativo. A tale scopo si suggerisce l’oragnizzazione di eventi che ruotino intorno al tema del consumo collaborativo e ne promuovano la diffusione, come giornate di baratto e swap party, il cui comune denominatore sia l’allestimento ecosostenibile e a minor impatto ambientale. Gli swap party sono eventi, dal mood per lo più informale, durante i quali i membri di una community, reale o virtuale che sia, si incontrano per scambiarsi abiti e/o oggetti di vario genere che non utilizzano e di cui si vogliono disfare. Per partecipare non c’è un numero minimo o massimo di cose da dover barattare, l’aspetto realmente importante di questi eventi è l’attività di scambio e di incontro con gli altri partecipanti. Questo tipo di incontro è facilmente declinabile a seconda della portata e dell’ampiezza che si decide di conferirgli e darà a Useit la possibilità di istituire partnership con le organizzazioni no profit presenti sul territorio di riferimento, che si occupano di riuso e riciclo. Istituire partnership con organizzazioni operanti già nella città di riferimento, renderà più agevole ottenere una location e i diversi permessi di cui si avrà bisogno. Al fine di rendere anche la logistica dell’evento il meno possibile invasiva per l’ambiente e per la comunità, si è pensato di scegliere una location accessibile anche a persone con disabilità motorie e facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto, incentivando soprattutto i partecipanti a raggiungerla usufruendo dei servizi di carsharing o carpooling e bikesharing, laddove fossero presenti sul territorio, in modo da sfruttare l’evento per creare legami con realtà aziendali attive nell’ambito del consumo collaborativo. In secondo luogo, verrà ridotto al minimo l’utilizzo di carta e plastica a scopo pubblicitario cercando di diffondere tutte le info utili tramite social, blog, e sito web e utilizzare, laddove necessario, materiali riciclati e riciclabili.

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Saranno presenti appositi contenitori per la raccolta differenziata e verrano utilizzati materiali biodegradabili ed ecologici per cibi e bevande. Si potrebbe optare anche la creazione di stazioni free-water, per la distribuzione di acqua microfiltrata in sostituzione alle bottiglie di plastica. Per quanto riguarda l’allestimento tecnico, come luci, musica ecc, si cercherà di optare per soluzioni a basso consumo. Riguardo la comunicazione, si dovrà prevedere un ampio spazio sui social e sul blog con tutte le informazioni relative alle azioni previste e i consigli agli stakeholder, con video, infografiche e approfondimenti per coinvolgere tutti i partecipanti. Si dovrà predisporre una sezione dedicata alle iscrizioni e tramite l’ufficio stampa mantenere viva la partecipazione e il dibattito, monitorandone l’andamento durante tutto il periodo dell’evento.

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Useit nelle scuole Per interagire con il pubblico che rientra nella fascia anagrafica più giovane e al contempo rendere Useit promotore di una corretta divulgazione della cultura della condivisione, si propone una collaborazione con i licei presenti nelle città target che permetta al brand di andare a raccontare, durante incontri mirati, come funziona e quali siano i benefici e gli attori della sharing economy, presentando il proprio brand come case history esemplificativa del sistema di condivisione tra privati. Si è pensato di integrare gli incontri con un momento di edutainment in cui, ad esempio, gli studenti potrebbero simulare delle attività di scambio utilizzando gli oggetti scolastici e delle fiches brandizzate atte a simboleggiare gli u-coin consegnate da un finto gestore del chiosco di monete. In questo modo sarebbe più divertente e di facile comprensione la spiegazione del servizio promosso dal brand, dimostrando in modo pratico come ognuno di loro potrebbe guadagnare partecipando a una community basata sullo sharing. In questo modo Useit potrà incrementare la brand awareness creando rumore intorno alla notizia attraverso l’ufficio stampa e al contempo entrare in contatto diretto con un notevole numero di potenziali nuovi membri della community. Prendendo in considerazione la necessità del brand di rivolgersi a un pubblico maggiorenne, si specifica che l’attività potrà eventualmente coinvolgere gli studenti esclusivamente dell’ultimo anno di liceo. Per incentivare il coinvolgimento dei ragazzi che parteciperanno agli incontri si suggerisce di fornirsi di gadget da distribuire, scegliendo quelli che possano essere più in linea con la loro età [ad esempio un penna USB].

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Social Coffee Pensando al segmento rappresentato dal target alternativo - composto in particolare dagli individui che ricercano gli online dating - si è scelto di proporre un format che fosse improntato alla socializzazione tra gli utenti, valorizzando la filosofia community oriented promossa da Useit. A tal fine si è ipotizzato di creare dei micro eventi basati sulla condivisione del momento dedicato al coffee break, così da rendere l’atmosfera più smart e meno rigida [rispetto ad esempio a una cena] e al contempo poter risparmiare su una parte dei costi vivi. Gli eventi di social coffee promossi da Useit dovranno svolgersi nelle città target individuate dal brand ed essere indirizzati agli utenti già iscritti alla piattaforma [localizzati nei pressi dell’evento in questione]. Per assicurarsi il maggior numero di partecipazioni possibile, si consiglia di inoltrare agli utenti un invito digitale tramite l’indirizzo email ufficiale di Useit, oltre che creare e comunicare l’evento tramite la fanpage di Facebook e gli altri canali social utilizzati dal brand. Il social coffee non dovrà essere inteso come un evento di promozione, ma al contrario dovrà essere percepito dal pubblico come un momento di ringraziamento per tutti coloro che partecipano alla community, un’occasione per condividere le proprie esperienze e conoscere di persona altri user. In tal senso Useit dovrà essere attento a costruire la giusta atmosfera tesa a incentivare l’approccio friendly pensato per l’evento. Un espediente che potrebbe coinvolgere maggiormente il pubblico può essere quello di selezionare 3 o 4 location in linea con le caratteristiche del format e permettere agli utenti di scegliere il locale che più preferiscono tramite un sondaggio sulla fanpage di Facebook [grazie a plugin come Poldaddy]. Invitando i partecipanti a utilizzare gli hashtag scelti per l’evento, qualora volessero condividere sui propri social network, si potrà cogliere l’occasione per aumentare la brand awareness e incentivare gli utenti non coinvolti alla partecipazione ai prossimi eventi.

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Ogni incontro sarà condotto da un mediatore che avrà il compito di presentare i partecipanti e agevolare la socializzazione; a tal fine si propone, per ciascun evento, di ideare una breve attività di entertainment partecipativo, così da trovare un espediente di scambio tra gli sconosciuti: un’idea potrebbe essere, ad esempio, quella di invitare un milk artist [barman preparato che realizza disegni complessi con la schiuma dei cappuccini] che possa coinvolgere i partecipanti nell’apprendimento delle tecniche base necessarie a decorare per se stessi, o per un ospite, uno schiumoso cappuccino. Al fine di far ricordare l’evento ai membri della community, si suggerisce di regalare uno dei gadget pensati per il brand e uno appositamente studiato per l’incontro che sia ricollegabile all’attività di entertainment svolta, in modo da differenziare le regalie per i partecipanti più assidui. A questi potrebbe essere utile aggiungere una pins brandizzata con un’icona che simboleggi il social coffee, così da rendere più facilmente riconoscibili tra di loro i membri del social coffee.

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Roadshow Con l’obiettivo di far conoscere Useit, diffondere la sharing economy e incrementare le nuove iscrizioni alla piattaforma, si è ipotizzato di strutturare diversi roadshow da organizzare nelle città target. In particolare questo format si basa sulla volontà di far partecipare in modo attivo il pubblico nei luoghi in cui si svolge, poichè prevede di realizzare almeno il 70% dell’evento proprio grazie ai beni noleggiati tramite Useit. L’idea è quella di coinvolgere i passanti raccontantogli l’idea del format e spiegandogli brevemente il progetto, chiedendogli poi di collaborare all’organizzazione dell’evento mettendo a noleggio [e quindi guadagnando] uno o più elementi di una lista delle necessità precedentemente stilata da Useit. Per tale motivo si suggerisce di considerare tempistiche di allestimento dell’evento che abbiano un margine adeguato alle esigenze del format, ma anche di preventivare un piano B nel caso non si riuscisse a reperire tutto il materiale necessario. Si dovrebbe in tal senso creare la possibilità di ottenere in tempi brevi l’intervento di fornitori locali, precedentemente contattati e in accordo con il brand. Ogni evento del roadshow dovrà prevedere momenti dedicati alla presentazione di Useit ma soprattutto di edutainment ed entertainment volti alla disffusione della sharing economy e al coinvolgimento di un vasto pubblico trasversale. Infatti si dovrà cercare di creare partecipazione e interesse riguardo l’evento senza incentrare l’attenzione sulla promozione del brand, ma spostando il focus sulla tematica o l’intrattenimento scelto per lo specifico evento del roadshow, promuovendo Useit durante la fase organizzativa, essendo essa di maggior rilievo per gli scopi prefissati. In merito alla parte che dovrà essere dedicata all’intrattenimento del pubblico si suggerisce di pianificare attività proattive che coinvolgano il pubblico facendolo diventare protagonista dell’evento: ad esempio si è pensato all’organizzazione di workshop basati sul riuso e sul riciclo creativo. Allo stesso tempo, però, sarebbe interesessante includere un momento di show, così da poter ampliare la capacità di partecipazione del pubblico:

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in tal senso, rimanendo in linea con i valori della brand identity, sarebbe originale invitare un gruppo di artisti che suona utilizzando strumenti di recupero [pentole, bidoni, coperchi] prendendo come esempio a cui ispirarsi gli Stomp, che mettono in scena una combinazione unica di percussioni, movimento e teatro visuale. Come per gli altri eventi che verranno organizzati da Useit, il brand dovrà avere cura di allestire un piccolo stand dedicato alla diffusione dei gadget che possa avvicinare il pubblico all’evento e lasciare ai partecipanti un ricordo tangibile legato al progetto. Allo scopo di incentivare il coinvoglimento nella fase organizzativa - vero cuore del format poichè è lì che si incentra l’acquisizione di nuovi user sulla piattaforma - si ritiene utile dedicare i gadget più esclusivi a chi si iscrive, e mette a noleggio un oggetto o un servizio per l’evento.

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BRANDED CONTENT Le strategie di branded content danno la possibilità al brand di comunicare sé stesso e i propri valori al target di riferimento, coinvolgendo l'utente in un rapporto emotivo con ciò che vede, a vantaggio della percezione sulla marca. Il branded content rappresenta un contenuto extra che Useit potrebbe offrire al suo pubblico con l’obiettivo di fidelizzare coloro che sono già iscritti alla piattaforma e avvicinare al brand nuovi potenziali utenti. Escludendo i video tutorial, Useit non sembra avere dei branded content studiati per il proprio target di riferimento. La scelta di realizzare in modo coerente tra loro i diversi tutorial che spiegano le caratteristiche del servizio è una caratteristica che agevola l’utente nella comprensione e nell’associazione con il brand; tuttavia si ritiene che lo stile grafico e il mood con cui sono stati sviluppati siano di poco appeal per il pubblico a cui si rivolge Useit: il tono della voce narrante, le scritte che cambiano colore a intermittenza, le transizioni tra un passaggio e l’altro, la font utilizzata e in generale la grafica delle illustrazioni, rimandano percettivamente alle promozioni solitamente usate dalla grande distribuzione, risultando incoerente con la brand identity di Useit. Inoltre nè dal mood nè dai messaggi promossi emergono i valori della marca, perdendo quindi un’occasione per veicolare i principi che stanno alla base del progetto. Di seguito vengono illustrate le idee relative alla creazione di nuovi contenuti di marca che potranno essere diffuse sui social media. Docureality Roadshow Sfruttando la strategia relativa al roadshow, si propone di creare un prodotto audiovisivo che racconti l’organizzazione e la realizzazione dei vari eventi in giro per l’Italia, seguendo lo staff di Useit in tutte le procedure di event management. Rivolto soprattutto al segmento di pubblico più giovane il docureality dovrà comunicare un mood smart e friendly, con un linguaggio audiovisivo che si rifà alle web series contemporanee di maggior successo. A livello contenutistico si è pensato di integrare i video di backstage con delle brevi video interviste coinvolgano sia lo staff dell’evento che il pubbli-

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co presente in loco, tese a raccontare la storia delle persone che partecipano al progetto, permettendo al pubblico di identificarsi nelle caratteristiche di chi è entrato in contatto con la realtà di Useit. Si è pensato anche di porre domande sulla sharing economy in generale così da dare al docureality un taglio più trasversale e meno autoreferenziale. Nello specifico si suggerisce di porre particolare attenzione al montaggio, mirando a un risultato finale dinamico e interessante attraverso la selezione dei momenti più salienti e divertenti del roadshow. Un altro espediente, che potrebbe concorrere a una visione più accattivante del docureality, è quello di inserire delle grafiche - in linea con l’identità coordinata di Useit - che accompagnino i diversi stacchi contenutistici [ad esempio il passaggio tra la fase organizzativa e l’evento in sè, oppure le presentazioni dei protagonisti del video]. Considerando la molteplicità degli eventi, e di conseguenza dei video, si propone di realizzare per tutti un’unica intro e conclusione, così da rendere i diversi prodotti riconducibili allo stesso progetto e dare serialità alla strategia. Una volta realizzato, il docureality potrà essere caricato sul canale ufficiale di Useit oltre che condiviso e promosso attraverso tutti i canali social utilizzati dal brand, così da incrementare la diffusione del contenuto. Restyling video tutorial I video tutorial sono uno strumento molto efficace per spiegare in maniera alternativa il funzionamento della community o un suo aspetto specifico. Spesso un utente può preferire un video piuttosto che la lettura di un documento anche perchè i concetti vengono appresi più facilmente grazie all’ausilio dell’animazione. La suddivisione dei tutorial adottata in questo momento sembra essere incentrata sui punti dove possono verificarsi maggiori dubbi da parte degli utenti: garanzia e tutela, u-coin e funzionamento. Pur lasciando invariati i contenuti si suggerisce di aggiornare lo stile di rappresentazione, rendendolo più in linea con le ultime ricerche stilistiche di motion graphics relative all’infografica, ottenendo così un’immagine pro-

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fessionale e contemporanea che presenta una maggior cura dei dettagli, risultando al contempo più d’appeal per il pubblico. Si propone di riprodurre un’atmosfera allegra e informale, utilizzando frasi chiare, icone semplici e riconoscibili e una gamma cromatica più calda rispetto a quell’attuale, così da creare nell’utente la percezione di tranquillità e affidabilità. Al fine di rendere il video più stimolante e interessante si suggerisce di alternare elementi illustrati a stage di solo testo animato, acquisendo in questo modo un ritmo più incalzante. Considerando la presenza del testo animato, si ritiene che la voce narrante attualmente utilizzata sia superflua, oltre che poco indicata rispetto all’immagine di brand a cui Useit aspira. In tal senso si propone di sostituire la parte parlata con una base strumentale [di solo sottofondo e quindi inserita a volumi bassi] che sia mediamente ritmata e piacevole all’ascolto, senza alterare l’attenzione che l’utente dovrà porre al tutorial. Allo scopo di renderli coerenti tra, sarà opportuno utilizzare lo stesso sottofondo musicale per tutti e tre i tutorial realizzati. Per quanto riguarda la durata dei singoli video, si suggerisce di mantenere gli standard utilizzati, poichè 40 secondi risultano essere un tempo ideale per rendere lo strumento efficace.

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SOCIAL RESPONSABILITY Dall’analisi è stata evidenziata la propensione di Useit a sviluppare attività collaterali improntate alla corporate social responsability, tuttavia queste non vengono comunicate in modo efficiente al pubblico, perdendo l’occasione per mostrare la sensibilità di brand verso la responsabilità sociale. Useit, infatti, devolve ogni mese circa il 10% degli utili a onlus e associazioni no-profit, facendo rientrare nella logica dello sharing anche i profitti derivanti dall’utilizzo della piattaforma. Inoltre, si impegna a restituire, dopo i primi due anni di utilizzo, il 20% dei profitti guadagnati, qualora aziende, associazioni o Enti di vario genere, introducessero l’utilizzo di Useit ai loro dipendenti. Questo approccio, collaborativo a tutti i livelli, è una delle caratteristiche principali che differenzia il brand dagli altri competitor, e dunque andrebbe valorizzato con un’adeguata comunicazione. Affinchè Useit possa trarre un ritorno in immagine dalle attività di CSR si è pensato a delle strategie che possano essere d’interesse per il target di riferimento che andranno comunicate al pubblico sia tramite l’ufficio stampa che attraverso i canali social ufficiali. Collaborazioni con Retakers Una delle prime attività a cui si è pensato per aumentare la notorietà del brand all’interno delle città target è la collaborazione con i gruppi locali dei Retakers. Questo movimento no profit organizza eventi di “clean up” nei diversi quartieri della città in cui opera, coinvolgendo gli stessi cittadini che contribuiscono attivamente al decoro dello spazio dove vivono. Parallelamente i Ratekers promuovono convenzioni tra giovani artisti e soggetti privati [tra cui proprietari di esercizi commerciali e condomini] per la realizzazione di murales autorizzati con lo scopo di abbellire in modo originale gli spazi urbani. Useit, in collaborazione con il movimento, potrebbe promuovere il noleggio degli attrezzi necessari alle attività di clean up, considerando che si tratta di oggetti che spesso i cittadini si trovano costretti a comprare appositamente, pur sapendo che ne faranno un uso limitato.

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Inoltre il brand potrebbe sfruttare le numerose foto che ritraggono “il prima e dopo” degli interventi, o dei volontari all’opera, sui propri solcial network offrendo nuovi contenuti al proprio pubblico. Questa strategia permetterebbe sia di far conoscere il brand attraverso i canali che promuovono questo fenomeno in crescita, sia di incrementare gli iscritti sulla piattaforma. Postazioni wifi Assolutamente in linea con il concetto contemporaneo di condivisione è l’utilizzo del wifi. Da qui l’idea di affiancare il brand Useit alle postazioni pubbliche di wifi messe a disposizione dai comuni delle città target individuate dal brand. La strategia prevede di stipulare degli accordi con i comuni finanziando parte della rete in cambio della presenza del marchio sulle postazioni o del nome della linea wifi. Oltre a promuovere il brand, questo tipo di collaborazione dà la possibilità a Useit di offrire un servizio utile a tutti i cittadini delle città in cui verrà attivato, accrescendo la propria notorietà. Sarà importante verificare che le reti messe a disposizione dai comuni scelti siano sufficientemente efficienti, poichè accostando la propria immagine a una linea di connessione lenta potrebbe al contrario far percepire negativamente il brand. Dal punto di vista economico Useit potrebbe sponsorizzare il progetto proponendo l’utilizzo della piattaforma ai dipendenti della pubblica amministrazione e impegnadosi a restituire sotto forma di finanziamento ad attività di pubblica utilità una percentuale da definire del ricavato derivato dalla partecipazione dei dipendenti stessi alla community.

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Salvadanaio virtuale Con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e coinvolgerlo nelle attività di beneficenza promosse dal brand si propone di creare un salvadanaio virtuale da inserire nell’home page del sito e in particolare nelle sezioni dedicate al traffico di u-coin. Tramite il salvadanaio gli utenti potranno donare una parte del loro credito digitale direttamente al progetto che Useit sta sostenendo in quel periodo. Così facendo la community potrà sentirsi parte attiva dell’iniziativa e supportarla in modo semplice e diretto; inoltre si ritiene che, soprattutto in questo caso, le dinamiche di gamification possano incentivare le donazioni, risultando percettivamente meno influenti sul bilancio economico personale. Comunicare la CSR al pubblico Come emerso dall’analisi, la corporate social responsability non è attualmente comunicata al pubblico in modo efficace e capillare, pertanto si propone di inserire periodicamente dei banner sul sito ufficiale che promuovano le attività di CRS di Useit oltre che cogliere l’opportunità, ove possibile, di condividere su social network e social media i contenuti fotografici o video delle strategie messe in atto, cercando di coinvolgere in modo empatico i membri della community facendoli sentire parte di una circuito che si interessa del bene comune. Nello specifico si potrà sfruttare l’apertura del blog di Useit per raccontare in modo più approfondito i progetti e le partnership del brand dando la possibilità al pubblico di essere emotivamente coinvolto e apprezzare i principi valoriali di Useit basati sulla responsabilità sociale.

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Ringraziamenti Un ringraziamento comune va ai fondatori di Useit che ci hanno dato la possibilità di lavorare su un progetto innovativo e stimolante, permettendoci di entrare a fondo nelle dinamiche della sharing economy e di una start up dall’alto potenziale. Un grazie anche ad Alessandra che con dedizione ci ha seguito in ogni step del nostro project work. Last but not least, ringraziamo tutti i nostri compagni di corso, con i quali abbiamo condiviso un anno di master ricco di esperienze e di scambio.

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