Introduzione Il percorso che abbiamo intrapreso, ci ha aiutato a completare un processo di maturazione iniziato un anno fa, che ci ha permesso di sviluppare la nostra creatività, aprire la nostra mente, accrescere le nostre conoscenze. Mettendo in pratica ciò che molti di noi conoscevano solo in via teorica, abbiamo arricchito il nostro bagaglio d’esperienza mettendo alla prova le nostre competenze in modo da poterle sfruttare nel branding e nell’advertising, iniziando da Cromobox. Viste le caratteristiche dell’azienda nostra cliente e del suo prodotto di punta, abbiamo deciso di tenere nella giusta considerazione la sua dinamicità, la sua propensione a operare mediante gli strumenti del web, la sua natura giovane e al passo coi tempi. Questo lavoro ha lo scopo di individuare le soluzioni migliori per la crescita del brand a partire dall’applicazione di una metodologia progettuale che si snoda attraverso 5 fasi a partire
dal brief consegnato da Roberto Colombo per Cromobox. La prima fase ha riguardato la raccolta di dati e informazioni inerenti all’azienda, alla sua struttura, ai suoi obiettivi a breve e medio termine, agli item utilizzati per promuovere i prodotti e ai competitor diretti e indiretti sul mercato. Nella seconda fase si è analizzato approfonditamente il brand, il suo background, l’attività che svolge, a chi direziona la comunicazione, il modo in cui effettivamente si propone e quali strumenti utilizza per farlo, individuando gli obiettivi del progetto e gli ambiti nei quali intervenire. Nel terzo step del lavoro, è stato esaminato lo scenario di mercato in cui Cromobox è inserito attraverso lo studio dettagliato dei suoi competitors diretti e indiretti da noi individuati. Questo allo scopo di comprendere, nella quarta sezione del progetto, grazie a una vera e propria comparazione tra tali soggetti di mercato, gli accorgimenti che avrebbero potuto es-
sere proposti per migliorare il brand sotto ogni suo punto di vista. Nella quinta e più creativa fase del progetto, si è tenuto conto di proporre una serie di soluzioni, accortezze e strategie che il brand potrà sfruttare per divenire più coerente rispetto all’immagine cui aspira, per posizionarsi in nuovi settori di mercato e ottimizzare l’utilizzo dei mezzi a sua disposizione.
Background ColoGraf srl è una piccola Azienda serigrafica per prodotti di media tiratura nella quale operano 4 persone che utilizzano macchinari altamente specializzati. È Nata 10 anni fa in una zona vicino Monza per mano dei fratelli Colombo che, attraverso la bizzarra richiesta da parte di un cliente di voler stampare un biglietto da visita su un foglio di radica, iniziano a sperimentare nuove tecniche di stampa. Nel 2008 presentarono sul mercato Cromobox, la loro linea di prodotti brevettata prima a livello nazionale e poi internazionale, costituita da scatole in legno senza chiodi e viti, che smontate e ripiegate occupano solamente 2 cm di spessore. L’idea è quella di un prodotto pratico, utile e facilmente stoccabile, con un’impronta creativa e italiana, originata dal design italiano. Le scatole sono costruite con legno di betulla e vengono prodotte in Bielorussia che ne è ricca. Il prodotto diviene poi unico visto che è il cliente, mediante una semplice immagine digitale - sia essa una fotografia o un marchio vettoriale - a decidere ciò che verrà impresso sul box, che può essere decorato parzialmente o integralmente, soprattutto per dare un impatto estetico al packaging. Perciò lo slogan: ”l’esclusivo contenitore che potrai vestire con le TUE IDEE”. La grande versatilità nell’utilizzo di Cromobox lo rende perfetto per packaging di pregio nel settore enogastronomico, nella regalistica aziendale, nella pubblicizzazione di eventi, marketing post-vendita, o confezioni natalizie, così da presentare al meglio i prodotti proposti. In base all’immagine stampata ovviamente può cambiare il settore di utilizzo. Il nome Cromobox vuole essere un richiamo al colore utilizzato per la personalizzazione (“Cromo”) e al prodotto, le scatole in legno (“box”) e curiosamente corrisponde all’iniziale del cognome del titolare, Colombo, e alle prime due lettere del nome dei due fratelli ROberto e MOreno. • I prezzi di listino dei prodotti sono fermi dal 2009 (anche se il legno è aumentato) e vanno da un minimo di 19.90 a un max. di 45.90 euro inclusa la spedizione. • Per l’utenza privata è possibile la vendita di un singolo box, ma in generale la richiesta minima accettata è di 10 pezzi. • Per quanto riguarda le misure dei box prodotti, inizialmente queste erano 17. L’azienda ha poi adottato gli standard Ikea che prevedono 7 formati disponibili. È possibile però ordinare dei prodotti fuori misura fornendo all’azienda un preavviso di 3 mesi e un ordine minimo di 500 pezzi. • Per quanto riguarda la stampa per la personalizzazione dei prodotti, questa è possibile su tutti i lati del box, ma per il piccolo consumatore si propone soprattutto la stampa sul lato superiore per ridurre i costi.
Target Il Target è costituito prevalentemente da: • Aziende vinicole (Target privilegiato dal cliente) • Piccole attività commerciali (Special Shoppers per clienti affezionati) • Piccolo Consumatore (in piccolissima parte)
Obiettivi
Gli Obiettivi che si pone l’azienda sono molteplici, ossia: • Maggiore promozione del prodotto • Arrivare di più al piccolo consumatore • Decentralizzare l’azienda • Ampliare il mercato • Crescere
Percezuione dei competitors
Diretti: • Nessuno (Un’azienda ha provato a proporre lo stesso prodotto ma Cromobox è protetto da Brevetto Internazionale) Indiretti: • Aziende di scatole in cartone litografata • Aziende produttrici di packaging in latta personalizzabile • Confezionatori di scatole estere (es. Bulgaria)
Sintesi e stile del progetto
Associazioni: • Un colore: Nero opaco (per quanto riguarda il gusto personale del cliente), Bianco (è il colore che il cliente ricollega all’azienda perché va bene con tutto come il suo prodotto che è adattabile a molti settori)
• Un animale: Toro • Uno Stato d’animo: Sorridente • Una forma: il Cerchio, che, per quanto chiuso permette libertà di movimento (una Azienda tonda in uno spazio quadrato)
Tono di voce della comunicazione
• Il cliente identifica la sua azienda come una entità asessuata, perché pur lavorando solo uomini, questi si lasciano consigliare dalle loro mogli molto spesso, in quanto le donne hanno un senso per l’estetica più spiccato rispetto a quello maschile, ma soprattutto perché il primo prodotto per il piccolo consumatore è stato realizzato proprio per una donna. • La Comunicazione dell’azienda è molto figurativa, la parte scritta è limitata il più possibile e si cerca di dare spazio alle immagini delle lavorazioni effettuate. • L’aspirazione del cliente è quella di Comunicare come Apple riflettendo la creatività del brand e uno stile molto smart, minimal. • La Corporate è composta da: biglietto da visita e brochure, sia in formato A4 che tascabile. • L’azienda utilizza poco la Comunicazione cartacea prediligendo il web come mezzo di promozione principale per il brand in questione. • I media utilizzati per la promozione del prodotto sono: • Sito Internet: www.cromobox.com • Blog su blogspot: www.cromobox.blogspot.com • Social Network: • Facebook: www.facebook.com/cromobox • Flickr: www.flickr.com/cromobox dove viene condiviso materiale fotografico dei vari eventi e conta circa 62000 accessi • Youtube: www.youtube.com/realcromobox • Vinix: www.vinix.com/detail.php?ID=28314 • Twitter: www.twitter.com/cromobox • Linkedin: robertocromoboxcolombo • Pinterest: www.pinterest.com/cromobox/
Parole chiave • Poliedrica • Versatile • A misura d’uomo • Calma • Riflessiva • Piedi per terra • Pazienza • Esclusivo (Vesti le tue idee, personalizzazione del prodotto)
Punti essenziali • Il cliente non intende accettare lavori richiesti di venerdì con consegna prevista per il lunedì seguente perché se ci dovessero essere intoppi o imprevisti e questa non avvenisse, a rimetterci sarebbero i committenti, ma anche la reputazione del brand stesso. • Sui prodotti non deve comparire la dicitura Made in Italy, ma Italian Design, poiché il prodotto non è interamente italiano, visto che è fabbricato all’estero, ma ideato in Italia.
Curiosita ’
• L’incontro è stato abbastanza informale • Ci sono state frequenti citazioni delle Leggi di Murphy (insieme di detti popolari nella cultura occidentale, a carattere ironico e caricaturale, il cui intento è quello di deridere ogni negatività che il quotidiano propone).
oria st
Per quando riguarda la Storia del brand di Roberto Colombo, c’è in primis da notare che non esiste una sezione ufficiale che racconti gli eventi che ne hanno portato alla nascita, né sul sito Internet e né sui Social Network aziendali. Ascoltando la storia di Cromobox da parte del cliente e recuperando qualche informazione frammentaria sui SN però, risaltano una serie di elementi riguardo all’impresa creatrice del marchio in questione. Si tratta di un’azienda che originariamente si occupava solamente di serigrafia per prodotti di media tiratura, abbastanza giovane, visto che ha circa dieci anni di vita. È a gestione familiare (molte volte anche le donne della famiglia partecipano alle decisioni da prendere in ambito aziendale) e molto piccola, infatti vi operano solamente 4 persone. Il mood è tranquillo, sorridente, calmo e l’atmosfera è quindi abbastanza informale, così come è stato anche l’incontro con il cliente. Anche la sede immersa nel verde di Seregno ris-
pecchia questa realtà. Allo stesso tempo l’azienda, nella quale si adoperano macchinari altamente specializzati, opera in maniera molto seria e professionale, ed è attenta alla sua reputation cercando di essere flessibile con il cliente, ma allo stesso tempo impegnandosi a non accettare lavori richiesti nel fine settimana per l’inizio della seguente allo scopo di evitare intoppi e ritardi nelle consegne, oltre che richiedere un preavviso di almeno tre mesi per un lavoro che richieda dei pezzi fuori misura rispetto a quelle standard. Per quanto riguarda la linea Cromobox, invece, c’è da dire che questa nasce da un’intuizione dei fratelli Colombo che assecondano una richiesta molto bizzarra da parte di un cliente, il quale chiedeva la realizzazione di un biglietto da visita su lamina di legno da esibire al Salone del mobile. Da qui scaturì l’idea di creare un prodotto funzionale e allo stesso tempo creativo: un box in legno di betulla senza chiodi e viti che smontato occupa solo 2 centimetri di spessore, dunque facilmente stoccabile. Un prodotto di design italiano ciò è stato particolarmente sottolineato da Colombo, che più
volte ha ribadito l’importanza che bisognerebbe dare a questa componente nel nostro paese - creativo per l’uso che ne può essere fatto e per la massima personalizzazione possibile, visto che l’acquirente, partendo da una immagine digitale (fotografia o file vettoriale) deciderà cosa verrà impresso sui box mediante un processo di stampa serigrafica brevettato a livello Internazionale. Nel 2008 la linea lanciata sul mercato,viene protetta da brevetto prima nazionale, e poi internazionale. La scelta del nome “Cromobox” per il brand in questione, è avvenuta per richiamare a due elementi: il colore (Cromo), fondamentale per l’impatto estetico e la vitalità che assumono così i pezzi, e il prodotto stesso
(box) ideato e personalizzato da Colombo stesso.Inoltre questo nome ricollega a quell’idea di creatività che ha sempre portato avanti il creatore della linea di prodotti. Curiosamente, la parola “Cromobox” contiene al suo interno anche le iniziali del cognome dei proprietari dell’azienda (Colombo) e i loro nomi (Roberto e Moreno) quasi a sottolineare una personificazione del marchio in questione nei suoi ideatori. In quest’ambito suggeriamo di creare una sezione ufficiale, che faccia emergere tutti questi elementi: la freschezza di un marchio nuovo generato da un’azienda giovane, seria, e di un prodotto creativo che si veste delle idee del suo futuro proprietario, nato da un’intuizione scaturita da una richiesta assurda e dalla voglia di creare un oggetto pratico, “smart”, alla portata di tutti.
R. Colombo
Mission e attivita’
L’azienda ColoGraf si occupava, inizialmente, solo di serigrafia per prodotti di media tiratura. A seguito di una richiesta particolare scaturisce l’idea di dare vita alla linea Cromobox: una linea di box in legno di betulla, prodotti all’estero ma ideati e decorati in Italia mediante un processo di stampa serigrafica, protetto da brevetto Internazionale. I prodotti esordirono sul mercato nel 2008 dando una ventata di creatività a un settore abbastanza stantio fino a quel momento. Il processo di decorazione, che può essere sia parziale sia totale, rende il prodotto unico, ultra-personalizzabile e il risultato che ne scaturisce è quello di un packaging di pregio, creativo, versatile, adattabile a molti settori e dunque estendibile a un range di clientela molto ampio. Colombo ha però deciso di favorire il Target delle aziende per il suo business proponendo la linea come uno strumento di marketing per la vendita e ponendo l’accento come le soluzioni offerte possano costituire un valore aggiunto, assicurando massima visibilità alla attività in questione, rendendone unici i prodotti e immediatamente riconoscibili per la creatività ed eleganza del packaging a un prezzo contenuto. C’è da aggiungere, però, che è il settore del wine quello dove l’azienda è più attiva e concentra maggiormente la promozione dei suoi prodotti, anche mediante la partecipazione attiva a molti eventi di settore. Solo recentemente l’azienda, visto anche il periodo di crisi, ha deciso di spostare la sua attenzione anche al piccolo consumatore per allargare gli introiti derivanti dall’attività di vendita.
Claim: “Migliorare la Tua immagine, Vestire le Tue idee” Per questo che il prodotto diverrà qualcosa di unico, rendendo unico anche il cliente stesso e migliorando così la propria Per quanto riguarda la mission, questa poggia soprattutto sul concetto di personalizzazione massima data dal prodotto, che si veste letteralmente delle idee del cliente, adeguandosi alle sue esigenze. Tutto ciò, probabilmente, diventa riduttivo nel momento in cui si pensa alle sue potenzialità; non si rende assolutamente evidente la funzionalità della linea, la sua praticità e adattabilità a ogni uso, la creatività di un prodotto customizzato e brevettato a livello Internazionale, da una azienda seria e professionale che lavora con dedizione e, soprattutto, ha concepito un prodotto di design italiano. In sintesi, sono tante le qualità dell’azienda e di conseguenza anche del prodotto che effettivamente sono messe a disposizione del cliente. Queste dovrebbero essere rese maggiormente evidenti, per far capire meglio al cliente soprattutto i servizi forniti, l’affidabilità che l’impresa può offrirgli, e fargli percepire in modo migliore la qualità dei prodotti che sta andando ad acquistare.
Analisi del target IlTarget del brand Cromobox è costituito prevalentemente da: •Aziende vinicole (Target privilegiato dal cliente) •Piccole e Medie Imprese (Special Shoppers per clienti affezionati) •Cliente Privato (in piccolissima parte) Il target di riferimento è costituito dalle aziende piccole e mediograndi soprattutto nel settore vinicolo, che è sempre stato per il marchio di Colombo quello che ha portato più introiti e che quindi è importante mantenere e stimolare. Il rapporto privilegiato tra Cromobox e le Cantine vinicole è evidenziato dal fatto che, molte di queste, di svariate dimensioni, sono in stretto contatto con l’impresa che fornisce loro i packaging per vendere i prodotti, ma soprattutto per esporli nel corso di fiere ed eventi del settore per rendersi così riconoscibili agli occhi dei clienti, che, essendo nella maggior parte dei casi appassionati di wine&food, sono target dell’azienda, in quanto consumatori appartenenti al settore che interessa al brand.
L’impresa partecipa attivamente da molti anni alla più importante manifestazione annuale in questo settore, il Vinitaly, soprattutto mediante la sponsorizzazione dei packaging all’interno degli stand, o, mediante l’uso dei Social Network, facendosi promotrice di iniziative web come il #twityourwines, che ha avuto un buon ritorno a livello mediatico oppure mediante una iniziativa web che premiava con una bottiglia di vino gratis chiunque si loggasse con Foursquare, localizzandosi all’interno della fiera e spedendo una fotografia ad un indirizzo mail prestabilito. La linea di prodotti Cromobox, in effetti, si presta particolarmente per questo settore date le sue caratteristiche, e la sua
azienda produttrice ha utilizzato delle tecniche di promozione abbastanza innovative e dinamiche per questo campo, ma non dovrebbe preferire solo questo, aprendosi maggiormente anche ad altri settori, che probabilmente potrebbe garantirgli anche delle entrate maggiori. Per quanto riguarda il Target delle PMI, si tratta soprattutto di attività appartenenti al settore gastronomico e a quello dell’abbigliamento, anche se, va precisato che non è stata attuata una scelta specifica da parte dell’azienda. I prodotti, in questo ambito, vengono proposti come shopper, per contenere prodotti (soprattutto di tipo gastronomico), come confezioni da regalo per i clienti particolari o come contenitori promozionali. Colombo, comunque, sapendo che il prodotto del suo brand si presta potenzialmente a moltissimi altri tipi di attività, ha intuito che la sua impresa , per crescere, ha bisogno di allargare il suo Target puntando anche ad altri settori, anche se ciò avviene in maniera abbastanza disordinata. Nei profili dei vari Social Network e sul sito Internet aziendale, infatti, è dato progressivamente sempre più spazio alla fascia di mercato
in questione promuovendo alcuni dei suoi prodotti (appositamente decorati), per gli usi più disparati. Noi riteniamo che probabilmente l’azienda dovrebbe attuare una scelta precisa sui nuovi settori cui puntare, dirigendo così la sua comunicazione verso il nuovo Target, in maniera specifica e, di conseguenza, realizzando linee di nuovi prodotti particolari che vadano incontro alle esigenze dei suoi nuovi clienti. Se invece si considera la linea Cromobox rivolta al Cliente Privato, c’è da dire che anche in questo caso Colombo si è aperto solo recentemente a questa fetta di consumatori con l’intento di avere più visibilità in quest’ambito. Viste e considerate delle variabili come la qualità del prodotto, la sua duttilità, la creatività che può esprimere, probabilmente è stata riduttiva la scelta di favorire la sola fascia di mercato delle aziende, il che, sicuramente, non ha portato gli introiti previsti, anche a causa del periodo di crisi che imperversa. Inizialmente, vista la scelta di mercato attuata, c’era l’obbligo d’acquisto di una quantità minima di box, ma, con questa recente apertura, si è deciso anche di aprirsi anche alla vendita di articoli singoli, proponendo soprattutto una decorazione parziale. I prodotti della linea del brand vengono proposti al privato semplicemente come pezzi d’arredamento per la casa o confezioni regalo, anche se, probabilmente, sarebbe più proficuo mostrare idee più creative ai potenziali clienti, concentrare maggiore attenzione nella comunicazione verso questa fascia e anche stimolarla con nuove linee o con iniziative specifiche che mettano in luce la versatilità del prodotto rendendo la linea più attraente anche agli occhi di un Target di giovani. Cromobox vuole apparire come un marchio giovane, smart, dinamico, tecnologico e creativo, con un’impronta anglosassone (una delle aspirazioni infatti è quella di somigliare ad Apple nel suo modo di comunicare); che non si promuove in maniera tradizionale e scontata, ma sfruttando sempre più le nuove tecnologie e le potenzialità del web per poter arrivare a un target più ampio possibile con una spesa contenuta. Le novità e i prodotti del brand vengono così divulgati attraverso la rete, soprattutto mediante i Social, approcciandosi in maniera friendly e interattiva con i suoi utenti e potenziali clienti. Dunque vorrebbe porsi nel mercato come un brand all’avanguardia dal punto di vista della comunicazione oltre che nella realizzazione dei prodotti, personalizzati con un processo di decorazione brevettato che li rende unici , inimitabili e creativi, sottolineando che si tratta di articoli di “Design Italiano”, di sicura qualità e affidabilità. L’azienda, quindi, vorrebbe comunicare e proporre al cliente il suo brand come un mix di valori eterogenei quali l’innovazione nelle tecniche di produzione e nel modo di promuoversi; la dedizione e la serietà nel lavoro per dare al cliente un prodotto affidabile e di ottima manifattura, caratteristiche proprie dell’artigianato nostrano; e infine la creatività nella personalizzazione del prodotto. Nella realtà dei fatti, Cromobox, è un marchio che appartiene a una piccola azienda che proviene dall’artigianato e mira ad espandersi sul mercato e aumentare gli introiti realizzando dei prodotti di qualità, in maniera innovativa e tecnologica. L’appartenenza a questa realtà traspare poco dalla comunicazione dell’impresa, che avviene in maniera abbastanza dinamica e innovativa considerando gli item dei suoi competitor. Questa avviene utilizzando tutti gli strumenti principali offerti dal web, che, ovviamente costituisce una grande risorsa e garantisce visibilità a un prezzo contenuto, sia per le piccole realtà come questa, oltre che per i grandi brand ai quali l’azienda vorrebbe somigliare. A differenza dei suoi competitors che, come detto, mantengono un’impronta molto più tradizionale nella comunicazione, l’impresa utilizza varie piattaforme: dai blog, ai Social Media/Network, oltre al sito Internet aziendale. Anche se, è da dire, l’uso di questi mezzi non sempre avviene in maniera corretta, dal momento che probabilmente i Social utilizzati sono troppi, di conseguenza alcune piattaforme non vengono aggiornate e i contenuti sulle restanti non vengono razionalizzati, mentre il sito Internet appare mal strutturato; tutto ciò causa un eccesso di informazione nel flusso di comunicazione oltre che andar a nuocere all’immagine dell’azienda che perde di professionalità. Anche i concept sui quali è fondato il brand sono mal declinati, soprattutto quello di italianità e di Design Italiano, che è eccessivamente sottolineato e sviluppato scorrettamente dal punto di vista della grafica.Quello che emerge non corrisponde pienamente all’immagine che l’azienda vorrebbe dare. La Comunicazione visiva, infatti, si presenta poco elegante, statica e ridondante nelle informazioni; tutto ciò va evidentemente a cozzare con l’immagine creativa e smart che il brand vorrebbe avere.
Analisi SWO T Cromobox
Punti di Debolezza - Azienda troppo ce ntralizzata - Flessibilità (che espone anche a diverse problematic he) - Poca variazione de i tipi di box - Troppo settorializz ato nel beverage - poca apertura vers o altri settori - Cattiva declinazion e dei concept
rza o f i d i t n u P
estabile t n o c In zienda) o t ’a l l a d e ir - Prodot a di usc im r p o l l o r ttato e (cont v e r b o iv t crea clienti) e ir is u q - Processo c a (che fa à it il ib s s ccaggio e o t s - Fl o l r e ridotto p e m u l o V i sicuri r a in h c c a -M alizzata r t n e c a - Aziend twork e N l ia c o S tivo sui t a o t l o M -
Opportunità
SWO T
manda o d a l l e d - Espansione a domanda oli ell - Aumento d i diversi da quelli vinic a dei box ristic la misur l e d e - Eventi fie e r e del gen e n io z a g ie r a -V ipi di t i r t l a e h c an - Applicare ai box i n io z a z iz l a person
Minacce - Nuove tec - Mercat niche di decora zione i stranie ri - Grossi com - Crisi ec petitor onomica
Item della comunicazione
Marchio
Analizzando il marchio Cromobox emerge che questo è costituito da linee rette, e ciò dimostra che si tratta di un logotipo privo di struttura anche per l’uso eccessivo di cinque stili differenti nella stessa. Il nome dell’azienda è stato declinato con un font elementare, stampatello, senza grazie, (che probabilmente poco si presta per un’azienda che dovrebbe riflettere il design italiano), che è stato utilizzato in maniera piatta e schematica. Inoltre si tratta forse di un font troppo aggressivo se si confronta con le caratteristiche del brand, e forse rimanda più al metallo e all’idea di un prodotto freddo, tecnico, con pochi fronzoli, che al tipo di prodotto che rappresenta, che dovrebbe essere elaborato, elegante, oltre
che in legno, che per associazione mentale richiama qualcosa di caldo. Anche la dimensione della tipografia è errata, squilibrata e non rispecchia la delicatezza della linea di prodotti. Per la parola “Cromo” si è scelto di usare il colore bianco, con outline nere, che servirebbe a dare un’impronta minimal al marchio. La scelta cromatica per questa parola, non è casuale perché la mescolanza di tutti i colori forma il bianco. Per la parola “Box” è stato scelto invece il nero, un colore neutro, per differenziare le parole e marcare il prodotto dell’azienda, ossia dei box di legno. Le scelte cromatiche riguardanti i font probabilmente causano uno squilibrio all’interno del marchio perché viene marcato il nome dell’azienda con due colori differenti, che causano una netta separazione tra le due pa-
role. Il nome dell’azienda è seguito poi da un box rosso che contiene la dicitura “.com”, che probabilmente richiama il prodotto e sottolinea contemporaneamente il fatto che l’azienda è molto attiva sul web. Tutto ciò, però, probabilmente distoglie l’attenzione dell’osservatore dal nome del brand e soprattutto, il fatto che l’azienda operi sul web per la promozione dei suoi prodotti non dovrebbe essere sottolineato nel logotipo aziendale. Inoltre questo elemento non è coerente con la composizione grafica del marchio ed è sproporzionato rispetto agli altri elementi che ne fanno parte. Uno dei concept primari per Cromobox è quello di italianità e di Design Italiano; all’interno del logotipo questo viene declinato troppe volte, con due elementi diversi: una bandiera italiana, sotto la quale viene posto il link del sito web e la dicitura “Italian Design” realizzata con un font nero, corsivo, minuscolo, con grazie, diverso da quello utilizzato per declinare il nome dell’azienda. Questi vengono affiancati, causando una ridondanza di informazione nel logo, appesantendolo e facendogli perdere la chiarezza oltre
all’eleganza che un prodotto di Design dovrebbe avere. Il generale, quindi, questo logotipo si presenta abbastanza statico, ridondante di informazione, sproporzionato, con una scelta cromatica errata e poco funzionale, visto che, rimpicciolendolo molti elementi (che abbiamo visto essere superflui) non risulterebbero leggibili.
Brochure Il Formato della brochure aziendale è quello di un pieghevole a quattro facciate; la dimensione è quella di un foglio a5 (14,8x21cm). Il tipo di carta utilizzata è plastificata lucida, bianca abbinata a un font arial nero per il testo. Riteniamo che il formato e la dimensione della brochure siano adeguati, mentre per quanto riguarda il tipo di carta pensiamo che probabilmente quella scelta non sia funzionale oltre che poco elegante se si pensa al tipo di brochure, visto che ricorda quelle dei ristoranti. Per quanto riguarda invece il contenuto, analizzando la prima facciata, c’è da notare come questa non somigli affatto alla copertina di una brochure, vista la ricchezza di testo e immagini. Il logotipo Cromobox, è ripetuto due volte sia nell’header che nel footer della pagina (oltre che in tutte le restanti pagine della brochure) e c’è da notare come dovendo rimpicciolire le dimensioni del logotipo, non sia stato possibile inserire all’interno di questo, il nome del sito web che ne fa parte (è posto sotto la bandiera italiana). L’impaginazione di testo e immagini avviene in maniera troppo disordinata, visto che non segue uno schema, è incoerente, piatta ed eccessivamente lineare. Se si raffrontano la prima e ultima facciata della brochure si nota questa discordanza nel posizionamento di immagini e testo, che nella prima facciata sono mischiate, mentre nell’ultima, divise. I contenuti, quindi, devono essere impaginati in maniera più strutturata e creativa. Nelle facciate interne della brochure, le immagini sono state racchiuse in una cornice beige (che ricollega al materiale utilizzato dall’azienda, ossia il legno), la quale non è attraente visivamente parlando, visto che il colore in questione non stimola l’osservatore e non trasmette energia. Le immagini scelte, inoltre, sono troppe e di piccole dimensioni, quindi probabilmente bisognerebbe diminuirne il numero e scegliere quelle più rappresentative da inserire all’interno. Riteniamo, per tutte queste ragioni, che la brochure dovrebbe essere rivista seguendo le regole di impaginazione grafica. Oltretutto, i contenuti andrebbero a loro volta selezionati, in primis il marchio
che non andrebbe ripetuto in ogni facciata, mentre testo e fotografie potrebbero essere organizzati in maniera più creativa, usando per esempio altri font, delle immagini migliori, oppure, per esempio, utilizzando dei formati alternativi, che risulterebbero più eleganti.
Bigliettino da Visita Il bigliettino da visita aziendale è realizzato con una carta molto leggera, non rigida, che quindi si potrebbe piegare facilmente, mentre la dimensione è quella classica (5x8 cm). Il colore, coerentemente con i colori aziendali è il bianco opaco, mentre il testo, realizzato con un font Arial, corsivo minuscolo, è di colore nero. La disposizione dei contenuti, anche in questo caso, non è strutturata e appare quindi disordinata, per esempio: i contatti aziendali sono stati posizionati sul fronte e separati dal mobile e dai Social Network aziendali che sono stati posizionati sul retro; salta subito all’occhio come il numero di cellulare sia stato separato dal telefono dell’azienda. Il nome del titolare, invece, è stato ripetuto su entrambe le facciate e anche il logotipo dell’azienda (accompagnato dal marchio Colo Graf), come anche sulla brochure, è presente sull’header sia del fronte che del retro. Dunque anche in questo caso è presente un eccesso di informazione che porta a diverse conseguenze: il cliente nel vedere il bigliettino potrebbe confondersi non sapendo distinguere la parte anteriore da quella posteriore, inoltre questa ripetizione nel posizionamento del logotipo su entrambi i lati trasmette staticità e poca serietà. Forse l’errore più grave nella realizzazione di questo bigliettino è stata quella di non eseguire l’attività di cui si occupa l’azienda, che è stata sostituita da un’immagine a colori che ritrae un box personalizzato, la quale però non spiega appieno i servizi offerti dall’impresa in questione, e dunque, chiunque non dovesse conoscere Cromo-
Comunicazione Online I prodottI I media utilizzati per la promozione del sono:
Sito Internet box, leggendolo non saprebbe di cosa si occupa l’azienda con precisione. Alla luce di tutto ciò, questo dovrebbe essere realizzato con una carta rigida, più pesante, oltre che sintetico, esaustivo e ordinato nei contenuti, indicando precisamente l’attività aziendale, senza utilizzare la comunicazione visiva, che può essere utilizzata in altri contesti, e scegliere inoltre le informazioni da fornire visto lo spazio a disposizione. Suggeriamo inoltre una declinazione minimal e più delicata per rimanere coerente con i concept di eleganza e creatività sulla quale poggia l’azienda.
Il sito web Cromobox è composto di otto sezioni nelle quali è spiegato il tipo di prodotto che l’azienda propone; è possibile vedere una serie di pezzi della linea appena si entra nella home per cercare di creare un impatto visivo forte e metterli così in luce (questi sono presenti anche nelle lavorazioni effettuate); sono seguiti da tre colonne di testo le quali spiegano le caratteristiche del prodotto e come utilizzarlo sia per la casa che per le aziende. Queste informazioni sono già contenute in un’apposita sezione e inoltre, questa parte testuale disturba la vista e toglie attenzione ai prodotti, dunque sarebbe meglio eliminarla. Sono anche raccolti in un’altra sezione tutti gli eventi e le manifestazioni alle quali l’azienda ha partecipato. Tuttavia, tra tutte queste, non è presente una sezione “Storia” che spieghi gli avvenimenti che hanno portato alla nascita e alla crescita di questo brand negli anni. Riteniamo che sia importante la presenza di questa sezione per porre l’accento sulla serietà dell’azienda e suscitare una maggior fiducia nel cliente. Per quanto riguarda i contenuti presenti nel sito, si nota un vero e proprio disordine e una ripetizione costante all’interno delle diverse aree del sito. Alcune sezioni meno importanti come per esempio “ Privacy”, “Contattaci” e “Fatti Vedere” sono messe in primo piano rispetto ad altre di maggior importanza che dovrebbero metter in luce il marchio e la sua linea di prodotti. In altri casi, invece, i nomi delle sezioni non corrispondono neanche al loro contenuto. Nello specifico la sezione “Confezioni in legno” contiene dei link, i quali riportano ad alcuni articoli attinenti all’attività dell’azienda ma non coerenti con la
sezione in cui si trovano. Il nostro gruppo ritiene che il sito abbia bisogno di una profonda ristrutturazione dei contenuti e del design allo scopo di assicurare una buona navigabilità ai suoi utenti e di renderlo maggiormente attraente ai loro occhi. Per quanto riguarda la scelta cromatica del layout, riteniamo invece che funzioni meglio perché non stanca l’utente e quindi non disturba la navigazione.
Blog Aziendale Per la sua comunicazione Online Cromobox ha scelto di utilizzare anche un blog aziendale, che però, non è stato aggiornato dal 6 Luglio 2010. All’interno di questo blog gli interventi riguardano soprattutto novità nel settore vinicolo e iniziative alle quali ha preso parte l’azienda. Uno dei problemi del blog, è che ha pochi lettori fissi, solo 10, anche perché non è collegato con il sito web ed è mal collegato ai Social Network aziendali, quindi ha scarsa visibilità: dalla pagina Blogspot infatti è possibile collegarsi su Facebook, Twitter, Youtube, ma non viceversa. Per quanto riguarda i contenuti dalle categorie, riteniamo che queste siano davvero troppe, abbiamo infatti: marketing, cromobox, packaging del vino, rivoluzione, personalizzare, vendere, conveniente, varie, bottiglie di vino, #tweetyourwines, partner, prodotti, regalo, vino, etichetta, web, arte, cromobox, design week milanese, eventi, eventitwitter, fuorisalone, Vinitaly, magazzino, salone del mobile, vinitaly 2010. Leggendole emerge il rapporto privilegiato che intercorre tra l’azienda e il settore del wine: probabilmente converrebbe ridurre il numero delle categorie e variegare gli argomenti da trattare, anche perché diminuendo la quantità, aumenterebbe la qualità della comunicazione. Analizzando il design della pagina, emerge un’immagine discordante con quella che l’azienda vuole dare in quanto a serietà, professionalità e creatività. L’header, costituito da un’outline rossa che
contiene il marchio dell’azienda in alto e una scritta realizzata con font Times New Roman (!) accompagnata dall’immagine di una ragazza scontornata che tiene in mano un box personalizzato dal tema natalizio, per esempio, rileva la scarsa cura che l’azienda ha dato alla declinazione grafica delle sue pagine web. In conclusione riteniamo che se il titolare intenderà tener aperto il blog, questo dovrà essere costantemente aggiornato, curato nei contenuti e nella grafica perché una pagina abbandonata, come quella attuale, intacca l’immagine e la professionalità del brand.
Facebook Questo profilo aziendale è forse il più aggiornato da Roberto Colombo insieme a Twitter. Su questa pagina condivide molti dei prodotti realizzati per il suo brand. L’avatar cambia spesso e dipende dalle novità proposte dall’azienda, anche se, quello attuale contiene una serie di scatole natalizie, dunque dovrebbe essere aggiornato. La pagina è seguita da più di 900 persone, e probabilmente dovrebbe essere una della piattaforme più utilizzate (insieme a Twitter) per la promozione dei prodotti e quindi necessiterebbe di maggior cura. La maggioranza dei post è a sfondo commerciale, queste pubblicazioni riguardano soprattutto nuovi prodotti in uscita, expo, notizie del settore vinicolo e clienti, ma mantengono comunque un tono friendly. Gli interventi su questo Social sono costanti, ma dovrebbero avvenire in intervalli regolari a seconda del Target che vuole raggiungere. Abbiamo riscontrato che le pagine seguite su Facebook
dall’azienda sono per la maggior parte riguardanti il settore enogastronomico, il design, il web e i Social Network. I link presenti nella pagina sono presentati in maniera disordinata e incompleta, per esempio la sezione Cromobox dovrebbe essere posta in primo piano rispetto agli altri e dovrebbe essere più accattivante e interessante agli occhi dell’utente. L’unico Social Network cui è collegata la pagina è Flickr, in questa sezione viene mostrata una presentazione fotografica con immagini non inerenti all’attività dell’impresa. Probabilmente questa scelta non è azzeccata visto che l’azienda ne utilizza molti, alcuni anche più importanti che non vengono collegati e che le fotografie scelte dovrebbero evidenziare i prodotti. Oltretutto non è possibile accedere dalla pagina in questione al Sito Internet aziendale, che, viceversa è collegato a quasi tutti i Social Network. Secondo il nostro parere la Comunicazione dovrebbe essere quindi più attenta, visto che collegare le varie piattaforme al sito garantirebbe maggior visibilità sia al brand che ai prodotti.
dovrebbe razionalizzare e rivedere questi aspetti della comunicazione con il Social in questione, che potrebbero conferirgli una immagine Uno dei Social Network utiliz- più cool, creativa e professionale zati dall’azienda, che più potreb- oltre che una maggiore visibilità be esserle utile è senz’altro Flickr. per i suoi prodotti. L’account utilizzato da Roberto Colombo è di tipo “pro” ed è attivo da marzo 2008. A oggi conta circa sessantadue mila visite, un numero molto alto, che potrebbe essere anche maggiore se il cliente lo utiliz- L’azienda si è posizionata su Youtuzasse meglio. Il profilo infatti conta be nel Giugno 2009. Il canale conta pochi contatti e il flusso di comuni- attualmente 57 iscritti e circa 800 cazione non agevola la navigazione visualizzazioni. All’interno del cavisto che la presenza di quasi 3000 nale, che non è aggiornato da più elementi divisi in 24 set, causa una di sei mesi, sono stati pubblicati 20 perdita di interesse per la pagina video che riguardano soprattutto vista la mole di materiale e i pro- argomenti quali il wine, i possidotti perdono di visibilità. L’idea di bili modi di utilizzare i prodotti condividere non solo i pezzi della Cromobox, promo di eventi sponlinea ma anche foto di eventi, fiere, sorizzati dall’azienda e una serie di amici e conoscenti è buona perché servizi non molto attinenti alla sua conferisce un’immagine friendly attività. Le visualizzazioni totali dei all’azienda, umanizzandola, ma video sono circa 1300, alcuni di le fotografie non sono rinomi- questi non arrivano neanche alle nate e perciò rischiano di cadere 10 visualizzazioni, questo anche a nell’anonimato. Anche l’uso dei tag causa della durata che in certi casi è errato perché quelli scelti non as- arriva anche ai 50 minuti. sicurano molta visibilità e le foto- Se l’azienda vuole continuare a grafie non sono inserite in nessun rimanere posizionata su questo gruppo “target” che permetta una Social probabilmente dovrebbe maggior visibilità a una cerchia di rivedere e riorganizzare tutti i conutenti specifici. Cromobox perciò tenuti, pubblicando video più corti,
Flickr
Youtube
con dei tag mirati che possano aumentare il numero di visualizzazioni, oltre che maggiormente curati nella realizzazione e nel montaggio. Le presentazioni dei prodotti, per esempio, consistono semplicemente in una sequenza di fotografie a colori dei prodotti su sfondo nero, con una musica di sottofondo. Occorrerebbe rendere più attraenti e interessanti i contenuti, sottolineando le molteplici possibilità di utilizzo magari in contesti divertenti, serializzarli e diffonderli sui Social restanti per ottenere una maggior visibilità. I colori utilizzati per il layout sono il grigio per lo sfondo e il blu per i caratteri, una scelta cromatica poco coerente con i colori aziendali. Vista l’immagine creativa che l’azienda vorrebbe dare, comunque, si potrebbe scegliere un layout più vivace, colorato, cool per rendere il canale più vivo. Oltretutto, non è presente alcuna informazione o descrizione che spieghi l’attività dell’impresa, presenti la linea Cromobox o chiarisca lo scopo del canale, che quindi risulta in un certo senso anonimo e poco professionale; andrebbe, dunque aggiornato nelle informazioni, nei contenuti e nel design.
Vinix Vinix è un Social Network dedicato agli appassionati di wine & food. L’azienda è posizionata sulla piattaforma di Giugno 2009, e ad oggi conta circa 233 contatti e 3000 mila visite, un valore abbastanza alto se si considera che si tratta di una nicchia di utenti. Cromobox è reperibile nella sezione “Tecnovino” come azienda di prodotti e servizi che fornisce confezionatori per vino e prodotti alimentari o per eventi e regali personalizzati. Il suo creatore la presenta mettendo in risalto tutti i suoi pregi e marcando i vantaggi competitivi rispetto agli altri packaging definendola come una linea facilmente stoccabile, pratica e anche creativa per il suo processo di stampa brevettato che rende subito riconoscibile il box che diventa così strumento di marketing e di comunicazione che può aprire nuovi orizzonti di vendita. Sul profilo sono reperibili tutte le informazioni e i contatti aziendali, oltre che un collegamento all’account di Twitter, che permette di connettersi con l’azienda anche su altre piattaforme. Nel Social sono presenti diverse sezioni
riguardanti recensioni di ristoranti o vini preferiti, anche se l’azienda ha preferito non sbilanciarsi e divulgare solamente contenuti video e fotografici dei prodotti, degli eventi e delle iniziative alle quali ha partecipato. Gli album fotografici sono 9 e il numero di immagini per ogni raccolta non è eccessivo, quindi l’utente può consultare agevolmente i contenuti che sono aggiornati a circa 2 mesi fa. Per quanto riguarda la sezione video, sono presenti 6 filmati riguardanti eventi e degustazioni, l’ultimo postato è risalente a Giugno 2010. Si può dire che i materiali inseriti sono abbastanza aggiornati, questi hanno ricevuto anche un buon feedback da parte degli altri user ottenendo molte visualizzazioni, come anche la sezione Blog che, pur avendo pochi interventi (solo 5) riguardanti soprattutto il suo prodotto, conta una media di 1000 visualizzazioni a post. Vinix è utilizzato abbastanza bene dall’azienda, ha un buon feedback da parte degli altri iscritti, ma dovrebbe essere leggermente più attiva nella divulgazione dei contenuti e mantenere una immagine più friendly, come avviene anche sugli altri Social, anche se dalle immagini a dire la verità questo
traspare.
Twitter Il profilo Twitter di Cromobox, è utilizzato in maniera più personale dal suo proprietario, ciò è indice del fatto che l’azienda punta a un approccio friendly con gli utenti che possono essere anche fidelizzati. Sia nelle immagini, che nei post, si da troppo poco spazio sia alle novità che ai prodotti dell’azienda. Pur essendo un profilo personale, lo scopo sarebbe aziendale, e gli argomenti trattati, riguardano soprattutto l’attualità e gli interessi di Roberto Colombo e non viene dato assolutamente spazio alla sua attività lavorativa e ai suoi prodotti. Nella Bio, che recita: “Ideatore e Produttore di Cromobox, contenitori decorati brevettati a livello internazionale. http://www.cromobox.com” viene indicata però l’attività dell’azienda associata al suo creatore, mentre nello sfondo viene visualizzato un fondo bianco che fa risaltare il logotipo aziendale, seguito da una serie di prodotti. L’avatar stesso è costituito da una fotografia che ritrae Roberto Colombo. La pagina quindi, è abbas-
tanza ambigua, bisognerebbe quindi integrare il profilo del produttore con quello dell’azienda con i tweet che dovrebbero trattare anche l’attività compiuta dall’impresa e le linee di prodotti realizzati. La pagina ha circa 2.400 follower, e circa 1.700 following, i tweet sono più di 34mila, questo vuol dire che è un profilo molto attivo. Twitter è stato utilizzato molto per le strategie di comunicazione e promozione online ed è stato il motore di alcune iniziative quali ad esempio, in occasione del Vinitaly, il TweetYourWines (https://twitter.com/#!/TweetYourWines), ossia uno spazio web appositamente creato sul Social per gli appassionati di wine e l’edizione 2011 dei Tweet Awards (https:// twitter.com/#!/TweetAwardsITA), che si è tenuta a Riva del Garda a Ottobre di cui l’azienda è stata sponsor ed ha esposto in occasione dell’evento le nuove confezioni in legno per il 2011-2012. Per quanto riguarda il design del profilo, lo sfondo bianco con i prodotti li mette molto in risalto, rendendo i colori più vivi. Le ripetizioni dell’indirizzo del sito web causano una ridondanza e tras-
mettono poca professionalità, probabilmente dovrebbero essere eliminate visto che questo è stato già indicato nella sezione Bio. La scelta cromatica invece, non è errata, ma dovrebbe essere coerente coi colori aziendali. Suggeriamo dunque al cliente la creazione di un nuovo account aziendale, utilizzando il nuovo layout lanciato da Twitter appositamente per i brand.
Linkedin La pagina Linkedin di Roberto Colombo ha molti collegamenti, più di 300, e viene utilizzata soprattutto come vetrina della sua attività e quindi anche per condividere tutti gli eventi inerenti all’azienda. Il profilo è stato ovviamente collegato con il Sito Internet, il vecchio blog, che andrebbe sostituito con il link del nuovo e gli altri SN principali come Twitter e Flickr, indicato però erroneamente sotto la voce di “Portfolio”; i prodotti, però, su quella pagina godono di pochissima visibilità e soprattutto non si tratta di un vero e proprio Portfolio
e dunque, probabilmente, bisognerebbe crearne uno vero e proprio. Colombo non indica inoltre alcuna competenza, specializzazione o Skills lavorativa, oscurando così la sua professionalità. Egli si presenta solamente come titolare della azienda ColoGraf, azienda di serigrafia e stampa digitale, oltre che proprietario di Cromobox, definita come una ventata di novità in un settore fermo da qualche tempo. Il prodotto viene presentato come veicolo di marketing per le aziende e punto di riferimento nel settore packaging. È subito evidente, però, come il suo profilo segua soprattutto aziende attinenti al wine, il settore che più interessa attualmente all’azienda, e poco le altre attività alle quali vorrebbe aprirsi in seguito.
Pinterest Pinterest è un nuovo Social Media per la condivisione di immagini e video e rappresenta un ottimo mezzo per veicolare i propri prodotti e per dare alla propria azienda un mood cool e creativo. Cromobox si è posizionata subito sfruttando così il boom di questo nuovo mezzo. In questo momento conta 218 following e ben 205 followes. La strutturazione della piattaforma permette, a differenza di Flickr, che le informazioni non si perdano in un flusso e che vengano suddivise nelle cosiddette “Boards” ossia delle lavagnette che raccolgono immagini e video dell’utente. Roberto Colombo ne ha create dieci.
Gestione
Aziendale e Processi L’azienda è molto piccola, è costituita da soli 5 elementi, dunque si presenta molto centralizzata e ciò può essere un vantaggio, ma anche un rischio. Si può definire una realtà artigianale, a conduzione familiare, visto che i proprietari sono due fratelli e che nelle decisioni da prendere spesso vengono convolti i familiari. Il mood riflette un carattere solare, allegro e calmo, così come è rispecchiato dalla sede dell’impresa a Seregno, immersa nel verde e nella tranquillità. L’azienda, inoltre, è molto attenta anche nel sociale e si impegna in una serie di eventi a scopo benefico e donazioni all’Ospedale Gaslini di Genova. Per la sviluppo dei suoi prodotti, si è deciso di usare poco la comunicazione cartacea e adottare la soluzione decisamente più dinamica, oltre che low-cost, di comunicare ed interagire con i suoi clienti sul web, utilizzando soprattutto i Social Network oltre al classico Sito Internet aziendale, cercando così di emulare la comunicazione web delle grandi aziende e di sottolineare fortemente il concept di “Design Italiano” dei prodotti nella promozione online per cercare così di rifletterne sul brand tutti i valori annessi. Nell’ambito della produzione, l’azienda ha deciso di mantenere fermi i prezzi di listino al 2009 e diminuire i formati disponibili per i suoi box dai 17 precedenti a 7 misure disponibili (quelle standard proposte da IKEA), prediligendo una decorazione totale per i box destinati al Target delle aziende e una parziale per l’uso privato. Per quanto riguarda gli ordini di pezzi fuori formato è necessario un anticipo di 3 mesi nell’ordinazione e una quantità minima di 500 pezzi. L’azienda ha deciso inoltre di non accettare più ordini di venerdì per il lunedì successivo, perché in caso di problemi ai macchinari o di altro tipo, la consegna salterebbe o subirebbe un forte ritardo e ciò andrebbe a intaccarne sia la professionalità sia la reputation. L’azienda di Colombo ha deciso inizialmente di prediligere un Target costituito da Aziende, settorializzandosi nell’ambito del wine e iniziando rapporti di collaborazione con molte cantine. Ciò si evince dalle numerose partecipazioni a eventi di settore come il Vinitaly e dalle iniziative (soprattutto online) di cui l’azienda si è fatta promotrice in quest’ambito. L’impresa, attualmente, cerca però di espanderlo aprendosi anche ad altre fasce di mercato e di indirizzare la comunicazione in questo verso, ed è anche per questo che si è rivolta a noi, che stiamo dando vita a questo project.
Definizione Obiettivi
Gli obiettivi del progetto per il brand di Roberto Colombo sono molteplici: In primis l’azienda punta a crescere e ampliare i suoi introiti, visto che si tratta di una piccola attività. Questo obiettivo può ben conciliarsi con quello di ampliare il Target dell’azienda, indirizzandola verso un Target variegato costituito anche dai piccoli consumatori che andrebbero maggiormente stimolati con linee e iniziative mirate e dalle attività commerciali, decidendo quali settori prediligere in questo ambito e sdoganando così i prodotti in altri settori. Fino a questo momento, come detto precedentemente, Cromobox si è settorializzato troppo nel wine e solo da poco ha cercato di aprirsi, tentando di allargare la sua clientela attraverso i Social Media e i Social Network, visto che l’azienda ha deciso di puntare poco sulla comunicazione cartacea e il marketing one to one. Un altro obiettivo è quello di promuovere meglio i prodotti dell’azienda snellendo, razionalizzando e affinando la comunicazione del
brand, attraverso gli strumenti offerti dal web, anche per renderla più coerente con l’immagine che questo vuol riflettere, ossia quella di una azienda smart e creativa. Questo si può ottenere soprattutto mediante un vero e proprio re-styling di tutta la comunicazione visiva per meglio declinare i concept del brand. Tutti questi obiettivi, se realizzati appieno mediante questo progetto, potrebbero portare una serie di benefici in termini di notorietà, immagine e introiti per l’impresa di Roberto Colombo.
Competitors diretti
Renoir
oria st
Renoir è un’azienda che si occupa da diversi anni della commercializzazione di confezioni regalo e packaging per il vino. La clientela, prevalentemente nel settore delle enoteche, utilizza le confezioni per la realizzazione di cesti natalizi e idee regalo per celebrare festività. Inoltre, molti sono i produttori di vino che utilizzano le confezioni per le loro offerte natalizie. La vasta gamma del catalogo, consente di garantire ai clienti un’offerta di soluzioni per il confezionamento elegante e originale. Una capillare rete di vendita sul territorio nazionale, composta da agenti plurimandatari, permette di visionare e “toccare con mano” la qualità dei prodotti.
“La filosofia operativa di Renoir è in continua evoluzione, sempre aperta a cogliere nuove idee e suggerimenti utili e mirati alla soddisfazione commerciale, dei collaboratori, ma soprattutto a quella dei clienti. Per i soci di Renoir la celebrazione del vino rappresenta la radice della loro attività. Il vino è espressione di identità, di legame fra l’uomo e la terra, una passione diffusa fra quelli che amano il profumo e il sapore agreste delle nostre colline. La tendenza ad esaltare il prodotto attraverso l’armonia fra tradizione e spirito giovanile si è tradotta in attività commerciale, alla ricerca di accessori, di eleganti soluzioni di confezionamento”. Leggendo la mission di Renoir non si capisce con chiarezza
dove l’azienda verte il proprio intento. La frase (per i soci di Renoir la celebrazione del vino rappresenta la radice della loro attività. Il vino è espressione di identità, di legame fra l’uomo e la terra, una passione diffusa fra quelli che amano il profumo e il sapore agreste delle nostre colline) lascia spazio a molti dubbi. Da un lato ci si accorge dell’importanza del connubio vino/prodotto, ma è pur vero che si sposta troppo l’attenzione su di un prodotto (il vino), che invece dovrebbe servire solo come tramite. Dunque qual è davvero la priorità dell’impresa, esaltare il lavoro creato o elogiarne il tramite? Tutto ciò traspare soprattutto dai termini usati quali: uomo, terra, passione, profumo ecc.. per descrivere la propria attività legata al vino, ma che realmente non hanno nulla a che fare con l’essenza del prodotto stesso. Ovvio che per Renoir questo legame è di fondamentale importanza per sottolinearne la qualità quanto l’atmosfera che intende legare, ma cosi facendo distoglie l’attenzione dai prodotti realizzati. Ciò che ne consegue è un’ovvia domanda: ma Renoir è un’azienda che produce vino oltre ad realizzare confezionamenti? Poco accurato è anche l’aspetto che l’attività associa al cliente, infatti è vero che viene espressa un’attenzione verso quest’ultimo, ma non si sa bene come ci si arriva, si può pensare, forse, attraverso accessori di design o magari servendosi di una rete di collaboratori,
anche questo appare confuso. In conclusione la mission descrittiva, appare poco esaustiva sia a livello del prodotto che intende proporre, sia dei dettagli annessi a esso. La percezione che emerge è di basso impatto comunicativo. Sarebbe meglio entrare direttamente nel sito e vedere cosa propone.
Mission e Attivita’
“La filosofia operativa di Renoir è in continua evoluzione, sempre aperta a cogliere nuove idee e suggerimenti utili e mirati alla soddisfazione commerciale, dei collaboratori, ma soprattutto a quella dei clienti. Per i soci di Renoir la celebrazione del vino rappresenta la radice della loro attività. Il vino è espressione di identità, di legame fra l’uomo e la terra, una passione diffusa fra quelli che amano il profumo e il sapore agreste delle nostre colline. La tendenza ad esaltare il prodotto attraverso l’armonia fra tradizione e spirito giovanile si è tradotta in attività commerciale, alla ricerca di accessori, di eleganti soluzioni di confezionamento”. Leggendo la mission di Renoir non si capisce con chiarezza dove l’azienda verte il proprio intento. La frase (per i soci di Renoir la
celebrazione del vino rappresenta la radice della loro attività. Il vino è espressione di identità, di legame fra l’uomo e la terra, una passione diffusa fra quelli che amano il profumo e il sapore agreste delle nostre colline) lascia spazio a molti dubbi. Da un lato ci si accorge dell’importanza del connubio vino/prodotto, ma è pur vero che si sposta troppo l’attenzione su di un prodotto (il vino), che invece dovrebbe servire solo come tramite. Dunque qual è davvero la priorità dell’impresa, esaltare il lavoro creato o elogiarne il tramite? Tutto ciò traspare soprattutto dai
termini usati quali: uomo, terra, passione, profumo ecc.. per descrivere la propria attività legata al vino, ma che realmente non hanno nulla a che fare con l’essenza del prodotto stesso. Ovvio che per Renoir questo legame è di fondamentale importanza per sottolinearne la qualità quanto l’atmosfera che intende legare, ma cosi facendo distoglie l’attenzione dai prodotti realizzati. Ciò che ne consegue è un’ovvia domanda: ma Renoir è un’azienda che produce vino oltre ad realizzare confezionamenti? Poco accurato è anche l’aspetto che l’attività associa al cliente, infatti è vero che viene espressa un’attenzione verso quest’ultimo, ma non si sa bene come ci si arriva, si può pensare, forse, attraverso accessori di design o magari servendosi di una rete di collaboratori, anche questo appare confuso. In conclusione la mission descrittiva, appare poco esaustiva sia a livello del prodotto che intende proporre, sia dei dettagli annessi a esso. La percezione che emerge è di basso impatto comunicativo. Sarebbe meglio entrare direttamente nel sito e vedere cosa propone.
Analisi del Target • Piccoli Consumatori, • Piccole e Medie aziende (il settore di riferimento è quello vinicolo), • Piccole attività commerciali. Il target che si prefigge Renoir è composto di piccole e medie aziende, il focus è il settore vinicolo, infatti, è proprio qui che l’azienda concentra gran parte della sua attenzione. Che strumenti usa Renoir per arrivare al cliente? L’azienda dispone di una rete di agenti plurimandatari dislocati sul territorio, sicché diventa un vantaggio in quanto il prodotto viene fatto “toccare” ed utilizzare con mano. Questa strategia si può considerare positiva, in quanto non si ha solo una percezione visiva data dal web, ma si può tastare dettagliatamente il prodotto che si intende acquistare. Inoltre, il vantaggio di avere persone qualificate che possono rispondere istantaneamente a eventuali domande o curiosità facilita e migliora il rapporto azienda /cliente perché si instaura e si crea in pochi minuti un rapporto vero e proprio di fiducia. Un tema importante è rappresentato anche dalla partnership che l’azienda ha attualizzato (Montepulciano d’Abruzzo). Infatti nel 2005 in occasione del summit internazionale del G8 dell’Aquila vennero offerte ai partecipanti delle eleganti cassette di pelle nera di Renoir, contenenti tre tipologie di vini diverse, appartenenti alla casa abruzzese. Dal punto di vista della visibilità in questa occasione, ci si accorge di quanto vino/scatola fosse un connubio strategicamente vincente, sfruttando la notorietà di una grande casa vinicola legata al proprio prodotto aumenta la percezione stessa di essa. Infine l’impresa è attenta nel non considerare il confezionamento fine a se stesso, infatti esso viene accuratamente dotato di oggetti sempre utili per l’utilizzo pratico del vino (esempio: tirabusciò o sciabola per bottiglie pregiate). Il dettaglio infatti non andrebbe mai dimenticato, soprattutto se parliamo di alta qualità intesa in
forma estetica. Inoltre la linea che si propone come giovanile, ha poca resa se non viene commercializzata anche e soprattutto servendosi dell’ausilio dei mezzi di comunicazione quali i rinomati Social Network ( Facebook, Twitter).
te essere positive considerando un target che parta dai trentacinque anni di età, al di sotto di questa soglia risulta incomunicabile. Item della Comunicazione
Percezioni interne ed esterne:
Marchio
Interne: l’immagine che Renoir intende porsi è in stretta relazione al suo settore: quello vinicolo, la percezione che sia ha è del tutto univoca, il focus è il vino. D’altro canto l’azienda si occupa di confezioni e packaging esclusivamente dedicati a esso. L’atmosfera aziendale esprime serenità, legata a valori tradizionali difficilmente alterabili, creare una scatola come può essere per Renoir vuol dire trasmettere passione, questo lo si deduce anche dalla vasta gamma di accessori di cui dota le confezioni, rendendole funzionali e al tempo stesso eleganti. Il problema che emerge è di risultare monotematica e di spostare l’attenzione più sul vino togliendo spazio al proprio prodotto. Vorrebbe ottimizzare a pieno il lavoro realizzando accessori di buona fattura che soddisfino i clienti più esigenti. Esterne: l’immagine che si percepisce è di un’azienda troppo tradizionale, legata a valori quasi istituzionali, il rigore per alcuni prodotti è del tutto lecito, ma se si pone come visione di rientrare in un target più giovanile, ha la necessità di distinguersi da essa. La scarsa comunicabilità la rende svantaggiata sotto il profilo di stile moderno che di versatilità del prodotto. Oggi un’azienda non dovrebbe esimersi dall’uso di Social Media e Social Network. Le partnership di co-marketing sono utili per la costruzione di un brand, o il rafforzamento di esso per questo vanno considerate in maniera positiva, specie sotto il profilo della visibilità. L’azienda nella sua visione ha come intento essere originale proponendo nuove soluzioni per i suoi prodotti ma questo risulta poco chiaro dato che lascia poco spazio per la creatività spingendo sempre verso linee sobrie. Infine le idee che arrivano al cliente possono sostanzialmen-
Il logotipo aziendale richiama una idea tradizionale, sobria e funzionale capace di comunicare in modo diretto l’attività, ed è coerente con l’immagine che l’impresa vuole dare e con il suo mood formale. Il nome “Renoir” richiama un concetto di fondo di classicità (più francese che italiana), eleganza, creatività e movimento coerentemente ai prodotti realizzati. Il font utilizzato risulta semplice, senza grazie, stampatello, di colore nero, ciò non è un caso visto che in francese, “noir” significa nero. Focalizzando l’attenzione sulla “I”, si nota una outline di colore bordeaux che richiama al vino e rappresenta il suo settore di mercato principale dell’azienda, che trasmette metaforicamente la fluidità del vino, connotando la percezione di movimento nel logotipo. Il payoff “Idee per l’immagine” denota un prodotto originale e richiama alla suddetta creatività, anche se, probabilmente, riporta un concept abbastanza usato da altre aziende di settore, e quindi standard, quasi scontato.
Sito Internet Il Sito web di Renoir si presenta ben strutturato e quindi facilita la consultazione da parte degli utenti. È suddiviso in tre sezioni principali: azienda, prodotti e contatti. La prima raccoglie una piccola sezione di Storia, la mission aziendale e le news inerenti all’attività compiuta da Renoir. Probabilmente converrebbe dividerla in due sezioni: creando una “News” che raccolga le principali novità, e una “Chi Siamo” che raccolga la mission e una “Story” più dettagliata allo scopo di migliorare ulteriormente la pagina. Nella
sezione “prodotti” l’uso delle immagini rappresentative di ogni tipologia,equilibrato con delle descrizioni dei pezzi in vendita e con le informazioni riguardanti misure, accessori e materiali. L’azienda è anche proiettata sul mercato Internazionale poiché, il sito è disponibile anche in Inglese, Tedesco e Francese. Per quanto riguarda il design della pagina web, probabilmente è stata realizzata molto tempo fa e dovrebbe esser aggiornata con un’interfaccia più attuale e dinamica. La scelta cromatica invece è coerente con l’attività svolta, richiamando i colori dell’uva da vino, collegandosi così indirettamente ai prodotti realizzati.
http://www.renoirsrl.com/it/
Vinix L’unico Social Network su cui si è posizionata Renoir, è Vinix. Questo è indice del fatto che l’azienda ha deciso di non puntare ad altri settori all’infuori di quello vinicolo, che è importante mantenere e stimolare. Il posizionamento su questo Social è avvenuto nell’Agosto del 2010. In quasi due anni Renoir si è mantenuta molto asettica, aggiornando la pagina di rado e coinvolgendo poco gli altri utenti, dimostrandosi così poco interattiva, rischiando di rendersi noiosa. A testimonianza di ciò, abbiamo notato che, oltre ai contatti aziendali, non sono stati condivisi post all’interno della sezione Blog, né è stato inserito alcun video, recensione o degustazione. Nella sezione “Album Fotografici” è presente una sola raccolta, all’interno della quale sono state inserite poche fotografie, solo 16, che ritraggono i prodotti dell’impresa. Le immagini però, sono di buona qualità e mostrano la varietà della linea che comprende molti accessori per il beverage. La media delle visualizzazioni è però bassa, circa 50/60 a fotografia. Vista la scelta di target che esclude il piccolo consumatore, probabilmente, l’azienda ha deciso semplicemente di puntare a reperire altri contatti su questa piattaforma. Il numero dei profili collegati a questa pagina sfiora i 500, quasi il doppio di quelli di Cromobox, suo competitor diretto, il quale però ha utilizzato meglio questo Social, promuovendosi in maniera più friendly e divertente, che, per questo motivo, vanta una maggiore affezione alla pagina e un maggior numero di visite, più di 3000, a differenza delle 500 di Renoir.
Analisi SWO T Renoir
Punti di Debolezza - Poca promozione su i Social Network - Scarsa cura della grafica del sito - I prodotti non son o acquistabili online
za r o f i d i t n Pu
apillare c a it d n e v porti p - Rete di u s iĂš p u ura s - Manifatt iegata di prodotti var - Tipologia
SWO T OpportunitĂ
el web d o t n e m a t t fru - Migliore s vinicolo e r o t t e s l , 2010) o - Eventi ne c o p a d a rtecip (ai quali pa ce prodotti i e d - e-commer e n io z a ersonalizz p e r io g g a M -
Minacce - Mercat is - Crisi ec tranieri onomica - Grossi Competit or
a i r sto Enobox
La sezione “Story” di Enobox, appare decisamente troppo sintetica. Leggendo le poche righe della storia aziendale si nota come in quest’ambito si sia posto l’accento sull’esperienza accumulata in oltre 20 anni di attività nel settore del packaging per i vini. L’azienda, infatti, nasce nel 1990 e nel corso degli anni ha diretto la sua evoluzione nella ricerca di nuovi prodotti e materiali investendo molto sull’ottimizzazione della qualità e della creatività, collocandosi nella sfera delle aziende moderne e qualificate. Purtroppo, però, non viene raccontato come effettivamente nacque, e come, da piccola realtà quale era, si sia espansa sul territorio nazionale fino a diventare una impresa affermata. Non vengono esplicati gli step che hanno portato all’evoluzione, alla crescita e alla ricerca di nuovi materiali per fornire al cliente un prodotto di qualità. In definitiva manca lo “story-telling”, non viene raccontato nulla che possa colpire il potenziale cliente e che lo rassicuri sull’esperienza e la professionalità accumulate negli anni di attività. Questa sezione, a nostro avviso molto importante, dovrebbe essere completamente rivista e riformulata per le suddette motivazioni.
Mission e Attivita‘ La ditta Enobox propone una vasta gamma di prodotti, ossia linee di contenitori di legno massiccio per bottiglie di vini di pregio, liquori e accessori per il wine. I prodotti dell’azienda sono proposti come packaging di lusso, raffinati, all’occorrenza anche personalizzabili in base alle esigenze specifiche del cliente, mediante stampa a caldo, serigrafia e laser sulle cassette in legno per vino, oppure scegliere la personalizzazione da eseguire sui contenitori precedentemente prodotti. Quest’attività di vendita avviene soprattutto mediante una fornita sezione di e-commerce, che permette di acquistare i prodotti velocemente, partendo da una quantità minima di 20 pezzi e riceverli dopo un arco di tempo di 8 giorni lavorativi. Dunque, da ciò si evince che il Target su cui punta Enobox, è quello delle aziende e delle PMI. Per quanto riguarda la mission, questa non è stata palesata, anche se si evince che l’impresa punta a fornire accessori e packaging per il beverage i più eleganti e attraenti possibili, a un prezzo accessibile a tutti. Pur non essendo indicata come tale, questa indica precisamente cosa produce l’azienda e perché lo fa, ma c’è da aggiungere, però, che probabilmente bisognerebbe parlare di più dell’impresa, spostare il focus anche sulla sua professionalità, sul suo modo di operare, sul suo know-how acquisito in anni di esperienza e scegliere dei concetti meno scontati per differenziarsi poiché buona parte delle aziende, soprattutto in questo settore, utilizzano questi stessi concept.
Target Il Target di Enobox è costituito da: • Aziende del settore vinicolo • Piccole e Medie Imprese. Il Target è costituito quasi esclusivamente dalle aziende appartenenti al settore vinicolo e in piccolissima parte dalle PMI; l’azienda, quindi, è fortemente settorializzata nel beverage e non ha altri settori di interesse. Questo si evince dal fatto che le linee di prodotti realizzati riguardano quasi esclusivamente packaging o accessori per il vino, da acquistare in un numero non inferiore ai 20 pezzi. L’azienda propone numerose soluzioni: casse, portabottiglia/e, espositori, cerniere, clip o interni di polpa di legno, contenitori o cofanetti pregiati per i distillati; il tutto in molti formati disponibili. È anche possibile personalizzare le scatole a proprio piacimento vista la possibilità di stampare a laser o mediante serigrafia. Anche Cromobox, suo competitor fornisce questo servizio che però è coperto da brevetto e costituisce per l’azienda di Roberto Colombo un vantaggio competitivo non indifferente. Nonostante il target primario sia costituito dalle aziende vinicole, Enobox non partecipa a nessun evento fieristico del settore e non punta ad aumentare la sua notorietà negli spazi web di nicchia dedicati al wine o sui Social Network dedicati. L’azienda ha scelto di promuovere i suoi prodotti mediante il sito e di venderli mediante una apposita sezione di e-commerce che permette di acquistarli e riceverli nel giro di otto giorni lavorativi.
Item della Comunicazione
Marchio Il logotipo del marchio Enobox, è costituito dal nome dell’azienda stessa, ed è stato realizzato con un font in stile quadrato, esteso, stampatello, senza grazie, di colore bordeaux/fuxia. La scelta stilistica del quadrato per la tipografia, è una scelta giusta e coerente col prodotto dell’azienda, mentre la scelta cromatica è attinente al settore di mercato, ossia il wine, ma visto che molti competitors già usano la medesima tonalità, ne è stata scelta una più chiara. All’interno del logotipo è presente una vistosa demarcazione che divide la parola “Eno” più sottile che chiaramente richiama al vino, tanto che, all’interno della “o” è presente l’icona di un grappolo di uva, dalla parola “Box” in grassetto, che è inoltre delimitata da una cornice rettangolare color oro che richiama in maniera diretta al prodotto dell’azienda. L’osservatore, in questo modo, ha una percezione immediata di ciò di cui si occupa il marchio in questione.
Sito Internet Il sito aziendale di Enobox è piuttosto antiquato, mal strutturato, poco articolato, confusionario e ripetitivo. La pagina è costituita da quattro sezioni principali, che sono: Prodotti, Contatti, Azienda, Dove Siamo che sono poste accanto al marchio che è in alto a sinistra, e sono ubicate in una posizione che non le evidenzia, dunque andrebbero poste in primo piano. A centro pagina, invece si fa largo uso di immagini fotografiche che ritraggono i prodotti dell’azienda che saltano subito all’occhio. Le immagini utilizzate, sia nella home che nella galleria prodotti però, sono di bassa qualità e si capisce subito che probabilmente sono state realizzate in un contesto casalingo, per questo motivo hanno un basso impatto comunicativo e denotano poca cura per l’aspetto grafico che dovrebbe essere molto importante per un sito che si occupa anche di e-commerce. Nel footer poi, sono presenti tre colonne di testo che ripetono ulteriormente le informazioni presenti nelle sezioni dell’header. Pur trattandosi di un sito Internet certamente superato, è interessante notare come l’azienda abbia deciso di puntare sul commercio online, utilizzando una strategia innovativa che poteva risultare pericolosa. All’interno della sezione e-commerce, dalla quale si può accedere anche nella Gallery, sembra di trovarsi in un altro sito completamente diverso, che però riporta le medesime informazioni delle sezioni nella home. Percezioni Interne ed Esterne L’azienda vorrebbe porsi nel mercato come una realtà che nel corso degli anni è cresciuta al punto tale da espandersi a livello nazionale. Il suo intento invece sarebbe quello di produrre dei pezzi eleganti destinati alle aziende/attività commerciali che si occupano di wine e beverage e venderli in maniera innovativa, sfruttando le potenzialità del web e dell’e-commerce e studiare soluzioni sempre nuove, eleganti e innovative da offrire alla sua clientela. In realtà, Enobox, pur utilizzando uno strumento nuovo come l’e-commerce, comunica con un vecchio sito molto disordinato e poco curato che
poco fa trasparire l’eleganza e l’innovazione di cui si vanta, anche le immagini realizzate per la promozione dei pezzi sono indice di bassa cura e di certo poco eleganti. Il fatto che sia una realtà che si sia espansa a livello nazionale non traspare in nessuna sezione, ciò non è verificato né dalla pubblicazione di alcun articolo, né dalla partecipazione ad alcun evento del suo settore di interesse come può essere il Vinitaly. L’azienda non si è nemmeno posizionata sugli spazi web o Social Network (Vinix) dedicati.Riteniamo che ci sia una profonda differenza tra l’immagine che l’impresa vorrebbe far trasparire e quella reale.
Analisi SWO T Enobox
Punti di Debolezza - Poca cura nella gr afica e nella impostazione del sito - Non partecipa a e venti del suo settor e - Non utilizza Social Network
za r o f i d i t n Pu
dotti o r p i e d o ezz - Basso pr odotti r p i d a m - Vasta gam rce ti” - e-comme ddisfatti o Rimborsa “So - Garanzia
SWO T Opportunità
territorio l u s i l o ic in - Eventi v nazionale Network l ia c o S u s - Promozione
Minacce - Mercat i Stranie ri - Grossi Competit or
a i r o Becabox st La Becabox Factory srl nasce nel 1998, lo stabilimento di 2500 mq è dislocato all’interno dell’area industriale di Palermo. L’esigenza di sicurezza legata alla destinazione finale dei prodotti forniti ha spinto l’azienda a dare particolare importanza alla qualità e affidabilità delle proprie forniture, coerente con tali obiettivi ha ottenuto, nel dicembre 1997, la Certificazione ISO 9002. Forte dell’esperienza e della professionalità acquisita nell’esigente settore automobilistico, l’azienda ha iniziato ad operare una diversificazione produttiva settoriale. Cosciente dell’evoluzione produttiva e selettività del mercato, la Becabox Factory srl ha deciso di investire costantemente da qui l’apertura dello stabilimento di termini Imerese per la divisione packaging. Volendo approfondire la conoscenza del brand in esame, si incontrano non poche difficoltà, data anche la scarsità di informazioni presenti nel proprio sito. Analizzando sempre il reparto interessato ci si accorge che la home page presenta una pagina curata nei prodotti ma scarna di contenuti ed informazioni utili per chi magari vorrebbe percepire anche attraverso le fotografie, il clima aziendale. La sola descrizione compare sotto la voce “Chi siamo”, a onor del vero neppure cosi esplicativa.
Mission e Attivita‘ Becabox divisione packaging: Realizza confezioni in metallo innovative, personalizzabili nelle grafiche e nelle dimensioni. Le confezioni Becabox, hanno l’obiettivo di mettere in risalto i Brand, diventando al tempo stesso splendidi oggetti da collezione, da regalo e da spedizione. Esse sono certificate per contenere alimenti secondo le normative vigenti. L’immagine della Becabox factory s.r.l. è di un’azienda dinamica, che dopo il processo di riorganizzazione a livello amministrativo, ha saputo comunque tener in vita un prodotto base, trasformandolo in packaging di lusso e di successo. Oggi il suo core business è concentrato sulla produzione di scatole di metallo per le bottiglie di vino, soprattutto, ma anche per i biscotti addirittura con una scatola di cui è stato presentato e registrato un brevetto di produzione. Becabox Factory è anche meccanica di precisione: Settore cui deve la propria nas-
cita e lo sviluppo delle capacità professionali oggi esistenti in azienda. La sede dell’azienda è presso l’agglomerato industriale di Termini Imprese (PA). Forte dell’esperienza e della professionalità acquisita nell’esigente settore automobilistico, l’azienda ha iniziato a operare una diversificazione produttiva settoriale. Cosciente dell’evoluzione produttiva e selettività del mercato, la Beca Box Factory srl ha deciso di investire costantemente nella formazione del proprio personale e nell’evoluzione tecnologica dei propri mezzi, mantenendo il prezioso rapporto umano con i propri clienti, fornitori, dipendenti. Massimo Bellomonte amministratore delegato di Becabox factory s.r.l. racconta la sua azienda: “Il nostro prodotto, specie quello legato al packaging vive esclusivamente di immagine ed innovazione, attualmente è difficile pensare ad una sorta di green marketing tranne nei casi in cui è il cliente stesso a chiederci inter-
venti particolari. Ovviamente nel contesto dell’innovazione, quando siamo in grado di utilizzare prodotti che rispettano l’ambiente, cosa che facciamo nel caso delle vernici utilizzate, è nella nostra vision essere sostenibili. Il nostro tra l’altro è un prodotto che ha un ciclo di vita oserei dire “allungato” perché le scatole non finiscono il loro scopo con l’imballaggio, ma vengono successivamente utilizzate per altri impieghi o per collezionismo vero e proprio”. Becabox factory durante gli ultimi mesi ha subito una trasformazione aziendale e attualmente si presenta divisa secondo due logiche di produzione. Divisione packaging: La Becabox in alternativa ai più comune legno e cartone produce scatole e confezioni in metallo personalizzabili nelle grafiche e nelle dimensioni. La mission è di mettere in risalto i brand, diventando al tempo stesso splendidi oggetti da collezione. L’originalità
dell’azienda consiste nel processo di decorazione delle scatole offrendo dunque l’opportunità di rendere unico un oggetto, grazie anche al brevetto registrato di produzione. Le scatole, in latta o metallo, sono destinate alla protezione di diverse varietà di prodotti, come (dolci, biscotti, cioccolatini, panettoni, cassate e torte). Inoltre le scatole per cassate e torte sono dotate di uno speciale sistema brevettato che consente di proteggere i suddetti prodotti durante il trasporto. Questa visione risulta straordina-
riamente creativa se si immagina la possibilità che altre aziende hanno di personalizzare il design di prodotti distribuiti dalla beca box srl esaltandone cosi il carattere ed aumentando la propria visibilità. Nella divisione packaging, attualmente sono presenti due macro categorie beverage e food al cui interno si possono trovare: • Scatole di latta • Scatole in metallo • Scatole di latta decorate • Scatole di latta personalizzate • Scatole per bottiglie e vino • Contenitori per prodotti alimentari in metallo • Contenitori in metallo per bottiglie • Portabottiglie in metallo, acciaio • Packaging per industria alimentare,dolciaria e distilleria • Astucci personalizzati, decorati • Astucci in latta, metallo • Astucci per bottiglie Si deve sottolineare l’importanza della scelta della latta per le proprie confezioni, dal momento che può essere facilmente confutabile come un’azienda che tratta anche legno per le proprie realizzazioni. Questo è un aspetto importante che anche la
ditta stessa tiene a precisare. Il motivo è ovvio, dal momento vengono che vengono effettuate spedizioni di genere alimentare, non ci si può esimere dal non pensare di preservare al meglio la loro qualità. Dunque la latta è il materiale che si presta maggiormente per questo tipo di attività, se poi c’è anche la possibilità di poter personalizzare un confezionamento in base al proprio brand, si capisce subito come questo diventi un valore aggiunto di notevole importanza. Divisione meccanica di precisione: Forte dell’esperienza e della professionalità acquisita nell’esigente settore automobilistico, l’azienda ha iniziato ad operare una diversificazione produttiva settoriale. Cosciente dell’evoluzione produttiva e selettività del mercato, la Beca Box Factory srl ha deciso di investire costantemente nella formazione del proprio personale e nell’evoluzione tecnologica dei propri mezzi, mantenendo il prezioso rapporto umano con i propri clienti, fornitori, dipendenti.
Analisi del Target • Aziende medio-grandi • Attività commerciali piccole e medie I settori di riferimento per il settore packaging sono: Alimentare, gastronomico e Vinicolo. L’azienda dispone di un target vasto che ricopre le piccole aziende, estendendosi alle medio-grandi. Nel sito aziendale non sono riportate notizie relative agli specifici clienti, dunque si può solo dedurre che esse comprendano imprese di settori legati all’ambito del food, quindi (alimentare, nello specifico dolciario), ed in secondo luogo al beverage (case vinicole produttori di liquori). La Becabox si pone come obiettivo non solo garantire un servizio professionale ma di renderlo creativo offrendo a ogni azienda o privato, l’opportunità di personalizzare un prodotto acquistato in maniere della tutto innovativa. Si pone poi, il problema della conservazione di prodotti quali sono quelli alimentari al fine di proteggere i suddetti durante il trasporto, da qui la scatola in latta. Dalle informazioni presenti nel sito aziendale non si ha ben chiara qual è realmente il target d’interesse o specifico, in quanto i prodotti vengono elencati in forma di sotto-categorie appartenenti al beverage e al food. La vastità di questi ultimi non permette un Target standard perché parliamo di una copertura che va dal privato arrivando alle grandi aziende, tantomeno la comunicazione, aiuta ben poco in quanto è pressoché assente. In rete ritroviamo solo cataloghi dei prodotti realizzati per settore, ma risulta incerto il destinatario di queste comunicazione. Si ha la sensazione che sia fine a stessa. Solo ultimamente con l’apertura del food club consultabile anche attraverso Internet, si può fare un’analisi più curata di quali categorie essa comprende.
Item della Comunicazione
Marchio
Il marchio dell’azienda è costituito dalla scritta “BECA” e richiama subito all’idea del metallo. Il font è di colore nero, tondeggiante, stampatello, senza grazie. Il playoff (packaging in metallo personalizzato)riporta all’operato dell’azienda, esso si presenta in forma piuttosto lunga in riguardo andrebbe modificato tenendo conto delle proporzione di Becabox. Detto questo, lo stile utilizzato è coerente al tema dell’azienda infatti la scritta presenta uno stile metallico come il prodotto utilizzato. Il colore scelto è di una tonalità di grigio mediamente chiara, che risalta il metallo del materiale utilizzato. Becabox utilizza due colori differenti per sottolinearne la diversità. Beca presenta un colore di tonalità grigio chiaro mentre box è di arancio vivido(è presente un richiamo esplicito alla terra di origine, la Sicilia, omaggiandola del suo calore). La scritta Becabox è posta su di un fondo nero che risulta dissonante per l’immagine dell’azienda. Il nero si può dedurre sia stato scelto per dare all’impresa un mood serio, che invece a nostro parere risulta dare un senso di pesantezza al marchio pur risaltando il colore arancio della scritta box. Infine nello stesso logotipo vi è il ripetersi della parola Becabox, la prima racchiusa in un quadrante arancio referente al packaging con le lettere sovrapposte le une alle altre, la seguente in linea retta. Sito Internet L’azienda dopo aver subito una divisione strutturale si è scissa in due tipologie differenti di produzione. La prima di meccanica di precisione riguardante il settore automobilistico, la seconda alla divisione packaging. Il settore riguardante la sezione Packaging presenta un sito aziendale della seguente forma: sfondo nero in contrasto con un colore più vivace come l’arancio che sminuisce la navigabilità perché provoca una dissonanza visiva all’utente. Nella descrizione del contenuto alla voce “chi siamo” è analizzata la storia, ponendo in arancio le parole importanti, il fondo e nero, mentre il testo bianco. Riguardo alla barra dei pulsanti di naviga-
zione, il sito presenta una mancanza d’informazioni e dati inerenti all’azienda stessa, infatti vengono citate le categorie delle attività di Becabox riguardanti il packaging/personalizzazioni/standard line contenente confezioni con grafica standard/contatti che risultano inerenti ma non vi sono informazioni di base dell’attività: una storia, una mission, un obiettivo. Nella sezione fotografica si ha un ampio album di immagini, che rappresentano al meglio i prodotti realizzati. Questo lo si deduce dall’accuratezza sia delle foto di ottima qualità, sia per la descrizione sottostante che ne riporta caratteristiche di fattura e dimensione. Esso risulta evidente specialmente Nel reparto food dove alla voce “Cassata” vengono riportate informazioni riguardanti il prodotto (brevettato) e il fine, quello di preservarlo da eventuali urti durante la spedizione. Analizzando l’interfaccia del sito aziendale si deduce che la struttura è ordinata, infatti sono presenti sul lato della colonna sinistra le immagini dei prodotti che ruotano in sequenza, mentre a destra una parte descrittiva sotto la voce “chi siamo” analizza l’operato dello store. Le due colonne hanno diversi contenuti che marcano in maniera differente due stili relativi all’azienda.
Percezioni interne ed esterne
Internamente l’immagine che riflette l’azienda Becabox factory è di una impresa divisa in due grandi tronchi, che ricoprono settori differenti. Una relativa al packaging quindi alla produzione di confezione in latta brevettate, da certificato registrato, dove la particolarità risiede nel personalizzare con decorazioni “ad personam” le scatole acquistate. L’altra dedicata al settore automobilistico quindi sviluppo meccanico. Due mondi completamente differenti che non hanno nulla in comune se non il metallo. La percezione esterna che si ha è quella di un brand che da un lato è legato ad una tradizione come può essere quella automobilistica, che connota all’interno valori quali laboriosità, precisione, serietà, ma anche passione fatica ricerca e sviluppo. Diversa dall’atmosfera che si può respirare nel reparto packaging o confezionamento, dove il tema è la creatività data anche dalla richiesta del cliente.
Analisi SWO T Becabox
Punti di Debolezza - Non utilizza Social Network - Lavora su un solo supporto
za r o f i d i t n Pu
rodotti p i e d e n alizzazio n o s r e p e t - For rodotti p i e d e r u is icoperti r - Molte m o t a c r e ri di m - PiĂš setto odotto brevettato pr - Vanta un
SWO T OpportunitĂ
twork e N l ia c o S u s atore - Promozione ura al piccolo consum ert - Maggior ap
Minacce - Mercat i Stranie ri - Grossi Competit or
Competitors Indiretti
IKEAst oria
La storia aziendale mostra come, in più di sessant’anni, IKEA sia cresciuta e abbia evoluto il suo business partendo dalle foreste della Svezia del sud per poi diventare un nome di spicco nella vendita al dettaglio in tutto il mondo. La storia di IKEA comincia nel 1926, anno di nascita del suo fondatore, Ingvar Kamprad, originario delloSmåland, nel sud della Svezia. Ingvar, che crebbe in una fattoria chiamata Elmtaryd, vicino al piccolo villaggio di Agunnaryd, decise molto presto di sviluppare una sua attività. Il nome dell’azienda venne realizzato unendo le iniziali del suo creatore “IK”, l’iniziale della sua fattoria “E” e quella del suo villaggio “A”. L’attività di Ingvar cominciò prestissimo, quando già da piccolino cominciò a vendere fiammiferi e poi in seguito semi, matite (che oggi sono uno dei principali gadget
aziendali) e penne a sfera. Nel corso degli anni, grazie alle abilità imprenditoriali del suo fondatore, IKEA divenne un’azienda d’arredamento che già negli anni ‘40 e ‘50 iniziò a esplorare le nuove frontiere del design, del montaggio fai da te, dell’uso dei cataloghi, della pubblicità e degli spazi espositivi per promuovere i prodotti. Negli anni ‘60 e ‘70 il concept di IKEA comincia a prendere forma e sono aperti diversi store che promuovono alcuni dei prodotti che poi divennero storici per l’azienda. Dagli anni ‘80 in poi sbarcò prima in Europa e negli USA, fino ad arrivare al Giappone e la Russia. Nel corso degli anni l’azienda sviluppò un’attenzione particolare i bambini e si impegnò in progetti sociali e ambientali, che divennero una vera e propria filosofia “per un agire economico corretto e di successo”. Nella storia aziendale di IKEA emerge come la dedizione, la capacità imprenditoriale di un uomo e l’attenzione focalizzata verso l’innovazione portarono un uomo che vendeva matite a trasformare la sua attività in un colosso mondiale. Emerge come il coraggio di esplorare nuovi orizzonti portò alla realizzazio-
ne di un vero e proprio impero, facendo dell’innovazione e del design per tutti uno dei punti cardine dell’attività in questione, fino al formarsi di una vera e propria filosofia di IKEA, una azienda attenta a tutte le esigenze del cliente e al suo stile di vita, che, per soddisfare tutti i suoi bisogni opera in maniera corretta e pulita, rispettando l’ambiente e cercando anche di aiutare i più bisognosi.
Mission e Attivita‘ Ikea è una azienda multinazionale con punti vendita in 37 paesi nel mondo e un fatturato di circa 20 miliardi di euro, che nasce come piccola realtà in Svezia e nel corso degli anni si è specializzata nella vendita di mobili, oggettistica e soluzioni d’arredo. È in grado di offrire, integrare e personalizzare soluzioni per ogni ambiente della casa, oltre a una serie di servizi a misura del cliente. Ikea opera anche con le aziende, alle quali propone soluzioni di mobilio e arredo molto vantaggioso. I pezzi offerti sono tutti di buona qualità, a un basso prezzo, ma con un’attenzione particolare per il design, coerentemente con la mission aziendale, che è chiara, semplice, diretta e ben formulata e si propone di migliorare la quotidianità de-
lla maggior parte delle persone, la vivibilità delle loro case o il comfort dei luoghi in cui lavorano tutti i giorni, offrendogli una vasta gamma di prodotti di buon design, quindi belli, con impatto estetico, ma allo stesso tempo funzionali e duraturi, ad un prezzo così basso che è accessibile alla maggior parte delle persone di tutto il mondo.
Item della Comunicazione
Marchio
Il logotipo di IKEA è composto da due colori: il blu e il giallo, scelti per richiamare i colori della bandiera svedese, paese del quale è originario il creatore di questo marchio. L’immagine che riflette questo logotipo, per la sua forma geometrica, è di semplicità e luminosità riflettendo così lo stile dell’azienda che è ispirato alla struttura delle case in svedesi, rispecchiando un ambiente naturale e fresco. Sia per la tipografia, per la quale è stato utilizzato un font creato appositamente, l’IKEA Sans Serif, che per le forme, si percepisce a prima vista l’immagine della azienda richiamando a un’azienda ben strutturata e fortemente posizionata che offre sempre al cliente la migliore qualità nei suoi prodotti a un prezzo accessibile. L’azienda utilizza diversi payoff, tra i più famosi si ricorda: “Spazio alle idee”, un chiaro richiamo alla creatività e flessibilità proprie del brand. Quello attuale, presente nel Sito Internet
Italiano, che indubbiamente richiama al periodo di recessione nazionale e mondiale (rilevando allo stesso tempo i vantaggi competitivi dell’azienda) recita: “Qualità al miglior prezzo”. Le divise dei dipendenti per coerenza con i colori sociali sono costituite da polo gialle con il colletto blu scuro sul quale scorre una riga gialla con il marchio “Ikea” in azzurro posto sul petto, oppure da polo blu con una riga gialla sulle maniche e il colletto con il marchio in giallo posizionato sul petto.
Sito Internet
IKEA è un marchio Internazionale, la sua homepage presenta una lista di tutti i paesi nei quali è presente il brand, ognuno realizzato nella sua lingua. Questo fa capire già di primo impatto l’importanza e la forza di quest’ azienda. Nella sezione di ogni paese, apparano delle offerte specifiche. Per quanto riguarda il sito italiano, questo ha una maniera molto strutturata di presentare tutta la gamma dei suoi prodotti. Esiste una sezione per ogni ambiente della casa, mostrando in
primo piano tutte le novità dei prodotti. Analizzando il sito italiano, troviamo le “novità” del momento, accompagnate da una immagine attraente e chiara che comunicano in maniera precisa il messaggio. Con questa strategia IKEA intende provocare una emozione nell’osservatore lasciandogli un ricordo del brand. Nell’header della pagina è presente una suddivisione per ambienti che raccoglie tutti i prodotti collegati al catalogo. Ogni sezione della gamma aiuta l’utente nella navigabilità che è ottima visto che i contenuti del sito non si perdono e il cliente non si annoia riuscendo a consultare tutto in maniera ordinata e divertente. Questa maniera di sistemarli porta l’utente a avere la necessità di cercare di più senza fermarsi addentrandosi nella pagina.
cebook e youtube permettendo all’utente di collegarsi a questi canali. Nella parte inferiore, invece, si trovano i link di utilità e i diversi tipi di servizi offerti da IKEA. In questo caso, l’utente, dopo aver visto le informazioni più importanti può continuare la visita. Il contenuto del sito web di IKEA è quindi strutturato intelligentemente per catturare l’attenzione e far conoscere a tutti i suoi prodotti e rimanere suscitare un ricordo negli utenti, creando una forma di strategia digitale funzionante. Per quanto riguarda il layout, il sito utilizza sempre un fondo in bianco con testo in nero che permette avere una navigabilità che non stanca e allo stesso tempo mette in risalto i contenuti promossi, che sarebbero stati troppo pesanti in altre forme. L’utilizzo delle risorse multimediali come l’immagine, i video e le animaUna delle caratteristiche più zioni permettono che il sito non importanti del sito sono le pa- sia noioso e statico, al contrario role chiave posizionate in lo rende un sito sempre in movimaniera precisa che sono lo- mento e visitabile. calizzate dall’utente, permettendogli nell’immediato di trovare l’informazione che sta cercando. Il sito fa bene notare anche i link ai Social Network: Hemma, Fa-
Target Il Target è costituito prevalentemente da: • Piccoli Consumatori, • Piccole, medie e grandi aziende (FIAT), • Piccole e medie attività commerciali. IKEA vanta un Target davvero molto ampio. Quello più importante, però, probabilmente è costituito dai piccoli consumatori. L’azienda propone i suoi prodotti per questa fascia come possibili soluzioni di arredo creativo per la casa. Ogni ambiente ha una sezione dedicata che raccoglie i prodotti del catalogo che
possono essere combinati per creare delle personalizzazioni a misura del cliente. È possibile acquistare tutto per la propria casa: dai set di piatti, posate e bicchieri, alle tazze da tè, piante grasse, quadri, fino ai mobili per le stanze, lenzuola, divani, giocattoli, ecc… Questa attività di vendita avviene secondo la filosofia IKEA che propone i suoi pezzi a un basso prezzo e molti servizi dei quali i consumatori possono avvalersi. L’acquisto dei prodotti può avvenire online con un servizio celere di trasporto e montaggio mobili, oltre che, ovviamente, negli store, che sono diventati una vera e propria attrattiva visto che
è possibile passarci una giornata intera senza annoiarsi, esplorando le varie sezioni dedicate agli ambienti della casa con tutte le soluzioni proposte, e assaggiare dei piatti tipici svedesi nei fast food all’interno. Inoltre è stato creato un Social Network dedicato, HEMMA, all’interno del quale gli utenti possono vendere i loro pezzi usati e scambiarli, oppure proporre soluzioni di arredo alternative. IKEA dunque ha messo in atto un vero e proprio processo di fidelizzazione interagendo con i clienti e stimolandoli di continuo soprattutto mediante Social Network come Facebook e Twitter o mediante Youtube sul quale vengono pubblicati cartoon per i più piccoli, tutorial video per montare i mobili o session di cucina svedese che spiegano la preparazione dei piatti tipici. L’azienda, dunque si propone in maniera solare e creativa nei confronti di questo Target, sia nel proporre i suoi prodotti che nelle soluzioni proposte. Per quanto riguarda invece il Target delle aziende e delle PMI, IKEA offre soluzioni d’arredo per le aree di lavoro più disparare mettendo anche a disposizione delle attività in questio-
ne dei planner per consulenze d’arredo, progettazione e realizzazione delle aree di lavoro. Sono proposte delle soluzioni per creare o migliorare la propria area di lavoro e dei prodotti-chiave da utilizzare nei vari ambienti. Anche in questo caso è possibile acquistare il pezzo online o direttamente negli store. IKEA, dunque, con questo Target, si pone in maniera più professionale, ma comunque mantenendo un piglio creativo e coinvolgente.
IKEA Italia utilizza una fan page di Facebook seguita da più di 241.000 persone, con un impatto visivo importante. È composta di 15 sezioni che fanno riferimento alla attività del marchio, alla sua storia, le sue promozioni, gli eventi, i cataloghi e altro. Queste informazioni sono strutturate in maniera ordinata e chiara, utilizzando anche degli elementi creativi come video e immagini che fanno parte della sua strategia per coinvolgere gli utenti, portandoli sempre più a conoscere il marchio. In specifico è presente una sezione “IKEA sempre con te” dove si mostrano in maniera iconica tutti i canali sui quali è posizionato il marchio, rendendolo sempre alla portata degli users.
Un’altra sezione molto attraente e utile è quella dei “Sondaggi”, dove il cliente può partecipare e rispondere alle domande presentate, così da potersi divertire e interagire, ma allo stesso tempo permettere a IKEA di ottenere informazioni importanti sulle preferenze del target. Il layout è sempre coordinato con l’immagine corporativa, utilizza dei colori luminosi e linee geometriche come tutte le immagini che pubblica. Da qui si denota a primo impatto la cura che ha il marchio nel presentare ogni immagine. L’amministrazione pubblica dei post in maniera oculata, allo scopo di informare la community degli annunci più importanti del marchio, offerte, domande, sondaggi, links, notizie e spot. La cosa più importante di questo sito è comunque l’interazione che c`è tra il marchio e gli utenti che seguono la pagina. Su ogni post c’è sempre un feedback positivo e questo è indice di una strategia di successo.
Il layout di IKEA su Twitter è molto collegato a quello di Facebook. L’azienda ha deciso di collocarsi su questa piattaforma integrandone perfettamente la sua comunicazione con quella delle altre che utilizza. Come per Facebook, c’è molta interattività con gli utenti e le immagini pubblicate molto spesso uguali. Questo evidenzia una strategia utilizzata per creare riconoscibilità immediata del marchio oltre che di promozione delle novità acquistabili negli store.
IKEA utilizza il nuovo layout che Twitter offre per le aziende, con una struttura simile alla fan page di Facebook. L’account è seguito da circa 92.700 followers, indice del fatto che il profilo è ben sistemato, anche se i Tweet sono poco più di 1000, non tantissimi. Ciò, probabilmente sta significando che i post sono oculati e vengono utilizzati per capire meglio i gusti della possibile clientela oltre che per coinvolgerla. Lo sfondo e il banner utilizzati per questo profilo di IKEA sono immagini piene di luce, semplici, colorate, coerentemente alle caratteristiche dei suoi prodotti, belli, vivaci e di alta qualità.
Hemma
Hemma è il Social Network creato appositamente da Ikea per la sua community di utenti allo scopo di condividere opinioni, proporre soluzioni alternative e far socializzare gli utenti. La creazione di questa piattaforma è parte della strategia attuata dal brand per coinvolgere i suoi clienti e fidelizzarli ulteriormente. Il marchio Hemma è stato realizzato con un font Ikea Sans, minuscolo, di colore nero e il suo payoff recita: “questa casa è un albergo”. La scelta cromatica dell’azienda per la realizzazione del sito è stata quella di abbinare il bianco per risaltare i contenuti multimediali del social, all’arancione, un colore caldo ed avvolgente. È possibile loggarsi all’interno della piattaforma creando un account corretto o mediante Facebook. La pagina è divisa in due sezioni principali: “Argomenti” e “chiedi e rispondi”. La prima è divisa in sei sotto-sezioni ed è ricca di fotografie e video in pieno stile IKEA. È possibile inoltre consultare il catalogo social e acquistare i pezzi IKEA di seconda mano messi in vendita dagli stessi iscritti che possono così metter online i loro contenuti e le loro opinioni confrontandole. Per gli user inoltre è possibile creare delle soluzioni ad hoc, mediante corretti tool. Hemma è ben collegata anche agli altri Social aziendali, soprattutto al canale Youtube dell’azienda che tra
le altre cose propone una serie animata chiamata “The Hemma Family”. Ogni sotto-sezione della sezione “argomenti” ha un colore diverso, che simboleggia un ambiente della casa e lo identifica, e, ovviamente, ognuno di questi si abbina al colore arancione dominante. Nella sezione “chiedi e rispondi” è possibile condividere invece delle domande o dubbi, ai quali possono rispondere gli utenti stessi all’interno. Le domande condivise sono state più di 600 e le risposte più di 1000, indice del fatto che la pagina è molto visitata e che i suoi utenti sono attivi e interagiscono tra loro sentendosi coinvolti nelle dinamiche dell’azienda e dimostrando attaccamento al marchio. - Spot Tv/Online - Affissioni - Ambient advertising - Pubblicità su carta stampata
Youtube
Il canale Youtube di IKEA ITALIA è stato dedicato a tutti gli amanti della casa e del mondo IKEA. In questo account esistono principalmente quattro tipologie di video: “Spot TV e dintorni”, “Idee in più”, “Come si fa”, “Fun idee da ridere”. - In SPOT TV e dintorni: sono presenti 29 spot IKEA tutti che richiamano sempre all’idea di avere IKEA in casa. - In IDEE in più: troviamo 17 video con interviste, piccoli documentari, racconti, sempre, ovviamente riguardanti l’arredamento IKEA. - In COME si fa: sono stati pubblicati 22 video che suggeriscono diverse attività da fare in casa, come ricette di cucina, arredamento e decorazione. - FUN idee da ridere: in questa sezione troviamo 28 video con episodi di Hemma Family (cartoon animato) e video realizzati negli store per interagire con il compratore in forma divertente attraverso del gioco.
Con questa strategia, IKEA promuove i suoi prodotti e stabilisce un’identificazione tra il marchio e il consumatore, generando cosi dei contenuti virali e arrivando a più persone. Sulla colonna sinistra il canale rende evidente i video del momento o quelli che possono essere interessanti per l’utente, facendo così una distinzione tra gli altri. Questo permette al sito di avere informazioni strutturate per offrire allo user facilità di navigazione e consultazione dei contenuti per farlo rimanere il più tempo possibile al utente sul sito. Nel footer della pagina si trovano poi diversi link che direzionano ad altre pagine come Social, business, e il Sito web, sempre utilizzando immagini colorate e di eccellente qualità.
Percezioni Interne ed Esterne
di comunicazione consiste nel coinvolgere l’utente/consumatore, farlo interagire con gli altri e offrirgli delle soluzioni che può modificare secondo le sue esigenze e a sua volta condividerle sul web (Hemma e Twitter in primis). Il mood scelto da IKEA è molto calmo, allegro, smart, creativo e a tratti “familiare” vista anche la scelta di indirizzarsi molto sulle famiglie (specialmente quelle con bambini) nel corso degli anni 90’ che ne ha decretato un enorme successo. A livello sociale, è molto impegnata nel green, attuando campagne per la tutela dell’ambiente seguendo la filosofia IKEA per un ambiente pulito e un agire economico corretto. Il brand si è impegnato molto anche nel sociale, aiutando i bambini del terzo mondo, con l’istituzione di campagne apposite, come la
Ikea è una multinazionale con sedi in tutto il mondo. La sua struttura aziendale, dunque, vista la portata del volume d’affari, si presenta molto gerarchizzata e abbastanza ramificata. Per quanto riguarda le sue politiche di assunzione, notoriamente predilige uomini e donne con un’attitudine per il lavoro di squadra, attaccati al brand, che siano disposti a lavorare seriamente per l’azienda e a sentirsene effettivamente parte. Anche la sua strategia
campagna pelouche, che prevedeva mediante l’acquisto in un Pupazzo negli store, una raccolta fondi per migliorare l’istruzione di milioni di bambini in Africa e Asia. IKEA è inoltre partner di WWF, Save the Children e Unicef e ha creato la IKEA Foundation, che sostiene programmi che promuovono salute, diritti umani e istruzione allo scopo di migliorare la vita dei bambini bisognosi del terzo mondo.
Analisi SWO T IKEA
Punti di Debolezza - Montare molti art icoli manualmente
za r o f i d i t n Pu
rticoli a i l g e d Ă ualit - Buona q rticoli a i l g e d o t s - Basso Co costo o s s a b a - Design ampio isura o m t l o a m a t t r e e g - Tar ervizi off s i e d Ă it - Molteplic e del client
OpportunitĂ
mercato l a e r ia l p - Am o sudamerican
SWO T Minacce - Crisi ec on - Mercat omica i stranie ri
a i r o Pack st sco To
Lo stabilimento Tosco Pack nasce negli anni 70’ e inizialmente era conosciuto come Scatolificio Pisano. Il resto della storia, da 40 anni a questa parte non si conosce. L’azienda non ha divulgato altre informazioni, ha preferito rimarcare che possiede attrezzature di alta precisione oltre che uno stabilimento molto grande, circa 10 mila mq, e una elevata produzione annua: 5 milioni di mq di cartone pesante l’anno. L’errore è abbastanza grave, perché oltre a mostrare le dimensioni e il volume di produzione per sottolineare l’importanza e la grandezza dell’impresa, si dovrebbe dare più spazio a questa sezione, per sottolineare la professionalità, l’esperienza, l’acquisizione del know-how che non possono essere trascurati. Bisognerebbe dunque raccontare e articolare almeno i punti salienti che hanno portato Tosco Pack alla posizione di azienda leader che ricopre oggi, visto che, 40 anni di storia non si possono sintetizzare in una riga sola.
Mission e Attivita‘
Tosco Pack è una azienda leader nella produzione di packaging in cartone pesante (doppia e tripla onda) di grosse dimensioni per prodotti industriali. Uno dei vantaggi principali dell’impresa rispetto ai suoi competitor è di possedere un prodotto brevettato: la scatola Eco4, dotata di manicotti nelle falde inferiori che ne facilitano lo spostamento, grazie alla eliminazione del pianale. Tra i principali servizi offerti, inoltre, vi è quello stampa serigrafica a colori dei prodotti secondo le esigenze del cliente che può così personalizzare le scatole e deciderne la misura a seconda delle sue esigenze, anche se nel sito, purtroppo, non è possibile visualizzare alcuna lavorazione; questo probabilmente è un errore perché un potenziale cliente che visita il sito, non può constatare la professionalità nella realizzazione del servizio. Una delle peculiarità di questi pezzi, è che questi sono tutti riciclabili, una caratteristica importante che, ovviamente, ha una ricaduta positiva sull’immagine dell’azienda, che è fortemente impegnata nel fornire un prodotto di ottima fattura, ma che non danneggi l’ambiente.
La mission aziendale non è chiaramente esplicata, ma si capisce come Tosco Pack nei contenuti pubblicati, voglia far trasparire un’immagine seria e professionale fornendo al cliente un prodotto progettato e realizzato in maniera precisa, grazie anche a un’esperienza pluridecennale. Pur non essendo chiarissima, è palese come questi punti sulla esperienza e il know-how acquisiti in tanti anni di attività di produzione per un settore (quello dell’industria pesante) che richiede alta precisione e serietà. Probabilmente, visto l’ambito in cui è settorializzata l’azienda, la mission focalizza su una caratteristica molto importante ed è anche coerente con l’immagine che vuole dare, anche se, si potrebbe sottolineare tra le altre cose, come questa sia impegnata a fornire prodotti sostenibili oltre che di alta qualità.
Analisi del Target
Il Target di Tosco Pack è costituito da prevalentemente da: • Aziende medio-grandi,
Traget e ha lanciato sul mercato anche un nuovo prodotto brevettato, la scatola Eco4, che è penetrabile da tutti i suoi lati, facilmente montabile e costituisce senza dubbio un vantaggio competitivo rispetto ai suoi competitor. Il prodotto però è potenzialmente applicabile a tutti i settori e potrebbe contenere prodotti di vario tipo quali: documenti, vestiti, macchinari, elettrodomestici, ricambi, ecc. Per questo motivo, un altro target al quale l’azienda potrebbe quindi decidere di puntare maggiormente è costituito dalle PMI, vista la versatilità del prodotto, che potrebbe contenere qualsiasi cosa. Tosco Pack garantisce consegne veloci anche per piccoli lotti, quindi ciò vuol dire che probabilmente tra i suoi clienti già raccoglie alcune attività commerciali che si avvalgono dei suoi prodotti. Riteniamo però che l’azienda dovrebbe prestare maggior attenzione e stimolare ulteriormente questa fascia di mercato che potrebbe garantire maggiori entrate all’azienda. Item della Comunicazione
I Settori di interesse sono: • automotive, stampaggio lamiere, • meccanico, elettrodomestici, • industrie metallurgiche. Il Target preferito dall’impresa è dunque costituito dalle aziende, che, vista la tipologia di prodotto sono anche quello più indicato perché è quello che può garantire maggiori entrare. Tosco Pack suggerisce a quale settore può essere applicato il suo prodotto nella descrizione all’interno del sito. Le scatole vengono proposte per contenere i pezzi della produzione in maniera sicura e facilmente gestibile all’interno del magazzino. Queste possono essere inoltre personalizzate mediante il servizio di stampa serigrafica a colori che permette al cliente di imprimere ciò che preferisce sui box e di poter decidere le dimensioni delle quali verranno realizzati. L’azienda quindi si pone come in maniera flessibile e professionale con il suo
Marchio
Il logotipo di Tosco Pack è costituito da due elementi principali: una figura geometrica “cubica” che richiama al packing, ossia all’attività aziendale e al nome dell’impresa. Dal punto di vista grafico il “cubo” è una figura aperta costituita da linee simmetriche, e riflette pulizia, precisione, chiarezza e apertura nei confronti delle esigenze del cliente. Il colore verde è una scelta che comporta un duplice richiamo, uno al prodotto realizzato, ossia le scatole e uno riguardante la impronta “green” dell’azienda e alla sostenibilità del materiale utilizzato: il cartone che può essere facilmente riciclato. Il font utilizzato è un sans serif bold, di colore nero; riteniamo che, probabilmente, questa scelta cromatica causi un contrasto eccessivo all’interno della struttura del logotipo e che la sovrapposizione di una figura piana con dei tridimensionali porti a una scomposizione
nello spazio (rottura del piano). Dato il disequilibrio dei due elementi, suggeriamo che per riordinare il piano vengano declinate solamente le iniziali dell’azienda (“T” e “P”) all’interno del logotipo, in una prospettiva tridimensionale.
Sito Internet
Nel sito web, il brand ha deciso di adottare una comunicazione semplice, asciutta ed esplicativa, sottolineando la praticità del suo prodotto e la stabilità e serietà dell’azienda. Per quanto riguarda il layout, l’immagine è pulita e geometrica coerentemente scelta per il tipo di prodotti promossi. Anche per l’uso che si fa dello sfondo bianco sempre abbinato a linee verdi, la percezione che si ha dell’azienda è di una entità precisa, pulita e ben coordinata nel suo interno. La grafica e il layout sono senza fronzoli e rispecchiano pienamente l’immagine dell’azienda. L’unico Social utilizzato è Youtube. Il canale, però, è stato creato semplicemente per postare il video di uno dei prodotti principali dell’azienda, ossia la scatola Eco4, dotata di brevetto e non per essere utilizzato per la diffusione di altri contenuti.
Il sito di Tosco Pack presenta una struttura lineare e razionale dal punto di vista dei contenuti inseriti, suddiviso in quattro sezioni principali ossia: Home, Azienda, Prodotti, Contatti, spiegando in maniera asciutta di che azienda si tratta, che cosa produce e come contattarla. Gli elementi all’interno del sito sono ordinati, equilibrati e ben ripartiti anche ricorrendo all’utilizzo multimediale.
Percezioni Interne ed Esterne
Tosco Pack vuole riflettere l’immagine di un’azienda leader, che realizza prodotti in maniera seria e professionale, dalla progettazione alla realizzazione delle sue scatole, per garantire ai suoi clienti un prodotto di qualità, curato nei minimi dettagli. Oltre alla serietà e alla professionalità, però, l’azienda vuole offrire anche grande flessibilità garantendo al cliente una consegna veloce anche per i piccoli lotti, la scelta della dimensione dei pezzi e la personalizzazione totale mediante un servizio di stampa serigrafica che permettono di ottenere un prodotto a misura del cliente. Oltretutto vuole risultare come un brand molto attento alla tutela dell’ambiente, realizzando prodotti riciclabili, pur lavorando a stretto contatto con il settore industriale. L’azienda, in effetti, riflette abbastanza questa sua aspirazione. Traspare una grande cura del dettaglio e dedizione sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione ai prodotti, e anche il fatto di vantare un prodotto brevettato trasmette serietà e professionalità. Inoltre mediante il servizio consegna veloce, le stampe e le dimensioni personalizzate delle scatole conferiscono grande flessibilità al marchio. Per incrementare l’immagine di azienda professionale, però, Tosco Pack dovrebbe essere più attenta ad alcuni dettagli, quali ad esempio quello di creare una sezione “Story” ufficiale, ben articolata e dettagliata, che racconti i 40 anni di esperienza dell’impresa e trasmetta sicurezza al cliente e dovrebbe riformulare ed esplicitare in maniera precisa la mission aziendale, anche per far capire meglio l’impegno di Tosco Pack per la tutela dell’ambiente nella realizzazione dei prodotti.
Analisi SWO T Tosco Pack
Punti di Debolezza - Comunica solo med iante il sito, che for se è troppo essenziale - Scarsa cura della grafica del marchio
za r o f i d i t n Pu
evettato r b o t t o ttori d e o r s P i i n t u t u a t t - Van tabile a t a d a è o bile t - Il prodot è molto personalizza to - Il prodot cisione e r P e à it - Flessibil
SWO T Opportunità
twork e N l ia c o S u s - Promozione
Minacce - Mercat i stranie ri - Grossi Competit or
a i r o t s Carta Packing
Carta Packing non ha alcuna sezione “Storia” ufficiale. L’unica cosa che si sa riguardo alla storia aziendale è che l’azienda nacque nel 1997 inglobando alcuni settori dei quali si occupava la ditta Kessler, un’azienda di medie dimensioni, nata nel 1975, che forniva prodotti standard da magazzino. Dunque si sviluppa dai settori di un’altra ditta ed è una realtà abbastanza giovane visto che è stata costituita circa 15 anni fa. L’azienda opera in molteplici ambiti e oggi produce e vende packaging e imballi destinati al settore enogastronomico, oltre a una serie di prodotti per igiene e pulizia. Decidendo di non sviluppare questa sezione, l’impresa non ha colto l’occasione per disporsi nel mercato come una realtà nuova, giovane, ma con un know-how trentennale. Carta Packing dovrebbe perciò pensare di crearne una e rinnovare la sua immagine piuttosto vecchia e stantia.
Mission e Attivita ‘
La mission aziendale non è ben esplicitata, ma nella panoramica all’interno della “Home” emerge come punti su molteplici qualità: il suo know-how, derivato dall’esperienza sul campo e la dedizione nel lavoro, che si riscontra nei continui test e nelle ricerche di mercato per fornire un prodotto sostenibile, all’avanguardia e personalizzabile utilizzando tecniche sempre più innovative. Punterebbe sulle giuste qualità sia del prodotto sia dell’azienda, ma dovrebbe essere palesata, messa in evidenza ed essere accompagnata, a nostro parere, da un cambio d’immagine che rifletta una effettiva innovazione oltre che più freschezza, anche negli strumenti di comunicazione. Ciò porterebbe sicuramente giovamento al brand in questione.
Target Il Target di Carta Packing è costituito principalmente da: - Piccole e medie Aziende, - Piccole e medie attività commerciali. I settori di riferimento sono: - Alimentare e gastronomico - Vinicolo L’azienda opera su più settori e punta a un Target costituito prevalente da aziende e attività commerciali. Non tiene in considerazione il piccolo consumatore anche perché, per il tipo di prodotti promossi, questo non si presta al business dell’impresa che ha come settore di riferimento quello enogastronomico. Uno dei vantaggi principali di Carta Packing è, sicuramente, quello di produrre una vasta gamma di prodotti, che vanno dagli articoli monouso come vassoi, set di piatti e bicchieri, porta-paste, ai packaging per vini sia in cartone sia in legno, entrambi personalizzabili. I clienti, dunque, hanno una vasta scelta di pezzi, che, possono essere così acquistati direttamente da un unico fornitore. Questo costituisce un altro grosso vantaggio per l’azienda che producendo molti formati, in molti materiali può raccogliere un range di clienti molto più vasto. Item della Comunicazione
Marchio
Il logotipo di Carta Packing risulta poco curato dal punto di vist della struttura, avendo la percezione di un testo non studiato graficamente, infatti si tratta probabilmente di un file non vettoriale. Il logotipo è costituito semplicemente dal nome dell’azienda. Il colore “turchese”, richiama una atmosfera rilassante supportata da una banda grigia che costituisce un supporto tra il fondo bianco e il nome della ditta, questo contrasto però, invece di aiutare la lettura del marchio, sporca la sua visibilità. La scelta cromatica forse non è attinente
all’attività dell’azienda, creando una dissociazione tra il ruolo ricoperto e l’immagine proposta.
Sito Internet
Il sito web di Carta Packing si presenta in forma scarna, poco multimediale e interattivo, e a causa della troppa presenza di testo e della poca immagine, causa una percezione noiosa per l’utente, generando poca attenzione e di conseguenza l’uscita immediata dal homepage portando a una diminuzione delle visite. Il contenuto potrebbe avere una migliore strutturazione ed essere più sintetico e maggiormente supportato dalle immagini, invece, sono presenti 9 sezioni, troppo pesanti e anche poco visibili dato il loro posizionamento all’interno della pagina.Visitando il sito si ha l’impressione che l’azienda punti di più a essere contattata che ad avere un marchio ben posizionato. Suggeriamo perciò di riorganizzare tutti i contenuti e razionalizzare così la pagina, rendendola più piacevole e navigabile per avere un sito più affascinante.
Percezioni Interne ed Esterne
L’azienda vorrebbe porsi come una realtà di recente costituzione, europea, con una produzione all’avanguardia, rispettosa dell’ambiente, che ricopre molti settori e lavora con professionalità alla creazione di nuovi prodotti, ma, nella realtà dei fatti, Carta Packing risulta agli occhi di chi la analizza, semplicemente come la prosecuzione di un’altra ditta, della quale ha ereditato i suoi contatti. Questa innovazione e avanguardia non traspaiono dalla sua comunicazione, poiché il marchio non è per nulla curato (non è neanche vettoriale) ed è mal impostato dal punto di vista grafico, non utilizza Social Network per comunicare e il suo sito Internet è mal strutturato e molto probabilmente è stato realizzato diversi anni fa e non è stato mai rinnovato.
Analisi SWO T Carta Packing
- Scarsa personalizz azione di alcuni pro dotti - Scarsa promozione online - Scarsa cura dell’a spetto grafico del si to - Scarsa cura della grafica del marchio
rza o f i d Punti
porti p u s ù su pi a r o ttori v e s - La ù i a in p rentennale r e p O za t n e nibili i o r p e s i p s d E ler s ati s m e r K o f ta i - Molt ti della dit at - Cont
Opportunità
Punti di Debolezza
SWO T
twork e N l ia c o S u s odotti - Promozione r p i e d à ttore it e iv s t a o e u r s c l e e r d io - Magg o Eventi e r ie F a e n zio - Partecipa
Minacce - Mercat i stranie ri - Grossi Competit or
Comparazione 1-1 Cromobox-Renoir
Colograf è una piccola azienda italiana nata circa 10 anni fa, dalla richiesta di un artigiano che commissiona dei biglietti da visita in lamina di legno stampati a colori in occasione del Salone del Mobile. La ditta serigrafica inizia dunque da qui, il suo lavoro di stampa su packaging di media tiratura. Nasce cosi la linea Cromobox, in richiamo al colore “cromo” ed alla scatola di legno “box” che esordisce sul mercato nel 2008, protetta da un brevetto a livello internazionale. Il valore aggiunto risiede nell’innovativo sistema di personalizzazione del packaging, che lo rendono elegante e al tempo stesso unico. Viceversa Renoir, nasce prima e si posiziona in un settore ben specifico, quello vinicolo. Il legame con questo rappresenta la radice della propria attività. Infatti, da diversi anni ormai, si occupano della commercializzazione di confezioni regalo, packaging per il vino, cesti natalizi e idee regalo in occasione di festività. Da quello che emerge entrambe, concentrano in loro focus nel medesimo settore, quello “vinicolo”. Facendo un’analisi dettagliata, ci si accorge quanto per Renoir sia importante coltivare i propri clienti, offrendo loro non confezionamenti di alta qualità, ma anche l’attenzione a non tralasciare nessun particolare, allegandovi anche degli accessori di pregio. Da questo punto di vista Cromobox, presenta delle carenze sia riguardanti la tipologia dei materiali, infatti ricordiamo che utilizza esclusivamente legno di betulla, sia dal punto di vista degli accessori, che non sono contemplati nella produzione. Potrebbe perciò considerare l’ipotesi di utilizzare legni più pregiati e di produrre accessori col proprio marchio impresso da associati alle confezioni. Inoltre dimostra una certa difficoltà ad interagire con piccole aziende e i privati, un ostacolo che Renoir oltrepassa avvalendosi
di una rete di agenti plurimandatari dislocati sul territorio nazionale che permettono al cliente di toccare il prodotto con mano, ottenendo una percezione diretta di come opera l’azienda, sfruttando così anche la possibilità di incrementare la domanda tramite l’antico sistema del passaparola. Renoir, tralascia, però un aspetto attualmente troppo importante legato ala valorizzazione del brand stesso, la comunicazione attraverso Internet, essendosi posizionata solamente su un Social Network di nicchia, Vinix. In questo senso, Cromobox è posizionato su una moltitudine di piattaforme utilizzate per comunicare, per citarne alcune: Facebook, Twitter, Youtube, passando per Flickr, ma anche quelle più professionali quali Linkedin e quelle di nicchia come Vinix. L’utilizzo è finalizzato allo scopo di avere in primo luogo una maggiore visibilità con l’estensione del proprio raggio d’azione in ottica di ampliamento Target. Ne segue un elevato potere comunicativo attraverso questi canali d’interazione. Non è però meno importante l’accostamento con note case vinicole che permettono collaborazioni utili per la disposizione del brand.
I siti aziendali presentano chiaramente differenti impostazioni, di stile, di grafica, di struttura. Se per Renoir la classicità è sinonimo di qualità, Cromobox sceglie un layout pulito nella forma, aspirando a comunicare come altre aziende di ben altro spessore come Apple. In questo senso l’azienda dovrebbe seguire un proprio stile come è per Renoir, che valorizza il proprio prodotto in maniera paradossalmente più personale. In rete, attraverso vari profili si possono visionare immagini relative alle manifestazioni più importanti come il Vinitaly, attualmente una vetrina di grande lancio, non solo italiana, quanto internazionale. Cromobox in questo sistema è fortemente presente e partecipa in maniera attiva ormai da molti anni, mentre Renoir solo da poco ha iniziato le partecipazioni a eventi di questo tipo.
Cromobox-Enobox
Cromobox ed Enobox sono due aziende abbastanza giovani, entrambe producono packaging in legno di betulla e sono molto settorializzate nel wine. Le differenze tra le due, però, sono molteplici: la prima vanta un processo di stampa serigrafica brevettato a livello Internazionale, che permette di personalizzare il box totalmente o parzialmente, questo è certamente da considerarsi un vantaggio competitivo rispetto al suo competitor che offre anch’esso questo stesso servizio di personalizzazione mediante stampa serigrafica o a laser, ma senza alcun brevetto. Per quanto riguarda il Target dei due marchi, invece, Enobox non considera la fascia del piccolo consumatore, ma predilige solo aziende e PMI attinenti al wine, unico settore al quale è legata, tanto che, nella produzione sono inclusi molti accessori oltre ai box, quali ad esempio: espositori, clip per i box, pagliette, rivestimenti in raso e cofanetti per il beverage. La linea Cromobox, invece, non produce accessori ma, potenzialmente, è aperta a un Target molto più ampio, che, oltre alle aziende vinicole raccoglie attività commerciali appartenenti ad altri settori quali ad esempio l’abbigliamento ma ancora di più punta al cliente
privato che fino a poco tempo fa era stato considerato poco. Nonostante ciò, l’impresa tiene sempre presente qual è il suo Target e settore di riferimento, e a differenza del suo competitor diretto, lo stimola costantemente e cerca di mantenerlo nel migliore dei modi, partecipando attivamente a iniziative ed eventi importanti come il Vinitaly, stringendo delle partnership con cantine molto importanti come quella che produce il Barbera, facendosi promotrice di iniziative che sono partite anche dalla rete (#Tweetyourwines) e posizionandosi sugli spazi web dedicati a questa nicchia come Vinix, un Social Network creato per gli appassionati di food&wine. I logotipi utilizzati dalle imprese, sono anch’essi molto diversi. Entrambi sono abbastanza statici, ma quello di Cromobox, è ridondante e punta sicuramente di più a esplicitare le caratteristiche del suo prodotto attraverso la dicitura “Italian Design” e la bandiera italiana, invece che il settore di interesse. Al contrario quello di Enobox, punta di più a far capire all’osservatore l’attività svolta, che, essendo direttamente connessa con il vino, la riflette anche nella scelta cromatica e nella forma. Un altro punto di divergenza che emerge è quello del modo di comunicarsi: Enobox vorrebbe porsi sul mercato come un brand che punta all’eleganza e alla raffinatezza dei prodotti, mentre Cromobox che dimostra un piglio più creativo, smart, ha anche un modo di promuoversi più dinamico visto che utilizza molti Social Media/ Network per aumentare la sua notorietà e diffondere i suoi prodotti, a differenza del suo competitor che non ne utilizza nessuno. Entrambe le aziende hanno un Sito Internet ridondante e disordinato ma Enobox è dotata di una fornita sezione di e-commerce che Cromobox, nell’ambito di un re-styling del suo Sito aziendale potrebbe decidere di iniziare a utilizzare per la vendita online.
Cromobox-Becabox
Le attività prese in considerazione si diversificano principalmente per il materiale che utilizzano. Becabox infatti, per creare le sue confezioni usa la latta, Cromobox invece, il legno. Appa-
re evidente,la differenza anche nelle lavorazioni dei materiali adoperati, questo perché il settore d’interesse di Becabox varia, includendo anche quello alimentare. Proprio la presenza in questo settore porta al brevetto registrato dall’azienda per una miglior conservazione del cibo durante le spedizioni. Analogamente, anche Cromobox ha presentato un brevetto a livello internazionale per il processo di stampa dei suoi pezzi e la struttura delle scatole, che non presentano né chiodi, né viti, con la possibilità di essere smontate e ripiegate occupando solo 2 cm di spessore. Un’altra similitudine è costituita dal sistema innovativo di personalizzare i prodotti. Mentre per Cromobox però rappresenta un servizio aggiuntivo che comunque garantisce grande visibilità, le confezioni Becabox hanno come obiettivo quello di risaltare i brand, diventando al tempo stesso splendidi oggetti da collezione. Il settore vinicolo come anticipato, è il focus delle due aziende, la loro interazione con questo è differente perché differente è il loro approccio con il proprio Target. Becabox dal punto di
vista comunicativo è più sterile, non presenta account di alcun Social Media/Network, ma dispone di un catalogo prodotti scaricabile direttamente dal sito di riferimento, una idea interessante che potrebbe essere sfruttata da Roberto Colombo e ispirare la realizzazione di un portfolio online per visionare i prodotti. Non si capisce con precisione l’estensione del Target, ma presumiamo che l’azienda abbia una rete di collaboratori impegnati nella promozione dei prodotti. Cromobox viceversa è molto attiva sul web e sfrutta a pieno la rete, con un impatto notevole, certo servirebbe discutere dell’uso, ma è ovvio il valore che assume questa risorsa per una piccola realtà. L’ultima cosa che è importante prendere in considerazione ai fini dell’analisi è il re-styling da parte della ditta sici-
liana del sito Internet, che è stato dotato di un tocco d’innovazione e creatività, anche se i dubbi rimangono soprattutto se analizziamo la sezione “Storia” che è praticamente assente. Cromobox , da parte sua, ha realizzato un sito d’ispirazione “appleiana”, anch’esso senza la sezione “Storia” che sarebbe bene aggiungere nel caso di un re-styling del sito, che porterebbe anche alla diminuzione delle immagini che sono troppe e a una razionalizzazione dei contenuti ripetitivi. Una ulteriore differenza si ha nel considerare la partecipazione ad eventi legati alla propria attività, come ad esempio il Vinitaly,
una ottima occasione che può portare dei risvolti positivi per l’immagine del proprio brand e per affermare la propria identità. Molto positivo da parte di Cromobox risulta essere il coinvolgimento in collaborazione con note case vinicole (come ad esempio quella che produce il Barbera), a differenza di Becabox che non prende parte a nessuna di queste iniziative. L’immagine che traspare dalle due aziende, per tutte queste motivazioni appare differenti. Cromobox è una piccola realtà composta di sole 4 persone, tenta di essere dinamica ma in realtà la sua è una struttura aziendale
abbastanza rigida, al contrario Becabox presenta un organigramma differente con un sistema di competenze diviso in vari livelli. Per questo può mostrare e attuare scelte differenti con un approccio più razionale sul mercato. La ditta brianzola appare certamente più presente in rete, cercando di coinvolgere costantemente più persone possibili intorno ad essa, con la promozione di iniziative sul web inerenti al proprio prodotto.
Cromobox-IKEA
Il brand IKEA è molto forte. L’azienda nasce in Svezia negli anni 20’ e vanta un’esperienza di più di 90 anni di storia che l’hanno portata a un crescita esponenziale e a un fatturato miliardario. Cromobox ovviamente è una realtà molto più piccola e giovane, anche se ci sono dei punti di contatto che tra le due realtà e in qualche modo il marchio di Roberto Colombo potrebbe trarre ispirazione dai valori, dal mood e dal modo di comunicare online della multinazionale svedese. D’altro canto anche le misure box della sua linea hanno subito l’influenza di questo colosso, visto che dai 17 formati disponibili, si passò ai 7 standard proposti da IKEA. Pur essendo due entità che operano in ambiti diversi, queste hanno in comune il Target dei Piccoli Consumatori. Anche l’azienda di Colombo, infatti, inizia a puntare ad offrire alle persone soluzioni per la casa, ma con un tocco di stile e creatività. Per far questo dovrebbe trasmettere una immagine più smart, dinamica, creativa e giovanile e magari dar vita a una linea di pezzi già personalizzati che possano essere interessanti anche per una fascia d’età più bassa di quella attuale, proprio come IKEA. Entrambe le aziende sono molto impegnate nel sociale, IKEA, infatti, nella sua vision considera di primaria importanza la salvaguardia dell’ambiente e “un modo di produrre pulito per un agire economico corretto”, inoltre è impegnata in una serie di iniziative e campagne a favore del sostentamento e della scolarizzazione dei bambini di Africa e Asia. Si registrano anche una serie di partnership con
Unicef, Save the Children e WWF. Anche Cromobox, nel suo piccolo, si impegna in una serie di iniziative benefiche e di donazioni all’Ospedale Gaslini di Genova. Anche gli strumenti utilizzati per promuovere online i prodotti sono simili: entrambe adoperano Social Media/Network come Facebook, Twitter e Youtube oltre al sito Internet, ma il modo di utilizzarli è molto diverso. IKEA integra molto bene la comunicazione con i diversi mezzi; interagisce molto con i suoi utenti su tutti i suoi profili creando empatia, e comunica le sue novità con un mood molto solare, creativo oltre che in maniera semplice e diretta; utilizza molto i contenuti multimediali, dunque il suo sito le sue piattaforme sono ricchi di fotografie dei prodotti e video di vario tipo (ricette in cucina, serie cartoon, spot, video virali, soluzioni da offrire ai clienti) che interessano l’utente, lo stimolano e gli facilitano la navigazione. I profili di Cromobox, invece, non sono ben collegati né tra loro né con il sito; ad ogni modo si approccia con uno stile friendly e informale agli user e utilizza molto materiale fotografico essendosi posizionato anche su Flickr, che va però riordinato e Pinterest, mentre sfrutta davvero poco Youtube che potrebbe rappresentare una risorsa preziosa se si serializzassero e diffondessero sulle altre piattaforme dei video riguardanti la linea di prodotti o i settori attinenti. Per questi motivi l’impresa potrebbe pensare di utilizzare alcuni accorgimenti ispirandosi al gigante svedese, utilizzando, ad esempio, molto di più i contenuti multimediali sia sul sito, che dovrà essere ristrutturato, che sulle piattaforme, che dovrebbero anch’esse subire un re-styling ed essere collegate in modo migliore per garantire una comunicazione integrata più efficace e coerente all’immagine che vorrebbe riflettere.
Cromobox-Tosco Pack
Tosco Pack e Cromobox sono due realtà completamente diverse, sia per la tipologia di prodotti, sia per il Target, sia per il modo di promuoversi e i mezzi usati per farlo. La prima è di grandi dimensioni, ha uno stabilimento molto grande e un discreto numero d’impiegati, mentre la seconda, al contrario è molto piccola, a conduzione familiare, costituita da 4 persone. Tuttavia emergono anche alcuni punti di contatto tra le due. Tosco Pack produce scatole in cartone pesante destinate ad aziende medio-grandi soprattutto del settore automotive e attività commerciali di vario tipo, per contenere pezzi industriali, documenti, lamiere ecc… mentre Cromobox produce box in legno, destinati soprattutto ad aziende appartenenti al settore eno-gastronomico, attività commerciali e piccolo consumatore al quale l’azienda ha deciso da poco di puntare, proponendogli i pezzi come soluzioni smart di arredo e ordine per la casa.Si hanno materiali diversi per produrre scatole entrambe molto funzionali, ma destinate a Target diversi. È subito evidente come la clientela dell’impresa di Roberto Colombo sia molto più variegata rispetto a quella del suo competitor e come i box del suo brand siano adattabili potenzialmente a molti settori. Le due aziende vantano entrambe un prodotto brevettato, e questo è da considerarsi come un vantaggio competitivo per entrambe nei confronti dei loro competitor diretti. Tosco Pack vanta un brevetto sulla scatola “Eco4” un prodotto ideato e realizzato per essere montato velocemente e facilitare le operazioni di magazzino, che può essere facilmente personalizzabile mediante un processo di stampa serigrafica (non brevettato), mentre Cromobox produce dei box in betulla senza chiodi e viti serigrafati mediante un processo di stampa brevettato. L’immagine che propone le due aziende sul mercato sono molto diverse, visto che Tosco Pack si pone con un mood molto serio, preciso e professionale, ciò è riflesso anche dal logotipo dell’azienda, costituito da soli due elementi, molto asciutto e sintetico. Cromobox invece si propone in maniera decisamente più dinamica e creativa anche se il suo logotipo non supporta queste qualità. Anche gli
strumenti utilizzati per Comunicare sono molto differenti: coerentemente alla sua immagine la ditta Tosco Pack si promuove in maniera molto più tradizionale e l’unica risorsa che utilizza online è il Sito web, anch’esso molto sintetico, asciutto e bilanciato nella distribuzione di testo e immagini. Cromobox invece ha deciso di comunicare con i suoi clienti in maniera molto più innovativa e dinamica utilizzando tutte le più importanti piattaforme offerte dalla rete oltre al classico sito. Ma, è da dire, il suo competitor dimostra un’identità molto più definita e un’immagine coerente, visto che le declinazioni grafiche e il modo di comunicare dell’impresa di Roberto Colombo non riflettono l’immagine del suo brand.
Cromobox-Carta Packing Carta Packing è un’azienda di origine svizzera fondata nel 99’. È una realtà abbastanza giovane, nata però dall’inglobamento di alcuni settori della ditta Kessler, dalla quale ha ereditato i contatti diventandone a tutti gli effetti una sua prosecuzione. L’impresa con la sua attività di produzione e vendita, ricopre vari settori, ma quello di riferimento può essere considerato senz’altro l’enogastronomico, avvantaggiando in quest’ambito le piccole e medie aziende e le PMI. Anche Cromobox punta allo stesso Target di riferimento, viste le caratteristiche della linea questo può essere allargato ulteriormente ad attività di altri settori e al piccolo consumatore. Le aziende presentano entrambe dei vantaggi competitivi di diverso tipo: la ditta di Colombo, per esempio, vanta un prodotto brevettato, ultra-personalizzabile e facilmente stoccabile, oltre che funzionale e adattabile a più settori. L’impresa svizzera, invece, vanta una vasta gamma di pezzi, anche perché utilizza diversi materiali, ciò permette di variare le tipologie di prodotti realizzati e questo permette quindi di acquistare più prodotti da un fornitore solo. Cromobox e Carta Packing, inoltre, si pongono in maniera davvero differente sul mercato, anzi, si potrebbe dire che operano agli antipodi. La prima avendo ereditato i contatti da un’altra azienda, probabilmente è poco interessata a espandersi e a ricercarne di altri, ma
tutto ciò alla fine potrebbe portare a una situazione d’immobilismo che potrebbe costringerla a cercare vie alternative per trovare nuovi clienti. Per promuoversi al momento utilizza un Sito Internet molto vecchio e a tratto confusionario.Non si è posizionata su alcun Social Network e non sfrutta appieno tutte le potenzialità che la rete offre oggi. A dire il vero non ha mai partecipato neanche a nessun evento del suo settore di riferimento o comunque attinente al packaging per sdoganare i suoi prodotti. La seconda, al contrario, cerca di affermare la sua identità, di precisarla e di distinguersi come una realtà nuova, giovane, smart, tanto che il suo creatore la definisce come “una ventata di freschezza in un settore fino a questo momento adagiato sugli allori”. Visto anche il tipo di Target a cui punta, Cromobox è alla continua ricerca di contatti, e lo fa in primis, sfruttando al meglio la rete. L’azienda, infatti, utilizza un Sito Web più dinamico rispetto a quello del suo competitor ed è posizionata sui principali Social Media/Network, per aumentare la sua notorietà il più possibile e raggiungere quanti più utenti possibile, specialmente quelli amanti del vino che sono posizionati sul Social Network dedicato: Vinix. La linea, in questo modo, viene promossa in maniera più dinamica, piacevole e divertente agli occhi degli user, anche se, probabilmente ciò non avviene nel migliore dei modi visto che bisognerebbe utilizzare degli accorgimenti per non annoiare chi naviga e non inondarlo di informazioni a volte inutili. L’impresa di Colombo, inoltre, da anni partecipa attivamente all’evento principale del suo settore di riferimento, il Vinitaly, attuando anche delle partnership importanti con le cantine vinicole (in primis quella che produce il Barbera) e facendosi promotrice d’iniziative destinate agli amanti del food&wine, che sono partite dal web e hanno avuto un buon ritorno a livello mediatico.
Comparazione 1-all Cromobox risalta come un’azienda forte nel settore del packaging. Rispetto ai suoi competitor diretti e indiretti, possiede rilevanti vantaggi competitivi, soprattutto per il tipo di comunicazione con la quale si propone ai suoi potenziali clienti, per i quali, però, potrebbe attingere alle strategie di IKEA per perfezionarla e per migliorare di conseguenza la strutturazione delle sue piattaforme, visto che questa compagnia ha sviluppato nel corso degli anni delle strategie molto innovative. L’attività di Cromobox rispetto ai suoi concorrenti diretti ha grandi possibilità di espansione, cosa che non potrebbe fare Renoir o Enobox, dato che Cromobox è in grado di offrire molti prodotti di consumo, mentre le altre due sono focalizzate solamente sul mercato del vino. Questo vantaggio competitivo può essere sfruttato per trasformarla in una grande azienda, e ottenere così un’importante crescita delle vendite. Un aspetto che, tuttavia, potrebbe essere migliorato è quello inerente ai materiali utilizzati, in quanto il costo dei prodotti è elevato soprattutto se lo si compara al rapporto qualità-prezzo offerto da altre aziende come Renoir e IKEA. Dunque si potrebbe sopperire a questo svantaggio utilizzando materiali più nobili come legni più pregiati o la pelle. Com’è possibile constatare, Becabox, un altro dei competitor diretti di Cromobox, offre nella sua linea di prodotti, packaging e imballi in metallo, e, anche se il materiale utilizzato è completamente diverso dal legno, esistono caratteristiche simili per quanto riguarda le grafiche/fotografie che possono essere stampate sulla confezione, con la differenza che Cromobox, anche in questo caso, ha il vantaggio della personalizzazione totale a discrezione del cliente con un processo di stampa brevettato, cosa che non ha Becabox
Analizzando la strategia Web e l’immagine aziendale che vuole trasmettere Cromobox, abbiamo rilevato un’area di opportunità, dato che così come viene riflesso dall’attuale logotipo (che evidenzia il “.com”), il marchio è molto concentrato sulla comunicazione digitale, solo che, a questa strategia manca uno degli aspetti più importanti di un brand importante: l’e‐commerce, che viene già utilizzato da diverso tempo dall’azienda Enobox. Cromobox ha la possibilità di promuovere e vendere i suoi prodotti via web, così come fa Enobox, dotata di uno shop on‐line, che appare in primo piano all’interno del suo sito web e risulta molto efficace visto che rende i prodotti della compagnia facilmente disponibili al cliente e offre la possibilità di pagare con i vari tipi di carta di credito e paypal oltre a mettere a disposizione degli utenti un numero di telefono per realizzare gli ordini di acquisto. Con la realizzazione di questa sezione Cromobox potrebbe avvalersi così di un grosso vantaggio competitivo rispetto a uno dei suoi più forti competitor indiretti, ossia IKEA, che non offre un servizio di e‐commerce, ma fornisce solo la possibilità ai clienti di cercare sul sito la disponibilità dei prodotti negli store più vicini. IKEA, però, da parte sua, oltre ad avere una vasta gamma di prodotti, realiz-
za il packaging con un buon design e un livello di qualità simile a quello di Cromobox. La differenza fondamentale rimane, però, nell’accessibilità dei prezzi che senz’altro penalizza l’impresa di Roberto Colombo. A differenza di Tosco Pack e di Carta Packing, la posizione di Cromobox sul mercato è migliore visto che possiede un’immagine corporativa più elaborata. Mentre Tosco Pack e Carta Packing sono aziende focalizzate su un’attività puramente commerciale, Cromobox si preoccupa di sviluppare una strategia di comunicazione digitale che permette di rimanere in contatto con i clienti e di fidelizzarli. Dal punto di vista digitale, vale la pena notare che uno degli aspetti più importanti che differenziano Cromobox dalle altre azienda è la presenza del marchio sui Social Network. Mentre Renoir, Enobox, Becabox, Carta Packing e Tosco Pack hanno presenza digitale solo mediante i loro siti web Web, Cromobox è attiva su Blog, Facebook, Twitter, YouTube, Flickr, Pinterest ed altri ancora. Tuttavia, rispetto a IKEA, che è l’unico competitor esaminato con una grande strategia digitale, Cromobox non ha una struttura ben definita di contenuti all’interno delle reti sociali. Così, mentre IKEA dispone di un team incaricato di gestire e aggiornare il sito Internet e le altre piattaforme tutti i giorni, Cromobox lo fa in maniera più disordinata, saturando a volte gli utenti di informazioni e, non informandoli rispetto a notizie che potrebbero essere importanti.
Roberto Colombo
Secondo la nostra analisi, Cromobox ha le potenzialità di sviluppare una potente strategia digitale, con contenuti strutturati e congruenti in ognuno dei Social Media/Network, cosa che consentirebbe al marchio di posizionarsi come uno dei più competitivi nel settore del packaging. In generale, si è potuto costatare che l’azienda si trova in vantaggio rispetto ai suoi competitor diretti e indiretti, ma deve tener conto di alcuni aspetti riguardanti l’espansione dei suoi prodotti e del suo target mediante lo sviluppo delle funzionalità dello shop on‐line, il re-styling dell’immagine corporativa e l’aggiornamento delle reti sociali per ottenere la qualità e l’efficacia di una compagnia multinazionale.
e i g e t a r st
Un attento lavoro d’analisi condotta sul brand Cromobox e sui suoi competitor ci ha rivelato diverse opportunità per migliorare il posizionamento della marca nel proprio settore di riferimento, nonché in altri mercati che potrebbero rivelarsi congeniali al business di Roberto Colombo viste la duttilità e la creatività della sua linea. Abbiamo inoltre pensato a soluzioni che possano fidelizzare l’attuale target dei prodotti Cromobox, stimolando contemporaneamente altre tipologie di clienti potenziali. Viste le caratteristiche dell’azienda e l’attuale scelta promozionale, abbiamo suggerito alcuni cambiamenti al fine di rendere più coerente ed efficiente la strategia online ottimizzando e integrando i mezzi già utilizzati al fine di aumentare la visibilità del brand e attrarne i target. Abbiamo ritenuto inoltre opportuno proporre un restyling dell’immagine dell’impresa per sottolineare il suo mood creativo e smart anche attraverso la corporate identity, il sito web e le reti sociali.
Soluzioni alternative per la tua azienda
Corporate Identity
Nuovo logotipo
Le strategie suggerite a Cromobox sono dirette in primo luogo a una trasformazione delle corporate identity, che comprende la creazione di un nuovo logotipo con nuove scelte cromatiche e la riprogettazione delle reti sociali. Questo re-styling ha lo scopo di trasmettere nuove idee e progetti innovativi, si propone quindi la creazione di un logotipo più moderno, minimal e dinamico, trasportando il nuovo look anche al materiale stampato e digitale. L’idea è di rendere coerenti le declinazioni grafiche, la carta intestata e le piattaforme utilizzate dal brand all’immagine smart, cool, giovane e creativa alla quale l’impresa aspira.
Logotipo attuale
Proposta 1
Proposta 2
Proposta 3
Corporate Identity
Creazione di Gadget Per il lancio della nuova immagine suggeriamo la creazione di gadget non convenzionali come per esempio: Matite, Pennelli da pittura a punta rigida, tavolozza, con disegni diversi tra cui il marchio della società. Obbiettivo: Generare presenza del marchio per mezzo di un oggetto che abbia relazione con l’attività della società. In questo caso la matita e il pennello rappresentano il legno e la stampa dei colori per personalizzare i disegni. Messaggio: “Cromobox ti regala una matita/pennello con cui potrai creare i tuoi disegni”. Preparalo e mandalo tramite - www.cromobox.com - www.facebook.com/cromobox La produzione di questi gadget, oltre a generare riconoscimento di marca fra i consumatori, appoggerà il lancio della strategia digitale, poiché reindirizza gli utenti a visitare il sito web e Facebook per renderli consapevoli del nuovo design e della nuova struttura, producendo così traffico verso queste pagine. Un’altra possibilità potrebbe anche essere quella di produrre delle cornici in legno da scrivania o da parete per fotografie o quadri, opportunamente decorate, riprendendo così il concetto del “vestire le tue idee” in questo caso, le tue immagini.
Target giovanile Per render la linea più fresca e aperta a un Target più giovanile, magari adattabile ad un range compreso tra i 15 e i 30 anni, consigliamo per esempio la creazione di una collezione con stampe più giovanili e attinenti al Target, attinenti per esempio al cinema, l’arte, i fumetti, la fotografia o alle icone giovanili. Oppure un’altra soluzione potrebbe essere quella di utilizzare delle manifatture diverse come per esempio: astucci, porta CD, porta sigarette, ecc .. opportunamente personalizzati.
Mood – Contest per Designers Un modo che può rivelarsi efficace per affermare il mood creativo e dinamico dell’azienda, e al contempo per aprirsi a nuovi
settori e a un nuovo target, oltre che per affermare la presenza del brand sul web e implementare la sua strategia sulla rete, si potrebbe dare vita a un contest, lanciato e sponsorizzato online mediante le pagine di Facebook, Twitter e del Sito Internet. Questo concorso vedrà misurarsi professionisti del mondo del design, artisti, grafici, e allievi di Istituti come IED o le Accademie di belle Arti. Sarà deciso nel caso in cui si compirà tale strategia, se spedire dei modelli di box in legno ai partecipanti oppure diffondere il modello di un box da personalizzare, scaricabile dalla pagina web di Cromobox. Verranno poi selezionate le migliori customizzazioni, esposte in un apposito spazio al Salone del Mobile e mandate in produzione (oltre che utilizzate per il Portfolio), garantendo magari un premio ai vincitori. Ciò permetterà ai partecipanti di ottenere visibilità e al brand di mettere in atto la sua strategia.
Strategie Online (Web and mobile Marketing) La riprogettazione del sito web è certamente una delle strategie più importanti che si consigliano dato che il miglioramento della navigabilità e dell’immagine (che è fondamentale) consentiranno all’utente di passare più tempo su di esso e ottenere più informazioni sull’attività della società e i suoi prodotti, come esemplificato dalla strategia digitale implementata da IKEA, che è stata presa come riferimento in quanto concorrente indiretto di Cromobox. IKEA, nonostante il numero elevato di prodotti che offre ai suoi clienti, ha organizzato il suo sito con una struttura precisa, mettendo in primo piano offerte e novità seguite dalla gamma dei prodotti disponibili, che sono stati separati per tipo. Cromobox ha così la possibilità di riorganizzare la sua pagina per mostrare novità e prodotti ma anche per affermare un suo stile e un mood preciso nel presentare la sua attività e la sua linea. Riportiamo di seguito il diagramma di navigazione proposto per il sito web Cromobox. Come si nota nello schema è stata inserita una sezione “Storia” che è molto importante per definire l’identità e sottolineare la professionalità dell’azienda. In quest’ambito si specificherà anche la mission aziendale che dovrà essere riformulata e resa più esaustiva. Verrà inserita anche una sezione di e-commerce, che rappresenta senz’altro una tecnica innovativa di vendita dei prodotti, soprattutto per una realtà che fa del web la sua cassa di risonanza, questo permetterà inoltre di eliminare la necessità di doversi recare in un luogo fisico per comprarli. Sarà anche possibile, sempre in quest’ambito, utilizzare una apposita app allo scopo di personalizzare online la propria scatola e acquistarla direttamente dallo store. All’interno di quest’applicazione si
Nel diagramma è presente anche una sezione “Portfolio” interattiva che per una realtà come Cromobox è una delle esigenze più importanti a nostro parere. Consigliamo dunque la realizzazione di un portfolio digitale che dovrà essere composto da una serie di fotografie di ciascuno dei prodotti disponibili e delle lavorazioni migliori che sono state effettuate (anche quelle relative al contest di personalizzazione per designers), che contengano magari anche il nome dei clienti nel caso in cui si tratti di pezzi per aziende/attività note. Evitando la saturazione di informazione, l’utente dovrà avere la possibilità di valutare ciascuno di loro utilizzando una scala dall’1 al 10, in modo tale che il brand sia in grado di analizzare i gusti dei consumatori e continuare a creare prodotti rivolti a target specifici. Si propone inoltre di riprodurre il contenuto di questo portfolio interattivo anche in formato stampato per permettere ai clienti a ottenere una chiara idea dell’attività di Cromobox e dei grandi vantaggi che offre. Il formato cartaceo suggerito dovrà essere stampato su fogli di grande spessore piegati a fisarmonica, in modo che sia possibile giocare in maniera diversa con il catalogo, simulando sempre l’interno di una scatola di legno utilizzando effetti di origami. I grandi marchi di oggi utilizzano diverse strategie mobile per avvicinarsi ai loro clienti. Per questo motivo si consiglia di sviluppare
un’applicazione per iPhone che permetta all’utente di interagire con il brand e ottenere grandi benefici. La principale caratteristica che si consiglia per questa applicazione è quella di dare agli utenti la possibilità di catturare le loro foto migliori e stamparle su dei modelli personalizzabili, in modo da poter visualizzare l’effetto finale delle immagini stampate su diversi oggetti per l’arredamento come, ad esempio, scatole per l’archiviazione ed altre decorazioni per la casa. Questa applicazione deve dare all’utente la possibilità di pubblicare le sue creazioni su Facebook e Twitter, oltre a poter inviare un ordine online del box personalizzato con l’immagine. Gli utenti avranno diritto a ricevere anche degli sconti sui loro ordini quando una di queste creazioni verrà pubblicata. Suggeriamo anche la creazione di una versione mobile del sito Cromobox, in modo che l’utente possa visualizzare le informazioni riguardanti il brand, ovunque egli si trovi. Utilizzando la stessa applicazione, l’utente potrà inoltre consultare il catalogo Cromobox dove potrà trovare i prodotti più rappresentativi.
App per smartphone Personaliza tu scatola
utilizzeranno strumenti personalizzati per creare la propria immagine e inviare un ordine online. Questo negozio online darà la possibilità di scegliere fra una vasta gamma di prodotti su cui l’utente può stampare la personalizzazione creata. Gli strumenti principali di questa applicazione dovranno essere basati su forme, colori e testo, in modo che possa essere uno strumento di facile creazione per la marca e semplice da usare per il cliente. In aggiunta a questo modo interattivo per portare l’utente a visitare il sito, si darà la possibilità di accedere ai prodotti Cromobox e al catalogo on-line, con una breve descrizione di ogni articolo e il suo prezzo.
Social Network Facebook, Twitter, Youtube, Flickr, Pinterst, Vinix È proprio la Comunicazione Online che ha differenziato fino ad ora Cromobox dai suoi competitor. Ciò non vuol dire però, che l’uso degli strumenti della rete sia avvenuto sempre in maniera corretta: alcune pagine per esempio avrebbero potuto rappresentare una buona opportunità per la visibilità dell’azienda, ma sono state trascurare, molto spesso non sono state gestite nel migliore dei modi, e su alcune piattaforme si è notata una ridondanza di informazioni e una scarsa cura della grafica e del design, suggeriamo perciò una serie di accortezze per migliorare la navigabilità dei profili aziendai e al tempo stesso per definire in maniera precisa l’identità dell’ azienda. Per Facebook suggeriamo la creazione di una brand page, che risulta sicuramente essere più attraente. Curando la comunicazione visiva, ristrutturando la corporate identity (come abbiamo precedentemente suggerito) e tenendo la pagina costantemente aggiornata con materiale multimediale di qualità e post che coinvolgano gli utenti mantenendo un tono friendly e informale, la navigabilità della pagina risulterà migliore. Su questa pagina, inoltre, potrebbero essere lanciate una serie di offerte promozionali per i nuovi iscritti allo scopo di favorire la consultazione del sito e del Portfolio, l’acquisto dei prodotti e migliorare il rapporto con gli utenti per fidelizzarli in seguito. Le informazioni presenti, dovranno però essere riordinate e facilmente consultabili.
Per Twitter consigliamo la creazione di un profilo aziendale, utilizzando il layout proposto per i brand. Il risultato sarà di una pagina più coerente alla immagine fresca e creativa con la quale si vorrebbe porre il marchio di Roberto Colombo. La pagina dovrà essere aggiornata con fotografie e video, anche non direttamente attinenti al brand per non annoiare gli utenti. L’atteggiamento verso i follower dovrà essere molto amichevole, empatico e si dovrà stimolare magari anche con domande riguardanti il possibile uso che potrebbe essere fatto dei box dagli utenti, appuntamenti come ad esempio il Buongiorno o la Buonanotte, creando degli hashtag e utilizzando il Social come motore per iniziative che partiranno online e sfoceranno in eventi veri e propri come per esempio il contest di personalizzazione per designers che partirà proprio da Twitter e sarà diramato anche mediante Facebook e il Sito Internet. Flickr è forse la pagina che richiede di maggior manutenzione visto che0 l’account attualmente conta quasi 3000 fotografie. Il loro numero dovrà essere diminuito drasticamente per non annoiare lo user e immergerlo in un flusso di informazioni eccessivo. Queste dovranno essere scelte accuratamente ed essere di natura eterogenea, mostrando i prodotti, ma anche la vita fuori dall’azienda, gli eventi, le passioni o i viaggi per esempio. Un altro grave errore è di non rinominare le foto, che restano così anonime. Assegnare infatti un titolo che informi l’utente e che lo colpisca aiuta tra le altre cose a capire quale è il mood dell’azienda. I tag utilizzati per le immagini dovranno essere attinenti al tipo d’immagini; alcune delle quali potrebbero anche essere inserite in alcuni gruppi che riguardano direttamente o indirettamente l’attività dell’azienda per avere un buon numero di visualizzazioni, anche da parte di un pubblico Target. Utilizzare ben questo Social Media è importante per l’azienda non solo per una questione di visibilità, ma anche per una questione di mood. L’account deve infatti riflettere una immagine cool, smart, friendly di Cromobox.
Vinix è forse uno dei Social sui quali l’azienda si è posizionata meglio. Ottiene parecchie visualizzazioni ed essere molto seguita dai suoi contatti mantiene un’immagine smart, ma allo stesso tempo professionale. Vengono mostrati i prodotti Cromobox e le partecipazioni a eventi/degustazioni in una serie di album che, essendo costituiti da poche immagini non annoiano l’utente. Consigliamo quindi di tenere aperto quest’ account, ma di aggiornarlo più frequentemente con più interventi sul blog e video per esempio. Youtube è un canale che potrebbe costituire una risorsa preziosa essendo sfruttato maggiormente da Cromobox per far conoscere i suoi prodotti e il suo brand. Ora l’account non è aggiornato e i video già presenti durano troppo e alcuni non sono per nulla attinenti all’azienda. Una buona strategia potrebbe essere quella di serializzare dei contenuti, che non siano di lunga durata, altrimenti poi l’attenzione subirebbe un calo e lo user cambierà video, da diffondere sulle altre piattaforme e che potrebbero così diventare virali. I nuovi video potrebbero riguardare per esempio le degustazioni oppure essere a sfondo culinario, illustrando la preparazione di piatti particolari da poter accompagnare ai vini migliori. Un altro tipo di soluzione aggiuntiva potrebbe anche essere quella di mostrare degli usi alternativi dei prodotti Cromobox utilizzando un contesto divertente per risaltare la funzionalità e la creatività della linea. Pinterest è ormai una nuova realtà tra i Social Media, e rappresenta una buona possibilità per tutti i brand di essere più visibili e di mostrare i loro prodotti in maniera leggera e divertente se si sanno scegliere i contenuti da pubblicare. Cromobox ha sfruttato subito questa chance, ponendosi in maniera intelligente e coerente con l’immagine che vuole riflettere. La scelta cromatica attuata nel re-styling di ogni piattaforma dovrà essere coerente a quella attuata nel re-styling di logotipo, carta intestata e Sito web.
Co-Marketing/Partnership Expo Salone del Mobile - Vinitaly - Linea top Il Target di Cromobox, fino a questo momento eccessivamente legato al settore vinicolo, potrebbe essere ampliato, anche grazie alle caratteristiche della linea Cromobox che potrebbero interessare altri ambiti come per esempio, l’abbigliamento e l’arredamento. In quest’ottica si potrebbero iniziare delle collaborazioni con una serie di attività artigianali che si occupano per esempio di prodotti come scarpe o abiti su misura, che sono rigorosamente realizzati a mano. I box verrebbero dunque proposti per mettere in risalto le lavorazioni, la qualità e la storia, mediante un packaging di pregio personalizzato che esalti non solo le suddette attività, ma che soddisfi anche le attese del cliente stesso. Per quanto riguarda invece il settore dell’arredamento, si potrebbe pensare di introdurre una linea di prodotti pensati come soluzioni smart di arredamento per la casa o come packaging per la regalistica, allo scopo di unire il funzionamento con l’estetica. Per esempio: - Porta Dvd - Porta Fotografie - Porta Sigari - Box per vestiti - Kit per la pittura - Vani da cucina per le spezie - Packaging da regalo La nostra idea sarebbe quella di attuare partecipazioni a eventi fieristici del settore come per esempio il Salone del Mobile, il quale può rappresentare un veicolo per esporre i propri pezzi al pubblico e aprirsi a un Target più ampio, ma anche una opportunità per ricercare contatti coi quali iniziare collaborazioni future. L’esposizione potrebbe riguardare per esempio i pezzi personalizzati in occasione del contest online per designers allo scopo di aprire
Cromobox a un nuovo Target più giovanile, a un nuovo settore, e a dare all’azienda quel mood creativo e smart al quale aspira. Queste expo si potrebbero attuare utilizzando uno spazio completamente bianco, asettico. All’interno di questo spazio, arredato da mobili anch’essi banchi dal design contemporaneo, potrebbero essere disposti i pezzi selezionati, in un modo tale da risaltarne il colore e le forme delle personalizzazioni. Al centro dell’ambiente sarà inoltre posto un grande cubo di Rubik risolto, costruito con le scatole opportunamente personalizzate da Roberto Colombo sulle quali sarà impresso il nuovo logotipo Cromobox, oppure, in alternativa, una grande forma cubica, completamente bianca (sempre costruita con le scatole) con una facciata piena di schizzi di colore, quasi a simulare il dripping, che mette in risalto il nuovo logotipo aziendale che sarà impresso. Data l’importanza e l’influenza che l’azienda Cromobox ha nel settore vinicolo, si propone all’azienda di intraprendere una serie di collaborazioni con delle cantine vinicole target oltre a quelle con le quali già collabo-
rano, allo scopo di affermare e rafforzare la posizione del brand in questo settore. Anche l’utilizzo di materiali di alta qualità, come legni pregiati o pelle, potrebbero essere utili in quest’ambito, creando una linea “top” di prodotti che garantirebbero visibilità e riconoscibilità al marchio. A questi box potrebbero essere poi aggiunti oggetti di pregio come per esempio calici da degustazione con asciugabicchieri, cavatappi, set di pinze per il pesce o di coltelli da carne. Questa strategia dovrebbe essere poi rafforzata con la partecipazione ai più importanti eventi di settore, come il Vinitaly, mediante una partecipazione attiva, anche online (#tweetyourwines, Foursquare), come d’altro canto è già avvenuto negli anni precedenti.
Conclusioni
L’elaborazione di questo progetto ci ha permesso di specializzarci nello studio degli elementi che compongono una marca forte e distinguibile nel suo settore di mercato. Vista la situazione economica attuale e la forte concorrenza, è importante collocare un brand tenendo sempre presente il ruolo fondamentale che ricoprono i consumatori, già sovra stimolati dalla notevole possibilità di scelte tra loro alternative. É per questo che l’analisi realizzata e le strategie da noi suggerite per Cromobox ha l’obiettivo di aumentarne la visibilità e fortificarne il posizionamento, rendendolo attraente allo scopo di rimanere impresso nella memoria del suo target. Durante il Master IED in Brand Management abbiamo acquisito le competenze necessarie per poter attuare un progetto di branding efficace e costruire così un ponte che colleghi indissolubilmente la marca ai consumatori. La creatività è stata un aspetto fondamentale nei nostri progetti che ci ha permesso trasformare le nostre idee in soluzioni rendendoci autonomi nel delineare il percorso di crescita presentato per il brand Cromobox. Ringraziamo ancora una volta Roberto Colombo per averci dato questa grande opportunità.
Grazie