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“Italia Viva sarà la parte centrista della rinascita trentina”
Donatella Conzatti, Coordinatrice regionale Italia Viva, Terzo Polo ReNew Europe. Già senatrice della Repubblica.
non mi avete confermata come vostra senatrice trentina - per soli 216 voti su oltre 33 mila. Mentre la Vallagarina, l’Alto Garda e Ledro hanno premiato la dedizione e il lavoro di una trentina, le Giudicarie hanno dato la preferenza ad una persona catapultata in Trentino dalla destra. Anomalo per una provincia autonoma scegliere persone che non fanno gli interessi del Trentino. Da qui alle provinciali del 22 ottobre ne riparleremo assieme, come è già accaduto durante il bel confronto dello scorso 24 febbraio a Storo, perché chi ama il Trentino non può smettere di occuparsi del suo futuro.
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Quali sono le iniziative più importanti che avete promosso in questi anni e quali si potranno completare nei prossimi mesi?
Delle nostre azioni al Governo nazionale con ricadute positive anche in Trentino, tutti ricordano le misure 4.0 per l’industria e l’assegno unico per tutte le bambine e i bambini e le famiglie. Tutti ricordano il reddito di libertà per le donne vittime di violenza e i Centri di recupero per gli uomini autori di violenza domestica e di genere. La legge sulle unioni civili. Siamo sempre noi quelli delle infrastrutture importanti: quelli che hanno realizzato il gasdotto
TAP prima che tutti lo invocassero durante la crisi energetica e per il Trentino siamo quelli che hanno firmato e fatto approvare la norma per il rinnovo della Concessione autostradale del Brennero A22. E anche quelli che hanno modificato lo Statuto d’Autonomia allineando la scadenza locale delle concessioni di grande derivazione idroelettrica con quella nazionale: in parole semplici quelli che modificando la Legge sulla concorrenza hanno scongiurato che le nostre preziose 17 centrali idroelettriche andassero a gara per prime e da sole in tutto il panorama europeo. Su questo fronte il lavoro non è terminato, anzi, ma ora tocca a chi gestisce pro tempore la Provincia fare la propria parte. Siamo quelli che non insultano e non minacciano di morte gli avversari politici. Per noi la politica è un’attività seria da esercitare con studio e contrastando le idee, se non condivise, ma non le persone. Siamo quelli che il 22 ottobre andranno a votare, noi teniamo al Trentino e lo dimostriamo per prima cosa votando. Scegliendo ciò che riteniamo meglio per il suo futuro e il futuro di tuti noi.
In vista delle elezioni provinciali quali sono le linee principali dei programmi che state predisponendo e che verranno presenterete agli elettori per il governo del Trentino nei prossimi cinque anni? Abbiamo un programma di modernizzazione per il Trentino. Vogliamo che tutti stiano meglio e si può. Abbiamo anche la convinzione che il Trentino sia più sicuro se ancorato alle culture mitteleuropee, quelle stesse culture in cui è nato e da cui ha ottenuto la speciale autonomia. Ciò significa ripristinare un reale rapporto con l’Alto Adige e rilanciare il progetto dell’Euregio, altro che macroregione padana. Il Trentino, se solido nei fondamentali mitteleuropei, può avere rapporti internazionali e non certo limitarsi nel mero perimetro dei rapporti con le Regioni ordinarie del nord est a guida leghista. Siamo quelli che credono e vogliono rilanciare il progetto politico dei 27 Stati europei, il PNRR che deve concludersi entro il 2025. Il suo piano di investimenti da 235 miliardi è la più grande occasione di sviluppo dal dopoguerra ad oggi.
Ma la vera perla preziosa è il suo progetto politico, che mette al centro ambiente, energia, digitale, infrastrutture, parità. E un progetto politico che stanzia risorse per la coesione sociale: asili nido, palestre, studentati, rigenerazione urbana e poi rete a banda larga così da essere connessi in ogni parte del Trentino e ancora infrastrutture: abbiamo territori eccessivamente difficili da raggiungere e vanno finanziati progetti di intermobilità prima che siano abbandonati.
Noi, non siamo quelli che vengono solo a chiedere i voti delle Valli, siamo quelli che portano idee, progetti e che vogliono investire nelle Valli perché solo così tutti possono vivere avendo le stesse opportunità.
Abbiamo un piano per l’istruzione e per la salute perchè sappiamo che una società giusta poggia su servizi di istruzione e sanità che funzionano molto bene, non sui sussidi.
Siamo quelli che ritengono le donne e i giovani la vera grande opportunità per imboccare la via della moder- nità. Abbiamo due strategie per una società più matura, una strategia per la parità ed una strategia per il contrasto alla violenza contro le donne. Siamo convinti che la società patriarcale sia un freno, economico e sociale, che non possiamo più permetterci.
Dal punto di vista politico, il suo partito sarà in coalizione con altri schieramenti ed è già stato individuato il candidato alla carica di presidente della Provincia?
Italia Viva, con il Terzo Polo è in Alleanza democratica per l’autonomia. Il simbolo che avete già visto e moltissimi hanno votato alle politiche del 25 settembre scorso. Una coalizione europeista, democratica e di governo che riesce a far parlare con un’unica voce, i centristi liberal riformisti e gli autonomisti, i popolari, i social democratici, gli ambientalisti, i progressisti. E’ un’orchestra che suona armoniosamente strumenti diversi. Sono esclusi quelli che non sanno suonare, tipo i populisti e i sovranisti, che hanno “steccato” e fatto abbastanza danni sia in Italia che in Trentino. Il direttore o la direttrice di questa orchestra verrà indicata tra poche settimane ma è chiaro sin d’ora che la leadership sarà corale: un bella squadra con donne e uomini che amano il Trentino e che con il sorriso sono pronti a combattere per riportarlo al sicuro.