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Lo sport davvero per tutti con la campionessa di calcio
al Cfp Upt di Tione, tiene corsi di motricità all’Università della terza età e collabora con il Laboratorio Sociale di Tione. Dopo la laurea, ha proseguito il suo percorso di studi con la magistrale in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate presentando a luglio 2021 la sua tesi conclusiva dal titolo “Attività sportiva adattata: progetto per il territorio delle Giudicarie rivolto a cooperative sociali e associazioni sporti- ve per il miglioramento del benessere e dell’inclusione dei propri utenti”. È proprio da questo suo lavoro di ricerca ed approfondimento che è sbocciato il progetto appena iniziato. Esso nasce dall’idea e dalla convinzione che lo sport sia un diritto di “tutti”, dove il “tutti” includa veramente anche le persone con disabilità, a prescindere dalle loro condizioni personali. Nel concreto, si tratta di otto ore di attività sportiva adattata per quattro ragazzi che sono stati indicati dalla referente dei bisogni educativi speciali Silvia Carbone: uno della scuola secondaria di Pinzolo, uno che frequenta il Centro scolastico a Darè e due studenti della scuola primaria di Giustino. «L’intento - spiega la giovane - è quello di sfruttare il tempo che quasi tutti questi alunni passano fuori dalla classe per avvicinarli all’attività motoria, migliorando attraverso un programma individuale il loro stile di vita e permettendogli verso la fine di incrementare le relazioni interpersonali così da includerli al meglio nel gruppo classe.». Attività, quelle proposte, che nel concreto variano dagli schemi motori di base, a lavori sull’equilibrio, sulla coordinazione, sulla mobilità, sulla scioltezza e fluidità nei movimenti. Per Brunello è un sogno che prende forma: un’occasione lavorativa che unisce la sua grande predisposizione allo sport e l’interesse per un mondo, quello della disabilità, che ha avuto modo di esplorare soprattutto attraverso i tirocini universitari e che l’ha affascinata fin da subito. «Sono molto motivata poiché sono riuscita ad unire due delle cose alla quale tengo maggiormente: lo sport e la disabilità. Essere partiti con il mio piano nelle scuole coincide con la realizzazione di due anni di lavoro. Sono soddisfatta di quello che stiamo provando a fare e l’auspicio è quello di riproporlo anche a settembre magari coinvolgendo nuovi plessi scolastici e più ragazzi.». Le prospettive future di Brunello sono quelle di dare vita al progetto come lo aveva pensato e descritto alle origini nella propria tesi di laurea, ossia per il tempo libero (post lavoro o doposcuola) al fine di fornire alle persone con disabilità dei momenti di “normalità”. «Spesso ci si dimenticapuntualizza l’esperta - che anche loro hanno la stesse necessità di fare attività sportiva di chiunque altro. Mi piacerebbe molto sensibilizzare al tema, coinvolgendo le moltissime società sportive presenti nelle Giudicarie».
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