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Beatrice Vaglia nuova direttrice delle Apsp di Storo e Pieve di Bono

“Per il futuro le Rsa saranno sempre più impegnate con presidi sanitari territoriali. Si può pertanto ipotizzare un’integrazione dei servizi medicosanitari al fine di poter garantire sia dal punto di vista terapeutico che diagnostico, un intervento celere e territorialmente vicino”.

Beatrice Vaglia ha 37 anni, una laurea triennale in sociologia e scienze criminologiche conseguita presso l’università di Bologna-sede staccata di Forlì ed una laurea magistrale in giurisprudenza all’Università di Trento. Dopo la pratica forense, ha ricoperto vari ruoli all’interno di aziende del settore privato occupandosi principalmente della gestione delle risorse umane e di aspetti giuridici d’impresa. Oggi è la nuova direttrice delle Apsp di Pieve di Bono P. Odone Nicolini e Villa S. Lorenzo di Storo.

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È stato un ritorno in valle dopo tanti anni passati a fare esperienza e carriera fuori dalla provincia? Com’è andata?

Non mi sono allontanata così tanto dalla Valle, ma il lavoro mi ha permesso di viaggiare in tutta Italia contribuendo al mio approccio sistematico.

Nel prendere in carica il ruolo di direttrice delle Apsp di Storo e Pieve di Bono cosa la ha colpita di più?

Provenendo dal settore privato, mi ha colpito la burocrazia nella sua accezione negativa, che complica e rallenta le attività lavorative. In contrapposizione, notevole sono la dedizione dei collaboratori e le politiche aziendali che permettono ai collaboratori delle Apsp di conciliare il lavoro con la vita familiare/privata (richiesta part-time annuale, cambio turno ecc).

Cosa c’è possibilmente da migliorare e integrare nel servizio delle due Apsp?

Credo sia prematuro per la sottoscritta definire gli ambiti di miglioramento di due enti che nel tempo si sono contraddistinti per gli ottimi servizi resi, pur mantenendo le rette ampiamente sotto la media provinciale. Ad ogni modo, per il futuro, le RSA saranno sempre più impegnate come presidi sanitari territoriali, si può pertanto ipotizzare un’integrazione dei servizi medico sanitari al fine di poter garantire sia dal punto di vista terapeutico che diagnostico, un intervento celere e territorialmente vicino a favore degli utenti interni ed esterni. Sarà pertanto fondamen- tale nei prossimi anni creare nuove sinergie con i medici di Famiglia e specialisti.

Cosa pensa abbisognino di più gli anziani che incontra nel suo percorso lavorativo?

Di piccole attenzioni/cure quotidiane. L’utenza nelle RSA sta cambiando, sta aumento la dipendenza e diminuendo l’autosufficienza motoria e/o cognitiva dei residenti (vedasi aumento di demenza ecc.), di conseguenza gli interventi sia medico-sanitari che animativi devono essere maggiormente personalizzati e/o mirati a piccoli gruppi.

Come pensa sia cambiato, se è cambiato, dopo la pandemia il ruolo dei volontari che frequentano le Apsp sotto la sua direzione?

I volontari stanno fortunatamente rientrando in struttura. Il loro supporto, vista la nuova tipologia di utenza sopra indicata, è leggermente modificato ma in sostanza è rimasto lo stesso inestimabile sostegno accompagnato da un sorriso e da parole gentili.

Come si intreccia il rap- porto delle Apsp locali con Comuni, Comunità di Valle, Azienda Sanitaria della Provincia di Trento e con la Provincia stessa?

Dipende dall’Istituto in questione, ma definirei i rapporti complessi e credo sia opportuna una maggiore vicinanza. Le APSP dovrebbero divenire uno dei principali interessi della politica vista la tendenza demografica oramai incontrovertibile.

Come possono le Apsp locali essere sempre più aperte al territorio di riferimento?

Integrando i propri ser- vizi per ospiti esterni e promuovendo o supportando iniziative in collaborazione con altri enti come l’iniziativa Diventa Digitale che coinvolge le tre Apsp della Valle Del Chiese.

Un suo saluto ad ospiti e comunità delle Apsp locali Nel porgere i miei migliori saluti a ad Ospiti, Familiari e alle comunità di riferimento, ricordo che dopo anni di restrizioni sanitarie derivanti dalla pandemia, le porte delle APSP sono finalmente riaperte e pronte ad accoglierVi.

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