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Una nuova pubblicazione entra a far parte della “Collana judicariense” che il Centro Studi Judicaria da anni oramai dedica alla valorizzazione del proprio territorio sotto il punto di vista storico, artistico ed ambientale. Il nuovo volume intende dare risalto ad aspetti poco conosciuti e non ancora esplorati della comunità di Fiavè e lo fa, grazie agli scritti del compianto Geremia Zanini, uno dei soci fondatori dell’associazione.

L’autore prende in esame, infatti, le famiglie che fan parte della comunità di Fiavè fin dai tempi più lontani e lo fa attraverso l’analisi dei loro cognomi, ma soprattutto degli “scotùm”, ovvero dei soprannomi che per secoli hanno caratterizzato i singoli ceppi familiari, oltre che, talvolta, anche i singoli individui. Tale caratteristica, comune a tutti i paesi delle Giudicarie, e non solo, permette di distinguere le varie famiglie che nel tempo moltiplicandosi, ma mantenendo il proprio cognome, avevano non poche difficoltà a riconoscersi. Da qui l’opportunità di distinguersi. Nasce così lo “scotùm”, derivato

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