2 minute read
È tempo di primavera, contro il pericolo delle zecche meglio il vaccino
Aprile. Riparte la bella stagione e con il sole e il caldo torna anche la voglia di passeggiate ed escursioni all’aria aperta a contatto con la natura. E per chi ha la fortuna di vivere nel territorio delle Giudicarie le opportunità sotto questo punto di vista sono davvero tante. Ma da un po’ di tempo prati fioriti e boschi ombrosi possono nascondere anche un pericolo per gli escursionisti. Parliamo delle zecche, piccoli parassiti che si nutrono del sangue di uomini e animali, e dei quali negli ultimi tempi si è assistito a una vera e propria proliferazione nella nostra provincia: complice il cambiamento climatico che fa sì che le zecche si trovino ad altitudini maggiori, ma anche l’abbandono delle colture che implica un aumento dei piccoli roditori che ne facilitano la diffusione. Sta di fatto che se una volta era raro imbattersi in una zecca adesso i casi sono molto più frequenti e tutto il Trentino può considerarsi a rischio. L’habitat naturale sono prati, piante, cespugli soprattutto in zone umide ai margini dei boschi. La zecca non vola, si lascia cadere dall’erba e dalle piante al passaggio delle persone. Punge senza farsi sentire e la sua presenza all’inizio può passare del tutto inosservata. Cuoio capelluto, nuca, gambe e braccia sono le parti del corpo dove si attacca di preferenza. Ma quali sono i pericoli per una puntura di zecca? Anzitutto, nel caso che l’insetto sia infetto, il rischio è di contrarre l’encefalite virale da zecca o Tbe che può provocare danni permanenti al sistema nervoso e nei casi più gravi condurre anche al decesso. Lo scorso anno in provincia di Trento si sono avuti 40 casi di infezioni da Tbe dovute a puntura di zecca, e in due casi la malattia ha avuto purtroppo anche un esito mortale. Il fenomeno è peraltro in aumento: i dati forniti dall’Unità operativa di igiene e sanità pubblica del Dipartimento di prevenzione dell’Apss, evidenziano che dal
2000 al 2022 si sono avuti 253 casi, con una media annuale di 11 casi, ma nel solo periodo 2018/2022 la media è raddoppiata arrivando a 25 casi. A scopo precauzionale, il primo consiglio è di coprirsi il più possibile se si va per prati o nei boschi. Ma la prevenzione più sicura ed efficace è il vaccino contro l’encefalite da zecca, che Apss mette a disposizione gratuitamente per i residenti in provincia di Trento.
Advertisement
L’altra malattia di cui le zecche sono portatrici, meno pericolosa della Tbe, è la malattia di Lyme. Può avere un’incubazione che va dai 3 ai 32 giorni, in principio si manifesta con chiazze rossastre sulla pelle, mal di testa, dolori alle articolazioni e ai muscoli. Dopo un certo tempo può causare disturbi anche più gravi alle articolazioni, al cuore e al sistema nervoso. Ma se presa in tempo è possibile curarla in modo semplice ed efficace con una semplice terapia antibiotica.
La prenotazione per la vaccinazione anti Tbe
La prenotazione per la vaccinazione anti Tbe si effettua, senza bisogno di impegnativa, attraverso il Cup online (https://cup.apss.tn.it) o telefonando al numero Cup 848816816 da telefono fisso o 0461379400 ad adulti e bambini a partire dal primo anno di età. Il ciclo vaccinale è di tre dosi, la seconda va effettuata 1-3 mesi dopo la prima mentre la terza va essere fatta 5-12 mesi dopo la seconda. La scheda anamnestica da compilare e presentare all’appuntamento per la somministrazione del vaccino Tbe è sul sito Apss all’indirizzo: https://www.apss.
tn.it/Documenti-e-dati/Modulistica/Modulovaccinazione-TBE