livein 37 Italia da scoprire

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edizioni · bimestrale · anno 7 - nº 37 - dicembre 2016 · Euro 10,00 · Poste Italiane s.p.a Spedizione in Abbonamento Postale - 70%

Speciale Italia da scoprire Men’s Code Coco&Co Gourmet Cigar Room Green Art Room

official magazine of NYITALIANS





EDITORIAL

editoriale Italy to discover. Definitely a theme that would take much more of our pages ... But you know we Italians do well to remember pairs high quanlity and qaunte are the beauties of our country. We have always had the habit of not boast about, to believe that things outside the border are always the best. Surely this habit comes from the Italian malpractice, poor ability to enhance what we have at home. Years ago I was very surprised how the states are able to "sell" their attrazzioni, remember going on the "crookedest street in the world" in San Francisco, a downhill road where they were positioned planters forcing drivers to perform a sort of ridiculous gymkhana. If they were to drive the streets of our Dolomites ... Moreover, the marketing is born there, however, remains a bitter taste at seeing landscapes, ancient works and modern deserted, unknown and often left to themselves. Maybe we are too used to walk among the beauties to make us really account quantra history we have under our feet or attached to our condos. However, we only, as always, we tried to give a few significant points of reflection to be more "careful" in how much beauty around us. Also in this issue the Gourmet section, fully managed by Bruno Petronilli, has a particular theme that opens the way for innovations that trovere in our newspaper from 2017. Thanks to all those who make possible the realization of livein is therefore duty at the beginning of a new year that promises to be full of news and emotions. Thank you and good reading.

Italia da scoprire. Sicuramente un tema a cui servirebbero ben più delle nostre pagine... Ma si sa a noi italiani fa bene ricordare quali e quante siano le bellezze del nostro paese. Abbiamo sempre avuto il vizio di non vantarcene, di credere che le cose fuori confine siano sempre le migliori. Sicuramente questa abitudine deriva dal malcostume italiano, dalla scarsa capacità di valorizzare ciò che abbiamo in casa. Anni fa sono rimasto molto stupito come negli stati uniti siano capaci di “vendere” le loro attrazioni, ricordo di essere andato sulla “strada più tortuosa del mondo” a San Francisco, una strada in discesa dove sono state posizionate delle fioriere costringendo i guidatori ad eseguire una sorta di ridicola gincana. Se venissero a guidare nelle strade delle nostre dolomiti... Del resto il marketing è nato lì, rimane però l’amaro in bocca nel vedere panorami, opere antiche e moderne deserte, sconosciute e, spesso, abbandonate a se stesse. Forse siamo troppo abituati a camminare tra le bellezze per renderci davvero conto di quanta storia abbiamo sotto i nostri piedi o attaccata ai nostri condomini. Comunque, come sempre, abbiamo cercato di dare pochi ma significativi punti di riflessione per essere più “attenti” a quanta bellezza ci circonda. In questo numero inoltre la sezione Gourmet, interamente curata da Bruno petronilli, ha un tema particolare che apre la strada alle novità che trovere nel nostro giornale a partire dal 2017. Un ringraziamento a tutti coloro che rendono possibile la realizzazione di Livein è dunque doverosa all’inizio di un nuovo anno che si preannuncia ricco di novità ed emozioni. Grazie a tutti e buona lettura. Matteo Tornielli

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Giulia Lucia Tornielli n. 37 anno 7 - bimestrale · dicembre 2016 Matteo Tornielli m.tornielli@livein-style.it Bruno Petronilli b.petronilli@livein-style.it Ludovico Maria Nobile Vittoria Fabris, Annalisa Fanticelli, Alberto Brandisseri, Edoardo Dominici Joseph R. Fraia, Pamela Quinzi, Manuela Viola, Enrico Vannucchi jr.fraia@livein-style.it +1 917 930 1494 Donato Ala

d.ala@livein-style.it

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Gourmet

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Italia da scoprire 26 34 38 44

Italia da scoprire Un Mulino alle porte di Milano Tra favola e realtà Un viaggio tra mostri e sirene

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Men’s Code 52 56 58 60 62 64 66

Tecnomar Evo 55 Progetti tra arte e design La Voce di Venezia 12 The Brian&Barry Building Fattore M #torniamoaruggire Living: fascino storico e ...

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Coco&Co 70 74 76 78 80 82 84 86

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Ritemprarsi alla Spa dell’Albereta Un anno di successi Livein Uno stivale indistruttibile Le Primitive: Gioielli unici KAVJ simbolo dell’anima Westchester Fashion Week Anteprima Casa Cucina Limiyed Edition per bebè

91 93 95 97 99 100 104 106 109 111 113

La Maison più quotata al mondo Ruinart valorizza la pregiata enoteca... Il giardino segreto di una grande Maison “A tutta torba” con Ardbeg Royal, novità in casa Zacapa Il nuovo Grand Vintage 2008 Veuve Clicquot Christmas Collection 2016 Belvedere Vodka e John Legend con RED Belle Epoque 2008 Chivas Regal Extra Boizel Blanc de Blanc by Memo

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Cigar Room 116 Milton Pintor Del Tabaco 122 Viaggio tra le distilleria abbandonate 124 Partàgas Madyro No. 1

127 Green 128 134 138 140 142

Un salto ai caraibi per Golf Golfitaliano Cup, la finale 2016 Ryder Cup 2022 Le novità 2017 Off Season e prossimi obiettivi

145 Art Room 146 150 154 160

Sguardi Un anno da record Il difetto Ritornare in Camera Oscura



N . Y. EDITORIAL

From New York Wow! What a year! It's been long, intense and controversial, a roller coaster of emotion and passion. Of course in America the event that has polarized all the attention has been the Presidential Election, with the stunning (and mostly unpredicted) victory of Donald J. Trump over Hillary Clinton. America clearly voted for a change and, at the same time, to protest against the so called establishment and a delusional political administration by the Democrats. During his campaign Trump made several specific promises: he now has to deal with all the practical issues that come when you go from theory to action. But the American people also gave him what he needed in the Congress: a solid majority. So, as the rest of the world, we will wait and see what his administration will be capable to do. In Europe headlines were made essentially by the shocking outcome of British referendum, that determined the exit of Great Britain from the European Union, and by the huge and heartbreaking refugees crisis as a consequence of the Syrian conflict. In Asia, China faced its first actual financial drama after years of roaring growth, but at the same time inaugurated some of the newest and most technologically advanced public services in the world. No doubt that the world keeps changing at an incredibly fast pace, and the social media revolution constantly reshapes our habits and common sense. We are proud that our magazine, amidst this storm of events, it's a quite harbor, at which you can refer when you want to dedicate some time to yourself, discovering the little pleasures daily life can reserve to those who are willing to look into them. We should never forget that our behavior changes the people around us, and our wellness can positively affect other people's life. And that's our New Year's resolution: to keep bringing you to our harbor, to enjoy the lifestyle that fits the most your taste. With elegance and style. Happy New Year.

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Wow! Che anno quello appena passato! È stato un anno lungo, intenso e controverso, un sali e scendi di emozioni e passioni. Ovviamente in America l'evento polarizzato tutta la tensione è stato l'elezione presidenziale, con la sorprendente (e perlopiù) imprevista vittoria di Donald J. Trump su Hillary Clinton. L'America ha chiaramente votato per il cambiamento, e allo stesso tempo, per protestare contro il cosiddetto establishment e la deludente politica dei Democratici. Durante la sua campagna Trump ha fatto molte specifiche promesse, e deve ora confrontarsi con tutte le problematiche pratiche che sorgono quando si deve passare dalla teoria alla azione. Ma il popolo americano gli ha anche dato ciò di cui aveva bisogno al congresso: una solida maggioranza. Quindi, con ilresto del mondo, anche noi aspetteremo e vedremo cosa la sua amministrazione sarà capace di fare. In Europa i titoli dei giornali sono stati essenzialmente occupati dal risultato scioccante del referendum in Inghilterra, che ha comportato l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, la vasta e dolorosa crisi dei rifugiati in conseguenza del conflitto in Siria. In Asia, la Cina ha affrontato la sua prima vera crisi finanziaria dopo anni di urgente crescita, ma allo stesso tempo ha inaugurato alcune delle più moderne e tecnologicamente avanzate strutture pubbliche nel mondo. Non c'è dubbio che il mondo continua a cambiare ad un ritmo in vere incredibilmente veloce, e la rivoluzione dei social media costantemente rimodella le nostre abitudini e nostro senso comune. Noi siamo orgogliosi che con il nostro magazine, pur in questa tempesta di eventi, rappresenta un porto tranquillo, al quale si può andare quando si vuole dedicare un po' di tempo a se stessi, scoprendo i piccoli piaceri che la vita quotidiana può riservare a coloro che hanno voglia di cercarli. Non dovremmo mai scordarci che il nostro comportamento cambia le persone intorno a noi, e che il nostro benessere può positivamente influenzare la vita di altre persone. E questo è il nostro impegno per l'anno nuovo: di continuare a portarvi al nostro porto, per godersi lo stile di vita che più si adatta al vostro gusto. Con eleganza e classe. Buon anno. Joseph Ralph Fraia



DESIGN

Trump Design I can’t get rid of a thought that keeps repeating in my mind. During an interview with Gaetano Pesce a couple of weeks ago in Florence, the journalist, Edoardo Semmola of the Corriere Fiorentino asked the famous architect “What would Trump say if he saw your exhibition here at the Novecento Museum?”. Gaetano without even flinching replied quickly,”He wouldn’t understand anything”. The reason being that Trump wouldn’t be interested in the subject of design and not that he isn’t intelligent. “He wouldn’t give a damn”, I believe he added, if I remember correctly. This statement made everyone laugh in the room, including myself, but the seed of curiosity was planted in me. What is the taste in design of Donald J. Trump I thought. The President elect of the United States has enough wealth to satisfy any type of aesthetic vice or carefully picked art, design piece and as we already know in architecture. His skyscrapers, the ones built not bought, are clear examples of modern architecture, monolithical steel structures, cement and glass that stand tall in important cities around the world. The best examples of this work are the International Hotel in Chicago, designed by the architect Adrian Smith whom respected the elevation of the surrounding buildings and the other being the most recent building still in construction that was inspired by a golden curtain. The Trump Tower in Mumbai, India. I believe this second example helps understand more than anything else the love of Trump for a specific material; gold. In al his internal designs, starting with his own private apartment, every object, furniture, everything has to have that shinny yellow 24 carat finish. So much gold is used that I believe even the Russian tycoons Abramovich and Ismailov have trouble keeping up. I also believe that we should look beyond and don't judge the book by the cover, forget the corinthian columns and excessive stuccos. I’m a wishful thinker, there must be something in his arsenal of cars, boats and airplanes that has some historical design relevance. Trump is a Rolls Royce aficionado to the point he has both car and Boeing 757 with engines from the same manufacture. Unfortunately all with interiors strictly plated in….you guess right, 24 carat gold. Then he jumps to an unusual choice, Mercedes-Benz SLR McLaren edition. This was a gift to Melania. In 2011 he buys a used and antiquated Sikorsky helicopter model S-76 and spends more than half of its value to restore it with gold trimmings inside. I still wont give up, there must be something particular he got where he might of even used a design consultant. At this point just as I’m getting desperate I come across a small sliver of hope, a 1997 electric blue Lamborghini Diablo. Bingo. It’s not the best representation of the once Italian car factory, but still an icon. Trump had put it up for sale on Ebay and sold it the 18th of September 2016. I can’t believe it, on Ebay! The only thing left to do is look at the item we all use most frequently these days. Precisely 150 times a day according to certain studies. The smartphone. I believe Apple introduced the gold color only recently and it’s satin. Unfortunately Trump’s smartphone is a Samsung flip phone. It’s not “smart”!

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Non riesco a levarmi di testa una domanda che mi riecheggia nella mente fatta durante una intervista a Gaetano Pesce dal giornalista Edoardo Semmola. Lui chiese all’Arch. Pesce a fine intervista, “Ma cosa direbbe Trump se vedesse la sua mostra qui al Museo Novecento?”. Gaetano senza battere ciglio rispose, “Non capirebbe nulla”. La spiegazione che diede era legata ad un fatto di disinteresse di Trump nei confronti del design e certamente non per mancanza di intelligenza. “Gli potrebbe fregare un fico secco”, disse, se non ricordo male. Il neo eletto Presidente degli Stati Uniti ha un patrimonio economico tale da potersi permettere qualsiasi capriccio estetico o scelta in ambito dell’arte, di design e architettonico. I suoi grattacieli, costruiti e non acquisiti, sono chiari esempi di architettura moderna, monoliti d’acciaio, cemento e vetro che si erigono nelle città più importanti nel mondo. Gli esempi più calzanti sono l’International Hotel di Chicago, che è stato disegnato dall’Arch. Adrian Smith, e l’ultima perla in fase di realizzo, un grattacielo ispirato ad una tenda d’oro che sovrasterà il panorama di Mumbai, India. Quest’ultimo esempio credo faccia capire meglio di qualsiasi altro ciò che Trump desidera; l’oro. In tutti gli interni, a partire dalla sua abitazione privata, ogni cosa, oggetto o mobile dev’essere rivestito del giallo lucido del caro 24 carati. Tale è l’uso smisurato dell’oro che credo nemmeno i magnati russi Abramovich e Ismailov riescano a stare al passo. Sono convinto, tuttavia, che bisogna guardare oltre. Non bisogna soffermarsi all’apparenza, alle colonne corinzie e all’eccesso di stucchi. Io sono fiducioso, sicuramente avrà acquistato automobili e velivoli di una certa importanza storica per il design. Grande estimatore del marchio Rolls Royce acquista macchina e Boeing 757 motorizzato dalla stessa casa, interni immancabilmente placcati, indovinate un po’... esattamente, oro 24 carati. Poi si lancia inusualmente su marchio Mercedez-Benz con una SLR edizione McLaren. Esternamente argentata, degli interni non si sa nulla ma poi si capisce perché. E’ il regalo a Melania. Nel 2011 acquista un elicottero usato e datato modello Sikorsky S-76 investendo oltre la meta’ del valore di mercato per fare i particolari interni in oro. Io comunque non mollo, ci sarà qualche cosa di particolare per cui avrà magari pure usato un consulente per il design. Ormai disperato trovo nel suo repertorio uno spiraglio, Lamborghini Diablo del 1997, color blu elettrico. D’accordo non e’ la massima espressione dell’ex casa italiana in materia di design ma rimane comunque una icona. Marchio con il toro e suo timbro interno uniche presenze d’oro pacchiano, forse ci siamo, penso. Messa in vendita su Ebay, venduta il 18 Settembre 2016. Non ci posso credere, su Ebay! Allora non mi rimane che guardare all’oggetto che più di ogni altro usiamo quotidianamente, minimo 150 volte al giorno secondo alcuni studi fatti. Lo smartphone. Ho pensato al fatto che Apple ha introdotto l’oro da poco, ed e’ pure satinato. Lo smartphone di Trump e’ un flip phone della Samsung. Non e’ “smart”! Alessandro Byther da New York



CELEBRITIES

Paolo Sorrentino Winner of four European Film Awards, an Academy Award, five David di Donatello awards and five Silver Ribbons: these are just some of the accolades that make Paolo Sorrentino one of the writers, screenwriters and directors of the most famous Italian views. He debuted in 2008 with the film "Il Divo", a film that earned him the Jury Prize at the Cannes Film Festival. Thereafter receives the David di Donatello for Best Screenplay for "This must be the place", the film that sees Sean Penn in the title role. However, in May 2013 that, at the 66th edition of the Cannes Film Festival, it presents his biggest hit: "The Great Beauty" written masterpiece with Umberto Contarello and starring Toni Servillo. A film about religion, death, sex, on power, worldliness and the dissolution of the story, whose protagonist Jep Gambardella, journalist said that moves in a city indifferent and enticing as only Rome can be. In this film the protagonists have before their eyes the continuing "Perfection", embodied in the culture of ancient Italy, which proves to be a sanctuary of majestic grandeur, ideal backdrop for private parties, cartoons, omens and chance encounters. It is the story of the film to guide us in the most beautiful places in the capital: a journey from the banks of the Tiber, passing then for Palazzo Pamphili, Piazza Navona, Palazzo Sacchetti, to get to the Eur Fountains Show which, with its walls white marble, Sorrentino transformed into an elegant boutique. Inevitable then the terraces that form the backdrop to the dissolute feasts and solemn garden of the Villa Medici between palaces, statues and secret gardens. That is how Paul catapults us into the Great Beauty, in places whose charm lurks around every corner, and allows us to discover the Rome that probably all of us have stopped to admire with eyes so careful, learning to riapprezzarne the splendor which makes Italy the most beautiful country in the world.

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Vincitore di quattro European Film Awards, un Premio Oscar, cinque David di Donatello e cinque Nastri d’Argento: questi sono solo alcuni dei riconoscimenti che fanno di Paolo Sorrentino uno tra gli scrittori, sceneggiatori e registi più noti del panorama italiano. Esordisce nel 2008 con il film “Il Divo”, pellicola che gli vale il Premio della Giuria al Festival di Cannes. Successivamente riceve il David di Donatello per la migliore sceneggiatura di “This must be the place”, film che vede Sean Penn nel ruolo di protagonista. È però nel maggio 2013 che, alla 66° edizione del Festival di Cannes, presenta il suo più grande successo: “La Grande Bellezza” capolavoro scritto con Umberto Contarello e interpretato da Toni Servillo. Un film sulla religione, sulla morte, sul sesso, sul potere, sulla mondanità e sulla dissoluzione della storia, che ha per protagonista Jep Gambardella, giornalista affermato che si muove in una città indifferente e seducente come solo Roma può essere. In questa pellicola i protagonisti hanno davanti agli occhi la continua “Perfezione”, incarnata nella cultura dell'antica Italia, che dimostra di essere un santuario di meravigliosa grandezza, sfondo ideale per feste private, vignette, presagi e incontri casuali. È la storia del film a guidarci nei luoghi più incantevoli della capitale: un viaggio che parte dalle rive del Tevere, passando poi per Palazzo Pamphili, Piazza Navona, Palazzo Sacchetti, per arrivare al Salone delle Fontane dell’Eur che, con le sue pareti di marmo bianco, Sorrentino trasforma in un’elegante boutique. Immancabili poi le terrazze che fanno da sfondo alle dissolute feste e il solenne giardino di Villa Medici tra palazzi, statue e giardini segreti. È così che Paolo ci catapulta nella Grande Bellezza, in luoghi il cui fascino si cela dietro ogni angolo e ci permette di riscoprire la Roma che probabilmente tutti noi abbiamo smesso di ammirare con occhi così attenti, imparando a riapprezzarne quello splendore che fa dell’Italia il più bel paese del mondo. Marco Di Carlo - M Group



CHINA TALKS

Germogli tra i capelli

The drum tower rises over Beijing and reminds us the majesty of the ancient city. But now it has become only a physical reminder of one on the few areas with the hutong, or better the alleys. It’s a word with Mongolian roots that reminds of that time when the capital was founded. At that time the entire fulcrum of the empire was a twist of alleys. In this part of the city the european feel at home, of course, even if they are in China. The crowd made of both young and old people, who come to visit the thousand shops, look for something particular: an whimsical object, a real made in China souvenir or even a small design object too. Within this swarming of young Chinese and western people, coming from different countries, new creatures have appeared. It hadn't been unusual at all, since last year, but within the heads of the crowd, noticing little mushrooms, sprouts, flowers and butterflies that were rising over the black straight hair of the young Chinese. But actually not only the youths showed off this unusual plant rising on their scalps. Nothing natural but plastic of course. Thin, with hundreds shades of green or maybe colored, that thanks to a little pin was attached to hair: on the top, on the side or behind. Men and women, young and not, boys and girls. But this trend hasn't stayed only in the capital, it spread suddenly, also because of Chinese blogs, among other central provinces and the countryside. And to their popularity has contributed also a famous taiwanese singer, Jay Chou, that was photographed while wearing his pair of soy sprouts. Indeed the hair decoration was born in ancient times. In transition rituals the pins had a communicative function in the ancient China becoming a crucial moment of a girl’s life. It was a ritual of transition when at fifteen the young girls became more adult. They did’s use them before that age, they had always had their hair fixed in braids. But after turning 15 they changed hairdo, wearing pins in their hair and folding them with buns. A clear message that they weren't ready for the marriage yet. The boys instead had a kind of “hat ceremony” when they turned 18. The elders put a hat on the youths’ head to symbolize that now they were actually men. Of course a young men with a green lock appearing through his hair makes you smile, but maybe this is the real purpose. And in the end, within the hundreds of trends that gram the streets also in our countries this seems gentle, and maybe simple but it’s able to manage to get a smile. It symbolize also the idea of not taking ourselves too seriously. To let persuade from a street vender, with a steak full of colored pins, to buy one of them. Then strolling around proud and amused. So, I've tried it too. And I have to admit that I had fun. It’s lightweight and you forget about wearing it but Chinese faces… they were inestimable! A trend that makes you smile, isn't it worth trying it?

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La torre del tamburo svetta a Pechino ed è ormai promemoria fisico di una una delle zone con gli hutong, ossia i vicoli. Quando la capitale fu fondata era tutto un intrecciarsi di vicoli. In questa parte della città gli europei si sentono naturalmente a casa, pur essendo in Cina. Sono lontani i grandi palazzoni moderni, i grattacieli progettati da grandi archistar e i centri commerciali luccicanti. La folla di giovani- e non- che viene a visitare i mille negozietti va alla ricerca di qualcosa di particolare: un oggetto po' estroso, un souvenir veramente made in china o persino del piccolo oggetto di design. Tra questo brulichio di giovani cinesi e occidentali di ogni nazionalità, erano spuntate delle nuove creature. Non era insolito, fino allo scorso anno, tra le teste della folla vedere oscillare dei funghettini, dei germogli, dei fiorellini o farfalline che nascevano su capelli lisci e neri dei giovani cinesi. Nulla di naturale ma plastica ovviamente. Sottile, di mille sfumature di verde o colorata, che grazie ad una piccola forcina era attaccata ai capelli: in alto, a lato o dietro. Sistemata con la dovuta accortezza, senza che avesse un reale funzione se non il piacere il sfoggiare qualcosa d' insolito. Insomma, una nuova moda: le forcine germoglio. Uno o due yuan, e si poteva essere all'ultima moda. Uomini e donne, giovani e meno giovani, bambini e bambine. Ma il trend non è rimasto confinato nella capitale , arrivando ben presto grazie anche ai molti blog cinesi anche nelle provincie centrali e perfino nelle campagne. E alla loro popolarità ha anche contribuito un famoso cantante taiwanese, Jay Chou, che è stato fotografato indossando il suo paio di germogli di soia. A dire il vero, la decorazione dei capelli nasce in tempi lontani. Nei riti di passaggio, le forcine avano una funzione comunicativa nell'antica Cina, diventando un momento importante nella vita di una giovane ragazza. Un rito di passaggio era all'età di quindici anni quando le giovani diventavano poi adulte. Si dice sempre dei cinesi che non siano ironici, ma ancora una volta questa dimostra quando non sia vero. E in fondo, tra le mille mode che popolano le strade anche qui da noi, questa appare gentile, magari ingenua, ma sicuramente in grado di strappare un sorriso. Anche all'idea di non prendersi troppo su serio. E di lasciarsi convincere dal venditore ambulante di turno, provvisto di rametto con tutte le forcine multicolori, a comprarne una. Girando poi orgogliosi e divertiti. Ebbene sì, anch'io l'ho provato. E devo dire che mi sono divertito. È leggero, si dimentica di averlo - ecco questo in alcuni casi potrebbe essere troppo ridicolo - ma le facce divertire dei cinesi... beh sono state impagabili! Una moda che fa sorride, non vale la pena di provarla? Pier Giorgio Giraudo - pg.giraudo@gmail.com



ARCHITECTURE

L'Architettura resiliente The Eastgate Building in Harare in Zimbabwe architect. African Mick Pearce has not a conditioning in front of and over 43 degrees of external temperature system (!). It was inspired by the termite: these animals feed on a fungus that has to have a constant temperature of 31 ° C. To ensure this dig galleries of contact with the outside. Pearce thinks of two opposite buildings with a central space used for air circulation. This is drawn and brought into buildings through vertical channels, through all floors and is discharged via chimneys. Like a termite mound! According to the ethical vision of the building, each designed and manufactured artifact must establish a relationship with the place where will be built. The Superadobe arch. Iran Khalili: integrating traditional architecture with the need for security, with the earth creates domes, vaults, arches able to cope with hurricanes, earthquakes, floods. Temporary or permanent housing for the most disadvantaged social classes. To the earth excavated on site are added to cement and water, the mixture obtained is poured out of the tubular bags and these places one above the other to form the walls. The Soul Nørrebro in Copenhagen, the neighborhood that thrives on floods: a project that is based on the high point of resilience. It is a park thought as rainwater collection basin can accommodate 18,000 cubic meters of water. The excess quantity flows through artificial channels purified from natural filters (plants). Three projects based on the principle of Resilience is the ability, in ecological systems, to restore equilibrium after external interventions disturbing. In architecture is the quality of the buildings to adapt to climate change. Resilience is the natural evolution of sustainable architecture. It becomes necessary dialogue between art and science, particularly biology and bio-technologies.

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L'Eastgate Building a Harare in Zimbabwe dell'arch. africano Mick Pearce non ha un sistema di condizionamento a fronte dei 43 e oltre gradi di temperatura esterna (!). Si è ispirato al termitaio: questi animaletti si cibano di un fungo che deve avere una temperatura costante di 31°C. Per garantire ciò scavano delle gallerie di contatto con l'esterno. Pearce pensa a due edifici contrapposti con uno spazio centrale adibito alla circolazione dell'aria. Questa viene aspirata e portata negli edifici attraverso canali verticali, attraversa tutti i piani e viene espulsa mediante camini. Come in un termitaio! Secondo la visione etica del costruire, ogni manufatto disegnato e realizzato deve stabilire una relazione con il luogo in cui sorgerà. Il Superadobe dell'arch. iraniano Khalili: integrando l'architettura tradizionale con le necessità di sicurezza, con la terra crea cupole, volte, archi in grado di fronteggiare uragani, terremoti, diluvi. Abitazioni temporanee o permanenti, per le classi sociali più disagiate. Alla terra scavata sul posto vengono aggiunti cemento e acqua, la miscela ottenuta viene versata su dei sacchi tubolari e questi posti uno sopra l'altro a formare le pareti. Il Soul Nørrebro a Copenaghen, il quartiere che vive di alluvioni: un progetto che si basa sull'alta capacità di resilienza dell'area. Si tratta di un parco pensato come bacino di raccolta dell'acqua piovana in grado di accogliere 18.000 metri cubi di acqua. La quantità eccedente defluisce attraverso canali artificiali depurata da filtri naturali (piante). Tre progetti basati sul principio della Resilienza che è la capacità, nei sistemi ecologici, di ripristinare condizioni di equilibrio dopo interventi esterni perturbanti. In architettura è la qualità degli edifici di adattarsi ai cambiamenti climatici. La resilienza è la naturale evoluzione dell'architettura sostenibile. Si rende necessario il dialogo tra arte e scienza, in particolare con la biologia e le bio-tecnologie. Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com



UNITED STATES

In viaggio attraversando le Everglades As I write are in Florida because we are concluding the renovation of certain buildings and to follow some customers who intend to buy new ones. I arrived yesterday in Miami and today I'm going through the Everglades, along the state 75 to move to Tampa. I just stopped at the only gas station there for a coffee, then for 100 Km there is nothing left. The coffee is needed to keep you alert as you approach a road that runs straight across to 100km at speeds of 110 Km / h. The limit must be respected in all circumstances, the sheriff's worth tracking and fine that can also turn into a night in jail if you are traveling more than 20 mph over the limit. In the United States, the rules must be respected, if you transgress it undergoes severe penalties, but this is also an aspect that I like: here better not to be clever because the punishments to which we encounter are strict. Located in Tampa, I will meet my client, an Italian manufacturer, which does not consider it more attractive to invest in Italy. Having been in the United States several times, he decided to move here some of its liquidity in order to ensure a more peaceful future and peaceful family. For the initial budget available, the area of Tampa Bay is more than indicated in Miami and so these days we will go together in search of a real estate transaction. His goal is to buy a property at a discount, renovate it and resell it for a profit. Operations of this type in technical jargon, here in the States are called "Flipping". The goal of this my client is to increase their capital rapidly and then after some "Flipping", also buy some property to rent for an annuity. To do all this, however, while working in real estate in Italy, it needs a specialized structure that understands the real estate market in the United States and then turned to me and my staff. So these days, we're going to do with all properties in Foreclosure (sold by banks because the owners can not pay the mortgage) in the Tampa metro. Research is the key step for the success of the operation, because in addition to having to find properties at a discount, you have to quickly figure out how much it will cost restructure and negotiate with the bank to quickly conclude the deal at the price we want. The market today is very fast and real estate prices are rising, but this could not affect the operation, you must maintain a certain detachment and buy well, otherwise you may not get the expected gains. So if you too are curious to get to know the real estate market in the United States, follow us through this column.

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Mentre scrivo sono in Florida perché stiamo portando a termine la ristrutturazione di alcuni immobili e per seguire alcuni clienti che intendono acquistarne di nuovi. Sono arrivato ieri a Miami e oggi sto attraversando le Everglades, lungo la statale 75 per spostarmi a Tampa. Mi sono appena fermato all’unica stazione di servizio che c’è per prendere un caffè, poi per 100 Km non c’è più nulla. Il caffè è necessario per rimanere svegli mentre si percorre una statale che corre tutta dritta per 100 Km alla velocità massima di 110 Km/h. Il limite va rispettato sempre e comunque, pena inseguimento dello sceriffo e multa che può anche trasformarsi in una notte in carcere se si viaggia a più di 20 miglia orarie oltre il limite. Negli Stati Uniti, le regole vanno rispettate, se si trasgrediscono si va incontro a pene severe, ma è anche questo un aspetto che mi piace: qui meglio non fare i furbi perché le punizioni a cui si va incontro sono severe. A Tampa, incontrerò un mio cliente, un costruttore italiano, che non reputa più interessante investire in Italia. Essendo stato negli Stati Uniti diverse volte, ha deciso di spostare qui parte della sua liquidità in modo da garantire un futuro più sereno e tranquillo alla famiglia. Per il budget iniziale a disposizione, la zona della baia di Tampa è più indicata rispetto a Miami e così in questi giorni andremo assieme a caccia di un’operazione immobiliare. Il suo obbiettivo è acquistare un immobile a sconto, ristrutturarlo e rivenderlo per ottenere un guadagno. Operazioni di questo tipo in gergo tecnico, qui negli States vengono definite “Flipping”. L’obbiettivo di questo mio cliente è incrementare velocemente il proprio capitale e quindi dopo qualche “Flipping”, acquistare anche qualche immobile da affitto per ottenere una rendita. Per fare tutto questo però, pur lavorando nel settore immobiliare in Italia, ha bisogno di una struttura specializzata, che conosce a fondo il mercato immobiliare degli Stati Uniti e quindi si è rivolto a me e al mio staff. Perciò in questi giorni, andremo a vedere assieme tutti gli immobili in Foreclosure (venduti dalle banche perché i proprietari non riescono a pagare il mutuo) nell’area metropolitana di Tampa. La ricerca è la fase fondamentale per la buona riuscita dell’operazione, perché oltre a dover trovare immobili a sconto, bisogna capire velocemente quanto costerà ristrutturarli e negoziare con la banca in modo da concludere velocemente la trattativa al prezzo che vogliamo. Il mercato oggi è molto veloce e i prezzi degli immobili sono in crescita, ma questo dato non può influire sull’operazione, è necessario mantenere un certo distacco e acquistare bene, altrimenti si rischia di non ottenere i guadagni sperati. Perciò se anche tu sei curioso di conoscere da vicino il mercato immobiliare negli Stati Uniti, seguici attraverso questa rubrica. Vanni Valente - www.vannivalente.com



INTERIOR DESIGN

PILA-47, una poltrona tessile Last December 1st PILA-47 was awarded in New York with the prize Best Of Year 2016 for interior designing.. PILA-47 is a textile sofa created exclusively for Rubelli by the designers Paolo Emanuele Nava and Luca Maria Arosio, founders of the studio Nava Nava Design. PILA-47 is ecological because it’s handmade and realized with natural materials. It’s entirely stuffed, the only material that you can see is fabric, except for a leather detail and the Rubelli logo, that are element that increase the value and indicate in the meanwhile the back side of the sitting itself. Following the perpetual swinging between tradition and innovation we wanted to propose a new introduction to the wide collection of fabrics of Rubelli’s company, creating a project in which the fabric occupies a central position and it’s the main character of the product itself. PILA-47 is a textile sofa, and it’s able to enhance the fabric potentials, recovering the idea of the materials’ beauty and of their natural lines. Lines that create spaces, light and shadows. Spaces that let define the human physic: the two units, man-fabric or better human-textile strength, relate to each other by creating a unique product compared with the body otherness. When the sofa opens up it reveals its double soul: the external cover allows to glimpse and introduces the second inner fabric, with a color and weft succession that create an effects of depth. A real kaleidoscopic color experience, made of feelings and oscillations.

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Il 1 dicembre PILA-47 è stata premiata a New York con l’interior design Best Of Year award 2016. PILA-47 è una poltrona tessile creata in esclusiva per Rubelli dai designer Paolo Emanuele Nava e Luca Maria Arosio, fondatori dello studio Nava+Nava Design. PILA-47 è ecologica, perché realizzata a mano con materiali naturali. È interamente imbottita: il solo materiale visibile è il tessuto, fatta eccezione per un dettaglio in cuoio e lo stesso logo Rubelli, elementi che ne aumentano il valore e al contempo indicano il lato posteriore della seduta stessa. Seguendo l’oscillazione costante tra tradizione ed innovazione, abbiamo voluto proporre un nuovo approccio alla vasta collezione di tessuti dell’azienda Rubelli, dando vita ad un progetto in cui il tessuto è posto al centro e reso vero protagonista del prodotto stesso. PILA-47 nasce dal desiderio di valorizzare la materia e di sperimentare una maggiore libertà espressiva. PILA-47 è una poltrona tessile, capace di esaltare le potenzialità del tessuto, recuperando l’idea di bellezza dei materiali stessi e delle loro naturali linee. Linee che creano spazi, luci ed ombre. Spazi che si lasciano definire dalla fisicità umana: le due unità, uomo-tessuto ossia forza umana-forza tessile, entrano in relazione creando un prodotto unico e in rapporto con la mutabilità corporea. Schiudendosi, la poltrona svela poi la sua doppia anima: il rivestimento esterno lascia intravedere e introduce ad un secondo tessuto all’interno, in un’alternanza di colori e di trame che creano effetti di profondità. Una pura esperienza caleidoscopica di colori, sensazioni ed oscillazioni. Giovanna Repossi



WATCH

L'essenza del nero The Grande Seconde Off-Centered Onyx displays a striking graphic simplicity and its stylized black dial of edgy, intense black draws one deep into the heart of Jaquet Droz’s history. The creative concept underlying this model was born in the 18th century, at the height of the Enlightenment, when Pierre Jaquet-Droz revolutionized watchmaking with his Grande Seconde. In conceiving two barely superimposed dials, one of them off-centered at 6 o’clock and with an extra-fine hand marking the seconds, Pierre Jaquet-Droz invented more than simply a new form of mechanism: he originated a new conception of Time, whose minutest instants became infinitely precious. Together the two dials form the figure 8, a symbol of balance and wholeness that the brand known by its twin stars would adopt for its lucky number. The craftsmen at Jaquet Droz had already given an aesthetic twist to this understated motif by shifting the second dial slightly to 7 o'clock. 2016 sees a new variation introduced, featuring a 43-mm stainless steel case for the first time, whose diameter further amplifies the magnetic blackness of the dial. An exceptional color celebrated by artists since time immemorial, black takes on a whole new dimension in the Grande Seconde Off-Centered. Following in the great tradition of the mineral dials created by Jaquet Droz, an onyx disc has been painstakingly cut and polished to form the dial of this watch. Its deep black harbors an extraordinary intensity, recalling the mystery of an inkpot, where an author dips the quill, or the silky satin that a couture designer fashions into a garment. With every movement of the wrist, its flawlessly even surface comes alive with reflections of almost liquid intensity. This voluptuous play of brilliance is made all the more stunning by the understated elegance of the indexes. The Jaquet Droz craftsmen cut them directly into the 18-carat white gold circles of the large hours and minutes dial and the smaller seconds dial that combine to form the legendary figure 8. The metal’s mirror-like shine contrasts with the waves of light that run across the onyx disc and bring out the delicate reliefs of the rings and bezel. The winding stem positioned at 4 o'clock adds a dynamic touch to this iconic new watch, which also comes in a version that teams a silvered opaline dial with an alligator leather strap. Jaquet Droz brings new mystery to the poetry of time in the Grande Seconde Off-Centered Onyx, sparking the same luminous flashes that inspire artists in the depths of their darkest nights.

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Attraverso una spiccata essenzialità che colpisce già al primo sguardo, il Grande Seconde Off-Centered Onyx illustra l'eccellenza di Jaquet Droz, rivelando un volto intensamente nero, stilizzato e contemporaneo al tempo stesso. Alla base di questo progetto creativo c'è il Grande Seconde, modello concepito nel XVIII secolo da Pierre Jaquet-Droz il quale, in pieno Secolo dei Lumi, rivoluziona l'idea dell’orologeria. Immaginando due quadranti appena sovrapposti, con il quadrante dei secondi decentrato a ore 6 percorso da una lancetta extra-sottile, Pierre Jaquet-Droz non si limita a elaborare una nuova forma di meccanismo, ma crea un concetto inedito del Tempo, in cui anche gli istanti più piccoli diventano infinitamente preziosi. L'8, simbolo d’equilibrio e completezza che nasce dall'unione dei due cerchi, si impone come numero fortunato del marchio delle due stelle. Spostando leggermente il quadrante dei secondi a ore 7, gli artigiani della Maison avevano già offerto a questo tema estetico un “twist” particolarmente delicato. Nel 2016, l'evoluzione si compie con questa nuova versione proposta per la prima volta con una cassa in acciaio di 43 mm di diametro, un autentico scrigno che esalta la magia del nero. Questo colore straordinario, da sempre celebrato dagli artisti, assume con il Grande Seconde Off-Centered una dimensione inedita. In linea con la grande tradizione dei quadranti minerali così cari a Jaquet Droz, questo modello presenta un disco d'onice minuziosamente intagliato e lucidato che va a impreziosire il quadrante. Il suo nero profondo, di un'intensità superlativa, possiede il mistero di un flacone d'inchiostro nel quale uno scrittore intinge il calamaio, o quello di un raso di seta da cui uno stilista crea un vestito. Questo gioco di luci si fa ancora più seducente grazie alla scelta degli artigiani Jaquet Droz di dotare questa versione di indici eleganti ma sobri, direttamente inseriti nei due anelli in oro bianco 18 carati del quadrante oreminuti e del quadrante dei secondi, che insieme disegnano l'oramai leggendario 8. Il riflesso del metallo, simile a uno specchio, contrasta con le onde luminose che attraversano il disco in onice, rivelando la delicatezza con cui sono stati concepiti i rilievi dei rehaut e della lunetta. L'originalità di posizionare la corona di carica a ore 4 conferisce un ulteriore tocco di dinamismo a questa nuova icona.Con il Grande Seconde Off-Centered Onyx, Jaquet Droz veste il Tempo di un nuovo mistero poetico: quel bagliore che nella notte più buia sa ispirare il cuore di un artista. Vittora Fabris



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Italia da scoprire 26

Il Ponte del Diavolo (o della Maddalena) a Borgo a Mozzano, Lucca


Non si viene in Italia in cerca di cose gradevoli. [...] Ci si viene in cerca della vita.

Edward Morgan Forster, Camera con vista, 1908

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La vera Italia si può scoprire solo osservando pazientemente la vita intorno.

Edward Morgan Forster, Camera con vista, 1908

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La Scala dei Turchi. Sicilia


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Si lasciò prendere dal pernicioso fascino dell'Italia e, invece di darsi da fare per saperne di più sui monumenti, cominciò a sentirsi felice.

Edward Morgan Forster, Camera con vista, 1908

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Campanile del Lago di Resia, Trentino Alto Adige


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Monteriggioni, Toscana


Il viaggiatore venuto in Italia per studiare i valori tattili di Giotto, o la corruzione del papato, corre il rischio di tornare in patria senza altri ricordi se non quello del cielo azzurro e degli uomini e delle donne che vivono sotto di esso.

Edward Morgan Forster, Camera con vista, 1908

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Un Mulino alle porte di Milano

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An exclusive '500 mill, intelligently renewed in a bio-architectonic way, interprets with an outstanding modernity the magic of a contemporary location. Architectonic restoration, design and ecology, geothermal system to the air-conditioned rooms, solar panels to heat water and high-tech solutions: these are the peculiar element of the restoration project of this historical structure. Hotel Mulino Grande, that is located few steps from Rho Fair and close to Cusago Castle with which it keeps a constant visual connection, rises within Parco Agricolo Sud of Milan. The project of rescue and transformation of the ancient rural complex, signed by Milanese architect Antonella Tesei, pursues the willing to keep a connection with the territory’s roots. The designer wanted to preserve the original architectonic complex with separate units and to recover entirely the structure of the mill. The condition of the second building, that used to be the farmers’ residence, of the hayloft and the stables was too compromised to be conserved instead; thus the designer has projected an ex novo intervention with Parco Agricolo Sud, by respecting volume, typology and existing materials. Hotel Mulino Grande pays its whole attention to environment, both in the choice of raw materials , rigorously natural, and the renewable energy used. If waterpower has supported mill’s life in the past, now the conditioning is relied on another renewable source: geothermal energy. The accommodating structure is a 4-star hotel and consists of 21 rooms under which 7 suites, Bio Spa, 2 meeting rooms and the Restaurant Il Magiono that is opened both to hotel guests and external costumers. The attractiveness of the architecture, the high-quality standard of the offered services, the perfect bond between ancient tradition and modern confort make this structure the ideal place where to spend moment of pleasant relax, spaced out with work meetings or private special events as weddings or other important anniversaries, or even more a quick gateway from the nearby chaotic metropolis that is Milan. www.hotelmulinogrande.it

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Un mulino del Cinquecento alle porte di Milano diventa hotel a 4 stelle e il suo ristorante Il Magiono, aperto anche ad avventori esterni, offre raffinata cucina a chilometro zero. Un esclusivo Mulino del '500 sapientemente ristrutturato in chiave bio-architettonica interpreta con estrema modernità la magia di una location contemporanea. Recupero architettonico, design e ecologia, geotermia per climatizzare gli ambienti, pannelli solari per scaldare l'acqua e soluzioni hightech. Questi gli elementi identificativi del progetto di recupero della storica struttura. Situato a pochi chilometri dalla fiera di Rho e poco distante dal Castello di Cusago con cui mantiene una costante relazione visiva, Hotel Mulino Grande sorge all’interno del Parco Agricolo Sud di Milano. Il progetto di recupero e trasformazione dell’antico complesso rurale, firmato dall’architetto milanese Antonella Tesei, persegue la volontà di mantenere una relazione con le radici del luogo. La progettista ha voluto conservare l’originario complesso architettonico a corpi separati recuperando integralmente la struttura del mulino. La condizione del secondo edificio che ospitava gli alloggi dei contadini, il fienile e le stalle era invece eccessivamente compromessa per essere conservata; così la progettista ha previsto un intervento ex novo concordato con il Parco Agricolo Sud, rispettando volumi, tipologia e materiali preesistenti. Hotel Mulino Grande presta totale attenzione all’ambiente, sia nella scelta dei materiali rigorosamente naturali, che nelle fonti energetiche rinnovabili utilizzate. Se l’energia idrica ha sostenuto la vita del Mulino Grande in passato, oggi la climatizzazione del complesso si affida a un'altra fonte di energia rinnovabile: l’energia geotermica. Gabriella Morandotti è Direttore di Hotel Mulino Grande, struttura quattro stelle che consta di 21 camere, di cui 7 Suites, Bio Spa, 2 sale meeting e il Ristorante Il Magiono aperto sia agli ospiti dell’albergo sia ai clienti esterni. L’avvenenza dell’architettura, l’elevato standard qualitativo dei servizi offerti, il perfetto connubio tra antica tradizione e moderno comfort, fanno di questa struttura il luogo ideale per trascorrere momenti di piacevole relax, intervallati tra una riunione di lavoro e l’altra o in occasione di eventi privati speciali come il matrimonio o la celebrazione di un anniversario importante, o ancora semplicemente per una breve fuga dalla vicina caotica metropoli Milanese. n www.hotelmulinogrande.it


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by Valeria Bacco


Tra favola e realtà ’: Vivere la storia sui Colli Berici 39


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Have you ever thought about spending their lives where they baked bread once? Anna lived there for thirty years with her husband Carlo, next to the wooden wheel of the old mill. I reach it as usual at the end of June to spend a few days together. It is our ritual to give the welcome to summer. During the journey, through the Venetian landscape, the city, the gentle countryside up to dive into the wonderful natural landscape of the Berici hills, the land of mills and streets of the good food, a corner of fascinating poetry between Padua and Vicenza. Following the sweet hilly profile I enter in this landscape, dotted with small residential realities which lie in the nature with respect and discretion. Fail the final corner, the small valley, and I face the ancient rustic Anna, completely renovated. It is an enchanted place, which does not inspire fear. The huge natural park that surrounds the home with brick facade, greets me. The sound of water pours from the stone walls and caresses the ancient wooden blades of the mill wheel, I have always fascinated me, making me imagine times past with fabulous shades. Anna peeps from the door of what was once the room from the miller's work. This is the environment that I prefer, with large wooden table that brings together all the historical company of friends and old wood stove that once was used to bake bread, still functioning today. Infinity The white stone walls Vicenza, evidence of centuries of history. Here, tradition and present are molded together, preserving the ancient home feeling that continues to fill the rooms and intertwines the story to the comfort and discreet luxury of today.

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Avete mai pensato di trascorrere la vita dove si faceva il pane una volta? Anna ci vive da trent’anni insieme al marito Carlo, accanto alla ruota in legno dell’antico mulino. La raggiungo come sempre a fine giugno per trascorrere insieme qualche giorno. È il nostro rituale per dare il benvenuto all’estate. Durante il tragitto, attraverso il paesaggio veneto, le cittadine, la dolce campagna fino ad immergersi nel meraviglioso paesaggio naturale dei colli Berici, terra di mulini e di vie del buon cibo, un angolo di affascinante poesia tra Padova e Vicenza. Seguendo il dolce profilo collinare mi addentro in questo paesaggio, costellato da piccole realtà residenziali che si collocano con discrezione nella natura. Supero l’ultima curva, nella piccola valle, e mi trovo di fronte all’antico rustico di Anna, completamente ristrutturato. È un luogo incantato, che non incute timore. L’immenso parco naturale, che circonda la dimora con pietre a vista, mi accoglie. Il suono dell’acqua che scroscia dalle pareti in pietra e accarezza le antiche pale in legno della ruota del mulino, mi hanno sempre affascinata, facendomi immaginare epoche lontane con sfumature fiabesche. Anna fa capolino dalla porta di quella che un tempo era la stanza da lavoro del mugnaio. È l’ambiente che preferisco, con il grande tavolo di legno che riunisce tutta la storica compagnia di amici e l’antico forno a legna che in passato serviva a cuocere il pane e che oggi è ancora funzionante. Sfioro le pareti in pietra bianca vicentina, testimonianza di secoli di storia. Qui tradizione e presente sono plasmati insieme, conservando l’antica sensibilità domestica che s’intreccia al comfort e al lusso discreto di oggi.


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I climb the wooden stairs, across the different levels of the house, and I reach the room that Anna every year in store for me: he knows that is my favorite. The light entering the room from outside, completely flooded, like a piece of furniture. The window frames the beautiful outdoor landscape that gives off the typical fragrances and the vivid and intense colors of this season. It seems to live in a parallel world to the daily life consisting of schedules, traffic confusion. Here, time slows down and the mind regenerates. I reach Anna in the living room: is waiting for me sitting in front of the large stone fireplace, now off, evidence of the heat of the many Christmas days spent. The face of my friend is crossed by mysterious expression, but smiling. He announced that later this year will start to discover the world. Together with her husband, who has just celebrated retirement, he will undertake a new life full of journeys. For this reason, it decided to sell the house. It would be useless, he says, leave it closed and not give a chance to others to experience it in all its facets. It could be the ideal place for a family that wants to grow in nature, or for those who decide to undertake entrepreneurial experience opening a B & B dream. Suddenly I find myself sitting in the kitchen in front of the cold glass infused with berries, imagine my life here. There are many opportunities to experience this charming house.

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Salgo le scale in legno, attraversando i diversi livelli dell’abitazione, e raggiungo la stanza che Anna ogni anno mi riserva: lei sa che è la mia preferita. La luce che penetra dall’esterno inonda completamente l’ambiente, come fosse un elemento di arredo. La finestra incornicia il meraviglioso paesaggio esterno che emana le tipiche fragranze e i colori vivi e intensi di questa stagione. Sembra di vivere in un mondo parallelo alla quotidianità fatta di orari, traffico, confusione. Qui il tempo rallenta e la mente si rigenera. Raggiungo Anna nel soggiorno: mi sta aspettando seduta di fronte al grande camino in pietra, ora spento, testimonianza del calore dei tanti giorni di Natale trascorsi. Il volto della mia amica è attraversato da un’espressione misteriosa, ma sorridente. Mi annuncia che entro l’anno partirà alla scoperta di paesi lontani. Insieme al marito, che ha da poco festeggiato la pensione, intraprenderà una nuova fase dalla sua vita all’insegna dei viaggi. Per questo motivo, ha deciso di vendere la casa. Sarebbe inutile, mi dice, lasciarla chiusa e non dare la possibilità ad altri di viverla in tutte le sue sfaccettature. Potrebbe essere il luogo ideale per una famiglia che vuole crescere nella natura, oppure per chi decide di avviare un’esperienza imprenditoriale aprendo un B&B da sogno. Improvvisamente mi scopro, seduta in cucina di fronte al bicchiere di infuso freddo ai frutti di bosco, a immaginare la mia vita qui. Sono tante le opportunità per vivere questa incantevole dimora. n


Residenza completamente arredata LocalitĂ Villaga, Colli Berici, Vicenza - Italia Aeroporti di Verona e Venezia Abitazione circa 400 mq Terreno collinare circa 30.000 mq con sorgenti d'acqua naturali, orto e alberi da frutto. Piano terra: Cucina con cottura, Due soggiorni uno con pranzo e uno con soppalco. Piano primo: Tre camere, bagno e ripostiglio. Piano secondo: Camera mansardata con bagno. Piano seminterrato: Due camere, bagno, cucina, cantina, centrale termica. Forno per pane, rustici per ricovero attrezzi, grande serra scavata nella roccia. Classe energetica: F 168,34 kWh/m2a Piano: Tre fuori terra, seminterrato e interrato. Agenzia Punto Immobiliare sas via Roma 115 Padova tel 0498762200 - info@puntoimmobiliare.it www.puntoimmobiliare.it

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Un viaggio tra mostri e sirene by Susanne Capolongo edit by Giovanna Repossi

Alle falde del Monte Cimino, a Bomarzo in provincia di Viterbo, esiste un luogo incantato e meraviglioso, tra il fiabesco e il mostruoso. Un Parco insolito e surreale, che va contro tutte le regole canoniche dell’architettura e che non ha nessuna caratteristica dei giardini all’italiana. Abbracciate dalla vegetazione si alternano, apparentemente in modo casuale, sculture che rappresentano soggetti mitologici, animali esotici, mostri, draghi, e orchi. Si oltrepassa il cancello sotto il blasone degli Orsini che introduce alla visione due Sfingi con sotto scritto: “Chi non prova stupore di fronte alle statue del parco di Bomarzo non potrà ammirare nemmeno le Sette Meraviglie del Mondo”. Il percorso inizia con un’elegante scalinata, dove gli invitati vengono accolti dalla statua di Proteo, vecchio genio del mare, con in testa un globo e un castello, di fronte al quale si trova il Mausoleo e la Lotta tra Giganti. Proseguendo lungo un vialetto che conduce alla grande Tartaruga che trasporta sul dorso la figura di una donna velata dal mantello e accanto si erge una testa di un mostro infermale. Proseguendo si giunge alla fontana di Pegaso, quindi le Tre Grazie e due piccoli leoni, al Piccolo Ninfeo, alla Fontana dei Delfini, per arrivare al Grande Ninfeo preceduto da una sontuosa scalinata, che conduce alla Platea dei Vasi, sul fondo Nettuno e sulla sinistra la spaventosa testa del mostro marino con le fauci orrendamente spalancate e la ninfa Dormiente. E poi Venere, l’Orco, un’enorme maschera con la bocca aperta, dove all’interno possiamo trovare un tavolo e sedute per un momento di ristoro. Ancora la Nuda Abbandonata, Echidna, Leoni e Furia Alata, Proserpina, le Sirene, il Tempietto, la statua di Cerbero fiancheggiata da una serie di Ghiande e Pigne e di Orsetti Araldici; vicino alla panca etrusca c’è un’iscrizione originale del parco che recita” Voi che pel

At Mount Cimino’s slopes, in Bomarzo, Viterbo’s province, there is a fairy and wonderful place both fantastic and monstrous. An unusual and surreal park, that goes against all the canonical rules of architecture and has not any characteristic of common Italian gardens: when you walk in you will go around statues of mythological characters, exotic animals, monsters, dragons and ogres, all surrounded by greenery and apparently positioned in a random way. When you pass through the gate, under Orsini’s blazon, you are introduced to the sight of two sphinxes where there’s written: “who is not astounded by Bomarzo park’s statues won’t even admire the Seven Wonders of the Wolrd”. The path starts from a graceful staircase, where guests are welcomed by a statue of Proteo, old wise of the sea, who on his hand has a Globe and a castle in front of which there is the Mausoleum and the Giant’s Fight. Going on a walkway that brings to the big Turtle that carries on its back the shape of a woman covered with a cape, and nearby an infernal monster’s head stands. Walking on, you reach Pegasus’ fountain, and so the Three Graces and two small lions, Little Ninfeo and Dolphins’ Fountain to arrive to the Big Ninfeo that is preceded by a magnificent staircase, that leads to the Vases’ stalls, on the background there is Neptune and on the left the scary head of a sea monster with its jaws open wide and the sleepy Nymph. And then Venus, the ogre, an enormous mask with open mouth, into which you can find a table and chairs for a moment of refreshment. And again the Abandoned naked woman, Echidna, Lions and winged Fury, Proserpina, Sirens, the

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little Temple, Cerbero’s statue with a series of acorns, pine cones and little heraldry bears; next to the Etruscan bench there is an original inscription of the park that says: “Voi che pel mondo gite errando vaghi, di veder maraviglie alte et stupende, venite qua dove son faccie horrende, elefanti, leoni, orsi, orche et draghi”. In the end you venture into the area that hosts Pluto, the Dragon, the Ogres, the Vases with inscriptions, the Elephant, the Giant Vase, the Etruscan Bench, Cerere, the slanting house and the temple. Going back to the entrance you can still admire the statues of Giano Bifronte and Triplice Ecate. The path comes to its end with a huge demoniac mask overcome by a Globe with a castle that symbolize the Heraldic Orsinian branch to which belonged Vicino Orsini di Castello. The park was realized in 1552 by the architect Pirro Ligorio, commissioned by Prince Pier Francesco Orsini; when he died the park remained abandoned till half XX century when Bettini family bought 3 hectares of forest with all its basaltic sculptures (they say that they were made by Simone Moschino) and the slanting house, a tiny building that stands on a sloping stone (and because of that it is leaning: the most amusing curiosity is that inside the house the forniture in slanting in the opposite way of the external part). The current dis-

mondo gite errando vaghi, di veder maraviglie alte et stupende, venite qua dove son faccie horrende, elefanti, leoni, orsi, orche et draghi”. In ultimo ci si addentra nella zona che ospita Plutone, il Drago, gli Orchi, i Vasi con Iscrizioni, l’Elefante, il Vaso Gigante, la Panca Etrusca, Cerere, la Casa Pendente e il Tempio. Tornando verso l’ingresso possiamo ancora ammirare le statue del Giano Bifronte e della Triplice Ecate. Il percorso si conclude con una enorme Maschera demoniaca sormontata da un globo con un castello, simbolo araldico del ramo orsiniano a cui apparteneva Vicino Orsini di Castello. Il parco fu realizzato nel 1552 dall’architetto Pirro Ligorio, su commissione del principe Pier Francesco Orsini, alla sua morte il parco rimase abbandonato a se stesso fino a metà del XX secolo quando la famiglia Bettini acquisì i 3 ettari di foresta con tutte le sue sculture in basalto (si pensa realizzate da Simone Moschino) e la Casa Pendente, piccola costruzione che si erge su un masso inclinato (da qui la pendenza, la curiosità più sorprendente è che all’interno gli arredi sono pendenti in senso opposto rispetto all’esterno). L’attuale disposizione del Parco è sicuramente quella originale, salvo alcuni casi documentati, e che molte delle sculture non siano più quelle del XVI secolo, si pensa che sia stato progettato come un labirinto e come percorso iniziatico.

position of the Park is surely the original one, except for few documented cases that report that many sculptures are not the ones from XVI Century anymore because it is thought to be designed as a labyrinth and as a path of initiation.

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INFORMAZIONI UTILI Parco dei Mostri di Bomarzo, loc Giardino, 01020 Bomarzo,

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L'Eldorado è sulla terra. Con l'Italia si vive come con un'amante, oggi in furibondo litigio, domani in adorazione; con la Germania invece come con una donna di casa, senza grosse arrabbiature ma senza grande amore.

Arthur Schopenhauer




Men’s Code


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by Dino Piacci www.yachtandpowerboats.it edit by Giovanna Repossi


Tecnomar Evo 55’: the Italian Poweryacht

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If it is true as it is true that you also buy a boat according to the shipyard that built it, the tradition and the technology reached, and the specific experience increased throughout the years, the Evo 55 ', made open from Tecnomar Tuscan shipyard, brand of the Italian Sea Group (Admiral, Apuania Shipyards), encloses these and other features. The history and experience of the shipyard, in fact, beginning in the mid-80s with the construction of sports and very fast boats, real pleasure offshore; later, with the subsequent management, got under way the production of new boats, much more habitable and with large outdoor spaces to live fully. Despite the new Tecnomar had become much larger and with more displacement, exceptionally the top speed and cruising not diverged much from those recorded with previous sports boats, much narrower and lighter. Years ago I had the opportunity to try both, and the new series of Tecnomar was already really good, but the latest generation made under the direction of Group President, Giovanni Constantino, and designed by architect Gian Marco Campanino, surprising for a refined beauty, for the elegant and well-designed interior, where everything can find the right place, every detail has been designed for comfort even on long cruisers. As soon as you board one realizes to be on a different boat, with innovative solutions and choices, engaging at a glance: the cockpit, steering console and sofas are in perfect harmony with each other, there is nothing wrong, and the quality and careful choice of each component is well evident. The riding position allows a view as wide as ever, and gives a sense of security to those leads; well positioned and easy to read instruments for monitoring, easy and practices the throttle controls. Three steps separate the interior, which, at first glance, convey a strong and clear sensation of being on the right boat! Few others of the same size have such a strong feeling of luxury, comfort and wide spaces: the original in shape and placement of the large sofa in dinette, with elegant wood paneling of the walls and a play of light inserted in the sky, also it in wood. From the Arabian “thousand and one night” the Owner's cabin, with practical arrangements and tasteful furnishings,

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Se è vero come è vero che un’imbarcazione si acquista anche in base al cantiere che l’ha realizzata, la tradizione e la tecnologia raggiunta, e per l’esperienza specifica incrementata nel corso degli anni, l’Evo 55’, open realizzato dal cantiere toscano Tecnomar, brand dell’Italian Sea Group (Admiral, Cantieri Apuania), racchiude in se queste ed altre caratteristiche. La storia e l’esperienza del cantiere, infatti, hanno inizio verso la metà degli anni ’80 con la realizzazione di barche sportive e molto veloci, dei veri off shore da diporto; in seguito, con la successiva gestione, prese il via la produzione di nuove imbarcazioni, decisamente più abitabili e con ampi spazi esterni da vivere a tutto tondo. Nonostante i nuovi Tecnomar fossero divenuti ben più larghi e con dislocamento maggiore, incredibilmente le velocità di punta e crociera non si discostarono di molto da quelle registrate con le precedenti barche sportive, molto più strette e leggere. Anni addietro ho avuto modo di provarle entrambe, e la nuova serie dei Tecnomar andava già davvero bene, ma quelle dell’ultima generazione realizzate sotto la direzione del Presidente del Gruppo, Giovanni Costantino, e disegnate dall’architetto Gian Marco Campanino, sorprendono per una bellezza raffinata, per gli interni eleganti e ben studiati, dove ogni cosa riesce a trovare il giusto posto, ogni particolare è stato studiato per un comfort elevato anche per lunghe crociere. Appena si sale a bordo ci si rende conto di essere su un’imbarcazione diversa, con soluzioni e scelte inedite, accattivanti a colpo d’occhio: pozzetto, consolle di guida e divani sono in perfetta armonia tra loro, non c’è niente che stoni, ed è ben evidente la qualità e la scelta accurata di ogni componente. La posizione di guida permette una visuale quanto mai ampia, e conferisce un senso di sicurezza a chi conduce; ben posizionati e di immediata lettura gli strumenti di monitoraggio, agevoli e pratiche le leve gas. Tre gradini separano gli interni, che, a prima vista, trasmettono una forte e chiara sensazione di trovarsi sulla barca giusta ! Ben poche altre della stessa dimensione offrono una così spiccata sensazione di lusso, comodità ed ampi spazi: originale nella forma e collocamento il grande divano in dinette, impreziosito da raffinati rivestimenti in legno delle pareti e da un gioco di luci inserite nel celetto, anch’esso in legno. Da mille e una notte la cabina dell’Armatore, con allestimenti pratici e di buon gusto, con armadi e casset-


tiere tali da permettere bagaglio per un mese di crociera! Comoda ed agibile anche la cabina marinaio. E’ arrivato il momento “tecnico” più importante: usciamo in prova. Anche procedendo al minimo, i due Volvo da 1200 cavalli l’uno ruggiscono che è una bellezza, ed è sufficiente una leggera pressione sulle manette, e pochi giri, per far uscire in planata la barca. Man mano che si accelera lo scafo aumenta il sostentamento idrodinamico, fino a “spianare” per tutta la sua lunghezza ad una velocità di crociera di 28-30 nodi. La carena è facile ed istintiva, lo scafo risponde prontamente ai comandi, senza scomporsi neanche nelle virate più strette e a velocità sostenuta, riprendendo poi immediatamente il suo assetto di marcia. Molto stabile anche su mare formato, dove è in grado di mantenere bene la rotta senza bisogno di continue correzioni: che dire, eccezionale Evo 55’! Mari Blu! n

with closets and drawers to allow such luggage to a cruise a month! Comfortable and accessible also the crew cabin. It 's most important "technical" moment: we go under test. Also proceeding at a minimum, the two Volvo 1200 horses each roar is a beauty, and it is enough light pressure the throttle controls, and a few rounds (rpm), to let out the boat planing. As it accelerates the hull increases the hydrodynamic support, up to be out from the water for its entire length, to a cruising speed of 28-30 knots. The hull is easy and instinctive, the hull responds promptly to commands, without getting upset even in turns narrower and at high speed, then immediately resuming his ride attitude. Very stable even on rough sea, where you can maintain well a fixed course without the need for continuous corrections: what to say, exceptional Evo 55 '! Blue seas!

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Progetti tra arte e design

edit by Giovanna Repossi

Designer and Art Director of the new Flagship Store Pisa Watchmaking, architecture and contemporary design jewel in the heart of the Milan Fashion Quadrilateral, Vittorio Carena Bunting of birth and Milanese by adoption, is a young talent, an eclectic designer who given rise to projects with a strong personality, volume and complexity of innovative technology in a continuous dialogue between art and design. Prestigious luxury stores, installations and collaborations with notable brands, iconic unique and provocative are among his achievements. Milan is the city in which you choose to live and work, why? As a child I was always fascinated by the internationality and the artistic ferment of the Lombard capital. In 1989 he entered for the first time in the historic Fiorucci store in Piazza San Babila, the forerunner of the concept store, and I'm loving it. I was only twelve years old, but from that moment I decided that Milan would be my city. How did your passion for your work and what is your source of inspiration? Rather than I speak passion of rebellion. I have often been called a rebellious spirit, a flood of ideas and concepts. For me, art and design represent a form of rebellion and a means by which to experience innovative forms and languages and in contrast. I think this is to have moved my feelings. A artistically inspired me to Joseph Beuys. I identify my thoughts with the conceptual movement Droog design and art design by Ron Arad. Peter Marino, Rem Khoolhass and David Chipperfield are my benchmarks for architecture.

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Progettista e Art Director del nuovo Flagship Store Pisa Orologeria, gioiello dell’architettura e del design contemporaneo nel cuore del Quadrilatero della Moda di Milano, Vittorio Carena, pavese di nascita e milanese d’adozione, è un giovane talento, un designer eclettico che ha dato vita a progetti caratterizzati da forte personalità, complessità volumetrica e tecnologia innovativa in un continuo dialogo tra arte e design. Prestigiosi stores del lusso, installazioni e collaborazioni con marchi d’eccellenza, pezzi unici iconici e provocatori si annoverano tra i suoi successi. Milano è la città in cui hai scelto di vivere e lavorare, perchè? Sin da piccolo sono sempre stato affascinato dall’internazionalità e dal fermento artistico del capoluogo lombardo. Nel 1989 sono entrato per la prima volta nello storico negozio di Fiorucci di Piazza San Babila, l’antesignano dei concept store e me ne sono innamorato. Avevo solamente dodici anni ma da quel momento ho deciso che Milano sarebbe stata la mia città. Come è nata la passione per il tuo lavoro e qual è la tua fonte di ispirazione? Più che di passione parlerei di ribellione. Sono stato più volte definito uno spirito ribelle, un fiume in piena di idee e di concetti. Per me l’arte e il design rappresentano una forma di ribellione e un mezzo attraverso il quale sperimentare forme e linguaggi innovativi e in controtendenza. Credo sia questo ad avere mosso il mio sentire. A livello artistico mi ispiro a Joseph Beuys. Identifico il mio pensiero con il movimento concettuale Droog design e l’art design di Ron Arad. Peter Marino, Rem Khoolhass e David Chipperfield sono i miei punti di riferimento per l’architettura.


Il progetto a cui sei più legato? Pusherchair. E’ stato il mio primo progetto di design o meglio lo reputo tale. Si tratta di una poltrona modulare presentata al Salone del Mobile del 2011 come gesto di provocazione e rottura con il design tradizionale. Ne aggiungo un altro: Hermano. Si tratta di un martello in 4 formati con scritto LOVE sulla testa di impatto e rappresenta la “distruzione come gesto d’amore”. Uno dei suoi ultimi lavori, il Flagship Store Pisa ha ridefinito il profilo architettonico di Via Verri, che ha acquisito un aspetto maestoso e internazionale. Con quale scopo? Uno degli intenti dei miei progetti è cercare di ottenere un forte impatto scenografico. Per questo motivo mi sono ispirato all’elegante e lussuosa Place Vendôme di Parigi, cuore della gioielleria, dell’orologeria e della couture mondiale, un luogo in cui tutto è in equilibrio e maestosi palazzi sfoggiano la propria uniformità simmetrica. E’ questo l’obiettivo che vorrei raggiungere in Via Verri: il Palazzo Pisa e le costruzioni adiacenti dovrebbero diventare un unicum architettonico, un’ espressione armoniosa di luci, forme, colori e proporzioni. Si tratta di un progetto di comunicazione architettonica che mira, in collaborazione con il gruppo Pisa, alla creazione di una “Time Street” nella città meneghina.

The project to which you are closest to? Pusherchair. It 'was my first project design or rather I consider it such. It is a modular chair presented at Salone del Mobile in 2011 as a gesture of provocation and break with the traditional design. I add another: Hermano. It is a hammer in 4 sizes with LOVE written on the head of impact and represents the "destruction as a gesture of love". One of his last works, the Flagship Store Pisa has redefined the architectural profile of Via Verri, which acquired a majestic and international aspect. With what purpose? One of the aims of my projects is to try to get a strong visual impact. For this reason I was inspired by the elegant and luxurious Place Vendome in Paris, the heart of the jewelry, watch and couture world, a place where everything is in balance and majestic palaces flaunt their symmetrical uniformity. And 'This is the goal I want to achieve in Via Verri: Palazzo Pisa and adjacent buildings should become a unique architectural, a' harmonious expression of lights, shapes, colors and proportions. It is an architectural communication project that aims, in collaboration with the Pisa group, the creation of a "Street Time" in the city of Milan.

Ci puoi svelare i nuovi interventi architettonici?

Can you unveil the new projects in the pipeline?

La vera sfida sarebbe trasformare tutto il Quadrilatero della Moda secondo la suddetta concezione di armonia architettonica. Sto seguendo questa linea anche nei prossimi lavori: la nuova boutique Patek Philippe di Via Verri e due progetti di luxury design nel Quadrilatero.

The real challenge would be to transform all the Fashion District in ac-

Una curiosità su Vittorio: un sogno nel cassetto da realizzare. Più di uno: L’orologio che segna il tempo psichico e il progetto di un negozio vuoto - “Empty Shop for Empy People” - ideato circa quindici anni fa durante il mio Erasmus a Budapest. n

A curiosity of Vittorio: a dream to be realized.

cordance with that conception of architectural harmony. I am following this line in the coming works: the new Patek Philippe boutique in Via Verri and two projects of luxury design in the Quadrilateral.

More than one: The clock that marks the psychic time and the project of an empty shop - "Empty Shop for Empy People" - created about fifteen years ago during my Erasmus in Budapest.

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La Voce di Venezia 58

by Karen Ross


Luca Foffano sta conquistando molto velocemente il mercato PopOpera americano, guadagnandosi questo successo dopo decenni trascorsi nella musica con una perseveranza che oggi si può percepire in ogni "vibrato" o "spinto" che la sua voce esegue con tanta apparente semplicità. Luca è nato ad Altobello, in Italia da un amorevole padre che riconobbe la passione per la musica in suo figlio e gli mise una chitarra tra le mani quando lui aveva solo 12 anni. Luca scoprire la propria voce mentre cantava suonando il suo strumento all'età di 16 anni, allorché fondò la banda "Relics" con alcuni suoi amici e vinse il premio per la categoria rock band ad un importante festival musicale. La passione di Luca per la Musica divento il suo cruccio, e inizio a studiare opera con il famoso talento soprano Michela Remor, continuando con il soprano Teresa Perdoncin ed il tenore Antonello Ceron. Oggi Luca continua i suoi studi presso lo Studio Andrea Tosoni. Dopo anni di duro lavoro e perseveranza, Luca ha sviluppato una carriera musicale che conta più di 5000 concerti dal vivo. Con grande talento ha poi unito la sua passione e la sua professionalità come cantante sulle gondole veneziane dal 2009. Esibendosi giorno e notte, Luca divenne il centro di attenzione tra i suoi colleghi e sviluppò una grande amicizia con il famoso chitarrista Francesco Boldini. In seguito i due formarono "Orchextrana" e produssero un album di musica tradizionale veneziana. La Warner Music UK A voi selezionato Luca tra centinaia di audizioni, assieme ad altri due artisti, per formare "I Gondolieri" e quindi pubblicare il loro primo album, "Evergreen". La Band poi andò sotto l'etichetta Decca Records, con la quale pubblicarono il secondo album "A Venezia". Oggi Luca è un gentleman raffinato con una presenza discreta e una voce che è incredibilmente potente, e allo stesso tempo calda e precisa, come se ne sentono di rado in decenni. Luca sta continuando la sua transizione dal mercato americano con numerosi concerti e partecipazione ad eventi di beneficenza. Tra le esibizioni programmate, tra cui è incluso un concerto di gala con orchestra sinfonica di New York al Kupferberg Center, Luca ha tra l'altro rilasciato il suo nuovo album "Maledetto Amore", che combina pezzi originali con alcuni classici, E che sintetizza una storia di talento naturale e duro lavoro che conduce a un sogno realizzato per una voce che bisogna ascoltare per credere che sia vera. Il suo ultimo lavoro presenta una selezione di pezzi in grado di soddisfare tutti i gusti, vista l'abilità di Luca di n passare con facilità dall'opera-pop al rock al blues.

Luca Foffano is exploding onto the American Pop – Opera scene having earned his discovery after decades of musical history and classical never-give-up attitude that resonates with every Vibrato and propelled Spinto his voice commands seemingly with ease. Luca was born in Altobello, Italy to a loving father who recognized a passion for music in his son and placed a guitar in Luca’s hands at the age of 12. Luca discovered his voice while singing with his instrument and at age 16 started “Relics Band” with friends and won the Rock Band category at a major music festival. Luca’s passion for singing became his focus and he prodigiously studied opera with world renowned talent soprano Michela Remor, continuing with soprano Teresa Perdoncin and tenor Antonello Ceron. Today Luca continues his studies at the Studio Andrea Tosoni. Following decades of hard work and persistence, Luca exploded his refreshed musical career to over 5,000 concert performances. With stunning talent on display his profession would match his passion when hired full-time as a Venetian Gondola singer in 2009. Performing day and night, Luca became the center of attention among his colleagues and a great friendship grew with famed guitarist Francesco Boldini. Together they formed “Orchextrana” and produced a record of Venetian music. Warner Music UK then selected Luca among hundreds at audition, along with two others, to form “The Gondoliers” and they released their first record, “Ever Green.” Growing and moving to Decca Records, “The Gondoliers” recorded and released their album, “A Venezia.” Today you will find Luca a soft-spoken gentleman with a naturally polite presence belied by a stunningly powerful and simultaneously warm and precise voice that seldom appears once a decade. Luca continues his transition to the American market with several concert and charity appearances. Among scheduled performances, including his gala concert with the New York Symphonic orchestra at the Kupferberg Center, Luca released his new album, “Maledetto amore” that combines classical and original compositions, encompassing a history of natural talent and hard work that leads to a dream realized for a voice you must hear to believe. His CD features a selection to please everyone's musical taste. Luca can transition from opera-pop to rock and blues with ease. You can follow Luca on: Luca Foffano Official on Facebook - Luca Foffano on Instagram- Luca Foffano on Twitter

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12 The Brian&Barry Building: trend, style, taste edit by Giovanna Repossi

Inaugurated in March 2014, 12 The Brian&Barry Building is the point of reference in Milan for all those who are seeking excellence in fashion, taste, jewelry, and watches. Located in Via Durini, 28 - just a short walk from Piazza San Babila - 12 The Brian&Barry Building combines shopping with entertainment in a department store that is truly unique.

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Inaugurato nel marzo del 2014, Il 12 The Brian&Barry Building è il punto di riferimento a Milano per tutti coloro che ricercano l’eccellenza nella moda, nel gusto, nella gioielleria e nell’orologeria. Situato in via Durini 28, a pochi passi da Piazza San Babila, il 12 The Brian&Barry Building abbina lo shopping all’intrattenimento, in un department store davvero unico.


Un destination place di 12 piani – di cui 11 fuori terra – irrinunciabile per tutti gli amanti dello stile in ogni sua forma, che offre l’opportunità di coniugare lo shopping e il tempo libero, in un percorso su più livelli dedicati all’abbigliamento, agli accessori e alla ristorazione di qualità. Aperto 7 giorni su 7 il 12 The Brian&Barry Building è un luogo in cui lasciarsi conquistare ogni volta da stimoli nuovi e da vivere senza fretta: una shopping experience estesa, che consente di fare acquisti dalle 10 alle 19:30, e di accedere alla ristorazione anche dopo la chiusura dello store. I visitatori sono accolti nella Gallery, un grande atrio al piano terra dedicato alle anticipazioni di quello che si potrà trovare ai piani superiori. Uno spazio che durante l’anno prende vita, diventando il fulcro per mostre ed eventi. Al suo fianco trova spazio il 12 Cafè, un design bar aperto dalle 7:30 alle 21, dove è possibile passare tutti i momenti della giornata, dalla colazione al pranzo, dallo snack pomeridiano all’aperitivo serale, con un servizio attivo 7 giorni su 7 ad orario continuato. Qui trova spazio il corner “El Jamonero”, un’area dedicata alle eccellenze alimentari della Spagna che propone, oltre alle migliori varietà di Pata Negra, altre squisite specialità della gastronomia iberica. Al Piano -1, EATALY, uno dei partner principali del progetto, è presente con il Mercato di Eataly, dedicato alle eccellenze alimentari italiane, che può vantare una superficie di 700 metri quadri e oltre 2mila prodotti esposti, e con La Piadina Romagnola dei Fratelli Maioli. Il Piano 2 è dedicato a gioielli e orologi, un vero jewels&watches department di 500 mq, estremamente ricercato e raffinato nel design, con boutique monobrand e vetrine dedicate ai marchi più esclusivi a livello internazionale. L’ascensore sale, superando L’Hamburgheria di Eataly (Piano 3), RossoPomodoro (Piano 4), arrivando così al vero cuore del Building: quattro piani, dal quinto all’ottavo, per l’abbigliamento uomo e donna, dove è possibile trovare i capi firmati Brian&Barry e un’attenta e ricercata selezione dei migliori brand italiani e internazionali. Il nono piano è per il ristorante Asola|Cucina Sartoriale, regno dello chef executive Matteo Torretta, che interpreta la grande cucina italiana in chiave contemporanea e internazionale, con la medesima cura sartoriale che si dedica a un abito su misura. E infine Terrazza12, un raffinato rooftop bar ispirato alle eleganti atmosfere degli anni ’50 che si affaccia sul Duomo, in cui poter pranzare e sorseggiare un drink dopo il lavoro: una location che ospita eventi aziendali e privati dall’atmosfera impareggiabile. 12 The Brian&Barry Building Via Durini 28 | 20122 Milano - Aperto tutti i giorni T. +39 02 92853547 n www.thebrianebarrybuilding.it – info@thebrianebarrybuilding.it

This 12-floor destination place - 11 of which are above ground - is a must for all those who love style in all its forms, offering the opportunity to combine shopping with leisure, on various floors, where you will find clothing, accessories, and quality restaurants. Open 7 days a week, 12 The Brian&Barry Building is a place where visitors can enjoy an extended shopping experience, where purchases can be made from 10:00am to 7:30pm and great food can be enjoyed even after store hours. Visitors are welcomed into the Gallery, a large atrium on the ground floor, where they immediately get a taste of what they’ll then encounter on the upper floors. A space that comes to life all year round, becoming the hub for exhibitions and events. Off to the side is 12 Café, a designer café that’s open all day, 7 days a week, from 7:30am to 9:00pm, for breakfast and lunch, afternoon snack or evening aperitif, with also the El Jamonero corner, an area dedicated to the culinary excellence of Spain that, along with the best varieties of Pata Negra, also proposes other delicious Iberian gastronomic specialties, with lunch menus and also tasty tapas for an aperitif. Underground, on Floor -1, there is EATALY, one of the main partners in this project, with the Eataly Market, dedicated to Italian culinary excellence, with a surface area of 700 square meters and over two thousand products on display. La Piadineria Romagnola dei Fratelli Maioli is also located here, where the Piadina, an artisanal product from the Romagna region, is prepared with the utmost respect for traditional recipes. Floor 2, which covers 500 square meters, is a tried and true jewels&watches department: extremely sophisticated and refined in its design, with single brand boutiques and store windows boasting the most in exclusive international luxury. The elevator goes up, passing Eataly’s Hamburgheria - on Floor 3, and RossoPomodoro - on Floor 4 - until it reaches the very heart of the Building: four floors - from Floor 5 to Floor 8 - for men's and women’s clothing, with Brian&Barry apparel and an elegant and carefully chosen selection of the best Italian and international brands. Floor 9 is Asola | Cucina Sartoriale - a destination for all who love to savor refined Italian cuisine. Asola is the realm of Executive Chef Matteo Torretta, who creates great Italian dishes - interpreting them with an international contemporary twist – like a fine tailor creates a bespoke suit. Finally, on the rooftop Terrazza12. A refined lounge bar - inspired by the elegant mood of the 1950s - for enjoying lunch, having a drink after work, or even hosting a corporate or private event in an incomparable atmosphere.

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Fattore M edit by Giovanna Repossi

Today we meet Marco Di Carlo, television writer and manager of several artists from the entertainment world, the web and television. In his career he has written some of the most famous variety of channel 5 as "Under whose turn" and "you know the latest?". In 2001 she decided to open his own artist management agency becoming a reference point for companies looking for the right face to associate with the image of its brand. Since 2009 the agency has expanded its mission became a reality able to enjoy a 360 ° in the communications field.

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Oggi incontriamo Marco Di Carlo, autore televisivo e manager di svariati artisti del mondo dello spettacolo, del web e della tv. Nella sua carriera ha firmato alcuni tra i più famosi varietà di canale 5 come “Sotto a chi tocca” e “La sai l’ultima?”. Nel 2001 ha poi deciso di aprire una sua agenzia di management artistico divenendo un punto di riferimento per le aziende alla ricerca del giusto volto da associare all’immagine del proprio brand. A partire dal 2009 l’agenzia ha ampliato la propria mission divenendo una realtà in grado di spaziare a 360° nel campo della comunicazione.


Marco, innanzitutto ci può spiegare cosa intende lei per “Fattore M”? Trovo che l’espressione “Fattore M” riesca a riassumere al meglio quelli che sono i punti chiave della mia agenzia: il Marketing, i Media e il Management rappresentano le soluzioni concrete che suggeriamo alle aziende e ai professionisti che si rivolgono a noi per avere un supporto comunicazionale di grande impatto.

Mark, first of all can you explain what you mean by "M Factor"? I find that the "M factor" expression manages to summarize the most of those that are the key points of my agency: Marketing, Media and Management offer concrete solutions that encourage companies and professionals who come to us to have a communicational support of great impact.

Di che cosa si occupa nello specifico la sua attività?

What he is in charge his business?

La M Group è costituita da un team in grado di rispondere alle più diverse esigenze dei Brand. Oltre a supportare i nostri clienti nella scelta della giusta celebrity, per avere il più ampio e immediato ritorno d’immagine e promozione, ci occupiamo di eventi, ufficio stampa e siamo in grado realizzare e pianificare campagne pubblicitarie sui vari mezzi.

The M Group consists of a team that can meet the diverse needs of the

Sembra che le campagne tradizionali stiano però lasciando sempre più spazio alle campagne digital e di social media marketing. E’ davvero cosi?

It seems that traditional campaigns, however, are leaving more and

Negli ultimi anni si è assistito ad una vera e propria esplosione dei social network. Facebook, Instragram e Twitter, ma anche altre piattaforme come Snapchat e Youtube sono entrate pienamente nella nostra routine e quotidianità. Siamo perennemente connessi e questo fa di ognuna di queste piattaforme un enorme potenziale sfruttabile a livello di marketing. Oltre ad essere meno costose, il vero vantaggio delle campagne digital è che riescono a creare un filo conduttore diretto tra l’azienda ed il target di riferimento. Si verifica un netto slittamento da una comunicazione di tipo “one to many”, tipica dei media tradizionali, ad una “one to one”, più filtrata ed efficace.

In recent years there has been a veritable explosion of social networks.

Negli ultimi anni si sente sempre più parlare del ruolo degli influencer. Può spiegarci chi sono e come i brand sfruttano le loro potenzialità sul web? Gli influencer non sono altro che persone, più o meno note, che hanno saputo sfruttare il web per costruirsi un grandissimo seguito sui social media, trasformando le loro pagine personali in veri e propri “aggregatori” di audience. È facile dunque intuirne le potenzialità: i brand ci chiedono sempre più spesso di poter coinvolgere gli influencer in attività volte a massimizzare la visibilità dei loro prodotti sul web, facendo leva sul rapporto di fiducia che lega migliaia di follower al singolo personaggio.

In recent years he feels more and more talk of the role of influencer.

Com’è cambiato il ruolo del manager alla luce di questi avvenimenti? Potrei tranquillamente dire che il manager di 10 anni fa non esiste più. L’evoluzione 2.0 ha creato ponti di comunicazione che paradossalmente potrebbero permettere alle aziende di comunicare direttamente con i singoli talent. E’ anche vero che per far sì che le attività vengano gestite al meglio, i talent, le celebrities, così come anche le stesse aziende, preferiscono ancora affidarsi a noi manager del passato, lasciandosi guidare dalla nostra pluriennale esperienza e professionalità. n

Brand. In addition to supporting our customers in choosing the right celebrity to have a broader and immediate return of image and promotion, we deal with events, press office and we can realize and plan advertising campaigns in various media.

more room for digital campaigns and social media marketing... Facebook, Instragram and Twitter, but also other platforms like Snapchat and Youtube have entered fully into our routine and everyday life. We are perpetually connected and that makes each of these platforms a huge exploitable potential in marketing. In addition to being less expensive, the real advantage of digital campaigns is that they create a direct conduit between the company and the target audience. There is a net movement of a communication type "one to many", typical of the traditional media, a "one to one", more filtered and effective.

Can you explain who they are and how brands exploit their potential on the web? Influencers are nothing more than people, more or less known, who were able to exploit the web to build a huge following on social media, transforming their personal pages into real "aggregators" of audience. It is therefore easy to intuit the potential: the brands we increasingly ask to engage influencers in activities designed to maximize the visibility of their products on the Web, leveraging the relationship of trust that binds thousands of followers to the single character. How has the role of managers in the light of these events? I could safely say that the 10 year old manager does not exist anymore. Evolution 2.0 has created bridges of communication that paradoxically could allow companies to communicate directly with individual talent. It 'also true that in order to ensure that tasks are run at their best, the talent, celebrities, as well as the companies themselves, we still prefer to rely on the past managers, guided by our years of experience and professionalism.

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#torniamoaruggire edit by Joseph Ralph Fraia That day I was very very excited. I knew I was going to meet and interview Joseph Tacopina, a top lawyer in the New York arena known in the Big Apple for being the counselor of many celebrities, who recently is getting more and more headlines all over the world for being one of the owners and directors of Venezia Football Club, the soccer team of the city of Venice, Italy. Fortunately he is also Italian-American and a fellow Brooklynite, and memories from the beloved native neighborhood are always a great icebreaker. And it worked one more time. So, after a very classic five-minute "Brooklyn talkin'" with my guest I was able to connect with him, and - as first question - I had to ask him: Everybody in the world knows that Italians constantly talk, live, breath soccer from dusk to dawn, so what the heck was in your mind when you put yourself in this situation? For me it was a labor of passion. Of course I got from people the question, running a law firm in New York City and being already very busy, why I would put myself into another carrier, especially one "unstable" as the Italian soccer world. To me it was indeed that instability and the lack of a business model that made me see an opportunity. So when you see a stressed situation you can either run away or see an opportunity, go there, fix it, and create incredible value. I saw the latter. My parents were born in Italy so I'm aware of the pros and cons with Italian soccer, from the passion to the controversial, and passion for me overwhelms everything else. It's a sport that captivates a Country. In Italy there are three things, family, religion and "calcio", not necessarily in that order, so I saw an opportunity to take a league that was once the best in the world that has fallen in hard times because of mismanagement, because of stadiums that are in decay, own by municipalities that don't have the money to fix and the private owners who owns the teams and rent the stadiums, don't want to spend millions and millions of private money to fix

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Quel giorno ero molto eccitato. Sapevo che stavo per incontrare ed intervistare Joseph Tacopina, un top avvocato nell'arena di New York e conosciuto nella Grande Mela per essere il consulente di molte celebrità, e che di recente sta destando sempre più scalpore in tutto il mondo per essere uno dei proprietari e direttori del Venezia Football Club, la squadra di calcio della città di Venezia. Fortunatamente come me anche lui è italo-americano ed è originario di Brooklyn ed i ricordi dell'amato quartiere nativo sono sempre un grande rompighiaccio. E ha funzionato ancora una volta. Così, dopo i classici cinque minuti di "Brooklyn talkin'" con il mio ospite, sono stato in grado di connettermi con lui... Tutti nel mondo sanno che gli italiani costantemente parlano, vivono, respirano calcio dal tramonto all'alba, e quindi come diamine ti è venuto in mente di metterti in questa situazione? Per me è stato un lavoro di passione. Naturalmente ho ricevuto da parte di molte persone la domanda, dirigendo uno studio legale di New York ed essendo sempre impegnatissimo, perché avrei dovuto iniziare una nuova carriera, particolarmente "instabile", come il mondo del calcio italiano. Per me è stata, infatti, proprio quella l'instabilità e la mancanza di un modello di business che mi ha fatto vedere una opportunità. Quando si vede una situazione di stress, è possibile scappare o vedere un'opportunità, andare lì, risolvere il problema e creare incredibile valore. Io ho visto la seconda. I miei genitori sono nati in Italia, quindi sono consapevole dei pro e dei contro del calcio italiano, l’amore per le polemiche, ma la passione per me travolge tutto il resto. E’ uno sport che affascina un Paese. In Italia ci sono tre cose, la famiglia, la religione e il "calcio", non necessariamente in questo ordine, così ho visto l'occasione per entrare in un campionato che una volta era il migliore del mondo che adesso vive tempi difficili a causa della cattiva gestione, a causa di stadi che sono in decadenza, sia perché i Comuni non hanno i soldi per ripararli mentre i proprietari privati che possiedono le squadre e affittano gli stadi, non vogliono spendere milioni e milioni di


denaro privato per risolvere qualcosa che non è loro proprietà. Penso ancora che il calcio mercato italiano sia la migliore opportunità al mondo, perché se ci pensate - AS Roma per esempio - abbiamo acquistato la squadra ad un valore di circa € 130.000.000, ora cinque anni più tardi, quel valore è oltre € 500 milioni. A Bologna il valore è quadruplicato in un anno, ora è vero che ciò è in gran parte perché siamo andati dalla Serie B alla Serie A, che è un cambiamento enorme, soprattutto in proventi media, e stiamo facendo la stessa cosa a Venezia, i nostri ricavi continuano ad aumentare ogni singolo giorno, abbiamo in programma un’Operazione Serie A per Venezia, siamo in terza divisione, ma il nostro direttore sportivo è della Serie A, il nostro allenatore è da Serie A, uno dei miglior giocatori italiani di calcio è il nostro allenatore ed è da Serie A, uno dei più grandi giocatori di tutti i tempi, abbiamo il DG dalla Serie A, abbiamo un CEO dall'America, e nessuna delle squadre in Lega Pro ha un amministratore delegato, abbiamo un esperto di social media che è venuto dalla MLS, per cui la nostra organizzazione nell’ufficio di Venezia è già da squadra di Serie A.

something that they do not own. I still think the Italian soccer market is the best opportunity in the world, because if you think about it - AS Roma for instance - we purchased it at an enterprise value of about € 130.000.000, now five years later, the enterprise value is over €500 million , So we did a good thing there, the group. In Bologna the value quadruplet in one year, now that is in large part because we went from Serie B to Serie A, which is a huge shift, especially in media revenues, and we are doing the same thing in Venice, our revenues in Venice increase every single day, we have a Serie A operation for Venice, we are in third division but our sports director is from Syria, our coach is from Serie A, one of the best player in soccer is three our coach is from Serie A, one of the greatest player of all time, we have the DG from Serie A, we have a CEO from America, and no teams in Lega Pro has a CEO, we have a social media specialist who came from the MLS, so our organization in the office in Venice is as if we were a Serie A team.

Dopo l'esperienza in due squadre storiche con un grande e appassionato seguito di tifo come Roma e Bologna, perché questo progetto è diverso?

After the experience in two historic teams with a large and passion-

Beh, ti dirò perché, ci sono così tante variabili diverse, ma ci sono due cose, due differenze principali qui. Uno è Venezia, e quando si dice Venezia, in qualsiasi parte dell'universo - in Kuwait, Afganistan, a New York - ognuno sa che è Venezia, è una città riconoscibile, è la città più unica al mondo, è la più bella città del mondo, ed è una delle città più turistiche al mondo, così ho visto l'opportunità a Venezia e ho concluso un accordo con due entità diverse, la prima con cui ho fatto l'accordo è stata AVA, che è l'associazione alberghiera veneziana, e adesso tutti i 400 hotel dell'isola di Venezia sono i miei partner, e cosa stanno facendo, stanno vendendo i nostri biglietti alle reception, si chiama “l'esperienza di calcio veneziano”, così ora ho 400 alberghi dell'isola con 30 milioni di persone all'anno che soggiornano lì che vendono biglietti per le partite di calcio del Venezia, oltre allo speciale pass interno per il Venezia Football Club. In secondo luogo abbiamo collaborato con Vella, che è l’agenzia di marketing del Comune di Venezia e sono anche loro parte del progetto pass interno, che è di fatto una partnership tra il nostro club di calcio e "Venezia Unica" e la Carta Vella, pensata per dare sconti validi in tutta la città di Venezia per qualsiasi titolare della carta, così abbiamo due dei migliori partner che avremmo mai potuto avere, l'associazione hotel veneziani e il braccio marketing della città. Credo che questo progetto abbia il più alto potenziale di tutti i progetti di ho fatto parte, incluso quello della AS Roma,, a causa della situazione unica e il fattore turistico. In un anno, ora siamo in Lega Pro, abbiamo già avuto 700 articoli che parlano di noi, ma cosa più importante di tutte la BBC ha fatto un lungo servizio su di noi, il New York Post ha scritto un lungo articolo ma soprattutto di recente la ESPN, la Bibbia dello sport in America, ha scritto un lungo articolo su di noi, così come fra poco un’altro uscirà sul New York Times, è tutto questo senza menzionare il Corriere della Sera, la Gazzetta dello Sport, Sky, RAI, Sole24Ore e tutti i maggiori media italiani. n (Continua sul prossimo numero)

Well, I'll tell you why, there are so many different variables, but there

ate fun base as for Roma and Bologna, why this project is different? are two things, two main differences here. One is Venice, and when you say Venice, anywhere in the universe - in Kuwait, Afghanistan, in New York -everyone knows it's Venice, it's a recognizable city, is the most unique city in the world, it's the most beautiful city in the world, and it's one of the most tourist city in the world, so I saw an opportunity in Venice and I cut a deal with two different entities, the first I made the deal with was AVA, which is the venetian hotel association, and I partnered up with AVA we did a press conference, all 400 hotels on the island of Venice are my partners, and what they are doing, they are selling our tickets on the concierge desk, it's called the Venetian soccer experience, so now I have 400 hotels on the island with 30 million people per year staying selling tickets for Venice's soccer game, selling the Venezia Football Club insider pass. Secondly we partnered up with Vella, which is City of Venice marketing agency, they are part of the insider pass project, as a matter of fact is a joint Corp between the soccer club and "Venezia Unica" and the Vella Card, to create discounts al over the city of Venice for any card holder, we are thinking a little bit differently, but we have two of the best partner we could ever have, the Venetian hotel association and the city marketing arm. I believe this project has the highest potential of all the projects I've been part of, including the Roma one, because of the unique situation and the tourist factor. In one year, we are now in Lega Pro, we had 700 articles talking about us, but most important the BBC did a long story on us, The New York Post did a story on us and more recently ESPN, which is the sport's Mecca in the United States, did a big piece on us, The New York Times is doing a huge story on us, and none of that includes the Corriere, the Gazzetta, Sky, RAI, Sole24ore all the other major media companies in Italy. (Continues on the next issue)

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Men’s Code

Living: fascino storico e comfort moderno

Luca Amendola e Laura Orlandi edit by Giovanna Repossi

Set in a former post office, Living Liqueurs & Delights was founded in 2003 by winning idea of two successful entrepreneurs who in 20 years have built an "empire" in the world of food & beverage Milan: Fabio Acampora and Sebastian Bernardez. The restaurant is immediately given a place in the lounge of the restaurant industry trend of Milan, establishing itself as the first Design & Vodka Bar, with large influx of trendy clientele, when the "Night-life" Milan was still in its infancy and not Milan yet they know what was the brunch or Happy Hour. Living Liqueurs & Delights is located in one of the most charming districts of Milan, in a unique location and impressive as the one that characterizes the beautiful setting that is built around the Arch of Peace. For 13 years a real institution for the Corso Sempione area, a modern lounge, refined and trendy, a real must for lunch, aperitif, dinner and after dinner. The architecture demonstrates the will to create a local live both inside and outside, where they can live with the relaxation of a comfortable environment, the vitality of a dynamic space and the sophistication and charm of the typical Milanese style. The recent restyling has given new life to the environments, while maintaining the distribution system that sees the protagonist bar counter, with a hinge between the two rooms dedicated to the lounge. To underline the importance is the replacement of its old coating horn pieces of Burma with strips of marble Nero Marquina in diamond section, which give greater grandeur. The same material is then repeated in other solutions such as the floor

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Situato in un ex ufficio postale, Living Liqueurs & Delights nasce nel 2003 da un’idea vincente di due imprenditori di successo che nel giro di 20 anni hanno costruito un “impero” nel mondo del food & beverage milanese: Fabio Acampora e Sebastian Bernardez. Il locale trova subito una sua collocazione nel settore dei lounge restaurant di tendenza di Milano, affermandosi come il primo Design & Vodka bar, con grossa affluenza di clientela trendy, quando la “Night-life” milanese era ancora ai suoi esordi ed i milanesi non conoscevano ancora cosa fosse il brunch o l’Happy Hour. Living Liqueurs & Delights è situato in uno dei quartieri più affascinanti di Milano, in una posizione unica e suggestiva come quella che caratterizza la splendida cornice che si sviluppa intorno all’Arco della Pace. Da 13 anni una vera e propria istituzione per la zona di Corso Sempione, un salotto moderno, raffinato e di tendenza, un vero e proprio must per lunch, aperitivo, cena e dopocena. L’ architettura dimostra la volontà di creare un locale vivo sia all’interno che all’esterno, nel quale possano convivere il relax di un ambiente confortevole, la vitalità di uno spazio dinamico, la raffinatezza e lo charme tipici dello stile milanese. Il recente restyling ha dato nuova vita agli ambienti, mantenendo inalterato l’impianto distributivo che vede il bancone bar protagonista, con funzione di cerniera tra le due sale dedicate alla parte del lounge. A sottolinearne l’importanza è la sostituzione del suo vecchio rivestimento in tasselli di corno di Birmania con listelli di marmo Nero Marquina a sezione diamantata, che ne conferiscono maggior imponenza. Lo stesso materiale viene poi riproposto in altre soluzioni come, ad esempio, il


piano dei tavoli ed i rivestimenti dei servizi igienici che, grazie ad un gioco di lastre di larghezze ed altezze variabili, creano un pattern geometrico. Anche le sedute sono state sostituite da forme più avvolgenti che trovano appoggio su affusolate gambe in massello, rivestite con tela fiammata in cotone dalle nuance verdi, riassumendo così l’eleganza formale e il comfort del restyling generale. A completare e caratterizzare maggiormente l’ambiente troviamo le pareti che fanno da testata alle due sale, decorate da boiserie in legno tinteggiato che incorniciano ampie sedute dalle linee retrò, impreziosite da un rivestimento in seta con motivi orientali, tessuto a mano su telai artigianali. Uscendo dal locale, troviamo un ampio dehor posizionato ai piedi dell’Arco della Pace e davanti ad uno dei polmoni verdi di Milano: il Parco Sempione. L’ area assegnata al locale è stata ampliata negli ultimi mesi dando così la possibilità di creare una nuova zona a lato di quella già esistente, ancora più riservata ed accogliente. Il nuovo dehor, caratterizzato da morbide e comode sedute, dove poter trascorrere il proprio tempo gustando del cibo squisito oppure sorseggiando ottimi cocktails, osserva da una posizione privilegiata il panorama di una delle zone più verdi e vive del capoluogo lombardo, circondato da una delle più belle e suggestive cornici milanesi. Living Liqueurs & Delights si propone come un luogo d’incontro ideale, per i vari momenti della tua giornata. Piazza Sempione, 2, 20154 Milano Telefono: + 39 02 3310 0824 – n www.livingmilano.com - orari dalle ore 8.00 alle ore 2.00

of the toilet tables and coatings that, thanks to a game of plates of varying heights and widths, create a geometric pattern. Even the seats have been replaced by more enveloping forms that are supported on slender legs in solid, coated cotton canvas flamed by the green shade, summing up the formal elegance and the comfort of the general restyling. A complete and better characterize the environment we find the walls that form the cylinder head to the two rooms, decorated in painted wood paneling that frame large seats with retro lines, embellished with a silk jacket with oriental motifs, hand-woven handicraft chassis. Leaving the room, we find a large outdoor terrace located at the foot of the Arch of Peace and in front of one of the green lungs of Milan: Parco Sempione. The assigned to the local area has been expanded in recent months thus giving the opportunity to create a new zone on the side of the existing one, even more intimate and cozy. The new outdoor area, characterized by soft and comfortable seating, where you can spend your time enjoying the exquisite food or sipping cocktails, observes from a privileged position the panorama of one of the greenest areas and lives of Milan, surrounded by one of the most beautiful and charming Milanese frames. Living Liqueurs & Delights is proposed as an ideal meeting place for various moments of your day. Piazza Sempione, 2, 20154 Milano Tel: + 39 02 3310 0824 www.livingmilano.com - times from 8:00 am to 2:00 am

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Coco&Co

La moda passa, lo stile resta Coco Chanel


Coco&Co

Ritemprarsi alla Spa dell’Albereta 70

by Luca Bonacini


Si staglia in posizione dominante a pochi chilometri dalle rive del Lago d’Iseo, su uno dei dolci cucuzzoli vitati che caratterizzano la Franciacorta, così vicina alla frenetica Milano, ma così lontana. Un parco incantevole impreziosito da opere d’arte circonda la villa neorinascimentale, edificata a fine Ottocento sulla collina Bellavista, acquisita nei primi anni novanta da Vittorio Moretti, presidente del Gruppo Terra Moretti, poi ristrutturata e successivamente ampliata. Una particolare atmosfera avvolge questa dimora di eleganza e charme, che all’apertura aveva sole 9 stanze, e oggi ne ha 57, di cui 9 suite e 9 junior suite, distribuite nei cinque edifici dell’elegante complesso, un luogo da cui non si vorrebbe mai ripartire, con un’accoglienza regale ma al tempo stesso familiare, che il premuroso staff guidato dal general manager Matteo Confalonieri riserva ai suoi ospiti, fin dai primi attimi in cui si varca la soglia. Il famoso resort cinque stelle, condotto brillantemente da Carmen Moretti, primogenita di Vittorio, inaugurava nel 1993, insieme al padre nobile della cucina italiana, Gualtiero Marchesi, rimasto alla guida del ristorante LeoneFelice, fino al 2013. A ispirare la filosofia di cucina e a organizzare la corposa brigata del nuovo ristorante LeoneFelice, dalle atmosfere raffinate e dal design contemporaneo, c’è dal 2014 lo chef Fabio Abbattista, un denso percorso professionale, ed esperienze al Rome Cavalieri, allo Square Restaurant di Londra, a Le Gavroche con Michel Roux, allo Spoon

It stands in a dominant position a few kilometers from the shores of Lake Iseo, on one of the sweet crests that characterize the Franciacorta vineyards, so close to the hectic Milan, but so far away. A charming park with two works of art surrounds the neo-renaissance villa, built in the nineteenth century on the Bellavista hill, acquired in the early nineties by Vittorio Moretti, president of Terra Moretti Group, then renovated and later enlarged. A special atmosphere surrounds this house of elegance and charm, which had opened only 9 rooms, and today it has 57, including 9 suites and 9 junior suites, spread across five buildings the elegant complex, a place from which no would never want to leave, with a royal yet familiar, the attentive staff headed by general manager Matteo Confalonieri reserves to its guests, from the first moments when you cross the threshold. The famous five-star resort, led brilliantly by Carmen Moretti, the eldest daughter of Victor, inaugurated in 1993, together with the noble father of Italian cuisine, Gualtiero Marchesi, who remained at the helm of LeoneFelice restaurant until 2013. The inspiration for the cooking philosophy and organizing the dense brigade of the new LeoneFelice restaurant, from the refined atmosphere and contemporary design, is from 2014 the chef Fabio Abbattista, a dense career, and experiences to Rome Cavalieri, at the Square restaurant in London, Le Gavroche with Michel Roux, the Spoon by Alain Ducasse and three years at the restaurant Unico

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con Alain Ducasse e tre anni al ristorante Unico di Milano, una filosofia che esprime una cucina attenta alle materie prime, che guarda alle tradizioni mediterranee rivisitandole senza estremismi. Poi c’è la Spa Espace Chenot, che rappresenta una delle attrattive dell’Albereta e si colloca tra le mete più esclusive della Penisola, un luogo tranquillo ed esclusivo, induce a sostare più giorni, accuditi da personale altamente specializzato. E’ una delle due sole medical & wellness SPA firmate da Chenot in Italia, con un team di oltre 30 professionisti, tra medici, terapisti, dietiste, assistenti di terapia, osteopati, e receptionist, coordinati dal direttore Dott. Roberto dell’Avanzato, Specialista in Chirurgia Generale – Master Universitario in Chirurgia Estetica, Società Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica. Un luogo dove ritrovare un benessere assoluto, dedicandosi alla cura di sé, secondo un collaudato percorso che riporta l’organismo alla massima forma psico-fisica. Un’area di 2.000 mq, distribuita su due livelli, circondata dal silenzio, dalla luce naturale, da zone d’ombra e aree relax, il primo è riservato all’accoglienza, l’ideale per distendersi e liberarsi da ogni affanno o tensione. La seconda dalle linee e dai volumi più decisi, ospita l’area medica, dedicata ai test energetici e alle valutazioni dietologiche. Nella tisaneria, vi sono una selezione di drink drenanti e antiossidanti. Mentre la luce naturale di un ampio lucernario e la vista sul parco rigoglioso dedicata agli idro-trattamenti e all'area aqua-fitness, offre un’ambiente ideale per i trattamenti, e per cogliere i migliori benefici dalle terapie. A completare l’esperienza, la piscina con nuoto controcorrente e cinque tipologie di idromassaggio, la sauna, il bagno turco con aromaterapia, la palestra attrezzata Technogym di ultima generazione con bowindow che guarda alla natura circostante, che invoglia a una corsa sul tapis roulant e a un allenamento tra i lecci e i cipressi del parco. n www.albereta.it

Milan, a philosophy that expresses a refined cuisine based raw materials, looking to Mediterranean traditions revisiting them without extremism. Then there is the Espace Chenot Spa, which is one of the attractions dell'Albereta and ranks among the most exclusive destinations of the Peninsula, a quiet and exclusive place, leads us to stop more days, cared for by highly specialized personnel. And 'one of only two medical & wellness SPA signed by Chenot in Italy, with more than 30 professional teams, including physicians, therapists, dieticians, therapy assistants, osteopaths, and receptionists, coordinated by the Director Dott. Roberto the advanced, specialist in General Surgery University Master in Aesthetic Surgery, Italian Society of Plastic, Reconstructive and Aesthetic Surgery. A place where you can rediscover absolute wellbeing, devoting himself to the care of himself, according to a proven path that brings the body to the maximum psycho-physical form. An area of 2,000 square meters, distributed on two levels, surrounded by silence, by natural light, as gray areas and relaxation areas, the first is reserved for the reception, ideal to relax and get rid of any anxiety or tension. The second from the lines and the most determined volume, houses the medical area, dedicated to energy tests and dietary assessments. In the herbal tea, there are a selection of drinks and draining antioxidants. While natural light from a large skylight and a view of the lush green park dedicated to hydro-treatments and to the aqua-fitness, offers the perfect atmosphere for treatments, and to reap the best benefits from the treatment. To complete the experience, the swimming pool with counter-current swimming and five types of whirlpool, sauna, turkish bath with aromatherapy, a gym with Technogym equipment of last generation with bow window overlooking the surrounding nature, which invites you to a run on the treadmill and a workout between the holm oaks and cypress trees of the park. www.albereta.it

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Un anno di successi Livein 2016 it’s been a year full of surprises, challenges and rewards for our team Livein-Style, formed by experts in the luxury field and high quality products/ lifestyle. Among the people to be credited for the realization of this project are certainly Matteo Tornielli President of the magazine as well as CEO of the publishing company LIS Srl, then Mr. Joseph Ralph Fraia, President Sinkrom Corp. representing the American editorial staff of Livein-Style New York and all the other incredibly talented collaborators and creatives: Pamela Quinzi, Enrico Vannucchi, Manuela Viola Ceccarini and Cecilia Rossi. It's been a very intense winter for the New York staff of Livein Magazine. Our commitment to bring to our readers in America and in Europe a passionate, fair, intimate, original and authentic reportage of what it's going on in the Big Apple it's been fulfilled by all our contributors with sincere dedication. On our journey throughout the City we have seen some old friends, met a few new and discovered opportunities to make even more of them. Consistently with the magazine's mission to present and promote an enjoyable, smooth and epicurean lifestyle, even amidst the thousands of little and big glitches of everybody's daily hustle, we have looked for and found those events, businesses and venues that share our vision and purpose. We kept a special focus on fashion world attending the New York Fashion Week last September and the many fashion events through October, November and December in partnership with Italian brand Kilame

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E si sta cosi per concludere il 2016! Un’anno pieno di sorprese, sfide e gratificazioni per il team LiveIn, formato da professionisti, esperti nel settore del lusso, dell’eccellenza e lifestyle. I crediti vanno sicuramente a Matteo Tornielli presidente della rivista, CEO della compagnia di pubblicazione LIS Srl, poi a Joseph Ralph Fraia, presidente Sinkrom Corp. nonchè manager dello staff e della rivista oltreoceano Livein-Style New York e a tutti i collaboratori giornalisti/articolisti: Pamela Quinzi, Enrico Vannucchi, Manuela Viola Ceccarini e Cecilia Rossi. E’ stato un inverno molto intenso per lo staff di New York di Livein Magazine. Il nostro impegno per portare ai nostri lettori in America e in Europa un reportage appassionato, leale, intimo, originale e autentico di ciò che sta succedendo nella Grande Mela è stato onorato da tutti i nostri collaboratori con sincera dedizione. Nel nostro viaggio attraverso la città abbiamo incontrato alcuni vecchi amici, ne abbiamo fatti di nuovi e scoperto opportunità i trovarne molto di più. Coerentemente con la missione della rivista di presentare e promuovere uno stile di vita piacevole, delicato e epicureo, anche in mezzo agli innumerevoli piccoli e grandi inconvenienti che tutti abbiamo nel trambusto quotidiano, abbiamo cercato e trovato quegli eventi, aziende e ambienti che condividono la nostra visione e lo scopo. Abbiamo mantenuto una particolare attenzione al mondo della moda partecipando alla Fashion Week di New York lo scorso settembre ed ai molti eventi di moda a ottobre, novembre e dicembre in collaborazione

by Joseph Ralph Fraia and Viola Manuela Ceccarini


col marchio italiano Kilame Shoes della fashion designer Pamela Quinzi nelle più cool e trendy sedi in Manhattan. Nello stesso periodo abbiamo promosso rivista Livein in molti altri eventi. Party di lancio del primo numero della rivista dedicata a New York nel raffinato Beautique, ristorante/lounge inspirato all’appartamento parigino di Coco Chanel. LiveIn ha assistito ai cortometraggi proiettati al Global Short Film Awards al Bow Tie Cinema in Chelsea e Carlton Hotel in Cannes; competizione internazionale che premia l’eccellenza del cortometraggio in una varietà di termini e soggetto, che secondo regolamento deve avere una durata massima di 15 minuti. “Italian Night”, una serata all’insegna del divertimento, con il tenore veneziano Luca Foffano e musica dal vivo ad Uncle Chuck's Sports Bar and Grill in West Islip, Long Island. Un occasione per festeggiare e far conoscere la rivista anche agli amici Italo-Americani. Evento a Gastronomie 491; il mercato d’ispirazione mediterranea e LiveIn si sono uniti per un evento gastronomico in onore alle tradizioni italiane. Come già saprete LiveIn promuove l’eccellenza in qualsiasi settore essa sia. Westchester Fashion Week ha visto la partecipazione dello Staff LiveIn e la presentazione del suo 4 numero dedicato alla Scrittura . L’evento si è tenuto Sabato 24 Settembre presso la sede 16 Warburton Ave a Yonkers. Radio Nuova York: La partecipazione al programma radio condotto da Alberto Polo in qualità di ospiti speciali in diretta radiofonica da New York. LiveIn ha festeggiato San Gennaro Festival direttamente da Capri Restaurant situato nel cuore di Little Italy, New York; ove la rivista e’ stata esposta, accessibile al pubblico da sfogliare e consultare. Viola Manuela Ceccarini è la più recente collaboratrice di LiveIn, e grazie alla cooperazione con la nostra agenzia di stampa LiveIn ha portato a casa un prestigioso premio internazionale, lo Stevie Awards per donne in business, assegnato a New York al Marriott Marquis Hotel a Time Square, venendo poi intervistata dal locale canale televisivo . Abbiamo grandi progetti per il prossimo anno, senza dubbio continueremo a rappresentare l’eccellenza italiana all’estero e soddisfare le esigenze dei nostri lettori con il meglio dal mondo della moda,spettacolo,arte,cultura,beni di lusso e life-style moderno. n Buon anno nuovo a tutti voi dal team LiveIn!

Shoes by fashion designer Pamela Quinzi in the coolest and trendiest venues in Manhattan. In the same period we have promoted Livein magazine in many different events. Party launch of the first issue of the magazine dedicated to New York in the refined Beautique, restaurant / lounge, inspired by the apartment of Coco Chanel in Paris. LiveIn attended the international competition for independent filmmaker: Global Short Film Award screened at Bow Tie Cinemas Chelsea and consecutively at Carlton Hotel in Cannes; international competition that rewards the excellence of the short film in a variety of terms and subject, which according to the Regulation must have a maximum duration of 15 minutes. "Italian Night", an evening of fun and joy at Uncle Chuck's Sports Bar and Grill in West Islip, Long Island, the place was filled with live music by the Venetian tenor Luca Foffano. An opportunity to celebrate our Italian roots and to showcase the magazine to our Italian-American friends. Event in Gastronomie 491; the market inspired by Mediterranean and Livein joined for a gastronomic event in honor to the Italian traditions. As you may know Livein promotes excellence in any industry. Westchester Fashion Week saw the participation of our Staff LiveIn and the exhibit of the fourth issue of the Magazine dedicated to writing. The event was held Saturday, September 24 at the headquarters 16 Warburton Ave in Yonkers. Radio New York: Participation as special guests on the radio program hosted by Alberto Polo, live stream from New York. LiveIn celebrated San Gennaro Festival directly from Capri Restaurant located in the heart of Little Italy, New York, where the magazine was graciously showcased, accessible to the public to flip through and read. Viola Manuela Ceccarini is the newest collaborator of Livein and thanks to her cooperation with our press agency, she took home a prestigious international prize from The 13 Annual Stevie Awards for Women in Business. The ceremony took place at the Marriott Marquis Hotel in Times Square where Viola was honored with the award and a video interview aired on local TV. We have big surprises waiting for you and projects for next year, no doubt we will continue to represent the Italian excellence abroad and will always do our best in meeting the needs of our readers, delivering the best from the world of fashion, entertainment, art, culture, luxury and modern life-style. Happy New Year to all of you from Livein! May you have a very successful year.

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Uno stivale indistruttibile

by Lydia Cavaliere modasenzatzucchero.blogspot.com edit by Giovanna Repossi

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Luoghi, sapori...costumi che rendono “questo stivale” unico, ancora, nonostante, prezioso, riconosciuto per la qualità di un “prodotto” inimitabile ed eterno. La prima considerazione che naturalmente può scaturire riflettendo sull’operato creativo del “bel paese”, può essere di giudicare l’ Italia come un paese arcaico, spesso bloccato nel passato, o spesso succube di esperienze politiche che l’hanno messo in ridicolo, o inevitabilmente sottovalutato. Rispetto al mondo, questo relativamente piccolo angolo di terra, ha fatto credere che non potesse più mantenere la sua aulica posizione di generatore del “tutto” circoscrivendolo in più ambiti; pittori, musicisti, poeti e stilisti. Qui, invece, è nata una parte importante della storia dell’uomo, sin dalle origini. E su questo nessuno può obbiettare. Sempre stati un pò approssimativi, meno aggiornati, gli italiani, ciò nonostante, hanno sempre confermato la loro eccelsa struttura culturale e creativa, vincitrice inarrendevole anche di fronte a potenze economiche sempre più determinate. Oggi l’importanza del passato sembra ottenere sempre più consensi, la storia conquista una nuova posizione, nel tentativo di formare persone migliori. Nel “frivolo” mondo della moda si afferma attualmente una forte rivalutazione della tradizione e dell’ esclusività, che solo la competenza, “Made In Italy”, può assolutamente perpetuare. Anche se in silenzio, la lotta tra il consumismo odierno e la ricerca di un cambiamento, volto a ritrovare un’identità individuale, si fa sempre più forte e concreta e il fashion system non si tira indietro, anche se indebolito dall’incalzante “pronto moda” e dalla sempre più insistente richiesta del mercato. Combattono in prima linea i pilastri invincibili che hanno fatto la storia del costume, nonostante alcuni abbiano, per dovere o per volere, dovuto rivoluzionare il loro status quo. Dalla maison Valentino, oggi capitanata da Pierpaolo Piccioli, determinato ad apportare all’azienda un sempre più affermato successo, all’ anti/didascalico rivoluzionario stilista della casa Gucci, Alessandro Michele. Tra le giovanissime menti creative, Marco De Vincenzo, indipendente stilista siciliano che, collezione dopo collezione, afferma la consapevolezza che la moda, nonostante sia disorientata da questo caos subitaneo, resti permeata ancora da forti personalità, che non cedono a nessuna futile confusione tra costume e arte. Molti altri “operatori” del fashion system, stanno confermando le loro potenzialità dando valore al fondamentale. Quale sia la strada più giusta da percorrere, per iniziare una tangibile metamorfosi, nessuno ancora è riuscito a focalizzarla; Oggi siamo oltremodo frastornati dalla sempre più richiesta celerità, che il mercato richiede e che ormai trova compimento in altri più zelanti paesi “orientali”. Forse la soluzione più risolutiva potrebbe essere la strada dell’incoscienza; in questo caso, però, l’esperienza potrebbe essere un freno, incuterebbe preoccupazioni e paure, ma il coraggio di osare, forse, renderebbe indistruttibile qualsiasi prefissato dogma. Non si deve dimenticare il passato, ma da questo assorbire il sapere e perseverare, innovando, al fine, non di unin formarsi, ma di comprovare l’esclusività del “Made In Italy”.

Places, flavors ... costumes that make "this boot" unique, yet despite, precious, recognized for the quality of a "product" unique and eternal. The first consideration which of course may well reflect creatively on the work of the "beautiful country", can be to judge the 'Italy as an archaic country, often stuck in the past, and often dominated by political experiences that have ridiculed, or inevitably underestimated. Compared to the world, this relatively small piece of land, made him believe that he could no longer keep his courtly generator position of the "whole" by limiting it in more areas; painters, musicians, poets and designers. Here, instead, it is born an important part of human history, from the beginning. And this no one can argue. Always been a little rough, not updated, Italians, nevertheless, have always confirmed their sublime cultural and creative structure, also winning unyielding in the face of increasingly certain economic powers. Today the importance of the past seems to get more and more acclaim, winning a new history, in an attempt to form the best people. In "frivolous" the fashion world is currently states a strong appreciation of the tradition of 'exclusaivity, that only the competence, "Made In Italy" absolutely can perpetuate. Though silent, the struggle between today's consumerism and the search for a change, aiming to find an individual identity, is becoming stronger and more concrete and the fashion industry does not hold back, even if weakened dall'incalzante "ready fashion "and the increasing demand of the market. They fight on the front line of the invincible pillars that have made the history of costume, though some have, of duty or at the behest, had to revolutionize the status quo. From fashion house Valentino, now led by Pierpaolo Piccioli, determined to make the company an increasingly become successful, all 'anti / didactic fashion innovator of the Gucci house, Alessandro Michele. Among the very young creative minds, Marco De Vincenzo, independent Sicilian designer who, collection after collection, says the awareness that fashion, despite being disoriented by this sudden chaos, still remains permeated with strong personalities who do not yield to any futile confusion between custom and art. Many other "operators" of the fashion system, are confirming their potential by giving value to the key. What is the fairest way to go, to start a tangible metamorphosis, no one yet has managed to focus it; Today we are extremely bewildered by the growing demand quickness, that the market requires and that now finds its fulfillment in other countries most zealous "oriental." Perhaps the most decisive solution could be the way of unconsciousness; In this case, however, the experience could be a brake, incuterebbe concerns and fears, but the courage to dare, perhaps, would make any indestructible fixed dogma. We must not forget the past, but from this absorbing knowledge and persevere, innovating, in order not to comply, but to prove the exclusivity of the "Made in Italy".

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Le Primitive: Gioielli unici

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Le Primitive e’ un marchio d’eccellenza, gestito da due sorelle: Roberta e Simonetta, nonostante si siano stabilite a New York da oltre 20 anni non dimenticano le loro origini Italiane. Entrambe artiste, hanno ricevuto i titoli di studio presso l’istituto d’arte di Roma, diventando cosi esperte in creare stupendi mosaici. Il loro lavoro include la lavorazione del marmo classico romano, mosaici in vetro (gioielli di vetro), gioielli battuti in argento e cappelli fatti ad uncinetto. Come dicevo, i gioielli sono unici nel loro genere, tutti artigianali, alcuni di questi sono martellati in argento; potete scoprire l’intera collezione sul loro sito ufficiale www.leprimitive.com. Roberta e Simonetta sono molto attente alle esigenze dei loro clienti, aiutandoli personalmente a scegliere i goielli che piu si adattano alle loro personalità. E come biasimarli…è difficile scegliere!! Le Primitive n ti aspetta anche a The Market NYC.

Le Primitive is managed by two Italian sisters, Roberta and Simonetta, they are both mosaic artists who graduated from the Art Institute in Rome, and have been living and working in NYC for the last 20 years. Their work includes classical marble Roman Mosaic, fused glass mosaic jewelry, hammered silver jewelry and crocheted wool hats. Everything they make is truly one-of-a-kind! These pieces are all handmade and hand hammered into flowing statement pieces. Each one comes with soft, adjustable suede ribbon so that you can wear it at any length you choose. You can check out the entire collection on www.leprimitive.com. Roberta and Simonetta, originally from Rome are happy for us to try on every piece that catches our eye. It’s hard to choose from so many one-of-a-kind designs, but they’ll tell you which one looks best on you Le Primitive is waiting for you at The Market NYC, the guide to the best artisian,farmer,Food & Flea Markets. Don’t miss it!

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KAVJ simbolo dell’anima KAVJ born from the dream of two friends Kajetana Orsini and Vittoria Orsini, two opposing souls that compensate and attract. Same degree of madness, same vibrations, same project: to create symbols to wear, the accessories that give strength to those who can interpret them with your own taste. Each bag KAVJ allows us to say something about themselves, to communicate their values, their wishes and their goals. All creations are born from a dream that becomes a reality with a thousand interpretations. Studied in detail the KAVJ bags are handmade, using precious materials that make each creation unique. Teia: Teia means goddess, is the universal mother, is a Titanide, daughter of Uranus (the sky, primordial deities) and gea (earth, alone, and without join with anyone, Gaia or Earth, Uranus and generates joining Uranus generates Teia). Teia is the universal mother goddess link between all elements / symbols of the clutch! leather bags, handmade in Italy. Purse Teia 4 symbols, 4 opposites attract, 4 first archetypal principles that the level of ideas are the primary elements that make up the reality in all its manifestations. URANUS: is a dynamic force of decision and change that bursts with sometimes drastic and unexpected ways to change a situation. No coincidence Uranus in your birth chart represents the energy of this, the liberation from the past, the separation from the old patterns, the act of will, the impetus to action, the choice to destroy or create, the 'elimination of unnecessary , sudden decisions, the rapid changes. Uranus represents intuition, it transmits sudden ispirzioni and flashes of genius, an openness to all that is new, unknown and unusual. EARTH: The earth, home and place of origin of humanity, has often been venerated as a symbolic element, with its own spiritual meaning, from different traditions of thought. The earth is the last one, in sequential order, the four basic elements

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by Giovanna Repossi

KAVJ nasce dal sogno di due amiche Kajetana Orsini e Vittoria Orsini, due anime opposte che si compensano e si attraggano. Stesso grado di follia, stesse vibrazioni, stesso progetto: creare dei simboli da indossare, degli accessori che diano forza a chi li sa interpretare con il proprio gusto. Ogni borsa KAVJ permette di dire qualcosa di sé, di comunicare i propri valori, i propri desideri e i propri obiettivi. Tutte le creazioni nascono da un sogno che diventa una realtà dalle mille interpretazioni. Studiate nei minimi dettagli le borse KAVJ sono realizzate a mano, utilizzando materiali pregiati che rendono unica ogni creazione. TEIA: Teia significa dea, è la madre universale, è una titanide, figlia di urano (cielo, divinità primordiale) e di gea (terra,da sola, e senza congiungersi con nessuno, Gaia o terra, genera Urano e unendosi a Urano genera Teia). Teia è la dea madre universale anello di congiunzione tra tutti gli elementi/simboli della pochette! Borse in pelle, realizzate a mano in Italia. Nella borsa Teia 4 simboli, 4 opposti che si attraggono, 4 principi primi archetipici che sul piano delle idee rappresentano gli elementi primi di cui è composta la realtà in tutte le sue manifestazioni. URANO: rappresenta una forza dinamica di decisione e cambiamento che irrompe con modalità talvolta drastiche e inaspettate per modificare una situazione. Non a caso Urano nel tema natale rappresenta l'energia del presente, la liberazione dal passato, la separazione dai vecchi schemi, l'atto di volontà, la spinta all'azione, la scelta di distruggere o creare, l' eliminazione dell'inutile, le scelte improvvise, i cambiamenti rapidi. Urano rappresenta l'intuizione , trasmette ispirzioni improvvise e lampi di genio, un apertura a tutto ciò che è nuovo, sconosciuto e inusuale. TERRA: La Terra , dimora e luogo d'origine dell'umanità, è stata spesso venerata come un elemento simbolico, dotato di una propria valenza spirituale, da diverse tradizioni di pensiero. La terra è l'ultimo, in ordine di sequenza, dei quattro elementi fondamen-


tali secondo le cosmogonie occidentali e le tradizioni sapienziali dell'antichità. Era comunemente associata alla praticità, all'approccio materialista, e alla moderazione. Era anche attinente agli aspetti fisici e sensuali della vita. Nel simbolo astrologico della terra, il cerchio simboleggia il globo, la terra stessa, e la croce, ha un significato simbolico amplio:4 angoli della terra, 4 direzioni, 4 stgioni, 4 virtù ecc... SOLE: luce, intelligenza, potenza, forza, energia, chiarezza, saggezza. Il segno planetario del sole (un cerchio con un punto nel centro), è anche un simbolo alchemico che indica il completamento della Grande Opera, ovvero il raggiungimento della perfezione interiore. LUNA CRESCENTE: intuizione, sogno, attrazione, sensualità, inconscio. Delle 4 fasi lunari, la luna crescente è quella che per eccellenza simboleggia la crescita. sia per quanto riguarda i progetti , le piante, le energie fisiche... la luna crescente rafforza e nutre. aiuta a raccogliere energia. in fase crescente dovete delineare i nuovi obiettivi. è il momento buono per prendere decisioni destinate a durare nel tempo. nella simbologia rappresenta anche la fanciulla, la donna giovane e impulsiva e testarda n pronta ad affrontare ogni sfida!

according to Western cosmologies and wisdom of ancient traditions. It was commonly associated with practicality, materialist approach, and moderation. It was also relevant to the physical and sensual aspects of life. In astrological symbol of the earth, the circle symbolizes the globe, the earth itself, and the cross, has a symbolic meaning amplio: 4 corners of the earth, 4 directions, 4 stgioni, 4 virtues etc ... SUN: light, intelligence, power, strength, energy, clarity, wisdom. The planetary sun sign (a circle with a dot in the center), it is also an alchemical symbol indicating the completion of the Great Work, which is the attainment of inner perfection. MOON RISING: intuition, dream, attraction, sensuality, unconscious. Of the four phases of the moon, the crescent moon is the one that par excellence symbolizes growth. both in terms of projects, the plants, the physical energies ... the crescent moon strengthens and nourishes. It helps to collect energy. in the growing stage you need to outline the new targets. It is a good time to make decisions intended to last. the symbolism is also the girl, the young and impulsive and headstrong woman ready to face any challenge!

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Westchester Fashion Week Meet Joe Corbalis, founder and director of Rough Around the Edges Marketing, Media and Events in New York. How did you come up with the concept of Westchester Fashion Week and how long have you been presenting this show? After attending the first Bronx Fashion Week an event that I provided photographers for one of the show's designers, I decided to bring this type of event to Westchester County. I had created and produced local shows prior but not on this grand scale. I wanted to create a show that was more interactive than other shows I regularly attended, we decided to include Children's clothing designers, Art, performance and community as well. I felt Westchester County(my home area) was in need of this type of show with it's affluence and diverse culture. The First show was September 2015 in White Plains. How did the local community react to the project and how is the show doing so far? The first event featured local designers and a singing performance, it was supported mainly by friends and friends of the the participants. Since then it has grown is stature, a larger venue, more designers and greater community support. Now in our second full year(2 shows bi-annually, September and February) the vision and reach continues to grow. Westchester Fashion Week has lofty goals and our appeal and reach continues to soar. The 2016 show - along with fashion designers - has also presented artists, singers and performers in a very peculiar location, an art gallery. What can you tell us about this year participants? Special Thanks to Livein- Style Magazine: Joseph Ralph Fraia and Viola Vivi(who severed as guest host and MC) We wanted to include Artist,Performers and the local Community so participants where chosen base on personal relationships and location. We featured local Artist Brian Cannady(Yonkers), Olga Klymyk, Erica Pate, Gloryvette Rodriguez, Tasha Dwhaj. Our singers included the 2016 Yonkers Idol Winner Susanna

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by Joseph Ralph Fraia

Incontriamo Joe Corbalis, fondatore e direttore di Rough Around the Edges Marketing, Media and Events in New York. Come è partita l'idea di organizzare una Fashion Week a Westchester e da quanto questo evento viene realizzato? Dopo aver partecipato alla prima Bronx fashion Week, un evento al quale avevo portato i fotografi per uno dei designer dell'evento, ho deciso di portare questo tipo di evento nella Contea di Westchester. In precedenza avevo organizzato e prodotto altri eventi locali ma non di questa grande dimensione. Volevo creare uno spettacolo che fosse più interattivo degli altri eventi ai quali solitamente vado, e così ho deciso di includere per esempio abbigliamento per bambino, lavori artistici, performance dal vivo e gente comune allo stesso tempo. Avevo la sensazione che la contea di West Chester, dove sono nato, avesse bisogno di uno spettacolo come questo essendo una comunità molto diversificata. Il primo evento si era tenuto lo,scorso settembre 2015 a White Plains. Come ha reagito la comunità all'evento e come è andato lo spettacolo? Al primo evento sono stati presentati cantanti e stilisti locali, ed è stato supportato soprattutto da amici personali e amici dei partecipanti. Da allora non ha più smesso di crescere, spostandosi in strutture più grandi, con più stilisti e ancora maggiore supporto dalla comunità. Adesso nel nostro secondo anno di attività (organizziamo 2 eventi all'anno, settembre e febbraio) la dimensione e il numero dei partecipanti continuano a crescere. La Westchester Fashion Week vuole posizionarsi su un livello alto e l'apprezzamento e la partecipazione da parte del pubblico sono sempre maggiori. Nel corso dell'ultimo evento, oltre gli stilisti, sono stati presentati anche artisti, cantanti e performers in una struttura molto particolare, una galleria d'arte. Cosa ci puoi dire sui partecipanti di questa edizione? Beh innanzitutto devo ringraziare Livein Magazine per essere stato nostro media partner ufficiale, e specialmente nelle persone di Joseph Ralph Fraia e Viola Vivi (che è stata anche la conduttrice della serata). La nostra intenzione era quella di includere artisti e performers insieme alla comunità locale, e quindi i partecipanti sono stati selezionati sulla base di relazioni personali e del luogo dell'evento. Abbiamo quindi presentato come artisti locali Brian Cannady(Yonkers), Olga Klymyk, Erica Pate,


Gloryvette Rodriguez, Tasha Dwhaj. Tra i cantanti abbiamo visto tra gli altri la vincitrice del concorso 2016 Yonkers Idol Susanna Stepanyan, Jamila Kennedy (Salsara Singer), Michelle Michelle (International Performer). Come stilisti per l'abbigliamento per bambini abbiamo avuto Elizabeth Cordelia (Westchester County), Boss Baby Couture/Sharonda Pinckney (Springfield Massachusetts), mentre per l'abbigliamento urbano Highly Humble (White Plains NY), House of Kings (Rocland County NY).Tra gli stilisti abbiamo avuto invece Andris Latavnieks (NY/Germany), Valda Rainey Gowns/Dress (NJ/Latvia), Jewerly/makeup Vale Galiindo (Yonkers NY) Swarovski Crystal.

Stepanyan, Jamila Kennedy( Salsara Singer), Michelle Michelle

Qual è il prossimo progetto al quale stai lavorando e ci puoi anticipare qualcosa riguardo all'edizione del prossimo anno di Westchester Fashion Week? La Westchester Fashion Week rientra nel catalogo di eventi organizzato dalla mia agenzia Rough Around the Edges Marketing,Media and Events. Continueremo a supportare e presentare stilisti, modelle, fotografi, professionisti dello spettacolo su base locale regionale. Il team della Westchester Fashion Week continua a lavorare per ampliare questi progetti ed espandere l'area geografica di crescita. Organizzeremo a breve il nostro secondo evento annuale per le festività natalizie dove presenteremo modelle, fotografi e cantati dal vivo. Inoltre a gennaio 2017 saremo a Long Island, New York per un fashion show per celebrare il compleanno di uno dei fotografi. La prossima edizione della Westchester Fashion Week E prevista per la fine di febbraio del 2017 dopo la fashion Week di New York. Siamo entusiasti di annunciare che l'evento si terrà nella grande sala da ballo centrale di Castle Royale (Yonkers, NY) a Grand Ballroom. Quest'evento includerà stilisti sia locali che regionali e Per la prima volta nazionali. Prevediamo ci saranno ancora più venditori e sponsor nonché esibizioni e artisti presentati. Per maggiori informazioni contattateci a questi recapiti: westchesterfw@gmail.com o su Facebook Westchester-Fashion-Weekn

What's the next project you are working on and can you an-

(International Performer). Childrens clothing designers Elizabeth Cordelia (Westchester County), Boss Baby Couture/Sharonda Pinckney (Springfield Massachusetts), Urban Wear Highly Humble (White Plains NY), House of Kings (Rocland County NY). Dress Designer Andris Latavnieks (NY/Germany), Valda Rainey Gowns/Dress (NJ/Latvia), Jewerly/makeup Vale Galiindo (Yonkers NY) Swarovski Crystal.

ticipate something about next year Westchester Fashion Week? Westchester Fashion Week is part of Rough Around the Edges Marketing,Media and Events. We will continue support and showcase dedicated designers, models, photographers, entertainment professionals on a local and regional basis. The Westchester Fashion Week team continues to expand with this the projects and geographic reach also continues to grow. We will be having our second annual Holiday event in NYC featuring models, photogrpahers and live singing performances. Also in Jan 2017 we will be in Long Island NY for a fashion show and to celebrate one the photographers birthday. The next Westchester Fashion Week event is scheduled for late February(2017) after NY. Fashion Week. We are excited to a announce the show will we held at at Castle Royale(Yonkers) a Grand Ballroom. This show will include both local and regional designers and feature designers from other part of the Country. We anticipate more vendors and sponsors, performances and Art that will be on display. For more Info message us at westchesterfw@gmail.com or on Facebook Westchester-Fashion-Week

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Anteprima Casa Cucina by Giovanna Repossi In Tokyo it will open the restaurant Prêt-à-Gouter, from the Japanese Maison that made its history out from the Made in Italy style. Izumi Ogino, creative director of ANTEPRIMA, mouthpiece of Made in Italy in Japan and of the Japanese culture in Italy, overcomes a boundary again: the one between history and gastronomic excellence. In Ginza district in Tokyo, where there is the biggest flagship store of Japan, the brand inaugurated “Anteprima casa cucina”: a concept-bistrot that has the privilege of bringing to the Sun Rising Country the more authentic traditions of Italian culinary art. The maison, always interpret and ambassador of two millenaries culture, today revaluate the values that have made it famous all over the world, but in a gourmet way. Inside the space, designed by the creative director of A.N.D. Ryun Kosaka, you can feel a chill atmosphere and the warm hospitality typical of the Bel Paese. The menu à la carte offers a selection of regional recipes that are the result of research, travels and the love that Izuni feels for Italy. In a particular way, because

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Apre a Tokyo il ristorante Prêt-à-Gouter della maison giapponese che ha fatto del Made in Italy la sua storia. Izumi Ogino, Creative Director di ANTEPRIMA, portavoce del Made in Italy in Giappone e della cultura giapponese in Italia, valica ancora un confine: quello tra sartoria ed eccellenza gastronomica. Nel distretto di Ginza, a Tokyo, dove è presente il flagship store più grande del Giappone, la casa di moda ha infatti inaugurato “Anteprima Casa Cucina”: un concept-bistrot che ha il pregio di portare nel Paese del Sol Levante le tradizioni più autentiche dell’arte culinaria Italiana. La maison, da sempre interprete e ambasciatrice di due millenarie culture, oggi re-interpreta i valori che l’hanno resa famosa nel mondo, questa volta in chiave gourmet. All’interno dello spazio, progettato dal direttore creativo di A.N.D. Ryu Kosaka, si respira un’atmosfera rilassante e la calda ospitalità tipica del Bel Paese. Il menù à la carte propone una selezione di ricette regionali che sono il frutto della ricerca, dei viaggi e dell’amore che Izumi prova per l’Italia. In partico-


lare, per la qualità artigiana della manifattura, tanto in ambito tessile quanto in quello gastronomico. E nemmeno l’offerta enologica è lasciata al caso. La scelta di vini è ampia e curata e gli stessi vengono serviti all’interno di percorsi degustativi da abbinare sia al pranzo sia alla cena. Lo Chef, Masahiro Furusawa, cucina con passione e savoir-faire le ricette delle nonne nostrane. Ma soprattutto, in linea con lo spirito autentico e naturale della maison, si affida unicamente ai prodotti di stagione, selezionandoli tra i produttori che garantiscono la massima qualità e il massimo rispetto per la Terra di cui colgono i frutti. Sotto la direzione artistica di Izumi Ogino, il brand ambasciatore della qualità Italiana in Giappone, e della filosofia Giapponese in Italia, nasce una nuova contaminazione, questa volta culinaria oltre che culturale. Nell’elegante distretto di Ginza, a Tokyo, all’interno del più grande flagship store Anteprima, è ora possibile gustare il meglio della n tradizione gastronomica Made in Italy.

of the handcraft quality of the manufacture, both in the textile and gastronomic areas. Neither the enological offer is random. The wine choice is wide and looked after at the same types that are offered within the tasting paths to combine both with lunch and dinner. The Chef Masahito Furusawa cooks with passion and savoir-faire the classic granmothers’ recipes. But above all, matched with the authentic natural soul of the maison, he uses only seasonal products, by selecting them from producers that can guarantee a high level of quality and the highest respect from the Earth where they harvest fruits. Under the artistic direction of Izumi Ogino, the brand ambassador of Italian quality in Japan and of the Japanese philosophy in Italy, it’s rising a new contamination, but this time of culinary type as well as cultural. In the fancy district of Ginza, Tokyo, inside the biggest flagship store Anteprima, it’s now possible to taste the best of Made in Italy gastronomic tradition.

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Limited Edition per bebé by Giovanna Repossi

Elena Del Carratore, designer and manager, comes from a family of entrepreneurs that since 1895 produces high quality shoes that stand out in the search for exclusive processes. creative inspiration, that of Elena, who started with a collection of shoes from baby then developed in the adult version, slippers from home with a very chic appeal, inspired by the contemporary house, where more and more love to share the many experiences of community life . The lounge slippers created by Elena Del Carratore are inspired by a continuous search of the feminine and masculine, which evolves into a new idea of charm and freedom. A mood out of time which offers relaxing emotions and pleasant feeling of being on vacation. Maintaining its charm and having fun with their children, this is the way of the collection I love You, slippers, stylish shoes from home that reproduce the Limited Edition models for babies. At home but also in leisure, lounge slippers Adoro Te best interpret the contemporary lifestyle. Twelve months of short, intense and fast evolution where the "small steps", the "limited edition" shoes, are designed and created for various events to which an infant can participate with family and friends during his first year of life . personal events, shoes that "taggano" and "dress" for details and personally significant moments for the whole family of the first twelve months of a child's growth. It 'a line where every event becomes a memory to capture and why not to collect.

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Elena Del Carratore, designer e manager, viene da una famiglia di imprenditori che dal 1895 produce calzature di altissima qualità che si distinguono per la ricerca di lavorazioni esclusive. Un’ispirazione creativa, quella di Elena, che ha iniziato con una collezione di scarpine da bebé poi sviluppate nella versione adulta, slippers da casa con un appeal molto chic, ispirato alla casa contemporanea, dove sempre più amiamo condividere le molte esperienze della vita comune. Le lounge slippers create da Elena Del Carratore prendono ispirazione da una continua ricerca dell’essenza femminile e maschile, che evolve in una nuova idea di charme e di libertà. Un mood fuori dal tempo che regala emozioni di relax e la piacevole sensazione di sentirsi in vacanza. Mantenendo il proprio charme e divertendosi insieme ai propri bambini, questo è il senso della collezione Adoro Te, slippers, raffinate scarpette da casa che riproducono i modelli delle Limited Edition per bebé. In casa ma anche nel tempo libero, le lounge slippers di Adoro Te interpretano al meglio il lifestyle contemporaneo. Dodici mesi di breve, intensa e veloce evoluzione dove i "piccoli steps", le scarpette "limited edition", sono pensate e create per i vari eventi a cui un neonato potrà partecipare con la famiglia ed amici nel corso del suo primo anno di vita. Eventi personali, scarpette che "taggano" e "vestono" dei momenti particolari e personalmente significanti, per tutta la famiglia dei primi dodici mesi di crescita del bambino. E' una linea dove ogni evento diventa un ricordo da immortalare e perché n no da collezionare.


Š Photo by Christian Algranati

Via Bertani, 16 - Phone +39 0233605057 - www.piscomilano.com



Gourmet

Il fascino dell’eccellenza



Gourmet

La Maison più quotata al mondo by Bruno Petronilli

La rivista Wine Spectator, la più influente e autorevole del settore a livello mondiale, premia Krug quale migliore Maison de Champagne al mondo. Le valutazioni del 2016 confermano l’eccellente qualità di 4 Cuvée Krug che raggiungono punteggi massimi da 95 punti in su. Al primo posto troviamo Krug Clos du Mesnil 2002, la purezza di un unico appezzamento di Chardonnay nell’anno 2002, a cui vengono attribuiti 98 punti. A seguire il generoso Millesimato Krug 2002, ribattezzato dalla Maison Omaggio alla Natura per celebrare un anno dalle condizioni climatiche perfette, il 2002, a cui Wine Spectator attribuisce un eccellente punteggio di 96 punti. 95 punti vengono attribuiti a Krug Grande Cuvée, la vera anima della Maison, creato oltre la nozione stessa di Millesimato assemblando oltre 120 vini di più di 10 annate diverse e anche a Krug Rosé, il più sensuale e audace degli Champagne Krug. Una menzione speciale va a Krug 2002, al primo posto nella classifica “Top 100 Cellar Selection” di Wine Enthusiast che racchiude i migliori vini da collezione degustati durante l’anno con un punteggio massimo di 100/100. Krug è sempre stata all’altezza della sua reputazione, come prima e tuttora unica Maison de Champagne a creare Champagne de prestige anno dopo anno, sin dai suoi esordi. La Maison fu fondata nel 1843 da Joseph Krug, un idealista dallo spirito anticonvenzionale, con una filosofia di vita che non ammetteva compromessi. Poiché aveva capito che la vera essenza dello Champagne è il piacere in sé, il suo sogno divenne quello di offrire il meglio dello Champagne anno dopo anno, indipendentemente dalle variazioni climatiche del periodo. La profonda attenzione al carattere del vigneto, il rispetto per l’individualità di ciascun appezzamento e dei suoi vini, oltre alla creazione di un’ampia enoteca di vini di riserva di molte annate diverse, permisero a Joseph Krug di realizzare il suo sogno. Con un approccio del tutto originale alla produzione dello Champagne, decise di andare oltre la nozione stessa di millesimato per creare ogni anno la massima espressione dello Champagne. Fondò così una Maison in cui tutti gli Champagne hanno lo stesso livello di distinzione e ognuno illustra una particolare espressione della natura. Sei generazioni della famiglia Krug hanno perpetuato il suo sogno, arricchendo gli ideali e il n savoir-faire del suo fondatore.

The Wine Spectator magazine, the most influential and authoritative of the global industry, what better rewards Krug Champagne House in the world. The 2016 evaluations confirm the excellent quality of 4 Cuvée Krug reaching maximum scores by 95 points up. At the first place we find Krug Clos du Mesnil 2002, the purity of a single plot of Chardonnay in 2002, to which 98 points are awarded. Following the generous Millesimato Krug in 2002, he renamed the Maison Homage to Nature to celebrate one year from perfect weather conditions, the 2002, which Wine Spectator gives an excellent score of 96 points. 95 points are awarded to Krug Grande Cuvée, the true soul of the Maison, created over the very notion of Millesimato assembling more than 120 wines from more than 10 different vintages and also Krug Rosé, the most sensual and daring of Champagne Krug. A special mention goes to Krug in 2002, he ranked first in the "Top 100 Cellar Selection" ranking of Wine Enthusiast that contains the best wines tasted collection during the year with a maximum score of 100/100. Krug has always been up to its reputation as the first and still only Maison de Champagne to create Champagne de prestige year after year since its inception. La Maison was founded in 1843 by Joseph Krug, an idealist unconventional spirit, with a philosophy of life that brooked no compromise. Because he knew that the true essence of Champagne is pleasure itself, his dream came to offer the best Champagne year after year, no matter the weather changes during the period. The serious attention to the character of the vineyard, respect for the individuality of each plot and its wines, as well as creating a wide wine reserve wines of many different years, made it possible for Joseph Krug to realize his dream. With a completely original approach to the production of Champagne, he decided to go beyond the notion of vintage every year to create the ultimate expression of Champagne. He has founded a Maison in which all Champagne have the same level of distinction and each shows a particular expression of nature. Six generations of the Krug family have perpetuated his dream, enriching the ideals and the savoir-faire of its founder.

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Gourmet

Ruinart valorizza la pregiata enoteca N’Ombra de Vin

by Bruno Petronilli

Creare un buon vino è un'arte a cui Ruinart, la più antica Maison de Champagne, ha dedicato tutta la sua esistenza. Nel corso dei suoi due secoli di storia la Maison ha seguito la via dell'eccellenza, scegliendo di coltivare l'arte delle bollicine, con una sensibilità particolare per “l’art de vivre” in tutte le sue più alte espressioni. Una scelta che ha valso al suo Champagne l'onore di essere servito, all'epoca, sulle tavole reali europee ed oggi di essere presente nelle migliori enoteche, fra cui N’Ombra de Vin, luogo cult milanese. Aperto come enoteca nel 1973, in quello che fu l’antico refettorio cinquecentesco dei frati Agostiniani, N’Ombra de Vin diviene sin da subito un punto di incontro e di riferimento dei milanesi, che potevano scoprire i più importanti nomi dell’enologia italiana e francese. Ma è grazie a Cristiano Corà che, nel 2007, la cantina si arricchisce di un bistrot con una selezionata carte gourmande ed è animata da serate di degustazioni di vini pregiati, iniziative culturali e artistiche, musica dal vivo e dj set. Nasce così il nuovo concetto di enoteca, il gastro-eno-bar, un riferimento sicuro dove trovare etichette ricercate e, al tempo stesso, luogo di tendenza per aperitivi, degustazioni, serate con amici o cene romantiche. Le proposte gourmande si sposano perfettamente alle Cuvée della più antica Maison Ruinart, dal Ruinart Blanc de Blancs, al Ruinart Rosé o R de Ruinart, che accompagnano sfiziosi aperitivi, selezionati salumi e formaggi, fois gras, tartare di salmone e molto altro, facendo vivere un’esperienza di eccellenza a tutto pasto. “Spesso quando si parla di bollicine si pensa ad un menù importante, o particolarmente elaborato ed associato solo ad occasioni speciali. In realtà lo Champagne viene sempre più sdoganato da questi rituali ed è in luoghi cult come N’Ombra de Vin che si suggella questo processo” dichiara Francesca Terragni, Communication e Marketing Director di Mo t Hennessy Italia. “Le Cuvée Ruinart non potevano che far parte dell’offerta di N’Ombra de Vin, che ha saputo abilmente rivisitare il passato in chiave moderna, proponendo alla sua clientela giovane e accorta una scelta culinan ria e di bevande di qualità, cercando l’eccellenza a 360 gradi”.

Create a good wine is an art to which Ruinart, the oldest Champagne House, he dedicated his whole life. During its two centuries of history, the Maison has followed the path of excellence, choosing to cultivate the art of bubbles, with a particular sensitivity for the "art de vivre" in all its highest expressions. A choice that has won its Champagne the honor of being served, at the time, on real plates European and now to be found in the best wine shops, including N'Ombra de Vin, Milan cult place. Opened as a wine bar in 1973, in what was the old refectory of the sixteenth-century Augustinian friars, N'Ombra de Vin becomes right now a meeting point and reference of the Milanese, they could discover the biggest names in Italian winemaking and French. But it is thanks to Cristiano Cora who, in 2007, the winery has added a bistro with a selected gourmet cards and is alive with evenings of fine wine tastings, cultural and artistic events, live music and DJs in September Thus was born the new concept of wine, gastro-wine bar, a safe reference where to find labels and sophisticated at the same time, trendy place for cocktails, tastings, parties with friends or romantic dinners. The gourmet proposals will go perfectly with the Cuvée the oldest Maison Ruinart, the Ruinart Blanc de Blancs, the Ruinart Rosé or R de Ruinart, to accompany aperitifs, selected meats and cheeses, foie gras, salmon tartare and more, making life experience of excellence throughout the meal. "Often when we talk about bubbles is expected to a major menu, or particularly elaborate and associated only for special occasions. Actually Champagne is increasingly being cleared through customs by these rituals and in cult places like N'Ombra de Vin which seals this process, "said Francesca Terragni, Communication and Marketing Director Mo t Hennessy Italy. "The Cuvée Ruinart could only be part of the offer of N'Ombra de Vin, which has managed to cleverly revisit the past in a modern way, proposing to his young crowd and noticed a culinary choice and quality drinks, trying excellence 360 degrees ".

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Il giardino segreto di una grande Maison by Bruno Petronilli La Regione della Champagne è sempre stata ricca di posti segreti, circondati da alti muri di protezione. Di queste zone chiuse una delle più antiche e speciali è conosciuta solo da un piccolo gruppo di lavoratori: il Clos Lanson. Questo luogo unico, grande solo un ettaro, che risale al Diciottesimo Secolo, si trova di fronte alla Notre Dame de Reims Cathedral, dove sono stati incoronati molti Re di Francia e dove l’occhio attento dell’Angelo sorridente si racconta abbia effetti benefici sulle viti. Situato in cima alla collina su cui sorgono la Maison e le Cantine Lanson, il Clos Lanson gode di un micro clima unico e di un suolo gessoso. La vigna, per via della sua piccola dimensione, viene lavorata come se fosse un giardino di famiglia e ha sempre ricevuto cure e attenzioni speciali. Il vino prodotto dalle uve del Clos è sempre stato il preferito dai proprietari della Maison. Visitata ogni giorno dallo Chef de Cave, Hervé Dantan, la vigna è gestita utilizzando metodi tradizionali che rispettano i tempi della natura e del terreno. Il Clos ospita anche alcune arnie, in modo che le api possano raccogliere i frutti di queste condizioni favorevoli. Per portare avanti lo spirito della famiglia Lanson, ogni anno gli uomini e le donne della Maison vendemmiano le uve di questo terreno prezioso. I grappoli raccolti vengono sistemati con cura meticolosa e solo quelli perfetti vengono selezionati per la produzione dello champagne Clos Lanson. Vinificati separatamente, i vini che vengono prodotti con le uve del Clos Lanson hanno caratteristiche uniche, che hanno sempre affascinato gli Chef de Cave della Maison. Nel 2006, si decise di offrire agli appassionati una cuvée, con questo nome, da questa promettente vintage. Clos Lanson è uno champagne millesimato che nasce esclusivamente dalla prima spremitura delle uve e matura per alcuni mesi in botti di legno di quercia provenienti dalle foreste delle Argonne, in accordo con i desideri di Victor Lanson. Dopo un lungo invecchiamento nelle Cantine Lanson, si ottiene un vino prezioso: luminoso, ricco ed estremamente elegante. Nel 2016 Hervé Dantan ha deciso di realizzare 7.870 bottiglie di Clos Lanson 2006, tutte numerate. Dopo un lungo affinamento Clos Lanson 2006 presenta tutte le caratteristiche di uno Chardonnay elegantissimo, che ha beneficiato di una fermentazione controllata in botti di legno e di un perfetto sviluppo nelle Cantine della Maison. Nel bicchiere il vino ha un tenue color oro e un perlage molto raffinato. Il profumo è caratterizzato da un’ampia gamma di profumi terziari, in cui sentori di frutti maturi si intrecciano con note di burro, vaniglia, piccola pasticceria e nocciola, interrotti da una leggera nota affumicata. Il gusto è ricco, con sapori intensi di frutta, uniti a note tostate e biscottate. Il finale è fresco, con una lunn ghezza stupefacente, che riflette la nobile origine delle uve.

The region of Champagne has always been full of secret places, surrounded by high protective walls. Of these areas closed one of the oldest and special is only known by a small group of workers: the Clos Lanson. This unique place, great only one hectare, which dates back to the eighteenth century, is located in front of the Notre Dame de Reims Cathedral, where many have been crowned King of France and where the watchful eye smiling angel is said to have beneficial effects on screws. On top of the hill where the House and Cellars Lanson, the Clos Lanson enjoys a unique micro climate and chalky soil. The vineyard, because of its small size, is processed as if it were a family garden and has always received special care and attention. The wine produced from grapes of Clos has always been preferred by owners of the Maison. Visited daily by Chef de Cave, Herve Dantan, the vineyard is managed using traditional methods that respect the rhythms of nature and the land. The Clos also houses some hives so that the bees can reap the benefits of these favorable conditions. To carry forward the spirit of Lanson family, every year the men and women of the Maison harvesting grapes the grapes of this valuable land. Those picked are arranged with meticulous care and only the perfect ones are selected for the production of Clos Lanson champagne. Vinified separately, the wines that are produced with grapes from the Clos Lanson have unique characteristics, which have always fascinated Chef de Cave of the Maison. In 2006, it was decided to offer fans a cuvée, with this name, as this promising vintage. Clos Lanson champagne is a vintage that comes exclusively from the first pressing of the grapes and aged for several months in oak barrels from the forests of Argonne, in accordance with the wishes of Victor Lanson. After a long aging in cellars Lanson, you get a precious wine: bright, rich and extremely elegant. In 2016 Hervé Dantan has decided to make 7,870 bottles of Clos Lanson 2006, all numbered. After a long aging Clos Lanson 2006 has all the features of a very elegant Chardonnay, which has benefited from a controlled fermentation in wooden barrels and a great development in the cellars of the Maison. In the glass, the wine has a pale golden color and a very fine perlage. The bouquet is characterized by a wide range of tertiary aromas, in which ripe fruit flavors are interwoven with notes of butter, vanilla, pastries and hazelnut, broken by a light smoky note. The taste is rich, with intense fruit flavors, combined with toasted and toasted notes. The finish is fresh, with an amazing length, which reflects the noble origin of the grapes.

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“A tutta torba” con Ardbeg by Bruno Petronilli

Si è svolta domenica 4 dicembre nella spettacolare cornice del Chorus Café di Roma “A Tutta Torba”, una giornata dedicata alle migliori etichette presenti sul mercato organizzata da Spirit of Scotland – Rome Whisky Festival. Ardbeg, lo scotch whisky più torbato e complesso del pianeta, era ovviamente presente. Al single malt prodotto sull’Isola di Islay è stato dedicato l’Ardbeg Cocktail Bar che, per l’occasione, è stato curato da un vero guru della mixology romana, il celebre bartender Massimo D’Addezio, che proprio del Chorus Café è padrone di casa. L’estro e la creatività di Massimo D’Addezio e del suo staff hanno permesso al pubblico di gustare tre diverse proposte di cocktail, a base ovviamente Ardbeg: Ardbeg Ale (deciso e invitante, realizzato con 50 ml di Ardbeg Ten, 10 ml di Saint Germain e 50 ml di Ginger Ale); Spicy Islay (un omaggio speziato all’isola di origine di Ardbeg, che unisce 50 ml di Ardbeg Ten, 30 ml di Bitter Campari, 30 ml di Martini Rubino e 2 gocce di tintura di peperoncini); Arbeg Fall (per godere il brivido negli ultimi scampoli di autunno, creato con 60 ml di Ardbeg Ten, 30 ml di Antica Formula e 5 ml di Fernet Branca). La festa di “A Tutta Torba” è stata anche l’occasione giusta per celebrare il prestigioso riconoscimento conferito ad Ardbeg durante l’ultima edizione della International Wine and Spirit Competition (IWSC): la medaglia d’oro assegnata a Dark Cove, la Limited Edition proposta dalla Distilleria per il 2016. Per i giudici, Ardbeg Dark Cove, si è distinta per la capacità di evocare l’immagine di “una succulenta marmellata, gustata nel tepore autunnale, con un fuoco alimentato da torba in sottofondo”. Ardbeg Dark Cove è un single malt non filtrato a freddo e imbottigliato con gradazione alcolica di 46,5°. Al naso si rivela inizialmente corposo, speziato e con aromi di terra, poi emergono note di cioccolato fondente rispetto a sentori affumicati, di arancia, caramello e un misterioso bouquet di fiori. Al palato in principio è leggermente acido, ma poi sopraggiunge un’onda di uvette, datteri, zenzero e pepe, seguita da carbone e creosoto. Un lungo fin nale speziato indugia con note di caramello, caffè e fumo.

It was held on Sunday, December 4 in the spectacular setting of the Chorus Café di Roma "A whole peat", a day dedicated to the best labels on the market organized by Spirit of Scotland - Rome Whisky Festival. Ardbeg, mostly peaty Scotch whiskey and complex in the world, was obviously present. The single malt produced on the Isle of Islay has been dedicated the Ardbeg Cocktail Bar which, for the occasion, was prepared by a true guru of the Roman mixology, the famous bartender Massimo D'Addezio, that just the Chorus Café is master home. The talent and creativity of Massimo D'Addezio and his staff have allowed the public to enjoy three different proposals for cocktails, made of course Ardbeg: Ardbeg Ale (strong and inviting, made with 50 ml of Ardbeg Ten, 10 ml Saint Germain and 50 ml of ginger ale); Spicy Islay (a spicy tribute to the island of Ardbeg origin, combining 50 ml of Ardbeg Ten, 30 ml of Bitter Campari, 30 ml of Martini Ruby and 2 of chillies tincture); Arbeg Fall (to enjoy the thrill in the dying autumn, created with 60 ml of Ardbeg Ten, 30 ml of Antica Formula, and 5 ml of Fernet Branca). The festival of "A Whole Peat" was also an opportunity to celebrate the prestigious recognition awarded to Ardbeg during the last edition of the International Wine and Spirit Competition (IWSC): the gold medal awarded to Dark Cove, the Limited Edition proposed by the Distillery in 2016. For judges, Ardbeg Dark Cove, stood out for their ability to evoke the image of "a delicious jam, enjoyed in the autumn warmth, with a fire fueled by peat in the background". Ardbeg Dark Cove is a single malt bottled unfiltered cold and with an alcohol content of 46.5 °. The nose reveals initially full-bodied, spicy, with aromas of earth, then emerge notes of dark chocolate than smoked hints, orange, caramel and a mysterious bouquet of flowers. The palate is slightly acid in the beginning, but then comes a wave of raisins, dates, ginger and pepper, followed by coal and creosote. A spicy long finish lingers with hints of caramel, coffee and smoking.

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Royal, novità in casa Zacapa by Bruno Petronilli Zacapa, il rum guatemalteco considerato tra i migliori al mondo, annuncia l’arrivo in Italia di Zacapa Royal, la nuova referenza extra lusso che arricchisce e amplia la sua già pregiata e celebre gamma. Frutto del talento della Maestra Mezcladora, Lorena Vasquez, Zacapa Royal è un distillato affinato in botti d'eccezione, fatte di rovere francese proveniente esclusivamente da quattro foreste in passato appartenute ai reali di Francia conosciute col nome di Le Bois du Roy. Zacapa Royal è stato meticolosamente distillato da Lorena Vasquez, che ha selezionato con la massima cura i rum più rari e maturi custoditi nelle vaste cantine degli altipiani guatemaltechi e ha sviluppato, applicando il Sistema Solera, un lento processo di invecchiamento che utilizzando diversi tipi di botti per dare al liquido una complessità e intensità di note unica. L'esclusiva miscela dei rum selezionati, tutti invecchiati a lungo e in alcuni casi fino a 30 anni, è stata posta per la fase di affinamento finale in botti di rovere Le Bois du Roy per conferirle aromi e sapori complessi e delicati. Il pregiato legno di queste botti molto ricercate è protetto fin dal XIII secolo, quando l'abbattimento degli alberi fu soggetto a severe restrizioni dal Re di Francia. Da allora le botti sono state prodotte in quantità molto limitate e utilizzate unicamente per le riserve più preziose. Il risultato al naso e al palato è un sontuoso bouquet con punte intense di chiodo di garofano, cioccolato, frutta secca, noce moscata e mandorle tostate, accompagnate da note ricche e cremose di vaniglia e caramello. Questa raffinata composizione è in netto contrasto con l'equilibrio delle note dolci e speziate di cioccolato fondente alla ciliegia dello Zacapa XO: quello di Zacapa Royal è un gusto nuovo e sorprendente davvero memorabile. Lorena Vasquez sottolinea: “Nato dall'incontro di rum invecchiati fino a 30 anni e affinato in pregiate botti di rovere francese, Zacapa Royal è di una ricchezza davvero sublime. Straordinario per la profondità dell'aroma, il colore pieno, il sapore ricco. Siamo certi di aver creato un nuovo blend di qualità e gusto senza confronti, diverso da tutti gli altri. La complessità e la molteplicità dei sapori di Zacapa Royal si apprezzano al meglio se bevuto liscio, per consentire al suo intenso aroma e al suo gusto ricco di svilupparsi pienamente. Personalmente preferisco degustare il suo carattere sublime in accompagnamento a una cena speciale o come digestivo, da sorseggiare n senza fretta”.

Zacapa, the Guatemalan rum considered among the best in the world, announces the arrival in Italy of Zacapa Royal, the new ultra-luxury references that enriches and extends its already prestigious and famous range. Fruit of the talent Mezcladora Maestra, Lorena Vasquez, Zacapa Royal is a distillate aged in exceptional, made of French oak derived exclusively by four forests in the past belonged to the French royal family known by the name of Le Bois du Roy. Zacapa Royal has been meticulously distilled from Lorena Vasquez, who selected with the utmost care the most rare and mature rums kept in the vast cellars of the Guatemalan highlands and developed by applying the Solera system, slow the aging process by using different types of barrels to give the liquid a complexity and intensity of single notes. The proprietary blend of selected rums, all aged for a long time and in some cases up to 30 years, was paid to the stage of final aging in oak barrels Le Bois du Roy to give it aroma, complex and delicate flavors. The fine wood of these much sought barrels is protected since the thirteenth century, when the felling of trees was subject to severe restrictions by the King of France. Since then the barrels were produced in very limited quantities and used only for the most valuable reserves. The result of the nose and the palate is a sumptuous bouquet with intense peaks of clove, chocolate, dried fruit, nutmeg and toasted almonds, accompanied by rich and creamy notes of vanilla and caramel. This refined composition is in stark contrast to the balance of sweet and spicy notes of dark chocolate to the Zacapa XO Cherry: that of Zacapa Royal is a new and surprising taste truly memorable. Lorena Vasquez points out: "Born from rums aged up to 30 years and aged in fine French oak barrels, Zacapa Royal has a truly sublime wealth. Extraordinary for deep aroma, full color, rich flavor. We are sure to have created a new blend of quality and taste without comparisons, different from all the others. The complexity and multiplicity of Zacapa Royal flavors are best appreciated when drunk straight, to allow its intense aroma and its rich flavor to develop fully. Personally I prefer to taste his sublime character as an accompaniment to a special dinner or as a digestive, to be enjoyed without haste. "

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Il nuovo Grand Vintage 2008

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by Bruno Petronilli


Ogni Moët & Chandon Grand Vintage esprime un’annata eccezionale per lo Champagne. Lo Chef de Cave Benoît Gouez ha scelto di dichiarare un millesimato in base al suo giudizio personale sulla vendemmia. È una dichiarazione d’indipendenza, la libertà di creare uno champagne maturo, complesso e di carattere, con una personalità unica. Ogni Moët & Chandon Grand Vintage è, dopo tutto, uno champagne che resterà per sempre unico. Il primo, ultimo e solo champagne del suo genere. Un omaggio assoluto a un preciso periodo, la proclamazione di un’annata speciale da parte della Maison. Negli anni, ogni volta che viene lanciato un Moët & Chandon Grand Vintage, questo diventa parte della Collezione Grand Vintage della Maison. Una delle collezioni più prestigiose e di valore dell’intera regione della Champagne, che raccoglie vini vintage fin dal 1842. La Collezione Grand Vintage, selezione dei più raffinati vini della Maison, ne celebra l’eccellenza e il savoir- faire nell’arte di creare il vino. Nel 2016 Moët & Chandon ha scelto di svelare il suo Grand Vintage 2008, il 72° champagne millesimato della Maison. Abbiamo scoperto la più lussuosa interpretazione di quest’annata con Benoît Gouez, il maestro che ha creato il vintage. Benoît è lo Chef de Cave Moët & Chandon dal 2005. Fa parte del circolo esclusivo degli Chef de Cave della Maison, che si sono tramandati il patrimonio di conoscenza e savoir-faire per oltre 270 anni. Lui e il suo team sono gli artefici di ognuno dei deliziosi champagne Moët & Chandon, che hanno uno stile unico: vivaci note fruttate, gusto seducente ed elegante maturità.

Each Moët & Chandon Grand Vintage expresses an exceptional year

Che cosa le ha fatto scegliere di dichiarare il 2008 un Grand Vintage per Moët & Chandon? Il 2008 è stata un’annata fresca in termini di temperatura. L’inverno mite e la primavera piovosa e nuvolosa hanno portato a un’estate fresca e secca. Settembre è stato il mese che ha fatto la differenza. Inizialmente, sui vigneti le piogge sono state abbondanti. Ma poi sono state portate via da un vento di nord ovest che ha instillato un deciso vigore nelle tre varietà d’uva. I vigneti hanno affrontato bene il gelo, e durante il periodo di crescita si sono asciugate nella pallida luce, con un’eclisse a febbraio e un sole estivo delicato. Quest’ultima fase ha dato come risultato grappoli di acini maturi con un carattere vivace unico, espresso nel nostro nuovo Moët & Chandon Grand Vintage 2008.

What made you choose to declare 2008 a Grand Vintage by Moët &

for Champagne. Chef de Cave Benoît Gouez chose to declare a vintage based on its own judgment on the harvest. It is a declaration of independence, the freedom to create a mature Champagne, complex and strong, with a unique personality. Each Moët & Chandon Grand Vintage is, after all, a champagne that will always be unique. The first, last and only champagne of its kind. An absolute tribute to a precise period, the special vintage proclamation by the House. Over the years, every time you run a Moët & Chandon Grand Vintage, it becomes part of the Grand Vintage Collection of Maison. One of the most prestigious collections and the value of the entire Champagne region, which collects vintage wines since 1842. The Grand Vintage Collection, a selection of the finest wines of the Maison, celebrates the excellence and savoir-faire in the art of create the wine. In 2016, Moët & Chandon has chosen to unveil its Grand Vintage 2008, the 72nd vintage champagne at the Maison. We have discovered the most luxurious interpretation of this vintage with Benoît Gouez, the master who created the vintage. Benoît is the Chef de Cave Moët & Chandon since 2005. It is part of the exclusive circle of the Chef de Cave of the House, who have handed down the heritage of knowledge and know-how for over 270 years. He and his team are the makers of each of the delicious champagne Moët & Chandon, which have a unique style: bright fruity notes, seductive and elegant taste maturity.

Chandon? 2008 was a vintage cool in terms of temperature. The mild winter and rainy spring and cover have resulted in a cool and dry. September was the month that made the difference. Initially, the vineyards, the rains have been abundant. But then they were taken away by a north wind west who instilled a strong force in the three grape varieties. The vineyards have dealt well with the cold, and during the growing period have dried in the pale light, with an eclipse in February and a mild summer sun. This last phase has resulted in bunches of ripe grapes with a lively unique character, expressed in our new Moët & Chandon Grand Vintage 2008.

In che modo le condizioni atmosferiche dell’annata 2008 hanno dato forma al Moët & Chandon Grand Vintage 2008 ?

How the 2008 vintage weather have shaped the Moët & Chandon

Il clima fresco e il raccolto omogeneo ci hanno dato acini di un’acidità senza compromessi, questa è la caratteristica principale dell’annata. I grappoli hanno una pallida, delicata acidità, facile e piacevole, mai troppo aggressiva. Il Grand Vintage 2008 è uno champagne lineare, calibrato. Con una personalità discreta ed elegante e una maturità intensa.

The cool climate and the homogenous crop gave us an acidity of the

Grand Vintage 2008? grapes without compromise, that's the main feature vintage. The grapes have a pale, delicate acidity, nice and easy, never too aggressive. The Grand Vintage 2008 is a linear champagne, calibrated. With a discreet and elegant personality and an intense maturity.

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How would you describe the champagne Moët & Chandon Grand Vintage 2008? Moët & Chandon Grand Vintage 2008 has a bouquet that makes me think of spring. The initial floral notes are lime, honeysuckle and acacia with citrus shades that evoke the peel of bergamot and clementine, with even a touch of anise and green tomato. Followed by notes of fruit with just matured bone, white peach, nectarine and plum Mirabella. The bouquet is completed by light aromas of pastries, croissants, frangipani, almonds and vanilla with a hint of pepper. We define robust palate of Moët & Chandon Grand Vintage 2008. The basic acidity leads to the linear palate, calibrated. The force is covered and channeled by the consistency of the succulent white fruit notes which in turn covering the freshness and channeled toward a vibrant, inviting final with a strong note of citrus. What is the Assembly? Moët & Chandon Grand Vintage 2008 is an extra-brut champagne consists of 40% Chardonnay, 37% Pinot Noir, 23% Pinot Meunier. Its dosage is 5 grams per liter. Why Moët & Chandon Grand Vintage 2008 is part of a trilogy with Grand Vintage Collection 1998 Grand Vintage Collection 1988? In Maison we love to associate the last Grand Vintage Collection created with other Moët & Chandon Grand Vintage that resemble characteristics or that complement it in some way. It is a great pleasure to taste this champagne as stages along a vertical tasting, or on the occasion of a lunch or a special dinner. That's why we approached the new Moët & Chandon Grand Vintage 2008 at the Grand Vintage Collection 1998, and the Grand Vintage Collection 1988. Both of these champagne, which coincidentally are the years ending in 8, representing one of the specific aspects of the new 2008. Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1998, for example, is highly sophisticated and possesses an undeniable, delicate finesse. Remember the pale elegance of Grand Vintage 2008, and it projects the maturation in the future. Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1988, on the other hand, is very cool and has a balanced palate. For me this vintage evokes some cloud cover, the whiff of sea iodine, or even that of the rain falling on a stone heated by the sun. From this point of view, traces the quality of freshness, linearity and size of the new Grand Vintage 2008 and drink them one after the other is a real experience.

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Come descriveresti lo champagne Moët & Chandon Grand Vintage 2008? Moët & Chandon Grand Vintage 2008 ha un bouquet che mi fa pensare alla primavera. Le note iniziali floreali sono tiglio, caprifoglio e acacia con sfumature di agrumi che evocano la buccia del bergamotto e del mandarancio, con anche un tocco di anice e pomodoro verde. Seguono note di frutti con osso appena maturati, pesca bianca, pesca noce e prugne Mirabella. Il bouquet è completato da aromi leggeri di pasticceria, brioche, frangipani, mandorle e vaniglia con un accenno di pepe. Definiamo robusto il palato di Moët & Chandon Grand Vintage 2008. L’acidità di base conduce al palato lineare, calibrato. La forza è coperta e incanalata dalla consistenza delle succulente note di frutti bianchi che a loro volta coprono e incanalano la freschezza verso un vibrante, invitante finale con una nota persistente di agrumi. Qual è l’assemblaggio? Moët & Chandon Grand Vintage 2008 è uno champagne extra-brut composto da un 40% di Chardonnay, 37% di Pinot Nero, 23% di Pinot Meunier. Il suo dosaggio è di 5 grammi per litro. Perché Moët & Chandon Grand Vintage 2008 fa parte di una trilogia con Grand Vintage Collection 1998 e Grand Vintage Collection 1988? In Maison amiamo associare l’ultimo Grand Vintage creato con altri della Collezione Moët & Chandon Grand Vintage che gli assomigliano per caratteristiche o che lo completano in qualche maniera. È un immenso piacere assaggiare questi champagne insieme come tappe di una degustazione verticale, o in occasione di un pranzo o una cena speciali. Ecco perché abbiamo accostato il nuovo Moët & Chandon Grand Vintage 2008 al Grand Vintage Collection 1998 e al Grand Vintage Collection 1988. Entrambi questi champagne, che per coincidenza sono di annate che terminano con l’8, rappresentano uno degli aspetti specifici del nuovo 2008. Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1998, per esempio, è altamente sofisticato e possiede un’innegabile, delicata finezza. Ricorda la pallida eleganza del Grand Vintage 2008, e ne proietta la maturazione nel futuro. Moët & Chandon Grand Vintage Collection 1988, d’altro canto, è molto fresco e ha un palato calibrato. Per me questo vintage evoca una certa nuvolosità, il sentore di iodio del mare, o anche quello della pioggia che cade su una pietra riscaldata dal sole. Da questo punto di vista, ricalca le qualità di freschezza, linearità e calibro del nuovo Grand Vintage 2008, e berli uno dopo l’altro è una vera esperienza.


Ma non finisce qui. Il 2008 regala un’altra perla, il 41° rosé vintage della Maison. Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 è infatti un vino floreale e fruttato con note di rosa e biancospino, note botaniche di legno di bosso e buccia di lime seguite da note fruttate e fresche di lampone, ciliegia e arancia rossa. Al palato, la prima impressione è di succulenza e ricchezza, con note di frutti più maturi come fragole e ribes nero. Successivamente, il vino si espande, rivelando una struttura delicata, finemente lavorata e dall’acidità decisa. Il finale è tonificante, con una nota persistente di pompelmo. Complessivamente, il profilo del gusto è diretto e preciso. Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 racchiude in sé la tradizione dei grandi champagne rosé della Maison. La leggendaria storia dei rosé inizia già nel 1794. Questo è l’anno vintage delle 100 bottiglie di “Rozé” che Napoleone Bonaparte e sua madre acquistarono da Jean-Rémy Moët nel 1801. Poi viene il 1878, l’anno della più antica bottiglia esistente di champagne rosé Moët & Chandon, simbolo vivente e potente dell’impareggiabile heritage rosé della Maison. Finalmente nel 1997 il Moët Rosé Impérial è diventato disponibile come champagne non vintage con l’etichetta Rosé Impérial, che caratterizza champagne rosé prodotti solo in annate eccezionali. Grand Vintage Rosé 2008 è l’essenza perfetta del savoir-faire della Maison in fatto di rosé e porta avanti una grande tradizione nel più moderno dei modi. Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 ha un assemblaggio del 46% di Pinot Nero (di cui il 20% da uve rosse), 32% di Chardonnay e 22% di Meunier. Il dosaggio è di 5 grammi al litro. Come Grand Vintage 2008, Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 fa parte di una eccezionale “trilogia” e accade che sia abbinato con gli stessi due anni della Collezione Grand Vintage. Degustati insieme, Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008, Grand Vintage Collection Rosé 1998 e Grand Vintage Collection Rosé 1988 creano una sequenza armonica che esplora le sfacn cettature dell’inimitabile Moët & Chandon rosé savoir-faire.

But it does not end there. 2008 gives another pearl, 41 ° rosé vintage of the House. Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 is indeed a floral and fruity wine with notes of rose and hawthorn, notes of boxwood botanical and lime peel followed by fruity and fresh notes of raspberry, cherry and red orange. On the palate, the first impression is succulent and rich, with notes of mature fruits such as strawberries and black currants. Subsequently, the wine expands, revealing a delicate structure, finely worked and acidity determined. The finish is refreshing, with a strong note of grapefruit. Overall, the taste profile is direct and precise. Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 embodies the tradition of the great pink champagne at the Maison. The legendary history of rosé begins in 1794. This is the year of the vintage 100 bottles of "Rozé" that Napoleon Bonaparte and his mother bought by Jean-Rémy Moët in 1801. Then comes 1878, the year of the oldest bottle existing pink champagne Moët & Chandon, living and powerful symbol of the incomparable heritage of the Maison rosé. Finally in 1997, the Moët Rosé Impérial has become available as a non-vintage Champagne with Rosé Impérial label, featuring pink champagne produced only in exceptional years. Grand Vintage Rosé 2008 is the perfect essence of the savoir-faire of the Maison in terms of rosé and continues a great tradition in the most modern way. Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 is a blend of 46% Pinot Noir (of which 20% from red grapes), 32% Chardonnay and 22% Meunier. The dosage is 5 grams per liter. As Grand Vintage 2008 Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008 is part of an exceptional "Trilogy" and it happens that is matched with the same two years of Grand Vintage Collection. Tasted together, Moët & Chandon Grand Vintage Rosé 2008, Rosé Grand Vintage Collection 1998 Grand Vintage Collection 1988 Rosé creates a harmonic sequence that explores the inimitable facets Moët & Chandon rosé savoirfaire.

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Veuve Clicquot Christmas Collection 2016 104

by Bruno Petronilli


La Maison de Champagne Veuve Clicquot presenta la Christmas Collection 2016: una selezione di coffret appositamente pensati per scambiarsi gli auguri più intimi o per festeggiare in compagnia, il tutto accompagnato dalla frizzante effervescenza di Veuve Clicquot. Una delle caratteristiche fondamentali della Maison è la cura nel proporre e creare packaging che custodiscano le sue pregiate Cuvée con creatività e raffinatezza. La tradizione e l’innovazione sono da sempre gli elementi fondamentali alla base del connubio perfetto tra il prestigio degli Champagne Veuve Clicquot e il mondo del design. “La prima grande innovazione fu introdotta da Madame Clicquot nel 1816, un’intuizione che rivoluzionò la produzione dello Champagne: l’invenzione della table de remuage, l’attuale pupitre” ci racconta Carlo Boschi, Senior Brand Manager “Il nostro obiettivo è quello di continuare questo viaggio straordinario, fortemente caratterizzato dall’originalità e dalla sperimentazione”. Confezioni in edizione limitata per il periodo natalizio, sono presentate come ogni anno da Veuve Clicquot: un legame tra l’eleganza e il design funzionale, in un’armonia che si sposa perfettamente con lo stile della Maison e la qualità dei suoi vini.

La Maison de Champagne Veuve Clicquot presents Christmas Collection 2016: a selection of coffret designed specifically to exchange greetings more intimate or celebrate in the company, accompanied by the sparkling effervescence of Veuve Clicquot. A key feature of the House is the care in proposing and creating packaging that may keep her precious Cuvée with creativity and sophistication. Tradition and innovation have always been the fundamental elements at the base of the perfect combination of the prestige of Champagne Veuve Clicquot and the world of design. "The first major innovation was introduced by Madame Clicquot in 1816, an intuition that revolutionized the production of Champagne: the invention of table de riddling, the current pupitre" tells Charles Woods, Senior Brand Manager, "Our goal is to to continue this extraordinary journey, strongly characterized by the originality and experimentation. " Packs in a limited edition for the Christmas period, are presented every year by Veuve Clicquot: a link between elegance and functional design in a harmony that blends perfectly with the style of the Maison and the quality of its wines.

La Grande Dame 2006 & La Grande Dame Rosé 2006

La Grande Dame 2006 & La Grande Dame Rosé 2006

Un elegante e prezioso coffret che racchiude quello che è considerato dalla Maison come l’omaggio tradotto in Champagne: una vera attestazione di riconoscenza a colei che ha reso tutto possibile, Madame Clicquot. Un regalo esclusivo e raffinato che contiene una bottiglia de La Grande Dame da 75cl, Blanc o Rosé, pensato appositamente per stupire i palati più raffinati. (prezzo indicativo al pubblico: La Grande Dame 2006 € 150, La Grande Dame Rosé € 300)

Coffret an elegant and valuable that encloses what is considered by the

Grande Dame Rosé € 300)

Vintage 2008 & Vintage Rosé 2008

Vintage 2008 and Vintage Rosé 2008

Una contemporanea espressione della natura è presentata attraverso un coffret sofisticato e ricercato all’interno del quale è possibile trovare il primo Millesimato nato per mano dello Chef de Caves Dominique Demarville: la creazione di un vino Millesimato rappresenta un dialogo privilegiato con il mondo della natura, un intervento della creatività umana nello straordinario prodotto che il terreno e il sole hanno ritenuto opportuno offrire in una particolare annata. L’elegante confezione racchiude un bottiglia da 75cl di Vintage 2008 o Vintage Rosé 2008. (prezzo indicativo al pubblico: Vintage 2008 € 70, Vintage Rosé 2008 € 75)

A contemporary expression of nature is presented through a coffret

Clicquot Arrow Cuvée Saint-Pétersbourg Un packaging speciale, audace e divertente che contraddistingue l’inconfondibile “Clicquot Twist”: non sai dove andare? Clicquot Arrow ti indica la strada. Ispirata ai tradizionali cartelli stradali, l’originale confezione ti invita a celebrare la tua destinazione preferita con un coffret in metallo a forma di freccia, studiato per contenere una bottiglia di Cuvée Saint-Pétersbourg da n 75cl. (edizione limitata, prezzo al pubblico indicativo: € 70)

House as a tribute translated in Champagne: a real certificate of gratitude to the one who made it all possible, Madame Clicquot. An exclusive and refined gift that contains a bottle of La Grande Dame 75cl, Blanc or Rosé, designed specifically to impress the most discerning palates. (Suggested Retail Price: € 2006 La Grande Dame 150 La

sophisticated and refined in which you can find the first Millesimato born at the hands of Chef de Caves Dominique Demarville: the creation of a A vintage wine is a privileged dialogue with the world of nature, an intervention of human creativity in extraordinary product that the soil and the sun have seen fit to offer in a particular year. The elegant package contains a 75cl bottle of Vintage Rosé Vintage 2008 or 2008. (Suggested Retail Price: € 2,008 Vintage 70 Vintage Rosé 2008 € 75) Clicquot Arrow Cuvée Saint-Pétersbourg A special packaging, bold and fun that characterizes the unmistakable "Clicquot Twist": you do not know where to go? Clicquot Arrow shows you the way. Inspired by traditional road signs, the original packaging invites you to celebrate your favorite destination with a metal coffret arrow-shaped, designed to hold a bottle of Cuvée Saint-Pétersbourg 75cl. (Limited Edition, the price to the target audience: € 70)

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Gourmet

by Bruno Petronilli

Belvedere Vodka e John Legend con RED

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Belvedere Vodka, prima luxury vodka al mondo, sempre più impegnata nella partnership con RED ha presentato a New York la nuova campagna 2016 #MAKETHEDIFFERENCE, in partnership con l’iconico artista John Legend. John Legend, filantropo appassionato e creativo all’avanguardia, porta il suo espressivo stile artistico ideando Make The Difference, un programma sociale unico per “fare la differenza”. Insieme a Belvedere Vodka ha stabilito i valori che sono alla base della campagna: unità, sicurezza, sostegno e cambiamento. Quattro valori che racchiudono il sentimento collettivo di tutti coloro che si uniscono alla lotta all’HIV/AIDS. Per realizzare questi principi forti, John Legend ha collaborato con Esther Mahlangu, celebre artista Sudafricana di Ndebele, la cui arte vibrante e d’impatto è l’essenza della campagna. A sostegno della campagna di BELVEDERE/RED, John Legend ha presentato il suo nuovo singolo “Love Me Now”. Il tema principale della canzone è un’esortazione ad amare e donare adesso in virtù dell’incertezza del futuro. “Mi ha sempre fatto piacere lavorare con RED. Quando Belvedere mi ha proposto l’opportunità di aiutare a sostenere un prodotto che avrei comunque acquistato e che in questo caso avrebbe aiutato a salvare vite, ho pensato fosse un’idea fantastica.” ha affermato John Legend. “Ero così entusiasta quando ho visto il design di Esther per la bottiglia: penso sia bellissimo e che il suo senso estetico si sposi perfettamente con quello di Belvedere, la mette in sintonia con la cultura e le persone che stiamo cercando di aiutare.” Il pubblico può sostenere BELVEDERE/RED acquistando la nuova bottiglia, in edizione limitata, con l’arte vibrante di Esther Mahlangu accanto alla firma di John Legend. Belvedere Vodka dona con orgoglio il 50% del ricavato di ogni bottiglia venduta al Fondo Globale per la lotta all’HIV/AIDS in Africa. Per dare inizio alla campagna #MAKETHEDIFFERENCE, Belvedere Vodka ha ospitato l’evento di beneficienza ‘One Night for Life’ a New York presso il celebre Apollo Theater, con la presenza di John Legend ed Esther Mahlangu. Il programma Belvedere Vodka continuerà con una campagna pubblicitaria a livello globale, importanti attivazioni digitali e azioni mirate nelle location più cool e negli stores di oltre 35 paesi. Come partner orgoglioso di RED, Belvedere Vodka ha raccolto, nel corso degli ultimi cinque anni, fondi sufficienti per assicurare, a oltre 30.000 donne HIV positive, l’accesso al trattamento salvavita ARV che impedisce la trasmissione dell’HIV ai loro bambini. Siamo prossimi a raggiungere la prima generazione senza AIDS. Il Presidente di Belvedere Vodka Charles Gibb ha commentato: “Belvedere è lieta di continuare con la campagna BELVEDERE/RED con il sostegno di questi artisti appassionati, impegnati, come noi, a diffondere la consapevolezza e far parte del cambiamento che porrà fine alla trasmissione dell’HIV dalle madri ai figli.” Deborah Dugan, CEO di RED ha affermato che “questa bellissima collaborazione tra John Legend ed Esther Mahlangu, porta talento ed energia alla lotta contro l’AIDS. Siamo immensamente entusiasti di vedere che, la stupenda e nuova bottiglia di Belvedere, sarà disponibile a partire dall’autunno e, soprattutto, che ogni singolo acquisto genererà fondi destinati alle n cure salvavita contro l’HIV/AIDS nell’Africa Sub-Sahariana”.

Belvedere Vodka, the first luxury vodka in the world, increasingly engaged in partnership with RED presented in New York in 2016 #MAKETHEDIFFERENCE the new campaign, in partnership with the iconic artist John Legend. John Legend, cutting-edge creative and passionate philanthropist, bears his expressive style of art designing Make The Difference, a unique social program to "make a difference". Along with Belvedere Vodka it has established the values that are the basis of the campaign: unity, security, support and change. Four values that enclose the collective feeling of all those who join the fight against HIV / AIDS. To achieve these strong principles, John Legend has teamed up with Esther Mahlangu, a famous artist of South Ndebele, whose vibrant and impactful art is the essence of the campaign. In support of BELVEDERE / RED campaign, John Legend has presented his new single "Love Me Now". The main theme of the song is a call to love and donate now in virtue of the uncertainty of the future. "I always like to work with RED. When Belvedere offered me the opportunity to help support a product that I would have bought and which in this case would help save lives, I thought it was a fantastic idea. "Said John Legend. "I was so excited when I saw Esther's design for the bottle: I think it's beautiful and that his aesthetic sense to marry perfectly with that of Belvedere, puts it in tune with the culture and the people who are trying to help." The public can support BELVEDERE / RED buying the new bottle, limited edition, with the vibrant art of Esther Mahlangu next to the signature of John Legend. Belvedere Vodka proudly donates 50% of proceeds from every bottle sold to the Global Fund to fight HIV / AIDS in Africa. To begin #MAKETHEDIFFERENCE campaign, Belvedere Vodka hosted the charity event 'One Night for Life' in New York at the famous Apollo Theater, with the presence of John Legend and Esther Mahlangu. The Belvedere Vodka program will continue with a global advertising campaign, major digital and targeted actions activations in the coolest location in the stores and more than 35 countries. As a proud partner of RED, Belvedere Vodka has collected over the past five years, sufficient funds to secure, over 30,000 HIV-positive women, access to life-saving ARV treatment to prevent HIV transmission to their babies. We are close to achieving the first generation without AIDS. The president of Belvedere Vodka Charles Gibb said: "Belvedere is pleased to continue with BELVEDERE / RED campaign with the support of these artists passionate, committed, like us, to raise awareness and be part of the change that will bring an end to the transmission of 'HIV from mothers to their children. "Deborah Dugan, CEO of RED said that" this beautiful collaboration between John Legend and Esther Mahlangu, talented leads and energy to the fight against AIDS. We are immensely excited to see that, the beautiful and new bottle of Belvedere, will be available starting in the fall and, above all, that each purchase will generate funds for life-saving treatment for HIV / AIDS in Sub-Saharan Africa ".

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Gourmet

Belle Epoque 2008, la firma dello stile Perrier-Jouët by Bruno Petronilli La cuvée Belle Epoque è l’espressione perfetta dello stile curato nei minimi particolari di Perrier-Jouët: floreale ed elegante, riflette l’eccezionale qualità dei suoi vigneti classificati al 99,2% sulla scala dei cru. La sua bottiglia, disegnata nel 1902 da Émile Gallé, uno dei più celebri creatori del movimento Art Nouveau, è fuori dal comune. Fedele all'approccio artistico della Maison, Hervé Deschamps, settimo Chef de Caves di Perrier-Jouët, guida l'elaborazione di ciascuno dei millesimati Belle Epoque come l’esecuzione di un’opera d’arte unica: l’arte delle grande annate. Assemblato in una sola volta per restituire allo champagne tutta la sua finezza ed eleganza, il Belle Epoque riflette la moltitudine dei sui aromi con eleganza e delicatezza. La Cuvée Belle Epoque 2008 è il frutto di una vendemmia marcata da una primavera difficile, poco soleggiata e con temperature fresche. Questo clima perdura durante l’estate, con piogge abbondanti. Saranno le belle temperature di inizio settembre a dare al millesimo 2008 una nota rinfrescante e una gradevole rotondità in bocca, permettendo di raggiungere un delicato equilibrio tra finezza e struttura. E’ un assemblaggio di Chardonnay (50%), per la freschezza e la dominanza floreale dei vigneti di Cramant, Avize e Chouilly; Pinot Noir (45%), per la generosità, la morbidezza, le note di frutta fresca: Mailly, Verzy e Aÿ; Pinot Meunier (5%), per gli aromi di frutta matura, la rotondità e l’equilibrio provenienti da Dizy. Il Belle Epoque riposa nelle cantine della Maison per almeno 6 anni. Belle Epoque 2008 , un vino pieno di vitalità, con un delicato equilibro tra finezza e struttura. Un Colore oro limpido dalla radiosa limpidezza, con freschi e tenui riflessi verdi. Aroma primaverile con sentori di fiori bianchi sottili, biancospino e fiori di susino. La freschezza degli aromi di frutta bianca lascia poi spazio a lievi note di agrumi canditi. In bocca è pieno di vitalità con un attacco franco e deciso. Una presenza ampia e marcata da una punta di freschezza. Per Hervé Deschamps, Chef de Caves di Perrier-Jouët, il “Belle Epoque 2008 è frutto di un’annata piena di vitalità. Con una nota di freschezza leggermente acidula e una presenza in bocca rotonda e persistenn te, questo vino è un delicato equilibro tra finezza e struttura”.

The cuvée Belle Epoque is the perfect expression of the neat look into the details of Perrier-Jouët minimum: floral, elegant, reflects the exceptional quality of its vineyards classified 99.2% on the cru scale. Its bottle, designed in 1902 by Émile Gallé, one of the most famous creators of the Art Nouveau movement, is out of the ordinary. Fedele artistic approach of the Maison, Hervé Deschamps, seventh Chef de Caves of Perrier-Jouët, leads the development of each of the vintages Belle Epoque as running unique work of art: the art of the great vintages. Assembled at one time to return to champagne all its finesse and elegance, the Belle Epoque reflects the multitude of the aromas with elegance and delicacy. The Cuvée Belle Epoque 2008 is the result of a marked vintage from a difficult spring, just sunny and cool temperatures. This climate continues during the summer, with abundant rainfall. Will be beautiful Starting temperature September to give the 2008 vintage, a refreshing note and a pleasant roundness in the mouth, allowing you to achieve a delicate balance between finesse and structure. And 'an assembly of Chardonnay (50%), for the freshness and floral dominance of the vineyards of Cramant, Avize and Chouilly; Pinot Noir (45%), for the generosity, the softness, the notes of fresh fruit: Mailly, Verzy and Aÿ; Pinot Meunier (5%), for the aromas of ripe fruit, roundness and balance from Dizy. The Belle Epoque rests in the cellars of the Maison for at least six years. Belle Epoque 2008, a wine full of vitality, with a sensitive balance between finesse and structure. A gold color from clear radiant clarity, with fresh and green shimmer. Spring aroma with hints of subtle white flowers, hawthorn and plum blossoms. The freshness of the aromas of white fruit then gives way to mild notes of candied citrus. In the mouth it is full of vitality with a frank attack and decided. A presence extensive and marked by a rush of freshness. For Hervé Deschamps, Chef de Caves of Perrier-Jouët, the "Belle Epoque 2008 is the result of a vintage full of vitality. With a touch of freshness slightly sour and a presence in the round and persistent mouth, this wine is a delicate balance between finesse and structure. "

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Gourmet

Chivas Regal Extra, la nuova dimensione del blend whisky

by Bruno Petronilli

La tradizione è un cammino. Chivas Regal, il primo whisky di lusso al mondo, lancia un nuovo blend Chivas Regal Extra. Una miscela, una nuova esperienza di gusto che s’innesta sull’eredità dei fondatori James e John Chivas. Uno speciale blend di whisky maturati nelle preziose botti di sherry spagnolo Oloroso e raffinati malti Chivas. Chivas Extra nasce in Scozia, nella Strathisla distillery, la più antica e suggestiva delle Highlands scozzesi (1786). I più rari whisky custoditi nella cantina Chivas Regal sono stati accuratamente selezionati dal Master Blender Colin Scott per dare vita a un distillato prezioso, un whisky di carattere, generoso, dal gusto pieno, ricco e inedito, dedicato a spiriti evoluti ed esigenti. Un whisky affascinante dal colore ambrato intenso con la capacità di ricostruire sensazioni e trasmettere emozioni in grado di “extraghettarci” a un altro livello, extra per l’appunto. Un invito a rivalutare la filosofia degli Idle Pleasures: concedersi piacevoli momenti di ozio quotidiano all’insegna della gioia e della libertà Il naso è sedotto da un intenso aroma dolce fruttato in cui si avvertono note di pera matura, caramella mou e un pizzico di zenzero. Al palato le pere si addolciscono e diventando sciroppate, e si accoppiano con dolci sapori tropicali di melone, note di vaniglia e caramello, percepibili sensazioni speziate di cannella e sentori di mandorla, che ci trasportano a un finale persistente, gustoso e appagante. Da degustare liscio o con ghiaccio Chivas Regal Extra conferma la propria verve ed esclusività aromatica anche come ingrediente per cocktails. La storia di Chivas Regal risale al 1801, quando i fratelli James e John Chivas iniziano la loro attività commerciale ad Aberdeen, in Scozia, e si specializzano nel blending di whisky. Per ottenere un whisky dal gusto elegante e morbido, differente dai single malt di quel tempo, caratterizzati da un gusto duro e spesso spigoloso, cominciarono a miscelare whisky invecchiati a lungo. Nasce così Chivas Regal, un blended di grande personalità ed eleganza, risultato di una sapiente miscelazione di oltre quaranta dei migliori malt e grain whisky scozzesi provenienti in larga parte dallo Speyside, la regione centrale della Scozia che, produce per tradizione malti eleganti, morbidi e ricchi, fra cui quelli della distiln leria Strathisla (la più antica ancora attiva nelle Highlands - dal 1786).

The tradition is a journey. Chivas Regal, the first luxury whiskey in the world, launching a new blend Chivas Regal Extra. A mixture, a new taste experience which is grafted on the legacy of the founders James and John Chivas. A special blend of whiskeys matured in Spanish Oloroso casks precious and refined malts Chivas sherry. Chivas Extra was born in Scotland, in the Strathisla distillery, the oldest and most impressive of the Scottish Highlands (1786). The rarest whiskeys Chivas Regal kept in the cellar have been carefully selected by Master Blender Colin Scott to create a precious distillate, a character, generous whiskey, full-bodied, rich and unprecedented, dedicated to sophisticated and demanding spirits. A fascinating whiskeys from deep amber color with the ability to rebuild sensations and convey emotions can "extraghettarci" to another level, extra precisely. An invitation to re-evaluate the philosophy of Idle Pleasures: enjoy moments of daily idleness marked by joy and freedom The nose is seduced by an intense fruity sweet aroma at which action is ripe pear, toffee and a hint of ginger . On the palate the pears are softened and becoming syrup, and mate with sweet tropical flavors of melon, vanilla and caramel, noticeable spicy sensations of cinnamon and hints of almond, carrying us to a long finish, tasty and satisfying. To be tasted plain or with ice Chivas Regal Extra confirms its verve and aromatic exclusivity also as an ingredient for cocktails. The history of Chivas Regal goes back to 1801, when the brothers James and John Chivas start their business in Aberdeen, Scotland, and specialize in whiskey blending. To get a whiskey with an elegant and smooth taste, different from the single malt at the time, characterized by a harsh taste and often edgy, they began to mix whiskey aged for a long time. The result is Chivas Regal, a blended great personality and elegance, result of a careful blending of more than forty of the best malt and grain Scotch whiskeys coming largely from Speyside, the central region of Scotland that produces malts elegant tradition, soft and rich, including those of Strathisla distillery (the oldest still active in the Highlands - from 1786).

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Boizel Blanc de Blancs by Memo

Gourmet

by Bruno Petronilli Ispirata dall’atmosfera delle feste e per condurci in un viaggio natalizio, Evelyn Boizel ha chiesto a Clara Molloy, fondatrice dei profumi Memo Paris, di disegnare l’edizione limitata per il Natale 2016. Il risultato è un baule in miniatura per uno Champagne pronto a viaggiare. La collaborazione tra Boizel e Memo Paris è stata una scelta quasi dovuta. Come il profumo, anche lo Champagne è creato secondo antiche regole e abilità che richiedono una competenza unica. Nasce così un prezioso baule dai colori crema e marrone, decorato con inserzioni oro utilizzando i dettagli del brand e lo spirito del concetto basilare di Memo Paris. La purezza del bianco del baule e la grafica elaborata per l’etichetta Boizel, realizzata con una graziosa trama di stelle, rendono questa confezione un regalo unico. “Lo Champagne è il vino dell’emozione e del piacere condiviso” afferma Evelyne Roques-Boizel, Presidente della storica Maison di Champagne “ed è per questo che dal 2000 affido la realizzazione di collezioni speciali per le feste a donne creative e di stile. E ogni volta lascio carta bianca per dar loro modo di esprimere al massimo la fantasia”. “Ho ideato il bauletto perché la vita va vissuta da nomadi, come un picnic o un’improvvisazione romantica permanente. E il viaggio stesso è una destinazione. Una volta degustato lo splendido nettare, la custodia diventa uno scrigno di lettere d’amore, ricordi e monili” afferma Clara Molloy. Champagne di carattere dall’effervescenza generosa e dalle bollicine molto fini, il Blanc de Blancs ha una texture setosa, molto elegante. Chardonnay in purezza, è frutto di un assemblaggio di Grand Crus dalla Cote des Blancs. Ogni singolo Cru rivela una caratteristica speciale: Chouilly le note floreali, Le Mesnil sur Oger la mineralità, Cramant l’eleganza e la struttura, Vertus le sensazioni fruttate. Questi grandi Chardonnay sviluppano la loro piena potenzialità durante il lungo processo di maturazione: cremosa finezza, eleganza, carattere ma anche delicatezza. Il suo colore oro chiaro con riflessi verde brillante viene impreziosito da un perlage fine e persistente. Il bouquet finemente floreale rivela aromi di fiori di acacia e biancospino con note seduttive di brioches e miele ed un leggero sentore di mandorle e agrumi. La sua ampiezza è sorprendente così n come la sua meravigliosa armonia.

Inspired by the atmosphere of the parties and to lead us in a Christmas trip, Evelyn Boizel asked Clara Molloy, founder of Memo Paris perfumes, to design the limited edition for Christmas 2016. The result is a chest in miniature for a Champagne ready to travel. The collaboration between Boizel and Memo Paris was almost due choice. As the perfume, even Champagne is made according to ancient rules and skills that require a unique skill. The result is a valuable chest from the colors brown and cream, decorated with gold insertions using the details of the brand and the spirit of the basic concept of Memo Paris. The purity of the white trunk and elaborate graphics for Boizel label, made with a nice plot of stars make this a unique gift package. "Champagne is the wine of emotion and shared pleasure" says Evelyne Roques-Boizel, President of the historic Maison Champagne "and that is why since 2000 entrust the realization of special collections for the holidays to creative women and style. And every time I leave a free hand to enable them to fully express the fantasy ". "I designed the trunk because life should be lived as nomads, such as a picnic or an improvisation romantic permanent. And the journey itself is a destination. Once tasted the wonderful nectar, storing it becomes a treasure chest of love letters, memories and jewelry, "says Clara Molloy. Champagne generous effervescence of character and very fine bubbles, the Blanc de Blancs has a silky texture, very elegant. Chardonnay, it is a blend of Grand Crus from the Cote des Blancs. Every single Cru reveals a special feature: Chouilly floral notes, Le Mesnil sur Oger minerality, Cramant elegance and structure, Vertus fruity sensations. These great Chardonnay develop their full potential during the long process of maturation: creamy finesse, elegance, character but also delicacy. Its pale gold color with bright green hues is decorated with a fine and persistent. The finely floral bouquet reveals aromas of acacia flowers and hawthorn with seductive notes of brioche and honey and a hint of almond and citrus. Its magnitude is surprising as well as its wonderful harmony.

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Cigar Room

Un buon sigaro è di gran conforto per un uomo come un bel pianto lo è per una donna. Lord Lytton


Cigar Room

Milton Pintor Del Tabaco 116

edit by Matteo Tornielli


Milton Bernal, o come si preferisce chiamarlo “il pittore del tabacco”, nasce a Cuba il 10 Settembre 1960. E’ un artista, pittore, disegnatore, giornalista con un master in marketing, comunicazione e gestione d’impresa. Egli ha optato, nelle sue opere per lo stile figurativo in cui i soggetti principali sono le donne, come nel caso della famosa collezione “Nudes”. Dal 1995, lavora usando una tecnica unica in tutto il mondo; le sue opere sono realizzate con oli su carta simulando la texture della tela, mentre per quanto riguarda la figura centrale vengono applicate delle foglie di tabacco che con particolari trattamenti non si deteriorano col passare del tempo dando all’opera un fascino particolare. Le sue opere sono state esposte più volte a Cuba ma anche negli Stati Uniti, in Austria, in Cina, in Francia e Spagna, in Messico, in Russia e a San Pietroburgo, in Germania e in Ungheria e a Panama; Sono esposte in modo permanente in collezioni private all’interno delle CASE DEL HABANO sparse in tutto il mondo. Le sue opere sono state premiate in eventi ed esposizioni internazionali e nazionali e più volte selezionate per essere esposte ad eventi relativi al tabacco cubano. Quattro delle sue opere sono state battute all’asta nella serata finale del Festival del Habano esattamente nel 2005 “Compay Segundo”, 2006 “Celia Sánchez”, 2008 e 2009. Lo abbiamo incontrato a Milano in occasione dell’inaugurazione di una sua personale presso “La Cantina di manuela”.

Milton Bernal, or as we prefer to call it "the painter of tobacco", was born in Cuba September 10, 1960. And 'an artist, painter, draftsman, journalist with a master's degree in marketing, communication and business management. He has opted, in his works for the figurative style in which the main subjects are women, as in the case of the famous "Nudes" collection. Since 1995, he works by using a unique technique in the world; His works are made with oils on paper, simulating the texture of the canvas, while for the central figure of the tobacco leaves are applied with special treatments that do not deteriorate over time giving the work a special charm. His works have been exhibited several times in Cuba but also in the US, Austria, China, France and Spain, in Mexico, in Russia and in St. Petersburg, in Germany and Hungary and Panama; They are exhibited permanently in private collections within the CASE OF HABANO scattered around the world. His works have been awarded prizes at national and international exhibitions and events and over again selected to be exposed to events related to the Cuban tobacco. Four of his works were auctioned of the Habano Festival in the final night exactly in 2005 "Compay Segundo", 2006 "Celia Sánchez", 2008 and 2009. We met him in Milan at the opening of his solo exhibition at "La Cantina di manuela".

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How did the idea to paint the leaves of tobacco?

Come è nata l’idea di dipingere con le foglie di Tabacco?

I started painting later, I was 40 years old. I was inspired by some Ho iniziato a dipingere tardi, avevo 40 anni. Sono stato ispirato da alcune photographs of Cuban artists of 1900 - 1910, and I was inspired by immagini fotografiche di artisti cubani del 1900 – 1910 e ho preso spunto these works by assigning them a new role, making them true works da queste opere attribuendo loro un nuovo ruolo rendendole vere of art not only photographs. During that time I also discovered the opere d’arte non solo fotografie. In questo lasso di tempo ho scoperto handmade paper.

anche la carta fatta a mano.

Initially I painted using the petals. I had seen my sister use dating Inizialmente dipingevo utilizzando dei petali. Avevo visto mia sorella utiback to ancient Egyptian technique that she, as the botanical used to lizzare una tecnica risalente all’epoca egizia che lei, in quanto botanica utipreserve the flowers and out of curiosity I wanted to try on a tobacco lizzava per conservare i fiori e spinto dalla curiosità volli provare su di una leaf of Partagas. After 10 years, I found intact and perfectly preser- foglia di tabacco di Partagas. Dopo 10 anni la ritrovai intatta e perfettaved. I adopted this technique for the first time in 1990 and in 2000, mente conservata. Adottai questa tecnica per la prima volta nel 1990 e exactly 10 years later I could see how it was maintaining plasticity nel 2000 esattamente 10 anni dopo potei verificare come si mantenesse and how the whole thing was not corroded by time after starting to la plasticità e come il tutto non venisse corroso dal tempo cominciando compose the clothes with the tobacco leaves.

successivamente a comporre i vestiti con le foglie di tabacco.

If we talk about Cuban art we talk about cigars and Cuban rum. What Se parliamo di arte cubana parliamo di sigari e Rum cubani. Quanto nel in your work affects the harmony between these two components?

tuo lavoro incide l’armonia tra queste due componenti?

"Use" the cigar as a tool for my work is really what motivated me to “Usare” il sigaro come strumento per il mio lavoro è realmente ciò che mi do what I do, I do not know what would happen or what I would re- ha motivato nel fare ciò che faccio, non so cosa sarebbe successo o cosa ally do if tobacco was not part and parcel of my work as well. It will avrei realmente fatto se il tabacco non facesse parte così integrante delle be a surprise to find out what I reserve the use of it in the abstract mie opere. E sarà una sorpresa scoprire cosa mi riserverà l’uso di tutto ciò paintings that will be the evolution of my work.

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nelle pitture astratte che saranno l’evoluzione del mio lavoro.


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Cigar Room

But the opening of the evening there was also Stefano Minoia, Commercial Director of Diadema, the sole importer for Italy of Cuban

Ma all’inaugurazione della serata c’era anche Stefano MInoia, Direttore commerciale di Diadema, l’importatore unico per l’italia dei sigari cubani...

cigars ... Stephen, what we smoke tonight and presented what? Tonight we take the opportunity to present the Cohiba short. A new Cohiba product that is coming in tobacco these days, we have launched recently. It is a mechanized, a very intriguing cigarillo (nevertheless falls in the category for smoked cigarillos very fast) has a strain of a Puritos and the length of a Mini, then you can consider it as a mini thicker. It retains the characteristics of typical Cohiba flavor despite being a product machine-made, as I said, but always contains tobacco from D.O.P. areas which helps to make all of excellent quality.

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Stefano, cosa fumiamo stasera e cosa presentate? Stasera coglieremo l’occasione di presentare il Cohiba short. Un nuovo prodotto di Cohiba che sta uscendo in tabaccheria in questi giorni, l’abbiamo lanciato da poco. È un meccanizzato, un sigaretto molto intrigante (rientra comunque nella categoria dei sigaretti per la fumata molto veloce) ha un ceppo di un Puritos e la lunghezza di un Mini, quindi è possibile considerarlo come un mini più corposo. Mantiene le caratteristiche di sapore tipiche di Cohiba pur essendo un prodotto fatto a macchina, come dicevo, che però contiene sempre tabacco proveniente da zone D.O.P. che contribuisce a rendere il tutto di ottima qualità. n



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by Matteo Tornielli


Viaggio tra le distillerie abbandonate SI è tenuta venerdì 2 dicembre, presso la sala della Banca Mediolanum di Padova una serata del Club Il Circolo Vizioso. L’evento, dal titolo “Viaggio tra le distillerie abbandonate” è stato organizzato in collaborazione con Cosimo Attanasi, appassionato e collezionista di whisky dai primi anni '90 e di sigari dal 1999; Panelist nel Panel di CCA ed anche di un Panel internazionale coordinato dalla Cigar Sense Inc. con sede in California; Relatore dei Corsi Catadores e di serate di degustazione. Una serata magica che, sotto la guida dell’esperto relatore, ha guidato tutti i presenti nella degustazione delle tre rarissime bottiglie e, più in generale, nel mondo della degustazione di whisky. Le tre bottiglie in degustazione erano: Rosebank Lowland Malt 1989; Mosstowie Speyside Malt 1979; Glenesk Eastern Highland 5 y.o. Oltre al piacere di poter assaggiare bottiglie così rare, a fine serata, i presenti hanno potuto scegliere tra il vasto assortimento di sigari presenti nella Cigar Room della Banca, sede del Circolo, creando così l’abbinamento ideale con i distillati. Una delle varie serate del Circolo Vizioso che, quando possibile, cerca sempre di unire il piacere di stare insieme a fumare un buon sigaro, con la possibilità di conoscere e capire mondi nei quali, n se guidati, è bello potersi perdere...

SI is held on Friday, December 2, at the Banca Mediolanum hall of Padova a Club evening The Vicious Circle. The event, titled "Journey through the distilleries abandoned" was organized in collaboration with Cosimo Attanasi, enthusiast and collector of whiskey from the

early 90s and cigars since 1999; Panelist in the Panel of CCA and also of an International Panel coordinated by Cigar Sense Inc. based in California; Rapporteur of Catadores courses and wine-tasting evenings. A magical evening that, under the guidance of the rapporteur, he led all present in the tasting of the three rare bottles and, more generally, in the world of whiskey tasting. The three bottles for tasting were: Rosebank Lowland Malt 1989; Mosstowie Speyside Malt 1979; Glenesk Eastern Highland 5 y.o. Besides the pleasure of being able to sample bottles so rare, at the end of the evening, the participants were able to choose from an extensive selection of cigars available in the Cigar Room of the Bank, home to the Circle, thus creating the ideal pairing with distillates. One of the many evenings of Vicious Circle that, when possible, always try to combine the pleasure of being together to smoke a good cigar, with the ability to know and understand worlds in which, if guided, it's nice to be able to lose ...

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Cigar Room

Partagás Maduro No. 1 If there is one particularly famous cigar factory in Havana it is to Partagàs. It can be found at no. 520 Calle de la Industria, just behind the Capitol, in the heart of the city. The factory is sata opened in 1845 by Don Jaime Partagas and since then produces cigars that bear his name. A Partagòs is immediately recognizable by its deep taste of earth. The character of its blend comes from a selection of infill and binder tobaccos grown in the Vuelta Abajo region and chosen for their unmistakable richness of flavor and aroma. The Partagàs are available in a wide range of shapes and sizes and in particular the Lusitania and the 8-9-8, a cigar, which takes its name from the way in which it is disposed in the box. As for the Partagàs Series, created in the 30's, the D Series No. 4, is certainly the best known of this brand. In 2005 a Pyramid, the P Series No. 2, was added to the range, and is far more popular among the lovers of Habano cigar with a strong taste one of cigars immediately become. In 2011, the new E Series for Habanos of cepo 54 with vitola Series E No. 2, and Series D. Maduro No. 1The Partagàs Maduro No. 1 is the cigar that opens the new Maduro line of this historic brand. A Habano because it combines all the strength and the typical flavor of Partagas, but with the particularity that the head leaves have been carefully selected from the highest part of the plant (the darker leaves) and have undergone an additional fermentazine until a darker and intense color. Innovative even the packaging with exclusive bofetón and papeleta dedicated adorning the classic box Semi Boite Nature. All Habanos of this brand are products Totally Hand and Tripa Larga, with leaves from the Vuelta Abajo (D.O.P), Cuba, packaged by experts torcedor careful to meet the expectations of the most demanding smokers.

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Se c'è una fabbrica di sigari particolarmente famosa a L’Avana è quella di Partagàs. La si può trovare al n. 520 di Calle de la Industria, proprio dietro il Campidoglio, nel cuore della città. La fabbrica è sata aperta nel 1845 da Don Jaime Partaga ́s e da allora produce i sigari che portano il suo nome. Un Partagòs è immediatamente riconoscibile per il suo gusto profondo, di terra. Il carattere della sua mescola nasce da una selezione di tabacchi da ripieno e da sottofascia coltivati nella zona Vuelta Abajo e scelti per la loro inconfondibile ricchezza di sapore e aroma. I Partagàs sono disponibili in una vasta gamma di forme e dimensioni in particolare il Lusitania e il 8-9-8, un sigaro che prende il suo nome dal modo in cui viene disposto nella scatola. Per quanto riguarda la Serie di Partagàs, creata negli anni 30, il Serie D No. 4, è sicuramente il più conosciuto di questa marca. Nel 2005 una Piramide, il Serie P No. 2, è stato aggiunto alla gamma, ed è fin da subito divenuto uno dei sigari più apprezzati tra gli amanti del sigaro Habano dal sapore forte. Nel 2011, la nuova Serie E per Habanos di cepo 54 con la vitola Serie E No. 2, e la Serie D . Maduro No. 1 Il Partagàs Maduro No. 1 è il sigaro che inaugura la nuova linea Maduro di questa storica marca. Un Habano che racchiude in se tutta la forza e il sapore tipici di Partaga ́s, ma con la particolarità che le foglie di capa sono state accuratamente selezionate dalla parte più alta della pianta (le foglie più scure) e hanno subito una fermentazine supplementare fino ad ottenere un colore più scuro e intenso. Innovativo anche il packaging con gli esclusivi bofetòn e papeleta dedicati che adornano il classico box Semi Boite Nature. Tutti gli Habanos di questa marca, sono prodotti Totalmente a Mano e a Tripa Larga, con foglie provenienti da Vuelta Abajo (D.O.P), Cuba, confezionati da esperti torcedor attenti a soddisfare le aspettative dei fuman tori più esigenti.




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Le pagine del Golf Direttore Donato Ala


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Un salto ai Caraibi per Golf 128

by Donato Ala


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We are in the middle of winter, probabilmenti when you have this magazine in your hand out there will be very cold weather and maybe're probably dreaming of esssere warm it? Then follow me I'll bring 'into a fantastic world, that of two beautiful islands of the Caribbean and discover their wonderful fields. We start from Bermuda needless to say it's really beautiful, wonderful sea and beaches difficult to compare as well as its golf courses from Port Royal Golf Course, the course designed by Robert Trent Jones Senior in 1970 and recently edited by Roger Rulewich boasts views ocean breathtaking and a perfect location throughout the year. Not to be missed is the Riddell's Bay Golf Courses is the oldest golf club on the island, in fact its opening dates to 1922, although it is a private club, visitors are always welcome. Over the years some changes were made to the original path while maintaining the initial characteristics of this that an absolutely play "field" is defined. The island of Bermuda there are nine Golf Club including the Belmont Hills Golf Course. Designed by Algie M. Pulley Jr in 2002 this route will be able to test your golfing skills thanks to the many water hazards present, looks not very common in the island's fields. To the northeast of the island is the Tucker's Point Golf Course, a beautiful course located along Castle Harbour and Harrington Sound. Over the years, this golf club has won many awards and has reached the top three spots for Best Golf Resort of the Caribbean. Last of the golf club which I visited during my stay on the island was the Mid Ocean Golf Course. Designed by Charles Blair Macdonald, he considered the founding father and creator of the Golf League is a truly exclusive golf club so that is expected to enter by invitation only. But Bermuda is not just golf course. On this island you will find some

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Siamo in pieno inverno, probabilmenti quando avrete in mano questa rivista fuori ci sarà una temperatura rigida e magari starete sognando di esssere al caldo vero? Allora seguitemi vi portero’ in un mondo fantastic, quello di due isole stupende dei caraibi e scopriremo i loro meravigliosi campi. Partiamo da Bermuda è inutile dirlo è davvero bella, un mare stupendo, spiagge difficilmente comparabili così come i suoi campi da golf a partire dal Port Royal Golf Course, Il campo disegnato da Robert Trent Jones senior nel 1970 e recentemente modificato da Roger Rulewich vanta viste sull’oceano da mozzare il fiato e un percorso perfetto in ogni periodo dell’anno. Da non perdere è il Riddell’s Bay Golf Courses il più antico golf club presente sull’isola, infatti la sua apertura risale la 1922 e nonostante sia un club privato, i turisti sono sempre i benvenuti. Nel corso degli anni sono state fatte alcune modifiche al percorso originario mantenendo sempre le caratteristiche iniziali di questo che è definito un campo “assolutamente da giocare”. Nell’isola di Bermuda ci sono nove Golf Club tra cui il Belmont Hills Golf Course. Disegnato nel 2002 da Algie M. Pulley Jr questo percorso sarà in grado di provare le vostre abilità golfistiche grazie anche ai tanti ostacoli d’acqua presenti, aspetto non molto usuale nei campi dell’isola. A nord-est dell’isola si trova il Tucker’s Point Golf Course, uno splendido percorso situato lungo il castello di Harbour e Harrington Sound. Nel corso degli anni questo golf club è stato insignito di molti premi e ha raggiunto i primi tre posti come Best Golf Resort dei caraibi. Ultimo dei golf club che ho visitato durante la mia permanenza sull’isola è stato il Mid Ocean Golf Course. Disegnato da Charles Blair Macdonald, considerato il padre fondatore e creatore della lega Golf, è un golf club veramente esclusivo tanto che è previsto l’ingresso solo su invito. Ma Bermuda non è naturalmente solo golf. Su quest’isola si trovano alcune delle spiaggie più belle


del mondo, come St Chaterine Beach e Elbow Beach. La prima, situata a pochi chilometri da quella che era la vecchia capitale di Bermuda , St George, permette di immergersi in una natura incontaminata dove un mare talmente azzurro e una sabbia così fine vi resteranno impressi negli occhi e nel cuore. Così come accadrà quando vi recherete a Elbow Beach, vicina all’attuale capitale Hamilton, che abbiamo avuto occasione di poter ammirare al tramonto. Sono due le principali città dell’isola, la vecchia capitale St George, che cedette il ruolo a Hamilton nel 1895 e che per i suoi edifici caratteristici che hanno mantenuto la magia di quel periodo è stata inserita dall’UNESCO nella lista come patrimonio dell’umanità, e l’attuale capitale che sorge al centro della baia di Bermuda. Quì ha sede il porto principale dell’isola e l’aeroporto internazionale. Contrariamente a quanto si possa comunemente pensare l’arcipelago di Bermuda non si trova ai Caraibi ma in realtà si trova nell’oceano Atlantico, a poco più di due ore di volo dalla città di New York. Il clima su quest’arcipelago, gradevole e mite, è praticamente perfetto durante tutto l’anno. Nei mesi più caldi non si superano i 30° mentre in inverno la temperatura media è di 20°. Sull’isola vive in perfetta integrazione e collaborazione una popolazione composta per la maggior parte da neri e il turismo rappresenta il settore su cui punta l’economia nazionale grazie a strutture, caratteristiche e bellezze naturali di questo splendido arcipelago. Ma la vera Chicca dei Caraibi per i Golfisti rimane la Repubblica Domenicana. Scoperta da Cristoforo Colombo, ci pensarono molti anni dopo I francesi e americani a trsformarla in un Isola turistica, edificando alberghi e sopratutto costruendo campi meravigliosi e un solida economia. Santo domingo accoglie con I suoi colori, la sua musica e la sua gente, le piu’ diverse colonizzazioni spagnole, francesci, haitiane fino pero’ alla sua sopsirata indipen-

of the most beautiful beaches in the world, as St Chaterine Beach and Elbow Beach. The first, located not far from what was the old capital of Bermuda, St George, allows to reach an uncontaminated nature where such a blue sea and sand so fine you will be etched in my mind and heart. As will happen when you will go to Elbow Beach, near the present capital of Hamilton, we have had occasion to admire the sunset. There are two main cities of the island, the old capital of St George, which ceded the role to Hamilton in 1895 and for its characteristic buildings that have kept the magic of that period has been included in the UNESCO list as a heritage of ' humanity, and the current capital stands at the center of Bermuda Bay. Here is home to the main port and international airport. Contrary to what one might commonly think of the archipelago of Bermuda is not located in the Caribbean but in fact it is located in the Atlantic Ocean, just over two hours flight from the city of New York. The climate of this archipelago, pleasant and mild, is almost perfect all year round. During warmer months, do not exceed 30 ° in winter the average temperature is 20 °. On the island live in perfect integration and collaboration a population made up mostly of blacks and Tourism is the sector on which tip the national economy through structures, characteristics and natural beauty of this beautiful archipelago. But the real Chicca Caribbean for Golfers is the Dominican Republic. Discovered by Christopher Columbus, we thought many years later French and American trsformarla in a tourist island, building hotels and especially by building beautiful countryside and a robust economy. Santo domingo Welcomes Its colors, its music and its people, the most 'different Spanish colonization, Francesci, Haitian up but' to its

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sopsirata independence. The Dominican Republic is a fascinating land become heritage site in 1990. At the golfer friends immediately point out one of the most 'beautiful areas of the Caribbean, Punta Espada. To note the Santo Domingo Country Club, in the capital, and the Metro Los Marlins Golf Country Club, 18 holes, par 72: designed by Charles Ankrom and part of "The Finest Golf Clubs of the World", is 25 kilometers from Las Americas Airport and 16 from Boca Chica. Finally let's not forget the unmissable 5 fields in the complex of Casa de campo, who needs no introduction. The possibilities to play golf and go to Santo Domingo sea are lots. The nature of the place has certainly favored the pairing of this land to golf: it seems that the links have been drawn by a magic hand, ready to welcome you in the best way and make you thrill at all 18 holes, then Punta Blanca Golf Club that located in the Bavaro area, brought to a conclusion the second field of Punta Cana designed by Jack Nicklaus Las Iguanas Golf Course with an investment of $ 26 million we did not miss anything. Do not miss the Punta Cana Resort (www.puntacana.com), a field with a high quality resort, ideal for all types of golfers tourists with families, singles, couples. What more? We were able to make you dream? Obviously if you want to put into practice what they read with a nice trip, you just need to go to www.kel12.com and discover the offers that you have accompanied by myself.

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denza. La repubblica Dominicana è una terra affascinante diventata patrimonio dell’unesco nel 1990. Agli amici golfisti segnaliamo subito uno dei campi piu’ belli dei caraibi il Punta Espada. Da segnalare il Santo Domingo Country club, nella capitale, e il Metro Golf Country Club Los Marlins, 18 buche, par 72: disegnato da Charles Ankrom e parte del “The Finest Golf Clubs of The World”, dista 25 chilometri dall’aeroporto Las Americas Airport e 16 da Boca Chica. Per ultimo non dimentichiamo gli imperdibili 5 campi presenti nel complesso di Casa de campo, che non ha bisogno di presentazioni. Le possibilità per giocare a Golf e andare per mare a Santo Domingo sono tantissime. La natura del luogo ha certo favorito l’abbinamento di questa terra al golf: sembra che i links siano stati disegnati da una mano magica, pronta ad accogliervi nel modo migliore e a farvi entusiasmare durante tutte le 18 buche, poi Punta Blanca Golf Club che si trova nella zona del Bavaro, portato a conclusione il secondo campo di Punta Cana disegnato da Jack Nicklaus il Las Iguanas Golf Course con un investimento di 26 milioni di dollari non ci ha fatto mancare niente. Da non perdere il Punta Cana Resort (www.puntacana.com), un campo con un resort di altissima qualità, ideale per tutti i tipi di turisti golfisti, con famiglia, single, coppie. Che dire di più? Siamo riusciti a farvi sognare? Ovviamente se volete mettere in pratica con un bel viaggio quanto letto, non vi resta che andare su www.kel12.com e scoprire le offerte che potren te avere accompagnati dal sottoscritto.



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Golfitaliano Cup, la finale 2016 by Matteo Ala This year the Golfitaliano world, composed of the stage winners, their carers and the organization; They flew to Spain near Tarragona in the beautiful setting of Lumine Golf Club. A scenario that has left everyone speechless, three high-level fields, with a setting and a preparation for impressive tourist accommodation. A fun and engaging finale that brought the smile on all the faces of the participants. A hybrid between climate and golf lifestyle, including good food and culture, the very concept signed Golfitaliano.it The location: LUMINE Mediterranea Beach & Golf Community is a paradise for golfers. 170 hectares devoted to three golf courses with 45 holes and two club houses. Each of these fields gives the player a different experience even for their design: the 18-hole Lake are fully integrated in nature, around the wetlands; the 9-hole course in the ruins of archaeological remains; the 18-hole Hills Course, you can see the quarries, the beautiful pine forests and the sea. Lifestyle: One of the missions of Golfitaliano in the organization of the trips is to let the golfer a complete experience no limits to 18 holes and that finalizes everything to the final day. To do this it was decided to make available various program proposals, no obligations and with maximum freedom of choice. With the provision of means and services necessary to achieve the city to visit, like Barcelona, welcome stop and always an extraordinary surprise and full of energy. Between the colors of the central market and the areas less known but more features like those that hide a little 'behind the crowded Ramblas, or the creative and artistic areas near the Museum of Contemporary Art, the finalists have dressed with delight to tourists.

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Quest’anno il mondo Golfitaliano, composto dai vincitori di tappa, dai loro accompagnatori e dall’organizzazione; sono volati in Spagna, vicino a Tarragona nella splendida cornice del Lumine Golf Club. Uno scenario che ha lasciato tutti a bocca aperta, tre campi di livello altissimo, con un’impostazione e una preparazione alla ricettività turistica impressionante. Una finale divertente e coinvolgente che ha portato il sorriso su tutti i volti dei partecipanti. Un clima ibrido tra lifestyle e golf, tra buon cibo e cultura, proprio il concept firmato Golfitaliano.it La location: LUMINE Mediterránea Beach & Golf Community è un paradiso per i golfisti. 170 ettari dedicati a tre campi da golf con 45 buche e due club house. Ognuno di questi campi regala al giocatore una diversa esperienza anche per il loro design: le 18 buche del Lake sono completamente integrati nella natura, intorno alle zone umide; le 9 buche nelle rovine tra resti archeologici; dalle 18 buche Hills Course, è possibile vedere le cave, le splendide pinete e il mare. Lifestyle: Una delle missions di Golfitaliano nell’organizzazione dei viaggi è quella di lasciare al golfista un’esperienza completa che non si limiti alle 18 buche e che non finalizzi tutto alla giornata della finale. Per far questo si è deciso di mettere a disposizione varie proposte di programma, senza obblighi e con la massima libertà di scelta. Con la messa a disposizione di mezzi e servizi necessari per raggiungere le città da visitare, come Barcellona, tappa gradita e sempre una straordinaria sorpresa nonché carica di energia. Tra i colori del mercato centrale e le zone meno conosciute ma più caratteristiche come quelle che si nascondono un po’ dietro alle affollate ramblas oppure le zone creative ed artistiche vicino al museo di arte contemporanea, i finalisti si sono vestiti con piacere da turisti.


Il circuito 2016: La prima considerazione da fare obbligatoriamente, riguar-

2016 circuit: The first consideration must, as the strength and deter-

da la forza e la determinazione intrinseca nella filosofia Golfitaliano. Nonostante i momenti di difficoltà del paese, del golf e delle organizzazioni che ruotano attorno ad esso, non c’è stato anno nel quale Golfitaliano non si sia rinnovata, abbia proposto novità o idee innovative al proprio pubblico di golfisti amatoriali. Sicuramente uno dei segreti di questo successo sta proprio qui, nella ricerca di un’idea diversa, fresca e snella che presenti ai golfisti un panorama non ristretto al solo mondo del green. Perché il golf più di tutti gli altri sport abbraccia il lifestyle, le passioni e gli interessi delle persone che vi gravitano attorno. La testimonianza concreta di questa premessa è facilmente identificabile guardando alla nuova partnership che Golfitaliano ha presentato durante la Cup 2016, quindi la collaborazione con il tour operator Kel12. Golfitaliano Cup 2106 by Kel12 è stato un successo preannunciato, in nome di una collaborazione che funziona per natura. Kel12 infatti è un tour operator con sede a Milano, uffici a Torino e Genova, che propone viaggi personalizzati, per un target di viaggiatore ben preciso, sempre alla ricerca dell’unicità e guidato anche dalle professionalità che compongono il team dei ‘’Viaggi con l’esperto’’. Proprio da qui è nata l’intuizione e la volontà di costruire un percorso comune, coinvolgendo il Direttore di Golfitaliano.it Donato Ala e inserendolo nel team dei viaggi con l’esperto, affidandogli la gestione dei viaggi di golf. Cosi si è intrapreso un cammino importante, pianificato e strutturato che ha portato nei circoli una ventata di novità ed una serie di iniziative dedicate ai protagonisti delle gare. Partiti dal Piemonte, in provincia di Torino, il circuito ha vissuto la sua tappa inaugurale al Golf Club La Margherita; subito partenza col botto in un circolo che Golfitaliano non aveva ancora avuto modo di visitare e che stupisce per cura, cordialità e bellezza. Dal Piemonte si è passati a Trieste, città straordinariamente affascinante dove il golf si incastra perfettamente con l’animo e il carattere dei cittadini. E poi di storia in storia, da quella del nostro paese a quella strettamente legata al golf, nel circolo più antico d’Italia, il GC Ugolino. A Firenze, tra le buche di un circolo che è un’istituzione nel panorama golfistico italiano, il brand Golfitaliano era già molto conosciuta ed ha potuto abbracciare tutti gli amici toscani, che hanno accolto con felicità la presenza di Kel12, felici di trovare una piattaforma affidabile ed unica per programmare i loro viaggi legati al golf. Tanto entusiasmo da accontentare con la seconda tappa toscana al Gc Montecatini (circolo inserito anche nel nostro speciale a proposito dei cir-

mination inherent in Golfitaliano philosophy. Despite the hard times in the country, of course, and organizations that revolve around it, there was no year in which Golfitaliano not be renewed, it has proposed new or innovative ideas to their audience of amateur golfers. Surely one of the secrets of this success is right here, in the search for a different idea, cool and slender presenting golfers an unrestricted view of the sole world of green. Because golf more than any other sport embraces the lifestyle, the passions and interests of the people that gravitate around. Concrete proof of this premise is easily identifiable looking at new partnerships that Golfitaliano presented during the Cup in 2016, so the collaboration with the tour operator Kel12. Golfitaliano Cup 2106 by Kel12 was a success announced, in the name of a collaboration that works for nature. Kel12 fact is a tour operator based in Milan offices in Turin and Genoa, which offers customized trips, for a very specific target traveler, always in search of uniqueness and also guided by the professionalism that make up the '' Travel team the expert ''. From here came the insight and the will to build a common path, involving the Director of Golfitaliano.it Donato Ala and inserting it in the travel team with the experienced, entrusting the management of golf trips. So it has embarked on a major road, planned and structured that led in circles a breath of fresh air and a series of events dedicated to the protagonists of the races. Parties from Piedmont, in the province of Turin, the circuit has lived his inaugural stage to La Margherita Golf Club; immediately starting with a bang in a circle that Golfitaliano had not yet had the opportunity to visit and amazing to care, warmth and beauty. Piedmont has spent in Trieste, extraordinarily fascinating city where the course fits perfectly with the mood and character of the citizens. And then the story in history, from that of our country that closely related to golf, in Italy's oldest club, the GC Ugolino. In Florence, between the holes of a circle that is an institution in the panorama of Italian golf, the Golfitaliano brand was already well known and has been able to embrace all Tuscans friends, who welcomed with joy the presence of Kel12, happy to find a platform reliable and unique to plan their journeys related to golf. Such enthusiasm to please with the second stage in the Tuscan Gc Montecatini (circle also included in our special about the virtuous circles, ed) where the

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climate of the day, the professionalism of the secretariat and executives, have impressed the organizers. To not overlook the South, home to scenarios about the world of breathtaking green, the Cup has flown in Lecce, in Puglia, to determine four other finalists who competed on the Acaya links. A path that does not need presentations, who welcomed the organization with a human warmth out of the ordinary, as in the DNA of Puglia and the people of the south. Then two further developments, in turn, surprising and rookies inside the Golfitaliano circuit races: Golf Folgaria and Dolomites. From the sea to the Dolomites, it seems there is an abyss, but the welcome and the professionalism of those who manage these realities, but with different characteristics, is connected by the word excellence. More than 100 also enrolled in Folgaria, where the field was expanded until the 18th hole, treacherous, very difficult technically but also funny and climatically comfortable to drive away the first real muggy heat of July. In both cases investee awards, lives and surprising. Places where there is still an 'ethics related to participation in the tender, where all feel obliged and have the pleasure of participating in the awards. Then as usual, in August, here are the final two stages of the Cup by Golfitaliano Kel12 in Sardinia. Before immersed in stunning pine forest on the sea of Oristano, at Is Arenas Gc and then towards Cagliari, in the famous and renowned circle of Is Molas. For the last two appointments, also by virtue of a proven collaboration in recent years, local manufacturers so and so have honored conle tastings of their products all participants during two awards that could be called real events. Four direct finalists for each stage which will depart for the Spanish final and will enjoy a week of golf, tourism and lifestyle. It remains to explain why only

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coli virtuosi, ndr) dove il clima del giorno, la professionalità della segreteria e dei dirigenti, hanno colpito positivamente gli organizzatori. Per non trascurare il Sud, che ospita scenari riguardanti il mondo del green davvero mozzafiato, la Cup è volata a Lecce, in Puglia, per determinare altri quattro finalisti che si sono sfidati sul links di Acaya. Un percorso che non ha bisogno di presentazioni, che ha accolto l’organizzazione con un calore umano fuori dal normale, come nel dna dei pugliesi e della gente del sud. Poi altre due novità, a loro volta sorprendenti e esordienti all’interno del circuito gare Golfitaliano: Golf Folgaria e Dolomiti. Dal mare alle Dolomiti, sembra ci sia un abisso, eppure l’accoglienza e la professionalità di chi gestisce queste realtà, seppur con caratteristiche diverse, è collegata dalla parola eccellenza. Più di 100 iscritti anche a Folgaria, dove il campo è stato ampliato fino ad ottenere le 18 buche, insidioso, davvero difficile tecnicamente ma allo stesso divertente e climaticamente confortevole per allontanare il primo vero caldo afoso di Luglio. In entrambe i casi premiazioni partecipate, vive e sorprendenti. Luoghi dove esiste ancora un’ etica legata alla partecipazione alla gara, dove tutti si sentono in dovere e hanno il piacere di partecipare alla premiazione. Poi come da tradizione, in Agosto, ecco le due tappe conclusive della Golfitaliano Cup by Kel12 in terra sarda. Prima immersi nella sensazionale pineta sul mare di Oristano, ad Is Arenas Gc e poi verso Cagliari, nel famoso e rinomato circolo di Is Molas. Per questi due ultimi appuntamenti, anche in virtù di una collaborazione collaudata negli scorsi anni, i produttori locali tizio e caio hanno omaggiato conle degustazioni dei loro prodotti tutti i partecipanti, durante due premiazioni che potremmo definire eventi veri e propri. Quattro finalisti diretti per ogni tappa che partiranno per la finale spagnola e vivranno una settimana di golf, turismo e lifestyle. Resta da spiegare solamente il perché questa si possa definire una manife-


stazione diversa dalle altre, un evento d’eccellenza e un’istituzione nel panorama golfistico amatoriale italiano. Crediamo che i segreti di questo successo siano da catalogare sotto due principali teamtiche: la cura e attenzione per i giocatori e l’interesse del target per i prodotti che si stanno proponendo o mettendo in mostra. Nessuno vende niente, si raccontano storie e si cerca di comunicare il concept delle aziende che investono nel mondo del golf con criterio. Ad esempio, i giocatori vengono omaggiati di gadgets che rispondono a criteri di unicità e qualità. E’ il gruppo Ludovico Martelli, infatti, a fornire i prodotti presenti nella gift bag che Golfitaliano consegna a tutti i partecipanti. Ecco che gli uomini apprezzano i vari prodotti tra cui il set da viaggio dello storico marco fiorentino Proraso, attualmente in continua crescita a seguito di un’operazione magistralmente condotta dai vertici dell’azienda e che vede i propri prodotti presenti nei migliori negozi di tutto il mondo. Le signore conoscono bene la qualità e l’efficacia dei prodotti Kaloderma, crema mani, viso e corpo, anch’esse in diversi formati tra i quali quelle da viaggio. Altro fiore all’occhiello del gruppo Martelli è Marvis, sinonimo di salute e ricerca della perfezione, a proposito di dentifrici e igiene orale. Naturalmente mettere e tenere in piedi un livello così alto del circuito non è facile e Golfitaliano desidera ringraziare in maniera sincera ed ufficiale tutti i suoi partners, che considera il vero valore aggiunto delle proprie iniziative. Partners che non hanno mai smesso di crederci e proprio per questo capaci di non perdere mai posizioni sul mercato e continuare ad essere leader di settore. Ci piace ricordare ad esempio la decennale collaborazione con un’azienda che ha scritto la storia del suo settore, Yalos Ferro Murano, che consegna nelle mani dei premiati ad ogni tappa 12 creazioni venute fuori dal lavoro dei suoi artigiani. Artigiani con più di 100 anni di storia nella lavorazione del Vetro e che colpiscono inevitabilmente tutti i n golfisti da Nord a Sud.

this can define a different event from the other, an event and an institution of excellence in the Italian amateur golfing scene. We believe that the secret of this success are to be cataloged under two main teamtiche: the care and attention for the players and the interest of the target audience for the products you are offering or exposing. Nobody sells anything, they tell stories and trying to communicate the concept of companies that invest in the golf world wisely. For example, players are honored with gadgets based on the uniqueness and quality criteria. And 'the Ludovico Martelli group, in fact, to provide the products in the gift bag that Golfitaliano delivery to all participants. Here is that men appreciate the various products including travel set of the historic Florentine marco Proraso, currently growing as a result of an operation conducted masterfully by leaders of the company and sees its products sold in the best stores of all the world. The ladies know the quality and effectiveness of Kaloderma products, hand cream, face and body, also in different formats including those travel. Another highlight of the group Martelli Marvis, synonymous with health and pursuit of perfection, about toothpaste and oral hygiene. Naturally put and keep up such a high level of circuit is not easy and Golfitaliano want to thank in a sincere and official all its partners, which considers the real added value of their initiatives. Partners who have never stopped believing and that is why that can never lose market positions and continue to be an industry leader. We like to remember as the decade-long collaboration with a company that wrote the history of his industry, Ferro Murano Yalos, which in the hands of the winners at each stage 12 creations came out of the work of its artisans. Craftsmen with over 100 years of history in the processing of glass and inevitably affecting all golfers from North to South.

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Ryder cup 2022 by Matteo Ala We do not take positions regardless without knowing the merits, let us not engage the wave of populism that pounces on every political decision that concerns a public funding for events or demonstrations. Too easy ride ignorance, shooting isolated figures out of context, without making full and objective un'analisa of the matter. On Beppe Grillo, the Movement 5 Star back to protest against the allocation of a state guarantee from 97 million euro in favor of competitive sport of golf Ryder Cup in 2022. "Renzi holds hostage the media for months the country with its constitutional reform aiming entire campaign on a savings of 57 million euro. But then it allocates 97 for golf." So that this is nothing but the apotheosis of populist language. Because, if you do not even need to challenge the combination of the two events, the following steps should instead inform the appropriation of 97 million Government.

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Non caschiamoci un’altra volta, non prendiamo posizioni a prescindere senza conoscere nel merito, non facciamoci coinvolgere dall’ondata di populismo che si avventa su ogni decisione politica che riguardi un finanziamento pubblico per eventi o manifestazioni. Troppo facile cavalcare l’ignoranza, sparando cifre isolate dal contesto, senza fare un’analisa completa ed oggettiva della questione. Sul Blog di Beppe Grillo, il Movimento 5 Stelle torna a protestare contro lo stanziamento di una garanzia statale da 97 milioni di euro in favore della competizione sportiva di golf Ryder Cup 2022. "Renzi tiene in ostaggio mediatico da mesi il Paese con la sua riforma costituzionale puntando tutta la campagna su un risparmio da 57 milioni di euro. Poi però ne stanzia 97 per il golf". Che detta così non è altro che l’apoteosi del linguaggio populista. Perché, se non c’è nemmeno bisogno di contestare l’accostamento dei due fatti, bisognerebbe invece informare sui passaggi seguenti questo stanziamento del Governo di 97 milioni.


Secondo uno studio effettuato da Kpmg, data l'importanza mondiale dell'evento e il fatto che per la prima volta la Ryder Cup verrà ospitata dall'Italia, la manifestazione genererà nel prossimo decennio un indotto economico di quasi 500 milioni di euro tra evento principale e attività connesse. Partiamo dal presupposto che stiamo ospitando un meccanismo perfetto, che si muove senza alcuna possibilità di fallimento, un’organizzazione rigidissima che monitara tutto il processo verso l’evento in maniera impeccabile. Che, ovviamente, vuole garanzie. Non sono dunque soldi effettivi, per quanto poi potranno esserlo in futuro, sono – è bene ripeterlo – una garanzia. Garanzie che noi, da Paese che vuole tornare protagonista, dobbiamo essere in grado di dare. Consapevoli prima di tutto di avere un ritorno economico enorme, importante per tutti. No, non ne trae vantaggio solo il mondo del golf, non si può avere una visione così limitata, è tutto il sistema che ne guadagna e beneficia. Il problema è anche di tipo ideologico, diciamoci la verità, non si riesce a staccare l’immagine del golf da quella di pochi, ricchi e fortunati. Così risulta ancora più facile non appoggiare e tirare bordate su una manifestazione di livello ed importanza assoluti. Nei nostri precedenti appuntamenti, abbiamo approfonditamente parlato dei numeri, degli introiti, di tutto ciò che muove la Ryder Cup e di quello che muoverà in Italia, nella capitale durante l’edizione 2022. L’intento del nostro percorso vuole essere anche questo, parlare di questo sport e di questo evento cercando di raccontare i fatti e i fattori positivi che lo legano allo sviluppo dell’economia. Potremmo, per una volta, pensare alle opportunità che questo sport ci offre. Credere nel turismo, prima di tutto, che risulta il settore per natura si sposa meglio con il golf. Dovremmo davvero credere in una piccola rivoluzione culturale che rivaluti certe sceltee strategie del nostro Paese. Credere davvero nel turismo golfistico, non ci stancheremo mai di ripeterlo su queste pagine, significa credere in un settore che cresce senza battute d’arresto con una percentuale dell’8,1 annuo. ll confronto con quanto accade all’estero fa arrabbiare conoscendo le potenzialità inespresse tutte italiane. In Paesi come la Spagna e il Portogallo i ricavi legati all’indotto del golf (sviluppo immobiliare, alberghi, vacanze) sono quattro-cinque volte superiori a quelli diretti. Negli ultimi anni il governo spagnolo ha realizzato più di 120 campi da golf in Andalusia, creando sviluppo nella più depressa regione del Paese. In Francia, il giro d’affari è di un miliardo e mezzo di euro e il turismo golfistico francese genera, da solo, un volume d’affari quasi quattro volte superiore a quello italiano. Credere in una strategia che investa sul turismo golfistico vorrebbe dire creare un target che oggi è solo potenziale, un turista, di età media compresa tra i 45 e i 65 anni con adeguate possibilità economiche, che in Italia spende circa 90 euro al giorno (esclusi viaggi e alloggio) contro i 53,83 euro dei turisti non golfisti. Questo c’è da sapere, almeno per grandi linee quando si parla di golf, incastrandolo in sistemi molto più ampi. Perché da troppo tempo ci ripetiamo n che il golf per l’Italia è un tesoro inespresso.

According to a study by KPMG, given the global importance of the event and the fact that for the first time the Ryder Cup will be hosted by Italy, the event will generate over the next decade an economic impact of nearly 500 million euro in main event and related activities. We assume that we are hosting a perfect mechanism, which moves without any possibility of failure, rigid organization that monitara whole process towards the event impeccably. That, of course, want guarantees. Consequently, not actual money, to what then will be in the future, are - it is worth repeating - a guarantee. It guarantees that we, as country that wants to return the protagonist, we must be able to give. Aware first of all to have a huge economic return, important for everyone. No, do not take advantage of it just the world of golf, you can not have a vision so limited, it is the whole system that gains and benefits. The problem is also ideological, let's face it, you can not remove the image of the course from that of a few, rich and lucky. So it is even easier not to support and pull bordered on a manifestation of absolute level and importance. In our previous meetings, we talked at length about the numbers, in revenue, of everything that moves the Ryder Cup and that move in Italy, in the capital during the year 2022. The purpose of our journey is also intended that, talking of the sport and this event trying to tell the facts and the positive factors that bind him to the development of the economy. You could, for once, think about the opportunities that this sport offers. Believe in tourism, first of all, which is the industry naturally fits better with the course. Should we really believe in a small cultural revolution that revalue certain sceltee strategies of our country. Really believe in golf tourism, we will never tire of repeating it on these pages, is to believe in an industry that grows without setbacks with a rate of 8.1 per year. The comparison to what happens abroad angers knowing the untapped potential all Italian. In countries such as Spain and Portugal, revenues related to industries of golf (real estate development, hotels, holidays) are four or five times higher than direct. In recent years the Spanish government has created more than 120 golf courses in Andalucia, creating development in the most deprived region of the country. In France, the turnover is one billion and a half euro and Tourism French golf generates, by itself, a business volume almost four times higher than Italian. Believe in a strategy that invests on golf tourism would be to create a target that today is only potential, a tourist, the average age of between 45 and 65 years with adequate financial means, which in Italy spends about 90 euro per day (excluding travel and housing) against 53,83 EUR of non-golfers alike. This need to know, at least in broad terms when it comes to golf, fitting it in much larger systems. Because for too long we repeat that golf for Italy is an untapped treasure.

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Le novità 2017 Orlando will host every year the most important fair of the golfing world. It's called PGA Show and is held January 27 to 29 in Orlando, enough to be the largest and most important Merchandise Show dedicated to Golf. A fair that attracts fans from around the world, be sure to find the leading manufacturers in the industry with the best innovation. Three intense days, dedicated to the research of new and advanced products. Here are some small advances. 1 Drive Big Bertha Fusion We start from the Big Bertha Fusion Drive with a high MOI which makes it very stable at impact with the ball. They 'a very easy drive suitable for high HC balls will go straight even if you hit off center. 2 Irons Callaway Steelhead 2017 Guarantee a higher ball flight flying ball for a greater distance combined with Cup Face 360 technology and the shaft to the XP95 series have created an easy and powerful iron of the highest level. 3 Nike Aeroloft Hyperadapt Crew Brand new and beautiful new Nike jerseys Aeroloft Hyperadapt Crew ergonomic design and elastic. Elastic cuffs and edge such as to ensure a comfortable and secure fit.

1 Drive Big Bertha Fusion Partiamo dal Drive Big Bertha Fusion con un MOI altissimo che lo rende molto stabile all’impatto con la palla. E’ un drive molto facile adatto agli alti di HC le palle andranno dritte anche se colpite fuori centro. 2 Ferri Callaway Steelhead 2017 Garantiscono un volo di palla Volo di palla più alto per una maggior distanza abbinato alla tecnologia Face Cup 360 e allo shaft di serie XP95 della rue Temper hanno creato un ferro di altissimo livello facile e potente. 3 Nike Aeroloft Hyperadapt Crew Nuovissime e bellissime le nuove maglie Nike Aeroloft Hyperadapt Crew dal design ergonomico ed elasticizzate. Polsini e bordo elastici tali da garantire una vestibilità confortevole e sicura.

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optimal support, cleats Zarma tour and slim-lol system for excellent traction. The Mike Lunar are guaranteed waterproof for two years. asymmetrical external heel counter for optimal support; the fulllength Lunarlon cushioning is elastic and responsive without sacrificing sensitivity on the ground for total comfort on the court. The Flywire cables, robust and lightweight, integrated to the laces offer an adaptable fit and the right support. Equipped with a plate of carbon fiber and TPU, the sole provides light stability.

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Orlando ospiterà come ogni anno la più importante fiera golfistica del mondo. Si chiama PGA Show e si tiene dal 27 al 29 gennaio ad Orlando, in Florida, in uno spazio espositivo enorme, tanto da essere il più grande ed importante Merchandise Show dedicato al Golf. Una fiera che attira appassionati da tutto il mondo, sicuri di trovare i principali produttori del settore con le migliori novità. Sono tre giorni intensi, dedicati alla ricerca di prodotti inediti e all'avanguardia. Ecco alcune piccole anticipazioni.


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edit by La Redazione 5 Ferri Wilson Staff FG Tour V4 Ecco i nuovissimi Ferri Wilson Staff FG Tour V4 sono un alternativa ai ferri Ibridi e Lunghi. I ferri 2, 3 e 4 rappresentano un'ottima opportunità per i giocatori più esigenti, che richiedono prestazioni eccezionali in termini di feel, poiché permettono di modificare la dotazione della loro sacca in base alle condizioni del campo e del tempo. In quanto estensione dei ferri FG Tour V4, permettono di realizzare tiri più lunghi sul green e di controllare la traiettoria della palla in base al vento. I ferri da golf Wilson Staff FG Tour V4 sono stati realizzati appositamente per il giocatore alla ricerca di prestazioni eccezionali in termini di feel, alla ricerca di un'alternativa versatile ai ferri lunghi e ibridi. Sono caratterizzati da una faccia in acciaio inossidabile Maraging Carpenter Custom 455, nonché da pesi sulla suola e sulla punta che migliorano la velocità della palla e il centro di gravità. 6 Softest multilayer Ball Per gli amanti delle palline ecco le softest multilayer Ball 3 pezzi per garantire una perfomance doppia. 7 Wilson Staff D200 Driver Il driver Wilson Staff D200, pensato per i golfisti Distance che necessitano di potenza, precisione e un look professionale, è uno dei prodotti regolabili più leggeri e veloci in commercio. La tecnologia Reactive Face aumenta la dimensione della faccia per fornire maggiore tolleranza durante gli impatti con il tallone e con la punta, nonché un maggiore momento di inerzia. Inoltre, riduce lo spessore intorno alla parte inferiore centrale della faccia, al fine di aumentare la velocità della palla in caso di colpi sbagliati. Ogni pipetta a 6 posizioni di regolazione comprende 3 loft e 3 impostazioni di tiro volte a migliorare l'angolo di tiro e la traiettoria della palla da destra a sinistra. La corona incisa chimicamente riduce il peso e, al contempo, aumenta lo spessore nella zona della faccia, in modo da garantire supporto e tenuta strutturale. La tecnologia Right Light, che ottimizza la distribuzione della scarsa massa del driver tramite una corona incisa chimicamente e una sottile faccia variabile, permette ai golfisti di colpire la palla più rapidamente senza aumentare lo sforzo. Dopo gennaio saranno tante le novità che usciranno per migliorare il vostro golf. Non perdetele e un long drive a tutti. n

5 Irons Wilson Staff FG Tour V4 Here are the latest Ferri Wilson Staff FG Tour V4 are an alternative to hybrids and Long irons. The irons 2, 3 and 4 represent an excellent opportunity for the most demanding players, that require outstanding performance in terms of feel, because you can change the allocation of their bag according to field conditions and weather. As an extension of the FG Tour irons V4, allow to realize the longest shots on the greens and control according to the wind off the far post. The golf irons Wilson Staff FG Tour V4 have been specifically designed for the player looking for exceptional performance in terms of feel. They are characterized by a face Carpenter Custom 455 stainless maraging steel, as well as by weights on the sole and on the tip that improve the speed of the ball and the center of gravity. 6 Softest multilayer Ball For lovers of balls here are the softest multilayer Ball 3 pieces to ensure a performance double. 7 Wilson Staff D200 Driver The driver Wilson Staff D200, thought Distance for golfers who need power, precision and a professional look, is one of the lightest products and fast adjustable commercially. The Reactive Face Technology increases the size of the face to provide greater tolerance during impact with the heel and the tip, as well as a greater moment of inertia. In addition, it reduces the thickness around the bottom center of the face, in order to increase the speed of the ball in the case of wrong strokes. Each pipette 6 adjustment positions includes loft and 3 3 Shooting approaches for achieving a better shooting angle and trajectory of the ball from right to left. The crown engraved chemically reduces weight and, at the same time, increases the thickness in the area of the face, so as to ensure structural strength and support. The Right Light technology, which optimizes the distribution of the low mass of the driver via a crown chemically etched and a thin variable face, allows golfers to hit the ball more quickly without increasing the effort. After January will be many innovations that will come out to improve your golf. Do not miss it, and a long drive at all.

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Off Season e prossimi obiettivi Our third round, sees me writing from Kenya, land that I love and I

feel as positive energy inside of me, as I got to tell you about in previous releases. I'm here in the off season period of the golf season to recharge your batteries and collect all the energy to face the best preparazone the new season, both physical and mental. Prepare a season has an important meaning, because I believe that the success and achievement of objectives depends first of all prepared by exercise and daily application at this stage. Lay the foundation for a healthy season, ready physically and technically prepared one hundred percent, actually it requires a great sacrifice. Perhaps because real and important results you can see them only in the future, in the present only see so much effort. But I do it with passion, determination and awareness of being lucky in being able to do what I do and I can compare the most important women's golf circuit in the world. For this, however, the smile and positivity are essential to achieve a good preparation. Preparation off season: I spent here in Kenya, nearly a month, in which I worked practically alone in the gym. Only after I introduced before a week of technical training on the short game and then one on the long. Integrating the various components at the end of the game. My coach Jorge Parada is making me work hard along two roads: now that we have more time and we are far from the races resume errors or major technical changes to make on the short game that you can not afford to change during the year, then we refine the long game which is my base of strength. Power: If it is true that I can allow myself some whim more during the holiday season or the holiday time, it is also true that they are attentive but without eagerness to my diet. I hear what is actually im-

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by Giulia Molinaro Professionista LPGA

Il nostro terzo appuntamento, mi vede scrivere dal Kenya, terra che amo e che sento come energia positiva dentro di me, come avevo avuto modo di raccontarvi nelle precedenti uscite. Sono qui nel periodo off season della stagione golfistica per ricaricare le pile e raccogliere tutte le energie per affrontare al meglio la preparazone alla nuova stagione, sia fisica che mentale. Preparare una stagione ha un significato importante, perché credo che il successo e il raggiungimento degli obiettivi predisposti dipenda prima di tutto dall’esercizio e dall’applicazione quotidiana proprio in questa fase. Mettere le fondamenta per una stagione in salute, pronta fisicamente e preparata al cento per cento tecnicamente, richiede davvero un gran sacrificio. Forse perché i risultati veri ed importanti li potrai vedere solo nel futuro, nel presenti vedi solo tanta fatica. Ma io lo faccio con passione, determinazione e consapevolezza di essere fortunata nel poter fare quello che faccio e potermi confrontare sul più importante circuito del golf femminile nel mondo. Per questo, comunque, il sorriso e la positività sono imprescindibili per riuscire a fare una buona preparazione. Preparazione off season: Ho trascorso qui in Kenya, quasi un mese, nel quale ho lavorato praticamente solo in palestra. Solo dopo ho introdotto prima una settimana di preparazione tecnica sul gioco corto poi una su quello lungo. Integrando alla fine le varie componenti del gioco. Il mio coach Jorge Parada mi sta facendo lavorare molto seguendo due strade: adesso che abbiamo più tempo e siamo lontani dalle gare riprendiamo gli errori o i cambiamenti tecnici più importanti da fare sul gioco corto che non ti puoi permettere di modificare durante l’anno, poi affiniamo il gioco lungo che rappresenta la mia base di forza. Alimentazione: Se è vero che posso concedermi qualche sfizio in più durante le festività oppure i momenti di vacanza, è anche vero che sono attenta ma senza smania al mio regime alimentare. Sento quanto sia effetti-


vamente importante nella tenuta fisica su 18 buche o sul torneo di ¾ giorni. Non faccio scelte radicali nella dieta, seguo quello che sento sul mio corpo e di cui mi accorgo in maniera importante. Sono gluten free, perché il mio organismo e si stanca, non recupera quando mangio pane, farina,pasta e qualsiasi altra cosa abbia glutine. Le figure di preparatore e coach sono due figure molto importanti per me, senza dimenticare il caddie. Naturalmente ognuna ha specificità proprie, sia caratteriali che professionali. Purtroppo quella del preparatore atletico nel golf è un po’ sottovalutata da chi osserva lo sport da fuori ma è fondamentale. Più andiamo avanti con gli anni più vediamo fisici da atleti soprattutto in ambito maschile e vediamo come, il golf maschile continua ad evolversi, mentre quello femminile credo sia sempre un paio di anni indietro. Ferri e bastoni: In molti mi chiedono se cambierò i miei ferri, quali proposte dei grandi brand di attrezzatura tecnica golfistica apprezzo di più e in generale quanta importanza dedico a questo mondo. Rispondo molto sinceramente che, in realtà, non sono un’appassionata degli aspetti tecnici legati ai ferri e ai bastoni. Ad inizio anno vado a fare il club fitting in Arizona, mi affido completamente a questi professionisti che ammiro e di cui mi fido. Poi non seguo il lato scientifico o di innovazione su materiali o altro. Ad ognuno il suo! Già ci sono una marea di cose da pensare nel golf, così io voglio andare in campo e mantenere la naturalità con cui mi approccio a questo sport. Nuovi Partners: Nei prossimi appuntamenti avrò modo di presentarvi i nuov sponsor e partner che mi accompagneranno dentro e fuori dal circuito LPGA 2017. Mi piace molto l’idea di poter essere in qualche modo una vetrina per il made in Italy che si vuole affacciare o che già lavora con successo in America. Rappresentare l’italianità sul circuito mi onora ed è una delle cose che più mi da soddisfazione, per questo ho ottimi rapporti con tutti i partners e grande rispetto e gratitudine per chi crede in me, anche e soprattutto con l’aiuto del mio team Fm Sport. Spero di crescere insieme a loro in un percorso dove garantirò sempre disponibilità, professionalità ed impegno. Sogni Major: Voglio approcciare il 2017 con grande umiltà e voglia di mettere altri importanti tasselli nella mia formazione. Ovviamente punto ai 4 Majors dell’anno, dove dovrò conquistarmi l’accesso, che sarebbero dei traguardi davvero importanti se approcciati nella giusta maniera. Ma dedicherò stessa applicazione e passione a tutte le gare che affronterò, per trovare una solidità di gioco e una definitiva sicurezza su tutte le fasi del gioco. Vi abbraccio e vi aspetto nel prossimo numero, quando saremo in atmosfera inizio stagione e vi racconterò come si affronta mentalmente questo n magnifico, straordinario e a suo modo folle sport.

portant in the physical condition of 18 holes or the ¾-day tournament. I do not make radical choices in diet, I follow what I feel on my body and I notice in an important way. I am gluten free, because my body gets tired and does not recover when I eat bread, flour, pasta and anything else has gluten. The trainer and coach figures are two very important figures for me, not to mention the caddy. Of course each has specific characteristics, both of character and professional. Unfortunately one of the athletic trainer in golf is a little 'underestimated by observers from outside the sport but it is crucial. The more we go on in years the more we see the physical as athletes especially in the men's field and see how the men's golf continues to evolve, while the female think it's always a couple of years back. Irons and sticks: Many people ask me if I'll change my irons, such as proposals of the big brands of technical equipment golfing appreciate most and generally devote much importance to this world. I say very sincerely that, in reality, are not passionate technical aspects related to the irons and sticks. Earlier this year I'm going to do the fitting clubs in Arizona, I fully rely on these professionals that I admire and that I trust. Then I do not follow the scientific side or innovation of materials or otherwise. To each his own! Already there are a lot of things to think about in golf, so I want to go to the field and maintain the naturalness with which I approach to the sport. New Partners: In the next few appointments I will have to introduce the nuov sponsors and partners who will accompany me on and off the LPGA circuit 2017. I really like the idea of being in some way a showcase for the Made in Italy that wants to look out or already working successfully in America. Representing the Italian character on the circuit honors me and is one of the things that gives me satisfaction, for this I have excellent relations with all partners and great respect and gratitude for those who believe in me, even and especially with the help of my team Fm Sport. Major dreams: I want to approach 2017 with great humility and desire to put other body important elements in my training. Obviously point to the 4 Majors of the year, where I'll have to conquer me access, that would be the really important goals if approached in the right way. But I will devote the same application and passion in all the races I will take to find a solid game and a final safety of all phases of the game. I embrace you and I wait for you in the next issue, when we get into the atmosphere early in the season and will tell you how you mentally faces this magnificent, extraordinary and crazy sport in its own way.

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edit by Matteo Tornielli


Giuseppe Polisca è nato ad Urbino nel 1943, qui compie i propri studi presso l’Istituto d’Arte Statale, nella sezione calcografia sotto la guida dei maestri Leonardo Castellani e Renato Buscaglia. Insegna discipline pittoriche dal 1969 al 1972 presso il liceo Artistico di Catania, e dal 1972 al 2002 discipline pittoriche al Liceo Artistico di Padova. Nel suo lavoro affronta il tema della conflittualità tra istinto e ragione, tra gesto automatico e disegno progettuale costruttivo, tra ordine e caos, tra luogo e non luogo dove trovare “dimora”, quiete, stabilità operative. Nel 2010 partecipa ad un’esposizione a Tokyo con il gruppo “10 incisori Padovani” nelle gallerie: Nanwa Gallery Nihonbashi e Jion-ji Temple in Gumna Prefecture, ed una personale alla By Gallery di Tokyo, nel corso della quale svolge un workshop sull’incisione a colori. Vive e lavora a Padova. Lo abbiamo incontrato all’interno della sua ultima mostra dal titolo “Sguardi”.

Giuseppe Polisca was born in Urbino in 1943, here makes his studies

Da dove nasce l’idea di utilizzare degli specchi considerando che, rispetto agli altri quadri, tu sei solito basarli su tele bianche o nere? Lo specchio parte da una mia riflessione: essendo io un incisore, per creare un quadro, io parto da una lastra su cui poi vado a stampare però la stampa la può fare chiunque e la lastra, per evitare che ne vengano prodotte delle copie va eliminata e quindi perché non recuperare la lastra come opera d’arte. Ecco perchè lo specchio (una superficie speculare) dove ho inciso con la punta di diamante, in questo modo c’è il recupero della lastra, il segno da grafico diventata pittorico contribuendo a creare l’opera e poi come sostituto dell’inchiostro l’incisione è illuminata. Ecco come la mia matrice diventa quadro.

Where did the idea of using mirrors Whereas, compared to other fra-

È impossibile vedere questi quadri in modo neutro, cioè senza nulla davanti perché anche solo chi li guarda viene riflesso; quanto incide questo aspetto nell’idea dell’opera d’arte considerando che anche chi lo guarda ne diventa parte integrante? Questo è fondamentale, è determinante perché che cos’è lo specchio? Lo specchio è un rivelatore della realtà. Dallo specchio vedi la tua immagine, tu attraverso lo specchio vedi il tempo che passa, il tuo vissuto, i segni che ti lascia il tempo, per guardarti hai bisogno di uno specchio altrimenti non riu-

at the State Institute of Art, in the section intaglio under the guidance of teachers and Renato Castellani Leonardo Buscaglia. painting disciplines taught from 1969 to 1972 at the Art School of Catania, and from 1972 to 2002 painting disciplines at the Art School of Padua. In his work deals with the issue of the conflict between instinct and reason, between automatic and constructive project design gesture, between order and chaos, between place and non-place where to find "home", quiet, operational stability. In 2010 participated in an exhibition in Tokyo with the group "10 engravers Padovani" in all categories: Nanwa Gallery Nihonbashi and Jion-ji Temple in Gunma Prefecture, and a solo show at Gallery By Tokyo, during which plays a workshop on ' engraving in color. He lives and works in Padua. We met him in his latest exhibition entitled "Glimpses".

meworks, you're usually base them on white or black paintings? The mirror starts from a reflection of mine: since I am an engraver to create a framework, I depart from a plate on which then, however, I go to print the print can make anyone and the plate, to prevent it from being produced copies must be eliminated so why not recover the plate as a work of art. That's why the mirror (a mirror surface) where I recorded with the cutting edge, so there is the recovery of the plate, the sign of graphic pictorial became helping to create the work and then as the ink substitute ' incision is illuminated. Here is how my master gets framework. It is impossible to see these paintings in neutral terms, that is, without anything before because even those who watch them is reflected; what affects this aspect of the work of art in the idea considering that the viewer becomes an integral part? This is crucial, because it is decisive what the mirror? The mirror is a detector of reality. From the mirror you see your image, you see through the mirror the time that passes, your experience, the signs that leaves you the time to look you need a mirror would otherwise

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not be able to see you. The mirror becomes your narcissus, basically we put ourselves in the mirror to make us beautiful ... I tried to put myself and my reflection in a dialogue, a reflection through drawing, through the recovery of its brands. My instinct represented by these free signs is my hallmark but always meets a linear, a straight line, which is not something that man has in fact to do it we need a ruler so it's something that I, belongs to us ... I consider it as a question about life, something external (to someone can be the divine,) between me and my reflection there is this question of the meaning of things. If you stop to observe the straight line no longer see our image, and vice versa so it is this creates a continuous "exchange" between our inner self and the meaning of life. Besides the pictures in the mirror, there are also photos that encompass the eyes and there are these boxes where you can see or sense of perspective or games ever created by mirrors. These two works as a complement or as they go to it all? All of the theme are the looks, so I tried to also take the photographs that lent me Quattrucci Massimo, a Roman photographer and I tried only the eyes because the eyes are understood as the door of mercy so much so that in the background there is the Tarkovsky's sentence "you know very well: you fail at something, you are tired and can not do more. And suddenly encounters in the crowd the look of someone - a human look - and it's as if you had approached a hidden divine. And suddenly everything becomes simpler. "By using these pictures of eyes with all nationalities have created a chain where I see myself, I wonder about the meaning of life, I look at the eyes of the photos that will further interrogate me, then I respect and and starts dialogue in an endless tale of its own. Then I asked myself this question, "If I could look into the eyes of a person, thing percepirei? An endless, because each of us is an endless, one thing you can not circumscribe and then I created these cubes, small from the outside but once inside you have the perception of infinity; above them I entered another way of looking, Braille

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sciresti a vederti. Lo specchio diventa il tuo narciso, in fondo ci mettiamo davanti allo specchio per farci belli… ho cercato di porre tra me e la mia immagine riflessa un dialogo, una riflessione attraverso il disegno, attraverso il recupero dei propri segni distintivi. La mia istintività rappresentata da questi segni liberi è il mio segno distintivo che però incontra sempre un segno lineare, una linea retta, che non è una cosa che possiede l’uomo infatti per farla c’è bisogno di un righello quindi è una cosa che non mi, ci appartiene… io lo considero come una domanda sulla vita, un qualcosa di esterno (per qualcuno può essere il divino,) tra me e la mia immagine riflessa c’è questa domanda sul senso delle cose. Se ci si ferma ad osservare la linea retta non si vede più la nostra immagine, e viceversa quindi è questo crea un continuo “scambio” tra il nostro io interiore e il senso della vita. Oltre i quadri a specchio, ci sono anche delle fotografie che riprendono occhi e ci sono questi box dove si possono vedere o dei sensi di prospettiva o dei giochi creati sempre attraverso specchi. Queste due opere come si integrano o come vanno a completare il tutto? Tutto il tema sono gli sguardi, quindi ho cercato di prendere anche delle fotografie che mi ha prestato Massimo Quattrucci, un fotografo romano e ho cercato soltanto gli occhi perché lo sguardo è inteso come porta della Misericordia tanto è vero che come sottofondo c’è la frase di Tarkovskij “Tu lo sai bene: non ti riesce qualcosa, sei stanco e non ce la fai più. E d'un tratto incontri nella folla lo sguardo di qualcuno - uno sguardo umano - ed è come se ti fossi accostato a un divino nascosto. E tutto diventa improvvisamente più semplice.” usando queste foto di occhi con tutte le nazionalità ho creato una catena dove io mi vedo, mi interrogo sul senso della vita, guardo gli occhi delle foto che ulteriormente mi interrogano, allora mi riguardo e e ricomincia il dialogo in un infinito racconto di sè. Poi mi sono posto questa domanda “Se io potessi guardare dentro gli occhi di una persona, cosa percepirei? Un infinito, perché ognuno di noi è un infinito, una cosa che non puoi circoscrivere e allora ho creato questi cubi, piccoli dall’esterno ma che, una volta entrati si ha la percezione dell’infinito; sopra ad essi ho inserito un altro modo di guardare, la scrittura braille un


modo di vedere di chi non ha il dono della vista. Lungo tutto il perimetro della mostra ci accompagna un tubo di metallo tagliato a canna d’organo su cui sono incastonate le opere perché dalla canna d’organo esce una melodia, un suono che puoi sentire ma non toccare. Il tutto permette allo sguardo di essere “collegato” e di non perdersi tra un’opera e l’altra.

writing a way to see who has the gift of sight. Along the perimeter of the

Per realizzare queste opere tu hai dovuto utilizzare delle tecnologie che 10 anni fa non c’erano come le luci al led... In quella che è la tua esperienza d’artista, nell’arte contemporanea di oggi, c’è il rischio che l’uso della tecnologia serva per “coprire” una mancanza di contenuti o di messaggio? La mia opinione è che si, si trova spesso molta tecnologia e poco contenuto, invece nel mio lavoro la tecnologia serve per rendere più esplicito, più chiaro e più profondo il messaggio. Io parto sempre dal contenuto mentre è chiaro che non sempre è possibile o si è in grado di fare ciò. Però penso che alla fine la gente abbia sempre qualcosa da dire, il vero problema è che non è sempre facile piegare la tecnologia per farle dire ciò che tu vuoi, alle volte effettivamente quest’ultima prende il sopravvento.

To realize these works you had to use technology that 10 years ago

Questa opera è pensata apposta per questo spazio? Si, questa struttura è pensata in questo spazio è un tubo di 10 metri che divide il tutto in 4 diverse sezioni, dove su ogni spazio c’è una fotografia ed uno specchio.

exhibition takes us a metal pipe cut in organ pipe on which are embedded the works because the organ pipe out a melody, a sound that you can feel but not touch. All this allows the look to be "connected" and not to get lost between one work and another.

there were not like the lights to LED ... In what is your experience as an artist, contemporary art today, there is a risk that the use of technology will serve to "cover" a lack of content or message? My opinion is that it, is often a lot of technology and little content, however in my work the technology used to make more explicit, clearer and deeper message. I always start from the content while it is clear that it is not always possible or it is able to do this. But I think in the end people always have something to say, the real problem is that it is not always easy to bend the technology to make it say what you want, sometimes it actually takes over. This work is designed specifically for this space? Yes, this structure is designed in this space is a tube of 10 meters that divides all in 4 different sections, where there is a photograph of each space and a mirror.

Hai in programma altre installazioni o tutto nasce e finisce qui?

Are you planning other installations ...

Questa è un opera che è nata qui perché avevo ha disposizione questa parete, se avessi messo solo dei quadretti sarebbe stata una esposizione molto povera perché su di una parete così non avrei potuto sfruttare lo spazio al meglio; invece per rafforzare questo e per dire ciò che mi interessava trasmettere ho pensato all’installazione con questo tubo che ha 2 scopi il primo molto tecnico, permette ai fili della luce di passare senza essere visti l’altro però è più “artistico” in quanto ha permesso la costituzione di questa macchina che abbiamo creato insieme al mio amico e geniale fabbro. La macchina degli sguardi. n

This is a work that was born here because I have available this wall, if I had only put the squares would be a very poor showing because of a wall so I could not use the space at best; rather to strengthen it and to say what I thought I was interested in transmitting the installation with this tube that has two purposes the first very technical, it allows to wires to pass without being seen each other, however, is more "artistic" as It has allowed the creation of this machine we have created with my friend and ingenious blacksmith. The looks of the car.

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Art Room

Un anno da record

And 'now since July 2014 Banca Mediolanum organizes cultural events related to art in all its forms and manifestations. 2016, in the wake of 2015, has given space to many exceptional artists who have exhibited their works at the "Artist's Palace". Painters and sculptors such as Caliendo, Daniela Forcella, Cleofe Ferrari, Candiani and Petia were the protagonists of the cycle "Monday as an artist". Periodically grease Professor devoted to each emerging artist an evening, presenting his works that remained then exposed a week at the Bank's offices, allowing the use of the works to the public by reservation. Again Mediolanum Bank has left its mark through important collaborations with Vittorio Sgarbi, the Guggenheim, Stars on Liston and obviously with the Mediolanum Foundation. Now let's see some of these events. January 29: On this occasion among the guests, invited by the private banker Enrico Maria Asti, among which stood out the names of some members of the Guggenheim, the Fiore family and Patscheider family, were able to admire the rich collection of contemporary works in starting with those that are located in front of the palace. May 9 in Rome: The event was organized at the beautiful Terrace Civita frame, the impressive stage overlooking the Roman Forum. The heart was the real star of this evening dedicated to the presentation of an artist from Milan, Daniela Fork, and its part of the critic Giorgio Grasso works. A particularly joyful and romantic, thanks to colorful hearts made by Daniela Forcella, which faithfully reflect his verve and his sunny disposition. The choice of the heart, a symbol of

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E’ ormai dal luglio 2014 che Banca Mediolanum organizza eventi culturali inerenti l’arte in tutte le sue forme e manifestazioni. Il 2016, sulla scia del 2015, ha dato spazio a numerosi artisti d’eccezione che hanno esposto le proprie opere presso il “Palazzo d’Artista”. Pittori e scultori come Caliendo, Daniela Forcella, Cleofe Ferrari, Candiani e Petia sono stati i protagonisti del ciclo “Lunedì d’artista”. Periodicamente il Professor Grasso dedicava ad ogni artista emergente una serata, presentando le sue opere che rimanevano poi esposte una settimana presso gli uffici della Banca, consentendo la fruizione delle opere al pubblico previa prenotazione. Ancora una volta Banca Mediolanum ha lasciato il segno attraverso collaborazioni importanti con Vittorio Sgarbi, il Guggenheim, Stelle sul Liston e ovviamente con la Fondazione Mediolanum. Vediamo ora alcuni di questi eventi.

29 gennaio 2016: Anche in questa occasione gli tra ospiti, invitati dal private banker Asti Maria Enrico, tra i quali spiccavano i nomi di alcuni soci della Guggenheim, la famiglia Fiore e la famiglia Patscheider, hanno potuto ammirare la ricca raccolta di opere contemporanee a cominciare da quelle che si trovano di fronte al palazzo, in Piazzetta Bussolin. 9 maggio 2016 a Roma: L’evento è stato organizzato presso la splendida cornice della Terrazza Civita, il suggestivo palcoscenico affacciato sul Foro Romano. Il cuore era il vero protagonista di questa serata dedicata alla presentazione di un’artista milanese, Daniela Forcella, e delle sue opere da parte del critico Giorgio Grasso. Un’atmosfera particolarmente gioiosa e romantica, grazie ai coloratissimi cuori realizzati da Daniela Forcella, che riflettono fedelmente la sua verve e il suo carattere solare. La scelta del


cuore, simbolo della vita, ma anche della nostra parte sensibile, declinato in mille colori e abbinato a forme e materiali sempre diversi, lucidi o trasparenti ne esalta il valore simbolico e rafforza la sua valenza universale.

life, but also of our sensitive part, available in many colors and paired

26 maggio 2016: Questa volta, ospite della serata è stato Alberto Biasi che ha presentato la sua collezione tramite il catalogo ragionato degli Ambienti di Alberto Biasi a cura di Guido Bartorelli.

May 26: This time, the guest of the evening was Alberto Biasi who

16 giugno 2016 : Si inaugura la nuova Galleria d’Arte Contemporanea con opere di pittura e scultura realizzate da artisti italiani e stranieri, in gran parte presenti all’inaugurazione. A fare gli onori di casa il dr. Giorgio Grasso, noto critico d’arte, che dirige la galleria e che ha ideato il progetto di collaborazione con Fondazione Mediolanum onlus. Come ha spiegato al numeroso pubblico di padovani, esperti e giornalisti intervenuti, l’idea è quella di creare una serie di Gallerie d’Arte, connesse alle filiali della Banca distribuite sul territorio nazionale, destinate ad accogliere un’ampia varietà di artisti e che riserveranno una parte del ricavato dalle vendite delle opere ai progetti umanitari della Fondazione. Un breve intervento di Sara Doris, presidente di Fondazione Mediolanum, ha descritto le finalità dei progetti principalmente indirizzati al sostegno dei bambini meno fortunati, operando nelle loro zone di origine e destinando fondi a tutto ciò che manca all’infanzia del terzo mondo: cure mediche, cibo, istruzione, e molto altro. 20 giugno 2016: La Maison Vhernier di Milano ha ospitato selezionati clienti per una serata esclusiva all’insegna del lusso dei suoi pregiatissimi gioielli. 30 giugno 2016: Ancora una volta casa Mediolanum ospita il maestro Helidon Xhixha per la presentazione della sua nuova scultura The Shining

with always different shapes and materials, or transparent exalts the symbolic value and strengthens its universal value.

presented his collection via the catalog raisonné of Alberto Biasi Environments by Guido Bartorelli. June 16: Inauguration of the new Contemporary Art Gallery, with paintings and sculptures made by Italian and foreign artists, mostly present at the inauguration. To do the honors Dr. Giorgio Grasso, wellknown art critic, who runs the gallery and who designed the collaborative project with Mediolanum non-profit Foundation. As she explained to the large audience of Padua, experts and journalists attending, the idea is to create a number of art galleries, connected to branches of the Bank distributed throughout the country, designed to accommodate a wide variety of artists and They will devote part of the proceeds from sales of the works to the Foundation humanitarian projects. A short speech by Sara Doris, President of Mediolanum Foundation, described the aims of the projects primarily aimed at supporting the less fortunate children, working in their areas of origin and by allocating funds to all that is lacking to children in the third world. June 20: La Maison Vhernier in Milan hosted selected customers for an exclusive evening of luxury of its prized jewels. June 30, 2016: Once again Mediolanum house hosts the master Helidon Xhixha for the presentation of his new The Shining Rock

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Art Room

look in metallic ripples of his work.

Rock. L’artista come sempre ha saputo stupire il suo pubblico imprigionando lo sguardo nelle increspature metalliche della sua opera.

July 16: An exclusive event, on the occasion of the Redeemer, was

16 Luglio 2016: Un esclusivo evento, in occasione del Redentore, si è svol-

held in collaboration with the Maison Vhernier Milan in one of the

to in collaborazione con la Maison Vhernier Milano in una delle terrazze più prestigiose di Venezia. Una cena riservata a pochi intimi che poi hanno avuto l’onore di assistere allo spettacolo pirotecnico da una location raffinata ed unica nel suo genere.

sculpture. The artist as always has surprise his audience imprisoning

most prestigious terraces of Venice. A dinner reserved for a few close friends who then had the honor to watch the fireworks from a refined and unique location of its kind. September 9: On the occasion of the redeveloped Piazzetta Bussolin, was attended by the Chairman of Banca Mediolanum Ennio Doris and deputy mayor of Padua Eleonora Mosco. The event was then moved, in Piazzetta Sartori where Mediolanum Bank, for the occasion, has set up a tent that hosted 400 guests who were able to participate and attend the talk between President Ennio Doris, the architect Dante Oscar Benini and attorney Paul Sciumè moderated by the Director of Class CNBC dr. Andrea Cabrini. The guests were welcomed and entertained during the cocktail from quintet Big Blue coordinated by Maestro Philip Shepherd and by Maestro Giovanni Perin.

volutions of courtiers love and mystical spirituality.

4 ottobre 2016: L’Arte si può raccontare e ascoltare, se il narratore è un grande storico e critico. Per questo a Casa Mediolanum erano in molti ad attendere l’arrivo di Vittorio Sgarbi. Il programma prevedeva un aperitivo e a seguire cena a buffet in attesa della presentazione, supportata da bellissime immagini, dell’ultima opera del noto critico: Gli anni delle meraviglie. Da Piero della Francesca a Pontormo. Costretto dal consistente numero di ospiti a replicare il suo intervento, Sgarbi ha saputo trasformare le pagine dedicate alla grande arte rinascimentale in un appassionato racconto, fatto di intrecci e contaminazioni, di grandi mecenati e di rivoluzioni culturali, di amori cortigiani e di mistica spiritualità.

October 18: Do not spend too much time in the back seat Vittorio

18 ottobre 2016: Non trascorre troppo tempo che Vittorio Sgarbi torni

Sgarbi Padovana not to disappoint the expectations. The well-known

nella sede Padovana senza deludere le aspettative. Il noto critico d’arte ha

October 4: The Art you can tell and listen, if the narrator is a great historian and critic. For this House Mediolanum were many who await the arrival of Vittorio Sgarbi. The program included an aperitif and dinner buffet to follow pending the presentation, supported by beautiful images, the last work of the well-known critic: The years of wonders. By Piero della Francesca in Pontormo. Forced by the large number of guests to replicate his speech, Sgarbi has managed to turn the pages dedicated to the great Renaissance art in a passionate story, made of plots and contamination, the great patrons and cultural re-

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9 settembre 2016: In occasione dell’inaugurazione della riqualificata Piazzetta Bussolin, erano presenti il Presidente di Banca Mediolanum Ennio Doris e il vice sindaco di Padova Eleonora Mosco. L’evento si è spostato poi, in Piazzetta Sartori dove Banca Mediolanum, per l’occasione, ha allestito una tendostruttura che ha ospitato 400 ospiti i quali hanno potuto partecipare ed assistere al talk tra il Presidente Ennio Doris, l’architetto Dante Oscar Benini e l’avvocato Paolo Sciumè moderati dal Direttore di Class CNBC dott. Andrea Cabrini. Gli ospiti sono stati accolti e intrattenuti durante l’aperitivo dal quintetto Big Blue coordinati dal M° Filippo Pastore e dal M° Giovanni Perin. La serata si è conclusa con una cena nella prestigiosa sala eventi della sede Padovana di Banca Mediolanum.


presentato presso la sala riunioni di Casa Mediolanum il libro “Best in Show” Arte Mobile - L’auto come opera d’arte, in presenza dell’autore l’Architetto milanese Corrado Lopresto. L’architetto può essere considerato senza dubbio il più famoso collezionista di auto d’epoca italiano nel mondo. Le sue vetture, tutte pezzi unici ed esemplari particolari carichi di storia e rigorosamente italianI, sono protagoniste di concorsi di eleganza di tutto il mondo. Lopresto è famoso inoltre per i suoi restauri eseguiti con minuziosa ed eccezionale attenzione ai dettagli. Le Auto d’Epoca sono infatti il cuore del programma Stelle sul Liston che lusinga i partecipanti, collezionisti di fama internazionale, e incuriosisce la folla con performance, mostre artistiche, eventi mondani e culturali impreziositi da ospiti esclusivi dei mondi dell’automotive, dell’arte e della cultura. Casa Mediolanum lo scorso 15 ottobre ha organizzato la cena a conclusione della lunga giornata all’insegna di gare, esposizioni, presentazioni e premiazioni delle 25 Auto storiche che hanno partecipato all’entusiasmante evento.

art critic presented at the meeting room of Casa Mediolanum the

20 ottobre 2016: Non solo di eventi, ma di attività concreta si parla invece

October 20: Not only the events, but actual work is rather speaks for

per il progetto Accademia. Infatti, parallelamente all’apertura della nuova filiale di Padova, Banca Mediolanum sempre nel 2014 ha deciso di creare un percorso accademico dedicato a formare i Private Banker che decidono di ampliare le loro competenze in modo adeguato alla nuova operatività dell’Istituto. Si è trattato di un Master dell’Università Cattolica del sacro Cuore, della durata di 2 anni, dove i Professori hanno tenuto le lezioni nelle strutture della Corporate University della banca. Un percorso di venti esami i quali spaziano dalle materie economiche a quelle legali, dall’asset allocation ad aspetti di protezione dei portafogli, senza tralasciare approfondimenti di macro e micro economia, includendo naturalmente analisi di bilancio e tutto il mondo legato al credito.

the Academy project. In fact, parallel to the opening of the new

16 e 17 dicembre 2016: Come ormai da tradizione, casa Mediolanum ha

December 16 and 17: As has become tradition, the house

aperto le sue porte a clienti e amici per scambiarsi gli auguri di buone feste. Accompagnati nei due giorni da varie iniziative che si sono concluse con il concerto di Natale dei Big Blue in un’atmosfera del tutto natalizia contornan to da luminarie, cioccolata calda e vin brulè!

Mediolanum has opened its doors to customers and friends to ex-

book "Best in Show" Arte Mobile - The car as a work of art, in the presence of the author, the architect Milan Corrado Lopresto. The architect can easily be considered the most famous Italian collector of vintage cars in the world. Its cars, all unique pieces and special pieces full of history and strictly Italian, are the protagonists of elegance competitions around the world. Lopresto is also famous for its meticulous restorations and exceptional attention to detail. The Vintage Cars are in fact the core of the program stars on Liston that flatters the participants, collectors of international renown, and intrigues the crowd with performances, art exhibitions, cultural and society events embellished with exclusive guests of automotive worlds, dell ' art and culture. Mediolanum House on 15 October organized the dinner at the end of long day of competitions, exhibitions, presentations and awards of 25 historic cars that participated in the exciting event.

branch of Padua, Banca Mediolanum always in 2014 decided to create an academic program dedicated to train the private bankers who decide to expand their skills adequately to the new Institute's operation. It was a Master of the Catholic University of the Sacred Heart, which lasts two years, where the professors held classes in the University Corporate structures of the bank. A path winds exams which range from economic to those legal matters, asset allocation of portfolios to the protection aspects, without neglecting insights of macro and micro economics, including of course the budget analysis and worldwide linked to credit.

change season's greetings. He accompanied the two days by various initiatives that ended with the Big Blue Christmas concert in a totally surrounded by Christmas lights, hot chocolate and mulled wine!

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by Clara Simonetto - Narcisismo


Il difetto

Quest'opera è nata per una mostra al Piano Nobile del Caffè Pedrocchi in Padova. Noi studenti del liceo artistico A. Modigliani di Padova abbiamo organizzato questa mostra che presentava come tema il difetto. Ho scelto di esporre queste foto che rappresentano alcuni disturbi mentali, scegliendo soggetti in cui non sono presenti questi aspetti. Questo perchè intendo esprimere che la follia appartiene un pò a tutti e che ognuno di noi si trova a viverla, anche se magari in modo meno amplificato. Altro collegamento al tema è il fatto che in alcune patologie le persone affette da questi disturbi si definiscono "difettate". E' stato possibile realizzare tutto ciò grazie a delle ricerche che mi hanno permesso di capire a fondo questi disturbi e quindi di esternare emozioni e sensazioni che ne derivano attraverso la fotografia.

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Art Room

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Masochismo


Disturbo istrionico (emotivita ̀ eccessiva)

Depressione

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Art Room

Sadismo

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Disturbo dipendente di personalita ̀


Anoressia

Disturbo antisociale di personalita ̀

Isteria

Ansia

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Art Room

Ritornare in Camera Oscura by Susanne Capolongo edit by Giovanna Repossi

In occasion of the exposition TRACE in Milano at RBContemporary Gallery we interviewed Claudio Santambriogio, photographer and flautist specialized in vintage instruments. We wanted to interview him because he's a photographer that still works in darkroom with patience and dedication and with his work he honors the process of analogical photography with an homage to slowness and past history. It’s a back to the origin that allows us, through the film and the traditional print, to find new contemporary languages. Are the works exposed in the exposition by RBContemporary portrait real places or maybe abstractions of a primordial and/futuristic world? In the exposition Trace are presented two projects, North and Landscapes. It is about landscapes in both the cases, but while North portraits real places, as the ones of Svalbard arctic archipelago, in the series Landscapes the artist deals with the abstractions born in the darkroom and it’s easy to read them as landscape but they aren't actually real places.

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In occasione della mostra TRACE tenutasi a Milano alla Galleria RBContemporary abbiamo intervistato Claudio Santambrogio, fotografo e flautista, specializzato in strumenti d’epoca. Abbiamo voluto incontrarlo perché è un fotografo che opera ancora in camera oscura, con pazienza e dedizione, perché con il suo lavoro omaggia il processo della fotografia analogica. Un omaggio alla lentezza e alla storia passata, un ritorno alle radici per permetterci, attraverso la pellicola e alla stampa tradizionale, di ritrovare nuovi linguaggi contemporanei. Le fotografie esposte in occasione della mostra da RBContemporary ritraggono luoghi reali o sono astrazioni di un mondo primordiale e/o futurista? Nella mostra Trace sono presentati due progetti, North e Landscapes. Si tratta di paesaggi in entrambi i casi, ma mentre North ritrae paesaggi reali, quelli dell’arcipelago artico delle Svalbard, nella serie Landscapes si affrontano astrazioni che nascono in camera oscura, è facile leggerli come paesaggi: non sono meno reali, ma non sono luoghi.


Come procedi nella tua fase creativa, parti da una tematica prestabilita per arrivare alla realizzazione di un lavoro? No, i miei lavori nascono da una ricerca costante. Una ricerca che nasce da uno studio della storia della fotografia e dalla storia delle tecniche fotografiche. È importante conoscere i procedimenti fotografici storici per capire meglio quanto è stato fatto – ma per un lavoro creativo è altrettanto importante trascendere questa conoscenza e avventurarsi oltre. Il lavoro creativo è una ricerca continua – deve succedere senza pregiudizi, e senza una meta prestabilita. Una tale meta può fungere solo da punto di riferimento, e costantemente deve essere riaggiustata allo sviluppo del percorso creativo che s’intraprende. L’astrazione sopraggiunge dopo, riunisce e organizza gli esperimenti in una serie ben definita, dalla quale poi si procede in modo più guidato. Hai affermato che la fotografia è più che un’immagine, spiegaci? Come già detto, viviamo in un mondo sempre più digitale, sempre più virtuale, sempre meno “reale”. Viviamo in un flusso costante d’immagini – basti pensare al fiume d’immagini che ogni giorno scorre davanti ai nostri occhi: alla televisione, su facebook, su flickr, su whatsapp… quasi tutti oggi posseggono macchine fotografiche, sia anche solo sui propri cellulari. “Siamo tutti fotografi”, al punto che oggigiorno sono quasi più le immagini prese da non professionisti che illustrano le news… Ma torniamo alla radice della fotografia: la parola, nata negli anni ’30 del XIX secolo, letteralmente significa “scritto con la luce”. Una fotografia è sempre stata un oggetto “scritto con la luce”, un oggetto su cui la luce ha lasciato la sua traccia. Una macchina fotografica digitale è un apparecchio per la registrazione d’immagini: la luce è trasformata in dati digitali, e da quelli riconvertita in segnali visivi. La continuità del “gesto della luce” è interrotta. Il foglio di carta di una (vera) fotografia ha visto quella luce che l’ha creato. Quella fotografia scattata da William Henry Fox Talbot che rappresenta la finestra del suo studio, probabilmente la più antica fotografia prodotta in una macchina fotografica, è stata vis-a-vis con quella finestra – quel foglio di carta è stato fisicamente presente in quella stanza. È questa “continuità di luce” (e, oserei dire, la conseguente presenza di aura) che caratterizza quell’oggetto che chiamiamo fotografia – e che lo distingue da una semplice immagine che possiamo vedere su uno schermo di un computer o di uno smartphone. E in questo mondo progressivamente più virtuale e smaterializzato vi è un crescente bisogno di oggetti.

How do you proceed in the creative phase? Do you start form a preset theme to arrive to the realization of a work? No, my works raise form a constant research. A research that comes form a study of photography’s history and from the tradition of photography techniques. it is important to know the historical procedures of photography to better understand what has been done- but for a creative work is also important to transcend this knowledge and go beyond. A creative work is a perpetual research, it has to happen without prejudices, without an established destination. A kind of destination may only be a key figure, and it has to be continually readjusted on the basis of the develop of the creative path that you are undertaking. The abstraction comes later, it gathers and organizes experiments in a well defined series, from which you proceed in a more guided way. You said photography is more than just an image, can you explain that to us? As I’ve already said we live in a more and more digital world, more virtual and less real. We live in a constant flow of pictures- just think about the flood of images that everyday flows in front of our eyes: form TV to Facebook, on flickr, on whatsapp… almost everyone today owns a camera, just only on their phones. “We all are photographers” at the stage that nowadays there are more picture taken form non professionals that illustrate the news… But let’s go back to photography’s roots: the world raised in the 30’s in XIX Century and it literally means “written with the light, a thing which over it the light has left its trace. A digital camera is a machine for image recording: the light is turned into digital data and from them it is converted in visual signals. The continuity of the “light gesture” is suspended. The sheet of paper of a real photograph has seen that light that created it. That picture taken by William Henry Fox Talbot, that represent his studio’s window, maybe the oldest photograph taken by a camera, had been vis-a-vis with that window- that sheet of paper had been physically stayed in that room. This is “light continuity” (and I’d dare saying, the resulting presence on an halo) that characterizes that particular object that we call photography- and that distinguishes it form a simple image that we can see through a screen of a computer or smartphone. In this more and more progressive and dematerialized virtual world there is a growing need of things.

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Art Room

You are also a flautist, specialized in historical instrument and you studied at Conservatory- is it a primary activity or alternative passion to photography? My activity as a musician, specialized in vintage instrument, comes before the photography one, and I think that it has deeply signed my artistic career as well: both from the historical point of view (and also the awareness that after a deep historical knowledge it is necessary to go beyond to succeed in a creative work and it’s a mutual point between the two activities) and the proper musical point of view. Being a musician teaches myself to perceive the world around me not only primordially through visual canals and in this way it increases my artistic horizon. And it’s exactly being a musician that pushes me toward the abstraction- I’m not a “photographer” in a traditional way, but in the way “of the one that writes with the light”. My activity as a musician, as I was saying, comes before photography- but at a certain stage I perceived the musical activity too “immaterial" and I needed to leave a concrete sign. From this point my research of object has started, both real and intangible; the necessity of creating something that exists in the world of things that surrounds us. From this the usage of photograph methods in my visual and tangible research, first as a reflection of the reality (photography meant as reality’s reproduction), then more and more as a reaction (photosensitive) to real world - better saying the photography intended as “written with the light”. And thou, not surprisingly, Roland Barthes said: “ Photography must be silent: it’s not a form of “discretion” but a music”. Today I'm active both as a musician and artist- and both these aspects are weaved together in my life.

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Sei anche flautista specializzato in strumenti d’epoca e hai studiato al conservatorio – un’attività primaria o una passione alternativa alla fotografia? L’attività di musicista, specializzato in strumenti d’epoca, viene (cronologicamente) prima di quella fotografica, e penso che segni profondamente anche il mio lavoro di artista: sia dal punto di vista dell’interesse storico (e anche la consapevolezza del fatto che dopo una profonda conoscenza storica sia necessario andare oltre per riuscire a fare un lavoro creativo è comune alle due attività), sia dal punto di vista propriamente musicale. Essere musicista m’insegna a percepire il mondo attorno a me, non solo e non primariamente, attraverso canali visivi, e amplia così il mio orizzonte artistico. È proprio l’essere musicista che mi spinge verso l’astrazione – non sono “fotografo” in senso tradizionale, ma solo nel senso di “colui che scrive con la luce”. L’attività di musicista, dicevo, viene prima di quella fotografica – ma ad un certo punto ho sentito l’attività musicale troppo “immateriale”, ho sentito di voler lasciare un segno concreto. Da qui nasce la mia ricerca di oggetti, reali e tangibili; la necessità di creare qualcosa che esista nel mondo di oggetti che ci circonda, e che sia segnata proprio da questo mondo che ci circonda. Da qui l’uso di procedimenti fotografici nella mia ricerca visiva e tangibile, dapprima come riflesso del reale (fotografia intesa come “riproduzione del reale”), poi sempre più come reazione (fotosensibile) al mondo reale – ovvero fotografia come “scrittura con la luce”. E poi, non a caso, Roland Barthes disse: “La fotografia deve essere silenziosa: non è una forma di ‘discrezione’, ma di musica.” Sono, oggi, attivo sia come musicista, sia come artista – ed entrambi sono profondamente intessuti nella mia vita. n




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