L'anno che verrà

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Livein Lis edizioni · trimestrale · anno 13 - nº 58 - marzo 2022· € 15,00 · $ 30,00

L’anno che verrà

Livein, dedicato a chi vive






Summary Speciale

L’anno che verrà 22 L’anno che verrà 28 Chioggia... lo dice il New York Times 36 Bollicine Italiane 44 In fuga per raccontare 48 Il 2022 a New York

Style

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52 NYFW 2022 56 Festeggiamo i 400 anni di Molière 60 Le notti magiche del Porteño Prohibido 64 Hotel Excelsior 70 Erbe di Terra 74 Jerry Schatzberg 76 Stile newyorkese


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Artroom 78 84 88 92 96 100 104 106 110

L’Invisibile... Michele Bonuomo I Giardini di Letizia Fornasieri Strength and Grave L’equilibrio è ciò che... Silenzio e solitudine I Millennials salveranno... L’artista delle banconote NFT’S e il design

Sostenibilità 112 116 118 120

La tecnologia che ... Ecodesign Mon Amour Per l’anno che verrà Il Bocconi Urban Campus

Spirits&Cigars 122 San Andreas - Sardegna... 128 Por Larrañaga Galanes 132 Divertirsi aiutando il Pianeta

Sport 134 140 146 152 154 158

Il grande Rugby! Emilia Romagna Epic Ski Tour Super Bowl ricco e... Quanto costa il Golf? I Vip e il Golf. Chi sono?

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Editorial by Matteo Tornielli

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hen I decided on the theme of this issue, I never imagined that in its first months we would go from a pandemic to a war on the doorstep of Europe. with nuclear risk. I was thinking of an issue full of hope and good news for the new year ... However, you have to go ahead and think positively, so here is Livein The Year to Come, an overview of things to do, places to discover and excellences to try, always in our style. The year began with the news of places to visit according to the New York Times and we found ourselves in first position in small Chioggia, a beautiful town in the Venetian Lagoon where I was lucky enough to be born and where I still live. With great pride I therefore gave the right space to this news with the sole will that this newspaper has ... trying to make people think. Did the suggestion to visit the gems of our territory come from across the ocean? We are certainly too used to living among beauty and are now addicted to it. However, wherever the suggestion comes from, it is always welcome, we rediscover what we have close to us, at hand and that the whole world envies us. So I wish you a good reading of this issue, in the hope that by the time it reaches your hands the winds of war will be far away and we can look at this 2022 with a little more sen renity.

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uando ho deciso il tema di questo numero non avrei mai immaginato che nei suoi primi mesi saremmo passati da una pandemia ad una guerra alle porte dell’Europa. con rischio nucleare. Pensavo ad un numero pieno di speranza e di belle notizie per l’anno nuovo... Comunque bisogna andare avanti e pensare positivo, quindi ecco a Voi Livein L’anno che Verrà, una panoramica di cose da fare, posti da scoprire e eccellenze da provare, sempre nel nostro stile. L’anno si è aperto con la notizia dei luoghi da visitare secondo il NewYork Times e ci siamo trovati in prima posizione la piccola Chioggia, bellissima cittadina della Laguna veneziana dove ho avuto la fortuna di nascere e dove tutt’ora vivo. Con grande orgoglio quindio ho dato il giusto spazio a questa notizia con la solita volontà che questo giornale ha... il cercare di far pensare. Doveva arrivare dall’altra parte dell’oceano il suggerimento di visitare le chicche del nostro territorio? Noi siamo sicuramente troppo abituati a vivere tra la bellezza e ne siamo oramai assuefatti. Comunque, da dovunque arrivi il suggerimento, è sempre beneaccetto, riscopriamo quello che abbiamo vicino, a portata di mano e che tutto il mondo ci invidia. E allora Vi auguro una buona lettura di questo numero, nella speranza che nel momento in cui arriverà tra le vostre mani i venti di guerra siano lontani e si possa guardare a questo 2022 n con un po’ di serenità in più.



FROM

NEW YORK by Joseph Ralph Fraia - jrfstudio.com

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hat is the future? It’s a sequence in time-space? It’s tomorrow? It’s hope? Fear? Over the last two years each one of us has had plenty of time to think and reflect about the past, the present, and the future and, for the first time in the contemporary world, we all shared around the globe the same experience, causing a unique and remarkable synchronicity. But now it is time to claim back our individuality, and our destiny with it. One of the things we hear the most these days is ‘I can’t wait for things to go back to normal,” “I miss the world before the pandemic,” “When are we going back to normality?”. The truth is though that nobody is going to give us anything. We have to reach out and take it back. We can’t wait for the proverbial knight in his shiny armor to save us. Economy and society have changed drastically and it seems for the worse. More inequality, more aggressiveness, more polarization, more intolerance. In a situation like this the main risk is to convince ourselves that we are just a little cog in the great machinery of history, and believe that for the most part we can only be spectators of a play written and played by others. But that’s not true. Never was. It will never be. You will always have somebody telling you that. But that’s because they gave up. You don’t have to. Because you have a choice, the choice of trying the best you can to right the wrongs, to oppose injustice, to expose corruption. In your everyday life there is already, or there will be soon, a chance – it doesn’t matter how big or small – to make a difference and for the better. n That is the future. Taking the chance.

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ual è il futuro? È una sequenza nel tempo-spazio? È domani? È speranza? Paura? Negli ultimi due anni ognuno di noi ha avuto tutto il tempo per pensare e riflettere sul passato, il presente e il futuro e, per la prima volta nel mondo contemporaneo, abbiamo condiviso tutti in tutto il mondo la stessa esperienza, provocando una sincronia unica e straordinaria. Ma ora è tempo di rivendicare la nostra individualità, e con essa il nostro destino. Una delle cose che sentiamo di più in questi giorni è "Non vedo l'ora che le cose tornino alla normalità", "Mi manca il mondo prima della pandemia", "Quando torneremo alla normalità?". La verità è però che nessuno ci darà nulla. Dobbiamo allungare la mano e riprenderlo. Non vediamo l'ora che il proverbiale cavaliere nella sua scintillante armatura ci salvi. L'economia e la società sono cambiate drasticamente e sembra in peggio. Più disuguaglianza, più aggressività, più polarizzazione, più intolleranza. In una situazione come questa il rischio principale è convincerci che siamo solo un piccolo ingranaggio nella grande macchina della storia, e credere che per la maggior parte possiamo solo essere spettatori di una commedia scritta e recitata da altri. Ma non è vero. Non è mai stato. Non lo sarà mai. Avrai sempre qualcuno che te lo dice. Ma è perché si sono arresi. Non devi. Perché hai una scelta, la scelta di fare del tuo meglio per correggere i torti, per opporti all'ingiustizia, per smascherare la corruzione. Nella tua vita di tutti i giorni c'è già, o ci sarà presto, una possibilità – non importa quanto grande o piccola – di fare la differenza e per il meglio. n Questo è il futuro. Cogliendo l'occasione.



“LIBERTY”

LA LIMITED EDITION DI BAYRIA EYEWEAR by Barbara Lanza

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n Bari, in 1928, what would become one of the symbols of the city was erected, Palazzo Mincuzzi, a masterpiece in art noveau style that stands in the central via Sparano, the main artery and hub of the city's cultural life. For the building, intended for the sale of fabrics and precious goods, the architect Aldo Forcignano was inspired by another temple of commerce, the famous Galeries Lafayette in Paris. In fact, Palazzo Mincuzzi is one of the pearls of Italian liberty style: the facade is a riot of masks, marble decorations, ashlar pilasters and columns, and inside it hides an imposing staircase dominated by a dome elegantly covered in wet glass tiles. in gold, a distinctive element of architecture. With the limited edition "Liberty", Bayria Eyewear wanted to pay homage to the city from which it takes its name, Bari. The front of this unique and sinuous model, made in only 100 numbered pieces, presents doodles that bring to mind the Ionic capitals of the façade of Palazzo Mincuzzi, strictly in opaque Osaka black acetate, the same black that recurs throughout the design of the building , from the internal railings to the sign. The lenses, bordeaux with internal antiglare, are inspired by the color that the facade acquires with the glare of the lights.The curly temples, on the other hand, are in gold metal, a color that flickers between the external windows and dominates the space, enhancing the geometries of the Art Nouveau decorations, bringing to mind the dome decorated with gold glass tiles. The modern style of Bayria Eyewear, made of material and elegance, gently contrasts the decorative opulence of this model, enn hancing it.

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Bari, nel 1928, fu eretto quello che sarebbe diventato uno dei simboli della città, palazzo Mincuzzi, capolavoro in stile art noveau che svetta nella centralissima via Sparano, arteria principale e fulcro della vita culturale cittadina. Per l’edificio, destinato alla vendita di tessuti e merci preziose, l’architetto Aldo Forcignano si ispirò a un altro tempio del commercio, le celeberrime Galeries Lafayette a Parigi. Palazzo Mincuzzi infatti, è una delle perle in stile liberty italiane: la facciata è un tripudio di mascheroni, decorazioni in marmo, lesene bugnate e colonne, e cela al suo interno un’imponente scalinata sovrastata da una cupola elegantemente rivestita in tessere di vetro bagnate nell’oro, elemento distintivo dell’architettura. Con la limited edition “Liberty”, Bayria Eyewear ha voluto rendere omaggio alla città da cui mutua il nome, Bari appunto. Il frontale di questo modello unico e sinuoso, realizzato in soli 100 pezzi numerati, presenta ghirigori che portano alla mente i capitelli ionici della facciata del palazzo Mincuzzi, rigorosamente in acetato nero Osaka opaco, lo stesso nero che ricorre in tutto il design dell’edificio, dalle ringhiere interne all’insegna. Le lenti, bordeaux con antiriflesso interno, si ispirano al colore che la facciata acquisisce con il riverbero delle luci. Le aste a riccio invece, sono in metallo oro, colore che guizza tra le vetrate esterne e domina lo spazio, esaltando le geometrie dei decori liberty, portando alla mente la cupola decorata con tessere in vetro oro. Lo stile moderno di Bayria Eyewear, fatto di materia ed eleganza, contrasta dolcemente l’opulenza decorativa di questo modello, n valorizzandola.



FERRARI PERLÉ NERO CAMPIONE DEL MONDO

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fter the very recent appointment as Sparkling Wine Producer of the Year 2021 by The Champagne & Sparkling Wine World Championships, Ferrari Trento obtains further recognition with the Magnum-sized Ferrari Perlé Nero Riserva 2012, named World Champion in the Blanc de Noirs category of the same prestigious competition. Unveiled with a virtual ceremony on November 26, which closed the Awards Ceremony Week, the "World Champions" were evaluated by the jury of The Champagne & Sparkling Wine World Championships as the best of their kind. This competition, the most important internationally dedicated only to bubbles, owes its importance and prestige to the authoritativeness of its founder, Tom Stevenson, and receives over a thousand nominations from all over the world every year. The title of best Blanc de Noirs in the world is not the only important milestone achieved this year by the 2012 Ferrari Perlé Nero, which also entered the coveted ranking of the "100 best wines in the world" by the American magazine Wine Enthusiast. The correspondent for Italy Kerin O 'Keefe described it as follows: "radiant, refined and absolutely delicious, this divine bubble pushes all the right buttons." The first and only Blanc de Noirs in the history of Cantine Ferrari, Ferrari Perlé Nero is a Trentodoc Riserva created with only Pinot Nero grapes carefully selected in the best vineyards owned by the Lunelli family on the slopes of the Trentino mountains. Unique in the production of Cantine Ferrari but absolutely in line with the style of the House, it represents a challenge within the challenge: to enhance the character of Pinot Noir without playing on the extractions of color or the body of this grape. The result is an extraordinary synthesis of complexity and elegance. The important awards obtained by the Perlé Nero confirm the great work of Ferrari Trento on a delicate and unpredictable vine: fifty years of research, in the vineyard and the cellar, beautifully told n by this Trentodoc of excellence.

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opo la recentissima nomina a Sparkling Wine Producer of the Year 2021 da parte di The Champagne & Sparkling Wine World Championships, FerrariTrento ottiene un ulteriore riconoscimento con il Ferrari Perlé Nero Riserva 2012 formato Magnum, nominato World Champion per la categoria Blanc de Noirs della stessa prestigiosa competizione. Svelati con una cerimonia virtuale il 26 novembre, che ha chiuso la Awards Ceremony Week, i “Campioni del Mondo” sono stati valutati dalla giuria di The Champagne & Sparkling Wine World Championships come i migliori in assoluto della propria tipologia. Questa competizione, la più importante a livello internazionale dedicata solo alle bollicine, deve la sua importanza e il suo prestigio all’autorevolezza del suo fondatore,Tom Stevenson, e riceve ogni anno oltre mille candidature da tutto il mondo. Il titolo di miglior Blanc de Noirs al mondo non è l’unico importante traguardo ottenuto quest’anno dal Ferrari Perlé Nero 2012, che è rientrato anche nella ambita classifica dei “100 vini migliori al mondo” del magazine americano Wine Enthusiast. La corrispondente per l’Italia Kerin O’ Keefe lo ha descritto così:“radioso, raffinato e assolutamente delizioso, questa bollicina divina preme tutti i tasti giusti”. Primo e unico Blanc de Noirs nella storia delle Cantine Ferrari, il Ferrari Perlé Nero è un Trentodoc Riserva creato con sole uve Pinot Nero accuratamente selezionate nei migliori vigneti di proprietà della famiglia Lunelli alle pendici dei monti del Trentino. Un unicum nella produzione delle Cantine Ferrari ma assolutamente in linea con lo stile della Casa, rappresenta una sfida nella sfida: esaltare il carattere del Pinot Nero senza giocare sulle estrazioni di colore, né sul corpo di questo vitigno. Il risultato è una sintesi straordinaria di complessità ed eleganza. Gli importanti riconoscimenti ottenuti dal Perlé Nero confermano il grande lavoro di Ferrari Trento su un vitigno delicato e imprevedibile: cinquant'anni di ricerca, nel vigneto e in cantina, raccontati n egregiamente da questo Trentodoc d’eccellenza.



MARCHI

NEGLI EMIRATI ARABI UNITII

by Avv. Annaluce Licheri; member of F&C studio legale tributario

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he best quality of an entrepreneur is the ability to be a visionary and to identify, as part of an entrepreneurial strategy, the territories in which he will use his brand. Accordingly, the United Arab Emirates (UAE) government has joined the Madrid Protocol relating to the registration of international trademarks, managed by the World Intellectual Property Organization (WIPO / WIPO). This accession, which will enter into force on December 28, 2021, represents a great advantage for trademark owners both in the United Arab Emirates and in the other member states (including ITALY), who will be able to take advantage of the centralized registration system of WIPO without any more make direct deposits. Furthermore, with the simple designation process, foreign companies and brand owners will be able, from December 28, 2021, to apply for brand protection through the Madrid System when selling their products and services in the UAE. The agreement and the Madrid Protocol on the international registration of trademarks allow a system of filing and registration of trademarks suitable to be valid in all member states, with savings in costs and fees for trademark registration, which will have value in all states. Members for whom it has been requested, except those who refuse protection. Registration, therefore, takes place with a single document, which reflects a single international registration procedure, a sort of bundle of national trademarks, each of which is protected in the country to which it belongs based on the internal regulations in force in that country. International registration for the Madrid Protocol lasts ten years and is renewable. During the first five years, the international trademark depends on the one first registered in the country of origin, after which it becomes independent, in the sense that it will no longer suffer from the loss of protection, for whatever reason, in n the country of origin.

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a qualità migliore di un imprenditore è la capacità di essere visionario e di individuare, nell’ambito di una strategia imprenditoriale, i territori in cui utilizzerà il suo marchio. l governo degli Emirati Arabi Uniti (UAE) ha aderito al Protocollo di Madrid relativo alla registrazione dei marchi internazionali, gestito dall' Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO/OMPI). Detta adesione, che entrerà in vigore il 28 dicembre 2021, rappresenta un grande vantaggio per i titolari dei marchi sia negli Emirati Arabi Uniti che negli atri Stati aderenti (ITALIA compresa), i quali potranno usufruire del sistema centralizzato di registrazione dell' OMPI senza più effettuare depositi diretti. Con il semplice processo di designazione, le imprese straniere e i proprietari di marchi potranno, dal 28 dicembre 2021, richiedere la protezione del marchio attraverso il Sistema di Madrid quando vendono i loro prodotti e servizi negli Emirati Arabi Uniti. L’accordo ed il Protocollo di Madrid sulla registrazione internazionale dei marchi consentono un sistema di deposito e di registrazione dei marchi idoneo a valere in tutti gli stati aderenti, con risparmio di spese e tasse di registrazione del marchio, che avrà valore in tutti gli Stati aderenti per i quali sia stato richiesto, ad eccezione di quelli che rifiutino la protezione. La registrazione avviene quindi con un documento unico, che rispecchia un unico procedimento di registrazione in sede internazionale, una sorta di fascio di marchi nazionali ciascuno dei uali è tutelato nel paese cui appartiene in base alla disciplina interna vigente in quel Paese. La registrazione internazionale per il Protocollo di Madrid dura 10 anni ed è rinnovabile. Nel corso dei primi 5 anni il marchio internazionale dipende da quello per primo registrato nel paese di origine, dopo di che ne diviene indipendente, nel senso che non risentirà più del venir meno della tutela, per qualsiasi ragione, nel n Paese di origine.



VEDOLEGNO

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edolegno, a brand already established for the production of high quality laminated wood eyewear, proposes itself with a product of excellence, a wooden bicycle entirely handmade with technical and design features of absolute value. It is certainly not the first model made in this material, but it is certainly the first made entirely by hand with the finest woods and an infinity of details that can be customized as desired by the buyer. Not just the introduction of a new product in the line but a real change of direction that places Vedolegno as the ideal partner for anyone who wants to make their dream come true in the noble material. In fact, the production of glasses is not set aside but the market choice is to offer everything that is possible to achieve with wood. The ten-year experience in the field of carpentry has in fact made it possible to propose itself as the company capable of achieving what the customer imagines with a unique and highlevel "tailored" service. For more information, visit the Vedolegno Facebook page. n

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edolegno, brand già affermato per la produzione di occhiali in legno lamellare di altissima qualità, si propone con un prodotto di eccellenza, una bicicletta in legno interamente realizzata a mano con caratteristiche tecniche e di design di assoluto valore. Non è certo il primo modello realizzato in questo materiale, ma è sicuramente il primo fatto interamente a mano con le essenze più pregiate ed una infinità di dettagli personalizzabili a piacere dall’acquirente. Non solo l’introduzione di un nuovo prodotto nella linea ma un vero cambio di direzione che pone Vedolegno come il partner ideale per chiunque voglia realizzare il suo sogno nel nobile materiale. Infatti non viene accantonata la produzione di occhiali ma la scelta di mercato è quella di proporre tutto ciò che è possibile realizzare con il legno. L’esperienza decennale nel campo della falegnameria ha infatti permesso di potersi proporre come l’azienda in grado di realizzare quello che il cliente immagine con un servizio «tailored» unico e di altissimo livello. Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook Vedolen gno.



by Joseph Ralph Fraia

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How many times do we mention, invoke, wish, yearn, pray, or look for hope? And what exactly is ‘hope’? The crude dictionary’s definition is “a feeling of expectation and desire for a certain thing to happen.” A feeling. Simply a feeling. Not an action or a fact. An emotion, not a tangible object. Hope is an aspiration with an inherent dent. We hope for something when we aren’t that sure about an outcome. Otherwise, we would be confident, not hopeful. But if that is all hope can be, why do we rely so much on it? If you think about it, we likely invoke hope when we think or believe that the odds are not entirely in our favor or that something might not go the way we want despite our efforts or skills. Hope can also be that maybe we did some wrong or bad, and we ‘hope’ to not face the consequences or get caught. We start seeing that hope is not necessarily and exclusively an ‘innocent’ feeling after all. That is only one of the reasons why, when we face uncertainty, odds, or unclear outcomes, hope is not a plan. Unfortunately often is a coping mechanism to mask our inadequacy, guilt, limitations, unpreparedness, and shortsightedness. But, sometimes, it is genuinely a reaction to the overwhelming weight of destiny and the reminder of how little our impact can be in the grand scheme of the Universe. Either way, we can see that hope is not really a smart way to face adversities, is it? So why, instead of simply hoping, we don’t try for once to assess the situation that concerns us.To make a list of what would need to happen, reduce the odds and rely less on chance and more on cause and effect. To understand what is required from us, if we need help, and what kind of help. To work on secondary options and different possible outcomes. The answer is that we can. All we need to do is stop hoping and come up with a good plan! For more insights, check lifeisatreasurehunt.com or email at info@lin feisatreasurehunt.com

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uante volte menzioniamo, invochiamo, desideriamo, aneliamo, preghiamo o cerchiamo speranza? E cos'è esattamente la "speranza"? La grezza definizione del dizionario è "un sentimento di aspettativa e desiderio che una certa cosa accada". Un sentimento. Semplicemente una sensazione. Non un'azione o un fatto. Un'emozione, non un oggetto tangibile. La speranza è un'aspirazione con un difetto intrinseco. Speriamo in qualcosa quando non siamo così sicuri di un risultato. Altrimenti saremmo fiduciosi, non speranzosi. Ma se questo è tutto cio’ che la speranza puo’ essere, perché ci affidiamo così tanto a lei? Se ci pensi, probabilmente invochiamo la speranza quando pensiamo o crediamo che le probabilità non siano del tutto a nostro favore o che qualcosa potrebbe non andare come vorremmo nonostante i nostri sforzi o abilità. La speranza può anche essere che forse abbiamo fatto qualcosa di sbagliato o malvagio e "speriamo" di non affrontare le conseguenze o di essere scoperti. Iniziamo a vedere che la speranza non è necessariamente ed esclusivamente un sentimento "innocente", dopo tutto. Questo è solo uno dei motivi per cui, quando affrontiamo incertezze, probabilità o risultati poco chiari, la speranza non è un piano. Purtroppo spesso è un meccanismo di adattamento per mascherare la nostra inadeguatezza, senso di colpa, limiti, impreparazione e miopia. Ma, a volte, è genuinamente una reazione al peso schiacciante del destino e il promemoria di quanto poco possa essere il nostro impatto nel grande schema dell'Universo. Ad ogni modo, possiamo vedere che la speranza non è davvero un modo intelligente per affrontare le avversità, vero? Allora perché, invece di semplicemente sperare, non proviamo per una volta a valutare la situazione che ci riguarda. Fare un elenco di ciò che dovrebbe accadere, ridurre li rischi e fare meno affidamento sul caso e più su causa ed effetto. Capire cosa ci viene richiesto da una situazione, se abbiamo bisogno di aiuto e che tipo di aiuto. Lavorare su opzioni secondarie e diversi possibili risultati. La risposta è che possiamo.Tutto quello che dobbiamo fare è smettere di sperare e concepire un buon piano! Per ulteriori approfondimenti visita lifeisatreasurehunt.com o scrivi a info@lifeisatreasurehunt.com n



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L'Anno Che Verrà Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. Da quando sei partito c'è una grossa novità, l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va.

E si farà l'amore ognuno come gli va, anche i preti potranno sposarsi ma soltanto a una certa età, e senza grandi disturbi qualcuno sparirà, saranno forse i troppo furbi e i cretini di ogni età.

Si esce poco la sera compreso quando è festa e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra, e si sta senza parlare per intere settimane, e a quelli che hanno niente da dire del tempo ne rimane.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento di essere qui in questo momento, vedi, vedi, vedi, vedi, vedi caro amico cosa si deve inventare per poterci ridere sopra, per continuare a sperare.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce anche gli uccelli faranno ritorno. Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno, anche i muti potranno parlare mentre i sordi già lo fanno.

E se quest'anno poi passasse in un istante, vedi amico mio come diventa importante che in questo istante ci sia anch'io. L'anno che sta arrivando tra un anno passerà io mi sto preparando è questa la novità Lucio Dalla

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The coming year Dear friend, I am writing to you so I get a little distracted and since you are much stronger I will write to you. Since you left there is a big news, the old year is over now but something is still wrong here.

And everyone will make love as they like, even priests will be able to marry but only at a certain age, and without great disturbances someone will disappear, maybe they will be too clever and idiots of all ages.

There is little going out in the evening including when it is a party and there are those who put sandbags by the window, and you are without speaking for weeks, and to those who have nothing to say some time remains.

See dear friend what I write and tell you and how happy I am to be here right now, See, see, see, see, see dear friend what has to be invented to be able to laugh at it, to keep hoping.

But the television said the new year it will bring about a transformation and we are all already waiting it will be three times Christmas and party all day, every Christ will come down from the cross the birds will also return. There will be food and light all year round, even the dumb will be able to speak while the deaf already do.

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And if this year then passed in an instant, see my friend how it becomes important that in this moment there is me too. The year that is coming in a year will pass I'm preparing this is the news Lucio Dalla


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L’anno che verrà

CHIOGGIA ... LO DICE IL NEW YORK TIMES

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by Matteo Tornielli ed Elisa Lanotte photo by Alessandro Boscolo Agostini


Il New York Times ci da 52 mete da visitare nel 2022, sparse in tutto il mondo ma legate da una caratteristica comune. Prima in classifica: Chioggia, nota anche come la piccola Venezia…

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nche in quest’anno particolare il New York Times ha stilato la lista delle 52 mete da visitare durante questo 2022! Da quando è arrivato il Covid abbiamo dovuto cambiare e ridimensionare tanti aspetti della nostra sfera privata, meno contatti, meno relazioni o relazioni a distanza (il famoso ormai metro), le mascherine e le limitazioni degli spostamenti, meno viaggi, o solo quelli strettamente necessari e tante altre rinunce, ma sapete cosa? Non credo che questo virus abbia portato solo conseguenze negative, credo che qualcosa ci abbia comunque insegnato! Ci ha reso più attenti, più consapevoli nelle scelte e ci ha ridato il valore del tempo che avevamo un po’ perso spinti dalle mille faccende lavorative o domestiche! Ed è proprio questa la chiave di lettura scelta dalla testata per le sue mete turistiche! Non i soliti luoghi ormai saturi di turismo, stracolmi di musei, ristoranti, resort o hotel di lusso, ma chicche meno conosciute e più spartane dove poter ritrovare la bellezza dell’unicità, i colori e i profumi autentici, ma non solo questo. I luoghi scelti guardano anche al futuro per sostenibilità, green e di tutela della biodiversità e delle popolazioni che ci abitano… Ciò che sorprende (ma neanche troppo) è che sono presenti anche 3 mete del nostro stivale! “Visitare altri luoghi culturalmente ricchi come Chioggia può aiutare ad alleviare la pressione su Venezia”, Così scrive il NewYork Times parlando di Chioggia, più piccolina rispetto alla sopracitata provincia ma comunque che non teme confronti! I suoi ponti sui canali, le sue architetture, i suoi luoghi contribuiscono a dare al turista le stesse vibes di Venezia, spiagge e ottimo cibo hanno contribuito a farla arrivare sul podio. Un riconoscimento importante ed inaspettato.

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he New York Times from 52 possible destinations, scattered all over the world but linked by a common feature also in this particular year the New York Times has drawn up the list of 52 destinations to visit during this 2022! Since the Covid has arrived, we had to change and resize so many aspects of our private sphere, fewer contacts, fewer relationships or remote relationships (the famous meter), masks and movement limitations, less travel, or only those strictly needed I don't think this virus has brought only negative consequences, I believe something has been taught anyway! He made us more careful, more aware of the choices, and gave us the value of the time we had a little lost driven by the thousand work or domestic workmanship! And this is precisely the key to reading the newspaper for its tourist destinations! Not the usual now saturated places of tourism, wicked museums, restaurants, resorts, or luxury hotels, but lesserknown and more spartan pearls where you can find the beauty of uniqueness, colors, and authentic aromas, but not only this. The chosen places also look to the future for sustainability, green and protection of biodiversity, and the populations that live there ... what surprises (but not too much) is that there are also three destinations of our boot! First in the standings: Chioggia, or even told the small Venice ... "Visit other culturally rich places like Chioggia can help relieve pressure on Venice," so writes the New York Times talking about Chioggia, tinier than the aforementioned province but anyway that does not fear comparisons! His bridges on the canals, her architecture, her places help give tourists the same vibes of Venice, beaches, and great food have helped get it to the podium. An important and unexpected recognition.

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We met the newly elected mayor of Chioggia, Mauro Armelao, in this regard.

Abbiamo incontrato a questo proposito il neo eletto Sindaco di Chioggia Mauro Armelao.

What happened that the NewYork Times signals Chioggia among the most important destinations, indeed as before 52 to see in 2022? First of all, it was a wonderful surprise that our city had been named in the New York Times. I contacted the journalist, and I thanked you because from there he set a flywheel from an impressive tourist point of view there also contacted us books related to travel and tourism of Rai who will return in February. Everything is born from almost randomness because the journalist for private reasons stayed in our city last summer so most probably realized the potential both from a tourist point of view but also of the historical heritage we have in the historic center of Chioggia (but also of It is a beautiful satisfaction, to be in the 52 destinations to visit in 2022 because it has raped "pride Chieggiotto." Not happy then to crown all this, we are also among the ten finalists to become the European capital of culture in 2024, whose victory (if it were) would take us to work to re-launch our city and to make it back to being a protagonist.

Com’è successo che il New York Times segnali Chioggia tra le mete più importanti, anzi come prima delle 52 da vedere nel 2022? Innanzitutto è stata una bellissima sorpresa che la nostra città sia stata nominata sul New York Times. Ho contattato la giornalista, l’ho ringraziata perché da lì ha messo in moto un volano dal punto di vista turistico davvero imponente, ci hanno contattato anche rubriche legate ai viaggi ed al turismo della Rai. Nasce tutto da una quasi casualità perchè la giornalista per ragioni private ha soggiornato nella nostra città nell’estate scorsa quindi molto probabilmente si è accorta delle potenzialità dal punto di vista turistico, enogastronomico e anche del patrimonio storico che abbiamo nel centro storico di Chioggia (e anche di Sottomarina). È una bellissima soddisfazione, essere nelle 52 mete da visitare nel 2022 perché è rifiorito “l’orgoglio Chioggiotto”. Non contenti poi a coronare tutto questo siamo anche tra le 10 finaliste a diventare Capitale della Cultura nel 2024, la cui vittoria (se fosse) ci porterebbe a poter lavorare per rilanciare la nostra città e per farla tornare ad essere protagonista.


Quali sono, dal suo punto di vista, le caratteristiche che un turista americano in questo caso, cerca in una città come questa, spesso vista come la sorella piccola e meno importante di Venezia, che però ha delle caratteristiche uniche nel suo genere? Penso che il turista venga principalmente colpito dal fatto che Chioggia è comunque un’isola, facilmente raggiungibile tramite strade e che all’interno della stessa città esista un patrimonio artistico e storico invidiabile (lo dicevo anche alla giornalista portando ad esempio la Torre di Sant’Andrea che ha al suo interno l’orologio funzionante più antico al mondo) e tanti altri che ne fanno una meta allettante. Per non parlare poi del fatto che abbiamo una città dove si può mangiar bene, dove non manca niente (agricoltura, pesca, turismo etc) che può essere vissuta 365 giorni all’anno e non solo nel periodo estivo! Anche in un solo weekend si può vivere una piacevole esperienza turistica con, per esempio, il museo civico, il museo diocesano, le tantissime chiese che ci sono e tanto altro che vi lascio scoprire.

What are the characteristics that an American tourist, in this case, seeks in a city like this that often comes seen as the small and less important sister of Venice, who has unique features of its kind? I think the tourist is mainly struck by the fact that Chioggia is still an island, easily accessible via roads and that inside the same city there is an enviable artistic and historical heritage (I was also saying this to the journalist, taking for example the Torre di Sant’Andrea which has the oldest working clock in the world inside) and many others that make it an attractive destination. Not to mention the fact that we have a city where you can eat well, where nothing is missing (agriculture, fishing, tourism, etc.) that can be lived 365 days a year and not only in the summer period! Even on the weekend, you can have a pleasant tourist experience with, for example, the Civic Museum, the Diocesan Museum, the many churches that are there, and much more than I let you discover.

Grazie a questo articolo c’è stata questa spinta, questo orgoglio, come pensate di poter sfruttare questo per far conoscere meglio l’unicità di Chioggia e del territorio che ci sta attorno? Vero, il comune è molto vasto. La si sfrutta sentendola come una responsabilità di noi amministratori, pensando alla città del

Thanks to this article, there was this boost, this pride; how do you think you can exploit this to make the uniqueness of Chioggia and the territory better known about it? True, the municipality is very vast. It is exploited by feeling it as a responsibility of us administrators, thinking of the city of the

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future, thus expecting critical public works, I speak for example of the cycle paths to give a concrete response to the many German tourists who ask us for cycling and a venue mapping, (a clear choice if we add that a few steps away we also have the Po delta which goes very well with what cycling is), a series of prudent choices to offer our tourists and citizens more and more opportunities to experience our city 100% . An important mission.

futuro, prevedendo quindi anche opere pubbliche importanti, parlo ad esempio delle piste ciclabili per dare una risposta concreta ai tanti turisti tedeschi che ci chiedono il cicloturismo e una mappatura delle vie ciclabili, (scelta lampante se aggiungiamo che a pochi passi abbiamo anche il Delta del Po che si sposa benissimo con quello che è il cicloturismo) , una serie di scelte oculate per offrire ai nostri turisti e cittadini sempre più opportunità per vivere al 100% la nostra città. Una missione importante.

One last joke about why an American who does not know Chioggia but heard about Venice must choose it as a destination; what should he see and/or find? It comes to see the historic center that is immersed in the Venice lagoon (not for nothing we are the southernmost point of the lagoon), there is Italian cuisine, a beautiful city, citizens, and a hospitable and welcoming climate. It can breathe the pride in all because we are really proud of our reality.

Un’ultima battuta sul motivo per cui un americano che non conosce Chioggia ma ha sentito parlare appunto diVenezia debba sceglierla come meta, cosa dovrebbe vedere e/o trovare? Viene a vedere il centro storico che è immerso nella Laguna di Venezia (non per niente siamo il punto più a sud della Laguna), si trova cucina italiana, una bella città, cittadini e clima ospitale e accogliente. Può respirare l’orgoglio chioggiotto perché siamo veramente orgogliosi della nostra realtà.

An opportunity not to be missed so ... perhaps not served that the n suggestion came across the ocean.

Un’occasione da non perdere quindi… forse non serviva che il n suggerimento arrivasse dall’altra parte dell’oceano.


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L’anno che verrà

BOLLICINE

ITALIANE Bollicine italiane di rango per iniziare bene l’anno... Cosa berremo nel 2022 Le bollicine consigliate dai sommelier per il 2022

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by Luca Bonacini


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gni vino è un viaggio, una scoperta, un incontro, ci pone domande, sollecita risposte, stimola la nostra conoscenza, anche se non possediamo le abilità tecniche per capirlo fino in fondo. Non ci tratta con supponenza e non ci pone limiti, è bonario, democratico, partecipativo, vuole solamente conoscerci e per farlo ci guida alla sua essenza, invitandoci a incontrare chi ne è stato l’artefice, il vignaiolo. E il viaggio si fa più articolato, si colora di storie e vicende di famiglie impegnate da generazioni in un progetto, un’idea, un sogno, spesso originato dalla sussistenza, che poi diventa avventura alla quale ognuno infonde il suo personalissimo contributo, secondo attitudini. Una tradizione italica così radicata nei secoli quella del vino, da generare una curiosità senza precedenti nei globetrotter del gusto di ogni epoca. Per Paolo Monelli il vino era una faccenda di orgoglio nazionale, una sfida da vincere:“...bisogna imparare a fare il vino, a farlo bene e a farlo rispettare.” Per Mario Soldati il vino e il vignaiolo vivono un rapporto indissolubile:“Una identificazione, una immedesimazione per sempre inscindibile tra la persona e il vino, come tra alcuni artisti molto spontanei e la loro opera”. Per Gianni Brera il vino era inclusivo, conviviale, rivelatore, ma aveva le sue regole:“Da come tratta la bottiglia, prima e durante la mescita, induci la cultura enoica del tuo ospite. Molta gente crede che bastino i quattrini per bere bene: si può bere anche male con vino ottimo.” C’è qualcosa di speciale che lega il vino all’uomo, racconta nel 1998 Luigi Veronelli nella pubblicazione Ex-Vinis:“ Il vino scandisce i momenti più importanti della nostra vita e non di rado sono le bollicine ad essere in primo piano.“Negli anni ’80, Veronelli pubblicava il catalogo “Spumanti&Champagne” – ci riferisce Gian Arturo Rota, accanto a Luigi Veronelli per vent’anni, nel ruolo di direttore della casa editrice e della Guida Ristoranti e oggi Curatore dell’archivio Veronelli e Counselor professionista –. Sul piano numerico, sono superiori i secondi (305) ai primi (45).Tuttavia, nel titolo è contenuta appieno la sua idea sugli spumanti italiani: se ben curati, in vigna e in cantina, non temono confronto con gli Champagne”. Oggi una guida di questo tipo avrebbe equilibri molto diversi, il comparto vitivinicolo italiano degli spumanti negli ultimi anni ha fatto passi da gigante e dalle Alpi alla Sicilia gli amanti delle ‘bolle’ non hanno che l’imbarazzo della scelta. Cosa berremo dunque nel 2022? Quali sono le bollicine italiane ritenute più interessanti dai raffinati palati italiani? Lo abbiamo chiesto ad alcuni tra i più qualificati sommelier della Penisola, che ci svelano ciò che berranno nel 2022. Prosit!

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ach wine is a journey, a discovery, an encounter; it asks us questions, solicits answers, stimulates our knowledge, even if we do not have the technical skills to understand it fully. He does not treat us with arrogance and does not set us limits, and he is good-natured, democratic, participatory. He just wants to get to know us, and to do so, he guides us to his essence, inviting us to meet whoever did it, the winemaker. And the journey becomes more articulated. It is colored with stories and events of families engaged for generations in a project, an idea, a dream, often originating from subsistence, which then becomes an adventure to which everyone infuses his personal contribution, according to attitudes. . An Italian tradition so rooted over the centuries is that of wine, as to generate an unprecedented curiosity in the globetrotters of taste of every era. For Paolo Monelli, wine was a matter of national pride, a challenge to be won: "... you have to learn to make wine, to do it well and to make it respected." For Mario Soldati, wine and the winemaker live an indissoluble relationship: "An identification, an identification forever inseparable between the person and the wine, as between some very spontaneous artists and their work." For Gianni Brera, wine was inclusive, convivial, revealing, but it had its rules: "From how you treat the bottle, before and during serving, you induce the wine culture of your guest. Many people believe that money is enough to drink well: you can also drink badly with excellent wine. " There is something special that binds wine to man, says Luigi Veronelli in 1998 in the publication Ex-Vinis: " Wine marks the most important moments of our life, and it is not infrequently the bubbles that are in the foreground. "In the 1980s, Veronelli published the" Spumanti & Champagne "catalog - reports Gian Arturo Rota, alongside Luigi Veronelli for twenty years, in the role of director of the publishing house and of the Restaurant Guide and today Curator of the Veronelli archive and Professional Counselor -. From a numerical point of view, the latter (305) are superior to the former (45). However, the title fully contains his idea of Italian sparkling wines: if well cared for, in the vineyard and the cellar, they do not fear comparison with Champagnes ". Today a guide of this type would have very different balances, the Italian sparkling wine sector has made great strides in recent years, and lovers of 'bubbles' from the Alps to Sicily are spoiled for choice. So what will we drink in 2022? Which are the Italian bubbles considered most attractive by the refined Italian palates? We asked some of the most qualified sommeliers of the Peninsula who reveal what they will drink in 2022. Prosit!

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EROS TEBONI “SOMMELIER BEST OF THE WORLD WSA 2018” “Il vino è ricordo, memoria, ma anche socialità e incontro.Ad ogni bottiglia è legato un momento unico e irripetibile che ci accompagna, fa parte di noi e della nostra storia”. Zero 140 Pianeta Marte - Alta Langa 2008 Enrico Serafino. Una Riserva Pas Dosé Metodo Classico, tra le più importanti e significative dell’Alta Langa piemontese, punta di diamante della spumantistica italiana. I 140 mesi di permanenza sui lieviti le conferiscono le più classiche ed autoctone note espressive della Langa. Eleganza, sapidità, mineralità, profondità, insieme alla parte di frutta presente, si fondono in un mix straordinario dal perlage finissimo. Un brut fine, complesso, estremamente piacevole, che rivela struttura, corpo e grande versatilità, tanto da poter essere scelto sia come grande vino da meditazione, che a tutto pasto. Casa Caterina But Nature Cuvèè 60. Il gioiello dei fratelli Del Bono, nasce senza aderire al Consorzio Franciacorta, in totale libertà di pensiero. Un brut che rimane 60 mesi sui lieviti, dalla notevole intensità e bevibilità, una bollicina da ogni giorno che è capace di esprimere grande soddisfazione alla bevuta, piacevolezza e rotondità.

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EROS TEBONI "SOMMELIER BEST OF THE WORLD WSA 2018" "Wine is memory, memory, but also sociality and encounter. Each bottle is linked to a unique and unrepeatable moment that accompanies us, is part of us and our history ". Zero 140 Planet Mars - Alta Langa 2008 Enrico Serafino.A Riserva Pas Dosé Classic Method, one of the most significant in the Piedmontese Alta Langa, the spearhead of Italian sparkling wine. The 140 months of permanence on the lees give it the most classic and indigenous expressive notes of the Langa. Elegance, flavor, minerality, depth, and the fruit part present, come together in an extraordinary mix with a very fine perlage. A fine, complex, extremely pleasant brut that reveals structure, body, and great versatility, so much so that it can be chosen both as a great meditation wine and for the whole meal. Casa Caterina But Nature Cuvèè 60. The jewel of the Del Bono brothers was born without joining the Franciacorta Consortium, in total freedom of thought. A brut that remains 60 months on the lees, with a remarkable intensity and drinkability, a bubble for every day that can express great satisfaction when drunk, pleasantness, and roundness.


MARIKA ROSSI SOMMELIER DELL’HOTEL TYROL DI SELVA GARDENA “Per me il vino è umanità: il vino si condivide, ci fa ridere, confidare, dichiarare, il vino unisce e divide, ci porta a conoscere persone di ogni ceto sociale in ogni parte del mondo, eliminando le barriere, anche quella del tempo!” Alto Adige Brut Riserva 2015 di Weingut Pfitscher. Ho conosciuto Daniel Pfitscher nel 2018 nella sua meravigliosa nuova cantina casaclima a Montagna, in provincia di Bolzano, a 600 metri sul livello del mare. La piccolissima stanza che ospite le bottiglie del Brut Riserva per 42 mesi è un gioiello di precisione e cura. Le uve di questo Pinot Nero nascono nella zona di Gleno, su pendii molto scoscesi, rigorosamente lavorati manualmente dal fratello Hannes. Il progetto di creare uno spumante metodo classico è l’ultima sfida dei due fratelli, i quali ricevono tutto il mio supporto e sostegno: il Pinot Nero è il mio vitigno preferito e, seppur vinificato per essere uno spumante, rimane sempre un vino. Il colore del 2016, annata corrente, è intenso con riflessi ramati, come le nostre Dolomite tinte al tramonto dal sole. I profumi sono mediterranei, di pompelmo rosa e arancia sanguinella, con note di fiori e leggera crosta di pane. Il gusto ricco e persistente che può accompagnare cene importanti. Il mio abbinamento preferito è con una tartare di manzo dry-aged, 40-50 giorni, condita alla vecchia maniera con un contorno di purèe di patate al tartufo bianco. Buvoli Metodo Classico Brut Quattro. Marco oltre a essere un’amico è il produttore dei Pinot Neri spumantizzati più unici della penisola. Ci troviamo a Gambugliano, in provincia di Vicenza, immersi in un verde sconfinato di dolci colline colorate da una vegetazione spontanea e varia che profuma l’aria di passione per la terra. La sua casa è un salto nel passato, con mattoni a vista e i cani che ti accolgono festosi all’arrivo. Marco ha deciso di iniziare il progetto Buvoli una sera del 1997 assaggiando un blanc de noirs e, come me, innamorandosene perdutamente. Cloni francesi allevati in biologico e biodinamico su terreni diversi per raccogliere le tutte espressioni della terra. Dei suoi spumanti io adoro per forza e opulenza il suo “Quattro”, dopo una lunga cena o degustazione lo adoro per rinfrescare il palato con tenacia e innescare la scintilla del dopo cena filosofico. Quattro anni di affinamento sui lieviti e l’assemblaggio di annate diverse con il tocco magico della riserva Solera, creano un vino intenso e persistente, dal colore aranciato carico, profumato di frutta rossa e spezie orientali con un finale infinito.

MARIKA ROSSI SOMMELIER FROM HOTEL TYROL IN SELVA GARDENA "For me, the wine is humanity: the wine is shared, makes us laugh, trust, declare.The wine unites and divides, leads us to meet people of every social class in every part of the world, eliminating the barriers, even that of time! " High Adige Brut Reserve 2015 by Weingut Pfitscher. I met Daniel Pfitscher in 2018 in his wonderful new Casaclima winery in the mountains, in the province of Bolzano, 600 meters above sea level. The tiny room that guest the bottles of the Brut reserve for 42 months is a precision and care jewel.The grapes of this black Pinot are born in the Gleno area, on very steep slopes, strictly worked manually by his brother Hannes.The project to create a classic method sparkling wine is the last challenge of the two brothers, who receive all my support and support: Pinot Nero is my favorite vine and, although vinified to be a sparkling wine, always remains a wine. The color of 2016, current vintage, is intense with ramaths reflections, like our dolomite dyes at sunset from the sun. The perfumes are the Mediterranean, of pink grapefruit and blood orange, with notes of flowers and a light bread crust. The rich and persistent taste that can accompany important dinners. My favorite pairing is with a dry-aged beef tartare, 40-50 days, seasoned with the old way with a contour of white truffle potato puree. Bulvoli Classic Method Brut Quattro. Marco, in addition to being a friend, is the producer of the most unique sparkling black pinots on the peninsula. We are in Gambugliano, in the province of Vicenza, immersed in a boundless green with sweet colored hills by spontaneous vegetation and varies that it smells the air of passion for the earth. His house is a leap in the past, with exposed bricks and dogs that welcome you upon arrival. Marco has decided to start the project to the boil one in 1997, tasting a blanc de noir and, like me, in love in falling in love. French clones are raised in biological and biodynamic on different land to collect all earth expressions. I love his sparkling wines for strength and opulence his "four" after a long dinner or tasting. I love him to refresh the palate with tenacity and trigger the spark of after philosophical dinner. Four years of refinement on the yeasts and the assembly of different vintages with the magic touch of the Solera Reserve create an intense and persistent wine, with an orange color load, perfumed with red fruit and oriental spices with an infinite finish.

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STEFANIA RUGGERI MAÎTRE SOMMELIER HOTEL EDEN - ROME "When I think of the wine, I think of the feeling of union that generates.Wine for me is sharing experiences, stories, conviviality, the discovery of unforgettable territories and trips ". The Palazzola Riesling. Mr. Grilli embodies all that the world of wine must offer. It speaks to you for hours, telling you the origin of your passion, its production methods with disarming competence and simplicity.The cellar is located near Terni, on a hill in the middle of a truly deflected area, difficult to find if not guided, and the town is called Vascigliano di Stroncone.The producer has a large collection of previous years with interesting evolutions and is worn by the ancestral method. Their most significant product is the Riesling Classic Method Brut the building, at all trivial, result of a 40-month stop on yeasts (indigenous) excellent complexity and recalls to dried fruit, in perfect agreement with the holiday period. Last But Not Least, very affordable prices for an exciting range of products! Always for an affective issue and for the enhancement of a territory that gives me a lot to the level of emotions, I would premiere the Langhe with Alta Langa of Ettore Germano. An extra Brut DOCG based on Pinot Nero and Chardonnay, well-made, elegant, and gastronomic, versatile in combination and consistent with expectation and territory. A sparkling wine that satisfies both the demanding palate and the little expert. Even Sergio Germano has so much expertise to share and a spirit from Vignerons who could make anyone in love with wine.

STEFANIA RUGGERI MAÎTRE SOMMELIER HOTEL EDEN - ROMA “Quando penso al vino penso al sentimento di unione che genera. Il vino per me è condivisione di esperienze, racconti, convivialità, scoperta di territori e viaggi indimenticabili”. La Palazzola Riesling. Il Sig. Grilli incarna tutto quello che il mondo del vino deve offrire.Ti parla per ore raccontandoti l’origine della sua passione, i suoi metodi di produzione con una competenza e semplicità disarmante. La cantina è ubicata vicinoTerni, in collina in mezzo a una zona davvero defilata, difficile trovarla se non guidati, la località si chiamaVascigliano di Stroncone. Il produttore dispone di una grande collezione di annate pregresse con evoluzioni interessanti ed è un cultore del metodo ancestrale. Il loro prodotto più significativo è il riesling metodo classico brut La Palazzola, per niente banale, risultato di una sosta di 40 mesi sui lieviti (indigeni) ottima complessità e richiami alla frutta secca, in perfetto accordo col periodo festivo. Last but not least, prezzi abbordabilissimi per una gamma di prodotti veramente interessante! Sempre per una questione affettiva e per valorizzazione di un territorio che mi da tantissimo a livello di emozioni, premierei le langhe con Alta Langa di Ettore Germano. Un DOCG extra brut a base di Pinot nero e Chardonnay, ben fatto, elegante e gastronomico, versatile nell’abbinamento e coerente con l’aspettativa e il territorio. Uno spumante che accontenta sia il palato esigente che il poco esperto.Anche Sergio Germano ha tanta competenza da condividere e uno spirito da vignerons che potrebbe far innamorare del vino chiunque.


ILARIO PERROT SOMMELIER ALCHIMIA - MILANO “Il vino è arte, passione e una grande espressione ed esaltazione del territorio in cui viene prodotto”. Secolo novo – Le Marchesine. E’ un vino di notevole eleganza, dall’effervescenza molto sottile e con una grandissima mineralità data dalle rocce della collina. Si presta anche a lunghi affinamenti dopo la sboccatura. Pas dosè blanc de noirs di Contratto For England. Esprime tutto il carattere del Pinot Noir che richiama i suoli calcareo-marnosi tipici dell’Alta Langa, a cui fa seguito un’avvolgente nota di fiori, lieviti e affumicatura seguita da toni più caldi, frutti rossi (ribes e mirtillo). In bocca ritroviamo gli stessi toni olfattivi con un carattere molto deciso e bilanciato, quasi sapido, di lunga persistenza unito ad una grande freschezza.

ILARIO PERROT SOMMELIER ALCHIMIA - MILAN "Wine is art, passion and a great expression and exaltation of the territory in which it is produced." Secolo Novo - Le Marchesine. It is a wine of considerable elegance, from very light effervescence and with a great minerality given by the hill's rocks. It also lends itself to long refinements after the blog. Pas dosè blanc de noirs of contract for england. It expresses all the character of Pinot Noir, who recalls the typical limestone-marnosis soils of the Alta Langa, to which he follows an addiction note of flowers, yeasts and smoked followed by warmer tones, red fruits (currants and In the mouth, we find the same olfactory tones with a very decisive and balanced, almost sapid, long persistence combined with great freshness.

NICOLA ULTIMO SOMMELIER F&B MANAGER H. PARK HYATT - MILANO “Il mondo del vino è affascinante, ogni giorno ti introduce a nuove esperienze e a nuove culture”. Due etichette ben distinte, che sottolineano l’importanza di due grandi bolle italiane, prodotte in territori molto diversi fra loro. Giulio Ferrari riserva del Fondatore. Rappresenta l’eccellenza che si sviluppa nell’eleganza e nella piacevolezza, una grande etichetta per un grande evento. Monterossa Cabochon Rosé. Una delle etichette più interessanti e attuali del panorama dei brut rosè italiani, per una bevuta fine e fruttata dal carattere ben definito.

NICOLA ULTIMO SOMMELIER F & B MANAGER HOTEL PARK HYATT - MILAN "The world of wine is fascinating, every day introduces you to new experiences and new cultures." Two distinct labels, which emphasize the importance of two prominent Italian bubbles, were produced in very different territories between them. Giulio Ferrari Reserve of the founder. It represents the excellence that develops in elegance and pleasantness, a large label for a great event. Monterossa Cabochon Rosé. One of the most exciting and current labels of the Italian Brut Rosé panorama, for a refined and fruity drink from the well-defined character.

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FRANCESCO CIARIA MAÎTRE SOMMELIER OF SAN DOMENICO DI IMOLA "I grew up in a family where wine has always belonged to the table, so much so that my father produces it for self-consumption and to give it to friends, in a ritual that repeats each In every memory tied to my adolescence, in lunches and family dinners, the wine was always there, but I never thought the world of wine would become my job when I chose the hotel school to become a cook. I am grateful to this profession that made me meet so many small artisans who, with their work enhance difficult territories, and you may not share the fruit of their efforts with us. " Reserve Lunelli 2012 Ferrari. Also, in 2022 you will not be able to miss a good bottle of Ferrari of the Lunelli family, our local excellence synonymous bubbles qualities. A thick, creamy, rich, elegant bubble satisfies both the connoisseur and the wine neophyte. Mattaglia Blanc de Noirs 2016 Cantina dela volta. A classic method that bears the signature by Christian Bellei, which I consider among the most interesting and pleasant bubbles of the Bel Paese. Made of blank pinot, black Pinot is fine and complex, dynamic and enveloping. The long rest on the yeast gives it vinosity and persistence.

FRANCESCO CIORIA MAÎTRE SOMMELIER DEL SAN DOMENICO DI IMOLA “Sono cresciuto in una famiglia dove il vino è sempre appartenuto alla tavola, tanto che mio padre lo produce per autoconsumo e per regalarlo agli amici, in un rituale che si ripete ad ogni vendemmia. In ogni ricordo legato alla mia adolescenza, nei pranzi e nelle cene in famiglia, il vino c’era sempre, ma mai avrei pensato che il mondo del vino sarebbe diventato il mio lavoro, quando scelsi la scuola alberghiera per diventare cuoco. Sono grato a questa professione che mi ha fatto incontrare tanti piccoli artigiani che con il loro lavoro valorizzano territori difficili e impervi per condividere il frutto dei loro sforzi con noi.” Riserva Lunelli 2012 Ferrari. Anche nel 2022 non potrà mancare sulle tavole italiane una buona bottiglia dì Ferrari della famiglia Lunelli, eccellenza nostrana sinonimo dì bollicine dì qualità. Una bollicina di spessore, cremosa, ricca, elegante, che accontenta sia l’intenditore che il neofita del vino. Mattaglio blanc de noirs 2016 Cantina della volta. Un metodo classico che porta la firma di Christian Bellei, che considero tra le bollicine più interessanti e piacevoli del Bel Paese. Realizzato a base di Pinot nero vinificato in bianco è fine e complesso, dinamico e avvolgente, la lunga sosta sui lieviti gli dona vinosità e persistenza.

MIRKO RAZZINI SOMMELIER RESTAURANTS GRAND HOTEL TREMEZZO "The wine for me is a passion, but it is also sharing, sociality, cultural exchange, history, geography, my favorite subjects since the time of the school.The wine was, and always the engine of philosophical speculation will be ". Franciacorta ABB Mosnel 2015. A 100% Chardonnay classic method produced by small artisans. A cellar that is among the founders of the Fivi movement, the independent winemakers, a federation that is leading essential innovations into the world of wine, and this year celebrates the first ten years of life. We introduced it on paper this year for elegance and pleasantness. Franciacorta Silky Way Vineyards Cenci. A very small biodynamic producer with no more than three hectares of vineyards and very limited production of bottles. Based on Chardonnay, a small part of Pinot Banco is added; it expresses a very particular style characterized by cleaning and great personality.

MIRKO RAZZINI SOMMELIER RISTORANTI DEL GRAND HOTELTREMEZZO “Il vino per me è una passione, ma è anche condivisione, socialità, scambio culturale, storia, geografia, le mie materie preferite fin dai tempi della scuola. Il vino è stato e sempre sarà il motore della speculazione filosofica”. Franciacorta ABB Mosnel 2015. Un metodo classico 100% chardonnay, prodotto da piccoli artigiani. Una cantina che è tra i fondatori del movimento FIVI, i vignaioli indipendenti, una federazione che sta portando importanti innovazioni nel mondo del vino e quest’anno festeggia i primi dieci anni di vita. Lo abbiamo introdotto in carta quest’anno, per l’eleganza e la piacevolezza. Franciacorta La Via della seta - Vigneti Cenci. Un piccolissimo produttore biodinamico con non più di tre ettari di vigneti e una produzione limitatissima di bottiglie. A base di Chardonnay a cui si aggiunge una piccola parte di Pinot banco, esprime uno stile molto particolare che si caratterizza per pulizia e grande personalità.


ANDREA CIARDI MAÎTRE SOMMELIER CASTELLO DI CASOLE A BELMOND “Il vino è una passione e un modo di esprimersi, ogni bottiglia è il quadro di un pittore o il lavoro di uno scultore, non ne esiste una uguale all'altra. Dietro ogni etichetta c'è sempre qualcosa da scoprire, storie di uomini e famiglie che grazie al vino raccontano la loro terra e la loro cultura e ti permettono di fare il giro del mondo stando seduti con un bicchiere in mano” Der Blauwal Riserva 2012 Extra Brut Trento DOC - Metodo Classico – Cesconi. La cuvèe Der Blauwal, che in tedesco, significa “La Balena Blu”, nasce a Pressano, da viti di chardonnay a pergola di oltre 45 anni coltivate sulla collina Garli, in regime biodibamico. Giallo dorato con perlage fine e continuo, dove spiccano profumi di frutta esotica, fiori d’arancio e una mineralità che ricorda la pietra focaia per un bouquet ricco ed elegante.Almeno 84 mesi di sosta sui lieviti donano a questo vino grande complessità e struttura, ma è la qualità delle uve che ci regala in bocca uno spumante secco, elegante ed avvolgente, dal gusto cremoso e fresco con un finale lungo e minerale. Uno spumante a tutto pasto, piacevolissimo da bere con pesce e crostacei, sia crudi che cotti. Tenuta Montauto (Manciano) - Metodo Classico Sangiovese. Da buon maremmano non potevo non inserire uno spumante della mia terra. Un’interessante metodo classico con uve Sangiovese, realizzato in provincia di Grosseto, a dieci chilometri dalla costa, su una collina a 200 metri slm, caratterizzata da forti escursioni termiche, con vigneti di 15 anni, lavorati in osservanza al biologico, su terreni argillosi e ricchi di quarzo. La sosta sui lieviti di 24 mesi esprime un vino di pronta beva, dal colore giallo dorato e riflessi di rosa antico, una bolla fine, persistente, vigorosa, per niente aggressiva, sostenuta da una notevole freschezza e mineralità.Al naso profumi di frutta, agrumi, crosta di pane e una piacevole nota di n lievito. Da bere a tutto pasto o con piatti a base di pesce.

ANDREA CIARDI MAÎTRE SOMMELIER CASTELLO DI CASOLE IN BELMOND "Wine is a passion and a way of expressing each other; each bottle is the picture of a painter or the work of a sculptor, there is no equal to the other. Behind every label, there is always something to discover, stories of men and families that thanks to the wine tell of their land and their culture and allow you to go around the world while sitting with a glass in hand " Der Blauwal Reserve 2012 Extra Brut Trento DOC - Classic method - Cesconi. The Cuvèe der Blauwal, which in German means "the Blue Whale," was born at pressing, from chardonnay screws to pergola over 45 years cultivated on the hill garli, in the biodynamic regime. Golden yellow with fine and continuous perlage, where scents of exotic fruits, orange flowers, and minerality reminiscent of the focay stone for a rich and elegant bouquet. At least 84 months of rest on yeasts give this wine great complexity and structure to this wine, but it is the quality of the grapes that give us a dry, elegant, and enveloping sparkling wine, with a creamy and fresh taste with a long and mineral finish. Sparkling wine at the whole meal, enjoyable to drink with fish and crustaceans, both raw and cooked. Tenuta Montauro (Manciano) - Classic Sangiovese method. As a good Maremman, I could not insert a sparkling wine of my land. An interesting classic method with Sangiovese grapes, made in the province of Grosseto, ten kilometers from the coast, on a hill at 200 meters above sea level, characterized by strong thermal excursions, with 15-year-old vineyards, worked in observance to the biological, up The rest on the yeasts of 24 months expresses a ready wine drink, from golden yellow color and reflections of ancient rose, a fine, persistent, vigorous bubble, at all aggressive, supported by remarkable freshness and minerality.The perfumes of fruit, citrus fruit, bread crust, and a pleasant yeast note. n To drink to the whole meal or with fish dishes.

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L’anno che verrà

FUGA IN PER RACCONTARE 44

by Giovanna Repossi


Riccardo Romani, dal giornalismo di guerra ai documentari con un Premio Oscar, sempre di corsa. Nelle sue immagini di guerra un monito che, purtroppo, sembra non bastare dati gli avvenimenti di questi primi mesi dell’anno....

i eravamo incontrati l’ultima volta su un campo di gara. Riccardo, giovane cronista sportivo, seguiva il Mondiale Offshore per La Gazzetta dello Sport, io quel titolo cercavo di vincerlo. Era un giornalista atipico per quell’ambiente, ancora un po’ ingenuo ma appassionato. Forse proprio quei viaggi col circo degli offshore gli hanno fatto scoprire la sua voglia di spaziare. Non a caso la sua prima vacanza, l’ha spesa per scappare a Sarajevo, la città assediata durante la guerra di Yugoslavia. Lo sport non gli bastava più. Ha lasciato la Gazzetta, si è trasferito a New York. L’ho ritrovato 25 anni dopo su Instagram grazie alle sue foto suggestive e potenti. Così abbiamo riannodato la nostra storia. Da allora Riccardo Romani ha messo in pausa il giornalismo per dedicarsi ai documentari. E’ vocazione scoperta per strada, una scelta che lo ha portato ad affiancare il premio Oscar Alfonso Cuaròn con il quale sta lavorando a un film sulla vita di Howard Bingham, l’amico e fotografo personale di Muhammad Ali. Non capita spesso che un italiano sia a capo di un progetto del genere. Ma andiamo per ordine.

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Come si arriva a lavorare con un Premio Oscar dopo essere partiti dalla Formula Uno del mare? Quando ho lasciato lo stipendio sicuro a Milano per trasferirmi a New York a fare il free lance, non lo immaginavo certo. In quegli anni l’unico obiettivo era a pagare l’affitto facendo quello che amavo di più, i reportage. Ho sempre ascoltato il mio istinto facendo quello che desideravo, ho avuto la fortuna di una famiglia che mi ha sempre sostenuto, il resto me lo sono guadagnato sul campo.

How someone like you go from covering Offshore Racing to an Award Winner Director? When I gave up my safety and my job in Milano to move to New York as a free-lance journalist, I could not envision my future. My only concern was to make some money and pay the rent at the end of the month while doing what I love the most, good reporting. I have always followed my instinct in life, always pursue my dreams. I was lucky enough to have a supporting family on my side. Everything else I have earned on my own.

he last time I had seen Riccardo it was at a powerboats event. He was a young reporter covering the Offshore World Championship for Italian daily Gazzetta dello Sport, I was trying to win that Championship. Riccardo Romani was an odd journalist for that environment, certainly passionate but a bit naïve. I guess all the traveling along with the powerboat circus, instilled him with the desire to stretch his professional range. Nevertheless, the first vacation he took from the sport daily newspaper, was to fly into the Former-Yugoslavia’s war. A week into the sieged city of Sarajevo. Sport journalism was not enough for him. He quit Gazzetta and moved to New York to free-lance. I have found Riccardo back on Instagram almost 25 years later. I was impressed by the assertive and powerful style of his pictures. All of sudden we reconnected and I was able to better understand his trajectory through those years. Riccardo found his calling along the way, a vocation that allowed him to pair with Award Winner Director Alfonso Cuarón.After beginning their collaboration in 2006, Alfonso and Riccardo are now working together on project about the life of Howard Bingham, Muhammad Ali’s best friend and personal photographer. It is pretty rare for an Italian filmmaker to work at that level. But let’s take one step at the time.

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When can you say was the turning point? I am still unsure I made the right decisions and possibly this is my secret.The key moments in my profession are probably two.The first, a tragic event. September 11. I believe that horrific and painful time pushed me to become a better journalist. After that I was offered to work for television and prestigious magazines. I was on a plane almost every week. Some serious travelling. Iraq, Afghanistan, Somalia, South America. I worked for everybody in the Media business. Where a story surfaced, I was there in no time. The second pivotal moment was my encounter with Alfonso Cuaròn. He was dating one of my friend so we started hanging out at times.Then he realized what kind of journalism I was doing and he asked me to collaborate to a small documentary that was released along with his feature movie Children Of Men. It was a documentary about climate change, refugee crisis, inequality… The year? 2006. It sounded so boring at that time…

Qual è stato il momento della svolta? Non sono ancora sicuro di aver fatto la scelta giusta, forse questo è il segreto. Direi però che i momenti chiave sono due. Il primo, tragico, è l’11 settembre. In quella fase dolorosa ho fatto un salto professionale enorme. Ho iniziato a lavorare per la tv e a viaggiare sul serio. Iraq, Afghanistan ma anche Somalia e tanto Sudamerica. Ho lavorato praticamente per tutti. Dove c’era una storia, andavo. Il secondo momento è il mio incontro con Alfonso Cuarón. Lui si era innamorato di una mia amica che poi ha sposato. Abbiamo iniziato a frequentarci. Quando ha scoperto quel che facevo, mi ha coinvolto in un progetto legato al suo film “I figli dell’uomo”. Un documentario sui guasti del pianeta. Rifugiati, cambiamenti climatici, disuguaglianze… Nel 2006 sembravano temi noiosi… E li la mia vita è cambiata.

Your passion for photography came first. I wouldn’t say was a passion of mine. It was more of a necessity.Written articles did not pay much. I had to add images. So, I studied, developed a lot off focus rolls and finally found my way. In time I became passionate about photography.As well as I have quickly realized how good footage can be powerful for tv or the big screen.Thanks to Sky, I have produced and directed documentaries I very proud of.

La passione per la fotografia era arrivata prima però. Più che una passione era un’esigenza. Il pezzo scritto era pagato meno delle fotografie. Dovevo fare di necessità virtù. Così mi sono messo a studiare. Col tempo ho imparato ad amarla. Così come ho colto le potenzialità dell’immagine in senso televisivo. Grazie a Sky, per cui ho lavorato oltre dieci anni, ho avuto modo di realizzare documentari di cui vado orgoglioso.

Why did you abandon journalism? I believe it would be more accurate to say journalism has abandoned

Perché hai deciso di lasciare il giornalismo? È il giornalismo che ha abbandonato me. Lo scenario attuale


dei media italiani non si adatta al tipo di reportage che amo. Nessuno investe più. Prevale un concetto di giornalismo a basso costo e scarsa qualità. All’estero non è così. E comunque per fare buoni documentari devi prima essere un bravo giornalista.

me. The current Italian scene when it comes to Media coverage doesn’t provide anymore the right frame for in-depth reportages like the ones I was making. Outside Italy the situation is different. But one thing for sure, to make great documentaries your first must be an excellent journalist.

Scegli temi sempre a sfondo sociale? Non è una scelta consapevole. Prima di tutto mi colpiscono le storie delle persone che sono molto più avvincenti di tante fiction. E poi viviamo in un contesto storico che offre spunti per racconti che abbiano un impatto anche sociale.

It seems you are attracted by topics that have a social impact. I am not doing it consciously.What attracts me over all is the human aspect of a story, its value. Most of the time real life provides the thrill no fiction is able replicate. The context we live in presents so many clues inevitably related to social issues.

Lavorare a Hollywood è tanto diverso rispetto all’Italia? Lavorare nei documentari negli Usa in genere è molto gratificante. Farlo a questo livello è stupendo. Ma per il futuro ho a cuore un progetto che mi riporterà a casa.

Is it that different working in Hollywood compared with Italy? To work in documentaries in the US is is extremely gratifying.To be able to work with people of this caliber is humbling. But in the next future I will start a project that will take me back close to home.

Di cosa si tratta? Un documentario sull’immigrazione e sul concetto di integrazione in collaborazione con il network Orange Table di Milano. Vorrei raccontare con un film una realtà della quale noi europei – e non solo – abbiamo una percezione totalmente sbagliata. La cosa più bella alla fine della proiezione è quando il pubblico ti ringrazia dicendo: “Non avrei mai creduto che le cose stessero così”. Ecco, c’è un gran bisogno di capire come stanno le n cose davvero.

What the project is about? It’s a movie focused on the concept of integration. I will explore extensively the immigration issue in collaboration with Orange Network, based in Milan. As Europeans we have a completely wrong perception of the whole phenomenon of immigration, we are biased most of the time.The best thing that can happen to a documentary filmmaker is when at the end of the movie someone from the audience approaches you and tells you: “I’ve never thought things were that way”. n There is a great need to understand how things really are.

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L’anno che verrà

IL 2022 A NEW YORK N you!

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2022Exhibitions Sherlock Holmes in 211 Objects (till April 15) This exhibition, located at the Grolier Club in Lenox Hill, will feature "an unrivaled number" of Sir Conan Doyle's belongings.Among these belongings are short story manuscripts, holograph letters from Conan Doyle to friends, a book idea, a calendar note where Doyle wrote "killed Holmes" on, and a handwritten speech where the author explains the killing of Sherlock Holmes.

Mostre 2022 Sherlock Holmes in 211 oggetti (fino al 15 aprile) Questa mostra, situata al Grolier Club di Lenox Hill, presenterà "un numero impareggiabile" degli effetti personali di Sir Conan Doyle. Tra questi oggetti ci sono manoscritti di racconti, lettere olografiche di Conan Doyle ad amici, un'idea per un libro, una nota di calendario in cui Doyle scrisse "Holmes ucciso" e un discorso scritto a mano in cui l'autore spiega l'uccisione di Sherlock Holmes.

Tomás Saraceno: Particular Matter(s) (February 11 - April 17) Hosted by The Shed, located in the Bloomberg Building at 545 W 30th St, “Tomás Saraceno: Particular Matter(s)" features a 95-footdiameter installation commissioned for the exhibit called "Free the Air: How to hear the universe in a spider/web.” The exhibition will fill the soaring 17,000-square-foot space and will emit vibrations from the movement of particles in the air and a spider’s entangled webs.”

Tomás Saraceno: Questioni particolari (11 febbraio - 17 aprile) Ospitato da The Shed, situato nel Bloomberg Building al 545 W 30th St, "Tomás Saraceno: Particular Matter(s)" presenta un'installazione di 95 piedi di diametro commissionata per la mostra intitolata "Libera l'aria: come ascoltare l'universo in un ragno/una ragnatela. La mostra riempirà lo spazio impennata di 17.000 piedi quadrati ed emetterà vibrazioni dal movimento delle particelle nell'aria e dalle ragnatele di un ragno".

YC is slowly coming back to normal, and dozens of new exhibitions and festivals are being planned for 2022. Here is the short list of the most interesting events I found for

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ewYork sta lentamente tornando alla normalità e decine di nuove mostre e festival sono in programma per il 2022. Ecco un breve elenco degli eventi più interessanti che abbiamo trovato per te!


Louise Bourgeois: Dipinti (12 aprile - 7 agosto) Questa mostra, ospitata dal Metropolitan Museum of Art, presenta i dipinti prodotti da Louise Bourgeois, artista franco-americana, tra il suo arrivo a New York nel 1938 e il suo passaggio alla scultura negli anni '40. Il Met descrive la mostra come la prima mostra completa dei dipinti dell'artista, che ha stabilito i motivi che hanno definito il suo lavoro successivo come scultrice.

Louise Bourgeois: Paintings (April 12 - August 7) This exhibition, hosted by the Metropolitan Museum of Art, presents paintings produced by Louise Bourgeois, a French-American artist, between her arrival in New York in 1938 and her turn to sculpture in the 1940s.The Met describes the exhibit as the first comprehensive exhibition of the artist’s paintings, which established the motifs that defined her later work as a sculptor.

Virgil Abloh “Cifre del discorso” (1 luglio - 29 gennaio 2023) Questa mostra presenta il lavoro di Virgil Abloh, artista e designer visionario scomparso. Gli ospiti vedranno come il suo lavoro ha rimodellato il modo in cui comprendiamo il ruolo della moda, dell'arte, del design e della musica nella cultura contemporanea. La mostra si terrà al Brooklyn Museum.

Virgil Abloh “Figures Of Speech” (July 1 - January 29, 2023) This exhibition presents the work of Virgil Abloh, late visionary artist and designer. The guests will see how his work reshaped the way we understand the role of fashion, art, design, and music in contemporary culture. The exhibition will be held in the Brooklyn Museum.

NYC X Design (10-20 maggio) NYCxDESIGN è un'organizzazione senza scopo di lucro che "si impegna a potenziare e promuovere la diversificata comunità creativa della città". A partire dal 10 maggio e fino al 20 maggio, potrai partecipare al decimo anniversario del NYCxDesign Festival con mostre collettive, installazioni pubbliche e studi aperti.

NYC X Design (May 10-20) NYCxDESIGN is a non-profit organization that is “committed to empowering and promoting the city’s diverse creative community.” Starting from May 10 and until May 20, you will be able to take part in the tenth anniversary NYCxDesign Festival with group exhibitions, public installations, and open studios.

Guida The Orchid Show a NewYork (fino al 1 maggio) “The Orchid Show: Jeff Leatham's Kaleidoscope” torna quest'anno a NewYork, dopo che l'esposizione è stata interrotta dal Covid nel 2020. Il giardino d'inverno Enid A. Haupt del New York Botanical Garden sarà trasformato in un caleidoscopio di ipnotici disegni floreali, sotto la direzione di Il designer americano Jeff Leatham.

The Orchid Show in NYC guide (through May 1) “The Orchid Show: Jeff Leatham’s Kaleidoscope” returns to NYC this year, after the display was interrupted by Covid in 2020. The New York Botanical Garden’s Enid A. Haupt conservatory will be transformed into a kaleidoscope of hypnotic floral designs, under the direction of American designer Jeff Leatham.

Eventi di moda 2022 In America:An Anthology of Fashion (7 maggio - 5 settembre) Il Metropolitan Museum of Art presenta la seconda parte della mostra, che esplora la moda degli Stati Uniti, In America:An Anthology of Fashion. Secondo il MET, la mostra "evidenzierà le narrazioni sartoriali che si riferiscono alle storie complesse e stratificate delle stanze del periodo dell'ala americana".

2022 Fashion Events In America: An Anthology of Fashion (May 7 - September 5) The Metropolitan Museum of Art is presenting the second part of the exhibition, that explores fashion of the United States, In America: An Anthology of Fashion. According to the MET, the exhibition “will highlight sartorial narratives that relate to the complex and layered histories of the American Wing period rooms.”

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Kimono Style.The John C.Weber Collection (June 7 - February 20, 2023) This exhibition will show the kimono styles from the late Edo period (1615–1868) through the early 20th century, when the kimono was adapted to the lifestyle of Japanese women.The exhibition will feature works of John C. Weber Collection of Japanese art that explores “the mutual artistic exchanges between the kimono and Western fashion, as well as highlights from The Costume Institute’s collection.”

Stile kimono.The John C.Weber Collection (7 giugno - 20 febbraio 2023) Questa mostra mostrerà gli stili di kimono dal tardo periodo Edo (1615–1868) fino all'inizio del XX secolo, quando il kimono è stato adattato allo stile di vita delle donne giapponesi. La mostra presenterà opere della collezione d'arte giapponese John C. Weber che esplora "i reciproci scambi artistici tra il kimono e la moda occidentale, nonché i punti salienti della collezione di The Costume Institute".

Leah McSweeney: Chaos Theory (April 5) Leah McSweeney, a fashion designer and Real Housewives of New York City star will present her debut memoir Chaos Theory: Finding Meaning in the Madness, One Bad Decision at a Time.The event is going to happen in The Strand Book Store's 3rd floor Rare Book Room at 828 Broadway on 12th Street.

Leah McSweeney: La teoria del caos (5 aprile) Leah McSweeney, stilista e star di Real Housewives of New York City, presenterà il suo libro di memorie di debutto Chaos Theory: Finding Meaning in the Madness, One Bad Decision at a Time. L'evento si svolgerà nella Sala dei libri rari al 3° piano dello Strand Book Store all'828 di Broadway sulla 12a Strada.

Bonnet Bash “A Feast For the Eyes” (April 8) Hosted by the National Arts Club, the Bonnet Bash showcases a plethora of extravagant headwear. Designers including Sarah Sparkles and Darrell Thorne will take part.

Bonnet Bash "Una festa per gli occhi" (8 aprile) Ospitato dal National Arts Club, il Bonnet Bash mette in mostra una miriade di copricapi stravaganti. Parteciperanno designer tra cui Sarah Sparkles e Darrell Thorne.

New York Fashion Week (September 9 - September 14)

Settimana della moda di NewYork (9 settembre - 14 settembre)

Film Festivals 2022 Tribeca Film Festival (June 8 - 19)

Festival del cinema 2022 Tribeca Film Festival (8 - 19 giugno)

NYC Independent Film Festival (June 12 - June 19) The NYC Independent Film Festival is an annual event displaying the best independent cinematography. It introduces the public to movies made by local NYC directors, as well as to a variety of foreign films.

NYC Independent Film Festival (12 giugno - 19 giugno) Il NYC Independent Film Festival è un evento annuale che mostra la migliore cinematografia indipendente. Presenta al pubblico i film realizzati da registi locali di NewYork, nonché una varietà di film stranieri.

Big Apple Film Festival (May 23 - May 27) Big Apple is a film festival that is focused on showing movies from the NYC independent film community. It also showcases a limited number of selected films across the United States and other counn tries.

Big Apple Film Festival (23 maggio - 27 maggio) Big Apple è un festival cinematografico incentrato sulla proiezione di film della comunità cinematografica indipendente di New York. Presenta anche un numero limitato di film selezionati negli Stati Uniti n e in altri paesi.


Che sia il migliore o il peggiore dei tempi, è il solo tempo che abbiamo. Whether it's the best of times or the worst of times, it's the only time we have. Art Buchwald 51


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FASHION WEEK OF NEW YORK 52

IN THE YEAR 2022


È febbraio e New York è pronta per la prossima ondata di moda. Dall'11 al 16 febbraio, alcuni dei designer più importanti presenteranno le loro collezioni Autunno/Inverno alla New York Fashion Week 2022. by Mary Zakharova montaggio e photo by Joseph R. Fraia - jrfstudio.com

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entre l'eccitazione è palpabile, gli ostacoli rimangono. Non importa quanto stiamo cercando di "tornare alla normalità", il COVID-19 sta forzando cambiamenti a molti programmi. Ad esempio,Tom Ford, la cui sfilata avrebbe dovuto chiudere la Fashion Week il 16 febbraio, ha annunciato il 24 gennaio che a causa dell'epidemia di COVID-19 nei suoi studi di design a Los Angeles, ha dovuto cancellare la sfilata. In una dichiarazione, Ford ha dichiarato: "Abbiamo provato tutto il possibile per evitare di cancellare il nostro spettacolo di New York, ma alla fine dobbiamo affrontare il triste fatto che semplicemente non avremo una collezione completata in tempo...". Lo stilista di fama mondiale ha evidenziato di essere "incredibilmente deluso" di perdere la New York Fashion Week, poiché le presentazioni di persona sono ancora il modo migliore per trasmettere il significato e i messaggi della collezione. Mentre Ford mancherà dalla NYFW, ha promesso di pubblicare la sua collezione come lookbook digitale entro la fine dell'anno. Il 26 gennaio,Thom Browne ha dichiarato che anche lui non parteciperà alla NewYork Fashion Week, ma questa volta per un motivo diverso: per sostenere il suo ragazzo, Andrew Bolton. Bolton lavora al Metropolitan Museum of Art, dove è il curatore di Wendy Yu responsabile del Costume Institute. Sotto la sua direzione, il MET ha presentato una mostra in corso: "In America: A Lexicon of Fashion". Browne ha deciso di spostare la sua sfilata al 29 aprile, sei giorni prima della presentazione della seconda parte di questa mostra, "In America: An Anthology of Fashion". "È importante per me continuare la nostra celebrazione del design americano e supportare la seconda mostra di Andrew sulla moda americana al MET ", ha affermato Browne nella dichiarazione. "C'è

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hile the excitement is palpable, obstacles remain. No matter how much we are trying to “get back to normal,” COVID-19 is forcing changes to many schedules. For example,Tom Ford, whose show was supposed to be closing Fashion Week on February 16, announced on January 24th that due to COVID-19 outbreaks in his design studios in Los Angeles, he had to cancel the show. In a statement, Ford said, “We have tried everything possible to avoid canceling our New York show but ultimately are faced with the sad fact that we will simply not have a completed collection on time….” The world-renowned designer noted that he is “incredibly disappointed” to miss New York Fashion Week, as in-person presentations are still the best way to convey the meaning and messages of the collection. While Ford will be missing from NYFW, he promised to release his collection as a digital lookbook later this year. On January 26th, Thom Browne stated that he is also not going to participate in the New York Fashion Week, but this time for a different reason: to support his boyfriend, Andrew Bolton. Bolton works at the Metropolitan Museum of Art, where he is the Wendy Yu curator in charge of the Costume Institute. Under his direction, the Met has been presenting an ongoing exhibition: “In America: A Lexicon of Fashion.” Browne has decided to move his show to April 29, six days before the second part of this exhibition, “In America: An Anthology of Fashion,” is presented. “It is important for me to continue our celebration of American design and support Andrew’s second exhibition on American fashion at The Met,” – said Browne in the statement. “There is so much individuality and creativity behind American design,” said

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Browne. Browne’s new show date is also just a few days before the May 2nd Met Gala in honor of Bolton’s exhibit. In his statement, Browne had the following to say: “The CFDA’s American Collections Calendar is designed to support American designers to show when and how is best for them. Being able to showcase this in the best way, to create something truly unique and at the highest standards, and to truly support Andrew’s vision for the strength and importance of American design and fashion.” However, not all is lost for Browne fans. During the New York Fashion Week, Browne will reveal some of the details of his Fall 2022 unisex collection. And other prominent designers still plan on attending the festivities. New York designer LaQuan Smith made a splash last year, as his fashion show on the roof of the Empire State Building was probably the most extravagant of all the shows. Smith has confirmed he will present his new collection as well. He hasn’t revealed any details of the collection yet, but his previous one was dedicated to New York’s comeback and was intended to inspire women to feel sexy and alive again. While many people remain concerned about the potential spread of the Omicron variant, the CFDA (Council of Fashion Designers of America) announced that most of the shows will be in person, with all the COVID-19 safety protocol followed. Noah Kozlowski, IMG Fashion’s director of designer relations and development, explained to Reuters, “The biggest challenge will be for the decision-makers of who gets to attend the shows since across the board there will be decreased capacities similar to what we saw last season.” Even though we don’t know any details yet, with the ongoing trend of functional clothes, comfortable textures, and animal prints, that recently came back to us, I will be waiting for more soft and fuzzy teddy bear coats, oversized winter jackets, and leopard prints. I am so looking forward to covering my first Fashion Week as a n correspondent for Livein Magazine.

così tanta individualità e creatività dietro il design americano", ha affermato Browne. La nuova data dello spettacolo di Browne è anche solo pochi giorni prima del MET Gala del 2 maggio in onore della mostra di Bolton. Nella sua dichiarazione, Browne ha affermato quanto segue: "Il calendario delle collezioni americane del CFDA è progettato per supportare i designer americani a mostrare quando e come è meglio per loro. Essere in grado di mostrare questo nel migliore dei modi, creare qualcosa di veramente unico e ai più alti standard e supportare veramente la visione di Andrew per la forza e l'importanza del design e della moda americani". Tuttavia, non tutto è perduto per i fan di Browne. Durante la New York Fashion Week, Browne svelerà alcuni dettagli della sua collezione unisex Autunno 2022. E altri importanti designer hanno ancora in programma di partecipare ai festeggiamenti. Lo stilista newyorkese LaQuan Smith ha fatto colpo l'anno scorso, poiché la sua sfilata di moda sul tetto dell'Empire State Building è stata probabilmente la più stravagante di tutte le sfilate. Smith ha confermato che presenterà anche la sua nuova collezione. Non ha ancora rivelato alcun dettaglio della collezione, ma la sua precedente era dedicata al ritorno di NewYork e aveva lo scopo di ispirare le donne a sentirsi di nuovo sexy e vive. Mentre molte persone rimangono preoccupate per la potenziale diffusione della variante Omicron, il CFDA (Council of Fashion Designers of America) ha annunciato che la maggior parte delle sfilate sarà di persona, con tutto il protocollo di sicurezza COVID-19 seguito. Noah Kozlowski, direttore delle relazioni con i designer e dello sviluppo di IMG Fashion, ha spiegato a Reuters: "La sfida più grande sarà per i decisori su chi potrà partecipare alle sfilate poiché su tutta la linea ci saranno una riduzione delle capacità simili a quelle che abbiamo visto la scorsa stagione.” Anche se non conosciamo ancora nessun dettaglio, con la tendenza in corso di abiti funzionali, trame comode e stampe animalier, che è tornata di recente da noi, aspetterò cappotti di orsacchiotto più morbidi e sfocati, giacche invernali oversize, e stampe leopardate. Non vedo l'ora di seguire la mia prima settimana della moda n come corrispondente per Livein Magazine.



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FESTEGGIAMO I 400 ANNI DI 56

MOLIÈRE


Nelle fredde sere di febbraio, è sempre bello sentire calore, passione, felicità e inclusione. Così, sabato 19 febbraio, ho deciso di visitare l’Arts Theatre & Studio. Il teatro presentava una meravigliosa opera teatrale dedicata al 400° anniversario di Moliere, drammaturgo francese del XVII secolo.

by Mary Zakharova montaggio e photo by Joseph R. Fraia - jrfstudio.com

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leksey Burago, un regista di grande talento, è stato in grado di creare uno spettacolo leggero, divertente e realistico, che rappresenta il tempo in cui viveva Moliere. Lo spettacolo è stato davvero indimenticabile tra i costumi luminosi, le calze, i vestiti, le scarpe, la luce delle candele che illuminavano l'intero set e la grande scenografia fatta per assomigliare al teatro francese! Lo spettacolo è ambientato in un teatro, dove Molière si sta preparando per mostrare al re la sua nuova commedia, e il pubblico contemporaneamente guarda lo spettacolo e prende parte ad esso. Il teatro esiste contemporaneamente nella NewYork del 21° secolo e nella Parigi del 17° secolo. Anche se la presentazione è prevista per quel giorno, gli attori non conoscono i loro ruoli e non vogliono provare. Quindi, invece, stanno riproducendo scene delle loro vecchie opere teatrali:Versailles Improvviso, Il Misantropo,Tartufo, L'avaro e Don Juan. La cosa più eccitante è che tutti gli spettatori erano coinvolti nello spettacolo. Dal momento che il pubblico era, in una certa misura, veramente parte dello spettacolo, si sentiva come se stessero partecipando a tutto ciò che stava accadendo insieme agli attori. Io stesso mi sono preoccupato che nulla fosse pronto e non sapevo la mia parte! E alcuni degli attori stavano entrando proprio dall'auditorium, parlando con tutti mentre andavano sul palco, il che ha fatto sentire tutti inclusi.

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leksey Burago, a very talented director, was able to create a light, funny and realistic play, representing the time Moliere lived in. The play was genuinely unforgettable between the bright costumes, tights, dresses, shoes, candlelight illuminating the whole set and the great set design made to resemble French theater! The play is set in a theater, where Moliere is getting ready to show the king his new play, and the audience is simultaneously watching the play and taking part in it. The theater exists simultaneously in 21st century New York and 17th century Paris. Even though the presentation is scheduled for that day, actors do not know their roles and don’t want to rehearse. So instead, they are replaying scenes from their old plays: Versailles Impromptu, The Misanthrope, Tartuffe, The Miser, and Don Juan. What was most exciting was that all the viewers were engaged in the play. Since the audience was, to some degree, truly part of the play, they felt like they were participating in everything that was happening along with the actors. I myself got worried that nothing was ready and I didn’t know my part! And some of the actors were entering right from the auditorium, talking to everybody on their way to the stage, which made everyone feel included.

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The cast of extremely talented and diverse actors, including Albert Baker, Michael Anne Hoffert-Cone, Luisa Menzen, Robyne Parrish, Tom Schubert, Naira Zakaryan, and Di Zhu, were able to play each of their different roles very brightly and convincingly. Tom Schubert was exquisite in the role of Moliere! Deeply worried about his reputation, not able to coordinate the actors, he was funny and enjoyable to watch! His ability to rapidly switch between roles without missing a line can only be envied! Di Zhu, who played Mademoiselle Molière, showed a jealous wife who doesn’t like not being heard and appreciated by her husband. She was able to make every woman think about their men and every man think twice about neglecting the woman they love. All of the actors had very palpable chemistry that everyone in the audience could feel from the first few minutes. They were playful, flirtatious, and charming. Mr. Burago said that this was his goal. He wanted to create something funny and warm that would reflect Moliere’s life, work, and lifestyle. The director explained that the real king, who Moliere was trying to oblige, is the audience because it is only the audience who determines if the play is high quality or not. “It’s all about people,” and people really seemed to enjoy it! n

Il cast di attori estremamente talentuosi e diversificati, tra cui Albert Baker, Michael Anne Hoffert-Cone, Luisa Menzen, Robyne Parrish, Tom Schubert, Naira Zakaryan e Di Zhu, è stato in grado di interpretare ciascuno dei loro diversi ruoli in modo molto brillante e convincente.Tom Schubert è stato squisito nel ruolo di Molière! Profondamente preoccupato per la sua reputazione, incapace di coordinare gli attori, è stato divertente e piacevole da guardare! La sua capacità di passare rapidamente da un ruolo all'altro senza perdere una riga non può che essere invidiata! Di Zhu, che interpretava Mademoiselle Molière, ha mostrato una moglie gelosa a cui non piace non essere ascoltata e apprezzata dal marito. È stata in grado di far riflettere ogni donna sui propri uomini e ogni uomo pensarci due volte prima di trascurare la donna che ama. Tutti gli attori avevano una chimica molto palpabile che tutti gli spettatori potevano sentire fin dai primi minuti. Erano giocherelloni, civettuoli e affascinanti. Il signor Burago ha detto che questo era il suo obiettivo. Voleva creare qualcosa di divertente e caldo che riflettesse la vita, il lavoro e lo stile di vita di Moliere. Il regista ha spiegato che il vero re, che Moliere stava cercando di accontentare, è il pubblico perché è solo il pubblico che determina se lo spettacolo è di alta qualità o meno. "È tutto incentrato sulle n persone" e la gente sembrava davvero divertirsi!


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LE NOTTI MAGICHE DEL

PORTEÑO PROHIBIDO Edit by Giovanna Repossi Photo by Massimo Marcolin

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Un percorso multisensoriale inaspettato e avvolgente. Un’esperienza immersiva da vivere pienamente perché impossibile da raccontare. Un viaggio a 360° tra i sapori della tradizione enogastronomica argentina accompagnati da show dal grande impatto emotivo per un’emozionante sinfonia di sapori, aromi, sensazioni, musiche e spettacoli dal vivo.

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ella stagione del rilancio della cultura e dello spettacolo in tutta Italia, El Porteño Prohibido di via Macedonio Melloni 9 a Milano, la prima “Casa de Tango” in Europa inaugurata ad ottobre del 2019 dagli imprenditori Fabio Acampora e i fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez, riprende la programmazione degli eventi con sei spettacoli a settimana, dal martedì alla domenica, tra le sonorità seducenti del tango argentino di “Yo soy Porteño” diretto da Miguel Angel Zotto e le performance musicali e acrobatiche del nuovo show “Malabares”. Si inizia dal martedì al giovedì con la magia seduttiva e incantata del tango argentino firmato da Miguel Angel Zotto, il coreografo e ballerino più noto e riconosciuto al mondo, che insieme a due coppie di ballerini internazionali porta in scena il suo nuovo spettacolo dal titolo “Yo soy Porteño”, espressione poetica e intensa del più sfacciato, intrigante ed emozionante ballo di coppia. Un sospiro ad alta voce, quasi una sfida alla ricerca di quell’integrità

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n the season of the relaunch of culture and entertainment throughout Italy, El Porteño Prohibido in via Macedonio Melloni 9 in Milan, the first "Casa de Tango" in Europe inaugurated in October 2019 by entrepreneurs Fabio Acampora and the Argentine brothers Alejandro and Sebastian Bernardez, resumes the programming of events with five shows a week, from Tuesday to Sunday, between the seductive sounds of the Argentine tango of "Chau no va mas" directed by Miguel Angel Zotto and the musical and acrobatic performances of the new show "Malabares." It begins on Wednesdays and Thursdays with the seductive and enchanted magic of Argentine tango signed by Miguel Angel Zotto, the most well-known and recognized choreographer and dancer in the world, who together with two pairs of international dancers staged his new show entitled "Chau no va mas," poetic and intense expression of the most brazen, intriguing and exciting couple dance. A loud sigh, almost a challenge in search of

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that integrity of the soul that has always found its fullness and authenticity in the embrace of the tango, even for those who have never danced it. After almost a year and a half of suspension due to the pandemic, the Argentine tango returns to take its place on the scene and becomes a messenger of hope and trust for the future, relying on the brilliant choreographic proposals of Miguel Angel Zotto, with lots of melodies poignant as inebriating between tradition and contemporaneity. On the evenings of Friday, Saturday and Sunday, however, El Porteño Prohibido once again shows its absolutely exclusive and unique identity, capable of contaminating its own cultural identity of "Casa de Tango" with innovative solutions such as the visual dinner show "Malabares," absolute novelty of the new season. The weekend "food entertainment" format winks at a decidedly different audience. It brings the excellence of the national and world art scene to the stage to transport the viewer into a dimension of creativity, art, visionary and amazement. All thanks to an artistic selection that seeks the best of the best of the international scene combined with an approach characterized by continuous attention to new languages to ensure different shows every time and with an undisputed emotional impact. But the novelties proposed by El Porteño Prohibido do not end here, because Milan is not only the Italian capital of fashion, design, luxury, innovation, but also the city par excellence of the aperitif ritual, which has always dictated the rhythm of the evenings ... so here is the new "Aperitif Porteño" which is offered from Tuesday to Sunday with live music or Dj set in the renovated outdoor area, conceived and built in the name of authenticity

dell’anima che da sempre trova nell’abbraccio del tango, anche per chi non l’ha mai ballato, la propria pienezza e autenticità. Dopo quasi un anno e mezzo di sospensione a causa della pandemia, ecco che il tango argentino torna a prendersi il suo posto sulla scena e diventa messaggero di speranza e fiducia per il futuro, affidandosi alle geniali proposte coreografiche di Miguel Angel Zotto, con melodie tanto struggenti quanto inebrianti tra tradizione e contemporaneità. Nelle serate di venerdì, sabato e domenica, invece, El Porteño Prohibido mostra ancora una volta la sua identità assolutamente esclusiva e unica, capace di contaminare la propria identità culturale di “Casa de Tango” con soluzioni innovative come il visual dinner show “Malabares”, novità assoluta della nuova stagione. Il format di “food entertainment” del fine settimana strizza l’occhio a un pubblico decisamente diverso e porta sul palcoscenico le eccellenze della scena artistica nazionale e mondiale per trasportare lo spettatore in una dimensione di creatività, arte, visionarietà e stupore. Il tutto grazie a una selezione artistica che cerca il meglio del meglio del panorama internazionale abbinato ad un approccio caratterizzato dalla continua attenzione ai nuovi linguaggi, così da assicurare spettacoli ogni volta diversi e dall’indiscusso impatto emotivo. Ma le novità proposte da El Porteño Prohibido non finiscono, perché Milano non è solo la capitale italiana della moda, del design, del lusso, dell'innovazione, ma anche la città per eccellenza del rito dell’aperitivo, che da sempre detta il ritmo delle serate. Ecco allora che in via Macedonio Melloni 9 il momento aperitivo viene proposto dal martedì alla domenica nella cornice del Bar


Flores, ideato e realizzato nel segno dell’autenticità e della continuità con il resto degli spazi: un salotto dove rilassare il corpo e la mente e dove ogni singolo dettaglio segue un sistema di valori, emozioni, sentimenti. Il tutto avvolto dal verde delle piante, per un giardino sognante vivo e caldo dove rilassarsi e respirare, estraniarsi dal resto del mondo e connettersi col proprio io, assaggiando cocktail raffinati mai provati, come il “Negroni Prohibido” a base di Gin invecchiato in botte unito a liquore di caña Legui (uno tra i più tradizionali liquori argentini, ottenuto impiegando canna da zucchero, caramello e agrumi), Campari e Vermouth, il “Bramble” con more fresche, Gin e limone, o ancora il “French 75” con Gin, limone e top di Champagne. Gli appetizers, che accompagnano i cocktail o le più importanti etichette argentine per chi preferisce un calice di vino, raccontano l’essenza della tradizione culinaria argentina e il suo mescolarsi con il resto del mondo: tra le numerose tapas i clienti potranno gustare Il guacamole al mortero e la terrina di fegatini, mentre variegata è anche la scelta delle tradizionali empanadas di carne, pollo e verdura, oltre a jamon y queso, mix di funghi e humita (mais), con una crema di mais e formaggio. Quello che accade dopo l’aperitivo, invece, è già storia nota perché El Porteño Prohibido si svela in tutta la sua inappellabile bellezza, dalla porta a vetri decorata dell’ingresso, importata direttamente da Buenos Aires al pavimento a rombi bianchi e neri, che richiama quello di molti cafè storici della città, con arredi tutti originali e curati nei minimi particolari e il palcoscenico posto strategicamente al centro della sala. Dove tutto diventa n magia e dove ogni sogno diviene realtà.

and continuity with the rest of the spaces: a winter lounge where relax the body and mind, and where every single detail, from the vintage furnishings to the fireplace, follows a system of values, emotions, feelings. All wrapped in the green of the plants, for a dreamy living and warm garden where you can relax and breathe, estrange yourself from the rest of the world and connect with yourself, tasting refined cocktails never tried, such as the "Negroni Prohibido" based on barrel-aged Gin. Combined with Legui caña liqueur (one of the most traditional Argentine liqueurs, obtained using sugar cane, caramel, and citrus fruits), Campari and Vermouth, the "Bramble" with fresh blackberries, Gin and lemon, or the "French 75" with Gin, lemon and top of Champagne. The appetizers, which accompany the cocktails or the most important Argentine labels served with Coravin for those who prefer a glass of wine, tell the essence of the Argentine culinary tradition and its mixing with the rest of the world: among the numerous tapas customers can taste The guacamole al mortero and the terrine of livers, while the choice of traditional empanadas of meat, chicken, and vegetables are also varied, as well as jamor Y queso, a mix of mushrooms and humita, with a cream of corn and cheese. What happens after the aperitif, on the other hand, is already known history. Because El Porteño Prohibido is revealed in all its unappealable beauty, from the decorated glass door of the entrance imported directly from Buenos Aires to the black and white rhombus floor, which recalls that of many historic cafes in Buenos Aires, down to the furnishings.All original and with attention to detail, to the stage in the center of the room, where everything n becomes magic, where every dream becomes a reality.ì

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HOTEL EXCELSIOR DI SAN VIGILIO

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by Luca Bonacini photo by Nicho De Blasio


Riscoprire la natura all’Hotel Excelsior di San Vigilio

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hose who choose San Vigilio in Val Marebbe do so for the tranquility of a place with unique naturalistic features, with the Fanes-Senes-Braies Natural Park and the Puez-Odle Park in the immediate vicinity. Once you arrive, you can do without the car for the duration of your stay, renting skis, snowshoes, sledges, snowboards, mountain bikes, e-bikes on the spot to experience the Fanes plateau in freedom, the extraordinary nature of the surroundings, and the scenic peaks. To sleep very well and eat even better, there is the Hotel Excelsior, Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol, a resort that resembles a stone and wood castle and stands out for its elegance and spaciousness, but which in 1928, it was just a boarding house with eleven rooms and a bathroom. In 1962 the maternal grandparents of Werner Call, the current owner, acquired the Excelsior

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hi sceglie San Vigilio in val Marebbe, lo fa per la tranquillità di un luogo dalle emergenze naturalistiche uniche, con il Parco naturale Fanes-Senes-Braies e il Parco Puez-Odle nelle immediate vicinanze. Una volta arrivati si può fare a meno dell’auto per tutta la durata del soggiorno, noleggiando sul posto sci, racchette, slittino, snowboard, mountain-bike, e-bike, per vivere in libertà l’altipiano di Fanes, la straordinaria natura dei dintorni e le scenografiche cime. Per dormire molto bene e mangiare anche meglio, c’è l’Hotel Excelsior, Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol, un resort che ricorda un castello in pietra e legno e si distingue per l’eleganza e l’ampiezza degli spazi, ma che nel 1928, era solo una pensioncina con undici camere e un bagno. Nel 1962 i nonni materni di Werner Call, l’attuale proprietario, acquisirono la


pensione Excelsior per ristrutturarla completamente, poi subentrerà la figlia Cristina, a cui nel 1989 seguirà il primogenito Werner, che decide importanti investimenti, tra cui l’ampliamento della struttura, che ora ha 65 camere e suite, il ristorante, il centro benessere. La spa realizzata in materiali naturali si estende per 2500 mt, con la infinity pool sul tetto del resort, la sauna con vista, la forest sauna a raggi infrarossi, la relax Lounge con caminetto e terrazza. L’ottima cucina, si esprime già alle prime ore del mattino con un breakfast nutriente e local, per proseguire a pranzo e a cena con le carni della macelleria di famiglia, gli ortaggi, i salumi, i formaggi della valle e le preparazioni dai rimandi ladini e mediterranei, abbinati all’ampia carta dei vini di Irene. A pochi passi dall’hotel i campi da sci e gli impianti per salire in quota, ma anche 300 km di sentieri e

pension to renovate it completely, then his daughter Cristina will take over, who in 1989 will be followed by the eldest son Werner, who decides essential investments, including the expansion of the structure, which now has 65 rooms and suites, the restaurant, the spa. The spa made of natural materials extends for 2500 meters, with the infinity pool on the resort's roof, the sauna with a view, the infrared forest sauna, the relaxation lounge with fireplace and terrace. The excellent cuisine is expressed already in the early hours of the morning with a nutritious and local breakfast, to continue for lunch and dinner with the meats of the family butcher, vegetables, salami, cheeses of the valley, and preparations with Ladin references and Mediterranean wines, combined with Irene's extensive wine list. A few steps from the hotel are the ski fields and lifts to climb to the top, but also 300 km

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of trails and 250 km of mountain bike trails, to be discovered with Werner, a certified guide and great expert on bike tours, together with destinations of historical and naturalistic interest, such as the Park Visitor Center, the Ladin Museum in nearby San Martino in Badia, the bunkers of the Second World War, the Ursus ladinicus Museum. https://www.myexcelsior.com/it/ n

250 km di percorsi per mountain bike, da scoprire con Werner, guida certificata e grande esperto di bike tour, insieme a mete di interesse storico e naturalistico, come il Centro visite del Parco, il Museum Ladin nella vicina San Martino in Badia, i bunker della seconda guerra mondiale, il Museo dell’Ursus ladinicus. https://www.myexcelsior.com/it/ n



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ERBE DI TERRA

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by Luca Bonacini


La grande cucina delle erbe di Terra

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a strada si inerpica fra abeti e conifere alle spalle dell’abitato di Sarentino, fino a raggiungere nel silenzio più totale il resort due stelle Michelin ‘TerraThe Magic Place’, il più elevato bistellato d’Italia, una meta gourmet assoluta, immersa tra boschi e radure a 1600 metri di altitudine. Una valle per secoli rimasta isolata dal resto del mondo e nessun rumore di fondo, solo i tuoi passi che calpestano la neve per arrivare all’ingresso, poi l’incontro totalizzante con Heinrich e Gisela Schneider e ti immergi in una storia di famiglia, fatta di sacrificio, dedizione al lavoro e valori familiari. Una grande cucina delle erbe, che per i due fratelli rappresenta anche una filosofia di vita, ci sono cresciuti, l’hanno respirata, osservando i gesti di mamma Rosa, quando conduceva l’Auener hof, una trattoria di successo, andando per lei a cogliere le piante officinali negli angoli più segreti

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he road climbs between firs and conifers behind the town of Sarentino until it reaches the two Michelin-starred resort 'Terra The Magic Place' in total silence, the highest stellar in Italy, an absolute gourmet destination, immersed in woods and clearings at 1600 meters above sea level.A valley for centuries remained isolated from the rest of the world and no background noise, only your footsteps trampling the snow to get to the entrance, then the all-encompassing encounter with Heinrich and Gisela Schneider, and you immerse yourself in a family story, made of sacrifice, dedication to work and family values. An excellent herb kitchen, which for the two brothers also represents a philosophy of life, they grew up there, they breathed it in, observing the gestures of mother Rosa, when she ran the Auener hof, a successful restaurant, going for her to picking medicinal plants in the most secret

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corners of the wood, the same ones they use for medicinal purposes when they need them. Over sixty varieties of wild herbs, for cuisine to be contemplated and enjoyed, playing to grasp which flavors and which herbs are hidden in the delicious preparations, based on the specialties of the farms located in the surrounding area, a continuous source of inspiration for chef Heinrich, while Gisela competently occupies the room and the cellar. We start with the cauliflower steamed for 8 hours with its essence, in two pots, with béchamel foam and candied lemon. Vegetable tartar with Hollan-

del bosco, le stesse a cui ricorrono a scopo medicinale quando ne hanno necessità. Oltre sessanta varietà di erbe spontanee, per una cucina da contemplare e da godere, giocando a cogliere quali sapori e quali erbe si nascondono nelle golose preparazioni, a base delle specialità dei masi ubicati nei dintorni continua fonte di ispirazione per chef Heinrich, mentre Gisela si occupa con competenza della sala e della cantina. Si comincia con il cavolfiore cotto a vapore per 8 ore con la sua essenza, in due pentole, con spuma alla besciamella e limone candito. La tartar di verdure con


salsa olandese, perle rosse, crescione, melissa. Gli spaghetti al lievito, con verbena e asperula, mantecati con burro nocciola, arancio e limone. Il luccioperca, con farro, schiuma all’erba cipollina, ed emulsione di burro nocciola. Ma anche l’appuntamento mattutino del brekfast è un punto focale dell’esperienza, con freschi e saporiti ingredienti local.Tra le novità in vista della riapertura di aprile, la creazione di un parco che guarda verso il Latemar e un accurato restyling del centro wellness e di 6 delle 12 camere. n www.terra.place/it/

daise sauce, red pearls, watercress, lemon balm. Spaghetti with yeast, verbena, and woodruff, creamed with hazelnut, orange, and lemon butter—Pike-perch, with spelled, chive foam, and hazelnut butter emulsion. But also, the morning breakfast appointment is a focal point of the experience, with fresh and tasty local ingredients. Among the novelties in view of the reopening in April, the creation of a park overlooking the Latemar and a careful restyling of the wellness center and 6 of the 12 rooms. n www.terra.place/it/

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hat’s not that far away from the truth. The sixth floor, where the elevator stops, was once the studio of Jerry Schatzberg, a New York photographer. This was where he took the shots that made him famous. The place that was once a salon able to host dozens of people is now quiet. Other than me, there are two couples looking through the photographs and a man working at a small table next to the bar, where you can get coffee and drinks if you buy a special ticket. A Bob Dylan’s song is playing. That’s because he was one of Schatzberg’s models, and a photograph of him is one of the most famous among all. In the middle of the room, there is a small stage with a screen, where more Schatzberg’s photography is displayed. You can sit on a purple velvet couch or a green cushioned seat and watch a 5-6 minute slideshow about the photographer's work. The pictures are mostly black and white. They are the most evo-

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non sono così lontano dalla realta’. Il sesto piano, dove si ferma l'ascensore, era un tempo lo studio di Jerry Schatzberg, un fotografo di NewYork. Qui è dove ha scattato le foto che lo hanno reso famoso. Il luogo che un tempo era un salone in grado di ospitare decine di persone ora è tranquillo. Oltre a me, ci sono due coppie che guardano le fotografie e un uomo che lavora a un tavolino vicino al bar, dove puoi prendere un caffè e da bere se acquisti un biglietto speciale. Nel sottofondo si sente una canzone di Bob Dylan. Questo perché lui fu uno dei modelli di Schatzberg e una sua fotografia è una delle più famose tra tutte.Al centro della stanza, c'è un piccolo palco con uno schermo, dove sono esposte altre fotografie di Schatzberg. Puoi sederti su un divano di velluto viola o su un sedile imbottito verde e guardare una presentazione di 5-6 minuti sul lavoro del fotografo.


JERRY

SCHATZBERG A FOTOGRAFISKA Sono in uno di quei grandi vecchi montacarichi che normalmente vedi nei film su artisti degli anni '60 e '70. È molto lento e, mentre sono lì, immagino di andare a una festa di un artista nel suo studio... by Mary Zakharova editing e photo by Joseph R. Fraia - jrfstudio.com

Le immagini sono per lo più in bianco e nero. Sono le più suggestive: ballerini, musicisti, scene di vita quotidiana dei newyorkesi. Il bianco e nero conferisce loro uno speciale sapore retrò e romantico. Le fotografie sono appese su tutte le pareti. Grandi poster e piccole foto incorniciate. La parte che preferisco della mostra è una parete con grandi fotografie che ritraggono Bob Dylan,Aretha Franklin, Geoffrey Holder e Catherine Deneuve. L'obiettivo di Schatzberg ha catturato anche i Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix e Andy Warhol. Durante la sua carriera, il fotografo ha lavorato per Vogue, Esquire, McCall's, Glamour e LIFE, per poi cimentarsi con successo nel cinema. La mostra è presentata dal museo fotografico di New York Fotografiska su Park Avenue e East 22nd Street, e incoraggia tutti a “Divertirsi. Rimani fino a tardi. Entra in profondità.Versa il tuo drink. n Forse la prossima volta rimarrò un po' più a lungo.

cative: dancers, musicians, scenes from everyday life of New Yorkers.The black and white gives them a special retro and romantic flavor. The photographs are hanging all over the walls. Big posters and small framed pictures. My favorite part of the exhibition is a wall with large photographs portraying Bob Dylan, Aretha Franklin, Geoffrey Holder, and Catherine Deneuve. Schatzberg’s lens also caught The Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix, and Andy Warhol. During his career, the photographer worked for Vogue, Esquire, McCall’s, Glamour, and LIFE, and then successfully tried his hand at filmmaking. The exhibition is presented by New York’s photography museum Fotografiska on Park Avenue and East 22nd Street, and they encourage everybody to “Have fun. Stay late. Get deep. Spill your n drink.” Maybe next time I’ll stay a little later.

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STILE NEWYORKESE. CON UN PIU’

La scena della moda di New York è probabilmente la più eclettica, dinamica e in continua evoluzione del mondo. Ed è fantastico essere dalla parte del consumatore e godere di tutte le possibilità che la grande città ha da offrire.

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ut it’s a different business for those who are on the other side of the fence: the designers, suppliers, manufacturers, and retailers who must constantly either drive or catch up with the latest trends and taste of a very exigent public in a very competitive industry. Somebody who would have many stories about what a roller-coaster the fashion industry is, is Lenny Ogeturk. He opened his first retail store in 2015 in the Lower East Side of Manhattan.The stylish boutique resided on the notorious Ludlow Street, which inspired the name of the store: The LUD. Since then, the brand expanded and strived to bring its selection of high-end brands to customers everywhere. The Lud is actually an umbrella of different brands all manufactured and designed by LENNY TURK Inc. with Lenny at the helm as its Chief Designer, role in which he could transmit his extensive experience in the fashion industry. Over 30 years in wholesale with privileged relationships with boutiques around the world, Lenny introduced in the U.S. several inno-

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a è un'attività diversa per coloro che sono dall'altra parte del recinto: i designer, i fornitori, i produttori e i rivenditori che devono costantemente guidare o mettersi al passo con le ultime tendenze e gusti di un pubblico molto esigente in un settore molto competitivo. Qualcuno che avrebbe molte storie da raccontare sugli alti e bassi dell'industria della moda è Lenny Ogeturk. Ha aperto il suo primo negozio al dettaglio nel 2015 nel Lower East Side di Manhattan. L'elegante boutique risiedeva nella famigerata Ludlow Street, che ha ispirato il nome del negozio:The LUD. Da allora, il marchio si è ampliato e ha cercato di portare la sua selezione di marchi di fascia alta a clienti di tutto il mondo. The Lud è in realtà un ombrello di diversi marchi tutti prodotti e progettati da LENNY TURK Inc. con Lenny al timone come capo designer, ruolo in cui ha potuto trasmettere la sua vasta esperienza nel settore della moda. Oltre 30 anni nel commercio all'ingrosso con rapporti privilegiati con boutique di tutto il mondo, Lenny ha introdotto negli Stati Uniti


by Joseph R. Fraia - jrfstudio.com

diversi materiali e prodotti innovativi; inoltre, come creativo, si è sempre assicurato di spingere l'asticella della sua creatività e talento per creare stili originali e collezioni uniche. Una volta stabilita la sua presenza in America, è stata un'evoluzione naturale per Lenny aprire i propri punti vendita, sotto il nome The Lud, per vendere i suoi marchi. Ma non solo. Lenny ha anche sempre lavorato sodo per supportare la comunità dei creativi, in particolare giovani designer e artisti, e lo ha fatto collaborando con diverse etichette come Vintage Rag, Squadra Nera, LFA e STOWN. La presenza nei negozi ha indicato a Lenny cosa vuole il consumatore di moda di NewYork: creazioni di moda originali con una buona qualità a prezzi non folli. Ed è nato il marchio The Lud. La missione del marchio è vendere gli stili più innovativi con materiali di altissima qualità, provenienti da una varietà di fonti selezionate di fascia alta. Cercando di colmare il divario tra vintage e contemporaneo,The LUD mira a conciliare la qualità moderna con l'estetica classica. Puoi controllare le creazioni del negozio su www.thelud.com. n

vative materials and products; in addition – as a creative – he always made sure to push the bar of his creativity and talent to create original styles and unique collections. Once he established his presence in the America, it was a natural evolution for Lenny to open his own retail locations, under the name The Lud, to sale his brands. But not only. Lenny has also always worked hard to support the community of creatives, especially young designers and artists, and he did it collaborating with several labels such as Vintage Rag, Squadra Nera, LFA and STOWN.The presence in the stores told Lenny what the New York fashion consumer wants: edgy fashion creations with good quality at not-so-crazy prices. And The Lud brand was born. The brand’s mission is to sell the most innovative fashion designs with the highest quality materials, sourced from a variety of highend selected sources. Seeking to bridge the gap between vintage and contemporary, The LUD aims to reconcile modern quality with classic aesthetics. n You can check the store’s creations at www.thelud.com.

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L’INVISIBILE TRA PITTURE E FOTOGRAFIA 78

Valentino Vago, La mia estate, 1960, olio su tela, 100x70cm


Se è vero che spesso pittura e fotografia sono due discipline considerate antagoniste, è altrettanto vero che a volte riescono a dialogare fra di loro in una profonda ricerca di assonanze e armonie. Un dialogo più che mai proficuo quando a dialogare sono Valentino Vago e Silvio Wolf, due fra gli artisti più rappresentativi delle proprie rispettive generazioni, e quando il piano del confronto è quello dell’astrazione.

by Barbara Lanza

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n incontro fertile e creativo che diventa magia nella mostra “L’invisibile”, che il Comune di Milano, in collaborazione con l’Archivio Valentino Vago, presenta alla Casa Museo Boschi Di Stefano di via Giorgio Jan 15 di Milano dal 22 marzo sino al 5 giugno. Curata da Luca Pietro Nicoletti, la mostra è caratterizzata da due differenti esposizioni dalla forte consonanza poetica: “Valentino Vago. Figure e orizzonti” al piano terra dello spazio espositivo, e “Silvio Wolf. Prima del Tempo” al terzo piano. Quaranta opere di grande respiro e dal forte impatto visivo ed emotivo per due differenti ricerche sull’Invisibile attraverso la pittura e la fotografia. Un confronto a distanza fra le magie di luce nella fotografia di Silvio Wolf e la pittura aniconica di Valentino Vago. Due percorsi che si sviluppano attraverso tecniche, materiali e linguaggi diversi e dialogano su più piani: quello percettivo, cercando una costante interazione con l’osservatore per condurlo oltre il visibile, e quello concettuale, attraverso percorsi collegati tra loro nel continuo rimando a una ricerca metafisica e contemplativa dello spazio, e al dissolversi dell’immagine nella luce e nel colore.

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productive and creative dialogue becomes magic in the exhibition "The invisible," scheduled to the house Boschi Museum of Stefano di Via Giorgio January 15 Milan from March 22 until June 5. Curated by Luca Pietro Nicoletti, the exhibition is characterized by two different exposures from strong poetic consonance: "Vaglio Valentino. Figures and horizons "On the ground floor of the exhibition space, in what was the former ceramic laboratory, and" Silvio Wolf. Before the time "on the third floor. Forty of great breath works and strong visual and emotional impact for two different research on invisible through painting and photography. A remote comparison between the spells of light in the photograph of Silvio Wolf and the Vago Valentino Valentino Aniconic painting. Two paths that develop through different techniques, materials, and languages and talk about multiple floors: the perceptive one, looking for constant interaction with the observer to lead him beyond the visible, and the conceptual one, through paths connected together in the continuous reference to a meta-research.

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Valentino Vago, Composizione, 1961, olio su tela, 60x80cm

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VALENTINO VAGO FIGURES AND HORIZONS An essential vision of painting, an extraordinary abstract and modern, mystical and pure art, capable of exciting in its constant search for invisible. The retrospective on Vago Valentino's work (1931-2018), inserted in the necklace viewed closely, takes inspiration from the five paintings already present in the Boschi collection of Stefano to retrace the evolution of his artistic path developed around two hinge elements, the Twenty works, all canvas oils, testify as the artistic vocation of one of the masters of Italian abstract painting has always woven spiritual research that led him to create an extraordinary and unique poetic universe. The exhibition starts from the academic work without a title of 1953, in a palain between figuration and metaphysics, and then immediately immersed in the abstract formulations of the Vago Valentino's works of the sixties, unmistakable in the sign as well as in the light of uniform colors, intense and from the Abstract expressiveness of works as a green image (1959), colors in light and my summer, both of 1960, or still composition (1964) and oblique presence (1965), show how the language of Vaglio Valentino is eloquent in its synte They stand out among the works present on the Single Space (1960), published on the cover of the folding of the exhibition presented by Guido dance at the Milanese Milan hall in 1960 and purchased on that occasion by engineer forests and then never more exposed to the public. Key to read the Black Horizon Exhibition (1965), emblematic framework, where the theme of the landscape, internalized

VALENTINO VAGO FIGURE E ORIZZONTI Una visione essenziale della pittura, un’arte astratta straordinaria e modernissima, mistica e pura, capace di emozionare nella sua costante ricerca dell’Invisibile. La retrospettiva sull’opera di ValentinoVago (1931-2018), inserita nella collanaVisti daVicino, prende spunto dai cinque dipinti già presenti nella collezione Boschi Di Stefano per ripercorrere l’evoluzione del suo percorso artistico sviluppatosi attorno a due elementi cardine, la luce e il colore.Venti opere, tutti olii su tela, testimoniano come la vocazione artistica di uno dei maestri della pittura astratta italiana si sia sempre intrecciata a una ricerca spirituale che lo ha portato a creare un universo poetico straordinario e unico. La mostra parte dall’opera accademica Senza Titolo del 1953, in bilico tra figurazione e metafisica, per poi immergersi immediatamente nelle formulazioni astratte delle opere di Valentino Vago degli anni Sessanta, inconfondibili nel segno così come nella luce di colori uniformi, intensi e dalla visibilità silenziosa, perfetti nella volontà di rappresentare l’Invisibile. L’espressività astratta di lavori come ImmagineVerde (1959), Colori nella luce e La mia estate, entrambi del 1960, o ancora Composizione (1964) e Presenza obliqua (1965), mostrano come il linguaggio diValentinoVago sia eloquente nella sua sintesi cromatica e di come la sua pittura sia intimamente sacra ma allo stesso tempo potente. Spiccano tra le opere presenti in mostra Spazio Solare (1960), pubblicata sulla copertina del pieghevole della mostra presentata da Guido Ballo al Salone Annunciata di Milano nel 1960 e d’allora mai più esposta al pubblico. Chiave di lettura del percorso espositivo Orizzonte nero, quadro emblematico del 1965, dove il tema del paesaggio, interiorizzato e mentale, entra


Silvio Wolf, Horizons 23-22-26 trittico, 2011-2015, c-print, plexiglas, Dibond nella pittura di Vago come eliminazione di qualsiasi riferimento figurativo, avvio di un percorso ascetico e visionario che lo porterà a dipinti di grande respiro, diafani e rarefatti come C. 268 del 1970, oggi nella collezione del Museo del Novecento. La mostra dedicata a Valentino Vago, legato da profonda amicizia a Marieda Di Stefano e Antonio Boschi, è inoltre arricchita da documenti, cataloghi, fotografie, disegni inediti ed a una serie di incisioni che evidenziano il passaggio dalla figurazione all’astrazione. SILVIO WOLF - PRIMA DEL TEMPO La seconda esposizione,“Prima delTempo”, dedicata alla fotografia di Silvio Wolf, presenta sedici opere della serie “Orizzonti”. Inoltre, all’interno della collezione permanente situata al secondo piano del palazzo progettato dall’Architetto Portaluppi, tre opere di Silvio Wolf (Vuoto di Memoria del 1978-2002, Icona di Luce 24 del 1992 e Icona di Luce 30 del 1994) entrano come ospiti nel progetto Sostituzioni, ideato da Maria Fratelli, prendendo il posto dei tre dipinti di Valentino Vago normalmente esposti nella collezione: Due Forme del 1960, Composizione del 1964 e Rettangoli del 1961 e ora esposti in mostra. Silvio Wolf lavora da sempre alla fotografia come oggetto di luce che si trasfigura in immagine portandola verso un radicale concetto di astrazione e gli Orizzonti sono sicuramente uno dei risultati più interessanti della ricerca di Wolf sulle potenzialità linguistiche, percettive e cognitive della fotografia. Non solo, l’attenta riflessione sul rapporto che l’opera instaura con lo spazio circostante fa sì che lo spettatore sia posto al centro di un’esperienza meditativa e sensoriale, nella quale viene amplifica la dimensione “di ascolto” che l’artista propone a chi osserva le opere. Il titolo stesso della mostra sottolinea come le opere della

and mental, enters the blurred painting as elimination of any figurative reference, start an ascetic and visionary path that will take it to The exhibition dedicated to Vago Valentino, tied by deep friendship in Marieda of Stefano and Antonio Boschi, is also enriched by documents, catalogs, photographs, unpublished designs and a series of engravings that show the transition from figuration to abstraction. SILVIO WOLF BEFORE THE TIME The second exhibition, "Before the time," dedicated to the photograph of Silvio Wolf, presents sixteen works from the "Horizons" series. Furthermore, within the permanent collection located on the second floor of the building designed by the architect Portaluppi, three works by Silvio Wolf (memory emptiness of 1978-2002, 1992 light icon and Icon of Light 30 of 1994) enter as guests in the replacement project, conceived Silvio Wolf has always worked to photography as an object of light that moves into the image by bringing it to a radical abstraction concept The horizons are definitely one of the most interesting results of Wolf research on the linguistic, perceptive and cognitive potential of photography. Not only that, the careful reflection on the relationship that the work establishes with the surrounding space means that the viewer is placed at the center of a meditative and sensory experience. Wolf chose the works for the rooms on the third-floor dialogue with the strong space personality, and I am an expression of art that amplifies the "listening" dimension that the artist proposes to those who observe the works. The title of the exhibition emphasizes how the works of the Horizontal series are pre-photographic images created by light directly

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1 Silvio Wolf, foto di Manuela De Leonardis

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on the initial fragment of the film before it registers the first image and out of photographer control: Light scriptures, nonoptical images that manifest themselves on the photo surface As per Vista Valentino with painting, reflection on the photograph of Silvio Wolf puts the light to its center, a true protagonist of every photographic work. The glimpse of light and color in suspended spaces that manifest themselves in its abstract photographs, as well as in Vago Valentino paintings, highlight how both artists aspire to an abstract return of the real, intending to lead the gaze beyond the visible. The composition above of vague and even more black horizon, painted by the great evocative force as well as the Wolf horizons, give substance to the unverifiable, showing the essence of something that exists a priori, in painting for Vago, in photography for Wolf. n Home Museum Boschi di Stefano Via Giorgio January 15 20129, Milan Contact Email: c.casaboschoschi@comune.milano.it; Tel.: 0288463614 www.casamuseoboschidistefano.it www.facebook.com/casaboschidystefano @casaboschidystefano

serie Orizzonti siano immagini pre-fotografiche create dalla luce direttamente sul frammento iniziale della pellicola, prima che essa registri la prima immagine e fuori dal controllo del fotografo: scritture di luce, immagini non ottiche che si manifestano sulla superficie foto-sensibile durante il processo di caricamento della macchina, e prima dell’inquadratura di alcun soggetto esterno, trasformandosi così in forme e linguaggio nella mente di chi le osserva. Come perValentinoVago con la pittura, la riflessione sulla fotografia di Silvio Wolf pone al proprio centro la luce, vera protagonista di ogni sua opera fotografica. Gli squarci di luce e colore in spazi sospesi che si manifestano nelle sue fotografie astratte, così come nelle pitture di Valentino Vago, evidenziano come entrambi gli artisti aspirino a una restituzione astratta del Reale, con lo scopo di condurre lo sguardo oltre il visibile. La già citata Composizione diVago, e ancor di più Orizzonte nero, dipinti dalla grande forza evocativa così come gli Orizzonti di Wolf, danno sostanza all’indefinibile, mostrando l’essenza di qualcosa che esiste a priori, in pittura perVago, n in fotografia per Wolf. Casa Museo Boschi Di Stefano Via Giorgio Jan 15 - 20129, Milano email: c.casaboschi@comune.milano.it - tel. 0288463614 www.casamuseoboschidistefano.it www.facebook.com/CasaBoschiDiStefano @casaboschidistefano



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MICHELE BONUOMO 84

by Ottavia Bonuomo edit by Giovanna Repossi


Gli Italiani si voltano Moira Orfei 1954

La nostra vita è circondata di immagini, di istantanee che ci permettono di collezionare ricordi e non solo…

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ato a Deliceto, Puglia, nel 1951. Giornalista, curatore e collezionista. Dopo gli studi classici arriva a Napoli nel 1969, frequentando la facoltà di architettura. Poliedrico, curioso e pieno di stimoli non si ferma agli studi universitari e si avvicina alla galleria di Lucio Amelio dove inizia per lui un nuovo capitolo. Attraverso la galleria e la grande amicizia con Lucio ha la possibilità di conoscere e ampliare la sua fame di curiosità e la sua bulimica e costante ricerca di immagini. Dal 1979 al 1988 lavora presso il Mattino di Napoli allora diretto da Roberto Ciuni. Qui inizia la sua vera e propria carriera come giornalista, diventa responsabile delle pagina dell’arte e comincia a lavorare su più fronti. Ha lavorato dal 1988 al 2005 come redattore capo centrale per Grazia, Mondadori e per Diva e Donna, Cairo Editore, dal 2005 al 2007, occupando lo stesso ruolo. Attualmente è il direttore di Arte e Antiquariato della Cairo Editore.

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orn in Deliceto, Puglia, in 1951. Journalist, curator, and collector. After his classical studies, he arrived in Naples in 1969, attending the faculty of architecture. Multifaceted, curious, and full of stimuli, he does not stop at university studies and approaches the Lucio Amelio gallery, where a new chapter begins for him. Through the gallery and the great friendship with Lucio, he has the opportunity to know and expand his hunger for curiosity and his bulimic and constant search for images. From 1979 to 1988, he worked at the Mattino di Napoli then directed by Roberto Ciuni. Here he begins his real career as a journalist, becomes responsible for the art pages, and begins to work on several fronts. He worked from 1988 to 2005 as central editor-in-chief for Grazia, Mondadori, and for Diva and Donna, Cairo Editore, from 2005 to 2007, occupying the same role. He is currently the director of Art and Antiques at Cairo Editore.

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Wilhelm von Gloeden, Caino, 1900 ca

Curzio Malaparte in Etiopia, 1937

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MB doesn't collect photographs just to remember something. In many moments that he collected through the photographs, he was not present, and perhaps at the beginning, he was not even aware of the subjects photographed: "A shot," he points out, "does not represent reality as we are inclined to think, it retains" only a small aspect, almost infinitesimal. Let's think about posed photographs: they are not real. They only represent a hypothesis of reality, a pose for the note of a person, an object, a place that is never actually real. They are built for that pose. " Therefore, even a moment captured spontaneously is not considered real, as it is only a portion of it. For example, at that moment, the person depicted was walking through the streets of a city, and the next moment she had already entered the first bar. In short, the moments are fixed but we do not know the moment after what happened. That is an exciting aspect that makes us understand how photography is not blocked in reality. And that's the beauty of him. In Naples, he makes a fundamental meeting with the Lucio Amelio gallery. Let's say that Lucio's gallery was the pole of attraction for everything that happened in contemporary art from New York or Berlin to Naples. In his collection in addition to these two great ones we also see shots of Helmut Newton, Dieder Malige, Fulvio Magurno, Mimmo Jodicce, (among others, a beautiful and ro-

MB non colleziona fotografie solo per ricordare qualcosa. In molti momenti che ha raccolto attraverso le fotografie non era presente e forse all’inizio nemmeno era a conoscenza dei soggetti fotografati: «Uno scatto», tiene a precisare, «non rappresenta la realtà come siamo inclini a pensare, ne conserva «solo un piccolo aspetto, quasi infinitesimale. Pensiamo alle fotografie in posa, non sono reali. Rappresentano solo un’ipotesi di realtà, una posa per l’appunto di una persona, di un oggetto, di un luogo mai effettivamente reali. Sono costruite per quella posa». Anche un momento catturato con spontaneità non è dunque da considerarsi reale, in quanto ne è solo una porzione. In quel momento la persona raffigurata stava camminando per le strade di una città e l’attimo dopo era già entrata nel primo bar. Insomma, si fissano i momenti ma non si sa poi l’istante dopo cosa sia successo. Questo è un aspetto interessante per farci capire come la fotografia non sia bloccata nel reale. E questo è il suo bello. A Napoli fa un incontro fondamentale: quello con la galleria di Lucio Amelio. Diciamo che la galleria di Lucio era il polo di attrazione di tutto quello che succedeva nell’arte contemporanea che da New York o da Berlino arrivava a Napoli. Nella sua collezione oltre a questi due grandi vediamo inoltre scatti di Helmut Newton, Dieder Malige, Fulvio Magurno,


Helmut Newton Mimmo Jodicce, (fra le varie, uno bellissimo e romantico ritratto di Joseph Beuys e Andy Wharol), Rober Mapplethorpe (Bob Love), Christofer Makos (col suo Andy Wharol in Drag), Liciano Ferrara, Tiziano Magni (che ritrae una giovanissima Carla Bruni), Luigi Ghirri, Giorgio Sommer, Mario De Biasi, Richard Avedon, Elliot Erwitt, Peppe Avallone, Andy Wharol, Wilhelm von Plushow, Alberto Korda (col suo celebre ritratto di Che Guevara), Ugo Mulas, Robert Capa), (fra le varie un ritratto di Pablo Picasso), Pierluigi Praturlon (che fotografa Anita Ekberg sul set de “La Dolce Vita”), Horst P. Horst, Jeanne-Pierre Maurer (che ritrae Ettore Sottsass), Federico Patellani (con un magnifico scatto di Anna Magnani), Vera Isler, Angelo R. Turetta (che immortala Roy Lichtenstein davanti alle sue opere esposte a Firenze), Fulvio Magurno, Eve Arnold, Mario De Biasi (che ritrae una magnifica risata di Maria Callas), Claudio Carlos Basso (che immortala una splendida Monica Bellucci), Lorenzo Cappellini (con un ritratto di Ugo Mulas), Ugo Mulas (che ritrae Franco Angeli), Ferdinando Lembo (con un ritratto di nudo di Vincenzo Gemito), Rudolf Koppitz, Mario De Biasi (con la sua meravigliosa panoramica Gli Italiani si voltano, che ritrae una giovane Moira Orfei a Milano che lascia a bocca aperta uno stuolo di giovanotti in piazza Duomo), Hanri Cartier Bresso, Robert Capa, Helmuth Newton Cewcil Beaton, Luigi Ghirri, Ferdinando Scianna, e tanti n altri e altre che hanno fatto la storia della fotografia.

mantic portrait of Joseph Beuys and Andy Wharol), Rober Mapplethorpe (Bob Love), Christofer Makos (with his Andy Wharol in Drag), Liciano Ferrara,Tiziano Magni (portraying a very young Carla Bruni), Luigi Ghirri, Giorgio Sommer, Mario De Biasi, Richard Avedon, Elliot Erwitt, Peppe Avallone, Andy Wharol, Wilhelm von Plushow, Alberto Korda (with his famous portrait of Che Guevara), Ugo Mulas, Robert Capa), (among others a portrait of Pablo Picasso), Pierluigi Praturlon (photographing Anita Ekberg on the set of "La Dolce Vita"), Horst P. Horst, JeannePierre Maurer (portraying Ettore Sottsass), Federico Patellani (with a magnificent shot by Anna Magnani), Vera Isler, Angelo R. Turetta (who immortalizes Roy Lichtenstein in front of his works exhibited in Florence), Fulvio Magurno, Eve Arnold, Mario De Biasi (who portrays a magni laughter by Maria Callas), Claudio Carlos Basso (who immortalizes a splendid Monica Bellucci), Lorenzo Cappellini (with a portrait of Ugo Mulas), Ugo Mulas (who portrays Franco Angeli), Ferdinando Lembo (with a nude portrait by Vincenzo Gemito ), Rudolf Koppitz, Mario De Biasi (with his wonderful panoramic The Italians turn around, which portrays a young Moira Orfei in Milan who leaves a crowd of young men in Piazza Duomo speechless), Hanri Cartier Bresso, Robert Capa, Helmuth Newton Cewcil Beaton, Luigi Ghirri, Ferdinando Scianna, and many others and others who have made n the history of photography.

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Pianta di sassifraga, 2020, olio su tela, 65x118cm

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ow was your passion for art born? When I was little I liked drawing. My dad had bought me some blackboards and coloured chalks, and in my house we used to draw a lot.Then he also bought me some coloring books and when I went to primary school one could already tell that I was good. There is one particular episode that I remember vividly. It was 1968-69 and my sister had taken me to Palazzo Reale in Milan to visit a Gustave Courbet exhibition. I recall that, looking at his works, I thought: “I would like to be like this painter, I would like to be his friend”.Then I started painting with oil, once again thanks to a gift from my dad. Later came the end of middle school, and I was unsure as to which high school I should choose. My mind wasn’t clear, but I knew I wanted to do something useful, so I started following a path that could have ended up with me studying medicine, and I chose scientific studies. During that time I kept on painting: I remember that outside my school many people were handing out flyers, and I used to draw on those. When I got to the end of high school I didn’t know what to do next, so my dad advised me to follow the last year of art school: at the time, once you got your diploma, you had the chance of teaching to middle schoolers. However, in that same year, the government approved a decree that made it no longer possible to teach with only a diploma. At that point, I had to take another path and

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ome inizia la sua passione per l’arte? Devo riconoscere che da piccola disegnavo volentieri, mio padre mi aveva comprato lavagne e gessetti colorati e in casa mia si disegnava molto. Poi mi comprò anche dei libri da colorare e già alle elementari si capiva che ero brava. Un episodio che ricordo particolarmente bene fu nel 1968-69, quando mia sorella mi portò a Palazzo Reale a vedere una mostra di Gustave Courbet. Ricordo che, guardando le opere, pensai: "mi piacerebbe essere come quel pittore, vorrei essere sua amica”. Iniziai anche a dipingere a olio, sempre grazie a un regalo di mio papà. Poi arrivò la fine della terza media e non sapevo quale scuola superiore scegliere. Non avevo le idee chiare, ma sapevo di voler fare qualcosa di utile, e da qui nacque l’idea di seguire un percorso che mi portasse a fare medicina. Così scelsi il liceo scientifico e durante gli studi continuai a dipingere. Ricordo che fuori da scuola venivano sempre distribuiti molti volantini, e io disegnavo sempre sul retro di questi. Anche alla fine delle superiori non sapevo quale facoltà scegliere, così mio papà mi consigliò di frequentare l’ultimo anno di liceo artistico, perché allora, una volta ottenuto il diploma superiore, si poteva insegnare alle scuole medie. Ma proprio quell’anno fu emanato un decreto per cui ciò non sarebbe più stato possibile, così dovetti cambiare strada e andai


I GIARDINI DI LETIZIA FORNASIERI

Letizia Fornasieri è nata a Milano nel 1955, città in cui vive e lavora. L’abbiamo incontrata per farci raccontare la sua storia e quella delle sue opere. by Martina Andreetta edit by Giovanna Repossi credit Galleria Rubin - Milano - Italy all’accademia di Brera a studiare pittura. È stata quindi una cosa che esisteva da sempre ma che ho scoperto man mano.

go to the Brera Academy to study painting. I would say this passion is something that always existed but which I discovered gradually.

Come nasce una sua opera? Come sceglie ciò che dipingerà? Si potrebbe dire che il mio lavoro parte sempre da qualcosa che vedo e che mi attrae. Ho iniziato a dipingere nature morte in casa, ingrandendo man mano la dimensione del quadro. È come se le cose che vedo mi chiamassero, e ciò che si può fare quando si ha questa sensazione è girarsi e vedere chi ci sta chiamando. Ho iniziato con le cose che vedevo in casa mia, poi quelle al di fuori, come un tram o un edificio. Sono soggetti che mi attraggono e che mi fanno concedere a questo rapporto. Io potrei anche guardare qualcosa e dirle di no, mentre quando dico di sì entro in rapporto con l’oggetto e nasce il quadro. Inoltre so che devo dipingere delle cose da cui sono conosciuta e che conosco in una certa misura, con cui ho una convivenza, come succede in amicizia: perché questa cresca tra due persone ci vuole vicinanza. Dunque non scelgo io cosa dipingere: secondo me l’artista non è qualcuno che sceglie, ma qualcuno che obbedisce. In una giornata si passa tra tante cose e una ci interpella più di altre, come quando ci si innamora. Serve anche una consuetudine al silenzio, a guardare e a lasciarsi guardare dalle cose.

How do your works come to life? How do you choose what you are going to paint? You could say that my work always starts from something that I see and that catches me. I started painting still life inside my house and I gradually increased the dimensions of my paintings. It’s as if the things I see were calling me, and when you feel that way all you can do is turn around and look for whoever is calling you. I started painting the things I saw inside my house, then the ones outside, like a tram or a building.These subjects catch me and make me surrender to this relationship: I could look at something and say no, but when I say yes I start a relationship with that thing and the painting is born. Moreover, I have to paint objects that I know and that know me, objects that I live with. It’s the same thing that happens with friendship: closeness is needed to make this relation grow. I don’t choose what to paint: to me, the artist is not someone who chooses, but someone who obeys. During the day we walk through many things, and one strikes more than the others, like when we fall in love. Another thing that is needed is a custom to silence, to looking at things and to let things look at you.

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Pianta di limoni, 2021, olio su tela, 110x130 cm

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Is there a pictorial technique that you prefer above others? I have always painted mainly with oil, both on table (for a long time) and lately on canvas, which I was already using years ago. Oil colour has a fullness that other materials lack, it’s powerful, as if it could give back the weightiness and the physicality of things. Over the years I also worked using mixed media. If I think about these techniques I have to say that Paul Klee was extremely inspiring to me. Lately I have also been working with paint on pictures I take: I found that nitro thinner erases colour from photo print, and that thanks to this it’s possible to remove elements from the picture and fix it through painting.

C’è una tecnica pittorica che predilige? Ho sempre dipinto quasi esclusivamente ad olio, per tanti anni su tavola e ultimamente su tela, che avevo già sperimentato anni addietro. Il colore a olio ha una corposità che altri materiali non hanno, è potente, come se potesse restituire la pesantezza e la fisicità delle cose. Negli ultimi anni ho anche lavorato intervenendo pittoricamente su fotografie scattate da me: ho scoperto che il diluente alla nitro cancella il colore della stampa fotografica, e che dunque si può rimuovere ciò che si ritiene superfluo in una foto e modificarlo con la pittura. Ma l’espressione peculiare della mia arte resta la pittura a olio.

What is your approach to reality? I have always faced reality demanding that it tells me its secrets. That is, painting has a goal, and that goal is to know. When I paint a bottle, a tram or some onions, I ask them why they are there and why I am there with them. It’s as if my work was a constant siege with the aim of making reality tell itself, because there is much more to it than the bit we see. It’s necessary to jump on things to make them talk to us, to make them say something to us; to make reality say words to us, words that are useful, but also for us to be able to give conscience to a chair or a bottle. Because it’s in the relationship with the artist that it becomes possible to donate essence to that chair, an essence that otherwise n would not exist.

Come si approccia alla realtà? Mi sono sempre posta di fronte alla realtà esigendo che mi rivelasse il suo segreto. Ossia, la pittura ha uno scopo, che è quello di conoscere. Quando dipingo una bottiglia, un tram, delle cipolle chiedo loro perché sono lì e perché io sono lì con loro, dunque è come se il mio lavoro di pittura fosse un continuo processo di assedio affinché la realtà si dica, perché noi ne vediamo una parte ma c’è ben di più. Bisogna lanciarsi sulle cose perché ci parlino, perché ci dicano qualcosa; perché la realtà dica delle parole a noi, che servono a noi, ma anche perché noi possiamo restituire coscienza a una sedia o a una bottiglia: perché nel rapporto con l’artista l’essere della sedia, che in sé non esiste, le può n essere donato.



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STRENGTH AND GRACE

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photo by Joseph R. Fraia - jrfstudio.com


L'innovativa mostra "Strength and Grace A Tale of Two Worlds" del famoso artista fotografo Joseph R. Fraia, membro del prestigioso Salmagundi Art Club, ha scosso e ispirato la comunità artistica di New York e non solo.

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he The groundbreaking exhibition “Strength and Grace A Tale of Two Worlds’’ by renowned Fine Art Photographer Joseph R. Fraia shook and inspired the NewYork art community and beyond.The critics, collectors, art lovers, artists, and curious bystanders who attended Joseph R. Fraia’s exhibition “Strength & Grace” at Time Arts Gallery, West Village, New York, witnessed the magnitude of the cultural and social impact art can still have in this time and age.The show was a visual representation of a powerful real story of self-discovery and self-realization about Ngoc Cindy Pham, an accomplished and successful Asian American woman, who embodies the integration and fusion of Eastern and Western cultures in the way that the artist Mr. Fraia promotes in his recently published self-development book “Life is a Treasure Hunt.” The exhibition shows Cindy’s archetypal journey achieving self-awareness and self-consciousness from her origins in Vietnam, with its established traditional values and social rules, to the gradual but unstoppable process of emancipation and redemption once she moved to the States, where she has become a successful professional and entrepreneur. “I was blown away by the people’s response to this project. I knew I was doing something special when I was crafting these works,” said the author Mr. Fraia, “but to see the varied and choosy public of New York being captured and drawn by the emotional charge and the artistic aesthetic of the story I portrayed it really touched me, and it was heartwarming.” The exhibition fulfilled its purpose of presenting the first of a series

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critici, i collezionisti, gli amanti d'arte, gli artisti e i curiosi che hanno assistito alla mostra di Joseph R. Fraia "Strength & Grace" alla Time Arts Gallery,West Village, NewYork, hanno potuto testimoniare ll'entità dell'impatto culturale e sociale che l'arte può ancora avere in questi tempi. Lo spettacolo è stata la rappresentazione visiva di una potente storia di vita vera riguardo la scoperta e realizzazione di se stessa da parte di Ngoc Cindy Pham, una donna asiatica americana affermata e di successo, che incarna l'integrazione e la fusione delle culture orientale e occidentale secondo i paradigmi illustrati dall'artista Joseph Fraia nel suo libro di autosviluppo pubblicato di recente "La vita è una caccia al tesoro". La mostra racconta il viaggio archetipico di Cindy che ha raggiunto autoconsapevolezza e autocoscienza dalle sue origini in Vietnam, con i suoi valori tradizionali e le regole sociali consolidati, al graduale ma inarrestabile processo di emancipazione e redenzione una volta trasferitasi negli Stati Uniti, dove è diventata una professionista e una imprenditrice di successo. “Sono rimasto sbalordito dalla risposta della gente a questo progetto. Sapevo che stavo facendo qualcosa di speciale quando stavo realizzando queste opere", ha detto l'autore Mr. Fraia, "ma vedere il pubblico vario ed esigente di New York catturato e attratto dalla carica emotiva e dall'estetica artistica della storia ho ritratto mi ha davvero impressionato, ed è stato commovente”. La mostra ha raggiunto il suo scopo di presentare la prima di una serie di mostre che si svolgeranno in tutti gli Stati Uniti e al-


l'estero e che saranno incentrate sulla missione di Fraia di creare un ponte tra culture e visioni del mondo. La prima parte del progetto si concentrerà sulle connessioni e le influenze reciproche tra Oriente e Occidente, un tema molto vicino all'artista che ha abbracciato il taoismo e le discipline orientali oltre 25 anni fa ed è cresciuto tra Europa e Stati Uniti. "Quello che amo di più dell'arte è che potresti sapere da dove vengono l'ispirazione e le tue capacità, ma raramente sai dove ti porterà", ha confessato Fraia dopo il ricevimento di chiusura della mostra. “Al momento sto ricevendo chiamate e offerte per estendere la mia visione a uno spettro ancora più ampio di culture e comunità e per avere il mio libro "La vita è una caccia al tesoro" in prima linea nelle iniziative sociali e artistiche nella grande area metropolitana di New York. E ho finanziatori e benefattori disposti a sostenere questi sforzi. Sono davvero sopraffatto dall'attenzione e dal supporto che questa iniziativa ha ottenuto". Il visual book di "Strength and Grace - A Tale of Two Worlds" sarà presto disponibile su tutte le principali piattaforme di vendita di libri. Il progetto è stato possibile grazie al generoso supporto dei tanti sponsor: This is Good Water - Frankly Vodka - Amavi Vinum - Isa Lazo Skincare - Beautiful Amore Beauty Products Sip&Co. - Ribalta. I media partner dell'evento sono stati LIVID Magazine e Livein The Lifestyle Magazine. Per info, stampa e richieste, artshow@wearenotthatfar.com - +1 n 917-930-1494

of shows that will take place all over the United States and abroad and that will be centered on Mr. Fraia’s mission of bridging cultures and world visions. The first part of the project will focus on East’s and West’s connections and mutual influences, a theme very close to the artist who embraced Taoism and Eastern disciplines over 25 years ago and grew up between Europe and the United States. “What I love the most about art is that you might know where the inspiration and your skills come from, but you rarely know where it is going to take you,” Mr. Fraia confessed after the closing reception last Sunday, the 12. “I am receiving calls and offers now to extend my vision to an even broader spectrum of cultures and communities and to have my book ‘Life is a Treasure Hunt’ at the forefront of social and artistic initiatives across the City and the TriState. And I have patrons and benefactors willing to support these endeavors. I am truly overwhelmed by the attention and the support this initiative has gotten.” The visual book from “Strength and Grace - A Tale of Two Worlds’’ will soon be available on all major book-selling platforms. The project was made possible by the generous support of the many sponsors:This is Good Water - Frankly Vodka - Amavi Vinum - Isa Lazo Skincare - Beautiful Amore Beauty Products - Sip&Co. Ribalta. Media Partners of the event were LIVID Magazine and Livein The Lifestyle Magazine. For info, press, and inquiries, artshow@wearenotthatfar.com - +1 n 917-930-1494

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L'EQUILIBRIO È CIÒ CHE INFLUENZA

L’ESTETICA Dario Zucchi: Equilibrio nella composizione, nel colore, nella luce, nell'ombra e la discrezione emotiva...

by Giovanna Repossi

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quilibrio nella composizione, nel colore, nella luce, nell'ombra e la discrezione emotiva. L’artista è un vero e proprio "predatore urbano" che, armato di macchina fotografica, individua, segue e immortala i soggetti che più lo ispirano. Sono in particolare i visitatori dei musei ad attrarre la sua attenzione, soprattutto quando, forse per inconscia sintonia, il loro aspetto fisico e il loro abbigliamento si fondono armonicamente con le opere d'arte che stanno ammirando. Separando alcuni dettagli della tela e dei vestimenti, il fotografo mette in risalto la sovrapposizione fra illusione e realtà̀, arte e vita. Il confronto fra le opere d’arte e chi le osserva è al centro degli interessi visivi di Zucchi: la vista delle sue opere genera un inatteso sorriso, destando la percezione della creatività e illuminante felicità degli accostamenti, ma solo dopo un’attenta riflessione possiamo cogliere la complessità̀ visuale che regola la composizione di ogni foto.

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he balance is what influences the aesthetics and the photographic work of Dario Zucchi: emotional discretion, balance in the composition, color, light and shadow.The artist is a real "urban predator" who, armed with a camera, identifies, follows and immortalizes the subjects who most interested him. Museum visitors particularly attract his attention especially when, perhaps for unconscious attunement, their physical appearance and clothing blend harmoniously with the works of art that they are admiring. By separating some details of the canvas and clothing, the photographer highlights the superimposition between illusion and reality of art and life. The comparison between the works of art and the observer is at the center of Zucchi's visual interests: the sight of his works generates an unexpected smile, arousing the perception of creativity and illuminating happiness of the combinations, but only after a careful consideration we can see the visual complexity that regulates the composition of each photo.

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Dario Zucchi born in Milan but he lives in Washington D.C. He is a photographer for passion.Through a combination of colors, styles and movements, he elaborates a juxtaposition between paintings and sculptures on the one hand and people and spectators on the other. His photos are not premeditated, but they stop a moment of reality, a combination that has never happened before. Thanks to his shots, the works of Munch, Matisse, Rothko and many other famous artists immortalized in his photographs, take on new meanings. He hosted a lot of solo exhibitions through America and Europe. Currently underway, until January 2022, the exhibition People in Museums at the Cosmos Club, Washington, D.C., the exhibition Dario Zucchi, Selected Photographs by Dario Zucchi at the Comcast Lounge, Strathmore Music Center, Rockville, Maryland, An unexpected smile ... continue in Verbania at Villa Giulia, Verbania - Pallanza, Italy in 2017, previously exhibited in 2014 at Casale Monferrato in Italy and the Italian Cultural Institute, Embassy of Italy,Washington, DC Year of Italian Culture - Dario Zucchi - New and Selected Photographs in 2013. In May 2022 Stanford University will dedicate a solo exhibition to him curated by Eric Denker (curator of the National Gallery of Art in Washington), and at the end of April (28.04 / 01.05.2022), he will be present with Tallulah Studio Art at the XI Edition of MIA n FAIR at SUPERSTUDIOMAXI OF MILAN.

Dario Zucchi milanese residente a Washington D.C. fotografa per passione. Attraverso una combinazione di colori, stili e movenze elabora una giustapposizione tra dipinti e sculture da una parte e persone e spettatori dall’altra. Le sue foto non sono premeditate, ma fermano un istante della realtà, una combinazione mai avvenuta prima. Grazie ai suoi scatti le opere di Munch, Matisse, Rothko e tanti altri artisti famosi immortalati nelle sue fotografie, assumono nuovi significati. Numerose le mostre personali in America e in Europa: attualmente in corso, fino a gennaio 2022 al Cosmos Club, Washington, D.C. People in Museums: Dario Zucchi, Selected Photographs by Dario Zucchi al Comcast Lounge, Strathmore Music Center, Rockville, Maryland, Un sorriso inatteso... continua aVerbania aVilla Giulia,Verbania - Pallanza, Italy nel 2017, esposta precedentemente nel 2014 a Casale Monferrato in Italia e all’Istituto Italiano di Cultura, Embassy of Italy,Washington, D.C. Year of Italian Culture - Dario Zucchi - New and Selected Photographs nel 2013. A Maggio 2022 la Stanford University gli dedicherà una mostra personale curata da Eric Denker (curatore della National Gallery of Art di Washington ), e a fine Aprile (28.04/01.05.2022), sarà presente con Tallulah Studio Art alla XI Edizione del MIA FAIR n al SUPERSTUDIOMAXI DI MILANO.



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SILENZIO E SOLITUDINE

Le sue opere sono finestre affacciate sulle foreste della madre terra. by Alice Locatelli edit by Giovanna Repossi

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arco Lanzetta Bertani è un chirurgo apolide, scrittore, sportivo e fotografo. Nato nel nord Italia nel 1962, al¬l'età di 5 anni si rese conto di essere cittadino della terra. Da allora ha viaggiato molto in tutto il pianeta. Ha vissuto in Africa, Australia, Francia, Canada e Svizzera. Il suo lavoro medico umani¬tario con l'ONG GICAM lo porta regolarmente in India. Come chirurgo, è diventato famoso a livello internazionale nel 1998, quando ha eseguito il primo trapianto di mano da cadavere nella storia della medicina, seguito nel 2000 dal primo trapianto di mano bilaterale. È stato invitato in più di 25 Paesi per condividere le sue conoscenze professionali nel campo della chirurgia della mano e della micro¬chirurgia ricostruttiva. È autore di 9 libri, tra cui l'autobiografico "Una mano più in là", sulla straordinaria avventura scientifica del primo trapianto di mano in assoluto, e il best seller "La dieta anti-artrosi", sul suo nuovo modo di curare l’artrosi seguendo un’alimentazione adeguata, praticando attività fisica e affidandosi a tecniche efficaci e innovative. Appassionato sportivo, nel 2017 ha vinto il Campionato Europeo X-Terra Triathlon, e si è classificato 17° al Campionato Mondiale alle Hawaii. Corre, pedala, nuota, va in kayak e fa escursioni in mon¬tagna, nei boschi e nelle foreste. Ha sempre avuto una passione per la fotografia come mezzo per contemplare la creazione, arrendersi alla natura e connettersi al¬l'assoluto. All'età di 55 anni, ha sentito un irresistibile bisogno di dedicare più tempo al silenzio e alla solitudine nel tentativo di ascoltare la sua anima.

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arco Lanzetta Bertani is a stateless surgeon, writer, sportsman, and photographer. Born in northern Italy in 1962, at the age of 5, he realized he was a citizen of the earth. Since then, he has traveled extensively around the planet. He has lived in Africa, Australia, France, Canada, and Switzerland. His humanitarian medical work with the NGO GICAM takes him regularly to India. As a surgeon, he became internationally famous in 1998 when he performed the first cadaveric hand transplant in the history of medicine, followed in 2000 by the first bilateral hand transplant. He has been invited to more than 25 countries to share his professional knowledge in the field of hand surgery and reconstructive microsurgery. He is the author of 9 books, including the autobiographical "Una mano più in là" on the extraordinary scientific adventure of the first-ever hand transplant and the best seller "The anti-arthrosis diet" on his new way of treating arthritis through food and herbal medicine. Passionate about sports, in 2017, he won the European X-Terra Triathlon Championship and was ranked 17th at the World Championship in Hawaii. He runs, rides, swims, kayaks, hikes in the mountains, woods, and forests. He has always had a passion for photography as a means of contemplating creation, surrendering to nature, and connecting to the absolute. At the age of 55, he felt an irresistible need to embrace silence and solitude in an attempt to listen to his soul.

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WORKS A threshold to cross with the mind to experience a multisensory experience mediated by our personal sensitivity. Ideally, the world of forests is eternal, all spiritual, and the infinite takes care of us. My works transmit the emotion and vibration that the forest gives us, the real beating heart of the planet, an essence that manifests itself most explosively through living trees. The works are deliberately deconstructed, decontextualized, chromatically abstract; they do not want to represent a specific place but a moment, an opportunity. They are not packaged, they do not lead to a predetermined point of arrival, but they are an instrument of plastic reflection and reunion with our soul.

OPERE Una soglia da attraversare con la mente per sperimentare un'esperienza multisensoriale mediata dalla nostra sensibilità personale. Idealmente il mondo delle foreste è eterno, tutto spirituale, l'infinito che si prende cura di noi. Le mie opere trasmettono l'emozione e la vibrazione che la foresta ci regala, il vero cuore pulsante del pianeta, un’essenza che si manifesta nella maniera più esplosiva, attraverso gli alberi vivi. Le opere sono volutamente destrutturate, decontestualizzate, cromaticamente astratte, non vogliono rappresentare un luogo specifico, quanto un momento, un'opportunità. Non essendo confezionate, non conducono a un punto di arrivo prestabilito, ma sono strumento di plastica riflessione e ricongiungimento con la nostra anima.

THE USE OF STEEL His daily work involves the systematic use of steel. As a hand surgeon, implantable materials, such as plates and screws, are often made of this material. During the long months of inactivity due to the lockdown, I worked steel plates in my atelier, which became the background of my photographic works. This metal has charm, and it is hostile and cold but elegant and fascinating. I use the purest 304 stainless steel, which combines strength and sturdiness with ductility and delicacy. Being a noble and design element complements the images that I print on aluminum or acrylic glass. This series of works is part of the Living Forests project, which took shape in the two years 2020-2021.

L'USO DELL'ACCIAIO Il suo lavoro quotidiano prevede un utilizzo sistematico dell'acciaio. Come chirurgo della mano, i materiali impiantabili, come placche e viti, sono spesso fatte di questo materiale. Durante i lunghi mesi di inattività dovuta al lockdown, nel mio atelier ho lavorato lastre di acciaio, che sono diventate il background delle mie opere fotografiche. Questo metallo ha fascino: è ostile e freddo ma elegante e affascinante al contempo. Io utilizzo il più puro, l'acciaio inox 304, che combina forza e robustezza con duttilità e delicatezza. Essendo un elemento nobile e di design, complementa le mie immagini, che stampo su alluminio o vetro acrilico. Questa serie di opere fa parte del progetto Living Forests, che si è concretizzato nel biennio 2020-2021.


L'ANGOLO PROSPETTICO Come microchirurgo, non posso lavorare senza degli occhialini ingranditori. Sono a mio agio solo quando li indosso e posso osservare un mondo che gli altri non possono vedere, uno spaccato di immagine. Quotidianamente mi fanno ammirare nel minimo dettaglio anche i particolari più nascosti. La visione è ridotta a un angolo che non supera i 45°. Così, se per caso fotografo un paesaggio più ampio, in post produzione sento la necessità di ridurlo, di rientrare entro i confini che mi sono più familiari. Nel mio libro "Una mano più in là" ho cercato di descrivere il rapporto particolare con questo strumento, che vale anche per l'obiettivo fotografico: "... i miei «occhialini», così li chiamo da sempre, sono di fatto i miei occhi. Fanno parte di me, un’estensione dei miei sensi, una prolunga dei miei occhi capace di mettere a fuoco un oggetto distante con chiarezza, e poi di puntarlo per raggiungerlo precisamente nonostante l’apparente distanza.”

THE PERSPECTIVE ANGLE As a microsurgeon, I can't work without magnifying glasses. I am comfortable only when I wear them and observe a world that others cannot see, a cross-section of the image. Every day they make me admire even the most hidden details in the smallest detail. Vision is reduced to an angle that does not exceed 45°. So, if by chance I photograph a wider landscape in post-production, I feel the need to reduce it and return within the boundaries that are more familiar to me. In my book "Una mano più in là" I tried to describe the special relationship with this tool, which also applies to the photographic lens: "... my "goggles", as I have always called them, are, in fact, my eyes. They are part of me, an extension of my senses, an extension of my eyes capable of focusing on a distant object with clarity and aiming it to reach it precisely despite the apparent distance.”

UN MANTRA VISIVO Le mie opere intendono essere un mezzo per un'esperienza sensoriale che riporti l'individuo al suo intimo. Come durante la meditazione, quando un mantra verbale viene recitato più volte fino a raggiungere uno stato di rilassamento, così le mie immagini possono essere dei mantra visivi, che permettono un collegamento con il proprio io attraverso un contatto con il magico mondo delle foreste. Un semplice passo verso la foresta e l'individuo si ritrova nel proprio mondo interiore, libero di esplorare le vibrazioni n più intime senza i vincoli dettati dalla struttura.

A VISUAL MANTRA My works are intended to be a means for a sensory experience that brings the individual back to her intimate. For example, during meditation, when a verbal mantra is recited several times until a state of relaxation is reached, my images can be visual mantras, which allow a connection with oneself through contact with the magical world of the forests. A simple step towards the forest and the individual finds himself in his own inner world, free to explore the most intimate vibrations n without the constraints dictated by the structure.

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xactly one year ago, the prestigious Wall Street Journal stated that "Millennials are helping the global art market resist the pandemic." But who are these "Millennials" who today are the absolute protagonists of the international art market? In the book "Millennials Rising: The Next Great Generation (2000)" the authors Howe and Strauss use 1982 as the starting year of the new generation and 1997 as the end, highlighting how these young people are clearly in contrast with those born before and after them, thanks to the attention received from the media and politics. Confirming the claims of the prestigious English business newspaper, there are also the researches of the Hiscox Online Trade Report, from which it emerged that as many as 79% of Millennials had purchased art online more than once in recent months. At the same time, Bloomberg data report that 40% of art is bought by very young people, with an investment portfolio of 3 billion dollars. The absence of fairs, inaugurations, meeting opportunities have led them to fall back on digital "squares," encouraging online

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sattamente un anno fa, il prestigioso Wall Street Journal, affermava che «I Millennials aiutano il mercato dell’arte globale a resistere alla pandemia» Ma chi sono questi “Millenials” che oggi si impongono come protagonisti assoluti del mercato dell’arte internazionale? Nel libro “Millennials Rising:The Next Great Generation (2000)” gli autori Howe e Strauss utilizzano il 1982 come anno di inizio della nuova generazione e il 1997 come fine, evidenziando come questi giovani siano nettamente in contrasto con quelli nati prima e dopo di loro, grazie all'attenzione ricevuta da parte dei media e della politica. A conferma delle affermazioni del prestigioso giornale economico inglese, vi sono anche le ricerche dell’Hiscox Online Trade Report, dalle quali è emerso che ben il 79% dei Millennials ha acquistato arte online più di una volta negli ultimi mesi, mentre i dati di Bloomberg riportano che il 40% dell’arte viene comprata proprio dai giovanissimi, con un portafoglio d’investimento pari a 3 miliardi di dollari. L’assenza di fiere, inaugurazioni, occasioni di incontro, li hanno indotti a ripiegare sulle “piazze” digitali, incentivando il collezionismo


I MILLENNIALS SALVERANNO IL MONDO

DELL’ARTE by Daniela Lauria - Art Consultant Membro Comitato “Arte e Cultura” Orange Table edit by Giovanna Repossi online, scegliendo opere sui social, in particolare Instagram, ma ponendo anche l’attenzione sulle aste online dove i giovani hanno trovato una dimensione tech cucita perfettamente su misura. Millennials e Generazione Z, questi ultimi nati dopo il 1995, stanno diventando i nuovi mecenate dell’arte: acquistano sulle piattaforme online, promuovono artisti sui propri canali social, e alcuni di loro ricoprono il ruolo di influencer, divenendo interpreti e divulgatori dei trend internazionali. Che cosa collezionano esattamente? Accanto agli NFT Crypto Art che oramai dilagano negli ultimi mesi, non mancano dipinti, sculture, video e fotografia, spesso realizzati da loro coetanei. Per quanto riguarda i principali centri d’arte internazionali sicuramente svettano New York, Seoul, Pechino, Shanghai e Hong Kong ma segnali sempre più forti giungono anche da Cina, Corea e Indonesia. Se avete deciso di iniziare l’avventura del collezionismo e non fate parte di questa generazione, non vi spaventate. Io vi consiglio di lasciarvi guidare dal gusto personale, godendovi ciò che veramente vi piace in piena libertà, in fondo il mercato non è l’unica n fonte di convalida di una collezione.

collecting, choosing works on social networks, in particular Instagram, but also focusing on online auctions where young people have found a perfectly tailored tech dimension. Millennials and Generation Z, the latter born after 1995, are becoming the new patrons of art: they buy on online platforms, promote artists on their social channels, and some of them play the role of influencers, becoming interpreters and disseminators of international trends. . What exactly do they collect? Alongside the NFT Crypto Art that is now rampant in recent months, there is no shortage of paintings, sculptures, videos, and photography, often made by their peers. As for the leading international art centers, New York, Seoul, Beijing, Shanghai, and Hong Kong certainly, stand out, but increasingly strong signals are also coming from China, Korea, and Indonesia. If you have decided to start the adventure of collecting and you are not part of this generation, do not be scared. I recommend that you let yourself be guided by personal taste, enjoying what you really like in complete freedom; after all, the market is not n the only source of validation for a collection.

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L’ARTISTA DELLE BANCONOTE 106

VIN-CENT N.2 - 2021 Acrilico su 300 monete da 2 centesimi di euro


Le banconote sono i testimoni silenziosi della Storia dell'umanità. Portano la nostra eredità attraverso i secoli trasmettendola di mano in mano, di generazione in generazione. by Christine Ruiz-Kerendi Agente Artistica Esclusiva di Antonio Natale edit by Giovanna Repossi

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Antonio Natale nasce a Foggia (Italia) nel 1965. Nella città natale frequenta il Liceo Artistico contemporaneamente a corsi di Cartellonista pubblicitario e Figurinista e collabora come illustratore e grafico pubblicitario presso un quotidiano pugliese. Nel 1984 si trasferisce a Roma per proseguire gli studi all'Accademia delle Belle Arti e si diploma nel 1988. Nell'arco di questi anni, fondamentali per la sua formazione, studia Incisione presso la Calcografia Nazionale di Roma mentre svolge ricerche sulla Storia della Mitologia legata al modus operandi del Movimento Artistico Italiano“Nuova Maniera”. Lavora anche come decoratore d'interni. Dopo la laurea, Antonio viaggia per l'Europa e scopre gli Espressionisti del Nord, il cui impatto sarà fondamentale per la sua Arte. I successivi 9 anni sono dedicati a nuovi progetti e nuove sperimentazioni su diversi supporti come le mappe delle città e i

Antonio Natale was born in Foggia (Italy) in 1965. He attended the School of Art of his native city while followed courses in advertising, poster design and fashion design while working as an advertising designer and print illustrator for a well-known Apullian newspaper. In 1984 he moved to Rome to continue his studies at the Academy of Fine Arts and graduated in 1988. During these years, fundamental for his training, he studied Engraving at the National Chalcography in Rome while researching the History of Mythology linked to the modus operandi of the "Nuova Maniera" Italian Art Movement. He also works as an interior decorator. After graduation, Antonio travels to Europe and discovers the Expressionists of the North, whose impact will be fundamental to his Art. The next nine years are dedicated to new projects and new experiments on divers supports such as city maps and po-

'arte è un rifugio, un'espressione della nostra vita, il diario della storia dell'umanità. L'arte è la prova dellla iingegnosità del genere umano e ci ricorda che siamo più̀ che semplici animali. L'arte è uno specchio, un riflesso di noi stessi, della nostra capacità di vedere attraverso gli occhi di un altro le realtà che affrontiamo, o un modo per fuggire da esse. L'arte ci invita ad un viaggio nel profondo della nostra esistenza. L'arte vive in noi. L'arte siamo noi. Le banconote sono i testimoni silenziosi della Storia dell'umanità̀. Portano la nostra eredità attraverso i secoli trasmettendola di mano in mano, di generazione in generazione. Antonio ha riunito armoniosamente le persone del mondo, sotto il tetto dell'Arte, utilizzando i supporti che rappresentano ogni paese. Ma soprattutto racconta le loro storie, le loro prove, i loro successi e le loro gioie, proprio come rivelano le banconote. Come sempre, le storie delle Banconote raccontate da Antonio Natale ci mostrano che possiamo imparare dal passato e andare avanti rinnovati mentre miriamo a un futuro più luminoso. Prendendo parte a questa avventura, diventiamo quindi come i preziosi viaggiatori di Antonio:“Banknauts”.

rt is a refuge, an expression of our life, the diary of the history of humanity. Art is proof of humankind's ingenuity and reminds us that we are more than just animals. Art is a mirror, a reflection of ourselves, of our ability to see through the eyes of another the realities we face, or a way to escape from them. Art invites us on a journey into the depths of our existence. Art lives in us. We are the Art. Banknotes are the silent witnesses of the history of humanity. They carry our heritage down through the centuries, passing it on from hand to hand, from generation to generation. Antonio harmoniously brought together the world's people under the roof of Art, using the supports that represent each country. But he especially tells their stories, trials, successes, and joys, just as the banknotes reveal. As always, the banknote stories told by Antonio Natale show us that we can learn from the past and move forward renewed as we aim for a brighter future. By taking part in this adventure, we therefore become like Antonio's precious travelers: "Banknauts".

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IL MIO NUOVO GIORNO - 2020 Acrilico su 28 banconote originali provenienti da varie parti del Mondo,

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stage stamps. He also extends his exhibitions in Europe and around the world. In 1997 Antonio began to paint on Out of Circulation Banknotes from all over the world. He also embarks on an intense and epistolary relationship with Maestro Enrico Baj, who presents his work during his 2002 exhibition in Rome. Since then, Antonio has exhibited his Art worldwide and has been recognized as "The banknote artist," being the only artist who paints exclusively on out-of circulation banknotes. He has worked with many important NGOs, and many famous people are in his family of collectors. He is also part of some critical Contemporary Art Foundations around the world. Since 2013, Antonio has also been on display in four major museums worldwide, two of which are in the Middle East. In 2017, Antonio received the ARGOS HIPPIUM Award in recognition for his outstanding work on the international art scene, bringing honor and pride to his country. In addition, Antonio Natale is the recipient of the 4th International Arts Awards - The Golden Palette 2020 in Lugano, recognizing his outstanding achievements as an international artist. The Mellow Art Award of Asia goes to Antonio Natale in 2021 and he is featured on the cover of Ozero Komo, Lifestyle Magazine (July 2021), promoting Italian excellence in Russia and around the world. Antonio presents a vintage car with one of his works during the Concorso d'Eleganza 2021. Today Antonio Natale lives and works in Italy and Switzerland. n www.antonionataleartist.com

francobolli. Estende anche le sue mostre in Europa e nel mondo. Nel 1997 Antonio inizia a dipingere su Banconote Fuori Circolazione provenienti da tutto il mondo. Intraprende anche un intenso ed epistolare rapporto con il Maestro Enrico Baj che presenta la sua opera durante la sua mostra del 2002 a Roma. Da allora, Antonio ha esposto la sua arte in tutto il mondo ed è stato riconosciuto come "L'artista delle banconote", essendo l'unico artista che dipinge esclusivamente su banconote fuori circolazione. Ha lavorato con molte importanti ONG e molti personaggi famosi sono nella sua famiglia di collezionisti. Fa anche parte di alcune importanti Fondazioni d'Arte Contemporanea in tutto il mondo. Dal 2013, Antonio è anche in mostra in quattro importanti musei del mondo, due dei quali in Medio Oriente. Nel 2017, Antonio riceve il Premio ARGOS HIPPIUM, in riconoscimento per il suo eccezionale lavoro sulla scena artistica internazionale, portando onore e orgoglio al suo paese. Antonio Natale è il destinatario del 4° International Arts Awards – The Golden Palette 2020 a Lugano, in riconoscimento dei suoi eccezionali risultati come artista internazionale. Il Mellow Art Award of Asia va ad Antonio Natale nel 2021 e compare sulla copertina di Ozero Komo, Lifestyle Magazine (luglio 2021) promuovendo l'eccellenza italiana in Russia e nel mondo. Antonio presenta durante il Concorso d'Eleganza 2021 una macchina d'epoca con una delle sue opere. Oggi Antonio Natale vive e lavora in Italia e Svizzera. n www.antonionataleartist.com



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NFT’S

E IL DESIGN T

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he acronym obviously comes from the Anglo-Saxon world and is read in full as non-fungible token. These files are based on the same principle as the blockchain for cryptocurrencies but unlike these they are not interchangeable, therefore non-fungible and for the pleasure of the art market, unique files.Too bad there is no copyright for these files so the artist or author of the file can replicate the same work as many times as he wants. A bit like reality with the difference of a click and I'll stop here. If we wanted to analyze all the various aspects and explain the virtual "online" world that we have created with our own hands, the result would be disastrous but above all boring. I prefer to relay some thoughts from an interview with a Brazilian designer named Romulo Temigue, interviewed by Kieron Marchese for the designwanted portal. The interview intrigued me because it’s a millennial who asks questions to a peer of his about a virtual phenomenon that is right now in an embryonic stage. All this novelty, linked to the main theme which is design, can only intrigue us. Romulo was born, grew up and works in San Paolo. He graduated in 2014 in urban architecture but prefers furniture. During the years of study he develops a particular skill with rendering and CGI of models. He applies this knowledge to create virtual video game furniture and at the same time advertises his creations using Instagram. He begins the sale of its virtual creations through online auction portals such as Nifty Gateway and others that deal with blockchains.

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’acronimo proviene ovviamente dal mondo anglosassone è si legge per intero non-fungible token. Questi file si basano sullo stesso principio del blockchain per le cryptocurrencies ma a differenza di queste non sono intercambiabili, quindi non fungibili e per il piacere del mercato artistico, file unici. Peccato che non esiste copyright per questi file quindi l’artista o autore del file può replicare la stessa opera quante volte vuole. Un po’ come la realtà con la differenza di un click e mi fermo qui. Se volessimo analizzare tutte le varie vicissitudini e fare chiarezza del mondo “online” virtuale che abbiamo creato con le nostre stesse mani il risultato sarebbe catastrofico ma soprattutto noioso. Preferisco riportarvi alcuni ritagli di una intervista fatta ad un designer brasiliano di nome RomuloTemigue, intervistato da Kieron Marchese per il portale designwanted. L’intervista mi ha incuriosito perché si tratta di un millennial che fa delle domande ad un suo coetaneo riguardo un fenomeno virtuale che e’ nella sua fase embrionale.Tutta questa novità, legata poi al tema principale che è il design, non può che incuriosirci. Romulo nasce, cresce e lavora a San Paolo. Si laurea nel 2014 in architettura urbanistica ma predilige l’arredamento. Negli anni di studio sviluppa una abilita’ particolare con i rendering ed i CGI del modelli. Applica queste conoscenze per realizzare dei mobili virtuali da videogame e nel contempo si pubblicizza usando Instagram. Inizia la vendita delle sue creazioni virtuali tramite portali di aste online come Nifty


Ormai non e’ un segreto. Come per la crypto valuta anche nel mondo fisico dell’arte, della moda ed ultimamente del design si è ritagliato uno spazio, più o meno grande, il fenomeno del NFT. by Alessandro Byther edit by Giovanna Repossi Gateway ed altri che trattano i blockchain. Romulo continua nella sua spiegazione che il genere umano vuole sempre innovazione. Di avere di più, ovviamente materialistico ma non nel senso negativo, secondo il designer brasileiro. Un paio di mesi fa un influencer ha ripostato una sua immagine su Instagram e nel giro di tre giorni aveva seimila visualizzazioni. Romulo ci dice che la 3D art ci è esplosa, come aver ricevuto un pugno in faccia. La possibilità di realizzare tutto ciò che si vuole, comodamente a casa, nello spazio infinito del software nel suo computer e’ una cosa che da molto “potere” a suo avviso. Prosegue nello spiegare che molto probabilmente il motivo per cui le NFT nel mondo del design e’ in ritardo rispetto all’arte e alla moda e’ per una questione legata all’oggetto fisico. I clienti vogliono toccare con mano l’arredamento e gli oggetti rispetto ad un quadro o ad un look di abbigliamento. Conclude l’intervista dicendo che vorrebbe essere preso sul serio, vorrebbe che il pubblico si fidasse del suo stile. In Brasile c’è una tradizione nell’ambito del design e lui sta cercando di spezzare queste catene con la tradizione. Ovviamente faccio fatica a credere che riuscirà a realizzare un nuovo stile che rappresenta il futuro del Brasile ma ammiro la volontà di spingere per un cambiamento dello standard ed in qualche modo sperimentare nel mondo effimero del virtuale. Quello che invece non mi va giù, e credo sia motivato soprattutto da fatto che lotto tutti i giorni per ottenere dei risultati nel mondo del design, è il fatto che Romulo dice a Kieron dopo una sua domanda,“Nel mondo reale, ci sono strumenti limitanti per fare un taglio speciale sul legno, o un'altra macchina per lucidare l'angolo e così via. Quando creo digitalmente, ho più libertà e non devo pensare a queste restrizioni fisiche.” Se questo fosse vero allora queste creazioni non sarebbero dei concept di design ma bensì degli ornamenti bidimensionali fine a loro stessi. Caro Romulo, come ci insegnò il maestro Adolf Loos all’inizio del secolo scorso, l’ornamento e’ delitto, per l’architettura e per il design. Se ne vuoi n parlare ci vediamo su Twitter, non ho Instagram!

Romulo continues in his explanation by stating that mankind always wants innovation. To have more, obviously materialistic but not in the negative sense, according to the Brazilian designer. A couple of months ago an influencer reposted an image of his work on Instagram and within three days he had six thousand views. Romulo tells us that 3D art has exploded, like having received a punch in the face. In his opinion, the ability to create whatever you want, comfortably at home, in the infinite space of the software on your computer is something that gives a lot of "power". He goes on to explain that most likely the reason why NFTs in the world of design lag behind art and fashion is due to a question related to the physical object. Customers want to touch the furniture and objects with their own hands compared to a painting or a look in fashion. He concludes the interview by saying that he would like to be taken seriously, he would like the public to trust his style. In Brazil there is a tradition in the field of design and he is trying to break these chains with tradition. I obviously find it hard to believe that he will be able to create a new style that represents the future of Brazil but I admire the will to push for a change in the standard and somehow experiment in the ephemeral virtual world. What I don't like, however, and I think it is mainly motivated by the fact that I struggle every day to get results in the world of design, is the fact that Romulo says to Kieron after a question from him, "In the real world, there are limited tools to make a special cut on the wood, or another machine to polish the corner and so on. When I create digitally, I have more freedom and don’t have to think about these physical restrictions." If this were true then these creations would not be design concepts but rather two-dimensional ornaments for their own sake. Dear Romulo, as the maestro Adolf Loos taught us at the beginning of the last century, ornament is a crime, for architecture and design. If you want to n talk about it, see you on Twitter, I don't have Instagram!

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LA TECNOLOGIA CHE PIANTA

ALBERI by Elisa Lanotte

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rmai siamo tutti a conoscenza che il disboscamento selvaggio che stiamo mettendo in atto sta portando a conseguenze gravi per la nostra salute e per quella di tutto l’ecosistema terra e non ci stupiamo neanche più che sempre più associazioni stiano cercando di migliorare la situazione, però questa notizia, tra le tante che ho letto mi ha attirata già dal titolo. Di cosa si tratta? Di droni che piantano alberi! I numeri parlano chiaro secondo le Nazioni Unite ogni anno la terra perde 70.000 km quadrati di foresta l’equivalente di un’area grande quanto il Portogallo e dal 1990 ad oggi sono stati abbattuti 1,3 milioni di chilometri quadrati di alberi per un totale di 15 miliardi l’anno con una conseguente emissione di Co2 di 1,49 milioni di tonnellate! Follia! Ma d’altro canto sono tanti progetti ed associazioni che si stanno prodigando per risolvere il problema o almeno cercare di risollevare la situazione, basti solo pensare che da uno studio pubblicato su Proceedings of the Natural Academy of Sciences (PNAS) basterebbe riforestare il pianeta per migliorare drasticamente la questione e per questo la tecnologia può venirci in aiuto! Il suo uso in agricoltura non è una novità e nemmeno lo è quello dei droni che vengono impiegati per fotografare e valutare lo stato delle piante, vista la loro capacità di spostarsi velocemente, di potersi avvicinare notevolmente e di invio immediato dei dati. Ecco che quindi, si inserisce la BioCarbon Engineering con i suoi mezzi ed il suo obiettivo: piantare 400 mila semi al giorno, centocinquanta volte più velocemente di ciò che potrebbe fare la sola mano umana.

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y now we are all aware that the wild deforestation we are carrying out is leading to serious consequences for our health and that of the entire earth ecosystem and we are no longer surprised that more and more associations are trying to improve the situation, however. this news, among the many that I have read, already attracted me from the title. What is it about? Of drones planting trees! The numbers speak for themselves according to the United Nations every year the earth loses 70,000 square km of forest, the equivalent of an area the size of Portugal and since 1990 1.3 million square kilometers of trees have been felled for a total of 15 billion a year with a consequent CO2 emission of 1.49 million tons! Folly! But on the other hand there are many projects and associations that are doing their utmost to solve the problem or at least try to raise the situation, just think that from a study published in Proceedings of the Natural Academy of Sciences (PNAS) it would be enough to reforest the planet to drastically improve the issue and for this technology can help us! Its use in agriculture is not new and neither is that of drones that are used to photograph and evaluate the state of plants, given their ability to move quickly, to be able to get closer and to send data immediately. Here then, BioCarbon Engineering comes in with its means and its goal: to plant 400,000 seeds a day, one hundred and fifty times faster than what the human hand alone could do. It is not the only reality in the field with this specific purpose, there are projects also open in other parts of the world, but

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specifically how does the whole operation work? Simple: the drone starts and maps the entire area on which you intend to "operate", draws a complete diagram and then launches containers containing seeds and nutrients useful for growth. Airseed Technologies, an Australian startup that has been fighting massive deforestation for years, has also designed a drone that is capable of planting 40,000 trees a day, then recycling the excess CO2 that comes from waste plant material. With this method, 2 seeds are planted per second, saving 80% of the usual time and thanks to their software, the position, each seed is reported via GPS, allowing you to monitor the growth of the new plant. It all starts with the collection of vegetable waste which is compacted and transformed into a rigid casing that encloses the seeds, in this way also the co2 becomes a fundamental resource for the whole process because it increases the germination rate of the pods by 80%. By 2024, with all the drones available, the startup plans to plant as many as 100 million trees to limit deforestation and the dispersion of CO2 in the atmosphere so as to be able to mitigate the level of warming over the next 30 years and give the future generation a better world. And do you know Treedom instead? The first site that allows you to buy or give trees remotely… n but we'll talk about it next time!

Non è l’unica realtà in campo con questo specifico scopo, ci sono progetti aperti anche in altre parti del mondo, ma nello specifico come funziona l’intera operazione? Semplice: il drone parte e mappa l’intera zona su cui si intende “operare”, disegna uno schema completo e poi lancia contenitori con all’interno semi e sostanze nutritive utili alla crescita. Anche l’Airseed Technologies una startup australiana che da anni lotta contro la deforestazione massiccia ha progettato un drone che è in grado di piantare 40.000 alberi al giorno riciclando poi la co2 in eccesso che proviene dal materiale vegetale di scarto. Con questo metodo vengono piantati 2 semi al secondo risparmiando l’80% del tempo usuale e grazie al loro software la posizione, ogni seme viene segnalato tramite gps permettendo poi di monitorare la crescita della nuova pianta. Tutto inizia dalla raccolta di rifiuti vegetali che vengono compattati e trasformati in un involucro rigido che racchiude i semi, in questo modo anche la co2 diventa una risorsa fondamentale per tutto il processo perchè aumenta il tasso di germinazione dei baccelli dell’80%. Entro il 2024 con tutti i droni disponibili la startup conta di piantare ben 100 milioni di alberi per limitare la deforestazione e la dispersione di Co2 nell’atmosfera così da poter mitigare il livello di riscaldamento nel corso dei prossimi 30 anni e dare alla generazione futura un mondo migliore. E invece Treedom la conoscete? Il primo sito che permette di acquistare o regalare alberi a din stanza… ma ne parleremo la prossima volta!



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ohn Maeda defined the word simplicity as follows: it means subtracting the obvious and adding the significant. The ease of use of the objects turns out to be one of the most considered aspects during the purchase phase. Simplification is the sign of intelligence, claimed Bruno Munari. Simplicity is not deprivation or trivialization but pursuing an objective of personal and social well-being. It is in the design that the concept of simplicity in objects is affirmed: do not upload projects when not necessary, of shapes, colors, and decorations that re-

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ohn Maeda definiva così la parola semplicità: significa sottrarre l'ovvio e aggiungere il significativo. La facilità d'uso degli oggetti risulta essere uno degli aspetti più considerati in fase d'acquisto. La semplificazione è il segno dell'intelligenza sosteneva Bruno Munari. Semplicità non è privazione o banalizzazione ma perseguire un obbiettivo di benessere personale e sociale. È nella progettazione che si afferma il concetto di semplicità negli oggetti: non caricare i progetti, dove non necessario, di


ECODESIGN

MON AMOUR by Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com

forme, colori e decorazioni che rispondono più a logiche di marketing e mode. Il rapporto tra semplicità, design, sostenibilità: pensare oggetti più coerenti con le proprie necessità, utilizzando nuove tecnologie in grado di concentrare in un oggetto più funzioni e di renderlo intelligente. C'è una semplicità nella produzione, una semplicità nel recupero di risorse, una semplicità nello smaltire il prodotto a fine vita. Due esempi: Sedia Box, di Enzo Mari, 1971. Contro spreco e superfluo, alla ricerca del necessario e dell'essenzialità: produzione di serie, economia, linguaggio. Ovvero i criteri fondanti del design. Il sedile è realizzato in ABS alleggerito con fori circolari, le gambe sono tubi d'acciaio rivestiti con una guaina in PVC, lo schienale inizialmente in tela, poi in ABS.Viene venduta smontata in un unico volume per agevolare il trasporto. Lampada Falkland, di Bruno Munari, 1964. È una forma naturale all'interno di un mondo artificiale. Artificiale per l'uso di semilavorati provenienti dalla produzione industriale, naturale perché gli stessi non necessitano di ulteriori processi di trasformazione. Viene sfruttata la proprietà elastica ed ottica di un semilavorato, il tubolare di filanca usato per la lavorazione di calze femminili per farne il diffusore e vengono impiegati anelli in alluminio per n dare rigidità e quindi forma al tubolare.

spond more to the logic of marketing and fashions.The relationship between simplicity, design, sustainability: thinking of objects that are more coherent with one's needs, using new technologies capable of concentrating more functions in an object and making it intelligent.There is a simplicity in the production, a simplicity in the recovery of resources, a simplicity in disposing of the product at the end of its life. Two examples: Box chair, by Enzo Mari, 1971. Against waste and superfluous, I searched for what is necessary and essential: mass production, economy, language.That is the founding criteria of design.The seat is made of lightened ABS with circular holes, and the legs are steel tubes covered with a PVC sheath, the backrest initially in canvas, then in ABS. It is sold disassembled in a single volume to facilitate transport. Falkland lamp, by Bruno Munari, 1964. It is a natural form within an artificial world. Artificial for using semi-finished products from industrial production, natural because they do not require further transformation processes. The elastic and optical properties of a semi-finished product are exploited; the filanca tubular used to process women's stockings to make the diffuser and aluminum rings are used to give rigidity and, therefore, shape to the tubular. An ancient Chinese saying says: what cannot be said in a few n words cannot be said even in many.

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Sostenibilità

PER L’ANNO CHE VERRÀ 118


by Arch. Cristina Benedettini photo by Alberto Jona Falco

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onus ristrutturazione. Ecobonus. Superbonus 110. Bonus verde. Bonus mobili. Bonus facciate. Bonus giovani. Se fossero numeri, sarebbe da giocarli al lotto. Invece sono gli strumenti messi in campo nel 2021 per incentivare la ripresa economica, in ambito edilizio, e gli argomenti topici di chiacchiere da bar o tra professionisti nel chiedersi cosa verrà mantenuto per l’anno che verrà. A cosa sono serviti? Certamente hanno consentito, alle imprese e ai lavoratori, una boccata d’aria dopo la pandemia. In parte, hanno sensibilizzato in merito a interventi ecosostenibili e/o a risparmio energetico. Infine, hanno comportato una attività di generica manutenzione del patrimonio edilizio. Il patrimonio edilizio di un territorio ha un valore, di cui è bene avere cura. E il patrimonio architettonico di un territorio ha altrettanto valore. Il punto è che sono due cose diverse. Faccio un sopralluogo nella campagna toscana, per verificare l’idoneità di una bella residenza a quanto previsto dal 110 e dall’ecobonus. Una proprietà di livello, un tempo ben concepita da un collega di nome. Campagna incontaminata, aria sottile. Una giornata di sole e un proprietario convinto di poter riqualificare a costo zero.Venendo via, non ho potuto evitare certe riflessioni. Procedere soltanto in ottemperanza a quanto richiesto, avrebbe dissipato la bellezza architettonica degli intonaci, dei vecchi coppi e dei tegoli ossidati dal tempo, degli infissi in legno. In alternativa, la proprietà avrebbe dovuto comunque prevedere una spesa. Sarei riuscita a spiegarlo? Al di là di come finisce questa storia, voglio dire che prendersi cura della bellezza dei luoghi comporta consapevolezza e fatica, è una questione culturale ed è una questione pubblica perché la bellezza è di tutti. In questi termini, le misure in campo non hanno sensibilizzato abbastanza la cittadinanza, e in alcuni casi hanno deteriorato la qualità architettonica del nostro patrimon nio. Ecco, per l’anno che verrà.

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enovation bonus. Eco bonus. Super bonus 110. Green bonus. Mobile bonuses. Facade bonus. Youth bonus. They would have to be played in the lotto if they were numbers. Instead, they are the tools put in place in 2021 to incentivize the economic recovery in the construction sector and the topical topics of chatter from bars or between professionals in asking what will be kept for the coming year. So what are they good for? They certainly allowed businesses and workers a breath of fresh air after the pandemic. In part, they raised awareness of eco-sustainable and / or energy-saving interventions. Finally, they involved general maintenance of the building stock. The building heritage of a territory has a value that is good to take care of. And the architectural heritage of a territory is equally valuable. The point is, they are two different things. I inspect the Tuscan countryside to verify the suitability of a beautiful residence in accordance with the provisions of 110 and the eco-bonus. A world-class property, once well thought out by a named colleague. Unspoiled countryside, thin air. A sunny day and an owner convinced that he can redevelop at no cost. Coming away, I could not avoid certain reflections. Proceeding only in compliance with what was requested would have dissipated the architectural beauty of the plasters, the old tiles and tiles oxidized by time, and the wooden window frames. Alternatively, the property would still have had to anticipate an expense. Could I have explained it? Beyond how this story ends, I want to say that taking care of the beauty of places involves awareness and effort, and it is a cultural issue and a public issue because beauty belongs to everyone. In these terms, the measures in the field have not sufficiently sensitized citizenship, and in some cases, have deteriorated the architectural quality of our heritage. n Here, for the coming year.

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Sostenibilità

IL BOCCONI

URBAN CAMPUS 120

by Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com


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l nuovo Campus della Bocconi a Milano progettato dallo studio Sanaa si sviluppa nell'area dell'ex Centrale del latte ed è ancora in fase di completamento. Il complesso è composto di quattro edifici dalle forme sinuose: la residenza Castiglioni da 300 posti nella torre residenziale, la nuova sede della SDA Bocconi che sarà costituita da tre edifici e un centro sportivo. Porticati, cortili, chiostri completano lo spazio. Uno spazio urbano innovativo, frutto dell'eccellenza nel campo della ricerca, della formazione, dell'architettura. L'intervento si presenta come un Near Zero Energy Campus, ossia un insediamento urbano ad alta sostenibilità ambientale. Il progetto ha ottenuto il livello Platinum nella certificazione Leed, marchio di eccellenza per l'architettura sostenibile. Relativamente al risparmio energetico: 74% di riduzione dei consumi energetici; 47% dei materiali da costruzione di provenienza regionale. C'è una notevole leggerezza dovuta sia alle forme “in movimento” sia alle vetrate che “annullano” il volume. Una pelle d'alluminio stirato avvolge la massa edilizia: espressività da una parte, effetto di dissolvenza dall'altra. Le curve degli edifici sono “disegnate” dalla rete metallica che crea una specie d'involucro all'interno del quale prendono vita le varie funzioni universitarie. Le trasparenze pern mettono alla luce naturale di invadere gli spazi.

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he new Bocconi Campus in Milan, designed by the Sanaa studio, is developed in the former Centrale del latte area and is still being completed. The complex comprises four buildings with sinuous shapes: the Castiglioni residence with 300 seats in the residential tower, the new headquarters of SDA Bocconi, which will consist of three buildings, and a sports center. Porches, courtyards, cloisters complete the space: an innovative urban space, the result of excellence in the fields of research, training, and architecture. The intervention looks like a Near Zero Energy Campus, which is an urban settlement with high environmental sustainability. The project obtained the Platinum level in the LEED certification, a mark of excellence for sustainable architecture. About energy saving: 74% reduction in energy consumption; 47% of building materials of regional origin. There is a remarkable lightness due to the "moving" shapes and the windows that "cancel out" the volume. A skin of stretched aluminum envelops the building mass: expressiveness on one side, fading effect on the other. The curves of the buildings are "drawn" by the metal mesh that creates a kind of envelope within which the various university functions come to life. The transparencies allow natun ral light to invade the spaces.

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Spirits&Cigars

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by Matteo Tornielli


SAN ANDRES SARDEGNA

COAST TO COAST Due prodotti eccezionali, due luoghi incantati, un incontro unico...

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hen it comes to excellence, we all agree. But when we enter the field of combinations, well often personal tastes, rightly, take over. Today, however, I want to talk to you about a daring combination, almost excessive but, in its uniqueness, successful and harmonious. We are talking about a classic, cigar and distillate, and so far nothing strange if it were not that the cigar is not really a conventional cigar and the distillate then even more particular. But let's go in order, the cigar is the Rubesto, produced by La Coloniale Buena Vida, a "long filler" cigar of imposing invoice with its 12 cm in length and a cepo 50. Characterized by a heart made up of 60% from selected Kentucky American and refined by the presence of the best Caribbean tobaccos, all embellished with an extra San Andres band. Not a novelty for the Italian market but a product that has been able, over time, to earn its own niche of admirers. The distillate is a Red Mirto Distillate, produced by Chervu in Sardinia. Characterized by a long and persistent aromatic bouquet, with notes of undergrowth of Mediterranean scrub. Obtained with a blend of distilled and compound processes. Winner in the liqueurs and spirits category of the Sardinia Food Awards 2020 and 2021 with the best packaging,, present in the Top 50 Spirits Italia, a special insert in the Guide Vini Buoni d'Italia 2021 of the Touring Club Italia, edited by Spirito Autoctono. Gradation 42% vol. The Chervu company offers four Premium Selection products, the MIrto Distillate, the Red Mirto Distillate (used for this combination), the Trilogy and the Mirto elisir, all characterized by the undisputed excellence of raw materials and processing. But let's go back to our pairing, personally I really love contrasts and complementarity more than the similarity in the combinations I make and this really surprised me. The cigar, full-bodied, robust but not excessively demanding, enhanced the sweetish notes of the myrtle and the pleasant per-

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uando si parla di eccellenze, siamo tutti d’accordo. Ma quando entriamo nel campo degli abbinamenti, beh spesso i gusti personali, giustamente, prendono il sopravvento. Oggi però vi voglio parlare di un abbinamento ardito, quasi eccessivo ma, nella sua unicità ben riuscito ed armonioso. Parliamo di un classico, sigaro e distillato, e fin qui nulla di strano se non fosse che il sigaro non è proprio un sigaro convenzionale ed il distillato poi ancora più particolare. Ma andiamo con ordine, il sigaro è il Rubesto, prodotto da La Coloniale Buena Vida, un sigaro “long filler” di fattura imponente con i suoi 12 cm di lunghezza ed un cepo 50. Caratterizzato da un cuore costituito al 60% da selezionato Kentucky americano ed ingentilito dalla presenza dei migliori tabacchi caraibici, il tutto impreziosito da una fascia San Andres extra. Non una novità per il mercato Italiano ma un prodotto che ha saputo, nel tempo guadagnarsi una sua nicchia di estimatori. Il distillato è un Distillato di Mirto Rosso, prodotto da Chervu in Sardegna. Caratterizzato da un bouquet aromatico lungo e persistente, con note di sottobosco di macchia mediterranea. Ottenuto con un blend di lavorazioni distilled e compound. Vincitore nella categoria liquori e distillati del Sardinia Food Awards 2020 e 2021 col miglior packaging, presente nella Top 50 Spirits Italia, inserto speciale della Guida Vini Buoni d’Italia 2021 del Touring Club Italia, curato da Spirito Autoctono. Gradazione 42% vol. L’azienda Chervu propone quattro prodotti Selezione Premium, il Distillato di MIrto, il Distillato di Mirto Rosso (utilizzato per questo abbinamento), il Trilogy e l’elisir di Mirto, tutti caratterizzati da un’indiscussa eccellenza delle materie prime e della lavorazione. Ma torniamo al nostro abbinamento, personalmente amo molto i contrasti e la complementarietà più che la similitudine negli abbinamenti che faccio e questo mi ha davvero stupito. Il sigaro, corposo, robusto me non eccessivamente impegnativo, esaltava le note dolciastre del mirto e la piacevole persistenza


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sistence of its aroma in the mouth. A game of contrasts and pleasures that really amused me. To be honest I must admit that Rubesto was certainly not new to me, I was able to smoke it several times with different combinations, the biggest surprise was the distillate which, despite its 42 degrees, knew how to "accompany" and enhance the smoke creating a particular and fascinating understanding. A nice discovery then, I then had the opportunity to taste the other products of the Premium Selection, all really excellent, even if the rest of my first idea of preferring the Red Distillate. All accompanied by a splendid sunny day, the view of the Venetian lagoon and the design of Maria Marchegiani's cigar glass, what more could you ask for from life .... Sometimes, not wanting to be too parochial, you discover worlds of excellence that leave you with bated breath. How nice it is to be able to enjoy these small, very great pleasures. For product info: www.chervu.it n www.lacolonialebuenavida.it

in bocca del suo aroma. Un gioco di contrasti e di piaceri che mi ha davvero divertito. Ad onor del vero devo ammettere che il Rubesto non era certo una novità per me, ho avuto modo fumarlo diverse volte con diversi abbinamenti, la sorpresa maggiore è stato il distillato che, nonostante i suoi 42 gradi, sapeva «accompagnare’ ed esaltare la fumata creando un’intesa particolare ed affascinante. Una bella scoperta quindi, ho poi avuto modo di assaggiare anche gli altri prodotti della Selezione Premium, tutti davvero eccellenti, anche se resto della mia prima idea di preferire il Distillato Rosso. Il tutto accompagnato da una splendida giornata di sole, dalla vista della laguna veneta e dal design del bicchiere portasigaro di Maria Marchegiani, cosa chiedere di più dalla vita.... A volte a non voler essere troppo campanilisti si scoprono mondi di eccellenza che lasciano con il fiato sospeso. Che bello che poter godere di questi piccoli, grandissimi piaceri. Per info sui prodotti: www.chervu.it n www.lacolonialebuenavida.it



Spirits&Cigars

POR LARRAÑAGA

GALANES by Nicola Di Nunzio

Fumato in anteprima nel corso del XV Encuentro Amigos de Partagás en Italia dello scorso mese di luglio, finalmente è disponibile nelle tabaccherie italiane il nuovo Por Larrañaga Galanes.

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ondata da Ignacio Larrañaga nel 1834, questa marca, dopo il pensionamento del marchio Cabañas, è la più antica attualmente prodotta da Habanos S.A. La storia vuole che, per la qualità dei suoi torcedores, la fabbrica venisse chiamata “L’università dell’Avana”, tanto che molti torcedores hanno iniziato proprio qui la loro carriera. Habanos S.A. amplia il portafoglio di questa storica marca con un nuovo sigaro che per la prima volta introduce il cepo 52 con l’inedita vitola Galanes. Il sigaro, la cui vitola de salida e de galera portano lo stesso nome, è prodotto Totalmente a Mano a Tripa Larga, con tabacchi provenienti dalle zone di Vuelta Abajo e Semi Vuelta della regione di Pinar del Rio.

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Smoked in preview during the XV Encuentro Amigos de Partagás in Italy last July, the new Por Larrañaga Galanes is finally available in Italian tobacconists. Founded by Ignacio Larrañaga in 1834, this brand, after the retirement of the Cabañas brand, is the oldest currently produced by Habanos S.A. History has it that, due to the quality of its torcedores, the factory was called "The University of Havana," so much so that many torcedores started their careers right here. Habanos S.A. expands the portfolio of this historic brand with a new cigar which for the first time introduces the cepo 52 with the unprecedented Galanes vitola. The cigar, whose vitola de salida and de galera bear the same name, is produced Totally by Mano a Tripa Larga, with tobaccos from the Vuelta Abajo and Semi Vuelta areas of the Pinar del Rio region.

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Por Larrañaga Galanes Paese: Cuba Capa, Capote e Tripa: Cuba Vitola de galera: Dinoras Misure: 120 mm per 52 RG Prezzo: 9,00 € Medaglie: 4 Punteggio: 88

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At first glance, the cigar has a colorado head, well taut and bright. To the touch, it is silky, and the filling is regular. Raw aromatic herbs and wood are perceived. In the first third, the smoke gives hints of aromatic herbs, walnut, and toasted notes, with a medium-light strength. In the second third, there are also sweet spices and the previously perceived aromas. In the finish, we perceive mainly toasted aromas, spices, and ripe fruit, with medium strength. The draft and combustion are regular. The aromas are fine, and the aromatic evolution is good. Surely the Galanes needs at least a couple of years of refinement, but since now, it has given a good smoke. It is recommended to taste it during an aperitif with n Italian bubbles.

A prima vista il sigaro presenta una capa colorado, ben tesa e luminosa. Al tatto risulta setosa ed il riempimento è regolare. A crudo si avvertono erbe aromatiche e legno. Nel primo terzo la fumata regala sentori di erbe aromatiche, noce e note tostate, con una forza medio-leggera. Nel secondo terzo si avvertono anche spezie dolci, oltre agli aromi percepiti in precedenza. Nel finale si percepiscono principalmente aromi tostati, spezie e frutta matura, con una forza media. Il tiraggio e la combustione risultano regolari. Gli aromi sono fini e l’evoluzione aromatica risulta buona. Sicuramente il Galanes necessita almeno di un paio di anni di affinamento, ma fin da ora ha regalato una buona fumata. Si consiglia di degustarlo durante un aperitivo, in abbinamento a delle bollicine italiane.n



Spirits&Cigars

DIVERTIRSI AIUTANDO IL 132

PIANETA


Per secoli, il modo tradizionale russo di fare la vodka è stato con il grano. Ma l'innovazione è inevitabile e una nuova azienda ha tracciato un nuovo percorso. Frankly Vodka ha contrastato la tradizione e producono la loro vodka con mais e succo di frutta appena spremuto.

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rankly è un marchio biologico pluripremiato, pronto a rendere migliore ogni festa. Puoi scegliere il tuo mood: fresco e fruttato con fragola e limone, intenso e speziato con pompelmo e cannella, oppure croccante e originale con il suo gusto morbido e pulito. Insieme a quelli citati, i sapori di Frankly includono mela calda e zenzero e un ricco melograno. Qualunque sia l'occasione, Frankly ti copre con un sapore sensazionale! Frankly crede che l'uso di ingredienti biologici sia l'unica strada da percorrere perché "ingredienti migliori ci fanno sentire meglio". In tutte le vodka di Frankly non ci sono zuccheri raffinati, coloranti artificiali, glutine, pesticidi e OGM. Tutte le loro vodka sono biologiche certificate USDA e certificate come kosher. Solo gli ingredienti più veri per le persone a cui piace mantenerlo reale. Ma i vantaggi di bere Frankly non si limitano a un ottimo gusto da ingredienti sani. Con Frankly Vodka non solo ti diverti, ma salvi anche il pianeta! L'1% delle entrate va a rifugi per animali, santuari e organizzazioni di difesa della crudeltà sugli animali. Frankly, non parlano solo di abusi sugli animali, lo risolvono! n Sii reale. Sii umano. Scegli Frankly.

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rankly is an award-winning organic brand, ready to make every party taste better. You can choose your own mood: fresh and fruity with strawberry and lemon, deep and spicy with grapefruit and cinnamon, or crisp and original with its soft clean taste. Along with those, Frankly’s flavors include warm apple and ginger and rich pomegranate. Whatever the occasion, Frankly has got you covered with a sensational flavor! Frankly believes that using organic ingredients is the only way to go because “better ingredients make us feel better.” In all of Frankly’s vodkas, there are no refined sugars, no artificial colors, no gluten, no pesticides, and no GMOs. All of their vodkas are USDA-certified organic and certified as kosher. Only the most real ingredients for people who like to keep it real. But the benefits of drinking Frankly don’t just stop at a great taste from healthy ingredients. With Frankly Vodka, you are not only having fun but also saving the planet! 1% of the revenue goes to animal shelters, sanctuaries, and animal cruelty advocacy organizations. Frankly, they do not just speak about animal abuse, they solve it! n Be real. Be humane. Choose Frankly.

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Sport

Con il mese di febbraio, covid permettendo, ricomincia per l’Italrugby l’avventura nel Guinness Six Nations che la vedrà opposta alle corazzate europee.

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by Luca Pezzini


INIZIA LA STAGIONE DEL

GRANDE RUGBY!

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ith the month of February, covid permitting, the adventure in the Guinness Six Nations begins again for Italrugby, which will see it opposed to the European battleships. This year the Azzurri will make their debut at the Stade de France in Paris against their transalpine cousins (Sunday 6 February at 4 pm), on the following Sunday (13.2.2022 always at 4 pm) instead they will host England at the Olympic Stadium in Rome and then, afterward the stop, to visit Ireland (Sunday 27 February at 4 pm - Aviva Stadium in Dublin). A start to shake the wrists for the boys of our XV, a young team looking for their own game to assimilate following the ideas of the new coach Kieran Crowley, who will then host Scotland in March (Saturday 12 always at the Olympic Stadium at 15.15) to then close the tournament at the home of the reigning champions of Wales (Saturday 19 at the Principality Stadium in Cardiff at 15.15). The bookmakers do not give us favorites for the final victory. On the contrary, they credit us as the class's possible last, con-

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li azzurri quest’anno esordiranno allo Stade de France di Parigi contro i cugini transalpini (domenica 6 febbraio alle 16), la domenica dopo (13.2.2022 sempre alle ore 16) invece ospiteranno allo Stadio Olimpico di Roma l’Inghilterra per poi, dopo la sosta, far visita all’Irlanda (domenica 27 febbraio ore 16 – Aviva Stadium di Dublino). Una partenza da far tremare i polsi per i ragazzi del nostro XV, squadra giovane e alla ricerca di un proprio gioco da assimilare seguendo le idee del nuovo coach Kieran Crowley, che a marzo poi ospiteranno la Scozia (sabato 12 sempre allo Stadio Olimpico alle ore 15,15) per poi chiudere il torneo in casa dei campioni in carica del Galles (sabato 19 al Principality Stadium di Cardiff alle ore 15,15). I bookmakers non ci danno favoriti per la vittoria finale e, anzi, c’accreditano come i possibili ultimi della classe visto anche come sono andate le Autumn Nations Series di novembre quando i nostri avversari si sono tolti parecchie soddisfazioni.


Noi siamo riusciti, in parte, a contenere i danni a Roma contro la Nuova Zelanda (9-47) per poi perdere nettamente anche con l’Argentina a Treviso (16-37). Unica vittoria, a dir il vero striminzita, quella a Parma contro un volenteroso Uruguay (17-10). Altro passo per la Francia che ha sconfitto nell’ordine Argentina (29-20), Georgia (41-15) e Nuova Zelanda (40-25!); per l’Inghilterra che si è sbarazzata di Tonga (69-3), Australia (3215) e Sud Africa (27-26) e dell’Irlanda che ha battuto nell’ordine Giappone (60-5), Nuova Zelanda (29-20) e Argentina (53-7!). Galles e Scozia si sono barcamenate tra alti e bassi ma con il fiore all’occhiello d’aver sconfitto entrambe una deludente Australia. I “Red Dragons” gallesi hanno disputato ben quattro test match: con la Nuova Zelanda (16-54), il Sud Africa (18-23), le Fiji (38-21) e Australia (29-28) mentre i ruggers delle highlands scozzesi hanno messo nel carniere due vittorie non proprio esaltanti con Australia (15-13) e Giappone (29-20)

sidering how the Autumn Nations Series went in November when our opponents took away a lot of satisfaction. We managed, in part, to contain the damage in Rome against New Zealand (9-47) and then lost clearly against Argentina in Treviso (16-37). The only victory, to be honest, was the one in Parma against a willing Uruguay (17-10). Another step for France which defeated Argentina (29-20), Georgia (41-15), and New Zealand (40-25!) In the order; for England who got rid of Tonga (69-3), Australia (32-15) and South Africa (27-26) and Ireland who beat Japan (60-5), New Zealand ( 29-20), and Argentina (53-7!). Wales and Scotland have struggled between highs and lows but with the pride of having both defeated a disappointing Australia. The Welsh "Red Dragons" played four test matches: with New Zealand (16-54), South Africa (18-23), Fiji (38-21), and Australia (29-28), while the ruggers of Scottish highlands have not exactly thrilling two victories in the game bag with Australia (15-13) and Japan (29-20) interspersed with the defeat (15-

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30) suffered by South Africa. But, as history teaches, in the oldest international tournament in the world, nothing is taken for granted! Let's remember that in the opening match, the Azzurri - in a Flaminio Stadium (Rome) unbelievably packed - beat the champions from Scotland. You can find more information and curiosities by browsing n www.federugby.it

inframezzate dalla sconfitta (15-30) patita dal Sud Africa. Ma, come la storia insegna, nel torneo internazionale più antico del mondo nulla è scontato! Pensiamo che, nella partita d’esordio nello stesso, gli azzurri in uno Stadio Flaminio (Roma) gremito fino all’inverosimile batterono la Scozia campione in carica. Maggiori informazioni e curiosità potrete trovarle navigando n su www.federugby.it



Sport

EMILIA ROMAGNA I nostri viaggi di golf in Italia, questa è l’Emilia Romagna con i suoi 23 campi da Golf!

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by Donato Ala


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ontinuiamo a viaggiare nella nostra meravigliosa Italia, per conoscere le regioni italiane con il più alto tasso di turismo golfistico, e lo facciamo proprio in previsione della prossima Ryder Cup che come saprete arriverà in Italia il prossimo autunno 2023. Vogliamo parlarvi di una splendida regione l’Emilia Romagna. Fra una partita e l’altra, i campi da golf in regione offrono la possibilità di vivere appieno l’atmosfera dei luoghi in cui sono immersi e scoprirne le eccellenze e le peculiarità. Qualche esempio? Nella zona di Parma e Piacenza troviamo 4 campi da golf che possono fungere da punti di partenza per la visita a uno dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza, oppure per una giornata di relax alle Terme. La vicinanza a Modena, Ferrara, Ravenna di alcuni golf club sono poi un’ottima occasione per partire alla volta di queste meravigliose città d’arte patrimonio Unesco. Neanche gli amanti del mare resteranno delusi, grazie ai campi più prossimi alla riviera Adriatica a cui sarà facile abbinare qualche giorno di relax in spiaggia, e magari una visita ai borghi della Romagna. Non dimentichiamo naturalmente l’enogastronomia, padrona di casa in Emilia Romagna, con i suoi prodotti IGP che delizieranno anche i palati più fini. I 25 campi da golf dell’Emilia Romagna sono una meta ideale per chi desidera dedicarsi alla propria attività sportiva preferita, in un territorio ricco di storia e arte. Una volta posata la sacca da golf i giocatori hanno ben 11 città d’arte a portata di mano, facilmente raggiungibili data la loro vicinanza alla maggior parte dei golf club. I

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e continue to travel to our wonderful Italy to learn about Italian regions with the highest rate of golf tourism. We do it precisely in anticipation of the next Ryder Cup that as you will arrive in Italy next autumn 2023. We want to talk to Italy. Between one match and another, the golf courses in the region offer the possibility of fully experiencing the atmosphere of the places where they are immersed and discover its excellence and peculiarities. Some examples? In the Parma and Piacenza area, we find four golf courses that can serve as starting points for a visit to one of the castles of the Duchy of Parma and Piacenza or a relaxing day at the spa. The proximity to Modena, Ferrara, Ravenna of some golf clubs is a great opportunity to leave for these wonderful UNESCO heritage art cities. Not even the lovers of the sea will be disappointed, thanks to the fields closest to the Adriatic coast to which it will be easy to combine a few days of relaxation on the beach, and maybe a visit to the villages of Romagna. We naturally do not forget the food and wine hostess in Emilia Romagna, with its IGP products that will also delight the finest palates.The 25 Golf Courses of Emilia Romagna are an ideal destination for those who want to devote themselves to their favorite sports activity in a territory rich in history and art. Once the golf bag is laid, players have ashen 11 art cities at hand, easily reached given their closeness to most golf clubs.

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Players who choose the Green of the Modena fields will be curious to know, for example, that a few kilometers from them is located great, one of the UNESCO monuments of the city together with the Duomo and the Ghirlandina Tower, witnesses of the powerful Canta dei Canossa. The same happens to those who visit the Mosaic City Golf Clubs, Ravenna, which between the historic and district center has 8 UNESCO monuments of the early Christian era. In Ferrara city of the Renaissance, it is the same historical center to be a UNESCO heritage, along with the leisure residences of the Este, the Extended delights, and at the nearby Delta del Po. The 5 Bologna golf courses instead offer the opportunity to visit the city with over 38 km. A walk under the arches is an opportunity to discover the Music Museum, the Tagliavini collection, or in one of the many symbolic places of the musical tradition of Bologna. The 2 Golf Clubs in the province of Rimini are good starting points to admire in person the Tiberius Bridge, the Arch of Augustus, and the other testimonies of the Roman past of the city. If instead you are headed to the Emilian Golf Clubs north of Modena, don't forget to pay a visit to the Cathedral and Baptistery and admire the Farnese Theater in Parma, rediscover the history of Italy at the Tricolore Museum of Reggio Emilia, and learn about the symbolic places of the power of the Far-

giocatori che scelgono il green dei campi di Modena saranno curiosi di sapere, ad esempio, che a pochi chilometri da loro si trova Piazza Grande, uno dei monumenti Unesco della città assieme al Duomo e alla torre della Ghirlandina, testimoni della potente corte dei Canossa. Lo stesso accade a coloro che visitano i golf club della città del mosaico, Ravenna, che fra centro storico e circondario conta 8 monumenti Unesco di epoca paleocristiana. Ferrara città del rinascimento, è lo invece stesso centro storico ad essere patrimonio UNESCO, assieme alle residenze di svago degli Este, le Delizie Estensi, e al vicino delta del Po. I 5 campi da golf di Bologna offrono invece l’occasione per visitare la città che con oltre 38 km di tracciati ha i più portici più lunghi del mondo. Una passeggiata sotto le arcate è un’occasione per scoprire il Museo della Musica, la CollezioneTagliavini o in uno dei tanti luoghi simbolo della tradizione musicale di Bologna. I 2 golf club della provincia di Rimini sono buoni punti di partenza per ammirare di persona il Ponte di Tiberio, l’Arco di Augusto e le altre testimonianze del passato Romani della città. Se invece siete diretti ai golf club emiliani a nord di Modena, non dimenticate di fare una visita a cattedrale e battistero e ammirare ilTeatro Farnese di Parma , riscoprire la storia dell’Italia al Museo del tricolore di Reggio Emilia e conoscere i luoghi simbolo del potere della famiglia Farnese a Piacenza. Oltre alla tecnica, il golf è uno sport che richiede la massima concentrazione. Prima di ogni tiro il golfista deve raccogliere tutte le energie per assestare il tiro


perfetto e raggiungere il suo obiettivo. Un modo per trovare la calma e la rilassatezza necessarie ad affrontare con successo tutte le buche è concedersi qualche ora di relax alle terme. I golf club dell’Emilia Romagna sorgono infatti in una terra ricca di acque termali benefiche per la salute. Una visita ai campi da golf della provincia di Parma, Piacenza e Reggio Emilia è quindi un’ottima. Per i golfisti che scelgono le buche di Ferrara, con un breve viaggio in auto si possono raggiungere leTerme Oasis del Lido delle Nazioni.A Modena si può provare invece il percorso ayurvedico dello stabilimento termale Terme della Salvanarola. In provincia di Bologna si trovano 5 golf club e 7 stabilimenti termali, sia nelle vicinanze del centro città. Le occasioni per prolungare un weekend all’insegna del golf non mancano nemmeno in Romagna. Nei campi da golf più vicini alla Riviera romagnola, quelli in provincia di Rimini e Ravenna la vacanza golf può combinare sport, benessere e mare. L’Emilia Romagna, si sa, è la regione in Italia con il maggior numero di prodotti Dop e IGP molti premaiti dagli Emilia Romagna Food Awards gli Oscar delle Eccellenze agroalimentari patrocinati dal Ministero delle Politiche Agricole. E ce n’è davvero per tutti i gusti, dagli amanti dei salumi e formaggi, a chi preferisce la frutta e la verdura. Sarebbe un peccato quindi non approfittare di un viaggio a base di golf per una degustazione di prodotti tipici. Per chi cerca un’esperienza di golf in Romagna, il consiglio è di scegliere uno dei 6 campi da golf della zona (Adriatic Golf Club Cervia,

nese family In addition to the technique, golf is a sport that requires maximum concentration. Before each shot, the golfer must collect all the energies to thank the perfect shot and reach his goal. A way to find the calm and relaxation necessary to face all the holes successfully is to spend a few hours relaxing at the spa. The Emilia Romagna golf clubs arise in a land rich in beneficial thermal waters for health. A visit to the golf courses of the Province of Parma, Piacenza, and Reggio Emilia is, therefore, a must. For golfers who choose the holes of Ferrara, with a short drive to the car, you can reach the Terme Oasis of the Lido delle Nazioni. In Modena, you can try the ayurvedic route of the thermal plant of the Savonarola. In the province of Bologna, there are five golf clubs and seven spa facilities, both near the city center. Occasions to extend a weekend in the name of golf are not missing even in Romagna. In the golf courses closest to the Romagna Riviera, those in the province of Rimini and Ravenna, the golf vacation can combine sports, wellness, and the sea. Emilia Romagna is known as the region in Italy with the largest number of DOP and IGP products, many premiered by the Emilia Romagna Food Awards, the Oscars of agri-food excellence sponsored by the Ministry of Agricultural Policies. And there really is for all tastes, from meat lovers and cheeses

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to those who prefer fruit and vegetables. It would be a sin, so don't take advantage of a golf trip to taste typical products. For those looking for a golf experience in Romagna, the advice is to choose one of the six golf courses in the area (Adriatic Golf Club Cervia, Riolo Golf Club La Torre, Le Storks Golf Club Faenza, the Fiordalisi Golf Forlì-Cesena, Rimini-Verucchio Golf Club We think for example at a snack based on nectarine peaches of Romagna, to a tasting of cheese such as the Tipic Rimini Sogliano Fossa Cheese, or a beautiful piadina with squarter ordered in one of the kiosks present everywhere in ROM Less than 50 km from Bologna, a trip to the Argenta Golf Club, Golf Club A. Fava Cento, Cus Ferrara Golf, Golf Club Ca 'Laura Di Ferrara allows fans to stop and try a dish of delicious pumpkin chapels or a slice of a room Golf and good food in Bologna and surroundings. A golf vacation in the five clubs near (Golf Club Bologna, Casalunga Golf & Resort, Monteveglio Golf Club, Golf Club Le Fonti, Molino del Pero Golf Club) offers instead the opportunity to visit the Regional Enoteca of Emilia Romagna. Not far from the center of Bologna, there is then Fico World, the park dedicated to the largest food in the world. Golf and good food in Emilia finally Emilia, where the IGP and DOP names abound more than in other areas of the region. Divided between the provinces of Modena, Parma, Reggio Emilia, Piacenza Golf enthusiasts find 9 fields (Castell'Arquato Golf Club, Croara Country Club, La Rocca Golf Club, Golf Salsomaggiore Terme, Reggio Emilia Golf, Matilde of Can The tray of typical meats of Emilia must necessarily contain Salami Piacentini, Parma ham, Modena ham, pararming region. There is a beautiful site, very updated and edited by my friend Maurizio de Vito Pisciscelli, who can satisfy all your needs in booking and choosing your golf clubs and make your tee time. n Then go to www.emiliaromagnagolf.com

Riolo Golf Club La Torre, Le Cicogne Golf Club Faenza, I Fiordalisi Golf Forlì-Cesena, Rimini-Verucchio Golf Club e Riviera Golf Resort) e poi ristorarsi dalle fatiche dello sport con un assaggio delle specialità di questa terra. Pensiamo ad esempio a una merenda a base di pesche nettarine di Romagna, a una degustazione di formaggi come il formaggio di Fossa di Sogliano tipico del riminese, oppure a una bella piadina con squaquerone ordinata in uno dei chioschi presenti ovunque in Romagna. A meno di 50 km da Bologna, un viaggio all’Argenta Golf Club, Golf Club A. Fava Cento, Cus Ferrara Golf, Golf Club Ca’ Laura di Ferrara permette agli appassionati di fermarsi a provare ad esempio un piatto di deliziosi cappellacci di zucca o una fetta di salama da sugo oppure un risotto agli asparagi di Altedo. Golf e buona cucina a Bologna e dintorni. Una vacanza golf nei 5 club vicino a (Golf Club Bologna, Casalunga Golf & Resort, Golf Club Monteveglio, Golf Club Le Fonti, Golf Club Molino del Pero) offre invece la possibilità di visitare l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna. Poco distante dal centro di Bologna c’è poi FICO World il parco dedicato al cibo più grande del mondo. Golf e buona cucina in Emilia Infine l’Emilia, dove le denominazioni IGP e DOP abbondano più che in altre zone della regione. Divisi fra le province di Modena, Parma, Reggio Emilia, Piacenza gli appassionati di golf trovano ben 9 campi (Castell’Arquato Golf Club, Croara Country Club, La Rocca Golf Club, Golf Salsomaggiore Terme, Reggio Emilia Golf, Matilde di Canossa Golf, SanValentino Golf Club, Golf Club Santo Stefano, Modena Golf & Country Club e Monte Cimone Golf Club), e tantissimi prodotti della tradizione. Il vassoio di salumi tipici dell’Emilia deve necessariamente contenere salami piacentini, prosciutto di Parma, prosciutto di Modena, Parmeggiano Regione. C’è un bellissimo sito, molto aggiornato e curato dal mio amico Maurizio DeVito Pisciscelli che potrà soddisfare tutte le vostre esigenze nel prenotare e scegliere i vostri golf club ed effettuare i vostri Tee Time. Andate quindi su www.emiliaromagnagolf.com n


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Sport

EPIC SKI TOUR

TRENTO MONTE BONDONE 2022 146


Epic Ski Tour, ancora una volta…. un affare di famiglia. Michele Boscacci e Alba De Silvestro, vincitori e promessi sposi due anni fa, sposi da settembre, hanno fatto il bis sul Monte Bondone, la montagna di Trento, vincendo l’edizione 2022 della Epic Race. C’era anche la Vertical Race, che è stata appannaggio del vicentino Matteo Sostizzo e della rendenese Elisa Dei Cas.

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ichele Boscacci, in un periodo di forma eccellente e reduce dalla vittoria in Coppa del Mondo, ha subito imposto il suo ritmo elevatissimo e nessuno mai riuscito ad impensierirlo. Primo sulla Cima Palon al primo cambio di assetto e primo in tutti gli altri cambi, fino a piombare sul traguardo di Vason dopo 1h14’33”, un tempo significativo per affrontare 15,2 km con 1850 metri di dislivello positivo. Dietro, per gran parte della gara c’è stato un confronto continuo tra il gardenese Alex Oberbacher e il molvenese Federico Nicolini. Sempre a tiro uno dell’altro, poi sull’ultima salita il forcing di Nicolini, la risposta di Oberbacher e alla fine la salomonica decisione di arrivare insieme. Un bel pari merito a 1’41” da Boscacci, con il focus sulle imminenti gare di Coppa del Mondo. E dietro l’internazionalità di Epic Ski Tour, col quarto posto di Hans Inge Klette ed il quinto di Vegard Øie, entrambi norvegesi, in una gara decisamente partecipata con 300 concorrenti. Anche Alba De Silvestro ha fatto tutto da sola, nel senso che partita forte sgomitando tra i rivali maschi, si è messa alla testa dal primo all’ultimo dei 15,2 km. Ha impiegato 1h33’50”, allentando il ritmo sull’ultima salita con la vittoria già in tasca e con Elena Nicolini, ferma da ben un mese, staccata alla fine di 58”. Un secondo posto come il fratello Federico, altro “affare di famiglia”.

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ichele Boscacci, in a period of excellent form and fresh from the victory in the World Cup, immediately imposed his very high pace and no one has ever managed to worry him. First on Cima Palon at the first change of set-up and first in all the other transitions, until he reached on the finish line of Vason after 1h14’33 ", a significant time to tackle 15.2 km with 1850 meters of positive altitude difference. Behind, for most of the race there was a continuous confrontation between Alex Oberbacher from Val Gardena and Federico Nicolini from Molveno. Always within range of each other, then on the last climb Nicolini's forcing, Oberbacher's response and finally the Solomonic decision to arrive together. A nice tie at 1’41 "from Boscacci, with the focus on the upcoming World Cup races. And behind the internationality of Epic Ski Tour, with the fourth place of Hans Inge Klette and the fifth of Vegard Øie, both Norwegians, in a very participatory race with 300 competitors. Alba De Silvestro also did it all by herself, in the sense that she started strong elbowing her male rivals and took the lead from the first to the last of the 15.2 km. It took 1h33'50 ", easing the pace on the last climb with the victory already in his pocket and with Elena Nicolini, who had been standing still for a month, detached at the end of 58". A second place like his brother Federico, another "family business".

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Third, and also never questioned, was Giorgia Felicetti from Fassa who controlled the two Austrians Bianca Somavilla and Claudia Vötter from a distance. The Vertical race, a very direct race from Vason to Palon, forced you to face 1.9 km with a vertical drop of 426 meters. At the top, albeit with a strong wind, there is the opportunity to admire the Val d'Adige from above and a crown of mountains, the Brenta Group in primis, with the last lights of a fabulous sunset. Matteo Sostizzo from Vicenza won the men ahead of the South Tyrolean Philipp Plunger and Stefan Weissteiner. Return to the competitive spirit of Giustino Elisa Dei Cas from Rendena, who found herself in the queue Mirella Bergamo, also returning to competitions after a long break due to Covid.Third place for another thirty, Elisabetta Broseghini. Monte Bondone, which can also be used in the evening, is truly a formidable gym for skialp as well, just as the mayor of Trento Franco Ianeselli said at the presentation conference. Worthy closing in Piazza Duomo in Trento, with the award ceremony on the stage that yesterday hosted the Epic Talk and the n meeting with Tamara Lunger.

Terza, ed anche lei mai messa in discussione, la fassana Giorgia Felicetti che ha controllato a distanza le due austriache Bianca Somavilla e Claudia Vötter. La gara Vertical, una direttissima da Vason al Palon, obbligava ad affrontare 1,9 km con dislivello di 426 metri. In cima, anche se con un forte vento, la possibilit di ammirare la Val d’Adige dall’alto e una corona di montagne, il Gruppo del Brenta in primis, con le ultime luci di un tramonto da favola. Al maschile si è imposto il vicentino Matteo Sostizzo davanti agli altoatesini Philipp Plunger e Stefan Weissteiner. Ritorno all’agonismo della rendenese di Giustino Elisa Dei Cas, che si trovata sulle code Mirella Bergamo, anche lei al rientro alle gare dopo una lunga pausa dovuta al Covid. Terzo posto per un’altra trentina, Elisabetta Broseghini. Il Monte Bondone, fruibile anche di sera, è davvero una palestra formidabile anche per lo skialp, proprio come aveva detto il sindaco di Trento Franco Ianeselli alla conferenza di presentazione. Degna chiusura in Piazza Duomo a Trento, con la premiazione sul palco che ieri aveva ospitato l’EpicTalk e l’incontro conTamara n Lunger.



Sport

SUPER BOWL RICCO E PAZZESCO

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Il Super Bowl è tornato e gli americani sono pronti a festeggiare. Quest'anno ricorre il 56° anniversario del c ampionato NFL, con i Los Angeles Rams e i Cincinnati Bengals in lotta per la vittoria. by Mary Zakharova edit by Joseph R. Fraia

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entre la maggior parte delle persone festeggerà nei loro cortili o al bar del vicino con birra e nachos, alcuni organizzeranno feste costose e lussuose nelle loro di-

more. Rob Gronkowski, il famoso giocatore di football, quest'anno è pronto per una grande festa. Invitera’ uno dei suoi fan e fino a 15 suoi amici a casa sua, dove potranno guardare una partita, bere e festeggiare. In un'intervista con FOX Business, Gronkowski ha detto che la festa sarà "epica", con mini-golf e un castello gonfiabile. Bloomberg e Neiman Marcus organizzeranno anche una festa nella famosa Goldstein Manson di Los Angeles con la sua piscina, la terrazza all'aperto e l'area club. La casa è già stata utilizzata per varie riprese di film e video musicali e quest'anno apre le sue porte ai fan del Super Bowl. Ma probabilmente la celebrazione più costosa sarà lanciata da Playboy, con il prezzo dei biglietti che varia da $ 1.250 a $ 25.000 per un biglietto VIP con bevande e un tavolo personale inclusi. Quindi, se stai cercando una lussuosa festa del Super Bowl e sei disposto a pagare bene, questa è a festa per te. Come persona che non ha mai celebrato il Super Bowl prima, sono rimasto sbalordito da quanto grandi possono diventare le feste. Per me, però, sarà piccola: a casa con alcuni amici a guardare la partita ma anche in attesa dell'Halftime Show che quest'anno è dedicato alla cultura hip-hop con Dr. Dre, Snoop Dogg, Eminem, Mary J. Blige e Kendrick Lamar si esibiscono. n Penso che sia un buon modo per iniziare!

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hile most people will party in their backyards or at their neighbor's bar with beer and nachos, few will throw expensive and luxurious parties in their man-

sions. Rob Gronkowski, the famous football player, is in for a big party this year. He is inviting one of his fans and up to 15 of his friends to his house, where they will be able to watch a game, drink, and celebrate. In an interview with FOX Business, Gronkowski said, that the party is going to be “epic,” with mini-golf and a bounce house planned. Bloomberg and Neiman Marcus are also hosting a party in the famous Goldstein Manson in Los Angeles with its pool, outdoor terrace, and club area.The house has already been used for various film and music video shoots, and this year it’s opening its doors for the Super Bowl fans. But probably the most expensive celebration will be thrown by Playboy, with the price of the tickets varying from $1,250 to just get inside to $25,000 for a VIP ticket with drinks and a personal table included. So if you are looking for a luxurious Super Bowl party, and you’re willing to pay a pretty penny, this one is for you. As a person who has never celebrated the Super Bowl before, I was amazed by how big the parties can get. For me, though, it’s going to be a small one: at home with some friends watching the game but also waiting for the Halftime Show which this year is dedicated to hip-hop culture with Dr. Dre, Snoop Dogg, Eminem, Mary J. Blige, and Kendrick Lamar performing. n I think that’s a good way to start!

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Sport

QUANTO COSTA IL

GOLF?

Come si diventa soci di un Golf Club e quanto costa iniziare? by Donato Ala

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ery often, when I tell some friends that I play golf, the most frequently asked question is this: how much does it cost to join a golf club? For this reason I have decided to make an overview around this question that will surely find a response among the many readers of Live In. It is well known that playing golf is no longer as expensive as another sport, indeed in some cases it may be less expensive than others. To date, to play golf in Italy it is necessary to be registered with the Italian Golf Federation and the card is obtained essentially by joining a club or directly to the Federation through free membership. If you are over 18 the cost of the card is 100 euros, for the youngest only 20 euros. Free membership is an initiative of the Federation that serves to facilitate access to golf for new members: it allows you to start playing even without having to pay a membership fee in a club and if we would like to play in a real golf club, we will only pay the entrance ticket which in golf language is called "green fee". How to register freely? Look for the club closest to you that adheres to the free membership initiative and is recognized by CONI and request to join and deliver it with a medical certifi-

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olto spesso, quando dico a qualche amico che gioco a golf, la domanda più frequente è questa: ma quanto costa iscriversi in un golf club? Per questo ho deciso di fare una panoramica intorno a questa domanda che sicuramente troverà riscontro tra i numerosi lettori di Live In. E’ risaputo che giocare a golf non è più cosi costoso quanto un altro sport, anzi in alcuni casi potrebbe esserlo meno di altri. Ad oggi per giocare a golf in Italia è necessario essere tesserati a Federazione Italiana Golf e la tessera si ottiene essenzialmente iscrivendosi ad un circolo oppure direttamente alla Federazione attraverso il tesseramento libero. Se avete oltre 18 anni Il costo della tessera è di 100 euro, per i più giovani solo 20 euro. Il tesseramento libero è un’iniziativa della Federazione che serve a facilitare l’accesso al golf per i nuovi iscritti: permette infatti di cominciare a giocare anche senza dover pagare una quota associativa in un circolo e se poi vorremmo giocare in un vero golf club, pagheremo solo il biglietto di ingresso che nel linguaggio golfistico si chiama “green fee”. Come fare a tesserarsi liberamente? Cercate il Circolo più vicino a voi che aderisca all’iniziativa del tesseramento libero e che sia riconosciuto dal CONI e richiedete di aderire e consegnatela con un certificato medico. La vostra tessera federale sarà spedita in pochissimi giorni dalla Federazione Italiana Golf al


circolo presso il quale avrete fatto la richiesta e sarà rinnovabile annualmente. La tessera è valida per l’anno solare, indipendentemente dalla data di attivazione, e scadrà il 31.12 di ogni anno quindi valutate di farlo possibilmente i primi mesi. La tessera federale comprende anche una copertura assicurativa contro gli infortuni e dà diritto a sconti da parte di alcune aziende partner della Federazione. La domanda allora sporge spontanea, che bisogno c’è di iscriversi in un circolo di golf? Domanda e risposta lecita; dipende se vogliamo fare vita da circolo, conoscere persone e compagni di gioco o godere delle bellezze che spesso esprimono i nostri campi. Insomma, una cosa è solo giocare a golf, un’altra è quella di vivere il golf! Ma come sceglierlo? Personalmente saprei come fare, ma nella mia posizione non posso agevolare nessuno dei miei circoli preferiti, sono anche l’ideatore degli Italian Golf Awards e a maggior ragione devo essere neutrale, per darvi questa risposta vorrei utilizzare dei dati da un articolo molto interessante che ho trovato dai colleghi di House Golf, quanto possiamo sfruttare il golf club presso il quale andiamo ad iscriverci Consideriamo che ci sono 52 settimane in un anno, 12 settimane le togliamo per ipotetico tempo brutto o vacanze, quindi rimangono 40 settimane a disposizione che potremmo dedicare al golf, Quindi, se giochi meno di 40 giri da 18 buche in 1 anno, I CIRCOLI DI GOLF A 18

cate. Your federal card will be sent in a few days by the Italian Golf Federation to the club where you have made the request and will be renewable annually. The card is valid for the calendar year, regardless of the date of activation, and will expire on 31.12 of each year, so consider doing it in the first few months if possible. The federal card also includes accident insurance coverage and entitles you to discounts from some of the Federation's partner companies. The question then arises spontaneously, what need is there to join a golf club? Lawful question and answer; it depends on whether we want to lead a club life, meet people and playmates or enjoy the beauties that often express our fields. In short, one thing is just playing golf, another is to experience golf! But how to choose it? Personally I would know how to do it, but in my position I cannot help any of my favorite clubs, I am also the creator of the Italian Golf Awards and more so I have to be neutral, to give you this answer I would like to use data from a very interesting article that I found from colleagues at House Golf, how much we can take advantage of the golf club we are going to sign up for. So, if you play fewer than 40 18-hole

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rounds in 1 year, 18-HOLE AND MORE HOLES GOLF CLUBS MAY NOT BE WHAT YOU NEED, if you play less than 30 18hole rounds in 1 year, EVEN THE 9-HOLE GOLF CLUBS MAY NOT BE WHAT YOU NEED, if you like to change courses every time you play, 9,18,27,36-HOLE GOLF CLUBS MAY NOT BE WHAT H TO NEED, if you want to improve your level of play, you MUST PRACTICE AND TAKE LESSONS, so choose the club you reach in the shortest possible time, if you understand that BEING PART OF A CLUB IS A PLEASURE choose the one with the most pleasant environment to live beyond playing golf, you like going to your club also for lunch and dinner CHOOSE THE ONE WITH A GOOD FOOD, finally not only look at the COST OF THE CLUB but also how much it costs you to reach it. With these ideas, perhaps choosing your golf club for next year could be easier right? The golf clubs are divided into 3 categories: 18-hole clubs (the most expensive; the membership fee is between 2000 and 5000 € per year), 9-hole clubs (1000 € per year approximately) and promotional clubs (500 € the fee.They offer a driving range and usually 3 holes available). This is currently the average in Italy to become a member of a beautiful Golf club, I just advise you to start playing this man gnificent sport, you will not regret it!

E PIU’ BUCHE POTREBBERO NON ESSERE QUELLO DI CUI HAI BISOGNO, se giochi meno di 30 giri da 18 buche in 1 anno, ANCHE I CIRCOLI DI GOLF A 9 BUCHE POTREBBERO NON ESSERE QUELLO DI CUI HAI BISOGNO, se ti piace cambiare percorso ogni volta che giochi, I CIRCOLI DI GOLF CON 9,18,27,36 BUCHE POTREBBERO NON ESSERE QUELLO DI CUI HAI BISOGNO, se vuoi migliorare il tuo livello di gioco, DEVI PRATICARE E PRENDERE LEZIONI, quindi scegli il club che raggiungi nel minor tempo possibile, se hai capito che FAR PARTE DI UN CLUB E’ UN PIACERE scegli quello con l’ambiente più piacevole da vivere al di la del giocare a golf, ti piace frequentare il tuo club anche per pranzare e cenare SCEGLI QUELLO CON UNA BUONA RISTORAZIONE, infine non guardare solo il COSTO DEL CLUB ma anche quanto ti costa raggiungerlo. Con questi spunti forse scegliere il tuo golf club per il prossimo anno potrebbe essere più facile no? I circoli golf si dividono in 3 categorie: circoli a 18 buche (i più costosi; la quota associativa verte tra i 2000 e 5000 € annui), i circoli a 9 buche (1000€ all'anno circa) e i circoli promozionali (500€ la tassa di quota. Offrono un campo pratica e, di solito, 3 buche a disposizione). Questa è attualmente la media in Italia per diventare soci di un bellissimo Golf club, io vi consiglio solo di iniziare a giocare a n questo magnifico sport, non ve ne pentirete!



Sport

I VIP E IL GOLF.

CHI SONO?

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Personaggi famosi che giocano a golf? calciatori, cantanti, attori? Nella categoria dei vip che giocano a golf rientrano anche ex calciatori, che finita la loro carriera, cercano delle alternative sportive per sentirsi in linea con loro stessi o per passare del tempo libero. by Matteo Ala

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n esempio? In Italia, naturalmente, l’ex numero 10 della Juventus: Alessandro Del Piero grande analitico anche nel golf, una disciplina che si presta moltissimo al ragionamento, dato che vanno tenute in considerazioni più variabili tra vento, distanza, inclinazioni e campo e proprio durante un’intervista a “La Stampa”, ha dichiarato: Il golf aiuta a concentrarsi, a entrare in un’altra dimensione rispetto a quella che si vive giocando a calcio” ma anche gli allenatori si cimentano in questo meraviglioso sport da Roberto Donadoni a Roberto Mancini testimonial d’eccezione per la Ryder Cup 2023 a Roma.Tra i vip che giocano a golf, a livello internazionale ecco Niall Horan, uno dei membri degli One Direction che nel tempo libero si è dedicato naturalmente al golf! Oltre ad essere un buon giocatore, è anche il fondatore di “Modest! Golf Management”, un’organizzazione che aiuta i golfisti a gestire meglio la loro carriera. In un articolo di una ventina di anni fa Adriano Panata diceva di aver subito il fascino dello swing; ma alcune cose gli risultavano incomprensibili in confronto al tennis, diceva che in tutti gli anni che ha passato sulla terra rossa non ho mai perso una palla, in pochi mesi di golf ne aveva già perse più di 1000. Naturalmente chi ha avuto a che fare con “palle” è stato avvantaggiato perchè ha sempre avuto percezioni e sensibilità proprie di chi deve colpirne una. Così scopriamo grandi del calcio che si sono dedicati con buona riuscita come Daniele Massaro, Gianfranco Zola o Gianluca Vialli tutti con handicap

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n example? In Italy, of course, the former number 10 of Juventus: Alessandro Del Piero excellent analytic also in golf, a discipline that lends itself very much to reasoning, given that more variable considerations must be taken between wind, distance, inclinations and field and precisely during an interview with "La Stampa," said: Golf helps to concentrate, to enter another dimension than the one you experience playing football "but also the coaches try their hand at this beautiful sport from Roberto Donadoni to Roberto Mancini exceptional testimonial for the Ryder Cup 2023 in Rome. Among the VIPs who play golf on an international level is Niall Horan, one of the One Direction members who naturally devoted himself to golf in his spare time! In addition to being a good player, he is also the founder of "Modest! Golf Management", an organization that helps golfers manage their careers better. In an article about twenty years ago, Adriano Panata said that he had suffered the fascination of swing; but some things were incomprehensible to him compared to tennis; he said that in all the years he spent on clay, I have never lost a ball; in a few months of golf, he had already lost more than 1000. Of course, those who have dealt with "balls" have an advantage because they have always had perceptions and sensibilities of those who have to hit one. Thus we discover football greats who have dedicated themselves successfully, such as Daniele Massaro, Gianfranco Zola, or Gian-

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luca Vialli, all with more than honorable handicaps. Many others still have fun, like the viola Giancarlo Antognoni or the Romanist Boniek or even Prandelli up to Mario Gomez or Gareth Bale and many others. In recent years, however, golf is currently practiced by many professional footballers. A great tennis player like Ivan Lendl, after leaving the racket, with constant, daily training and lessons, managed to get under 3.0 hcp in less than 40 days! Absolutely extraordinary result! The charm of Golf is, therefore, a strong magnet for those who have done any discipline at a competitive level. In fact, it allows you to continue to compete with yourself through tangible and continuously verifiable results. The Austrian downhill racer Franz Klammer quickly became an excellent player; he became president of a consortium of 7 of the best Austrian courts, and now, to his great regret he says of him, he no longer has the time to play. The dream of every golfer, including VIP Golfer, however, remains Pebble Beach, the most beautiful place in the world where sea and land meet, and for golfers, it remains a paradise. It is a couple of hours drive from San Francisco, overlooking the Pacific Ocean, and the houses overlook a long white sand and pebble beach, often lapped by the mist that forms on the water. Once a year, we play here, an important tournament with a prize pool of almost 8 million dollars where a professional player plays in tandem with an American VIP. The reigning champion is Phil Mickelson, but it's the list of amateurs in the competition that makes an impression; there are representatives of football, baseball, hockey, Hollywood actors, politicians, musicians, and singers. In short, Golf among the VIPs is rampant, and we are happy because we love n this sport and those who promote it!

più che onorevoli. Tanti altri che si divertono ancora come il viola Giancarlo Antognoni o il romanista Boniek o ancora Prandelli fino a Mario Gomez o Gareth Bale e tanti altri. Il golf in questi ultimi anni è comunque attualmente praticato da molti calciatori professionisti. Un grande tennista come Ivan Lendl dopo aver lasciato la racchetta, con costanti, quotidiani allenamenti e lezioni è riuscito ad arrivare sotto 3,0 di hcp in meno di 40 giorni! Risultato assolutamente straordinario! Il fascino del Golf risulta quindi un forte magnete per chi ha fatto qualsiasi disciplina a livello agonistico: consente infatti di continuare a misurarsi con se stessi attraverso risultati tangibili e continuamente verificabili. Il discesista austriaco Franz Klammer divenuto in breve tempo un ottimo giocatore, è diventato presidente di un consorzio di 7 fra i migliori campi austriaci e adesso, con suo grande rammarico dice, non ha più il tempo per giocare. Il sogno di ogni golfista compreso i VIP Golfer, rimane comunque Pebble Beach, il posto più bello del mondo dove si incontrano mare e terra e per i golfisti rimane un paradiso. Dista a un paio d’ore di macchina da San Francisco, ed è affacciata sull’Oceano Pacifico e le case guardano una lunga spiaggia bianca di sabbia e di ciottoli, spesso lambita dalla nebbia che si forma sull’acqua. Una volta all’anno qui si gioca, un torneo importante con un montepremi da quasi 8 milioni di dollari dove un giocatore professionista gioca in coppia con un VIP americano. Il campione in carica è Phil Mickelson, ma è l’elenco dei dilettanti in gara che fa impressione, ci sono rappresentanti del football, del baseball, dell’hockey, attori di Hollywood, politici, musicisti e cantanti. Insomma il Golf tra i VIP dilaga e noi ne siamo felici n perché amiamo questo sport e chi lo promuove!


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Colophon cover Alessandro Boscolo Agostini n. 58 anno 13 - trimestrale · marzo 2022

direttore responsabile art director direttore sezione sport relazioni esterne redazione

segreteria - abbonamenti - pubblicità hanno collaborato:

Matteo Tornielli m.tornielli@livein-magazine.it Ludovico Maria Nobile Donato Ala Giovanna Repossi gio.zesign@gmail.com Vittoria Fabris, Annalisa Fanticelli, Alberto Brandisseri, Edoardo Dominici info@livein-magazine.it info@livein-magazine.it Donato Ala, Matteo Ala, , Martina Andreetta Cristina Benedettini, Alessandro Byter, Luca Bonacini, Ottavia Bonuomo, Stefano De Angelis, Nicho De Blasio, Nicola Di Nunzio, Elisa Lanotte, Barbara Lanza, Barteo Lanzelli, Daniela Lauria, Annaluce Licheri, Alice Locatelli, Massimo Marcolin, Luca Pezzini, Giovanna Repossi, Christine Ruiz-Kerendi, Maurizio Signorini, Mary Zakharova.

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LIS s.r.l. Viale Navigazione Interna, 51 35129 Padova

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Joseph Ralph Fraia jr.fraia@livein-style.it jr.fraia@livein-style.it

PER QUESTO NUMERO SI RINGRAZIA: ALESSANDRO BOSCOLO AGOSTINI www.abalex.it/ MAURO ARMELAO GALLERIA RUBIN - MILANO www.galleriarubin.com CHERVU www.chervu.it

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