Viva L'Italia

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Livein

nº 54 - ottobre 2020

Lis edizioni · trimestrale · anno 11 - nº 54 - ottobre 2020· € 15,00 · $ 30,00

Viva l’Italia Livein, dedicato a chi vive


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Summary Speciale

Viva l’Italia 24 36 42 44 46 48

Style

The future of Fashion Concrete Jungle Urban Exotic Living Suites Milan Caravan NYC Massachusetts Mon Amour 77° Mostra del Cinema di Venezia 78 Ferrara Film Festival 82 Live Earth 2021 84 Minimal is Better 52 58 62 66 70 72 74

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Viva l’Italia Reagire e fare rete Italy Strong Italiani orfani di patria? Tasting the elegance Un fantasioso Bel Paese


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Artroom 88 92 96 100 104 108 110 112

Metamorphosis L’arte del Made in Italy Pittura, poesia, musica.... The Color of Sound Il Ventennio W Pagina 76 V1CO Cento anni di... Smart Forest City

Spirits&Cigars 114 122 126 130

Stefano Mariotti Linea rétro Habanos TOSCANO® Robusto Cucchiaio d’Argento e...

Sostenibilità

134 Luoghi dell’anima 138 Un vuoto che riempie le tasche

Sport 142 148 152 154 156

Sicilia, un viaggio che vale... In City Golf Amare e mai dimenticare Fiorenza Setaccioli Il Golf Castelfalfi

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Editorial by Matteo Tornielli ong live Italy! It looks like a final phase of a soccer world cup. Yes, because we Italians are strange people, we find ourselves united in exceptional cases ... usually every four years with the soccer world cup. Sad probably but also instructive. Instructive, in the sense that our "indifference," in the right way, has probably also saved us from many extreme attitudes that occur in other nations. It is true, however, that we are unwilling to feel like people. Yet we are, we are Italians, a people of artists, geniuses, navigators, and conquerors. A dear Roman friend of mine always tells me when we talk about other peoples, "... while they were in the trees with clubs, we were at the spa". True, but it is also true that little remains of that ingenuity and creativity made us famous; we were the best designers, the best coachbuilders, and the greatest artists. Many years ago, my father returned from a trip to France and, after visiting the Louvre, said to me: "If we take our stuff away from there, they close". Did it take a global pandemic to revive the Italic spirit a little? Maybe yes, maybe this virus has the merit, not allowing us to go around too much, to make us rediscover the beauty in which we are immersed every day, the quality of what we produce, in every product sector. If only we had a little bit of the look that Americans have when you tell them ... Italy is all done, we will probably live better. In the hope of at least being able to intrigue you a little, we just n have to thank you and wish you a good read.

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iva l’Italia! Sembra una fase da finale di mondiali di calcio. Già perchè noi italiani siamo uno strano popolo, ci ritroviamo uniti in casi eccezionali... solitamente ogni 4 anni con i mondiali di calcio appunto. Triste si, ma anche istruttivo. Istruttivo nel senso che il nostro“menefreghismo”, in senso buono, probabilmente ci ha anche salvato da molti atteggiamenti estremi che si verificano in altre nazioni. Vero è però che noi siamo poco propensi a sentirci un popolo. Eppure siamo noi,siamo italiani, un popolo di artisti, di geni, di navigatori e di conquistatori. Un mio caro amico romano quando parliamo mi dice sempre “...mentre loro stavano sugli alberi con le clave, noi eravamo alle terme”. Vero, ma vero anche che di quell’ingegno e di quella creatività che ci ha resi famosi resta poco, eravamo i migliori designer, i migliori carrozzieri ed i più grandi artisti. Mio padre, molti anni fa,di ritorno da un viaggio in Francia e dopo aver visitato il Louvre mi disse:“ Se da lì ci portiamo via la nostra roba, chiudono”. C’è voluto una pandemia mondiale per far rinascere un po' lo spirito italico? Forse si, forse no ma questo virus ha il pregio, nonostante tutto, di farci riscoprire le bellezze in cui siamo immersi ogni giorno, la qualità di quello che produciamo, in ogni settore merceologico. Se solo avessimo un po' dello sguardo che hanno gli americani sul..."è fatto in Italia", probabilmente vivremo meglio. Nella speranza di riuscire come sempre almeno ad incuriosirvi un pò, non ci resta che ringraziarvi ed augurarvi una buona lettura. n

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FROM

NEW YORK by Joseph Ralph Fraia

ctober, here we are again. In this year 2020 everything is out of the ordinary. We are still dealing with the world pandemic and, at the same time, we are all struggling and fighting to find and impose a new normality. Over the last months Livein Magazine has used its platform, especially on social media through its Facebook page and YouTube channel content (Livein TV), to report the fight for normality from the two countries most affected by this crisis: Italy and the United States. And October is a very special time of the year for the shared legacy of these two countries since is the one we celebrate in America as the Italian American heritage centered around Columbus Day, which this year falls on Monday the 12th. In this issue, to honor and acknowledge the resilience and strength of People around the world, we offer the extraordinary examples of two communities particularly close to us, in New York and in Milan. October also marks the most iconic season in the Tri-state area and the Hudson Valley because of the foliage in the parks of the City, and the forests around New York. Connecticut, New Jersey, Pennsylvania become favorite destinations for hikers, hunters, and anyone who likes to enjoy the outdoors. In this issue we also provide our coverage of the New York Fashion Week, and we are very proud Livein New York Team was an active part in organizing some of the best events , giving support and exposure to many designers who are working hard to overcome all the challenges posed by the pandemic. It was of course a very different Fashion Week, far from the usual phrenetic hustle and glamorous spotlight we are used to; nevertheless it gave a very strong message, that the fashion industry is resilient and here to stay, willing to do whatever it takes to defeat this crisis and to come back better than before. More responsible, more sustainable, more socially involved and fair and not afraid to experiment and innovate. n Per aspera ad astra.

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ttobre, eccoci di nuovo qui. In quest'anno 2020 tutto è fuori dall'ordinario. Stiamo ancora affrontando la pandemia mondiale e, allo stesso tempo, stiamo tutti lottando e combattendo per trovare e imporre una nuova normalità. Negli ultimi mesi Livein Magazine ha utilizzato la sua piattaforma, soprattutto sui social attraverso la propria pagina Facebook e il contenuto del canale YouTube (Livein TV), per segnalare la lotta per la normalità da parte dei due paesi più colpiti da questa crisi: Italia e Stati Uniti. E ottobre è un periodo dell'anno molto speciale per l' eredità condivisa di questi due paesi poiché è quello che celebriamo in America come centro del patrimonio italoamericano ed intorno al Columbus Day , che quest'anno cade lunedì 12. In questo numero, per onorare e celebrare la resilienza e forza delle persone in tutto il mondo, offriamo gli straordinari esempi di due comunità particolarmente vicino alla nostra, New York e Milano. Ottobre segna anche la stagione più iconica nelle zone dei Tre Stati e della Valle dell’ Hudson, con il fogliame nei parchi della Città e le foreste intorno a New York. Connecticut, New Jersey, Pennsylvania che diventano le mete preferite di escursionisti, cacciatori e chiunque ami godersi la vita all'aria aperta. In questo numero forniamo anche la nostra copertura della settimana della moda di New York e siamo molto orgogliosi che il Team di New York di Livein sia stato parte attiva nell'organizzazione di alcuni dei migliori eventi, dando supporto e visibilità a molti designer che stanno lavorando duramente per superare tutti le sfide poste dalla pandemia. Naturalmente è stata una settimana della moda molto diversa, lontana dal solito frenetico trambusto e dai riflettori glamour a cui siamo abituati; tuttavia, ha dato un messaggio molto forte, che l'industria della moda è resiliente e qui per rimanere, disposta a fare qualsiasi cosa per sconfiggere questa crisi e tornare meglio di prima. Più responsabile, più sostenibile, più socialmente coinvolta ed equa e che non ha paura di n sperimentare e innovare. Per aspera ad astra .

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QUANDO IL MARCHIO DIVENTA UN

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NOME COMUNE... by Avv. Annaluce Licheri; member of F&C studio legale tributario

t might sound good, you might think that the brand is so famous that it has become synonymous with the product, but that's never the case: is called vulgarization, it reads " lack of distinctive suitability of the trademark": it means that the expression registered as a trademark is used, in everyday language, to distinguish similar products, or belonging to the same category, of those distinct from the trademark, and that all the investments made to bring the trademark to the attention of the public have been nullified because it has become a generic term. There are many examples: the "Cellophane" trademark, which has become, from a registered trademark, a generic expression and used to identify a genus of products wider than those initially distinguished by the trademark. The "Rimmel" brand identifies all mascaras. Consequently, the brand, which has become the generic name of a product or service due to its diffusion, loses the connection with the company of origin and becomes the term with which consumers define every product of the same kind. What can a trademark owner do to prevent it from becoming a common term? First of all, it is necessary to file and register the trademark, accompanying it with the ® symbol, which stands for a registered trademark, to immediately enjoy the exclusive right on the trademark, against any competitors who intend to use the same trademark for products or identical or similar services; the trademark must then be filed in all the countries of its current and future potential interest, to "colonize" the territories in which it intends to produce and/or market the products marked by the trademark; the owner of the trademark will then have to try to avoid and also block situations that could put the trademark at risk, through the press and promotional campaigns that help the public to associate that trademark with a single company; the trademark owner will then have to pay attention to commercial strategies and business communications and marketing campaigns, including online ones put in place by competitors, to intervene to prevent excessive similarity from involving the risk of the association of enterprise. In much simpler words, the entrepreneur, who cares about maintaining his brand's distinctive ability, will have to periodically put out in newspapers or on web communications the terms that "the word so and so is a registered n trademark owned by X."

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otrebbe sembrare un bene, si potrebbe pensare che il marchio è talmente famoso da essere diventato sinonimo del prodotto, ma non è mai così: si chiama volgarizzazione, si legge“perdità di idoneità distintiva del marchio”: vuol dire che l'espressione registrata come marchio viene usata per distinguere prodotti simili a quelli distinti dal marchio, e che tutti gli investimenti fatti per portare il amrchio a conoscenza del pubblico si sono vanificati perchè è diventato un termine generico. Gli esempi sono molteplici: il marchio “Cellophane”, divenuto, da marchio registrato, espressione generica ed utilizzata per identificare un genus di prodotti più ampio di quelli originariamente distinti dal marchio. Il marchio “Rimmel” identifica tutti i mascara. Ne deriva che il marchio perde il collegamento con l'azienda di provenienza, e si trasforma nel termine con cui i consumatori definiscono ogni prodotto dello stesso genere. il titolare medesimo, per evitare questo fenomeno, deve attivarsi immediatamente per evitare un’associazione sbagliata del marchio nella percezione del pubblico e la nascita dell'equivoco. Cosa può fare il titolare di un marchio, per evitare che diventi un termine comune? Innanzitutto è necessario depositare e registrare il marchio, accompagnandolo al simbolo ®, che sta per marchio registrato, al fine di godere del diritto di esclusiva sul marchio; il marchio va poi depositato in tutti i paesi di proprio potenziale interesse attuale e futuro, sì da “colonizzare” i territori nei quali si intenderà produrre e/o commercializzare i prodotti e/o i servizi contraddistinti dal marchio; titolare del marchio dovrà poi cercare di evitare e anche bloccare situazioni che possano mettere a rischio il marchio, tramite campagne stampa e promozionali che aiutino il pubblico ad associare quel marchio ad una sola impresa; si dovrà poi prestare attenzione alle strategie commerciali e alle campagne di marketing dei concorrenti. In sintesi, l’imprenditore, che abbia a cuore il mantenimento della capacità distintiva del proprio marchio, dovrà periodicamente fare uscire sui giornali o sulle comunicazioni web la dicitura che “la parola tal dei tali è un marchio registrato di proprietà X”. Quindi se è vero che chi registra il proprio marchio “ben comincia” è pur vero che bisogna anche essere consapevoli che questo passaggio costituisce solo “metà dell’opera”. n

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LA STAGIONE

CHE CAMBIA by Olivia Humer he upcoming transition into the colder and cozier time of autumn is something to be excited about this year. With everyone’s world turned upside down in 2020, some fun outdoor activities in fall spirit are something we can all enjoy. The beautiful change in foliage offers amazing scenery for outdoor hikes and Halloween activities. Haunted houses, hayrides, pumpkin, and apple picking are all engaging outdoor activities to enjoy the fall foliage. In the city, or in a suburb the fall foliage can be enjoyed anywhere. A beautiful fall drive through more remote areas is another way to take in all the season has to offer. Whether you are an adult or a kid, the fall season is enjoyable for just about everyone! The infamous pumpkin spice latte is another great perk of the fall season. Whether it’s from your local coffee shop, Starbucks, or made at home the pumpkin flavors can make us all reminisce on cozy fall days. The nostalgia around the holiday season makes everything that much cozier and enjoyable when filled with good memories. Enjoying fall activities in a cute and cozy fall outfit is all the more fun! With thick sweaters, hats, etc. the changing season becomes enjoyable outside when you don’t need that down feather n coat just yet!

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'imminente transizione verso il periodo più freddo e accogliente dell'autunno è qualcosa di cui essere entusiasti quest'anno. Con il mondo di tutti capovolto nel 2020, alcune divertenti attività all'aperto nello spirito autunnale sono qualcosa che tutti possiamo godere. Il bellissimo cambiamento nel fogliame offre uno scenario incredibile per escursioni all'aperto e attività di Halloween. Case infestate, fienili, zucca e raccolta di mele sono tutte attività all'aperto coinvolgenti per godersi il fogliame autunnale. In città o in periferia il fogliame autunnale può essere goduto ovunque. Un bel viaggio autunnale attraverso aree più remote è un altro modo per ammirare tutto ciò che la stagione ha da offrire. Che tu sia un adulto o un bambino, la stagione autunnale è piacevole per quasi tutti! Il famigerato latte speziato alla zucca è un altro grande vantaggio della stagione autunnale. Che si tratti della tua caffetteria locale, di Starbucks o di prodotti fatti in casa, i sapori della zucca possono farci ricordare tutti i giorni d'autunno. La nostalgia delle festività natalizie rende tutto molto più accogliente e piacevole quando è pieno di bei ricordi. Godersi le attività autunnali in un vestito autunnale carino e accogliente è ancora più divertente! Con maglioni spessi, cappelli, ecc. Il cambio di stagione diventa piacevole fuori quando non hai ancora bisogno n di quel piumino!

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JADEA BASIC:

LESS IS MORE! ure and essential lines: Jadea Basic is the timeless collection for women who love refined but, at the same time, practical lingerie and casualwear items. The Jadea brand focuses on the philosophy of the Basic line, which is inspired by all ages' daily life, offering a selection of underwear and clothing that can guarantee the Jadea comfort all day, every day. A proposal with simple and sober lines, made with particular attention to details and the fabrics' quality. Jadea Basic is a varied collection, consisting of underwear, sweaters, and leggings and designed to follow women at all times of their day, harmoniously adapting to different sizes and silhouettes e offering the right support comfort 24 hours a day. Able to enhance every woman's beauty and spontaneity, the Basic line is the ideal choice for a smart wardrobe: a perfect base for a personalized touch. Thus, the basic underwear sets, a must in every underwear drawer, like a bralette, balconette, triangle, and bandeau bras, they go well with the comfortable briefs made with natural fibers. In addition to the minimal models with indispensable tones of the classic palette, garments with more lively colors stand out, embellished with applications in lace, simple but very refined. The result is sensual underwear that supports and highlights each woman's shapes through a second skin effect. Jadea also offers a wide choice of lower parts, with different models depending on the time and necessity. Briefs, Brazilian, thong, midi, and high-end are accompanied by more opaque models with a shaping effect such as culottes, cyclists, or boxers. There are several proposals for each type of physicality and preference, while the use of some techniques, such as the raw cut, the briefs become invisible under clothing thanks to the absence of seams. Functional and designed for all women, the infinite combinations of models and colors make the entire collection dynamic, transforming n it into a real one personal capsule.

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inee pure ed essenziali: Jadea Basic è la collezione timeless per donne che amano capi di lingerie e casualwear raffinati ma allo stesso tempo pratici. Il brand Jadea pone il focus sulla filosofia della linea Basic, che si ispira alla quotidianità delle clienti di tutte le età offrendo una selezione di intimo e abbigliamento che possa garantire il comfort firmato Jadea tutto il giorno, tutti i giorni. Una proposta dalle linee semplici e sobrie, realizzata con una particolare attenzione ai dettagli e alla qualità dei tessuti. Jadea Basic è una collezione variegata, composta da capi di intimo , maglie e leggings e pensata per seguire le donne in ogni momento della loro giornata, adattandosi armoniosamente a diverse taglie e silhouette e offrendo il giusto sostegno e comfort h24. Capace di valorizzare la bellezza e la spontaneità di ogni donna, la linea Basic è la scelta ideale per un guardaroba smart: una base perfetta per un tocco personalizzato. Così, i completi di intimo basici, immancabili in ogni cassetto della biancheria intima, come bralette, reggiseni a balconcino, a triangolo e a fascia, ben si sposano con i comodi slip realizzati con fibre naturali. Oltre ai modelli minimal dagli irrinunciabili toni della palette classica, spiccano capi dalle tinte più vivaci, impreziositi da applicazioni in pizzo , semplici ma molto raffinate. Il risultato è un intimo sensuale che sostiene ed evidenzia le forme di ogni donna attraverso un effetto second skin. Jadea propone inoltre un’ampia scelta di parti basse, con diversi modelli a seconda del momento e della necessità. Slip, brasiliane, perizoma, midi e a fascia alta sono accompagnati da modelli più coprenti dall’ effetto shaping come culotte, ciclista o boxer. Diverse sono le proposte per ogni tipologia di fisicità e preferenza, mentre l’impiego di alcune tecniche, come il taglio vivo, gli slip diventano invisibili sotto i vestiti grazie all’assenza di cuciture. Funzionali e pensati per tutte le donne, gli infiniti abbinamenti tra modelli e colori rendono l’intera collezione dinamica , trasformabile n così in una vera e propria capsule personale .

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A WOOL

NEW WORLD by Bailey Roulo n the world of fashion today, many people are turning to more sustainable ways to create clothing. Thrifting is very popular among younger generations, and fast fashion is growing more unpopular by the moment. New styles and clothing are still being developed, but it is taking a turn into a more ethical way of fashion. Wool is at the forefront of this change in the industry. There are so many perks to wool apparel that make it sustainable and ethical. Unlike synthetic material and cotton, wool last a good while longer than other materials. It is also so much better for the environment. Using wool, designers are reducing waste that would come from using different materials that contain products that are not natural. The common misconception about wool is that it can be itchy. It depends on the yarn being used, but most apparel made from real and good wool will feel like a soft hug. One of the most popular and sustainable types of wool is merino wool. It gives room to breathe, making it the perfect kind of wool for all year round. It is also incredibly soft and comfortable on the skin. Another perk of wool apparel is it doesn’t wrinkle. That is perfect for people who are always on the go and do not have the time to iron out clothing. Just toss on that wool sweater, and you are good to go for the day. Not only is wool clothing incredibly comfortable, but the idea of sustainable clothing and products is just another upside of this material. Wool has been given a bad rap for being itchy, as we said earlier, and hot, but the modern wool apparel has changed the game. Keep an eye out for wool to keep growing in popularity. What is better than comfortable clothing that will last longer and reduce waste, effectively helping the planet in the n process?

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el mondo della moda oggi, molte persone si rivolgono a modi più sostenibili per creare vestiti. Il risparmio è molto popolare tra le giovani generazioni e il fast fashion sta diventando sempre più impopolare al momento. Nuovi stili e vestiti sono ancora in fase di sviluppo, ma stanno prendendo una svolta verso un modo più etico di ‘fare’ moda. La lana è in prima linea in questo cambiamento nel settore. Ci sono così tanti vantaggi nell'abbigliamento in lana che lo rendono sostenibile ed etico. A differenza del materiale sintetico e del cotone, la lana dura molto più a lungo degli altri materiali. È anche molto meglio per l'ambiente. Utilizzando la lana, i designer stanno riducendo gli sprechi che deriverebbero dall'utilizzo di materiali diversi che contengono prodotti non naturali. L'idea sbagliata comune sulla lana è che può essere pruriginosa. Dipende dal filato utilizzato, ma la maggior parte degli indumenti realizzati con lana vera e di qualità avvolgendoti in un morbido abbraccio. Uno dei tipi di lana più popolari e sostenibili è la lana merino. Dà modo di far traspirare, rendendolo il tipo di lana perfetto per tutto l'anno. È anche incredibilmente morbida e confortevole sulla pelle. Un altro vantaggio dell'abbigliamento in lana è che non si sgualcisce. È perfetto per le persone che sono sempre in movimento e non hanno il tempo di stirare i vestiti. Metti quel maglione di lana e sei a posto per la giornata. Non solo l'abbigliamento in lana è incredibilmente comodo, ma l'idea di abbigliamento e prodotti sostenibili è solo un altro aspetto positivo di questo materiale. La lana ha subito un brutto colpo per essere pruriginosa, come abbiamo detto prima, e calda, ma l'abbigliamento moderno in lana ha cambiato il gioco.Tieni d'occhio la lana, perché’ continuerà a crescere in popolarità. Cosa c'è di meglio di un abbigliamento comodo che durerà più a lungo e ridurrà gli sprechi, aiutando efficacemente il n pianeta nel processo?

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BUON COMPLEANNO

MONOPOLY

rom far in 1935 to date, he has won more than 1 billion players in well 114 countries worldwide. It is the legendary Monopoly, a pop icon for all lovers of the game and not only has virtually contaminated so many fields, from film to fashion and design. Moreover, who hasn't heard at least once in a lifetime 'go to jail without passing the Go!"? To celebrate in style the ' 85 ° birthday, Monopoly wants to make everyone happy, even those who usually don't even win a game by mistake. In short, everyone will win. And everyone will be happy, ready to party and blow the many candles together with Mr. Monopoly to remember the good times in life spent in his company. For the occasion, there can be no winners and losers; they must all win to celebrate as it should be the birthday of Monopoly. There are, therefore, two new versions of the board game of the records that celebrate the anniversary. The first it comes at Christmas and is the most revolutionary of all: the Monopoly " Revenge of the Losers. " Finally, an edition of Monopoly that reverses the rules and rewards defeats. With the Revenge of the losers, paying the rent or going to prison, unlike the classic edition, earn special points useful to ensure victory: the loser wins! And then c 'is the most edition ù glamorous and absolutely gorgeous, the Monopoly 85th Anniversary: a version of luxury, with a glossy black exclusive packaging, just like the board, and eight golden pieces that represent the good life: a racing car, sunglasses, a yacht, a bow tie, a jet, a helicopter, a wristwatch, and a top hat. To continue buying, selling, dreaming, and planning the way to n victory in every game.

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al lontano 1935 a oggi ha conquistato più di 1 miliardo di giocatori in ben 114 paesi nel mondo. È il mitico Monopoly, un’icona pop per tutti gli amanti del gioco e non solo: ha praticamente contaminato tantissimi ambiti, dal cinema alla moda e il design. Del resto, chi non si è sentito dire almeno una volta nella vita “vai in prigione senza passare dal Via!”? Per festeggiare in grande stile l’85° compleanno, Monopoly si fa in due per rendere felici proprio tutti, anche chi di solito non vince nemmeno una partita per sbaglio. Insomma, vinceranno tutti. E tutti saranno felici, pronti a far festa e soffiare le tante candeline insieme a Mr. Monopoly per ricordare i bei momenti della vita trascorsi in sua compagnia.Vista l’occasione però, non possono esserci vincitori e vinti, devono vincere tutti e festeggiare come si deve il compleanno del Monopoly. Per questo sono ben due le nuove versioni del gioco in scatola dei record che celebrano l’anniversario. La prima arriva a Natale ed è la più rivoluzionaria in assoluto: il Monopoly “Rivincita dei Perdenti”. Finalmente, un'edizione del Monopoly che inverte le regole e premia le sconfitte. Con la Rivincita dei perdenti, infatti, pagare l'affitto o andare in prigione, al contrario dell'edizione classica, fanno guadagnare punti speciali utili ad assicurarsi la vittoria: vince chi perde! E poi c’è l'edizione più glamour e sfarzosa in assoluto, il Monopoly 85° Anniversario: una versione luxury, con una confezione esclusiva nero lucido, proprio come il tabellone, e 8 pedine dorate che rappresentano la bella vita: una macchina da corsa, occhiali da sole, uno yacht, una cravatta a farfalla, un jet, un elicottero, un orologio da polso e un cappello a cilindro. Per continuare a comprare, vendere, sognare e programmare la strada verso la vittoria n di ogni partita.

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PRENDE IL VIA

ARCHIPRODUCTS NEXT by Mariangela Bonaparte

rom September 28th to October 10th, the doors of Milano Design City will open, a new event wanted by the Municipality to put the beautiful Milanese city at the center of the international design scene. For Milan, there will be two weeks full of online and offline events. Thanks to the collaboration with Tortona Rocks, the aim is to reposition the district thanks to a schedule full of exciting events. At the Archiproducts Milano spaces in via Tortona 31 Archiproducts NEXT, an opportunity for professionals in the sector to meet to talk about contemporary and future scenarios of design and architecture. The event born from the will of Archiproducts in collaboration with Pinterest IED, UNA PrHub, and MiRò Comunicazione, will address the theme "Future Habit ( at )" that is a new concept of spaces where to live, work and move; s beware that they take digital innovations into account. I l everything will be addressed through a series of meetings held by experts who will take turns at the Days Project workshop. How will the future evolve? That is the question that Archiproducts NEXT tries to answer with the help of experts in the sector. Lessons, talks, and workshops on various aspects of design. Institutions such as IED, UNAPRHub will contribute; companies such as Cambium Networks, Sixt, Zero Motorcycles, Alpiq, Trek; influencers such as Roberta Borrelli of MAKE YOUR HOME, Carlotta Berta of

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al 28 settembre al 10 ottobre sono state aperte le porte di Milano Design City, nuova manifestazione voluta dal Comune per rimettere al centro del panorama internazionale del design la bella città meneghina. Per Milano sono state due settimane ricche di eventi online e offline dove grazie anche alla collaborazione conTortona Rocks si è puntato, infatti, al riposizionamento del quartiere grazie ad un palinsesto denso di avvenimenti molti interessanti Presso gli spazi di Archiproducts Milano in via Tortona 31 Archiproducts NEXT, un’occasione di incontro tra professionisti del settore per parlare di scenari contemporanei e futuri del design e dell’architettura. L’ev ento nato dalla volontà di Archiproducts in collaborazione con Pinterest IED, UNA PrHub e MiRò Comunicazione, ha affrontato il tema “Future Habit(at)” cioè una nuova concezione di spazi dove vivere, lavorare e muoversi; spazi che tengano conto delle innovazioni digitali. Il tutto è stato affrontato attraverso una serie di incontri tenuti da esperti che si sono alternati ai workshop dei Project Days. Come evolverà il futuro? Questa è la domanda alla quale Archiproducts NEXT ha cercato di dare risposta avvalendosi del contributo di esperti del settore. Lesson, talk e workshop su vari aspetti del design. Hanno Contribuito istituzioni come IED, UNAPRHub; aziende come Cambium Networks, Sixt, Zero Motorcycles, Alpiq,Trek; influencer come Roberta Borrelli di MAKEYOUR HOME, Carlotta

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Gli studi che hanno aderito e quindi parteciperanno Project Days sono: Studio Salaris Filippo Chiesa Ricotti | Gruppo 3 Stefano Manzini Luca Donzelli Andrea Benedetti | Panificio Arc. Workshop Mariana Martini Caterina Pilar Palumbo Roberto Di Stefano | Studio CR34 Claudia Baldi | matstudio Matteo Martini | Atelier M Berta di UNPROGETTO, AHPS Associazione Home Personal Shopper; gli architetti del network Ambassador e i nostri esperti sui temi digital marketing insieme a Furnichannel. Durante Archiproducts NEXT è stata lanciata, per la prima volta, la piattaforma di Daloom, la soluzione digitale e-commerce per i produttori del design. Archiproducts Project Days Per due settimane gli Archiproducts Ambassador sono stati a disposizione del pubblico, su appuntamento sia online che offline dalle 9 alle 18, per offrire consulenza gratuita su progetti di interior e moodboard ma non solo; durante questi incontri si è data la possibilità di vedere prodotti, cercare ispirazioni e provare nuove realtà virtuali per riuscire a dare vita ai propri progetti d’arredo. Pinterest, social dedicato a chi cerca ispirazione, è stato il partener digital e grazie a FORO Studio, ogni giorno (13 brand x 13 giorni) è stato effettuato un Instagram report con notizie e approfondimenti su brand e prodotti di Archiproducts Shop. Mediante Visioninterne, primo studio di interior design in Italia, è stato possibile fare un’esperienza di Immersive Virtual Reality Con il supporto tecnico di Immensive è stato possibile vivere in anteprima gli spazi e gli arredi della casa in modo realistico. I visitatori hanno avuto la possibilità di vedere la preview del nuovo progetto di Archiproducts Milano 2021, realizzato in collaborazione n con Studio Salaris, grazie all’ausilio dei visori.

Visioninterne Ippolita Curto | Alima Studio Paolo Didonè Studio Delrosso Sofia Sarzano Studio MABB Houseaporter Carlotta Berta | un progetto FORO Studio AHPS -Home Personal Shopper

UNPROGETTO, AHPS Associazione Home Personal Shopper; the architects of the Ambassador network and our experts on digital marketing topics together with Furnichannel. During Archiproducts NEXT, the Daloom platform, the digital e-commerce solution for design manufacturers, will be launched for the first time. Archiproducts Project Days For two weeks, the Archiproducts Ambassadors will be available to the public, by appointment both online and offline from 9 to 18, to offer free advice on interior and mood board projects but not only; during these meetings, you will have the opportunity to see products, look for inspiration and try new virtual realities to be able to give life to your own furniture projects. Pinterest, a social network dedicated to those seeking inspiration, will be the digital partner. Thanks to FORO Studio, every day ( 13 brands x 13 days), there will be an Instagram report with news and insights on Archiproducts Shop brands and products. Through Visioninterne, the first interior design studio in Italy, it will be possible to have an Immersive Virtual Reality experience. With the technical support of Immensive, it will be possible to preview the spaces and furnishings of the house realistically. Visitors will have the opportunity to see the preview of the new Archiproducts Milano 2021 project, created in collaboration with Studio n Salaris, thanks to the help of viewers.

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Viva l’Italia Ti muovi bene sui quei tacchi a spillo Ok, Italia Fascino classico e un poco di nostalgia A volte sei una spiaggia libera A volte un rischio da evitare

Passo di danza, mentre il ritmo incalza di più Dolce e perversa fai un'altra promessa, tu Le calze con la riga nera Al tempo stesso sexy ed austera La tua bandiera ondeggia e ti ricopre appena Ti muovi lenta e ti lasci guardare Ok, Italia Dondoli i fianchi come solamente tu sai fare Sei un rapido che è sempre in ritardo Sei un grande sogno da attraversare… Edoardo Bennato 24


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Viva l’Italia

VIVA L’ITALIA

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photo by Alessando Boscolo Agostini model Giorgia Bertaggia hair stylist Dario 1 Parrucchieri location Dimora 421 Thanks to: Ferrari, Felicetti, Manifattura Sigaro Toscano


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L'arte degli italiani sta nella bellezza. Kahlil Gibran

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L’Italia? Un paradiso abitato da diavoli. 28

Sir Henry Wotton


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Ben di senso è privo | Chi ti conosce, Italia, e non t'adora. Vincenzo Monti

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Il bel paese | ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe. Francesco Petrarca

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E come si potrebbe non amare l’Italia? Io credo che ogni uomo abbia due patrie; l'una è la sua personale, più vicina, e l'altra: l’Italia. Henryk Sienkiewicz

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Viva l’Italia

REAGIRE E FARE RETE 36

Davide del Duca


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Mai come in questi tempi complicati ci siamo resi conto di quanto sia importante fare rete e dare risposte veloci, se il contesto non cambia dobbiamo cambiare noi, creando nuove forme di collaborazione gli uni con gli altri per essere più forti ed efficaci. by Luca Bonacini www.ambasciatoridelgusto.it / www.ratana.it www.pizzarialanotizia.com / www.osteriafernanda.com na riflessione che vale per tutti gli ambiti professionali e in particolare per la Ristorazione, un comparto ampio e variegato che coinvolge 333.640 ristoranti e bar e impegna un milione e 200mila collaboratori, un terzo di loro sono donne e l’11% stranieri. E’ un settore fondamentale per l’economia italiana, con un fatturato annuo di 85,3 miliardi di euro, che nel comparto take-away, paninoteche e kebab, da dieci anni a questa parte sta crescendo del 54,7% (dati FIPE gennaio 2020). Un comparto quello della Ristorazione che ha pagato un prezzo altissimo durante e dopo il lock-down e per scongiurare le tanto temute chiusure che hanno già falcidiato il settore si può e si deve reagire con prontezza e lucidità. Dal canto loro i ristoratori hanno dimostrato di sapersi adeguare alle cogenti nuove restrizioni, scoprendosi creativi anche dal punto di vista della gestione quotidiana dovendo fare fronte a una gragnuola di nuove regole imposte per la sicurezza dei clienti e dei collaboratori, mentre è emerso subito l’urgenza di istituire un tavolo di concertazione con il Governo, per avere un dialogo che favorisse i frequenti cambi di scenario a cui la categoria era sottoposta.A questo proposito l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, una realtà con oltre 130 soci distribuiti in tutta la penisola, ha dimostrato di avere le idee molto chiare su cosa si può e si deve fare mettendo in campo un panel di iniziative concrete per fronteggiare il Covid e la nuova complicata situazione che si è creata. Fondata il 20 giugno 2016, è un’associazione senza scopo di lucro, che racconta l’eccellenza italiana della ristorazione e della pasticceria e tra i soci vanta ristoratori, pizzaioli, sommelier, persone di sala, pasticcieri e gelatieri, che hanno brillato nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano e vede ai suoi vertici: Carlo Petrini, Presidente Onorario; Cristina Bowerman, Presidente; Paolo Marchi Vicepresidente; Cesare Battisti Segretario Generale. La prima azione forte è stata riuscire ad aprire un dialogo diretto ed efficace con le Istituzioni, a partire dal Sindaco di Milano, al Presidente della Regione

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reflection that applies to all professional areas and in particular to catering, a large and varied sector that involves 333,640 restaurants and bars and engages 1.2 million employees, one-third of them are women and 11% foreigners. It's a fundamental sector for the Italian economy, with an annual turnover of 85.3 billion euros. The take-away, sandwich bars, and kebab sectors have been growing by 54.7% for ten years now (FIPE data January 2020 ). An industry that has paid a high price during and after the lock-down and to avert the dreaded closures that have decimated the industry, we can and must react promptly and clearly. For their part, restaurateurs have shown that they are compliant with the new strict mandatory restrictions, finding themselves to be creative even from the daily management perspective, having to face a barrage of new rules imposed for customers and employees' safety. Simultaneously, it immediately emerged the urgent need to establish a consultation table with the Government to have a dialogue that would favor the frequent changes of scenario to which the category was subjected. In this regard, the ' Italian Association Ambassadors of Taste,' a reality with over 130 members in the whole peninsula, has been shown to have very clear ideas about what can and should be done by fielding a concrete initiatives panel to deal with the Covid and the new complicated situation that has arisen. Founded on 20 June 2016, it is a non-profit association, which tells the Italian excellence of catering and pastry and among its members boasts restaurateurs, pizza chefs, sommeliers, people in the dining room, pastry chefs and ice cream makers, who have shone in the enhancement of the Italian food and wine heritage and sees at its top: Carlo Petrini, Honorary President; Cristina Bowerman, President; Paolo Marchi Vice President; Cesare Battisti General Secretary. The first strong action was to be able to open a direct and effective dialogue with the institutions, starting with the Mayor of Milan, the President of the Lombardy Region, the Gover-

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Cesare Battisti

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nment, with whom the economic issue was addressed, which is fundamental to steer the sector out of the quicksand of the crisis, immediately after addressing the issue of the psychological conditions of restaurateurs and their employees, given the serious tensions that the general stalemate was causing, through a new project with the Order of Psychologists of Lazio, which provided the associates with solutions effective in coping with the stress-induced effects of a new condition. Simultaneously, solidarity with those most in need, one of the main elements of the association's activity, has not been lost sight of, providing for the establishment of cycles of thematic "online" lessons for students, who represent one of the weakest categories. An accurate work of weaving relationships has committed energy and resources to obviate the endemic fragmentation of the sector with the #FareRete project, a table at which all the sector

Lombardia, al Governo, con cui si è affrontato il tema economico, fondamentale per traghettare il settore fuori dalle sabbie mobili della crisi, affrontando subito dopo il tema delle condizioni psicologiche dei ristoratori e dei loro dipendenti, viste le gravi tensioni che lo stallo generale stava causando, attraverso un nuovo progetto con l’Ordine degli Psicologi del Lazio, che ha fornito agli associati soluzioni efficaci per fronteggiare gli effetti causati dallo stress di una nuova condizione. Nel contempo non si è persa di vista la solidarietà verso chi aveva più bisogno, uno degli elementi di spicco dell’attività dell’associazione, provvedendo a istituire cicli di lezioni tematiche “on line” per gli studenti, che rappresentano una delle categorie più deboli. Un accurato lavoro di tessitura di relazioni, ha impegnato energie e risorse per ovviare all’endemica frammentazione del settore con il progetto #FareRete, un tavolo al quale si potessero sedere tutte


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le Associazioni di settore, riuscendo in un intento complesso che invece ha dato risultati inaspettati, andando oltre alla logica del singolo, facendo prevalere per la prima volta in Italia un pensiero comune fra i player del settore. Il dialogo con le parti istituzionali e politiche ha reso operativo un piano unitario, nel breve, medio e lungo periodo, che ha permesso di mettere concretamente in atto strumenti indispensabili per la sopravvivenza del settore, come la cassa integrazione, la sospensione di leasing e mutui, il sostegno per gli affitti, i prestiti garantiti dallo stato, l’asporto, la detassazione, l’occupazione di suolo pubblico, che si sono effettivamente attuati. Ma è anche stato creato il “fondo ristorazione”, una prima azione di Governo in favore del comparto, con un contributo di 600 milioni di euro, che dà il giusto peso alla Ristorazione, fulcro della filiera agroalimentare, capace di generare valore e ripartenza, ma che va anche sostenuta in casi eccezionali come quello che stiamo vivendo. “Siamo riusciti nell’intento di mettere allo stesso tavolo 31 associazioni che rappresentavano 100.000 imprenditori, così avevamo i numeri per parlare con la politica e potevamo essere maggiormente ascoltati. – Racconta Gianfranco De Cristofaro, responsabile tecnico scientifico di ADG – Grazie al dialogo, abbiamo ottenuto importanti misure che hanno gettato le basi per la sopravvivenza del comparto. Importantissimo il fondo ristorazione ottenuto con la ministra Bellanova, una misura che prevede 600 milioni per l’acquisto di prodotti e beni alimentari, risorse che non finiranno nelle tasche dei ristoratori, ma dei produttori di vino, carne, latte, formaggi, sostenendo l’agroalimentare. Ci hanno ascoltato in questi mesi. E’ la prima volta che la politica ci ascolta, è stata stanziata una somma importante che verrà finanziata anche per i prossimi anni.Abbiamo oltre 130 associati, ed è motivo di orgoglio aver ottenuto questi risultati, non per noi ma per tutta la Ristorazione e la filiera, una serie di misure che premiano le idee giuste. Per quanto il comparto abbia bisogno di molto di più, sono passi importanti e il dialogo sta proseguendo con altri importanti progetti”. Efficaci attività e iniziative che hanno dimostrato notevole capacità di dialogo e ha creato coesione, tra Gli ambasciatori del Gusto e le altre realtà associative, ma non solo, nei mesi scorsi è anche nato il #Green Deal, per la strategia Farm – to Fork (dal

Associations could sit, succeeding in a complex intent that instead gave results unexpected, going beyond the logic of the single, making a common thought prevail among the players in the sector for the first time in Italy. The dialogue with the institutional and political parties has made operational a unitary plan, in the short, medium, and long term, which has made it possible to concretely implement indispensable tools for the survival of the sector, such as layoffs, the suspension of leasing and mortgages, support for rents, loans guaranteed by the state, take-away, tax relief, occupation of public land, which have been implemented. But the "catering fund" was also created, first government action in favor of the sector, with a contribution of 600 million euros, which gives the right weight to catering, the fulcrum of the agri-food chain, capable of generating value and restarting, but which must also be supported in exceptional cases such as the one we are experiencing. "We managed to put 31 associations representing 100,000 entrepreneurs at the same table, so we had the numbers to talk to politics and could be listened to more. Gianfranco De Cristofaro says - Thanks to the dialogue, we have obtained important measures that have laid the foundations for the sector's survival. The catering fund obtained with Minister Bellanova is very important, a measure that foresees 600 million for the purchase of food products and goods, resources that will not end up in the pockets of restaurateurs but of producers of wine, meat, milk, cheeses, supporting the agrifood. They have listened to us in recent months. It is the first time that politics has listened to us, a substantial sum has been allocated that will also be financed for the next few years. We have over 130 associates, and it is a source of pride to have obtained these results, not for us but for the entire catering and supply chain, a series of measures that reward the right ideas. Although the sector needs much more, these are important steps, and the dialogue is continuing with other important projects ". Effective activities and initiatives that have shown a remarkable capacity for dialogue and created cohesion, between Ambassadors of Taste and other associations, but not only that, in recent months the #Green Deal was

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also born, for the Farm - to Fork strategy ( from field to table), a project in which catering reaffirms the role of reference that it has always had between the consumer and the agri-food chain, the purpose of the initiative is to enhance products with low environmental impact by increasing the supply of organic, sustainable products to short supply chain, raising awareness of associates, customers, suppliers and journalists in the fight against food waste. Three members of the association talked with us and told us what has changed in their premises: Cesare Battisti of the Ratanà restaurant in Milan: "It is a strange period of great reflection: we decided to observe it with intensity and curiosity to understand it deeply. And so we also caught a good side. I have always been convinced that the restaurant is not just a place to eat, and this change of pace, this "brake on the frenzy" to which we were all subjected every day, allowed us to get closer to people. We saw it at home and in the restaurant. We realize that if on the one hand, our customers can enjoy lunches and dinners more, on the other hand, we have the excellent opportunity to get closer to them by telling everything that matters to us such as the origin of the products, the attention we pay to local producers, the importance of the seasonality of raw materials. We must use this opportunity to educate our guests about real good nutrition. Technically we also winked at the shop, in particular for the wine and bread made for us by master bakers, and we have two gastronomic menus offered in delivery, designed for quick lunches but not to replace that experience that only the kitchen of a restaurant can give ". Enzo Coccia of the La Notizia restaurant in Naples: "After the reopening, the biggest news on the two premises were the introduction of take-away and delivery. In particular, for the delivery, we use both the internal staff of La Notizia, with an ad hoc rented fleet, and the most famous food delivery companies. A slightly more streamlined Essential menu was proposed, which always focuses on the quality of raw materials and ingredients. The product 'Mpustarella,' exclusive to La Notizia, has had a strong impulse, a mixture of type 1 and whole wheat flour, enriched with a blend of sunflower seeds, flax, and sesame with soy and oats, which takes up the traditional Neapolitan 'marenna' consumed by workers, today offered in a completely new way with innovative fillings ". Davide Del Duca, of the Osteria Fernanda in Rome: "After the reopening, it was a difficult moment, new rules, less covered, distances, masks, everything seemed to be complica-

campo alla tavola), un progetto nel quale la Ristorazione riaffermi il ruolo di riferimento che ha sempre avuto tra il consumatore e la filiera agroalimentare, scopo dell’iniziativa valorizzare i prodotti a basso impatto ambientale incrementando gli approvvigionamenti di prodotti biologici, sostenibili, a filiera corta, sensibilizzando associati, clienti, fornitori e giornalisti nella lotta allo spreco alimentare.Tre membri dell’associazione hanno dialogato con noi e ci hanno raccontato cosa è cambiato nei loro locali: Cesare Battisti del ristorante Ratanà a Milano:“E’ un periodo strano e di grande riflessione: abbiamo deciso di osservarlo con intensità e curiosità per capirlo profondamente. E così abbiamo colto anche un lato buono. Sono sempre stato convinto che il ristorante non sia solo un luogo dove mangiare e questo cambio di ritmo, questo “freno alla frenesia” a cui tutti quotidianamente eravamo sottoposti ci ha permesso di avvicinarci di più alle persone. Lo abbiamo visto in casa e al ristorante. Ci rendiamo conto che se da un lato i nostri clienti riescono a godersi di più i pranzi e le cene, dall’altro noi abbiamo la grande possibilità di avvicinarci a loro raccontando tutto quello che per noi conta davvero come la provenienza dei prodotti, l’attenzione che rivolgiamo ai produttori locali, l’importanza della stagionalità delle materie prime. Dobbiamo sfruttare questa opportunità per educare i nostri ospiti ad una vera buona alimentazione.Tecnicamente abbiamo anche noi strizzato l’occhio allo shop, in particolare per il vino e per il pane fatto per noi da maestri panificatori e abbiamo due menù gastronomici proposti in delivery, pensati per pranzi veloci ma non per sostituire quell’esperienza che solo la cucina di ristorante può dare”. Enzo Coccia del ristorante La Notizia di Napoli:“Dopo la riapertura le più grandi novità sui due locali sono stati l’introduzione di asporto e delivery. In particolare per il delivery utilizziamo sia personale interno de La Notizia, con una flotta noleggiata ad hoc, sia le più note aziende di food delivery. Si è proposto un menù Essenziale un po' più snello, che punta sempre sulla qualità delle materie prime e degli ingredienti. Il prodotto ‘Mpustarella’, esclusivo de La Notizia, ha avuto un forte impulso, una miscela di farina di grano tenero tipo 1 ed integrale, arricchita con un bland di semi di girasole, lino e sesamo con soia e avena, che riprende la tradizionale ‘marenna’ napoletana consumata dai lavoratori, oggi proposta in maniera del tutto nuova con farciture innovative”. Davide Del Duca, dell’Osteria Fernanda a Roma: “dopo la riapertura è stato un momento difficile, regole nuove, meno coperti, distanziamenti, mascherine, sembrava essere


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Enzo Coccia

tutto complicato. E invece il cambiamento è stato molto meno complesso di quello che si temeva, in sala i ragazzi sono riusciti a mantenere sempre quel rapporto naturale ed empatico che instaurano con i clienti e la loro collaborazione è stata fondamentale. Anzi, il fatto che le norme siano rispettate crea sicurezza nei clienti. Certo alcuni problemi che già esistevano ora si fanno ancora più gravosi, mi riferisco ai ‘no show’ (non telefonare per disdire il tavolo), i quali ora pesano ancora di più sulle spalle dei ristoratori che hanno dovuto rinunciare anche ad una parte di coperti. E’ un problema culturale, l'idea che se avviso o no non cambia nulla è radicata negli avventori dei ristoranti anche con una pandemia in atto. C' è da chiederci il perché, il nostro "mestiere" non viene rispettato, è colpa nostra che facciamo passare un messaggio sbagliato o dell'attuale poca cultura culinaria e ristorativa? Parlando invece del menu abbiamo deciso di caratterizzare ancora di più la nostra cucina rifornendoci con maggior intensità dai piccoli produttori locali, abbiamo scelto di lavorare ancora di più con loro con l'intento di fare comunità e valorizzare il nostro territorio. In questi mesi stiamo cercando di creare una nuova “normalità” che sembra funzionare bene”. n

ted. But the change was much less complex than what was feared, in the dining room, the boys have always managed to maintain that natural and empathic relationship they establish with customers, and their collaboration was fundamental. Indeed, the fact that the rules are respected creates security for customers. Certainly, some problems that already existed now become even more burdensome; I am referring to 'no shows' (do not call to cancel the table), which now weigh even more on the shoulders of restaurateurs who have had to give up even a part of covers. It is a cultural problem, the idea that nothing changes whether I notice it or not is rooted in restaurant patrons even with an ongoing pandemic. We have to ask ourselves why our "job" is not respected, is it our fault that we pass the wrong message or the current little culinary and restaurant culture? Speaking instead of the menu, we decided to characterize our cuisine even more by supplying ourselves with greater intensity from small local producers, we have chosen to work even more with them to create community and enhance our territory. In recent months we are trying to create a new "normal" that n seems to work well. "

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ITALY STRONG by Joseph Ralph Fraia @jrfstudio - www.jrfstudio.com


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a parata del Columbus Day a New York, la celebrazione tradizionalmente considerata l'apice dell'onorificenza del patrimonio italo-americano negli Stati Uniti (che si svolge nel mese di ottobre), quest'anno sarà completamente virtuale, come tutte le altre principali sfilate che di solito riempiono le strade della Grande Mela. Curiosamente, l'ultima volta che la parata non si è svolta è stata nel 1983, quando fu annullata a causa della morte del cardinale Terence Cooke, arcivescovo di New York. Di solito l'evento presenta oltre 100 gruppi in marcia, 20 carri da parata, 30 veicoli e 20 bande musicali che intrattengono folle di oltre un milione di spettatori, ma non quest'anno. La pubblica disgrazia che va sotto il nome del sindaco Di Blasio, ignorando ovviamente ogni legame morale con il cognome che porta così indegnamente, ha chiarito molto tempo fa che non c’è mai stata una possibilità che qualsiasi tipo di celebrazione potesse aver luogo, perché i raduni delle persone sono un pericolo per la salute pubblica solo quando non sono coinvolte proteste e rivolte. Nonostante l'ostilità partigiana e ipocrita del sindaco, è incoraggiante che la Columbus Citizens Foundation responsabile della cerimonia abbia deciso di non mollare e ha comunque organizzato una serie di eventi che saranno trasmessi in televisione nella giornata del 12 ottobre. Anche se simbolico, è un gesto importante, è un'affermazione e un omaggio a una comunità resiliente, quella italo-americana, che ha contribuito molto e con orgoglio a fare dell'America il grande Paese che è, nonostante tutti i detrattori che in questi giorni stanno cinicamente approfittando di questa terribile pandemia per ottenere un vantaggio politico. Gli italiani in America hanno sopportato sofferenze e avversità tremende, ma con rettitudine morale, duro lavoro e fede genuina nel sogno americano, hanno costruito - in poco più di un secolo - una delle comunità meglio integrate e di maggior successo negli Stati Uniti. Uno specchio del coraggio e della dedizione delle persone che abbiamo visto quest'anno combattere contro COVID-19 in Italia, a cui vanno di cuore il nostro pensiero e la nostra gratitudine. n Sii forte Italia, puoi vincere questa battaglia.

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he Columbus Day Parade in New York, the celebration traditionally considered the acme of the honoring of the Italian-American heritage in the U.S. (which takes place in the month of October), this year will go completely virtual, similarly to all the other major parades that usually fill the streets of the Big Apple. Curiously, the last time the parade wasn't held was back in 1983, when it was canceled due to the death of Cardinal Terence Cooke, who was the archbishop of New York. Ordinarily the event features over 100 marching groups, 20 parade floats, 30 vehicles and 20 marching bands that entertain crowds of over one million spectators, but not this year. The public disgrace that goes under the name of Mayor Di Blasio, ignoring of course any moral ties to the last name he so unworthily carries, made clear a long time ago that there never was one chance any kind of celebration could take place, because assemblages of people are a danger to public health only when protest and riots are not involved. Despite the partisan and hypocrite hostility of the Mayor, it is encouraging that The Columbus Citizens Foundation responsible for the ceremony decided not to give up and organized anyway a series of events that will be televised during the day of October the 12th. Even if symbolic, it is an important gesture, it is a statement and a tribute to a resilient community, the Italian-American one, who has greatly and proudly contributed to make America the great Country it is, despite all the detractors who these days are cynically taking advantage of this terrible pandemic for political advantage. The Italians in America have endured tremendous sufferings and adversities, but with moral rectitude, hard labor and genuine belief in the American Dream, they have built - over a little more than a Century – one of the best integrated and most successful communities in the States. A mirror of the courage and the dedication of the people we have seen this year fighting COVID-19 in Italy, to whom our thoughts and gratitude heartily n go. Be strong Italy, you can win this fight.

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ITALIANI ORFANI DI PATRIA? f course, Ugo Foscolo, in his Last letters to Jacopo Ortis, refers to the Republic of Venice, the traitors are the French of Napoleon, and Austria was the persecuting nation. Yet these words that cause dismay have all the bitter taste of the current Italian situation. Are we a nation or just a state? Has Italy ever felt the sense of belonging to a national community throbbing in its heart between Municipalities, Lordships, division between states and small states? "One of arms, of language and of altar," said Manzoni hoping for a land free from oppressors in defense of the ideal of freedom and independence of Italy. Was he perhaps deluded? The word nation just makes a great deal of noise; it seems an exaggerated lie shared in some exciting moments in the life of Italians: the songs on the balconies during the quarantine last spring, the loud cheers, too hard, referring to the hero doctors, guilty of being aloof. Right place at the right time, but already prey to the poisonous claws of many who cheered them earnestly, the World Cup as long as the national team gives us a good position, otherwise we become French, German, Dutch, or Bulgarian. We are Italians when our roots sink in unstable soils of foreign lands, and then we miss pummarola like espresso or pasta. We are Italian because the Calle, the Colosseum, and the Ponte Vecchio are ours, as are the sea of Sardinia, the trulli of Puglia, and the Duomo of Milan, but we would not lift a finger if they were sold to the highest bidder. We are Italian when the Chinese copy Valentino and Armani models, Asiago or Parmigiano, Neapolitan pizza, or tiramisu, but we are ready to take home a fake if it costs less. The Italian lacks the sense of belonging, the fire that burns under a single flag, the tricolor in the soul, and the pride of being what we are: contradictory and controversial. We gesticulate to communicate, create towers with toothpicks, and make laws by finding deceptions, we act as if we were always in the theater, we praise the absurd and conform to the irrational.

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erto, Ugo Foscolo nelle sue Ultime lettere a Jacopo Ortis, si riferisce alla Repubblica diVenezia, i traditori sono i francesi di Napoleone e l’Austria era la nazione persecutrice. Eppure queste parole che recono sgomento hanno tutto il sapore amaro della situazione attuale italiana. Siamo una nazione o solo uno Stato? L’Italia tra Comuni, Signorie, divisione tra stati e staterelli ha mai sentito pulsare nel cuore il senso di appartenenza ad una comunità nazionale? “Una d’arme, di lingua e di altare” disse il Manzoni sperando in una terra libera dagli oppressori in difesa dell’ideale di libertà e indipendenza dell’Italia. Era forse un illuso? La parola nazione fa solo un gran rumore, sembra una menzogna esagerata condivisa in alcuni momenti emozionanti della vita degli italiani: i canti sui balconi durante la quarantena nella primavera scorsa, le acclamazioni spinte, troppo spinte, riferite ai medici eroi, rei di essere al posto giusto nel momento giusto, ma già prede degli artigli velenosi di molti che li acclamavano alacremente, i Mondiali di calcio sempre che la Nazionale ci regali una buona posizione, altrimenti diventiamo francesi, tedeschi, olandesi o bulgari. Siamo italiani quando le radici affondano in terreni instabili di terre straniere e allora la pummarola ci manca come l’espresso o la pasta. Siamo italiani perché le Calle, il Colosseo e il PonteVecchio sono nostri, come lo sono il mare della Sardegna, i trulli della Puglia e il Duomo di Milano, ma non muoveremmo un dito se li vendessero al miglior offerente. Siamo italiani quando i cinesi copiano i modelli di Valentino e Armani, l’Asiago o il Parmigiano, la pizza napoletana o il tiramisù, ma siamo pronti a portarci a casa un fake se costa meno.All’italiano manca il senso di appartenenza, il fuoco che arde sotto un’unica bandiera, il tricolore nell’anima e l’orgoglio di essere ciò che siamo: contraddittori e polemici. Gesticoliamo per comunicare, creiamo torri con gli stuzzicadenti e facciamo le leggi trovando gli inganni, recitiamo come fossimo sempre a teatro, lodiamo l’assurdo e ci conformiamo all’irrazionale. Siamo noi, siamo

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“Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch’io per salvarmi da chi m’opprime mi commetta a chi mi ha tradito?..”

by Stefania Zilio

italiani e se siamo così è perché siamo orfani di Patria, ma il Made in Italy non ce lo toglie nessuno. Il nostro narcisismo collettivo si contrappone all’egoismo più bieco, quello in grado di strappare le identità di ciascuno e impedire al pensiero fuori coro di esistere. Siamo Fratelli di Sangue come granelli di una clessidra, giusto il tempo che l’ultimo non caschi a terra, ma restiamo in trepida attesa di vedere la luce ogni giorno con le parole, con i comizi, con i proclami. Presi dalla foga del non essere viviamo nell’incoscienza e alla fine come popolo non esistiamo. Dove sono i cittadini orgogliosi di essere italiani? La nostra storia, la lingua, le tradizioni ci uniscono sulla carta, neppure un rimasuglio sul sentire umano. Il Nord ce l’ha con il Sud, il napoletano con il veneto, chi nega il campanilismo o la suddivisone regionale e persino paesana è solo un ipocrita accecato dall’imprudenza, dalla paura di sé stesso e del giudizio degli altri. Siamo diversi e dovremmo per questo sentirci forti, ma è nel nostro Dna preferire il contrasto all’unione. Siamo orfani di patria perché una Patria non l’abbiamo mai avuta. E’ il passato che ci distingue dagli altri Paesi Europei, un’identità culturale che ha origine e storia millenaria. L’Italia ha una tradizione condivisa sul cibo, sui mestieri, sulla creatività e i modi di dire. La cultura e la storia sono le basi dell’idea di tradizione e va da sé che ci uniscono più della Torre Eiffel con i francesi. Basta questo per infondere in ogni italiano l’appartenenza ad una Patria? E’ ovvio che la risposta sia un assodante NO! Accettare l’evoluzione, accogliere ciò che siamo stati come qualcosa di straordinariamente unico, conservare il buono e imparare dalle malefatte. Forse così potremmo insegnare alle generazioni che verranno il valore di sentirsi italiano. Noi “grandi” siamo disillusi e perduti nel marasma delle contraddizioni, degli entusiasmi esplosivi e delle cadute libere. Chi ci crede più alla Patria Italia? Se fosse certa la consapevolezza di chi siamo stati e chi siamo potremmo avanzare culturalmente e preparare n chi verrà a sentirsi meno bandiera e più Patria.

It is us; we are Italians, and if we are like this, it is because we are orphans of our homeland, but nobody takes away from us the Made in Italy. Our collective narcissism is opposed to the most sinister egoism, the one able to tear each one's identities and prevent the out-of-the-box thinking from existing. We are Blood Brothers like grains in an hourglass, just long enough for the last one to fall to the ground, but we are anxiously waiting to see the light every day with words, with speeches, with proclamations. Taken by the heat of not being, we live in unconsciousness, and in the end, we do not exist as a people. Where are the citizens proud of being Italian? Our history, language, traditions unite us on paper, not even a remnant of human feeling. The North has it in the South, the Neapolitan with the Venetian, who denies parochialism or subdivision regional and even peasant is just a hypocrite blinded carelessness, fear of s is the same and judgment of others. We are different, and we should feel strong, but it is in our DNA to prefer contrast to union. We are homeland orphans because we never had a homeland. The past distinguishes us from other European countries, a cultural identity that has millenary origins and history. Italy has a shared tradition of food, crafts, creativity, and idioms. Culture and history are the foundations of the idea of tradition, and it goes without saying that they unite us more than the Eiffel Tower with the French. Is this enough to instill in every Italian belonging to a homeland? It is obvious that the answer is a firm NO! Accept evolution, embrace what we have been as something extraordinarily unique, keep the good, and learn from the wrongdoings. Perhaps in this way, we could teach future generations the value of feeling Italian. We "grown-ups" are disillusioned and lost in the chaos of contradictions, explosive enthusiasm, and free falls. Who believes more in the homeland Italy? If the awareness of who we have been and who we are were certain, we could advance culturally and prepare those who will come to n feel less flag and more homeland.

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Viva l’Italia

TASTING THE

by Denis Sandri

ELEGANCE orbes Italia has included it among the hundred Italian excellences of products, hotels, restaurants, and wines. It is a project entirely conceived, designed, and built-in Italy, using raw materials and professionalism unique in the world. A few months after its launch, it has established itself on the market as the product that best interprets the taste of elegance. To better understand the UNO.61 project and discover the distinctive features that led to the recognition of excellence, we went to Ginosa. A small town in the Province of Taranto, thanks to an impressive landscape formed by the harmonious succession of ravines, best expresses the concept of history and tradition. "Tradition" is the keyword of Angelo Inglese's success and fame. The tailor of Ginosa, who since 1955, has strongly believed in craftsmanship, adding indispensable ingredients such as professionalism, excellent quality of fabrics, and a style that could be defined

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orbes Italia l’ha inserito tra le cento eccellenze italiane tra prodotti, hotel, ristoranti e vini. E’ un progetto interamente ideato, progettato e realizzato in Italia, utilizzando materie prime e professionalità uniche al mondo. A pochi mesi dal lancio si è imposto sul mercato come il prodotto che interpreta al meglio il gusto dell’eleganza. Per comprendere al meglio il progetto UNO.61 e scoprirne i tratti distintivi che hanno portato al riconoscimento di eccellenza ci siamo recati a Ginosa. Piccolo paese della provincia diTaranto, che grazie a un paesaggio suggestivo costituito dall’alternarsi armonico delle gravine, esprime al meglio il concetto di storia e tradizione. Proprio “tradizione” è la parola chiave del successo e della notorietà di Angelo Inglese. Il sarto di Ginosa, che dal 1955 ha creduto fortemente nella manifattura artigianale, aggiungendo ingredienti indispensabili come: professionalità, qualità eccellente dei tessuti e

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uno stile che si potrebbe definire “senza tempo”. Del resto non a caso le sue creazioni sartoriali hanno vestito persone illustri dell’imprenditoria italiana sia nel secolo scorso, come l’avvocato Gianni Agnelli, sia ai giorni nostri, il presidente degli Stati Uniti d’America DonaldTrump, passando per i reali di Inghilterra in svariati appuntamenti ufficiali degli ultimi decenni. Il gusto si può sicuramente declinare anche nel vestire. Com’è nata l’idea di mettere “le mani in pasta”? “Il progetto è nato quasi per gioco. Federico Menetto, fondatore e amministratore delegato di 1punto61 mi inviò un pacco di pasta e mi disse di assaggiarla e trovare un vestito adeguato. Quindi tra il serio e il faceto è nata l’idea di creare un sacchetto realizzato con i tessuti che quotidianamente utilizzo per le mie creazioni sartoriali. Ho iniziato a produrre i primi esemplari con degli scampoli di tessuto di altissima qualità, in modo tale che ci fosse anche un concetto etico di recupero del materiale. E’ subito piaciuto, tanto da riscuotere l’interesse dei principali retailer che si occupano di prodotti gastronomici di alta qualità.” In effetti l’idea piace molto perché ha creato un connubio perfetto tra bello e buono, tra gusto ed eleganza. Il bello è rappresentato da questo innovativo e prezioso sacchetto in cui è evidente il concetto di eleganza e in cui si materializza il concetto di italianità e di tradizione di cui Angelo Inglese è portavoce con le sue creazioni. E’ un sacchetto fatto in Italia, fatto a Ginosa, tagliato e cucito in maniera tradizionale, ha dei bottoni in vera madreperla e il bottone è attaccato con il punto a giglio. E’ stato pensato e realizzato per ricalcare in ogni fase il processo di lavorazione tradizionale utilizzato quotidianamente nel laboratorio sartoriale G. Inglese conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Il buono, ovvero la pasta artigianale. Prodotta con una selezione del miglior grano duro italiano, proveniente da Altamura, lavorata a mano e poi trafilata in oro per ottenere una pasta ruvida e porosa, tenace e profumata, capace di valorizzare al meglio qualsiasi tipologia di condimento. In un unico formato, il mezzo pacchero. Purtroppo la pandemia ha rallentato gli sviluppi successivi del progetto, ma come afferma lo stesso Inglese, si tratta di una pausa che non modifica il prossimo passo.“Sono previste dieci uscite. Ogni mese - tranne due mesi metteremo in vendita una capsule in edizione limitata, che si distinguerà per la stampa, il disegno o un ricamo fatto a mano.” Non ci resta che sederci a tavola, sbottonare la preziosa confezione e degustare la straordinaria pasta contenuta al suo interno. Poi chissà, un giorno, Angelo Inglese ci sorprenderà con un’idea n per imbandire la tavola utilizzando il sacchetto stesso.

as "timeless." Moreover, it is no coincidence that his sartorial creations have dressed illustrious people of Italian entrepreneurship both in the last century, such as the lawyer Gianni Agnelli, and today, the president of the United States of America Donald Trump , passing through the royals of England in various official appointments of the last decades. The taste can certainly be declined even in dressing. How did you come up with the idea to put "hands-on"? "The project was born almost for fun. Federico Menetto, founder and managing director of 1punto61 sent me a pasta package and told me to taste it and find a suitable dress. So, between the serious and the facetious, the idea was born to create a bag made with the fabrics that I use every day to tailor creations. I started producing the first examples with very high-quality fabric scraps so that there was also an ethical concept of recovering the material. It was immediately liked, so much so that it attracted the main retailers who deal with high-quality gastronomic products”. The idea is very popular because it has created a perfect combination of beautiful and good, between taste and elegance. The beauty is represented by this innovative and precious bag in which the concept of elegance is evident. The concept of Italianness and tradition of which Angelo Inglese is the spokesperson with his creations materializes. It is a bag made in Italy, made in Ginosa, cut and sewn traditionally, has buttons in real mother pearl, and the button is attached with the lily stitch. It was designed and built to follow the traditional manufacturing process used daily in the G. Inglese tailoring workshop, known and appreciated all over the world, at every stage. The good, or artisan pasta. Produced with a selection of the best Italian durum wheat, coming from Altamura, processed by hand and then drawn in gold to obtain a rough and porous, tenacious, and fragrant pasta, enhancing any type of condiment best. In a single format, the half pacchero. Unfortunately, the pandemic slowed down the project's subsequent development, but as the Englishman himself states, it is a pause that does not change the next step. "Ten releases are planned. Every month - except for two months - we will sell a limited-edition capsule, which will be distinguished by printing, drawing, or handmade embroidery”. We just have to sit at the table, unbutton the precious package, and taste the extraordinary pasta contained within it. Then who knows, one day, Angelo Inglese will surprise us with an idea for n setting the table using the bag itself.

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Viva l’Italia

UN FANTASIOS0

BEL PAESE 48


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Stefano Vergani è personaggio dalla simpatica fisionomia austroungarica, imprenditore, manager, milanese di origini mitteleuropee… sangue lombardo, veneto, austriaco, tedesco ed anche scozzese. by Giovanna Repossi photo by Marco Marezza

residente di un gruppo societario privato, alla guida di varie organizzazioni non profit, consigliere di enti, di politici esteri ed economisti, con una impressionate lista di think tank mondiali dalla CINA agli USA, vive nel sud Ovest Milanese. Un Cincinnato moderno che rifugge dal gossip e dalla sovraesposizione mediatica, all'insegna di una riservatezza cui tiene particolarmente nonostante tutto.

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resident of a private corporate group ... at the helm of various non-profit organizations, advisor to institutions, foreign politicians and economists, with an impressive list of global think tanks from CHINA to the USA ... he lives in the southwest of Milan. A modern Cincinnato that shuns gossip and media overexposure, under the banner of confidentiality that he particularly cares about despite everything.

Perché molta gente cerca di avere rapporti con Lei, incontrarla, confrontarsi (ma non ci riesce). Perché Lei è così stimato da ogni dove soprattutto dalle persone oneste? Penso cperché l’Italia e tanti paesi al mondo sono coinvolti da un vortice informativo che, tra alti e bassi, sovente toglie la fiducia nel futuro. Molti vedono nella politica, nell’economia globale e nella società tante difficoltà che nascono dall’egoismo dei poteri forti e dall’avidità di pochi. La caduta di credibilità dell’arco costituzionale italiano nel nostro paese ed italiano in Europa… spingono molte persone a sperare in profili che siano al di sopra delle parti, che non abbiamo a loro carico indagini o condanne… l’Italia, l’Europa e il mondo cercano persone che non siano sul libro paga di nessuno, e quando trovano il “diamante grezzo” ne sono affascinate.

Many people try to have relationships with you, meet you, and confront each other (but they can't). Why are you so esteemed everywhere, especially by honest people? A. I think why Italy and many countries in the world are involved in an information vortex that - between ups and downs - often takes away confidence in the future. Many see in politics that so many difficulties arise from the strong powers' selfishness and a few's greed in the global economy and society. The fall in the credibility of the Italian constitutional arch in our country and Italian in Europe ... push many people to hope for profiles that are above the parties, that we do not have investigations or convictions against them ... Italy, Europe, and the world are looking for people who are not on the payroll of nobody, ... and when they find the "rough diamond"... they are fascinated by it.

Ma perché questo look tardo ottocentesco? Perchè in un mondo che corre a 300 all’ora Lei diviene il paladino del rigore e della linearità? Molte persone non si sentono più rappresentate da politica, associazioni, mondo economico e sociale sempre più disgregati. Molti cercano, giustamente, un’etica che sembra legata inesorabilmente al tempo che fu…quando la trasparenza e i

But why this late nineteenth-century look? Why, in a world that runs at 300 per hour you become the champion of rigor and linearity? Many people no longer feel represented by politics, associations, the economic and social world which are increasingly disintegrated. Many are looking - rightly - for an ethic that seems inexorably linked to the time that was ... when transparency and good

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intentions were in the intentions but, above all, in daily practice. The look? ... was born from my historical experience of South Tyrol, a land that I love.

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buoni propositi erano nelle intenzioni ma, soprattutto, nella pratica quotidiana. Il look è nato dalla mia storica frequentazione del Sud Tirolo, terra che amo totalmente.

You are also accused by a specific Italian political party for being too pro-European, when you talk about your retirement between Klausen and Brixen… your Berghof. The retreat is an act of friendship I am very proud of and recognized to me by the populations of northern Italy who place their consideration in me; they do it without double ends and with great respect. They do not feel represented by the Italian politics of the last 40 years, not because someone regrets the Habsburg period or an uncomfortable past with lights and shadows but because they yearn for a return to those values of balance that only people above the interests can serve. After all, those who play a public role have insurmountable rules, and perhaps here my Austro-German blood helps me a lot, that historical tradition orally transferred by grandmother Giovanbattistina (in unsuspected times) on the times of Maria Theresa of Austria.

Una certa parte politica le rimprovera di essere troppo filo europeo…quando parla del suo ritiro tra Klausen e Brixen…lo nomina il suo Berghof. Il “ritiro” è un atto di amicizia di cui sono fierissimo e che mi viene riconosciuto dalle popolazioni del nord Italia che pongono in me la loro considerazione, lo fanno senza doppi fini e con grande rispetto. Non sentendosi rappresentati dalla politica Italiana degli ultimi 40 anni, non perché qualcuno rimpianga il periodo asburgico, o un passato scomodo con luci e ombre ma perchè anelano ad un ritorno a quei valori di equilibrio che solo persone al di sopra degli interessi possono servire. Del resto, chi svolge un ruolo pubblico ha delle regole che sono invalicabili, forse qui il mio sangue austro tedesco mi aiuta molto, quella tradizione storica trasferita oralmente da nonna Giovanbattistina (ndrl Ambrogino d’oro in tempi non sospetti) sui tempi di Maria Teresa d’Austria.

But a person like you who shuns gossip… many look for it on golf courses, during regattas and happenings… Apart from the fact that my activities take me around the world ... and that I am involved in many initiatives, including social ones, the time left is very little to devote to one's whims, and then I'm so jealous of my family intimacy that I can't and don't want to smuggle it by attending (too many) playful moments. Moreover, I love spartan places, places that aren't too crowded. I wouldn't say I like luxury but real and simple things. Do you think that there were even car companies that would have given me one of their cars to get publicity and I disappointed them all of them. Ccontinue to cover the few kilometers that I travel alone with my reliable car (over 330,000 km).

Ma una persona come Lei che rifugge dal gossip… in tanti la cercano sui campi da golf, durante le regate e gli happening… A parte il fatto che le mie attività mi portano in giro per il mondo e che sono impegnato in tante iniziative, anche sociali, il tempo che mi rimane è molto poco e sono così geloso della mia intimità familiare che non posso e non voglio contrabbandarla frequentando momenti ludici. Peraltro amo i posti spartani, i luoghi non troppo affollati. Non amo il lusso ma le cose genuine e semplici. Pensi che addirittura ci sono state società dell’auto che mi avrebbero regalato una loro macchina per ottenere pubblicità, le ho deluse tutte. Continua a percorre i pochi km che faccio da solo con la mia leale auto (oltre 330.000 km).

We learned that in 2013 he had run for politics in the ranks of FARE x Stop the Decline… Why? I'm used to choosing the things I think are "right" ... and my friend Oscar Giannino and Alessandro De Nicola are people I have always had a great intellectual esteem for. It was not a vain attempt, indeed it was an important stage that made me learn the logic of the perverse national politics that, even today, we see consummated without the respectabin lity that the country deserves.

Nel 2013 si era candidato in politica nelle fila di FARE x Fermare il Declino…Perché ? Sono abituato a scegliere le cose che ritengo “ giuste”…e l’amico Oscar Giannino e Alessandro De Nicola sono persone di cui ho sempre avuto una gran stima intellettuale. Non è stato un tentativo vano, anzi è stato un palcoscenico importante che mi ha fatto apprendere le logiche della perversa politica nazionale che, anche oggi, vediamo consumarsi n senza la rispettabilità che il paese meriterebbe.


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Style

THE FUTURE OF

FASHION by Joseph Ralph Fraia @jrfstudio - www.jrfstudio.com

Locations: Color Vue Hair Salon – Idealglass Art Gallery HS: Color Vue Make up: _makeupwithnikki_ Stylists: @tiye.g @ayeshabfunk Earrings: Kakaki by Kanika Photographer: @jrfstudio Production @shoplocaldesigners @livein_magazine @findyouridnyc Designer: Klassi Klozit Model: Chelsea Scalzo

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Designer: Vestiphobia Models: (left to right) Brianne Akana, Trinity Fussell, Ren Ciarocchi am writing this article at the end of what has been a very different and very special New York Fashion Week. With my staff here in the Big Apple, we have just wrapped up an intense week of initiatives and events following the safety guidelines dictated more by our common sense than by the incompetent disgraceful local officials, and we did great. Despite all the limitations and the restrictions, we were able to send out a strong positive message. This NYFW edition was also the occasion to promote a new, more profound conversation among all the protagonists of this industry about the future and the necessary actions to allow this vital sector to survive and thrive again. Livein Magazine, in partnership with Find Your ID NYC, and within the project shoplocaldesigners.com, had an intense and engaging two-day event in which I met some protagonists of the New York fashion scene (Janice Lawrence-Clarke of CAFE JLCPR, Mike Okerson of Jump Into the Light and Ed Bellevue owner of Frekan, Imani Jones of FYID NYC) to discuss the status of fashion today and where the industry needs to go moving forward.

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to scrivendo questo articolo alla fine di quella che è stata una NewYork Fashion Week molto diversa e molto speciale. Con il mio staff qui nella Grande Mela, abbiamo appena concluso un'intensa settimana di iniziative ed eventi seguendo le linee guida per la sicurezza dettate più dal nostro buon senso che dagli incompetenti e vergognosi funzionari locali, e ci siamo trovati benissimo. Nonostante tutti i limiti e le restrizioni, siamo stati in grado di inviare un forte messaggio positivo. Questa edizione della NYFW è stata anche l'occasione per promuovere una nuova, più profonda conversazione tra tutti i protagonisti di questo settore sul futuro e sulle azioni necessarie per consentire a questo settore vitale di sopravvivere e prosperare di nuovo. Livein Magazine, in collaborazione con Find Your ID NYC, e all'interno del progetto shoplocaldesigners.com, ha avuto un intenso e coinvolgente evento di due giorni in cui ho incontrato alcuni protagonisti della scena fashion newyorkese (Janice Lawrence-Clarke di CAFE JLCPR, Mike Okerson di Jump Into the Light e Ed Bellevue proprietario di Frekan, Imani Jones di FYID NYC) per discutere lo stato della moda oggi e dove l'industria deve andare avanti.

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Designer: Naurah USA Model: Trinity Fussell

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Designer: Top: Tiyeeliza Skirt: Naurah USA Model: Tochi

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We agreed that if fashion wants to rewire itself to its roots and its customers, three are the directions it has to take: to focus way more on people's needs rather than choices, considering the economic impact of this crisis and it's medium/long term effects. Second, big or small designers can no longer ignore a consumer base who wants to see the industry making a decisive and practical step towards sustainability and respect for human rights. It is time for all the fashion world actors to take responsibility for the past and use this crisis as an opportunity to restructure and re-direct a business model that treats people and resources in a more balanced an appropriate way. Third, technology he's going to play an increasingly important

Abbiamo convenuto che se la moda vuole ricollegarsi alle proprie radici e ai propri clienti, tre sono le direzioni che deve prendere: concentrarsi molto di più sui bisogni delle persone piuttosto che sulle scelte, considerando l'impatto economico di questa crisi e gli effetti di medio/lungo termine. In secondo luogo, i designer grandi o piccoli non possono più ignorare una base di consumatori che vuole vedere l'industria fare un passo decisivo e concreto verso la sostenibilità e il rispetto dei diritti umani. È tempo che tutti gli attori del mondo della moda si assumano le responsabilità del passato e utilizzino questa crisi come un'opportunità per ristrutturare e ridirigere un modello di business che tratti le persone e le risorse in modo più equilibrato e appropriato.


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Designer: Top: Tiyeeliza Pants: Klassi Klozit Model: Krystal

In terzo luogo, la tecnologia deve svolgere un ruolo sempre più importante nei tessuti e nei processi produttivi, e l'interazione con i dispositivi che sono così popolari e utilizzati nella nostra società. Infine, ma non meno importante, tutti gli speaker hanno previsto l'importanza crescente anche di accessori di ogni tipo, che molto probabilmente seguiranno la tendenza del riutilizzo di abiti vecchi. In questa edizione della Fashion Week era essenziale affermare la propria esistenza con una presenza fisica e impegnarsi per iniziare un viaggio di trasformazione. Ora che le luci sono spente, è tempo di agire e soddisfare quelle ambiziose aspettative, e noi saremo qui per darti sempre la nostra visione appassionata e onesta. Buona fortuna, ne avremo bisogno n tutti.

role in fabrics and production processes and the interaction with the smart devices that are so popular and utilized in our society. Last but not least, everybody on the panel foresaw the increasing importance also of accessories of all kinds, which very likely is going to go along the trend of reusing older clothes. In this edition of Fashion Week, it was essential to make a statement with a physical presence and commit to start a transformation journey. Now that the lights are off, it is time to take action and match those ambitious expectations, and we will be here to give you always our passionate an honest view. Good luck, everybody n will need it.

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CONCRETE

JUNGLE by Joseph Ralph Fraia @jrfstudio - jrfstudio.com

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Location: East Village, New York Fotografo: @cfaraphoto Charles Farrah Designer: @irinashabayeva Irina Shabayeva Parrucchiere: @ hairjess87 Jess Parol MUA: @makeupbymara Mara Modella: @ingridgregus Ingrid Gregus


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ew York City sta cambiando. Di nuovo. Non sappiamo ancora come sarà la città tra sei mesi o un anno. Ma quello che sappiamo è che La Grande Mela apparirà con la nuova pelle, forse un look diverso, ma sempre con lo stesso spirito. I newyorkesi sanno che l'abilità che questa città mette alla prova di più è la sopravvivenza, è sempre stato così; questo è un posto che ti fa sognare in grande ma anche ogni giorno ti ricorda che nulla ti viene regalato, e devi lavorare sodo e lottare se vuoi vedere quei sogni diventare realtà. Il fascino di New York è che è l'unico posto che trasforma il caos in originalità, la follia in creatività, la lotta in ambizione e il successo in fama. A New York, devi mostrare le tue zanne e tirare fuori gli artigli se vuoi davvero farcela, devi incanalare il tuo spirito selvaggio ed essere coraggioso, mostrare il tuo atteggiamento e non aver paura di essere chi sei veramente. Come in una giungla. In questo editoriale, volevamo mostrarvi lo spirito selvaggio di NewYork nella splendida forma di Ingrid Gregus, interpretato magistralmente da Charles Farrah con le crea-

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ew York City is changing. Once again. We don't know yet how the city will look six months or a year from now. But what we know is that The Big Apple will appear with the new skin, maybe a different look, but always with the same spirit. New Yorkers know that the skill this city tests the most is survival, it has always been like this; this is a place that makes you dream big but also every day reminds you that nothing is handed to you, and you have to work hard and struggle through if you want to see those dreams be coming true. The fascination about New York is that it is the only place that turns chaos into originality, madness into creativity, struggle into ambition, and success into fame. In New York, you have to show your fangs and pull out your claws if you really want to make it, you have to channel your wild spirit and be brave, show your attitude, and not afraid to be who you really are. Like in a jungle. In this editorial, we wanted to show you the wild spirit of New York in the beautiful shape of Ingrid Gregus, masterfully portrayed by Charles Farrah with the crea-

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tions of fashion designer and ‘Project Runway’ Winner Irina Shabayeva. The background for this project is some of the most iconic spots in the East Village in Manhattan, one of the last most authentic historic neighborhoods on the island, where brownstones, graffiti, rusty fences, and a hipster and the vibrant community still gives you the vibes of the glamorous 70s, when Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Jimi Hendrix, and the Ramones used to hang out and perform in this area. And you? Do you have what it n takes to survive in this Concrete Jungle?

zioni della stilista e vincitrice di "Project Runway" Irina Shabayeva . Lo sfondo di questo progetto sono alcuni dei luoghi più iconici dell'East Village a Manhattan, uno degli ultimi quartieri storici più autentici dell'isola, dove case di mattoni, graffiti, recinzioni arrugginite e una hipster e vibrante comunità danno ancora reminiscenza del glamour degli anni '70, quando Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Jimi Hendrix e i Ramones erano soliti frequentare e esibirsi in questa zona. E tu? Hai quello che serve per sopravvivere in questa n giungla di cemento?


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Style

URBAN EXOTIC

by Joseph Fraia @jrfstudio - www.jrfstudio.com Modella Brianne Akana @brianneanela

ivalya by Vaishali presents its 2020 Fall Collection ‘Urban Exotic ‘in collaboration with Livein Magazine. In this captivating editorial, the brand shows its versatility and elegance, ideal to dress a woman who has to carry on her busy life and wants to be comfortable and classy in her clothes, but also ready for any occasion. While getting her master’s degree in Indian History at The University of Jammu, India, fashion designer Vaishali developed a keen interest in the riches and diversity of Indian’s artisanal heritage. She has traveled extensively within India, interacting with skilled artisans and craftsmen with diverse specialties, observing their detailed work, and marveling at the beautiful outcomes of every new destination.

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ivalya di Vaishali presenta la sua collezione autunnale 2020 'Urban Exotic' in collaborazione con Livein Magazine. In questo accattivante editoriale, il brand mostra la sua versatilità ed eleganza, ideale per vestire una donna che deve portare avanti la sua vita frenetica e vuole essere comoda e di classe nei suoi abiti, ma pronta anche per ogni occasione. Durante il conseguimento del Master in Storia indiana presso l'Università di Jammu, in India, la stilista Vaishali ha sviluppato un vivo interesse per la ricchezza e la diversità del patrimonio artigianale indiano. Ha viaggiato molto in India, interagendo con abili artigiani e sarti con diverse specialità, osservando il loro lavoro dettagliato e meravigliandosi degli incredibili risultati di ogni nuova destinazione.

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Ispirata dalla loro eredità e maestria, ha voluto portarli alla ribalta curando e progettando accuratamente ogni prodotto per adattarlo al mercato internazionale contemporaneo. È da questo desiderio che Livalya è stata fondata nell'ottobre 2014. Avendo lavorato per circa un decennio nel settore della moda come dirigente responsabile per il Nord America in un'esclusiva casa di ricamo con sede a New York,Vaishali ha affinato il suo occhio per i dettagli. La sua collezione di intricati design, intrecci e tessuti ne è una testimonianza. La sua passione per il sostegno del patrimonio artigianale non è limitata all'India. Ha portato l'artigianato indiano a New York rafforzando la mano dietro il ‘fatto a mano’. Inoltre, la presente collezione ha stili che sono stati cuciti da donne salvate dalla tratta di esseri umani. Attraverso Livalya,Vaishali aspira a por-

Inspired by their legacy and craftmanship she wanted to bring them to the limelight by carefully curating and designing each product to suit the contemporary international market. It was from this desire that Livalya was founded in October 2014. Having worked for about a decade in the fashion industry as an executive responsible for North America at an exclusive New York-based embroidery house, Vaishali has honed her keen eye for detail. Her collection of intricate design, weave, and fabrics is a testament to that. Her passion for supporting artisanal heritage is not limited to India. She has brought Indian craftsmanship to NYC by empowering the hand behind handmade. Moreover, the present collection has styles that have been sewn by women rescued from human trafficking. Through Livalya, Vaishali aspires to

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bring craftsmanship from across the world to center stage as well as empower women. The 2020 Fall Collection features uniquely crafted handmade fusion of designs for the urban women who exude confidence, are self-reliant, and balance life at work & home with ease. This collection presents a beautiful blend of colors and textures from the exotic land of India. Fine fabrics and high-end tailoring ensure a perfect fit and a classy look. Check the brand at livalya.com and on social media @livalya. n Shop at leez.com

tare al centro della scena l'artigianato di tutto il mondo e a dare potere alle donne. La Collezione Autunno 2020 presenta una fusione artigianale fatta a mano di modelli per le donne urbane che trasudano sicurezza, sono autosufficienti e bilanciano la vita al lavoro e a casa con facilitĂ . Questa collezione presenta una bellissima miscela di colori e trame dalla terra esotica dell'India.Tessuti pregiati e sartoria di alta gamma garantiscono una vestibilitĂ perfetta e un look di classe. Controlla il marchio su livalya.com n e sui social media @livalya. Acquista su leez.com


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LIVING SUITES MILAN

SENTIRSI A CASA… LONTANO DA CASA

edit by Giovanna Repossi

new concept of hospitality and living brings together the need to feel at home even when traveling with the desire to always be in refined and elegant environments, where attention to detail is never taken for granted. That is the main success of the six Living Suites of Dorrego Company that overlook one of the most romantic and characteristic corners of Milan, Piazza Sempione with its imposing Arch of Peace, or one of the main neoclassical

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n nuovo concept dell'ospitalità e dell'abitare, che mette insieme il bisogno di sentirsi a casa anche quando si viaggia con il desiderio di trovarsi sempre in ambienti raffinati ed eleganti, dove la cura dei dettagli non è mai scontata. È questo il principale successo delle sei Living Suites di Dorrego Company che si affacciano su uno degli angoli più romantici e caratteristici di Milano, Piazza Sempione con il suo imponente Arco della Pace, ovvero uno dei principali monumenti neo-

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classici che racchiude, in tutta la sua bellezza, parte della storia della città. Una location in cui comfort e stile fanno da filo conduttore, non distante dal cuore della città ma allo stesso tempo lontana dal frastuono del traffico cittadino, e dalla quale si possono tranquillamente raggiungere a piedi, attraversando il Parco Sempione e i cortili del quattrocentesco Castello Sforzesco, le vie principali dello shopping, Piazza Duomo e i luoghi cult del design, dello svago e della cultura, come la Triennale di Milano, il Padiglione di Arte Contemporanea, la Scala e Palazzo Reale. Le sei Living Suite mixando ricercatezza e comfort hanno tutte un chiaro imprinting internazionale, che viene espresso nella scelta di arredi funzionali dal design contemporaneo, nei materiali di pregio utilizzati come marmo, legno e velluti, così come nella scelta dei punti luce e degli accostamenti cromatici di pareti e tessuti; infine accessori decorativi leggeri ed essenziali contribuiscono a rafforzare l’idea di casa delle suites. Ogni suite offre all'ospite un'atmosfera intima e accogliente, proprio per soddisfare una clientela sensibile al piacere di sentirsi quasi a casa, protetto e coccolato. Living Suites di Piazza Sempione non sono solo ricercate e se-

monuments that it contains, in all its beauty, part of the history of the city. A location where comfort and style are the central themes, not far from the heart of the city but at the same time away from the noise of city traffic, and from which they can be easily reached on foot, crossing the Sempione Park and the courtyards of the fifteenth-century Castello Sforzesco, the main shopping streets, Piazza Duomo and the cult places of design, leisure, and cultures, such as the Milan Triennale, the Contemporary Art Pavilion, the Scala and Palazzo Reale. The six Living Suites, mixing refinement and comfort, all have clear international imprinting, which is expressed in the choice of functional furnishings with a contemporary design, in the precious materials used such as marble, wood, and velvets, as well as in the choice of light points and color combinations. Of walls and fabrics, finally, light and essential decorative accessories help to strengthen the idea of a suite home. Each suite offers the guest an intimate and welcoming atmosphere, just to satisfy a clientele sensitive to the pleasure of feeling almost at home, protected and pampered. Living Suites in Piazza Sempione are not only refined and se-

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ductive, but at the same time, they are functional and equipped with all comforts, as well as impeccable services in every aspect. Living Suites guests are welcomed by qualified and attentive staff to make the guest feel at ease from the first moment, often with a welcome cocktail or other attentions depending on the needs and time of day. Upon awakening, you can start the day enjoying a rich and varied breakfast in the underlying Living Liqueurs & Delights, an elegant lounge with a Parisian feel, characterized by large windows and dehors to enjoy the best view of Parco Sempione and Arco della Pace. Born in 2003 but from the recent restyling, Living Liqueurs & Delights, owned by Dorrego Company, is open from 7:00 onwards to satisfy breakfast, lunch, and a

ducenti, ma allo stesso tempo sono funzionali e dotate di tutti i comfort, così come impeccabili sono i servizi in ogni loro aspetto. Gli ospiti di Living Suites vengono accolti da personale qualificato e attento a far sentire fin dal primo momento l'ospite a proprio agio, spesso con un cocktail di benvenuto o altre attenzioni a seconda delle esigenze e del momento della giornata. Al risveglio è possibile iniziare la giornata gustando una ricca e variegata colazione nel sottostante Living Liqueurs & Delights, elegante salotto dal sentire parigino, caratterizzato da grandi vetrate e dehors per godere al meglio del panorama su Parco Sempione e Arco della Pace. Nato nel 2003 ma dal recente restyling, Living Liqueurs & Delights di proprietà di Dorrego Company, è aperto dalle ore 7:00 in poi per soddi-


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sfare i servizi ristorativi breakfast, lunch e per una piacevole sosta in orario aperitivo, in un perfetto equilibrio degli spazi che incontrano sia chi ama stare in compagnia sia per tutelare la privacy di chi cerca tranquillità e relax. Fabio Acampora, socio insieme ai fratelli argentini Alejandro e Sebastian Bernardez di Dorrego Company: “L’idea di Living Suites nasce dai tanti viaggi che abbiamo fatto in tutto il mondo, perché quando sei lontano dalla tua città e dai tuoi affetti quello che veramente vuoi è sentirti a tuo agio, sicuro e protetto come solo a casa ci si può sentire”. Chi sceglie le Living Suites spesso ritorna perché non rappresentano solo un semplice soggiorno, ma permettono di vivere un'esperienza sincera e immersiva per apprezzare il senso n dell’ospitalità italiana, avvolgente e raffinata.

pleasant stop during aperitif time, in a perfect balance of spaces that pleases those who love being in company and protects the privacy of those seeking tranquility and relaxation. Fabio Acampora, partner together with the Argentine brothers Alejandro and Sebastian Bernardez of Dorrego Company: "The idea of Living Suites comes from the many trips we have made all over the world, because when you are away from your city and your loved ones what you want it is to feel at ease, safe and protected as you can only feel at home. " Those who choose the Living Suites often return because they do not represent just a simple stay, but allow you to live a sincere and immersive experience to appreciate the sense of n Italian hospitality, enveloping and refined.

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by Joseph Ralph Fraia @jrfstudio - www.jrfstudio.com PH di Isabella Picicci

CARAVAN NYC laudine DeSola and Janine Just are never short of a vision. For this duo, like many, the pandemic proved a bit more than a challenge. With an NYC based Content Studio, their in-person branded experiences and photoshoot programming came to a halt. What was about to be their best year yet, suddenly took a tumble. It was time to pivot and pivot quickly. What blossomed from a lot of trial and error of ideation during Quarantine soon developed into the Caravan Social Club. “Our virtual photoshoots, while not the perfect fix for in-person shoots, have proven to not only be an uplifting experience but giving the opportunity for many to continue to create and have a platform to share their story and what they’re working on. All while connecting to a community of members who are

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laudine DeSola e Janine Just non sono mai a corto di idee. Per questo duo, come molti, la pandemia si è rivelata un po'più di una sfida. Con un Content Studio con sede a NewYork, le loro caratteristiche esperienze personalizzate e la programmazione di servizi fotografici si sono interrotte. Quello che stava per essere il loro anno migliore ad oggi, improvvisamente si e’ interrotto. Era il momento di cambiare e cambiare rapidamente. Ciò che è sbocciato da molti tentativi ed errori fatti durante la quarantena si è presto trasformato nel Caravan Social Club. "I nostri servizi fotografici virtuali, sebbene non siano la soluzione perfetta per sostituire gli scatti di persona, si sono dimostrati non solo un'esperienza edificante, ma hanno dato l'opportunità a molti di continuare a creare e avere una piattaforma per condi-

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videre la loro storia e ciò su cui stanno lavorando. Il tutto connettendosi a una comunità di membri che sono pieni di risorse e cercano di collaborare e lavorare insieme ", esclama Just. "Quello che abbiamo scoperto in tutto questo, il lato positivo, è che siamo in grado di attraversare tutto il paese e lavorare con così tanti creativi e creatori di contenuti letteralmente in poche ore. Abbiamo fotografato 63 Creatori di contenuti in 2 giorni, attraverso tutti i 50 Stati in America. Semplicemente non potevamo gestirlo per un'esperienza di persona. Ci sta permettendo di estendere la nostra portata oltre la semplice area di New York e di estenderci dalla nostra bolla di studio” DeSola aggiunge. Tratto dalla loro serie di gallerie curate, "Meet the Designer", Just e DeSola hanno indicato alcuni dei designer dal loro recente servizio fotografico virtuale. Incontriamo Rami Kashou, che ha vestito molte celebrità, tra cui Jessica Alba, Jennifer Lopez, Penelope Cruz e Heidi Klum. Lui sta attualmente lavorando al progetto “ADR”; una linea di maschere unisex decorate da "collezionismo" in edizione limitata con un occhio alle sue radici e eredità Palestinesi. Lizzy Lahive, dietro l'etichetta LAHIVE, ha sede a Los Angeles, dove la sua collezione è progettata e realizzata, principalmente con scorte di magazzino e tessuti rimanenti delle principali case che altrimenti finirebbero nelle discariche. Norma Baker, che ha sede nella riserva indiana di Fort Berthold, è la designer dietro Red Berry Woman. L'ispirazione per il lavoro di Baker viene dalla sua cultura dei nativi americani. Amaka Ikpeazu, dietro il marchio Prayers e Plans, si estende fino a Londra e produce alcuni dei più lussuosi arredamenti da casa con tessuti sostenibili. Bree Billiter, una neolaureata al Massachusetts College of art and design che disegna la sua collezione direttamente dal suo appartamento a Brooklyn, NY. Completiamo i momenti salienti della serie con le modelle native di Ruckus, trio di tre sorelle modelle, Cinrique ( Cin ) Bracklin , Cadence Bracklin e ShawneeJo Fox. Vuoi diventare un membro del Caravan Social Club? Visita il sito web per iscriverti: www.caravanstyliststudio.com o richiedi di unirti al loro gruppo Facebook privato: Caravan Social Club n

resourceful and looking to collaborate and work together,” exclaims Just. “What we found through all of this, the silver lining, is we’re able to span across the country and work with so many creatives and content creators in literally hours. We photographed 63 Content Creators in 2 days, virtual roadtrippin’ to all 50 States. We simply could not manage that for an in-person experience. It’s allowing us to further our reach than just the NY area and extend from our studio bubble” DeSola chimes in. Taken from their Curated Gallery Series, “Meet the Designers,” we’re profiling some of the designers from their recent virtual photoshoot. We meet Rami Kashou, who has dressed many celebrities, including Jessica Alba, Jennifer Lopez, Penelope Cruz, and Heidi Klum. He is currently working on the “ADR” project; a line of limited edition "collectable" ornamented genderless masks as a nod to his Palestinian roots and heritage. Lizzy Lahive, behind the label LAHIVE, is based in LA, where her collection is both designed and made — mostly from deadstock and remaining fabric from major houses that would otherwise end up in landfills. Norma Baker who’s based on the Fort Berthold Indian Reservation is the designer behind Red Berry Woman. The inspiration for Baker’s work comes from her Native American culture. Amaka Ikpeazu, behind the brand, Prayers and Plans, spans all the way to London and makes some of the most luxurious loungewear with sustainable fabrics. Bree Billiter who is a recent graduate of Massachusetts College of art and design and designs her collection right out of her apartment in Brooklyn, NY. We round out the series highlights with the Models of Native Ruckus, the modeling trio of 3 sisters, Cinrique (Cin) Bracklin, Cadence Bracklin, and ShawneeJo Fox. Want to become a member of the Caravan Social Club? Head on over to their website to sign-up: www.caravanstyliststudio.com or request to join their private FB Group: Caran van Social Club.

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MASSACHUSETTS

MON AMOUR by Joseph Fraia - @jrfstudio - www.jrfstudio.com he Commonwealth of Massachusetts (which is the plural form of the word Massachusett, the native people who lived there. Massachusetts means "at the large hill" in reference to the Great Blue Hill in Milton) has a lot to offer to proud residents and visitors from around the Country: from skiing and fall foliage drives in the western Berkshire Mountains to the beaches of Cape Cod and vacation islands of Martha's Vineyard and Nantucket. Boston is a world-class city of top-notch cultural attractions and American Revolutionary history. Boston has all the features and perks of a great city: theater, museums, excellent shopping, and dining. The Freedom Trail, a walking track of bricks, passes many iconic settings of the American Revolution. The Boston Commons and Public Garden are superb urban parks, the oldest in America. With its picturesque bridges (especially the ‘Salt and Pepper’ and the ‘Bunker Hill’), the Charles River separates Boston from Cambridge, home to Harvard University. The North of Boston and Cape Ann region, where the first pilgrims and settlers touched land in the 16th century, is home to

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l Commonwealth del Massachusetts (che è la forma plurale della parola Massachusett, i nativi che vivevano originariamente in quella zona. Massachusetts significa "sulla grande collina" in riferimento alla Great Blue Hill in Milton) ha molto da offrire a orgogliosi residenti e visitatori da tutto il Paese: dallo sci e dai percorsi autunnali nelle montagne del Berkshire occidentale alle spiagge di Cape Cod e alle isole di vacanza di Martha's Vineyard e Nantucket. Boston è una città di livello mondiale con attrazioni culturali di prim'ordine e storia rivoluzionaria americana. Boston ha tutte le caratteristiche e i vantaggi di una grande città: teatri, musei, ottimi negozi e ristoranti. Il Freedom Trail, un percorso pedonale di mattoni, attraversa molte ambientazioni iconiche della Rivoluzione americana. Il Boston Commons e il Public Garden sono superbi parchi urbani, i più antichi d'America. Con i suoi ponti pittoreschi (in particolare il 'Salt and Pepper' e il 'Bunker Hill'), il fiume Charles separa Boston da Cambridge, sede della Harvard University. Il nord di Boston e la regione di Cape Ann, dove i primi pellegrini e coloni toccarono terra nel XVI secolo, ospita le più antiche

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comunità europee negli Stati Uniti, comprese le città di Salem, Gloucester, Newburyport, Marblehead e Lowell. È un'area nota per le sue gallerie d'arte, la bellezza del mare e il buon cibo. Gloucester e Newburyport hanno flotte per famose crociere di avvistamento di balene. Tra le destinazioni più popolari, abbiamo Salem, i processi di stregoneria del XVII secolo attirano migliaia di visitatori ogni ottobre per la celebrazione di Halloween. Lexington e Concord hanno musei all'aperto per preservare l'eredità della guerra rivoluzionaria; Lowell e i suoi mulini storici sono una vetrina della prima storia industriale americana. La regione a sud di Boston è famosa per Plymouth e i suoi siti storici, tra cui Plymouth Rock. Nelle tante piccole città portuali sulla costa, i visitatori possono godere dei tour di osservazione delle balene mentre le persone nell'entroterra possono esplorare campi di lavanda e fattorie di mirtilli. Tranquille cittadine balneari e la famosa Horse Neck Beach sono disseminate lungo Buzzard's Bay. New Bedford è un'antica città nautica famosa per la caccia alle balene e per i siti di storia marittima, oltre alle coste straordinariamente belle e ai n tramonti mozzafiato che tutti possono godersi.

the oldest European communities in the US, including the towns of Salem, Gloucester, Newburyport, Marblehead, and Lowell. It is an area known for its art galleries, seaside beauty, and fine food. Gloucester and Newburyport have fleets for popular whale watch cruises. Among the most popular destinations, we have Salem, 17thcentury witchcraft trials attract thousands of visitors every October for Halloween celebration. Lexington and Concord have outdoor museums to preserve the legacy of the Revolutionary War; Lowell and its historic mills are a showcase of early American industrial history. The South of Boston region is famous for Plymouth and its historic sites, including Plymouth Rock. In the many small harbor towns and the coast, visitors can enjoy whale-watch tours while inland people can explore lavender fields and cranberry farms. Quiet beach towns and the famous Horse Neck Beach are scattered along Buzzard's Bay. New Bedford is an old nautical city famous for its whaling and maritime history sites in addition to the stunningly beautiful shores and the breathtaking sunsets for n anyone to enjoy.

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by Mariangela Bonaparte photo by Michele Bravetti

77° MOSTRA DEL CINEMA DI

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L’adrenalina e il sentimento passando da Roma a Treviso


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a 77° Mostra del Cinema di Venezia si svolge in un periodo oltre modo straordinario, non solo per il nostro paese, che prevede il rispetto di norme anti covid-19 importanti per la salute di tutti, ma procediamo con ordine. La bella città veneta, che ogni anno segna la fine dell’estate con una delle manifestazioni cinematografiche tra le più importanti anche in ambito internazionale, mette al centro l’Hotel Excelsior, Lido di Venezia, ospitando l’annuale conferenza stampa della Treviso Film Commission, organismo che ha lo scopo di promuovere il territorio e quindi le sue bellezze naturali, i suoi paesaggi e le attrattive architettoniche e storiche dal forte impatto scenografico attraverso le produzioni cinematografiche e televisive nazionali e internazionali. In quest’occasione, grazie al coinvolgimento della Camera di Commercio Treviso - Belluno e della Regione Veneto, si è fatto il punto su quello che è stato il lavoro di dodici mesi e sui progetti futuri che andranno a dare risalto al territorio mediante le prossime uscite sia sul grande che sul piccolo schermo. Il Direttore Alessandro Martini, Fondazione Marca Treviso e

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he 77th Venice Film Festival takes place in a period beyond extraordinary, not only for our country, which requires compliance with anti-COVID-19 regulations that are important for everyone's health but let's proceed in order. The beautiful Venetian city, which every year marks the end of summer with one of the most important film events in the international arena, focuses on the Hotel Excelsior, Lido di Venezia, hosting the annual press conference the Treviso Film Commission. This organization aims to promote the territory and its natural beauties, landscapes, and architectural and historical attractions with a strong visual impact through national and international film and television productions. On this occasion, thanks to the involvement of the Treviso - Belluno Chamber of Commerce and the Veneto Region, it was possible to take stock of what had been the work of twelve months and the future projects that will highlight the area through the next releases. On both the large and small screen. Director Alessandro Martini, Marca Treviso Foundation and Treviso Film Commission, presented the categories;

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Films, TV formats and TV series, Documentaries and docufilms, Promotional videos of the territory, Film Festivals, Events, thanks to their characteristics, have composed a dense schedule full of news. But it was Zoom Production that caught our attention with "Rockers" in television formats and TV series. The thrilling series dedicated to the small screen involves thanks to an exciting plot interpreted by an exceptional cast, Tullio Sorrentino and Alessandro Bernardini just to name a few, which sees an eclectic Mirko Frezza as the focal part, an actor loved by critics and the public thanks to his fundamental roles, hard but always introspective and with a robust moral depth capable of arousing emotions and profound reflections towards society and its progress. But what is the plot? A man in front of a magistrate, Tullio Sorrentino, must choose,

Treviso film Commission, ha presentato le categorie; Film, Format televisivi e serie tv, Documentari e docufilm,Video promozionali del territorio, Film Festival, Eventi, che, grazie alle loro caratteristiche, hanno composto un palinsesto denso e ricco di novità. Ad attirare la nostra attenzione, però, è stata Zoom Production con “Rockers”, categoria Format televisivi e serie tv. L’ avvincente serie dedicata al piccolo schermo coinvolge grazie ad una trama appassionante interpretata da un cast d’eccezione, Tullio Sorrentino e Alessandro Bernardini solo per citarne alcuni, che vede come parte focale un eclettico Mirko Frezza, attore amato dalla critica e dal pubblico grazie ai suoi ruoli veri, duri ma sempre introspettivi e dal forte spessore morale capaci di sollevare emozioni e serie riflessioni verso la società e il suo andamento. Ma la trama qual è? Un uomo davanti ad un magistrato,Tullio Sorrentino, deve sce-


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gliere, facendo i conti solo con se stesso, tra la propria vita e quella di uno dei suoi affetti più cari sapendo che, in base alla scelta fatta, potrà ancora vedere la “luce della resurrezione” e quindi potrà tornare ad aver un senso oppure, cedendo il passo al proprio egoismo, lasciare che singolarmente si paghi il proprio conto alla vita. All’interno di questa pellicola Mirko Frezza, interprete del personaggio “Carlo Facchin”, ammalia lo spettatore portandolo all’interno di un racconto dettagliato fatto di regole non scritte che non possono essere dimenticate o fraintese e dove una semplice risata può essere il motivo che infiamma gli animi portando le azioni dei singoli alle estreme conseguenze. Zoom Production ci racconta questa storia, fatta da un mix di adrenalina e sentimento, portandoci virtualmente in viaggio tra Roma, città abituata ai ciack, e la ridente Treviso che qualche anno fa ha visto le sue colline din ventare Patrimonio dell’Unesco.

dealing only with himself, between his own life and that of one of his closest loved ones, knowing that, based on the choice made, he will still be able to see the "light of resurrection "and therefore can return to make sense or, giving way to his selfishness, let him pay his bill for life individually. Within this film, Mirko Frezza, interpreter of the character "Carlo Facchin", bewitches the viewer by bringing him into a detailed story made up of unwritten rules that cannot be forgotten or misunderstood and where a simple laugh can be the reason that it inflames souls by taking the actions of individuals to their extreme consequences. Zoom Production tells us this story, made up of a mix of adrenaline and sentiment, virtually taking us on a journey between Rome, a city accustomed to shooting, and the charming Treviso that a few years ago saw its hills become a UNESCO World n Heritage Site.

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FERRARA FILM FESTIVAL

by Mariangela Bonaparte photo by Elisa Catozzi

nche per questo 2020 si è conclusa una delle manifestazioni dedicate al cinema nazionale ed internazionale che da, oramai, cinque anni accende i riflettori sulla bella città di Ferrara. Bloccata a giugno a causa del covid-19, Ferrara Film Festival ha annunciato il suo ritorno portando all’interno di una delle città italiane maggiormente ricche di storia e patrimonio dell’Unesco quale Ferrara, le proiezioni delle migliori pellicole nazionali ed internazionali. 13 le categorie in concorso e molte le novità che hanno accompagnato questa edizione ma procediamo con ordine. Una delle pellicole più attese è stata “The Poison Rose”, la rosa velenosa, thriller mozzafiato che vede tra i suoi protagonisti attori del calibro di John Travolta e Morgan Freeman alle prese con la ricerca della verità in merito alla scomparsa di un giocatore di football. La pellicola diretta da Francesco Cinquemani, Luca Giliberto e Richard Salvatore e basata sull’omonimo romanzo dello stesso R. Salvatore, ha visto il passaggio sul red carpet del team di attori italiani, come Denny Mendez, ex Miss Italia, Alan Cappelli e Bruno Bilotta, che all’interno del film rappresentano uno spaccato degli anni ’50. Non potevano mancare i riconoscimenti dedicati. Premio alla carriera per Nastassja Kinski e Alessandro Haber entrambe presso il Palazzo della Racchetta.

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or this 2020 as well, one of the events dedicated to national and international cinema has ended, which for five years has turned the spotlight on the beautiful city of Ferrara. Blocked in June due to COVID-19, Ferrara Film Festival has announced its return, bringing the screenings of the best national and international films to one of the Italian cities richest in history and Unesco heritage such as Ferrara. Thirteen categories in the competition and many innovations have accompanied t or this year but proceed in order. One of the most anticipated films was " The Poison Rose," the poisonous rose. This breathtaking thriller sees among its protagonists the likes of John Travolta and Morgan Freeman struggling with searching for the truth about a football player's disappearance. The film, directed by Francesco Cinquemani, Luca Giliberto, and Richard Salvatore and based on the novel of the same name by R. Salvatore himself, saw the passage on the red carpet of the team of Italian actors, such as Denny Mendez, former Miss Italy, Alan Cappelli, and Bruno Bilotta, who in the film represent a cross-section of the '50s. The dedicated awards could not be missing. Lifetime Achievement Award for Nastassja Kinski and Alessandro Haber both at the Palazzo della Racchetta.

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Palazzo Della Racchetta is an ancient noble residence located in the heart of the city of Ferrara; it was built close to the Via Delle Volte artery that flanked the Po until 1150 before its course was diverted, and every year hosts a series of events dedicated to art, culture but not only. The event, which saw the beginning Sept. 17, also for this 2020 edition 2020, didn't lack numerous special guests, as Italian and international actors, producers and directors of the films in competition and out of competition, the press and film critics but also charity events and themed parties. The Ferrara Film Festival was born in 2016 initially as a cultural and economic bridge between the United States and Italy, becoming the first film festival on Italian territory organized directly from Los Angeles, where its artistic headquarters is located. This feature, dictated by the organizers' brilliant intuition, makes this event an innovative and unique event of its kind where the architectural heritage that characterizes Ferrara meets the art of cinema. However, with four editions behind it, the festival is increasingly turning into a global event, with an eye to all the world's cinen mas.

Palazzo della Racchetta è un’antica dimora nobiliare situata nel cuore della città di Ferrara; venne costruito a ridosso della Via delle Volte arteria che fino al 1150 costeggiava il Po, prima che il suo corso venisse deviato, e ogni anno ospita una serie di eventi dedicati all’arte, alla cultura ma non solo. La manifestazione che ha visto l’inizio il 17 settembre, anche per questa edizione 2020 non ha fatto mancare numerosi ospiti d’eccezione come attori italiani e internazionali, produttori e registi dei film in concorso e fuori concorso, stampa e critici cinematografici ma anche eventi benefici e feste a tema. Il Ferrara Film Festival è nato nel 2016 inizialmente come ponte culturale ed economico tra gli Stati Uniti e Italia, diventando il primo festival di Cinema su territorio italiano organizzato direttamente da Los Angeles, dove è ubicata la sua sede artistica. Questa caratteristica, dettata dalla geniale intuizione degli organizzatori, rende questo evento un appuntamento innovativo e unico nel suo genere dove il patrimonio architettonico che caratterizza Ferrara incontra l’arte cinematografica. Tuttavia, con quattro edizioni alle spalle, il festival si sta trasformando sempre più in un evento globale, con un occhio di riguardo verso tutte n le cinematografie del mondo.


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LIVE EARTH 2021 RDS e Perpetuus insieme per il prossimo LIVE EARTH 2021 by Mariangela Bonaparte

tremendous contemporary worldwide musical event to celebrate the Earth and raise awareness on the climate crisis. Even after the Ferrara Film Festival 2020, the synergy between RDS 100% Grandi Successi and Maximilian Law (president of the film festival and EARTHDAY50) continues with a new partnership, a new project scheduled for next April 2021. Announced directly by the founder and director of the Ferrara Film Festival during the press conference to present the program, the new important partnership sees the RDS radio network 100% Grandi Successi alongside the organization of the "Live Earth Concert," the international musical event scheduled in Ferrara for next year which will take place simultaneously in different cities around the world. The "Live Earth Concert" initiative is part of the activities that Perpetuus has always promoted, creating a collaboration in synergy with RDS based on common and shared principles that look to culture, music, and the new generations. RDS, which has always been an attentive forerunner of modern languages, will see its audience also expand through RDS Next, the social radio of MillennialZ .

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n grande evento musicale in contemporanea mondiale per festeggiare la Terra e sensibilizzare sulla crisi climatica Prosegue anche dopo il Ferrara Film Festival 2020, la sinergia tra RDS 100% Grandi Successi e Maximilian Law (presidente del festival cinematografico e di EARTHDAY50) con una nuova partnership, un nuovo progetto programmato per il prossimo aprile 2021. Annunciata direttamente dal fondatore e direttore del Ferrara Film Festival nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma, la nuova importante partnership, vede il network radiofonico RDS 100% Grandi Successi affiancarsi all'organizzazione del “Live Earth Concert”, l’evento musicale internazionale in programma a Ferrara per il prossimo anno che si svolgerà in contemporanea in diverse città del mondo. L’iniziativa “Live Earth Concert” si inserisce tra le attività di cui da sempre Perpetuus si fa promotrice, creando una collaborazione in sinergia con RDS sulle basi di principi comuni e condivisi che guardano alla cultura, alla musica e alle nuove generazioni. RDS, da sempre attenta anticipatrice di nuovi linguaggi, vedrà ampliare la propria audience anche attraverso RDS Next, la social radio dei MillennialZ.

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“Live Earth Concert”, sarà un grande evento di musica live in programma il prossimo aprile 2021 e ospiterà grandi artisti uniti dalla volontà di lanciare un forte messaggio nel giorno dedicato al nostro pianeta. RDS 100% Grandi Successi, esclusiva Radio Partner del concerto italiano, sarà presente con numerose attività volte a coinvolgere ancora di più il pubblico presente, supportando la comunicazione dell’evento attraverso i suoi canali e amplificando quanto più possibile il messaggio volto a sensibilizzare i propri ascoltatori e non solo, su temi ormai fondamentali che riguardano l’ambiente e la sostenibilità. La Giornata Mondiale della Terra si basa sul proprio principio che tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dall’area in cui vivono o dalle condizioni economiche, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. Diverse sono state infatti le campagne di sensibilizzazione portate avanti da RDS, tra cui l’ultima:“Natale Reggaeton”, progetto che ha visto la nascita di una vera e propria hit musicale, legata ad una raccolta fondi destinata alla piantumazione di alberi in Italia. Durante il Ferrara Film Festival, che vede già RDS e RDS Next come radio ufficiali, sarà organizzato un momento istitun zionale di lancio della partnership sul Live Earth 2021.

"Live Earth Concert" will be a great live music event scheduled for next April 2021 and will host great artists united by the desire to launch a strong message on the day dedicated to our planet. RDS 100% Grandi Successi, the exclusive Radio Partner of the Italian concert, will be present with numerous activities to involve the audience, even more, supporting the event's communication through its channels and amplifying the message aimed at raising awareness as much as possible. Listeners and more, on now, fundamental issues concerning the environment and sustainability. World Earth Day is based on its principle that everyone, regardless of ethnicity, gender, area they live in, or economic conditions, has the ethical right to a healthy, balanced, and sustainable environment. There have been several awareness campaigns carried out by RDS, including the latest: "Christmas Reggaeton," a project that saw the birth of a real musical hit, linked to a fundraiser for the planting of trees in Italy. During the Ferrara Film Festival, which already sees RDS and RDS Next as official radios, an institutional moment to launch n the partnership on Live Earth 2021 will be organized.

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MINIMAL IS BETTER by Arianna Foscarini

a ricerca del proprio DNA stilistico è il primo passo per scoprire lo stile che più rispecchia la nostra personalità. Perché è importante sapere con precisione qual è il no-

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stro? La risposta è molto semplice: perché fa capire alle persone con cui interagiamo chi siamo in pochi secondi, senza aprire bocca ed è senza dubbio il miglior modo di presentarsi. Se credi che il miglior risultato nel costruire qualcosa o nel presentarsi sia farlo nel modo più semplice possibile, senza minimizzare, non c'è dubbio che il tuo stile sia Minimal Lo stile minimal si basa sul concetto dell'essenzialità. Mai come in questi tempi può sembrare anacronistico, considerato che viviamo nell'era dell'esagerazione: dalla vita quotidiana, frenetica e ostentata nei social alla ipercriticità nel giudicare tutto quello che ci passa sotto gli occhi ogni giorno. Tanti follower, tanti like, tanto cibo, tanti soldi... tanto di tutto, che a volte cerca di colmare un profondo vuoto. Forse è proprio per questo clima che molte persone sentono il desiderio di liberarsi dagli eccessi e ritrovarsi in una austerità che infonde sicurezza ed equilibrio. E se facessimo nuovamente nostro il motto di Ludwig Mies van

he search for one's own stylistic DNA is the first step to discover the style that best reflects our personality. Why is it important to know exactly which one is ours? The answer is very simple: because it makes the people you interact with, I love to understand who we are in a few seconds without opening your mouth, and it is undoubtedly the best way to introduce yourself. If you believe that the best result in building something or presenting yourself is to do it in the simplest way possible, there is no doubt that your style is Minimal without minimizing. The minimal style is based on the concept of essentiality. Never as these times can it seem anachronistic, considering that we live in the era of exaggeration: from everyday life, hectic and ostentatious in social networks to hypercriticality in judging everything that passes under our eyes every day. Many followers, many likes, a lot of food, a lot of money ... a lot of everything, which sometimes tries to fill a deep void. Perhaps it is precisely because of this climate that many people feel the desire to free themselves from excesses and find themselves in austerity that instills security and balance. And if we made our own again the motto of Ludwig Mies van

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der Rohe, father of modern architecture, "Less is more," applying it to our lives and choices? It will certainly be a practical choice for many, a winning choice for those with a MINIMAL stylistic DNA. Who is the minimal person? Who is rich in traditions, formal and elegant, with gentle manners and soothing sounds, undoubtedly has an ' attitude to this style, which becomes not only a stylistic choice but a "modus vivendi." Who is minimal is decisive, confident, dynamic, and at the same time, very thoughtful. She loves the essentials: in her wardrobe, there will be essential items and accessories, such as a white shirt and t-shirt, jeans, carefully chosen, in primary and neutral colors such as black and white, beige, and blue to combine with each other with simplicity and refinement. Those who are minimal avoid drawings and prints and never exceed, neither on shapes nor on dimensions. Only in the choice of materials and manufacturing does it have no limits: it only wants the best in these cases. For this reason, in clothing and accessories, he chooses noble materials and excellent craft: "little" absolutely disagrees with "poor."

der Rohe, padre dell'architettura moderna, “ Less is more”, applicandolo alla nostra vita e alle nostre scelte? Sicuramente sarà una scelta utile per molti, vincente per chi possiede un DNA stilistico MINIMAL. Chi è la persona minimal? Chi è legato alle tradizioni, formale ed elegante, dai modi garbati e dai toni moderati, senza dubbio ha un'attitudine a questo stile, che diventa non solo una scelta stilistica,,ma un “modus vivendi”. Chi è minimal è deciso, sicuro, dinamico e allo stesso tempo molto riflessivo. Ama le cose essenziali: nel suo armadio ci saranno capi e accessori essenziali, come camicia e t- shirt bianca, jeans, scelti con cura, dai colori basici e neutri come bianco e nero, beige e blu da abbinare tra loro con semplicità e raffinatezza. Chi è minimal evita i disegni e le stampe e non eccede mai, né sulle forme, né sulle dimensioni. Solo nelle scelta dei materiali e della manifattura non ha limiti: in questi casi vuole solo il meglio. Per questo nell'abbigliamento e negli accessori sceglie materiali nobili e manifattura eccellente: “poco” non va assolutamente d'accordo con “scadente”.


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Usa il colore a piccole dosi, come in un quadro di Mondrian, una sola tonalità abbinata a colori neutri. Gli accessori della persona minimal saranno essenziali: materiali preziosi e dal design rigoroso. Pochi gioielli in oro o argento con minute gemme per lei, oppure un ricercato orologio per lui. Grande importanza ha la scelta dell'occhiale per la persona minimal. Il design rigoroso ed essenziale è ovviamente il punto fondamentale, accompagnato dalla scelta di materiali nobili, come il titanio, il corno di bufalo, l'oro e acetati di cellulosa di alta qualità, come gli acetati giapponesi e gli acetati Mazzucchelli. I colori saranno naturali, dal nero alle nuance della terra, dal tartaruga al miele, dal sabbia alle trasparenze fredde, come il cristallo, gli azzurri o i grigi, ma sarà possibile scegliere anche un colore, con l'assoluta accortezza di scegliere la tonalità perfetta per il nostro incarnato. Ricordiamoci sempre che l'occhiale è la prima cosa che il nostro interlocutore vede di noi prima di incrociare il nostro sguardo, per cui scegliamolo con cura: può essere più eloquente di tante n parole.

Use color in small doses, like in a Mondrian painting, a single shade combined with neutral colors. The accessories of the minimal person will be essential: precious materials and rigorous design. Few jewels in gold or silver with minute gems for her, or a refined watch for him. The choice of eyewear for the minimal person is of great importance. The rigorous and essential design is obviously the fundamental point, accompanied by choices of noble materials, such as titanium, buffalo horn, gold, and high-quality cellulose acetates, such as Japanese acetates and Mazzucchelli acetates. The colors will be natural, from black to earthy nuances, from tortoise to honey, from sand to cold transparencies, such as crystal, blues, or grays. Still, it will also be possible to choose a color, with the absolute care to choose the shade perfect for our complexion. Always remember that eyewear is the first thing that our interlocutor sees of us before crossing our gaze, so let's choose it can refully: it can be more eloquent than many words.

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METAMORPHOSIS

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by Fortunato D’Amico edit by Giovanna Repossi


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’ in uscita in questi mesi estivi, pubblicato dall’Editoriale Giorgio Mondadori, il volume biografico dedicato all’artista Ercole Pignatelli. L’opera, curata da Fortunato D’Amico, dal titolo “Metamorphosis”, pur mantenendo il rigore sistematico di una narrazione cronologica, si propone di restituire al lettore il pathos emozionale di una vicenda artistica vissuta incrociando i personaggi le vicende del tempo con le storie personali di una vita intensa e ricca di aneddoti. Una particolare biografia quindi, che potremmo definire “critica”, che ai testi di Ercole Pignatelli e l’intervista di Angelo Crespi, affianca quelli di Fortunato D’Amico, Giancarlo Lacchin, Raffaelle Carrieri, Giuseppe Lezzi. Il racconto di Ercole Pignatelli, arrivato a Milano nel 1953 all’età di 18 anni, si insinua nei meandri poco conosciuti degli ultimi sessanta cinque anni di storia dell’arte italiana, e restituisce al lettore una visione generale attraverso racconti e storie inedite vissute dal protagonista in prima persona insieme ai suoi compagni d’arte. Incrocia i destini di molte persone che a partire degli anni ‘ 50 del secolo corso sono stati soggetti importanti, non solo per la professione e la formazione culturale dell’ l’artista, con il quale hanno stretto legami e vincoli di amicizia duraturi,ma anche e soprattutto perché interpreti essi stessi delle vicende principali dell’arte italiana e internazionale dello secolo scorso. Esseri che con il loro operato hanno segnato lo sviluppo di un epoca e del costume culturale del Bel Paese. Il volume quindi vuole essere anche un piccolo sunto di una storia dell’arte contempo-

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he biographical volume dedicated to the artist Ercole Pignatelli is out in these summer months, published by the Editorial Giorgio Mondadori. The work, curated by Fortunato D'Amico, entitled "Metamorphosis," while maintaining the systematic rigor of a chronological narrative, aims to return the reader to the emotional pathos of an artistic story lived by crossing the characters, the events of the time with the personal stories of an intense life full of anecdotes. Therefore, a detailed biography, which we could define as "critical, " which alongside the texts of Ercole Pignatelli and the interview by Angelo Crespi, is accompanied by those of Fortunato D'Amico, Giancarlo Lacchin, Raffaelle Carrieri, Giuseppe Lezzi. The story by Ercole Pignatelli, who arrived in Milan in 1953 at the age of 18, insinuates itself into the little-known meanders of the last sixty-five years of Italian art history and gives the reader a general vision through unpublished stories and stories lived by the protagonist in first person together with his fellow artists. It crosses the destinies of many people who since the 1950s have been important subjects, not only for the profession and cultural training of the artist, with whom they have formed lasting bonds and bonds of friendship but also and above all, because they interpret the main events of Italian and international art of the last century. Beings who, with their work have marked the development of an era and cultural customs of the Bel Paese. The volume therefore, also wants to be a small summary of a history of contemporary art that, starting after the war,

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ranea che a partire dal dopo guerra transita da una Milano in continua fermentazione e arriva ai giorni nostri giorni, portando con sé l’appellativo di una stagione mitica e leggendaria, forse irripetibile.Tra i tanti, davvero tanti personaggi che hanno incontrato e condiviso la loro vita con quella di Ercole Pignatelli, da ricordare: Lucio Fontana, Raffaele Carrieri autore del lungo testo critico sulla figura di Ercole Pignatelli, scritto nel 1982, MIlena Milani, Carlo Cardazzo. Emerge in questa trama narrativa la tematica poetica che accompagnerà la ricerca la carriera artistica di Ercole Pignatelli: l’universo femminile Questa sensibilità particolare verso la donna giustifica l’insieme del linguaggio pittorico e dell’estetica esibita nelle coloratissime tele orientata alla sensualità, e avulsa al piacere erotico, proiettato nella sua dimensione più pura e poetica. Ogni immagine prodotta nelle opere di Ercole Pignatelli rimanda alle linee sinuose e ai profili della femminilità, attraversa il linguaggio delle metafore e sfocia in una profondità cromatica intensa, indice di un edonismo virale verso la raggiunta soddisfazione della propria virilità, continuamente rinnovata nella sua epigenesi. Così la terra di origine, la natura, la frutta, la notte, la vite e i fiori, simbolicamente rappresentano l’incarnazione del desiderio di irrefrenabile congiunzione con il gentil sesso, continuamente agitato dalla ricerca di allegorie stimolanti la tenn sione erotica ed amorosa.

passes through a Milan in continuous fermentation and reaches the present day, bringing with it the name of a mythical and legendary season, perhaps unrepeatable. Among the many, very many characters who have met and shared their life with that of Ercole Pignatelli, to remember: Lucio Fontana, Raffaele Carrieri author of the long critical text on the figure of Ercole Pignatelli, written in 1982, Milena Milani, Carlo Cardazzo. The poetic theme that will accompany the research and the artistic career of Ercole Pignatelli emerges in this narrative plot: the female universe. This particular sensitivity towards women justifies the set of pictorial language and aesthetics exhibited in the colorful canvases oriented towards sensuality and divorced from erotic pleasure, projected in its purest and most poetic dimension. Each image produced in the works of Ercole Pignatelli refers to the sinuous lines and profiles of femininity, crosses the language of metaphors, and flows into an intense chromatic depth, an indication of a viral hedonism towards the satisfaction of one's own masculinity, continuously renewed in its epigenesis. Thus the land of origin, nature, fruit, night, vine and flowers, symbolically represent the embodiment of the desire for irrepressible conjunction with the fairer sex, continually agitated by the search for allegories stimulating erotic and amorous tenn sion.

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L’ARTE DEL

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MADE IN ITALY

photo by Ambrogio Trezzi


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Marco Eugenio Di Giandomenico, critico dell’arte sostenibile, ambasciatore del made in Italy nel mondo by Giovanna Repossi

el variegato panorama internazionale dell’arte contemporanea Marco Eugenio di Giandomenico, scrittore, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, critico d’arte e curatore di prestigiose mostre e iniziative artistiche e culturali, è tra le figure più attive e interessanti nella promozione delle migliori espressioni creative del Bel Paese, nella valorizzazione del made in Italy, quale patrimonio identitario socio-culturale da salvaguardare e incentivare, soprattutto nell’era della globalizzazione dovuta all’inarrestabile sviluppo delle nuove tecnologie. Un carriera senza precedenti, da ideatore e curatore della manifestazione “Leonardo at theTable” inaugurata al Castello Sforzesco di Milano durante l’EXPO 2015, con partecipazioni eccellenti del calibro di Carla Fracci, Gualtiero Marchesi, il californiano precursore della Soundart Bill Fontana, alla scrittura e produzione del film “Giants in Milan – Arte Sostenibile” in collaborazione con il Comune di Milano, adottato nelle 24 biblioteche della Capitale Lombarda, anche qui con l’intervento di eminenti personalitàdella cultura quali Ferruccio De Bortoli, Francesco Alberoni, Claudio Salsi, Pino Farinotti, solo per citarne alcuni. Per non parlare poi dei suoi interventi televisivi come esperto di arte ed economia sostenibile tra cui la trasmissione “Heritage” su Rai Uno, a cura di Federico Fazzuoli e Marco Ravaglioli. Più di 20 monografie pubblicate con primarie case editrici, molteplici articoli sulle principali testate editoriali nazionali, partecipazione a più di 150 eventi artistici e culturali in qualità di lecturer, chairman o curatore, invitato speciale ogni anno in manifestazioni interna-

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n the variegated international panorama of contemporary art, Marco Eugenio di Giandomenico, writer, professor at the Brera Academy of Fine Arts, art critic, and curator of prestigious exhibitions and artistic and cultural initiatives, he is among the most active and interesting in promoting the best creative expressions of the Bel Paese, in enhancement of made in Italy, as a socio-cultural identity heritage from to safeguard and encourage, especially in the era of due globalization the unstoppable development of new technologies. An unprecedented career, as creator and curator of the "Leonardo at the Table "inaugurated at the Castello Sforzesco in Milan during EXPO 2015, with excellent participation of the caliber of Carla Fracci, Gualtiero Marchesi, the Californian Soundart forerunner Bill Fontana, writing and producing the film " Giants in Milan - Sustainable Art" in collaboration with the Municipality of Milan, adopted in the 24 libraries of the Lombard capital, also here with the participation of eminent one's personalities of culture such as Ferruccio De Bortoli, Francesco Alberoni, Claudio Salsi, Pino Farinotti, just to name a few. Not to mention his television interviews as an expert in art and sustainable economy, including the program " Heritage" on Rai Uno, curated by Federico Fazzuoli and Marco Ravaglioli. More than 20 monographs published with leading publishing houses, multiple articles on main national publications, participation in more than 150 artistic and cultural events as a lecturer, chairman, or curator, special guest every year at events

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photo by Massimo Martino

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international, from the Venice Film Festival to the Cannes Film Festival, from exclusive parades of the Milanese and Parisian fashion weeks at the main culinary events curated of starred chefs. Of distant Austrian origins, born in central Italy, residing and operating in Milan for more than twenty-five years old, Marco Eugenio Di Giandomenico is one of the excellent promoters of Made in Italy in the world, is of that eclectic professionalism that our country needs for an authentic relaunch after the great pandemic, as only by rediscovering our origins, our "knowhow" settled in centuries of history can trigger a new virtuous path, a new "renaissance" that gives credit to the marvelous ones creative energies of our territories. Meeting him some time ago, intrigued, I asked him what studies he had completed: “I attended an excellent classical high school, I graduated in economics, I attended advanced training courses in art history, philosophy and theology especially at institutions cultural afferents of the Holy See. Very young, I had a short top experience model for a leading fashion house, an enlightening n experience for my profession."

zionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival del Cinema di Cannes, dalle sfilate esclusive delle fashion week milanesi e parigine ai principali eventi culinari a cura di chef stellati. Di lontane origini austriache, nato in centro Italia, residente e operativo a Milano da più di venticinque anni, Marco Eugenio Di Giandomenico è tra i promotori eccellenti del made in Italy nel mondo, è di quelle professionalità eclettiche di cui il nostro Paese ha bisogno per un rilancio autentico dopo la grande pandemia, in quanto solo riscoprendo le nostre origini, il nostro “saper fare” sedimentatosi in secoli di storia è possibile innescare un nuovo percorso virtuoso, un nuovo “rinascimento” che renda merito alle meravigliose energie creative dei nostri territori. Incontrandolo qualche tempo fa, incuriosita, gli ho chiesto quali studi avesse compiuto: “Ho frequentato un ottimo liceo classico, mi sono laureato in economia, ho partecipato a corsi di alta formazione in storia dell’arte, filosofia e teologia soprattutto presso istituzioni culturali afferenti la Santa Sede. Giovanissimo ho avuto una breve esperienza di top model per primaria casa di moda, n esperienza illuminante per la mia professione”


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photo by Roberto Rocco

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PITTURA, POESIA, MUSICA

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FILOSOFIA DI VITA by Giovanna Repossi photo by Claudio Ciaccio

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Silvia Ciaccio nasce a Milano il 25 marzo del 1985. Vive in un ambiente ricco di stimoli, di incontri e di scambi culturali che influisce intensamente sulla sua formazione. La sua famiglia le comunica la passione per l’arte in tutte le sue manifestazioni (pittura, scultura, musica, letteratura). ll’età di 4 anni frequenta il Laboratorio Bruno Munari presso Beba Restelli. Grazie a questa esperienza si avvicina all’uso creativo di materiali differenti: garze, veline, sabbia, sassi, stoffe… realizzando “sculture da viaggio”,“libri illeggibili”, “proiezioni dirette”. Sono soprattutto queste ultime a ritornare nel lavoro dell’artista: le diapositive, le cui immagini sono date dalla sovrapposizione di veline colorate inserite all’interno del telaietto della diapositiva, vengono proiettate sul muro rivelando forme astratte legate al mondo immaginifico dei bambini; le ombre e le trasparenze di queste veline impalpabili e aeree torneranno in quello che l’artista chiama “astrattismo atmosferico”. Si avvicina alla musica e riceve in regalo dal suo papà un pianoforte a cui è ancora fortemente legata. Dalla passione per la musica deriverà il lavoro sul brano musicale La Cathédrale Engloutie di Claude Debussy: 5 opere realizzate con colori a olio su specchio verniciato nero che rappresentano le diverse ore del giorno, in cui si ode il suono delle campane di una fantasmatica cattedrale bretone inghiottita dal mare. La narrazione musicale degli specchi viene successivamente impressa su fogli di carta. Nel frattempo nasce la passione per la scrittura: Silvia ama raccontare e inventare storie.Tra i 9 e i 10 anni, a seguito di un concerto (Antonio Ballista pianoforte e Gemma Bertagnoli voce soprano) di musiche di Rossini in una sera tempestosa presso Castel Prösels, scrive, illustra e rilega a mano con carta riciclata colorata una piccola collana di racconti gialli. Da questo momento la scrittura rappresenterà per lei la più sentita forma di espressione e successivamente, durante i primi anni di università, pubblicherà un romanzo di formazione. Oggi scrive testi sul lavoro del padre artista e articoli di critica d’arte per la rivista Artslife.

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t the age of 4, she attended the Laboratori Bruno Munari at Beba Restelli. Through this experience, she approached the creative use of different materials: gauze, tissue, sand, stones, fabrics ... creating "travel sculptures," "unreadable books," "direct projections." Especially the latter ones become recurrent in the artist's work: the slides, the images of which are given by the superimposition of colored tissues inserted inside the slide frame, are projected on the wall revealing abstract forms linked to the imaginative world of children. The shadows and transparencies of these impalpable and airy tissues will return in what the artist calls “atmospheric abstraction.” She approached music and received a piano from her father, to which she is still firmly attached. The work on the musical piece La Cathédral and Engloutie by Claude Debussy will derive from the passion for music: 5 works made with oil colors on a black painted mirror that represent the different hours of the day, in which it can be heard the sound of the bells of a ghostly Breton cathedral swallowed by the sea. The musical narration of the mirrors is subsequently imprinted on sheets of paper. In the meantime, the passion for writing was born: Silvia loves to tell and invent stories. Between the ages of 9 and 10, following a concert (Antonio Ballista piano and Gemma Bertagnoli voice soprano) of Rossini's music in a stormy evening at Castel Prösels, she writes, illustrates, and binds by hand a small necklace with colored recycled paper of detective stories. From this moment on, writing will represent for her the most heartfelt form of expression, and subsequently, during the first years of university, she will publish a coming-out-of-age novel.

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photo by Davide Comelli

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Today she writes texts on the work of his artist father and art criticism articles for Artslife magazine. Lover of literature and poetry, she attended the Classical High School, and her high school thesis expresses her human and artistic personality. Philanthropy is the title of this work that spreads from Greek tragedy to the sculpture of Alberto Giacometti and reveals the love for the human being in its fragility and its great potential. Following this course of study, the dual choice of making a significant volunteer experience in Romania and enrolling in modern literature faculty at the University of Milan. During her university years, she is passionate about aesthetic philosophy and Russian literature and wrote her bachelor thesis entitled 'The Aesthetics of the underground,' dedicated to philosopher Cantoni's interpretation of Dostoevsky's works. But it will be the master's thesis that will mostly mark her creative path, her work entitled 'One color only.' Poetics of monochromatism highlights one of the themes most dear to her: monochromium as a place of maximum concentration of thought. At the end of her studies, she applied to the Mae Crui Program (Ministry of Foreign Affairs - Conference of Rectors of Italian Uni-

Amante della letteratura e della poesia, frequenta il Liceo Classico e la sua tesi di maturità esprime totalmente la sua personalità umana e artistica. Filantropia è il titolo di questo lavoro che spazia dalla tragedia greca alla scultura di Alberto Giacometti e rivela l’amore per l’essere umano nelle sue fragilità e nelle sue grandi potenzialità. A seguito di questo percorso di studi, la duplice scelta di compiere una significativa esperienza di volontariato in Romania e di iscriversi alla facoltà di Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano. Durante gli anni universitari si appassiona alla filosofia estetica e alla letteratura russa: scrive la tesi triennale dal titolo L’Estetica del sottosuolo, dedicata all’interpretazione del filosofo Cantoni dell’opera di Dostoevskij. Ma sarà la tesi della laurea specialistica a segnare maggiormente il suo percorso creativo, il lavoro, dal titolo Un colore solo. Poetiche del monocromatismo, mette in luce uno dei temi a lei più cari: il monocromo come luogo di massima concentrazione del pensiero. Al termine del percorso di laurea, partecipa al Bando Mae Crui (Ministero degli Affari Esteri – Conferenza dei Rettori delle Università italiane) e compie un’interessante esperienza di stage presso l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago.


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L’architettura di questa città la affascina e la coinvolge profondamente tanto da pensare ad un progetto intitolato Architetture del pensiero, ancora in via di elaborazione. Al suo ritorno a Milano comincia ad intraprendere la professione di insegnante di Lettere, inizialmente presso un liceo artistico, in seguito nella scuola media. Ancora oggi l’insegnamento, presso l’Istituto Leone XIII, rappresenta una parte importante della sua vita. Il suo percorso artistico è accompagnato dalla lettura appassionata dei testi del filosofo Gaston Bachelard (in modo particolare La poetica dello spazio, La poetica della rêverie, La psicanalisi dell’aria e La psicanalisi delle acque) e dello scrittore Massimo Bontempelli, il cui realismo magico de La scacchiera davanti allo specchio la condurrà ad una profonda riflessione artistica. Proprio l’incontro con Bachelard arricchisce il tema de “l’uomo socchiuso”, tema che era già in nuce dai tempi del liceo nella riflessione sulla filantropia e nel periodo degli studi universitari, quando l’artista si accosta al tema del sottosuolo dostoevskiano, evidenziando l’esistenza ferita dell’essere umano. “L’uomo socchiuso” rappresenta il culmine di una complessa riflessione sul tema dell’idea di immagine a partire dal lavoro sull’“immobilità vissuta” attraverso gli specchi. L’ultimo lavoro dell’artista si incentra su un lento processo di decostruzione alla ricerca dell’essenza dell’essere. Nascono grandi veline e le prime opere su lastra di acciaio corten che richiamano l’essenzialità poetica di Barnett Newmann, artista da lei molto amato. L’accostamento tra leggerezza e pesantezza dei materiali rivela come la leggerezza celeste scaturisca sempre dalla pesantezza terrestre. L’intero percorso artistico è accompagnato da una costante riflessione fotografica, realizzata dall’artista stessa, incentrata in modo particolare sui dettagli delle opere, poiché – seguendo la lezione di Gaston Bachelard – è nei particolari che si rivela l’immensità. Fortemente convinta della totale autonomia dell’opera d’arte rispetto all’artista che l’ha creata, Silvia Ciaccio si limita a lasciare una semplice impronta della sua esistenza nelle inziali del suo nome (S.C.) scritte in matita con un tratto leggerissimo, quasi per paura di interferire con la vita della sua opera. Ne scaturisce il paradosso di una firma anonima che segna inevitabilmente la distanza daln l’opera d’arte.

versities) and had an exciting internship experience at the Italian Culture Institute of Chicago. The architecture of that city fascinated and deeply involved her, to the point that she thought of a project entitled 'Architectures of thought,' still under development. On his return to Milan, she began to undertake the teaching of literature, initially at an artistic high school, later in middle school. Still today, the teaching at the Institute Leo XIII is an essential part of his life. Her artistic journey is accompanied by the passionate reading of the texts of the philosopher Gaston Bachelard (especially The Poetics of Space, The poetics of rêverie, Air Psychoanalysis, and Psychoanalysis of the water) and the writer Massimo Bontempelli, whose magical realism of 'The Chessboard in front of the mirror' will lead her to a profound artistic reflection. The meeting with Bachelard enriches the theme of "the half-closed man," a theme that was already in a nutshell since high school in the reflection on philanthropy and in the period of university studies, when the artist approached the theme of the Dostoyevskian underground, highlighting the wounded existence of the human being. "The half-closed man " represents the culmination of a complex reflection on the theme of the idea of the image starting from the work on " lived stillness " through mirrors. The artist's latest work focuses on a slow deconstruction process in search of the essence of being. Large tissue papers and the first works on corten steel plate are born, which recall the poetic essentiality of Barnett Newmann, an artist she loved very much. The combination of lightness and heaviness of the materials reveals how the celestial lightness always springs from the earthly heaviness. The entire artistic path is accompanied by a constant photographic reflection, made by the artist herself, focused in a particular way on the details of the works, since - following the lesson of Gaston Bachelard - it is in the details that the immensity is revealed. Strongly convinced of the total autonomy of the work of art from the artist who created it, Silvia Ciaccio limits herself to leaving a simple imprint of her existence in the initials of her name (SC) written in pencil with a very light stroke, almost for fear of interfering with the life of his work. The paradox of an anonymous signature arises, which inevitably n marks the distance from the work of art.

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THE COLOR OF SOUND by Joseph Ralph Fraia - @jrfstudio - jrfstudio.com

nna Cley è un'artista. Formidabile. Cantante lirica rinomata e acclamata a livello internazionale, una donna bella e talentuosa con un'affascinante "storia più grande della vita": anni di studio nell'opera, intervallati dai suoi studi e dalla carriera di ingegnere aerospaziale, fino ad abbracciare pienamente il suo viaggio artistico. Anna non ha paura di sperimentare e rompere i confini convenzionali di generi e stili; ecco perché non ha esitato un momento quando si è presentata l'opportunità di lavorare con il compositore e artista di musica elettronica Ben Cockerham. Anna e Ben sono stati in grado di trovare una chimica unica e profondamente connessa a livello artistico e produrre l'album 'Opera EnCodice.' Sei tracce - disponibili su tutti i principali servizi di streaming - che offrono un'esperienza che trascende la musica. La potente voce di Anna produce suoni che avvolgono la musica di Ben e continuamente emerge e immergere se stessa attraverso le note sintetiche, a volte per contrasto, a volte dissolvendosi in ess.

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nna Cley is an artist. A formidable one. Renowned and internationally acclaimed Opera Singer, a talented, beautiful woman with a fascinating ‘bigger than life story’: years of study in opera, intermitted with her studies and career as an aerospace engineer, until she fully embraced her artistic journey. Anna is not afraid of experimenting and breaking the conventional boundaries of genres and styles; that is why she did not hesitate a moment when the opportunity presented itself to work with composer and electronic music artist Ben Cockerham. Anna and Ben were able to find unique chemistry and deeply connected on an artistic level and produce the album ‘Opera En Code.’ Six tracks – available on all the major streaming services – that offer an experience that transcends music. Anna’s powerful voice produces sounds that enfold Ben’s music and continuously emerges and immerses itself through the synthetic notes, sometimes by contrast, sometimes by dissolving itself in it.

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I had the honor of meeting Anna on several occasions, and her grace and talent are mesmerizing: she talks about music in a unique and captivating way. Frequencies and waves created by the human voice interact with nature, cosmic harmony, and human emotions. One day she mentioned the fascinating relationship between sound and colors, both made of waves and frequencies, and how deeply they influence our feelings, moods, and behavior. From this charming parallelism, we decided to take it to the next level and work on an experimental photographic project that combines images and sounds, part of a production of which you can enjoy a sneak peek in this article. Anna’s voice and the colors’ spectrum will provide a new, unexpected, musical, and visual experience. ‘Opera En Code’ sends a strong, powerful message to everybody, artists and the public: no matter what challenges life presents us, we can’t lose our faith in ourselves and our abilities, we cannot be afraid of taking chances and experimenting. Daring, and watching our dreams becoming true, is the best feeling in the world. Anna keeps us dreaming. It’s on us to make them hapn pen.

Ho avuto l'onore di incontrare Anna in diverse occasioni e la sua grazia e il suo talento sono ipnotizzanti: parla di musica in modo unico e accattivante. Le frequenze e le onde create dalla voce umana interagiscono con la natura, l'armonia cosmica e le emozioni umane. Un giorno lei mi ha menzionato l'affascinante relazione tra suono e colori, entrambi fatti di onde e frequenze, e quanto profondamente influenzano i nostri sentimenti, stati d'animo e comportamento. Da questo affascinante parallelismo, abbiamo deciso di mettere in pratica queste idee e lavorare a un progetto fotografico sperimentale che combina immagini e suoni, parte di una produzione di cui puoi goderti un'anteprima in questo articolo. La voce di Anna e lo spettro dei colori forniranno un'esperienza nuova, inaspettata, musicale e visiva. "Opera En Code" invia un messaggio forte e potente a tutti, artisti e pubblico: non importa quali siano le sfide che la vita ci presenta, non possiamo perdere la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, non possiamo aver paura di correre rischi e sperimentare. Osare e guardare i nostri sogni diventare realtà è la miglior sensazione al mondo. Anna ci fa sognare. n Sta a noi farli accadere.


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VENTENNIO by Matteo Tornielli

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a cultura urbanistica italiana si accosta, negli anni del Fascismo, alla scuola tedesca cui si aggiunge una connotazione estetica. L’idea di fondo rimane quella della città monocentrica e compatta, con densità discrete: tali sono i caratteri della città italiana che si vogliono mantenere e di fatto non esistono, in gran parte dell’Italia, massicce concentrazioni industriali da decentrare. L’ipotesi del diradamento che dovrebbe “ripulire ed igienizzare” discretamente i centri storici, conservandone le qualità ambientali e formali, sembra la via più economica ed efficace per la riqualificazione. Si susseguono l’esperienza di Brescia, il cui nuovo Piano regolatore nel 1928 era stato affidato direttamente a Marcello Piacentini, primo architetto dello Stato fascista, e l’esperienza di Bari condotta da Concezio Petrucci a partire dal 1931. I temi dell’urbanistica, così come si vanno affermando alla fine degli anniVenti, cercano una risposta all’esigenza di organizzare il territorio tra crescita urbana, sviluppo e conservazione. Nel 1916 Piacentini aveva scritto «Lasciamo la città vecchia così come si trova e sviluppiamo altrove la nuova», riferendosi alla vicenda di Roma, ove invece la teoria della scuola di architettura deve di necessità lasciare il passo alle esigenze della rappresentanza politica. I programmi edilizi promossi dal Fascismo con tempi di realizzazione propagandistici, anche al fine di utilizzare la produzione edilizia come volano per l’economia nazionale, devono riportare in ogni provincia l’immagine del governo centrale. Nasce in questo senso un “Movimento moderno” dell’architettura, erede dell’impostazione giovannoniana. Un’importanza cruciale, in questo dibattito, rivestiranno le nascenti riviste di architettura, con particolare riferimento a Domus di Giò Ponti e La casa bella di Guido Marangoni, ambedue fondate nel 1928 e che accompagneranno e guideranno lo sviluppo del linguaggio architettonico nazionale spesso in contrasto con il Regime. Il dibattito architettonico vive un fortissimo scontro tra i giovani milanesi del Gruppo 7 (Libera,Terragni, Figini, Pollini, Rava, Frette, Larco e Castagnoli) e il MIAR (Movimento italiano di architettura razionale) da un lato, che tentano di traslare in Italia lo stile inter-

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he Italian urban planning moved closer, in the years of Fascism, to the German school of thought, though adding an aesthetic connotation to it. The basic idea was that of a monocentric and compact city with discrete density: these are the characteristics of the Italian city they wanted to keep, while massive industrial concentrations to be decentralized did not exist in Italy. The hypothesis of a clearing that should discreetly "clean and sanitize" historic centers, preserving their environmental and formal qualities, seemed the most economical and effective way for redevelopment. The experience of Brescia followed, whose direction of the new town plan of 1928 had been given to Marcello Piacentini, the first architect of the Fascist State, followed by the experience of Bari in 1931, led by Concezio Petrucci. The themes of urbanism, at the end of the twenties, looked for an answer to the need to organize the territory among urban growth, development and conservation. In 1916, Piacentini wrote "Let the old town as it is and let’s build the new one elsewhere", referring to Rome, where the theory of the architecture school saw the necessity to leave space to political demands. The building programs promoted by Fascism, with propaganda construction times, in order to use building production as a driving force for the national economy, had to take back in each province the image of the central government. An architectural "modern movement" was born, following Giovannoni’s theories. Emerging architectural magazines played an important role, with particular reference to Domus by Giò Ponti and La casa bella by Guido Marangoni, both founded in 1928, which guided the development of national architectural language often against the regime. The architectural debate was characterized by a strong clash in Milan between young people forming the Gruppo 7 (Libera, Terragni, Figini, Pollini, Rava, Frette, Larco e Castagnoli) and the MIAR (Movimento italiano di architettura razionale), who tried

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to move to Italy the international style of the French school of Le Corbusier and Walter Gropius’ Staatliches Bauhaus, and the conservationist architectural ideas of the regime. This innovation wave was reproduced on all architectures representative of the Regime. Many were the plans for the urban renewal of great Italian cities, first the 1931 plans for Rome proposed by the Gruppo urbanisti romani led by Piacentini and the Burbera group led by Giovannoni, who supported a program for a rational expansion together with a plan of large distortions for monumentalizing the historic center. Perhaps the urban ideology of the Regime is more evident in the experience of new towns. Sabaudia, the "pearl of rationalism", fully embodies the spirit of that age: new towns have no previous history defining their urban form, therefore are structured according to the principles of rational planning, proposing the pure form of the interconnected system of social “fulcrums” connected by a narrower street and a succession of visual and distribution axes on which the civic tower stands out on a side n and the Church bell tower stands out on the other.

nazionale della scuola francese di Le Corbusier e dello Staatliches Bauhaus di Walter Gropius, e le istanze conservazioniste dell’architettura del Regime dall’altro. Questa ondata di innovazione si riverbera da Roma in tutte le architetture di rappresentanza del Regime. Numerosissimi sono i progetti per il rinnovamento urbano delle grandi città italiane, in primis i piani del 1931 per Roma proposti dal Gruppo urbanisti romani capeggiato da Piacentini e dal gruppo della Burbera, guidato da Giovannoni, che affianca ad un programma per l’espansione di stampo razionale, un piano di ampi stravolgimenti per la monumentalizzazione del centro storico. Forse l’ideologia urbana del Regime è più facilmente leggibile nell’esperienza delle città di fondazione. Sabaudia “perla del razionalismo” incarna pienamente lo spirito dell’epoca: la città di fondazione non ha il pregresso storico che ne definisce la forma urbana, si articola pertanto secondo i principi dell’urbanistica razionale, proponendo la forma pura del sistema interconnesso di “fulcri” sociali connessi da un cardo e da una successione di assi visuali e distributivi sul quale far spiccare, ad un carn dine, la torre civica e, dall’altro, il campanile della Chiesa.


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by Architetto Cristina Benedettini partner Orange Table www.operainteriors.it edit by Giovanna Repossi Artesella - il muro Dentro Fuori, photo by Solaria Anzilotti


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o incontro una prima volta a Firenze il 17 novembre del 2015; a Villa La Sfacciata presentano il suo libro "I miei meravigliosi e orribili clienti" (De Lucchi 2015), a metà tra l’autobiografia - Domitilla Dardi nell’acuta nota in calce - e il personal essay. Un ritratto. Del Maestro e del segreto di una professione che ha svolto, come pochi altri, con prestigio internazionale e sottotraccia tutto italiano. Un testo generoso. Verso il lettore, l’Italia, gli artisti tutti. E l’architettura, ovviamente, che è narrata come un mix di artigianalità, creatività, tecnica, etica ecologica, scelte coraggiose. Cultura, alta e rara. “…dal design milanese degli anni Ottanta fino all’affermazione… professionale, impegnato equamente in progetti di architettura, allestimento museale e design. Fra le immagini più note del suo lavoro compaiono … anche aspetti più intimi, … i modelli … scolpiti con la motosega nello studio privato, i disegni fatti con matite temperate col coltellino e …” (La Stampa 23 aprile 2018) Il libro è così bello che se ne parla a lungo, e ancora, soprattutto per l’intreccio tra Architettura e Design, sotto una prospettiva nuova e non più discutibile. Pagina 76 è un manifesto, una poetica dell’architettura. Poesia è la sua Tolomeo, in produzione oramai da trent’anni. Il filo s’intravede tra gli snodi, del piede incerto, modernissimo, che termina con un non modernissimo cappello. In alcune versioni il cappello è vintage. La sintesi impossibile. Il disincanto verso il carattere precario della ricerca di modernità: “… ogni volta che la modernità si raggiunge questa è già andata avanti” (De Lucchi). Una lampada di cui bisogna avere cura: il cappello che ondeggia, gli snodi da registrare. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Lo rivedo il 3 gennaio 2020, al Museo del Novecento di Firenze, con un mio caro amico, e collega Lapo Binazzi. C’è anche sua moglie Sibylle. Quando dico che i mei genitori hanno vissuto ad Angera, loro m’invitano al suo studio-laboratorio, alla prima ocn casione.Vi saprò dire, dunque.

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met him for the first time in Florence on November 17, 2015; at Villa La Sfacciata, they present his book "My wonderful and horrible customers" (De Lucchi 2015), halfway between the autobiography - Domitilla Dardi in the acute footnote - and the personal essay. A portrait. Of the Master and the secret of a profession that he has carried out, like few others, with international prestige and entirely Italian under the radar. A generous text. Towards the reader, Italy, all artists. Of course, architecture is narrated as a mix of craftsmanship, creativity, technique, ecological ethics, and courageous choices. Culture, high and rare. "… From the Eighties' Milanese design to the success… professional, equally involved in architectural, museum, and design projects. Among the best-known images of his work appear ... even more intimate aspects, ... the models ... sculpted with a chainsaw in his private studio, the drawings made with tempered pencils with a knife and ... "(La Stampa April 23, 2018) The book is so beautiful that it has been talked about for a long time, and still, above all, intertwines between Architecture and Design, from a new and no longer questionable perspective. Page 76 is a manifesto, a poetics of architecture. Poetry is his Ptolemy, in production for thirty years now. The thread can be glimpsed between the uncertain, very modern foot joints, which ends with a not very stylish hat. In some versions, the hat is vintage. The impossible synthesis. Disenchantment with the precarious nature of the search for modernity: "… every time that modernity is reached, it has already moved on" (De Lucchi ). A lamp that must be taken care of: the waving hat, the joints to be recorded. It feels like in autumn on the trees leaves. On January 3, 2020, I see him at the Museo del Novecento in Florence, with a dear friend of mine, Lapo Binazzi. There is also his wife, Sibylle. When I say that my parents lived in Angera, they invite me to his studio-laboratory at the first opportunity. n I will be able to tell you, therefore.

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CENTO ANNI DI MAGISTRETTI

V1CO by Alessandro Byther edit by Giovanna Repossi

n the 6th of October 2020, Vico Magistretti, an internationally renowned architect and designer, would have become a centenarian. Unfortunately the Maestro passed in 2006 but with many projects left in his drawer. Most of these sketches came to fruition, thanks to the fervent Italian industry, and now have become icons of design recognised world wide. Much of his work has been cataloged in Milan at the foundation that bears his name; 30,000 sketches and technical drawings, 7000 photographs, models and prototypes from 1946 to 2006.

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l 6 Ottobre prossimo,Vico Magistretti, architetto e designer di fama internazionale, avrebbe compiuto un secolo. Sfortunatamente il Maestro ci ha lasciati nel 2006 ma con tanti progetti nel cassetto. I più realizzati, grazie all’industria fervente italiana, e oggi diventati icone del design mondiale. Gran parte del suo lavoro e’ stato catalogato a Milano presso la fondazione che porta il suo nome; 30,000 fra bozzetti e disegni tecnici, 7000 fotografie, modelli e prototipi dal 1946 al 2006. Il 27 Febbraio scorso a New York, l’Istituto Culturale Italiano ha inaugurato quello che i curatori Francesca Cigola e Matteo Milani

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non avrebbero potuto prevedere come la prima mostra virtuale in circolazione. Entrando nell'ICI di Park Avenue, una stanza buia illuminata da icone di Magistretti invita i visitatori a guardare quattro video, comprese le interviste con Stefano Boeri e Patricia Urquiola. Al primo piano si apre il mondo di Vico, con la sua idea di design e architettura, in un'installazione essenziale che copre segni grafici, schizzi, fotografie e citazioni. Al centro della stanza, la versione total black di Atollo si distingue come un totem attorno al quale sono organizzati i display, arricchiti da sette disegni originali.“Una particolarità della mostra a New York - affermano le curatrici Francesca Cigola e Matteo Milano - è la scelta di presentare sette disegni originali di Vico in prestito dalla fondazione di Milano, e pezzi originali forniti da collezionisti privati e gallerie con sede a New York York - tra cui Bi-Rite Studio, Maison Gerard, MDFG, Open Air Modern. Ci sono anche prodotti iconici generosamente prestati da prestigiose aziende come Artemide, Cassina, De Padova e Design Within Reach. ” Come un sottile fil rouge, le dichiarazioni dell'architetto-designer alle pareti raccontano il suo Weltanschauung: "Semplicità non significa totale mancanza di decorazione, ma una mancanza di decorazione sovrapposta", o "C'è un adorabile detto inglese con cui finisco le mie lezioni a volte, vale a dire "guardare le solite cose con occhi insoliti". Questo lo riassume.Tutto è solo un po ‘nascosto.” Altre fermate internazionali, ognuna con un curatore diverso, saranno presso le strutture ICI di Strasburgo, Metz, Berlino e Praga, con date da destinarsi, mentre in ottobre, circostanze permettendo, “Vico” arriverà a Budapest. Se volete visitare virtualmente questa mostra speciale andate n su https://www.mataeria.com/vicomagistretti

On February 27th in New York, the Italian Cultural Institute inaugurated what curators Francesca Cigola and Matteo Milani could not have foreseen as the first virtual exhibition in circulation. Entering the ICI on Park Avenue, a dark room lit by icons by Magistretti invites visitors to watch four videos, including interviews with Stefano Boeri and Patricia Urquiola. On the first floor the world of Vico opens up, with his idea of design and architecture, in an essential installation that covers graphic signs, sketches, photographs and quotes. At the center of the room, the total black version of Atollo stands out like a totem around which the displays are organized, enhanced by seven original drawings. “One particular feature of the show in New York – the curators Francesca Cigola and Matteo Milano say – is the choice of presenting seven original drawings by Vico on loan from the foundation in Milan, and original pieces provided by private collectors and galleries based in New York – including Bi-Rite Studio, Maison Gerard, MDFG, Open Air Modern. There are also iconic products generously loaned by prestigious companies like Artemide, Cassina, De Padova and Design Within Reach.”Like a subtle fil rouge, the statements of the architectdesigner on the walls narrate his Weltanschauung: “Simplicity does not mean total lack of decoration, but a lack of superimposed decoration,” or “There is a lovely English saying with which I finish my lectures sometimes, namely ‘to look at usual things with unusual eyes.’ That sums it up. Everything is just a bit hidden.” Other international stops, each with a different curator, will be at the ICI facilities in Strasbourg, Metz, Berlin and Prague, starting on dates to be confirmed, while in October “Vico” will arrive in Budapest, circumstances permitting. If you would like to see the virtual tour go to https://www.mataen ria.com/vicomagistretti

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by Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com

SMART CITY

FOREST ancun in Mexico, will be the first forest city in the world, designed by Stefano Boeri. The intent is to contribute to obtaining a perfect balance between nature and building, following the tree-building experimentation started with the Vertical Forest of Milan. Five hundred fifty-seven hectares, of which almost 400 are green with 120,000 plants belonging to 350 different species, with the forecast of absorbing 116,000 tons of carbon dioxide, with 5,800 tons of CO2 stored per year. City open to technological innovation and environmental quality for 130,000 people. The Smart City is conceived as a self-sufficient settlement from an energy point of view: a perimeter ring of photovoltaic panels and a water channel connected with a system to the sea will allow sustainably feeding the city; the water, collected at the beginning of the city in a large dock and with a desalination tower, distributed by a system of canals also navigable, will serve the entire settlement and irrigate the outer belt of agricultural fields. Large parks, green facades, garden roofs, in place of one of the many shopping centers that had to be built in that area. The project includes an innovation pole with universities, laboratories, companies that deal with the major issues of environmental sustainability, and research centers for students and professionals worldwide. The inhabitants are guaranteed the right to access all services at a correct pedestrian and cycle distance and considerable flexibility in distributing the different types of buildings. It will be a large botanical garden inside a new settlement, based on the local Mayan tradition and its links with the natural and sacred world. City on a human scale and not for cars, with electric mobility. To be smart, a city must have smart citizens. n That is knowledge and innovation.

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ancun in Messico, sarà la prima città-foresta al mondo, su progetto di Stefano Boeri. L'intento è di dare un contributo per ottenere un perfetto equilibrio tra natura ed edificio, seguendo la sperimentazione dell'edificio-albero iniziata con il Bosco Verticale di Milano. 557 ettari di superficie di cui quasi 400 a verde con 120.000 piante appartenenti a 350 specie diverse, con la previsione di assorbire 116.000 tonnellate di anidride carbonica, con 5.800 tonnellate di CO2 stoccate all'anno. Città aperta all'innovazione tecnologica e alla qualità ambientale per 130.000 persone. La Smart City è pensata come un insediamento autosufficiente dal punto di vista energetico: un anello perimetrale di pannelli fotovoltaici e un canale d'acqua collegato con un impianto al mare, permetteranno di alimentare la città in modo sostenibile; l'acqua, raccolta all'inizio della città in una grande darsena e con una torre di desalinizzazione, distribuita da un sistema di canali anche navigabili, servirà l'intero insediamento e irrigherà la cintura esterna di campi agricoli. Grandi parchi, facciate verdi, tetti giardino, al posto di uno dei tanti centri commerciali che doveva sorgere in quell'area. Il progetto include un polo di innovazione con università, laboratori, aziende che si occupano dei grandi temi della sostenibilità ambientale e centri di ricerca per studenti e professionisti provenienti da ogni parte del mondo. Agli abitanti viene garantito il diritto di accedere a tutti i servizi a una corretta distanza pedonale e ciclabile e una flessibilità notevole nella distribuzione delle diverse tipologie edilizie. Sarà un grande giardino botanico dentro a un nuovo insediamento, basato sulla tradizione locale maya e sui suoi legami con il mondo naturale e sacro. Città a misura d'uomo e non di auto, con mobilità elettrica. Una città per essere intelligente deve avere cittadini intelligenti. n

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Spirits&Cigars by Matteo Tornielli edit by Giovanna Repossi

STEFANO

MARIOTTI CEO di Manifatture Sigaro Toscano raduated in 1994 in Information Sciences at the "La Sapienza" University of Rome. After a brief experience in IBM, he enters the tobacco world at Intertaba, Philip Morris Affiliate, in 1996; he moved to British American Tobacco in 2001, where he remained until 2013, covering various marketing roles in Italy and from 2009 to BAT International as General Manager, first European and global since 2012, for BAT's duty-free business. In 2014 he joined MST holding the General Manager's role and from July 2018, Chief Executive Officer. In the years of its management, MST has achieved results never achieved before both in terms of market share and of economic and financial results. We had the opportunity to meet him ...

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aureato nel 1994 in Scienze dell'Informazione all'Università "La Sapienza" di Roma. Dopo una breve esperienza in IBM entra nel mondo del tabacco in Intertaba, Philip Morris Affiliate, nel 1996; passa nel 2001 in British American Tobacco dove rimane fino al 2013 ricoprendo diversi ruoli marketing in Italia e dal 2009 in BAT International come General Manager, europeo prima e globale dal 2012, per il business duty free di BAT. Nel 2014 entra in MST ricoprendo il ruolo di Direttore Generale e da luglio 2018 Amministratore Delegato. Negli anni della sua gestione, MST è arrivata a risultati mai raggiunti prima sia in termini quote di mercato sia in termini di risultati economici finanziari. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrarlo…

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In questi anni alla guida delle Manifatture Sigaro Toscano, come ha visto cambiare il mondo del fumo lento in Italia? Sono arrivato in MST circa 6 anni fa. Un mondo, quello del fumo lento in cui MST opera, diverso da quello conosciuto nelle mie precedenti esperienze e soprattutto un mondo in crescita. Sono sempre più gli appassionati, in Italia e all’estero, che si avvicinano al nostro prodotto, per passione e per piacere. Gli appassionati del fumo lento da sempre, ma ancor di più negli ultimi anni, richiedono che la qualità del prodotto sia al primo posto. Per questo in MST abbiamo ormai da tempo avviato il progetto “qualità senza compromessi” che va dalla selezione del miglior tabacco, alla scansione dei corpi estranei, o meglio i fili che legano i mannocchi del tabacco che riceviamo dai coltivatori al controllo visivo dei sigari prima dell’impacchettamento, dal controllo del pacchetto prima del confezionamento della stecca al controllo della qualità dei prodotti prelevati da punti vendita. I nostri consumatori, amanti del fumo lento e di tutta la cultura che questo si porta dietro, meritano un prodotto all’altezza della storia del Toscano. Un altro elemento che ho notato è la richiesta di innovazione di prodotto che viene anche dai fumatori di sigari, una richiesta a cui abbiamo cercato di rispondere con diverse iniziative. Infatti, nel preservare le procedure plurisecolari della produzione del sigaro, abbiamo sviluppato dei prodo\tti innovativi sia nella forma e dimensione (come il Toscano 200 o il Toscanello XXL che hanno dimensioni più grandi dei nostri classici sigari) sia nel blend come il Toscanello Velluto (che presenta una miscela dedicata a chi si avvicina per la prima volta al mondo dei sigari Toscano). E’ quindi aumentata l’offerta dei nostri sigari, con gradazioni di forza, corpo e intensità nuovi e rivolte ad un consumatore sempre più esigente. Ritengo un dovere, per noi leader di mercato in Italia, avere il coraggio di innovare, nel rispetto della nostra tradizione secolare. Sono anche soddisfatto nel vedere come, piccoli altri produttori di sigari italiani che sono nati in questi anni, hanno un po’ seguito l’esempio di MST cercando di introdurre novità nel segmento senza limitarsi a fare copie di altri sigari già presenti sul mercato. Così facendo, insieme come industria del sigaro italiano, possiamo aumentare la conoscenza e la diffusione della cultura del fumo lento in Italia, offriamo ai consumatori prodotti diversi

In recent years at the Tuscan Cigar Manufacturers' helm, how have you seen the world of slow smoking change in Italy? I arrived in MST about six years ago. A world that of slow smoking in which MST operates, different from that known in my previous experiences and, above all, a growing world. More and more enthusiasts, in Italy and abroad, approach our product for passion and pleasure. Fans of slow smoking always, but even more in recent years, require that product quality is in the first place. For this MST, we have long since started the project "Quality without compromise" that goes from the selection of the best tobacco, the scanning d, and foreign bodies, or rather the threads that bind the Mannocchi of tobacco we get from farmers to visually check cigars before packing, from checking the package before packing the carton to checking the quality of products taken from points of sale. Our consumers, lovers of slow smoking, and all the culture that this brings with it deserve a product worthy of the Tuscan history. Another element that I have noticed is the demand for product innovation from cigar smokers, a request to which we have tried to respond with various initiatives. To preserve the centuries-old process of cigar production, we have developed an innovative product in both form and size (such as Toscano 200 or Toscanello XXL that have a larger size of our classic cigars) is in the blend as the Toscanello Velvet (which presents a blend dedicated to those approaching the world of Toscano cigars for the first time). Therefore, the offer of our cigars has increased, with new gradations of strength, body, and intensity aimed at an increasingly demanding consumer. I believe it is a duty for us market leaders in Italy to have the courage to innovate, respecting our centuries-old tradition. I am also pleased to see how other small manufacturers of Italian cigars born in these years have a little 'followed the example of MST trying to introduce novelty à segment is not limited to making copies of other cigars already on the market. Together as an Italian cigar industry, we can increase the knowledge and dissemination of slow-smoking culture in Italy; we offer consumers different products. On the other hand, we have

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a stimulus for creating something new to satisfy our consumers' growing demand.

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e siamo, l’un l’altro, uno stimolo per crearne di nuovi al fine di soddisfare la domanda crescente dei nostri consumatori.

You have a very widespread presence in the territory, what is the Tuscan market challenge? The distribution of the Toscano cigar in Italy is very widespread; we are present with our products in about 40,000 outlets and exporting our product to more than 70 countries abroad. If we talk about Italy, considering the market share we have and the vocation for continuous growth, the challenge is to expand the market for enthusiasts by offering new consumers a product that meets their expectations. To this end, the relationship with tobacconists and the understanding of consumer tastes are fundamental. In foreign markets, where we find a consumer attentive to the quality of "made in Italy" products, the distribution of our product and consumers' training are the main challenges for the growth of MST, challenges that, numbers in hand, we are winning year over year.

Avete una presenza molto capillare nel territorio, qual è la sfida di mercato del Toscano? La distribuzione del sigaroToscano in Italia è molto capillare, siamo presenti con i nostri prodotti in circa 40.000 rivendite oltre ad esportare il nostro prodotto in più di 70 Paesi all’estero. Se parliamo dell’Italia, considerando la quota di mercato che abbiamo e la vocazione alla crescita continua, la sfida è quella di allargare il mercato degli appassionati offrendo ai nuovi consumatori un prodotto che soddisfi le loro aspettative. A questo scopo è fondamentale la relazione con i tabaccai e la comprensione dei gusti dei consumatori. Nei mercati esteri, in cui troviamo un consumatore attento alla qualità dei prodotti “made in Italy”, la distribuzione del nostro prodotto e la formazione dei consumatori sono le sfide principali per la crescita di MST, sfide che, numeri alla mano, stiamo vincendo anno su anno.

Your cigar is now part of this country's tradition and culture, what does it mean to innovate in this panorama? You are right; the Toscano cigar contains Italy itself and its culture within its aroma. The bond is very close, indeed one merges into the other in perfect harmony. Inside the Toscano cigar, there is the country, the spirit of the artisan shops, the quality of its people, the imagination and genius that distinguishes us, the great characters who have left a profound mark on the world, Garibaldi, Verdi, Puccini.

Il Vostro sigaro è oramai parte della tradizione e della cultura di questo paese, cosa vuol dire innovare in questo panorama? Ha ragione, il sigaroToscano racchiude dentro il suo aroma l’Italia stessa e la sua cultura. Il legame è strettissimo, anzi l’una si fonde nell’altra in una perfetta armonia. Dentro il sigaro Toscano c’è il Paese, lo spirito delle botteghe artigianali, la qualità delle sue persone, la fantasia e il genio che ci distingue, i grandi personaggi che hanno lasciato un segno profondo nel mondo, Garibaldi, Verdi, Puccini.


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Consapevoli di questa eredità, negli ultimi anni abbiamo continuato ad investire, offrendo ai mercati prodotti di altissimo valore, carichi di tradizione e unicità, ma al tempo stesso frutto di una forte innovazione. Il ruolo dell’innovazione, nel rispetto della cultura secolare del nostro prodotto, è centrale per poter mantenere e rafforzare il ruolo da protagonista che il Toscano ha sia in Italia, ma anche in molti paesi esteri in cui fino a qualche anno fa non eravamo neanche presenti. La cultura legata all’innovazione è ed è sempre stata nel DNA di MST, in ordine cronologico pensi al lancio dei sigari aromatizzati avvenuto ormai quasi 20 anni fa che oggi sono una parte importante del nostro business sia in Italia che all’estero, negli ultimi anni pensi ai nuovi prodotti , di cui le ho già detto, con forme e dimensione diverse, allo Stilnovo il primo sigaro Toscano con fascia e sottofascia, che tanto successo sta riscuotendo negli USA e per ultima al lancio delToscano Puccini che ha una fascia fermentata, un processo innovativo a cui sottoponiamo il tabacco che dà alla fascia un gusto e un colore diverso. Ma quando si parla di innovazione non dobbiamo pensare solo al prodotto finito, noi investiamo molto anche nella ricerca agronomica, cercando di sviluppare, sempre in maniera naturale, nuove varietà di tabacco Kentucky che possano incontrare meglio il gusto dei nostri consumatori.Tutto questo ovviamente è il frutto di processi che durano anni e naturalmente di tanta passione. 2020 e 2021, due anni strani a causa del Covid, il virus ha modificato le vostre strategie di mercato? Forse “strani” è riduttivo... direi eccezionali, nessuno di noi mai avrebbe pensato di trovarsi ad affrontare una situazione del ge-

Aware of this heritage, in recent years, we have continued to invest, offering the markets products of the highest value, full of tradition and uniqueness, but at the same time the result of strong innovation. The role of innovation, respecting the centuries-old culture of our product, is central to maintain and strengthen the leading role that Toscano has both in Italy and in many foreign countries where until a few years ago, we were not even present. The culture linked to innovation is and has always been in the DNA of MST, in chronological order, think of the launch of flavored cigars which took place almost 20 years ago, which today are an essential part of our business both in Italy and abroad, in the last few years think of the new products, of which I have already said, with form and divers size and at Stilnovo the first Tuscan cigar with fascia and binder, which so successful is having in the US. Most recently, the launch of Tuscan Puccini has a fermented band, an innovative process to which we subject the tobacco that gives the band a different taste and color. But when it comes to innovation, we must not think only of the finished product; we also invest heavily in agronomic research, trying to develop, always in a natural way, new varieties of Kentucky tobacco that can better meet the taste of our consumers. All this is the result of processes that last for years and a lot of passion. Has the virus changed your market strategies in 2020 and 2021, two odd years due to Covid? Perhaps "strange" is an understatement ... I would say exceptional; none of us would ever have thought of facing such a situation

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in our personal and professional life. We lived, especially at the beginning of the year, a considerable pressure, including personal concerns and professional applications. It was a tough year for us in MST, emotionally, and professionally. We have always had the health of our employees as our top priority. In compliance with that, we have done everything possible to mitigate the crisis's impact and get MST out of this moment, ready to resume the growth path that has characterized the last few years. Precisely to protect the health of the staff, we still do not authorize transfers outside Italy. We cannot meet our foreign distributors. We cannot visit our other companies, which can create difficulties in the long run that we will have to learn to manage. Still, to date, the crisis has not had a significant impact on MST, our business has been confirmed to be resilient, our people have shown that they put passion into what they do and have faith in those who lead them. I would add that the management of MST's strategic choices in terms of stock management, management of strategic suppliers, and information Technology strategies have allowed us never to stop production, have no stock shortage in Italy, and in no foreign country. Now that we are almost at the end of the year, we can say that, except in those markets typically impacted by the Covid crisis, such as that of Duty-Free at airports, we have managed to contain the impact of the crisis by maintaining a growing trend, which in a year like 2020 I feel like saying it's an exceptional result. The challenge is not over; we still have to overcome the next winter; we hope that the health crisis should be gradually improving, we at MST are ready, we never stopped, but we want to start running! I would also like to add that even in such a difficult period, there are positive experiences. Steep choices obliged made during the lockdown, for example, or they forced us, like all companies, to assess rapidly new ways of operating, which has led us to develop strategies that can be alternative or complementary to what we were doing in the past. Just by way of example, I think of the model of engagement with tobacconists, with distributors, I think of training activities for the sales force, for Italian and foreign retailers, I also think of the teleworking experience made during the lockdown that must evolve, once out of the crisis, towards a model of smart working. All experiences will come in handy very soon.

nere nella propria vita personale e professionale.Abbiamo vissuto, specialmente all’inizio dell’anno, una pressione enorme, tra le preoccupazioni personali e quelle professionali. Anche per noi in MST ovviamente è stato un anno durissimo, emotivamente e professionalmente. Abbiamo, da sempre come priorità assoluta, la salute dei nostri dipendenti e nel rispetto di quella abbiamo fatto il possibile per mitigare l’impatto della crisi e far uscire MST da questo momento pronta a riprendere quel percorso di crescita che ha caratterizzato gli ultimi anni. Proprio a tutela della salute del personale, ancora non autorizziamo trasferte al di fuori dell’Italia, non possiamo incontrare i nostri distributori esteri, non possiamo visitare le nostre altre aziende e questo a lungo andare può creare delle difficoltà che dovremo imparare a gestire, ma ad oggi la crisi non ha avuto un grosso impatto su MST, il nostro business si è confermato essere resiliente, le nostre persone hanno dimostrato di mettere passione in quello che fanno e di avere fiducia in chi li guida. A questo aggiungerei che le scelte strategiche fatte dal management di MST in termini di gestione degli stock, gestione dei fornitori strategici e di strategie di information Technology ci hanno consentito di non fermare mai la produzione, di non avere nessuna rottura di stock in Italia e in nessun paese estero. Adesso, che siamo quasi a fine anno, possiamo dire che, tranne in quei mercati tipicamente impattati dalla crisi Covid, come ad esempio quello del Duty Free negli aeroporti, siamo riusciti a contenere l’impatto della crisi mantenendo un trend in crescita, che in un anno come il 2020 mi sento di dire è un risultato eccezionale. La sfida non è finita, dobbiamo ancora superare il prossimo inverno, speriamo che la crisi sanitaria vada via via migliorando, noi in MST siamo pronti, non ci siamo mai fermati, ma vogliamo ricominciare a correre! Vorrei poi aggiungere che anche in un periodo così difficile, ci sono delle esperienze positive. Certe scelte obbligate fatte nel periodo del lockdown, ad esempio, hanno forzato noi, come tutte le aziende, a valutare velocemente nuovi modi di operare, il che ci ha portato a sviluppare delle strategie che potranno essere alternative o complementari a quello che facevamo in passato. Solo a titolo esemplificativo penso al modello di engagement con i tabaccai, con i distributori, penso alle attività di formazione per la forza commerciale, per i retailer italiani ed esteri, penso anche all’esperienza di telelavoro fatto durante il lockdown che deve evolvere, una volta fuori dalla crisi, verso un modello di smart working.Tutte esperienze che ci torneranno utili molto presto.


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Are you planning to launch new products? Yes, despite the particular year, we are working with the same enthusiasm as always, in a working environment with all the safety requirements needed. I might add that s s proud to see how everyone in MST feels involved and responsible for supporting the entire Tuscan cigar chain. Back to your question and remaining only in the Italian market, we never stopped, even during the lockdown, we launched the vertical of Toscanello XXL and given a new look to Cigars D'Autore; in September, we launched Toscano Piccolo, available on the market in a limited edition in the "Fermented" and "Rustic" versions. The novelty is the format, a "small" and pocket format, but still faithful to the iconic bitroncoconic shape of Toscano cigars, the format responds to the requests of a part of our consumers but also meets the demands of a consumer, even feminine, which still does not find its product in our portfolio. On the other hand, in October, it is time for the Toscano Robusto cigar, a cigar for those who are already experts in "slow smoking," ever-to-be-cut. Here, too, innovation has been the "red thread" of this new hand-made by the Lucca cigar makers, starting from the study of the shape that completes the vertical intensity on the Toscano blend cigar. The Robusto measure 130 mm and has been designed with the belly (19 mm) and tips (14 mm) approximated to be made to the smoked greater strength and intensity, characteristics that make it a cigar "all in one" piece, more will follow n but …. I prefer not to take away the surprise....

Avete in programma il lancio di nuovi prodotti? Si, in quanto nonostante l’anno particolare stiamo lavorando con lo stesso entusiasmo di sempre, in un ambiente di lavoro con tutti le prescrizioni di sicurezza necessarie. Mi permetto infatti di aggiungere che sono orgoglioso nel vedere come tutti in MST si sentano coinvolti e responsabili nel sostenere tutta la filiera del sigaro Toscano. Tornando alla sua domanda e rimanendo solo sul mercato italiano, non ci siamo mai fermati, anche nel periodo del lockdown abbiamo lanciato la verticale del Toscanello XXL e dato una nuova veste grafica ai Sigari D’Autore, a settembre abbiamo lanciato iToscano Piccolo, presenti sul mercato in edizione limitata nella versione “Fermentato” e “Rustico”. La novità è il formato, un formato appunto "piccolo" e tascabile, ma comunque fedele dell'iconica forma bitroncoconica dei sigari Toscano, il formato risponde alle richieste di una parte dei nostri consumatori, ma va incontro anche alle richieste di un consumatore, anche femminile, che ancora non trova il proprio prodotto all’interno del nostro portafoglio.Ad ottobre invece è il momento del sigaro Toscano Robusto, un sigaro per i già esperti del “fumo lento”, inammezzabile. Anche qui l’innovazione è stata il “filo rosso” di questa nuovo fatto a mano dalle sigaraie di Lucca, a partire dallo studio della forma che completa la verticale di intensità sul blend del sigaro Toscano. Il Robusto misura 130 mm ed è stato progettato con pancia (19 mm) e punte (14 mm) ravvicinate per apportare alla fumata maggiore forza e intensità, caratteristiche che ne fanno un sigaro “tutto d’un pezzo”, ne seguiranno altri n ma…. preferisco non toglierle la sorpresa....


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LINEA RÉTRO Spirits&Cigars

HABANOS by Nicola Di Nunzio

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abanos S.A. rende omaggio a due storici marchi, Romeo y Julieta e Partagás, con una nuova linea rétro che si ispira ad un pratico confezionamento in latta in voga negli anni ’70, oggi molto ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. Il Romeo y Julieta Club King e il Partagás Capitols si presentano quindi con questo nuovo e accattivante packaging contenente cinque sigari e in uno dei formati più classici e apprezzati: la Mareva. Il nome Romeo y Julieta, marca di Habanos creata nel 1875 e che trae le sue radici dall’omonima opera di William Shakespeare, ha guadagnato la fama internazionale nei primi anni del XX secolo, grazie alla visione di Don “Pepin” Rodríguez. Si calcola che nella storia siano state utilizzate più di 20.000 anillas distinte di questo brand, la cui fama si deve molto anche a Sir Winston Churchill, uno dei più devoti fumatori di questa marca. Durante la sua visita a La Habana nel 1946, il suo nome non solo venne usato per alcune anillas, ma anche per una vitola, ad oggi la più conosciuta, che poi divenne sinonimo di un formato: il Churchills. Se c’è una fabbrica di sigari particolarmente famosa a l’Avana è quella di Partagás. La si può trovare al n°520 di Calle de la Industria, proprio dietro il Campidoglio, nel cuore della città. La fabbrica è stata aperta nel 1845 da Don Jaime Partagás. Un Partagás è immediatamente riconoscibile per il suo gusto profondo di terra. Il carattere della sua ligada nasce da una selezione di tabacchi per la tripa ed il capote coltivati nella zona della Vuelta Abajo e selezionati per la loro inconfondibile ricchezza di sapore e aroma.

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abanos SA pays tribute to two historical brands, Romeo y Julieta and Partagas, with a new retro line inspired by d a practical packaging tin in vogue in the '70s highly sought by collectors around the world. The Romeo y Julieta Club King and the Partagas Capitols, therefore, present themselves with this new and captivating packaging containing five cigars and in one of the most classic and popular formats: the Mareva. The name Romeo y Julieta, a brand of Habanos created in 1875 and which draws its roots from the homonymous work of William Shakespeare, gained international fame in the early years of the twentieth century, thanks to the vision of Don " Pepin " Rodriguez. It is estimated that throughout history have been used more than 20,000 anillas distinct of this brand, whose reputation it owes much also to Sir Winston Churchill, one of the most devoted smokers of this brand. During his visit to Havana in 1946, his name was used t or some anillas and for a vitola, to date the most known, which became synonymous with a format: the Churchills. If there is a particularly famous cigar factory in Havana, it is Partagás. It can be found at 520 Calle de la Industria, just behind the Capitol, in the city's heart. The factory was opened in 1845 by Don Jaime Partagás. A Partagás is instantly recognizable by its deep earthy taste. The character of its ligada comes from a selection of tobaccos for the tripa and capote grown in the Vuelta Abajo area and selected for their unmistakable richness of flavor and aroma.

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Partagás Capitols Paese: Cuba Capa, Capote e Tripa: Cuba Vitola de galera: Mareva Misure: 129 mm per 42 RG Prezzo: 9,90 € cad. in latta da 5 sigari Punteggio: 87 Romeo y Julieta Club Kings Paese: Cuba Capa, Capote e Tripa: Cuba Vitola de galera: Mareva Misure: 129 mm per 42 RG Prezzo: 9,80 € cad. in latta da 5 sigari Punteggio: 87 At first glance, the cigar has a colorado head, well taut, and bright. To the touch, it is silky, and the filling is regular. Uncooked earth and wood are felt. In the first third, the smoke gives aromas of earth and leather, with medium strength. In the second third, there are also hints of spices and coffee, always with medium strength. In the finish, coffee, toasted notes, leather, and spices are mainly perceived. The draft and combustion are regular. The aromas are fine, and the aromatic evolution is right. Indeed, the Capitols needs at least a couple of years of refinement, but it has given an excellent smoke since now. It is advisable to taste it in the afternoon, paired with Ferrari Rosè sparkling wines.

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The Kings Club presents itself with a colorado head, bright, with brown and uniform tones. To the touch, it is silky with a regular filling. Dry fruit and hay are perceived as raw. In the first third, aromas of dried fruit and toasted notes are perceived, with a medium-light strength. There is mainly dried fruit in the second third, with sweet spices and toasted notes in the background. In the finish, the strength is always medium, and the perceived aromas are maintained on a sweet register, with dried fruit, toasted notes, and spices in evidence. The cigar has good aromatic complexity, fine aromas, and a medium persistence after smoking. A cigar for everyone, to be smoked during an aperitif in n combination with a Gin Tonic.

A prima vista il sigaro presenta una capa colorado, ben tesa e luminosa. Al tatto risulta setosa e il riempimento è regolare. A crudo si avvertono terra e legno. Nel primo terzo la fumata regala aromi di terra e cuoio, con una forza media. Nel secondo terzo si avvertono anche accenni di spezie e caffè, sempre con una forza media. Nel finale si percepiscono principalmente caffè, note tostate, cuoio e spezie. Il tiraggio e la combustione risultano regolari. Gli aromi sono fini e l’evoluzione aromatica risulta buona. Sicuramente il Capitols necessita almeno di un paio di anni di affinamento, ma fin da ora ha regalato una buona fumata. Si consiglia di degustarlo al pomeriggio, in abbinamento a delle bollicine Ferrari Rosè.

Il Club Kings si presenta con una capa colorado, luminosa, dai toni bruni ed uniforme. Al tatto risulta setosa con un riempimento regolare. A crudo si percepiscono frutta secca e fieno. Nel primo terzo si percepiscono aromi di frutta secca e note tostate, con una forza medio-leggera. Nel secondo terzo si avverte principalmente la frutta secca, con spezie dolci e note tostate in sottofondo. Nel finale la forza risulta sempre media e gli aromi percepiti si mantengono su un registro dolce, con frutta secca, note tostate e spezie in evidenza. Il sigaro presenta una buona complessità aromatica, aromi fini e una media persistenza post fumata. Un sigaro per tutti, da fumare nel corso di un apen ritivo in abbinamento a un Gin Tonic.


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TOSCANO Spirits&Cigars

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ROBUSTO

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by Nicola Di Nunzio


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anifatture Sigaro Toscano ha regalato a tutti gli aficionados un’altra grande edizione limitata, il TOSCANO® Robusto, molto atteso fin dai primi rumors che hanno preceduto la sua commercializzazione, avvenuta nel mese di Ottobre. Compatto, innovativo nella forma, unico nelle dimensioni, dalla forza prorompente che sprigiona fin dai primi puff, fatto rigorosamente a mano e, infine, inammezzabile perché si può gustare solo per intero, date le sue misure a metà fra un sigaro lungo e un ammezzato. Dopo “Duecento” e “Assolo” nella galleria di Manifatture Sigaro Toscano entra “Robusto”, il sigaro per gli intenditori che non scendono a compromessi, fumatori esperti, tosti, che chiedono l’esplosione della robusta fragranza sin dal primo assaggio. E su questoToscano Robusto mantiene quel che promette, non è un semplice “esercizio di stile”, è un sigaro senza fronzoli, quasi scontroso, che va dritto al punto: intensità immediata, forza degustativa esplosiva. L’innovazione è il “filo rosso” che innerva il nuovo prodotto fatto a mano nella Manifattura di Lucca, a partire dallo studio della forma che completa la verticale di intensità sul blend del sigaro Toscano.Toscano Robusto misura 130 mm ed è stato progettato con pancia (19 mm) e punte (14 mm) ravvicinate per apportare alla fumata maggiore forza e intensità, caratteristiche che ne fanno un sigaro, appunto, “tutto d’un pezzo”. La fascia Kentucky nordamericana scura e resistente, proveniente dalle calde terre delTennessee, accoglie un filler di tabacchi italiani e nord americani che dà forza ed equilibrio, esalta il gusto e dona impatto in fumata. Tutta la sua intensità, derivante dal tabacco concentrato in questa forma innovativa, si avverte sin dal primo puff. Proseguendo la fumata si percepiscono note tostate e di legno aromatico, per poi lasciare spazio a un retrogusto con picchi dolci e piccanti. Anche il packaging è innovativo: una confezione da 5 sigari in alluminio contiene un vano spugna che protegge individualmente ogni sigaro.

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anifatture Sigaro Toscano has given all aficionados another tremendous limited edition, the TOSCANO® Robusto, much-awaited since the first rumors that preceded its marketing, which took place in October. Compact, innovative in shape, unique in size, with an overwhelming force that releases from the first puffs, rigorously handmade and, finally, not-to-be-cut because it can only be tasted in its entirety, given its measures halfway between a long cigar and a mezzanine. After "Duecento" and "Assolo" in the gallery of Manifatture Sigaro Toscano enters "Robusto," the cigar for connoisseurs who do not compromise, expert smokers, tough, who ask for the explosion of the robust fragrance from the first taste. And on this Toscano Robusto, it keeps what it promises; it is not a simple "exercise in style", it is a no-nonsense, almost grumpy cigar that goes straight to the point: immediate intensity, explosive tasting strength. Innovation is the "red thread" that innervates the new handmade product in the Lucca Manufacture, starting from the study of the shape that completes the vertical intensity on the blend of the Toscano cigar. Toscano Robusto measures 130 mm and has been designed with a belly (19 mm) and tips (14 mm) close together to bring greater strength and intensity to the smoke, characteristics that make it a cigar, in fact, "all in one piece." The tough, dark North American Kentucky belt from the warm lands of Tennessee welcomes a filler of Italian and North American tobacco that gives strength and balance, enhances the taste, and impacts the smoke. All its intensity, deriving from concentrated tobacco in this innovative form, it felt right from the first puff. Continuing the smoke, notes of toasted and aromatic wood are perceived and then leave room for an aftertaste with sweet and spicy peaks. The packaging is also innovative: a pack of 5 aluminum cigars contains a sponge compartment that protects each cigar individually.

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TOSCANO® Robusto Paese: Italia Fascia: Kentucky Nord America Ripieno: Kentucky Italia + Kentucky Nord America Misure: 130 mm per 19 mm di pancia e punte di 14 mm Prezzo: 6,00€ cad. in confezione da 5 sigari Punteggio:89/100

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The Toscano® Robusto, at first sight, appears well-c obstructed. A beautiful brown-toned Maduro headband dresses the cigar. The band is oily, slightly rough, and raw, earthy, and spicy notes are perceived to the touch. A well-sustained strength is highlighted from the first puffs, and leather, cocoa, wood, and spicy notes are perceived. Halfway through the smoke, or in addition to the spicy note that accompanies the smoke, smoky notes, coffee, and wood are perceived. The ash also remains very compact. In the finish, the cigar continues on a sweet register, with toasted aromas and smoky notes in prevalence, and the strength is well supported. Well balanced and with good aromatic complexity, it is a cigar for experts, to be smoked after n meals in combination with a peaty whiskey.

Il Toscano® Robusto a prima vista si presenta ben costruito. Una bella fascia maduro dai toni bruni, veste il sigaro. Al tatto la fascia si presenta oleosa, leggermente ruvida e a crudo si percepiscono terra e note piccanti. Dai primi puff si evidenzia una forza ben sostenuta e si percepiscono cuoio, cacao, legno e note piccanti. A metà della fumata, oltre alla nota piccante che accompagna la fumata, si percepiscono note affumicate, caffè e legno. La cenere inoltre rimane ben compatta. Nel finale il sigaro prosegue su un registro dolce, con aromi tostati e note affumicate in prevalenza e la forza è ben sostenuta. Ben equilibrato e con una buona complessità aromatica, è un sigaro per esperti, da fumare dopo i pasti in abbinamento ad un n Whisky torbato.


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Spirits&Cigars

CUCCHIAIO D’ARGENTO E ALTRE LETTURE by Luca Bonacini

ach of us has the on and list and books that are important, the ones that marked somehow his intellectual growth and were instrumental in its formation or merely those who in the year have liked more holding it up until late at night, to see how it ends. I have mine too; I like fiction, noir literature, but also gastronomy. Here are the titles that, in these months of lock-down and reopening, have thrilled me most and, most of the time, have made my day a wonderful day. When the temperature begins to drop, and the first leaves fall, there is nothing better than a good book; it will be the best travel companion with which to spend the free moments that remain at the end of our hectic days. A deep breath and then sofa, panettone and maybe roasted chestnuts, to enjoy the well-deserved relaxation, planning dinners, designing dishes, thinking of some occasion in which to put the table back at the center through old and new recipes, to be carried out literally or to be interpreted, without why forget the pleasure of dining out, going to the discovery of a typical trattoria, a 'wine shop or a gourmet restaurant.

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gnuno di noi ha le sue liste di libri che ritiene importanti, quelli che hanno segnato in qualche modo la sua crescita intellettuale e sono stati fondamentali per la sua formazione o semplicemente quelli che nel corso dell’anno gli sono piaciuti di più tenendolo alzato fino a tarda notte, per vedere come va a finire. Anche io ho le mie, mi piace la narrativa, la letteratura noir ma anche la gastronomia. Ecco di seguito i titoli che in questi mesi di lock-down e di riapertura, mi hanno maggiormente entusiasmato e il più delle volte hanno reso la mia giornata, una splendida giornata. Quando la temperatura comincia ad abbassarsi e cadono le prime foglie, non c’è niente di meglio di un buon libro, saprà essere il migliore dei compagni di viaggio con cui trascorrere i momenti liberi che ci rimangono al termine delle nostre frenetiche giornate. Un bel respiro e poi divano, pannettino e magari caldarroste, per goderci il meritato relax, progettando cene, ideando piatti, pensando a qualche occasione in cui rimettere la tavola al centro attraverso ricette vecchie e nuove, da eseguire alla lettera o da interpretare, senza per questo dimenticare la piacevolezza di una cena fuori casa, andando alla scoperta di una trattoria tipica, di un’enoteca o di un ristorante gourmet.

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I primi 70 anni del Cucchiaio d’Argento Torna in libreria la bibbia dei gastronomi e delle rezdore 3.0, un unicum nel panorama editoriale italiano con all’attivo ben 11 edizioni festeggiate con un’edizione speciale che ne celebra i primi 70 anni. Era il 1950 quando grazie all’intuito dell’editore Gianni Mazzocchi nasceva il primo Cucchiaio d’Argento, una prima edizione oggi divenuta un testo cult di difficilissima reperibilità, che rivive in una nuova release riveduta e corretta con gli abbinamenti enologici di Stefano Caffarri e 2000 ricette di cui 210 inedite distribuite in 15 aree tematiche. Sempre più prezioso il nuovo Cucchiaio è blu, come le prime quattro edizioni e ha un cofanetto che lo protegge dal superlavoro a cui ogni giorno viene sottoposto, tra farina, zucchero, uova, e pentole che friggono e sobbollono. Esperti e inesperti troveranno tutto ciò che c’è da sapere sulla cucina, con i primi due capitoli dedicati all’organizzazione, la spesa, la dispensa, gli utensili, le cotture, le nozioni di base sui vini da abbinare, insieme a brodi, salse, sughi, paste fresche, impasti dolci e lievito madre, ma anche alle nuove tecniche di cottura, con ricette classiche e creative, proposte fingerfood e green. Immancabile nella nostra libreria. “Il Cucchiaio d’Argento 11° edizione” Editoriale Domus / prezzo 49€ / Pagine 1320

The first 70 years of Cucchiaio d 'Argento The bible of gastronomes and rezdore 3.0 is back in the bookstore, a unicum in the Italian publishing panorama with 11 editions to its credit, celebrating with a special edition for its first 70 years. In 1950 when the intuition publisher Gianni Mazzocchi was born the first Silver Spoon, a first edition today became a cult text with difficult availability, which lives in a new release revised with wine pairings Stefano Caffarri and 2000 recipes of which 210 unpublished distributed in 15 thematic areas. More and more precious, the new Spoon is blue, like the first four editions, and has a box that protects it from the overwork to which it is subjected every day, including flour, sugar, eggs, and pots fry and simmer. Experts and inexperienced will find everything there is to know about cooking, with the first two chapters dedicated to organization, shopping, pantry, utensils, cooking, the basics of wines to pair with, along with broths, sauces, fresh pasta, sweet dough, and yeast, but also to new cooking techniques, with classic and creative recipes, finger-food and green proposals. Unmissable in our library. "The Silver Spoon 11th edition." Domus Editorial / price 49 € / Pages 1320

Alla scoperta della tavola di D’Annunzio Un libro sulle abitudini alimentari di Gabriele D’Annunzio che è già alla quarta edizione e ogni volta si arricchisce di nuovo materiale che Enrico De Carlo l’autore, riesce sempre a reperire solo lui sa dove.Tra le sue pagine un D’Annunzio inedito, solitario, riflessivo, malinconico e attaccatissimo alla sua terra, l’Abruzzo. Fonti inedite incrementano di note intime e inattese ciò che si conosceva del poeta, attraverso interessantissimi carteggi intrattenuti con scrittori, politici, imprenditori e amici abruzzesi, che ci rivelano un D’Annunzio a tratti fragile, con una lirica lieve e profonda, capace di entusiasmare al pari delle sue opere. Le lettere, i memorandum, le opere del Vate, attentamente scandagliate alla ricerca dei cibi che amava di più, ci svelano che non era poi così parco come amava descriversi e ci restituiscono un poeta fortemente legato alle sue origini, lieto di ricevere posta (e specialità tipiche) da quell’Abruzzo autentico e sodale che saprà essergli vicino fino agli ultimi giorni di vita. Per riscoprire un D’Annunzio diverso e gourmet. “Gabriele D’Annunzio e la gastronomia della memoria” Verdone Editore / prezzo 10€ / pagine 139

Discovering D'Annunzio's table A book on eating habits by Gabriele D'Annunzio is already in its fourth edition. Each time is enriched with new material that Enrico De Carlo, the author, always finds only he knows where. Among its pages is an unpublished D'Annunzio, solitary, thoughtful, melancholic, and very attached to Abruzzo's land. Unpublished sources increase what was known about the poet with intimate and unexpected notes through fascinating correspondence with writers, politicians, entrepreneurs, and friends from Abruzzo, which reveals to us fragile D'Annunzio, with light and profound lyric, capable of thrill like his works. The letters, the memorandums, the works of the poet, carefully scanned in search of the foods he loved most, reveal to us that he was not so frugal as he loved to describe himself and give us back a poet strongly linked to his origins, happy to receive mail (and typical specialties) from that authentic and close-knit Abruzzo that will know how to be close to him until the last days of life. To rediscover a different and gourmet D'Annunzio. "Gabriele D'Annunzio and the gastronomy of memory" Verdone Editore / price 10 € / 139 pages

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Journey to Italian trattorias Thirteen stories that speak of tradition, collected in a volume edited by the association Premiate Italian trattorias, founded by Federico Della "Crepa," Sergio Della "Brinca," Alberto di "Amerigo" and Avgustin of "Devetak." The engaging prose of Sara Favilla and the valuable images of Lido Vannucchi accompany us to discovering the truest regional Italian cuisine together with some iconic protagonists and tells us stories of territories, families, unique ingredients, and millenary recipes that dot the peninsula from the Alps to the heel. The protagonists' sculpted face expresses passion and desire to share the knowledge handed down for generations and invites you to visit them. In Savigno since 1988, Alberto Bettini, the grandson of the founder Amerigo Vespucci, opened the historic brand in 1934. In Levico Terme, there is Boivin, which until forty years ago, was a winery, a brand led by Riccardo Bosco, who took the reins from dad Giancarlo.. "Award-winning Italian trattorias". Gambero Rosso Editore / price 26 € / pages 247

Viaggio nelle trattorie italiane Tredici storie che parlano di tradizione, raccolte in un volume a cura dell'associazione Premiate trattorie italiane, fondata da Federico della “Crepa”, Sergio della “Brinca”, Alberto di “Amerigo” e Avgustin della “Devetak”. La coinvolgente prosa di Sara Favilla e le pregevoli immagini di Lido Vannucchi, ci accompagnano alla scoperta della più vera cucina regionale Italiana insieme ad alcuni iconici protagonisti e ci racconta storie di territori, famiglie, ingredienti unici e ricette millenarie che punteggiano la penisola dalle Alpi al tacco. Il volto scolpito dei protagonisti esprime passione e voglia di condividere i saperi tramandati da generazioni e invita ad andare a trovarli. A Savigno dall'88 c'è Alberto Bettini, il nipote del fondatore Amerigo Vespucci, che apri la storica insegna nel 1934. A Levico Terme c'è Boivin, che fino a quarant'anni fa era una cantina, un'insegna guidata da Riccardo Bosco che ha preso le redini da papà Giancarlo. "Premiate trattorie italiane" Gambero Rosso Editore / prezzo 26€ / pagine 247

Cooking takes away food at home. During the months of forced stay at home, we resumed cooking, and when we didn't want to get in the kitchen, we discovered the delivery, declined in a thousand forms and ways, including the starry one. Always attentive to new trends Editorial Domus comes out in bookstores with a volume on food delivery with which we can cook all the dishes that we normally order takeaway. With 'Kitchen home', typical and ethnic dishes will no longer have secrets. We can prepare in less than thirty minutes from noodles to Poké from pizza, pasta, burgers, desserts, through an easy narration and intuition. "Home cooking." Domus editorial/price € 19 / pages 141

Cucinare a casa il cibo d'asporto Durante i mesi di permanenza forzata a casa abbiamo ripreso a cucinare e quando non avevamo voglia di metterci ai fornelli abbiamo scoperto il delivery, declinato in mille forme e modalità compreso quello stellato. Sempre attenta alle nuove tendenze Editoriale Domus esce in libreria con un volume sul food delivery con cui possiamo cucinare tutti i piatti che normalmente ordiniamo d'asporto. Con 'Cucina a domicilio' i piatti tipici ed etnici non avranno più segreti, e potremo preparare in meno di trenta minuti dai noodles al poké, dalla pizza, alla pasta, agli hamburger, ai dolci, attraverso una narrazione facile e intuitiva. "Cucina a domicilio" Editoriale Domus / prezzo 19€ / pagine 141


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Le tre vite di Pellegrino Artusi Alberto Capatti, storico della gastronomia e primo rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, getta una luce nuova sul primo gastronomo italiano, investigando sulle tre vite che visse Pellegrino Artusi, quella che scrisse di suo pugno nell'autobiografia del 1903 che narra la sua giovinezza, una seconda che riguarda gli anni di intensa attività culturale dal 1861 al 1891 che sfocierà inaspettatamente nel famoso ricettario, e la terza dove Capatti esplora il ventennio vissuto da Artusi dal 1891 al 1911 quando arrivano il successo, le quindici ristampe aggiornate curate personalmente dallo scrittore romagnolo e la fittissima corrispondenza con i lettori. Un libro da leggere tutto d'un fiato, dove la genesi della celeberrima guida che diventerà un caposaldo nazionale, si mescola con arguzia alle vicende private dell'autore. "Pellegrino Artusi, il fantasma della cucina italiana", di Alberto Capatti. Mondadori / prezzo 17,90€ / pagine 214

The three lives of Pellegrino Artusi Alberto Capatti, historian of gastronomy and first rector of the University of Gastronomic Sciences of Pollenzo, sheds new light on the first Italian gastronome, investigating the three lives that Pellegrino Artusi lived, the one he wrote in his hand in the 1903 autobiography that narrates his youth, a second covering the years of intense cultural activity from 1861 to 1891 that SFOC the er à unexpectedly in the famous cookbook and the third where Capatti explores the decades lived Artusi 1891-1911 when they get the success, the fifteen reprints updated personally edited by the writer from Romagna and the dense correspondence with readers. A book to read in one breath, where the genesis of the famous guide who will become a national landmark, is mixed with wit to the author's private affairs. "Pellegrino Artusi, the ghost of Italian cuisine", by Alberto Capatti. Mondadori / price € 17.90 / pages 214

Alla scoperta delle enoteche d’Italia Ecco dove scegliere la bottiglia più giusta per la nostra cena. Consultando la Guida alle Enoteche D’Italia del Gambero Rosso potremo fare la scelta più giusta lasciandoci guidare alla scoperta delle migliori insegne d’Italia, grazie all’autorevole parere di una folta schiera di ispettori in incognito, che ha battuto la Penisola da Nord a Sud. Un volume che non c’era, con 400 indirizzi, le enoteche classiche, le storiche, i negozi a tema ‘vini naturali’, insieme ai migliori corner GDO e alle enoteche on-line, ma anche a dettagliate informazioni sulla storia del locale e dei gestori, sulla varietà delle bottiglie ed eventuali specializzazioni nell’assortimento attraverso aree geografiche vocate dell’Italia e del mondo. “Enoteche d’Italia” n Gambero Rosso / prezzo 9,50€ / pagine 312 / formato…

Discovering the wine bars of Italy Here is where to choose the right bottle for our dinner. By consulting the Gambero Rosso Guide to Italian Wine Shops, we will be able to make the right choice by letting ourselves be guided to the discovery of the best brands in Italy, thanks to the authoritative opinion of a large group of undercover inspectors, who have beaten the Peninsula from the North to the South. A volume that was not there, with 400 addresses, the classic wine bars, the historical ones, the 'natural wines' themed shops, together with the best GDO corners and online wine shops, but also with detailed information on the local history and operators, the variety of bottles present in the set and any specializations across geographies suited Italy and the world. "Wine shops of Italy." n Gambero Rosso / price € 9.50 / pages 312 / format ...

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Sostenibilità

DELL’ANIMA

LUOGHI by Valeria Bacco

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eyond the city walls there are special areas. They can inspire a new way of experiencing spaces. The Venetian urban fabric is transformed: there aren’t only neighborhoods, but there are countries that host unique contexts with ancient villas, large green areas and glimpses of nature filtered by stone walls and the frescoed decoration of a ceiling. The current life interweaves with historical housing profiles. An intelligent mix of nature, social relations and comfort, to which you can aspire to create an increasingly desired lifestyle, for yourself, for your family, but also for your professional sphere. A living scenario also in tune with a specific idea, really soughtafter, of providing hospitality through short-term rental initiatives, hotels, b&b and tourist rentals. It is the opportunity to test a way of living, even just for one night or during work breaks, that is now a real state of mind that responds to a need, regenerating body and spirit. With this in mind, Punto Immobiliare, alongside the historical brokerage initiative, created a specific consultancy initiative to indicate to buyers the paths to realize their life dream or accommodation activities in sophisticated housing contexts, which can become the soul’s places. n www.puntoimmobiliare.it – Phone 049 8762200

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l di là delle mura cittadine ci sono zone speciali, che posso ispirare un nuovo modo di vivere gli spazi. Il tessuto urbano veneto si trasforma: non ci sono solo quartieri, ma paesi che ospitano contesti unici con ville antiche, ampie aree verdi e scorci di natura filtrati dalle pareti in pietra e dal decoro affrescato di un soffitto. È la vita attuale che intreccia profili abitativi storici. Un mix intelligente, di natura, socialità e comodità, a cui ambire per realizzare un sempre più desiderato stile di vita, per se stessi, per la propria famiglia, ma anche per la propria sfera professionale. Uno scenario abitativo in sintonia anche con un’idea specifica, molto richiesta, di fare ospitalità attraverso iniziative di affitto breve, hotellerie, b&b e affitto turistico. L’occasione per far assaporare, anche solo per una notte o durante le pause lavorative, un modo di abitare che ormai è un vero e proprio stato mentale che, soddisfa un’esigenza, rigenerando corpo e spirito. In questa ottica, Punto Immobiliare, accanto a quella storica d’intermediazione, ha creato una specifica iniziativa di consulenza per indicare agli acquirenti i percorsi da intraprendere per realizzare il proprio sogno di vita o attività ricettive in contesti abitativi ricercati, che posso diventare dei veri luoghi dell’anima. n www.puntoimmobiliare.it – Tel. 049 8762200

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SostenibilitÃ

CHE RIEMPIE LE TASCHE

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Torniamo a parlare del vuoto a rendere.. by Erika Mescalchin

on questo termine si indica la restituzione di un contenitore una volta svuotato, così che possa essere nuovamente utilizzato previa sterilizzazione e lavaggio. Questa pratica risale ai tempi dei nostri nonni o genitori. Si sa, spesso con le scarpe vecchie si cammina meglio. Sul riciclo del vetro i nostri avi non si sbagliavano.Trasparente, resistente, simbolo di raffinatezza e soprattutto sicuro, a differenza della plastica che con il calore modificherebbe il prodotto che contiene all’interno. Ancora oggi a livello europeo il 79% degli intervistati predilige il vetro per servire le bevande. Il vetro peraltro risulta riciclabile al 100%. Ritorniamo al concetto di ‘’ vuoto a rendere’’… Il vantaggio è chiaro: riutilizzando un contenitore più volte, si limita l’utilizzo di agenti chimici che possono inquinare. Si aggiudica addirittura il primato nel riutilizzo: fino a 40 volte. In Germania per esempio questo sistema è particolarmente usato, l’ammontare dei rifiuti è ridotto del 96%. Si trovano dei distributori dove il consumatore può inserire le bottiglie esaurite ricevendo in cambio una piccola somma di denaro, precisamente dagli 8 ai 25 centesimi. Un altro obiettivo della pratica del vuoto a rendere è sensibilizzare le persone riguardo al tema ambientale infatti, abbiamo appena riscontrato durante il lockdown come l’uomo sia quasi del tutto responsabile della maggior parte dell’ inquinamento terrestre, per questo motivo la consapevolezza e la responsabilità riguardo a questo tema sono fondamentali.

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his term indicates the container's return when emptied to be used again after sterilization and washing. This practice dates back to the times of our grandparents or parents. You know, you often walk better with old shoes. Our ancestors were not wrong about glass recycling. Transparent, resistant, a symbol of refinement, and above all safe, unlike plastic, which, with heat, would modify the product it contains. To date, at the European level, 79% of respondents prefer glass to serve drinks. The glass is also 100% recyclable. Let's go back to the concept of '' returnable vacuum '' ... The advantage is clear: by reusing a container several times, the use of chemical agents that can pollute is limited. It even wins the reuse record: up to 40 times. In Germany, for example, this system is mainly used, and the amount of waste is reduced by 96%. There are distributors where the consumer can insert the exhausted bottles receiving in exchange a small sum of money, precisely from 8 to 25 cents. Another goal of the practice is to make people more aware of the environmental issues; in fact, we have just encountered during the lockdown that man is almost entirely responsible for most of the pollution on Earth, which is why the awareness and responsibility regarding this issue are fundamental.

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The ecosystem concept seems distant to us; sometimes, we don't even realize we are part of it, what impact do the choices we make now have on tomorrow? Each of us can do so much in his small way, for once without delegating his task to the other. Such as? How about the mineral water in glass pen or make, every Italian I drink about 224 liters per person per year, equivalent to 11 billion bottles. 84% is made of plastic, and only 10% ends up in recycling plants, all the rest, often where it shouldn't. Thanks to the returnable bottles will go from home to the store and then to the producer to sterilize and reuse, which is going to cut in half steps it would take to trash the waste. We would have saved 5.9 barrels of oil plus or minus 950 thousand euros per day with the returnable vacuum. We are the environment, it lives with us, it is, therefore, a duty n to safeguard it.

Il concetto di ecosistema ci appare lontano a volte non ci rendiamo nemmeno conto di farne parte, che impatto hanno le scelte che facciamo ora sul domani? Ognuno di noi può fare tanto nel suo piccolo, per una volta senza delegare all’altro il proprio compito. Come? Scegliendo per esempio l’acqua minerale in vetro a rendere, ogni italiano ne beve circa 224 litri a testa all’anno che equivalgono a 11 miliardi di bottiglie. L’84 % è in plastica e solo il 10 % finisce negli impianti di riciclo, tutto il resto, spesso dove non dovrebbe. Grazie al vuoto a rendere le bottiglie passeranno da casa al deposito e poi al produttore che le sterilizzerà e riutilizzerà andando a dimezzare così i passaggi che servirebbero per il vuoto a perdere. Con il vuoto a rendere avremmo risparmiato 5,9 barili di petrolio più o meno 950 mila euro al giorno. L’ambiente siamo noi, vive con noi, è un dovere quindi salvaguarn darlo.


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Sport

UN VIAGGIO CHE VALE 54 BUCHE

SICILIA, by Matteo Ala

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aybe the covid or perhaps the love for this island prompted me to dedicate an article to it. Starting immediately with good news, Donnafugata golf can finally begin to again after its unexpected failure. According to the newspaper "La Sicilia," the Golf resort has a new owner who took over the structure for € 19,427,732. Maximum confidentiality about his identity. According to the reconstruction of the newspaper, the lack of officialdom is linked to the caution that a situation like that of the Donnafugata Resort provides. Talking to the newspaper is Carlo De Romedis of " Coldwell Banker Commercial," the exclusive advisor to the sale: "If the auction is deserted, it means that whoever made the previous bid in asynchronous telematic mode is entitled to become the owner." The golf tourist complex is closed from the end of November 2018. Given the tight deadlines and the ongoing pandemic, it is difficult to think of its reopening in a short time. The numbers relating to the property are pitted on "La Sicilia." It consists of a 2,123 square meter reception, 1,843 square meter clubhouse, meeting room, spa, and guest rooms (11,170 square meters). Also sold the movable goods (kitchens, furnishings…) present in the structure. Top secret on who could be the buyer of the resort: four names made in the newspaper. In particular, the accountant Giovanni Biundo speaks of "managing directors and presidents of companies

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orse il covid o forse l’amore per questa isola che mi ha spinto a dedicarle un articolo. Inizio subito con una buona notizia, Il golf Donnafugata dopo il suo incredibile fallimento può finalmente ripartire. Secondo il quotidiano “La Sicilia” il Golf resort ha un proprietario nuovo che ha rilevato la struttura per 19.427.732 euro. Massimo riserbo sulla sua identità. La mancanza dell’ufficialità, secondo la ricostruzione del quotidiano, è legata alla cautela che una situazione come quella del Donnafugata Resort prevede. A parlare al quotidiano è Carlo De Romedis di “Coldwell Banker Commercial”, l’advisor esclusivo alla vendita:“Se l’asta è andata deserta significa che chi ha fatto la precedente offerta in modalità telematica asincrona è titolato a diventare il proprietario”. Il complesso turistico-golfistico è chiuso dalla fine del novembre 2018.Visti i tempi stretti e la pandemia in corso difficile pensare a una sua riapertura in tempi brevissimi. Su “La Sicilia” vengono snocciolati i numeri relativi all’immobile. Si tratta di una reception da 2.123 metri quadrati, clubhouse da 1.843 metri quadrati, sala riunioni, spa e camere (11.170 mq).Venduti anche i beni mobili (cucine, arredi…) presenti nella struttura. Top secret su chi possa essere l’acquirente del resort: quattro i nomi fatti sul quotidiano. In particolare, il commercialista Giovanni Biundo parla di “amministratori delegati e presidenti di società o

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di fondi immobiliari che investono in strutture turistiche.Tre italiani e un cinese”. Sinceramente non vedo l’ora di poter rivedere aperto questa meravigliosa struttura con 2 campi di una bellezza unica, nel frattempo la Sicilia golfistica è conosciuta per il Verdura Golf di proprietà di Sir Rocco Forte . Disegnato dal famoso architetto californiano Kyle Phillips, i due campi, East e il West offrono ai giocatori due esperienze di golf differenti. L'East che parte dalla destra del campo pratica, è caratterizzato da cambi di direzione frequenti e da una parte centrale nel caratteristico paesaggio siciliano mentre il West, che parte dalla parte sinistra, diventa un percorso più lineare interrotto solo nelle 4 buche finali nelle quali il campo si interseca tra la parte centrale del Resort e il mare. La decisione di Phillips è stata quella di far si che entrambi i campi godessero della vista sul mare. Le due buche sul mare rimarranno per sempre impresse nella vostra memoria. Riteniamo che con il passare degli anni, ilVerdura diventerà sicuramente la più esclusiva destinazione golfistica d'Europa. Imperdibile quindi un viaggio in Sicilia, terra magica dove storia, arte, tradizioni, profumi e sapori si intrecciano sapientemente per regalare un indimenticabile soggiorno a chi la visita, il barocco di Catania, Noto e Ragusa le splendide ville di Palermo e Mondello. Partirei dai Monsateri Golf & Spa Resort, ex monastero bene-

or real estate funds that invest in tourist facilities. Three Italians and a Chinese ". Honestly, I can't wait to see this fantastic facility open again with two courses of unique beauty; in the meantime, golfing Sicily is known for the Verdura Golf owned by Sir Rocco Forte. Designed by renowned Californian architect Kyle Phillips, the two courses, East and West, offer players two different golf experiences. The East that starts from the right of the driving range is characterized by frequent changes of direction and a central part in the characteristic landscape, and the West, starting from the left, becomes a path more linear interrupted only in the final four holes at which the field intersects between the central part of the Resort and the sea. The decision Phillips has been the one to make that both fields should enjoy the sea view. The two holes on the sea will remain forever etched in your memory. We believe that over the years, Verdura will indeed become Europe's most exclusive golfing destination. Therefore, a trip to Sicily is not to be missed, a magical land where history, art, traditions, aromas, and flavors are wisely intertwined to give an unforgettable stay to those who visit it, the baroque of Catania, Noto, and Ragusa the splendid villas of Palermo and Mondello. I would start by Monsateri Golf & Spa Resort, a former Be-

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nedictine monastery on Syracuse's outskirts, a lovely 18-hole course set among olive and citrus trees, and relax in a SPA of a beautiful and exclusive resort. Then I would continue to an enchanted place on the slopes of the largest volcano in Europe, set between the Etna Park, the Park of Nebrodi, and Alcantara River Park, you'll find The Pìcciolo Etna Golf Resort & SPA, Primo Campo Golf 18 Holes from all over Sicily. Extending along the slopes of Etna, in an unparalleled landscape, Il Picciolo Golf Club's golf course is the first 18-hole PAR 72 course built in Sicily. Built in 1989 by the famous architect Luigi Rota Caremoli, this spectacular course with holes carved into Etna's characteristic lava stone is spread throughout 5,870 meters and offers a driving range, putting and pitching green. I definitely feel the need to cross the island to discover the beauty of the city of Palermo. Here in the heart of the city immersed in a park between seven hundred fountains, monuments, and historic trees meet the Palermo Golf Club "park airoldi " that the Golf Club Palermo Parco Airoldi has a 9-hole course thus creating, in the heart of the city of Palermo, a PAR 32 course of great charm and easy to use, valid for holding official and important competitions and HCP management. n In short, travel to Italy and discover our beautiful routes.

dettino alle porte di Siracusa un delizioso 18 buche incastonato tra ulivi e agrumeti e rilassarsi nella SPA di un bellissimo e esclusivo resort. Poi proseguirei per un luogo incantato alle pendici del più grande vulcano d'Europa, incastonato tra il Parco dell’Etna, il Parco dei Nebrodi e il Parco fluviale dell'Alcantara, troverete Il Pìcciolo Etna Golf Resort & SPA, primo Campo Golf 18 Buche di tutta la Sicilia. Esteso lungo le pendici dell’Etna, in un contesto paesaggistico senza eguali, il campo golf de Il Picciolo Golf Club è il primo 18 buche PAR 72 costruito in Sicilia. Realizzato nel 1989 dal famoso architetto Luigi Rota Caremoli, questo spettacolare campo con buche scavate nella caratteristica pietra lavica dell’Etna, si sviluppa su un percorso di 5.870 metri e offre driving range, putting e pitching green. Sicuramente sentirete l’esigenza di attraversare l’isola per scoprire la bellezza della città di Palermo e qui nel cuore della città immerso in un parco del settecento tra fonatane, monumenti e alberi di interesse storico incontrerete il Golf Club Palermo“parco airoldi” che Il Golf Club Palermo Parco Airoldi dispone di un percorso a 9 buche realizzando così, nel cuore della città di Palermo, un campo PAR 32 di grande fascino e di facile fruizione, valido per lo svolgimento di gare ufficiali, importanti e gestione HCP.Insomma, n viaggiate in Italia e scoprite i nostri meravigliosi percorsi.


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Sport

IN CITY GOLF

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18 “buche”, tutte molto originali, disseminate in città. Una pallina scagliata “virtualmente” a 241 metri e a oltre 200 Km/h. Curtes festeggia la buona riuscita e pensa già al poker del 2021.

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utte davvero originali le buche. A partire dalla numero 1 in Piazza Pasi, dove c’era un gong da centrare con la pallina e che un concorrente ha colpito a mezzogiorno in punto, oppure quello di FiemmeTremila, con nove minuscoli birilli sul parquet da mettere a terra con un “hole-in-one” (centro in un sol colpo) che è riuscito solo ad un concorrente austriaco; apprezzata anche la buca in Piazza Cesare Battisti, con i giocatori obbligati a far cabrare la pallina sopra due Porsche e farla cadere dentro una splendida 718 Boxster GTS 4.0 Cabrio, solo in due hanno infilato una sola pallina. Difficile centrare una finestra al primo piano della Despar in Via Manci, finestra violata solo due volte, o ancora l’emozione di tirare in una magica atmosfera dal proscenio del Teatro Sociale verso le poltrone della platea, nella buca griffata APT Trento, Monte Bondone,Valle dei Laghi. In Via Oss Mazzurana la buca Daunen Step costringeva a centrare un bel piumone disteso su un letto in legno, in Piazza Duomo invece gara anche di solidarietà. Con i punti segnati nel centrare le quattro finestrelle di un portone Mortec Tooor sono stati raccolti quasi 1000 euro per la AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie), e sempre in Piazza Duomo alla buca Southwest Greens-Nicklaus prova di distanza, con il migliore della giornata che ha lanciato la pallina a 241,40 metri e ad una velocità di oltre 200 km/h dentro una speciale struttura. Per fortuna non c’erano…. autovelox in zona! Di originalità a “Trento In City Golf presented by Engel &VölkersTrentino” ce ne sarebbero da raccontare ancora molte altre. Nel complesso sono state tante le grandi e uniche sfide che hanno portato i 72 giocatori e i numerosi curiosi anche quest’anno attraverso la beln lissima città di Trento.

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ll 18 holes were again very original. Starting with hole number one in Piazza Pasi, where a gong had to be hit and a one player was able to ring it at 12:00 a.m. on the dot, or the hole of Fiemme Tremila, with nine tiny pins on the parquet, which had to be knocked down with a "hole-in-one" that only an Austrian player could manage. Also the hole in Piazza Cesare Battisti, where the players had to hit the ball over two Porsche cars and into a magnificent 718 Boxster GTS 4. Verry difficult, was the challenge of hitting a window on the second floor of the Eurospar in Via Manci. But one ore two players were able to hit through. It became very emotional in the middle of the magical atmosphere of the Teatro Sociale. Here, the challenge was to play the golf ball as close as possible to the flag and in the direction of the stage, above the seats of the theater. This hole was sponsored by APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi. In Via Oss Mazzurana, the aim was to meet a beautiful feather bed lying on a wooden bed made by Daunen Step. In the main square of the beautiful city of Trento, Piazza Duomo, with the sponsor Mortec Toor, the players played for a good cause, the points scored by the meeting of the four windows of a goal brought nearly 1000 euros to the AIL (Italian Association Against Leukemia) Foundation. In Piazza Duomo, a TrackMan (a golf simulator) was used to measure the speed and length of the players' golf shots. The best player of the day managed to hit the ball 241.40 meters far and with a speed of over 200 km/h. All in all there were many great and unique challenges which led the 72 players and numerous spectators through the beautiful n Italian city of Trento.

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Sport

AMARE E MAI DIMENTICARE

MATTEO Un evento di Golf può farlo.

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by Donato Ala


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’ la vita qualcuno dice, sono d’accordo che è la vita, ma fatico a pensarla così quando ad un giovane bello, bravo e con grandissime prospettive questa stessa vita gli è stata stroncata da una malattia estremamente rara. Matteo aveva due genitori fantastici di grande classe. Lui, il padre è Gabriele, presidente del Golf di Carimate uno dei circoli più belli della Lombardia, lei è Donatella Tagliabue grande coraggiosa mamma. Recentemente si è svolta presso il GOLF CLUB CARIMATE la III° edizione della gara di golf in favore dell'ASSOCIAZIONE MATTEO RIBOLDI.ONLUS costituita senza scopo di lucro in memoria di Matteo Riboldi proprio dagli stessi genitori. Nel Marzo 2010 Matteo é stato colpito da una rara forma di linfoma (linfoma non-Hodgkin a celluleT, per il quale ancora non esiste terapia specifica). Dopo 6 mesi di lotta tenace, il suo cuore ha purtroppo cessato di battere. L’evento è stato organizzato per raccogliere fondi a sostegno della ricerca delle malattie ematiche e precisamente lo studio dei linfomi non Hodgkin. 230 golfisti sono stati messi in campo dal bravissimo staff del Golf Carimate e sono stati accolti dai meravigliosi ragazzi dell'Associazione, tutti rigorosamente in felpa rossa. Grande successo di pubblico e di sponsor tra cui Moncler, Gallo, Mochilla che hanno tra l’altro omaggiato gli ospiti con splendidi gadget. Ogni anno l’associazione Matteo Riboldi punta l'ambizioso traguardo di destinare i fondi che vengono raccolti, dai numerosi eventi che vengono organizzati dalla generosità di tante persone che con affetto e passione sostengono la continua ricerca, perché solo attraverso essa sarà possibile dare una speranza in più ai malati e alle famiglie. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e n contribuito a questa splendida iniziativa.

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It is life, someone says, I agree that it is life, but I struggle to think so when a young beautiful, talented, and with fantastic prospects, this same life was cut short by an extremely rare disease. Matteo had two incredible parents of great class. His father is Gabriele, president of Carimate Golf, one of Lombardy's most beautiful clubs; she is Donatella Tagliabue, a great courageous mother. Recently it was held at the GOLF CLUB CARIMATE the III ° edition of the golf tournament in favor of ASSOCIATION MATTHEW RIBOLDI. ONLUS incorporated nonprofit in memory of Matthew Riboldi, precisely the same parents. In March 2010, Matteo was suffering from a rare form of lymphoma (lymphoma, non- Hodgkin T-cell, for which there is still no specific treatment). After six months of persistent struggle, his heart sadly stopped beating. The event was organized to raise funds to support research into blood diseases, specifically the study of non- Hodgkin's lymphomas. Two hundred thirty golfers were fielded by the talented staff of Golf Carimate and were welcomed by the wonderful boys of the Association, all strictly in red sweatshirts. Great success with the public and sponsors, including Moncler, Gallo, Mochilla, who, among other things, honored the guests with splendid gadgets. Each year the Matteo Riboldi association aims the ambitious goal of allocating the funds that are collected from the numerous events that are organized by the generosity of many people who, with affection and passion, support the continuous research, because only through it will it be possible to give hope. in addition to the sick and families. Thanks to all those who participated and contributed to this ben autiful initiative.

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Sport

SETACCIOLI

FIORENZA by Donato Ala

iorenza Setaccioli has always had a passion for the outdoors and sports since the beginning of her journey, born and raised in Tarquinia, Italy. Traveling and making her way through England, Spain, and then the United States, her passion became something more: her career. Graduated in Political Science and International Relations at LUISS Guido Carli, Rome, Fiorenza immediately understood that life would be much more satisfying if she followed a more profound passion. Shortly after that, she traveled to Spain and completed her first postgraduate MBA in Golf Course Management at Les Roches International School, Marbella. During her two-year residency in Spain, Fiorenza worked at the Finca Cortesin Golf Club located on the Costa del Sol; working here turned out to be a great educational experience for her first golf course maintenance position. In preparation for the European Tour, the Volvo World Match Play Championship, Fiorenza was directly involved in maintenance in preparation for this world-class event. In 2012, Fiorenza further progressed her career by joining a well-known team at Valderrama Golf Club, located in Cadiz, Spain. During her permanence, her dedication and growing passion for the industry did not pass unnoticed. The Club Director and the Board of Directors have awarded them a scholarship that would send her to Michigan State University to match her relentless work ethic with world-class education. Hard work was not left on the golf course. Fiorenza graduated early

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iorenza Setaccioli ha sempre avuto una passione per la vita all'aria aperta e lo sport sin dall'inizio del suo viaggio, nata e cresciuta aTarquinia, in Italia.Viaggiando e facendosi strada attraverso l'Inghilterra, la Spagna e poi negli Stati Uniti, la sua passione divenne qualcosa di più: la sua carriera. Laureatasi in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, alla LUISS Guido Carli, Roma, Fiorenza ha capito subito che la vita sarebbe stata molto più soddisfacente se avesse seguito una passione più profonda. Poco dopo, ha viaggiato in Spagna e ha completato il suo primo MBA postlaurea in Gestione dei Campi da Golf presso la scuola Internazionale Les Roches, Marbella. Durante la sua residenza di due anni in Spagna, Fiorenza ha lavorato presso la Finca Cortesin Golf Club, situato in Costa del Sol; lavorare qui si è rivelato un'ottima esperienza educativa per la sua prima posizione di manutenzione dei campi da golf. Durante la preparazione per l'EuropeanTour, ilVolvo World Match Play Championship, Fiorenza è stata direttamente coinvolta nella manutenzione in preparazione per questo evento di livello mondiale. Nel 2012, Fiorenza ha ulteriormente progredito la sua carriera entrando a far parte di un noto team al Valderrama Golf Club, situato a Cadice, in Spagna. Durante la sua permanenza, la sua dedizione e la crescente passione per l'industria non sono passate inosservate. Il Direttore del Club e il Consiglio di Amministrazione le hanno conferito una borsa di studio che l'avrebbe mandata alla

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Intervista esclusiva a Fiorenza Setaccioli, una superintendet italiana alla buca 16 di Augusta! Michigan State University per accoppiare la sua incessante etica del lavoro con un'istruzione di livello mondiale. Il duro lavoro non è stato lasciato sul campo da golf. Fiorenza si è laureata presto la Michigan State University nel dicembre 2013. Dopo la laurea ha accettato un lavoro presso il famoso "The Los Angeles Country Club", dove ha avuto la fortuna di provare a lavorare sia sul campo da golf recentemente riprogettato North Course, sia sul anziano South Course che sarà sottoposto a lavori di ristrutturazione che completeranno il North Course scelto per ospitare la Walker Cup 2017 e gli US Open 2023. Dopo la sua esperienza al Los Angeles Country Club, è stata ancora una volta molto fortunata ad accettare la posizione di Assistente presso La Moraleja Golf Club in Spagna, dove è diventata immediatamente una parte fondamentale dello staff di gestione poiché le è stata data la libertà di portare ciò che aveva imparato al più alto livello di manutenzione del golf. Fiorenza ha fatto contare ogni giorno nella sua breve carriera; è stata notata dai suoi colleghi per la sua passione per l'industria dei campi da golf e l'etica del lavoro. Ha imparato dai suoi mentori che devi sempre lavorare sodo, essere un modello per il tuo staff, non aver paura di fare domande, prepararti ogni giorno per essere il meglio che puoi e accadranno grandi cose. Poiché ha seguito la sua passione e ha fatto un'impressione positiva sui suoi coetanei con grande orgoglio, capisce quanto sia stata fortunata a camminare su Pebble Beach Golf Links, Cypress Point al sorgere del sole, volontaria per il 2015 Players Championship, 2015/2016 The Masters, 2016 The Memorial Tournament e 2016 US Open, che l'hanno preparata a portare il massimo livello di etica del lavoro e condizioni di campionato per la sua posizione di Superintendent che ha accettato al Laucala Island Resort, Fiji. Dopo aver trascorso un anno e mezzo al campo da golf dell'isola di Laucala, una nuova esperienza di lusso attendeva Fiorenza, il Ritz-Carlton Golf Club a Grand Cayman. Il viaggio non finisce mai, soprattutto quando un campo da golf ha bisogno di essere portato a livelli di mantenimento doc. Dopo il Ritz-Carlton Golf Club in Grand Cayman, Fiorenza ha preso la posizione di Superintendent nell’ancora non aperto Costa Palmas Capo di Golf. Sono stati mesi duri quelli prima della apertura. RobertTrent Jones II design le ha dato l’opportunità di avere tutta l’esperienza necessaria della costruzione, pre-opening e opening del campo che Fiorenza cercava. Purtroppo, il 2020 ha rappresentato un arresto del lavoro a causa della pandemia a livello mondiale, ed ora Fiorenza è alla ricerca di nuove opportunità. n

there Michigan State University in December 2013. After graduation, she took a job at the famous "The Los Angeles Country Club" where she was lucky enough to try to work on both the newly redesigned North Course golf course and the Senior South Course which will undergo renovations that will complete the North Course chosen to host the 2017 Walker Cup and the US Open 2023. After her experience at the Los Angeles Country Club, it was once again a lot lucky to accept the position of Assistant at La Moraleja Golf Club in Spain, where she immediately became a key part of the staff of management as she was given the freedom to take what she had learned to golf's highest maintenance level. She was in charge of managing her new team over the Jack Nicklaus Championship, making staff changes that would help change the moral level, motivation, and, ultimately, the conditions of the general path. Fiorenza has made everyday count in her short career; her people noticed her colleagues for her passion for the golf industry and work ethic. Has learned from her mentors that you must always work hard, be a role model for yours staff, don't be afraid to ask questions, prepare yourself every day to be the best you great things can and will happen. Because he followed her passion and did a positive impression on her peers with great pride, he understands how much it was lucky to walk on Pebble Beach Golf Links, Cypress Point at sunrise, volunteer for the 2015 Players Championship, 2015/2016 The Masters, 2016 The Memorial Tournament and 2016 US Open, which prepared her to bring the maximum level of work ethic and championship conditions for her position of Superintendent who accepted at Laucala Island Resort, Fiji. After spending a year and a half at the Laucala Island golf course, a new one luxury experience awaited Fiorenza, the Ritz- Carlton Golf Club in Grand Cayman. The travel never ends, especially when a golf course needs to be brought to doc maintenance levels. After the Ritz- Carlton Golf Club in Grand Cayman, Fiorenza took the position of Superintendent in the still unopened Costa Palmas Capo di Golf. These have been tough months those before opening. Robert Trent Jones II design allowed her to have all the necessary experience of the construction, pre-opening, and opening of the camp that Fiorenza was looking for. Unfortunately, 2020 represented a halt to hard work due to the terrible worldwide pandemic, and now Fiorenza is looking for new opportunities. Working enthusiastically as a team to achieve goals with devotion n and hard

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Sport

GOLF CASTELFALFI espite the difficult times for tourism, Toscana Resort Castelfalfi arises positively, bucking and rising, putting its new Country Clubhouse in the international spotlight. The Grand Opening last weekend was involved and convinced many important players in the Italian and Continental golf, entrepreneurs, media, and tour operators, besides the passion for golf played, are the engine of the business generated by this sport. «Golf is at the heart of our reality e it allows us to extend the season up to ten months a year,» said Gerardo Solaro del Borgo, CEO of Toscana Resort Castelfalfi and president of the club. A club with nearly three hundred members, some of whom bought a house in Castelfalfi. And here people often come back too, who in the past had abandoned these lands. " Our vision goes beyond the concept of Resort, " added the president. " Through our work with general manager Isidoro Di Franco and support of the Mayor of Montaione, Paul Pomponi, to e we have created a real community, where public and private sectors work together on common goals, a rare synergy. And much remains to be done ». The confirmation of full support in the coming years is Sold in by Eugenio Giani, newly elected president of the region, which for the occasion has visited Castelfalfi, the most critical tourism project in Tuscany over the last twenty years. Special Guest of the event Joe Miller, World Long Drive Champion 2010 and 2016, enchanted all the guests with its incredibly long shots. The recently inaugurated Clubhouse tells a story in continuous evolution and a growth path that, starting from 2007, has seen

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onostante il momento complicato per il turismo, Toscana Resort Castelfalfi si pone positivamente in controtendenza e rilancia, ponendo la sua nuova Country Clubhouse al centro dell'attenzione internazionale. Il Grand Opening dello scorso weekend ha infatti coinvolto e convinto tanti attori importanti del golf italiano e continentale, imprenditori, media e tour operator che, oltre alla passione per il golf giocato, sono il motore del business generato da questo sport. «Il golf è al centro della nostra realtà e ci permette di prolungare la stagione fino a dieci mesi l'anno», ha detto Gerardo Solaro del Borgo, amministratore delegato di Toscana Resort Castelfalfi e presidente del circolo. Un club che conta quasi trecento soci, alcuni dei quali a Castelfalfi hanno comprato casa. E qui torna spesso anche gente del posto, che in passato aveva abbandonato queste terre. «La nostra visione va oltre il concetto di Resort», ha aggiunto il presidente. «Grazie al lavoro svolto con il General Manager Isidoro Di Franco e il sostegno del Sindaco di Montaione, Paolo Pomponi, abbiamo creato una vera comunità, dove pubblico e privato lavorano insieme su obiettivi comuni, una rara sinergia. E molto ancora rimane da fare». La conferma di un pieno appoggio nei prossimi anni è venuta da Eugenio Giani, neoeletto presidente della Regione che per l’occasione ha fatto visita a Castelfalfi, il progetto turistico più importante realizzato in Toscana negli ultimi vent'anni. Special Guest dell’evento Joe Miller,World Long Drive Champion 2010 e 2016, che ha incantato gli ospiti con i suoi colpi incredibilmente lunghi.

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Il Golf Castelfalfi una realtà che cresce in un momento delicato. by Donato Ala

La Clubhouse da poco inaugurata racconta una storia in continua evoluzione e un percorso di crescita che, a partire dal 2007, ha visto valorizzata una tenuta di 1100 ettari a un'ora da Pisa e da Firenze. La firma quella di TUI, l'operatore turistico tedesco più importante al mondo, che in questo evento è stato rappresentato da alcuni membri del consiglio, che hanno voluto così testimoniare il continuo impegno del gruppo in questo progetto. Sostenibilità e rispetto della tradizione hanno guidato il recupero di un borgo medievale, del suo castello e dei tanti casali, così come la completa riprogettazione di buche che già esistevano, trasformate in un moderno layout. Poi un hotel di charme dal recupero di un'antica tabaccaia, quindi una proposta di soggiorno cinque stelle con le camere de Il Castelfalfi che abbracciano dall'alto la Tenuta e il golf. Nel senso della continuità ha preso forma la Clubhouse, nuovo punto di riferimento per i soci del circolo e per chi gioca, ma anche sosta glamour e informale per tutti gli ospiti proprio al centro della Tenuta: una moderna Country House dove si è accolti da comodi divani, grandi vetrate, una terrazza verde affacciata sul campo e una cucina di alto livello. Intanto nel 2019 per Castelfalfi è arrivato il riconoscimento di Best Golf Resort, in occasione degli World Luxury Hotel Awards 2019. Già si giocava tra queste colline alla fine degli anni Settanta. Poi il nuovo corso dettato da TUI e il progetto di un moderno layout affidato agli architetti Moroder e Preißmann, che nel 2010 hanno regalato al Resort le 18 buche del Mountain Course (par 72, 6.351 metri) e, un anno dopo, le nove del Lake Course (par 37, 3.171 metri). «Del vecchio tracciato è rimasta solo la direzione di alcune buche.Abbiamo potuto spaziare su un'area di 275 ettari, con una natura molto ricca e varia che abbiamo assecondato con pochissimi movimenti terra», parole di Wilfried Moroder. Carattere forte quello del Mountain, dove si gioca sempre in vista del castello tra boschi, ulivi e vigneti; dove in un continuo saliscendi, con i piedi mai in piano, si alternano colpi di grande soddisfazione giocati dall'alto con scorci impagabili, ad altri che preoccupano quando la buca si arrampica sulla collina. Strategia e fantasia le doti da mettere nella sacca. Più dolci i pendii del Lake e più aperte le sue buche, dove è l'acqua a entrare in gioco più spesso, con i canneti che fanno da sfondo ad alcuni green. L'approccio alla cura del campo non è da meno in termini di sostenibilità a quello dell'intera Tenuta. Gestione attenta delle risorse idriche, del riciclaggio e dello sviluppo di energie rinnovabili hanno visto da subito Castelfalfi impegnato nel programma On-

the enhancement of an estate of 1100 hectares an hour from Pisa and Florence. The signature of TUI, the most important German tour operator in the world, which in this event was represented by some members of the board, who wanted to testify the continuous commitment of the group in this project. Sustainability and respect for tradition have guided the recovery of a medieval village, its castle, and many farmhouses and the complete redesign of holes that already existed transformed into a modern layout. A charming hotel in a renovated 'old tabaccaia' is then a proposal to stay five-star with the rooms at The Castelfalfi spanning from the estate and golf. A sense of continuity has taken form in the Clubhouse, a new landmark for the club members and for those who play, but also rest glamorous and casual for all guests right in the middle of the estate: a modern Country House where you are welcomed by comfortable sofas, large windows, a green terrace overlooking the field and a high standard kitchen. Meanwhile, in 2019 Castelfalfi received the recognition of Best Golf Resort, on the occasion of the World Luxury Hotel Awards 2019. They were already playing in these hills in the late seventies. Then the new course dictated by TUI and the project of a modern layout entrusted to the architects Moroder and Preißmann, who in 2010 gave the Resort the 18 holes of the Mountain Course (par 72, 6,351 meters) and, a year later, the nine of the Lake Course (par 37, 3,171 meters). « Of the old route, only the direction of some holes remains. We were able to wander over an area of 275 hectares, with a very rich and varied nature that we have supported with very few earth movements », words of Wilfried Moroder. Strong character is that of the Mountain, where you always play in sight of the castle among woods, olive trees, and vineyards; where in continuous ups and downs, with the feet never level, shots of great satisfaction alternated from above with priceless views, with others who worry when the hole climbs the hill. Strategy and imagination are the skills to put in the bag. Sweeter the slopes of the Lake and the more open its holes, where the water comes into play more often, with the reeds that form some greens' background. The care of the field is no less in terms of sustainability than that of the entire estate. Careful management of water resources, recycling, and the development of renewable energy immediately saw Castelfalfi involved in the OnCourse ® program of the Golf Environment Organization, which earned him

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the GEO CertifiedTM. This eco-label is synonymous with quality sports throughout the world. The new Club House was a wrecked cottage among the oldest of the estate, which once was the wine: today, Casale Poggionero hence the name also a valuable IGT Tuscan red wine production Biological Tenuta - he has found new life-giving guests elegant and contemporary environments, where local tradition and modern lines harmonize, with sustainable solutions and hidden technology applied above all to the efficiency of energy resources. A project curated by the General Planning architecture studio. The gaze sweeps over the holes of the Mountain Course and the greenery from the garden or lounge, with large windows that give continuity between inside and outside. Local materials and artisans have recovered Tuscanity and tradition: the tones are the warm ones of oak for the large tables to be shared, of Rapolano travertine in its natural nuances for the floors, of black Calamina iron for the bar counter. Comfortable tufted sofas alternate with designer chairs and tobacco-colored leather seats, while functional blades on the ceilings revisit the traditional wooden beams. The atmosphere is relaxed; the golfer's times and habits are respected. The open kitchen quickly serves salads where the tomato is from the Tenuta's organic garden and the free-range chicken, and the Tuscan panzanella, the spelled salad with avocado pesto, the fish tartare, and the homemade pasta. In the extensive menu, also a breakfast meant for the players, proposals for a quick lunch, but also dishes to be savored slowly. Among the 150 labels, Castelfalfi wines are the protagonists. These include IGT Poggionero, a Merlot, Cabernet Sauvignon, and Alicante blend: a unique and limited edition of the 2017 vintage is dedicated to the new Clun bhouse.

Course® della Golf Environment Organization, che gli è valso il GEO CertifiedTM, eco-etichetta che è sinonimo di sport di qualità in tutto il mondo. La nuova Club House, era un casale diroccato tra i più antichi della Tenuta, dove un tempo si faceva il vino: oggi il Casale Poggionero - da cui prende il nome anche un pregiato IGT Rosso Toscano della produzione vinicola biologica della Tenuta ha trovato nuova vita regalando agli ospiti ambienti eleganti e contemporanei, dove tradizione locale e linee moderne si armonizzano, con soluzioni sostenibili e tecnologia nascosta applicata soprattutto all'efficienza delle risorse energetiche. Un progetto curato dallo studio di architettura General Planning. Dal giardino o dalla lounge, lo sguardo spazia sulle buche del Mountain Course e sul verde, con grandi vetrate che regalano continuità tra interno ed esterno. Materiali e artigiani locali hanno recuperato toscanità e tradizione: i toni sono quelli caldi del legno di rovere per i grandi tavoli da condividere, del travertino di Rapolano nelle sue nuances naturali per i pavimenti, del ferro nero di Calamina per il bancone bar. Comodi divani capitonné si alternano a sedie di design e sedute in pelle color tabacco, mentre lame funzionali sui soffitti rivisitano le travi in legno della tradizione. L'atmosfera è rilassata, i tempi e le abitudini del golfista rispettati. La cucina a vista serve rapidamente insalate dove il pomodoro è dell'orto biologico della Tenuta e il pollo ruspante, e poi la panzanella toscana, l'insalata di farro con pesto di avocado, le tartare di pesce e le paste fatte in casa. Nel ricco menù, anche una colazione pensata per i giocatori. Proposte per un lunch veloce, ma anche piatti da assaporare lentamente. Tra le 150 etichette, protagonisti i vini di Castelfalfi. Tra questi l’IGT Poggionero, un blend Merlot, Cabernet Sauvignon e Alicante: alla nuova Clubhouse ne viene dedicata un’edizione spen ciale e limitata dell’annata 2017.


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Colophon cover by Alessandro Boscolo Agostini n. 54 anno 11 - trimestrale · ottobre 2020

direttore responsabile direttore editoriale art director direttore sezione sport relazioni esterne redazione

segreteria - abbonamenti - pubblicità hanno collaborato:

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Donato Ala, Matteo Ala, Valeria Bacco, Cristina Benedettini, Alessandro Byter, Luca Bonacini, Mariangela Bonaparte, Alessandro Boscolo Agostini, Michele Bravetti, Elisa Catozzi, Claudio Ciaccio, Davide Comelli, Fortunato D’Amico, Marco Marezza, Massimo Martino, Erika Mescalchin, Nicola Di Nunzio, Arianna Foscarini, Olivia Humer, Elisa Lanotte, Annaluce Licheri, Isabella Picicci, Giovanna Repossi, Roberto Rocco, Bailey Roulo, Denis Sandri, Maurizio Signorini, Ambrogio Trezzi, Stefania Zilio. LIS s.r.l. Viale Navigazione Interna, 51 35129 Padova

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nº 54 - ottobre 2020

Lis edizioni · trimestrale · anno 11 - nº 54 - ottobre 2020· € 15,00 · $ 30,00

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