Livein 35 CONTEMPORARY ART

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EDITORIAL

editoriale Contemporary Art. Everything and nothing, the concept of art and, above all, contemporary art is constantly changing between who is brilliant and exciting works or installations by emerging artists and those who say the classic phrase: "What we want, even i can do...". Very true indeed, anyone with a canvas and a razor blade would know make a cut but that would not make that canvas ruined a work of Fontana. The "I do too," as it does not explain the "... and how come you have not done years ago?". Once it was easy, it was a beautiful work of art, if it was a portrait was like, seemed real, now the criteria are very different. This field is always dangerous to move with statements, I have my idea: that art must tend to beauty and convey an emotion. It follows that a work that excites me, pua leave another totally indifferent, or worse, irritated. So the concept of art is subjective, even if the world there are critics, curators, auction houses, surely most of us understand the work and its value, not only in the economic sense. In this issue, as we always do, we tried to give a glimpse of this world, we interviewed critics, told artists and expressed opinions. The aim, as always, is to give you some more elements to make your own opinion. Enjoy the reading.

Contemporary Art. Tutto e niente, il concetto di arte e, soprattutto di arte contemporanea è in continua evoluzione tra chi trova geniali ed emozionanti opere o installazioni di artisti emergenti e chi dice la classica frase: “Che ci vuole, lo so fare anch’io...”. Verissimo del resto, chiunque con una tela ed una lametta saprebbe fare un taglio ma questo non farebbe di quella tela rovinata un’ opera di Fontana. Il “so farlo anch’io” per quanto vero non spiega il “... e come mai non lo hai fatto anni fa?”. Una volta era facile, un’ opera d’arte era bella, se era un ritratto era somigliante, sembrava vero, ora i criteri sono molto diversi. In questo campo è sempre pericoloso muoversi con affermazioni, io ho una mia idea e cioè che l’arte deve tendere al bello e trasmettere un’emozione. Ne consegue che un’ opera che mi emoziona, può lasciare un altro totalmente indifferente o, peggio, irritato. Quindi il concetto di arte è soggettivo, anche se al mondo esistono critici, curatori, case d’asta che, sicuramente più di noi capiscono l’opera ed il suo valore, non in senso solo economico. In questo numero, come cerchiamo sempre di fare, abbiamo tentato di dare uno spaccato su questo mondo, abbiamo intervistato critici, raccontato artisti ed espresso opinioni. Lo scopo, come sempre, è quello di darvi qualche elemento in più per farvi una vostra opinione. Buona lettura. Matteo Tornielli

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Contemporary Art Contemporary Art Il rigore di un genio visionario Street Art; “Il lato Vivo delle cose” Chiamateli pezzi unici Riflessioni contemporanee Gallery in New York Claudia La Bianca Innovation consultant Un dialogo tra Mao e Michelangelo

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Men’s Code 58 62 64 68 72 74

Uno “Stradivari” per Powertender! British Day 2016 TownHouse Galleria Quando la perfezione è un dato certo Ritorna il Medioevo in Alto Adige Luoghi per vivere

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Coco&Co 78 82 84 88

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L’Amadea Spa L’arte camaleontica della moda Habanero, il sogno Il “Re” della comunicazione

Gourmet L’Amarone Tedeschi Enologia creativa Sparkling, Spirits and Cigar Uliassi, questione di famiglia Amando il Montepulciano d’Abruzzo Lume, il genio è tornato #Ispeakitaly La storia della torta Barozzi e dei Gollini

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Cigar Room 122 126 132 134

Caveau, la Cigar Room Matelica, casa dolce casa... Puro Habano Night Il tempio del fumatore

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Glenmorangie, the spirit of the Open Sardinia Food Awards In City Golf conquista il centro di Merano Golfitaliano Kel 12 Cup IGTM, unico motore del Golf mondiale Golf USA


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N . Y. EDITORIAL

From New York Hello there! It has been a blessed summer season so far. A very nice weather throughout July and August has given the chance to both Newyorkers and visitors to really enjoy the city outdoor and the many many events over the five boroughs. One of the most important and spectacular event that takes place in the Big Apple during summer is for sure “The Bushwick Collective”, the biggest and most international open air art collection in the world. Every year for the fourth year now, in June, in the colorful, mixed, alternative and avant-garde Brooklyn neighborhood, thanks to the inspiration and effort of the local native Italian-American Joe Ficalora, graffiti artists from all over the world gather in Bushwick to give life to this incredible creative experience, at the end of which the whole neighborhood is covered with new graffiti until the next year. In this issue our contributor Viola Vivi strolled around those streets and returned with an amazing report. July and August are also the time of the well renewed attraction “Shakespeare in the Park”, a series of play of the Bald that take place mostly in the amazing and suggestive context of Central Park, as well as the cherished “Harlem Week”, a month-long celebration of African-American culture and history that includes performances, tributes, films, fashion, a children’s festival, sports events and a street fair, and the picturesque “The Giglio Feast of Saint Antonio” that celebrates Italian food, culture, religion, and tradition. At the end of the celebrations, a platform holding a 12-piece band and 80foot statue is carried through the streets of East Harlem. For gluttons and food lovers it’s also the time of NYC Restaurant Week, the event where more than 300 restaurants around the city offer a special deal on a 3-course lunch or dinner. In the meanwhile, Republicans and Democrats have designated their candidates for the Presidency: it’s going to be Hillary Clinton vs Donald Trump, and it’s going to be a long journey until November. And we will be here, to tell you everything about it!

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Eilà! Fino ad ora è stata un'estate molto fortunata. Il bel tempo per tutto luglio e agosto ha dato la possibilità, sia ai Newyorchesi che ai visitatori, di divertirsi ai moltissimi eventi sparsi per tutta la città. Uno dei più importanti e spettacolari eventi che hanno luogo nella grande mela è stato sicuramente il "Bushwick Collective", la più grande ed internazionale collezione di arte all'aperto nel mondo. Ogni anno, e per il quarto anno di fila, a giugno, il colorato, alternativo e avanguardistico quartiere di Brooklyn, grazie all'ispirazione e allo sforzo del residente nativo locale "italo-americano" Joe Ficalora, artisti da tutto il mondo si riuniscono a Bushwick per dare vita a questa incredibile esperienza creativa, alla fine della quale l'intero quartiere sarà ricoperto di nuovi graffiti fino all'anno successivo. In questo numero la nostra collaboratrice Viola Vivi si è persa facendo un giro per quelle strade ed è ritornata con un magnifico reportage. Luglio e agosto sono anche il periodo della famosa attrazione "Shakespeare nel parco", una serie di opere del Bardo che sono interpretate nella straordinaria e suggestiva cornice di Central Park, così come la sentita Harlem Week, una celebrazione lunga un mese relativamente alla cultura afro-americana e alla sua storia, che include esibizioni, tributi, film, moda, eventi sportivi e una fiera di paese, e la pittoresca "Festa del Giglio di Sant'Antonio" che celebra il cibo, la cultura , la religione, e la tradizione italiana. Al termine delle celebrazioni, una piattaforma che sostiene una statua di circa 40 metri posta su una base che ospita una banda di 12 elementi viene trasportata per le strade di Est Harlem. Per i golosi e gli amanti del cibo è anche tempo di NYC RESTAURANT Week, l'evento dove più di 300 ristoranti intorno alla città presentano un'offerta speciale per un pasto di 3 portate per pranzo o cena. Nel frattempo, Repubblicani e Democratici hanno designato i loro candidati per la Presidenza: sarà una gara tra Hillary Clinton e Donald Trump, e sarà un lungo viaggio fino a novembre. E noi saremo qui, per raccontarvi tutto! Joseph Ralph Fraia


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JEWELRY

Soprana, la storia dell’orologeria Italiana And 'in San Giovanni Ilarione, province of Verona but diocese of Vicenza, with roots of Gates. The Veronese village, in fact in 1895 gave birth to Alfred John Gates. Just fifteen he emigrated in Varese going to learn the secrets of watchmaking. These were years in which dominates the pocket watch with a lot of chain that enhances the value; exclusivity which, however, must begin to deal with the appearance of the wristwatch competitor. We are on the eve of World War I, encouraged by his family, the young Alfredo part of Buenos Aires. Thanks to its particular technique in the processing of thin watches glasses, is appreciated and makes a small fortune. When he returned to Italy Alfredo it is overwhelmed by the crisis of '29 event that has devastated the entire peninsula. With the outbreak of the second world war all about Alfredo tip Valdagno; the Marzotto accounts create new job prospects and he starts right from this country with the insight and capabilities that had marked. The son Adolfo, learned the art of watchmaking by his father, he graduated in 1946 in Florence and optical with his brothers Roberto and Edward open a new watch. Ten years later reveal the famous Marangoni jewelry Vicenza. The location is strategic, is in the vaults of the Palladian Basilica, in the side of the square Palladio. In a short time they become the protagonists in watchmaking, gold jewelry and optics, as well as a reference point for all passionate collectors of antique clocks. His son Stefano follows in the footsteps of his father, who graduated in Milan watchmaker, he began a fruitful collaboration with the family by detecting not only the Bersani jewelry, but restoring and opening the first Pendoleria Gates. In 2001 Stefano restores the clock Bissara Tower in Piazza dei Signori and 2003 detects and incorporates, the current headquarters, watchmaking Zanetti. Another acquisition in 2006 with "Treasure Chest" in 2008 entrusts management to his two sons John and Matthew, the latter watchmaker who graduated in the prestigious school of WOSTEP in Neuchatel in Switzerland. "The customer is our most valuable asset" used to say Alfonso, a belief that still repeat pride in the company. The Gates family is sensitive to the cultural heritage so that organizes public events, exhibitions and publications related to watchmaking and the old jewel, last in the series "Renaissance Clocks between power and prestige" Diocesan Museum in Vicenza, 10/18/2015 - 14/02/2016

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E’ a San Giovanni Ilarione, provincia di Verona ma diocesi di Vicenza, che affondano le radici dei Soprana. Il paesino veronese, infatti nel 1895 ha dato i natali ad Alfredo Giovanni Soprana. Appena quindicenne emigra a Varese andando ad apprendere i segreti dell’orologeria. Sono anni in cui domina l’orologio da taschino con tanto di catenella che ne impreziosisce il valore; un’esclusività che deve però cominciare a fare i conti con la comparsa del concorrente orologio da polso. Siamo alla vigilia del primo conflitto mondiale, incoraggiato dalla famiglia, il giovane Alfredo parte per Buenos Aires. Grazie ad una sua particolare tecnica nella lavorazione dei sottili vetri degli orologi, si fa apprezzare e realizza un piccola fortuna. Quando rientra in Italia Alfredo viene travolto dalla crisi del ’29 evento che ha messo in ginocchio tutta la penisola. Con lo scoppio della secondo conflitto mondiale Alfredo punta tutto su Valdagno; i conti Marzotto creano nuove prospettive di lavoro e lui riparte proprio da questo paese con l’intuito e le capacità che l’avevano contraddistinto. Il figlio Adolfo, appreso l’arte orologiaia dal padre , si diploma nel 1946 ottico a Firenze e insieme ai fratelli Roberto ed Edoardo aprono una nuova orologeria. Dieci anni dopo rivelano la rinomata gioielleria Marangoni di Vicenza. La posizione è strategica, è sotto le volte della Basilica Palladiana, nel lato della piazzetta Palladio. In breve tempo diventano i protagonisti nel campo dell’orologeria, oreficeria, gioielleria e ottica, nonché punto di riferimento per tutti gli appassionati collezionisti di orologi antichi. Il figlio Stefano segue le orme del padre, diplomatosi a Milano in orologiaio, inizia una proficua collaborazione con la famiglia rilevando non solo la gioielleria Bersani, ma restaurando ed aprendo la prima Pendoleria Soprana. Nel 2001 Stefano restaura l’orologio della Torre Bissara in piazza dei Signori e nel 2003 rileva e ingloba, all’attuale sede, l’orologeria Zanetti. Altra acquisizione nel 2006 con “lo Scrigno” che nel 2008 affida in gestione ai due figli Giovanni e Matteo, quest’ultimo orologiaio diplomatosi nella prestigiosa scuola di Wostep a Neuchatel in Svizzera. “Il cliente è il nostro bene più prezioso” soleva ripetere Alfonso, un credo che ancora oggi ripetono fieri in azienda. La famiglia Soprana è sensibile alla conservazione dei beni culturali tanto che organizza eventi pubblici, mostre e pubblicazioni legate all’orologeria e al gioiello antico, ultimo della serie “Orologi rinascimentali tra potere e prestigio“ Museo Diocesano di Vicenza, 18/10/2015 – 14/02/2016 Stefania Zilio


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DESIGN

La scatola vuota In United States the Presidential Election has entered in its first “hot” session. Indeed, we are on a transitory stage, from “on the road” meetings, after months of travelling from State to State to speak to their delegates, to the long awaited National Convention of the two parties. As per tradition, the Republican convention is the first in line to host this gathering of ultra-loyal voters that this year will take place in Cleveland, Ohio. What the heck all this has to do about design, you might be wondering. Well, it is worth to underline that to set up the arena where this event takes place, which lasts only three days, each party spends an astronomical amount of money to set up the stage in a truly memorable way both for those lucky enough to attend the show in person ad those who will watch it from their couch. On the Republican side the responsibility to coordinate and design this stage was given to the Party CEO Jeff Larson who, reached by media, has stated “There’s a lot that goes into this, many things going on at the same time.”. In numbers: one month to put in place all the adjustments to the Quick Loan Arena, 12 camera operators spots, 1,200 pounds of confetti, 636 LED screens combined as one, 875 seats removed to build up the stage, 2,472 seats for attendance and, above all 125,000 balloons! According to rumors tons of dollars were spent for the whole thing. Somebody says around 60 million dollar, but nobody will ever know the truth. Will attend the Convention, besides politicians and delegates, the music bands Kid Rock and Lynyrd Skynyrd, priests, prestigious families and, the most awaited guest of the night, Donald Trump. About the design at the Republican Convention Trump says :”I will bring Showbiz in this year”, and speaking about previous conventions he says: ”the one in 2012 was one of the most boring I had ever seen”. Maybe you remember it because in that occasion Clint Eastwood started to talk to an empty chair, or to an imaginary friend. That stage, at that time, was designed by the multi Emmy-award winner, Jim Fenhagen, who ironically was in Cleveland while Trump were making those statements. Fenhagen doesn’t blink an eye and in a very professional way stresses out that each convention must be tailor made around the presidential nominee who is asked to represent the Party. In 2012 Fenhagen designed two completely different stages, customized for each candidate. His only regret? He didn’t see coming what Eastwood did and couldn’t provide proper illumination to the chair. What can we tell more if not that all this “showbiz” hides indeed a harsh truth. The national convention is like a box, a gift to the public, but even if embellished and well-organized, the most important attribute could be lacking, the content. Nobody likes to receive an empty box.

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Negli Stati Uniti d’America siamo nella prima fase ‘calda’ delle campagne elettorali. E’ in realtà un periodo di passaggio dai comizi ‘on the road’, dopo mesi di viaggi per i delegati da stato a stato, al tanto atteso convegno dei due partiti. Come vuole la tradizione sono i repubblicani i primi in fila a sostenere questo raduno dei fedelissimi che quest’anno hanno optato per la città di Cleavland, nell’Ohio. In tutto questo cosa centra il design vi starete chiedendo. Inutile dire che per preparare lo stadio dove avviene questo evento, che dura solo tre giorni, i partiti investono cifre astronomiche per rendere il palco una cosa memorabile per chi ha la fortuna poter presenziare ma anche per chi da casa si guarda lo spettacolo seduti comodamente sul divano. Per i repubblicani la responsabilità di coordinare e disegnare questo palco è ricaduto sull’AD del partito Jeff Larson il quale dice ai media, “ci sono una moltitudine di cose che avvengono contemporaneamente in questi eventi, c’è tanta carne al fuoco”. Tradotto in cifre e numeri; un mese per realizzare le modifiche al Quicken Loans Arena, 12 postazioni per cameramen, 500kg di coriandoli, 636 pannelli LED che creano un gigante schermo, 875 sedute rimosse per far spazio al palco, 2472 posti a sedere ma soprattutto 125 mila palloncini! Per entrare nei milioni allora bisogna parlare di dollari. Si vocifera sessanta ma la cifra ufficiale non si saprà mai. Alla convention parteciperanno, oltre ai delegati e politici, i gruppi musicali Kid Rock e Lynyrd Skynyrd, preti, famiglie autorevoli e il più atteso di tutti, Donald Trump. Trump dice riguardo il design della convention, “io porterò lo showbiz quest’anno”, e parlando dei convegni precedenti dice, “quello del 2012 è stato uno dei più noiosi che abbia mai visto”. Forse vi ricorderete quel convegno perché Clint Eastwood si è messo a parlare con una sedia, vuota, o forse con un amico immaginario. Quel palco, allora, era stato disegnato dal plurivincitore di svariati Emmy, Jim Fenhagen, il quale ironicamente si trova a Cleveland proprio durante questa dichiarazione di Trump. Fenhagen non fa una piega e commenta in modo molto professionale che ogni ‘convention’ va disegnata come un abito intorno al politico nominato a rappresentare il partito. Nel 2012 Fenhagen aveva disegnato due set completamente diversi e personalizzati per entrami i candidati dell’epoca. L’unico suo rammarico? Non aver anticipato la mossa di Eastwood con una illuminazione dedicata alla sedia! Cosa possiamo aggiungere se non pensare che forse tutto questo “showbiz” in realtà nasconde una verità molto più difficile da digerire. Il convegno e’ un po’ come una scatola, un regalo al pubblico, per quanto ben ornata e organizzata potrebbe mancare la cosa che più importa, il contenuto. A nessuno piace ricevere in regalo una scatola vuota. Alessandro Byther da New York


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CELEBRITIES

Genio… o sregolatezza? A life among scores that of Giovanni Allevi, the Italian pianist and composer who became famous for being able to bring the public closer to the genre of classical music. Today it is considered by many one of the greatest composers of the international scene. Growing up in Ascoli Piceno, he began studying self-taught piano at the age of only four years. In 1990 he graduated from the Conservatory Francesco Morlacchi and then follows a second diploma in composition at the Milan Conservatory. With the ambition to devote himself to music as a professional, in 1997 he decides to collect at first called his piano production. The work comes to hand to the singer Lorenzo Jovanotti who, intravedendone a real talent, published with his label "Soleluna" together with the "Universal Italy". With the next album "Compositions" (2003) the young Allevi begins to get noticed by the general public and critics, who appreciates particularly for innovation and freshness of his compositional output. The real breakthrough, however, came in 2005 with the release of "No concept", an album that, in a short time, won the gold disc and platinum, which is followed by "Joy" (2006) in turn winner three platinum and with which marks the milestone of 250,000 copies sold. Defined the Enfant Terrible of contemporary classical music, Allevi comes early to tread the most important international stages bringing its pop-classical music around the world. The large television and commercial success, however, also raises controversy and bad reviews from many professionals who, attributing his success just a clever marketing operation, define its banal music and too watered down. In the face of such criticism, however, the young composer and pianist is not flustered, still continues to move forward on his way, probably comforted by incontestable sold-out registered at his concerts.

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Una vita tra gli spartiti quella di Giovanni Allevi, il pianista e compositore italiano divenuto famoso per essere riuscito ad avvicinare il grande pubblico al genere della musica classica. Oggi è considerato da molti uno dei maggiori compositori del panorama internazionale. Cresciuto ad Ascoli Piceno, inizia a studiare pianoforte da autodidatta all’età di soli quattro anni. Nel 1990 si diploma al Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia e, successivamente, consegue un secondo diploma in composizione al Conservatorio di Milano. Con l’ambizione di dedicarsi alla musica da professionista, nel 1997 decide di raccogliere in un primo cd la propria produzione pianistica. Il lavoro giunge sottomano al cantautore Lorenzo Jovanotti il quale, intravedendone un reale talento, lo edita con la sua etichetta “Soleluna” assieme alla “Universal Italia”. Con il successivo album “Composizioni” (2003) il giovane Allevi inizia a farsi notare dal grande pubblico e dalla critica, che lo apprezza particolarmente per l’innovazione e la freschezza della sua produzione compositiva. La vera svolta arriva però nel 2005 con l’uscita di “No concept”, album che, in poco tempo, si aggiudica il Disco d’oro e di platino, a cui fa seguito “Joy” (2006) a sua volta vincitore di tre dischi di platino e con cui segna l’importante traguardo di 250 mila copie vendute. Definito l’Enfant Terrible della musica classica contemporanea, Allevi arriva presto a calcare i più importanti palcoscenici internazionali portando la sua musica pop-classicheggiante in giro per il mondo. Il grande successo televisivo e commerciale suscita tuttavia anche diverse polemiche e giudizi negativi da parte di molti addetti ai lavori che, attribuendo il suo successo solo a un'abile operazione di marketing, definiscono la sua musica banale e troppo edulcorata. Di fronte a tali critiche però il giovane compositore e pianista non si scompone, continua tutt’oggi ad andare avanti per la sua strada, probabilmente consolato dagli incontestabili sold-out registrati ai suoi concerti. Marco Di Carlo - www.marcommunication.com


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ARCHITECTURE

Christo, The Floating Piers You will walk on water, better if you come without shoes. So Christo, the artist Land art. That is, the floating bridge on Lake Iseo. 70,000 square meters of yellow-orange fabric, 200,000 cubic polyethylene to achieve the floating docks; three kilometers in length for a width of 16 meters. And all this because? One day the Bulgarian-American artist said: I like to entertain people, make them feel emotions, wonder ...... Montisola. Everything still revolves around water. Fishermen, boat builders. fishy smell. Which is still caught with naecc, old boats tapered shape. The navy, blue-green. And nearby, the vineyards of Franciacorta. Between 1972 and 1976 plan and perhaps they perform the most amazing work: Running Fence. Big black nylon tarps hung from a steel cable, 40 kilometers long, laid in a continuous fence, cutting depth and quiet of the countryside in California. As a modern Wall of China. And the wind that fills this endless moving belt as a giant serpent that emits incomprehensible sounds. And only a few days! Floating Piers. Living the "temporary nature" of a fact unique, unrepeatable. That is walking on a something that never had existed before and will never exist afterwards. So, just for a moment. You can hear the water: the artificial towel lies on the waves and jumps. So suddenly. Moves, coma the Running Fence white sheets blowing in the wind. In the time of art massification, commodification and consumption of art, where it counts be more than understanding, like the sense of lightness of this work, the desire to entertain people for free and without asking big questions, such as. whether this is art or not? And if that served to awaken appreciation for this enchanted place, so be it. After disassembly, and recycling of used materials, nothing remains .... Christo: remain in your hearts. Forever.

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Camminerete sulle acque, meglio se verrete senza scarpe. Così Christo, artista della Land Art. Ovvero, il ponte galleggiante sul lago d'Iseo. 70.000 metri quadrati di tessuto giallo-arancione, 200.000 cubi di polietilene per realizzare i pontili galleggianti; tre kilometri di lunghezza per una larghezza di 16 metri. E tutto questo perché? Un giorno l'artista bulgaro-americano ha detto: mi piace far divertire la gente, fare sentire loro emozioni, stupore...... Montisola. Tutto gira ancora attorno all'acqua. Pescatori, costruttori di barche. Odore di pesce. Che viene ancora pescato con i naecc, vecchie imbarcazioni di forma affusolata. La marina, verdeblu. E vicini, i vigneti della Franciacorta. Tra il 1972 e il 1976 progettano e realizzano forse l'opera più sorprendente: Running Fence. Grandi teloni di nylon bianco appesi a un cavo d'acciaio, lunghi 40 kilometri, stesi in una recinzione continua, a tagliare la profondità e i silenzi della campagna californiana. Come una moderna Muraglia Cinese. E il vento che gonfia questo interminabile nastro muovendolo come un gigantesco serpente che emette suoni incomprensibili. E solo per pochi giorni! Floating Piers. Vivere la “temporaneità” di un fatto unico, non ripetibile. Cioè camminare su un qualcosa che mai era esistito prima e che mai esisterà dopo. Così, solo per un momento. Si sente l'acqua: il telo artificiale si adagia sulle onde e sobbalza. Così, all'improvviso. Si muove, coma i teli bianchi di Running Fence mossi dal vento. Nel tempo della massificazione dell'arte, della mercificazione e consumo dell'arte, dove conta esserci più che capire, piace il senso di leggerezza di questa opera, il desiderio di divertire la gente gratuitamente e senza porsi grandi domande, come ad es. se questa è arte o no? E se ciò è servito a risvegliare l'apprezzamento per questo luogo incantato, ben venga. Dopo lo smontaggio, e il riciclaggio dei materiali usati, non resta niente.... Christo: resterà nei vostri cuori. Per sempre. Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com


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CHINA TALKS

L'ironia della Grande Montagna Strolling around the streets of Suzhou I saw the advertisement of a CCTV Chinese language school, government broadcasting channel. Anything new, a slightly yellowed and very faded billboard on the sides of a library entrance. A young western guy, blond hair, super blue eyes and shiny smile, proudly shows me the cassette set dressed up in traditional Chinese dresses. He is not a nobody, and he is easily recognized by any Chinese: Dashan! Notwithstanding a few years passed since he hosted Chinese language courses on TV, Canadian Mark Roswell still is e probably will be the most famous westerner in China. As a Hollywood star, to whatever city he goes, people stop him in the street to take selfies with him. The young Canadian, has become a superstar in China after his appearance on a TV show back in 1988, when he was re-named Dashan, i.e. “Big . Mountain”. A nickname comparable to Billy Bob from America countryside. During late ’80, when he was studying at the University of Beijing, some TV producers were looking for a foreigner with an excellent mandarin. And you must admit that his Chinese has been remarkable ever since. He was hired to impersonate a countryman on a gag during the traditional late night TV show hosted for Chinese New Year’s Eve. That night 550 million people watched Mark Roswell. In that very moment Dashan was born. Since then, he has become more and more affectionate to the “Reign of the Midland” through an extraordinary lasting carrier. He has hosted and has appeared in a countless number of Chinese TV shows and historical dramas, embellished billboards and sponsoring a wide range of products in China. Using those great skills that have allowed him to consolidate his fame, over the last years he is touring throughout China presenting Stand-up comedy shows. His goal is to experiment something new in that territory. The irreverent one man show character he is currently presenting is far from the one Chinese public (who often confuses it as a talk show) was used to. In the current show sarcastic jokes play the main role. Used to perform in front of thousands of people, now he looks for small clubs where he can perform sticking to the best tradition of stand-up comedy. And the Chinese approved it. At the age of 50 Dashan has re-invented himself, pulling out new cards from his sleeves and an unlimited will to experiment. Not only for years he has been a cultural bridge between two worlds, but today unveils to Chinese themselves how much ironic they can be. A suggestion: if you go to China – as many are doing in these days – do not miss his show. It is in Chinese, but laughs from the person seating next to you will be contagious.

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Passeggiando per le vie di Suzhou mi è capitato di vedere la pubblicità di un corso di cinese della CCTV, la televisione di stato. Nulla di nuovo, un cartellone un pò ingiallito e molto pallido ai lati dell'ingresso di una libreria. Un giovane occidentale, con ciuffo biondo, occhi azzurissimi e sorriso smagliante, orgogliosamente presenta il set di cassette indossando abiti cinesi. Non è una persona qualunque, ma facilmente riconoscibile per qualsiasi cinese: Dashan! Nonostante siano passati un pò di anni da quando teneva dei corsi di cinese alla televisione, il canadese Mark Roswell rimane il primo e forse più famoso occidentale in Cina. Al pari di una star di Hollywood, le richieste di selfie con lui sono inevitabili quando si aggira per le le strade di qualsiasi città cinese. Il giovane canadese è diventato una vera e propria superstar in Cina dopo la sua comparsa in una trasmissione televisiva nel 1988, quando prende in nome cinese di Dashan, ossia: "grande montagna". Qualcosa di analogo al Billy Bob delle campagne americane. Alla fine degli anni Ottanta, quando studiava all'Università di Pechino alcuni produttori televisivi si aggiravano per l'università alla ricerca di uno straniero con ottimo mandarino. E bisogna ammettere che il suo cinese è da sempre rimarchevole. Viene scelto per interpretare un contadino in una gag durante il tradizionale spettacolo televisivo serale per festeggiare il Capodanno cinese. Quella sera Mark Roswell viene visto da ben 550 milioni di persone. In quel momento Dashan è nato. Da allora, ha tessuto il suo affetto per il Regno di Mezzo attraverso una carriera straordinariamente di lunga durata. Ha ospitato ed è apparso in innumerevoli spettacoli televisivi cinesi e drammi storici, abbellito cartelloni e ha commercializzato una vasta gamma di prodotti in Cina. Dimostrando le grandi capacità che gli hanno permesso di consolidare la sua fama, negli ultimi anni gira la Cina con spettacoli di stand-up comedy. Il suo obiettivo è quello di sperimentare qualcosa di nuovo su questo territorio. Il tipo di one man show beffardo che propone è molto diverso da quello ai quale è abituato il pubblico cinese, che spesso confonde questo tipo di spettacolo semplicemente con un talk show. In questo caso la presa in giro marcatamente sarcastica la fa da padrone. Abituato ad esibirsi difronte a migliaia di persone, adesso cerca piccoli locali dove esibirsi rispettando la migliore tradizione della stand-up comedy. E i cinesi ne convalidano la scelta. Dashan, a 50 anni si sa reinventare, mostrando nuove carte nella sua manica e una voglia inesauribile di sperimentare. Non solo per anni è stato un ponte culturale tra due mondi, oggi fa scoprire ai cinesi stessi quando possano e sappiano essere ironici. Un consiglio: chi va in Cina - ed oggi sono in molti- non si perda il suo spettacolo. Certo è tutto in cinese, ma le risate del vicino sono contagiose comunque. Pier Giorgio Giraudo - pg.giraudo@gmail.com


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GAMES

Scaccomatto On Wikipedia under the Leonardo Da Vinci heading reads: "Men of genius and universal talent of the Renaissance, embodied the spirit of his age. It deals with architecture and sculpture, he was a draftsman, treatises, set designer, anatomist, musician, designer and inventor. " Up to here nothing new of course. But perhaps not everyone knows that Leonardo had a very important role in the evolution of the game of chess. To put emphasis on this curious aspect of the life of Leonardo da Vinci is the exhibition of Franco Rocco "La Via Geometric. From Leonardo to Chess Checkmate "(September 8 to 30 Exhibition space PwC Milan). starting point the new edition of the book written by Franco Rocco, a professional architect and expert on the history of chess, "Leonardo and Luca Pacioli. Evidence, "which begins with a thorough analysis of the preparatory work manuscript ever found De Ludo Scachorum Schifanoia or the famous mathematician Fra Luca Pacioli. Dated between 1497 and 1508 and found in Gorizia in 2006, the draft presents incontrovertible data of the participation of Leonardo for its completion. From looking unreleased pieces represented on the manuscript than those of other contemporary documents. In particular, writes Franco Rocco, in the ancient treaties the position of the pieces on the chessboard were indicated by their names or figures only hinted at little more than ideograms, while in the manuscript pacioliano on the chessboard are represented by real pieces from each other forms clearly distinguishable and characterized by perfect proportions, refined pieces, a smart designer ever seen before. Franco Rocco also shows that of the 114 chess problems presented in the manuscript the Genie Supper he has illustrated 58, of which as many as 24 unpublished, devising for the manuscript, all to play with the new rules "on the rabiosa", or rules still in use with the queen able to move on the board in any direction. The Milanese exhibition also presents Checkmate, fascinating chess game designed by Franco Rocconel which blacks pieces in bronze and the silver bronze white pieces can be reassembled according to a strict pattern of joints in two cubes that enclose all 32 of the game pieces. The exhibition is finally enhanced by a video section that, in virtual reality, presents the meticulous research work on De Ludo Scachorum, the scomponimento Scaccomatto the cube, and another work by Franco Rocco, La Via Colombo, sphere composed of thirty-seven woodwork and bronze that can be opened and disassembled being guided by symbols engraved on its surface as penetrating through a maze.

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Su Wikipedia sotto la voce Leonardo da Vinci si legge: “Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, incarnò lo spirito della sua epoca. Si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore”. Fino a qui niente di nuovo naturalmente. Ma forse non tutti sanno che Leonardo ha avuto un ruolo importantissimo anche nell’evoluzione del gioco degli scacchi. A mettere l’accento su questo aspetto curioso della vita di Leonardo da Vinci è la mostra di Franco Rocco “La Via Geometrica. Da Scaccomatto agli Scacchi di Leonardo” (8-30 settembre Spazio espositivo PwC Milano). Punto di partenza la riedizione del libro scritto dallo stesso Franco Rocco, architetto di professione e conoscitore della storia degli scacchi, “Leonardo e Luca Pacioli. L’evidenza”, che parte da una approfondita analisi del manoscritto preparatorio dell’opera mai ritrovata De Ludo Scachorum o Schifanoia del famoso matematico Frà Luca Pacioli. Databile fra il 1497 e il 1508, e ritrovata a Gorizia nel 2006, la minuta presenta dati incontrovertibili della partecipazione di Leonardo alla sua stesura. A partire dall’aspetto inedito dei pezzi rappresentati sul manoscritto rispetto a quelli su altri documenti dell’epoca. In particolare, scrive Franco Rocco, negli antichi trattati le posizione dei pezzi sulle scacchiere erano indicate con il loro nome o con figure soltanto accennate poco più che ideogrammi, mentre nel manoscritto pacioliano sulle scacchiere sono rappresentati pezzi veri dalle forme chiaramente distinguibili le une dalle altre e caratterizzate da proporzioni perfette, pezzi raffinati, di un design ricercato ed elegante mai visto prima. Inoltre Franco Rocco dimostra come, dei 114 problemi scacchistici presentati nel manoscritto, il Genio Vinciano ne abbia illustrati 58, dei quali ben 24 inediti, inventanti per il manoscritto, tutti da giocare con le nuove regole “a la rabiosa”, ovvero le regole ancora oggi in uso con la regina in grado di muoversi sulla scacchiera in ogni direzione. L’esposizione milanese presenta anche Scaccomatto, affascinante gioco di scacchi ideato da Franco Rocco nel quale i pezzi neri in bronzo e i pezzi bianchi in bronzo argentato possono essere ricomposti secondo uno schema rigoroso di incastri in due cubi che racchiudono tutte le 32 pedine del gioco. La mostra è arricchita infine da una sezione video che, in realtà virtuale, presenta il minuzioso lavoro di ricerca sul De Ludo Scachorum, lo scomponimento del cubo Scaccomatto, e un’altra opera di Franco Rocco, La Via di Colombo, sfera composta da trentasette parti in legno e bronzo che può essere aperta e smontata lasciandosi guidare dalla simbologia incisa sulla sua superficie come addentrandosi in un labirinto. Vittoria Fabris


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EVENTS

Future Vintager Festival Future Vintage Festival presents the opening concert edition 2016, in the exclusive and prestigious setting of Pedrocchi Cafe, unmistakable symbol of the city of Padua. For this seventh edition, the festival presents the TIROMANCINO, concert open to the public and citizenship. After Giuliano Palma and Morgan is the turn of Tiromancino. An acoustic set that will trace the greatest hits of Federico Zampaglione, to the songs of the new album In the breath of the world, which contains the single Small miracles, on top of all the charts and the radio broadcast in Italian. After 11 studio albums, soundtracks of films, numerous collaborations and after writing several songs for artists such as Eros Ramazzotti, Noemi, Almamegretta and Alessandra Amoroso, the Roman composer and songwriter is back with his new more contemporary hard , contaminated and full of trials. A pleasant mixture of influences, ethnic and electronic sounds, that create pop pieces with a strong classicalcontemporary identity. Opening the evening will be the show for Showtime Studio with Mike and Ricky, dancers and choreographers of the official X Factor talent. The backdrop to the performance will be the charming and prestigious setting of Pedrocchi Cafe, the coffee "without doors" symbol of the history and culture of the city of Padua, the architect Giuseppe Jappelli. And after this beautiful evening opens the Vintage Festival throughout the city at the Cultural Center San Gaetano.

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Future Vintage Festival presenta il concerto inaugurale dell’edizione 2016, nell’esclusiva e prestigiosa cornice del Caffè Pedrocchi, simbolo inconfondibile della città di Padova. Per questa settima edizione il Festival presenta i TIROMANCINO, concerto aperto al pubblico e alla cittadinanza. Dopo Giuliano Palma e Morgan è la volta dei Tiromancino. Un set in acustico che ripercorrerà i più grandi successi di Federico Zampaglione, fino ai brani del nuovo album Nel respiro del mondo, che contiene il singolo Piccoli miracoli, in cima a tutte le chart e il più trasmesso nelle radio italiane. Dopo 11 album in studio, le colonne sonore in film d’autore, le numerose collaborazioni e dopo aver scritto molte canzoni per artisti come Eros Ramazzotti, Noemi, Almamegretta e Alessandra Amoroso, il cantautore e compositore romano torna con il suo nuovo disco più contemporaneo, contaminato e pieno di sperimentazioni. Una piacevole mescolanza di influenze, sonorità etniche ed elettroniche, che danno vita a dei pezzi pop con una forte identità classico-contemporanea. Ad aprire la serata sarà lo spettacolo di Showtime Studio con Mike e Ricky, ballerini e coreografi ufficiali del talent X Factor. A fare da sfondo alla performance sarà la suggestiva e prestigiosa cornice del Caffè Pedrocchi, il caffè “senza porte” simbolo della storia e della cultura della città di Padova, opera dell’architetto Giuseppe Jappelli. E dopo questa bellissima serata si apre il Vintage Festival in tutta la città presso il Centro Culturale San Gaetano. Alessandra Ferri de Lazara


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ART

Petia Ivanova

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The calendar of cultural events continues at a sustained pace in

Continua a ritmo sostenuto il calendario degli eventi dedicati alla cul-

the prestigious Padua headuarters of Banca Mediolanum.

tura, ospitati negli spazi della prestigiosa sede padovana di Banca

Many visitors participated in a new event by emerging artist Petia

Mediolanum. Nella magica atmosfera di Casa Mediolanum in molti,

Ivanovna in the magical atmosphere of Casa Mediolanum.

lunedì 4 luglio, hanno vissuto un’altra esperienza con una artista emer-

The encounter was presented by Professor Giorgio Grasso with his

gente dei nostri tempi Petia Ivanova.

usual amiable brilliance.

L’incontro è stato presentato con simpatia ed ispirata competenza dal

The definition of art as a means of expression and as a form of

prof. Giorgio Grasso. La definizione dell’arte pittorica come mezzo

play perfectly suits Ivanovna’s art.

d’espressione, ed aggiungiamo come momento ludico, calza a pennel-

The balanced composition and color give life to the images, as the

lo con le opere dell’Ivanova. La composizione ed il colore che con

artist explains, by “searching and moving the colors around until

gusto ed equilibrio danno vita al quadro, per stessa ammissione del-

she feels satisfied.”

l’artista vengono “cercati” sullo spazio della tela “muovendo il colore”

This instinctive, genuine quality, together with the simple pleasure

fino a che si senta soddisfatta.

of creation, come through clearly in Ivanovna,’s work.

Questa genuinità istintiva, legata al piacere di creare con la pittura

The subjects, almost always female figures, are expressed with

traspare dalle opere caratterizzando la personalità artistica

powerful intensity, with gazes that speak of universal states of feel-

dell’Ivanova. I soggetti, quasi sempre figure femminili, sono espressi

ing. The brushstroles of color are always energetic and sure, ac-

con forte intensità, sguardi che “parlano di stati d’animo mai assenti

centuating the perception that the artist doubleì expresses so

dalla vita. Le pennellate di colore sono sempre energiche e sicure ac-

freely.

centuando così la percezione che l’artista sosia espressa in piena lib-

In their intensity, strength, and the pleasure of their execution,

ertà. Le tele dell’Ivanova per intensità, forza e piacere dell’esecuzione,

Ivanovna’s canvases are full of a sensuous power that embraces

risultano pregne di una carica sensuale che abbraccia carne e anima. Da

both flesh and spirit. Ivanovna studied at Valdosta State University

un percorso di studi accademici presso la Valdosta State University in

in Georgia (USA), and acquired a graduate degree at the Fine Arts

Georgia (USA), ed un master all’Accademia di Belle Arti di Firenze,

Academy in Florence, and now continues a painterly exploration

Petia Ivanova percorre la sua strada artistica con personalità e continua

imbued with her unique personality.

ricerca pittorica.


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by Giorgio Grasso Storico e critico d'arte

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CONTEMPORARY ART

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Petia Ivanova


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Andrea Marchesini Abbiamo creato un’intesa con banca Mediolanum per pubblicizzare su un canale televisivo molto seguito l'arte contemporanea. Intendo per “arte contemporanea” la produzione artistica realizzata dopo il 2000 essendo il divario fra il 900 e il nostro secolo decisamente elevato sia a livello tecnologico che dal punto di vista del lignaggio esteticoconcettuale. Conseguenza naturale a questa iniziativa televisiva è stata l'apertura di una galleria volta non solo ai clienti della banca Mediolanum bensì a tutta la popolazione. In questa galleria che ha preso il nome di “Mediolanum Art Gallery” vengono quindi esposti gli artisti pubblicizzati sul canale nazionale 62. Il 10% delle opere vedute andrà alla fondazione Mediolanum che si occupa di progetti a favore dei bambini bisognosi. Il nostro obiettivo è, attraverso le opere che esponiamo, far comprendere al grande pubblico e non solo a pochi eletti, i nuovi linguaggi della contemporaneità artistica, poiché l’arte contemporanea è un linguaggio, complesso ma rimane un linguaggio e come tale può essere compreso, se si conosce la lingua di cui si compone, o può addirittura essere frainteso ed è questo il problema di tale giovane arte, in quanto si occupa di temi e valori comuni, del tutto ordinari, ma lo fa in modo straordinario. Ed è proprio a causa di questo approccio del tutto libero e svincolato che pone limiti alla sua comprensione, frappone delle barriere tra l’arte e l’osservatore. L’arte contemporanea, inoltre, non è districata dall’arte antica ne è solo un suo sviluppo. Si cade in errore pensando il contrario, infatti, nonostante oggi si trovino delle caratteristiche contrarie, opposte alla tradizione non si può dire che ci sia una frattura tra le due, ma piuttosto un’interferenza; in quanto non si può arrivare a “negare l’arte” senza che questa continui ad esistere, altrimenti non potremmo trovare differenze. Con l’arte contemporanea si at-

We have created an'agreement with the bank Mediolanum to advertise on a television channel followed very contemporary art. I mean by "contemporary art" art production made after 2000 because the gap between the 900 and our very high century both technologically and in terms of the aesthetic-conceptual lineage. Natural in this television initiative consequence was the opening of a vaulted gallery not only to the Mediolanum bank customers but to the entire population. In this gallery that took the name "Mediolanum Art Gallery" are then exposed the artists advertised on national channel 62. 10% of the views works will go to the foundation Mediolanum that deals with projects for children in need. Our goal is, through the works we exhibit, explain to the general public and not just to a select few, the new languages of contemporary art, since contemporary art is a language, but it remains a complex language, and as such can be understood if you know the language that make, or may even be misunderstood and that is the problem of this young art, as it deals with issues and values, quite ordinary, but does so in an extraordinary way. And it is precisely because of this approach entirely free and unencumbered which puts limits to his understanding, interposes the barriers between art and the observer. Contemporary art is also not disentangled from ancient art is just one development. It is mistaken thinking the opposite, in fact, although today they are the characteristics contrary, opposed to tradition can not be said that there is a rift between the two, but rather an interference; because you can not get to "deny the art" without it continues to exist, otherwise we could not find differences. With contempo-

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CONTEMPORARY ART

Lidya Lorenzi

Franco Rota Candiani rary art are implemented as important revolutions: a new aesthetic concept, a new idea of what art is and what it can become, but it did not stop at mere "innovations." It has gone beyond generating transformations in parallel fields, such as the formation of a new market, new types of construction exhibitions, a changed concept of conservation and restoration in respect of the ancient legacies of art, destined, by their very nature, to die. The contemporary art is based on a trusted expressive freedom voltage contemplating the possibility of using any means for doing so, what varies from one work to another is the technique employed for making art. These variations are the developments of those that preceded them and develop as well, in a continuous movement that reflects the social climate in which they are located. Arriving at the "inconvenience", intendendoli as difficulty, that of contemporary art is the relationship it has with the image. Art must create new images, this is his task in order to donate them to the company. Now, having said that, in a world where images have flooded the company how can the artist even invent new? And then here comes the concept of "delete." The art must now delete, destroy those images to create voids within which to invent new ones. Finally, art is nothing more than a mirror of society in which he lives and who does not accept the Contemporary Art can not love, nor understand the society in which he lives.

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Giuseppe Polisca

Flycata tuano rivoluzioni importanti come: un nuovo concetto estetico, una nuova idea di cosa sia l’arte e di cosa possa diventarlo, ma essa non si è fermata a mere “innovazioni”. Essa è andata oltre generando trasformazioni in ambiti paralleli, come la formazione di un nuovo mercato, nuove tipologie di allestimento mostre, un mutato concetto di conservazione e restauro nei confronti degli antichi lasciti d’arte, destinati, per la loro stessa natura, a morire. L’arte contemporanea si basa su una grande tensione di libertà espressiva contemplando la possibilità di utilizzare qualsiasi mezzo per farlo, ciò che varia da un’opera all’altra è la tecnica impiegata per fare arte. Queste variazioni sono delle evoluzioni di quelle che le hanno precedute e si sviluppano così, in un movimento continuo che rispecchia il clima sociale in cui si trovano. Arrivando ai “disagi”, intendendoli come difficoltà, quello dell’arte contemporanea è il rapporto che essa ha con l’immagine. L’arte deve creare nuove immagini, questo è il suo compito al fine di donarle alla società. Ora, detto ciò, in un mondo dove le immagini hanno inondato quella società come può l’artista inventarne di ancor nuove? Ed ecco che qui arriva il concetto di “cancellazione”. L’arte ora deve cancellare, distruggere quelle immagini per creare dei vuoti all’interno dei quali inventarne di nuove. Per concludere, l’arte non è altro che lo specchio della società nella quale vive e chi non accetta l’Arte Contemporanea non può amare, n né comprendere la società in cui vive.


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Giorgio Gost

Ronak Moshiri

Tara

Patrizio Landolfi

Anna Rita Valenzi

Daniele Miglietta

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CONTEMPORARY ART

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Maurits Cornelis Escher Mano con sfera riflettente - 1935 Litografia, 31,1x21,3 cm Fondazione M.C. Escher


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Il rigore di un genio visionario by Bruno Petronilli

Dopo il grande successo delle mostre a lui dedicate a Roma, Bologna e Treviso - che hanno totalizzato 580.000 visitatori e conquistato le classifiche delle esposizioni più amate e seguite dal pubblico internazionale - Escher, il genio olandese “pop” che con le sue visioni ha incantato la fantasia di grafici, le menti di scienziati e influito su altri artisti, è approdato finalmente a Milano. Fino al 22 gennaio 200 opere saranno esposte nelle sale di Palazzo Reale: una grande mostra interamente dedicata a Maurits Cornelis Escher (1898-1972), l’incisore, intellettuale e matematico che ha colonizzato l’immaginario collettivo con le sue opere visionarie. A Milano sono esposti tutti i capolavori di Escher, come Mano con sfera riflettente, Relatività (o Casa di scale), Metamorfosi e Belvedere, oltre a esperimenti scientifici, giochi e approfondimenti didattici che consentono ai visitatori di ogni età di comprendere le invenzioni spiazzanti, le prospettive impossibili, gli universi apparentemente inconciliabili che si armonizzano in una dimensione artistica unica.

After the great success of the exhibition dedicated to him in Rome,

La Mostra A Escher, artista sui generis che amava dire “lo stupore è il sale della terra”, si deve l’aver ampliato le possibilità immaginative di tutti coloro che hanno osservato e osservano la sua opera dove tutto è connesso: scienza, natura, rigore analitico e capacità contemplativa. Ispirato e influenzato dall'arte a lui contemporanea e del passato, Escher declina ricerca geometrica e rigore nella visionarietà estetica più pura. Artista poliedrico e contemporaneo ante litteram, egli non trova solo nel mondo dei numeri, della geometria e della matematica l’unica chiave di lettura per comprendere il suo universo creativo. Genio complesso che attinge a piene mani ai vari linguaggi fondendoli in un nuovo intrigante percorso che costituisce un originale unicum nel panorama della storia dell’arte di tutti i tempi ed emoziona il grande pubblico. L’arte di Escher, che le nuove tecnologie digitali sembrano rincorrere facendone propri i risultati, non accusa i segni del tempo, sebbene siano trascorsi quarantaquattro anni dalla scomparsa del suo ideatore. Con oltre 200 opere la mostra è divisa in sei sezioni.

The exhibition

Bologna and Treviso - which totaled 580,000 visitors and conquered the charts of the most popular shows and followed by the international public - Escher, the Dutch genius "pop" with its visions has enchanted the imagination of graphics, the minds of scientists and influenced other artists, has finally arrived in Milan. Until 22 January 200 works will be exhibited in the Palazzo Reale: a large exhibition dedicated to Maurits Cornelis Escher (18981972), the engraver, intellectual and mathematician who colonized the collective imagination with its visionary works. In Milan they are exposed all of Escher masterpieces as Hand with Reflecting Sphere, Relativity (or stairs House), Metamorphosis and Belvedere, as well as scientific experiments, games, and educational insights that allow visitors of all ages to understand the unsettling inventions, prospects impossible, universes apparently irreconcilable that harmonize in a unique artistic dimension.

A Escher, an artist sui generis who used to say "the wonder is the salt of the earth", you must have extended the imaginative possibilities of all those who have observed him and keep his work where everything is connected: science, nature, analytical rigor and contemplative capacity. Inspired and influenced by his contemporary and past, Escher declines geometric rigor in research and visionary purest aesthetic. versatile and contemporary artist before his time, he found only in the world of numbers, geometry and mathematics the only key to understanding his creative universe. Genius complex that draws freely to various languages merging into a new intriguing journey that is an original unique in the history of art of all time and excites the general public. The art of Escher, that new digital technologies seem to be pursuing making its results, does not accuse the signs of aging, although fortyfour years have elapsed since the death of its creator. With over 200 works, the exhibition is divided into six sections.

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CONTEMPORARY ART

Maurits Cornelis Escher - Vincolo d’unione, Aprile 1956 - Litografia, 25,3x33,9 cm Collezione Giudiceandrea Federico First section - Training: Italy and inspiration Art Noveau This section highlights the relationship of Escher with the Art Noveau. The link between the future engraver, then a student, and this important international power was his teacher, Samuel Jessurum de Mesquita. One of the distinctive elements of the original Escher style is the liberty component that will arouse in him a great interest in the tessellation or regular division of the plane. Second section - from the Alhambra to the tessellation Time trigger in the path of artistic creativity of Maurits Cornelis Escher was the second visit to the Alhambra and Cordoba in 1936, after the interest for tessellation already amply manifested because of the formation art noveau, led him to study meticulously the solutions Moorish decorative characterize this extraordinary building. Third Section - Reflective surfaces and space structure Always fascinated by the reflective surfaces, the first self-portrait of Escher of curved mirrors is 1921. The sphere that reflects the rays coming from all directions of space is all the space around and the observer's eyes are always at the center: The self at the center of the world is the feeling that is experienced in interfacing with the space and reflected light. Thus, the ego is, writes the same Escher, the undisputed star at the center of the world that gravitates around.

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Prima sezione - La formazione: l’Italia e l’ispirazione Art Noveau Questa sezione pone in risalto il rapporto di Escher con l’Art Noveau. L’anello di congiunzione fra il futuro incisore, allora studente, e questa importante corrente internazionale fu il suo maestro, Samuel Jessurum de Mesquita. Uno degli elementi distintivi dello stile iniziale di Escher è la componente liberty che gli susciterà in lui il grande interesse per la tassellazione o divisione regolare del piano. Seconda sezione - Dall’Alhambra alla tassellatura Momento scatenante nel percorso della creatività artistica di Maurits Cornelis Escher fu la seconda visita a L’Alhambra e Cordova nel 1936 che, dopo l’interesse per la tassellatura già ampiamente manifestato per via della formazione art noveau, lo indusse a studiare con meticolosità le soluzioni decorative moresche caratterizzanti quello straordinario edificio. Terza sezione - Superfici riflettenti e struttura dello spazio Da sempre affascinato dalle superfici riflettenti, il primo autoritratto di Escher su specchi curvi è del 1921. La sfera che riflette i raggi provenienti da tutte le direzioni dello spazio rappresenta tutto lo spazio intorno e gli occhi dell’osservatore sono sempre al centro: L’io al centro del mondo è la sensazione che si sperimenta nell’interfacciarsi con lo spazio e la luce riflessi. Così, l’Io è, lo scrive lo stesso Escher, il protagonista indiscusso al centro del mondo che gli gravita intorno.


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Maurits Cornelis Escher Giorno e notte Febbraio 1938 Xilografia, 39,1x67,7 cm Collezione Giudiceandrea Federico Quarta sezione - Metamorfosi La sezione prende il nome dall’opera Metamorfosi, uno dei capolavori assoluti nella produzione di Escher. L’opera mostra un turbinio di trasformazioni basate su diversi tipi di tassellature e assonanze logiche e formali che si concludono con la veduta di Atrani, il paesino della scogliera amalfitana, caro all’artista, che vi aveva trascorso il suo viaggio di nozze. Quinta sezione - Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio La sezione richiama l’attenzione su quegli ambiti scientifici dell’arte di Escher da cui non si può certo prescindere: la matematica e la geometria. La linea di confine tra Escher e i matematici è sottile e determinante; ma l’attrazione fu reciproca e felice. Il genio olandese, infatti, era l’unico in grado di dare un’immagine alle sue fantasie attirando a sé l’attenzione degli scienziati e iniziando col loro mondo uno scambio che non si fermò neppure dopo la sua scomparsa. Sesta sezione - Economia escheriana ed Eschermania L’ultima sezione si sofferma su quell’attività “quotidiana” di Escher, indirizzata più a soddisfare le esigenze del committente che gli interessi della sua ricerca artistica personale.

Fourth section - Metamorphosis

L’arte di Escher, uscita dal torchio del suo studio, si è trasformata in scatole da regalo francobolli e biglietti d’auguri; è entrata nel mondo dei fumetti, è finita sulle copertine degli LP di noti gruppi come i Pink Floyd; le sue strutture impossibili sono usate per alludere a situazioni paradossali e per stupire con architetture, nella realtà, irrealizzabili. Incisioni come Relatività (o Case di Scale) si ritrovano nel turbinio di rampe che vedono di volta in volta prima Mickey Mouse e poi i Simpson perdersi nel mondo di Escher. Situazioni escheriane sono impiegate in clip pubblicitarie come quella dell’Audi del 2007 basata su stampe famose come Cascata. Mano con Sfera Riflettente, Altro mondo e Belvedere sono utilizzati da Illy Caffè in una pubblicità del 2006. Nel film fantastico Labyrinth del 1986 con David Bowie, prodotto da George Lucas, una scena è costruita sull’immagine di Case di scale. Anche le celebri rampe fatate del Castello di Hogwarts nella saga di Harry Potter sono la trasposizione dinamica di quest’opera, ripresa perfino in una delle scene più strabilianti di Una notte al museo III e n nella pubblicità di Sky. www.mostraescher.it

The art of Escher, output from the press of his study, turned into gift

The section named by the work Metamorphosis, one of the masterpieces in the Escher production. The work shows a swirl of transformations based on different types of tessellations and logical and formal similarities that end with the view of Atrani, the village of the Amalfi cliffs, dear to the artist, who had spent his honeymoon. Fifth section - Geometric Paradoxes: from the sheet to the space The section draws attention to those areas of science Escher's art from which you can not really matter: mathematics and geometry. The line between Escher and mathematicians is thin and decisive; but the attraction was mutual and happy. The Dutch genius, in fact, was the only one able to give an image to his fantasies attracting the attention of scientists and their world beginning with an exchange that not even stopped after his death. Sixth section - Economy Escher and Eschermania The last section focuses on that activity "daily" Escher, addressed more to meet the needs of the customer that the interests of his personal artistic research.

boxes postage stamps and greeting cards; entered the world of comics, it's over on the LP covers of well-known bands such as Pink Floyd; its impossible structures are used to allude to paradoxical situations and to impress with architecture, in fact, impossible. Engravings as Relativity (or Stairs Houses) are found in the swirl of ramps they see from time to time before Mickey Mouse, and then Simpson lost in the world of Escher. escheriane situations are used in advertising clips like the Audi 2007 based on famous prints like waterfall. Hand with Reflecting Sphere, Other world and Belvedere are used by Illy Coffee in an advertisement in 2006. In the 1986 fantasy film Labyrinth with David Bowie, produced by George Lucas, a scene is built on the image of stairs homes. The popular fairy ramps of Hogwarts Castle in the Harry Potter series are the dynamic implementation of this work, even shooting in one of the most breathtaking scenes of Night at the Museum III and advertising of Sky. www.mostraescher.it

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CONTEMPORARY ART

Street Art, “Il latoVivo delle cose”

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by Alessandra Ferri de Lazara


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Tony Gallo nato a Padova, ha iniziato a vivere la strada molto presto, dopo un percorso e un passato come musicista, ha scelto di rivivere la sua prima passione: l'arte. Autodidatta per scelta e testardaggine ha iniziato a sperimentare affermandosi come street artist volitivo e originale Preferisce non seguire schemi compositivi consolidati. Le sue emozioni vengono trasferite senza filtri trasformando i suoi lavori in autentica arte emozionale. Le sue figure vengono travestite sempre di nuovi significati, amplia il suo universo facendoci conoscere un nuovo alter ego che diventa animale, o si confonde con la natura, o diventa donna e indaga le emozioni femminili, sempre con una poesia che svela un animo sensibile e pacato. Questo autunno si terrà in Galleria Vecchiato una sua mostra personale, assolutamente da non perdere.

Tony Gallo was born in Padua, he started to live very soon the

In quale tua immagine ti rappresenti di più? Sicuramente la doppia pelle, mi piace l'idea che ti vedono in un modo ma sei tutt'altro e questo è per dar contro a chi si ferma all'apparenza. Questa ricerca artistica è diventata per me l’addentrarsi in un viaggio magico da cui ho tratto una prima lezione importante: bisogna oltrepassare sempre la realtà, al contempo guai a fidarsi delle apparenze. I miei soggetti si travestono di colori accesi per essere meglio accettati, ma al contempo non temono il giudizio perché sfoggiano una segreta personalità atta a scavare nelle emozioni delle persone con cui interagiscono.

In what your image represents you the most?

Come vedi Padova con gli occhi della Street Art? Pronta ai cambiamenti e non solo da parte dei giovani.

As you see with the eyes of Padua Street Art?

Come vedi l'interazione della street art con la pubblicità? Ben venga, è giusto mettersi al passo con il resto del mondo, se la Street art fosse più conosciuta ci sarebbe più ottimismo.

How do you see the interaction of street art with advertising?

road, after a journey and a past as a musician, chose to relive his first passion: art. Self-taught by choice and stubbornness began experimenting establishing itself as a strong-willed and original street artist. He prefers not to follow established compositional schemes. His emotions are transferred without filters transforming his work in authentic emotional art. His figures are always dressed up with new meanings, he expands his universe letting us know a new alter ego who becomes animal, or is confused with nature, or becomes a woman and investigates the feminine emotions, always with a poem that reveals a sensitive soul and quietly. This fall will be held in Vecchiato Gallery an exhibition of his staff, not to be missed.

Surely the double skin, I like the idea that they see you in a way but you're anything but, and this is to create against those who stop apparently. This art search has become for me going into a magical journey from which I took a first important lesson: we must always go beyond the reality, while woe to trust appearances. My subjects of colors disguise turned to be better accepted, but at the same time do not fear the judgment because they feature a secret personality fit to dig in the emotions of the people they interact with.

Ready to change and not only by young people.

So be it, it's just catching up with the rest of the world, if the Street art was more known there would be more optimistic.

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CONTEMPORARY ART

See street art as a permanent work? You should be able to make it permanent and affect the heart of the beholder, but we artists we already estimate that around, much less the walls, they last forever.

The relationship between lawlessness and street art? a good job even if done illegally but intelligently can become legal, then unfortunately there are those who do harm.

Your message for young people? Open your eyes and look around you there is a world!

In what setting Paduan "street" you express yourself better? Where I see the opportunity to reach more people, of course the buildings are quite fun!

How long does it? I can work fast. To square Bussolin I took four days because I had been given deadlines to be respected.

Today your artistic research? Evolving, I'll be carried away by my instincts and never plan anything, fortunately dream a lot.

Vedi la street art come opera permanente? Si dovrebbe essere in grado di renderla permanente e colpire il cuore di chi la guarda, anche se noi artisti mettiamo già in preventivo che tutto, e men che meno i muri, durano per sempre. Il rapporto tra illegalità e street art? un buon lavoro anche se fatto illegalmente ma in modo intelligente può diventare legale, poi purtroppo c'è anche chi fa danni. Il tuo messaggio per i giovani? Aprite gli occhi e guardatevi attorno che c'è un mondo! In quale ambientazione padovana "street" ti esprimi meglio? Dove vedo la possibilità di arrivare a più gente, logicamente i palazzi sono un bel divertimento! Quanto ci metti? Riesco a lavorare velocemente. Per piazzetta Bussolin ho impiegato 4 giorni anche perché mi erano state date delle tempistiche da rispettare. Oggi la tua ricerca artistica? In continua evoluzione, mi faccio trasportare dal mio istinto e non pianifico mai niente, fortunatamente sogno molto. n

by Veronica Baesso McKenzie photo by Cj Hughes

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Chiamateli pezzi unici 40

by Vincenzo Pernice


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CONTEMPORARY ART

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Arte e moda, un binomio talmente abusato da rasentare il luogo comune. Quanti riescono però a realizzarlo? Da questa sfida prende vita Deglupta, brand veneto di accessori e oggetti di design d’artista, la cui mission è offrire una proposta fatta solo ed esclusivamente di pezzi unici. L’idea è venuta a Luca Giordano nel novembre 2013. In pieno boom di borse con stampe seriali, Luca ha pensato che sarebbe stato bello averne di uniche e irripetibili, nel rispetto del carattere e dei gusti personali. Così, quasi di getto, in soli sei mesi, Deglupta ha fatto il suo esordio sul mercato ad aprile 2014. Il nome del brand fa riferimento a un raro genere di pianta arborea che cresce nelle Filippine, in Indonesia e nelle Hawaii e che si contraddistingue per la sua corteccia color arcobaleno. Ma per Deglupta si intende anche l'anatomia generale di ogni albero: le radici rappresentano gli artisti, il tronco l’arte, i rami le sue possibilità, le foglie le singole applicazioni. Ad oggi i rami sono due, gli accessori e l’arredo, con la promessa però di moltiplicarli all’insegna di nuove sperimentazioni. Tutti i pezzi unici del brand nascono come tele di pelle dipinte a mano da artisti contemporanei. Le pelli vengono poi adattate a forme ripetibili che corrispondono ai diversi modelli in catalogo. Con una filiera produttiva interamente made in Italy, l’impronta artistica è data già dal particolare taglio dei materiali ad opera degli artigiani specializzati della Riviera del Brenta. Gli artisti che invece dipingono le pelli provengono da tutto il mondo, in una prospettiva multietnica e interculturale. A ciascuno di loro è accordata massima libertà di espressione, senza criteri estetici prestabiliti, privilegiando ad ogni modo i variegati stili dell’arte contemporanea e l’utilizzo di colori di tendenza. Costantemente alla ricerca d’ispirazione, nel corso del 2016 Deglupta ha partecipato alla Monte Carlo Fashion Week e al Premio Arte Laguna di Venezia, manifestazione che vedrà il brand impegnato a caccia di talenti anche l’anno prossimo. n www.deglupta.it - info@deglupta.it

Art and fashion, a combination so abused as to verge on the commonplace. But to manage to achieve it? From this challenge comes to life Deglupta, Veneto brand of accessories and design objects artist, whose mission is to offer a proposal made solely of unique pieces. The idea came to Luca Giordano in November 2013. In booming bags with serial prints, Luke thought it would be nice to have a unique and unrepeatable, while respecting the character and personal taste. Thus, almost spontaneously, in just six months, Deglupta made its debut on the market in April 2014. The brand name refers to a rare kind of tree-like plant that grows in the Philippines, Indonesia and Hawaii and is characterized for its rainbow-colored bark. But for Deglupta also it means the general anatomy of each tree: the roots represent the artists, the art trunk, the branches his chances, leaves the individual applications. To date the branches are two, accessories and decor, with a promise, however, to multiply them in the name of new experiments. All unique pieces of the brand born as skin canvases painted by hand by contemporary artists. The skins are then adapted to repeatable shapes that correspond to the different models in the catalog. With a production chain entirely made in Italy, the artistic mark is given already by the particular cut of material to work of skilled craftsmen of the Brenta Riviera. Artists instead paint the skins come from all over the world, in a multiethnic and intercultural perspective. To each of them it is given freedom of expression, with no prescribed aesthetic criteria, favoring however the varied contemporary art styles and the use of trendy colors. Constantly in search of inspiration, in the course of 2016 Deglupta attended the Monte Carlo Fashion Week and the Arte Laguna Prize Venice, an event which will see the brand committed to the hunt for talent again next year. www.deglupta.it - info@deglupta.it

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CONTEMPORARY ART

Riflessioni contemporanee by Susanne Capolongo edit by Giovanna Repossi

With Duchamp we know that art can be made with all, thanks to Beuys know that anyone can do art, and where you can find art? Well, thanks to the internet, we can find it everywhere, available to all and at any time. So what is art today? To give this answer I thought of a declaration of Pablo Picasso (from Giornale di Sicilia, n. 165 of 12.07.1952, Paintings and statues at the XXVI Biennale Gino Cucchetti) titled - Homage to the truth "... The audience finished in art seek consolation and spiritual improvement, but straraffinati, the rich, the idle, that all wisdom wont to draw the extreme conclusion, seeking in the new, the unusual, the staggering. I myself, from cubism onwards, and in addition, I have been content Codest amateurs and critics with the various oddities that crossed my brain. And least understood me, the more I admired him. Having fun, with this little game, with these jokes, with these puzzles, riddles and doodles became famous, and very soon. Celebrity means for a painter, sales, earnings, assets, wealth. Today I'm famous and rich. But when I'm alone with myself, I have not the courage to consider myself an artist in the great and dignified sense of the word. Great artists were Giotto, Titian, Rembrandt, Goya .... I am only a public clown, which includes his time and has exploited every opportunity idiocy, greed and vanity of their contemporaries. Certainly my confession is bitter and more painful than it sounds, but it has the merit of being sincere. " With this declaration, Pablo Picasso, at the age of seventy-one, decides, of course, to take off the mask of geniality, with this absolutely does not want to say that has not been a brilliant artist, innovative and avant-garde, like many other artists straddling the end of the '800 and early' 900, but you have to recognize that he had the courage to confess that when the market also requires the teacher is called upon to meet that demand. And today, perhaps more than

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Grazie a Duchamp sappiamo che l’arte può essere fatta con tutto, grazie a Beuys sappiamo che chiunque può fare arte, e dove si può trovare l’arte? Bhe, grazie a internet, la possiamo trovare ovunque, a disposizione di tutti e in qualsiasi istante. E quindi cosa è l’arte oggi? Per dare questa risposta ho pensato a una dichiarazione di Pablo Picasso (dal Giornale di Sicilia, n. 165 del 12/07/1952, Quadri e statue alla XXVI Biennale di Gino Cucchetti) intitolata - Omaggio alla verità “...Il pubblico ha finito di cercare nell'arte consolazione e miglioramenti spirituali, ma gli straraffinati, i ricchi, gli oziosi, che da ogni sapienza vogliono trarre l'estrema conclusione, in essa cercano il nuovo, l'inusuale, lo sbalorditivo. Io stesso, dal cubismo in poi, ed oltre, ho accontentato codesti amatori e critici con le varie bizzarrie che mi attraversavano il cervello. E meno mi capivano e più mi ammiravano. Divertendomi, con questo giochetto, con questi scherzi, con questi rompicapi, ghirigori e indovinelli sono diventato celebre, e molto presto. Celebrità significa, per un pittore, vendite, guadagni, patrimonio, ricchezza. Oggi io sono celebre e ricco. Ma quando sono solo con me stesso, non ho il coraggio di ritenermi un artista nel grande e dignitoso senso della parola. Grandi artisti furono Giotto, Tiziano, Rembrandt, Goya.... Io sono soltanto un pagliaccio pubblico, che comprende il suo tempo e che ha sfruttato con ogni possibilità l'idiozia, l'avidità e la vanità dei propri contemporanei. Certo la mia confessione è amara e più dolorosa di quanto sembri, ma ha il merito di essere sincera”. Con questa dichiarazione Pablo Picasso, all’età di settantun anni, decide, chiaramente, di togliere la maschera della genialità, con questo non voglio assolutamente dire che non sia stato un artista geniale, innovativo e all’avanguardia, al pari di molti altri artisti a cavallo tra la fine del ‘800 e l’inizio del ‘900, ma bisogna riconoscere che ha avuto il coraggio di confessare che quando il mercato richiede anche il maestro viene chiamato a soddisfare tale richieste. E oggi, forse, più che mai, è il mercato che detta legge, che richiede come nella moda, il prodotto più


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cool, ma che ahimè, rischia poi di avere vita breve, in alcuni casi addirittura il tempo di una sola stagione. L’arte rappresenta uno status symbol da mostrare, uno specchio della propria condizione economica e scalata sociale. L’arte, oggi, fa parte del mercato delle merci come qualsiasi altro prodotto, e questo rappresenta l’assunzione dei rischi che ne conseguono. Il potere del denaro non è collegato a quello dottrinale e culturale, non sempre chi acquista arte è anche un apprezzato conoscitore d’arte, si acquista, si rivende, quotazioni che velocemente possono cambiare, ascese e discese vertiginose come per il mercato azionario. Oggi l’arte si è resa sempre più fruibile e popolare, lontani sono i tempi che principi, papi e re erano gli unici committenti e mecenati degli artisti, questa è una grande fortuna per tutti coloro che hanno la capacità e la sensibilità di vedere il segno spirituale che ogni artista vuole imprimere alla propria opera, che va oltre la storia delle evoluzioni linguistiche delle arti, che è storia sostanzialmente pedagogica e tecnica. Vero è che il mercato è straripante di artisti, o pseudo-tali, oggi chiunque può dichiarare di fare l’artista, difatti l’arte ai nostri giorni è spesso contaminata dalle tecnologie, che non bisogna assolutamente demonizzare, ma neanche farne l’unico elemento artistico. Molti artisti attingono a piene mani dai maestri del passato, per farne solo una brutta copia, altri arrivano a copiare i contemporanei che hanno un momentaneo successo mondiale, magari solo per una pura questione di marketing, oppure copiano icone del passato rielaborando semplicemente l’immagine , rendono l’arte ludica e esteticamente appagante, ma puramente decorativa. Nell’arte si può usare qualsiasi materiale e mezzo, attingere a qualsiasi strumento necessario, quello nel quale, in quella opera, serva per rappresentare, in quel momento, la dimensione spirituale, etica e morale che ogni opera dovrebbe contenere. Un’opera d’arte contemporanea, dovrebbe avere il potere di stimolare, di turbare, dovrebbe essere un invito a uscire dal sistema come in una rivon luzione, che parte sommersa per poi esplodere inesorabile.

ever, it is the market that law, requiring as in fashion, the coolest product, but alas, then is likely to be short-lived, in some cases the time for a single season. The art is a status symbol to show, a mirror of one's economic status and social climbing. The art today is part of the commodity market like any other product, and this is the assumption of the attendant risks. The power of money is not linked to the doctrinal and cultural, not everyone who buys art is also an esteemed art connoisseur, you buy, you resells quotes that can change quickly, dizzying ascents and descents as for the stock market. Today art has become more and more accessible and popular, far are the times that princes, popes and kings were the only customers and patrons of the artists, this is a great fortune for all those who have the ability and sensitivity to see the spiritual sign that every artist wants to give to his work, which goes beyond the history of linguistic evolution of the arts, which is basically pedagogical history and technique. It is true that the market is overflowing with artists, or pseudo-such, today anyone can claim to be an artist, in fact, the art to the present day is often contaminated by technology, that should not be demonized, but not make it the only artistic element. Many artists draw freely from the masters of the past, to make only a draft, others arrive to copy the contemporaries who have a momentary worldwide success, if only for a pure matter of marketing, or copy icons of the past simply by rearranging the image make the playful art and aesthetically pleasing, but purely decorative. In art you can use any materials and a half, draw on any necessary tool, one in which, in that work, serve to represent, then, the spiritual, ethical and moral that each works should contain. A contemporary work of art, should have the power to stimulate, to disturb, should be an invitation to leave the system as a revolution, which submerged part and then explode inexorable.

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CONTEMPORARY ART

Gallery in New York

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by Joseph Ralph Fraia


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Quando si tratta di arte contemporanea non ci sono al mondo posti come la città di New York. Installazioni e sculture sono dovunque nella città, alcune volte quasi nascoste dietro gli angoli, alcune volte in piena vista in famose piazze o all'entrata di grandi palazzi, graffiti di artisti che vengono da ogni parte del mondo, mosaici, artisti di strada e artisti che vendono le loro opere in strada. Soprattutto, come veri centri per la tutela e la promozione dell'eccellenza Dell'arte contemporanea abbiamo le gallerie d'arte private distribuite su tutta la città, dal modaiolo Upper East Side alla vibrante Chelsea, da Times Square al Greenwich Village. Anche nell'arte contemporanea New York mostra la sua dualità, idealismo e pragmatismo, elitarismo e cultura popolare, classismo e anarchia di strada. Per cui abbiamo, da una parte, spazi in aree super lussuose, prodotti di design estremo, super minimalisti e concepiti per essere asettici e estranianti. Alcune volte questi spazi sono inaccessibili, come la Rosenfeld Gallery (www.rosenfeldgallery.com), alcune volte molto facile da trovare, come il "Corridoio delle gallerie d'arte" a Chelsea sulla 25esima strada, dove puoi trovare la galleria Agora (www.agoragallery.com), con i suoi coraggiosi nuovi artisti sperimentali, o la galleria Massey Lyuben (www.masseylyuben.com) con un ampio ventaglio di artisti americani ed internazionali, o la galleria Amsterdam Whitney (www.amsterdamwhitneygallery.com) più focalizzata su artisti che recuperano e reinterpretano opere del passato. Passeggiando poi nel quartiere può capitare di imbattersi in aree con nuove e innovative mostra come la "Jim Kemper Fine Art" Dove si possono anche trovare opere di artisti già famosi. Dall'altra parte per esempio per le strade di Soho, si può essere testimoni della inesauribile scintilla creativa che ispira le persone a New York, come è accaduto a David Parise, pittore e fotografo che ha avuto una idea brillante: preparare dei set con le bambole di barbie e ken in un contesto vintage e in situazioni di vita giornaliere (www.barbieandkenphotos.com), Per non menzionare poi tutti gli artisti anonimi che colorano mappe della metropolitana, ricavano ritratti dalle carte della metropolitana o dipingono pannelli di alluminio ascoltando musica elettronica scandinava. La lezione che abbiamo imparato sempre la stessa: vieni a New York, e diventerai uno dei personaggi rappresentati nella n cornice.

When it comes to contemporary art there is no place in the world like New York City. Installations and sculptures are everywhere in the City, sometimes almost hidden around some corners, sometimes in plain sight at famous plazas or at the entrance of huge corporate building, graffiti by artists who come from all over the world, mosaics, street performers and artists who sell their works in street. Above all, as real centers of preservation and promotion of the excellence of contemporary art we have the private fine art galleries spread all over the city, from fancy Upper East Side to vibrant Chelsea, from Times Square to Greenwich Village. Also in contemporary art New York shows its duality, idealism and pragmatism, elitism and pop culture, classism and street anarchy. So we have, on one side, spaces in super luxurious areas, products of extreme contemporary ambient design, hyper minimalist and meant to look aseptic and estranged. Sometimes this spaces are almost inaccessible, like the Rosenfeld Gallery (www.rosenfeldgallery.com), sometimes super easy to find, as in the "Art Gallery Row" in Chelsea on 25th street, where you can find Agora Gallery (www.agora-gallery.com) with its experimental bold new artists, or Massey Lyuben Gallery (www.masseylyuben.com) with a wide range of American and international artists, or Amsterdam Whitney Gallery (www.amsterdamwhitneygallery.com) more focused on artists who recoup and reinterpret works from the past. Strolling around the neighborhood you may bump into new innovative exhibition areas such as the “Jim Kemper Fine Art” where you can also find works from mainstream artists. On the other side, among the streets of SoHo, you can witness the inexhaustible creative sparkle that inspires people in New York, as it happened to David Parise, a painter photographer who came out with a brilliant idea: to set up stages with barbies and kens dolls in a vintage contex and in ordinary life situations (www.barbieandkenphotos.com), not to mention all the anonymous artists who color Subway maps, make portraits out of metro cards or paint aluminum panels listening to Scandinavian elettro music. The lesson we have learnt is always the same: come to New York, and you'll become one of the characters in the frame.

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CONTEMPORARY ART

Claudia La Bianca by Joseph Ralph Fraia photo by Viola M. Ceccarini

While visiting and taking pictures to the incredible Bushwick Collective in Brooklyn I unexpectedly came upon a graffiti made by an extremely talented fellow Italian artist and filmmaker. Her name is Claudia La Bianca and she have markedly chosen the city walls as her medium to create an urban collection of powerful, seductive, and large-scale female figures who inevitably draw attention. She explained me her experience as a street artist in the past three, sharing with me her current mission to inspire women to feel sexy and confident. “At first glance, my work appears to be colorful paintings of sexy women, but the underlying inspiration is the confidence and strength of my women. I paint with boldness: bold colors, dramatic curves and sharp edges. Each woman “poses" with absolute confidence because confidence is alluring and sexy.”

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Durante la mia visita all’incredibile mostra a cielo aperto dal nome Bushwick Collettive in Brooklyn mi sono imbattuta in un graffito coloratissimo di due figure femminili in larga scala vestite in modo sexy e provocante! Il dipinto parietale è stato realizzato da un’artista e compaesana di grande talento; sto parlando di Claudia La Bianca la street-artist che ha scelto le mura delle città più famose del mondo come tela per i suoi fantastici murales. Una vera e propria “collezione urbana” di giunoniche figure femminili dall’aria fiera, potente e seducente che inevitabilmente attirano l’attenzione dei passanti. Ho avuto la fortuna di intervistare Claudia, che mi ha spiegato in modo più dettagliato la sua esperienza come artista, condividendo con me la sua attuale missione di ispirare le donne a sentirsi sexy e sicure di sé stesse. "A prima vista, i miei lavori appaiono sulla parete come dipinti colorati di donne sexy, ma il significato intrinseco di ogni immagine è la forza, la potenza e la sicurezza delle mie donne. Dipingo con audacia: colori vivaci, curve drammatiche e bordi netti e decisi. Ogni donna "posa" con sicurezza, perché la fiducia in sè stesse è affascinante e sexy”.


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Cosa ti ha ispirata a diventare un’artista, in particolare di graffiti? Sono nata con la matita in mano”, o almeno così dice mia madre! Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia di artisti, tra i quali, mia sorella Annamaria che è nel settore della moda nonché una stilista di grande talento e mio fratello che fa il “filmmaker” ovvero regista/produttore e che ha studiato cinema alla UCLA. I miei fratelli sono stati dei veri e propri modelli d’ispirazione, le mie guide; è grazie a loro che ho intrapreso gli studi nel settore della moda, in Italia e conseguentemente cinema a New York. È stato di recente, tre anni fa, dopo aver terminato di produrre il mio secondo film che mi sono avvicinata al mondo della street art e dei graffiti; è iniziato come un gioco e anche una sfida personale, adesso non posso più fermarmi!

What inspired you to become a graffiti artist?

Come è stato realizzare il murales per Bushwhick Collective? Sono stata invitata insieme ad Aquarela, anche lei una street artist, per il 5th Anniversary Block Party per Bushwick Collective. Abbiamo collaborato e dipinto insieme a grandi artisti come Nychos e D-Face! “Bombaaa!”

Could you tell us how did you realize your graffiti art in Brooklyn

Hai avuto una educazione artistica? Ho studiato moda in Italia, niente a che vedere con la street art, a fare i graffiti si impara per strada.

Did you have a formal art education?

"I was born with a pencil in my hand" that’s what my mother used to say! I’ve been raised in a family of artists, my sister Annamaria is an extraordinary talented fashion designer and my brother is a filmmaker. My brothers were my true role models when I was younger and because of them I started to attend the fashion school when I was in Italy; consequently I moved to US and I pursued my studies at the film academy in New York City. I approached the world of street art and graffiti only three years ago, after finishing to produce my second film. It started as a game but also a personal challenge, and look at me now… nobody can stop me!

at the Bushwick Collective? I’ve been invited at the 5th Anniversary Block Party at Bushwick Collective along with Aquarela, a street artist like me; we worked on a project together and got to paint with great artists such as Nychos and D-Face! “So cool!"

I studied fashion when I was in Italy, my education had nothing to do with the street art and/or what I am doing now. The only way you can actually learn how to paint walls is on the street.

Quali sono stati i tuoi modelli principali d’ispirazione? Prima di tutto le donne della mia famiglia, mia madre e le mie sorelle, poi Renato Guttuso come pittore e Valentina Di Crepax.

Had you any early role models or inspirations? First of all, the women of my family: my mom and my sister then Renato Guttuso as painter ad Valentina Di Crepax

Qual è il luogo nel quale vorresti realizzare il tuo prossimo lavoro? Tutto il mondo.

What’s your ideal working environment? All over the world

Dove possiamo ammirare la tua arte? Potete ammirare la mia arte su www.clbart.com, la maggior parte delle foto professionali sono state realizzate dal fotografo Alessandro Abate oppure potete seguirmi sul mio profilo ufficiale di Instagram: @claudialabianca e visitare il mio sito web ufficiale digitando n www.labiancareel.com

Where can we find your art? You can see my art on my official instagram profile @claudialabianca or on www.clbart.com, most of my professional pictures were taken by photographer Alessandro Abate. You can also visit my official web site by typing www.labiancareel.com

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CONTEMPORARY ART

by Giovanna Repossi

Innovation consultant

Mick Odelli studied “Visual Communication” at the University of New England, Sydney. That is where he got passionate about digital media and started to think about a professional project of his own. Mick loves to define himself as an “Innovation Consultant” due to his unbridled passion for any kind of technology that is able to create emotions on the human being. He is a curious person under constant updating. He became an entrepreneur when he created a laboratory for new technologies and innovative solutions for the market, thus taking a short step from his previous “startupper” status. He was able to establish a space for debate and experience exchange, as well as a meeting point for experts, innovators and tech developers. Mick founded DrawLight with Lorenzo Beccaro back in 2008. DrawLight is a creative studio specialized in immersive media and vanguard technological installations. Now a brand, it became a reference on how to create high-level emotional shows. The studio produced “June the Immersive Musical” in 2014, the first immersive musical in the world, with dynamic and entirely video mapped scenographies. The show premiered in India at Tech Fest Mumbai in front of more than 10.000 spectators. It was able to fascinate and overwhelm people, gathering positive reviews from media around the world. In 2015 Mick founded Senso Immersive, at the age of 33. He also developed two innovative patents that are meant to revolutionize the retail world and that of shopping experiences. Teca and Scrigno: showcases with a technological soul that allow any prod-

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Mick Odelli studia “Comunicazione Visiva” all’University of New England di Sydney dove matura la propria passione per i media digitali, iniziando a progettare il suo futuro professionale. Curioso e in costante aggiornamento, Mick ama autodefinirsi “Innovation Consultant” vista la sua passione sfrenata per ogni tipo di tecnologia che sappia generare emozioni nell’uomo. Da “startupper“ a imprenditore di un laboratorio di tecnologie e soluzioni innovative, il passo è breve. Prende forma così uno spazio di confronto e di trasferimento di esperienze nonché luogo di incontro con esperti innovatori e sviluppatori di tecnologie. Nel 2008, con Lorenzo Beccaro fonda DrawLight, studio creativo specializzato in media immersivi e installazioni tecnologiche d’avanguardia, precursore di tendenze nel creare spettacoli ed eventi ad alto contenuto emozionale. All’inizio del 2014 lo studio produce autonomamente “June Immersive Musical”, il primo musical immersivo al mondo con scenografie dinamiche interamente mappate, spettacolo con il quale debutta in India al Tech Fest di Mumbai di fronte a diecimila spettatori, incuriosendo e raccogliendo i consensi dei media di mezzo mondo. Nel 2015, a soli 33 anni, fonda Senso Immersive e sviluppa all’interno del reparto R&D, due brevetti innovativi destinati a rivoluzionare il mondo del retail e della shopping experience. Teca e Scrigno: espositori dall’anima tecnologica che, tramite un sistema di proiezione nascosto e studiato ad hoc, permettono a qualsiasi prodotto di raccontare la propria storia e di modificare dal vivo con il supporto di una App i propri


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colori, le proprie caratteristiche e le proprie finiture. Nello stesso anno brevetta Vedo, un sistema di videoproiezioni dinamiche in grado di cambiare completamente l’architettura e l’interior design di uno spazio. Il vero riconoscimento ufficiale a Mick e al suo team arriva nel 2015 con EXPO Milano quando la Fondazione Altagamma e il direttore artistico Davide Rampello scelgono DrawLight per realizzare “Panorama” una magica esperienza immersiva che racconta in un video di 15 minuti realizzato interamente a 360°, le bellezze uniche del nostro Paese: dalle opere d’arte, al design, alla moda, al settore manifatturiero, fino ai meravigliosi paesaggi unici patrimonio dell’UNESCO e dell’umanità. "Panorama" ha recentemente bissato il suo successo al Grand Central Terminal di New York e presto sarà replicato in una prossima capitale mondiale. Parallelamente Senso si aggiudica il terzo posto, su novecento start up innovative del territorio nazionale, nella categoria Innovation Made in Italy del contest Unicredit Start Lab. Nuovo traguardo personale per Mick Odelli, l’elezione a Vicepresidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Padova di cui Anna Viel è Presidente. Le linee guida del mandato 2016-2019 mettono al primo posto l’educazione e la formazione, affinché le scuole e le università siano più spesso partner nello sviluppo di progetti che portino a risolvere le esigenze del mercato e avvicinino i giovani al mondo del lavoro, colmando in questo modo il gap formativo delle imprese e trovando nuove sinergie. Il 20 settembre da Anteprima a Milano in Corso Como 9, in occasione della Vogue Fashion’s Night Out , viene presentato per la prima volta Scrigno che racconta, in uno spettacolare gioco visivo, la matita Perpetua dando vita a una esperienza emozionale dall’effetto “wow” assicurato. Nella stessa serata, la borsa Lucchetto di Anteprima prende forma all’interno di Teca, trasformandosi, cambiando pelle, svelando la sua ston ria e la sua identità.

uct to tell its own story and to change its own colors, characteristics and finishes via the support of a smartphone. These experiences are performed live due to a hidden projecting system, developed for the purpose. Mick invented Vedo within the same year. It is an innovative and dynamic projecting system that manages to change the architecture of a whole space completely, as well as its interior design. The true and real acknowledgement for Mick and his team came in 2015 as well, with EXPO Milan. Altagamma Foundation and the artistic director Davide Rampello chose DrawLight to perform “Panorama” (www.panoramaitaly.org), a magical and immersive experience that shows the unique beauties of Italy, through a range of works of art, design, fashion and manufacturing, as well as wonderful landscapes, heritage of UNESCO and mankind. The whole project was exhibited as a 360º video. Panorama has recently repeated its great success at the Grand Central Terminal in New York with more than 16.000 visitors and will be soon heading some other world cities. At the same time, Senso has achieved the 3rd place at the Unicredit Start Lab contest under the category of Innovation Made in Italy, out of nine hundred innovative italian start-ups. Another recent important step on Mick Odelli’s career was the election as Vice President of the Young Entrepreneurs of Confindustria Padova, of which Anna Viel is President. The guidelines for 2016-2019 put education and training at first place so that schools and universities may become partners, thus working towards the resolution of market demands. The intention is to bring young people together in the professional world as well, finding new synergies and filling the training gaps within companies. Scrigno will be presented for the first time on September 20th at the Anteprima Flagship Store on Corso Como 9 in Milan, at the Vogue Fashion’s Night Out event. The aim is to create an emotional experience that is able to produce a “wow” effect. Anteprima's purse Lucchetto will emerge inside Teca in the same night, while transforming and changing its own skin, revealing its story and identity.

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CONTEMPORARY ART

Un dialogo tra Mao e Michelangelo Venice once again the East door. Not the stereotyped or postcard, or appendix as in the books of travel and adventure, but as a creative flow between two worlds which, for centuries, are linked by trade, cultural, and philosophical and artistic influences. This time, to reopen the "Silk Road" was a great Chinese artist, the master Mao Jianhua, so appreciated in his country that the Beijing government declared his creations as "Artwork Chinese heritage." To act as a catalyst was an exhibition dedicated to this master Mao, housed in the sixteenth-century Ca 'Vendramin Calergi, home to the historic Venice Casino. Numerous exhibits that have intrigued and seduced the international audience in Venice. Two fundamental strands of the exhibition, and pillars of Chinese culture: "time" and "space." To "time" were dedicated many paintings on the highlights of the ancient Chinese calendar, which in the past chanting stages of human life, nature and crops, and that is still held in high esteem, on the occasion of the celebrations sacred and traditional festivals. Of "space instead," the exhibition has reserved the very valuable ink games with mountains of Mao teacher, able to convey emotions and serenity thanks to shadows and chiaroscuro. Time and space are in fact united by zen: a philosophy and an attitude that allow each person to grasp, through the works of Mao teacher, the "absolute truth", breaking away from everyday life, from the greed and the cultural and social conditioning. In short, these works are experienced, not just seen, first freeing the mind from clichés and prejudices. The outcome of this feeling 'humanistic' is also the result of the artistic career of Mao teacher. Born in 1955 in Changshu, a town in the province of Suzhou, near Shanghai, home to Mount Yu and Lake Shang - places of worship for the Wu -, Mao Jianhua culture has emerged immediately as a successful entrepreneur, despite it is having always been fascinated by

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by Daniele Celeghin

Venezia ancora una volta porta d’Oriente. Non quella oleografica o da cartolina, né d’appendice come nei libri di viaggi e avventure, ma intesa come flusso creativo tra due mondi che, da secoli, sono legati da scambi commerciali, culturali, e da contaminazioni filosofiche e artistiche. Questa volta, a riaprire la «via della seta» è stato un grande artista cinese, il maestro Mao Jianhua, così apprezzato nel suo paese che il governo di Pechino ha dichiarato le sue creazioni come «Opere d’arte patrimonio cinese». A fare da catalizzatore è stata una mostra dedicata proprio al maestro Mao, ospitata nella cinquecentesca Ca’ Vendramin Calergi, sede dello storico Casinò di Venezia. Numerose le opere esposte che hanno incuriosito e sedotto il pubblico internazionale di Venezia. Due i filoni fondamentali della mostra, e pilastri della cultura cinese: il «tempo» e lo «spazio». Al «tempo» sono stati dedicati numerosi dipinti sui momenti salienti dell’antico calendario cinese, che in passato scandiva le fasi della vita dell’uomo, della natura e delle coltivazioni, e che ancora oggi è tenuto in alta considerazione, in occasione delle celebrazioni sacre e delle feste tradizionali. Allo «spazio», invece, l’esposizione ha riservato i pregevolissimi giochi d’inchiostro con montagne del maestro Mao, capaci di trasmettere emozioni e serenità grazie a ombre e chiaroscuri. Tempo e spazio sono infatti uniti dallo zen: una filosofia e un abito mentale che consentono a ogni persona di cogliere, attraverso le opere del maestro Mao, la «verità assoluta», distaccandosi dalla quotidianità, dalla cupidigia e dai condizionamenti culturali e sociali. Insomma queste opere vanno vissute, non solo viste, liberando innanzitutto la mente dai luoghi comuni e dai pregiudizi. L’esito di questo sentire «umanistico» è frutto anche del percorso artistico del maestro Mao. Nato nel 1955 a Changshu, una cittadina della provincia di Suzhou, vicino a Shanghai, dove si trovano il monte Yu e il lago Shang – luoghi di culto per la cultura Wu –, Mao Jianhua si è imposto fin da subito come imprenditore di successo, pur essendo sempre stato affascinato dal tao-


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ismo e dal buddismo. Tanto che ha cominciato a praticare la meditazione, e ad interessarsi all’arte calligrafica cinese, approfondendo la conoscenza delle antiche rappresentazioni. Il maestro Mao ha completato questo percorso con i viaggi di contemplazione, di studio e con creazioni pittoriche sulle montagne Gialla, Daming e Jizu. Il progetto della vernice veneziana è nato nell’estate del 2015, il designer Gianni Segatta e Rosa Loprieno, curatrice della mostra con la collaborazione di Italiana Strategie, iniziarono a pensare alla possibilità di portare i magnifici inchiostri di Mao in Italia per una prima esposizione europea, decidendo poi di allestirla nella splendida e simbolica cornice di Venezia in virtù proprio degli storici legami della città di Marco Polo con la Cina. Alla mostra ha partecipato, oltre ad una folta rappresentanza di artisti, critici d’arte e imprenditori sensibili all’arte orientale, anche il noto critico d’arte Philippe Daverio, affascinato dalla qualità delle opere del maestro Mao. Una nuova esposizione delle opere di Mao Jianhua è attesa a Milano nel 2017. La mostra veneziana ha spalancato lo sguardo su nuovi orizzonti culturali a tal punto che è maturata anche l’idea di avviare una partnership tra Cina e Italia: l’organizzazione Artisti di Taglia, in collaborazione con Gianni Segatta, Rosa Loprieno, e con l’Associazione Michelangelo per l’internazionalizzazione della cultura e dell’identità italiana nel mondo, ha infatti donato al maestro Mao un porta lettere-gioiello, creato per l’occasione da alcuni artigiani che fanno parte del network di Artisti di Taglia, formalizzando così l’avvio di una sinergia tra i due paesi per valorizzare le eccellenze del made in Italy. Al maestro Mao è stato donato un acquerello su Venezia realizzato dall’artista Maria Valente. Il maestro ha ricambiato con una sua opera, consegnata al presidente dell’Associazione Michelangelo, Mario Stocco. Tra gli obiettivi dell’Associazione c’è infatti quello di far dialogare e interagire culture diverse per favorire la circon lazione di idee, talenti e innovazione.

Taoism and Buddhism. So much so that he began to practice meditation, and take an interest in Chinese calligraphy, deepening their knowledge of ancient representations. The Mao teacher has completed this path of contemplation with travel, study and pictorial creations of the mountains Yellow, and Daming Jizu. The project of the Venetian paint was born in the summer of 2015, the designer Gianni Segatta and Rosa Lopresti, curator of the exhibition with the Italian cooperation strategy, began to think about the possibility of bringing the magnificent inks Mao in Italy for a first European exhibition , deciding then to set it up in the beautiful and symbolic setting of Venice by virtue of its historical ties of the city of Marco Polo with China. At the exhibition participated, as well as a large representation of artists, art critics and entrepreneurs sensitive to Oriental art, even the well-known art critic Philippe Daverio, fascinated by the quality of the master's works of Mao. A new exhibition of works by Mao Jianhua is expected in Milan in 2017. The Venice exhibition has opened his eyes to new cultural horizons to such an extent that it is also matured the idea of starting a partnership between China and Italy: the organization of Artisti di Taglia, in collaboration with Gianni Segatta, Rosa Lopresti, and with ' Michelangelo association for the internationalization of Italian culture and identity in the world, has given a letter to Mao master jewel-door, created for the occasion by some craftsmen who are part of the Artisti di Taglia network, thus formalizing the ' starting a synergy between the two countries to enhance the excellence of made in Italy. To master Mao was given a watercolor of Venice realized by Maria Valente. The teacher countered with one of his works, delivered to the President of the Association Michelangelo, Mario Stocco. Among the objectives of the Association it is in fact that of a dialogue between different cultures and interact to facilitate the circulation of ideas, talent and innovation.

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L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. Pablo Picasso L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è. Paul Klee L’arte è l’unica cosa seria al mondo. E l’artista è l’unica persona che non è mai seria. Oscar Wilde Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno. Vincent Van Gogh


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Try It Risk-Free


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Men’s Code

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by Dino Piacci www.yachtandpowerboats.it edit by Giovanna Repossi


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Uno “Stradivari” per Powertender! Nella vecchia cara Europa, dove ormai le nuove tecnologie e tecniche di costruzione navale sono diventate ultramoderne ed in buona parte meccanizzate, c’è un posto dove ancora si realizzano barche in legno con lavorazione artigianale, pezzo per pezzo, barca dopo barca: è l’olandese Walht Boats, cantiere da cui escono veri gioielli, pezzi unici, dal profumo di legno che mani esperte e sapienti hanno lavorato, curvato e levigato alla perfezione, come tanti preziosi Stradivari. Credo sia sufficiente guardare attentamente la barca in costruzione nella foto per capire la quantità e qualità del lavoro indispensabili per realizzare un oggetto come una Walth boat: provate ad immaginare le centinaia e centinaia di ore di lavoro per sagomare, forare ed incastrare nella struttura più di trenta ordinate sulle quali verranno poi fissati i legni delle murate. Dietro ogni sagoma e curvatura del legno c’è una mole di lavoro accurato, lungo e paziente, inimmaginabile per i non addetti ai lavori o per i tanti che non ha mai avuto modo di vedere una barca in costruzione. Tanto per dare un’idea: provate a contare le dozzine di morsetti impiegati per incollare e curvare una fascia di legno e pensate anche al tempo che ci è voluto per un lavoro del genere. Ogni minimo particolare è curato alla perfezione, i materiali sono i migliori, ed ogni spazio è davvero ben sfruttato, e ciò che ne esce è un’imbarcazione comoda e vivibile. Anche il disegno della carena è superlativo, e, nello specifico, le geometrie, gli angoli di incidenza e del diedro, sono tra i più avanzati e performanti, tali da garantire ottima velocità e sicurezza anche su mare formato. Decisamente piacevoli le linee della coperta ed eleganti e ben rifiniti gli allestimenti interni, dove spiccano divani e sedili avvolgenti rivestiti in pelli pregiate trattate per resistere nell’ambiente marino. Insomma, davvero belle ed eleganti queste imbarcazioni della Walth: proviamone una, il “1075”, lunga 10,75 metri per 2,48 di larghezza. La barca è già in acqua, per cui saliamo subito a bordo, e prima di mettere in moto, diamo un’occhiata da vicino, apprezzando il posto di guida, la ricca strumentazione ben visibile, le leve gas sportive ed efficienti… tutto ok. Aprendo il vano motori c’è da rimanere sbalorditi: che ci fanno qui due Ilmor con tanto di scarichi

In dear old Europe, where by then new technology and shipbuilding techniques have become ultra-modern and largely mechanized, there is a place where you can still realize wooden boats with craftsmanship, piece by piece, boat after boat: is Walht Boats, boatyard from which come true jewels, single pieces, from the smell of wood that skilled and expert hands worked, bent and smoothed to perfection, as so many precious Stradivarius. I think it is enough to look carefully at the boat under construction in the picture to see the quantity and quality of the work necessary to create an object like a Walth boat: try to imagine the hundreds and hundreds of hours of work to shape, drill and fit in the over than thirty frames on which the timbers of the topsides will then be fixed. Behind every shape and curvature of the wood it is behind an accurate workload, long and patient, unimaginable to the uninitiated or for the many who never got to see one in boat building. Just to give you an idea: try to count the dozens of clamps used to glue and bend a wood board and think even at the time that it took for such work. Every detail is cared to perfection, the materials are the best, and every space is really well exploited, and what comes out is a boat comfortable and livable. The hull design is superb, and, specifically, the geometry, the angles of incidence and dihedral angle, are among the most advanced and performing, such as to ensure high speed and safety even on rough sea. Very nice lines of the deck and elegant and well finished the interior, where the outstanding sofas and comfortable seats upholstered in fine leathers treated to withstand the marine environment. In short, really beautiful and elegant these Walth boats: let's try one, the "1075", 10.75 meters long by 2.48 wide. The boat is already in the water, so let us go up at once on board, and before starting, let's look closely, appreciating the driving seat, the rich easily visible gauges-, sports throttles and efficient ... all ok. Opening the engine room there is to be stunned: what doing here two Ilmor complete with a water-cooled stainless steel exhaust !? Huumm

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... we turn on them, and is immediately music! We go for the test. Opening throttle the boat out on gliding in a moment, and when you accelerate, immediately takes trim by herself, becoming light and very maneuverable, we are already at 40 Kn. We try wide turn, then very close double turns: responds very well and promptly to commands, without engaging those who command her. We give full throttle: 50,60,70 ... 76 Kn !! Beyond belief, it is more than a good powerboat! 76 Kn on a boat so we do not really expect it, unbelievable! 1075 remains very stable and easy to handle even at this speed. It is ideal also as a fast tender on large yachts, already adopted by many shipyards, among them Oceanco Yacht, and has already become widely appreciated boat, which sets the trends and fashion in this sense: Congratulations to Walth Boats! Blue seas!

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in acciaio raffreddati ad acqua!? Huumm… Li accendiamo, ed è subito musica! Usciamo in prova. Dando gas la barca esce in planata in un attimo, e quando si accelera, va subito in assetto da sola, diventando leggera e manovrabilissima: siamo già a 40 Kn. Proviamo virate larghe, poi doppie molto strette: risponde molto bene e prontamente ai comandi, senza impegnare chi la comanda. Diamo tutto gas: 50,60,70…76 Kn!! Da non credere, va più di un buon off shore! 76 Kn su una barca così non ce li aspettavamo davvero, incredibile! Il 1075 resta molto stabile e facilmente manovrabile anche a questa velocità. E’ l’ideale come tender veloce su maxi yachts, già adottato da molti cantieri, tra i quali anche Oceanco Yacht, ed è già diventata una barca molto apprezzata, che fa tendenza e moda in tal senso: complimenti a Walth Boats! n Mari Blu!


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British Day 2016 by Gianluca Torini photo by Andrea Clovis, Marco Gatti model Paulina Bien

The British day by TF Passion is traveling event, every year the choice falls on a new location, you must always ensure high quality standards in terms of accommodation, traditions, places of interest. 2016 saw the extensive travel to British auto group in the area of Terme Euganee, for a two-day kissed by the sun and completed by the warmth of the people and of the province of Padua territory. Saturday, June 25 have opened the dances, with meeting at the Hotel Esplanade Tergesteo, Montegrotto Terme and an immediate trip to the International Museum of Art Glass and Spa, for a guided tour that has allowed us to know art and typical excellence of those areas, that are also a source of pride and pride also well outside the region. At the end of the visit, to return to the hotel, the day is then spent relaxing, having the participants to find large pools, as well as wellness areas and leading-edge spa. A car rally is time to meet with friends, between lovers and the climate

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Il British Day by TF Passion è evento itinerante, ogni anno la scelta ricade su una nuova location, che deve sempre garantire elevati standard qualitativi, in termini di strutture ricettive, tradizioni, luoghi di interesse. Il 2016 ha visto recarsi il nutrito gruppo di auto inglesi nel comprensorio delle Terme Euganee, per una due giorni baciata dal sole e completata dal calore delle persone e del territorio della provincia di Padova. Sabato 25 Giugno si sono aperte le danze, con ritrovo presso l'Hotel Esplanade Tergesteo, di Montegrotto Terme ed una immediata trasferta al Museo Internazionale del Vetro d'Arte e delle Terme, per una visita guidata che ha permesso di conoscere arte ed eccellenze tipiche di quelle zone, che sono anche motivo di vanto ed orgoglio anche ben al di fuori della regione. Al termine della visita, al rientro in albergo, la giornata è poi trascorsa in pieno relax, avendo i partecipanti a disposizione ampie piscine, oltre a zone wellness e spa di assoluta avanguardia. Un raduno di auto è momento di ritrovo fra amici, fra appassionati ed il clima


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che si instaura è di festa e complicità, la convivialità nasce spontanea e così l'aperitivo, previsto da programma alle 19:00, è stato raggiunto attraverso un warm up a base di spritz, tenutosi fra bistrot, prato e piscina. Quando degli appassionati parlano delle loro auto e sanno di non dover guidare è normale vederli attorno ad un tavolo, sorseggiando qualcosa di buono e sostenendo animatamente ognuno le proprie idee. "Discussioni" solo momentaneamente interrotte alla vista del buffet aperitivo, che avrebbe introdotto tutti poi alla cena, nel salone principale dell'hotel. Cena che non avrebbe ancora chiuso la giornata, ma accompagnato verso il cigar corner. Dietro front quindi verso il bistrot, con vista sulla piscina e le sue luci, per degustare sigari e grappe di pregio, per un abbinamento coinvolgente, ponendo attenzione alle spiegazioni, agli aneddoti, all'incalzante disvelare piccoli segreti del sempre ottimo Matteo Tornielli. Per molti, catturati ormai dagli aromi e dall'aura meditativa ed al tempo stesso viziosa della situazione, l'ora della buonanotte non è arrivata presto. La sveglia della Domenica mattina ha rimesso in moto tutti e la colazione di gruppo ha dato la spinta definitiva, per ripartire di slancio. Ancora chiacchiere, risate, dissertazioni (più o meno) tecniche, tante foto e poi tutti a bordo, per un tour sui Colli Euganei. Viaggiare su quelle strade panoramiche, fra ville e vigneti, attraverso piccoli centri abitati, percorrendo curve che fanno divertire gli amanti della guida, ha permesso di digerire anche qualche piccolo imprevisto di percorso, a seguito delle modifiche temporanee alla viabilità, dovute alle tante attività domenicali del periodo. Il gruppo è arrivato così al completo presso i Giardini di Villa Barbarigo, a Valsanzibio, dove è stata effettuata una passeggiata veramente interessante, ascoltando dalle guide la storia ed i significati simbolici di un luogo tanto bello quanto particolare. Visita conclusasi con un aperitivo sotto al porticato delle antiche scuderie. Con la mattinata che stava giungendo al termine, i partecipanti si sono rimessi al volante, per percorrere ancora un po' di curve e giungere all'Agriturismo Alba, di Baone. Una volta sistematisi tutti a tavola, è stato subito chiaro che la voglia di parlare non fosse ancora finita e vedere 80 persone affiatate ed accomunate da una stessa passione è stata la spinta migliore per iniziare già a pensare all'organizzazione del raduno successivo e del British Day 2017. Un evento ormai tradizionale, lanciato verso la sua settima edizione, anche grazie all'appoggio dei sempre preziosi partner: Progetto Segnaletica S.r.l., Ehiweb.it, Auto Class Magazine e n l'immancabile Live In Style.

that is established is festive and complicity, conviviality arises and so the appetizer, provided by the program at 19:00, was achieved through a warm up based spritz held between bistros, lawn and pool. When the fans speak of their cars and they know they do not have to drive it is normal to see them around a table, sipping something good and arguing heatedly everyone's ideas. "Threads" momentarily interrupted at the aperitif buffet view, it would introduce all then at the dinner, in the main hall of the hotel. Dinner that he would not still ended the day, but accompanied at the cigar corner. Then turn around toward the bistro, overlooking the pool and its lights, to taste cigars and fine brandies, for a compelling combination, paying attention to the explanations, anecdotes, all'incalzante uncover secrets of the consistently great Matteo Tornielli. For many, now captured by the aromas and meditative aura and at the same time vicious of the situation, the hour before bedtime did not arrive soon. The wake of Sunday morning has restarted all the breakfast group gave the final push to start the momentum. Even chatter, laughter, dissertations (more or less) techniques, many photos and then all aboard for a tour of the Euganean Hills. Travel on the scenic roads, between villas and vineyards, through small towns along curves that amuse those who enjoy driving, allowed to digest even a few little unexpected path, as a result of temporary changes to the road, due to the many activities on the Sabbath of the period. The group arrived so full at the Villa Barbarigo Gardens, in Valsanzibio, where there has been a really interesting walk, listening to the guides history and the symbolic meanings of such a beautiful place as particular. Visit ended with a drink under the porch of the old stables. With the morning that he was coming to an end, the participants are back behind the wheel, for even go a bit 'of curves and reach the Agriturismo Alba, Baone. Once sistematisi everyone at the table, it was clear that the desire to talk was not yet over and see 80 people close-knit and united by the same passion was the best boost to already start thinking about the organization of the next meeting and the British Day 2017. A now traditional event, launched toward its seventh edition, thanks to the support of increasingly valuable partners: Project Signage Srl, Ehiweb.it, Auto Class Magazine and the inevitable Live In Style.

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TownHouse Galleria

edit by Giovanna Repossi

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Superbly located in the heart of Milan inside the famous Galleria Vittorio Emanuele II, just few steps away from Duomo square, TownHouse Galleria holds on to its history while providing world-class and design accommodations. The 58 rooms and suites with a stunning view inside the Galleria offer an intimate and elegant hideaway in the historical center of Milan. With its luxury lounges and an Oyster Bar overlooking the center of the Galleria, TownHouse Galleria is the ultimate getaway for the best shopping experience in the fashion district of Milan. TownHouse Galleria offers other exclusive services: limousine transfers, concierge services, business venue and a pet friendly atmosphere. Furthermore, it hosts the The World of Leonardo Da Vinci Museum, with an exclusive and complimentary access directly from the hotel. TownHouse Galleria Five-star Hotel is located in the historical center of Milan, near the Fashion District and inside the famous Galleria Vittorio Emanuele II, one of the world's oldest shopping malls. Housed within a four-story double arcade in central Milan, Galleria is named after Vittorio Emanuele II, the first king of the Kingdom of Italy. It was designed in 1861 and built by Giuseppe Mengoni between 1865 and 1877. The structure consists of two glass-vaulted arcades intersecting in an octagon covering the street connecting Piazza del Duomo to Piazza della Scala. The central octagonal space is topped with a glass dome. The Milanese Galleria was larger in scale than its predecessors and was an important step in the evolution of the modern glazed and enclosed shopping mall. It has inspired the use of the term galleria for many other shopping arcades and malls. Here now you can find the

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Situato nel cuore di Milano all'interno della famosa Galleria Vittorio Emanuele II, l’hotel di lusso a cinque stelle TownHouse Galleria è un omaggio al passato che garantisce un alloggio di livello. Le 58 camere e suite con una splendida vista sulla Galleria offrono un rifugio intimo ed elegante, nel cuore di Milano. Con le sue lounge e un Oyster Bar di lusso sull’Ottagono della Galleria, il nostro hotel di Milano è il rifugio top per la miglior esperienza di shopping a Milano. A pochi passi dalle principali attrazioni di Milano, il TownHouse Galleria ospita il Museo ‘Il mondo di Leonardo Da Vinci’, con un accesso esclusivo, gratuito e diretto dall’hotel. L’Hotel TownHouse Galleria si trova all'interno della famosa Galleria Vittorio Emanuele II, uno dei più antichi centri commerciali di tutto il mondo. Ospitata all'interno di una doppia arcata a quattro piani nel centro di Milano, la Galleria deve il suo nome a Vittorio Emanuele II, primo re del Regno d'Italia. È stata progettata nel 1861 e costruita da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1877. La struttura è composta da due arcate di vetro a volta che si intersecano in un ottagono che copre la strada che collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala. Lo spazio ottagonale centrale è sormontato da una cupola di vetro. La Galleria milanese era più grande in scala rispetto ad altre gallerie ed è stato un passo importante per l'evoluzione del moderno centro commerciale vetrato e coperto, di cui è il precursore diretto. Ha ispirato l'uso del termine “galleria” per molti altri centri commerciali. Qui ora si trova il Museo Leonardo da Vinci ospitato nel nostro hotel,


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così come boutique di lusso, caffè e ristoranti, ognuno dei quali con le caratteristiche insegne in oro su fondo nero. Dalle spettacolari sale e dall’Oyster Bar del TownHouse Galleria Hotel al primo piano si può godere di una vista diretta sui più famosi marchi di moda situati intorno al centro della Galleria. I turisti e la gente del posto conoscono Galleria Vittorio Emanuele II e il suo Ottagono al centro come il "salotto di Milano" per la sua bellezza. Sulla pavimentazione al centro, si può ammirare il prezioso mosaico con lo stemma della Casa Reale dei Savoia. La Galleria era in passato un luogo di incontro dove le persone si incontravano per discutere degli eventi, e ora è un luogo speciale dove la gente del posto e i turisti amano prendersi un caffè, fare shopping o semplicemente fare una passeggiata per raggiungere Piazza del Duomo o Piazza Teatro alla Scala. La galleria è stata restaurata nel XX secolo e anche nel 2015. Nel maggio 2015 una nuova magnifica passerella è stata costruita sul tetto della Galleria, dandovi la possibilità di ammirare il monumento dai suoi tetti, di vedere le guglie del Duomo da vicino e di godere di una vista mozzafiato di Milano. Soggiornando al TownHouse Galleria avrete un accesso gratuito ed esclusivo al Museo Leonardo Da Vinci e alla Highline Galleria, direttamente dall'Hotel. Mescolando raffinatezza chic e moderna, le 58 camere e suite di lusso del TownHouse Galleria riflettono l'arte della modernità all'interno di un monumento antico, con tutti i comfort di una casa e il meglio della tecnologia. Quasi tutte le camere offrono un’affascinante vista dell’interno della Galleria milanese con i suoi affreschi e i preziosi pavimenti a mosaico. Le Suite Seven Stars Galleria con vista diretta sulla Galleria variano nelle dimensioni, dalle Executive Suite alle generose Suite Deluxe fino n alla spettacolare Presidential Suite Ottagono.

Leonardo Da Vinci Museum hosted by our Hotel as well as luxury boutiques, cafés and restaurants, each of them with characteristic golden signboards on a black background. From the spectacular lounges and oyster bar of TownHouse Galleria Hotel at the first floor, you can enjoy a direct view on the most famous fashion brands located around the core of Galleria. Tourists and locals know Vittorio Emanuele Gallery and its Octagon at the center, as the “living room of Milan” for its beauty and on its floor, in the center, you can admire a precious mosaic with the emblem of the Royal House of Savoy. The gallery was in the past a meeting place where people gathered to discuss current events, and now it’s a special place where locals and tourists love to have a coffee, go shopping or simply have a walk to reach Duomo square or La Scala Theatre square. The gallery has been restored in the 20th century and also in 2015. In May 2015 a new stunning catwalk has been built on the rooftop of the Galleria, giving you the chance to admire the monument from its rooftops, to see the Duomo spires up close and enjoy breath-taking views of Milan.By staying at TownHouse Galleria you will get a complimentary and exclusive access to the Leonardo Da Vinci Museum and to the Highline Galleria, directly from the Hotel. Blending chic and modern sophistication, TownHouse Galleria luxury rooms and suites reflect the art of modernity and design, within an ancient monument in the historical center of Milan near the fashion district, with all the comforts of home along with the best technology. Almost all the hotel rooms offer a captivating sight of the Milan Galleria’s interior along with its frescos and precious mosaic floors.The luxury Seven Stars Galleria Suites with direct view in the Galleria Vittorio Emanuele range in size from the Executive Suites to the generous Deluxe Suites and the spectacular Ottagono Presidential Suite. All the accommodations provide the best exclusive services, included inroom coiffeur, babysitting facilities and many more.

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Men’s Code

Quando la perfezione è un dato certo 68

Portoncino d’entrata blindato con inserti in vetro


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Portefinestre scorrevoli per grandi vetrate, complanari Nel mondo Giacomelli viene naturale aprire nuovi orizzonti sul tema della perfezione che non è soltanto estetica, ma anche ingegno e soprattutto emozione. Perché una finestra in legno Giacomelli ha i contorni del vento, l’intensità della luce e tutte le caratteristiche necessarie per garantire le migliori performance tecniche, abitative e di design. Una tecnologia produttiva unica con un’ampia gamma di soluzioni che spaziano dalle finestre e porte finestra, alle porte più originali, scorrevoli, portoncini d’ingresso, rivestimenti, scuri e frangisole, scale multiforme, balconi, tutti rigorosamente in legno. Tutte le finestre Giacomelli sono dotate di tecnologia Rfid che consiste nell’inserimento di un microchip su ciascuna anta del serramento, un identity screen per conoscere in tempo reale i dati tecnici della finestra. La scelta dei modelli è veramente ricca, dai più innovativi ai tradizionali in diverse essenze e colori per soddisfare le esigenze di qualsiasi contesto architettonico. Una soluzione giusta per tutti i gusti nel segno della qualità e della perfezione con standard qualitativi di altissimo livello, perché ogni singolo componente viene sottoposto a severissimi controlli. La posa clima è una prerogativa Giacomelli. Solo se il serramento sarà posato a regola d’arte potrà garantire tutte quelle prestazioni necessarie per ottenere un perfetto isolamento termo-acustico e un ottimo comfort. Il metodo tailor made, preciso e dettagliato garantisce un prodotto personalizzato, perfettamente in linea con la richiesta del cliente, dotato di caratteristiche tecniche all’avanguardia per materia prima, verniciatura ferramenta e assemblaggio. Tutte le finestre Giacomelli sono concepite per garantire un ottimo

Giacomelli in the world is the natural break new ground on the subject of perfection that is not only aesthetic, but also wit and above all emotion. Because in Giacomelli wooden window it has the wind contours, the intensity of the light and all the necessary features to ensure the best techniques, housing performance and design. A unique production technology with a wide range of solutions ranging from the windows and window doors, to the most original doors, sliding doors, entry doors, siding, shutters and sunshades, multiform stairs, balconies, all made from wood. Giacomelli all the windows are equipped with RFID technology that consists of inserting a microchip on each leaf of the window, a screen identity to know in real time the technical data of the window. The choice of models is very rich, from the most innovative to traditional in different wood species and colors to meet the needs of any architectural context. A just solution for everyone in the sign of quality and perfection with quality standards of the highest level, because each individual component is subjected to strict controls. Laying climate is a prerogative Giacomelli. Only if the window will be placed in a workmanlike manner can guarantee all the performance you need to get a perfect thermal and acoustic insulation and a great comfort. The tailor-made method, precise and detailed guarantees a personalized product, perfectly in line with the customer's request, equipped with advanced technical features to raw material, painting and assembly hardware. All Giacomelli windows are designed to ensure optimum energy consumption, thanks to a thermal insulation system effectively and

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Finestra ad alto risparmio energetico con sistema oscurante a scorrimento

Scale su misura con inserti in acciaio

guaranteed, a core value that supports a versatile design and alternative. The Giacomelli quality is also the ideal solution with regard to the restoration or rehabilitation of historic homes, under the protection of Fine Arts. The careful selection of materials and production versatility enable the production of different styles, from the large windows and modern coplanar , to classic or artistic conception windows. Whatever your project, a window, Giacomelli plays the most innovative ideas and individual with precision and elegance of design, without losing sight of the natural inspiration that has made unique.

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Portafinestra ad alto risparmio energetico, CasaClima Classe A

risparmio energetico, grazie a un sistema di isolamento termico efficace e garantito, un valore fondamentale che affianca un design versatile e alternativo. La qualità Giacomelli è la soluzione ideale anche per quanto riguarda interventi di restauro o ripristino di dimore storiche, sotto la tutela delle Belle Arti. L’accurata ricerca dei materiali e la versatilità produttiva consentono la realizzazione di stili differenti, dalle ampie e moderne vetrate complanari, alle finestre di concezione classica o artistica. Qualunque sia il vostro progetto, una finestra Giacomelli interpreta con precisione ed eleganza le idee più innovative e individuali del design, senza perdere mai di vista l’ispirazione naturale che l’ha resa n inimitabile.


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Men’s Code

Ritorna il Medioevo in Alto Adige 72

by Luca Bonacini


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Non mancano le buone ragioni per trascorrere qualche giorno sull'Altopiano dell'Alpe di Siusi nello splendido e ordinato Sud Tirolo, panorami mozzafiato, boschi centenari, le cime dolomitiche imponenti e frastagliate del Sassolungo, Sassopiatto, Scilar, Catinaccio, e una natura rigogliosa che circonda i borghi medievali dell'altopiano più esteso d'Europa, Patrimonio Mondiale UNESCO. Tra gli eventi a cui almeno una volta bisogna partecipare, la Cavalcata Oswald von Wolkenstein, il più importante appuntamento equestre dell'Alto Adige, un palio storico giunto alla 34° edizione, che ogni anno a giugno attira oltre 20.000 persone. La rievocazione storica, intitolata a Oswald von Wolkenstein, celebre cantore, bardo e artista medievale del Medioevo che scrisse innumerevoli canzoni e romanze poi entrate a far parte del folclore della valle, si sviluppa attraverso quattro tornei a cavallo, nei suggestivi borghi dell’Altopiano di Siusi: il primo a Castelrotto, è il “Passaggio degli anelli”, che consiste in una cronometro a cavallo nella quale i cavalieri lanciati a tutta velocità devono colpire tre anelli appesi a diversi intervalli con un giavellotto. Il secondo al Matzlbödele a Siusi allo Sciliar, è la prova del “Labirinto”, che impegna i destrieri in una spericolata corsa veloce a quadriglia impugnando insieme l’asta, che si conclude con la prova del Labirinto nella fortezza. Il terzo al Laghetto di Fiè, è l’insidioso “Galoppo con ostacoli”, dove ogni partecipante prende una biglia e la deposita su uno scivolo, per poi riprenderla al volo, seguito dal superamento di un cancello cavalcando a ritroso. Infine il quarto palio a Castel Presule, chiamato “Passaggio tra le porte”, un impegnativo galoppo a zig zag tra i pali, all’interno dell’antico maniero di Castel Prösels. 36 squadre di cavalieri vestiti in abiti tradizionali, in sella a destrieri avelignesi che arrivano da tutta la regione, e si allenano tutto l’anno per giungere alle eliminatorie che precedono la manifestazione per sfidarsi e conquistare lo Stendardo del Menestrello. Una figura leggendaria quella di Oswald von Wolkenstein, vissuta tra il XIV e il XV secolo, poeta altoatesino, ma anche autorevole diplomatico al servizio dell’imperatore Sigismondo I e proprietario di Castello Hauenstein (a Siusi allo Sciliar), per conto del quale percorse l’Europa e l’Oriente, a lui è dedicata questa manifestazione nei luoghi dove visse, attraverso spettacoli, sfilate e feste medioevali, con la partecipazione di un numeroso pubblico che ogni anno aumenta, e sprona i concorrenti per tutta la durata del palio incitandoli a superare le 4 avvincenti prove cavalleresche nel minor tempo possibile, e aggiudicarsi lo Stendardo del Menestrello, che rimane al vincitore per un anno, diventando suo per sempre se conquista i tornei per 3 volte. Una competizione molto sentita in Alto Adige che quest’anno si è conclusa con la vittoria della squadra Kastelruth Hauenstein composta da Andreas, Julius e Matthias Mulser nonché Michael Marmsoler, sul podio per la prima volta, mentre si è piazzata al secondo posto la squadra Sartnal Rabenstein, e al terzo quella di Kaltern, l’evento si è concluso con la cerimonia di premin azione a Castel Prösels.

No shortage of good reasons to spend a few days on the plateau of the Seiser Alm in the beautiful and orderly South Tyrol, breathtaking landscapes, ancient forests, towering and jagged peaks of the Dolomites of the Sassolungo, Sassopiatto, Scilar, Rosengarten, and lush vegetation that the medieval villages surrounding plateau largest in Europe, World Heritage Site. Among the events to which you have to attend at least once, the Ride of Oswald von Wolkenstein, the most important equestrian event in South Tyrol, a historic win came to the 34th edition, which every June attracts over 20,000 people. The historical re-enactment entitled to Oswald von Wolkenstein, famous poet, bard of the Middle Ages and medieval artist who wrote numerous songs and romances then become part of the folklore of the valley, spread across four tournaments on horseback, in the charming villages of the Plateau Siusi: the first in Castelrotto is the "Passage of the rings", which consists of a riding time trial in which riders launched at full speed must hit three rings hanging at different intervals with a javelin. The second to Matzlbödele in Siusi, is proof of the "Labyrinth", which commits the steeds in a reckless smooth ride to quadrille holding together the auction, which ends with the test of the Labyrinth in the fortress. The third to the Lake of Fiè, is the insidious "Gallop with obstacles", where each participant takes a ball and deposits it on a slide, and then take it on the fly, followed by passing a gate riding backwards. Finally the fourth prize in Castel Prelate, called "Switching the doors", a challenging gallop zig zag between the posts, inside the ancient Castel Prösels manor. 36 teams of riders dressed in traditional clothes, riding Haflinger horses arriving from across the region, and train all year round to reach the preliminary round before the event to challenge and conquer the Standard Minstrel. A legendary figure to Oswald von Wolkenstein, lived between the fourteenth and fifteenth centuries, the South Tyrolean poet, but also authoritative diplomat in the service of Sigismund I and owner of Castle Hauenstein (in Siusi), on whose behalf he ran the 'Europe and the East, this event is dedicated to him in places where he lived, through shows, parades and medieval festivals, with the participation of a large audience that increases every year, and urges the contestants for the duration of the prize encouraging them to exceed 4 compelling evidence of chivalry in the shortest possible time, and win the Standard Minstrel, which remains the winner for a year, becoming her forever if winning the tournament 3 times. A deeply felt in South Tyrol competition this year ended with the victory of the team Kastelruth Hauenstein consists of Andreas, Julius and Michael and Matthias Mulser Marmsoler, on the podium for the first time, while she finished second in the team Sartnal Rabenstein, and the third that of Kaltern, the event ended with the award ceremony in Castel Prösels.

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Luoghi per vivere by Piergiorgio Giraudo Venice, a quiet and bright morning. Few people are walking around the “Arsenale” Garden, but surely not as many as usually pack the place during big events; and it is better this way. The 15th edition of this BiAnnual of Architecture Exhibition is not an easy-to-get experience, especially this year where topics and speculations go beyond the mere technical aspect. Alejandro Aravena, winner of the famous Prizker-Prize, curator of the 2016 edition of the Bi-annual of Venice, decided to develop it as a “reportage from the front”. The theme was chosen to invite international exhibitor to join the bindings and the challenges of this edition, in the belief that collective wisdom could sparkle the creative process. Each Country has engaged the confrontation in its own subjective way, tightening itself with the needs of its own needs. That is the main reason way the projects displayed in this edition are not futuristic but focus on a future where materials and traditions matter. Sometimes trying to rescue and reinvent the existing architectural works. Especially Eastern country are giving a new interesting interpretation of this trend. They are very far from Europe, packed with many ancient buildings but less people. The huge numbers of Japan and China overpopulation, imply the necessity to think how to re-use what already exists keeping in mind, at the same time, the chronic lack of space. As a reaction to this fact the City of Honk Kong – still far ahead the rest of the Mother Land thanks to the Foundation for the Bi-annual of the Institute of Honk Kong architects, and the Committee for the art development, has co-organized the Exhibition entitled “Tricks in Architecture: Honk Kong at Venice. Some young architects and artists under the guidance of Stanley Siu have brought their visions about new options for residential spaces. As a matter of fact, in a city where the lack of space is critical, with almost 8 million people packed in a very small piece of land where it is almost impossible to build something new. Honk Kong is known for being a versatile and open-minded city, but what is perceived in daily life is strictness and

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Venezia, una mattinata solare e tranquilla. Ai giardini dell'Arsenale passeggiano un pò di persone ma non è certo presente la folla delle grandi occasioni; meglio così. La Biennale di Architettura non è facile da visitare, soprattutto quest'anno dove gli spunti e le riflessioni vanno oltre il dato meramente tecnico. Alejandro Aravena, vincitore del famoso PritzkerPrize, il curatore di questa 15 ° Biennale di Venezia, ha deciso di articolarla sotto il titolo "reportage dal fronte". Il tema è stato scelto per incoraggiare espositori internazionali a condividere i vincoli e le sfide, nella convinzione che la saggezza collettiva potrebbe innescare la fantasia. Ogni nazione ha saputo cogliere il confronto in modo diverso, legandosi alle esigenze del proprio territorio. Proprio per questo non si si sono visti progetti futuristici dal punto di vista della realizzazione formale ma rivolti a un futuro che ricerca nei materiali e nelle tradizioni. Talvolta cercando di recuperare e reinventare le presenze architettoniche già esistenti. In particolare in paesi asiatici danno una nuova lettura interessante. Sono molto lontani dall'Europa popolata di palazzi antichi ma meno di popolazione. I grandi numeri del sovraffollamento del Giappone e della Cina, implicano la necessità di pensare a come riutilizzare ciò che è già presente tenendo conto della mancanza di spazio. In risposta a questo Hong Kong che viaggia ancora da sola rispetto alla Madrepatria, attraverso La Fondazione per la Biennale dell’Istituto degli Architetti di Hong Kong ed il Comitato per lo Sviluppo dell’Arte di Hong Kong, ha coorganizzano la mostra intitolata “Stratagemmi in Architettura: Hong Kong a Venezia” . Alcuni giovani giovani architetti e artisti sotto la guida curatoriale di Stanley Siu hanno portato la loro visione di nuove opzioni per gli spazi abitativi. Di fatto in una città dove lo spazio è veramente una risorsa che manca, con quasi otto milioni di persone stipate in un'area minima dove è quasi impossibile costruire qualcosa di nuovo. Hong Kong è una città conosciuta per la sua versatilità ed elasticità, ma ciò che si percepisce nella vita di tutti i giorni è un senso di rigidità e mancanza di alternative. L’architettura, in queste cir-


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costanze, diventa un mezzo per riflettere sulle condizioni umane, sociali e persino politiche e allo stesso tempo dà forma ai valori del pubblico. Da qui la ricerca di nuove aree all'interno dei palazzi stessi che possono essere utilizzate per creare nuovi momenti coesione sociale. L'analisi effettuata all'interno di un quartiere le evidenzia bene in rosso e in giallo all'interno dei modellini. Lavorare ai limiti spesso porta alla luce i problemi sociali, ossia se i bisogni umani debbano essere rimpiazzati dal bisogno di progresso e di ricchezza. La tradizione orientale viene in aiuto. Il saggio classico cinese dei Trentasei Stratagemmi è una collezione di tattiche militari applicate in guerra nell’antica Cina. La sua saggezza è utilizzata nell’era moderna in politica, in affari e nei rapporti sociali. Gli stratagemmi sono divisi in capitoli che illustrano diverse situazioni, vantaggiose e non. Prendendo spunto da questo saggio classico, gli architetti esaminano le sfide e cercano soluzioni per la complessità della realtà. I progetti in mostra raccontando il loro tentativi di risolvere questi conflitti: i prezzi esorbitanti degli appartamenti, l’alta densità di abitanti, le forze dominanti di mercato, la pratica e la mancanza di visione nei progetti di rinnovamento urbano, la pianificazione urbana ed il rispetto dell’ambiente. Essi non si considerano soltanto architetti o artisti ma anche come coloro che possono fare la differenza. Le loro opere sono testimonianze della realtà sociale. I singoli artisti e architetti utilizzano un linguaggio architettonico ed artistico unico , unendosi in gruppi di esperti per sperimentare modi di sopravvivere, anche solo con dei semplici pannelli in legno multifunzionali che permettono di ripensare agli spazi, seguendo lo slogan : “l'illimitata qualità dello spazio limitato”. O semplicemente mostrando le porzioni di cielo azzurro visibili tra la densità dei grattacieli. Questo dovrebbe far riflettere anche noi europei che vediamo lontana l'ipotesi di un sovraffollamento nelle nostre città. Ma nei padiglioni della Cina Popolare, di Taiwan, Hong Kong e Macao il fil-rouge sulla tradizione e il recupero, non può essere casuale. Sono luoghi dove molto si è costruito, forse troppo e troppo liberamente in questi anni; quindi ci potevamo aspettare in mostra delle soluzioni smaccatamente avveniristiche. Simbolo del loro rinnovato vigore economico; basta un viaggio a Shanghai per capire che il futuro è in quei luoghi, solo pagando al supermercato con lo smartphone appare chiaro a chiunque. Alla Biennale il loro percorso è stato invece più sottile e riflessivo. Non ci rimane che prenderne atto e iniziare a pensare cosa potremmo fare a casa nostra, tra palazzi storici, reperti architettonici e nuove, inevitabili esigenze di vita. Non cresciamo nel numero, ma il mondo arriva da noi attraverso nuovi fronti, in quali città li accoglieremo? n Come sapremo reinterpretare i nostri spazi?

lack of options. Architecture, in this scenario, becomes a mean to think about human, social and even political conditions and, at the same time, gives a shape to the values of the people. Thus, we see new spaces created inside buildings that can be used to incentive new ways to gather people together. The study focused on a specific neighborhood points them out very clearly looking at the red and yellow areas on the sample. To push a situation to the limit often brings up to the surface the actual social issues, i.e. if human needs have to be replaced by the need of progress and wealth. Eastern culture can use some help. The classic Chinese essay about the “Thirty-six Stratagems” is a sequence of military tactics used in warfare in ancient Chine. Its wisdom is used in contemporary times in politics, business and social relationships. The stratagems are sort by chapters according to starting conditions of advantage or disadvantage. Taking the cue from this classic essay, architects evaluate the challenges and look for solutions to the complexity of reality. The projects displayed tell about the attempts to solve these conflicts: the exorbitant prices of the apartments, the high density of the inhabitants, the dominant forces of the market, the lack of a vision in urban renovation projects, urban planning and the respect of the environment. They do not consider themselves just architects or artists but as those who can make a difference. Their works are evidences of the social context. Individual artist and architects use a unique artistic and architectonic language, teaming up in groups of experts to experiment way to survive, even with just multi-functional wood panels that allow to re-think spaces, following the motto “the unlimited quality of limited space”. Or simply giving sight to portion of blue sky among the skyscrapers. As Europeans we should reflect on this topic, since we see as far in the future the possibility of overpopulation in our cities. But in the pavilions of Popular China, Taiwan, Honk Kong and Macao the common thread about tradition and renovation, cannot be random. Those are places where constructions were built, maybe too many and in an irresponsible way over the last years; thus we cannot be surprised to see displayed solutions clearly futuristic. Sign of their renewed economic vigor; a trip to Shanghai it is all it takes to understand that future is over there, when you can pay for your grocery with your smartphone. At the Bi-annual their path was instead more subtle and reflective. We can only acknowledge it and start thinking what we can do at home, among historical buildings, architectural finds and new, inevitable needs for life. We increase our number, and the world comes to us through new frontiers, in which cities will we host them? How will we re-interpret our spaces?

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Coco&Co

La moda passa, lo stile resta Coco Chanel


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Coco&Co

L’Amadea Spa del Romantik Oberwirt Hotel 78

by Luca Bonacini


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Nella regione più green d’Italia, il culto dell’ospitalità è davvero un valore straordinario tramandato da generazioni, un approccio autentico che favorisce le relazioni, un modo di essere e di incontrare. Caratteristiche innate in Josef “Sepp” Waldner, erede di una famiglia di albergatori da molte generazioni impegnati nella conduzione del meraviglioso Romantik hotel Oberwirt di Marlengo (BZ), a pochi chilometri da Merano. Un padrone di casa straordinario, colto, affabulatore, grande collezionista di rose e di cavalli, che in giovane età, quando decise di continuare l’attività di famiglia, ebbe il privilegio di trascorrere un periodo lavorativo al prestigioso Hotel Ritz di Parigi. Con lui si entra in un mondo fantastico, fatto di tradizioni millenarie e di progetti innovativi, alla scoperta dell’hotel che la sua famiglia possiede dal 1749 in un viaggio a ritroso nel tempo attraverso cinque secoli. Una storia che riporta al lontano 1496, quando l’Oberwirt, in una valle certamente molto diversa da oggi doveva essere una solida locanda per viaggiatori ma già con il culto dell’ospite. Anton Waldner rileva metà del podere nel 1749, il figlio Anton Waldner II l’intera proprietà nel 1771, trascorrono i decenni e la famiglia Waldner da il suo contributo con i figli Johann e Georg alle battaglie dell’Insorgenza Tirolese di Andreas Hofer, arriva la Prima Guerra Mondiale e l’annessione del Tirolo al Regno d’Italia, la radicale italianizzazione e la Seconda Guerra. Poi nel 1949 l’Oberwirt Hotel, grazie a Franz Waldner conquista una nuova dimensione turistica, con investimenti che ne migliorano il confort, e l’elegante struttura si dota della prima piscina all’aperto della regione. Nel 1961 Franz Waldner abbandona l’attività zootecnica, e converte il fienile e la stalla nella dependance dell’hotel. Nel 1973 Arriva Josef “Sepp” Waldner (attuale proprietario), che assume la titolarità e induce un nuovo corso, si aggiungono a beneficio degli ospiti la piscina coperta, il bagno romano, la sala Franz Liszt, il garage sotterraneo, il giardino del ristorante, le suite nella torretta, l’area wellness, la hall, il bar, il cortile ad arcate e l’Ansitz Waldner. Nel 1982 la Provincia riconosce l’Oberwirt “Maso Avito”, denominazione riservata solo ai masi chiusi in possesso della stessa famiglia da almeno 200 anni, e l’hotel entra a far parte dell’esclusivo gruppo dei “Romantik Hotels & Restaurants”. Nel 1996 si festeggiano i 500 anni e nel

In the green region of Italy, the cult of hospitality is really amazing value passed down for generations, an authentic approach that fosters relations, a way of being and to meet. innate characteristics in Josef "Sepp" Waldner, heir to a family of hoteliers for generations engaged in the conduct of the wonderful Romantik Hotel Oberwirt Marling (BZ), a few kilometers from Merano. A master of the ordinary house, caught, storyteller, a great collector of roses and horses, who at a young age, when he decided to continue the family business, was privileged to spend a period of work at the prestigious Hotel Ritz in Paris. With him we enter a fantasy world, made of ancient traditions and innovative projects, the hotel's discovery that his family owns from 1749 on a journey back in time through five centuries. A history that stretches back to 1496, when the Oberwirt, in a valley, different from today was to be a solid inn for travelers but even with the host worship. Anton Waldner detects half of the farm in 1749, the son Anton Waldner II the entire property in 1771, spend decades and the Waldner family for his contribution with his sons Johann and Georg to the onset Tyrolean battles of Andreas Hofer, comes the first World War and the annexation of the Tyrol to the Kingdom of Italy, the radical Italianisation and the Second War. Then in 1949 the Hotel Oberwirt, thanks to Franz Waldner wins a new tourist dimension, with investments that improve the comfort and the elegant structure shall provide itself with the first swimming pool in the region. In 1961 Franz Waldner leaves the livestock activities, and converts the barn and the barn in the hotel's annex. In 1973 arrives Josef "Sepp" Waldner (current owner), who takes on the ownership and induces a new course, in addition to the benefit of the guests the indoor pool, the Roman bath, the Franz Liszt room, the underground garage, the garden restaurant the suites in the tower, the wellness area, the lobby, the bar, the arcaded courtyard and the Ansitz Waldner. In 1982, the Province recognizes the Oberwirt "Maso Avitus" designation reserved only for farms closed in possession of the same family for at least 200 years, and the hotel becomes part of the exclusive "Romantik Hotels & Restaurants Group". In 1996 we cele-

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brate the 500th anniversary in 2001 and Barbara, the eldest child of Sepp Waldner joins the Oberwirt direction demonstrating immediately dedication to the family business. But the challenges for Sepp Waldner are not over, in 2014 opens the wine estate Eichenstein, in Montefranco near Merano, a place of unique beauty after several years of planning, surrounded by vineyards, lapped by woods and castles that centuries protect the valley, where there is the eco-friendly winery, the tasting room with panoramic chalets for guests, and are produced with modern techniques wines for centuries serve the needs of the Waldner family. But it is the Oberwirt, also for the delicious cuisine of chef Werner Seidner be enjoyed in the "parlors" in South Tyrol or in the romantic garden terrace. A chef with a career of great importance, which before reaching the Oberwirt, drove the kitchens of the Royal Park, the Palais Schwarzenberg, and the Hotel Sacher in Vienna, and today leads the kitchen team Oberwirt churning inspired creations Tyrolean and Italian tradition, drawing on the inexhaustible wealth of local raw materials that come from small producers and farm Waldner. But to truly experience the hospitality of the Waldner family, you go into the world of Amadea Oberwirt Spa, a real jewel of comfort and relaxation, another reason to come to Marling. As well as two swimming pools with whirlpools, indoor and outdoor pools, saunas, turkish bath, and several islands prepared for relaxation, it is pampered by an efficient and solar beauty team, which through custom packages an hour or day, dedicated to beauty and well-being of the body using high quality natural products. The broad and targeted offer of Amadea Oberwirt Spa, focuses on some natural excellence of the territory by the extraordinary properties: wine, apple, grape, rose, herbs and high mountain hay through which they develop dozens of different treatments. Wine therapy through the seeds and skins of grapes is useful to firm tissues and to smooth the skin; the South Tyrolean apples, rich in enzymes and pectin, moisturize the skin giving elasticity and freshness; roses have a beneficial effect, aphrodisiac and harmonizing; the high mountain hay is amazing in case of contractures, stiffness, rheumatism. Really a place that remembers the Romantik Oberwirt, a cutting-edge facility but with so much history, to rediscover themselves, away from the fast pace of the city.

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2001 Barbara, la primogenita di Sepp Waldner entra a far parte della direzione dell’Oberwirt dimostrando fin da subito dedizione all’attività di famiglia. Ma le sfide, per Sepp Waldner non sono finite, nel 2014 dopo alcuni anni di progettazione, si inaugura la tenuta vinicola Eichenstein, a Montefranco sopra Merano, un luogo dalla bellezza unica, circondato dai vigneti, lambito da boschi centenari e da castelli che da secoli proteggono la valle, dove sorge la cantina eco sostenibile, la panoramica sala di degustazione con chalet per gli ospiti, e si producono con moderne tecniche i vini che da secoli servono al fabbisogno della famiglia Waldner. Ma si viene all’Oberwirt, anche per la deliziosa cucina dello chef Werner Seidner da gustare nelle "stuben" altoatesine o nel romantico giardino con terrazza. Uno chef con un percorso professionale di grande rilievo, che prima di giungere all’Oberwirt, ha guidato le cucine del Park Royal, del Palais Schwarzenberg e dell’Hotel Sacher di Vienna, e oggi guida la brigata di cucina dell’Oberwirt sfornando creazioni ispirate alla tradizione tirolese e italiana, attingendo all’inesauribile patrimonio locale di materie prime che arrivano da piccoli produttori e dalla fattoria Waldner. Ma per vivere completamente l’ospitalità della famiglia Waldner occorre entrare nel mondo di Amadea Oberwirt Spa, un vero gioiello di benessere e relax, ulteriore motivo per venire a Marlengo. Oltre a due piscine con idromassaggi, una interna e una esterna, alle saune, al bagno turco, e a diverse isole predisposte per il rilassamento, si è coccolati da un efficiente e solare beauty team, che attraverso pacchetti personalizzati di un’ora o di un giorno, si dedica alla bellezza e al benessere del corpo utilizzando prodotti naturali di alta qualità. L’offerta ampia e mirata di Amadea Oberwirt Spa, è focalizzata su alcune eccellenze naturali del territorio dalle straordinarie proprietà: vino, mela, uva, rosa, erbe e fieno di alta montagna attraverso le quali si sviluppano decine di diversi trattamenti. La vinoterapia grazie a i vinaccioli e alle bucce dell’uva è utile a rassodare i tessuti e a levigare la pelle; le mele dell’Alto Adige, ricche di enzimi e pectine, idratano la pelle dando elasticità e freschezza; le rose hanno un effetto benefico, afrodisiaco e armonizzante; il fieno di alta montagna è portentoso in caso di contratture, irrigidimenti, reumatismi. Davvero un luogo che si ricorda il Romantik Oberwirt, una struttura all’avanguardia ma con tanta storia, dove ritrovare sé stessi, lontani dai ritmi incalzanti n della città.


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Coco&Co

L’arte camaleontica della moda by Lydia Cavaliere - modasenzatzucchero.blogspot.com edit by Giovanna Repossi

Art is a concept, or perhaps a peculiarity of man that goes beyond logic, the business that now instead overrides any creative form. Music, painting, fashion have increasingly changed their objective and the true motivation that first brought the entire creative world to an almost obsessive desire to communicate through the image, the concepts "other", above the mere manifestation the final object, of whatever nature. A search path, to tell the world their own point of view and try followers, or perhaps simply externalize need to bring out a any thought. Chronologically change peeps with the need to do business, when the creative became slaves of popular dogmas, that reflected what the mass-world expected from art in all its expressions. The fashion from 2008 onwards it was no longer an art form, but followed the shady movements of a superficial society. At some point, the world did not want to dress in a "message", required speed, the immediacy of finding, buying what he wanted without dwelling on what that something might have another meaning, beyond what appears banal. Fashion became appearance, a sign of belonging to an often fictitious, social class, which requires the recognition, the brand, more and more present, so that the old guard slowly had to submit to the needs of the new rich, the dream of the designers of communicate their conceptual had to give way to the demands of the new company and so is the present. Everything has changed for years, journalism, creative style, art, have now given way to the economy, to what people want to buy, or you want to read on the web, simply, that it is more immediate and affordable of all. Fashion designers look to the needs of countries "B.R.I.C" (Brazil, Russia, India and China) that move the world economy. Now far the situation where fashion that law, it becomes a slave to the paying public, such as music, art and all that it offers the world the "futile" representation. now forgotten the genius of

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L’arte è un concetto, anzi forse una peculiarità dell’uomo che va oltre la logica, il business che ormai invece prevale su qualsiasi forma creativa. La musica, la pittura, la moda hanno sempre più modificato il loro obbiettivo e la vera motivazione che prima portava tutto il mondo creativo a un quasi desiderio maniacale di comunicare attraverso l’immagine, dei concetti “altri” , al di sopra dalla mera manifestazione dell’oggetto finale, di qualsiasi natura esso sia. Un percorso di ricerca, di dire al mondo il proprio punto di vista e cercare adepti, o forse semplicemente esternare il bisogno di far uscire fuori un qualsivoglia pensiero. Cronologicamente il cambiamento fa capolino con la necessità di fare business, quando i creativi diventarono schiavi di dogmi popolari,che rispecchiavano ciò che il mondo massificato si aspettava dall’arte in tutte le sue espressioni. La moda dal 2008 in poi non fu più una forma d’arte, ma seguiva i moti ombrosi di una società superficiale. Ad un certo punto il mondo non voleva più vestirsi di un “messaggio”, richiedeva la velocità, l’immediatezza di trovare, comprare ciò che voleva senza soffermarsi su quello che quel qualcosa potesse avere un significato altro, oltre ciò che banalmente appare. La moda diventò apparenza, un segnale di appartenenza ad una, spesso, fittizia, classe sociale, che richiede la riconoscibilità, il brand, sempre più presente, cosicchè la vecchia guardia pian piano dovette sottostare alle necessità dei nuovi ricchi, il sogno degli stilisti di comunicare la loro concettualità dovette lasciare il posto alle esigenze della nuova società e così è il presente. Tutto da anni è cambiato, il giornalismo, la creatività stilistica,l’arte, adesso hanno ceduto il posto all’economia, a quello che la gente vuole comprare, o che vuole leggere sul web, semplice, che sia più immediato e alla portata di tutti. Gli stilisti guardano ai bisogni dei paesi “B.R.I.C”(Brasile, Russia, India e China) che muovono l’economia mondiale. Ormai lontana la situazione in cui la moda detta legge, essa diventa schiava del pubblico pagante, come la musica, l’arte e tutto ciò che offre il mondo della “futile”


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rappresentazione. Dimenticate ormai le genialità dei “Sei di Anversa” (Martin Margiela, Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Walter Van Beirendonck, Josephus Thimister e Dirk Bikkembergs) figli della severissima Accademia Reale delle Belle Arti di Anversa, vicini agli stilisti giapponesi come Rei Kawakubo e Yohji Yamamoto. Oggi “per i più” e per chi non è del campo, sono sconosciuti e lontani dal mondo “cool” del “vestire bene”. C’è poco da meravigliarsi di questo, perchè i “compagni” del mondo dell’arte o della musica vivono la stessa triste evoluzione o involuzione. Quello che è vendibile ha sostituito ciò che era innovazione, dal quale si estraeva il concetto e tutto il mondo intorno ne costruiva altrettante situazioni innovative. La fotografia, per la moda, era il canale dove tutto questo fermento trovava un modo di comunicare e si poteva studiare ogni creazione traendone i più profondi concetti “dell’idea”. La speranza non soccombe ancora, però, ne abbiamo la prova dal Made In Italy, delle nuove generazioni, magari con modalità diverse, che riescono a dar voce al loro pensiero. Su questo Vogue resta un magazine attento e sensibile e con vari concorsi cerca di dar voce a tutti quelli che vogliono dir qualcosa che sia la via di mezzo tra concetto e utilità. La moda in questi anni ha vissuto lo stesso percorso dei moti avvenuti nell’arte ormai tempi addietro. Dushamp, Piero Manzoni e altri diedero all’arte un’altra identità. Diciamo che Caravaggio sta a Yves Saint Laurent, come Dushamp sta Philip Plain? Questo non è un manifesto che vuole nostalgicamente rivangare il passato, ma ammette la trasformazione della creatività in una risoluzione inn evitabilmente più immediata e popolare.

the "Antwerp Six" (Martin Margiela, Ann Demeulemeester, Dries Van Noten, Walter Van Beirendonck, Josephus Thimister and Dirk Bikkembergs) children of the highly rigorous Royal Academy of Fine Arts in Antwerp, close to Japanese designers like Rei Kawakubo and Yohji Yamamoto. Today "to the most" and for those not in the field, are unknown and far from the world "cool" the "dress well." Small wonder that, because the "comrades" of the art world or music live the same sad evolution or involution. What is salable has replaced what was innovation, from which they extracted the concept and the world around them was building as many innovative situations. Photography, for fashion, was the channel where all this activity was a way of communicating and you could study every creation drawing from the deepest concepts "of the idea." Hope not yet succumbed, however, we have proof from Made In Italy, the new generations, perhaps in different ways, they can voice their thoughts. On this Vogue remains attentive and responsive magazine and various competitions tries to give voice to all those who want to say something that is the middle way between concept and utility. The fashion in recent years has experienced the same path now time art movements that occurred earlier. Dushamp, Piero Manzoni and other art gave another identity. We say that is Caravaggio to Yves Saint Laurent, as is Philip Dushamp Plain? This is not a manifesto he wants nostalgically bring up the past, but admits the transformation of creativity in a resolution inevitably more immediate and popular.

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Habanero, il sogno 84


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Habanero è un sogno, il sogno di un intera famiglia italiana le cui radici crescono nel puro artigianato sin dal 1959, un sogno per chi vuole acquistare degli articoli unici interamente fatti a mano. Tutti i prodotti Habanero sono studiati per un pubblico attento alla qualità, che ama la raffinatezza e si vuole concedere la possibilità di personalizzare ciò che acquista... ma sopratutto per chi sa emozionarsi scoprendo i minimi dettagli, toccando il fiore dei diversi pellami, respirando anni di esperienza e "know how" di maestri pellettieri.

Habanero is a dream, the dream of an entire Italian family whose roots grow in pure craftsmanship since 1959, a dream for those who want to buy the unique items made entirely by hand. Habanero All products are designed to an attentive audience to the quality, he loves the sophistication and want to give the opportunity to customize what you buy ... but especially for those who can get excited discovering the smallest detail, touching the flower of different leathers, breathing years of experience and "know-how" of leather craftsmen.

Una piccola grande storia iniziata nel 1957 A 13 anni Rolando, nostro padre, cominciò a lavorare come garzone da tindaci, rinomato negozio e laboratorio di pelletteria nel padovano. Qui con il maestro pellettiere Saverio Dioli ha cominciato ad apprendere il lavoro artigianale di modellista di borse, fino ad arrivare a fare il primo modello personale nel 1959. Quel primo modello nacque per caso e per sfida. Il maestro Saverio lo sfidò a far un modello tutto suo, che potesse stupirlo... difficile stupire una persona con tale esperienza. Una sera vedendo la madre aggiustare un vecchio vestito in stoffa si fece dare degli stralci di quel tessuto. Pensando alla semplicità di sua madre, il primo modello fu una pochette rifinita con quella semplice stoffa, ma fù di grande impatto anche perchè non era solito in quegli anni associare stoffe di quel tipo al cuoio. Fu un successo. La prima borsa fu un omaggio alla madre e al suo gusto per le fantasie floreali. Da lì in poi ogni singola borsa diventò, oltre che uno stimolo creativo, un’esperienza emotiva proprio come una poesia o una canzone. Con lo stesso spirito poetico oggi perseguiamo il bello e omaggiamo ogni stagione sfidando noi stessi a scoprire soluzioni e abbinamenti unici pur mantenendo una linea classica e mai banale. Dalla passione comune trovata con nostra madre, nel 1975 i nostri genitori aprirono un piccolo laboratorio artigianale con i pochi risparmi messi da parte negli anni. Questo laboratorio poco a poco cominciò a dare le sue

A small big story began in 1957 At 13 Rolando, our father, he began working as an apprentice to Tindaci, famous shop and laboratory of leather in Padua. Here with master leather craftsman Xavier Diols began to learn the craft of designing handbags, until you get to make the first personal model in 1959. That first model was born by chance and challenge. Xavier teacher challenged him to make a model of his own, it could amaze me ... hard to impress someone with such experience. One evening saw his mother Fixing an old dressed in cloth was forced to give excerpts of that tissue. With simplicity of his mother, the first model was a clutch bag finished with the simple stuff, but fù big impact because it was not usual at that time associate fabrics of that type to the scalp. It was a success. The first bag was a tribute to his mother and to his taste for floral patterns. From then on, every single bag became not only a creative stimulus, emotional experience just like a poem or a song. With the same poetic spirit today we pursue the good and pay tribute to every season by challenging ourselves to find solutions and unique combinations while keeping a classic and never dull. By a common passion found with our mother, in 1975 our parents opened a small workshop with a few savings they had in years. This

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Coco&Co

little lab recently began to give his satisfactions, to produce thousands of accessories for the international market. This led to collaborations with leading Italian brand. Growing among workbenches, in contact with creative and more or less valuable commodity people, for us children to learn to draw and see themselves realize an idea or project soon became the most beautiful game in the world ... and who among us does not I like to play? By the time that for us it started as a joke has become a passion, a passion that binds our family for years and makes it special. The production experience of the work of the big names like Chanel, Coccinelle, Mandarina Duck, Red Fashion and many others, led to the creation of Habanero.

soddisfazioni, fino a produrre migliaia di accessori destinati al mercato internazionale. Nacquero così anche collaborazioni con i più importanti brand italiani. Crescendo tra i banchi di lavoro, a contatto con persone creative e materie prime più o meno pregiate, per noi figli imparare a disegnare e vedersi concretizzare un idea o un progetto diventò presto il gioco più bello del mondo... e a chi di noi non piace giocare? Con il tempo quello che per noi è cominciato per gioco è diventa una profonda passione, una passione che lega da anni la nostra famiglia e la rende speciale. L’esperienza del lavoro di produzione delle grandi firme come Chanel, Coccinelle, Mandarina Duck, Rossi Moda e molti altri, ha portato alla creazione di Habanero.

The Habanero collections Habanero classic. It 'a collection consists of 5 models that take their name from the beautiful Italian islands. This collection is reinterpreted each season with new leathers and accessories, in particular in this Autumn / Winter 2016/17 is inspired by the suggestions art "nouweau" Catalan. Habanero free. This collection is completely different in every season, they are made new models and design proposals with more and different leathers. For autumn / winter 2016/17, habanero free, inspired by distant ethnic groups where the use of natural skin, hair and handmade stitching are combined with lines and forms practical for every day. Habanero b.a.f.t. (Business and free time). For work and leisure, habanero b.a.f.t. is a collection of bags and bags suitable for every day, from the office to the gym, the weekend at the beach to walk through the streets of the city. All this, however, proving uniqueness and style thanks to limited edition leather and a soft deerskin.

Habanero design studio Habanero in addition to the production of its collection is also a laboratory of prototyping and modeling for designers and laboratory for small productions where leather craftsmen experts are available to give its advice on the raw material, production and packaging of its own accesories. Again Habanero is a dream for those who like to dream, to use their imagination and see that everything can become reality.

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Le collezioni Habanero Habanero classic. E' una collezione composta da 5 modelli che prendono nome dalle bellissime isole italiane. Questa collezione viene reinterpretata in ogni stagione con nuovi pellami ed accessori, in particolare in questa stagione autunno/inverno 2016/17 è ispirata alle suggestioni dell'art "nouweau" catalana. Habanero free. Questa collezione cambia completamente in ogni stagione, vengono realizzati nuovi modelli e proposte di design con pellami sempre diversi. Per autunno/inverno 2016/17, habanero free, trae ispirazione da etnie lontane dove l'uso di pelli naturali, pelo e impunture fatte a mano si sposano con linee e forme pratiche per ogni giorno. Habanero b.a.f.t. (business and free time). Per il lavoro e per il tempo libero, habanero b.a.f.t. è una collezione di borse e borsoni adatte per ogni giorno, dall’ufficio alla palestra, dal weekend al mare alla passeggiata tra le vie della città. Tutto questo però dimostrando unicità e style grazie a pellami in versione limitata e a morbidissima pelle di cervo. Habanero design studio Habanero oltre alla produzione della propria collezione è anche un laboratorio di prototipia e modellistica per designer e laboratorio per piccole produzioni dove esperti maestri pellettieri sono disponibili a dare la propria consulenza sulla materia prima, la produzione e la confezione dei propri acessori. Anche in questo caso Habanero è un sogno per chi ama sognare, utilizzare n la propria fantasia e vedere che tutto puo diventare realtà.


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Il “Re” della comunicazione by Alberto Nano

Monica Re is now one of the most important names in the field of communication. His Milan agency, Studio Re, is an authentic signature of the PR in the jet set and the business communication, as well as a top quality partners in the representation of many international brands in the world of beauty, fashion, jewelry and design . Some names? Sephora, Pandora, up to Ikea. Absolute professionalism in every detail associated with explosive and courageous creativity, typically feminine intuition and expressive intensity were handed to Monica and his staff the keys to success, never regardless of the condition sine qua non: the communication must excite. Monica Re is an animated woman insatiable desire to know the people, by the pleasure to know the human being in its many social relations, from the inexhaustible propensity to communicate the beauty in its most fascinating expressions and especially the innate ability to create humanly strong ties. Among the questions of our interview made in Italy and communication 2.0, exclusive to Live In.

Who is Monica Re after 20 years of PR? Monica is a woman constantly changing, a woman who loves life in its most unexpected intersections, a woman who knows the challenges and constantly put into question, as well as being especially a mother of three girls and a wife who made the family a pillar of its existence.

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Monica Re è oggi tra i nomi più importanti nel settore della comunicazione. La sua agenzia milanese, Studio Re, rappresenta un’autentica firma nel jet set delle PR e della comunicazione d’impresa, nonché un partner di assoluta qualità nella rappresentanza di numerosi brand internazionali nel mondo della bellezza, della moda, dei gioielli e del design. Qualche nome? Sephora, Pandora, fino a Ikea. Professionalità assoluta in ogni dettaglio associata a creatività esplosiva e coraggiosa, intuizione tipicamente femminile ed intensità espressiva hanno dato in mano a Monica e al suo staff le chiavi del successo, senza mai prescindere dalla conditio sine qua non: la comunicazione deve emozionare. Monica Re è una donna animata dall’insaziabile desiderio di conoscere le persone, dal piacere di conoscere l’essere umano nelle sue molteplici relazioni sociali, dall’inesauribile propensione al comunicare la bellezza nelle sue più affascinanti espressioni e soprattutto dall’innata capacità di creare legami umanamente forti. Tra le domande della nostra intervista il made in Italy e la comunicazione 2.0, in esclusiva per Live In. Chi è Monica Re dopo 20 anni di PR? Monica è una donna in costante evoluzione, una donna amante della vita nelle sue intersezioni più inaspettate, una donna che sa cogliere le sfide e mettersi costantemente in discussione, oltre ad essere soprattutto una mamma di 3 ragazze e una moglie che ha fatto della famiglia un pilastro della propria esistenza.


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Com’è nato il tuo studio? Oggi gestisco il mio studio insieme alle mie due sorelle, entrambe manager affermate nel mondo del marketing e della gestione d’impresa. Si sono unite a me dopo qualche anno, ottimizzando competenze e trasversalità manageriali. Dal canto mio, è l’amore per le relazioni tra le persone che mi ha avvicinato al settore delle PR, partendo dalla moda e dalla bellezza. Dopo 20 anni di storia oggi l’agenzia offre competenze di alto profilo internazionale, ho 11 collaboratori e numerosi partner free lance. Siamo però una grande famiglia, unita dall’amore di comunicare sempre e solo il bello in tutte le sue declinazioni valoriali possibili.

How did your study?

Quali sono stati i progetti ai quali sei più legata? Tutti sono sempre stati progetti che ho vissuto con il cuore. Sono molto legata agli start-up, soprattutto nel campo della moda: un caso che amo ricordare ad esempio è Stella Jean, oggi icona di una moda etica che ha riscosso un successo internazionale davvero unanime. Indubbiamente Sephora rappresenta una grande soddisfazione, soprattutto per il concetto di shopping experience che abbiamo perfezionato secondo le esigenze del pubblico italiano ed infine Pandora Gioielli, la multinazionale Danese il cui successo in tutti i continenti l'ha trasformata in una delle case history piu' monitorate in tutto il mondo, un fenomeno internazionale che è diventato in Italia un n. 1 in meno di 5 anni.

What were the projects to which you are no longer tied?

E che cosa ci dici di Ikea? Ikea è stata una conquista: ho lottato tantissimo per ottenere il progetto di comunicazione per l’Italia, spingendomi oltre il possibile. Abbiamo strutturato una proposta molto articolata, anche dal punto di vista dello standard qualitativo, ma ho puntato soprattutto ad un progetto che potesse dare l’anima ad un’azienda conosciuta dal 96% della popolazione mondiale, ritornando proprio alla mission del suo fondatore, Ingvar Kamprad: portare la bellezza di un quotidiano migliore al maggior numero di persone.

And what do you say to Ikea?

Quindi la chiave della comunicazione, anche nel mondo 2.0? Sicuramente parlare con il cuore al cuore delle persone. Condividere valori, principi, dare un’anima ad un brand.

So the key of communication, even in the 2.0 world?

Come vedi il made in Italy dal punto di vista della comunicazione? Una fucina di talenti, soprattutto nel mondo della moda. Milano resta il centro di una piazza internazionale. La moda è la bellezza che non conosce né confini, né barriere. Occorre però seguire una strategia giusta e non avere paura di affermare le proprie idee.

How do you see the made in Italy from a communication point of view?

Qual è il desiderio più grande di Monica dal punto di vista professionale? Comunicare la bellezza, l’anima del bello e i valori che ci legano. La bellezza d’altro canto è una declinazione del valore supremo dell’uomo: n l’amore.

What is the biggest wish of Monica?

Today I manage my study with my two sisters, both established managers in the world of marketing and business management. You have teamed up to me after a few years, by optimizing skills and managerial transversal. For my part, it is the love for relations between people who introduced me to the PR industry, starting from fashion and beauty. After 20 years of history today, the agency offers high-profile international skills, I have 11 employees and numerous partners freelance. However, we are a big family, united in love and always communicate only the beautiful in all its forms of values possible.

All have always been projects that I have lived with the heart. I'm very close to start-ups, particularly in fashion: one case that I love to remember for instance is Stella Jean, now an icon of ethical fashion which enjoyed international success really unanimous. Sephora is undoubtedly a great satisfaction, especially the concept of shopping experience that we have perfected in accordance with the requirements of the Italian public and finally Pandora Jewelry, the Danish multinational company whose success on all continents has transformed it into one of the case history more 'monitored worldwide, an international phenomenon that has become in Italy a n. 1 in less than 5 years.

Ikea has been an achievement: I have struggled a lot to get the communication project for Italy, pushing beyond the possible. We structured a very detailed proposal, even from the point of view of the quality standard, but I focused especially on a project that could give the soul to a company known by 96% of the world population, returning to their mission of its founder, Ingvar Kamprad: bring the beauty of a better everyday to more people.

Definitely speak from the heart to the heart of people. Share values, principles, give a soul to a brand.

A hotbed of talent, especially in the fashion world. Milan remains the center of an international plaza. Fashion is the beauty that knows no borders, no barriers. however, it must follow a right strategy and not be afraid to assert their opinion.

Communicate the beauty, the soul of the beautiful and the values that bind us. The other hand, beauty is a declination of the supreme value of man: love.

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Gourmet Il fascino dell’eccellenza


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Gourmet

L’Amarone Tedeschi

by Bruno Petronilli

Per la Famiglia Tedeschi, storica realtà della Valpolicella e parte delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, ascoltare le esigenze e i tempi della terra è tra i principi che guidano da sempre le scelte di sviluppo aziendale. Un percorso intrapreso a partire dagli anni ’60, tanto che Riccardo Tedeschi, enologo di famiglia, conferma che l’Amarone Monte Olmi è frutto della brillante intuizione di suo padre Renzo, che ha saputo cogliere le potenzialità del terroir e farne un cru fin dal 1964. Per raccogliere la sua eredità in ogni vendemmia i Tedeschi ricercano volume, eleganza e grande personalità. Tutto ciò si concretizza in un’intensa attività di ricerca che la famiglia ha avviato da anni sui terreni di proprietà, perché, come Sabrina Tedeschi, responsabile Marketing dell’azienda, ci tiene a sottolineare, è fondamentale l’attenzione ai dettagli a tutti i livelli: in vigna, in appassimento, in cantina. L’analisi realizzata dalla Famiglia Tedeschi è partita dal distinguere aree pedologicamente omogenee, attraverso foto aeree ed elaborati esistenti di carattere geologico e geomorfologico. Quindi sono stati individuati ben 39 profili pedologici, scelti nelle aree più rappresentative, descritti e fotografati allo scopo di studiarne la stratigrafia e le caratteristiche fisiche degli orizzonti. Di ciascun profilo, poi, sono stati riscontrati il livello di drenaggio, l’esposizione solare e l’escursione termica, l’altitudine, la ventilazione e la composizione dei terreni, evidenziando gli elementi in grado di influire sulla struttura, l’aroma e la longevità del vino. È così emerso che la creazione di un vino elegante, con complessità aromatica, è legata a un contesto dove buon drenaggio, grande soleggiamento e microclima ventilato sono fattori importanti: in questo modo è possibile raggiungere uve ben mature, sane, che possono essere raccolte leggermente più tardi e sono in grado di sostenere lunghi periodi di appassimento in fruttaio. Il microclima ventilato migliora la composizione fenolica delle uve, riduce la degradazione degli acidi in fase di maturazione e dona aromi eleganti e complessi. L’aroma è il risultato della composizione del terreno: per certo la frazione calcarea dona intensità e complessità aromatica, oltre a generare vini eleganti. Da un’analisi più approfondita la presenza di ferro e minerali favorisce le note speziate e di frutta rossa, come amarena e ciliegia, che caratterizzano l’Amarone di casa Tedeschi, al tempo stesso la frazione sabbiosa del terreno accentua le note di frutti di bosco, ribes e lampone in primis, come si può avvertire all’assaggio del Ripasso San Rocco. La presenza di argilla nel terreno, unita a minerali ferrosi e manganesiferi, conferisce vini strutturati, di grande longevità, con buon estratto e contenuto tannico, oltre a vini ricchi di colore. La freschezza tipica del Valpolicella d’annata, ben marcata nel Lucchine Tedeschi, è invece incoragn giata dalla presenza di ghiaie e di terreni di origine alluvionale.

Family Tedeschi, historical reality and part of the Valpolicella Amarone Families, listen to the needs and the timing of the earth is among the principles that have always guided the company's development choices. A process undertaken since the early 60's, so much so that Riccardo Tedeschi, winemaker of the family, confirming that Amarone Monte Olmi is the result of brilliant intuition of his father Renzo, who has been able to grasp the potential of the terroir and make a cru since 1964. To collect his inheritance in every harvest the Tedeschi seek volume, elegance and great personality. All this takes the form of intensive research that the family has started for years over the land, because as Sabrina Tedeschi, Head of Marketing of the company, is keen to stress, it is crucial attention to detail at all levels: in the vineyard, in drying, in the cellar. The analysis made by the Tedeschi Family started from pedologicamente distinguish homogeneous areas through aerial photos and elaborated existing geological and geomorphological. So far 39 have been identified soil profiles, chosen in the most representative areas, described and photographed in order to investigate the stratigraphy and the physical characteristics of the horizons. Of each profile, then, they were detected the level of drainage, sun exposure and temperature range, altitude, ventilation and soil composition, highlighting the elements that can influence the structure, aroma and the longevity of the wine. It is thus found that the creation of an elegant wine, with aromatic complexity, is linked to an environment where good drainage, great sunshine and windy microclimate are important factors in this way you can get very ripe grapes, healthy, which can be harvested slightly later and are able to sustain long periods of drying in the loft. The ventilated microclimate improves the phenolic composition of the grapes, reduces degradation of the acids in the process of maturation and gives elegant and complex aromas. The aroma is the result of the composition of the soil: for sure the limestone fraction gives intensity and aromatic complexity, in addition to generating elegant wines. From a deeper analysis the presence of iron and minerals promotes the spicy notes and red fruit, such as cherries and cherry, which characterize the Amarone house Tedeschi, while the sand fraction of the soil accentuates the notes of berries , currant and raspberry in the first place, as you may experience the tasting of Ripasso San Rocco. The presence of clay in the soil, combined with ferrous and manganese minerals, gives structured wines, of great longevity, with good extract and tannic content, in addition to wines rich in color.

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Gourmet

Enologia creativa by Bruno Petronilli Ottimo vino e brillanti idee. Si potrebbe sintetizzare così il progetto “The Wine Gurus” di Casa Rojo, che ha come principale filosofia quella di trarre il meglio da uve autoctone: ogni vino appartiene a una zona della Spagna ben precisa con un territorio e clima caratteristici che si rispecchiano poi nel vino. Un viaggio attraverso le principali uve monovarietali spagnole. Il metodo di lavorazione delle uve è il più naturale possibile rispettando le caratteristiche del vitigno. Il team di Casa Rojo è composto da 15 professionisti come enologi, sommelier, designer che pensano e realizzano ogni vino dalla scelta della vigna fino all'immagine di ogni singola bottiglia. Casa Rojo, ovvero enologia creativa a tutto tondo: come il Cava brut Moltó Negre, la pecora nera degli spumanti, uno dei pochi Cava che utilizza uva Trepat (per una naturale sfumatura rosata nel colore), insieme ai più classici Xarel-lo e Parellada. Nella gamma di Casa Rojo anche fanno capolino l’Invisibile Man (Rioja – Tempranillo 100%), nella cui l’etichetta del 2013 c’è un elegante Lord a sottolineare la raffinata vinificazione di questo Tempranillo, con utilizzo di lieviti indigeni di uve bianche. Per l’annata 2014 l’Uomo invisibile è in equilibrio su una corda (un dolce di liquirizia): il vino, infatti, è perfettamente in equilibrio tra la tostatura del legno e i sentori di liquirizia. Cura per i dettagli: il materiale usato per l’ etichetta permette alle gocce di vino di scivolarci sopra senza macchiarla. Macho Man Monastrell (Jumilla da uve 100% Monastrell) è il vino iconico dell’azienda ed è stato selezionato come miglior vino nella sua categoria in Spagna in sette diverse competizioni internazionali: molto equilibrato, rotondo e potente, l’annata 2014 segue una linea rock e fresca. L’etichetta dell’uomo macho vuol rappresentare il tipico uomo Murciano e sembra voler essere una caricatura di uno dei fondatori ed enologo di Casa Rojo, Josè Luis Gomez. Ovviamente ogni anno le etichette subiscono un restyling: si era partiti con baffi e pizzetto fino ad arrivare alla folta barba hipster per l’annata 2014. Il vino è “cresciuto”, anno dopo anno. Ogni altra etichetta di Casa Rojo, come il Maquinon (Garnacha Negre in purezza), l’Alexander Vs The Ham Factory (100% Tempranillo), oppure El Gordo del Circo (un Verdejo grasso con esuberanti quantità di mela, pesca, albicocca ed erba fresca) conferma questa mirabile liason tra tradizione e modernità. L’ultima etichetta, La Marimorena, è un vino oceanico, data la provenienza delle uve Albarino dal comune galiziano di O Rosal, che si affaccia sull’Oceano Atlantico. L’effige? Una lisca di pesce declinata in stile “sailor tatoos” per l’ann nata 2015. Casa Rojo, quando vale la pena essere differenti.

Excellent wine and brilliant ideas. One could synthesize the project "The Wine Gurus" Casa Rojo, whose main philosophy is to make the best of native grapes: each wine belongs to a very specific area of Spain with a territory and characteristic atmosphere that is then reflected in the wine. A journey through the main Spanish mono-varietal grapes. The grape processing method is as natural as possible while respecting the characteristics of the grape. Casa Rojo team consists of 15 professionals as enologists, sommeliers, designers who think and realize each wine from the choice of the vineyard to the image of each bottle. Casa Rojo, or creative enology in the round: as the Cava brut Moltó Ebony, the black sheep of sparkling wines, one of the few that uses grape Trepat Cava (for a natural pinkish tinge in color), along with the most classic Xarel-lo and Parellada . In the range of Casa Rojo also peep the Invisible Man (Rioja - Tempranillo 100%), in which the label 2013 is an elegant Lord to underline the refined winemaking of this Tempranillo, with indigenous white grape yeast . For the year 2014, the Invisible Man is balancing on a rope (a sweet licorice): the wine, in fact, is perfectly balanced between the toasting of the wood and the liquorice. Attention to detail: the material used for the 'label allows drops of wine to slip down without smears. Macho Man Monastrell (from grapes 100% Monastrell Jumilla) is the iconic wine company and was selected as the best wine in its category in Spain in seven international competitions: very balanced, round and powerful, the 2014 vintage follows a line rock and fresh. The macho man label wants to represent the typical Murciano man and seems to be a caricature of a founder and winemaker of Casa Rojo, Jose Luis Gomez. Of course, every year the labels undergo a makeover: you started with a mustache and goatee up to the hipster bushy beard for the year 2014. The wine is "grown", year after year. Every other label Casa Rojo, as the Maquinon (Garnacha Negre in purity), the Alexander Vs The Ham Factory (100% Tempranillo), or El Gordo Circus (a Verdejo fat with exuberant amounts of apple, peach, apricot and grass fresh) confirms this wonderful liaison between tradition and modernity. The last label, The Marimorena, is an oceanic wine, given the provenance of Albarino grapes from the Galician town of O Rosal, which overlooks the Atlantic Ocean. The effigy? A declined fishbone style "sailor tatoos" for the year 2015. Casa Rojo, when it pays to be different.

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SPARKLING, SPIRITS AND CIGARS a cura di Bruno Petronilli

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Hennessy Paradis Impérial, una questione di precisione “Questo cognac è il frutto di generazioni di talenti. Ho ereditato eccezionali selezioni di acqueviti, prodotte dalle generazioni passate della mia famiglia, prima di assemblarle. Questi uomini sono stati capaci di prevedere quali sarebbero diventate eccezionali acqueviti e sapevano come farle invecchiare e come proteggerle. Questo cognac è la loro creazione.” (Yann Fillioux). Il 24 Dicembre del 1818, la vedova Imperatrice di Russia ordinò alla famiglia Hennessy di creare un cognac unico con acqueviti di eccezionale finezza, dono della stessa al figlio, lo Zar Alessandro I. Ai giorni nostri, Yann Fillioux, ispirato dalla creazione dei suoi antenati, ha voluto riportare alla luce quello straordinario cognac, ordinato dalla corte imperiale russa per gli ospiti più prestigiosi e importanti. Hennessy Paradis Impérial è un cognac contemporaneo che non era possibile creare fino al 2010. L’ultima creazione Ultra Prestige di Yann Fillioux, settima generazione dei Maestri di Cantina Hennessy, che sfida tutti i preconcetti sui cognac invecchiati con il suo colore e il suo gusto preciso. La Hennessy Tasting Committee ha trasformato il processo selettivo in un’arte della precisione, soprattutto per quanto riguarda Hennessy Paradis Impérial: in media solo 10 su 10.000 acqueviti invecchiate sono adatte per la sua creazione. Hennessy Paradis Impérial è il risultato di una perfetta alchimia di eaux-de-vie che hanno raggiunto il loro “punto di eleganza”, quando la loro finezza è al massimo ed è perfettamente bilanciata con il potere che hanno acquisito nel tempo. Lungo tutto il processo produttivo, la precisione è fondamentale per rivelare le caratteristiche di ciascuna acquavite e preservarne le caratteristiche. La precisione è necessaria per identificare il pieno potenziale di un eaux-de-vie appena dopo le due distillazioni. La precisione nella selezione delle condizioni di maturazione, in vecchie botti, limita l’influsso del legno di quercia fino a quando l’acquavite non ha raggiunto il punto di eleganza, momento critico ed estremamente delicato. La precisione nell’assemblaggio, che non permette nessuna approssimazione, esalta il meglio di ciascuna acquavite. Ecco il segreto di Hennessy Paradis Impérial: una questione di precisione.

"This Cognac is the fruit of generations of talent. I inherited outstanding selections of spirits, produced by past generations of my family, before assembling them. These men were able to predict what would become exceptional spirits and knew how to make them grow old and how to protect them. This Cognac is their creation. "(Yann Fillioux). December 24, 1818, the Empress of Russia widow ordered the Hennessy family to create a unique cognac spirits with exceptionally fine, a gift of the same to his son, Tsar Alexander I. Nowadays, Yann Fillioux, inspired the creation of his ancestors , he wanted to bring to light the extraordinary cognac, ordered by the Russian imperial court for the most prestigious and important guests. Hennessy Paradis Impérial is a contemporary cognac that it was not possible to create up to 2010. The latest creation Ultra Prestige Yann Fillioux, seventh generation of Hennessy Cellar Masters, that challenges all preconceptions about the aged cognac with its color and its taste accurate. The Hennessy Tasting Committee has turned the selection process into an art of precision, especially as regards Hennessy Paradis Impérial: only 10 out of 10,000 brandies aged on average are suitable for its creation. Hennessy Paradis Impérial is the result of a perfect alchemy of eaux-de-vie that have reached their "point of elegance", when their fineness is at maximum and it is perfectly balanced with the power they have acquired over time. Throughout the production process, accuracy is essential to reveal the characteristics of each brandy and preserve its characteristics. Precision is necessary to identify the full potential of an eauxde-vie just after the two distillations. The accuracy in the selection of vesting conditions, in old barrels, limits the influence of oak wood until the liquor has not reached the point of elegance, critical time and extremely delicate. The precision in the assembly, which does not allow any approximation, brings the best of each brandy. Here is the secret of Hennessy Paradis Impérial: about precision.

Affinità elettive: Partagás Coronas Gordas Añejados

Un grande sigaro in edizione limitata, questa la nostra scelta per Hennessy Paradis Impérial. L’esculsività di entrambi crea un matrimonio perfetto. Partagás Coronas Gordas Añejados è un sigaro dal gusto forte e intenso, invecchiato a Cuba tra i 5 e gli 8 anni, come ciascun appassionato potrà verificare sul timbro del box. Con l’invecchiamento i sigari hanno subito un’evoluzione organolettica che li rende più rotondi e gradevoli al palato, ottenendo delicate note dolci e ricchi sentori di cedro.

A big cigar in a limited edition, this is our choice for Hennessy Paradis Impérial. The esculsività of both creates a perfect marriage. Partagas Coronas Gordas Añejados is a cigar with a strong and intense flavor, aged in Cuba between 5 and 8 years, as each fan can check on the box stamp. With aging cigars have evolved sensory making them rounder and palatable, getting delicate sweet and rich notes of cedar scents.

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SPARKLING, SPIRITS AND CIGARS

Krug Clos du Mesnil 2002 The legendary Krug vineyard of Clos du Mesnil, protected by walls since 1698, is located in the heart of Mesnil-sur-Oger, one of the most famous villages for Chardonnay in the Côte des Blancs. Its privileged location and the small size of only 1.84 hectares make Krug Clos du Mesnil one of the rarest jewels and desired of Champagne. Maison Krug Clos du Mesnil presented in 2002, the latest expression of the legend. A vintage very positive, compassionate and munificent, uniformly hot, with a few climatic variations. The yield generosity has allowed the maturation of extraordinary grape. After 14 years of this exceptional vintage, the wine reveals a precise and amazing grace. Krug Clos du Mesnil 2002 will continue to improve with the passage of time, proving that patience is always an ally of all Champagne Krug. Today is an amazing Champagne, with aromas of white and fresh citrus fruits, fresh mint, eucalyptus, acacia, white pepper, spices, nuts and lightly toasted brioche. On the palate, it is clear, pure and fresh, with contrast, brightness and great balance. Characterized by a very long finish, they can be traced also notes of peach, orange, citrus and licorice.

Il leggendario vigneto Krug di Clos du Mesnil, protetto da mura sin dal 1698, si trova nel cuore di Mesnil-sur-Oger, uno dei villaggi più noti per lo Chardonnay, nella Côte des Blancs. La sua collocazione privilegiata e le piccole dimensioni di soli 1,84 ettari fanno di Krug Clos du Mesnil uno dei gioielli più rari e desiderati della Champagne. Maison Krug ha presentato il Clos du Mesnil 2002, l’ultima espressione della leggenda. Un’annata particolarmente positiva, clemente e munifica, uniformemente caldo, con poche variazioni climatiche. La generosità della resa ha permesso la maturazione di un’uva straordinaria. Dopo 14 anni da questa eccezionale vendemmia, il vino rivela un carattere preciso e una grazia sorprendente. Krug Clos du Mesnil 2002 continuerà a migliorare con il passare del tempo, a dimostrazione che la pazienza è sempre un’alleata di tutti gli Champagne Krug. Oggi è uno Champagne stupefacente, con aromi di frutti bianchi e agrumi freschi, menta fresca, eucalipto, acacia, pepe bianco, spezie, noci e brioche leggermente tostate. Al palato, è preciso, puro e fresco, con contrasto, vivacità e grande equilibrio. Caratterizzato da un finale molto lungo, si rintracciano anche note di pesca, arancia, agrumi e liquirizia.

Affinità elettive: Hoyo de Monterrey Hermosos No. 4 Añejados

To marry the absolute refinement of Cru Clos du Mesnil 2002 we chose a cigar as much finesse and nobility: Hoyo de Monterrey Hermosos No. 4 Añejados. With this cigar Habanos S.A. has introduced a new line and a new concept: Habanos Añejados are, in fact, cigars aged for years in Cuba in perfect preservation conditions, achieving an elegant and complex product, without losing the main organoleptic characteristics.

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Per sposare la raffinatezza assoluta di Cru Clos du Mesnil 2002 abbiamo scelto un sigaro di altrettanta finezza e nobiltà: Hoyo de Monterrey Hermosos No. 4 Añejados. Con questo sigaro Habanos s.a. ha presentato una nuova linea e un nuovo concetto: Habanos Añejados sono, infatti, sigari invecchiati per anni a Cuba in condizioni di perfetta conservazione, permettendo di ottenere un prodotto elegante e complesso, senza perdere le principali caratteristiche organolettiche.


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La Storia di Jospehine, la “cuvée di punta” di Joseph Perrier Bruna piccante, dagli occhi di brace, dalla pelle delicata e dal seno prosperoso. Un’andatura maestosa e un sorriso incantatore, disinvolto e capriccioso. Josephine sedusse con un fascino innocente suo padre, Joseph Perrier, il fondatore della Maison omonima di Chalons-en-Champagne. Joseph Perrier dedicò alla sua figlia preferita, Josephine-Stephanie detta “Fanny”, la più sontuosa delle Cuvée e la battezzò con il suo primo nome. Vivendo tra gli ori e gli sfarzi della Corte d’Inghilterra e di Russia, Joseph Perrier divenuto sindaco di Chalons, gli rese un omaggio così vibrante. Joseph Perrier realizzò un’opera d’arte, una bottiglia dipinta a mano con il vetro decorato da oro finissimo. Alla scomparsa di Joseph la conduzione della Maison de Champagne passa a Paul Pithois, antenato dell’attuale proprietario della Maison, che fece cadere in disuso questa indescrivibile cuvée considerata come una “follia”. La bottiglia soggiornò per oltre un secolo nel fondo della cantina. Quando nel 1980, Jean-Claude Fourmon, volle lanciare una Cuvée di punta, egli pensò alla Josephine, alla sua bellezza senza tempo e la resuscitò. Il decoro era già stato trovato, si trattava di realizzarlo industrialmente. Dopo tre anni di messa a punto, il vetro è stato serigrafato come etichetta. All’interno di questa Cuvée di punta, si trovano solo i più grandi e migliori cru. Dopo la vendemmia, gli acini vengono selezionati meticolosamente per conservare solo i più belli e i più succosi. Solamente i grappoli interi vengono poi pressati. L’identità di questo incredibile vino, è poi ottenuta da una vinificazione separata di tutti i cru al fine di ottenere la migliore espressione di ciascuno. Il passaggio in cantina dura per almeno 7 anni per ottenere la quintessenza di questa maison. Solo 15 mila bottiglie prodotte, non ci sono state che 8 annate dopo l’80: 1982, 1985, 1989, 1990, 1995, 1998, 2002 e 2004. Grazie alla loro freschezza e vivacità, questi vini eccezionali, possono essere conservati per molti anni. “Osez, osez Jospehine…”

Bruna spicy, from burning eyes, the delicate skin and the breasts. Majestic gait and a smile charmer, easygoing and capricious. Josephine seduced with an innocent charm his father, Joseph Perrier, the founder of Maison namesake of Chalons-enChampagne. Joseph Perrier devoted himself to his favorite daughter, Stephanie Josephine-called "Fanny", the most impressive of the Cuvée and christened with his first name. Living among the gold and pomp of the Court of England and Russia, Joseph Perrier became mayor of Chalons, paid a tribute so vibrant. Joseph Perrier created a work of art, a hand-painted bottle with glass decorated with pure gold. The disappearance of Joseph the run of the Maison de Champagne goes to Paul Pithois, ancestor of the current owner of the Maison, who dropped out of use this indescribable cuvée considered a "madness." The bottle stayed for over a century in the bottom of the cellar. When in 1980, Jean-Claude Fourmon, wanted to launch a flagship Cuvée, he thought to Josephine, to its timeless beauty and resurrected. The decor had been found, it was to realize industrially. After three years of development, the glass was screen printed as a label. Within this flagship Cuvée, it is only the largest and best crus. After harvesting, the grapes are carefully selected in order to preserve only the most beautiful and the most juicy. Only the whole grapes are then pressed. The identity of this amazing wine, is then obtained from a separate vinification of all the crus in order to obtain the best expression of each. The passage in the cellar lasts for at least seven years to get the quintessence of this house. Only 15,000 bottles produced, there have not been that eight years after the 80: 1982, 1985, 1989, 1990, 1995, 1998, 2002 and 2004. Due to their freshness and liveliness, these exceptional wines can be stored for many years. "Osez, Osez Jospehine ..."

Affinità elettive: La Escepción Don José Edizione Regionale Italia 2015 Una storia antica, dimenticata e poi rilanciata con successo: ci sono molti punti di contatto tra la Cuvée Jospehine 2004 di Joseph Perrier e il sigaro che abbiamo scelto, La Escepción Don José Edizione Regionale Italia 2015. La storica marca cubana nacque attorno al 1850, grazie a Don José Gener y Batet, figura leggendaria che ha legato indissolubilmente il proprio nome a quello di Hoyo de Monterrey. La produzione de La Escepción non conobbe interruzioni fino all’inizio degli anni ’80, in cui la produzione segnò un deciso calo imputato alla potenza dei suoi sigari rispetto al gusto in voga all’epoca. Nel 1989 ufficialmente la marca non fu più prodotta. Nel 2011 però. Quindi dopo 22 anni di oblio, il marchio è rinato per volontà di Diadema S.p.A. che presentò in esclusiva mondiale La Escepción “Selectos Finos”, riscuotendo un incredibile successo a tutti i livelli. Oltre alle affinità elettive in comune, Jospehine e Escepción Don José ostentano le medesima forza, complessità e intensità gustativa.

An ancient history, forgotten and then revived with success: there are many points of contact between Joseph Perrier Cuvée Jospehine 2004 and cigar we chose, The Escepción Don José Regional Edition Italy 2015. The historic Cuban brand was born around 1850, thanks to Don José Gener y Batet, legendary figure who has inextricably linked its name to that of Hoyo de Monterrey. The production of La Escepción knew no interruptions until the early '80s, when the production marked a sharp decline attributed to the power of his cigars than the taste in vogue at the time. In 1989 the brand was officially no longer produced. In 2011, however. So after 22 years of oblivion, the brand has been born again by the will of Diadema S.p.A. who introduced exclusive worldwide The Escepción "Selectos Finos", proving a huge success at all levels. In addition to the elective affinities in common, and Jospehine Escepción Don José flaunt the same force, complexity and taste intensity.

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SPARKLING, SPIRITS AND CIGARS Lanson Gold Label 2008 La Maison Lanson produce millesimati solo quando l’annata può essere considerata eccezionale: il 1904, il 1928, il 1955, il 1971, il 1976, il 1983 e 1990 hanno scritto pagine memorabili nella storia della casa francese fondata nel 1760 a Reims da François Delamotte. Il Gold Label 2008 è un assemblaggio di Chardonnay (47%) e Pinot Noir (53%). Lo Chardonnay proviene dai Grand Cru di Avize e Le Mesnil sur Oger, mentre il Pinot Noir dai Grand Cru di Aÿ, Verzenay e Bouzy. Il 2008 può senza dubbio essere considerata un’annata eccellente: un clima secco e freddo ha consentito una perfetta maturazione delle uve che hanno garantito vini equilibrati, acidi, di notevole freschezza e concentrazione. Il Lanson Glod Label 2008 è uno champagne di finezza e complessità aromatica, con delicati aromi agrumati, floreali e piacevolissime nuance di mandorla, marzapane, spezie, legni dolci e pane tostato. Il palato è denso e corposo, lunghissimo, tagliente, con note iodate e saline, di grande freschezza ed eleganza.

La Maison Lanson produces only vintages when the vintage can be considered to be exceptional: 1904, 1928, 1955, 1971, 1976, 1983 and 1990 have written memorable pages in the history of the French company founded in 1760 in Reims by François Delamotte. The Gold Label 2008 is an assembly of Chardonnay (47%) and Pinot Noir (53%). Chardonnay comes from the Grand Cru Avize and Le Mesnil sur Oger, while the Pinot Noir Grand Cru from Aÿ, Verzenay and Bouzy. 2008 can undoubtedly be considered an excellent vintage: a dry and cold climate has allowed a perfect maturation of the grapes which have ensured balanced wines, acids, remarkable freshness and concentration. Lanson Glod Label 2008 is a fine champagne and aromatic complexity, with delicate aromas of citrus, floral and pleasant shade of almond, marzipan, spice, sweet woods and toast. The palate is dense and full-bodied, long, sharp, with iodized notes and salt marshes, of great freshness and elegance.

Lagavulin Eight Year Old Il 2016 è un anno di festeggiamenti per il Lagavulin, apprezzato in tutto il mondo come uno dei più particolari Scotch Whisky Single Malt. Noto per il sontuoso naso torbato tipico delle Ebridi, per gli aromi corposi e complessi e il finale lungo, dolce e persistente, questo whisky racconta la passione, il patrimonio e la maestria che stanno alla base della sua distillazione. Le celebrazioni del bicentenario inizieranno con il lancio di uno speciale imbottigliamento in edizione limitata di un Lagavulin 8 Year Old in onore di Alfred Barnard, il più famoso storico britannico del whisky dell'era vittoriana. Verso la fine del 1800, Alfred Barnard, viaggiatore e primo “giornalista” al mondo esperto di whisky, nel corso di una visita a Islay si trova a degustare un Lagavulin 8 anni, che descrive “exceptionally fine”, straordinariamente buono, una produzione ritenuta di alto livello. Continua nella sua recensione dichiarando che “sono poche le distillerie di Scotch che usano il distillato come single [malt] whisky, tra queste, Lagavulin è indubbiamente una delle migliori”.

2016 is a year of celebrations for the Lagavulin, appreciated throughout the world as one of the most unique Single Malt Scotch Whisky. Known for the lavish peaty nose typical of the Hebrides, to the aromas and full-bodied complex and long finish, sweet and persistent, this whiskey tells the passion, heritage and craftsmanship that are the basis of its distillation. The bicentennial celebrations will begin with the launch of a special limited edition bottling of Lagavulin 8 Year Old in honor of Alfred Barnard, the most famous British historian of the Victorian era whiskey. Towards the end of 1800, Alfred Barnard, traveler and the first "journalist" to the whiskey expert world, during a visit to Islay is taste a Lagavulin 8 years, describing "exceptionally fine", extraordinarily good, a withholding production high level. Continues in his review by stating that "there are few of Scotch distilleries that use the distillate as a single [malt] whiskey, among these, Lagavulin is undoubtedly one of the best."

Bermuda Black Rum Gosling’s Il Bermuda Black Rum di Gosling’s è chiamato Black Seal non a caso: il drink nazionale delle Bermuda è, infatti, il Dark 'n' Stormy, cocktail di Black Rum Gosling's e ginger beer. Gosling’s Black Seal è un’antica ricetta del 1858 che nasce dal blend di tre differenti rum di origine caraibica, invecchiati tra i tre e i sei anni che vengono successivamente lavorati e miscelati nelle Isole Bermuda. E’ uno dei pochi Dark Rum ancora in commercio, proprietà della famiglia Gosling dopo oltre duecento anni. La Ginger Beer, bevanda composta da acqua, zucchero e zenzero, nasce nel lontano 1700 e si diffonde nel Nord America con l’arrivo dei coloni inglesi. La famiglia Gosling ha individuato negli anni il corretto equilibrio tra dolce e piccante, con l’intento primario di rendere Gosling’s Ginger Beer l'abbinamento perfetto al sapore del Black Seal Rum per ottenere l'autentico Dark and Stormy cocktail.

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The Bermuda Black Rum Gosling's Black Seal is called not by chance: the national drink of Bermuda is, in fact, the Dark 'n' Stormy, cocktail of Gosling's Black Rum and ginger beer. Gosling's Black Seal is an ancient recipe 1858 that comes from the blend of three different rums of Caribbean origin, aged between three and six years, which are then processed and blended in Bermuda Islands. And 'one of the few Dark Rum still on the market, property of the family Gosling after over two hundred years. La Ginger Beer, drink made from water, sugar and ginger, was founded in 1700 and spreads in North America with the arrival of British settlers. The family Gosling has identified over the years the balance between sweet and spicy, with the primary intent of making Gosling's Ginger Beer the perfect match to the flavor of the Black Seal Rum to get the authentic Dark and Stormy cocktail.


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Nicolas Feuillatte: i Grand Cru 2006 Nicolas Feuillatte, il brand di Champagne più diffuso in Francia, presenta la sua collezione di Grand Cru 2006. Il Blanc de Blancs 2006 è prodotto da uve Chardonnay provenienti dai vigneti Grand Cru di Chouilly e Cramant: intenso ed elegante, un raffinato perlage e freschi aromi di mandorla e frutta tropicale. Il Blanc de Noirs 2006 (da uve Pinot Noir dei Grand Cru Ambonnay, Aÿ e Verzenay) sfodera una morbidezza e una rotondità sorprendente: floreale e fruttato, aromi di raffinata complessità e un gusto di notevole potenza. Nicolas Feuillatte, the most popular brand of Champagne in France, presents his collection of 2006. The Grand Cru Blanc de Blancs 2006 is produced from Chardonnay grapes from the vineyards of Grand Cru Chouilly and Cramant: intense and elegant, a fine perlage and fresh aromas of almond and tropical fruit. The Blanc de Noirs 2006 (from Pinot Noir Grand Cru Ambonnay, Verzenay and Aÿ) shows off a softness and a surprising roundness: floral and fruity aromas of refined complexity and a fairly powerful taste.

Veuve Clicquot, i Vintage 2008 Con la creazione del Vintage e del Vintage Rosé 2008, i primi nati per mano dello Chef de Caves Dominique Demarville, la Maison Veuve Clicquot si è avvicinata ancora di più alla natura. Per la prima volta da quando negli anni ’60 la Maison è passata all’invecchiamento nell’acciaio inossidabile, Dominique Demarville ha recuperato l’uso del legno di rovere per far maturare una piccola porzione di vino, frutto della vendemmia del 2008. Come per ogni Millesimato Veuve Clicquot, il Pinot Noir prevale sugli altri vini, costituendo, infatti, il 61% dell’assemblaggio. Lo Chardonnay costituisce il 34% della miscelazione, il Pinot Meunier completa la cuvée con un 5%. Per il Vintage Rosé 2008, i vini rossi di Bouzy incidono per il 14%. Il Vintage 2008 ha aromi freschi ed eleganti, fruttati e agrumati, ma anche delicate note di marzapane. Gusto pieno e ricco, mineralità e acidità rinfrescano un palato intenso e lunghissimo. Il Vintage Rosé 2008 si distingue per aromi di piccoli frutti rossi, poi un bouquet di straordinaria intensità e complessità, dall’agrume, alle spezie, al pan brioche. Grande potenza al palato, leggermente tannico, muscoloso e polposo.

With the creation of the Vintage and Vintage Rosé 2008, the first born at the hands of Chef de Caves Dominique Demarville, the Maison Veuve Clicquot has approached even closer to nature. For the first time since the 60s the House has passed aging in stainless steel, Dominique Demarville has recovered the use of oak for maturing a small portion of wine, fruit of the 2008 harvest. As with any Millesimato Veuve Clicquot, the Pinot Noir wines prevails over the other, forming, in fact, 61% of assembly. Chardonnay constitutes 34% of the mixing, the Pinot Meunier complete the cuvée with a 5%. For the Vintage Rosé 2008, the red wines of Bouzy account for 14%. The Vintage 2008 is fresh and elegant aromas, fruity and citrus, but also delicate notes of marzipan. Full flavored and rich minerality and refreshing acidity, an intense and long palate. The Vintage Rosé 2008 is distinguished by aromas of red berries, then a bouquet of extraordinary intensity and complexity, from citrus, spices, the brioche. Great power on the palate, slightly tannic, muscular

No.3 London Dry Gin No. 3 London Dry Gin, della Berry Bros. & Rudd, è distillato in Olanda ed è un gin ideale per un Dry Martini perfetto, ma anche per un grande Negroni o un Gin Tonic di qualità. Il nome si riferisce all’indirizzo londinese (No. 3 di St. James’s Street) della casa di Berry Bros. & Rudd per ben tre secoli. Sin dal 1760 Berry Bros.&Rudd sono fornitori ufficiali della Casa Reale britannica, nonché responsabili dei vini della cantina della Regina e proprietari di uno storico bar nella celebre londinese Royal Albert Hall. Con un cuore forte ed elegante di ginepro, No. 3 celebra l’integrità e il carattere del tradizionale London Dry Gin: esaltante il gusto con i suoi tre frutti, a partire dal ginepro (che conferisce il sapore caratteristico), bucce d’arancia dolce (che donano freschezza) e la nota agrumata del pompelmo, oltre alle spezie come la radice di angelica, cardamomo e coriandolo.

No. 3 London Dry Gin, of Berry Bros. & Rudd, is distilled in Holland and is an ideal gin for a Dry Martini perfect, but for a great Negroni or a Gin Tonic quality. The name refers to the address in London (No. 3 St. James's Street) of the house of Berry Bros. & Rudd for three centuries. Since 1760 Berry Bros. & Rudd are official suppliers of the British Royal Family, as well as leaders of the wines of the Queen's cellar and owners of a historic bar in the famous London Royal Albert Hall. With a strong and juniper elegant heart, No. 3 celebrates the integrity and character of the traditional London Dry Gin: exciting the taste with its three fruits, from juniper (which gives it its characteristic flavor), orange peels sweet (which give freshness) and citrusy notes of grapefruit, as well as spices such as angelica root, cardamom and coriander.

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Uliassi, questione di famiglia

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by Camilla Rocca


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La qualità della vita a Senigallia è altissima e il dato che lo dimostra è che tutto è a tre minuti di distanza a piedi: il ristorante Uliassi dalla Rotonda a Mare non fa eccezione. Le Marche sono una regione di passaggio, per alcuni, ma per altri è il luogo dove trovare pace e lasciare che il mare prenda il sopravvento: c’è chi è nato vicino alle onde e mai potrà dimenticarne il rumore e chi ne subisce il richiamo atavico. Il canto delle sirene esiste, eccome. Si trova in “benvenuti al mare”, una conchiglia che racchiude anemoni di mare, ricci, plancton, ostriche, in un brodo di vongole che parla dell’eterno scroscio delle onde: si è combattuti tra l’impeto di berlo tutto d’un fiato e la nostalgia per il livello che scende; si vorrebbe invocare la magia di un’eterna risacca, incoscienti della cena che è appena iniziata. Ma il vero benvenuto al mare lo danno il pane alle alghe con il burro d’ostrica; l’ambiente che ricorda la stiva di una nave, con tanto di parapetto per i tavolini esterni; il porta borse confezionato con cassette del pesce; cambusa al posto della sterminata cucina e lei, la donna della nave: Catia Uliassi. Ventisei anni al ristorante ed “è sempre come essere alla prima a teatro, con il brivido della scena”, proprio lei, che tra gli studi linguistici aveva pensato di aiutare il fratello per una stagione e rapita dal dondolio della nave non ne è più scesa. “La nostra casa è il nostro ristorante e per questo cerco di abbellirlo e renderlo accogliente”. Si legge la storia della loro vita appesa alle pareti attraverso i quadri di lei, ricchi di significati nascosti tra la sabbia, trasposti anche sopra i menù: le metafore le co-

The quality of life in Senigallia is very high and the data that proves it is that everything is just three minutes away on foot: the restaurant Uliassi from Rotonda a Mare no exception. Le Marche is a region of passage for some, but for others it is the place to find peace and let the sea take over: some are born near the waves and never will be able to forget the noise and those who suffer the recall atavistic. The siren song does exist. It is located in "Welcome to the sea", a shell that encloses sea anemones, urchins, plankton, oysters, clams in a broth that speaks of the eternal roar of the waves: it is torn between the impulse to drink it all in one breathless and yearning for the level going down; you would want to invoke the magic of eternal surf, unconscious of the dinner that has just begun. But the real welcome to the sea give it bread with seaweed with oyster butter; the environment that recalls the hold of a ship, with a parapet for both external tables; the door bags packed with boxes of fish; Galley instead of the vast kitchen and she, the woman of the ship: Catia Uliassi. Twenty-six years at the restaurant and "is always like being the first in the theater, with the thrill of the scene", she, that among the linguistic studies had planned to help his brother for a season and kidnapped by the rocking of the ship it is no longer dropped . "Our home is our restaurant and for this I try to embellish it and make it comfortable." It reads the story of their lives hanging on the walls through the paintings of her, rich with meanings hidden in the

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sand, transposed even on the menu: the metaphors knows only Catia, fortune teller novella Hellenic, even in the physical traits. One senses their lives even in books and newspapers on display: inside it unearthed pieces of songs, old letters, a few notes of a young Mauro, the first draft of a future and recognized Uliassi. If a brand is "the B-side of Tuscany", Uliassi is the other side of the kitchen and cryptic technicistic that distances. The attraction, the force with which seduces a dish such as smoked spaghetti with clams and cherry tomatoes confit bewitches to the point of making immediately understandable historical dish signed two Michelin stars. Come in, dazzling in its simplicity, it is destined to become your dish of memory: it does not matter the age at which the approccerete, will be carved in your memory with the force of a huge open wound, but which one never wishes healing, enchanted by the slow trickle of ruby drops, demonstrating that the smoke has not disappeared, but it is still there, branded on your skin.

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nosce solo Catia, novella chiromante ellenica, anche nei tratti fisici. Si intuisce la loro vita anche nei libri e nei giornali esposti: all'interno si scovati brani di canzoni, vecchie lettere, qualche appunto di un giovane Mauro, la prima bozza di un futuro e riconosciuto Uliassi. Se le Marche sono “il lato B della Toscana”, Uliassi è l’altro lato della cucina criptica e tecnicistica che allontana. L’attrattiva, la forza con cui seduce un piatto come gli spaghetti affumicati alle vongole e pomodorini confit ammalia al punto tale da rendere immediatamente comprensibile un piatto storico firmato due stelle Michelin. Entra dentro, folgorante nella sua semplicità, è destinato a diventare il vostro piatto della memoria: non importa l’età a cui lo approccerete, sarà scolpito nei vostri ricordi con la forza di una enorme ferita aperta, ma della quale non ci si augura mai la guarigione, incantati dal lento stillicidio di gocce rubino, a dimostrazione che quel fumo non è scomparso, ma è ancora lì, n marchiato a fuoco sulla vostra pelle.


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www.32viadeibirrai.it


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Amando il Montepulciano d’Abruzzo 106

by Alessandra Piubello


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AMA! Un imperativo per esortare all’amore? Forse. In realtà è l’acronimo di Anteprima Montepulciano d’Abruzzo. Quarto anno d’età per questa giovane manifestazione che ha delle ottime prospettive di crescere bene, se solo i produttori ci credessero veramente. A seguire in breve la sua carta d’identità. Genitori: Roberto Di Vincenzo, presidente della CCIAA di Chieti e del Centro Interno delle CCIAA d’Abruzzo e Gaudenzio D’Angelo, appassionato e vulcanico presidente di Abruzzo AIS, con la collaborazione dei consorzi di tutela dei vini d’Abruzzo. Residenza: Museo della Civitella di Chieti (questa città, con la sua provincia, detiene i tre quarti dell’intera superficie vitata dell’Abruzzo), per giornalisti e buyer; Piazza Malta, Piazza G. B. Vico e Piazza della Trinità per il pubblico (con orari diversi, dalle 19 alle 24). Data: 24 e 25 giugno 2016. Connotati e contrassegni salienti: 37 aziende partecipanti, 150 etichette di vini abruzzesi in assaggio, due giorni che vanno qui descritti. Un programma vario, che prevede per i giornalisti e buyer la possibilità di assaggiare in una sala riservata con servizio sommelier oppure nella sala produttori, in un confronto diretto stile “b2b”, ma anche visite del territorio, infatti, con la collaborazione del Movimento Turismo del Vino sono stati organizzati quattro itinerari alla scoperta di aziende vitivinicole di Chieti, Teramo e Pescara. Il pubblico ha potuto vivere la città, attraverso le degustazioni tra le aziende di AMA, lo street food dei ristoranti e locali che hanno aderito all’iniziativa e le visite culturali guidate nei musei, teatri e siti archeologici. La denominazione Montepulciano con i suoi 900.000 ettolitri rappresenta il 75% del totale regionale, con una produzione biologica in crescita. D’altronde l’Abruzzo è conosciuto come la Regione Verde d’Europa, grazie ai suoi tre Parchi nazionali (il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), al Parco Regionale Naturale Sirente-Velino e alle trentotto aree protette che rappresentano il 36,3% della sua superficie totale, la più alta in Europa. Questa regione, così unica, divisa fra il mare e le montagne, offre una varietà incredibile di microclimi ai quali il Montepulciano risponde molto bene. Gli imponenti massicci del Gran Sasso e della Majella generano forti escursioni termiche che, associate ad una buona ventilazione, garantiscono alla vite un microclima ideale, con i vantaggi di una buona piovosità, di un’elevata insolazione e di un’atmosfera mite. Il terreno è caratterizzato da una naturale alcalinità, unita alla presenza di molteplici microelementi. Numerosi documenti storici dimostrano che il vitigno Montepulciano è

AMA! An imperative to urge the love? Maybe. Actually we stand for Preview Montepulciano d'Abruzzo. Fourth year of age for this young event which has excellent prospects to grow well, if only producers we truly believed. Followed in short, its identity card. Parents: Roberto Di Vincenzo, president of the Chamber of Commerce of Chieti and the Internal Center of Chambers of Commerce of Abruzzo and Gaudenzio D'Angelo, passionate and volcanic president of Abruzzo AIS, with the collaboration of consortiums wine of Abruzzo. Location: Museum of Civitella in Chieti (this city, with its province, holds three-quarters of the entire vineyard area of Abruzzo), for journalists and buyers; Piazza Malta, Piazza G. B. Vico and Trinity Square for the public (at different times, from 19 to 24). Date: 24 and 25 June 2016. Physical description and salient marks: 37 participating companies, 150 labels of wines from Abruzzo in taste, two days that must be described here. A varied program, which provides for journalists and buyers the chance to taste in a private room with sommelier service, or lounge in the producers, in a direct comparison "b2b" style, but also land tours, in fact, with the collaboration of the Wine Tourism Movement were organized four routes to discover wineries in Chieti, Teramo and Pescara. The audience was able to experience the city, through the tastings among the AMA companies, the street food of the restaurants and clubs that have joined the initiative and guided cultural visits to museums, theaters and archaeological sites. The denomination Montepulciano with its 900,000 hectoliters represents 75% of the regional total, with organic production on the rise. Moreover Abruzzo is known as the Green Region of Europe, thanks to its three national parks (the Parco Nazionale d'Abruzzo, the National Park of the Majella and the Gran Sasso National Park and Monti della Laga ), the Regional Natural Park Sirente and thirty-eight protected areas representing 36.3% of its total area, the highest in Europe. This region so unique, divided between the sea and the mountains, offers an incredible variety of microclimates that Montepulciano responds very well. The imposing peaks of the Gran Sasso and Majella generate extreme temperature changes which, combined with good ventilation, ensure the screw an ideal microclimate, with the advantages of a good rainfall, a high insolation and mild atmosphere. The soil is characterized by a natural alkalinity, combined with the presence of multiple microele-

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Gourmet

ments. Numerous historical documents show that the Montepulciano grape is present in the region since the middle of the '700 and has found in this land its preferred place. Grown in the past in the Valley Peligna, in the province of L'Aquila and the inland hills of the Pescara province, since the 50s of the last century but has now extended to the entire coastal hills and today is the main red grape variety d ' Abruzzo. Montepulciano d'Abruzzo Doc is obtained from vineyards located in hilly or plateau and comes almost exclusively from the same vine grapes, with the possible small addition (maximum 15%) of other grapes from red berry varieties suitable for cultivation in the Abruzzo region. The specification of the Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG provides a minimum of 90% of Montepulciano and a possible contribution of 10% Sangiovese. Montepulciano d'Abruzzo in recent years, thanks to the efforts and the excellent results obtained by producers, has managed to establish itself among the most important wines of Italy, known worldwide. Yet until a few decades ago the Montepulciano was considered, and not only in Abruzzo, a grape capable of producing "ordinary" wine and free of interesting qualities from the organoleptic point of view and wine. Exactly as happened for other grapes, the tenacity of the producers, are convinced that with the grapes of their land could be created great wines, together with the use of quality winemaking practices, they have made sure that even for the Montepulciano has occurred the miracle, allowing him a few years to reach the top of Olympus. The history of Montepulciano d'Abruzzo, which certainly still has endless and important pages to be written, can be defined as a fairy tale in "happy ending." Famous for its excellent coloring capacity and the amount of the

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presente nella regione sin dalla metà del ‘700 e che ha trovato in questa terra il suo posto d’elezione. Coltivato in passato nella Valle Peligna, in provincia de L’Aquila e nelle colline interne della provincia di Pescara, a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso si è esteso poi a tutta la fascia collinare litoranea e oggi costituisce il principale vitigno rosso d’Abruzzo. Il Montepulciano d’Abruzzo Doc viene ottenuto da vigneti ubicati in terreni collinari o di altopiano e proviene quasi esclusivamente dalle uve del vitigno omonimo, con l’eventuale piccola aggiunta (massimo 15%) di altre uve provenienti da vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione nel territorio abruzzese. Il disciplinare del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg prevede un minimo di 90% di Montepulciano e un possibile concorso del 10% di Sangiovese. Il Montepulciano d’Abruzzo negli ultimi anni, grazie anche agli sforzi e agli ottimi risultati ottenuti dai produttori, è riuscito ad affermarsi fra i vini più importanti d’Italia, conosciuto ovunque nel mondo. Eppure fino a qualche decina di anni fa il Montepulciano era considerato, e non solo in Abruzzo, un’uva capace di produrre vini “ordinari” e privi di qualità interessanti dal punto di vista organolettico ed enologico. Esattamente com’è accaduto per altre uve, la tenacia dei produttori, convinti che con le uve della propria terra si potessero creare grandi vini, unitamente all’impiego di pratiche enologiche di qualità, hanno fatto in modo che anche per il Montepulciano si sia verificato il miracolo, consentendogli in pochi anni di raggiungere la vetta dell’Olimpo. La storia del Montepulciano d’Abruzzo, che certamente ha ancora infinite e importanti pagine da scrivere, si può definire come una favola a “lieto fine”. Famoso per le sue ottime capacità coloranti e per la quantità di estratti, il


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Montepulciano è stato per anni impiegato come uva da taglio, destinato a dare colore e struttura ai vini, grazie anche alle sue ottime capacità di produzione. Per questo motivo e per molti anni, il Montepulciano è stato coltivato con pochi principi di qualità, poiché il suo impiego era prevalentemente destinato all’assemblaggio con altre uve, considerate un tempo più nobili. In realtà, quando si applicano concetti viticolturali di qualità, il Montepulciano è capace di produrre grandi vini, ricchi, densi e concentrati, ricchi di aromi che con il tempo sanno regalare notevole complessità. Grazie alla quantità di polifenoli e di alcol, i vini di qualità prodotti con Montepulciano possono infatti maturare in bottiglia per diversi anni, oltre dieci nei migliori esemplari. Il profilo olfattivo del Montepulciano è prevalentemente caratterizzato dal mondo dei frutti a bacca nera e rossa, oltre a quello dei fiori, specialmente nei vini giovani. L’amarena e la prugna sono gli aromi di frutta più tipici e frequenti, mentre il principale rappresentante del mondo floreale è la violetta. Fra gli altri frutti si riconoscono inoltre mirtillo, mora e lampone, mentre, per quanto concerne gli aromi floreali, è talvolta possibile trovare il ciclamino. L’affinamento in botte regala una sequenza di aromi terziari di vaniglia, cacao, tabacco, liquirizia, cannella, macis e pepe nero. Ora, tornando alla nostra Anteprima, tra i Montepulciano 2013 assaggiati, ci sono piaciuti Inferi di Marramiero, il Divus di Ciavolich, La Riserva del Vicario di Mastrangelo Vini. Ma l’interessante possibilità offerta da AMA è stata quella di avere una prospettiva più ampia, dato che i vari produttori erano presenti con annate più vecchie. Tra l’altro, fra i banchi, è stato possibile assaggiare anche vini, come il Cerasuolo, Pecorino, Passerina, Cococciola, Trebbiano. Insomma, vedremo di AMAre non solo nel 2016, n ma anche nel 2017, alla prossima edizione!

extract, the Montepulciano was for years used as a blending grape, intended to give color and structure to the wines, thanks to its excellent production capacity. For this reason and for many years, Montepulciano has been cultivated with few quality principles, since its use was mainly intended to assembly with other grapes, considered a more noble time. In fact, when applying quality viticultural concepts, Montepulciano is capable of producing great wines, rich, dense and concentrated, rich in aromas that with time can give considerable complexity. Thanks to the amount of polyphenols and alcohol, quality wines produced with Montepulciano can indeed mature in the bottle for several years, more than ten in the best examples. The olfactory profile of Montepulciano is mainly characterized by the world of black and red berry fruits, as well as the flowers, especially in young wines. The black cherry and plum are the most typical and frequent fruit aromas, while the main representative of the world of flowers is violet. Among the other fruits they will also recognize blueberry, blackberry and raspberry, while, with regard to the floral aromas, you can sometimes find the cyclamen. The barrel aging gives a sequence of tertiary aromas of vanilla, cocoa, tobacco, licorice, cinnamon, mace and black pepper. Now, back to our Preview, between Montepulciano 2013 tasted, we liked Inferi Marramiero, the Divus of Ciavolich, La Reserve Mastrangelo Wines Vicar. But the interesting possibilities offered by AMA has been to have a broader perspective, since different manufacturers were present with older vintages. Incidentally, in the pews, it was also possible to taste wines, such as Cerasuolo, Pecorino, Passerina, Cococciola, Trebbiano. In short, we will see to love not only in 2016 but also in 2017, the next edition!

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Lume, il genio è tornato

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by Camilla Rocca


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Taglienti, nome omen, piatti nitidi, definiti, senza sbavature e voli pindarici, che colpiscono mente e palato con la stessa forza di una lama. Ha aperto da poco il Lume, in un contesto di archeologia industriale all’interno della ex fabbrica Richard Ginori, in Via Giacomo Watt 37 a Milano. Con l'antico proprietario il nuovo locale condivide il candore delle porcellane e la semplicità del design che dal nido di manifatture di un tempo si riflette nei ricami che separano la cucina dalla sala. A primo acchito, forse per i piatti che con una punta di acido tendono sempre all’essenziale, forse per la silhouette dello chef che incute una sorta di reverenziale timore, o ancora per la luce, che regna sovrana e sembra voler scavare ed indagare ogni nostro piccolo segreto, cancellando qualsiasi ombra dal piatto e dall'anima, se vi avvicinate a questa esperienza con perplessità, dopo il primo boccone ogni dubbio sarà spazzato via, come una nube in un giorno ventoso o come l'entrée acqua, olio, limone e liquirizia, che resetta tutti i sensi per riaprirli all'ascolto del cibo. Sono piatti molto studiati, analizzati in modo quasi chirurgico sia nella presentazione che nell'esecuzione, eppure sono al tempo stesso molto istintivi, risvegliano un grido primitivo, quello che si tiene dentro a lungo ma che esplode al-

Taglienti, nominative determinism, sharp dishes, defined, flawless and flights of fancy, that affect the mind and palate with the same strength of a blade. Has recently opened the Lume, in a context of industrial archeology within the former Richard Ginori factory, in Via Giacomo Watt 37, Milan. With the old the new owner of the restaurant shares the whiteness of the porcelain and the simplicity of the design that the nest of factories of the past is reflected in the embroidery that separate the kitchen from the room. At first glance, perhaps for the dishes with a touch of acid tend more essential, perhaps the chef silhouette that inspires a kind of awe, or even for the light, that is everywhere and seems to want to dig and investigate every our little secret, erasing any shade from the plate and soul, if you approach this experience with perplexity, after the first bite all doubts will be swept away, like a cloud on a windy day or as the entrée water, oil, lemon and liquorice, which resets all the senses to open them again to listening to the food. Dishes are very studied, analyzed in almost surgical way both in presentation and execution, yet they are both very instinctive, awaken a primitive cry, what you hold in for a long but exploding tasting

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pigeon with rosemary or eel with lime and black pepper wild. This explains the words of the chef, who has put a lot into his dishes, certainly much more than one might expect, you can never quite prepared to Lume: "Allocation of me. The kitchen will have a strong foundation anchored to the technology, experience and my professional history. A kitchen clearly legible, we can even talk to a foreign clientele accustomed to high standards of catering, but at the same time find the grammar and the archetypes of Italian cuisine ". There are two paths, one more traditional 7course for 120 Euros, to risk but gracefully, in honor of Milan (osso buco alla Taglienti, saffron risotto with bone marrow tear grilled or breaded veal sirloin "alla Milanese" ) and a 12-course 150 euro excluding drinks for those who love to get in the spotlight of the Light and be surprised by the ups and downs of shrimp, almonds and melons, for sea umami located in the oyster and castelmagno d 'pasture, will appreciate the screeching in the mouth eel with lime and black pepper wild, will fall under the lure pigeon with rosemary but leave carry by the concert of flavors of a colorful fish pudding, the unexpected sweet. Never let your guard down when you enter the world of light, those who taste a dish of cutting edges chef is kidnapped from reality and transported to the rational madness that only those who test her creations can understand. No need to read up, read reviews and the opinions of the critics do not get prepared to Lume.

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l'assaggio di piccione al rosmarino o di anguilla al limone verde e pepe nero selvatico. Ecco spiegate le parole dello chef, che ha messo molto nei suoi piatti, certo molto più di quanto ci si possa aspettare, non si arriva mai abbastanza preparati a Lume: “Riparto da me. La cucina avrà una solida base ancorata alla tecnica, all’esperienza e alla mia storia professionale. Una cucina chiaramente leggibile, che possa parlare anche a una clientela straniera abituata ad alti standard di ristorazione, ma che al tempo stesso ricerca la grammatica e gli archetipi della cucina italiana”. Ci sono due percorsi, uno più tradizionale da 7 portate per 120 euro, per rischiare ma con garbo, in onore di Milano (ossobuco alla Taglienti, il risotto allo zafferano con lacrima di midollo alla brace o il controfiletto di vitello impanato “alla Milanese”) e un 12 portate a 150 euro escluse le bevande per chi ama mettersi sotto i riflettori del Lume e si stupirà per gli alti e bassi di gambero, mandorle e angurie, per l'umami di mare che si trova nell'ostrica e castelmagno d'alpeggio, apprezzerà lo stridore in bocca dell'anguilla al limone verde e pepe nero selvatico, cadrà sotto le lusinghe del piccione al rosmarino ma si lascerà trasportare dal concerto di sapori di un coloratissimo sanguinaccio di pesce, l'inaspettato dolce. Mai abbassare la guardia se si entra nel mondo della luce, chi assaggia un piatto dello chef Taglienti viene rapito dalla realtà e trasportato in quella raziocinante follia che solo chi prova le sue creazioni può capire. Non serve documentarsi, leggere le recensioni e i giudizi dei n critici: non si arriva preparati a Lume.



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Caffè photo by Arturo Delle Donne


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ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, è il primo e più autorevole centro di formazione professionale dell'Ospitalità e della Ristorazione Italiana a livello internazionale. ALMA dal 2004 forma cuochi, pasticceri, sommelier, professionisti di sala e bar, manager della ristorazione, provenienti da tutto il mondo. ALMA ha sede nella splendida Reggia di Colorno, a pochi chilometri da Parma, Città Creativa UNESCO della Gastronomia e cuore della Food Valley italiana. La Scuola dispone quindi delle più avanzate attrezzature didattiche, che consentono ai futuri professionisti della ristorazione di acquisire le tecniche più aggiornate e la sapienza delle tradizioni, l’attività pratica e la cultura del cibo, la conoscenza delle materie prime e dei territori dell’enogastronomia italiana. ALMA è una realtà dalla vocazione internazionale, per questo ha sviluppato un network con le migliori scuole di cucina di tutto il mondo. Collaborando con questi prestigiosi partner, ALMA organizza corsi su misura e insegna agli chef stranieri a diventare ambasciatori della cucina e dei prodotti italiani nel mondo. Per rispondere alla crescente inclinazione internazionale a comunicare l’italianità, nel 2015 è nato un progetto fotografico, oggi esposto nel Ristorante della Scuola - dove ogni giorno pranzano oltre 400 studenti e docenti - ispirato al geniale lavoro del noto artista Bruno Munari “Supplemento al Dizionario italiano” (Corraini Editore). Munari (1907-1998), designer italiano di rilievo e un artista tra i più eclettici dello scorso secolo ha esordito negli anni ’30 con il Secondo Futurismo. Da allora ha dedicato la propria attività creativa alla sperimentazione declinandola in ogni sua forma e affiancandole un’attenzione particolare per il mondo dei bambini e dei loro giochi. Le sue creazioni nei campi della pittura, scultura, design, fotografia e didattica ne attraversano le diverse poetiche seguendo il filo della sua personalissima originalità. Nel 1985 svolge una ricerca sui “Gesti Italiani”, ispirandosi ad un testo del

ALMA, the School of Italian Cuisine, is the first and most authoritative professional training center of the Italian Hospitality and Catering internationally. Since 2004 as cooks, pastry chefs, sommeliers, professionals room and bar, the restaurant manager, from all over the world. ALMA is located in the beautiful Palace of Colorno, a few kilometers from Parma, UNESCO Creative City of Gastronomy and the heart of the Italian Food Valley. The School has therefore the most advanced teaching equipment, that allow for future catering professionals to acquire the latest techniques and knowledge of the traditions, the practical activities and the culture of food, knowledge of raw materials and enogastronomy territories Italian. ALMA is a reality by the international vocation, for this has developed a network with the best cooking schools around the world. By working with these prestigious partners, ALMA organizes cooking courses tailored and teaches foreign chefs to become ambassadors of the cuisine and Italian products in the world. To cope / respond to the growing international inclination and the need / need to communicate the Italian spirit, a photographic project was born in 2015, now on display in the school restaurant where every day lunch over 400 students and teachers - inspired by the brilliant work of the famous artist Bruno Munari "Supplement Italian Dictionary" (Corraini Publisher). Munari (1907-1998), the Italian designer most important and one of the most eclectic artists of the last century, began in the '30s with the Second Futurism. Since then he has devoted his creative activity in the trial, declining it in all its forms and supporting them special attention for the world of children and their games. His creations in the fields of painting, sculpture, design, photography and didactics cross the different poetics following the path of his very personal originality. In 1985 makes / performs a search on "Gestures Italian", going back to a 1832 text written by Canon Andrea de Jorio, and dedicated to the Prince of Prussia, with the aim to

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Gourmet

Bere

Buono

Idea

Calma

Pieno di gente

Fame

emphasize the gesture is important in Italian culture: the gestures and their use draw our identity. Hence it arose the innovative idea to revive the Italian gestures through the faces and hands of ALMA students. Future Chefs, Pastry Chefs and Sommeliers from around the world have posed for the photographer Arturo Delle Donne, reinterpreting the concept of Munari. The shots made up the photo exhibition opened at Cibus 2016, the International Food Exhibition, which for the occasion has hosted in the Press Room portraits. The Italian gestures, many of which related to food and conviviality, represent the universal language that, like food, unites the different nationalities and cultures membership of over a thousand students annually attend ALMA, and prepare to be ambassadors of Italian gastronomic culture in the world. www.alma.scuolacucina.it Thank you for your precious collaboration Corraini Publisher.

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1832 scritto dal canonico Andrea de Jorio e dedicato al Principe di Prussia, col fine di sottolineare quanto la gestualità sia importante nella cultura italiana: i gesti e il loro uso disegnano la nostra identità. Da qui è nata l’idea innovativa di far rivivere i Gesti Italiani attraverso i volti e le mani degli studenti di ALMA. Futuri Chef, Pasticceri e Sommelier da tutto il mondo hanno posato per il fotografo Arturo Delle Donne, ridando vita al progetto di Munari. Gli scatti realizzati compongono la mostra fotografica inaugurata in occasione di Cibus 2016, il Salone Internazionale dell’Alimentazione, che per l’occasione ha ospitato nella Sala Stampa le opere. I gesti italiani, molti dei quali legati al cibo e alla convivialità, rappresentano il linguaggio universale che, come la tavola, unisce le diverse nazionalità e civiltà di appartenenza degli oltre mille studenti che ogni anno frequentano ALMA, e che si preparano ad essere ambasciatori della cultura gastronomica italiana nel mondo. www.alma.scuolacucina.it n Si ringrazia per la preziosa collaborazione Corraini Editore


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Gourmet

La storia della torta Barozzi e dei Gollini

by Luca Bonacini

Oltre alla Ferrari e a Pavarotti c’è un’altra eccellenza, questa volta gastronomica, di cui sono fieri i modenesi, la torta Barozzi. Ne è patria la cittadina medievale di Vignola, una località alle pendici delle colline che separano Modena da Bologna, che nella seconda metà dell’800 ha visto nascere questo dolce straordinario da un guizzo di creatività e di amore per il territorio del pasticcere Eugenio Gollini. Forse il dolce modenese più famoso, sicuramente il più esportato, diventato nel corso dei decenni ambasciatore del territorio, da collocare a degna conclusione di una sontuosa cena modenese o viceversa scelto come il miglior dono possibile da spedire lontano, quando ci si tiene a fare bella figura. La Gollini è una gemma preziosa a pochi passi dall’antico Castello di Vignola, dove il tempo sembra essersi fermato, arredi fine anni ’50, vetrinette, boiserie e oggetti d’epoca, dove la famiglia Gollini è sempre presente, impegnata da oltre due secoli nella tutela e nella promozione dei tre dolci della casa, la celeberrima torta Barozzi, la torta Muratori (dall’estro di Agenore Gollini, in onore dello storico e letterato vignolese Ludovico Antonio Muratori), e la Spongata del Nonno. Fu il pasticcere Eugenio Gollini, nel 1886 a dare vita a una straordinaria torta al cioccolato, cui giunse dopo diversi anni di tentativi e assaggi, nei quali spesso e volentieri erano coinvolti i clienti della pasticceria, tanto riuscita negli equilibri e nella perfezione degli aromi da venire dedicata a uno dei suoi più illustri concittadini, l’architetto Jacopo Barozzi detto “il Vignola”, che fu architetto dei Farnese per oltre vent’anni e continuò il lavoro di Michelangelo alla basilica di San Pietro in Vaticano, fu autore della famosa scala ellittica nel palazzo di Vignola, ed esponente di spicco del Manierismo, dal 1573 sepolto al Pantheon di Roma. A lui venne intitolata nel 1907 la prelibata torta del Gollini, poco prima che si celebrassero i quattro secoli della nascita del Barozzi, e quel dolce buonissimo avesse la sua definitiva consacrazione. Una ricetta ancora assolutamente segreta, a marchio registrato dal 1948, che Eugenio Gollini, passò ai figli, Agenore e Giuseppina, cui seguirono i nipoti Eugenio junior e Carlo, poi le pronipoti Franca e Paola, e infine Benedetta e Letizia, che rappresentano oggi la quinta generazione. n www.tortabarozzi.it

In addition to Ferrari and Pavarotti is another excellence, this gastronomic time, of which I am proud of the people of Modena, the Barozzi cake. It is home to the medieval town of Vignola, a town at the foot of the hills between Modena from Bologna, in the second half of the 800 has seen the birth of this extraordinary sweet by a flash of creativity and love for the land of pastry chef Eugenio Gollini. Perhaps the most famous Modena sweet, definitely the most exported, over the decades became an ambassador of the territory, to be placed in a worthy conclusion to a lavish dinner or vice versa Modena chosen as the best gift can be sent away, when you are keen to do well FIG. The Gollini is a precious gem a few steps from the Castle of Vignola, where time seems to stand still, furnishings late 50s, cabinets, wall panels, and vintage items, where Gollini family is always present, engaged for over two centuries in the protection and promotion of the three cakes, the famous Barozzi cake, the cake Muratori (inspiration of Agenor Gollini, in honor of the historian and scholar vignolese Muratori), and Spongata Grandpa. It was the pastry chef Eugenio Gollini in 1886 to give life to an extraordinary chocolate cake, which came after several years of trying and tasting, in which often the pastry customers were involved, so successful in the balance and perfection of aromas be dedicated to one of its most illustrious citizens, the architect Jacopo Barozzi "il Vignola", who was an architect of the Farnese family for over twenty years and continued the work of Michelangelo at St. Peter's basilica at the Vatican, was the author of the famous staircase elliptic in the palace Vignola, and a leading exponent of Mannerism, since 1573 buried in the Pantheon in Rome. He was named in 1907 the delicious cake Gollini, shortly before they could celebrate the four centuries of the birth of Barozzi, and that delicious cake had its final consecration. A still absolutely secret recipe, a registered trademark since 1948, Eugenio Gollini, passed to sons, Agenor and Josephine, followed grandchildren Eugenio junior and Carlo, then great-grandchildren Franca and Paola, and finally blessed and Letizia, representing today fifth generation. www.tortabarozzi.it

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Cigar Room

Un buon sigaro è di gran conforto per un uomo come un bel pianto lo è per una donna. Lord Lytton


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Cigar Room

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by Matteo Tornielli


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Caveau, la Cigar Room de “Il Circolo Vizioso”

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Cigar Room

A fianco, alcuni schizzi originali dell’architetto Dante Benini, colui che ha progettato e realizzato i Power-Locker. La caratteristica principale dei Locker è la realizzazione in cedro cubano, assemblata senza l’uso di collanti per non alterare l’odore del sigaro.

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Un circolo, si sa, è fatto dalle persone che lo animano, ma soprattutto è uno spazio, di tempo e di luogo, dove quelle persone condividono la loro passione. E così anche “Il Circolo Vizioso”, nato come club itinerante alla ricerca della qualità della vita, e per questo club un po’ anomalo nel panorama dei Cigar Club italiani - avendo tra gli iscritti anche molti non fumatori che tuttavia condividono la passione per il buon cibo ed il buon bere – ha voluto e cercato una casa, trovandola in un luogo inconsueto: una banca. Dal mese di luglio infatti la sede de “Il Circolo Vizioso” è ospitata all’interno della sede padovana della Banca Mediolanum, sita in piazzetta Bussolin in centro città, nei locali della splendida Cigar Room dall'emblematico nome “Caveau”. L’idea dei vertici della Banca, di realizzare al proprio interno uno spazio destinato ai clienti e dedicata al fumo lento ed ai distillati, si è sviluppata in un progetto che ha creato uno spazio suggestivo, grazie anche al recupero di alcuni arredi (tra i quali gli ambitissimi Locker) provenienti dal mitico “Cigair”, storico locale di Milano per molti anni indiscusso punto di riferimento dei fumatori di sigaro italiani. L'inaugurazione della nuova Cigar Room va così a rendere ancora più esclusiva e peculiare la sede di una Banca, allestita in modo da sembrare più una galleria d’arte contemporanea che una filiale di istituto di credito, sottolineando la sua cifra distintiva fatta di unicità, originalità ed attenzione al cliente. L’ intesa con “Il Circolo Vizioso”, dà così il via ad un calendario di eventi dedicati agli appassionati del fumo lento, che potranno avere l’occasione di fumare circondati da veri e propri “pezzi di storia”. Una galleria di preziosi cimeli che narrano la storia del sigaro in Italia, ma anche e soprattutto uno spazio accogliente dove prendersi una pausa in totale relax. E’ sempre più difficile trovare spazi attrezzati dedicati a chi vuole fumare un buon sigaro, l'auspicio è che “Caveau” sia solo il primo di una lunga serie perché, quello che la Banca padovana ha dimostrato di aver capito è n che il tempo per fumarsi un buon sigaro... è davvero prezioso.

A circle, as you know, is made of people animating it, but mostly it is a space, time and place where such people share their passion. "The Vicious Circle" was born as a traveling club in search of quality of life. For this reason the club is somewhat atypical in the Italian Cigar Club panorama - having among its members also many nonsmokers, who share the passion for good food and drinks. The club wanted and sought a home, finding it in an unusual place, a bank. Since July, the headquarters of "The Vicious Circle" are at the Padua office of Banca Mediolanum, located in Bussolin square in the city center. The premises of the beautiful Cigar Room carry the emblematic name "Caveau". The bank's top management idea to offer a space for customers and dedicated to “slow smoke” and spirits, has developed into a project that has created a striking space, thanks to the recovery of some furnishings (among such as the coveted lockers) coming from the mythical "Cigair", Milan's historic lounge, which for many years was the undisputed reference point for the Italian cigar smoking. The opening of the new Cigar Room makes the headquarters of a bank even more exclusive and distinctive, set up so as to look more like a contemporary art gallery that a subsidiary of a credit institution, emphasizing its distinctive feature made of uniqueness , originality and attention to the customer. The agreement with "The Vicious Circle" launches a calendar of events dedicated to “slow smoke” enthusiasts, who will have the opportunity to smoke surrounded by real antiques. A gallery of precious relics telling the story of the cigar in Italy, but also a cozy space to take a break and relax. It is increasingly difficult to find equipped areas dedicated to cigar lovers. Therefore, the auspice is that "Caveau" will be the first of a long series because, what the Padua Bank has demonstrated to understand is that the time to smoke a good cigar… is really very valuable.

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Cigar Room

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Matelica, casa dolce casa… by Matteo Tornielli

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Cigar Room

The Eleventh Encuentro Amigos de Partagas ended with the usual gala evening in the natural theater of Piazza Mattei, in Matelica. Record numbers for this year’s event, attendance up by 40%, but top were also the quality and the peculiarities of the events. Can an event succeed, after 11 editions, in continuing to amaze and excite an increasingly demanding international audience? In Matelica, yes. In fact, this year, the Encuentro has set aside, in addition to usual finest dinners and, several new additions which combined the pleasure of slow smoking with music, movies and good food. The first unprecedented evening of the event was the opening on Wednesday, July 6, at the Teatro Piermarini Matelica. For the first time the first soiree was held in the theater. The President of the Cigar Club Matelica, Francesco Minetti, wanted to emphasize from the stage the drive to uncoupe this event from the mere cigar. The latter continues to be protagonist, but the objective is to enhance and strengthen its cultural inspiration. The voices of Cristian Ruiz and Nadia Straccia, accompanied by pianist Luciano Zanoni, gave birth to a concert marked by romance, poetry and love, inspired by "Romeo Y Juliet". The relationship between literature and habanos is anything but random. In the factories where the cigars were manufactured, there were readers who read great stories to torcedores. It’s in this atmosphere that cigars like Montecristo and the Romeo Y Juliet were born. Another great innovation was proposed on the third day of the Encuentro, with a seminar led by Alex Pietrogiacomi, who explained, with great skill, the role that smoking had in the cinema, prior to the banning of tobacco from celluloid due to the health fanatic surge. The cigarette was a symbol of a stressed society. The cigar was a symbol of an affluent society, of power elite. The iconography of wealth represented men with top hat, monocle and

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Si è conclusa, con la consueta serata di Gala nel teatro naturale di Piazza Mattei, a Matelica, l’Undicesimo Encuentro Amigos de Partagas. L’encuentro dei record, un boom di presenze oltre il 40%, ma record anche per la qualità degli eventi e la loro particolarità. Può un evento riuscire, dopo 11 edizioni, ancora a stupire ed appassionare sempre di più un pubblico internazionale ed esigente? A Matelica si. Infatti, anche quest’anno, l’Encuentro ha riservato, oltre alle tradizionali cene e degustazioni di altissimo livello, diverse novità che hanno saputo combinare il piacere del fumo lento con la musica, il cinema ed il buon cibo. La prima inedita serata è stata quella di mercoledì 6 luglio, la serata inaugurale, presso il Teatro Piermarini di Matelica. Per la prima volta è il Teatro ad ospitare la prima serata, per il motivo che il Presidente del Cigar club matelicese Francesco Minetti ha voluto sottolineare dal palco, cioè sganciare sempre di più questo evento dal sigaro (che pure continua ad avere la sua grande importanza) per esaltarne e rafforzarne l’ispirazione culturale. Le voci di Cristian Ruiz e Nadia Straccia, accompagnate dal pianoforte di Luciano Zanoni, hanno dato vita ad un concerto improntato al romanticismo, alla poesia, all’amore, su ispirazione di “Romeo Y Juliet”. Un rapporto, quello tra letteratura e habanos, tutt’altro che casuale. Nelle fabbriche dove si realizzavano i sigari, c’erano dei lettori che leggevano bellissime storie ai torciadores. Da lì nascono i Montecristo, e i Romeo Y Juliet appunto. Un’altra grande novità è stata alla terza giornata dell’Encuentro con il seminario guidato da Alex Pietrogiacomi, che ha raccontato, con grande maestria, il ruolo che il fumo ha avuto nel cinema, prima che la ventata salutista bandisse il tabacco dal mondo della celluloide. La sigaretta era simbolo di una società stressata. Il sigaro era il simbolo di una società opulenta, gerarchicizzata.


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Cigar Room

cigar. The pipe remained a different case, fit for everyone although in different types. The pipe is an earth or wood product which is emptied after use, but not thrown away. This rigorous symbolism attenuates over time and the cigar appears from the unforgettable Frankenstein jr to Hannibal of the A-Team series, to Will Smith in Independence Day and to Arnold Schwarzenegger’s characters. This was a prelude to a piece of an Alfred Hitchcock movie, the famous cigar enthusiast. Being the film silent, the sound was made in the old fashioned way, with a pianist playing live at that time. And the pianist, teacher, as well as culture deputy mayor for the Matelica city, Cinzia Pennesi, was exceptional. Before playing, Stefano Minoia of Diadema SpA, introduced the relationship between music and cigar. Here too, a noble history, even at sensory level, sensing the cigar through music. A pleasant "practice test" followed: a Montecristo cigar savored on the notes of Pennesi’s piano, who decided to associate a piece of Beethoven’s "Fuer Elise" sonata. It was just the kind of cigar loved by the great filmmaker Hitchcock. The final day’s lunch was at the restaurant Il Marchese del Grillo, where the starred chef Serena D'Alessio explored the tobacco potential in the kitchen through a kaleidoscope of aromas and tastes appreciated by enthusiasts guided by food and wine journalist Bruno Petronilli. This was only a summary of the innovations of the Eleventh edition of this event, but you could write pages and pages about the pleasure of being together, on Matelica’s friendliness, on the warm smile of the event godmother, Silvia Zanovello, presenter and great habanos enthusiast. The Encuentro is an amazing event, constantly improving. For people like me, having the fortune to experience it for some years, it ends every time with pervading intention and curiosity so we come back every year. Last, but not least, thanks to President Francesco Minetti and to the members of the Matelica Cigar Club, you feel at home. And everybody knows that we all come back home with great pleasure. Thank you.

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L’iconografia del ricco lo rappresentava con tuba, monocolo e sigaro. La pipa restava un caso a parte, alla portata di tutti, pur nelle diverse tipologie, prodotto della terra, il legno, che veniva svuotata ma non buttata. Poi in un certo senso questa rigorosa simbologia si stempera, e il sigaro compare dall’imperdibile Frankenstein jr all’Hannibal dell’A-Team, da Will Smith in Indipendence Day ai personaggi di Arnold Schwarzenegger. Preludio ad uno spezzone di un film di Alfred Hitchcock, famoso appassionato di sigari. Essendo un film muto, il sonoro è stato reso alla vecchia maniera, con un pianista che suonava in diretta, in quel momento. E la pianista è stata d’eccezione, nientemeno che la Maestra, nonché Assessore alla cultura matelicese, Cinzia Pennesi. Prima di suonare, è stato Stefano Minoia, di Diadema Spa, a introdurre questa volta il rapporto tra musica e sigaro. Anche qui, una storia nobile, anche a livello sensoriale, percependo il sigaro attraverso la musica. E anche qui, piacevole “prova pratica”, con un sigaro Montecristo, assaporato sulle note del piano della Pennesi, che ha pensato di…abbinarci un brano della Sonata “Per Elisa” di Beethoven. Era proprio il tipo di sigaro amato dal grande regista. Infine. Nella giornata conclusiva, si è tenuto un pranzo presso il Ristorante Il Marchese del Grillo, la cuoca stellata Serena D’Alessio ha sviscerato le potenzialità del tabacco nella cucina, in un caleidoscopio di aromi e sapori che sono stati apprezzati dagli appassionati sotto la guida del giornalista enogastronomico Bruno Petronilli. Questo, in breve, il racconto delle novità di questa undicesima edizione, Ma si potrebbero scrivere pagine e pagine sul piacere di stare insieme, sull’accoglienza degli amici matelicesi, sul calore del sorriso della madrina dell’evento, Silvia Zanovello, presentatrice e grande appassionata di habanos. Un evento che riesce sempre a stupire e a migliorarsi, un evento che, per chi come me ha la fortuna di viverlo da un alcuni anni, ogni volta si conclude lasciandoti la voglia e la curiosità di tornare l’anno successivo. Ma soprattutto un evento che, grazie al Presidente Francesco Minetti e a tutti i ragazzi del Cigar Club di Matelica ti fa sentire a casa e, si sa, n a casa non ci si stanca mai di tornare. Grazie.


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Cigar Room

Puro Habano Night by Luca Pezzini

The "SigariAvana.it Brotherhood" has once again come together on a wonderful evening, on June 9th, with brothers joining from every part of Italy and beyond. To say the least, the location where the event took place, Gina restaurant in Porto Romano (Rome-Fiumicino), is characteristic. The restaurant is also the headquarter of the local yacht club and is one of the most popular restaurants of the Roman coast. In the outdoor yard, along with a Trento DOC Millesimato Opera, attendees smoked the Diplomaticos No. 4 ... a vintage 1998 mareva aged during all these years in a private room! A great cigar which, despite his age, has preserved the brand typical flavors and scents, though of course less intense. After the pleasantries and greetings, the 100 guests moved indoor where an excellent dinner was served in 10 tables. The menu included locally caught fish accompanied by grape nectar of the winery Casale del Giglio, which, in addition to the two service wines at the tables, has delighted the attendees’ palates with a corner bar where all the house products could be tasted. If by any chance you happen to stop by the restaurant, taste the fresh tuna “amatriciana”, it is well worth it. After dinner, while tasting the tartufo dessert from Pizzo Calabro with a 12 YO Appleton, the second cigar was distributed. It was the rare Diplomaticos Excelencia Regional Edition Cuba 2015, a young robusto, rich in aromas. The cigar became unavailable right after its release and it therefore is in the dream list of enthusiasts around the world. The event was a success. It was sold out two months ahead and the innumerable requests have been satisfied by extending the participants number to the maximum capacity of the restaurant. The "SigariAvana.it Brotherhood", while associated to the Cigar

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La “Confraternita di SigariAvana.it” è tornata ad incontrarsi in una magnifica serata che il 9 giugno ha visto partecipare Confratelli arrivati da ogni angolo d’Italia e non solo. A dir poco caratteristica la location, il ristorante Gina a Porto Romano (Fiumicino-Roma), sede del locale yachting club ed uno dei ristoranti più in voga del litorale romano. Nello spazio esterno, insieme al brindisi iniziale a base del Trento DOC Millesimato di Opera, è stato fumato il Diplomaticos No.4 … un mareva vintage del 1998 affinato in tutti questi anni in una maturing room privata! Ottimo sigaro che, malgrado l’età, ha conservato gli aromi ed i sentori tipici della marca anche se naturalmente molto più affievoliti. Dopo i convenevoli ed i saluti si è passati nella parte interna dove nei 10 tavoli da 10 commensali è stata servita un’eccellente cena per i 100 ospiti. Il menù prevedeva pescato locale accompagnato dal nettare d’uva della cantina Casale del Giglio, che oltre ai due vini di servizio ai tavoli ha deliziato il palato dei presenti con un corner dove poter degustare tutte le referenze della casa. Terminata la cena – se passate dalle parti del ristorante assaggiate l’amatriciana di tonno fresco perché ne vale veramente la pena – assaporando il tartufo di pizzo calabro bagnato da un ottimo rum Appleton 12 yo. È stato distribuito il secondo sigaro. Si trattava del ricercatissimo Diplomaticos Excelencia E.R. Cuba 2015, un robusto giovane e carico di sentori che, diventato introvabile sin dalla sua uscita, è nella lista dei sogni degli appassionati di tutto il mondo. Come dicevamo una serata ben riuscita ed andata soldout due mesi prima che si svolgesse tanto che, per sopperire a parte delle innumerevoli richieste, il numero dei partecipanti è stato ampliato alla capienza massima del locale. La “Confraternita di SigariAvana.it” pur aderendo alla C.C.A in qualità di “virtual supporter” non è un vero e proprio club : posso-


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no definirsi “Confratelli” tutti gli appassionati di Sigari Avana che rispecchino lo stile della “Confraternita” che è fatto di correttezza, goliardia e voglia d’apprendere sempre più cose sullo straordinario mondo del manufatto dell’Isla Grande. Non importa se i “membri” siano o non siano iscritti ad un club … l’importante è la voglia di condividere una passione. Tanti i “Confratelli” arrivati da ogni parte d’Italia e tanti i club rappresentati: il CC Don Alejandro Robaina di Matelica, l’Alto Salento Cigar Club, il Cigar Club di Colleferro, Bacco & Tabacco Civita Castellana, il Puromotivo CC Torino, il CC Vallo di Diano, l’Accademia del Fumo lento, i Cavalieri delle Nove Porte, l’Ubi Maior, il neo-nato CC Napoli HdM ed i club romani ZeroSei e Compagnia del Fumo Lento. Come spesso accade nutrita la pattuglia proveniente dal Canton Ticino rinforzata questa volta da un ospite londinese ed uno statunitense. Tra i tanti personaggi “opinion leader” del nostro mondo, ne citiamo alcuni : il Marchese Salvatore Parisi, Nicola Pileggi, Francesco Minetti, il Campione Italiano di Fumo Lento Antonio Peraino ed Alain Proietto accompagnato dalla splendida Sofia Belfasto. Simpatiche anche le sorprese donate ad ogni partecipante per ricordare la serata : un set di pochette per le signore ed uno splendido posacenere per i fumatori. Le “Puro Habano Night” sono serate che vengono organizzate “quando c’è qualcosa per la quale vale la pena organizzare un evento”, sia essa un Sigaro Avana particolare o la presenza di un personaggio al di fuori del comune, ma quella d’inizio giugno diventerà una tappa fissa per salutare l’estate e quindi vi invitiamo a tener d’occhio i vostri impegni per la prossima estate. Se volete essere aggiornati sugli eventi della “Confraternita” mandate una n mail a info@sigariavana.it

Club Association (CCA) as a "virtual supporter", is not a real club: Brothers are all Havana cigar enthusiasts reflecting the style of the Brotherhood, which includes correctness, lusty spirit and desire to learn more and more about the extraordinary world of the Cuban work of art. It does not matter if the Brothers are or are not members of a club ... the important thing is the desire to share a passion. Many Brothers joined from all over Italy and many of the CCA clubs: the CC Don Alejandro Robaina of Matelica, the Alto Salento Cigar Club, the Cigar Club of Colleferro, Bacco & Tobacco Civita Castellana, the Puromotivo CC Torino, the CC Vallo di Diano, the Academy of Slow Smoke, the Knights of the Nine Gates, the Ubi Maior, the newly formed CC HdM Naples and the Roman clubs Zerosei and Slow Smoke Company. The group of Brothers coming from the Swiss Canton Ticino was reinforced this time by a London and an American guest. Among the many opinion leaders, among the attendees were: the Marquis Salvatore Parisi, Nicola Pileggi, Francesco Minetti, the Italian Cigar Smoking Champion Antonio Peraino and Alain Proietto, accompanied by the beautiful Sofia Belfasto. Nice gifts were also offered to each participant as a souvenir of the evening: a set of pochettes for the ladies and a beautiful ashtray for smoking attendees. The "Puro Habano Night" events are organized "when there is something for which it is worthwhile to organize an event", be it a particular Havana cigar or the presence of a cigar celebrity, but the one occurring beginning of June will become a regular event to greet the summer. Therefore, we invite you to keep an eye on your schedule for next summer. If you want to be updated on the events of the Brotherhood, send an email to info@sigariavana.it

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Cigar Room

Il tempio del fumatore edit by Matteo Tornielli

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Incontriamo Luca Noli, della storica tabaccheria Noli situata in Galleria Vittorio Emanuele a Milano.

We had the pleasure to meet Luca Noli, of the historical tobacco shop

Noli è, non solo per i Milanesi, sinonimo di tabaccheria storica. Ma qual’è davvero la storia che sta dietro a questo marchio? Il negozio si trova dal 1927 nel centro della città, in Galleria Vittorio Emanuele II. Nel 1973 l'attività venne rilevata da Leonardo Noli, che ancora oggi con un tocco personale e grazie alla collaborazione dei figli Luca e Simona gestisce la tabaccheria. I sigari ed i tabacchi che vendiamo vengono conservati con cura nei nostri humidor, così da garantirne l'aroma. La nostra esperienza di anni è a vostra disposizione, gli articoli per fumatori che troverete da noi sono frutto di un'attenta selezione dei migliori marchi Cubani, Domenicani e Toscani. Troverete da noi i preziosi accendini Dupont e le pipe delle migliori marche Castello e Dunhill oltre a vari accessori di classe. Tra questi la nostra linea a marchio Noli che riguarda diversi articoli tra cui portasigari in pelle, tagliasigari in cervo e corno di bufalo fatti a mano da Scarperia, pelletteria da sigaro e pipa fata da artigiani pellettieri, humidor per conservare i sigari in materiali innovativi ed eleganti come il cedro, la vavona, la palma, il palissandro, l'olmo... Firmare una linea di prodotti con il proprio nome è stata negli ultimi anni la scelta migliore che potevamo fare, per garantire al cliente oggetti unici e di qualità. Il marchio Noli infatti è presente nella scelta di un sigaro in 3 vitolas proveniente dal Nicaragua, prodotto dalla Casa Favilli Mombacho, nato dallo studio attento e specializzato di Claudio Sgroi. Oltre al vasto assortimento di prodotti per fumatori la nostra Tabaccheria deve la propria fama alla prestigiosa collocazione, non esiste turista o cittadino che non abbia passeggiato in Galleria Vittorio Emanuele.

Noli is synonymous with historic tobacco shop, not only for the Milanese

Il negozio Noli consente un punto di vista privilegiato nel mondo del fumo lento. Qual’è stata l’evoluzione del fumatore? Dopo le varie leggi e le restrizioni sul fumo, i fumatori hanno scelto un fumare più intelligente rivolgendosi a pipa e sigaro. In particolare il sigaro è diventato una moda, uno status sociale imitato da giovani su diverse vitolas e dalle donne per i cigarillos.

The shop Noli allows a privileged point of view of the world of “slow smo-

Noli, located in the Galleria Vittorio Emanuele in Milan.

people. What's the story behind this brand? The store has been located since 1927 in the city center, in the Vittorio Emanuele II Gallery. In 1973 the business was taken over by Leonardo Noli, who still runs the shop with a personal touch and thanks to the collaboration of son Luca and daughter Simona. The cigars and tobacco products we sell are carefully stored in our humidor, so as to preserve the aromatic qualities. Our years of experience are available to you, the smoking articles that you will find here are the result of careful selection of the best Cuban, Dominican and Toscano brands. In the store you will also find precious Dupont lighters, as well as pipes of the best brands, Castello and Dunhill, in addition to several classy accessories. Among these, our own brand Noli offers several items including leather cigar cases, handmade cigar cutters in deer and buffalo horn, manufactured by Scarperia, leather cigar and pipe accessories made by artisans, humidors to store cigars in innovative and elegant materials such as cedar, vavona, palm, rosewood, elm ... Sign a line of products under its own name has been in recent years the best choice we could do, to guarantee customers unique items and quality. The brand Noli also presents the choice of a cigar in 3 vitolas, coming from Nicaragua, produced at Mombacho’s Casa Favilli, according to the careful and specialized study of Claudio Sgroi. In addition to the wide assortment of products for smokers our tobacco shop owes its fame to the prestigious location, there is no tourist or citizen who has not walked in the Galleria Vittorio Emanuele in Milan.

king”. What has been the evolution for the smoker? After the various laws and bans on smoking, cigarette smokers have chosen a smarter way to smoke through pipe and cigar. In particular, the cigar has become a fashion, a social status acclaimed by young people, who smoke different vitolas and by women who might priviledge cigarillos.

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Cigar Room

Also in your opinion, how do you predict “slow smoke” will evolve in Italy? We believe that the fashion of cigar and pipe will be even expanding for the pleasure that generates, because it is not seen as an addiction and because it is expected that the importers will broaden the tobacco product lines at an increasingly affordable price.

You are among the few who have created your own custom brand of cigars, you tell us something about these products? Our line of cigars Noli was born in Nicaragua at the Mombacho’s Casa Favilli. There are 3 vitolas on the market: robusto, canonazo and short robusto. The tobacco blend is described in the attached sheet. It was a choice we studied for some time, with the intention of being present with a quality cigar in the domestic and international market and to be recognized by the smoker who appreciates our blend in taste and aroma. The greatest satisfaction is to see that your cigar is liked and that the customer comes back to ask for a whole box. The price is designed to satisfy the widest range of cigar smoking customers.

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Sempre dal Vostro osservatorio privilegiato, come prevedi evolva il fumo lento in Italia? Crediamo che la moda del sigaro e della pipa sarà ancora più in espansione per il piacere che ne deriva, perché non è vissuto come vizio e perché ci si aspetta che le case importatrici allarghino la linea di prodotti da fumo ad un prezzo sempre più accessibile. Voi siete tra i pochi che avete creato una linea di sigari con il Vostro Brand, ci racconti qualcosa di questi prodotti? La nostra linea di sigari Noli nasce in Nicaragua dalla Casa Favilli Mombacho che cura il nostro marchio nelle 3 vitolas tuttora sul mercato: robusto, canonazo e short robusto. La miscela di tabacco utilizzata viene descritta nella scheda allegata. È stata una scelta studiata da tempo, con l'intento di essere presenti con un sigaro di qualità sul mercato nazionale e internazionale ed essere riconosciuti dal fumatore che apprezza la nostra miscela nel gusto e nell'aroma. La soddisfazione più grande è constatare che il tuo sigaro piace e che il cliente torna a chiederne a scatola intera. Il prezzo infatti è stato studiato per accontentare la più vasta gamma di clientela fumatrice. n


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Le pagine del Golf Direttore Donato Ala


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Glenmorangie, the spirit of the Open

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by Romina Fossati


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Un modo inusuale per far promuovere un prodotto di eccellenza è certamente quello di invitare alcuni giornalisti e golfisti, e coinvolgerli in una gara al top, con solo 100 selezionati giocatori, in un camp, di assoluto prestigio. E cosi mi sono ritrovata il 14 luglio al Golf Club Milano, che anche quest’anno ospiterà l’Open d’Italia, la manifestazione di golf più importante del panorama golfistico italiano dal 15 al 18 Settembre, a gareggiare per contendere lo scettro di campione, proprio in contemporanea con il primo giorno del British Open, che per noi golfisti è The Open, solo per indicare l’importanza e l’attesa per questo Major. La location, già di per sè, molto suggestiva, visto che il percorso è dentro un parco recintato fra i più grandi d’Europa, e che si snoda in un percorso pianeggiante in mezzo ad un vasto campionario di alberi, quasi un collage di un’opera d’arte naturalistica. Metti dei suonatori di cornamuse in kilt, capaci di evocare paesaggi mozzafiato di vallate e brughiere, ed anche lo start della gara assume tutto un altro aspetto. Aggiungi le diverse sorprese sul campo, fra le quali, l’arrivo al green di abili bartender, che con cart ben equipaggiati, sono intervenuti sul percorso per allietarci con i cocktail studiati da Glenmorangie. Rientra nella splendida Club House accolto da una cocktail lounge dove ti aspettano quattro drink a base di Glenmorangie, ed una degustazione in stile Scottish. Il sottofondo musicale delle cornamuse, la splendida vista della terrazza sul verde, e ti cali in un mood nostalgico ed emozionale, unico, che ti mi ha fatto dimenticare qualsiasi risultato in campo, e predisporre all’ascolto… Avete mai provato ad ascoltare il whisky? Fatelo. Versatelo in un bicchiere – ma che sia di quelli giusti, a tulipano e inspirate con il naso allontanadolo, mentre lo osservate scivolare rimanete in silenzio. Coglierete anche voi quel “piacevole interludio”, lo stesso che descrive James Joyce in Gente di Dublino. Degustare il whisky, non è soltanto una questione di gusto o di olfatto: tutti e cinque i sensi sono fondamentali per apprezzare davvero quello che una bevanda – con 600 anni di storia o forse più – si porta dentro. Rispetto al Medioevo, quando erano i monaci a produrlo segretamente nei monasteri, non è cambiato molto: servono solo i cereali, l’acqua e il lievito. E, soprattutto, tanta pazienza. Perché il segreto di un buon whisky sta proprio

An unusual way to promote a product of excellence is certainly to invite some journalists and golfers, and engage in a race to the top, with only 100 players selected, in a camp, of absolute prestige. And so I found myself on July 14 at the Golf Club Milan, which this year will host the Italian Open, the manifestation of the most important courses in the Italian golfing scene September 15 to 18, to race to compete for the champion scepter , precisely to coincide with the first day of the British Open, which for us golfers is the Open, only to indicate the importance and the wait for this Major. The location, in itself, very impressive, as the path is inside an enclosed park among the largest in Europe, and that winds in a flat course in the middle of a vast array of trees, almost a collage of a 'a work of natural art. Put the bagpipe players in kilts, able to evoke breathtaking landscapes of valleys and moors, and also the start of the race takes on a whole different aspect. Add the various surprises on the field, among which, the arrival of the green of skilled bartender, who with well-equipped carts, discussed the path to delight us with cocktails studied by Glenmorangie. It is part of the splendid Club House welcomed by a cocktail lounge where you'll find four drinks made from Glenmorangie, and a tasting in the Scottish style. The background music of the bagpipes, the beautiful view of the terrace on the green, and drops you into a nostalgic and emotional mood, one, it made me forget any outcome on the field, and prepare to listen ... Have you ever tried to listen to the whiskey? Do it. Pour it into a glass - but it's the right ones, tulip and inhale through your nose allontanadolo, while the observed slip remain silent. Pluck you also that "pleasant interlude", the same as described in James Joyce's Dubliners. Taste the whiskey, it is not just a matter of taste or smell: all five senses are fundamental to really appreciate what a drink - with 600 years of history, or perhaps more carries inside. Compared to the Middle Ages, when they were the monks in monasteries to produce it secretly, not much has changed: just cereals, water and yeast. And, above all, patience. Because the secret of a good whiskey lies in waiting: a few days to do that, so many years to

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wait. If it is not yet certain if the home is Scotland or has been imported by Irish monks in the '400, that sure is that Scotch whiskey is the only one that can boast of the title of Scotch. And just in the Highlands and in the north, known for wildly fascinating landscape and steep coasts and the non-darkness of the night, in the summer, which are now producing some distillerire it patiently. The Glenmorangie is one of them, famous throughout Scotland for the stills, the highest in the country. William Matheson, the founder, chose them actually by accident, by a gin factory disposal, only to save. It was 1843 and those 5.14 meters - the unusual shape of a swan's neck - were, unexpectedly, his fortune, allowing, in the distillation step, to go high only the heart of the product. And if that makes the difference are the details, not surprising that in whiskey distilleries is scrupulous water choice of materials used to maltare barley and casks for aging. The Glenmorangie, uses only the proprietary source, which ensure clearer water, more toughness, more calcium and magnesium, excludes peat (the flavor would become less delicate) and makes sleep whiskey in barrels of American white oak which have in previously contained bourbon. For ten long years. E 'was the first distillery to use special barrels to refine the whiskey prior to bottling. It has been two decades, the company's flagship product, The Original, is ready, with its delicate and complex notes, fruity aromas and taste of vanilla. A single malt whiskey inviting, perfect combination of delicacy and long slow maturation. Decanting in the barrels of bourbon and the passage in oak barrels, dried in the air - are revealed in a whiskey that, turning the senses, combining the lemon scent of ripe peaches and aroma of vanilla, with a

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nell’attesa: pochi giorni per farlo, tanti anni per aspettarlo. Se non è ancora certo se la patria sia la Scozia o sia stato importato dai monaci irlandesi nel ‘400, quello che certo, è che il whisky scozzese sia l’unico a potersi fregiare dell’appellativo di Scotch. E ed proprio nelle Highlands, a nord, note per il paesaggio selvaggiamente affascinante e dalle coste scoscese e la nonoscurità della notte, in estate, che si trovano oggi alcune distillerire che lo producono pazientemente. La Glenmorangie è una di esse, famosa in tutta la Scozia per gli alambicchi, i più alti del Paese. William Matheson, il fondatore, li scelse in realtà per caso, da una fabbrica di gin in dismissione, soltanto per risparmiare. Era il 1843 e quei 5,14 metri – dall’inusuale forma a collo di cigno – sono stati, inaspettatamente, la sua fortuna, permettendo, nella fase di distillazione, di far arrivare in alto soltanto il cuore del prodotto. E se a fare la differenza sono i dettagli, non stupisce che nelle distillerie di whisky sia scrupolosa la scelta dell’acqua, dei materiali usati per maltare l’orzo e delle botti da invecchiamento. La Glenmorangie, si serve soltanto dalla fonte di proprietà, che garantiscono acqua più limpida, con più durezza, più calcio e magnesio, esclude la torba (il sapore diventerebbe meno delicato) e fa addormentare il whisky in botti di quercia bianca americana che hanno in precedenza contenuto bourbon. Per dieci lunghi anni. E’ stata la prima distilleria ad utilizzare botti speciali per affinare il whisky prima dell'imbottigliamento. Passati due lustri, il prodotto di punta dell’azienda, il The Original, è pronto, con le sue note delicate e complesse, gli aromi fruttati e il gusto di vaniglia. Un single malt whisky invitante, perfetto connubio tra delicatezza e lunga maturazione lenta. Il travaso nei barili di bourbon ed il passaggio nei barili di quercia, fatti essiccare all'aria – si rivelano in un whisky che, accendendo i sensi, unisce il profumo del limone e delle


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pesche mature all’aroma di vaniglia, con un retrogusto di note fruttate, arancia e pesca. Nella gamma Glenmorangie, però, ci sono anche altri whisky, come il Nectar d’Or, maturato in piccole barriques di Sauternes e caratterizzato da tonalità di limone, cioccolato bianco, miele, noce moscata e mandorle tostate, che aggiungono calore ed elasticità al composto, come a richiamare un inebriante gusto di meringa al limone. Lasanta, elegante e corposo, invecchiato in fusti di Sherry, presenta una texture accattivante e un aroma profondo e dolce, dati dai toni di frutta secca e mou al caramello. Quinta Ruban, un whisky maturo e vellutato, trasferito in botti di Porto, dal complesso equilibrio di sapori dolci e secchi. I contrasti di cioccolato fondente, menta e arancia, che avvolgono il palato in un intrigante bilanciamento di strutture rinfrescanti. Per i palati più raffinati c’è anche il Signet, realizzato da una combinazione segreta dei whisky più antichi e rari, e contenente alcuni ingredienti particolari, come il malto d’orzo altamente tostato. Dolce e ricco, con note speziate e caffè amaro, cacao e arancia. Non appena degustato, la scura voluttà e la vellutata struttura si svelano in tutta la loro pienezza. Tutti sapori diversi, da esaltare con gli abbinamenti più bizzarri: dalla polpa di granchio al salmone, dall’ananas all’avocado, dal mango al cioccolato, fino al chilly e al cumino. Nel corso della sua storia, la Distilleria ha saputo innovarsi senza però rinunciare all’approccio “artigianale” che ne ha sempre caratterizzato la peculiarità. Ma, oltre al metodo tradizionale di distillazione, rimasto inalterato nel tempo, a non essere cambiato – nonostante un aumento vertiginoso della produzione – è anche il numero di persone a cui è affidato il compito di dare vita ai Single Malt Glenmorangie: sono i “Sedici Uomini di Tain” (Mashmen –

hint of fruity notes, orange and peach. The Glenmorangie range, however, there are also other whiskeys, such as Nectar d'Or, matured in small oak barrels and Sauternes characterized by lemon shades, white chocolate, honey, nutmeg and toasted almonds, which add warmth and flexibility to the compound as if to draw a heady taste of lemon meringue. Lasanta, elegant and full-bodied, aged in casks of Sherry, has an appealing texture and a deep, sweet aroma, data from the dried fruit and toffee caramel. Quinta Ruban, a mature whiskey and velvety, transferred to barrels of Porto, the complex balance of sweet and dry flavors. The contrasts of dark chocolate, mint and orange, which envelop the palate in an intriguing balance of refreshing facilities. For the most refined palates there is also the Signet, made from a secret combination of the oldest and rare whiskeys, and contains some special ingredients such as malt of highly roasted barley. Sweet and rich, with spicy and bitter coffee, cocoa and orange. Once tasted, the dark voluptuousness and velvety texture are revealed in all their fullness. All different flavors, to be boosted with the weirdest combinations: the crab meat with salmon, avocado from pineapples, mangoes from chocolate, to the chilly and cumin. Throughout its history, the Distillery has been able to innovate without renouncing approach "craft" that has always characterized the peculiarity. But, in addition to the traditional method of distillation, remains unchanged with time, not to be changed - despite a dramatic increase in production - is also the number of people who are entrusted with the task of giving life to the Glenmorangie Single Malt: are the "Sixteen Tain men "(Mashmen - involved in the maceration and fermentation of

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malt, Stillmen - distillation masters, Warehousemen - the management of the Distillery) to deal with the management of the Distillery, working every day of the year and only stopping for Christmas and for the necessary maintenance works. Glenmorangie is the official partner of the 145th edition of the Open Championship which attests this Single Malt Whiskey as the official of the event, so as to become "The Spirit of The Open". There could be no more appropriate connubbio since the Open and Glenmorangie have a natural affinity. The Open is recognized and appreciated for the meticulousness with which the players are preparing for the tournament. The same happens in the distillery Glenmorangie during the preparation of each bottle.

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addetti alla macerazione e alla fermentazione del malto, Stillmen – maestri della distillazione, Warehousemen – alla gestione della Distilleria) ad occuparsi della gestione della Distilleria, lavorando tutti i giorni dell’anno e fermandosi solo per il Natale e per le necessarie opere di manutenzione. Glenmorangie sarà partner ufficiale della 145° edizione degli Open Championship che attesta questo Single Malt come il Whisky ufficiale della manifestazione, tanto da diventare “The Spirit of The Open”. Non poteva esserci connubbio più azzeccato dato che l’Open e Glenmorangie presentano una naturale affinità. L’Open è riconosciuto e apprezzato per la meticolosità con cui i giocatori si preparano al torneo. Lo stesso che accade nella Distilleria n Glenmorangie durante la preparazione di ciascuna bottiglia.


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Sardinia Food Awards by Matteo Ala

The basic ingredients to build a successful event were clear and valid, starting from an idea considered valuable and new. A success exceeded our expectations with well 134 candidate companies in the ten categories chosen. The final gala was held in the beautiful scenery of the Forte Village in Santa Margherita di Pula and were awarded Sardinia Food Awards conceived and presented by Donato Ala expert on Public Relations and events related to the world of luxury and lifestyle. Recognition expected by industry and agribusiness that never before has seen to reward these categories all together which was also believed that the Department of Agriculture has decided to sponsor the event. Special guests of the evening RESTELLI GIORGIO Director artistic resources of MEDIASET, MONICA Zuncheddu Actress, director ENRICO PAU who presented his new film and other guests including Mr Alessandra Zedda. "I want to thank all the jury presidents and jurors who have dedicated their time to this cause says Donato Ala, without them it would not be possible to judge all arrived products. Now it's time to just enhance this segment, which for Sardinia is very important. The project Sardinia Food awards continued with a long tour around the island that has

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Gli ingredienti base per costruire un evento di successo erano chiari e validi, a partire da un’idea considerata preziosa e nuova. Un successo andato ogni oltre aspettativa con ben 134 aziende candidate nelle dieci categorie scelte. Il galà finale si è svolto nello splendido scenario del Forte Village a Santa Margherita di Pula e sono stati assegnati i Sardinia Food Awards ideati e presentati da Donato Ala esperto in Pubbliche relazioni ed eventi legati al mondo del lusso e lifestyle. Il riconoscimento atteso dall’industria dell’agroalimentare e che mai prima d’ora ha visto premiare queste categorie tutte insieme alla quale ha creduto anche l’assessorato all’agricoltura che ha deciso di patrocinare l’evento. Ospiti speciali della serata GIORGIO RESTELLI direttore risorse artistiche di MEDIASET, MONICA ZUNCHEDDU Attrice, il regista ENRICO PAU che ha presentato il suo nuovo film e altri ospiti tra cui l’onorevole Alessandra Zedda. “Voglio ringraziare di cuore tutti i presidenti di giuria e i giurati che hanno dedicato del loro tempo a questa causa dichiara Donato Ala, senza di loro non sarebbe stato possibile giudicare tutti i prodotti arrivati. Ora è arrivato il momento di valorizzare solo questo segmento, che per la Sardegna è molto importante. Il progetto Sardinia Food awards è proseguito poi con una lunga tournee in tutta l’isola che mi ha portato a conoscere e intervistare oltre 30 aziende in soli 20


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ELENCO PREMIATI

DOLCI 1° Premio: BISCOTTIFICIO DEMELAS STINTINO Menzione Speciale: TORRONE DI ORGOSOLO DI FABIO MUSCAU PASTA 1° Premio: LA CASA DEL GRANO Menzione Speciale: COSI BONI DI SAN TEODORO RAVIOLI DI RICOTTA E ARANCIA BOTTEGA DEI SAPORI PER FREGOLA ALA NERO DI SEPPIA OLIO 1° Premio: ACCADEMIA OLEARIA ALGHERO Menzione Speciale: OLEIFICIO CORRIAS RIOLA SARDO E PEDDIO CUGLIERI PANE CARASAU E PISTOCCU 1° Premio: PANIFICIO DEMURTAS VILLAGRANDE Menzione Speciale: CHERCHI ALGHERO PER GUTTIAU NERO MIELE 1° Premio: APICOLTURA BRISI SENNARIOLO Menzione Speciale: OPAS TERRANTIGA SAN SPERATE SOCIETA' AGRICOLA APICOLTURA ANEDDA BOTTARGA 1° Premio: STEFANO ROCCA

led me to meet and interview more than 30 companies in just 20 days and allowed me to gather the emotional testimonies that will allow me to collect them in a book release next month of December and it will be sold not only in bookstores even in Iperpan supermarkets that supported the initiative. All videos of the tour can be viewed on facebooksardiniafoodawards page. MAIN SPONSOR addition to FORTE VILLAGE was the IPERPAN supermarket chain who delivered a special prize to one of the most innovative companies of the island Argiolas Wines. They believed the event also MPS Monte Paschi di Siena, the COLDIRETTI Sardinia even for them the delivery of a special award to the company that best represents the vegetable sector. Precious the patronage of Agriculture of the Region of Sardinia. Media sponsors TISCALI and Radio Milk and Honey plus Capitta & Partners, Villanova Cafe Bistro, which hosted the press conference. Workshop to communicate an innovative Social agency that oversaw the campaign Social., At this time in high rise and with strong

VINI 1° Premio: CANTINA SARDUS PATER Menzione Speciale: CANTINA DI OLIENA CANTINA DI GALLURA CANTINA DI DOLIANOVA BIRRA ARTGIANALE 1° Premio: BREW BAY QUARTU SAN'ELENA Menzione Speciale: BIRRIFICIO 4 MORI FORMAGGI 1° Premio: AZIENDA ERKILES ORZOLLAI Menzione Speciale: AZIENDA AGRICOLA FUNTANA CANA, di Giovanni Cabigliera, Pattada (SS) AZIENDA AGRICOLA PAB'E IS TELLASA, di Marco Melis e Maria Atzeni, Sant'Andrea Frius (CA) SALUMI 1° Premio: SALUMIFICIO BARDANA CHILIVANI Menzione Speciale: SALUMIFICIO VILLAGRANDE ROVAJO DESULO, MAURITANIA SANTADI Premio Speciale IPERPAN Azienda Storica e Innovativa: ARGIOLAS VINI Premio al Blog che promuove al meglio i prodotti sardi: SARDINIEN-AUF-DEN-TISCH.EU

giorni e mi ha permesso di raccogliere delle testimonianze emozionali che mi permetteranno di raccoglierle in un libro in uscita il prossimo mese di dicembre e che sarà venduto oltre che nelle librerie anche nei supermercati Iperpan che ha sostenuto l’iniziativa. Tutti i video della tournee si possono visionare sulla pagina facebooksardiniafoodawards. MAIN SPONSOR oltre al FORTE VILLAGE è stata la catena di supermercati IPERPAN che ha consegnato un premio speciale ad una delle aziende più innovative dell’isola Argiolas Vini. Hanno creduto all’evento anche MPS Monte Paschi di Siena, la COLDIRETTI Sardegna anche per loro la consegna di un premio speciale per l’azienda che più si rappresenta nel settore dell’ortofrutta. Prezioso il patrocinio dell’assessorato all’agricoltura della Regione Sardegna. Media sponsor TISCALI e Radio Latte e Miele oltre a Capitta&Partners, Villanova Caffè Bistrò che ha ospitato la Conferenza Stampa. Bottega per comunicare un’innovativa Social agency che ha curato la campagna Social., in questo momento in grande ascesa e con forti prospettive di sviluppo nel mercato estero.

growth prospects in the foreign market. The appointment with the next edition is scheduled for the last Saturday of April.

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L’appuntamento con la prossima edizione è fissato per l’ultimo sabato del n mese di aprile.


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In City Golf conquista il centro di Merano

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For one night, golf was again released from the golf club and from its traditional courses and was transferred by In City Golf in an urban context, between streets and buildings, among the people and music of Martedìsera in Merano. A sport that makes one of his hallmarks class, in the elegant surroundings of Merano center, it has offered to the general public as well: everyone, from experts to the curious, this time they could try hitting the balls bringing them into the hole in one of the five fairways available: two on Lungo Passirio as many two on Corso Libertà and one under the famous arcades of Merano. In addition to golf, music and different shows, the exhibition of various Porsche luxury cars, from the Veteran Car Team Bolzano, was another highlight of the evening. The Tourist bureau Merano would like to thank for their valuable support Elio Serra Group, Torggler, Roman Bau, Golfclub Passiria.Merano, Cantina Merano Burggräfler and Bistro 7. www.incitygolf.com

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Per una sera, il golf è nuovamente uscito dai circoli e dai campi tradizionali e In City Golf lo ha trasferito in un contesto urbano, fra strade e palazzi, in mezzo alla gente e alla musica del Martedìsera a Merano. Uno sport che fa della classe uno dei suoi tratti distintivi, nella cornice elegante del centro meranese, si ha offerto così al grande pubblico: tutti, dagli esperti ai più curiosi, in quest’occasione potevano cimentarsi colpendo le palline portandole in buca in uno dei cinque percorsi a disposizione: due sulla Passeggiata Lungo Passirio altrettanti due in corso Libertà e uno sotto i famosissimi Portici di Merano. Inoltre al golf, la musica e diversi spettacoli, l'esposizione di vari auto di lusso Porsche, del Veteran Car Team Bolzano, era la raffinata cornice dell’appuntamento. L’Azienda di Soggiorno di Merano ringrazia per il loro prezioso sostegno Elio Serra Group, Torggler, Roman Bau, Golfclub Passiria.Merano, Cantina Merano Burggräfler e Bistro 7. n www.incitygolf.com


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Golfitaliano Kel 12 Cup, un successo annunciato by Matteo Ala

We have always supported, we told and ample space, on these pages, the Golfitaliano Cup circuit races. We did it in a particularly enthusiastic and involved because we believe it reflects the absolute one that is also the soul of our magazine. So, we are to describe yet another edition come to an end, the fourteenth in the last fourteen years. The first consideration and observation to do, regards the strength and the intrinsic determination in Golfitaliano philosophy. Despite the hard times in the country, of course, and organizations that revolve around it, there was no year in which Golfitaliano not be renewed, it has proposed new or innovative ideas to their audience of amateur golfers. Surely one of the secrets of this success is right here, in the search for a different idea, fresh and attractive to golfers who present a non-restricted view of the world only to green. Because golf, more than any other sport, embraces the lifestyle, the passions and interests of the people that gravitate around. Concrete proof of this premise is easily identifiable looking at new partnerships that Golfitaliano presented during the Cup in 2016, so the collaboration with the tour operator Kel12. Golfitaliano Cup 2106 by Kel12 was a success announced, in the name of a collaboration that works for nature as they are two worlds that not only belong together but have distinctive common elements. Kel12 fact is a tour operator based in Milan offices in Turin and Genoa, which offers customized trips, for a very specific target traveler, always in search of uniqueness and also guided by the professionalism that make up the '' Travel team the expert ''.

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Abbiamo sempre supportato, raccontato e dedicato ampio spazio, su queste pagine, al circuito di gare Golfitaliano Cup. Lo abbiamo fatto in maniera particolarmente entusiasta e coinvolta perché crediamo che rispecchi in assoluto quella che è anche l’anima della nostra rivista. Così, ci troviamo a descrivere l’ennesima edizione giunta al termine, la quattordicesima negli ultimi quattordici anni di attività. La prima considerazione e constatazione da fare, riguarda la forza e la determinazione intrinseca nella filosofia Golfitaliano. Nonostante i momenti di difficoltà del paese, del golf e delle organizzazioni che ruotano attorno ad esso, non c’è stato anno nel quale Golfitaliano non si sia rinnovata, abbia proposto novità o idee innovative al proprio pubblico di golfisti amatoriali. Sicuramente uno dei segreti di questo successo sta proprio qui, nella ricerca di un’idea diversa, fresca e attraente che presenti ai golfisti un panorama non ristretto al solo mondo del green. Perché il golf, più di tutti gli altri sport, abbraccia il lifestyle, le passioni e gli interessi delle persone che vi gravitano attorno. La testimonianza concreta di questa premessa è facilmente identificabile guardando alla nuova partnership che Golfitaliano ha presentato durante la Cup 2016, quindi la collaborazione con il tour operator Kel12. Golfitaliano Cup 2106 by Kel12 è stato un successo preannunciato, in nome di una collaborazione che funziona per natura in quanto si tratta di due mondi che, non solo vanno di pari passo ma possiedono elementi comuni distintivi. Kel12 infatti è un tour operator con sede a Milano, uffici a Torino e Genova, che propone viaggi personalizzati, per un target di viaggiatore ben preciso, sempre alla ricerca dell’unicità e guidato anche dalle professionalità che com-


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pongono il team dei ‘’Viaggi con l’esperto’’. Proprio da qui è nata l’intuizione e la volontà di costruire un percorso comune, coinvolgendo il Direttore di Golfitaliano.it Donato Ala e inserendolo nel team dei viaggi con l’esperto, affidandogli la gestione dei viaggi di golf. Cosi si è intrapreso un cammino importante, pianificato e strutturato che ha portato nei circoli una ventata di novità ed una serie di iniziative dedicate ai protagonisti delle gare. Mantenendo sempre acceso il faro della qualità. Partiti dal Piemonte, in provincia di Torino, il circuito ha vissuto la sua tappa inaugurale al Golf Club La Margherita; subito partenza col botto in un circolo che Golfitaliano non aveva ancora avuto modo di visitare e che stupisce per cura, cordialità e bellezza. Dal Piemonte si è passati a Trieste, città straordinariamente affascinante dove il golf si incastra perfettamente con l’animo e il carattere dei cittadini. E poi di storia in storia, da quella del nostro paese a quella strettamente legata al golf, nel circolo più antico d’Italia, il GC Ugolino. A Firenze, tra le buche di un circolo che è un’istituzione nel panorama golfistico italiano, il brand Golfitaliano era già molto conosciuta ed ha potuto abbracciare tutti gli amici toscani, che hanno accolto con felicità la presenza di Kel12, felici di trovare una piattaforma affidabile ed unica per programmare i loro viaggi legati al golf. Tanto entusiasmo da accontentare con la seconda tappa toscana al Gc Montecatini (circolo inserito anche nel nostro speciale a proposito dei circoli virtuosi, ndr) dove il clima del giorno, la professionalità della segreteria e dei dirigenti, hanno colpito positivamente gli organizzatori. Per non trascurare il Sud, che ospita scenari riguardanti il mondo del green davvero mozzafiato, la Cup è volata a Lecce, in Puglia, per determinare altri quattro finalisti che si sono sfidati sul links di Acaya. Un percorso che non ha

From here came the insight and the will to build a common path, involving the Director of Golfitaliano.it Donato Ala and inserting it in the travel team with the experienced, entrusting the management of golf trips. So it has embarked on a major road, planned and structured that led in circles a breath of fresh air and a series of events dedicated to the protagonists of the races. Keeping always on the quality of the lighthouse. Parties from Piedmont, in the province of Turin, the circuit has lived his inaugural stage to La Margherita Golf Club; immediately starting with a bang in a circle that Golfitaliano had not yet had the opportunity to visit and amazing to care, warmth and beauty. Piedmont has spent in Trieste, extraordinarily fascinating city where the course fits perfectly with the mood and character of the citizens. And then the story in history, from that of our country that closely related to golf, in Italy's oldest club, the GC Ugolino. In Florence, between the holes of a circle that is an institution in the panorama of Italian golf, the Golfitaliano brand was already well known and has been able to embrace all Tuscans friends, who welcomed with joy the presence of Kel12, happy to find a platform reliable and unique to plan their journeys related to golf. Such enthusiasm to please with the second stage in the Tuscan Gc Montecatini (circle also included in our special about the virtuous circles, ed) where the climate of the day, the professionalism of the secretariat and executives, have impressed the organizers. To not overlook the South, home to scenarios about the world of breathtaking green, the Cup has flown in Lecce, in Puglia, to determine four other finalists who competed on the Acaya links. A path that does not need presentations, who welcomed the organization with a

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human warmth out of the ordinary, as in the DNA of Puglia and the people of the south. Then two further developments, in turn, surprising and rookies inside the Golfitaliano circuit races: Golf Folgaria and Dolomites. From the sea to the Dolomites, it seems there is an abyss, but the welcome and the professionalism of those who manage these realities, but with different characteristics, is connected by the word excellence. More than 100 also enrolled in Folgaria, where the field was expanded until the 18th hole, treacherous, very difficult technically but also funny and climatically comfortable to drive away the first real muggy heat of July. In both cases investee awards, lives and surprising. Places where there is still an 'ethics related to participation in the tender, where all feel obliged and have the pleasure of participating in the awards. Then as usual, in August, here are the final two stages of the Cup by Golfitaliano Kel12 in Sardinia. Before immersed in stunning pine forest on the sea of Oristano, at Is Arenas Gc and then towards Cagliari, in the famous and renowned circle of Is Molas. For the last two appointments, also by virtue of a proven collaboration in recent years, local producers have so and so honored with tastings of their products all participants during two awards that could be called real events. Four direct finalists for each stage which will depart for the Spanish final and will enjoy a week of golf, tourism and lifestyle. It remains to explain why only this can define a different event from the other, an event and an institution of excellence in the Italian amateur golfing scene. We believe that the secret of this success are to be cataloged under two main teamtiche: the care and attention for the players and the interest of the target audience for the products you are offering or exposing. Nobody sells anything, they tell stories and trying to communicate the concept of companies that invest in the golf world wisely.

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bisogno di presentazioni, che ha accolto l’organizzazione con un calore umano fuori dal normale, come nel dna dei pugliesi e della gente del sud. Poi altre due novità, a loro volta sorprendenti e esordienti all’interno del circuito gare Golfitaliano: Golf Folgaria e Dolomiti. Dal mare alle Dolomiti, sembra ci sia un abisso, eppure l’accoglienza e la professionalità di chi gestisce queste realtà, seppur con caratteristiche diverse, è collegata dalla parola eccellenza. Più di 100 iscritti anche a Folgaria, dove il campo è stato ampliato fino ad ottenere le 18 buche, insidioso, davvero difficile tecnicamente ma allo stesso divertente e climaticamente confortevole per allontanare il primo vero caldo afoso di Luglio. In entrambe i casi premiazioni partecipate, vive e sorprendenti. Luoghi dove esiste ancora un’ etica legata alla partecipazione alla gara, dove tutti si sentono in dovere e hanno il piacere di partecipare alla premiazione. Poi come da tradizione, in Agosto, ecco le due tappe conclusive della Golfitaliano Cup by Kel12 in terra sarda. Prima immersi nella sensazionale pineta sul mare di Oristano, ad Is Arenas Gc e poi verso Cagliari, nel famoso e rinomato circolo di Is Molas. Per questi due ultimi appuntamenti, anche in virtù di una collaborazione collaudata negli scorsi anni, i produttori locali tizio e caio hanno omaggiato con le degustazioni dei loro prodotti tutti i partecipanti, durante due premiazioni che potremmo definire eventi veri e propri. Quattro finalisti diretti per ogni tappa che partiranno per la finale spagnola e vivranno una settimana di golf, turismo e lifestyle. Resta da spiegare solamente il perché questa si possa definire una manifestazione diversa dalle altre, un evento d’eccellenza e un’istituzione nel panorama golfistico amatoriale italiano. Crediamo che i segreti di questo successo siano da catalogare sotto due principali teamtiche: la cura e attenzione per i giocatori e l’interesse del target per i prodotti che si stanno proponendo o mettendo in mostra. Nessuno vende niente, si raccontano storie e si cerca di comunicare il concept delle aziende che investono nel mondo del golf con criterio. Ad esempio, i giocatori vengono omaggiati di gadgets che rispondono a crite-


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ri di unicità e qualità. E’ il gruppo Ludovico Martelli, infatti, a fornire i prodotti presenti nella gift bag che Golfitaliano consegna a tutti i partecipanti. Ecco che gli uomini apprezzano i vari prodotti tra cui il set da viaggio dello storico marco fiorentino Proraso, attualmente in continua crescita a seguito di un’operazione magistralmente condotta dai vertici dell’azienda e che vede i propri prodotti presenti nei migliori negozi di tutto il mondo. Le signore conoscono bene la qualità e l’efficacia dei prodotti Kaloderma, crema mani, viso e corpo, anch’esse in diversi formati tra i quali quelle da viaggio. Altro fiore all’occhiello del gruppo Martelli è Marvis, sinonimo di salute e ricerca della perfezione, a proposito di dentifrici e igiene orale. Naturalmente mettere e tenere in piedi un livello così alto del circuito non è facile e Golfitaliano desidera ringraziare in maniera sincera ed ufficiale tutti i suoi partners, che considera il vero valore aggiunto delle proprie iniziative. Partners che non hanno mai smesso di crederci e proprio per questo capaci di non perdere mai posizioni sul mercato e continuare ad essere leader di settore. Ci piace ricordare ad esempio la decennale collaborazione con un’azienda che ha scritto la storia del suo settore, Yalos Ferro Murano, che consegna nelle mani dei premiati ad ogni tappa 12 creazioni venute fuori dal lavoro dei suoi artigiani. Artigiani con più di 100 anni di storia nella lavorazione del Vetro e che colpiscono inevitabilmente tutti i golfisti da Nord a Sud. Altra partnership consolidata e preziosa è firmata Corsica Sardinia Ferries, la compagnia che ogni anno rinnova il rapporto con la propria clientela, proponendo servizi innovativi e mantenendo alto lo standard di viaggio con tariffe che tengono conto di ogni esigenza. Non è solo pubblicità, si tratta piuttosto di un network ben riconoscibile, apprezzato ed in continua crescita. Golfitaliano Cup chiude il suo circuito 2016, ancora una volta, con il sorriso, un sorriso che Golfitaliano considera una vera e propria ricchezza e una fortuna da preservare, la felicità e la partecipazione coinvolta di chi ha preso parte al circuito. Appuntamento in Spagna per la finale internazionale dal 9 al 13 novembre, con lo sguardo già ben inquadrato al 2017 e che prevede importanti e sostann ziali novità.

For example, players are honored with gadgets based on the uniqueness and quality criteria. And 'the Ludovico Martelli group, in fact, to provide the products in the gift bag that Golfitaliano delivery to all participants. Here is that men appreciate the various products including travel set of the historic Florentine marco Proraso, currently growing as a result of an operation conducted masterfully by leaders of the company and sees its products sold in the best stores of all the world. The ladies know the quality and effectiveness of Kaloderma products, hand cream, face and body, also in different formats including those travel. Another highlight of the group Martelli Marvis, synonymous with health and pursuit of perfection, about toothpaste and oral hygiene. Naturally put and keep up such a high level of circuit is not easy and Golfitaliano want to thank in a sincere and official all its partners, which considers the real added value of their initiatives. Partners who have never stopped believing and that is why that can never lose market positions and continue to be an industry leader. We like to remember as the decade-long collaboration with a company that wrote the history of his industry, Ferro Murano Yalos, which in the hands of the winners at each stage 12 creations came out of the work of its artisans. Craftsmen with over 100 years of history in the processing of glass and inevitably affecting all golfers from North to South. Another established and valuable partnership has signed Corsica Sardinia Ferries, the company that every year renews the relationship with its customers, offering innovative services and maintaining high standards of travel with rates that take into account every need. It is not just advertising, it is rather a recognizable network, appreciated and growing. Golfitaliano Cup 2016 closes its circuit, once again, with a smile, a smile that Golfitaliano considers a real wealth and to preserve a fortune, happiness and involved the participation of those who took part in the circuit. Appointment in Spain for the international final 9 to 13 November, with the look already well-framed 2017 and which provides important and substantial innovations.

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IGTM,unico motore del Golf mondiale There is only one true engine of world golf tourism. It's called IGTM, International Golf Travel Market. The edition 2016 addressed to the suppliers of golf tourism, media buyers, it will be hosted on the island of Mallorca Mediterranean. Of course we will present us Live In Magazine and Golfitaliano in collaboration with Kel 12. Do not be mean not to be part of this incredible business and Wonderful World of Golf. The largest Balearic island, Majorca, welcome IGTM 2016, organized to perfection by Reed Travel Exhibitions, the Congress Palace of Palma, 14 to 17 November. The popular holiday island, which saw 23.1 million passengers pass through the airport of Palma in 2015, enjoys 300 days of sunshine a year and has more than 20 golf courses. With average temperatures rising to 25 C (76F) in August, it is the ideal climate for golfers. Mallorca also benefitting from an impressive range of cultural attractions, entertainment areas and beaches, making it one of the most popular tourist destinations in Europe. The Vice President and Minister for Innovation, Research and Tourism of the Government of the Balearic Islands, Biel Barceló, commented: "Golf is a great tourism product importance for the Balearic islands, and especially for Mallorca, with more than 20 fields from high quality golf that continue to attract golfers, especially in low and middle season months when temperatures are mild. golfers can fly to Mallorca in just two hours from most major European cities, which is another big advantage . "By hosting IGTM, visitors will be able to see with their own eyes because Mallorca is an unforgettable experience not only as a tourist destination in general, but also as one of the premier golfing holiday destinations in Europe." Peter Grimster, exhibition manager, Reed Travel Exhibitions, said: "We

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by Donato Ala

C’e un solo vero motore del turismo golfistico mondiale. Si chiama IGTM, International Golf Travel Market. L'edizione 2016 indirizzato ai fornitori del turismo golfistico, acquirenti media, sarà ospitato sull'isola mediterranea di Mallorca. Naturalmente saremo presenti noi di Live In Magazine e Golfitaliano in collaborazione con Kel 12. Non esserci vuol dire non fare parte di questo incredibile business e mondo meraviglioso del Golf. La più grande isola delle Baleari, Maiorca, accoglierà IGTM 2016, organizzata alla perfezione da Reed Travel Exhibitions, al Palazzo dei Congressi di Palma, dal 14 al 17 novembre. L'isola di vacanza popolare, che ha visto 23,1 milioni di passeggeri passare per l'aeroporto di Palma nel 2015, gode di 300 giorni di sole l'anno e vanta più di 20 campi da golf. Con temperature medie in aumento di 25 C (76F) nel mese di agosto, è il clima ideale per i golfisti. Maiorca gode anche di una serie imperdibile di attrazioni culturali, aree divertimento e spiagge meravigliose, rendendola una delle destinazioni turistiche più popolari in Europa. Il Vice Presidente e Ministro per l'Innovazione, Ricerca e Turismo del Governo delle Isole Baleari, Biel Barceló, ha commentato: "Il golf è un prodotto turistico di grande importanza per le isole Baleari, e in particolare per Mallorca, con più di 20 campi da golf di alta qualità che continuano a attrarre i golfisti, soprattutto in bassa e media stagione mesi quando le temperature sono miti. I golfisti possono volare a Maiorca in sole due ore dalla maggior parte delle grandi città europee, che è un altro grande vantaggio. "Ospitando IGTM, i visitatori saranno in grado di vedere con i propri occhi perché Mallorca è un'esperienza indimenticabile non solo come meta turistica in generale, ma anche come una delle destinazioni di vacanza premier golf in Europa." Peter Grimster, exhibition manager, Reed Travel Exhibitions, ha aggiunto: "Siamo orgogliosi di portare GTM a Maiorca, una delle più belle isole del


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Nella pagina a fianco: La cattedrale simbolo gotica cattolica romana della capitale Sopra: Mallorca: oltre 20 campi di livello. Il Club de Golf Alcanada progettato da Robert Trent Jones Mediterraneo, e con una crescente reputazione di alta qualità e destinazione di golf facilmente accessibile. Saranno più di 500 gli espositori, in rappresentanza di organizzazioni turistiche nazionali e regionali golf, resort e campi da golf più importanti. Merita ricordare che IGTM viene organizzata da Reed Travel Exhibitions (RTE) leader mondiale di viaggio e turismo e organizzazione, con un portafoglio ampio di 22 eventi internazionali in 13 paesi nelle Americhe, in Europa, Medio Oriente, Asia-Pacifico e Africa. I suoi eventi leader di mercato, businessto-business coprono tutti gli elementi del viaggio e turismo, compresi i viaggi di piacere, viaggi di lusso, incontri, eventi, incentivi e viaggi d'affari, così come il golf e la corsa di sci. Nel 2013 Reed ha riunito sei milioni di partecipanti provenienti da tutto il mondo, generando miliardi di dollari nel mondo degli affari. Oggi gli eventi Reed si svolgono nelle Americhe, in Europa, Medio Oriente, Asia-Pacifico e Africa e organizzati da 33 uffici con personale altamente qualificato. Reed Exhibitions conta 44 settori industriali con eventi commerciali e dei consumatori e fa parte del Reed Elsevier Group plc, fornitore editore e informazioni leader a livello mondiale e un FTSE 100 società. www.reedexpo.com Per un operatore del settore oggi è impossibile non partecipare a questo straordinario evento, perché qui si incontrano i veri operatori del turismo golfistico. A parte qualche rara edizione l’Italia ha fatto al sua parte, ma crediamo che in questo momento difficile per l’economia mondiale sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione dei nostri Golf resort. Noi ci saremo e rappresenteremo al medio il nostro paese a livello mediatico, sperando che anche il nostro paese possa prima o poi ottenere un posto al sole. Per maggiori dettagli su golf in Maiorca: www.mallorcagolfisland.com n Per ulteriori informazioni sulla visita IGTM: www.igtm.co.uk

are proud to bring GTM in Majorca, one of the most beautiful islands in the Mediterranean, and with a growing reputation for high quality and golf destination easily accessible. Will be more than 500 exhibitors, representing national and regional tourist organizations golf, resort and golf course more important. Worth mentioning that IGTM is organized by Reed Travel Exhibitions (RTE) global leader travel and tourism and organization, with a broad portfolio of 22 international events in 13 countries throughout the Americas, Europe, Middle East, Asia-Pacific and Africa. Its market-leading events, business-to-business covering all elements of travel and tourism, including leisure travel, luxury travel, meetings, events, incentives and business travel as well as golf and race ski. In 2013 Reed brought together six million participants from around the world generating billions of dollars in business. Today Reed events are held throughout the Americas, Europe, Middle East, Asia-Pacific and Africa and organized by 33 offices with highly qualified personnel. Reed Exhibitions serves 44 industry sectors with trade and consumer events and is part of Reed Elsevier Group plc, a publisher and provider world's leading information and a FTSE 100 company. www.reedexpo.com For a trade visitor today is impossible not to participate in this extraordinary event, because here you meet the real operators of golf tourism. Apart from some rare edition Italy has made to his side, but we believe that in this difficult time for the world economy would be desirable to have a greater participation of our Golf resort. We'll be there and we will represent our country at the average in the media, hoping that our country can eventually get a place in the sun. For further details of golf in Majorca: www.mallorcagolfisland.com For more information on visiting IGTM: www.igtm.co.uk

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Golf Usa

Golf Usa by Giulia Molinaro

Accolgo con entusiasmo la proposta del Direttore Donato Ala di gestire una rubrica sul golf in america, sulle pagine di questa splendida rivista che da qualche numero è sbarcata anche negli USA. Lo faccio con vero e sincero piacere. In primis perchè mi accorgo che il mio percorso di golfista professionista presenta ogni giorno nuove sfide, regalandomi continuamente stimoli e momenti da ricordare. Per questo credo che tenere un diario di bordo e condividerlo con i lettori sia la cosa migliore per racchiudere i miei ricordi. In secondo luogo perchè apprezzo particolarmente l’impostazione ed il concept di Live In, il giusto incastro tra il lifestyle e tutto cio che gravita attorno al golf. Quello che vorrei trasmettervi sono le mie esperienze e il racconto di una vita particolarmente movimentata, che vede gli States, l’Italia e il Kenya come set delle mie avventure. Tre realtà cosi lontane tra di loro ma cosi vicine nel mio cuore, tanto da formare l’anima del mio carattere. L’Italia è stato il primo Paese che ho conosciuto, seppur per pochissimo tempo o meglio per soli due mesi dall’inizio della mia vita. Sono nata a Camposampiero, una cittadina in provincia di Padova. I miei genitori vivevano a Treviso ma ben presto, ci siamo trasferiti in Kenya. Vivere tra natura e gli animali, un paradiso per una bambina. Un ambiente che mi ha aiutato davvero nella formazione della mia sensibilità e del mio universo valoriale. Tornavo in Italia durante l’estate, seppur divisa da ambienti e mondi diversi, credo che questa situazione sia stata la chiave di una maturazione caratteriale e umana per certi versi prematura, ma che adesso mi rende orgogliosa. A 16 anni insieme con i miei genitori abbiamo deciso che la mia strada, sia per lo studio che per le esperienye di vita, sarebbe stata quella degli States. Sono andata a studiare e giocare a Golf all’IMG di David Leadbetter. All’inizio è stata dura ma forse meno rispetto ad altri ragazzi grazie alle esperienye già maturate. Ho frequentato l’Ariyona States University, credendo che nella formazione di uno sportivo professionista, la cultura e lo studio siano due tasselli comunque fondamentali.

I warmly welcome the proposal of the Director Donato Ala manage an address book on golf in Amer, on the pages of this wonderful magazine that some number has landed in the US. I do it with true and sincere pleasure. Primarily because I realize that my career as a professional golfer presents new challenges every day, constantly giving me ideas and moments to remember. So I think that keeping a log book and share it with the readers is the best thing to enclose my memories. Secondly because I particularly appreciate the setting and the concept of Live In, the right fit between the lifestyle and everything that revolves around golf. What I want to convey are my experiences and the story of a particularly eventful life, which sees the States, Italy and Kenya as a set of my adventures. Three realities so far between them but so close to my heart, so as to form the soul of my character. Italy was the first country that I have known, albeit for a short time or better for only two months since the beginning of my life. I was born in Camposanpiero, a town in the province of Padua. My parents lived in Treviso but soon, we moved to Kenya. Live among nature and animals, a paradise for a little girl. An environment that really helped me in shaping my sensibility and my universe of values. I traveled to Italy during the summer, although divided by different environments and worlds, I think this situation has been the key to a character and human development in some premature verses, but now makes me proud. At 16 years together with my parents we decided that my path, both for study and for the esperienye life, would have been to in the States. I went to study and play golf all'IMG David Leadbetter. At first it was hard but perhaps less than other youngsters, thanks to esperienye already gained. I attended the University Ariyona States, believing that in the formation of a professional sport, culture and the study are still

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Golf Usa

two fundamental pieces. I graduated in tourism marketing, because my parents have a business in Kenya I would like to preserve and honor. In all this, you may wonder how it could evolve moi golf course? I have a clear and curious response. Initially I wanted to play tennis, then 12 years old, my father went to see the tournament in Wimbledon and at that prestigious setting made me realize that I was now too big to think of breaking with tennis and golf could give me satisfactions. It did not mean on a professional level, he believed it would help me in society, of relationships and contacts. As you know, things went a bit 'different! And when I love this life, I would not change with any other, thanks Dad! Obviously I love Italy, what I feel and I feel when I go back in my country is something special, not easily described, a natural bond. Knowing the two realities, the Italian and the US, often they ask me in america because the course does not take off in our magnificent country. I think we should split the concept on two levels. The first is formed by people who do not play and the answer is very simple. Matter of numbers, impostayione, culture and how it is rooted in the new generations. In Italy a kid has focused almost exclusively on football, or at most about tennis and a choice like mine do it in a few unfortunately. Technical speaking then, we are too focused on the swing, on the perfection of the gesture. Here in america they are all much more aggressive: count the score you do on the field, not how you get it moving. Time you read this, I will be 'already returned from what most' beautiful experience that an athlete can 'do throughout his life: The Olympics. a dream that came true, an incredibly important stage in my life, that will not stop my strength and desire to improve. The next issue will tell you 'as a young man in america scale here wings of success of this beautiful sport and you will find on these pages a girl like the others with the desire to share with you their life paths. See you soon.

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Mi sono laureata in marketing del turismo, visto che i miei genitori hanno un’attività in Kenya che vorrei preservare e onorare. In tutto questo vi chiederete come si sia potuto evolvere il moi percorso golfistico? Ho una risposta chiara e curiosa. Inizialmente avrei voluto giocare a tennis, poi a 12 anni, con mio padre andammo a vedere il torneo di Wimbledon e proprio in quel prestigioso contesto mi fece capire che ormai ero troppo grande per pensare di sfondare con il tennis mentre il golf avrebbe potuto darmi delle soddisfazioni. Non intendeva a livello professionistico, credeva che mi avrebbe aiutato a livello sociale, di rapporti e contatti. Come sapete le cose sono andate un po’ diversamente! E al momento amo questa vita, non la cambierei con nessun’altra, grazie papà! Ovviamente adoro l’italia, quello che sento e provo quando torno nel mio Paese è qualcosa di speciale, non facilmente descrivibile, un legame naturale. Conoscendo le due realtà, quella italiana e quella statunitense, mi chiedono spesso in america perchè il golf non decolli nel nostro magnifico paese. Credo che dovremmo dividere il concetto su due livelli. Il primo è quello formato dalle persone che non giocano e la risposta è molto semplice. Questione di numeri, di impostayione, di cultura e di quanto essa sia radicata nelle nuove generazioni. In Italia un ragazzino è concentrato quasi solo sul calcio o al massimo sul tennis e una scelta come la mia la fanno in pochi purtroppo. Parlando di tecnica poi, siamo troppo concentrati sullo swing, sulla perfezione del gesto. Qui in america sono tutti molto più agguerriti: conta il punteggio che fai in campo, non con quale movimento lo ottieni. Quando leggerete queste righe, saro’ già tornato da quella che piu’ bella esperienza che un atleta puo’ fare in tutta la sua vita : Le Olimpiadi. un sogno che si è avverato, una tappa incredibilmente importante nella mia vita, che non fermerà la mia forza e voglia di migliorare. Dal prossimo numero vi raccontero’ come un giovane qui in america scala le ali del successo di questo splendido sport e troverete su queste pagine una ragazza come le altre con tanta voglia di condividere con voi i propri percorsi di vita. n A presto.


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n. 35

agosto 2016

edizioni · bimestrale · anno 7 - nº 35 - agosto 2016 · Euro 10,00 · Poste Italiane s.p.a Spedizione in Abbonamento Postale - 70%

Contemporary Art

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official magazine of NYITALIANS

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