edizioni · bimestrale · anno 7 - nº 36 - ottobre 2016 · Euro 10,00 · Poste Italiane s.p.a Spedizione in Abbonamento Postale - 70%
Inserto: Il mondo Mediolanum
n. 36
ottobre 2016
L’Isola che non c’è
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official magazine of NYITALIANS
Speciale L’isola che non c’è Men’s Code Coco&Co Gourmet Cigar Room Green Art Room
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EDITORIAL
editoriale Neverland. One theme that seems a fairy tale to be told to children to make them sleep, in fact, for us as we played, our Neverland is nothing more than a place, maybe deitro the corner, we were expecting did not exist . Not any place but your place, you dovi shelters when you need it and where invitations only those closest to the place where you are yourself short, where there is no need to pretend or put mascara how you appear. Suddenly you find yourself projected into another world, do not count distances, maybe it's just a house in the tree of your garden or a town on the lagoon, it does not matter where. So here's some ideas, some unexpected places that can be your Neverland. Which then, as we remember Edoardo Bennato: "... Second star to the right, this is the way, and then straight on till morning you can not miss it that's the Neverland! And they make fun of you if you continue to look for it, but do not give up, because who has already given up and you ride behind perhaps it is even crazier than you! " But, in this issue, in addition to the theme we also have a special devoted to the bank Mediolanum. Become in a few years the most solid bank of Italy, we He tried to tell interviewing, as well as the Chairman Ennio Doris, even other people, with different roles in the fall Mediolanum galaxy, discovering stories of men who, following the mission of Doris, crceno to do and make bank having at heart the end customer, that is us. Enjoy the reading.
L’isola che non c’è. Un tema che sembra una fiaba da raccontare ai bambini per farli dormire, in realtà, per come lo abbiamo interpretato noi, la nostra isola che non c’è non è altro che un posto, magari dietro l’angolo, che non ci aspettavamo esistesse. Non un posto qualunque ma il tuo posto, dovi ti rifugi quando ne hai bisogno e dove inviti solo le persone più care, il posto dove sei te stesso insomma, dove non è necessario fingere o mettere la maschera di come vuoi apparire. Di colpo ti ritrovi proiettato in un altro mondo, non contano le distanze, magari è solo una casa nell’albero del tuo giardino o un paesino sulla laguna, non conta il dove. Ecco quindi alcuni spunti, alcuni luoghi inaspettati che possono essere la Vostra isola che non c’è. Che poi, come ci ricorda Edoardo Bennato: “... Seconda stella a destra, questo è il cammino, e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l'isola che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla, ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!” Ma, in questo numero, oltre al tema abbiamo anche uno speciale dedicato alla banca Mediolanum. Diventata in pochi anni la banca più solida d’Italia, abbiamo cercato di raccontarla intervistando, oltre che il Presidente Ennio Doris, anche altre persone che, con vari ruoli rientrano nella galassia Mediolanum, scoprendo storie di uomini che, seguendo la mission di Doris, cercano di fare e fanno banca avendo a cuore il cliente finale, cioè noi. Buona lettura. Matteo Tornielli
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Marco Nereo Rotelli n. 36 anno 7 - bimestrale · ottobre 2016 Matteo Tornielli m.tornielli@livein-style.it Bruno Petronilli b.petronilli@livein-style.it Ludovico Maria Nobile Vittoria Fabris, Annalisa Fanticelli, Alberto Brandisseri, Edoardo Dominici Joseph R. Fraia, Pamela Quinzi, Manuela Viola, Enrico Vannucchi jr.fraia@livein-style.it +1 917 930 1494 Donato Ala
d.ala@livein-style.it
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L’isola che non c’è 24 26 32 36 40
L’isola che non c’è Tra cielo e terra Chioggia la piccola Venezia iRooms Roma Le Terme di Merano
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Il mondo Mediolanum 44 50 54 62 64 64
Ennio Doris, il mondo Mediolanum Paolo Sciumè Dante O. Benini & Partners Architects Paolo Suriano Banca e Arte Una Banca fatta di persone
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Men’s Code 74 La scelta del Made in Italy! 78 La forza di un lifting a un muscolo... 80 Il tempo è prezioso...
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Coco&Co 86 La Moda è la nostra terra 90 Westchester Fashion Week 92 La vita ha il sapore di lirica
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Gourmet 97 99 101 103 104 108 110 112 114 116 119 121
Waltz interpreta Dom Pérignon P2 Valdo 90, un gioiello di rarità Bulgari presenta... Perlè Bianco, un nuovo Trentodoc Riserva... Carpineto, i grandi vini di un’icona... 50 vendemmie di successo Krug, sinfonia di identità diverse Upstream, un salmone “controcorrente” Loison, Pasione e Tradizione Autunno in Terrazza Merci, la Pasticceria Sana Livein Style e Gastronomie 491
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Cigar Room 124 Davidoff: Sogna, osa, scopri 130 Presentazione Romeo y Julieta Capuletos 134 Il compleanno del Maledetto Toscano
141 Green 142 146 148 150 152 154
In City Golf conquista Vienna L’Oscar del Golf Italiano Verso la Ryder Cup 2022 Golf USA Il Club dei 100 Ambasciatori Baroni Pizzini mon amour!
159 Art Room
160 Il mondo fluttuante
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EVENTS
Livein Style festeggia il 90mo anniversario di San Gennaro
For over ninety years, the NYC Feast of San Gennaro has been celebrating the legacy and traditions of the early Italian immigrants
who
called
New
York
City's
Little
Italy
neighborhood home. New York City's most popular Italian-American party fills the streets of Little Italy through September 25, honoring the Patron Saint of Naples Festivalgoers can enjoy a variety of attractions including live musical performances, an assortment of delectable authentic Italian cuisine cannoli and meatball eating contests and various parades and processions. Founders of the festival created the event to share the rich heritage of the Italian-American community with the rest of the city. LiveIn-Style New York was streaming live from the Festival, always reaching out to our loyal readers. We have been invited as special guests on the Italian web radio station Radio Nuova York. The evening continues for LiveIn-Style, in fact after being on air all day long, we went to meet our followers, in a more direct approach, at the fabulous ‘Capri Restaurant’ located in Mulberry Street. The Magazine was showcased on a big table, accessible to everyone to leaf through. The 11th days celebration has grown from a one-day, oneblock party in 1926 to an extravaganza for 1 million visitors with two events each day. Find all the food and fun on Mulberry Street between Houston Street and Canal Street, from 11:30 a.m. to 11 p.m. on weeknights and midnight on Fridays and Saturdays.
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Per oltre 90 anni, il Festival di San Gennaro a New York festeggia la cultura e le tradizioni dei primi immigrati italiani ad essersi avventurati negli States, facendo del sobborgo Newyorkese, (in seguito denominato ‘Little Italy’) la loro casa. La festa italo-americana piu popolare della città riempie le strade del quartiere dal 15 fino al 25 Settembre in onore del Santo Patrono di Napoli. In occasione di questa speciale ricorrenza, festaioli e party goers da tutto il mondo (italiani e non) possono godere di una varietà di attrazioni tra cui spettacoli musicali dal vivo, assortimento di deliziosi cannoli autentici, cucina italiana, concorsi di polpette (a chi ne mangia di piú) e per finire trovate varie parate e processioni. I fondatori del festival hanno creato l'evento per condividere il ricco patrimonio della comunità italo-americana con il resto della città. All evento non poteva mancare il formidabile team LiveIn-Style New York in qualità di guest speciale di Radio Nuova York. ‘Come ben sapete LiveIn è un magazine rivolto prettamente ad un pubblico Italo-Americano, un pubblico colto, dinamico,interessato ai beni di lusso e agli stimuli del life-style moderno.’ Queste sono state le parole di Joseph e ViVi in diretta radiofonica dal Festival, rivolgendosi ai fedeli lettori della rivista in ascolto. Una volta terminata la diretta radiofonica, la serata continua per LiveInStyle che incontra i suoi followers in un approccio più diretto a 'Capri Restaurant'. Il Magazine è stato presentato su un grande tavolo, accessibile a tutti da sfogliare e consultare. La celebrazione si è evoluta nel tempo, si è passati da un solo giorno di baldoria a ben 11 ° giorni di divertimento non stop. L’originario party ‘down the block’ (in fondo alla strada) nato nel lontano 1926 si è gradualmente trasformato in un vero e proprio anniversario, con oltre piu di 1 milione di visitatori da tutte le parti del mondo. A San Gennaro trovate proprio di tutto, dalla buona cucina all’intrattenimento, ma soprattutto trovate la scusa di andare fieri di essere Italiani! Viola Manuela Ceccarini
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DESIGN
La donna The world of design reflects a lot the contemporary reality we are living, in which the majority of interests and guidelines come from man, in the fashion field as well. Just stop for a while and think about 10 famous female designer form every period. Say their names out loud. Googling is not allowed! If you leave your beloved device in the pocket, you’ll figure out that you can name at least 5! I know it because I am as guilty as you are. Beware, it’s not ignorance but a cultural lack of those who has the rein. You are questioning about the 5 designers I have sorted out doing this test? Ray Eames, Zaha Hadid, Coco Chanel, Coosje Van Bruggen and our Gae Aplenty. I won’t tell you how long was doing it, but i can just apologize to all of you girls. Now times are changed and fortunately in better. In the industrial environment made of pennies and ties was born a woman that is now the leader. She has brought unexpected results for both her company and the sphere she works for. I am talking about Patrizia moroso, pillar of the so-called of Udine. The secret of her success? She works with people she fancies and loves. Obviously Moroso hasn’t become a giant that can scare off the forniture market but she still is a a datum point and a model to follow for getting positive results. With the collaboration of Ron Arad the company marked in a very important way the transition to the modern forniture scenery. Public got the message loud and clear, Moroso is not afraid to take a challenge a risk with innovative designs. The only prerogative to join the match: Patrizia has to seek some potential. In 1998 she saw it loud and clear in the eyes of another Patrizia, a Spanish one: Patricia Urquila. This bond between two determinate and passionate women has given birth to a series of amazing stuffed and decor accessories, both in the shapes and materials. One of the latest project is the reader sitting “Clarissa”, realized in dermic polyester and perfectly stuffed to create that feeling of being in a nest, of being protected. Patrizia Moroso has within her friends well 11 women that kick creatively in company’s interests. For the rest of 2016 till Christmas Patrizia Moroso will be active in the reales of the decor Hub in Australia, sent by the owner Jaci Foti-Lowe who has only respect for Patrizia and her work. The last visit goes back to 2003 and this time she will arrive up to Tasmania to see the Museum of Modern and Ancient art. Art and design walk always together. What to add except of announcing that form this point the future is pink, in every sense!
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Il mondo del design rispecchia molto la realtà contemporanea in cui viviamo nella quale la maggior parte degli interessi e direttive provengono dagli uomini, anche nell’ambito della moda. Fermatevi un attimo e cercate di pensare a 10 donne designer famose di qualsiasi epoca. Dite il loro nomi a voce alta. Non vale usare Google! Se lasciate il tanto amato dispositivo in tasca vi renderete conto che arrivate a nominarne 5, a malapena. Lo so perché io sono colpevole quanto voi. Badate, non è ignoranza, bensì mancanza culturale causata da chi ha in mano le redini. Se vi state chiedendo quali 5 designer mi sono venuti in mente quando ho fatto questa prova? Ray Eames, Zaha Hadid, Coco Chanel, Coosje Van Bruggen e la nostra Gae Aulenti. Non vi dirò quanto tempo ci ho impiegato, posso solo chiedere umilmente perdono a tutte voi. I tempi però sono cambiati, e fortunatamente, stanno cambiando in meglio. Nell’ambiente industriale fatto di quattrini e cravatte è nata da tempo una donna che ne fa da padrona. Lei ha portato dei risultati inaspettati sia per la sua azienda, sia per l’ambito in cui opera. Trattasi di Patrizia Moroso, pilastro dell’omonima azienda di Udine. Il segreto del suo successo? Lavora con le persone che le vanno a genio e che ama. Ovviamente Moroso non è diventata un colosso capace di far impaurire il mercato del mobile ma comunque rimane un punto di riferimento e forse un modello da seguire per ottenere risultati positivi. Con la collaborazione di Ron Arad l’azienda segnò un importante transizione nello scenario del mobile contemporaneo. Il pubblico aveva ricevuto il messaggio forte e chiaro, Moroso non ha paura di mettersi in gioco e rischiare con design innovativi. Unica prerogativa per entrare nella partita, Patrizia deve vedere il potenziale. Nel 1998 lo vide forte è chiaro negli occhi e nei modelli presentati di fretta e furia da parte di un’altra Patrizia, questa volta spagnola, Patricia Urquiola. Questo connubio fra due donne molto determinate e appassionate ha dato luogo a tutta una serie di imbottiti e complementi d’arredo eccezionali, sia nelle forme e nei materiali. Uno dei progetti più recenti è la seduta per lettura “Clarissa”, realizzata in poliestere termoformato imbottito ad hoc per creare quella sensazione di nido, di protezione. Patrizia Moroso ha fra i suoi amici designers ben 11 donne all’attivo che contribuiscono creativamente negli interessi dell’azienda. Per il resto del 2016, fino a Natale, Patrizia Moroso sarà presente nelle rivendite d’arredo Hub in Australia, invitata dalla proprietaria Jaci Foti-Lowe, la quale ha solo ammirazione per Patrizia e il suo operato. L’ultima visita risale al 2003 e questa volta però arriverà fino in Tasmania per vedere il Museo dell’Arte Nuova e Antica. L’arte e il design vanno sempre a braccetto. Cos’altro aggiungere se non annunciare che da qui il futuro è roseo, in tutti i sensi! Alessandro Byther da New York
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CELEBRITIES
Samantha Cristoforetti Since childhood he always had a dream: to make a spacewalk. Not a goal shared by all and not even easy to get to, yet, Samantha Cristoforetti, that dream expressed clung so hard not to let it go longer and so then, as the best fairy tales, anything can become possible. With its 199 days floating at about 400 km altitude, Samantha won the major record stay in space and, to date, is recognized as probably the most famous woman astronaut on the planet. Born in Milan but raised in Male in the province of Trento, Samantha Cristoforetti to pursue his dream of reaching the stars, the obstacles it has had to overcome many: after being selected as an ESA astronaut in 2009 and completed basic training , it was among the six best profiles of a selection of which were well attended by 8,500 candidates. His adventure in space for the Future Mission then began officially on November 23, 2014. Up there, waiting for her more than six months in orbit on the International Space Station to work for the planet Earth, to perform experiments in biology and human physiology. In that suspended and fluctuating time for Samantha was a bit 'like a child again and start from scratch: in the complete absence of gravity, had to relearn to perform the simplest actions like move, grab objects and even eat. "It 'was an amazing feeling - he says - let go, close your eyes and try to understand what he sees and perceives the brain and at the same time the tricks is to handle that situation." And when asked if the next goal will be to Mars, smiling, he replied: "First we need to develop robust technologies to go there, but if I think of mankind 500 years, barely able to imagine it without a Martian colony".
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Fin da bambina ha sempre avuto un sogno nel cassetto: fare una passeggiata nello spazio. Non certo un obiettivo comune a tutti e neppure facile da raggiungere, eppure, Samantha Cristoforetti, a quel sogno espresso si è aggrappata talmente forte da non lasciarlo più andare ed ecco che allora, come nelle migliori favole, tutto può diventare possibile. Con i suoi 199 giorni fluttuanti a circa 400 km di altitudine, Samantha ha conquistato il record di maggiore permanenza nello spazio e, ad oggi, è probabilmente riconosciuta come l’astronauta donna più famosa del pianeta. Nata a Milano, ma cresciuta a Malè in provincia di Trento, Samantha Cristoforetti per inseguire il suo sogno di raggiungere le stelle, di ostacoli ne ha dovuti superare tanti: dopo essere stata selezionata come astronauta ESA nel 2009 e aver completato l’addestramento di base, è risultata tra i sei migliori profili di una selezione alla quale avevano preso parte ben 8500 candidati. La sua avventura nello spazio per la Missione Futura ha poi avuto inizio ufficialmente il 23 novembre 2014. Lassù, ad attenderla oltre sei mesi in orbita nella Stazione Spaziale Internazionale a lavorare per il pianeta terra, per compiere esperimenti di biologia e fisiologia umana. In quel tempo sospeso e fluttuante, per Samantha è stato un po’ come tornare bambina e ripartire da zero: in completa assenza di gravità, ha dovuto reimparare a compiere le azioni più semplici come muoversi, afferrare gli oggetti e persino mangiare. “E’ stata una sensazione sorprendente – racconta - lasciarsi andare, chiudere gli occhi e cercare di capire cosa vede e percepisce il cervello e al tempo stesso i trucchi che trova per gestire quella situazione”. E quando le si chiede se il prossimo obiettivo sarà Marte, sorridendo, risponde: “Prima bisogna sviluppare tecnologie consolidate per andarci, ma se penso all’umanità fra 500 anni, stento ad immaginarla senza una colonia marziana”. Marco Di Carlo - www.marcommunication.com
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CHINA TALKS
Buon compleanno, Confucio! In every Country there is someone to celebrate, to whom dedicate an entire day. In China it must have been a day dedicated to the Wiseman par excellence: Confucio. Maybe in the Western part of the world only few people know his story, but even if it’s just for some stereotyped proverbs they still recognize his name. Master Kong (that is his Chinese last name even if he’s better known through his latin name) is supposed to be born on September 28th 551 BC. There are some disagreements about his birthday, but if we consider his influence in the Chinese culture, it seems to us just a detail to not alight on. Confucius was a great academic and a social philosopher. He was the person who had regulated Chinese society by bequeathing models due to solve both political and spiritual caos. His preachings have been guiding and regulating the daily life of millions of people, whether wittingly or unconsciously, for more than 2500 years. But Who was he? He was born in the Chinese region of Shadong and after being in poverty conditions after his father death he became the Great Official of Lu State Law. Right there he built the fundamentals of his philosophy, which later he would have taught in every part of the ancient Middle Empire confines. Since his death every dynasty has honored him also by building red wall temples, that are still permeated with a strong sense of peace and quiet. Tourists permitting of course. Incense smoke, chants and little speeches all open the celebration of this day since the early morning in every temple, including the ones of the “rebel” Taiwan. The Wiseman’s spirit is symbolically carried out the temple and the celebration is closed by enjoying a banquet with the “cake of wisdom”. It is believed that by eating this special rice cake you will have good fortune in your studies, and that’s why hundreds of students queue up every year hoping that a bite of this cake will make them smart as Confucio was or at least help them to improve their scholastic performances. If it was true, this cake would be useful beyond Chinese confines as well! Actually it’s owed to Confucio the creation of the first meritocratic exams that have allowed people to climb the ladder irrespective of their native economical conditions. A system based on the classic culture that ideally had permitted even to one farmer’s son to become a functionary. Nowadays his birthday celebrations go beyond national confines. The widespread existence of the Chinese culture outpost in foreign lands organizes all over the world different kind of events, form performances to meetings and sharing moments. Nothing extraordinary as compared with American Columbus Day, but just the pleasure of celebrating the Chinese culture father in a harmonious and happy way, by remembering his soul, his teachings and keeping on following them through a long red thread that by now is getting the whole world and even Italy involved.
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Ogni paese ha qualcuno da celebrare, a cui dedicare una giorno intero. In Cina non poteva essere che una giornata dedicata al saggio per eccellenza: Confucio. Forse in Occidente pochi sanno la sua storia, ma anche solo per qualche proverbio stereotipato, ne riconoscono comunque il nome. Il maestro Kong, questo è il suo cognome in cinese anche se è meglio conosciuto con il suo nome latino, si pensa sia nato il 28 settembre nel 551 A.C. Ci sono controversie sulla sua data di nascita, ma considerando la sua importanza per la cultura cinese, appare come un particolare su cui non soffermasi troppo. Confucio è stato un grande studioso e filosofo sociale. Colui che ha regolato lo stato e la società cinese, tramandando dei modelli per ovviare al caos politico e spirituale. Le sue predicazioni hanno guidato e continuano a regolare, consapevolmente o inconsapevolmente, la quotidianità di milioni di persone da oltre 2500 anni. Ma chi era? Nato nell'odierna provincia cinese dello Shandong, lasciato in povertà alla morte del padre, è diventato il Grande Ufficiale della Giustizia dello Stato di Lu. Qui ha gettato le basi della sua filosofia che avrebbe poi insegnato in ogni parte dei confini dell'allora Impero di Mezzo. Dalla sua morte ogni dinastia gli ha reso omaggio, costruendo anche dei templi dalle mura rosse, pervasi ancora oggi da un forte senso di pace e tranquillità. Naturalmente, turisti permettendo. Profumo d'incenso, canti, piccoli discorsi aprono le celebrazioni in questa giornata fin dal mattino presto in ogni tempio, anche in quelli della “ribelle” Taiwan. Viene trasportato simbolicamente fuori dal tempio lo spirito del saggio e si conclude banchettano con una 'torta della saggezza'. Si dice che mangiando questa la torta di riso speciale si avrà fortuna con i propri studi, ed ecco quindi centinaia di studenti in fila ogni anno nella speranza di un morso di questo dolce li renda intelligenti come Confucio o almeno aiuti a migliorare il rendimento scolastico. Nel caso fosse vero, sarebbero torte utili anche al di fuori dei confini cinesi! In fondo è a lui che si deve l'istituzione dei primi esami meritocratici per poter fare carriera indipendentemente dalla condizione di nascita. Un sistema basato sulla cultura classica che permetteva idealmente anche al figlio del contadino di diventare un funzionario. Oggi le celebrazioni del suo compleanno, varcano i confini nazionali. La presenza capillare degli avamposti in terra straniera della cultura cinese organizzano in contemporanea in tutto il mondo eventi di varia natura, tra spettacoli, incontri e momenti di condivisione. Nulla di spettacolare come il Columbus Day americano, ma il piacere di festeggiare in armonia e felicità il padre della cultura cinese. Ricordare il suo spirito, il suoi insegnamenti e continuare a seguirli, attraverso un grande filo rosso che ormai coinvolge tutto il mondo, anche l'Italia. Pier Giorgio Giraudo - pg.giraudo@gmail.com
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ARCHITECTURE
Robert Smithson 1970. Great Salt Lake, Utah. Robert Smithson, creates a spiralshaped pier on the water of the Great Salt Lake. The diameter is 450 meters, the length towards the lake 1450 meters. previously raped environment. The lake is "dead water" and is part of a compromise landscape, ruined, polluted. The Earthwork, the art of the earth, is, in the thought of Smithson, able to regain what is lost, giving the place a new balance, a new passion; mediate between ecology and industry. In the second half of the 60s, a group of artists, environmentalists believe, think that museums and galleries, where the concept of time is static, can no longer contain artwork that instead are continuously in mutability. So they realize their great works in the large spaces of freedom and pure nature, such as deserts, extinct volcanoes, salt lakes, prairies. Land Art thus rejects the principle of the finished product, final and unchangeable. And 'the historical and artistic period Pop Art, Conceptual Art, Body Art. The artists involved on the nature, sometimes changing it and then leaving a trace behind, sometimes using only what nature provides, such as the spiral of Smithson. There is in Smithson, like other artists, the awareness that consumerism that already is emerging in those years and the wild ride to technology, can alter the course of nature, weather damage and to compromise gradually. Challenge and provocation: these works are shown through photographs, documentaries, books. Spiral Jetty: the red color of the water, caused by algae on the lake bottom, is the perfect backdrop for Smithson to draw on a form, a primordial symbol of the generation of life. "Site-non-site": the modification of the landscape creates an opportunity to define the relationship between man and nature, between space and time. So Spiral Jetty.
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1970. Great Salt Lake, Utah. Robert Smithson, realizza un molo a forma di spirale sulle acque del Grande Lago Salato. Il diametro misura 450 metri, la lunghezza verso il lago 1450 metri. Ambiente precedentemente violentato. Il lago è “acqua morta” e si inserisce in un paesaggio compromesso, rovinato, inquinato. L'Earthwork, l'arte della terra, è, nel pensiero di Smithson, in grado di riconquistare ciò che è perduto, di dare all'ambiente un nuovo equilibrio, una nuova passione; mediare tra ecologia e industria. Nella seconda metà degli anni '60, un gruppo di artisti, convinti ambientalisti, pensano che musei e gallerie, dove il concetto di tempo è statico, non possono più contenere opere artistiche che invece sono continuamente nella mutevolezza. Quindi realizzano le loro grandi opere nei grandi spazi della natura libera e pura, quali deserti, vulcani spenti, laghi salati, praterie. La Land Art rifiuta quindi il principio del prodotto finito, definitivo, immutabile. E' il periodo storico artistico dell'Arte Pop, dell'Arte Concettuale, della Body Art. Gli artisti intervengono sulla natura, a volte modificandola e lasciando quindi una traccia di sé, a volte utilizzando solo ciò che la natura mette a disposizione, come nel caso della spirale di Smithson. C'è in Smithson, come negli altri artisti, la coscienza che il consumismo che già si sta affermando in quegli anni e la corsa sfrenata alla tecnologia, possono alterare il corso della Natura, del tempo, compromettendola progressivamente. Sfida e provocazione: queste opere vengono mostrate attraverso fotografie, documentari, libri. Spiral Jetty: la colorazione rossa delle acque , causata dalle alghe sul fondo del lago, è lo sfondo perfetto per Smithson su cui disegnare una forma, simbolo primordiale della generazione della vita. “Site-non site”: nella modificazione del paesaggio si crea l'opportunità per definire la relazione tra uomo e natura, tra lo spazio e il tempo. Così Spiral Jetty. Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com
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UNITED STATES
Alla ricerca della casa vacanza perfetta Florida generally, Miami in particular is a very popular tourist destination. Miami is an international city, where they speak more than 100 languages and you can find restaurants with culinary offerings from around the world. Multicultural, modern, full of trendy art galleries, as well as being sought after as a destination for entertainment and nightlife, it is a city that never sleeps. Welcomes both tourists interested in relaxing and the stunning white beaches, and tourists who prefer the night life and appreciate the wide variety of available clubs and restaurants at any time of day or night. Some people come to Miami to steal the new trends and aims to Wynwood, new home of street art, to participate in Art Walk ( "walks of the art") that once a month to accompany lovers discovery of murals and graffiti covering the walls of this district between Downtown and the Design District. So a great deal of tourists pours each year in this magical city and many of them, attracted by its international flair and warm climate all year round, they decide to buy their home here for the holidays. Often those who buy a condo in Miami get the double benefit of spending the holidays in this city whenever you want and also has the possibility of obtaining an income when not enjoying the house, making it available to other tourists. Until now, for many owners of holiday homes it was common to buy an apartment in one of the many skyscrapers that make up the skyline of the city, however, we are seeing a turnaround. More and more people today focus their research on individual houses rather than the classic flat and this for two main reasons: the apartment rent is strongly influenced by the building regulations and the running costs. In fact, it often happens that the building regulations or banning only two times a year limits the possibility to rent the apartment for less than one month and therefore can not guarantee the hoped that apartment rent. Another element that does not encourage the purchase of apartments in condominiums or resorts, are those that in Italy they are called condo fees, and in Miami's skyscrapers are quite high and again affect negatively on income from property rental. In short, we are shaping a new market to exploit, a growing trend and we are already at the forefront to take advantage.
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La Florida in generale, Miami in particolare sono una meta turistica molto ambita. Miami è una città internazionale, dove si parlano più di 100 lingue e si possono trovare ristoranti con offerte culinarie provenienti da ogni parte del mondo. Multiculturale, moderna, ricca di gallerie d’arte di tendenza, oltre ad essere ricercata come meta per divertimento e vita notturna, è una città che non dorme mai. Accoglie sia turisti interessati al relax e alle meravigliose spiagge bianche, sia turisti che privilegiano la vita notturna e apprezzano la grande varietà di locali e ristoranti a disposizione ad ogni ora del giorno e della notte. C’è anche chi viene a Miami per carpire le nuove tendenze e punta a Wynwood, nuova patria della street art, per partecipare alle Art Walk (le "passeggiate dell'arte") che una volta al mese accompagnano gli amanti dell'arte alla scoperta di murales e graffiti che coprono i muri di questo distretto tra il Downtown e il Design District. Insomma una grande quantità di turisti si riversa ogni anno in questa città magica e molti di loro, attratti dal suo fascino internazionale e dal clima caldo tutto l’anno, decidono di acquistare qui la loro casa per le vacanze. Spesso chi acquista una casa-vacanza a Miami ottiene il duplice vantaggio di trascorrere le vacanze in questa città ogni volta che vuole e ha anche la possibilità di ricavare una rendita, quando non usufruisce della casa, mettendola a disposizione di altri turisti. Fino ad oggi, per molti proprietari di case vacanze era di uso comune acquistare un appartamento in uno dei numerosi grattacieli che compongono lo skyline della città, tuttavia stiamo assistendo ad un inversione di tendenza. Sempre più persone, oggi, concentrano la loro ricerca su villette singole anziché sul classico appartamento e questo principalmente per due motivi: la rendita dell’appartamento è fortemente condizionata dal regolamento di condominio e dai costi di gestione. Infatti, capita spesso che il regolamento di condominio vieti o limiti a sole due volte l’anno la possibilità di affittare l’appartamento per periodi inferiori a un mese e di conseguenza quell’appartamento non potrà garantire la rendita sperata. Altro elemento che non incentiva l’acquisto di appartamenti all’interno di condomini o resort, sono quelle che in Italia si chiamano spese condominiali, che nei grattacieli di Miami sono piuttosto alte ed incidono ancora una volta negativamente sulla rendita da affitto dell’immobile. Insomma si sta delineando un nuovo mercato da sfruttare, un trend in crescita e noi siamo già in prima linea per approfittarne. Vanni Valente - www.vannivalente.com
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WATCH
Il Breitling di tutti i superlativi It immediately flaunts a standout 50 mm diameter. It revolutionizes watchmaking with its ultra-sturdy and ultra-light case made in a futuristic material named Breitlight®. It surprises observers with its Manufacture Breitling movement equipped with a 24-hour militarytype display. Close-up on a Breitling built for extremes. Its name sets the tone: with the Avenger Hurricane, Breitling is launching a new chronograph that pushes all existing boundaries in terms of instruments for professionals. Extreme power, with a 50 mm XXL diameter, a sturdy construction equipped with lateral protective reinforcements and an all-black look enhanced by yellow accents and aviation-inspired stencil-type numerals. Extreme performance, through the innovative use of Breitlight®, a world-first achievement on a watch case. 3.3 times lighter than titanium and 5.8 times lighter than steel, but significantly harder, this exclusive high-tech material boasts a number of qualities: exceptional resistance to scratches, traction and corrosion, anti-magnetic, thermal stability, anti-allergic properties – as well as a touch that is warmer than metal and a slightly mottled effect accentuating the originality of the design. Extreme reliability thanks to the new Manufacture Breitling Caliber B12, a selfwinding chronograph with a 24-hour display as is customary in the military and among pilots, and chronometer-certified by the COSC (Swiss Official Chronometer Testing Institute), a token of superior precision. Extreme functionality, ensured by a highly legible dial enhanced with luminescent hands and numerals, a thick sapphire crystal glareproofed on both sides and controls (pushpieces and crown) fitted with a non-slip grip ensuring optimal handling even with gloves. Extreme comfort, procured by an exclusive strap combining yellow rubber core and sides with a high-resistance black Military textile fiber exterior. Water-resistant to 100 m/330 ft and featuring a rotating bezel with rider tabs serving to memorize times, this new Breitling instrument for professionals asserts itself as a compendium of boldness, innovation and performance designed to share every challenge – on land, at sea and in the air. It’s not called Hurricane for nothing.
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Colpisce immediatamente l’attenzione con il suo straordinario diametro di 50 mm. Rivoluziona l’orologeria con la sua cassa ultrarobusta e ultraleggera, fatta di un materiale avveniristico battezzato Breitlight®. Sorprende per il suo movimento manifattura dotato di indicazione militare su 24 ore. Occhi puntati su questo Breitling, tagliato su misura per le imprese estreme. Il suo nome dice tutto: Avenger Hurricane. Con questo nome Breitling propone un nuovo cronografo che sposta tutti i limiti degli strumenti per professionisti. Estrema potenza grazie al diametro XXL di 50 mm. Struttura massiccia con rinforzi laterali di protezione. Un look tecnico completamente nero, illuminato da tocchi di giallo e da cifre «chablon» tipiche dell’aeronautica. Estreme prestazioni grazie all’uso innovativo del Breitlight® – una «prima mondiale» per la cassa di un orologio. 3,3 volte più leggero del titanio e 5,8 volte più leggero dell’acciaio, ma nettamente più duro, questo materiale high-tech esclusivo si segnala per numerose qualità: possiede un’eccezionale resistenza ai graffi, alle trazioni e alla corrosione, è amagnetico, anallergico e dotato di stabilità termica – senza dimenticare un «tocco» più caldo del metallo e un effetto leggermente marmorizzato che sottolinea l’originalità del design. Estrema affidabilità grazie al nuovo Calibro manifattura B12, un movimento cronografico automatico che visualizza l’ora su 24 ore, come è consuetudine per i militari e i piloti, e certificato come cronometro dal COSC (Controllo Ufficiale Svizzero dei Cronometri), a garanzia di una precisione superiore. Estrema funzionalità grazie al quadrante leggibilissimo, messo in risalto da cifre e lancette luminescenti. Spesso vetro zaffiro antiriflessi su entrambi i lati, comandi (pulsanti e corona) dotati di un rilievo antiscivolo che offre una maneggevolezza ottimale, anche indossando i guanti. Estremo comfort grazie a un cinturino esclusivo di caucciù giallo all’interno e sui tagli, e all’esterno in fibra tessile Military di colore nero, dotato di un’alta resistenza. Impermeabile fino a 100 m di profondità, e munito di una lunetta girevole con «cavalieri» che permette di memorizzare i tempi. Questo nuovo strumento per professionisti creato da Breitling s’impone per una perfetta sintesi di audacia, innovazione e prestazioni, ed è progettato per condividere tutte le sfide – su terra, in mare e in cielo. Non per niente si chiama Hurricane! Vittora Fabris
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L'isola che non c'è 24
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Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino poi la strada la trovi da te: porta all'isola che non c'è. Forse questo ti sembrerà strano ma la ragione ti ha un po' preso la mano ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'isola che non c'è. E a pensarci, che pazzia è una favola, è solo fantasia e chi è saggio, chi è maturo lo sa: non può esistere nella realtà! Son d'accordo con voi non esiste una terra dove non ci son santi né eroi e se non ci son ladri se non c'è mai la guerra forse è proprio l'Isola che non c'è... che non c'è... E non è un'invezione e neanche un gioco di parole se ci credi ti basta perché poi la strada la trovi da te... Son d'accordo con voi niente ladri e gendarmi ma che razza di isola è?! Niente odio e violenza, né soldati né armi forse è proprio l'Isola che non c'è... che non c'è... Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l'Isola che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!
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L'ISOLA CHE NON C'È
Tra cielo e terra
by Roberta Vanore
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L'ISOLA CHE NON C'È
"Trees have a secret life that is only revealed to those who are ready to climb ". Reinaldo Arenas (from the film "Before Night Falls") The tree is the symbol of life, symbol of stability, with its roots rooted to the ground and the branches reaching to the sky. Refuge in a tree house, far away from everyone, "hidden" in a protected nest and warm in the outdoors has always been the favorite game of children, but it is also the dream of many adults. The tree houses have an old tradition: our ancestors built them to protect themselves from wild animals, the ancient Romans used them to adorn the garden of their villas, created in the Middle Ages the little monks "hermitages" on the plants near the monasteries, in Renaissance houses on the trees in the gardens of the Medici inspired art and literature, while in the romantic era these lodges characterized the English parks. However, compared to other European countries, today in Italy this kind of construction are quite rare, but in South Tyrol, in the municipality of Sesto, the dream of living in the branches can come true. In the beautiful landscape of the Dolomites - recognized by UNESCO World Heritage Site - you can experience the thrill of staying in a tree house in a luxury hotel complex. The Caravan Park Sexten - Mountain Resort Patzenfeld is a unique holiday destination structure in Europe, managed, for almost forty years, from Happacher family. In addition to the wide camping area, equipped with pitches for campers, the resort also include hotels, apartments and chalets to stay, three restaurants, spa, pools, gym, shops and eventually even four cabins built in the trees, unusual shelters with spectacular view of the Sesto Sundial. Built among pine trees - about four meters above the ground - and designed for just two people, these beautiful "nests" are exclusive homes of thir-
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“Gli alberi hanno una vita segreta che si rivela solo a coloro che sono pronti a salirci”. Reinaldo Arenas (dal film "Prima che sia notte") L’albero è il simbolo della vita, emblema di stabilità, con le sue radici radicate al suolo e i rami protesi verso il cielo. Rifugiarsi in una casetta sull’albero, lontani da tutti, "nascosti" in un nido protetto e accogliente in mezzo alla natura è sempre stato il gioco preferito dei bambini, ma resta anche il sogno di molti adulti. Le case sugli alberi hanno un’antica tradizione: i nostri antenati le costruivano per proteggersi dagli animali feroci, gli antichi Romani le usavano per abbellire i parchi delle loro ville, nel Medioevo i monaci creavano piccoli "eremi" sulle piante vicino ai monasteri, nel Rinascimento le case sugli alberi nei giardini dei Medici ispiravano arte e letteratura, mentre in epoca romantica queste casette caratterizzavano i parchi inglesi. Tuttavia, rispetto agli altri paesi europei, oggi in Italia questo tipo di costruzioni sono piuttosto rare, ma in Alto Adige, nel comune di Sesto Pusteria, il sogno di vivere tra i rami può avverarsi. Nello splendido paesaggio delle Dolomiti - riconosciute dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’umanità - è possibile vivere l’emozione di soggiornare in una casa sugli alberi all’interno di un lussuoso complesso ricettivo. Il Caravan Park Sexten - Mountain Resort Patzenfeld è una struttura di villeggiatura unica in tutta Europa, gestita, da quasi quarant’anni, dalla famiglia Happacher. Oltre alla vasta zona campeggio, con attrezzate piazzole per i camper, il resort comprende anche hotel, appartamenti e chalet dove soggiornare, tre ristoranti, centro benessere, piscine, palestra, negozi e infine anche quattro casette costruite sugli alberi, insoliti rifugi con una spettacolare vista sulla Meridiana di Sesto. Costruiti tra i pini - a circa quattro metri di altezza dal suolo - e concepiti per solo due persone, questi splendidi "nidi" sono esclusive abitazioni
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di trentacinque metri quadrati, moderne strutture di design realizzate con materiali ecologici secondo i dettami della bioarchitettura. Un equilibrio perfetto tra la tradizione del legno e l’innovazione tecnologica. Andreas Happacher, titolare del Caravan Park Sexten, ci ha illustrato le caratteristiche dei loro "rifugi sospesi" ai piedi delle Dolomiti.
ty square meters, modern design structures built with ecological ma-
Quando sono nate le vostre case sugli alberi? La nostra prima casa sull’albero è nata nel 2008.
When your tree houses are born? Our first treehouse was born in 2008.
Sono tutte uguali oppure differiscono tra loro?
They are all the same or differ from one another?
A differenziarle è lo stile. La prima casetta è più "vintage", ha un aspetto rustico e tradizionale, mentre le altre tre, più recenti, hanno un design più moderno e di tendenza. Sono invece gli stessi i servizi offerti. Tutte le case sugli alberi sono dotate di soggiorno con televisore a schermo piatto, una piccola ma attrezzata cucina e una stanza da bagno dedicata al relax con doccia sensoriale, vasca con idromassaggio Whirlpool e una sauna. Ogni casetta offre inoltre un cesto di frutta e champagne di benvenuto.
Differentiates them is the style. The first house is more "vintage," he
Che tipo di clientela attraggono le case sugli alberi? Il target delle casette sono coppie che desiderano passare momenti unici. Per personalizzare l’offerta e soddisfare ogni esigenza sono disponibili cinque diversi pacchetti: "Relax", con prima colazione al ristorante Patzenfeld e accesso alla piscina coperta; "Wellness", con trattamenti benessere per la coppia e accesso alla Spa; "Gourmet", per chi vuole gustare i piatti tipici altoatesini, con menù e vini del ristorante; "Attivo", per gli amanti dello sport e dell’attività fisica, con noleggio di mountain bike o racchette da neve; e infine "Romantico", ideale per la giovane coppia innamorata: il pacchetto include un mazzo di fiori e un cesto picnic con le specialità regionali.
What kind of clients attract tree houses?
terials according to the dictates of bio-architecture. A perfect balance between the tradition of wood and technological innovation. Andreas Happacher, owner of Caravan Park Sexten, showed us the features of their "huts suspended" at the foot of the Dolomites.
has a rustic and traditional look, while the other three, the most recent, have a more modern design and trendy. They are the same as the services offered. All tree houses are equipped with living room with a flat-screen TV, a small but fully equipped kitchen and a bathroom dedicated to relaxation with a sensory shower, jacuzzi whirlpool and a sauna. Each cottage also offers a fruit basket and champagne welcome.
The target of the houses are couples who wish to spend unforgettable moments. To customize the offer and meet every need, there are five different packages: "Relax", with breakfast at Patzenfeld restaurant and access to the indoor pool; "Wellness" spa treatments for couples and access to the Spa; "Gourmet", for those who want to taste the typical South Tyrolean cuisine, with menus and wines of the restaurant; "Active", for lovers of sport and physical activity, with rental of mountain biking or snowshoeing; and finally "Romance", ideal for the young couple in love: the package includes a bouquet of flowers and a picnic basket with regional specialties.
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L'ISOLA CHE NON C'È
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Caravan Park Sexten - Mountain Resort Patzenfeld via San Giuseppe, 54 39030 Sesto / Moso In Passiria (Bolzano) - Italia Alta Pusteria - Dolomiti - Alto Adige tel.: +39 0474.710444 e-mail: info@caravanparksexten.it e-mail: info@patzenfeld.com www.caravanparksexten.it
Quali fra i vostri servizi sono quelli più graditi? Le proposte Wellness e Gourmet sono sicuramente le più apprezzate dai nostri ospiti, insieme all’offerta outdoor e agli altri servizi del Caravan Park Sexten, dove ha appena aperto anche la nuova area Sauna nel centro benessere Meridiana Spa. In che periodo dell’anno sono più richieste le case sugli alberi? Le casette sono prenotabili tutto l’anno e sono particolarmente ricercate durante i weekend. Vista la grande richiesta occorre prenotare il soggiorno per tempo: normalmente sono necessari un paio di mesi di anticipo per potersi aggiudicare una casetta. Che si tratti di romanticismo, voglia di avventura o semplice fuga dalla routine quotidiana, vivere sugli alberi rappresenta un’esperienza unica e suggestiva, ideale per rigenerare corpo e mente. Un intimo rifugio in cui si è ospiti della natura, nascosti dalle fronde di maestosi alberi secolari. Da lassù è possibile vedere il mondo da un’altra prospettiva: lo sguardo si perde sulle cime innevate delle vette. Da lassù si possono percepire i profumi del bosco, contemplarne i colori, restare in silenzio ad ascoltare i suoni della foresta, ammirando esterrefatti le magnifiche creature della fauna di montagna - aquile reali, pernici bianche, gufi e fringuelli alpini, ma anche scoiattoli, marmotte, camosci e stambecchi. Ci si può addormentare sotto un manto di stelle, cullati dal fruscio del vento fra le foglie ed essere svegliati alle prime luci dell’alba dal canto degli uccelli. Vivere fra le piante è emozionante sia nel tripudio dell’estate sia nel suggestivo inverno, dove tutto è un gioco di contrasti tra "dentro" e "fuori": al freddo esterno e al gelo della neve si contrappone il calore del legno e il caldo tepore della stanza, dove vivere gli affetti più intimi in un’atmosfera romantica che contrasta con l’aspetto selvaggio e inquietante del bosco. Al silenzio e all’oscurità più totale della notte nella foresta si oppone il flebile bagliore della casetta illuminata, visibile da lontano come un rassicurante faro nel cuore del buio, quando l’atmosfera del bosco si veste di magia e mistero. In una casetta sull’albero le favole prendono vita. Siete pronti a tornare bambini e vivere una nuova avventura sospesi tra cielo e terra? Lasciatevi sedurre dal richiamo della natura e cominciate a sognare! n
Which of your services are the ones most appreciated? The proposed Wellness and Gourmet are definitely the most appreciated by our guests, together with the offer outdoor and other services of the Caravan Park Sexten, where it has just opened the new sauna area in the Meridiana Spa. In that time of year are most in demand tree houses? The lodges are booked throughout the year and are particularly sought after during the weekend. Due to popular demand on time you should book your stay: it normally takes a couple of months in advance in order to award a small house. Be it romance, adventure or simply want to escape from daily routine, living in trees is a unique and charming, ideal to regenerate body and mind. An intimate retreat in which you are a guest of nature, hidden by the branches of century-old trees. From up there you can see the world from another perspective: the eye loses the snow-capped peaks. From up there you can feel the scents of the forest, contemplate the colors, remain silent listening to the sounds of the forest, admiring the magnificent creatures terrified of mountain wildlife - eagles, ptarmigan, owls and finches mountain, but also squirrels, marmots , chamois and ibex. You can fall asleep under a blanket of stars, lulled by the rustle of the wind through the leaves and be awakened at dawn by birdsong. Live among the plants is exciting both in summer blaze is in the charming winter, where everything is a game of contrasts between "inside" and "outside": the cold outside and the snow frost contrasts with the warmth of wood and the heat the warmth of the room, to live the most intimate affections in a romantic atmosphere that contrasts with the wild and disturbing aspect of the forest. To silence and total darkness of the night in the forest opposes the faint glow of the lighted house, visible from afar like a reassuring beacon in the heart of darkness, when the atmosphere of the forest dress of magic and mystery. In a tree house fairy tales come to life. Are you ready to go back to childhood and live a new adventure suspended between heaven and earth? Be seduced by the call of nature and dream!
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Chioggia la piccola Venezia
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by Matteo Tornielli photo by Alessandro Boscolo Agostini
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L’orologio della millenaria torre di S. Andrea batte le sei, Chioggia è già sveglia. I pescatori col bragozzo sono già rientrati al porto dalle valli e dalle barene. La vita di Chioggia, questo piccolo borgo marinaro in provincia di Venezia, è così da secoli, scandita dei tempi e dai ritmi della persa. La forma stessa della città è a lisca di pesce, con le calli allineate, i canali del Lombardo, La Vena, il San Domenico, i ponti che paiono don-dolarsi nel riflesso-specchio sull’ acqua, l’odore di pesce, e il profumo del pane e delle verdure. Borgo di pescatori, ma anche di «signori» che passeggiano lungo Corso del Popolo, quello che Curzio Malaparte, penna, occhi e orecchie fini, chiamava «Il Grande Caffè», sino alla colonna del leone, la Chiesa di Sant’Andrea un po’ romanica e barocca, il Palazzo che occupavano i Grassi prima di trasferirsi a Venezia, e Campo Santa Caterina. Una Venezia in miniatura, con le piazzette di Vigo e Granaio, i bacari ovvero le osterie dove bere il cicchetto di bianco, e i campielli, alla quale la Serenissima deve essere grata perché passano anche da qui i Murazzi, quella muraglia sottomarina alta quattro metri e mezzo e lunga 20 chilometri, ancorata agli abissi, ultimo baluardo che salva la città lagunare dall’assalto del mare aperto. Quasi un Mose del ‘700 composto da parallelepipedi in pietra d’Istria. Ora è sera. Tempo di riemergere, arrostiti dal sole che batte insolente sulla spiaggia vicino alla diga di Sottomarina, inforcare la bicicletta lungo l’antico Luxentium romano, ora anello ciclabile intorno alla laguna, per tornare di nuovo in Corso del Popolo e scoprire il pulpito in marmo e il battistero della seicentesca Cattedrale di Baldassarre Longhena, il San Paolo dipinto
The clock tower of the ancient S. Andrea takes six, Chioggia is already awake. The fishermen with bragozzo have already returned to the port from the valleys and marshes. The life of Chioggia, this small fishing village in the province of Venice, so for centuries, punctuated by the rhythms of times and lost. The shape of the city is in a herringbone pattern, with streets lined, channels Lombardo, The Vein, the San Domenico, the bridges that seem to swing in a mirror-reflection on 'water, the fish smell, and smell bread and vegetables. Fishing village, but also of "gentlemen" who stroll along Corso del Popolo, one that Curzio Malaparte, pen, fine eyes and ears, called "The Great Coffee", until the column of the lion, the Church of Sant'Andrea some 'Romanesque and Baroque, the Palazzo Grassi that occupied before moving to Venice, Campo Santa Caterina. A miniature Venice, with squares of Vigo and barn, wine bars or taverns where the drinking shots of white, and squares, to which the Venetian Republic should be grateful because they go from here Murazzi submarine that wall four meters high and half and 20 km long, anchored to the abyss, that last bastion save the lagoon city from the assault of the open sea. Nearly a Moses composed of 700 rectangular stone of Istria. Now it is evening. Time to re-emerge, roasted by the sun that beats insolent on the beach near the dam, ugly, get on your bike along the ancient Roman Luxentium now ring path around the lagoon, to return again in Corso del Popolo and discover the marble pulpit and the baptistery of the seventeenth-century Cathedral of Longhena, the St. Paul painted in '500
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by Carpaccio in the church of San Domenico on the islet, in addition to the crucifix attributed to Van Dyck in the Church of St. Francis where there is a revered Christ found in the sea. Right in front of Carlo Goldoni lived with his beloved painter Rosalba and had only to keep the door to get inspiration for his Baruffe chiozzote.A small town living in the shadow of the famous Venice which has inherited the charm and successfully avoided the tourist, a place where time, even today, has an antique flavor and rhythms.
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nel ‘500 da Carpaccio nella chiesa di San Domenico sull’omonimo isolotto, oltre al crocifisso attribuito al Van Dyck nella Chiesa di S. Francesco ove c’è un veneratissimo Cristo ritrovato in mare. Proprio di fronte abitava Carlo Goldoni con la sua amata pittrice Rosalba Carriera: gli bastava stare sull’uscio per trarre ispirazione per le sue Baruffe chiozzote. Una piccola cittadina vissuta all’ombra della famosa Venezia della quale ha ereditato il fascino ed evitato il successo turistico, un luogo dove il tempo, ancor’oggi, ha ritmi e sapore antico. n
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iRooms Roma Storia e tecnologia. Il passato e il futuro si incontrano a Roma. Il Colosseo, il Pantheon, i Fori Imperiali, le Mura aureliane. La Città Eterna, che racchiude secoli di storia nei suoi monumenti antichi e nelle sue maestose architetture, ha anche un lato moderno e all’avanguardia rappresentato dagli iRooms, alberghi dagli interni futuristici e supertecnologici, ideali per gli amanti della tecnologia che nemmeno in vacanza riescono a fare a meno di internet. Collocati in posizione strategica nel centro della capitale, gli iRooms sono cinque strutture di hospitality che si trovano in prossimità dei più importanti monumenti della città: Piazza di Spagna; Fori Imperiali-Colosseo; PantheonPiazza Navona; Campo dei Fiori e stazione di Roma Termini. Nati da un’idea di tre imprenditori, che da anni lavorano del settore alberghiero di lusso, gli iRooms puntano sull’originalità e rappresentano un nuovo concept hotel in cui l’albergo non è solo un posto dove dormire lontani da casa, ma anche un’esperienza da vivere che vuole lasciare un segno. Molto più di un semplice bed & breakfast, queste moderne luxury rooms, dalle linee geometriche e avveniristiche, sono progettate in modo da unire design, tecnologia, lusso e benessere, fornendo un innovativo concetto di accoglienza che raramente si trova in altri alberghi. Ogni stanza è diversa dall’altra ma il relax è sempre garantito: si può scegliere tra sauna, Jacuzzi idromassaggio, bagno turco, doccia a pioggia tropicale, doccia orizzontale, minipiscina e persino grotte Spa. Tutte le camere hanno un minibar e sono altamente tecnologiche essendo dotate di connessione internet Wi-Fi gratuita, televisione con monitor 3D, con appositi occhialini per la visione tridimensionale, parete cinema e una serie illimitata di film gratis. In ogni stanza inoltre è disponibile un iPad Apple tramite cui è possibile cambiare a piacimento, con cromoterapia, il colore della stanza modificando le tonalità delle luci LED per creare suggestive atmosfere cromatiche personalizzate. Il tablet inoltre può essere portato anche fuori dall’albergo e in giro per Roma, per scattare foto e realizzare videofilmati e poi rivederli nella stanza, o nei monitor del televisione 3D oppure videoproiettati sulla parete. History and technology. The past and the future meet in Rome. The Colosseum, the Pantheon, the Roman Forum, the Aurelian Walls. The Eternal City, which houses centuries of history in its ancient monuments and its majestic architecture, also has a modern and avant-garde side represented by iRooms hotels by futuristic interior and super-technological, ideal for lovers of technology that even on vacation can to do without the internet. At strategic places in the center of the capital, the iRooms are five of hospitality facilities that are located near the most important monuments: Piazza di Spagna; Roman Colosseum-holes; Pantheon, Piazza Navona; Campo dei Fiori and Rome's Termini station. Born from an idea of three entrepreneurs, who has been working in the luxury hotel business, the iRooms link on the originality and represent a new hotel concept in which the hotel is not only a place to sleep away from home, but also a 'experience to live that wants to make a mark. Much more than just bed and breakfast, these modern luxury rooms, with geometric and futuristic lines, are designed to combine design, technology, luxury and well-being, providing an innovative concept of hospitality rarely found in other hotels. Each room is different but the relaxation is guaranteed: you can choose from a sauna, Jacuzzi tub, turkish bath, tropical rain shower, horizontal shower, mini-pool Spa and even caves. All rooms have a minibar and high-tech It is equipped with free Wi-Fi, television with 3D monitor with special glasses for viewing three-dimensional, wall film and an unlimited number of free movies. In each room also an Apple iPad is available through which you can change at will, with color therapy, the color of the room by changing the LED lights tones to create impressive customized chromatic atmosphere. The tablet can also be taken outside the hotel and around Rome, to take pictures and video films and then review them in the room, or in the 3D television monitor or videoproiettati on the wall.
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by Roberta Vanore
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L'ISOLA CHE NON C'È
Matteo Bernardi - sales and marketing manager, and one of the holders of iRooms with Andrea Puopolo, operational management, and Salvatore Fusca, quality, service and style - has shown to livein the characteristics and the qualities of their modern facilities. When and how were born iRooms and what are the strengths of your hotels? The idea of iRooms was born seven years ago, in 2009, the desire to create a revolutionary new concept in hotels. At the time, they pointed accommodation almost exclusively on the common spaces (lobby, restaurant, bar, ...) relegating the room at a secondary level: just a place to sleep. We, however, we decided to restore meaning to the hotel room, creating a unique experience for each local, differentiating each room with a different theme and adding innovative services such as home automation, chromotherapy and water features whirlpool. We created the first chamber to the fully video-projected world three hundred and sixty degrees: lying in the middle of the room you can witness a unique spectacle, choosing directly from the iPad scenarios of all kinds. We're almost ready even for watching movies three hundred and sixty degrees. You have focused heavily on technology and well-being. Which of the services offered is popular interest from your customers? The iPad plays a vital role. It was the centerpiece of the project that indeed from the term "iPad" is called "iRooms". We wanted to combine technology and relaxation. Home automation and color management of the room lights via the tablet are the most loved technology services by our customers, but also really appreciate the kindness and courtesy of our staff, and also the comfort of the Jacuzzi tub, Spa from caves and by the horizontal showers. Our goal is just to satisfy our guests by providing them with unique and unforgettable experience in the beautiful surroundings of Rome. The strategic location is just another one of our strengths: the iRooms are indeed all in the historic center of the capital, close to the subway and to the most visited monuments of the city. They are therefore a good starting point for an unforgettable Roman holiday. What are your plans for the future? We plan to export our business model even in London and Paris. We are also developing a monitoring scheme iRooms room modules are compatible with any hotel room, of any size, without the need for invasive interventions. In this way, each hotel will have one or more iRooms modules. The future has never been so close.
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Matteo Bernardi - sales e marketing manager, nonché uno dei titolari di iRooms, insieme ad Andrea Puopolo, gestione operativa, e Salvatore Fusca, qualità, manutenzione e style - ha illustrato a LiveIn le caratteristiche e i pregi delle loro moderne strutture. Quando e come sono nati gli iRooms e quali sono i punti di forza dei vostri alberghi? L’idea di iRooms è nata sette anni fa, nel 2009, dalla voglia di creare un nuovo concept alberghiero rivoluzionario. All’epoca le strutture ricettive puntavano quasi esclusivamente sugli spazi comuni (hall, ristorante, bar,…) relegando la camera a un piano secondario: un semplice luogo dove dormire. Noi invece abbiamo deciso di ridare un senso alla stanza d’albergo, creando per ogni locale un’esperienza unica, differenziando ogni room con un tema differente e aggiungendo servizi innovativi come la domotica, la cromoterapia e i giochi d’acqua idromassaggio. Abbiamo creato la prima camera al mondo completamente videoproiettata a trecentosessanta gradi: sdraiati al centro della stanza si può assistere ad uno spettacolo unico, scegliendo direttamente dall’iPad scenari di ogni genere. Siamo quasi pronti anche per la visione di film a trecentosessanta gradi. Avete puntato molto sulla tecnologia e sul benessere. Quali fra i servizi offerti riscuote maggior interesse da parte dei vostri clienti? L’iPad svolge un ruolo fondamentale. È stato il fulcro del progetto che appunto dal termine "iPad" prende il nome di "iRooms". Abbiamo voluto abbinare tecnologia e relax. La domotica e la gestione del colore delle luci della stanza tramite il tablet sono i servizi tecnologici più amati dai nostri clienti, che però apprezzano molto anche la disponibilità e la gentilezza del nostro staff, e anche il comfort offerto dalle Jacuzzi idromassaggio, dalle grotte Spa e dalle docce orizzontali. Il nostro obiettivo è proprio quello di soddisfare i nostri ospiti fornendo loro un’esperienza unica e indimenticabile nella splendida cornice di Roma. La posizione strategica è proprio un altro dei nostri punti di forza: gli iRooms si trovano infatti tutti nel centro storico della capitale, vicini alla metropolitana e ai più visitati monumenti della città. Sono quindi un ottimo punto di partenza per un’indimenticabile vacanza romana. Quali progetti avete per il futuro? Abbiamo intenzione di esportare il nostro modello di business anche a Londra e Parigi. Stiamo inoltre sviluppando un piano di inserimento moduli stanza iRooms compatibili con qualsiasi stanza d’albergo, di qualsiasi metratura, senza necessità di interventi invasivi. In questo modo ogni albergo potrà avere uno o più moduli iRooms. n Il futuro non è mai stato così vicino.
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L'ISOLA CHE NON C'È
Le Terme di Merano
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by Luca Bonacini
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I lunghi soggiorni dell'imperatrice Sissi a Merano nel 1870 e nel 1889, che contribuirono a migliorare la salute della figlia Marie Valerie, confermano quanto la cittadina sud tirolese fosse considerata fin dall’800 una località curativa dal clima salubre e mite. Le lunghe camminate dell’ imperatrice, immersa nella natura e lontana dalla confusione del mondo, rivivono nel percorso dei giardini di castel Trauttmansdorff con “il sentiero di Sissi”, un tragitto che collega il maniero alla città sulle tracce dell’amata regina, luoghi amati anche da altri famosi come Richard Strauss, Franz Kafka, Anna Maria Rilke, di stanza a Merano per l'eccezionale qualità del clima. Una tradizione per il benessere che si conferma anche oggi, che i nuovi stabilimenti delle Terme di Merano compiono dieci anni, era il 2005 quando la Provincia decideva di realizzare un' importante intervento urbanistico, con la costruzione delle nuove terme, coinvolgendo l'architetto milanese Matteo Thun. Un’imponente ed elegante edificio di design nel cuore della località a pochi passi dal fiume Passirio, un cubo di vetro e metallo che ospita un grande centro benessere, e un parco termale formato da 25 piscine interne ed esterne, unico in Europa. Una straordinaria opportunità di godersi attimi di relax in un’oasi di quiete e benessere, per i residenti che possono farsi una nuotata, una sauna, o un massaggio anche solo nella pausa pranzo, ma anche per chi viene appositamente a Merano che può sostare una giornata o più, coccolato dai numerosi servizi delle Terme di Merano, aperte 365 giorni all’anno. Oltre alle piscine interne ed esterne, che come detto si estendono anche nel parco circostante, ci sono una zona Spa & Vital, una Medical
The long stays of Empress Sissi in Merano, in 1870 and 1889, which helped to improve the health of the daughter Marie Valerie, confirm to what degree the South Tyrolean town has been considered, since ‘800, as a spa with healthy and mild climate. The long walks of the Empress, surrounded by nature and away from the bustle of the world, come to life in the path of the gardens of Trauttmansdorff castle with "Sissi's Walk", a route that connects the castle to the city on the trail of his beloved queen. Beloved places, also for other celebrities such as Richard Strauss, Franz Kafka, Anna Maria Rilke, who resided in Merano for the exceptional climate quality. A wellness tradition that is also confirmed today, for the 10th anniversary of the new facilities of the Terme di Merano; it was 2005 when the province committed for a major urban project, with the construction of a new spa, involving the Milanese architect Matteo Thun. An imposing and elegant design in the heart of town, just a short walk from the river Passirio, a glass and metal cube housing a large health club and a spa park consisting of 25 indoor and outdoor pools, unique in Europe. It provides a unique opportunity to enjoy moments of relaxation in a peace and wellness oasis. Residents can have a swim, a sauna or a massage even during lunch break, but also visitors who can stay a day or more can be pampered by the many facilities offered by the Terme di Merano, which are open 365 days a year. In addition to indoor and outdoor pools, which extend into the surrounding park, there are a Vitality Spa, a Medical Spa,
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L'ISOLA CHE NON C'È
a fitness center, a bistro, a hairdresser, a shop, and a free children’s playground with surveillance. A truly complete immersion into the much desired psycho-physical ideal condition: baths, relaxation, nutrition, treatments, wellness applications with natural products from South Tyrol, natural mineral water from the Monte San Vigilio rich in radon gas. This last has been used since the '60s, and is now in use in the individual thermal baths and inhalations. There is also, of course, the well-equipped large fitness area, as well as weight loss program "To live more lightly." Water is recognized for sedative and pain-relieving effects on the central nervous system and on the peripheral system, and is suited for the treatment of osteoarthritis and many osteo-artro-muscular disorders; it is also peripheral vasodilating and hypotensive; in addition, it is recommended for the treatment of the respiratory tract and of allergies. A 360 degree body care, in a youthful ambiance, but where families can also enjoy baths in pools with different temperatures and in a wide selection of hydromassages. You can gradually discover all the services of the immense establishment by choosing custom packages, among which are baths with goat’s milk, with aromatic apple oil, stem cells or foam soap made with South Tyrolean fruit, anti-aging and grapes treatments, steam massages with alpine aromatic herbs, grapeseed, or apple flesh at your choice, facial treatments based on oxygen and ozone and body wrap with Charismon, which is an oil extracted from the yolk and effective against skin aging.
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Spa, un Fitness Center, un bistrò, un parrucchiere, uno shop, uno spazio bimbi con sorveglianza gratuito. Un’esperienza davvero completa nella quale immergersi per il tanto desiderato stato psico-fisico ideale: i bagni, il relax, l’alimentazione, i trattamenti, le applicazioni benessere con prodotti altoatesini a base naturale, e l’acqua oligominerale di Monte San Vigilio ricca di gas radon, utilizzata fin dagli anni ’60, e oggi impiegata nei bagni termali singoli, nelle inalazioni, oltre naturalmente all’attrezzata e ampia sala fitness e al programma di dimagrimento “Vivere con più leggerezza”. Un’acqua che si distingue per un’azione sedativa e analgesica sia sul sistema nervoso centrale che su quello periferico, ed è indicata nel trattamento dell’osteoartrosi e molte patologie dell’apparato osteoartro-muscolare; con azione vasodilatatrice periferica e ipotensiva; ed è anche consigliata per il trattamento delle vie respiratorie e delle allergie. Insomma la cura del proprio corpo a tutto tondo, in un’ambiente giovane, ma anche per famiglie dove tra bagni in piscine con diverse temperature e idromassaggi declinati nelle più ampie modalità, si possono scoprire via via tutti i servizi dell’immensa struttura benessere, scegliendo pacchetti personalizzati, bagni con siero di latte di capra, a base di mela, con cellule staminali o schiuma di sapone al frutto altoatesino, trattamenti anti-aging, oltre a quelli con l’uva, il massaggio con timbri al vapore a base di erbe aromatiche alpine, vinacce o polpa di mela a scelta, il trattamento viso a base di ossigeno e ozono e l’impacco corpo al Charismon, un olio estratto dal tuorlo efficace contro l’invecn chiamento della pelle.
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La logica vi porterà da A a B. L’immaginazione vi porterà dappertutto. Albert Einstein
Fidati di quella vocina nella tua testa che dice “Forse sarebbe più interessante se …”. E allora fallo. Duane Michals
Nessun grande artista vede mai le cose come realmente sono. Se lo facesse, cesserebbe di essere un artista. Oscar Wilde
C’è un’Isola-che-non-c’è per ogni bambino, e sono tutte differenti. Sir James Matthew Barrie
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MEDIOLANUM
edit by Matteo Tornielli
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Ennio Doris, il mondo Mediolanum Abbiamo avuto la possibilità di fare una chiacchierata con il Presidente Ennio Doris, cercando, come nel nostro stile, di far emergere la persona e lo spirito che lo ha mosso portandolo alla creazione di quella che è oggi la banca più solida nel panorama bancario italiano. Conoscendo un po’ la realtà di Banca Mediolanum, salta agli occhi la differenza con i competitor, l’attenzione al cliente e la particolarità del servizio. Da dove nasce questo stile Mediolanum? Prima di dar vita a Banca Mediolanum, ho fatto il promotore e prima ancora ho fatto l’impiegato in banca, allo sportello. Stiamo parlando degli anni ’60, il contatto con le persone era quotidiano e questo ovviamente ha contribuito a stimolare la mia sensibilità. Molti dei clienti di quel tempo erano commercianti di bestiame che partivano alle 4 del mattino e rientravano alle 5 o 6 del pomeriggio dal mercato e non avrebbero avuto il tempo di venire in banca. La sera, prima di uscire, chiamavo tutti i clienti per capire le loro necessità (assegni circolari, versamenti) e con la bicicletta andavo da loro. Già allora offrivo un servizio personalizzato per risolvere al meglio le loro esigenze. Oggi permane lo stesso modello, cambiano le dimensioni dell’attività. Durante gli anni della formazione ricevuta lavorando come promotore, eravamo chiamati a comportarci come “medici del risparmio”, ma per poterlo fare era necessario cambiare completamente il modo di operare. Io volevo essere utile alle persone, perché sapevo di poter contribuire a gestire i loro affari. Mi riconoscevo nella definizione di “medico”, ma per me significava avere a disposizione tutte le medicine, poter fornire cioè tutti i servizi: bancari, assicurativi e finanziari. Solo in questo modo potevo sedermi di fronte al cliente, esaminare il suo problema e fornire la soluzione più adatta alle sue esigenze: si trattava di un’innovazione incredibile per l’epoca ma anche di una sfida molto impegnativa. E per realizzarla dovetti attendere il 1981, quando ebbi la for-
We had the chance to talk with the president Ennio Doris, trying as always to make arising his personality and spirit that have brought him to the creation of the most grounded bank in the Italian financial overview. Just getting know a few about Mediolanum Bank’s reality, what leaps out is the difference with competitors about the client care and the distinctive trait of the service. Where does this Mediolanum style come from? Before creating Mediolanum Bank I used to be a promotor and than an employee in a bank, at the desk. I’m referring to the 60’s, the contact with people was a daily fact and this helped to stimulate my sensibility. Most of those client were livestock merchants who left at 4 AM and came back at 5/6 PM from the market, so they didn't have time to go to the bank. The night before going out, I used to call every client trying to understand their needs(bank drafts,deposits) and I went to the by bike. Since then I started offering a personalized service to better solve their necessity. Today there is still the same model while the dimension of the activity has changed. During my formation years working as a promoter, we were thought to behave as “saving doctors”, but for realizing that it was compulsory to change the working method. I wanted to be useful to people because I knew I could contribute in managing their bargains. I recognized myself as a “doctor”, but to me it meant to have the all drug arrangement , or better give all the services: banking, insurance and financial. Only this way I could sit in front of the client, analyze his problem and give the most suitable solution to his necessity: it was a very incredible development for that time and a demanding challenge too. But for its concrete realization I had to wait till
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MEDIOLANUM
1981, when I got the fortune to meet Silvio Berlusconi, that helped me to create this new network with complete competences. First the services were external, then little by little we started to create them internally to offer the client the best solution. In 1997 raised Banca Mediolanum, one of the strongest bank of the Italian background. Is it still possible banking in a moral way? Why others don’t? It’s not just possible, it will become essential. It’s a matter of colture. Since having worked in a banck, it seemed suddenly crystal clear that the relationship between bank- the institution- and client wasn't one of equal kind. Just think that clients came into the bank with their hats in hands and talking with the director was extremely complicated. To the reverential relationship between client and bank, we have to add a consideration about the distributive structure of Italy, that was built in such a way for not creating to much competition between the different banks. Than, after the collapse of some banks in the ‘30s, the opening of a new branch was stretched out. How could they serve the client better considering the few available windows? But then the international background changed and Europe had decided to free the frontier and the conquer of lands started, lead by Banca D’Italia. During 1997 I went to the USA where I noticed the first stock trading operations online. When I came back I had the doubt about the filial’s future and I suddenly thought that they would have ended as call boxes after mobiles coming. And it’s on this base that, still in 1997, I founded Banca Mediolanum: a technological bank but internally human relationship is an essential element, a bank without branches be-
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tuna di incontrare Silvio Berlusconi, che mi aiutò a creare questa nuova rete con competenze complete. Inizialmente i servizi erano esterni all’azienda, poi, piano piano, abbiamo iniziato a crearli internamente in modo da poter offrire al cliente la migliore soluzione. Nel 1997 nacque Banca Mediolanum, oggi una delle banche più solide del panorama italiano. E’ ancora possibile fare banca in modo etico? Perché gli altri non lo fanno? Non solo è possibile ma diventerà indispensabile. E’ una questione di cultura. Avendo lavorato in banca, mi era subito apparso chiaro che il rapporto tra la banca- l’istituzione- e cliente non era mai stato un rapporto tra eguali. Si pensi che il cliente entrava in banca con il cappello in mano e parlare con il direttore era difficilissimo. Al rapporto reverenziale tra cliente e banca va aggiunta una considerazione sulla struttura distributiva dell’Italia, costituita in modo tale che tra le diverse banche non ci potesse essere troppa concorrenza. Infine, dopo il fallimento di alcune banche negli anni ’30, l’apertura di ogni nuova filiale era centellinata. Come potevamo servire il cliente al meglio considerando i pochi sportelli disponibili? Poi il panorama internazionale è cambiato, l’Europa ha deciso di aprire le frontiere ed è cominciata la “conquista” dei territori, guidata da Banca d’Italia. Nel 1997 feci un viaggio negli Stati Uniti dove vidi le prime operazioni di trading online in Borsa. Al mio ritorno si generò in me il dubbio sul futuro delle filiali di banca e subito pensai che avrebbero seguito lo stesso destino delle cabine telefoniche dopo l’avvento dei cellulari. E’ su questa base che, sempre nel 1997, ho fondato Banca Mediolanum: una banca tecnologica ma all’interno della quale il contatto umano è un elemento imprescindibile, una banca senza filiali perché nel tempo non sarebbero più servite. La tecnologia ci avrebbe permesso, anche, di mantenere costi ridotti ma senza rinunciare al rapporto personale con i
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clienti, elemento centrale nella nostra filosofia. La mia idea era chiara e semplice: andare noi stessi dal cliente e tenere la banca sempre aperta, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Le altre banche tradizionali, a livello strutturale, hanno dovuto iniziare a confrontarsi con problemi colossali di costi. Le loro difficoltà odierne non si riferiscono alle erogazioni “etiche” a favore dei clienti, ma si tratta piuttosto della sopravvivenza della banca stessa. Le aziende che non capiscono questo scenario sono destinate a morire. Esiste una previsione fatta dal presidente del BBVA secondo cui entro 2 decadi rispetto alle attuali 20 mila banche analogiche nel mondo ne sopravvivranno solo alcune dozzine digitali. Le barriere di ogni Paese per difendere le proprie banche crolleranno nel giro di poco tempo perché con l’avanzare della la tecnologia diminuirà sempre più la percentuale di clienti che si recheranno in banca, con il risultato che per aprire la filiale di banca straniera in Italia basterà semplicemente avere un’applicazione. A ciò si aggiunge anche un’altra tipologia di costi: le banche dovranno investire costantemente in tecnologia per riuscire a rimanere sempre al passo con i tempi e quindi non perdere i clienti che diventano sempre più esigenti. Sarà necessaria una rivoluzione oltre che culturale anche tecnologica al cui centro si trova il cliente. L’esempio della vostra sede padovana insegna come sia possibile contribuire alla rivalutazione di un’intera area urbana. Questo non è un passaggio dovuto, perché lo fate? Quando si parla di attenzione al cliente, non si deve guardare solo alla persona, ma anche all’ambiente in cui vive: non si può decontestualizzare il cliente dalla realtà che lo circonda. E’ la nostra filosofia: prendersi cura del cliente a tutto tondo. Nel caso di Padova, che è la mia città, quando mi hanno proposto di contribuire alla rivalutazione della zona ho aderito entusiasticamente, convinto che ne avrebbe beneficiato la città e, di conseguenza, anche noi.
cause they won’t be needed anymore. Technology would permitted us to keep low costs as well without renouncing to the personal relation with clients, that is the central point of our philosophy. My idea was crystal clear: we had to go to the client and keep the bank open 24/7. The other traditional banks, on the specious level, had to deal with colossal problems of costs. Their today difficulties are not referred to the ethical distribution to client, but rather to the very bank survival. Companies that don't understand this scenery are destined to die. There a projection made by BBVA’s president by which in 2 decades in the world will have been survived just some dozen of digital banks compared to the 20k existing now. The boundaries of every Country to defend their banks will collapse in a short time because with the technological development the percentage of client who physically go the the bank will drop more and more, with the conclusion that opening a foreign branch in Italy we will just need an application. To this fact is added also an other type of costs: banks shall constantly invest in technology to keep the pace with development and not lose clients that will become more and more demanding. The example of your headquarter in Padua teaches how it is possible to contribute in the revaluation of an entire urban area. This is not a owed transition, so why do you do it? When we talk about the attention to client, we don’t consider only the person but also the environment he lives in: you cannot take the client out of his surrounding reality. It’s our philosophy: taking care of the client in every aspects. About Padova, that is my city, when they offered to me to contribute in the revaluation of the area I enthusiastically agreed, because I was sure both the city and us would have taken advantages.
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MEDIOLANUM
Banca Mediolanum and art. Can the bank be a new patron and make business at the same time? I’ll answer with an example: Della Valle has decided to restructure the Colosseum, the most important monument worldwide. Through this investment Tod’s, that is a clothing and footwear company, will gain a return in terms of image and business higher than a simple promotional campaign where the qualities of its products are brought out. In Padua case we made a choice. Through art we turned a rough area of the city into a place where citizens can go walking and artist can get themselves known. With other cities we made different choices, but anyway, if you look at the client in a physical way and you expand your sight, making business is possibile. Why is it so difficult in Italy to finance original ideas? For a bank it’s not easy to evaluate ideas, its necessary to set the proper business aside and look only at the whole project. For that reason, in the USA, they have created funds that invest in ideas, start-ups and that work along with bank, which main task is to finance companies which in turn feed real economy. Following this direction in 2014 Banca Mediolanum decided to start a new venture designed to the growing, innovation and the support of United Ventures, in other words a Venture Capital fund the invests in new Italian technological companies. Livein in its small way tries to present Italian style promoting it in the world. What is style for Ennio Doris and how do you live it? Italian style is part of our culture, our history and it’s not a coincidence that our nation possesses the 50% of global artistic heritage. The geographical and climatic position, historical vents have contributed to evolve in Italians this strong attention and to stimulate our creativity. Made in italy has a huge value it’s the fifth most important brand in the world. Even if we don't have oil but we have an gigantic heritage, we just need to learn how to better take advantages of it.
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Banca Mediolanum e l’arte. La banca può essere un nuovo mecenate e, allo stesso tempo, fare business? Le rispondo con un esempio: Della Valle ha scelto di ristrutturare il Colosseo, il monumento più importante al mondo. Attraverso questo investimento Tod’s, azienda che produce abbigliamento e calzature, otterrà un ritorno di immagine, e quindi di business, molto maggiore rispetto ad una semplice pubblicità in cui esalta le proprietà i suoi prodotti. Nel caso di Padova, noi abbiamo fatto una scelta. Attraverso l’arte abbiamo trasformato una zona degradata della città in un luogo dove i cittadini possono tornare a passeggiare e gli artisti possono farsi conoscere. Con altre città si sono fatte altre scelte, ma in ogni caso se si guarda al cliente in senso fisico, ma se si amplia lo sguardo si può fare business. Perché in Italia è cosi difficile finanziare le idee innovative? Per una banca valutare le idee non è facile, bisogna accantonare il business in senso stretto e guardare solo al progetto tout court. Per questo motivo, negli Usa, sono nati dei fondi che investono in idee, nelle start up, e che si affiancano alle banche il cui principale compito è quello di finanziare le imprese che a loro volta alimentano l’economia reale. Seguendo questa direzione, nel 2014 Banca Mediolanum ha infatti deciso di intraprendere una nuova iniziativa per la crescita e l'innovazione e di sostenere United Ventures, fondo di Venture Capital che investe in imprese innovative tecnologiche italiane. Livein, nel suo piccolo, cerca di presentare lo stile italiano promuovendolo nel mondo. Che cos’è lo stile per Ennio Doris e come lo vive? Lo stile italiano è la nostra cultura, la nostra storia, non è un caso che il nostro Paese detiene il 50% del patrimonio artistico mondiale. La collocazione geografica, climatica e gli eventi storici hanno contribuito a sviluppare in noi italiani questa forte attenzione e a stimolare la nostra creatività. Il Made in Italy ha un valore enorme, è il 5° marchio nel mondo per importanza. Non avremo il petrolio ma abbiamo un enorme patrin monio, dobbiamo solo imparare a sfruttarlo meglio.
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Paolo Sciumè Why did a prestigious and estimated studio as yours, storically settled in Milan, think of Padua, a more provincial place, to open its new office? It’s all about circumstances, just circumstances. We choose a new opening on the basis of history and meetings, and Padua, actually Veneto, seemed to us a possibility to intercept operations for companies that, in this particular moment, are not only surviving the economical crisis but also extraordinarily renewing. Especially considering that nowadays the problem that affects every company is the one of equity, or rather starting opening to the possibility of increasing own capital or finding somebody who invests in other’s enterprises with the aim of eventually evolve in ruled marketplaces. Today we have here a service company and a small “boutique” of legal and commercial kind. The service company is highly important: in fact within it they offer high quality services in the outsourcing field to companies (management control, administration, job agreement) and even in the field of employment law. Therefore Padua seems very interesting, especially form the point of view of the clients that demand a high quality service and thanks to our system (we cover both Milan and Rome) and proficiency we are coming out to intercept it.’’ Considering what you have just said, how do you see Italian enterprise today? Actually Italy is a Country that shouldn't be judged as a whole; in actual fact if we separate North and South of Italy we will see different indicators; not only the negative ones, because it is crystal clear that South PIL buries North one. However if we get a look on the last statistics there is a very strong increment of companies raised in the South of Italy( in 2016 the greatest increment was in Piemonte, Sicilia and Puglia). This is an interesting point because it is evident how young people, despite the soaring unemployment, are building new structures-particularly in the South- for the tourism, where they elaborate methods, even risking their own money, and create new businesses. But I am not an optimist just for one simple fact: when in a report made by “Sole24Ore” based on companies of excellence (small/medium sized), to the question about the more serious obstacle they have come across at the company raising moment they answered: government bureaucracy. This fact indicates a government
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Come mai uno studio prestigioso e quotato come il vostro, storicamente ubicato su Milano, ha pensato proprio a Padova un luogo più provinciale per aprire la sua nuova sede? Le circostanze, solo le circostanze. Noi scegliamo una nuova apertura in base alla storia e agli incontri che facciamo e ci è parso che Padova, anzi il Veneto, rappresentasse la possibilità di intercettare operazioni per imprese che, in questo momento storico, stanno non solo sopravvivendo alla crisi, ma rinnovandosi in modo eccezionale. Soprattutto tenendo conto che oggi il problema di tutte le imprese è quello dell’equity cioè quello di cominciare ad aprirsi alla possibilità di incrementare il proprio capitale o di trovare anche qualcuno che investa nelle altrui attività anche ai fini di eventuali evoluzioni nella presenza sui mercati regolamentati. Qui abbiamo oggi una società di servizi e una piccola “boutique” di parte legale e commercialistica. La società di servizi è molto importante: infatti con essa vengono offerti servizi di alta qualità nell’outsourcing alle imprese (controllo di gestione, amministrazione, contratti di lavoro) e anche per la parte di diritto del lavoro. E quindi Padova, risulta molto interessante soprattutto dal punto di vista dei clienti che esigono un servizio di qualità e che grazie anche alla nostra struttura (siamo sia su Milano sia su Roma) e competenza stiamo riuscendo ad intercettare. Considerando quello che ha appena detto, come vede il mondo dell’imprenditoria italiana oggi? L’Italia è un paese che non dovrebbe essere giudicato nel suo insieme; in realtà nord e sud se frazionati danno degli indici diversi; non solo in negativo perché è chiaro che il PIL del sud affossa quello del nord. Però se uno guarda le ultime statistiche l’incremento delle imprese che sono nate al sud è molto forte (nel 2016 l’incremento delle imprese maggiore c’è stato nel Piemonte e in Sicilia e Puglia). Questo è interessante, perché si vede come i giovani, nonostante la disoccupazione altissima, stiano generando nuove strutture – specie al sud – per il turismo in cui elaborano procedure, rischiando anche soldi propri, e costruendo piccole imprese. Non sono però ottimista per una semplice questione: quando, ad un inchiesta fatta dal sole24ore sulle imprese di eccellenza (piccole /medie), alla domanda quale fosse l’ostacolo più grande incontrato al momento della nascita dell’impresa la risposta è stata: la burocrazia dello Stato. Questo denota una modalità di essere dello Stato e delle sue strutture
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edit by Matteo Tornielli
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n't have the same meaning as it used to.
tese solo ad una autoconservazione tale per cui la parola servizio, alle persone ed alle loro opere, si perde nel tempo assumendo un significato diverso: vivi e lavori per concessione dello Stato e della sua Amministrazione. Il termine concessione ha significato giuridico e civile. Questo è deleterio perché non si vive di concessione, si vive per diritto innato nella persona e il problema degli imprenditori è portare fino in fondo il proprio diritto a “fare” opera e impresa. Ma questo diritto non è solo confinato nell’area del “privato”. Esso va nell’area pubblica. L’imprenditore e l’operatore esterno devono sapere che l’area “pubblica” (si pensi al nuovo welfare che sostituisce il fallimento dello Stato assistenziale) è un’area che appartiene ai cittadini, alle loro organizzazioni, alle loro opere. Le parole pubblico, privato, statale, devono ora essere ben distinte e ciò anche in termini di evoluzione di pensiero perché la coincidenza tra pubblico e statale non è più vera e non ha più lo stesso significato di un tempo.
A micro company what kind of partner do they find in your studio?
Una piccola azienda che partner trova nel vostro studio?
You can find two types of them: on services level you find outsourc-
Ne trova 2: A livello di servizi trova offerte di outsourcing che noi proponiamo anche a imprese medie nei settori della gestione della loro “vita” fisiologica e normale. L’outsourcing diventerà la modalità con cui il partner garantisce che anche le imprese piccole e medie possono permettersi, a costi accettabili, la stessa qualità che hanno in termini gestionali imprese più rilevanti. In particolare, un’assistenza molto robusta e richiesta negli aspetti lavoristici e quindi tutta la relativa gestione sia nella fisiologia dei rapporti di lavoro ma anche nella patologia sia personale che di gruppo (mobilità e tutte quelle esperienze di gestione dei contratti di lavoro che si vogliono e possono porre in essere) perché la flessibilità è il modo con cui l’impresa deve flettersi in rapporto all’evoluzione che la situazione di ogni momento presenta. In secondo luogo, a livello legale e di servizi commercialistici trova lo sviluppo sotto il profilo contrattuale e l’assistenza dal punto di vista finanziaria e negli assetti del rapporto col sistema bancario e finanziario. Il Veneto è interessante, perché il Veneto ha una cultura tradizional-
and its structures way of acting that only tend towards to such an auto-conservation, so that the word “service” is losing its actual meaning to people and their activities while turning into another different one: you live and work because of Government concession and its Administration. The term “concession” owns a legal and civil meaning. That is deleterious, because you don't live because of somebodies concession, but because living is a natural and personal right. The big problem of entrepreneurs is to hold their right of “doing” work and business till the end. But this right is not only enclosed in the “private” zone. It occupies the “public” zone as well (just think about the welfare that substitutes the entitlement state failure) it is an area that belongs to citizens, to their associations and works. The word “public”, “private” and “state” now need to be clearly distinguished, also for what concerns thought improvement, because the equivalence between public and state is not valid anymore and does-
ing offers, that we also propose to medium companies involved in management branch of their physiological and normal “life”. Outsourcing is becoming the way by which partner guarantee that even small and medium companies can afford, with adequate costs, the same management quality owned by more relevant companies. Particularly it is required a strong support and a demand of producing aspects, therefore the entire related management both based on the physiology of working relationships and the personal and group pathology(mobility and all those management experiences of working agreement that may be agreed and established); that is because flexibility is the way the company must reflect concerning every evolution of the situation in time. Second of all, on the legal and commercial service level you discover its advancement under a contractual aspect and assistance for financial issues and related to the banking and financial systems.
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mente capace di fare impresa. C’è un equivoco se si pensa che la globalizzazione significhi in sé un evento culturale; la globalizzazione è l’estensione dell’orizzonte, ma la cultura dell’impresa ha le sue radici qui, quindi il problema vero è di aprire la cultura della capacità di fare impresa ad un orizzonte diverso e ampio quanto il mondo. Il nesso tra la cultura locale e l’orizzonte è la cosiddetta era digitale che stiamo vivendo in questo momento, cioè tutto quello che si può fare con lo sviluppo tecnologico e che caratterizza il sistema dei rapporti. Delle imprese Venete che io conosco, moltissime di quelle che sono sopravvissute alla crisi, sono imprese che magari 8 anni fa avevano l’80% di presenza nel mercato domestico e il 20% all’estero, ma che oggi lavorano con percentuali inverse; quindi è questo che deve cambiare e che sta cambiando. Il vostro studio è molto attivo anche in ambito No Profit… Più che attivo siamo leader in Italia nel settore, abbiamo una fondazione PNP ed un sito che è l’unico sito legale che si chiama noprofitonline su cui stiamo addirittura investendo. In questo settore c’è un’evoluzione molto forte visto che lo stato per carenza di soldi si ritira, il No Profit sta avendo un’espansione fortissima.
Veneto is interesting because it owns a real knowledge about how to do business. There is a misinterpretation if we think that globalization means cultural change; globalization is the extension of horizon, but business culture has its roots here: so the real issue is to open the culture to the capability of doing business on a different horizon as wide as the world is. The connection between local culture and this horizon is the so called “digital age” that we all are living and that portrays the system of relationships. Within the Venetian companies I know, many of them, that have survived the crisis, 8 years ago owned 80% of their participation in domestic market, while 20% abroad: but know they deal with opposite percentages; so this is what has to change and that is actually changing. Your studio is highly dynamic in No Profit range as well... We are more than dynamic, we are leader in Italian sector: we own a PNP foundation and a site, that is the only legal site existing called noprofitonline and we are even investing on it. There is a very strong evolvement in this sector because the government backs down for money lack. No profit is having a very wide expansion.
Cosa vuol dire poter operare attorniati da opere d’arte ?
What does it mean to act being surrounded by works of art?
Dal punto di vista espressamente legale il commercio dei quadri chiede dei meccanismi di trattativa legale perché il commercio di alto valore, di cui recentemente abbiamo trattato, richiede una lettera di intenti da parte dell’acquirente e molti altri passaggi che richiedono il nostro intervento professionale. L’altro aspetto invece, che si rispecchia nel mio temperamento e spero anche in quello dei miei collaboratori, è che l’arte è un esempio di bellezza e dato che bellezza e verità si fondono in modo eccezionale, l’attenzione all’arte è particolare ed aiuta a lavorare. Credo che sia importante anche avere il gusto della bellezza e questo Banca Mediolanum, che ha recentemente inaugurato una delle sue sedi padovane, e il presidente Ennio Doris l’hanno ben presente perché senza ciò, senza questo gusto, forse questo istituto non sarebbe nato. n
From the very legal point of view painting trade requires some mechanisms of legal negotiation. That is because the trade of highpriced goods, which we have recently dealt with, requires an aim letter written by the buyer and many other steps that demands our professional action. The other aspect instead, that reflects my disposition and my partner‘s too I wish , is that art is an example of beauty: and given that beauty and truth blend in an extraordinary way, the attention to art is particular and it helps working. I assume that is important to have also taste for beauty and Banca Mediolaum, that has recently inaugurated one of its offices in Padua, and its president Ennio Doris know it very well: because maybe, without it, without that taste, this institute would have never been born.
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In 1997 Dante Oscar Benini founded “Dante O. Benini & Partners Architects” which he gilded as Leader Partner and Chairman with Luca Gonzo, Senior Partner and Managing dIRECTOR. With its offices in Milan, London, Istanbul and a 60 people staff, the studio is active with its different departments in the field of architectonic design, urban development planning, interior design, design and nautical design. Right here projects of entire areas and big groups’ headquarters, industrial laboratories and commercial spaces, up to exclusive clubs, private houses, yachts and design masterpieces raise and they are addressed to the whole planet. Each project is conceived on the basis of technical, economical and environmental sustainability and it introduces a type of quality architecture where the fundamentals are the detail attention and care.The studio obtained many prices and notices(within the Vergilius d’Oro 2007, the InArch2009and the Menzione d’Onore Medaglia d’Oro all-Architettura Italiana 2009), it has accomplished various victories and ranking in international contests, it organizes seminaries and conferences both in Italy and abroad. There are many publications dedicated to the studio; among others bruno Zevi, Cesare De Seta, Cesare Casati, Alda Francesca Marcianò , Renato Pedio, Roberto Guiducci, Giampiero Bosoni, Maurizio Vitta and Luigi presistenza Puglisi have written about it. We met Dante Benini in his studio.How do you see.
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edit by Matteo Tornielli
Nel 1997 Dante Oscar Benini ha fondato la Dante O. Benini & Partners Architects che guida come Leader Partner e Chairman insieme a Luca Gonzo, Senior Partner e Managing Director. Con uffici a Milano, Londra, Istanbul e uno staff di circa 60 persone, lo studio è attivo con i suoi diversi dipartimenti nel campo della progettazione architettonica, pianificazione urbana, architettura d'interni, design e design nautico. Qui nascono progetti di interi quartieri urbani e sedi di grandi gruppi, laboratori industriali e spazi commerciali, fino a club esclusivi, case private, yacht e pezzi di design, destinati a tutto il mondo. Ogni progetto viene concepito sulle basi di sostenibilità tecnica, economica e ambientale e propone un'architettura di qualità dove l'attenzione e la cura del dettaglio è il principio fondamentale. Lo studio ha ricevuto numerosi premi e menzioni (tra i quali il Vergilius d’Oro 2007, l’InArch 2009 e Menzione d’Onore Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2009), conseguito vittorie e classificazioni in concorsi internazionali e organizza seminari e conferenze in Italia e all'estero. Numerose sono le pubblicazioni dedicate allo studio; ne hanno scritto, tra gli altri, Bruno Zevi, Cesare De Seta, Cesare Casati, Ada Francesca Marcianò, Renato Pedio, Roberto Guiducci, Giampiero Bosoni, Maurizio Vitta, Luigi Prestinenza Puglisi. Abbiamo incontrato Dante Benini nel suo studio.
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Dante O.Benini & Partners Architects Come vede Lei oggi l’architettura in Italia e nel mondo?
Architecture in Italy and in the World today?
Sia l’architettura che il design nel mondo sono in questo momento in uno sviluppo spaventoso. Ci sono due categorie di approccio con l’architettura e con il design: quello “ignorante”, che produce della mediocre edilizia e il risultato sono bruttissime città costruite male e vissute male per gente molto arrabbiata; il secondo approccio è fatto da “teste” e genera un prodotto studiato, analizzato e voluto, assolutamente allo stesso costo. Grazie a Dio ci sono delle persone illuminate che sanno trasformare il bello in benessere e immediatamente le città diventano diverse. Purtroppo sono nuclei sporadici, iniziative, luoghi dove si campa bene in un disastro globale. Per citare Renzo Piano: “Il futuro del mondo si fa nelle periferie” è una verità nella misura in cui dall’altra parte troviamo i nuovi Gonzaga o i Medici, moderni mecenati che decidono che le periferie debbano essere fatte così per la qualità della vita, ma se c’è lo speculatore o, soprattutto, la persona ignorante questo non accade. La meritocrazia nell’architettura creerebbe degli ottimi architetti, più sei bravo più lavori, meno sei bravo meno lavori, quindi sei più portato a diventare bravo, a specializzarti. L’ambizione dei ragazzi sarebbe quella di fare molta pratica e molta esperienza, ma la parte accademica dovrebbe cambiare: dalle università inglesi possono uscire a 22 anni ingegneri straordinari che a 30 anni sono fenomeni. mentre in Italia a 30 anni ci laureiamo, qualcosa non funziona nell’economia di questa scelta… Auspico e, in qualche misura vedo, una percentuale molto alta di persone che si stanno orientando su una qualità architettonica, che definisca un momento di contemporaneità possibilmente con la qualità della vita proporzionale alle aspettative della gente, con prezzi corretti e sempre più opportunità. L’Italia ha un problema grave, un problema clientelare spaventoso che nasce da una matrice politica radicata, qualsiasi essa sia, ad esempio non è ammissibile la non certezza nell’avere una concessione edilizia nell’arco di 20 anni. Tenga conto che l’Italia ha 150 mila architetti contro i 250 mila di tutta l’Europa, un Paese che sforna 150 mila architetti e non è capace di sfornare una buona architettura, se non in qualche caso sporadico, è un Paese con un problema grave. Il successo degli architetti italiani viene dall’estero, Renzo Piano non è famoso per i lavori in Italia e come mai un architetto come lui non ha almeno 10 opere rappresentative in Italia e le ha invece negli Stati Uniti? Grazie a Dio nel mondo riconoscono che noi italiani abbiamo una base cul-
Both Architecture and design in the world are in this particular moment in a phase of a formidable advancement. There are two different kind of approach to Architecture and Design: the first is “unaware”, that produces a lousy construction industry and the results are terrible cities, badly built and lived for very angry people; the second one is made of “brains” and it creates a studied, analyzed and wanted product at the very same price. Thanks God there are knowledgable people that are able to turn the beauty into wellness and the cities look immediately in a different way. Unfortunately they are sporadic groups, initiatives, places where they carry on in a global disaster. As Renzo Piano said:” The future of the world is built in the outskirts” is a reality as in another part we find the new Gonzaga and medici, modern patrons who decide that the suburbs must have been done in this way for the life quality, but if there is the profiteer or, above all, the “ignorant” this doesn't happen. Meritocracy in architecture would create excellent architects, the better you are the more time you work, the worse you are the less time you work, so you are more intent to do better and to specialize yourself. The ambition of the youth would be to practice a lot and gain experience, but the academic system should change: in British Universities extraordinary engineers graduate at 22 and they are yet phenomenal at 30, whereas in Italy they graduate at 30, there is something wrong in this system… I wish, and in some cases I see, that an high percentage of people are orientating on an architectonic quality that defines a moment of contemporaneity, possibly with a life quality equal to people expectations, right prices and even more opportunities. Italy has a serious problem, a dreadful problem about clients that raises form a political issue, whatever it is. For example it’s not tolerable not to get a building concession for a 20-year period. Consider that Italy owns 150k architect against 250k in the whole Europe, and a Country that forges 150k architects but cannot create a good architecture it’s a Country with a serious problem. Italian architecture success comes form abroad, Renzo Piano is not famous for his works in Italy but why such an architect as he haven't at least 10 symbolic masterpieces in
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Italy, but he owns them in USA? Thanks God all over the world people admit that Italians have a cultural base that can justify the fact of being called, in fact we work for the 90% abroad. Our success in Italy is the reflection of what we have done in the world. I am totally sure that with modesty an architect can plan an everyday item, but i can’t even think that a designer could be an architect. If it was only a matter of taste and anything technical or formative Giorgio Armani would be the greatest architect in the world, that with his class and style is a lifestyle genius. Or just explain me how a designer, that has spent all his life designing a lamp, maybe even a successful one, suddenly project houses etc… with which kind of technic? How can he have the capability of conveying the right material, the right technology …? Simply he can’t. It means that he made a sketch and the others have developed it, and if this means being an architect, therefore we all are. That is the discouragement of this profession. Italy is a salon Nation. It’s a difficult Country: it’s hard to get the concessions, hard to find the right acknowledged entrepreneur, hard to be selected. Just think about Massimilano Fuksas, that has realized the most beautiful fair in the world, was accuse of not having studied how to clean glass upholsteries… are we crazy? He made a blueprint, engineering company didn't say anything but he was blamed… Why I’am staying in Italy? Well, I have 4 sons,I’m 69 and all in all I like my Country, I don’t have animosity, I’m mad, actually “pissed off” but I’m staying, and if I can help I’ll do it. You are famous especially for your overseas works, what do you tell me about the so honored glass buildings? When students ask me which is the material I prefer to use I answer “poop”, in the right place and quantity, for the right use. There’s not a material I favor instead of another one, I just say that Architecture
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turale e di preparazione che giustifica il fatto di essere chiamati, infatti noi come studio lavoriamo al 90% all’estero, il nostro successo in Italia è il rimbalzo di quello che abbiamo fatto nel mondo. Io sono assolutamente convinto che con umiltà un grande architetto possa disegnare una cosa di uso quotidiano, ma rifiuto di pensare che un designer possa essere architetto, se fosse solo un fatto di gusto e non un fatto tecnico e di formazione il più grande architetto del mondo sarebbe Giorgio Armani, che con il suo stile e la sua classe è un genio del costume di vivere. Oppure mi spieghi come un designer, che magari ha disegnato in tutta la sua vita solo una lampada, magari anche di grande successo, all’improvviso possa progettare case ecc … ma con che tecnica? Come può avere la capacità di esprimere il materiale giusto, la tecnologia giusta, ecc? Semplicemente non può. Vuol dire allora che ha fatto uno schizzo che è poi stato sviluppato da altri e se questo è lecito allora siamo tutti architetti. Ecco l’avvilimento di questa professione. L’Italia è un paese da salotto. Un paese difficile: difficile avere le concessioni, difficile trovare il giusto imprenditore colto, difficile essere selezionato, pensi che Massimiliano Fuksas, che ha realizzato la più bella fiera del mondo, è stato accusato di non aver studiato come lavare le coperture di vetro, ma siamo impazziti? Lui ha fatto un disegno, la società d’ingegneria non ha detto nulla e poi viene accusato lui… Come mai resto in Italia? Beh ho 4 figli qui, ho 69 anni e tutto sommato il mio Paese mi piace, non ho animosità, sono arrabbiato anzi “incazzato duro” ma stò qui e se posso dare un contributo provo a darlo. Lei è famoso soprattutto per opere all’estero, cosa mi racconta delle tanto celebrate case in vetro? Quando gli studenti mi chiedono qual è il materiale che preferisco io dico la “cacca”, nel giusto posto, nella giusta quantità, per la giusta applicazione. Non esiste un materiale che mi piace più di un altro, io dico che l’architet-
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tura deve liberare l’oppressione, deve dare un senso di libertà, liberare la mente quindi svegliarsi la mattina e sapere che sorge il sole, girarti e vedere il tramonto…. La tecnologia ormai ci offre la possibilità di avere le trasparenze, Carlo Scarpa mi ha insegnato che lo spazio è l’illusione che se ne dà, quindi perché devi svilire un signore che ha 50 metri quadrati quando puoi dargli l’illusione di vivere in uno spazio di 400. Il vetro, in circostanze dove è possibile il suo utilizzo per una questione di sicurezza, di opportunità, è lo strumento che io prediligo, il che non implica che il mattone o la pietra siano disdicevoli, usati al giusto posto, nella giusta quantità per la giusta applicazione. Credo che il futuro sarà sempre meno alluminio e sempre più vetro, io sono tra coloro i quali stanno cercando di capire come riuscire ad arrivarci il prima possibile.
must free the oppression, it has to give a sense of freedom, release
La casa del Habano di Cuba?
And what about Habano house in Cuba?
Nasce da un incidente di percorso con Andrea Molinari. Lui aveva una forte anzi fortissima presenza con Fidel Castro, fece il Cigaire a Milano, fu un successo planetario, una cosa incredibile, è durato molto poco ma in quel momento ha avuto un successo che faccio fatica a paragonare a qualsiasi altra cosa abbia visto fare in Italia, molto più di Eataly o altre cose che sono nate con una potenza finanziaria enorme. Da li è nata l’idea della casa del habano di Cuba, siamo andati lì a fare i rilievi, fatto il progetto e realizzato il tutto, ma io purtroppo non l’ ho mai vista terminata perché non sono più tornato a Cuba. Abbiamo messo un cappello importante al mondo dei sigari, mondo che io ho vissuto da non fumatore ma con gli abiti sempre impregnati dal profumo dei sigari.
It begins as something that happened with Andrea Molinari. He had a
Come vede il rapporto tra l’architettura e l’arte contemporanea?
How do you see the correlation between architecture and art?
Io sono dell’idea che le due cose siano assolutamente divise, due specializzazioni diverse, l’arte è un fatto emozionale, mentre l’architettura è un fatto sociale, di costume e di modalità di vita. Credo che sia imprescindibile che
My thought is that the two concepts are absolutely separated, two
your mind and so that wake up in the morning knowing that the sun will raise, turn back and see the sunset… By now technology give us the chance of having clearness, Carlo Scarpa has taught me that the space is the illusion we give to it, so why devalue a man that owns 50sq. m when you can give him the illusion of living in a 400sq. m space. Glass, when it’s possible to use it for a matter of safety and opportunity, is the material I prefer. It doesn’t mean that brick and stone are improper, if used in the right place and quantity and for the proper implementation. I think of the a future with less and less aluminum and more and more glass, I am among those that are trying to figure out how to get it as soon as possible.
strong, or better an intense presence with Fidel Castro, he made the Cigaier in Milan and it was a global success, something incredible. It has lasted for a short time but i can barely compare it to any other things I’ve seen in Italy, even more than Eatily and other things born with a huge financial power. From that point raised the idea of the Cuban Habano house, we went there for the evaluation, we made the blueprint and realized the whole process, but unfortunately I’ve never seen the complete version because I’ve never come back to Cuba. We have made an “influential hat” over cigar world, a world that I have experienced as a non smoker.
different kinds of specializations: art is an emotional reality while architecture is a social, costume and lifestyle fact. I think it’s unavoid-
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le due cose convivano. Una casa vuota, seppur bellissima, è un oggetto sterile, l’arte crea uno stato emozionale che la completa. Le due cose insieme sono uno stato straordinario. Come la musica, che è arte pura. Non ci può essere un’ opera musicale senza un grande compositore, un grande arrangiatore, un grande interprete. La somma di queste cose crea un capolavoro che fa scattare l’emozione; rispetto a questo l’architettura è in più un involucro per vivere. Gli architetti vivono facendo vivere gli altri… L’arte che più mi appartiene, è la scultura. Non sono un collezionista, abbellisco la mia architettura solo con opere del mio tempo. A mio parere il più grande scultore contemporaneo è Richard Serra, con le lamiere costruisce un mondo dal quale non ti puoi staccare. L’opera d’architettura non è finita se non c’è l’opera d’arte, perché credo che la somma delle due cose consacri lo spazio dove la gente vive.
able that both subjects can coexist. An empty house, even if it’s beau-
Ora Luca Gonzo, Senior Partner e Managing Director dello studio…
Luca Gonzo, Senior Partner and Managing Director
Come chiesto anche all’architetto Benini, vorrei sapere come vede Lei oggi l’architettura in Italia e nel mondo?
As I previously asked also to Benini, I’d like to know how you see ar-
E’ una domanda vastissima. Quello che percepiamo noi è che l’architetto viene visto come un optional, non necessario, una di quelle professioni che non è una professione, in Italia intendo. All’estero c’è molto più rispetto. Realtà come la Nostra con una struttura di valenza internazionale hanno la possibilità di lavorare all’estero dove le capacità e la professione hanno un valore. Il mestiere dell’architetto è un servizio alle persone per fare delle cose di cui hanno bisogno, in estrema sintesi. In Italia siamo tanti per cui l’architetto si riduce al soggetto utile a darti un consiglio, a dirti che oggetti di arredo prendere e poco altro, non c’è la cultura, anche a livello istituzionale. In Francia, ad esempio, i programmi presidenziali già 20 anni fa hanno portato i grandi architetti francesi a fare delle grandi opere, questo è emblema-tico rispetto all’Italia. Ormai il General Contractor fa tutto dal progetto all’esecuzione, non c’è più il dualismo io progetto, tu costruisci ed io controllo, questo non aiuta certo la qualità del prodotto finale. Fortunatamente ci sono ancora dei clienti sia all’estero che in Italia che ci riconoscono una certa professionalità e ci cercano. Non ultimo, poche settimane fa La Borsa Italiana ci ha chiesto di presentare un progetto di completamento di un loro spazio, dopo la presentazione il cliente ha detto: “… bellissima presentazione per questo abbiamo scelto Voi.” Borsa Italiana è nostro cliente da molto tempo, ma quando debbono fare un progetto chiamano diversi soggetti e fanno una gara, sul mercato ci sono soggetti molto aggressivi con parcelle molto più basse per cui inizialmente ci è stato fatto notare questa differenza ma alla fine del processo la scelta è ricaduta su di Noi proprio per una questione qualitativa. Questo è ancora un valore.
What we perceive is that being an architect is seen as an optional, not
tiful, represents a barren thing, art creates an emotional surface that can complete it. The two things together are an amazing status. It’s like music, that is pure art. It can’t be a work of music without a grate composer, adapter and performed. The sum of these two factors creates a masterpiece that lashes feelings back; if compared to this, architecture looks more like a shell to live in. Architects live by making others live… The form of art that mostly belongs to me is the one of sculpture. I’m not a collector, I beautify my architecture only with contemporary works. In my opinion the best contemporary sculptor is Richard Serra , using the metal sheets he creates a world form which you can’t detach. Architecture is not a finished work if there isn’t the work of art, because I believe that the sum of both acts sanctify the space where people live.
chitecture in both Italy and the world today? necessary, a profession that’s not a real profession, at least in Italy. If compare abroad there is a lot more by far. Situations like Our’s , thanks to the international structure, have the possibility to work abroad, where skills and profession both have a concrete value. Working as an architect means to create a service towards people to do things they need, tautly. In Italy there are many of us so it is reduced just in giving a word of advice, in telling you which design objects buy and a few more, there is no any culture on the institutional level too. In France, for instance, presidential programs have lead great French architects to make amazing works, and that’s emblematic if compared to Italy. Now General Contractor makes everything form the project to the implementation, there is no more the dualism like I plan the blueprint, you build and I supervise, this doesn’t help the final product’s quality at all. Fortunately there are still client abroad and also in Italy that identify our professionally and contact us. Not less important is that few weeks ago Italian Stock Exchange asked us to present a project for completing one of their areas and after the presentation a client said: “what a beautiful presentation, that’s why we choose You.”. Italian Stock Exchange has been our client for a long time, when they need a project they usually call many subjects and they make a competition. There are many aggressive subjects with by far lower professional fees and they got us noticed about this difference first, but at the end of the process they chase us exactly for a matter of quality. This is still a value.
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Expressly what are you realizing for the Italian Stock Exchange?
Nello specifico cosa state realizzando per la Borsa Italiana?
We rearranged for them Palazzo Mezzanotte to make their head-
Per loro abbiamo sistemato Palazzo Mezzanotte per fare la loro sede, abbiamo fatto un restyling del centro congressi ricavando una saletta d’arte di tipo privato, un piccolo gioiellino, neppure 100 metri quadrati, dove loro faranno delle esposizioni mirate di piccole collezioni con eventi dedicati. Una saletta con un total look black mirata all’esposizione di opere d’arte. Inoltre abbiamo ristrutturato tutto il centro congressi ricavando una nuova sala ed altro.
quarter, we made a restyling of the congress center by obtaining a kind of private small art room, a little jewel: not even 100sq. m where they will make some exposition of minor collections with events included. A small room with a total black look aimed to art works’ expositions. We have also renewed the whole congress center obtaining a new room and other stuffs. And what about Vicenza fair? One of the positive thing of the recognizable quality of you work is that we have had many clients that call us for years. Vicenza Fair belongs to those ones, three years ago they called us for a new staging format called “boutique show” and we studied the staging, then the old trade fair center up to the arrangement of offices bringing them to such an international fair leve as Vicenza center is today, with a constant attention tu budget. We have gone to the staging of Boutique Show by figuring out a system of boutiques, then we have arranged the center. These actions have benn deferred in 3 years on the basis of the available budget, and that is recognized, because making a good job with a limited budget it’s not granted. Also making new things is easier than making over what exists yet, the valorization of the heritage, delicate theme, is a complicate matter, also in Vicenza would have been easier to raze the old pavilions and make new ones but that was the budget and after 3 years of work we have succeeded to give the exhibition a completely new image. This bring Vicenza to the same level of important exhibition like Basilea’s, that is the fair which they are trying to compete with.
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E Fiera di Vicenza? Una delle cose positive della riconoscibilità della qualità della professione è di avere dei clienti che ci chiamano negli anni. Fiera di Vicenza è uno di quelli, tre anni fa ci ha selezionato per concepire un nuovo format di allestimento chiamato The boutique show, noi abbiamo studiato gli allestimenti, poi abbiamo iniziato ad armonizzare con un restyling mirato il vecchio quartiere fieristico, fino a sistemare gli uffici portandoli ad un livello di fiera internazionale come è oggi il polo di Vicenza, sempre con una grande attenzione al budget. Siamo passati dall’allestimento del boutique show inventandoci dei sistemi modulari di esposizione, inventati apposta per creare un sistema di boutique, poi abbiamo messo a posto in modo quasi sartoriale con micro interventi di una visione unica il quartiere fieristico. Sono stati interventi dilazionati in tre anni in base al budget a disposizione, questo è uno dei valori che ci viene riconosciuto cioè la capacità di far bene con dei budget limitati, che non è una cosa così scontata. Fare il nuovo è più facile che rivalutare l’esistente, la valorizzazione del patrimonio, tema sensibile, è una cosa complessa, anche a Vicenza sarebbe stato più semplice radere al suolo i padiglioni vecchi e rifarli nuovi ma il budget era limitato e l’esigenza comunque impellente, ora dopo tre anni di lavoro siamo riusciti a dare alla fiera un’immagine completamente nuova e di caratura internazionale adeguata al loro business.
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Chiedo anche a Lei il rapporto tra architettura ed arte contemporanea…
I ask you too the relationship between architecture and art…
L’architettura è una delle arti, inoltre un’ architettura fine a se stessa non esiste, deve vivere attraverso gli utenti, vivere attraverso gli allestimenti che gli utenti fanno, noi abbiamo fatto degli edifici che hanno sposato delle opere d’arte, un esempio per tutti… il grattacielo di Istambul. Nato come quartier generale di un’azienda farmaceutica, realizzato 10 anni fa, efficienza degli spazi open space e quant’altro serva per far funzionare un’azienda di 3000 dipendenti. Il Presidente Nezih Barut , che è un illuminato, è un appassionato collezionista d’arte ed ha deciso di collocare all’interno del grattacielo le proprie opere, nei corridoi, negli uffici, nella caffetteria, etc. per condividerle con chi lavora li. L’edificio e’ diventato un museo, è visitatissimo, lui ha messo le opere dove la gente lavora, l’architettura ha ospitato delle opere d’arte facendole proprie, si è creato un percorso, chi lavora li ne gode, il posto di lavoro è più confortevole perché c’è l’arte. Non sono nate insieme ma le due cose sono fatte naturalmente per stare insieme. Il contributo di una all’altra è sempre possibile. A volte invece nascono assieme, l’esempio più eclatante sono i grattacieli che abbiamo realizzato a Mosca, 5 mostri di edilizia tipica degli anni ’70, palazzoni, una gara con 4 studi internazionali per la costruzione di edilizia popolare con costi bassissimi, l’idea è stata di coinvolgere un’artista e interpretare le facciate, Mario Arlati che usa le facciate come una grande tela usando l’intonaco che è materia di architettura usati dall’artista. Abbiamo assolto una funzione, è architettura? E’ arte? Chi lo sa… è un alchimia magica. Dentro gli interni negli spazi comuni abbiamo portato l’arte, Mario Arlati ha realizzato dei pavimenti di resina colorati (opere d’arte quindi), in questo caso abbiamo assolto le funzioni partendo dall’arte. Le due cose n convivono e si completano diventando spesso imprescindibili.
Architecture is part of arts, in addiction a self-oriented architecture doesn’t exist, it needs to live though users , through settings made by users, we made buildings that have married works of art, an example for everyone… the Istambul’s skyscraper. It was conceived as the headquarter of a pharmaceutical company, realized 10 years ago with open spaces and everything is necessary to make a 3000 employee company work. The president, that is a knowledgable is an art collection loveland he decided to set into the skycraper his works, in the hallways, in the offices, in the cafeteria etc. to share them whit the workers. It’s a museum, it is very visited, he put the pieces of art where people work. And the fact that architecture has hosted works of art it created a path which is enjoyed by who works there: the place of work is more comfortable because there is art. They weren’t born tougher but they are made for living together. It’s always possible that one gives a contribute to the other. Sometimes they born together instead, and the most impressive example is the one of our skyscrapers in Moscow: five monsters of typical 70’s building style, a competitions against 4 international studios for the creation of social buildings with low prices. And the idea was to get an artist involved for figuring out the facades: Mario Arlati that uses facades as a huge canvas using plaster that is actually an architecture material. We have fulfilled an issue…is it architecture? Is it art? Who knows… Inside the common spaces we brought art, Mario Arlati realized resin colored floors, the red tower has the same color theme also inside, and in this case we have realized the functions starting from art. Both things live together and complete each others.
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MEDIOLANUM
Paolo Suriano, consapevolezza dell’essere italiano
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edit by Matteo Tornielli
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Abbiamo incontrato Paolo Suriano, Private Banking Country Manager.
We met Paolo Suriano, Private Banking Country Manager.
Banca Mediolanum ha uno “stile” completamente diverso dalle altre banche. Cosa vuol dire per Lei lavorare in un gruppo come questo?
to other banks, what does it mean working in this kind of group?
Mediolanum Bank has a completely different “stele” if compared
Il fatto di operare con un Gruppo familiare (Doris) che vuole una Banca nei fatti, costruita attorno ai clienti. L'esempio "storico" è Lehman Brother. L'intervento unico e non dovuto, non è stato fatto da Banca Mediolanum, ma personalmente dagli azionisti di maggioranza (Fam. Doris e Fininvest) e questo con tutte le difficoltà operative che vi sono in un Gruppo quotato in Borsa. Ma troppo importanti sono i clienti ed il rapporto con loro. Questo è l'atteggiamento che, su cose più piccole ma non meno importanti hanno i nostri Family e Private Banker con i loro clienti. E' una filosofia imprenditoriale/aziendale.
It means working with a Family group (Doris) that wants actually a
L’attenzione al cliente si traduce anche in rivalutazione di intere aree urbane. Non è un passaggio dovuto, perché lo fate?
The attention to client can be read also as the upgrading of entire
bank built all around clients. The historical example is Lehman Brother. The unique and nonowed intervention, hasn't been made by Mediolanum Bank but personally by majority stakeholders (Doris family and Fininvest) with all the operative difficulties that exist in a group listed in the stock market. But clients are as important as the relationship with them. This is the attitude that our Family and Private banker have with their clients, about smaller but not less important issues. It’s a entrepreneurial/businesslike philosophy.
urban areas. It’s not a must do, why do you do though?
Due sono le riflessioni: La prima. Vi sono dei momenti che il privato che si è sviluppato ed è cresciuto proprio per riconoscere alla collettività ciò che ha avuto, si sostituisce al pubblico. La seconda. Vivere in un ambiente curato, bello, soprattutto se così è divenuto dopo un processo di qualificazione, crea un alone di positività che, a medio lungo termine, si riflette sull'immagine dell'azienda che ha riqualificato il bene di tutti.
There are two considerations: First one: there are some moments
Livein, nel suo piccolo, cerca di promuovere aziende con un grande valore aggiunto. Qual’è il suo rapporto con lo stile italiano ed il made in Italy? E' un rapporto importante. Io credo che l'Italia, il popolo italiano debba essere più consapevole. Parliamo, ad esempio, di un argomento dove, ogni tanto, vi sono varie polemiche. La sanità. Certamente vi sono sperperi, disorganizzazione, ma se facciamo il confronto con potenze mondiali, ad esempio gli USA, Gran Bretagna e altri, la nostra Sanità è un’eccellenza ma non ne siamo consapevoli. Bellissimo è stato il ringraziamento che una cittadina americana ha fatto in un articolo su uno dei più importanti quotidiani nazionali, per come è stata trattata in un ospedale italiano. Ed è rimasta sorpresa anche della estrema eonomicità del servizio sanitario Parliamo delle Banche. Le Banche italiane, pur con tutte le difficoltà che sappiamo, sono quelle che a livello europeo che hanno avuto meno aiuti dallo Stato. Perché Le faccio questi esempi? Perché il “made in italy”, lo stile italiano, molto spesso nell'immaginario è la moda, ora anche il cibo o il vino, ma molti altri sono i settori, pensi alla meccanica di precisione, dove il "made in italy" va maggiormente comunicato al mondo. Personalmente amo il cibo italiano, i formaggi non hanno nulla da invidiare ai blasonati francesi, i franciacorta bresciani tengono benissimo il confronto con gli champagne francesi, vesto abiti italiani e calzo scarpe italiane e cerco di portare la consapevolezza dell'essere italiano con gli amici, colleghi e clienti perché se vuoi che qualcosa addivenga prima di tutto devi averlo nella n tua mente.
Livein tries to promote companies with a strong surplus value. Which
where the private side, that has improved and grown exactly to recognize to the community what it have owned, takes public side’s place. Second one: Living in a well-done and nice space, especially if it became like this after a redevelopment process, creates a positive halo that reflects on the company image that has upgraded everyone’s benefit, for a medium/long period.
kind of relationship exist between Livein, Italian style and made in Italy? It’s a very important connection. I think that Italy and its population need to be more aware. For example, let’s talk about a topic where sometimes there are controversies. Healthcare. There are obviously wastes and disorganization, but if we compare it to world power nations as USA, Great Britain and others, our system is an excellence but we don’t know it. It was fabulous the gratitude expressed by an american citizen in an article published in one of the most important daily, about how she had been cured in an Italian hospital. She was surprised even about the outstanding cheapness of healthcare system. Let’s talk about banks. Italian Banks, although all the difficulties we already know, are the ones that in Europe had less help from Government. Why I’m doing these examples? Because usually “Made in Italy” and Italian lifestyle stays in the fashion field, now it touches also wine and food, but there other many sectors: just think about precision mechanics, where “made in Italy” is the most conveyed all over the world. Personally I love Italian food, cheese do not resent french ones, Franciacorta from Brescia can stand the comparison with French champagnes. I always wear Italian clothes and shoes and I try everyday to bring the awareness of being an Italian with friend, colleagues and clients: because if you want something to happen, first you have to own it in your mind.
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MEDIOLANUM
Banca e Arte The corporate finance transactions, in a continuing context of crisis, are practiced as business management tools "ordinary." The company, understood as a component of family assets, which often does not distinguish the interest and the management of the same, by the interest of the owner family, it needs professionals that manage and protect all your assets. Between the figures and the consolidated roles, it is increasingly the Family Banker function. The indepth personal knowledge that the Private Client has against his client businessman, combined with extensive experience, gained with reference professionals, are the most effective means to identify the actions required to achieve the set objectives. Objectives which are sometimes defined or even changed precisely because of the opportunities that are created by the interactions between entrepreneurs and professionals involved. The Wealth Management becomes not only distinctive but complementary of the customer's investment decisionmaking processes. With these premises context, in 2014 the Bank decided to redevelop Piazzetta Bussolin, creating a unique place where it is concentrated the corporate finance activities of the Institute. The branch of the Bank has since become an artist building which in turn contains inside and outside, a collection of unique art works. The art strongly characterizes the Piazza much to see usher,
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by Stefano Pirrone
Le operazioni di finanza straordinaria, in un perdurante contesto di crisi, sono praticate come strumenti di gestione aziendale “ordinaria”. L’azienda, intesa come una componente degli assets familiari che spesso non distingue l’interesse e la gestione dell’impresa stessa, dall’interesse della famiglia proprietaria, ha bisogno di professionisti che gestiscano e tutelino tutti i beni. Tra le figure e i ruoli consolidati, emerge sempre più la funzione del Family Banker. L’approfondita conoscenza personale che il Private Banker vanta nei confronti del suo cliente Imprenditore, unita alla consolidata esperienza, maturata con i professionisti di riferimento, risultano il mezzo più efficace per identificare le azioni da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi previsti. Obiettivi che talvolta sono definiti o addirittura modificati proprio in ragione delle opportunità che si creano dalle interazioni tra imprenditori e professionisti coinvolti. Il Wealth Management diventa quindi non solo distintivo ma integrativo dei processi decisionali di investimento del cliente. Con queste premesse di contesto, la Banca nel 2014 ha deciso di riqualificare Piazzetta Bussolin, creando un luogo unico dove è concentrata l’attività di finanza straordinaria dell’Istituto. La filiale della Banca è diventata poi un palazzo d’artista che a sua volta racchiude all’interno e all’esterno, una collezione di opere d’arte unica. L’arte caratterizza fortemente la Piazza tanto da vedere inaugurare, lo scorso settembre nel lato sud, la Mediolanum Art Gallery (MAG), iniziativa co-
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ordinata dal Prof. Giorgio Grasso che promuove giovani artisti che li trovano un luogo prestigioso dove esporre le proprie opere. Ma arte in Piazzetta Bussolin vuol anche dire la nascita di Padova Urban Gallery (PUG), Fondazione che con la collaborazione del mondo accademico ed imprenditoriale, promuoverà luoghi e artisti a Padova, facendo scoprire e riscoprire capolavori antichi e moderni. Le visite e gli eventi hanno accompagnato e accompagnano i clienti più importanti a scoprire il volto nuovo della banca, che con le sue innumerevoli iniziative ha creato intorno a se, un’area di interesse sotto diversi aspetti anche con valore sociale. Non solo eventi, ma di attività concreta si parla invece per il progetto Accademia. Infatti, parallelamente all’apertura della nuova filiale di Padova, Banca Mediolanum, sempre nel 2014, ha deciso di creare un percorso accademico dedicato a formare i Private Banker che decidono di ampliare le loro competenze in modo adeguato alla nuova operatività dell’Istituto. Si è trattato di un Master dell’Università Cattolica del sacro Cuore, della durata di 2 anni, dove i Professori hanno tenuto le lezioni nelle strutture della Corporate University della banca. Un percorso di venti esami i quali spaziano dalle materie economiche a quelle legali, dall’asset allocation ad aspetti di protezione dei portafogli, senza tralasciare approfondimenti di macro e micro economia, includendo naturalmente analisi di bilancio e tutto il mondo legato al credito. Fiore all’occhiello di questo percorso è stato certamente l’approfondimento legato agli investimenti in opere d’arte, fornito dall’Amministratore delegato di Sotheby’s Italia. La lezione ha fornito informazioni per approcciare, con la giusta chiave di accesso, questo mondo cosi particolare ed esclusivo. In effetti, la conoscenza dei percorsi che portano gli esperti all’identificazione degli elementi essenziali necessari per attribuire un’opera d’arte al suo autore, deve far parte del bagaglio culturale anche di un Consulente Finanziario. Come le modalità con cui la casa d’aste identifica ad esempio il mercato più idoneo dove far svolgere l’asta in base al genere dell’opera da trattare. Infine apprendere le modalità di svolgimento dell’asta stessa e i meccanismi interni, con gli occhi dell’operatore professionista, fornisce un punto di vista unico a tutto il percorso. Il Master si è concluso lo scorso 30 settembre con le discussioni delle tesi nella prestigiosa sede della Cattolica a Milano. Questo primo nucleo di 28 professionisti rappresenta l’inizio del nuovo approccio della Banca, sempre più orientata a fornire ai suoi clienti le migliori risposte ad una clientela che diventa ogni giorno più esigente. Gli orientamenti normativi del settore Bancario infatti, sono ormai regolati a livello europeo e la trasparenza nell’offerta richiesta agli Istituti di credito ha lo scopo, tra l’altro, di far emergere il miglior operatore per ogni servizio offerto. In questo ambito sembra chiaro immaginare che un Istituto come Banca Mediolanum, già caratterizzato da un modello distributivo perfettamente adeguato alle attuali richieste del mercato, possa ulteriormente distinguersi attraverso la formazione di aln tissimo livello rappresentata dal percorso fin qui descritto.
last September in the south side, the Mediolanum Art Gallery (MAG), initiative coordinated by Prof. Giorgio Grasso promoting young artists who find them a prestigious place to exhibit their work. But art in Piazzetta Bussolin also means the birth of Padua Urban Gallery (PUG) Foundation with the cooperation of the academic and business world, promote places and artists in Padua, by discovering and rediscovering ancient and modern masterpieces. Visits and events have accompanied and accompany the most important customers to discover the new face of the bank, which, with its countless initiatives has created around himself, an area of interest in several respects even with social value. Not only events, but actual work is rather speaks for the Academy project. In fact, parallel to the opening of the new branch of Padua, Banca Mediolanum, again in 2014, it decided to create an academic program dedicated to train the private bankers who decide to expand their skills adequately to the new Institute's operation. It was a Master of the Catholic University of the Sacred Heart, which lasts two years, where the professors held classes in the University Corporate structures of the bank. A path winds exams which range from economic to those legal matters, asset allocation of portfolios to the protection aspects, without neglecting insights of macro and micro economics, including of course the budget analysis and worldwide linked to credit. highlight of this route is certainly been the deepening associated with investment in works of art, provided the Chief Executive Officer of Sotheby's Italy. The lesson provided information to approach, with the right access key, this world so special and exclusive. In fact, the knowledge of the paths that lead experts to identify the essential elements necessary to establish a work of art to its author, must be part of the cultural background also a Financial Consultant. As the way in which the auction house identified as the most appropriate market in which to carry out the auction by genre opera to be treated. Finally learn the procedures for carrying out the auction itself and the inner workings, eye professional operator, provides a single point of view in all the way. The Master ended last September 30 with the discussions of the thesis at the prestigious Cattolica in Milan. This first group of 28 professionals is the beginning of the new Bank's approach, more and more oriented to providing its customers the best solutions to customers who become increasingly demanding. Regulatory guidelines of the Banking sector in fact, are already regulated at European level and transparency in the offer request to the banks is aimed, among other things, to bring out the best operator for each service offered. In this context it seems clear to imagine that an institution such as Mediolanum Bank, already characterized by a perfectly adequate distribution model to the current demands of the market, will further distinguish themselves through training of the highest level represented by the path described so far.
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MEDIOLANUM
Una Banca fatta di persone Abbiamo fatto tre domande ai collaboratori di Banca Mediolanum: 1. Come sottolinea il Presidente Doris, Banca Mediolanum ha un’attenzione al cliente differente dagli altri operatori. Cosa vuol dire umanamente lavorare per un gruppo così? 2. Quanto influisce nel lavoro quotidiano questa impostazione? 3. Quali sono le capacità che in un contesto come quello attuale possono fare la differenza?
Barbara AGUIARI - Private Banker dal 2013
eccellenze al suo interno e adeguarsi ai cambiamenti esterni, credo che questo sia un
Oggi avere una risposta al disorientamento ed all’incertezza, altro aspetto importantissimo che ho trovato evidenziato dalla Banca. all’impreparazione che spesso affligge chi deve decidere per i propri risparmi, ti porta a sentirti con il cliente non solo un La mia attività quotidiana, come quella di ogni consulente finanziario, ha bisogno, oggi professionista asettico, pensi parte attiva al suo percorso di vita, e questo ti avvicina più che mai di supporti tecnologici adeguati, di risposte dalle strutture di sede rapide e umanamente a lui come persona. Il cliente al centro non è un eufemismo bensi una re- di un aggiornamento professionale continuo. In questo modo posso rispondere altà. Il modello di BM mi permette di essere un riferimento tangibile e non sostituibile, adeguatamente al cliente che si sentirà al centro di ogni attività che il consulente e la Banca fanno in sinergia; non è forse questo lo slogan di Banca Mediolanum? Tutto ciò
come invece accade nel mondo bancario tradizionale.
rappresenta un’evoluzione della professione del consulente stesso, che va oltre il Questa impostazione e’ stata fondamentale per me che vengo dal mondo ruolo di “direttore di filiale”. Infatti la mia presenza continuativa e puntuale al fianco dei tradizionale bancario in cui l’attività’ svolta tramite azioni commerciali di breve periodo clienti, mi porta a condividere sentimenti, aspettative e bisogni di vita quotidiana. In portavano a perdere di vista quell’aspetto primario che invece e’ il consolidamento del questo modo, le soluzioni che si trovano alle esigenze diventano scelte condivise. rapporto con il cliente in un orizzonte più ampio. Oggi la mia figura professionale opera all’interno di una struttura solida, e unisce alla normale attività bancaria un assis- Credo che la capacità di aggiornare le proprie competenze tecniche sia data quasi per tenza finanziaria basata sulla conoscenza completa del cliente e della sua vita privata.
scontata da tutti, clienti e Istituzioni, ma questa attività deve essere fatta anche utilizzando la tecnologia che permette una informazione e una modalità di comunicazione in
Oggi le capacita’ relazionali sono fondamentali per supportare il cliente in tutte le fasi tempo reale. Tutti immaginano un consulente di successo che padroneggia l’uso di della sua vita. Accompagnarlo nell’affrontare scelte importanti ed impegnative ma computer, tablet e social. Credo comunque che oltre a queste capacità, rimanga fonanche nella semplice quotidianità, il tutto con competenza e professionalità, costruis- damentale sapersi relazionare con i propri clienti che così possono riconoscere nel cono e sopratutto mantengono nel tempo un rapporto di fiducia che e’ venuto meno loro consulente i loro stessi valori. Sono convinto che il rapporto umano non potrà in questo nuovo contesto economico.
n mai essere sostituito da un apparato tecnologico, anche se utile e necessario.
n
Mario AMBROSI - Private Banker dal 1990
Andrea ANCARANI - Consulente Finanziario dal 1989
A mio parere, il ruolo del Consulente Finanziario trova la
Da un punto di vista umano è molto gratificante. Lavoro per
sua espressione migliore quando può operare in un gruppo
questo istituto da più di vent’anni e fin dall’inizio il presidente
affiatato e sinergico. La libertà da condizionamenti di
Doris ha sempre dato risalto ai valori prima ancora di nu-
prodotto inoltre fa emergere le competenze del professionista insieme a quelle meri e servizi. Al centro della sua filosofia ci sono le persone in primis i clienti e i coldell’Istituto per cui opera. Completa il quadro la garanzia offerta dalla chiara im- laboratori dell’azienda. Doris ha creato da zero una figura professionale che non espostazione che ha la Banca, in relazione alle sue scelte strategiche, impresse fin dalla isteva, un professionista esperto di tutte le esigenze in materia di risparmio quali la sua nascita dal Presidente Ennio Doris. Per me questo significa dare al cliente la si- protezione del capitale umano , dei suoi beni, della previdenza e del capitale ficurezza di avere un professionista continuativamente al suo fianco, potendo contare nanziario. Un altro esempio fondamentale è rappresentato dai continui interventi su un Istituto sicuro e solido che ha saputo fare, in anticipo rispetto ad altri, le giuste della Banca a favore di clienti e collaboratori in seguito a tutti gli avvenimenti catastrofiscelte per prepararsi a questo periodo di profondi cambiamenti del sistema bancario, ci avvenuti negli ultimi anni sia in campo finanziario vedi Lehman ecc., o riferiti ad evencon la struttura economica e patrimoniale più adeguata. Inoltre la sicurezza per la mia ti naturali avversi quali alluvioni, terremoti... Il messaggio vuole essere " tu ci hai dato attività professionale la quale può contare su uno staff preparato che mi affianca nella fiducia e noi ci prendiamo cura di te “, questo vuol dire mettere la persona al centro. risoluzione di ogni bisogno del cliente. Naturalmente tutte le organizzazioni hanno bisogno di essere aggiornate periodicamente per continuare a mettere in evidenza le Questa impostazione influisce in modo molto positivo perché mi permette di lavo-
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rare con grande serenità. Vorrei comunque sottolineare anche la totale autonomia banca ed i suoi rappresentanti front-end. Avere già un modello che funziona bene, con la quale ho sempre svolto la mia professione. Il mondo bancario è da anni carat- collaudato in oltre 30 anni di attività ha permesso a Banca Mediolanum di scalare semterizzato da una forte pressione esercitata dalle alte sfere manageriali nei confronti pre più posizioni nella fiducia - e di conseguenza nei patrimoni - degli italiani. Quando degli operatori spingendoli spesso a vendere servizi inutili o purtroppo molto dannosi. per anni il claim fu “costruita intorno a te”, ci fu un grande sforzo da parte della Banca Io ho sempre avuto piena libertà di decidere quali strumenti utilizzare per i miei clien- ma soprattutto della Rete di Vendita per dimostrare ai clienti che non si trattava di “pati. La Banca inoltre sta sviluppando sempre più una filosofia di consulenza su misura role” ma di una vera e propria mission, in imprinting che il Presidente ha voluto forgiache spazia dal finanziario a tutti quei campi che influenzano la vita di un risparmiatore. re nei suoi uomini. L’attenzione ai particolari, alle esigenze, la ricerca di soluzioni semCredo che lo sviluppo del Private Banking e del Wealth Management siano la strada pre innovative hanno portato Banca Mediolanum nelle case e nei cuori degli italiani. giusta e mi permetto di consigliare ai giovani studenti appassionati di economia di guardare con attenzione a questi argomenti per puntare a diventare le nuove figure di Indossare la casacca di Private Banker è certamente un impegno importante nel lavoro riferimento della consulenza finanziaria in Italia
di tutti i giorni. Lo sforzo profuso nella conoscenza del proprio interlocutore, nella ricerca dei dettagli e della soluzione più adeguata è un lavoro sartoriale certamente im-
A mio avviso le capacità che possono fare la differenza sono soprattutto due: le com- pegnativo. Ma le fatiche spariscono quando si comprende di aver offerto qualcosa di petenze tecniche e la relazione umana. Non si può prescindere da un’ottima proprio al Cliente, di aver messo a terra la propria competenza e professionalità per preparazione tecnica, viviamo in una società oramai caratterizzata da moltissime re- realizzare qualcosa di concreto oppure di aver aiutato il Cliente a concretizzare un gole nate giustamente per proteggere il consumatore finale e questo oggi come oggi proprio sogno, una sua esigenza. Grandi soddisfazioni quindi che si sommano anche riguarda qualsiasi settore. Le competenze ti permettono di non fare errori che nel alle soddisfazioni economiche che certo non sono più frequenti nel panorama bancarcampo del risparmio potrebbero essere fatali. E’ fondamentale quindi avere una for- io attuale quanto lo erano 10 o 15 anni fa. mazione continuativa e per questo motivo dedico un certo numero di ore alla settimana allo studio dei prodotti, alla lettura dei giornali e siti finanziari. Durante l’anno Competenza e professionalità non sarebbero sufficienti se non ci fosse una grande casvolgo alcuni corsi che scelgo personalmente nel panorama degli enti formatori in- pacità di ascolto, l’abilità di relazionarsi creando empatia conditi dalla disponibilità ad indipendenti. Inoltre la Banca per la quale opero ha sviluppato un contro di formazione contrare le mille esigenze di una clientela esigente per definizione, tutti i clienti pomolto importante, Mediolanum infatti è diventata una delle Corporate University più sizionati tra i High Net Worth Individuals ed I Very High Net Worth Individuals. apprezzate non solo a livello nazionale. Per ciò che riguarda le relazioni è innegabile Anche l’aggiornamento professionale, il rimanere sempre in linea con le evoluzioni che è vi sono alcune persone che nascono con una naturale predisposizione per i rap- dell’ingegneria finanziaria giocano un ruolo dominante nella capacità che devo mettere porti umani ma la mia esperienza mi permette di dire che anche questa caratteristica si in gioco nella quotidiana attività. Dovendo però riassumere tutto in un unica parola, mi impara. Con intelligenza e forza di volontà si può raggiungere qualsiasi risultato.
n piace pensare che i miei clienti, per me, userebbero fiducia: se vuoi avere una banca ed un Consulente “costruiti intorno a te” devi poterti fidare della loro solidità, della loro lealtà, della loro cointeressenza.
n
Enrico ASTI - Private Banking dal 2000 Avere una certezza: essere liberi da imposizioni di prodotto, ma essere solamente finalizzati al bene comune, senza
Federica BOSCHINI - Private Manager dal 2001
tralasciare la cura e la gestione dell’emotivita’ del cliente so-
Banca Mediolanum mette al centro il cliente con l'obiettivo
prattutto in momenti “difficili”
di risolvere tutte le sue esigenze in ambito economico/finanziario tenendo conto del contesto personale e familiare.
Non solo nel lavoro quotidiano, ma questa impostazione deve essere valida tutti i Operare nel gruppo è un esperienza umanamente rilevante in termini di condivisione giorni e per tutta la vita. Essere dispensatori di entusiasmo aiuta sia noi stessi che chi ci di valori , di attenzione alla persona, di rispetto dell'individuo sia esso cliente o collabsta al fianco, sia un cliente, un amico o la propria famiglia.
oratore , è una crescita continua in termini professionali ed umani.
Non vorrei ripetermi, ma veramente e’ importante fare sentire gli altri a proprio agio, Completamente, consente di sentirsi un professionista al servizio del cliente. dare loro la certezza di essere seguiti da una persona che e’sempre al loro fianco, indipendentemente da dove lavora. La soddisfazione piu’ bella e’ quella che dopo 35 di Sicuramente la competenza tecnica rimane elemento fondamentale per essere il più lavoro, i primi clienti di allora mi presentano i propri nipoti, per poterli seguire come qualificati possibile nel tutelare il cliente a 360°, oltre che la capacità di relazione e di vaho fatto con loro per tutta la vita. Non esiste premio migliore….
n lutazione delle esigenze.
n
Paolo BORGATO - Top Private Banker dal 2000
Cesare BOTNER PICECCO - Senior Manager dal 1995
Mettere un uomo - il Consulente Finanziario, il Private
L’attenzione al cliente ha 2 risvolti, per il cliente vuol dire
Banker - al centro della relazione con la clientela è stata una
avere un professionista al tuo fianco che cerca ogni giorno
scelta coraggiosa, una strategia per certi versi opposta alle
soluzioni congrue ai suoi bisogni e dare la giusta manuten-
scelte fatte dalla concorrenza per molti anni. Una scelta che ha sempre pagato e che ha zione a queste soluzioni facendo gestendo l’emotività nei momenti estremi, per il FB visto altri competitor allinearsi solo recentemente, quando le logiche dei numeri non significa avere successo e guadagnare in funzione del rapporto che riesci ad instaurare erano più sufficienti ad acquisire la fiducia dei Clienti, quando la clientela ha smesso di e ai risultati che dai ai clienti, creare, sviluppare e gestire rapporti di lungo termine dove guardare solo “al tasso” ed ha cominciato a pesare di più la relazione con la propria la fiducia si costruisce giorno dopo giorno. Lavorare in un gruppo così vuol dire di-
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MEDIOLANUM ventare così come persona e quindi non solo con i clienti, ma con tutti gli altri; credo, contributo concreto a clienti, e non, che sono stati coinvolti attraverso una vicinanza concreta fatta da presenza in loco nelle 48 ore successive, presidi locali di emergenza,
facendo questo lavoro in BM, di essere migliorato come uomo.
contributi stanziati a fondo perduto immediati, perché agire presto e subito significa Ogni giorno cerchi di capire se si può fare qualcosa di diverso e migliore, sei sempre fare doppiamente del bene. Quando vedi queste cose ti rendi conto che l’Azienda per la quale lavori non è solo un Azienda ma è anche una vera e propria Famiglia
disponibile, il tuo successo dipende dal risultato al cliente.
Sicuramente competenze tecniche, ma più importante ancora è un atteggiamento di Questa impostazione influisce continuamente nel mio operato quotidiano perché mi base volto alle soluzioni e non ai problemi, saper gestire le emozioni e le fasi critiche trasmette in maniera costante serenità e fiducia in me stesso, due elementi senza i (sia forti ribassi che grossi rialzi).
n quali non è possibile svolgere quotidianamente l’attività di Family Banker dove la gestione dell’emotività dei risparmiatori rappresenta parte la parte più importante della professione
Edoardo CALDERARO - Private Banker Senior dal 2010 Sono entrato in Banca Mediolanum dopo la mia laurea Sicuramente la vicinanza umana, oltre che professionale, al cliente il quale spesso si magistrale in economia che mi ha consentito di acquisire le confida con me ben oltre quelli che sono aspetti legati alla gestione del proprio conoscenze tecniche basilari per poter svolgere il mio la- risparmio e alla ricerca delle soluzioni in funzione delle sue esigenze. Spesso i clienti mi voro con professionalità e competenza. Il mio amore per lo confidano fatti e accadimenti familiari molto personali e intimi, che mi fanno sentire studio delle materie economiche finanziarie unito alla mia prerogativa di dare sempre quasi come un loro confessore, una sorte di sacerdote laico, e ciò mi appaga moltissiil massimo mi hanno portato nel giro di pochi anni ad essere un Private Banking. mo perché significa che mi riconoscono e mi danno fiducia ben oltre il rapporto professionale e legato alla gestione del risparmio.
Attualmente l’attività di consulenza è declinata in una sessantina di famiglie venete.
n
Questo a dimostrazione di come Banca Mediolanum offra un ambiente stimolante e meritocratico dove poter lavorare in autonomia ma con il supporto di una squadra di professionisti assolutamente organizzata. Ciò che mi piace della mia azienda è l’atten-
Enrico GRIGGIO - Private Banker dal 2000
zione rivolta al cliente, che viene davvero posto al centro offrendogli strumenti alta-
Lavoro in Banca Mediolanum da 16 anni. In questo periodo
mente personalizzati e all’avanguardia.
ho cercato di crescere e responsabilizzarmi seguendo l’impostazione imprenditoriale del Presidente Ennio Doris che
Per me è fondamentale questa impostazione. Ogni competitor nel nostro settore af- ogni giorno lavora per il bene dei clienti. Un esempio lampante di solidarietà in questi ferma di avere grande attenzione al cliente e ai suoi interessi, in Mediolanum Private giorni è dato dall’aiuto economico ai terremotati che Banca Mediolanum ha dato e Banking questa attenzione si è declinata in fatti concreti che hanno influito su di me sia continuerà a dare. Aiutare chi si trova in condizioni economiche svantaggiate, chi ha lavorativamente che umanamente, facendomi fare un passo enorme nella mia crescita perso tutto vuol dire andare al di là dell’interesse economico senza perdere di vista i professionale ed umana. Ho capito che, nonostante tale ragionamento possa sem- valori umani importanti e questa è anche la mia impostazione personale. brare un paradosso, la più alta forma di egoismo è l’altruismo. Per esemplificare cito tre fatti verificatosi nel tempo a testimonianza di come l’attenzione di Banca Il mio quotidiano è basato tutto su questo, ovvero sul rapporto di fiducia tra persone. Vivo il mio lavoro in modo positivo, mi piace perché ho la libertà di gestire i miei clien-
Mediolanum al cliente sia concreta:
- la sostituzione unilaterale del sottostante Lehman Brother in nostre polizze ti personalmente e in totale autonomia pur avendo l’azienda sempre vicina. L’appoggio quando questa importante banca statunitense non è più stata in grado di rimbor- che l’azienda mi fornisce è concreto: corsi di aggiornamento professionale, un servizio clienti efficiente, la multicanalità e molto altro. Tutto ciò concorre a fornire ai clienti un
sare i propri debiti;
- la diminuzione della rata dei mutui in un momento di tassi elevati e questo sia servizio a 360 °. per i nuovi sia per i vecchi clienti; - gli aiuti ai clienti coinvolti nelle varie calamità che hanno funestato il nostro Paese La differenza quotidianamente è data dalla continua innovazione tecnologica che l’azienda mette a disposizione come supporto per poter operare in maniera veloce
in questi ultimi anni.
ed efficiente. In questo modo riesco ad essere sempre vicino al cliente in qualsiasi moL’azienda, essendo guidata da una proprietà e da un presidente lungimirante, sa essere mento lui abbia bisogno di chiarimenti ed informazioni. Banca Mediolanum attraverso quotidianamente moderna e all’avanguardia, non solo per quanto riguarda i servizi of- Mediolanum Corporate University ci permette di gestire la complessità degli scenari ferti ma anche per l’approccio rivoluzionario che possiamo avere con i clienti. Ci da in- economici-finanziari affinando le capacità di analisi. Nella fattispecie, tramite la collabofatti la possibilità di organizzare eventi di varia natura (convegni, incontri sull’arte, razione di MCU e l’Università Cattolica di Milano ho conseguito un Master in Family pranzi e ceni a tema) per poter interagire con i clienti al di fuori dell’ambito stretta- Banker che mi ha dato l’opportunità di approfondire molte tematiche importanti. n mente lavorativo, per farci conoscere come persone e farci apprezzare nella nostra inn
dividualità.
Matteo LA ROSA - Family Banker dal 2014 Lavorare per Banca Mediolanum è motivo d’orgoglio. Non Christian GASPARIN - Top Global Family Banker dal 2003
è solo una banca solida in grado di offrire un ventaglio di
Significa, per esempio, che quando purtroppo avvengono
prodotti validi e adattabili alle esigenze del cliente, ma è una
delle calamità naturali come quella ultima nel Centro Italia, banca con dei valori. Eticità, trasparenza, fiducia sono alla base del rapporto costruito Banca Mediolanumsi attiva immediatamente per portare un con il cliente. “Mediolanum: la banca costruita intorno a te” non è solo uno slogan, ma
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Portoncino d’entrata blindato con inserti in vetro
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è l’impostazione che ci induce a valorizzare il cliente e a considerarlo nelle sue pecu- più un punto di riferimento. Sono profondamente grata a Banca Mediolanum per aver liarità ed esigenze. Ogni cliente è diverso ma viene trattato alla pari degli altri, ossia con sempre mantenuto le promesse con i clienti e con i propri collaboratori non voltando rispetto. Rispetto delle sue esigenze in tutto e per tutto.
mai loro le spalle soprattutto nei momenti più difficili, dandomi la possibilità di costruire e gestire un rapporto profondo e duraturo con i miei clienti.
E’ fondamentale e pregnante perchè influisce nella mia vita in tutto e per tutto. Questa impostazione mi è congeniale e l’ho adottata sin dal mio ingresso in Banca (una banca L’impostazione di Banca Mediolanum influisce in tutte le mie azioni quotidiane, non tradizionale) nel 1989, ma solo in Banca Mediolanum ho incontrato un terreno fertile solo in ambito lavorativo. Direi che dopo 28 anni in questa azienda è diventato uno nel quale far fiorire questi valori. Dopo essere stato Direttore presso diversi istituti di stile di vita che mi ha dato sempre grandissime soddisfazioni e gratificazioni. E’ fondacredito tradizionali, ho avuto la possibilità di dedicarmi libera professione potendo mentale voler bene alle persone. La consapevolezza di rappresentare per il cliente un sperimentare le gioie del mio lavoro al di fuori delle canoniche 8 ore lavorative. punto di riferimento, il rapporto umano, il punto di incontro nella relazione tra la Attraverso gli eventi organizzati dalla Banca cerco di costruire un rapporto con i clien- banca e il cliente, porta a fondare il proprio lavoro quotidiano sul dialogo e sulla viciti vero che vada al di là degli interessi bancari.
nanza al cliente, accompagnandolo nelle sue scelte e nelle sue esigenze presenti e future nella sua globalità.
Lavorare in un contesto come questo è altamente stimolante. In particolar modo avere come base operativa un ufficio prestigioso come quello di Piazzetta Bussolin mi
Voler bene al prossimo è importantissimo, direi la condizione di base, insieme ad una
offre l’occasione di entrare a contatto con il mondo dell’arte e della cultura. Attraverso grande capacità di ascolto e di dialogo, ma non basta, a quello va aggiunta competengli eventi organizzati presso la nostra struttura, riesco ad offrire ai miei clienti importan- za, professionalità, rigore, disciplina e onestà. Tutte qualità che, sono convinta, esistano ti occasioni di arricchimento culturale e non solo. Convention, incontri informativi sulla già in ciascuno di noi, ma che devono essere sviluppate ogni giorno attraverso dedifinanza e sull’economia, ma anche incontri con personaggi di spicco sono soli alcuni as- zione, studio, preparazione e impegno, caratteristiche che ciascuno di noi conosce ma, petti della mia attività lavorativa che rimane incentrata sull’interesse del cliente. I vari a volte, difficili da mettere in pratica tutte assieme. Sono convinta che l’ambiente Banca eventi, tanto accessori quanto fondamentali per offrire al cliente un servizio unico nel Mediolanum sia molto favorevole per addirittura amplificare le proprie capacità, è suo genere, sono uno strumento di distinzione dagli altri consulenti.
n anche per questo motivo che ci lavoro da 27 anni.
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Mario MANTOVANI - Private Banker dal 2016
Luca NALIN - Global Banker dal 1999
Dal punto di vista umano, significa offrire un servizio che
Ho iniziato a lavorare per Mediolanum quand'ero poco più
sarebbe apprezzato anche da te stesso.
che ragazzino, avevo 24 anni. Ero inesperto, certo, ma sono sempre stato mosso da una grande passione che mi ha por-
Non influisce, è l’essenza del servizio.
tato a dedicarmi con impegno e convinzione al mio lavoro. La preparazione, lo studio e l’alscolto dei clienti sono i punti di forza della nostra pro-
Servono capacità umane e professionali, che solo un’azienda di famiglia può trasmet- fessione. Si può essere utili ,si può essere importanti ma il mio obiettivo è diventare inn dispensabile! Questo è e sarà sempre il punto fermo della mia attività.
terti.
La certezza di operare per una Banca vicina realmente al cliente , mantenendo stanCristina MERZI - Private Banking dal 1989
dard di sicurezza elevatissimi mi da’ ogni giorno più la forza nel affrontare le varie situ-
“Il Cliente è il nostro Re”. Questa è una frase che il nostro azioni, tenendo ben presente la filosofia del nostro Presidente. Presidente Ennio Doris ci ripete da sempre e da questa frase è stato ispirato nella scelta del cerchio come nuovo La differenza stà nel mantenere ben fermi gli obbiettivi e non seguire le mode o le turlogo di Banca Mediolanum: “costruita intorno a te”. L’attenzione che Banca bolenze momentanee dei mercati o delle situazioni che si creano nel breve periodo. Mediolanum rivolge ai suoi clienti è realizzata quotidianamente da tutta una serie di azioni che vanno dall’organizzazione di eventi di varia natura, legati allo sport, all’arte, a percorsi eno-gastronomici, ad incontri di natura finanziaria, pensati per i clienti e durante i quali intervengono spesso gestori di fondi oppure docenti universitari ed econ-
Marco PARNIGOTTO - Global Family Banker dal 2013
omisti di fama mondiale. Tutto questo è completato dall’attività che il Family Banker
Per lavorare in un’azienda divenuta anno dopo anno riferi-
svolge ogni giorno con il cliente, dove la parola “assistenza” si sviluppa in molteplici at-
mento nell’ambito Bancario/Finanziario e riferimento nel
tività: dall’assistenza sull’operatività bancaria a quella finanziaria, in particolar modo du-
contesto sociale in cui viviamo c’è bisogno di valori da condi-
rante i momenti in cui sui mercati sono presenti tensioni e cali in conseguenza a fatti in- videre con i nostri clienti, visti non più come strumento di business ma come esseri ternazionali o politici. E’ proprio in quei momenti in cui l’aspetto umano insegnato da umani immedesimandosi nelle loro personalità/esigenze. Quando i riferimenti Banca Mediolanum ai propri collaboratori ha il massimo effetto e beneficio per i clien- tradizionali vengono meno, oggi facciamo la differenza affiancandoli con professionalti. Nella realtà di Banca Mediolanum ho imparato a gestire l’emotività dei clienti nel ità e competenza, aiutandoli a sentirsi protetti e sicuri nella vita quotidiana. Rendiamo modo più professionale possibile e ciò ha permesso ai miei clienti di non commettere possibile che i loro desideri diventino realtà, pianificando correttamente i loro percorerrori e scelte che avrebbero compromesso l’integrità del loro portafoglio finanziario. si di vita che per il nostro modello di gruppo sono basilari. In un modello di Banca come il nostro, dove libertà e umanità sono da sempre al centro, la figura del Family Banker è molto più di un professionista e rappresenta sempre Per attuare le esigenze che oggi il mercato impone, c’è bisogno di professionisti for-
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MEDIOLANUM mati a tutto tondo in ambito bancario, finanziario, assicurativo e di passaggi gener- di annoverarci tra i primi operatori del settore in Italia. azionali. Il valore dell’azienda diventa quindi fornire servizi d'eccellenza per essere la banca costruita intorno ai nostri clienti, slogan che perfettamente identifica la nostra Da sempre l'attenzione al cliente è stato il focus su cui impostare il mio lavoro e da quando ho iniziato la mia attività ho sempre applicato la stessa attenzione. Ciò implica
mission.
preparazione, impegno e molto lavoro. INNOVARE per guardare avanti e migliorarsi fornendo servizi innovativi sempre più Dopo la laurea ed una tesi sulle aggregazioni bancarie in Italia ho voluto anche approvicini alle esigenze delle persone. TRADIZIONE per valorizzare esperienza e risultati fondire con un master al Cuoa di Vicenza le materie finanziarie e certificarmi tra i primi passati per fondare le basi di una strategia vincente che guarda sempre al futuro. in Italia come consulente europeo certificato nel 2006 dall'unico ente certificatore NUOVE TECNOLOGIE scegliere gli strumenti più evoluti con lo scopo preciso di Italiano Efpa Italia. migliorare la qualità della nostra vita ed insegnare il modo migliore per utilizzare mod- Questo mi permette di sentirmi padrone della materia e di poter affrontare con i miei elli innovativi per facilitare il lavoro. UMANITA’ il rapporto umano, come unità di clienti tutte le tematiche in materia finanziaria e non solo. misura di qualsiasi scambio tra Gruppo e cliente.
n Oggi alla professione di Consulente Finanziario è richiesta una conoscenza sempre più ampia e la capacità di collegare i diversi bisogni delle persone, delle famiglie, dei professionisti e degli imprenditori. Tutte queste categorie professionali hanno bisogni ed esigenze diverse e al consulente
Alessia PASETTO - Family Banker Manager dal 1988
Il nostro è un ruolo di grande responsabilità. I clienti non ci viene richiesta una preparazione sempre più ampia e mettendomi nella condizione di affidano semplicemente i loro risparmi ma la fatica del loro rispettare il principio dettato dal nostro Presidente che è quello di porre sempre la lavoro e le aspirazioni della loro vita. Per questo motivo noi massima attenzione nei confronti della nostra clientela. Il contesto nel quale sono non possiamo mai permetterci di sottovalutare questo aspetto. Capire questa cresciuto professionalmente mi ha spinto a fare qualcosa anche per i colleghi e per la prospettiva significa poter ascoltare le singole esigenze e dare loro delle risposte per- professione in senso lato. sonalizzate, complete e soprattutto coerenti con le richieste e le priorità del cliente Mi sono anche sempre impegnato, negli anni, nell'Associazione di Categoria dei Consulenti Finanziari , prima come consigliere territoriale della regione Veneto e poi
stesso.
come rappresentante voluto dai numerosi colleghi di banca Mediolanum, come E’ fondamentale. Lavorare a fianco delle persone in questo modo permette ai clienti di Consigliere nazionale. In quest'ambito mi occupo, con altri 25 colleghi di tutte le reti e poter contare su professionisti esperti, capaci di offrire una consulenza personalizzata di tutte le banche, del governo dell'Associazione che conta oggi in Italia 12.500 basata sulla competenza tecnica, la costante formazione e la componente umana. Associati. Queste caratteristiche rendono unico il modo di lavorare di ogni consulente. Il nostro In una professione come quella del Consulente Finanziario che in 25 anni ho visto
modello, che mette al centro il cliente, permette di creare una relazione più stretta.
cambiare ed evolversi moltissimo, ritengo che le capacità che possono fare la differenProfessionalità, esperienza e riservatezza sono di sicuro tre caratteristiche fondamen- za siano quelle dettate dalla propria capacità di evolvere e di mutare, in funzione delle tali nel nostro lavoro, ma volendo dare una consulenza di eccellenza la preparazione richieste sempre più compenetrate con la complessità dei tempi e indotte dalla veloce la formazione devono essere costanti e continue. Inoltre il fatto di poter contare su ità che ci richiede anche la tecnologia. un network di professionisti all’interno di un ambiente esclusivo permette, nel tempo, Anche nel nostro settore si stà affermando un nuovo modo di fare consulenza fidi realizzare risultati ancora maggiori.
n nanziaria utilizzando il robot-advisor che vorrebbe prendere il posto, ma mai riuscirà a soppiantare la figura umana e preparata del professionista che saprà utilizzare la tecnologia per migliorare ulteriormente la propria capacità professionale e di assistenza
Fabrizio QUAGLIO - Consulente Finanziario dal 1991
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alla clientela.
Il concetto di Banca voluta dal nostro Presidente, protesa fortemente verso il cliente e verso i fruitori di servizi finanziari in modo attento, completo e umano, ha sempre
Lucia STRADIOTTO - Private Banker dal 2002
motivato il mio modo di lavorare ed è sempre stato il faro che mi ha guidato in tutti
Lavorare in Banca Mediolanum significa essere liberi da con-
questi anni di lavoro nel settore e per questa realtà finanziaria. Ho iniziato a lavorare
dizionamenti, nell’ottica di una gestione capillare ed attenta
nel 1991 per Programma Italia che prima era Società di Intermediazione Finanziaria e
alle esigenze del cliente. Liberi di poter gestire in modo au-
che poi si è trasformata in banca. In tutti questi anni il mercato ha subito incredibili tonomo la relazione con i clienti, entrando sempre più in sintonia con loro creando trasformazioni ed ha messo a dura prova moltissimi operatori del settore. La nostra così un rapporto di fiducia reciproca che si consolida nel tempo. forza è stata quella di supportare fortemente i bisogni e le angoscie dei nostri clienti con una guida ed una visione di lungo termine. Evitando di farci travolgere dagli even- Questa impostazione è fondamentale! Soprattutto nell’attuale clima di difficoltà del sisti e dalle emozioni quotidiane.
tema bancario, il nostro metodo di lavoro è maggiormente apprezzato e ricercato.
Con questa forza abbiamo superato diverse crisi, dalla guerra del Golfo, alla crisi Russa, all'11 Settembre; per arrivare all'ultima, e non meno pesante, per gli esiti che, In un contesto come quello attuale le capacità che fanno la differenza sono sicuraancora oggi, a livello economico stiamo vivendo, che è la crisi dei mutui Sub Prime e il mente studio, molto studio, continui aggiornamenti, preparazione, competenza, default di Lehman Brothers del 2008. Il supporto e l'attenzione che abbiamo potuto chiarezza, trasparenza, disponibilità ed affidabilità. Tutto questo con la possibilità di dare con le informazioni e con la nostra capacità di assistere il cliente ci ha permesso di poter contare sempre su servizi e strumenti competitivi ed innovativi messi a dispoaumentare la fiducia e consolidare i rapporti con le famiglie, e ,questo oggi ci permette sizione da Banca Mediolanum.
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Gianluca VIERO - Senior Private Banking dal 2006
delizzare sempre di più il cliente. Abbiamo molti strumenti da utilizzare quotidiana-
Intanto sono anch’io assolutamente d’accordo con il mente per rinnovare ogni giorno la fiducia del cliente. Visto che egli è una persona che, Presidente. Noi partiamo sempre da una pianificazione fi- come noi, ama il bello, ama il divertimento e lo star bene, la banca molto intelligentenanziaria legata alle esigenze del cliente o della sua famiglia, mente ha strutturato una serie di processi volti a coinvolgere umanamente, oltre che questo vuol dire non focalizzarsi sul timing allocation come vedo spesso fare da altri professionalmente, il cliente: gli eventi, le serate d’arte, i convegni sono strumenti che operatori. Per fare questo però, dobbiamo essere ancora più vicini ai clienti, nel vanno utilizzati costantemente per alimentare la relazione e mantenere “nuova” la conoscere le loro abitudini di investitori, le loro paure, le loro conoscenze, insomma scopa vuol dire essere umanamente molto vicini a loro. Tutti hanno un conto in banca e, ancor di più, chi gestisce grandi patrimoni solitamente Tutte le notizie che leggiamo o sentiamo quotidianamente, specialmente quelle nega- non solo detiene vari rapporti bancari, ma è seguito da più di un Private Banker. tive, portano a tutti noi grossi condizionamenti, li portano a noi che operiamo nel set- Bisogna essere migliori del migliore per essere la Banca di riferimento del Cliente. tore figuriamoci ai clienti; proprio per questo tale impostazione deve essere alimenta- Quando si gestisce un Cliente a tutto tondo (e non a caso il logo di Banca Mediolanum ta quotidianamente per non farci portare fuori strada. In sostanza oltre al lavoro di pi- contiene una circonferenza), tematiche come il passaggio generazionale, l’ottimizanificatori finanziari, dobbiamo essere anche psicologi, nel saper gestire al meglio l’e- zazione fiscale, la tutela e la riservatezza del patrimonio, l’acquisto o la vendita di motività dei clienti. Infatti condivido fortemente il premio nobel all’economia assegna- aziende, partecipazioni, immobili e opere d’arte sono argomenti che non solo sono di to nel 2002 al Prof. Kahneman, che è appunto uno psicologo e non un economista, il interesse per il cliente, ma, se il private è preparato per cogliere l’opportunità che gli si quale è riuscito a dimostrare che una buona fetta di guadagno lo si ottiene se non ci si presenta davanti, sono le chiavi di volta per essere il suo riferimento “principe”. fa condizionare emotivamente dai fattori esterni che ci bombardano quotidianamente. Certamente non si può essere “tuttologi”, ma è necessario conoscere lo stato dell’arte di questi temi per indirizzare correttamente il cliente verso quei professionisti che Il contesto attuale è quanto di più difficile si possa trovare per vari aspetti più unici che meglio affronteranno il tema. rari, come tassi negativi, fine dell’obbligazionario, crisi del sistema bancario, ruolo delle Banca Mediolanum a questo proposito mi ha offerto uno strumento di altissimo valbanche centrali; quindi quanto più sappiamo trasferire ai clienti questo “ nuovo mondo ore: un Master dell’Università Cattolica, in cui tutti questi temi sono affrontati appro“ e far sì che loro modifichino le abitudini nel modo di investire, tanto più dimostriamo fonditamente, unitamente a tematiche di finanza comportamentale analisi di bilancio, le nostre capacità e possiamo fare la differenza.
n valutazione d’impresa, finanza straordinaria, ecc.. Questo vuol dire, per la banca, non solo aver cura dei propri clienti, ma anche formare, motivare, fidelizzare e far crescere i propri Private Banker.
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Mario VIOLA - Top Private Banking dal 2006 Banca Mediolanum non è una organizzazione “no profit”, pertanto deve generare profitti attraverso la sua attività.
Matteo ZOPPELLARO - Family Banker dal 2016
Tuttavia, visto che si rivolge primariamente alla clientela pri-
La scelta di fare questa professione, dopo 13 di formazione
vata ed ha la “fortuna” di essere una banca giovane e guidata da una Proprietà e un
manageriale nella Sede di Milano, non è stata dettata da un
management “illuminati”, ha progettato e realizzato i propri modelli di business mettendo il cliente come fine ultimo della propria catena del valore.
fattore economico che in genere è una variabile fondamentale nella scelta del proprio futuro professionale. Intendo dire che lavorare secondo i
Questo comporta che l’interfaccia “principe” tra cliente e banca, in particolare io stes- valori che stanno alla base di questo Gruppo significa prestare al Cliente un servizio so, sia considerato il vero “custode” del patrimonio del cliente, e il suo referente per le che consideri il valore dell’essere umano in quanto tale e di conseguenza essere semnecessità che egli manifesta nel corso del tempo. Ciò implica una grandissima respon- pre presenti al suo fianco sia nei momenti di difficoltà dettati da fattori finanziari, vedi sabilità nel mantenere intatto il sentimento di fiducia che il Cliente ha nei confronti della iniziative fatte per il default Lehman Brothers, o da eventi naturali, vedi le nostre iniziastruttura. Per effetto di questo modello di banca, che è in qualche modo “dematerial- tive a favore dei Clienti residenti in zone alluvionate, terremotate o soggette ad eventi izzato”, il cliente identifica “umanamente” la banca con la persona che lo segue: il fami- naturali sfavorevoli. ly/private banker. Il cliente affida a lui il proprio patrimonio e, visto che fa un altro Quale altra realtà considera il proprio Cliente a questo livello di umanità? mestiere, con il tempo si affida ai suoi suggerimenti. Ciò implica una grandissima assun- Per rispondere alla domanda significa prendersi cura a tutto tondo dei propri Clienti. zione di responsabilità, ma anche la consapevolezza che i valori importanti per il cliente (fiducia, trasparenza, correttezza nei comportamenti, …) sono gli stessi valori Lo rende molto più impegnativo perché ha delle importanti implicazioni emotive ma che guidano i processi della banca
al tempo stesso molto più stimolante e gratificante. Non diventa solo una professione ma una missione che vede il suo massimo comple-
I miei nonni dicevano “scopa nuova scopa bene”.
tamento nel momento in cui il Cliente ci manifesta la sua gratitudine per aver potuto
Quando un oggetto (o un servizio) è nuovo, chi lo usa ne percepisce immediata- realizzare uno dei progetti condivisi alla cui realizzazione abbiamo contribuito con la mente il valore, rispetto a quello vecchio che aveva prima.
nostra professionalità.
Poi, man mano che il prodotto o il servizio viene usato, cominciano a nascere le fisiologiche difficoltà. Nel caso della relazione con il cliente, quando questo avvia il rappor- Il Gruppo Mediolanum ci mette a disposizione la solidità e la formazione grazie all' to con la banca, e quindi con il private di riferimento, siamo tutti animati dalle migliori Università Aziendale, struttura pluripremiata ed esempio di efficienza studiato da intenzioni.
aziende anche di altri settori, noi ci mettiamo la preparazione e la presenza costante a
Poi, se non si “cura” questo rapporto, la scopa comincia ad invecchiarsi. Il mio lavoro è fianco del nostro Cliente, sia nei momenti di euforia che in quelli più critici. In proprio quello di mantenere sempre “nuova” la scopa per consolidare il rapporto e fi- Mediolanum siamo soliti dire che il “Direttore” della Banca se lo sceglie il Cliente! n
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Men’s Code
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Men’s Code
La scelta del Made in Italy!
by Dino Piacci www.yachtandpowerboats.it edit by Giovanna Repossi
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Cos’è che decreta il successo di uno yacht? Alla base ci sono le sue qualità: la bontà del progetto, l’efficienza delle linee d’acqua, l’affidabilità e la sicurezza in termini nautici, la costruzione ottimale, il design giusto, la funzionalità delle soluzioni abitative, l’allestimento curato, l’esclusività degli arredi e dei complementi… Insomma, per ottenere un prodotto che funzioni commercialmente è indispensabile avere una cura totale nello sviluppo dello stesso, partendo dal foglio bianco sul quale si tracciano le prime linee del fino ad arrivare alla barca finita. E’ un percorso impegnativo, sicuramente dispendioso in termini di energie e oneroso in termini di costi, ma è anche l’unico previsto vincente ogni qual volta si debba proporre un nuovo modello di yacht. Uno Yacht Builder deve aver massima cura del modo di costruire, che deve essere qualitativamente ineccepibile, e questo è un elemento di distinzione che piace molto a qualsiasi Armatore. La C. Boat segue questa filosofia commerciale in modo impeccabile, ovviamente applicata sul nuovo C.Boat 27 SC, con un’interpretazione attuale del concetto di navetta, cioè uno yacht con carena dislocante e scafo in acciaio, che rientra nei 24 metri di lunghezza, e per tale motivo registrato come imbarcazione. Un elemento, questo, che rende la questo yacht un’unità particolarmente interessante per i costi di acquisto e utilizzo contenuti, per i titoli necessari alla conduzione e per le certificazioni cui ottemperare, più semplici, non che per il costo degli ormeggi e rivendibilità.
What is it that determine the success of a yacht? At the base there are its qualities: the quality of the project, the efficiency of the water lines, reliability and safety in nautical terms, the optimal construction, the right design, functionality of living solutions, the good layout and, the exclusivity of furnishings and complements ... in short, to get a product that is commercially reliable is imperative to have a total care in the development of the same, starting from a blank sheet on which you draw the first lines of up to the finished boat. It's a challenging course, definitely expensive in terms of energy and expensive in terms of cost, but it is also the only expected winning whenever it should propose a new yacht model. A Yacht Builder must take care of the way of building, which must be unquestionable quality, and this is a distinctive feature that really like any Shipowner. C. Boat follow this trading philosophy impeccably, of course applied to the new C.Boat 27 SC, with an interpretation of the current medium-yacht concept, that is, one boat with displacement hull and steel construction, which is within 24 meters length, and for this reason registered as a pleasure yacht. An element, this, that makes this yacht a unit particulary interesting for the costs of buying and using not expansive, for the titles needed to navigate and for the certifications to be satisfied, simpler, only for the cost of the moorings and a future reselling .
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Men’s Code
The maximum width is 7.60 meters, a generous width which gives the yacht important volumes even though its development is only on two bridges. A setting that from a technical point of view has allowed to realize a yacht from the low center of gravity, a feature that we can define fundamental to contain as much as possible the rolling motions and pitching, otherwise always annoying, but also a significant peculiarities in aesthetic terms because it gives the boat contained a high silhouette and a sporty look, justifying the acronym given as dowry to this model of 27 meters, is SC which stands for Sport Cruiser. His sportsmanship is perceptible even in the stylistic elements that characterize the boat design, dominated by the majestic bow, refined and well high on water, the ribbing, which runs along the raised sides like a strained muscle, the shape of some structure, taut and moderately backward, ending in the lower stern and harmoniously joined to the swimming platform. "One of the new Owners of C. Boat 27SC, called for a unit suited to his spare time, but also for the activity of charter", says Corvisieri there, the shipyard owner, realized with the ability to host aboard also people with disabilities. A peculiarity to which the yard actually had even thought to a matter of personal sensitivity to the problem, and then caught immediately and enthusiastically this request, putting all the technical staff of C.Boat available to the customer. Have been therefore expanded the sidewalks, became now to 80 cm, and is mounted a long walkway 6 meters wide and 90 cm, to be able so to take on a wheelchair without any difficulty. It has also created a dedicated bathroom; they have been removed all the barriers that exist on most yachts, making it absolutely accessible boat. Another prerogative which thus characterizes the C.Boat 27 SC, but common to the whole range, has the opportunity to have a fully customized yacht in terms of layout, subdivision of the interior, but also for what concerns furnishings and fittings. A boat which the Owner may actually require ad libitum, built on their own needs and their own pleasure as if it were a real product
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La larghezza massima è di 7,60 metri, una larghezza generosa che dà alla barca volumi importanti benché il suo sviluppo sia articolato solo su due ponti. Un’impostazione che dal punto di vista tecnico ha consentito di realizzare uno yacht dal baricentro basso, caratteristica che possiamo definire fondamentale per contenere il più possibile i moti di rollio e beccheggio, altrimenti sempre fastidiosi, ma anche una peculiarità rilevante in termini estetici perché conferisce all’imbarcazione una silhouette di altezza contenuta e un look sportivo, giustificando l’acronimo dato in dote a questo modello di 27 metri, cioè SC che sta per Sport Cruiser. La sua sportività è percettibile anche negli stilemi che caratterizzano il design dell’imbarcazione, dove spicca la prua maestosa, affinata e ben alta sull’acqua, la nervatura, che corre lungo le fiancate in rilievo come fosse un muscolo teso, la forma del cavallino, teso e moderatamente rovescio, che termina nella poppa più bassa e armoniosamente raccordata alla plancia da bagno. Uno dei nuovi Armatori della C. Boat 27SC, ha chiesto “un’unità adatta al suo tempo libero, ma destinabile anche all’attività di noleggio”, ci dice Corvisieri, titolare del cantiere, realizzata con la possibilità di potere ospitare a bordo anche le persone diversamente abili. Una peculiarità alla quale il cantiere in realtà aveva già pensato anche per una questione di sensibilità personale al problema, e ha quindi colto subito e con entusiasmo questa richiesta, mettendo tutto lo staff tecnico di C.Boat a disposizione del cliente. Sono stati quindi ampliati i camminamenti laterali, portati ora ad 80 cm, ed è stata montata una passerella lunga 6 metri e larga 90 cm, per potere imbarcare così una carrozzella senza alcuna difficoltà. E’ stato creato inoltre un locale bagno dedicato; sono state rimosse tutte quelle barriere architettoniche che esistono sulla maggior parte degli yacht, rendendo la barca assolutamente fruibile. Altra prerogativa che dunque caratterizza la C.Boat 27 SC, ma comune all’intera gamma, è la possibilità di avere uno yacht totalmente personalizzabile in termini di layout, di suddivisione degli interni ma anche per ciò che concerne arredi e allestimenti. Una barca che l’Armatore può realmente richiedere ad libitum, tagliata sulle proprie esigenze e i propri gusti, come fosse un vero e proprio prodotto di sartoria. Il cantiere è infatti pronto a trovare la soluzione più consona col proprio ufficio tecnico e con gli ar-
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chitetti che vi lavorano, potendo configurare lo yacht sia nella versione più classica, che con quattro cabine a comporre la zona notte ospiti, tutte ricavate lungo il ponte inferiore. L’unità presentata al’ultimo Salone Nautico, il C.Boat 27SC,S, differisce dalla precedente per le dimensioni del fly, ed il sun deck, rispetto ai già ragguardevoli 70 mq, diventato di 92 mq, una crescita di superficie che rende questo ponte ancora più versatile e fruibile sia per appassionati dei bagni di sole sia per party o pranzi informali da consumare en plein air. A ricordare l’indole di nave in grado di affrontare lunghe navigazioni e mare impegnativo, ci sono le robuste vetrature che delimitano la porzione coperta del main deck: tutte verticali, continue, per offrire massima visibilità a chi si trova al comando, così come a chi voglia godere del panorama in navigazione seduto comodamente in un divano del salone. La C.Boat 27 SC non è uno yacht che si limita solo alle apparenze. Tutto a bordo è di grande sostanza, a partire dallo scafo, dalle strutture, da tutta quella parte strettamente tecnica che non sempre l’armatore considera, ma che dovrebbe essere invece un elemento fondamentale nella scelta dell’imbarcazione più adatta. Lamiere, paratie e strutture varie, hanno spessori difficilmente riscontrabili su molti altri yachts: una robustezza che è sinonimo di sicurezza ed è anche una garanzia sulla durevolezza della costruzione, insieme ad un’accessoristica di primissima qualità, con l’installazione di un hardware tecnico, anch’esso ben oltre le comuni necessità. Questi yachts hanno una garanzia totale della durata di ben quattro anni, che mette al riparo da qualsiasi eventuale e malaugurato inconveniente, con un programma che prevede controlli prestabiliti e che dà sicurezza all’Armatore e certezze circa i costi futuri da sostenere sull’imbarcazione. I nuovi C.Boat 27SC saranno dotati anche del C.Boar Managment Sistem, un sistema ideato dal cantiere stesso, capace di controllare tutta la barca monitorando e supervisionando i dispositivi presenti a bordo che necessitano di manutenzione (motori, generatori, dissalatore, ecc.). Qualora si verifichi un guasto ad uno degli apparati, il sistema è in grado di fornire l’opportuno warning, dettagliato e circostanziato in maniera da rendere l’intervento quanto più rapido ed efficace, contribuendo a contenere i costi di n gestione della barca. Mari Blu !
from tailoring. The shipyard is in fact ready to find the most suitable solution with its own technical department and with the architects who work there, being able to configure the yacht is in the classic version, or with four cabins in settling the sleeping area guests, all derived on the lower deck . The unit presented at the last Genova International Boat Show, the C.Boat 27SC, S, it differs from the previous one for the size of the fly, and the sun deck, than the already considerable 70 square meters, became 92 square meters, an increase of surface that makes this bridge even more versatile and usable for both of sunbathing enthusiasts both for party or casual lunches to eat en plein air. To remind the ship's nature can face long voyages and challenging sea, there are robust glazings delimiting the covered portion of the main deck: all vertical, continuous, for maximum visibility to the captain, as well as to those wishing to enjoy the panorama while sailing comfortably sitting in a living room sofa. The C.Boat SC 27 is not a yacht that is limited only to appearances. Everything on board is of great substance, starting from the hull, structures, from all that part strictly technique that is not always the owner considers, but should instead be a fundamental element in the boat the most suitable choice. These yachts have a total guarantee for a period of four years, that protects from any potential unfortunate and inconvenient, with a program that provides predefined checks and giving Shipowner safety and certainty about the future costs to be incurred on the boat. The new C.Boat 27SC will also be equipped with the C.Boat Managment System, a system which the shipyard created by the itself, capable of controlling the whole boat by monitoring and supervising the devices on board requiring maintenance (engines, generators, water maker, etc. ). If there is a fault in one of the equipment, the system is able to provide the appropriate warning, detailed and circumstantial in a manner as to make the technical intervention as quickly and effective, contributing to contain the costs of management of the boat. Blue Seas!
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Men’s Code
La forza di un lifting a un muscolo che spesso non è il cervello by Gaia Serena Simionati
Io sono un artista. Non ho bisogno di spiegare un cazzo At the release of the full version of the Great beauty, with thirty more minutes, only for a few days to film in late June, it returns the chance to quibble about an Oscar winner and his genius. It must be said that this is a film about the absence. There s'illustra lack. Of everything. On the ideas, of knowledge, of style, of beauty, of spirituality, of elegance, of morality, of creativity, of forgiveness. So Italy today! Sorrentino, like Flaubert and his novel about nothing, plays subtraction. It becomes the most beautiful country in the world in an unfair routine of vacant trains that do not go anywhere. In orgies of parties with the cult of Dionysus, Bacchus and Tobacco, filled mostly cocaine as its participants: crazy and tamarri beings who reveal bulging cheeks, raised cheekbones and blepharoplasty to throttle, standing in a queue by the surgeon as a greengrocer as well as obsessions for dance, art, fashion and unnecessary outward, if not supported by the core. Which, however, it proves to have fully Dadina, the character of nano, from its acrondroplasia, "great" newspaper editor, personality and woman "Stature" real, magnificently played by Giovanna Vignola. The mutation in the FGFR3 gene, located at the level of chromosome 4, which affects the sufferer, testifies in the film as in life, not always physical defects, wrongdoers brilliant intelligence. Indeed help to enhance it. And even in this message, for those who can catch him, Sorrentino demonstrates sensitivity to diversity and substance.
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In occasione dell’uscita della versione integrale della Grande bellezza, con trenta minuti in più, solo per pochi giorni al cinema a fine giugno, si ripresenta l’occasione di disquisire su un premio Oscar e la sua genialità. Va detto che questo è un film sull’assenza. Vi s’illustra la mancanza. Di tutto. D’idee, di conoscenza, di stile, di bellezza, di spiritualità, di eleganza, di moralità, di creatività, di perdono. Insomma l’Italia di oggi! Sorrentino, come Flaubert e il suo romanzo sul nulla, gioca di sottrazione. Trasforma il paese più bello del mondo in un iniquo tran tran di vacui trenini che non vanno da nessuna parte. In orge di feste col culto di Dioniso, Bacco e Tabacco, riempite perlopiù di cocaina come i suoi partecipanti: esseri impazziti e tamarri che palesano guance rigonfie, zigomi rialzati e blefaroplastiche a manetta, stando in coda dal chirurgo come dall’ortolano, oltre che ossessioni per danza, arte, moda ed esteriorità inutili, se non supportate da nucleo. Cosa che dimostra invece di avere appieno Dadina, il personaggio di nano, dall’alto della sua acrondroplasia, “grande” direttore di giornale, donna di personalità e “Statura” vera, magnificamente interpretata da Giovanna Vignola. La mutazione del gene FGFR3, situato al livello del cromosoma 4, che colpisce chi ne soffre, sta a testimoniare nel film come nella vita che, non sempre i difetti fisici, prevaricano un’intelligenza brillante. Anzi contribuiscono ad esaltarla. E anche in questo messaggio, per chi sa coglierlo, Sorrentino dimostra sensibilità alla diversità e alla sostanza. Tutti gli altri, amici del Lexotan, sono alla ricerca, come dopati Lucignoli contemporanei di un paese dei balocchi, dove affogare con psicotropi,
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antidepressivi o gin tonic, la noia. In primis, verso se stessi. Un paese gestito da vescovi, preti e prelati andati a male, persi in bieche versioni di masterchef tonacate, dove la spiritualità ha più a che fare con la marca di un jeans, tipo True Religion. Scrittori perduti, artisti falliti, inutilità del dire e del fare. Persino dell’amare. O solo anche nell’usare la parola cultura. Sorrentino uccide. Anche ciò che è già morto. E nella sua disamina da anatomopatologo, supportata da ironia e saggezza, oltre che dall’eccelsa fotografia di Luca Bigazzi, dalle musiche topiche di Lele Marchitelli, usa un’eleganza che inchioda, che crocifigge tutti. Ma soprattutto li fa stare zitti! E soprattutto quelli del mondo dell’arte, fatto per lo più da inconcludenti senza stile, né cervello. Quest’ultima intellighenzia da sottobosco emerge tutta sospinta nella sua vacuità e inconsistenza, sempre più presente in gallerie e musei: scatole bianche contenenti IL VUOTO COSMICO. Nella parte iniziale del film, il regista inanella infatti una performance di Talia Concept, artista concettuale, ça va sans dire, rigorosamente nuda, con un sesso tinto di rosso e munito di falce, simulacro di Marina Abramovic che, prendendo la rincorsa, sbatte il testone sulle mura traiane rimanendo tramortita. Intervistata dal protagonista, Jep Gambardella, essa non sa nemmeno definire perché lo fa e tantomeno cos’è una vibrazione. Ecco questo è spesso il contemporaneo. Senz’anima. Oltre alla grettezza del gesto, costellato dalla sua inutilità sia visiva, che dinamica, che corporea. Altra netta presa di posizione sull’arte la troviamo quando Sorrentino presenta, a una festa per adulti, una bambina che funge da epigono ai tre dell’Ave Maria: Jackson Pollock, Gerard Richter e un non più solo blu, Ives Kline. Qui gli invasati genitori della minorenne pensano di “venderla” come il nuovo genio dell’arte a galleristi internazionali ignoranti, solo perché la piccola urlante, sbatte, controvoglia, secchi di vernice su di un telero e, strofinando le minuscole braccette in modo circolare, modello Rotowash, spalma il colore. Della serie, impara l’arte e mettila da parte. Ci rimane quindi solo il bello degli avi. Il Colosseo, la fontana dell’Acqua Paola, il Gianicolo, “o Roma o Morte”, Bernini, le vedute sterminate di mura serviane, aureliane, traiane e una natura che sopravvive agli scempi umani e resiste con i suoi colori di tramonti e albe, intervallati da giraffe e gru, alla maleducazione, ignorante dell’uomo. La grande bruttezza appunto, della grande bellezza. Neppure i gemiti di Jep Gambardella, “un uomo destinato alla sensibilità”, riescono a comprimere, far defluire, svalvolare i prodromi di un corpo malato, dissanguato e moribondo: quello di una Roma caput mundi, dove Kaput non è più latino, ma tedesco. n MORTA, APPUNTO!
All others, friends of Lexotan, are looking like doped contemporary Wicks of a Toyland, where drown with psychotropics, antidepressants or gin and tonic, boredom. First, towards themselves. A country run by bishops, priests and prelates gone bad, lost in grim versions of masterchef tonacate, where spirituality has more to do with the brand of jeans, type True Religion. Lost writers, failed artists, futility of saying and doing. Even of loving. Or even just using the word culture. Sorrentino kills. Also what he is already dead. And in his examination by pathologist, supported by irony and wisdom, as well as from the lofty photography of Luca Bigazzi, the topical music by Lele Marchitelli, use an elegance that nails, crucifying all. But above all, make them shut up! And most of those in the art world, made mostly inconclusive without style, or brain. The latter intelligentsia emerges from the undergrowth all driven in its emptiness and inconsistency, increasingly present in galleries and museums: white boxes containing VACUUM COSMIC. In the initial part of the film, the director curls fact a performance of Thalia Concept, conceptual artist, it goes without saying, strictly naked, with dyed red, having sex with a scythe, simulacrum of Marina Abramovic, taking a running start, whisk big head on Trajan walls remained stunned. Interviewed by the protagonist, Jep Gambardella, it can not even be defined because it does, let alone what a vibration. Here this is often the contemporary. Soulless. In addition to the narrowness of the gesture, punctuated by its uselessness is visual, that dynamic, that body. Another sharp intake position on the art we find when Sorrentino presents, with an adult party, a little girl who acts as a follower to the three Hail Mary: Jackson Pollock, Gerard Richter and not just blue, Ives Kline. Here crazed parents of underage think they "sell" as the new genius of art gallery owners ignorant International, just because the little screaming, banging, reluctantly, buckets of paint on an oil on canvas and, rubbing braccette tiny circularly, Rotowash model, smear color. Series, Learn the art and put it aside. There then remains only the beautiful ancestors. The Colosseum, the fountain of Paola, the Janiculum, "Rome or Death", Bernini, the endless views of the Servian walls, Aurelian, Trajan and a nature that survives the human havoc and resists with its colors of sunsets and sunrises , interspersed with giraffes and cranes, inconsiderate, ignorant man. The big ugly indeed, of great beauty. Even the moans of Jep Gambardella, "a man destined to sensitivity", manage to squeeze, drain, svalvolare the beginnings of a sick body, bleeding and dying: that of a Roma caput mundi, where Kaput is no longer Latin, but German. LIFE, FACT!
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Il tempo è prezioso...
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Men’s Code
One of the most prestigious creations of Scatola Del Tempo is the model 21RT XXL CARBON, presented the first time in exclusive preview at the Watch and Jewellery Show BaselWorld 2014. This model can be opened by using a digital fingerprint system. It is equipped with 21 rotating movements to rewind automatic wristwatches of every shape and dimension. Each rotating group, consisting in three compartments, is completely independent from the others, as programmed by a very sophisticated electronic card. The time selectors to program the rotating rows are in the drawer placed at the bottom. A vacant compartment at the back let the client carrying inside several and different precious objects. On the sides of the rotating compartments two stripes of LED light up the precious content of the furniture, automatically turning on and off when opening and closing the door. The exterior structure is made in wood covered with real carbon fibre, with opening handles in stainless steel. The cabinet is fitted with an electronic safety lock (digital system) that gives access to the rotor area and also to the back area. The armoured structure of the cabinet is steel on five sides and the glasses are shatter proof reinforced (glasses 8mm + 0,76mm + 8mm). The net weight is Kg. 190,00 about. This particular model is produced on demand only and can be customized upon request.
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Il modello 21RT XXL CARBON è uno dei più prestigiosi tra quelli ideati e prodotti da Scatola Del Tempo ed è stato presentato per la prima volta in anteprima mondiale al Salone Mondiale dell’Orologeria e Gioielleria Basel World 2014. Il sistema di apertura di questo modello è rivoluzionario: infatti il mobile può essere aperto solo tramite sistema ad impronta digitale. E’ equipaggiato con 21 sedi rotanti per la ricarica di orologi da polso automatici di tutte le forme e dimensioni e presenta un vano posteriore che permette di contenere molti oggetti preziosi. Ogni gruppo rotante è composto da tre alloggiamenti ed è completamente indipendente dagli altri, in quanto programmato da una scheda elettronica molto sofisticata. Il selettore dei tempi per la programmazione dei gruppi rotanti trova posto nel cassetto posto in basso. La struttura esterna è in legno ricoperto da una lastra di vera fibra di carbonio, con maniglie d’apertura in acciaio inox. Ai lati dei gruppi rotanti due strisce led illumineranno i vostri orologi accendendosi e spegnendosi automaticamente all’apertura e alla chiusura dell’anta. Completamente blindato nella parte che racchiude i sistemi rotanti, è dotato di cristalli antisfondamento (spessore cristalli 8mm + 0,76mm + 8mm). Il peso netto di questo mobile è di kg. 190,00 circa. n Prodotto in serie limitata e personalizzabile su richiesta.
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Coco&Co
La moda passa, lo stile resta Coco Chanel
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Coco&Co
by Alberto Nano
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by Lydia Cavaliere - modasenzatzucchero.blogspot.com edit by Giovanna Repossi
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Lei sta lì ad osservare l’andamento evolutivo e non, della società. Non giudica, non si impone, non vuole essere manifesto di alcuna rivoluzione. Strumento da sempre di classificazione di culture, ceti sociali o personalità differenti, muove le sue vele come un caicco in balia di chi magistralmente la dirige o la trascina , o altrimenti la trasporta malamente alla deriva. La Moda. Lei, a cui le si rivolgono considerazioni ambigue, debilitando la sua superficiale funzione primaria, o al contrario innalzandola, non solo come opera d’arte, ma anche come espressione dei moti sociali, che l’essere umano rivela nella creatività come nel costume, spingendo se stesso a volte a diventarne schiavo. La Terra è il nuovo mondo da scoprire, tanto contraddittoria, tanto mutevole, tanto ciò nonostante, ancora piena di risorse. La Moda, infatti, ha insegnato che le materie prime della natura, anche se sempre più esclusive, siano uno strumento in continua evoluzione; tesori che prima avevamo dimenticato, infatuandoci di quello che la scienza oggi è in grado di fornirci. In alcuni casi la Moda, risultò essere nostalgica, rievocando volumi del passato, talora gli anni ’60, talora gli ’80 e così via. Ma in altri, invece, fu espressione aulica di una materializzazione di un’idea, di un ragionamento, che rendeva un semplice eskimo, la rappresentazione della condizione umana e sociale, anche se di fatto costituito solo da tessuto e bottoni. Oggi non si deve andare troppo lontano per riuscire a meravigliarsi, ad emozionarsi. In fondo ancora adesso un baco da seta tiene ferme le briglia di un commercio ancora importante e fruttifero. Si è vero, oggi la
She is there to observe the evolutionary trend and not, of society. Does not judge, does not impose itself, you do not want to be no revolution manifesto. Instrument always classification of cultures, social classes or different personalities, moves his sails like a gulet at the mercy of those who masterfully directs or drag, or otherwise carries badly adrift. Fashion. Her, to which they turn ambiguous remarks, debilitating its superficial primary function, or otherwise raising it, not only as a work of art, but also as an expression of social movements, that the human being reveals creativity as in costume, sometimes pushing himself to become a slave. The Earth is the new world to discover, so contradictory, so changeable, so nevertheless, still full of resources. The Fashion, in fact, taught that the first natural materials, although more and more exclusive, is a tool in constant evolution; treasures that before we had forgotten, infatuandoci of what science is now able to provide us. In some cases, the Fashion, turned out to be nostalgic, recalling volumes of the past, sometimes the '60s, sometimes the 80s and so on. But in others it was courtly expression of a materialization of an idea, of an argument, which made a simple parkas, the representation of the human condition and social, although in fact only consists of fabric and buttons. Today you do not go too far away to be able to wonder, to get excited. After all even now a silkworm holds firm the reins of a still important trade and fruiting. It is true, today the company claims the amount from the Fashion,
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Coco&Co
speed and product differentiation and therefore of creativity, the first thought, that moves and creates the attractiveness of the various creative expressions. If you think about it, though, the absolute integration between the Western world and the Eastern one, has created a new world, a situation that only thirty years ago you could not even imagine. The current global condition could be the universe which so much the search beyond our atmosphere. If only everyone would accept this new human condition, it could turn into an unrivaled richness and beauty resource. The art would be daughter of cultural exchanges that rinnoverebbero, that they would forget his late mercenary, the fashion would not be a mere expression of an 'indifferent shallow thinking, overwhelmed by the need to homologate, to be framed, to represent something or someone which inevitably would be routine. Our world has changed, for the worse, but even better, the exchange of information allows us to expand the mind, to expand what we are with what others are. There is still much to discover in this small planet, you just humbly realize that life, like fashion today would unnecessarily nice if it stayed locked in her walnut.
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società pretende dalla Moda la quantità, la velocità e la differenziazione del prodotto e quindi della creatività, del pensiero primo, che muove e crea l’appetibilità delle diverse espressioni creative. Se ci si pensa, però, l’integrazione assoluta tra il mondo occidentale con quello orientale, ha creato un mondo nuovo, una situazione che solo trenta anni fa non si poteva neanche immaginare. L’attuale condizione globale potrebbe essere l’universo che tanto si ricerca al di là della nostra atmosfera. Se solo tutti accettassero questa nuova condizione umana, la si potrebbe trasformare in una risorsa di ineguagliabile ricchezza e bellezza. L’arte sarebbe figlia di interscambi culturali che la rinnoverebbero, che le farebbero dimenticare il suo fine mercenario, la Moda non sarebbe una mera espressione di un’ indifferente superficiale pensiero, travolto dal bisogno di omologarsi, di essere inquadrato, di rappresentare qualcosa o qualcuno che inevitabilmente risulterebbe abitudinario. Il nostro mondo è cambiato, in peggio, ma anche in meglio, l’interscambio di informazioni ci permette di allargare la mente, di poter ampliare quello che siamo con quello che sono gli altri. C’è ancora tanto da scoprire in questo piccolo pianeta, basta solo umilmente rendersi conto che la vita, come la moda sarebbe oggi inutilmente bella se rimanesse chiusa dentro la sua noce. n
© Photo by Christian Algranati
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Via Bertani, 16 - Phone +39 0233605057 - www.piscomilano.com
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Coco&Co
Westchester Fashion Week by Viola Manuela Ceccarini
This year Westchester Fashion Week entered its 3rd season as a response to the approaching NYFW. The show was a huge success, featuring seven designers two children's clothes, two Urban Wear, two dresses and gowns and a jewelry designers. WFW welcomed five singers performing on stage, including the 2016 Yonkers Idol winner. The fashion event is a celebration of fashion, art and entertainment, presented by Joe Corbalis founder & owner of ‘Rough Around the Edges: Marketing, Media and Events’ with the participation of our legendary Livein-Style Magazine publicized by Joseph Ralph Fraia and Viola Manuela Ceccarini (ViVi). The show was held Saturday 24th September from 6pm to 10pm at the venue 16 Warburton Ave in Yonkers, NY. The art gallery was filled with art works of both local and regional artist like Gloryvette Rodriguez, Olga Klymyk and many more. Hair and Make Up courtesy of Ana Maldonado and Vale Galindo. Official guest Host & MC of the event was our collaborator Viola M. Ceccarini! 'ViVi', tv personality, fashion writer and producer of the TV Show ‘Fancy Talks’, broadcasted on 1993 Time Warner Cable every Friday at 5pm. Mr. Joseph Ralph Fraia Editor and Cheif of LiveIn-Style New York was also there to present the 4th issue of the Magazine with the collaboration of his team of experts! We’ll see you next season at WFW!
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Come ogni anno Westchester Fashion Week ha riscosso un enorme successo, entrando ufficialmente nella sua terza stagione in risposta all’approciarsi della Settimana Della Moda Newyorkese. ‘Vi era la necessità di creare una sfilata di moda per coloro che risiedono fuori New York.’ La sfilata si è tenuta Sabato 24 Settembre dalle ore 18:00 alle ore 22:00 presso la sede 16 Warburton Ave a Yonkers, NY e ha visto sfilare ben sette designer di cui due moda bambino, due urban wear, due moda uomo e donna, piu diversi designer di gioielli. WFW ha inoltre accolto cinque cantanti e ballerini sul palco, tra cui il vincitore di Yonkers Idol 2016. La galleria d'arte è stata riempita con meravigliose opere d'arte, create da artisti sia locali che regionali, come Gloryvette Rodriguez, Olga Klymyk e molti altri. Hairstyle e Make Up (trucco e parrucco) a cortesia di Ana Maldonado e Vale Galindo. L'evento mondano è stato una celebrazione allo stile, all’arte e allo spettacolo; presentato da Joe Corbalis fondatore e proprietario di: ‘Rough Around the Edges: Marketing, Media and Events’ con la partecipazione dello staff Livein-Style Magazine la rivista ItaloAmericana che promuove lusso ed eccellenza in giro per la Grande Mela. Ospite della serata e host ufficiale la nostra collaboratrice Viola M. Ceccarini (ViVi) personaggio televisivo, articolista e produttorice del programma televisivo “Fancy Talks” in onda a sul canale 1993 Time Warner Cable ogni Venerdì alle 17:00. Non poteva mancare Mr. Joseph Ralph Fraia Editore e Direttore di LiveInStyle New York, il quale, avvalendosi del suo team di esperti, con estrema professionalità e dedizione ha presentato il 4 ° numero della rivista assolutamente da non perdere! n Ci si vede alla prossima stagione di Westchester Fashion Week!
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Coco&Co
La vita ha il sapore di lirica by Alberto Nano If we talk about opera in Italy the name that immediately comes to mind is Daniela Javarone. It 's always an honor to host it on Live Pages, remember that just last year presented the award as Woman Live In. For over twenty years is the Daniela on the social scene, of that jet set that not only dominates the social and national political scene, but is committed to supporting social projects in a concrete way, the first of the actions of the City of Angels where Daniela same godmother. A world of events and PR of the highest level united by one big denominator, the opera, that precisely in the city of Milan has its indisputable homeland: Daniela is in fact President of the Friends of the Opera (AMAL), a role entrusted to it by the Marquis Alberto Litta Modignani himself with the aim of making live opera combining culture, customs and social, a mission that since 1991 Daniela has continued to perform with intelligence, humanity and enthusiasm, shaping events, dinners, parties, meetings, concerts on the forms of a Milan incessantly changing. We meet this time in her living room, a world full of prizes, awards, photographs and especially enhanced by a unique class. How does the world of opera today in its exportability especially in the US? The US has always been big users of our opera and there are many cases in which the great Italian names have found success thanks to the Americans, consider the example of Luciano Pavarotti. The lyric is made in Italy excellence and I am sure that the United States will continue to be a key reference point for our world.
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Se parliamo di lirica in Italia il nome che subito ci viene in mente è Daniela Javarone. E’ sempre un onore ospitarla sulle pagine di Live In, che ricordiamo proprio lo scorso anno le ha consegnato il riconoscimento come Donna Live In. Da oltre vent’anni è Daniela la regina dei salotti milanesi, di quel jet set che non solo domina la scena socio-politica nazionale, ma si impegna a sostenere progetti sociali in modo concreto, primo fra tutti l’operato dei City Angels di cui Daniela stessa è madrina. Un mondo di eventi e di PR di altissimo livello accomunato da un unico grande denominatore, la lirica, che proprio nella città meneghina trova la sua indiscutibile patria: Daniela è infatti Presidente dell’Associazione Amici della Lirica (AMAL), un ruolo affidatole dal Marchese Alberto Litta Modignani in persona con l’obiettivo di fare vivere la lirica unendo cultura, costume e sociale, una missione che dal 1991 ad oggi Daniela ha continuato ad assolvere con intelligenza, umanità ed entusiasmo, plasmando eventi, cene, serate, incontri, concerti sulle forme di una Milano incessantemente mutevole. La incontriamo questa volta nel suo salotto, un mondo costellato di premi, riconoscimenti, fotografie e soprattutto impreziosito da una classe inconfondibile. Come valuta il mondo della lirica di oggi nella sua esportabilità in modo particolare negli USA? Da sempre gli USA sono stati grandi fruitori della nostra lirica e sono molti i casi in cui i grandi nomi italiani hanno trovato successo proprio grazie agli americani, pensiamo ad esempio a Luciano Pavarotti. La lirica è made in Italy per eccellenza e sono certa che gli Stati Uniti continueranno ad essere un punto di riferimento fondamentale per il nostro mondo.
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Quale compositore è stato maggiormente rivalutato negli ultimi anni? Direi Giacomo Puccini, forse per la sua vena romantica universalmente apprezzata, soprattutto Oltreoceano. Non a caso Puccini scrisse la Fanciulla del West: lungimiranza, ammirazione, entusiasmo per il suo viaggio negli USA? Ricordiamo comunque che Puccini ebbe sempre un grande interesse per le culture internazionali, come nel suo capolavoro Madama Butterfly.
Which composer was more revalued in recent years? I would say Giacomo Puccini, perhaps because of its romantic vein universally appreciated, especially overseas. No coincidence that Puccini wrote Fanciulla del West: foresight, admiration, enthusiasm for his trip to the USA? Recall, however, that Puccini always had a great interest in international cultures.
Ha mai ricevuto un premio inaspettato per il suo ruolo in AMAL?
Have you ever received an unexpected prize for his role in AMAL?
Si, lo scorso anno. Ho ricevuto il premio alla carriera 2015 a cura del Premio Letterario Internazionale Juan Montalvo, il massimo riconoscimento dell’Ecuador nella sezione cultura e poesia. E’ stata una grandissima emozione!
Yes, last year. I received the Lifetime Achievement Award in 2015 by
Torniamo nella sua amatissima Milano: qual è la Prima alla Scala che non scorederà mai? Sicuramente quando ero al termine della mia seconda gravidanza: non rinunciai alla Prima di Ernani di Verdi. Avevo un pancione enorme: tutti pensarono che volessi partorire li! E’ stato un bellissimo ricordo. Non passavo più tra le poltrone ma non mi sarei persa quella Prima per nulla al mondo.
Back in his beloved Milan: what it is the first at La Scala that never
Lirica e fenomeni internazionali quali Andrea Bocelli e Il Volo... Sono felice del loro successo, in modo particolare dei tre ragazzi de Il Volo ma io sono una purista e l’Opera Lirica è un altro mondo. Entrambi non sono voci liriche. La lirica è popolare ma non può diventare “pop”: è arte, cultura, riflessione, intimismo. I mostri sacri della lirica non hanno bisogno di un microfono ad esempio. Ci sono tanti aspetti che non possono essere comparati.
the International Literary Prize Juan Montalvo, the highest award in the section of Ecuador culture and poetry. It 'been a great emotion!
scorederà? Certainly when I was at the end of my second pregnancy: I not gave up before Verdi's Ernani. I had a huge belly: everyone thought that I wanted to give birth to them! It 'was a wonderful memory. I not passed over between the seats but I would not have missed that for anything in the world before. Lyrical and international phenomena such as Bocelli and Il Volo ... I'm happy for their success, especially the three boys Il Volo but I am a purist and the Lyric Opera is another world. Both are not opera singers. The opera is popular but can not become "pop" is art, culture, reflection, introspection. The giants of opera did not need a microphone for example. There are many aspects that can not be compared.
Come vede il futuro della lirica?
How do you see the future of opera?
L’opera lirica non morirà mai in quanto è legata alla stessa natura dell’uomo. Ne canta le debolezze, le passioni, le miserie, le vittorie, le gioie, i sentimenti che vivranno sempre con noi. La lirica non conosce tempo. Un mio sogno sarebbe vedere sempre più persone avvicinarsi alla lirica mossi da una sincera passione, un atteggiamento che nasce da bambini, com’è capitato a me: sono sempre stata affascinata da questo mondo e posso dire di avere vissuto per la lirica. Sarebbe magnifico se proprio attraverso la lirica le persone potessero condividere più valori sociali, essere meno egoisti, un messaggio che ho sempre diffuso attraverso AMAL.
The opera will never die because it is linked to the very nature of
Ha ancora progetti nel cassetto? In questi anni ho realizzato praticamente tutto, persino sogni che mai avrei pensato diventassero realtà. Non faccio progetti: mi faccio guidare dalla passione e dall’amore. Poi, una sorpresa inimmaginabile e fantastica accade e il n sogno si concretizza.
He still projects in the drawer?
man. She sings weaknesses, passions, miseries, the victories, the joys, the feelings that always will live with us. The opera does not know time. My dream would be to see more and more people get closer to opera motivated by a sincere passion, an attitude that comes from children, as happened to me: I have always been fascinated by this world and I can say that I have lived for the opera. It would be great if just through the lyrical people could share more social values, be less selfish, a message that I always spread through AMAL.
In these years I realized pretty much everything, even dreams that I never thought would become reality. I do not make projects: I am guided by passion and love. Then, an unimaginable and fantastic surprise happens and the dream is realized.
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Gourmet
Il fascino dell’eccellenza
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Gourmet
Waltz interpreta Dom Pérignon P2 by Bruno Petronilli
Dom Pérignon presenta “Meet the Ultimate Dom Pérignon, P2 Plénitude Deuxième. Touched with plénitude”, la nuova campagna che invita a scoprire il mondo del più irresistibile tra gli champagne. Un’espressione visiva che descrive l’incontro con Dom Pérignon P2 e le intense, intime sensazioni che ne derivano. La nuova campagna è interpretata dal due volte premio Oscar Christoph Waltz, che cattura sapientemente una moltitudine di sensazioni, trasmettendole con sottili ma intense espressioni. La campagna descrive l’emozione scaturita dall’essere “toccati dalla plénitude”, una sorta di stato grazia che avvolge appena dopo aver bevuto il primo sorso di Dom Pérignon Plénitude Deuxième. In un delicato gioco tra serietà e giocosa ironia, la campagna multi soggetto e il video introducono alla pienezza unica e profonda di questa esperienza. A firmare la campagna è Billy Kidd, fotografo celebre per i suoi ritratti, capace di cogliere il momento perfetto per lo scatto. Con il suo tocco artistico aggiunge una nuova dimensione all'incontro tra Dom Pérignon P2 e l’interpretazione di Christoph Waltz. “Meet the Ultimate Dom Pérignon, P2 Plénitude Deuxième. Touched with plénitude” è realizzata in bianco e nero, con l’uso di luci soffuse e naturali e di un soffio di vento. Con una scelta cromatica che si discosta dai codici “dark” finora utilizzati da Dom Pérignon, il luminoso scenario cattura il momento di sospensione da cui si irradia il piacere dell’esperienza di Plénitiude Déuxième. L’invecchiamento è un processo unico che vede lo champagne compiere una metamorfosi. I millesimati Dom Pérignon attraversano una serie di fasi – finestre di opportunità, o plénitudes – durante le quali lo champagne può essere degorgiato e rilasciato per offrire differenti espressioni dello stesso vintage. Ogni Plénitude Dom Pérignon presenta un universo e un’emozione distintivi. La Première Plénitude, Dom Pérignon Vintage, si compie dopo otto anni di riposo nelle cantine, secondo l’annata. Ciò che nasce è un vino che racchiude il perfetto equilibrio di Dom Pérignon, la sua più grande promessa. Dom Pérignon P2 è un millesimato di prestigio, che richiede più tempo, più pazienza, più cura per arrivare alla sua Deuxième Plénitude. La raggiunge dopo sedici anni di elaborazione in cantina, sotto l’attenta supervisione dello chef de cave. In questa finestra temporale, lo champagne raggiunge l’apice della propria energia, della pron pria precisione, della propria intensità.
Dom Pérignon presents "Meet the Ultimate Dom Pérignon, P2 Plénitude Deuxieme. Touched with plénitude ", the new campaign that invites you to discover the world of the most compelling among the champagne. visual expression that describes the meeting with Dom Pérignon P2 and the intense, intimate feelings that result. The new campaign is played by two-time Oscar winner Christoph Waltz, who expertly captures a multitude of sensations, transmitting them with subtle but intense expressions. The campaign describes the excitement resulted from being "touched by plénitude", a kind of grace that surrounds was just after drinking the first sip of Dom Pérignon Plénitude Deuxieme. In a delicate interplay between seriousness and playful irony, the campaign multi-subject and the video introduces the unique fullness and depth of the experience. A sign the campaign is Billy Kidd, famous photographer for his portraits, able to capture the perfect moment to fire. With his artistic touch adds a new dimension to the meeting between Dom Pérignon P2 and interpretation of Christoph Waltz. "Meet the Ultimate Dom Pérignon, P2 Plénitude Deuxieme. Touched with plénitude "it is made in black and white with the use of soft, natural light and a puff of wind. With a choice of colors which deviates from the "dark" codes used so far by Dom Pérignon, the bright scenery captures the moment of suspension from which it extends the pleasure of the experience of Plénitiude Deuxieme. Aging is a unique process in which the champagne making a metamorphosis. The Dom Pérignon vintages through a series of stages - windows of opportunity, or plénitudes - during which the champagne can be disgorged and released for offering different expressions of the same vintage. Each Plénitude Dom Pérignon presents a universe and distinctive emotion. The Premiere Plenitude, Dom Pérignon Vintage, takes place after eight years of rest in the cellars, depending on the vintage. What is born is a wine that embodies the perfect balance of Dom Pérignon, its greatest promise. Dom Pérignon P2 is a prestigious vintage, which takes more time, more patience, more care to get to his Deuxieme Plénitude. It joins her after sixteen years in the cellar processing, under the careful supervision of the chef de cave. In this time window, the champagne reaches the apex of its power, of its precision, its intensity.
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Gourmet
Valdo 90, un gioiello di rarità by Bruno Petronilli
La storia della Valdo è anche la storia della famiglia Bolla che, in quasi un secolo, ha saputo coniugare la passione per le bollicine con un forte spirito imprenditoriale. Dal 1926 con intuizione, lungimiranza e impegno, le tre generazioni che si sono susseguite nella conduzione della Valdo hanno saputo costruire un’azienda di grande vitalità che festeggia oggi con orgoglio novant’anni di successi. Valdo celebra questo importante anniversario con la presentazione di alcune novità di prodotto che esprimono tutta la sua vitalità e l’expertise enologica del marchio; la più prestigiosa è Valdo 90, un gioiello enologico prodotto in edizione limitata di soli 2800 esemplari, la cui eleganza si esprime anche nella etichetta preziosa, realizzata in metallo laminato con fondo platino e dettagli in rilievo in oro. La limited edition celebrativa è uno spumante prodotto con uva Glera proveniente da particolari vitigni storici di Valdobbiadene, ottenuto con Metodo Classico, frutto di 36 mesi di affinamento e maturazione in bottiglia. Un prodotto dal perlage intenso e persistente, dal bouquet fruttato e maturo, concepito quattro anni fa e dedicato alla celebrazione di nove decadi di storia. La bottiglia esclusiva, disponibile solo in selezionati ristoranti ed enoteche, è racchiusa in un elegante cofanetto regalo insieme alla monografia “Valdo 90: la Storia è adesso” nella quale viene ricostruita, attraverso immagini e illustrazioni artistiche il racconto dell’azienda dalla sua fondazione ad oggi. Non solo, nel libro si ripercorrono anche le storie di vita di nove locali storici, un doveroso tributo dedicato a nove eccellenze italiane, sparse per lo stivale, ciascuna espressione dei valori aziendali di Valdo: dal legame col territorio alla passione per il lavoro, dal rispetto per la tradizione alla capacità di interpretare il proprio tempo, dalla sensibilità verso la bellezza alla forza di offrire un nuovo concetto di lusso accessibile, dall’amore per la convivialità alla predisposizione al miglioramento, per concludere con l’attin tudine a guardare sempre al futuro.
The story of Valdo is also the story of the family Bull which, in almost a century, has been able to combine his passion for bubbles with a strong entrepreneurial spirit. Since 1926 with intuition, foresight and commitment, the three generations that have followed in the conduct of Valdo have been able to build a company of great vitality that today celebrates with ninety pride of success. Valdo celebrate this important anniversary with the presentation of some new products that express all its vitality and the wine brand expertise; The most prestigious is Valdo 90, a wine jewel produced in a limited edition of only 2,800 copies, whose elegance is expressed in the precious label, made of metal laminate with the bottom platinum and gold embossed details. The limited edition commemorative is a sparkling wine produced with Glera grapes from particular historical vineyards of Valdobbiadene, obtained with classic method, the result of 36 months of aging and aging in the bottle. A product with an intense and persistent perlage, fruity and ripe bouquet, conceived four years ago and dedicated to the celebration of nine decades of history. The exclusive bottle, available only in select restaurants and wine bars, is enclosed in an elegant gift box together with the monograph "Valdo 90: History is now" which is reconstructed through artistic images and illustrations, the story of the company from its founding to today. Not only that, the book also retrace the life stories of nine historic rooms, a fitting tribute dedicated to nine Italian excellences, scattered throughout the boot, each expression of corporate values Valdo: the link with the territory to the passion for the job, by respect for tradition with the ability to interpret one's time, the sensitivity to the beauty of force to offer a new concept of accessible luxury, love of conviviality to the preparation to the improvement, ending with the attitude to always look to the future .
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Gourmet
Bulgari presenta ... by Bruno Petronilli “La cucina di Luca Fantin” è un omaggio al talento dello chef stellato e ad alcune delle sue deliziose ricette, preparate nell’omonimo Ristorante Bulgari di Tokyo. Sfogliando le pagine eleganti, gli appassionati di arte culinaria possono fruire di un servizio “extra lusso”, in quanto il volume è ricco di prelibate ricette, elaborate personalmente da Luca Fantin. Un autentico assaggio della cucina made in Italy attende i clienti di questo locale alla moda, dove Fantin combina i principali ingredienti, tradizionalmente utilizzati nella sua terra natia, il Mediterraneo, con carni, pesci e verdure freschi, di provenienza giapponese. Edito da ASSOULINE, il libro è una preziosa raccolta culinaria di trentadue ricette realizzate da Fantin. Riccamente illustrate, le pagine del raffinato volume risplendono di foto originali e riportano minuziosamente le fonti d’ispirazione da cui lo chef ha attinto per la preparazione di ogni singolo piatto. E’ la natura stessa che, come una musa, ha ispirato i quattro menù, uno per stagione. Dall’autunno all’estate, Luca Fantin ci accompagna in un viaggio entusiasmante attraverso paesaggi incantevoli, nella sua esplorazione alla ricerca degli ingredienti locali più freschi, che richiamano le quattro stagioni dell’anno. Chef scrupoloso, Fantin visita di persona i luoghi di origine dei suoi ingredienti stabilendo relazioni direttamente con i produttori; e le immagini riportate nel volume catturano tutti questi momenti. Lo chef celebra i doni speciali elargiti dalle diverse stagioni con le sue creazioni di ispirazione locale; ogni suo menù esalta in modo autentico i sapori inconfondibili di autunno, inverno, primavera ed estate. Andrea Petrini, che ha scritto l’introduzione al libro, ha dichiarato con ammirazione: “ La cucina di Fantin è di ispirazione tutta italiana, anche se si avverte l’influenza giapponese nel suo uso discreto delle nuance di sapore. Vibra di un minimalismo rigoroso ed è contemporanea quanto senza tempo ”. Takanori Nakamura, che ha redatto il prologo, ha spiegato come i “delicati ingredienti che vengono prodotti nel corso delle quattro stagioni in Giappone hanno risvegliato la sensibilità gustativa di Luca e valorizzato le sue abilità culinarie, contribuendo a diffondere la sua fama ovunque”. Quando non sarà possibile volare in Giappone, grazie a questo libro perfettamente illustrato, presentato in una splendida custodia, gli amanti della buona cucina di tutto il mondo potranno scoprire gli ingredienti e l’i spiran zione alla base di prelibati abbinamenti.
"The cuisine of Luca Fantin" is a tribute to the talented star chef and some of his delicious recipes made homonymous Restaurant Bulgari Tokyo. Flipping through the pages stylish, the culinary art enthusiasts can enjoy an "ultra-luxury" service, because the volume is full of delectable dishes, personally prepared by Luca Fantin. An authentic taste of Made in Italy cuisine awaits guests of this stylish venue where Fantin combines the key ingredients traditionally used in its native land, the Mediterranean, with meats, fresh fish and vegetables, from Japan. Published by ASSOULINE, the book is a valuable culinary collection of thirty-two recipes made by Fantin. Richly illustrated, the pages of the refined shine volume of original photos and meticulously reported the sources of inspiration from which the chef has drawn for the preparation of each dish. And 'the very nature that, as a muse, inspired the four menus, one per season. From autumn to summer, Luca Fantin takes us on an exciting journey through beautiful landscapes, in his exploration in search of the freshest local ingredients, which recall the four seasons of the year. dedicated chef, Fantin-person visit the places of origin of its ingredients establishing relationships directly with manufacturers; and are mentioned in the book capture all these moments. The chef celebrates the special gifts bestowed by the different seasons with its locally inspired creations; every menu highlights in an authentic way the unmistakable flavors of autumn, winter, spring and summer. Andrea Petrini, who wrote the introduction to the book, said admiringly: "The Fantin-inspired cuisine is all Italian, even if you feel the Japanese influence in his discreet use of flavor nuances. It vibrates with a strict minimalism and contemporary as timeless ". Takanori Nakamura, who wrote the prologue, explained how the "delicate ingredients that are produced in the course of the four seasons in Japan have awakened the taste sensitivity of Luke and enhanced his culinary skills, helping to spread his fame anywhere." When you can not fly in Japan, thanks to this book perfectly illustrated, presented in a beautiful case, lovers of fine cuisine from around the world can discover the ingredients and the inspiration behind delicious combinations.
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Gourmet
Perlé Bianco, un nuovo Trentodoc Riserva di Ferrari
by Bruno Petronilli
Forti del grande successo della linea Perlé, icona dello stile Ferrari, le Cantine Ferrari proseguono il percorso d’innovazione nel solco della tradizione presentando un nuovo Trentodoc Riserva, il Ferrari Perlé Bianco. Espressione dei migliori vigneti di proprietà della famiglia Lunelli, alle pendici dei monti del Trentino, il Ferrari Perlé Bianco nasce dall'attenta selezione delle partite di Chardonnay che gli enologi della Casa ritengono più vocate al lungo affinamento. Riposa per oltre 8 anni sui lieviti, acquisendo un’affascinante profondità e un’armonica intensità. La prima annata è figlia della vendemmia 2006. Insieme al Ferrari Perlé Rosé e al Ferrari Perlé Nero, la nuova etichetta completa la gamma delle Riserve Perlé, diventando protagonista di questa trilogia, che rappresenta l'essenza stessa dell'arte Ferrari nel produrre bollicine d'eccellenza. Anche l’immagine della bottiglia, curata dallo Studio Robilant Associati, si presenta raffinata nei dettagli e perfettamente coordinata a Ferrari Perlé Rosé e Perlé Nero. Ne risulta una linea completamente rinnovata, vestita di un «nuovo nero» che accomuna le tre referenze, creando una collezione iconica e preziosa. L’elemento differenziante è la capsula: tre tinte diverse, arricchite da una trama in rilievo, che si ritrovano nella cornice dell’etichetta n e della collaretta, espressione della sofisticata qualità del dettaglio.
Encouraged by the huge success of Pearl Cotton line, style icon of Ferrari, the Ferrari Cantine continue the path of innovation in the tradition by presenting a new Trentodoc Reserve, the Ferrari Perlé White. Expression of the best vineyards owned by the family Lunelli, on the slopes of the mountains of Trentino, the Ferrari Perlé White born from the selection of Chardonnay matches that winemakers of the House deem most suitable for long aging. He rests for over 8 years on the lees, acquiring a fascinating depth and harmonic intensity. The first vintage is the daughter of the 2006 harvest. Together with Ferrari Perlé Rosé and Ferrari Perlé Nero, the new complete range of label Perlé Reserves, becoming the protagonist of the trilogy, which is the very essence of art Ferrari to produce bubbles of excellence. Even the image of the bottle, by Studio Robilant Associati, is refined in detail and perfectly coordinated to Ferrari Perlé and Perlé Rosé Black. The result is a completely new line, dressed in a "new black" that unites the three references, creating an iconic and valuable collection. The differentiating element is the capsule: three different colors, enriched by a raised plot, which are found in the label frame and ruff, expression of the sophisticated quality of detail.
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Gourmet
Carpineto, i grandi vini di un'icona della Toscana 104
by Bruno Petronilli
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Carpineto, consolidata azienda vitivinicola toscana, che fino ad oggi ha guardato soprattutto allo scenario internazionale, alla vigilia dei 50 anni di attività rivolge una nuova attenzione alla realtà italiana. E lo fa in un momento che segna anche una nuova fase di crescita ed espansione dell'azienda: 10 ettari di nuovi impianti, tecnologicamente all’avanguardia, nella Tenuta di Montepulciano, 4 ettari nella Tenuta di Gaville. Da quando l'azienda fu fondata, la superficie dei vigneti si è decuplicata, da 20 a oltre 200 ettari, articolati su cinque Tenute o Appodiati. Era il 1967 quando Giovanni Carlo Sacchet ed Antonio Mario Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi, in cui il risultato universalmente auspicato era la quantità e non la qualità. I due soci che fin da subito scommisero sui territori più vocati, videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca. Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, continuano a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenuta su standard molto elevati, con l'obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l'ambiente. Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l'assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale, affermatasi per l'eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all'estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa. Tre sono le linee di produzione e oltre 30 le etichette con una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana. Rossi per lo più, Riserve di grande struttura ed estratto, vini estremamente longevi. Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti. Attraverso le 5 Tenute, percorrendo gli oltre 500 chilometri complessivi di filari, vengono in mente le parole del grande enologo umanista Giacomo Tachis: “la grande architettura non sta nell'artificio delle cantine ma nel vigneto”. Ed è soprattutto in Val di Chiana nell'Appodiato di Montepulciano, cuore moderno dell'azienda, che la vista spazia tra vigneti a perdita d'occhio dall'enorme superficie fogliare su 184 ettari di terreno. Un’agricoltura di precisione con macchine e tecnologie di ultima generazione a scarsissimo impatto ambientale, che permette di effettuare trattamenti esclusivamente al bisogno e mirati. Anche
Carpineto, established Tuscan wine estate, which until now has looked primarily at the international scene, on the eve of the 50th anniversary turns a new focus to the Italian situation. And it does so at a time that also marks a new phase of growth and expansion: 10 hectares of new plants, technologically advanced, in Montepulciano Tenuta, 4 hectares in the Gaville estate. Since the company was founded, the area of vineyards has increased tenfold, from 20 to over 200 hectares, divided in five Seals or Appodiati. It was 1967 when John Carlo Sacchet and Antonio Mario Zaccheo founded the Carpineto for the purpose of producing the best Chianti Classico that the "terroir" could offer. A true revolution for those times in which the result was universally desired quantity and not quality. The two members who immediately scommisero the most suitable territories, they saw a huge potential in Tuscany, where to produce great wines of tradition by applying the latest techniques in production processes and increasing the quality standards of the time. Innovators by vocation, Sacchet and Zacchaeus, together with new generations, Catherine Sacchet, winemaker, Elizabeth Sacchet, Francesca and Antonio Zaccheo Michael Zacchaeus, continue to experience, in the respect of the great historical values of Tuscany and a maintained quality of very high standards, with the aim of protecting not only the characteristics of the wines but also the environment. Over the years the Carpineto, which has maintained the family structure, has grown steadily to become an internationally successful brand, affirmed for the excellence of its products and very well positioned abroad with a direct export to over 70 countries, Canada and the United States in the lead. There are three production lines and more than 30 labels with a total production of 3 million bottles. Much of the output is given by wines from the most prestigious DOCG in Tuscany. Red for the most part, reserves of great structure and extract, extremely long-lived wines. Charisma, style, great qualitative continuity of wines, prestigious international awards to discover the territory, in the vineyards. Through 5 Seals by climbing over 500 km total of rows, come to mind the words of the great humanist winemaker Giacomo Tachis: "great architecture is not in the artifice of the wineries but in the vineyard". And it is especially in Val di Chiana nell'Appodiato of Montepulciano, modern heart of the company, the view stretches between vineyards as far as the eye can see from the huge leaf area of 184 hectares of land. Precision agriculture with machines and the latest technology at very little environmental impact, which allows you to make only as needed and targeted treatments. Also why the company is a
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Gourmet
model in terms of sustainability. Just as it is a model respect to the carbon footprint, with vineyards and forests, which absorb much more CO2 than the company itself it produces. And always with a view to environmental sustainability should be the choice to lighten the weight of the bottle of Reserves. And 'in Montepulciano Tenuta that we find the high density contiguous vineyard considered the largest in Italy (65 hectares). The average density of planting is about 8,000 vines per hectare producing wines of great concentration and finesse. And 'here, it surrounded by vineyards, which was also just completed a new cellar in the colors of the earth, a distance from the ancient eighteenth century complex. All around a large green area that looks out over a small natural lake. On the hill a monumental olive grove of 12 hectares with the classic Tuscan varieties, Frantoio, Moraiolo, Leccino and Pendolino, for extra virgin olive oil that the company produces by olive groves present in all five seals. Built according to eco-compatibility criteria, with materials for green building, the winery produces energy from renewable sources to a greater extent for their own use. In total 4,500 square meters divided into three rooms, one of which houses the local to the elevation in wood barrels of various sizes, one for the more strictly productive zone for vinification, and one for the reception with the tasting area and a gallery-living room opening onto the barrel. In this enfeoffed, single vineyard, the company gets 4 Cru, produced only in exceptional vintages considered: these are the vineyards of Appodiati, with extraordinary characteristics that highlight the peculiarities of each micro-zone. Bottled without undergoing any treatment, they are released from the cellar not for at least five years of aging in bottle. True icons that can evolve long. And always here, from the vineyards of Montepulciano (86 hectares), Carpineto produces DOCG Vino Nobile that in 2015 was ranked 26th place with a score of 93/100 for the 2010 vintage in the Wine Spectator ranking of the 100 best wines in
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per questo l'azienda rappresenta un modello in quanto a sostenibilità. Così come è un modello rispetto all’impronta di carbonio, con vigne e boschi che assorbono molta più CO2 di quanta l'azienda stessa ne produca. E sempre in un'ottica di sostenibilità ambientale va la scelta di alleggerire il peso della bottiglia delle Riserve. E' nella Tenuta di Montepulciano che troviamo il vigneto contiguo ad alta densità ritenuto il più vasto d'Italia (65 ettari). La densità media d’impianto è di circa 8.000 piante per ettaro che producono vini di grande concentrazione e finezza. E' qui, circondata dai vigneti, che è stata appena completata anche la nuova cantina nei colori della terra, distanziata dall'antico complesso settecentesco. Tutto intorno un'ampia area verde che digrada su un piccolo lago naturale. Sulla collina un uliveto monumentale di 12 ettari con le classiche varietà toscane, Frantoio, Moraiolo, Leccino e Pendolino, per l’olio extra vergine che l'azienda produce da uliveti presenti in tutte e cinque le Tenute. Edificata secondo i criteri di ecocompatibilità, con materiali per la bioedilizia, la cantina produce energia da fonti rinnovabili in misura maggiore ai propri fabbisogni. In totale 4.500 metri quadrati suddivisi in tre ambienti, di cui uno ospita i locali per l’elevazione in legno in botti di diversa capacità, uno per la zona più strettamente produttiva per la vinificazione, ed uno destinato all'accoglienza con la zona degustazione ed un ballatoio-salone che affaccia sulla bottaia. In questo Appodiato, da singoli vigneti, l'azienda ottiene 4 Cru, prodotti solo nelle annate ritenute eccezionali: si tratta dei Vigne degli Appodiati, dalle caratteristiche straordinarie che esaltano le peculiarità di ogni singola microzona. Imbottigliati senza subire alcun trattamento, vengono rilasciati dalla cantina non prima di almeno cinque anni di affinamento in bottiglia. Vere e proprie icone in grado di evolvere lungamente. E sempre qui, dai vigneti di Montepulciano (86 ettari), Carpineto produce il Vino Nobile DOCG che nel 2015 si è posizionato al 26° posto con un pun-
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teggio di 93/100 per l’annata 2010 nella classifica di Wine Spectator dei 100 migliori vini al mondo. L’unica azienda toscana a produrlo nella sola versione Riserva. Anche quest’anno Wine Spectator ha attribuito all’annata 2011 il punteggio di 93/100. L'Appodiato di Montalcino, in posizione privilegiata, a 500 mt sul livello del mare, è uno degli insediamenti più alti della denominazione e più panoramici con la vista che spazia sul centro storico di Montalcino (da cui dista 4 km) e inquadra l'intero perimetro della cinta muraria. Antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso (3,5 h di Brunello, 5 di Rosso di Montalcino, il resto Sant'Antimo Rosso), un uliveto e un fitto bosco di macchia mediterranea. La leggera esposizione verso nord, in posizione panoramica e ventilata, dona ai vini di questa Azienda un microclima unico che conferisce al Brunello intensi e complessi profumi, una bella freschezza, eleganza, e grande longevità. L'Appodiato di Dudda, sede originaria nel Chianti Classico, è il cuore storico dell'azienda, emblematicamente rappresentato qui anche da un archivio enoico tra i più forniti, con un grande numero di annate storiche. Oltre all'archivio, molto spazio in cantina è dedicato all’elevazione nei legni. Mentre l'affinamento dei vini imbottigliati avviene in una cella sotterranea a temperatura costante che può ospitare fino ad un milione di bottiglie. Il complesso è circondato da 8 ettari di vigneti a Sangiovese del Chianti Classico. Poco distante, l'Appodiato di Gaville sulla cima di un colle: 65 ettari in uno splendido ambiente pastorale con 13 ettari di vigna e 17 di uliveto. Al centro della proprietà, un’antica costruzione storica con un frantoio. Anche qui, nel sottosuolo, in una cantina, circa 1000 barili di legno piccolo. Infine, ci si sposta nell’alta Maremma, nella denominazione del Monteregio, per l'Appodiato di Gavorrano, con i suoi 165 ettari di terreni di cui dieci ettari di vigne piantate a Vermentino, Merlot e Teroldego, 5 etn tari di ulivi oltre a seminativi e bosco mediterraneo.
the world. The only Tuscan company to produce it in one version Reserve. Also this year Wine Spectator has awarded the vintage 2011 score of 93/100. The enfeoffed of Montalcino, in a privileged position, 500 meters above sea level, is one of the highest settlements of the denomination and the most scenic with views stretching over the historic center of Montalcino (which is 4 km) and the frames' entire perimeter of the walls. Ancient farmhouses surrounded by old oak trees and all around 53 hectares of land of which 10 of vineyards planted with Sangiovese Grosso (Brunello 3.5 h, 5 of Rosso di Montalcino, the rest Sant'Antimo Rosso), an olive grove and a dense Mediterranean scrub forest. The light exposure to the north, in a panoramic and airy position, gives the wines from this Company a unique microclimate that gives the intense Brunello and complex aromas, a nice freshness, elegance, and great longevity. The enfeoffed of Dudda, originally based in the Chianti Classico area, is the historical heart of the company, symbolically represented here by a enoic archive of the most supplied with a large number of historic vintages. In addition to the store, a lot of space in the basement is dedicated to the elevation in the woods. While the aging of bottled wines takes place in a constant temperature underground cell that can accommodate up to one million bottles. The complex is surrounded by 8 hectares of Sangiovese vineyards of Chianti Classico. Nearby, the enfeoffed Gaville on top of a hill: 65 hectares in a beautiful pastoral setting with 13 hectares of vineyard and 17 of olive grove. At the center of the property, an old stone building with a crusher. Even here, in the underground, in a basement, about 1000 small wooden barrels. Finally, we move in the Maremma area, in the name of Monteregio, for enfeoffed of Gavorrano, with its 165 hectares of land of which ten hectares of vineyards planted with Vermentino, Merlot and Teroldego, 5 hectares of olive trees as well as arable and Mediterranean forest.
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Gourmet
50 vendemmie di successo The first Amarone Classic of the family Tommasi carries the label of 1959 (though the family history dates back decades before, but on that later), and the last year in trade Amarone Riserva Cà Florian in 2009. Tommasi declare the fifty vintages (1959-2009) and to celebrate this anniversary prepare a tasting of Amarone Riserva Cà Florian vintages of 2003, 2007, 2008 and 2009, the only ever produced so far. The vineyard covers an area of five hectares, at an altitude of 250 meters, raised Verona pergola with a density of three thousand five hundred plants per hectare. The vines, with an average age of twenty-five years old, have their roots in a mixed soil, limestone and clay, rich in tuff. "It is from this historic cru - explains Giancarlo Tommasi - had been produced in 1990 the first vintage of Amarone Ca Florian, the first Amarone produced with grapes from a single vineyard. For Amarone Riserva Cà Florian we left our origins, from the roots of one of the vineyards implanted the first time by our great grandfather. " The name of the vineyard, which is behind the company in Pedemonte, probably comes from the fact that from there, once, you could see the houses (Ca) of St. Florian, a small village nearby. Tasting different vintages are proposed, we remember well the 2003 vintage as hot and dry, the 2007 as an early harvest with a hot and dry, the 2008 Plus "classic" with regular performance, the 2009 seasonal advance and productions small quantity but high quality. In the glass, the 2003 was less tired than expected, with a sweetness and a roundness typical for a vintage so hot. The year 2007 hit among all the poise and integrity of the fruit, for its expressive finesse and balance. The nose presents the 2008 vintage of overripe fruit notes and potpourri, the taste is elegant and fine. 2009 expands on balsamic and toasted notes, then speak with more force to subdue and to become fully integrated tannins, still youthful sin. Let's give him even the time, in perspective still has much to tell. And speaking of stories to tell, here is one of Tommasi. Everything starts in Valpolicella in 1902, when the founder of the family, James Battista
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by Alessandra Piubello
Il primo Amarone Classico della famiglia Tommasi porta l’etichetta del 1959 (anche se la storia della famiglia risale a decenni prima, ma ne parleremo dopo), mentre l’ultima annata in commercio dell’Amarone Riserva Cà Florian è del 2009. I Tommasi dichiarano le cinquanta vendemmie (1959-2009) e per festeggiare questa ricorrenza preparano una degustazione dell’Amarone Riserva Cà Florian delle annate 2003, 2007, 2008 e 2009, le uniche mai prodotte finora. Il vigneto ha un’estensione di cinque ettari, ad un’altitudine di 250 metri, allevato a pergola veronese con una densità di tremilacinquecento viti per ettaro. Le vigne, con un’età media di venticinque anni, affondano le radici in un terreno misto, calcareo-argilloso, ricco di tufo. “Proprio da questo cru storico – spiega Giancarlo Tommasi – era stata prodotta nel 1990 la prima annata dell’Amarone Cà Florian, il primo amarone prodotto con uve da singolo vigneto. Per l’Amarone Riserva Cà Florian siamo ripartiti dalle nostre origini, dalle radici di uno dei vigneti impiantato la prima volta dal nostro bisnonno”. Il nome del vigneto, che si trova dietro l’azienda a Pedemonte, probabilmente deriva dal fatto che da lì, anticamente, si vedevano le case (Cà) di San Floriano, paesino lì vicino. Annate diverse vengono proposte all’assaggio, ricordiamo bene la 2003 come annata calda e siccitosa, la 2007 come una vendemmia anticipata con un’estate calda e secca, la 2008 più “classica” con andamento regolare, la 2009 con anticipo stagionale e produzioni di quantità ridotta ma di qualità ottima. Nel bicchiere la 2003 si è rivelata meno stanca del previsto, con una dolcezza e una rotondità tipiche per un’annata così calda. Il millesimo 2007 colpisce fra tutti per la compostezza e l’integrità del frutto, per la sua finezza espressiva e l’equilibrio. Al naso l’annata 2008 presenta note di frutta surmatura e di pot-pourri, al sorso è elegante e fine. Il 2009 si espande su note balsamiche e tostate, per poi esprimersi con forza ancora da domare e tannini da integrarsi appieno, peccando ancora di gioventù. Diamogli ancor del tempo, in prospettiva ha ancora molto da raccontare. E a proposito di storie da narrare, ecco quella dei Tommasi. Tutto parte in Valpolicella nel 1902,
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quando il capostipite della famiglia, Giacomo Battista Tommasi, fece costruire le prime tre botti da 50 ettolitri. Il fondatore intuisce infatti che il vino avrà un grande futuro, non più limitato ad essere l’alimento per i contadini, ma come elemento conviviale, aggregante e liberatorio, all’insegna del tempo che stavano vivendo, la Belle Époque. Si stavano riscoprendo i piaceri della vita e per molti era l’epoca frizzante, frivola e spensierata. Due dei suoi figli, Alfonso e Angelo, negli anni difficili delle vicende belliche della metà del Novecento, si sono occupati di consolidare l’aspetto vitivinicolo dell’azienda fino ad arrivare alla terza generazione - formata dai cugini-fratelli Sergio, Ezio, Franco, Dario che negli anni Settanta ha determinato un passaggio fondamentale verso i mercati internazionali, facendo crescere nel contempo le superfici vitate dell’azienda. E son proprio loro a varare il progetto “Tommasi Family Estate”. Entra in azienda la quarta generazione, fra figli e nipoti: Francesca, Paola ed Erica in amministrazione, l’enologo Giancarlo in cantina, Piergiorgio al mercato Italia, Stefano per le vendite su Verona e provincia, Pierangelo all’estero mentre Michela e Barbara seguono l’ospitalità a Villa Quaranta. Ognuno sceglie seguendo le proprie inclinazioni, apportando il proprio contributo. E l’azienda si amplia, conquista altri territori, a ritmi serrati. Dalla Valpolicella, da dove sono partiti i Tommasi, arrivando a 105 ettari nella zona classica, si espandono con altri acquisti nel Veronese, a Bardolino, Custoza e nella doc Lugana. Poi, in Maremma partono con il progetto “Poggio al Tufo” con gli iniziali 66 ettari della Tenuta Rompicollo, proseguendo con Tenuta Doganella (24 ettari in biologico) e Tenuta Albore (80 ettari nel cuore della Docg Morellino). In Lombardia rilevano la Tenuta Caseo, in Oltrepò Pavese, in Puglia Masseria Surani (80 ettari), in Toscana Podere Casisano a Montalcino con i suoi 22 ettari vitati e quest’anno entrano con una partecipazione di maggioranza nella Paternoster di Barile (20 ettari). Insomma ad oggi la proprietà è estesa su 570 ettari vitati, il fatturato si aggira intorno ai 26 milioni, la produzione è di tre milioni di bottiglie destinate ad aumentare a breve. Esporta in una settantina di Paesi nei cinque continenti, con presidi particolarmente forti nel nord Europa, negli Stati Uniti e in Canada e una presenza significativa nei mercati asiatici. Negli anni Novanta la famiglia, che ha sempre avuto un’attenzione particolare anche agli aspetti dell’accoglienza e alla valorizzazione del territorio, ha rilevato Villa Quaranta a Pescantina, l’agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano e due locali storici nel cuore di Verona: il Caffè Dante e la Bottega del Vino (quest’ultima con le Famiglie dell’Amarone). D’altronde, le origini nel campo dell’ospitalità della famiglia risalgono a quando il capostipite Giacomo Battista decide di creare nel 1926 l’osteria-trattoria “Palanca” a Parona, un agriturismo ante litteram, dove aveva avviato anche una vendita diretta di vino. La dinastia ad oggi è composta da quattro fratelli, nove figli e quindici nipoti. “È un orgoglio per la nostra famiglia - dice Dario Tommasi, amministratore della Tommasi - aver fatto questo lungo percorso in 114 anni, tra vendemmie e accoglienza. Abbiamo la gioia e la consapevolezza che l’azienda continuerà con n la numerosa quinta generazione che è la nostra forza del futuro”.
Tommasi, he built the first three barrels of 50 hectoliters. The founder realizes fact that the wine will have a great future, no longer limited to being food for the farmers, but as a convivial element, unifying and liberating, in the name of the time they were living, the Belle Epoque. They were rediscovering the pleasures of life, and for many it was the sparkling era, frivolous and carefree. Two of his sons, Alfonso and Angel, during the difficult years of the war events of the mid-twentieth century, took care of consolidating the wine aspect of the company up to the third generation - formed by the cousinsbrothers Sergio, Ezio, Franco, Dario - who in the seventies led to a fundamental shift towards international markets, increasing the areas under vines in the same company. And they are the ones who launch the "Tommasi Family Estate" project. Joins the company's fourth generation, among children and grandchildren: Francesca, Paola and Erica in administration, the winemaker Giancarlo in the cellar, Piergiorgio the Italian market, Stefano for sales of Verona and province, Pierangelo abroad while Michael and Barbara follow the hospitality at Villa Quaranta. Everyone chooses following their own inclinations, making their own contribution. And the company expands, conquer other territories, at full tilt. Valpolicella, from where they started the Tommasi, reaching 105 hectares in the classical part, will expand with other purchases in the Veronese, in Bardolino, Custoza and Lugana Doc. Then, in Maremma start with the "Poggio al Tufo" with the initial 66 hectares of Rompicollo Tenuta, continuing with Tenuta Doganella (24 hectares biological) and Tenuta Albore (80 hectares in the heart of the DOCG Morellino). In Lombardy they detect Tenuta Caseo, in Oltrepò Pavese, in Puglia Masseria Surani (80 hectares), in Tuscany Podere Casisano in Montalcino with its 22 hectares of vineyards and this year come with a majority stake in Paternoster of Barile (20 hectares) . In short, today the property is spread over 570 hectares of vineyards, turnover is around 26 million, the production is three million bottles intended for short increase. Export to seventy countries on five continents, with particularly strong garrisons in northern Europe, the United States and Canada and a significant presence in the Asian markets. In the nineties the family, who has always had a particular attention also to the reception aspects and to promote the area, found in Pescantina Villa Quaranta, the farm Poggio al Tufo Pitigliano and two historic inns in the heart of Verona: Caffè Dante and the Bottega del Vino (the latter with Amarone Families). Moreover, the origins in hospitality of the family date back to when the founder Giacomo Battista decided to create in 1926 the tavern-restaurant "Palanca" in Parona, a farm before its time, where he also started a direct sale of wine . The dynasty to now has four siblings, nine children and fifteen grandchildren. "It is a pride for our family says Dario Tommasi, director of Tommasi - have made this long journey in 114 years between harvests and hospitality. We have the joy and the knowledge that the company will continue with the numerous fifth generation that is our strength in the future. "
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Gourmet
Krug, sinfonia di identità diverse The individuality, or the art of understanding that every single plot constitutes in itself a single ingredient, is the heart of the savoir-faire of the Maison Krug. Every year, the individuality is also the source of Krug search of a single ingredient, extraordinary and versatile, capable of arousing the curiosity and stimulate the talents of the chefs of Krug Ambassade worldwide. The result of all this is to create imaginative and daring dishes, which enrich the experience of tasting of Krug Grande Cuvée. In the book, "In poached, scrambled, or fried?", The second publication of the series, the Maison Krug celebrates once again the passion, diversity and joy surrounding a single ingredient. After humble but noble potato, now it's up to the egg into the limelight with elegant discretion. Krug Grande Cuvée is the perfect match for the most original and refined gastronomy. Undoubtedly, this assembly of more than 120 wines from more than 10 different vintages, offers great opportunities for food matching, the city's finest gourmet creations, to simple raw quality ingredients. "The assembly of wines so different from equally different years, allows me to express the fullness of flavors and aromas that would otherwise be impossible to achieve with wines of a single year. The wealth of Krug Grande Cuvée allows everyone to find something that arouses strong emotions, "explains Eric Lebel, Chef de Cave Maison Krug. This year, after the success of the first series of amazing food combinations with the humble potato in 2015, the Maison Krug is an exploration adventure in still bolder. Although the egg, an essential ingredient found in kitchens all over the world, can be considered a simple element, the fact remains that it is used with Champagne is complex and detailed. A challenge that unconventional seventeen talented chef, belonging to Krug Ambassade, have accepted; devise an exclusive dish of egg, capable of inspiring, with love, creativity and dedication.
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by Bruno Petronilli
L’individualità, ossia l’arte del comprendere che ogni singolo appezzamento costituisce in sé stesso un unico ingrediente, rappresenta il cuore del savoirfaire della Maison Krug. Ogni anno, l’individualità è anche la fonte della ricerca Krug di un solo ingrediente, straordinario e versatile, capace di suscitare la curiosità e stimolare il talento degli chef delle Krug Ambassade di tutto il mondo. Il frutto di tutto ciò è la creazione di piatti fantasiosi e audaci, che arricchiscono l’esperienza della degustazione di Krug Grande Cuvée. Nel libro, “In camicia, strapazzate, o fritte?”, la seconda pubblicazione della serie, la Maison Krug celebra ancora una volta la passione, la diversità e la gioia che circondano un unico ingrediente. Dopo l’umile ma nobile patata, ora tocca all’uovo salire alla ribalta con elegante discrezione. Krug Grande Cuvée è l’abbinamento perfetto per la gastronomia più originale e raffinata. Indubbiamente, questo assemblaggio di oltre 120 vini di più di 10 annate diverse, offre magnifiche opportunità di abbinamento gastronomico, dalle più raffinate creazioni gourmet, ai semplici ingredienti crudi di qualità. “L’assemblaggio di vini così diversi, provenienti da annate altrettanto diverse, mi consente di esprimere una pienezza di sapori e aromi che sarebbe altrimenti impossibile ottenere con vini di una sola annata. La ricchezza di Krug Grande Cuvée permette a tutti di scoprire qualcosa che suscita forti emozioni”, spiega Eric Lebel, Chef de Cave Maison Krug. Quest’anno, dopo il successo della prima serie di sorprendenti abbinamenti gastronomici con l’umile patata nel 2015, la Maison Krug si avventura in un’esplorazione ancora più ardita. Anche se l’uovo, un ingrediente essenziale presente nelle cucine di tutto il mondo, si può considerare un elemento semplice, ciò nondimeno il suo abbinamento con lo Champagne è complesso e articolato. Una sfida anticonvenzionale che diciassette chef di grande talento, appartenenti alle Krug Ambassade, hanno accettato; ideare un esclusivo piatto a base di uovo, capace di ispirare, con amore, creatività e dedizione.
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Tuttavia, “In camicia, strapazzate, o fritte?” non è una mera collezione di originali abbinamenti gastronomici che esplorano il delizioso connubio di Krug Grande Cuvée e del semplice ma sublime uovo; rappresenta anche l’incontro di diciassette dei migliori chef mondiali delle Krug Ambassade, in tre grandi città: Hong Kong, Parigi e New York. Si tratta quindi di un omaggio reso ai momenti speciali e indimenticabili della vita. Le interviste e i ritratti degli chef protagonisti sono la testimonianza appassionata e insolita dei Krug Lover, traboccante del piacere e della dedizione profusi nella creazione di questa esperienza gastronomica, al solo scopo di concepire nuove sensazioni da condividere. E per celebrare la sinfonia di identità che solo una Grande Cuvée sa rappresentare ecco il Krug Festival Milan, un inno al gusto, alla musica, al talento, al piacere e alla gioia. Una vera e propria Krug Musical Experience che accende i sensi. Il 4 ottobre scorso in una particolare e innovativa location, lo studio fotografico Cross Studio nel quartiere industriale di via Watt a Milano, in perfetto stile rough luxury, siamo stati avvolti dalla musica vibrante e armoniosa di colui che è definito il miglior talento italiano del piano, il giovanissimo Orazio Sciortino, fortemente voluto dalla Maison Krug per realizzare e comporre un brano musicale in abbinamento a Krug Grande Cuvée, Lives through a glass incluso nel suo nuovo album Self Portrait, emblema del sogno di un uomo e massima espressione dello Champagne. Questo pezzo rappresenta il sogno della Maison Krug, di aver trovato un artista che componesse per la prima volta un brano interamente dedicato a Krug. Krug Festival Milan diventa quindi l’occasione perfetta per il lancio in esclusiva del suo nuovo album Self Portrait in anteprima mondiale. Una serata esclusiva degustando quelle che sono le migliori etichette della Maison Krug e assaporando i piatti dello Chef Leonardo Vescera, il Krug Ambassador scelto dalla Maison come rappresentante n dell’Italia per il libro Krug & Egg.
However, "In poached, scrambled, or fried?" It is not a mere collection of original food combinations that explore the delightful blend of Krug Grande Cuvée and the simple but sublime egg; also it represents the meeting of seventeen of the world's best chef of Krug Ambassade, in three major cities: Hong Kong, Paris and New York. So this is a tribute to the special and unforgettable moments of life. Interviews and portraits of the protagonists chefs are passionate and unusual testimony of Krug Lover, full of pleasure and commitment being made in the creation of this gastronomic experience, with the sole aim of conceiving new sensations to share. And to celebrate the symphony identity that only a Grand Cuvee knows how to represent here is the Krug Festival Milan, a hymn to the taste, the music, the talent, the pleasure and joy. A real Krug Musical Experience that ignites the senses. On 4 October last in a particular and innovative location, the photographic studio in Studio Cross Street industrial district Watt in Milan, in a perfect rough-style luxury, we were surrounded by the vibrant and harmonious music of the man who is called the best Italian talent of the plan , the young Orazio Sciortino, strongly supported by the Maison Krug to create and compose a piece of music in combination with Krug Grande Cuvée, Lives through a glass included in his new album Self Portrait, symbol of one man's dream and perfect expression of Champagne. This piece is the dream of the Maison Krug, he had found an artist who compose for the first time a song entirely dedicated to Krug. Krug Festival Milan becomes the perfect opportunity for the exclusive launch of his new album Self Portrait in a world premiere. An exclusive evening tasting what are the best wines from Maison Krug and savoring the dishes Chef Leonardo Vescera, the Ambassador chose from Maison Krug as a representative for the book Krug & Egg.
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Gourmet
Upstream, un salmone “controcorrente” There is all the spirit and the Italian initiative, in the Upstream Salmon, a project that speaks of authentic flavors and passion for quality, born from intuition and inspiration Parmesan entrepreneur Daniele Cerati. Salmon of the Salmo Salar valuable variety, commonly known as "Atlantic Salmon", who come from the cold waters and untouched archipelago of the Faroe Islands, between Iceland and Scotland. An ecosystem particularly favorable to the reproduction, thanks to water from peculiar biological conditions, with icy currents surging, that renew and keep clean the places where the reproduction takes place, along with cold temperatures and constant, fundamental elements for the health and quality of salmon. Aquaculture began in the Faroe Islands in 1967, which has kept unchanged its natural resources, avoiding wild exploitation for commercial purposes, which in 2003 with the strict regulations of the new protection legislation even more so from the point of view of environmental sustainability, prohibiting the 'use of antibiotics, and other substances, the result is a moderate production compared to other varieties, of exceptional quality salmon, rich in Omega 3. the Processing Basins of almost open sea, where the Upstream Salmon lives and swims free from the age of about one year (just descended from the mountain rivers where it was born), and three years, feeding on small fish, cephalopods and crustaceans, which lend the valuable compact musculature and her pink uniform bright color, not orange. A production chain that is completed in 36-48 hours from the time of the fish harvest, which guarantees a non-frozen fresh product, the highest sensory level. Once collected from the water, the salmon is immediately gutted and forwarded in company Upstream in Ireland, which proceeds to "Marinating Dry", an ancient method (much more expensive the regular brine), in which the
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by Luca Bonacini
C’è tutto lo spirito e l’intraprendenza italiani, nel salmone Upstream, un progetto che parla di sapori autentici e passione per la qualità, nato dall’intuito e dall’estro dell’imprenditore parmigiano Daniele Cerati. Salmoni della pregiata varietà Salmo Salar, comunemente conosciuta come "Salmone dell'Atlantico", che giungono dalle acque fredde e inviolate dell'arcipelago delle Faroe Islands, tra Islanda e Scozia. Un ecosistema particolarmente favorevole alla riproduzione, grazie ad acque dalle peculiari condizioni biologiche, con impetuose correnti gelide, che rinnovano e tengono puliti i luoghi dove avviene la riproduzione, insieme a temperature fredde e costanti, elementi fondamentali per la salubrità e la qualità del salmone. Un'acquacoltura iniziata nelle Faroe Islands nel 1967, che ha conservato immutate le sue risorse naturali, evitando sfruttamenti selvaggi a scopi commerciali, che nel 2003 con le rigide normative della nuova legislazione tutela ancor di più dal punto di vista della sostenibilità ambientale, vietando l’uso di antibiotici, e altre sostanze, il risultato è una produzione moderata rispetto ad altre varietà, di salmoni di eccezionale qualità, ricchi di Omega 3. La Lavorazione Bacini di mare pressoché aperti, nei quali il salmone Upstream vive e nuota libero tra l'età di circa un anno (appena disceso dai fiumi montani dove nasce), e i tre anni, cibandosi di piccoli pesci, cefalopodi e crostacei, che conferiscono la pregiata muscolatura compatta e il suo colore uniforme rosa acceso, non aranciato. Una filiera di produzione che si completa in 3648 ore, dal momento della raccolta del pesce, che garantisce un prodotto fresco non congelato, di altissimo livello organolettico. Una volta raccolto dall'acqua, il salmone viene immediatamente eviscerato e inoltrato nell’azienda Upstream in Irlanda, che procede alla "Marinatura a Secco", un metodo antico (molto più dispendioso della normale salamoia), nel quale i
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filetti vengono immersi in una combinazione di sale marino e zucchero, attraverso quattro cicli alternati, secondo esclusiva ricetta. In seguito alla marinatura a secco, il pesce perde circa il 25% dei suoi liquidi (determinando una minore resa commerciale, ma conferendo una grande qualità del trattamento di conservazione). Le fibre assumono in questo modo maggiore compattezza e si creano le condizioni ideali per un'affumicatura uniforme e in profondità. Il prodotto è lavorato dal fresco, senza essere congelato. Il profumo italiano
threads are submerged in a combination of sea salt and sugar, through
Un particolare legno di faggio italiano che arriva dalle montagne di Parma, viene inviato in Irlanda, sarà la firma esclusiva dell’affumicatura Upstream, messa a punto dal team di Cerati, dopo numerosi tasting, per conferire profumo e aroma gentile. Il procedimento avviene immettendo fumo raffreddato alla temperatura di 20°C, senza cuocere il filetto (coagulazione delle proteine) e ne stabilizza ulteriormente la conservabilità, dando eleganza e delicatezza al prodotto finale. Note di degustazione
A special Italian beech wood that comes from the mountains of Parma, is
Sensazioni straordinarie al momento dell’assaggio: colore rosa intenso (non aranciato) e uniforme, fibra compatta. All'entrata sensazione di grande carnosità e consistenza della texture (fibra non molliccia); piacevoli note di burro salato e di nocciole, grande equilibrio tra dolcezza e sapidità, note di affumicatura fine ed elegante, totale pulizia del palato all'uscita, che invita al boccone successivo (assenza di untuosità in bocca, dopo l'assaggio). Eccezionali la compattezza e la straordinaria consistenza. Il prelibato filetto è da consigliarsi battuto a coltello, aggiungendo alla preparazione una leggera brunoise di zenzero e due cucchiaini da caffè di whisky torbato.
extraordinary sensations when tasting: intense pink color (not orange)
UP STREAM italiana s.r.l. via Carducci, 8° - 43100 Parma tel. 0521/1566509 - www.upstreamsalmons.com
UP STREAM LTD Italia s.r.l. Via Carducci, 8 ° - 43100 Parma
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four alternating cycles, second exclusive recipe. Following the dry marinade, the fish loses about 25% of its liquid (resulting in a lower commercial yield, but giving a great quality of the conservation treatment). The fibers assume in this way greater compactness and create ideal conditions for smoking at a uniform and deep. The product is processed from fresh, not frozen. The Italian perfume sent to Ireland, will be the exclusive signing of smoking Upstream, developed by the team of Cerati, after numerous tasting, to give fragrance and gentle aroma. The procedure is done by keying smoke cooled to a temperature of 20 ° C, without cooking the fillet (protein coagulation), and it further stabilizes the shelf life, giving elegance and delicacy to the final product. Tasting Notes and uniform, compact fiber. Entrance great feel fullness and consistency of texture (fiber does not soggy); pleasant salty butter and hazelnut notes, great balance between sweetness and flavor, smoky notes, fine and elegant, complete cleaning of the palate at the exit, which invites to the next bite (no oiliness in the mouth after tasting). Exceptional compactness and amazing consistency. The delicious filet is by counsel wrought knife, adding to the preparation a light ginger brunoise and two teaspoons of peaty whiskey coffee.
tel. 0521/1566509 - www.upstreamsalmons.com
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Gourmet
Loison, Passione e Tradizione "Tradition is our main ingredient, the Passion is the heat that warms our ovens: three generations we create Pastry Author today on tables all over the world". Here, in summary, the Dario Loison philosophy. E 'him the summit of a company that was born artisan and who wants to remain faithful to its origins even when it moves into the international market. Since 1938, Loison is based in Costabissara Vicenza province rich in history and art, the city of Palladio, recognized by UNESCO as World Heritage. generous land. In its campaigns and its hills they are cultivated many DOC and DOP products exported and appreciated around the world. Its strength is in the ancient family vocation, in its history: the international success of his pastry is to combine art and quality, creativity and entrepreneurship, experience and innovation, tradition and web. simple, genuine products origins: the bread made in a wood oven, traditional Venetian sweets. From here begins the story of Loison family, which began operating in the late thirties. You grandfather Quiet the first to love the art of baking and to pass it on to his son Alexander; together they transform the activities of the oven in a real family business, opening, in 1969, a new laboratory. Since 1992, the company, led by the nephew Dario, takes on an international dimension. The bakery products, particular care in choosing raw materials, are exported to various European countries and overseas for an audience increasingly fond and demanding. The secret of this success lies in combining tradition and modernity; in the recovery of ancient recipes but also in attention to new tastes; in the choice of excellent raw materials and the use of advanced production techniques. Constant artisan passion more managerial capacity as required here is the Dario Loison recipe for the Third Millennium. The artisan company size is a very clear choice, the only one that allows you to focus all attention on product quality and putting the customer at the center of an accurate, personalized,
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by Bruno Petronilli
“La Tradizione è il nostro principale ingrediente, la Passione è il calore che scalda i nostri forni: da tre generazioni creiamo Pasticceria d’Autore, oggi sulle tavole di tutto il mondo”. Ecco, in sintesi, la filosofia di Dario Loison. E’ lui il vertice di un’azienda che è nata artigiana e che vuole restare fedele alle sue origini anche quando si muove sul mercato internazionale. Dal 1938 la Loison ha sede a Costabissara di Vicenza, provincia ricca di storia e di arte, città del Palladio, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Terra generosa. Nelle sue campagne e nelle sue colline sono coltivati numerosi prodotti DOC e DOP esportati e apprezzati in tutto il mondo. La sua forza è nell’antica vocazione familiare, nella sua storia: il successo internazionale della sua pasticceria sta nel coniugare arte e qualità, creatività e spirito d’impresa, esperienza e innovazione, tradizione e web. Origini semplici, prodotti genuini: il pane fatto nel forno a legna, i dolci tradizionali veneti. Da qui comincia la storia della famiglia Loison, che avvia la sua attività sul finire degli anni Trenta. È nonno Tranquillo il primo ad amare l’arte della panificazione e a trasmetterla al figlio Alessandro; insieme trasformano l’attività del forno in una vera azienda familiare, inaugurando, nel 1969, un nuovo laboratorio. Dal 1992 l’Azienda, condotta dal nipote Dario, assume una dimensione internazionale. I prodotti di pasticceria, particolarmente curati nella scelta delle materie prime, vengono esportati in diversi paesi europei e d’oltre oceano per un pubblico sempre più affezionato ed esigente. Il segreto di questo successo sta nel coniugare tradizione e modernità; nel recupero di antiche ricette ma anche nell’attenzione ai nuovi gusti; nella scelta di eccellenti materie prime e nell’impiego di tecniche produttive d’avanguardia. Costante passione artigiana più capacità manageriale quanto basta: ecco la ricetta di Dario Loison per il Terzo Millennio. La dimensione artigiana dell’azienda è una scelta ben precisa, l’unica che permette di concentrare tutta l’attenzione sulla qualità del prodotto e di porre il cliente al centro di un servizio accurato, personalizzato, efficiente. La qualità del prodotto, in-
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fatti, non può essere disgiunta dall’efficienza del rapporto commerciale e dalla chiarezza e istantaneità della comunicazione. Queste sono garantite in Loison da un Servizio Clienti internazionale versatile ed esperto, dall’uso quotidiano e pratico dei mezzi informatici, tra cui il sito www.loison.com e, in generale dalla stessa disponibilità strutturale dell’Azienda, dimensionata per essere un interlocutore commerciale affidabile e flessibile, in grado di rispondere a richieste sempre più specifiche dei Clienti, tra cui l’esclusività dell’immagine garantita dal packaging e la personalizzazione dei prodotti. Uno degli aspetti vincenti della Loison è il controllo della qualità della filiera, vale a dire la verifica del processo a monte e a valle, dall’acquisizione delle materie prime alla confezione del prodotto finito, attraverso certificazione e prove strumentali. La scelta degli ingredienti viene operata con maniacale attenzione e frequentemente aggiornata, senza badare al contenimento dei costi; si predilige sempre la certificazione d’origine italiana controllata, uova fresche di allevamenti sicuri, latte e burro di montagna, fior di farina, zucchero italiano lavorato fresco, il tutto per un prodotto italiano vero ed esclusivo. Agli ingredienti base si affiancano poi gli aromatici, selezionati con altrettanta cura e con creatività: dai profumati vini italiani come il Torcolato di Breganze e il Prosecco di Valdobbiadene, ai canditi delle arance di Sicilia o del Cedro di Diamante in Calabria o a quelli esclusivi del Mandarino Tardivo di Ciaculli, fino a quelli più esotici, come la morbida uvetta sultanina dalla Turchia, il più pregiato cacao dal Sud America, l’aromatica e unica vaniglia Mananara del Madagascar. Ragione in più perché questi ingredienti naturali, di qualità così rara e selezionata, non debbano essere alterati dal processo di lavorazione. Per questo non vengono assolutamente utilizzati additivi o sostanze che ne modifichino le proprietà o il sapore. L’arte della pasticceria consiste appunto in questo: creare dolci conservando le materie prime integre, rispettando qualità e profumi che solo la natura può fornire e che solo la lavorazione artigianale può preservare. Sono oggi più di 80 le specialità dolciarie Loison tra pasticceria cosiddetta “da ricorrenza” (Panettoni, Pandori, Focacce, Colombe), Veneziana, Biscotteria e altre varie produzioni quali Plum-cake, Sbrisolone, Maranee, tipiche della tradizione pasticcera. Il protagonista natalizio è il Panettone di Pasticceria Classico, prodotto nella forma bassa, secondo l’antica ricetta milanese. Infine, caratteristica di grande importanza, ogni anno la Loison rinnova il look del prodotto, con proposte sempre curate nelle scelte, nelle forme e nei materiali utilizzati. Sonia Design è responsabile dell’immagine e ha il compito di tradurre materialmente i sentimenti che fanno della Loison un’azienda fuori dal comune, proiettata verso traguardi sempre più ambiziosi, ma allo stesso tempo fedele alla tran dizione familiare e del territorio.
efficient. The quality of the product, in fact, can not be divorced from the efficiency of the business relationship and the clarity and immediacy of communication. These are guaranteed in Loison by an international Customer Service versatile and experienced, with daily use of computer and practical means, including the site www.loison.com and generally by the Company structural availability, sized to be an interlocutor reliable and flexible trade, able to respond to increasingly specific demands of customers, including the exclusivity of the image guaranteed by the packaging and customization of products. One of the winning aspects of Loison is the control of the quality of the chain, namely the verification of the process upstream and downstream, from the acquisition of raw materials to the finished product packaging, through certification and instrumental tests. The choice of ingredients is made with painstaking attention and frequently updated, without regard to cost; always it prefers certification of controlled Italian origin, fresh eggs safe farms, milk and mountain butter, flour, processed fresh Italian sugar, all for a real and exclusive Italian product. The basic ingredients are flanked by aromatic, selected with equal care and creativity: from fragrant Italian wines such as Breganze Torcolato and Prosecco di Valdobbiadene, confit of oranges from Sicily or Citron Diamante in Calabria or to exclusive ones of Mandarin late Ciaculli, to the more exotic, such as soft raisins from Turkey, the finest cocoa from South America, the aromatic and unique Mananara vanilla from Madagascar. More reason why these natural ingredients, quality so rare and selected, should not be altered by the process. Why we are not absolutely used additives or substances that modify the properties or taste. The art of pastry consists precisely in this: creating sweets preserving intact raw materials, respecting quality and perfumes that only nature can provide and that only the craftsmanship can preserve. They are over 80 today the specialties confectionery Loison pastry between so-called "festivity" (Panettone, Pandoro, Buns, Colombe), Venetian, Cookies and various other products such as Plum-cake, Sbrisolone, Maranee, typical of the traditional pastry. The Christmas star is the Classic Pastry Panettone, produced in low form, according to the ancient Milanese recipe. Finally, a great feature importance, every year Loison renews the look of the product, with proposals always neat choices, shapes and materials used. Sonia Design is responsible for the image and has the task of physically translate the feelings that make Loison company out of the ordinary, projected towards increasingly ambitious targets, but at the same time faithful to the family tradition and territory.
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Gourmet
Autunno in Terrazza by Giovanna Repossi
Terrace Triennale - Osteria Vista, the draft Ugo Fava with Chef Stefano Cerveni, inaugurated on the occasion of EXPO 2015 by restructuring the original Muzio terrace of 1933, confirming the reference location even in autumn, thanks to the bar-restaurant looks the skyline of Milan, and the new menu designed by chef Cerveni with young Matteo Ferrario. NEW MENU DINNER - Growing the success of a "Kitchen of Season", always careful to classics of Italian tradition ( "Veal cutlet Milanese") lightened and modernized as in "the Ossobuco Ravioli, Saffron and gremolada sauce", pure concentrated taste and Milanese. A kitchen that puts the seasonal ingredient in the middle of his journey ( "pumpkin cubes Fluxes, Roasted chestnuts") without forgetting to intrigue with some lesser known element ( "Shrimp sautéed with porcini mushrooms and Jerusalem artichokes" cream) or unexpected mix (the lightweight "Red Pepper Risotto with creamed cottage cheese, anchovies of the Cantabrian and the oil Pennyroyal"), not forgetting a reassuring coté ( "timbale Cauliflower, Fondue Parmesan and Black Truffle"). CAKES and PASTRY - The irresistible dessert menu in autumn ranges from scented "Pastiera Napoletana with Bergamot to Vista", the delicate "parfait Almond; Sorbet and Apricot Crumble Yoghurt "to the delicious" Crème brulee with pistachio sorbet Blueberry ". Armed with a lab "at sight" and the able pastry chef, Stefano Casatti, Osteria Vista also boasts an original sweet banqueting service CAFFE 'TRIENNALE- in the ground floor of the Triennale, exhibitions and events crossroads Osteria Vista has taken over also the Design Café: a resting place for a coffee with a park view, or for a quick
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Terrazza Triennale – Osteria con Vista, il progetto di Ugo Fava con lo chef Stefano Cerveni, inaugurata in occasione di EXPO 2015 ristrutturando l’originale terrazza di Muzio del 1933, si conferma location di riferimento anche in autunno, grazie al bar-ristorante che guarda lo skyline di Milano, e al nuovo menu studiato da chef Cerveni con il giovane Matteo Ferrario. NUOVO MENU DINNER – Cresce il successo di una “Cucina di Stagione”, sempre attenta a classici della tradizione italiana (“Costoletta di vitello alla Milanese”) alleggeriti e modernizzati come nei “Ravioli di Ossobuco, salsa di Zafferano e Gremolada”, puro concentrato di gusto e milanesità. Una cucina che mette l’ingrediente stagionale al centro del suo viaggio (“Cubi di zucca Fondenti, Castagne arrostite”) senza dimenticare di incuriosire con qualche elemento meno noto (“Mazzancolle spadellate con Porcini e crema di Topinambur”) o mix inaspettato (il leggerissimo “Risotto al Peperone Rosso con Ricotta mantecata, Acciughe del cantabrico e olio alla Mentuccia”), non dimenticando un coté rassicurante (“Timballo di Cavolfiore, Fonduta al Parmigiano e Tartufo Nero”). DOLCI e PASTICCERIA – L’irresistibile carta dei dolci in autunno spazia dalla profumata “Pastiera Napoletana con Bergamotto a Vista”, al delicato “Semifreddo alla Mandorla; Sorbetto di Albicocca e Crumble allo Yogurt” fino alla golosa “Crème brulée al Pistacchio con Sorbetto al Mirtillo”. Forti di un laboratorio “a vista” e dell’abile pasticcere, Stefano Casatti, Osteria con Vista vanta inoltre un originale servizio di banqueting dolce CAFFE’ in TRIENNALE– Al piano terra di Triennale, crocevia di mostre ed eventi, Osteria con Vista ha preso in gestione anche il Design Cafè: luogo di sosta per un caffè con vista parco, o per un lunch veloce, propone piatti semplici, spesso attinti dalla quotidianità italiana, siano questi “Penne, pomodoro e basilico con ricotta salata”, o gli “Straccetti di Vitello
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all’Aceto Balsamico). Ogni giorno lo chef Maggioni propone Fuori Carta con ricette che spaziano dalle “Trofie Cacio e Pepe” alla “Scarola Saltata, Baccalà Mantecato, Burrata e Crescione”. BRUNCH – Prima o dopo una mostra, la domenica viene servito il brunch, classico buffet dal quale servirsi di yogurt, cereali, muffin, pancake ma anche focacce, salumi, Vitello Tonnato e Quiche Lorraine. Alla carta si sceglie un raffinato “Uovo 63° di mare” con salicornia, bietole, olive taggiasche, capperi, bisque a freddo e bottarga di muggine, oppure un “Uovo 63° di terra” con carciofo, patate, finferli e tartufo nero, o il più semplice ma apprezzato “Uova al tegamino” con salsa Benedict al sifone. A scelta anche un risotto o un primo piatto. APERITIVO con S.P.I.E.D.O. - Dal 4 novembre, in occasione della kermesse musicale JAZZMI che ha base proprio in Triennale , avrà inizio anche l' aperitivo, fino alle 21.30, con una formula del tutti inedita: un calice di vino e gli S.P.I.E.D.O., acronimo divertente che significa Sosta per Intenditori e Degustatori Occasionali, e si traduce in sfiziosi food su spiedo, dal Risotto Giallo alla Polpetta di Polpo al Fish & Chips con ketchup n di piselli.
lunch, offers simple dishes, often Italian drawn from everyday life, are these "Penne, tomato and basil with ricotta salata", or "Sliced Veal with Balsamic Vinegar). Every day the chef offers Maggioni Out Card with recipes ranging from "Trofie Cheese and Pepper" to "Sauteed Escarole, creamed salt cod, Burrata and Watercress". BRUNCH - Before or after a show, Sunday brunch is served, classic buffet from which use yogurt, cereal, muffins, pancakes but also buns, sausages, veal with tuna sauce and quiche Lorraine. The paper you choose a stylish "Egg 63 ° Sea" with Salicornia, chard, olives, capers, cold bisque and mullet roe, or a "Egg 63 ° earth" with artichokes, potatoes, mushrooms and black truffle, or the easiest but appreciated "fried eggs" with Benedict to siphon sauce. Optionally also a risotto or a dish. DRINK with S.P.I.E.D.O. - From 4 November, on the occasion of the music festival JAZZMI who base their Triennale, also will start the 'aperitif, until 21.30, with a formula of any novel: a glass of wine and SPIT, funny acronym for Stop for Occasional connoisseurs and tasters, and results in delicious food on the spit, from risotto to Dumpling Yellow Octopus to Fish & Chips with ketchup pea.
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Gourmet
by Luca Bonacini
Merci, la Pasticceria Sana Una sosta gourmet per palati esigenti nel centro di Civitanova Marche (MC), dove ritrovare il piacere della pasticceria, con la certezza di ingredienti naturali. E’ il nuovo locale aperto in giugno da Alfredo Crocieri, pastry-chef figlio d’arte, iniziato a una solida gavetta, quando ancora studente dava una mano durante le vacanze estive nella pasticceria San Marone, aperta dal papà Gianfranco nel ’96, che una volta terminato il liceo scientifico, decide di farne una professione, e nel 2001 comincia a dedicarsi alla pasticceria a tempo pieno. Negli anni che seguono arrivano corsi tecnici per perfezionare la propria conoscenza, fino all’incontro con il maestro Antonio Guerra, un pasticciere esperto nelle problematiche macrobiotiche, crudiste, vegan, che lo introduce a una pasticceria a base di farine naturali, che non utilizza uova, burro, latte, confermando in lui la consapevolezza di voler perseguire quella strada. Un’idea di locale che nasce dopo un viaggio a Parigi, una gradevole contaminazione tra arte povera, rustico, shabby chic, diviso a metà, con una parte vegan e l’altra “naturale”. Ambienti luminosi dalle tinte pastello e fango, con materiali naturali, senza acciaio, ma vimini, ferro battuto, legno, e un laboratorio a vista. Caffè ben estratti e cappuccini setosi, preparati con le miscele selezionate della torrefazione Dubbini, e una scelta di latti vegetali, soia, riso, mandorla, nocciola, cocco, oltre al classico, ma anche succhi naturali e centrifugati, da abbinare a ricette classiche di pasticceria, pensate da Alfredo utilizzando gli ingredienti più naturali, brioches della colazione morbidi e fragranti con lievito naturale, farina integrale di grano e farro, con zucchero di canna, oli vegetali, come il Girasole o il Cocco, e latti vegetali, esprimono preparazioni che anche al sapore è difficile distinguere da quelle tradizionali, veneziane, maritozzi, croissant integrali con farciture vegane, il bombolone, non fritto ma al forno, con crema naturale, zucchero, amido e latte vegetale. Nessun ambito dell’arte bianca viene trascurato come molte sfiziose specialità salate e ampia è la scelta di tavolette e praline al cioccolato. Durante le feste da non perdere il panettone vegano a lievitazione naturale, con pistacchio, nocciola, mandorle. Merci Pasticceria Sana, Via Cecchetti 71 Civitanova Marche (MC) n Tel. 0733.893525 FB https://www.facebook.com/naturalmentemerci/
A gourmet stop for discerning palates in the center of Civitanova Marche (MC), to rediscover the pleasure of pastry, with the certainty of natural ingredients. And 'the new restaurant opened in June by Alfredo Crocieri, pastry-chef son of art, started a solid apprenticeship, when still a student helped out during the summer holidays in pastry San Marone, open from Gianfranco father in '96, that once the high school ended, he decided to make it a profession, and in 2001 began to devote himself to full-time pastry. In the years that follow arrive technical courses to improve their knowledge, until the meeting with the maestro Antonio Guerra, an expert pastry chef in macrobiotic issues, crudiste, vegan, who introduced him to a pastry made from natural flours not use eggs , butter, milk, confirming a fuller sense of wanting to pursue that path. An idea of the local born after a trip to Paris, a pleasant fusion between old style, rustic, shabby chic, split in half, with one part vegan and the other "natural". bright room in pastel colors and mud, with natural materials, no steel, but wicker, wrought iron, wood, and a workshop on sight. well extracted coffee and silky cappuccino prepared with mixtures of selected Dubbini roasting, and a choice of vegetable milks, soy, rice, almond, hazelnut, coconut, as well as classic, but also natural and centrifuged juices, combined with classic recipes pastry, designed by Alfredo using more natural ingredients, brioches the soft and fragrant breakfast with natural yeast, whole wheat flour and spelled, with brown sugar, vegetable oils, such as sunflower or coconut, and plant milks, express preparations also the taste is difficult to distinguish from those traditional, Venetian, buns, whole vegan croissants with fillings, the donut, not fried but baked with natural cream, sugar, starch and vegetable milk. No white art field is neglected like many delicious savory specialties and is a wide choice of bars and chocolate pralines. At a party can not miss the cake vegan sourdough, with pistachios, hazelnuts, almonds. Merci Pasticceria Sana, Via Cecchetti 71 Civitanova Marche (MC) Tel. 0733.893525 FB www.facebook.com/naturalmentemerci/
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Gourmet
Livein Style e Gastronomie 491 by Viola Manuela Ceccarini
Live In-Style e Gastronomie 491 si sono uniti per un evento gastronomico in onore alle tradizioni italiane e la cucina mediterranea. L'evento ha visto la partecipazione di diversi marchi con i relativi prodotti e degustazioni gastronomiche per tutti i buongustai, desiderosi di assaggiare le specialità culinarie della cucina Italiana. I clienti hanno inoltre avuto la possibilità di sfogliare LiveIn Style Magazine, la rivista per la comunità italo-americana, che rappresenta e promuove l’eccellenza in tutti i settori. Gastronomie 491 è conosciuto a New York come “mercato ad ispirazione mediterranea” con specialità alimentari/artigianali e caffetteria, utilizzando i migliori ingredienti e ricette uniche. A proposito di Nicole Ahroneee, la fondatrice: "Crescere tra le vivaci mercati alimentari di Roma e nel sud della Francia, Nicole ha imparato ad apprezzare l'importanza di cibi raffinati e autentici." Quando nel 2010, Nicole si trasferì nella Upper West Side a New York, osservò la necessità di portare un pò delle sue origini italiche nel quartiere. Vi era la necessità di far conoscere l’alta qualità della cucina Italiana anche ai Newyorkesi. Nicole Ahronee con grande determinazione è riuscita ad unire la sua passione con le esigenze della comunità; elementi che insieme hanno riscosso un enorme successo. Oggi, Gastronomie 491 è un ristorante situato nell’Upper West Side, un mezzo che permette a Nicole di esprimere l’ amore per la sua terra natale e di condividere i sapori della terra in cui è cresciuta. L'evento è stato un grande successo, un’occasione per conoscere nuova gente e rifarsi il palato! n Non vediamo l'ora di parteciparvi nuovamente il prossimo anno.
Live In-Style and Gastronomie 491 have joined for a memorable gastronomic event that honors the Italian traditions and fine cuisine. The gastronomic event has been attended by several brands, exposing their culinary products with tastings for customers. The clients had the opportunity to leaf through LiveIn Style which is the magazine for the Italian-American community and represents the excellence in all areas. Now widely recognized as a Mediterranean-inspired specialty food market and full service café, Gastronomie 491, uses the finest ingredients and unique recipes to create a wholesome food experience for every customer and event. About Nicole Ahroneee, the founder: “Growing up amid the lively food markets of Rome and Southern France, Nicole learned to appreciate the importance of fine and authentic foods.” When Nicole moved to the Upper West Side in 2010, she observed a need for high quality foods in the neighborhood. Merging this passion with the needs of the community, she visualized a market that would capture elements of her Mediterranean roots. Today, Gastronomie 491 is an Upper West Side establishment that allows Nicole to share the flavors of the world in which she grew up and from which stem some of her fondest memories. The event was a great success, we can’t wait to attend the event again next year.
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Cigar Room Un buon sigaro è di gran conforto per un uomo come un bel pianto lo è per una donna. Lord Lytton
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Cigar Room
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by Nicola Di Nunzio
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Davidoff: Sogna, osa, scopri
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Cigar Room
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La Davidoff continua a stupire gli appassionati e nelle splendide cornici di Catania e Taormina, ha presentato ufficialmente la nuova linea che andrà a sostituire la Puro D’Oro. La linea si chiama Yamasá ed è stata fortemente voluta dal suo Master Blender Henky Kelner. All’evento “Davidoff Black Label” erano presenti i Brand Ambassador della Davidoff Italia e la stampa, tra cui il sottoscritto e Maurizio Odiardo, a rappresentare la rivista SIGARI! e Matteo Tornielli per Livein. Sabato 24 Settembre, nell’elegante Hotel Romano Palace sul lungomare di Catania, Henky Kelner Master Blender Davidoff, Luis Ortiz Presidente Davidoff Sud Europa ed Enrico Della Pietà Brand Manager Davidoff Italia, coadiuvato dal suo favoloso team, hanno presentato la tanto attesa linea Yamasá. Henky Kelner, instancabile relatore e uomo dotato di grande personalità, ha illustrato la nuova linea dalla nascita di questo progetto, che aveva avuto inizialmente molte difficoltà nella coltivazione del tabacco in questa inesplorata regione dello Yamasá, fino ad illustrare tutte le caratteristiche organolettiche sprigionate da questi splendi manufatti. Successivamente tutti i fortunati presenti al lancio ufficiale, hanno potuto degustare un Petit Churchill Yamasá durante un coffee break, momento ideale per scambiarsi opinioni e pareri tra gli aficionados presenti. Come sempre la Davidoff Italia ha in serbo una grande sorpresa e dopo esserci preparati per la cena di gala, via su due pullman alla volta dell’incantevole Taormina. Prima della cena di gala, siamo stati accolti su una terrazza con una splendida vista, con le tipiche granite siciliane, ma le sorprese non finiscono qui infatti, saliti nuovamente sul pullman, dopo alcuni minuti siamo arrivati presso il Ristorante Villa Sant’Andrea e dopo esserci immersi in un’incantevole passeggiata nei giardini dell’hotel, siamo giunti sulla spiaggia, dove ci attendevano prelibatezze di ogni genere, dai tipici arancini siciliani, fino a piatti di pesce crudo preparati sul momento da due abili chef e ovviamente non poteva mancare un sigaro per l’aperitivo. Per questa occasione abbiamo degustato un Robusto della linea Yamasá, in abbinamento ad un delicato champagne Steinbrück Cuvée Brut Tradition in Magnum.
Davidoff continues to impress fans and the splendid Catania and Taormina frames, officially presented the new line that will replace the Puro d'Oro. The line is called Yamasá and was strongly supported by his Master Blender Henky Kelner. Event "Davidoff Black Label" was attended by the Brand Ambassador of Davidoff Italy and the press, including myself and Maurizio Odiardo, to represent the magazine CIGAR! Tornielli and Matteo for livein. Saturday, September 24, in the elegant Roman Palace Hotel on the seafront in Catania, Henky Kelner Master Blender Davidoff, Luis Ortiz Davidoff President Southern Europe and Enrico Della Pietà Brand Manager Davidoff Italy, assisted by his fabulous team, presented the long-awaited Yamasá line. Henky Kelner, a tireless speaker and man of great personality, outlined the new line from the birth of this project, which initially had many difficulties in growing tobacco in this unexplored region of Yamasá, to illustrate all the organoleptic characteristics emitted by these shine artifacts. Subsequently all the lucky present the official launch, were able to taste a Petit Churchill Yamasá during a coffee break, an ideal time to exchange views and opinions between the aficionados present. As always Davidoff Italy in Serbia has a great surprise and after having prepared for the gala dinner, via two bus ride to the enchanting Taormina. Before the gala dinner, we were greeted on a terrace with a beautiful view, with the typical Sicilian granita, but the surprises do not end here, in fact, climbed back on the bus, after a few minutes we arrived at the Restaurant Villa Sant'Andrea and after be immersed in an enchanting stroll through the gardens of the hotel, we arrived on the beach, where we waited for delicacies of every kind, from typical Sicilian arancini, up to raw fish dishes prepared on the spot by two skilled chef and obviously there is a cigar for an aperitif. For this occasion we tasted a Robust Yamasá the line, combined with a delicate
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Cigar Room
champagne Steinbrück Cuvée Brut Tradition Magnum. After delighting our palates with dishes prepared by our chef of the restaurant, with the wines offered for the evening, we returned to the beach to enjoy another cigar Yamasá of the new line, the Bull. As usual the atmosphere was relaxed and all the guests were broadly satisfied with the program but above all, satisfied by the new cigars tasted preview. Now we get into the specifics of new Yamasá line. The Master Blender Henke Kelner today embodies the same bold spirit of Zino Davidoff. His desire to offer new flavors cigar enthusiasts, new experiences and new pleasures, led Henke and his team in the region of Yamasá, in the Dominican Republic. A swampy area, hard and rough where others have tried and failed to grow tobacco. After twenty years of working here is the new Davidoff Yamasá, a cigar that imparts a sense of euphoria in those who smoke. A cigar that will tickle your senses like never before. Taste buds will be awakened by the strong character of the region Yamasá combined with the sweetness and the spicy note of Nicaraguan tobaccos from Estelí and Condega. Henke Kelner has cultivated tobacco shade, protecting it from the damaging effects of sunlight. He added nitrate and calcium to the soil, which, before its visionary intervention, was too full of sand and clay. By hand, after the tobacco plant tobacco plant, Henke did not rely on science but only on his intuition expert. The drying process is as important as the cultivation. The phase of yellowing, where more leaves are brown and the better the head obtained, led Henke and his team to make sure that the head Yamasá fully realized its true potential. For this reason they built new spaces used for drying.
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Dopo aver deliziato i nostri palati con i piatti preparati dall’abile chef del ristorante, in abbinamento ai vini proposti per la serata, siamo tornati sulla spiaggia per degustare un altro sigaro della nuova linea Yamasá, il Toro. Come di consueto l’ambiente era rilassato e tutti gli ospiti erano ampiamente soddisfatti del programma ma soprattutto, appagati dai nuovi sigari degustati in anteprima. Ora entriamo nello specifico della nuova linea Yamasá. Il Master Blender Henke Kelner incarna oggi lo stesso spirito audace di Zino Davidoff. Il suo desiderio di offrire agli appassionati di sigari nuovi gusti, nuove esperienze e nuovi piaceri, ha portato Henke e la sua squadra nella regione dello Yamasá, nella Repubblica Dominicana. Una zona paludosa, dura e aspra in cui altri hanno provato, senza riuscirci, a coltivare il tabacco. Dopo venti anni di lavoro ecco a voi il nuovo Davidoff Yamasá, un sigaro che trasmette una sensazione di euforia in chi lo fuma. Un sigaro che stuzzicherà i vostri sensi come mai prima. Le papille gustative verranno risvegliate dal carattere forte della regione dello Yamasá combinato con la dolcezza e la nota speziata dei tabacchi nicaraguensi di Estelí e Condega. Henke Kelner ha coltivato il tabacco all’ombra, proteggendolo dagli effetti dannosi dei raggi solari. Ha aggiunto nitrato e calcio al terreno, che, prima del suo intervento visionario, era troppo ricco di sabbia e argilla. A mano, pianta di tabacco dopo pianta di tabacco, Henke non ha fatto affidamento sulla scienza ma solo sul suo intuito esperto. Il processo di essicazione è importante quanto la coltivazione. La fase di ingiallimento, dove più le foglie sono gialle e migliore sarà la capa ottenuta, ha portato Henke e la sua squadra ad assicurarsi che la capa Yamasá realizzasse appieno il suo vero potenziale. Per questa ragione hanno con struito nuovi spazi adibiti all’essicazione.
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Cigar Room
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Presentazione Romeo y Julieta Capuletos
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Cigar Room
Both, the name of the city (Verona, where the event took place) and the name of the launched vitola (Capuletos) were in fact, evident references to the Shakespearean literary work Romeo y Julieta and the Veronese family of the Capulets. The evening was developed in a very exclusive environment with the presence of 170 guests, among them, Habanos Specialists, representatives of Italian Smoking Clubs, Habanos Exclusive Distributors from other countries, media and influencers. Andrea Vincenzi, President of Diadema s.p.a and José María López, Director of Strategic Marketing of Habanos, S.A, had the honor of illustrating to the attendees the characteristics of the new Habano Capuletos. With this international launching, Habanos,S.A, applies its new strategy to develop annual Habanos launchings in different cities around the world, as a way to “approach” its products to the Habanos lovers worldwide. This event was held in a very special and unique location, with sights of the historic city of Verona, videos of the Romeo y Julieta brand, live music and the collaboration of Vinos Chianti Company and Havana Club International, traditional partners of Habanos, S.A. in such kind of events. The evening ended tasting Habanos as Romeo y Julieta Short Churchills and Capuletos 2016 Edición Limitada. All attendees also received a special present containing two Habanos of Romeo and Julieta Capuletos Limited Edition 2016, launched during the event.
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E’ stata presentata mercoledì 21 settembre a Verona, in anteprima mondiale, la nuova vitola di Romeo y Julieta : Capuletos Edicion Limitada 2016. L’evento, organizzato da Diadema S.p.A. (importatore per l’Italia) e Habanos s.a., si è tenuto a Verona, in omaggio alla storia dell’origine della marca Romeo y Julieta ed allo stesso nome scelto per il sigaro, che trae origine dalla famosa tragedia sheakspeariana che vede come protagonista la famiglia veronese dei Capuleti. Una serata molto esclusiva, alla presenza di 170 invitati, tra Specialisti Habanos, rappresentanti dei cigar Club Italiani, distributori di Habanos di altri Paesi, stampa e influencer. José Maria Lopez, direttore marketing strategico di Habanos s.a., e Andrea Vincenzi, presidente di Diadema, hanno avuto l’onore di poter illustrare ai presenti le caratteristiche del nuovo Capuletos e la nuova strategia di lanci di Habanos s.a. per il futuro. L’evento è stato caratterizzato da una location unica, con vista su tutta la città storica di Verona, i grandi vini del Chianti, la presenza dei barman di Havana Club, video della marca e musica dal vivo. Alla fine della serata, dopo aver potuto fumare uno Short Churchills ed un Capuletos, a tutti gli invitati è stato fatto dono di uno speciale n cofanetto contenente due Romeo y Julieta Capuletos.
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Cigar Room
Il compleanno del Maledetto Toscano 134
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o by Matteo Tornielli
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Cigar Room
Like every year, the birthday of the Club Maledetto Toscano was an event full of good taste and excellence. In particular the program for the 17th birthday (one of the oldest clubs in Italy) has been articulated between the visit to the renowned winery Capannelle (Location Capannelle, 13, Gaiole In Chianti Siena), with tasting and visit to the precious Caveau where preserved the finest bottles of their top clients, the Castello di Spaltenna, always in Gaiole in Chianti, where a starry menu accompanied the guests on a journey of unique and inimitable flavors. From aperitifs including: Ciliegine Buffalo of tomato soup; Tuna tataki with field salad and balsamic vinegar; Mini sandwiches to finocchiona and lettuce; rustic croissants with cheese and capocollo Cinta Senese; rice croquettes with saffron on pumpkin cream; Parmesan fried zucchini; Salad of prawns, fennel and blood orange; chianti tuna salad zolfini beans in glass jar; Mini cheeseburger with barbecue sauce Chianina; Sushi mozzarella stuffed with prosciutto and arugula; panzarotti stuffed with ricotta cheese, fried basil and cream cheese; fried anchovies stuffed with cheese on tomato gazpacho. Then continuing with the first: Risotto Carnaroli creamed tomato yellow, red raw shrimp, Cinta Senese belly, tattered buffalo and basil powder accompagnado by a 2013 Chardonnay Capannelle; Tortelli pasta stuffed with goat cheese flavored with saffron from San Gimignano in change of porcini mushrooms in combination with a Chianti Classico Riserva 2012 Capannelle. And second: Suckling pig "Selecting Simone Fracassi" cooked confit of
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Come ogni anno, il compleanno del Club Maledetto Toscano è stato un evento all’insegna del buon gusto e delle eccellenze. In particolare il programma per il 17° compleanno (uno dei club più longevi d’Italia) si è snodato tra la visita alle rinomate cantina Capannelle (Località Capannelle, 13, Gaiole In Chianti Siena), con degustazione e visita al preziosissimo Caveau dove sono conservate le bottiglie più pregiate dei loro clienti top, al Castello di Spaltenna, sempre a Gaiole in Chianti, dove un menù stellato ha accompagnato gli ospiti in un viaggio di sapori unici ed inimitabili. Dagli aperitivi tra cui: Ciliegine di Bufala su pappa al pomodoro; Tataki di tonno con insalatina di campo e aceto balsamico; Mini sandwich alla finocchiona e lattuga; Cornetti rustici con stracchino e capocollo di Cinta Senese; Arancini di riso allo zafferano su Crema di zucca; Parmigiana di zucchine fritte; Insalatina di gamberi, finocchio e arance rosse; Tonno del chianti con insalatina di fagiolini zolfini in vasetto di vetro; Mini cheeseburger di chianina con salsa barbecue; Sushi di mozzarella farcito con prosciutto e rucola; Panzarotti farciti con ricotta, basilico fritto e crema di pecorino; Alici farcite con pecorino fritte su gazpacho di pomodoro. Continuando poi con i primi: Risotto Carnaroli mantecato pomodorino giallo, gambero rosso crudo, pancia di cinta senese, stracciata di bufala e polvere di basilico accompagnado da uno Chardonnay 2013 Capannelle; Tortelli di pasta fresca farciti con caprino profumato allo zafferano di San Gimignano in variazione di funghi porcini in abbinamento con un Chianti Classico Riserva 2012 Capannelle. Ed i secondi: Maialino da latte “Selezione Simone Fracassi” cotto confit su purea di mela e arance, polpetta di gamberi e maiale, insalatina di spinaci baby e patate soffia-
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Cigar Room
apple puree and oranges, shrimp dumpling and pork, salad of baby spinach and potatoes blown with a Solar 2010 Capannelle. Then a special cheese tasting De 'Magi, ending with the Tribute to the Tuscan cigar and selecting Vestri Chocolate. The Grand Final with the Lounge of the meditations, smokily with Tuscan Cigar and Whisky Ardbeg. A selection of Tuscan cigars expertly aged and stored for 8 long years. A further gift of President Stefano Fanticelli that has been able, once again, create a magical environment where excellence is all proposals are harmoniously combined to a single result. We just have to add just a big Thanks to the club, to its President, and to all those who have worked for the success of this wonderful day Tuscan damn. A wish for the 17th birthday and see you for the coming of age.
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te con un Solare 2010 Capannelle. Poi una speciale degustazione di formaggi De’ Magi, per finire con l’Omaggio al Sigaro Toscano e la selezione di cioccolato Vestri. Il Gran Finale con il Salotto delle meditazioni, fumosamente col Sigaro Toscano e Whisky Ardbeg. Una selezione di sigari toscani sapientemente affinati e conservati per 8 lunghi anni. Un ulteriore regalo del Presidente Stefano Fanticelli che ha saputo, ancora una volta, creare un ambiente magico in cui tutte le eccellenze proposte si sono armoniosamente unite per un risultato unico. Non resta che aggiungere solo un grande Grazie al club, al suo Presidente e a tutti quelli che hanno collaborato per la riuscita di questa splendida giornata maledettamente toscana. Un augurio per il 17° compleanno ed un arrivederci per il raggiungimento n della maggiore età.
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Le pagine del Golf Direttore Donato Ala
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On 20 October 2016, the promotion event for "In City Golf" Vienna 2017 took place in front of the Vienna City Hall. Several major players, including former ski jumper Stefan Thurnbichler, the Austrian ex-champion Golf Markus Brier, the World Cup bronze medalist Markus Maukner and Emma Spitz had the unique opportunity to play on a 300 m2 big Green. The victory of the Nearestto-the-Pin Contest went to Emma Spitz.
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Il 20 ottobre 2016, l’evento di promozione per "In City Golf" Vienna 2017 ha avuto luogo davanti al Municipio di Vienna. È stato montato un Green di 300 m2 e diversi giocatori importanti, tra cui exsaltatore con gli sci Stefan Thurnbichler, ex-campione di golf austriaco Markus Brier, vincitore della medaglia in bronzo della Coppa del Mondo Markus Maukner e Emma Spitz hanno avuto l'opportunità unica di giocare su questo Green straordinario. La vittoria del Nearest-to-the-Pin Contest è andata a Emma Spitz.
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In City Golf conquista Vienna
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Kurt Anrather, creator and organizer of the event series "In City Golf" has given with this great show, the starting signal for the main event, which will take place on 14-15 April 2017. Then 72 players will have the opportunity to golf through Vienna. Breathtaking nine holes will be situated on the main square of the town hall and another nine in the center of the Austrian capital. Passing by the Opera and St. Stephen's Cathedral the players will turn to the typical Viennese streets. An unforgettable experience is guaranteed! At the "Rathausplatz" will be mounted two additional holes. One for all those who want to try their luck. The proceeds of this hole will be made available for charity. The other is for those who want to try the game of golf. For children and adolescents, there will be a large SNAG inflatable that will offer the opportunity to approach the course. "Bringing golf to the city is a great idea, that definitely gives us a lot of attention. We hope in this way to reach many people who would otherwise have nothing to do with this sport. In City Golf is an opportunity to show people how exciting and interesting golf is! „, said the president of the Austrian Golf Association Dr. Peter Enzinger. Cortina d'Ampezzo, Florence, Verona, Berlin, Livigno and the World Exposition (EXPO 2015) in Milan already had the pleasure of hosting one or more "In City Golf“ event. In the past have been created spectacular and extraordinary moments, as for example with shots from the gondola of Faloria cable car in Cortina, from the Arena or the famous Palazzo Vecchio in Florence. "With In City Golf we make the unthinkable possible. We are constantly looking for new legendary places. Currently, in addition to Vienna, we are planning stages in Rome, Turin, Merano, Padua and Munich," says Kurt Anrather , "we consider it very important that golf is gaining popularity. For this reason we bring the magic of the little white ball to the large metropolitan centers."
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Kurt Anrather, ideatore e organizzatore della serie di eventi "In City Golf" ha dato con questo grande spettacolo, il segnale di partenza per l'evento principale che avrà luogo il 14-15 aprile 2017. Poi i 72 giocatori avranno la possibilità di visitare Vienna, giocandola a golf. Nove buche mozzafiato si troveranno sulla piazza principale del municipio ed altri nove nel centro della capitale austriaca. Passando l'Opera e la Cattedrale di Santo Stefano i giocatori gireranno per le strade tipiche viennesi. Tutte le sfaccettature del centro storico verranno qui alla luce ed è garantita un'esperienza indimenticabile. Al “Rathausplatz” saranno montate altre due buche. Una per tutti coloro che vogliono cimentare la loro fortuna. Il ricavato di questa buca sarà messo a disposizione per una buona causa. L'altra è per tutti coloro che desiderano di provare il gioco del golf. Per i bambini e gli adolescenti, ci sarà un grande gonfiabile SNAG che offrirà la possibilità di avvicinarsi al golf. Come partner per l’evento di Vienna l’agenzia Curtes ha convinto l’ÖGV (Federazione Austriaca Golf) di far parte del progetto. “Portare il golf nella città è una grande idea, che sicuramente ci offre anche molta attenzione. Speriamo in tal modo di raggiungere molte persone che altrimenti non hanno niente da fare con questo sport. In City Golf è l'occasione per mostrare alla gente come eccitante e interessante è il golf!”, disse il presidente dell’ÖGV Dr. Peter Enzinger. Cortina d'Ampezzo, Firenze, Verona, Berlino, Livigno e l'Esposizione Mondiale (EXPO 2015) a Milano avevano già il piacere di ospitare uno o più eventi "In City Golf“. Nel passato sono stati creati dei momenti spettacolari e straordinari, come per esempio con tiri dalla gondola della funivia Faloria di Cortina, dall’Arena di Verona o dal famosissimo Palazzo Vecchio di Firenze. “Con In City Golf facciamo l’impensabile possibile. Siamo costantemente alla ricerca di nuovi luoghi leggendari. Attualmente, oltre a Vienna, siamo in fase di pianificazione per eventi a Roma, Torino, Merano, Padova e Monaco di Baviera”, afferma Kurt Anrather, “...riteniamo molto importante che il golf stia guadagnando popolarità. Per questo motivo portiamo la magia della pallina n bianca in centri di grandi metropoli”.
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L’Oscar del Golf Italiano Already ten years have passed since the inauguration of Bisagno Private Museum, created by Avv. Marco Bisagno and his wife, with the intention of giving memory to his son David, who unfortunately died in a car accident. On the occasion of the tenth anniversary of the museum, it was awarded to Kurt Anrather the Bisagno Private Museum prize. After Marco Mascardi (2011) and Franco Chimenti (2012), the South Tyrolean has received this award, the most prestigious in the world of Italian golf. Kurt Anrather, creator of "In City Golf", is the one, who patented golf as you never have seen before. In fact, he has promoted the noble golfer art spaces, places and scenarios in all unusual, fascinating and charming. During the celebration of the tenth anniversary of the Museum Private Bisagno, they were also awarded with the "Pensive" premium, personal and professional qualities, Fulvio Golob, Donato of Pontian, Marco Dal Fior and Mario Rossini.
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Sono trascorsi già dieci anni dall’inaugurazione del Museo Privato Bisagno, creato dal Avv. Marco Bisagno e la sua moglie, con l’intento di dare memoria al figlio Davide, purtroppo scomparso in un incidente stradale. In occasione della ricorrenza decennale del museo, è stato assegnato a Kurt Anrather il premio Museo Privato Bisagno. Dopo Marco Mascardi (2011) e Franco Chimenti (2012), l’Alto Atesino ha ricevuto questo premio, il più prestigioso nel mondo del golf italiano. Kurt Anrather, ideatore di „In City Golf“, è colui, che ha brevettato il golf come non si ha mai visto prima. Egli, infatti, ha promosso la nobile arte golfista in spazi, luoghi e scenari nel tutto inconsueti, affascinanti e suggestivi. Durante la celebrazione del decimo anniversario del Museo Privato Bisagno, sono anche stati premiati con il premio „Pensoso“, premio per qualità personali e professionali, Fulvio Golob, Donato di n Ponziano, Marco Dal Fior e Mario Rossini.
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Verso la Ryder Cup 2022 by Matteo Ala
Just as we carry out our section on the Ryder Cup 2022 to be held in Rome, it is inevitable to devote a parenthesis in what happened in the meantime. Then to a Ryder who has just played a good example to understand the weight and the carat of the event, the third most watched sport in the world among those who would have the honor of hosting in our country. The Ryder Cup 2016 just assigned to Team USA lost after three consecutive editions and eight years after their last victory. Member States taking the trophy at Hazeltine in Minnesota. Entertainment announced and promises, was written another page in the history of golf. The US has played a spectacular golf, a race on which to build a film, four days of pure spectacle. Stuff that American players like Patrick Reed or the eternal Mickelson, seemed to have a magic wand. In the double Europe had to find those three or four points that would enable it to counter the American superiority in the individual. But it did not happen. In the first few holes of the final day, then, Europe has even surpassed the 14 points she needed at least to equalize and retain the trophy, but it was not enough. Captain Clarke had his best men at the top of the board, like Davis Love III, and the top six if they are played. Among the best in Europe, another name from which to start is Thomas Pieters, who was also in his first Ryder: four wins, one loss and record for points collected by a novice. Was used more precisely Rafa Cabrera Bello, rather sidelined in doubles. Fell short of expectations the two wild card Kaymer and Westwood (three defeats) and rookies Andy Sullivam
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Proprio mentre portiamo avanti la nostra rubrica sulla Ryder Cup 2022 che si svolgerà a Roma, risulta inevitabile dedicare una parentesi a ciò che è avvenuto nel frattempo. Quindi ad una Ryder che si è appena disputata, un buon esempio anche per capire il peso e la caratura dell’evento, il terzo più seguito al mondo tra quelli sportivi, che avremmo l’onore di ospitare nel nostro Paese. Alla Ryder Cup 2016 appena assegnata al Team Usa dopo tre edizioni consecutive perse e otto anni dalla loro ultima vittoria. Gli States si riprendono il trofeo ad Hazeltine in Minnesota. Spettacolo annunciato e promesse mantenute, è stata scritta un’altra pagina di storia del golf. Gli Usa hanno giocato un golf spettacolare, una gara sulla quale costruire un film, quattro giorni di spettacolo allo stato puro. Roba che i giocatori americani come Patrick Reed o l’eterno Mickelson, sembravano avere la bacchetta magica. Nei doppi l'Europa doveva trovare quei tre o quattro punti di vantaggio che le avrebbero consentito di contrastare la superiorità americana nei singoli. Ma non è andata così. Nelle prime buche della giornata finale, poi, l'Europa ha addirittura superato i 14 punti che le servivano almeno per pareggiare e conservare il trofeo, ma non sono bastati. Il capitano Clarke aveva messo gli uomini migliori nella parte alta del tabellone, come del resto Davis Love III, e i primi sei se la sono giocata. Tra i migliori europei, un altro nome da cui ripartire è Thomas Pieters, anche lui alla sua prima Ryder: quattro vittorie, una sconfitta e il record di punti raccolti da un debuttante. Andava utilizzato di più proprio Rafa Cabrera Bello, invece messo da parte nei doppi. Sono mancati alle attese le due wild card Kaymer e Westwood (tre sconfitte) e i debuttanti Andy Sullivam Danny
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Willett e Matthew Fitzpatrick (zero punti). A Ryan Moore l'onore di firmare il quindicesimo punto. Si è tenuto fuori scena il vice capitano Tiger Woods, che prepara il gran ritorno sul green. «È stata una grande Ryder Cup, di alto contenuto tecnico, combattuta, e io sono stato certo di averla vinta solo quando abbiamo ottenuto il quindicesimo punto», concede agli europei l'onore delle armi Davis Love III. «Sono amareggiato, deluso - dice dal canto suo Clarke - ma non potevo chiedere di più ai miei. Hanno fatto quanto avevo chiesto, ma la compagine di Davis Love III è stata impeccabile». Gli americani che hanno circondato i giocatori lungo i percorsi di gara non si sono fatti mancare nulla. La Ryder Cup è il trofeo nobile in cui i grandi campioni giocano senza montepremi in palio. Ma è anche il torneo dove al pubblico è consentito di tutto. Dove l'etichetta lascia spazio al tifo da stadio e dove nulla vale il diritto di concentrazione dei giocatori, il cosiddetto ‘silence’. E cosi anche grandi campioni come Sergio Garcia e Rory McIlroy sono finiti nel mirino. Davvero tanti i 350 mila tifosi che si sono presentati al campo di Hazeltine, nel Minnesota. Quello che è a tutti gli effetti un evento sportivo di primissima importanza attira in media 300.000 appassionati provenienti da oltre 60 nazioni, viene trasmesso in diretta da 50 emittenti in 200 Paesi del mondo, con 600 milioni di telespettatori. L’assegnazione all’Italia dell’edizione 2022 della Ryder Cup è di una rilevanza forse non pienamente compresa da chi si occupa di attrazione di investimenti e turisti internazionali. Per avere un’idea, l’indotto economico previsto per i 3 giorni di torneo si aggira tra i 600 e gli 800 milioni di euro, come ha spiegato il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, quando nell’esprimere la gioia per il successo ha sottolineato l’espressione “turismo di eccellenza”. Dopo l’assegnazione ufficiale dell’international board, anche il ministro di Cultura e Turismo, Dario Franceschini, aveva sottolineato la “nuova importante sfida organizzativa e turistica per Roma”. “Il turismo sportivo è notoriamente un segmento che produce molto reddito e che spesso si associa con quello naturalistico e culturale. Lavoreremo pubblico e privato insieme perché il nostro sistema ricettivo sappia farsi trovare pronto” aveva aggiunto Franceschini. La ragione è semplice: il target della Ryder Cup è “perfetto” per l’Italia. Turisti internazionali con elevate capacità di spesa, livello medio alto di istruzione e (quindi) di interesse per la cultura, passione per attività outdoor e possibilità di viaggi durante tutto l’anno. Per sfruttare questo evento così specifico (sicuramente più delle Olimpiadi e dei mondiali di calcio, che attirano pubblici più generalisti), i territori italiani devono attivare una seria sinergia n tra settore pubblico e privato.
Danny Willett and Matthew Fitzpatrick (zero points). A Ryan Moore honored to sign the fifteenth point. He was held offstage vice captain Tiger Woods, who will prepare the great return on the greens. "It was a great Ryder Cup, high technical content, fought, and I was certain to win it only when we got the fifteenth point", it gives the Europeans the honor of Davis Love III weapons. "I am disappointed, disappointed Clarke says from his hand - but I could not ask for more to my. They did what I asked, but the team of Davis Love III was flawless. " Americans who have surrounded the players along the race courses have not miss anything. The Ryder Cup is the noble trophy where the champions play no prize money. But it is also the tournament where the public is allowed to all. Where the label gives way to the cheering stadium and where nothing goes right to the concentration of the players, the so-called 'silence'. So even great champions like Sergio Garcia and Rory McIlroy ended up in the viewfinder. Very many of the 350,000 fans who showed up to the field of Hazeltine in Minnesota. What is in effect a sporting event of the highest importance attracts an average of 300,000 fans from over 60 countries, it is broadcast live by 50 broadcasters in 200 countries around the world, with 600 million viewers. The assignment to Italy in 2022 edition of the Ryder Cup is a significance perhaps not fully understood by those involved in investment and international tourist attraction. To get an idea, the expected economic impact for the 3-day tournament is between 600 and 800 million euro, as explained by the president of Federgolf, Franco Chimenti, when expressing joy at the success emphasized the expression "tourism of excellence." After the official award of the International Board, the minister of Culture and Tourism, Dario Franceschini, he had stressed the "important new organizational and tourist challenge for Roma." "Sports tourism is notoriously a segment that produces income and very often associated with the natural and cultural. We will work together with public and private sectors because our accommodation system knows to be ready, "he added Franceschini. The reason is simple: the Ryder Cup target is "perfect" for Italy. International tourists with high spending power, high average level of education and (therefore) of interest for the culture, passion for outdoor activities and travel opportunities throughout the year. To take advantage of this so specific event (certainly more of the Olympics and the World Cup, which attract public more generalists), the Italian territories are to trigger a serious synergy between public and private sectors.
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Golf USA La rubrica di Giulia Molinaro by Giulia Molinaro Professionista LPGA
On the occasion of my second appointment of Live In Magazine, I have chosen to speak to you starting from some keywords. Looking back along the latter period, looking to next targets to grip and some food for thought about my adventure as Italian golfer in the USA. Holidays. Once the calendar of events on the American tour which I compete LPGA, it's time to pull the plug. There are too prone to complaints, and I consider myself lucky to be able to employ a full large part of my life for golf at a professional level. Having said that the holidays are however also and above all a pretext to get away mentally. In a sport like golf like it or not sore deadlifts never the plug, because it consists of many factors that stay in your head and you take them behind forever, as well as the weight of the achievement of goals. With divided hearts between Kenya, Italy and the US, whenever I find the time and the way to visit places with a tourist's eyes, I am amazed of the beauty of these places and the luck that I have to grow up and live among These places. This year it happened with Italy, which has long not attended with curiosity and with a clear head. It 'was amazing: from Tuscany to Liguria, from Milan to Turin. I enjoyed every single moment, filled and even spoiled by a lot of friends are excited to see me again after the Olympic experience Rio2016. Aims. It 'true that very often there is no need to unplug and rejuvenate, but for someone who loves what he does, the truth is that this occurs only in part. Lpga tour ended, I was already mentally planning a hypothetical plan of action to achieve the goals of the upcoming season. I start from the feeling of having boxed a lot in my personal wealth of experience in the last period. From here I would like to share in intent, overcoming errors and improving continuously all phases.
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In occasione del mio secondo appuntamento su Live In Magazine, ho scelto di parlare con voi partendo da alcune parole chiave. Ripercorrendo insieme quest’ultimo periodo, guardando ai prossimi obiettivi da agguantare e qualche spunto di riflessione a proposito della mia avventura come golfista italiana negli USA. Vacanze. Una volta completato il calendario gare del tour americano sul quale gareggio LPGA, è arrivato il momento di staccare la spina. Non sono una troppo incline alle lamentele e mi ritengo fortunata di potere impiegare a pieno gran parte della mia vita per il golf a livello professionistico. Detto questo le vacanze sono comunque il pretesto anche e soprattutto per staccare mentalmente. In uno sport come il golf volente o dolente non stacchi mai la spina, perché composto da tanti fattori che ti rimangono in testa e te li porti dietro sempre, cosi come il peso del raggiungimento degli obiettivi preposti. Con il cuore diviso tra il Kenya, l’Italia e gli Usa, ogni volta che trovo il tempo e il modo di visitare luoghi con gli occhi da turista, mi stupisco della bellezza di questi posti e la fortuna che ho di crescere e vivere tra questi posti. Quest’anno mi è capitato con l’Italia, che da tempo non frequentavo con curiosità e con la testa libera. E’ stato stupendo: dalla Toscana alla Liguria, da Milano a Torino. Mi sono goduta ogni singolo momento, riempita e coccolata anche da un sacco di amici entusiasti di rivedermi dopo l’esperienza olimpionica a Rio2016. Obiettivi. E’ vero che molto spesso c’è bisogno di staccare e rigenerarsi, ma per chi ama quello che fa, la verità è che questo avviene solo in parte. Terminato il tour Lpga, stavo già organizzando mentalmente un ipotetico piano d’azione per raggiungere gli obiettivi della prossima stagione. Parto dalla sensazione di aver inscatolato molto nel mio personale bagaglio d’esperienza nell’ultimo periodo. Da qui vorrei ripartire negli intenti, superando errori e migliorando in maniera continua tutte le fasi.
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Vorrei mantenere la mia posizione e la possibilità di giocare nel tour LPGA ancora per molto tempo, consapevole che richiede un livello per mantenere e innalzare torneo dopo torneo, allenamento dopo allenamento, esperienza dopo esperienza. Team. Questo è un tema che ho affrontato con grande attenzione e scrupolosità. Credo che sia importante, se non fondamentale, circondarsi di persone con la tua stessa visione e la voglia di seguire un percorso insieme. Dando grande importanza al concetto di team. Sarò seguita da un team di grandi professionisti, della Fm Sports Promotion, che mi aiuteranno ad affrontare situazioni dentro e fuori dal campo a 360°. Seguo molto da vicino la parte extra campo, nel senso che se prendo degli impegni commerciali, li affronto con grande importanza e passione. Credo allo stesso modo che nei momenti intensi del tour, quando arrivano una gara dopo l’altra, debba necessariamente isolarmi ed avere di conseguenza fiducia totale nel team con cui lavoro. Credo che essere un’atleta professionista voglia dire anche questo, perché dobbiamo molto ai partners commerciali e alle aziende che investono nella nostra immagine. Curerò molto anche il rapporto con gli amici e il pubblico in generale che seguono le mie attività sui social media che con grande entusiasmo e professionalità vengo seguita dal Team di Bottega per comunicare. Mi piace molto condividere le mie esperienze sui social, credo che siano uno strumento anche molto utile per rimanere in contatto specialmente per chi è sempre in viaggio o lontano da casa. Ne va fatto un uso consapevole, tutti gli eccessi portano negatività. Perseveranza. Il golf non perdona, si gioca sempre sul filo del rasoio. E molto spesso non ci si accorge neanche di quanto sia sottile il confine tra la prestazione positiva e l’esperienza negativa. In certi fasi si attraversano periodi di crisi per una certa parte del gioco, corto o lungo che sia, magari semplici sensazioni. In altre non si riesce a cogliere il punto di criticità tra l’allenamento in cui si provano ottime sensazioni e il campo in gara che ti tradisce. Ho imparato che solo una caratteristica premia e risulta imprescindibile. Tutte le fasi che si possono attraversare, se si affrontano con perseveranza verso gli obiettivi veniamo ripagati, in questo caso in termini sportivi ma secondo mvale anche per la vita in generale. Passione. Ho avuto modo di riflettere e discutere frequentemente a proposito della grande passione che muove il mio percorso. Il rapporto che ho con questo sport è viscerale, mi sento completamente a mio agio sul campo. Recentemente qualcuno mi ha fatto notare, durante un servizio fotografico, come io sia assolutamente più naturale con i vestiti da golf, la divisa tecnica insomma, piuttosto che con gli outfit fuori dal campo. Forse è proprio così, la passione che mi lega a questo sport è talmente totale che mi ispira ogni giorno. Fuori dal campo è diverso, ma niente mi coinvolge quanto il golf, devo riconoscere che non trovo quasi mai il tempo necessario per coltivare hobbies e passioni extra. Per quanto ho potuto ho cercato di fare il pieno di emozioni proprio viaggiando, scoprendo, camminando ed usando la bici, con la semplicità di n apprezzare momenti unici. Un saluto a tutti i golfisti italiani.
I would keep my position and the chance to play in the LPGA tour for a long time, aware that requires a level to maintain and increase the tournament after tournament, workout after workout, experience after experience. Team. This is a theme that I have dealt with great care and diligence. I think it's important, if not essential, to surround himself with people who share your same vision and the desire to follow a path together. Giving great importance to the concept of team. It will be followed by a great professional team, the Fm Sports Promotion, which will help me to deal with situations on and off the 360 ° field. I follow very closely the part extra field, in the sense that if I take the business commitments, I face them with great importance and passion. I think the same way that in the intense moments of the tour, when they get a race after another, must necessarily isolate myself and have therefore total confidence in the team I work with. I think being a professional athlete it means that too, because we have a lot of commercial partners and businesses that invest in our image. I heal very well the relationship with friends and the general public who follow my social media activities with great enthusiasm and professionalism come followed by Team Bottega to communicate. I really like to share my experiences on social, I think they are a tool very useful for staying in touch, especially for those who are always on the road or away from home. Leaves made a conscious use, all the excesses bring negativity. Perseverance. The course does not forgive, you always play the tightrope. And very often you do not even notice how thin the line between the positive and the negative experience performance. In some stages they go through periods of crisis for a certain part of the game, short or long, even simple sensations. In other you can not grasp the critical point in the workout when you feel good feelings and the field in the race who betrays you. I learned that only a feature rewards and is unavoidable. All the steps that you can cross, if you are faced with perseverance toward goals we are rewarded, in this case in sporting terms but also according mvale for life in general. Passion. I had the opportunity to reflect and discuss frequently about the great passion that moves my path. The relationship I have with this sport is visceral, I feel completely comfortable on the field. Recently someone pointed out to me, during a photo shoot, as I am absolutely natural with golf clothes, the uniform short technical, rather than with the outfits off the field. Maybe that's it, the passion that binds me to this sport is so total that inspires me every day. Off the field is different, but nothing affects me as golf, I must admit that I find almost never the time to cultivate hobbies and extra passions. As far as I could, I tried to fill up their emotions traveling, discovering, walking and using the bike, with the simplicity to appreciate unique moments. Greetings to all Italian golfers.
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Il Club dei 100 Ambasciatori by Cristina Muntoni
It was 1815 when, with the Congress of Vienna, the Principality of Monaco was placed under the protection of the Kingdom of Sardinia. After 201 years the association has been strengthened, but this time the protection is ensured by an armed army not with cannons, but the proposals, ideas and entrepreneurial skills. The "Club of the 100 Ambassadors of Tourism of the Principality of Monaco Affairs", created in 2014 with members from all over Italy by Gianmarco Albani, representative of the Office of Tourism of the Principality in Italy, Sardinia has 17 members. The club members are all representatives of the world of business and culture, and initially came together in order to attract to the Principality business tourism, congresses and business meetings. The initial focus has now expanded to the world of culture and also the national boundary has been exceeded. The 100 Italian originally intended have become 250 and no longer have geographical boundaries. The clubs met in the Island during the first golf tournament of 100 on the greens of Is Molas in Pula (organized by Donato Ala, golf journalist and consultant for events related to tourism, Franco Atzeri, member of the Club of 100 and Roberto Bolognese console of Sardinia) that had the purpose of creating opportunity for meetings and select the finalists who will participate in the Golf tournament in the Principality in December. The guest of honor, the Ambassador of the Principality of Monaco in Italy, Robert Fillon. To welcome it and create a network of relationships, the Honorary Consul of the Principality in Cagliari, Roberto Bolognese, has formed a welcoming delegation inviting Club members and some representative components of civil society, economic and cultural life of the island. It was so that together with the ambassador, his wife Mareille, and some members of the Club of the 100 (as the architect Rudi De Nardo, President of the Consortium of art centers and museums Camù Fabrizio Frongia, the lawyer Carlo Ciabatti,
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Era il 1815 quando, col Congresso di Vienna, il Principato di Monaco venne posto sotto la protezione del Regno di Sardegna. Dopo 201 anni quel sodalizio è stato rinsaldato, ma la protezione questa volta è assicurata da un esercito armato non di cannoni, ma di proposte, idee e capacità imprenditoriali. Il “Club dei 100 Ambasciatori del turismo d’affari del Principato di Monaco”, creato nel 2014 con componenti di tutta Italia da Gianmarco Albani, rappresentante dell’Ufficio del Turismo del Principato in Italia, in Sardegna conta 17 soci. I membri del club sono tutti rappresentanti del mondo delle imprese e della cultura e inizialmente si sono riuniti con lo scopo di attirare verso il Principato un turismo d’affari, congressi e incontri commerciali. L'obiettivo iniziale si è ormai allargato al mondo della cultura e anche il confine nazionale è stato superato. I 100 italiani inizialmente previsti sono diventati 250 e non hanno più limiti geografici. Il club si è riunito nell’Isola in occasione del primo torneo di golf dei 100 sul green di Is Molas a Pula (organizzato da Donato Ala, giornalista di golf e consulente di eventi legati al turismo, Franco Atzeri, membro del Club dei 100 e da Roberto Bolognese console della Sardegna ) che ha avuto la finalità di creare occasione di incontri e di selezionare i finalisti che parteciperanno al torneo di Golf nel Principato il prossimo dicembre. Ospite d’onore, l’ambasciatore del Principato di Monaco in Italia, Robert Fillon. Per accoglierlo e creare una rete di relazioni, il Console onorario del Principato a Cagliari, Roberto Bolognese, ha formato una delegazione di accoglienza invitando i soci del Club e alcuni componenti rappresentativi della società civile, economica e culturale dell’Isola. È stato così che assieme all’ambasciatore, sua moglie Mareille, e alcuni componenti del Club dei 100 (come l’architetto Rudi De Nardo, il presidente del Consorzio Centri d’arte e musei Camù Fabrizio Frongia, l’avvocato Carlo Ciabatti, membro del Club dei 100 in Toscana, il funzionario della Sfirs Ignazio
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Carta e il senatore Piergiorgio Massidda) ho goduto dello strepitoso tramonto di venerdì sera dalla terrazza dell’hotel Faro Capo Spartivento che, senza timore di smentita, si può definire uno dei posti più belli al mondo. Il proprietario Alessio Raggio, anche lui ambasciatore del turismo del Principato, ha organizzato l’accoglienza con un aperitivo in giardino mentre il faro iniziava a illuminare il mare. Dopo la visita al sindaco di Pula, Carla Medau che ci ha accolto con gli assessori del suo Consiglio Comunale, assieme al Console, una guida turistica e i due membri del Club Fabrizio Frongia e Rudi De Nardo, mi sono trovata a passeggiare tra le rovine di Nora con l’ambasciatore e sua moglie Mareille. Ho scoperto in lui un uomo di raffinata cultura, dalla vivace curiosità e con un interesse autentico e fortissimo per la storia della Sardegna. Mareille, che è sorella di un importante archeologo francese, è rimasta affascinata dal culto della Dea Madre e dalle leggende delle Janas. Entrambi vorrebbero tornare presto in Sardegna per approfondire, fuori dai riflettori degli incontri ufficiali, tutte le curiosità storiche che questo breve soggiorno gli ha stimolato. Dopo la passeggiata tra mosaici, terme e colonne romane, alla buvette del green di Is Molas, mentre i giocatori gareggiavano, ci ha accolti un rinfresco con i prodotti di eccellenza della Coldiretti organizzato da Vitangelo Tizzano, direttore della Federazione interprovinciale Coldiretti Cagliari e membro del Club degli ambasciatori. L’accoglienza a Is Molas, grazie all’ospitalità di Roberto Pappalardo, presidente del Golf Club, è stata orchestrata con cura principesca da Paola Sanna, titolare di Cloto (azienda di arredamento artigianale di lusso di Olbia e Porto Cervo e sponsor principale del Challenge) che ha allestito le sale del Club con le sue magnifiche creazioni e la sera con Donato Ala ha organizzato la cena di Gala. Tra i tavoli, la Prefetto di Cagliari Giuliana Perotta, l'assessore al Turismo del Comune di Cagliari Marzia Cilloccu, il neo presidente della Camera di Commercio Maurizio De Pascale, il presidente di Confidustria Sardegna Alberto Scanu, il Commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari Roberto Isidori, l’imprenditore sanlurese Carlo Scano, l'imprenditore turistico Gigi Molinari e molti altri rappresentanti del mondo degli affari in Sardegna. n Il Principato può senz’altro contare su una nuova alleanza.
Member Club of 100 in Tuscany, the official Sfirs Ignazio Carta and Senator Piergiorgio Massidda) I enjoyed the amazing sunset on Friday evening from the hotel terrace Faro Capo Spartivento that without fear of contradiction, you can define one of the most beautiful places in the world. The owner Alessio Raggio, who was also ambassador of the Principality's tourism, organized the welcome with an aperitif in the garden while the lighthouse began to illuminate the sea. After visiting the mayor of Pula, Carla Medau who welcomed us with the commissioners of his City Council, along with the Console, a tour guide and the two members of the Club Fabrizio Frongia and Rudi De Nardo, I found myself walking in the ruins of Nora with the ambassador and his wife Mareille. I found in him a man of refined culture, the lively curiosity and a genuine and strong interest in the history of Sardinia. Mareille, which is the sister of a prominent French archaeologist, was fascinated by the cult of the Mother Goddess and the legends of Janas. Both would like to return soon to Sardinia to learn, out of the spotlight of official meetings, all historical curiosity that this short stay has stimulated. After the walk through mosaics, baths and Roman columns, the refreshment of the green of Is Molas, while the competing players, greeted us refreshments with excellent products by Coldiretti organized by Vitangelo Tizzano, director of the Interprovincial Federation Coldiretti Cagliari and member of Club of ambassadors. The welcome at Is Molas, thanks to the hospitality of Robert Pappalardo, president of the Golf Club, was carefully orchestrated by princely Paola Sanna, owner of Clotho (company handcrafted furniture of luxury Olbia and Porto Cervo and main sponsor of the Challenge ) which has set the halls of the Club with its magnificent creations and evening with Donato Ala organized the gala dinner. Between the tables, the Prefect of Cagliari Giuliana Perotta, the councilor of the Municipality of Cagliari Marzia Cilloccu, the new president of the Chamber of Commerce Maurizio De Pascale, the president of Confindustria Sardegna Alberto Scanu, the special commissioner of the Port Authority Cagliari Roberto Isidori, the entrepreneur sanlurese Carlo Scano, the tourist entrepreneur Gigi Molinari and many other representatives of the business world in Sardinia. The Principality can certainly count on a new alliance.
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BaroniPizzini mon amour! by Donato Ala
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A volte ti capita di giocare una gara di golf con persone squisite, divertenti e spesso magari scopri che sono anche socialmente ben inserite. A me è capitato di incontrare Ugo Colombo un grande imprenditore con mille interessi il quale durante una giornata di Golf a Carimate, mi invita alla sua gara, organizzata al circolo di Franciacorta. Ugo ha la passione per la vita ed è una persona positiva, dinamica e ricca dentro. La sua gara si chiama Baroni e Pizzini, e cosi’, visto che in questo ultimo periodo mi sto occupando di golf e Food, non potevo perdere questa opportunità e chiedo di visitare la cantina prima della gara, detto è fatto! Una splendida giornata di inizio autunno, mi accompagna verso un’azienda storica come quella del Barone Pizzini. Il nome Franciacorta, terra compresa tra Brescia e il lago d’Iseo, comparve per la prima volta nel 1277, in richiamo alle ‘curtes francae’, le corti franche esenti da dazi o gabelle. Nel 1426 una congiura di nobili consegnò la città di Brescia alla Repubblica di Venezia. Comparvero allora le alti torri merlate, caratteristiche della Franciacorta. Nel 1570, il medico bresciano Girolamo Conforti, nel suo “Libellus de vino mordaci”, descrisse – con gusto e perizia – i vini con le bollicine di queste zone, definendoli per l’appunto mordaci, ovvero briosi e spumeggianti. Passarono i secoli: la dolcezza e la ricchezza della Franciacorta richiamarono le ricche famiglie della zona, e non solo. Tra loro, un ramo dei Baroni Pizzini von Thurberg, nobile famiglia di Rovereto, amici dei Mozart e frequentatori dei principali salotti del tempo. La Franciacorta aveva già una tradizione vitivinicola consolidata. Il Catasto Napoleonico, datato al 1809, certifica l’esistenza di quasi 1000 ettari vitati e 9940 ettari di arativo vitato: superiori alle necessità degli abitanti del territorio, quindi destinati alla vendita. Nel 1870 i fratelli Enrico e Bernardino fondano l’Amministrazione Agricola Pizzini e si distinguono subito come agricoltori illuminati. Il Barone Edoardo Pizzini Piomarta promuove un impianto per il gioco del golf nella sua proprietà, tra i primi in Italia e nel 1967 la Franciacorta viene riconosciuta come zona a denominazione di origine controllata. Barone Pizzini è tra i primi produttori e nel 1971 produce la sua prima bottiglia di Franciacorta. Negli anni successivi vengono coinvolti nella proprietà alcuni imprenditori. Si fondano le basi dell’attuale azienda agricola con l’intenzione di porre al centro dell’attenzione le persone, l’ambiente ed il territorio. Nel 1998 la cantina avvia l’esperienza della viticoltura biologica, per ottenere un vino con un forte legame con la propria terra, unico e irriproducibile altrove. Con la vendemmia 2002 nasce il primo Franciacorta Biologico. L’azienda estende oltre la provincia le proprie attività vitivinicole: a Scansano in Maremma e a Maiolati Spontini nelle Marche. Nel 2007 si assiste all’inaugurazione della nuova cantina costruita secondi criteri importanti di Bioedilizia e
Sometimes it happens to play a game of golf with lovely people, fun and maybe find that they are often socially well integrated. I happened to meet Ugo Colombo a great entrepreneur with many interests who during a day of Golf in Carimate, he invites me to his race, organized in Franciacorta circle. Ugo has a passion for life and is a positive, dynamic and rich inside. His race is called Baroni Pizzini, and so ', because in this last period I am dealing Golf and Food, I could not miss this opportunity and ask you to visit the winery before the race, I said that's it! A beautiful autumn day, it takes me to the historic company like that of Barone Pizzini. The name Franciacorta, land between Brescia and Lake Iseo, appeared for the first time in 1277, in reference to 'curtes francae', the free short duty or gabelles. In 1426 a conspiracy of nobles gave the city of Brescia to the Republic of Venice. Then appeared the tall crenellated towers, features of Franciacorta. In 1570, the Brescia physician Girolamo Conforti, in his "Libellus de biting wine", he described - with care and taste - wines with bubbles of these areas, defining them precisely biting, or sprightly and sparkling. Centuries passed: the sweetness and richness of Franciacorta recalled the rich families in the area, and beyond. Among them, a branch of the Barons Pizzini von Thurberg, noble family in Rovereto, friends of Mozart and frequenters of the leading salons of the time. Franciacorta was already a well-established wine-making tradition. The Napoleonic land register, dated to 1809, certifies the existence of almost 1,000 hectares of vineyards and 9940 hectares of arable vineyard: superior to the needs of the inhabitants of the territory, and intended for sale. In 1870 the brothers Henry and Bernard founded the Agricultural Administration Pizzini and stand out immediately as enlightened farmers. Baron Edoardo Pizzini Piomarta promotes a plant for the game of golf in its properties, among the first in Italy and in 1967 Franciacorta was recognized as a designation of origin area. Barone Pizzini is among the top producers and in 1971 produced his first bottle of Franciacorta. In the following years we are involved in some business properties. Underpinning the foundations of the farm with the intention of putting the focus on people, the environment and the territory. In 1998 the winery starts the experience of organic viticulture, for a wine with a strong link with the land, unique and irreproducible elsewhere. With the 2002 vintage, the first Franciacorta Organic. The company extends beyond the province its own wine activities: Scansano in Maremma and in Maiolati Spontini in the Marche. In 2007 he attends the inauguration of the new winery built second important criteria of green building and de-
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signed by architect C. Gasparotti, founding partner. The International Wine Challenge in 2012 proclaims the Franciacorta Rosé 2008 best organic wine in the world and in 2015 was awarded the special prize for the Sustainable Viticulture Gambero Rosso. Barone Pizzini also gets the certificate Biodiversity Friend, the first standard for the certification of agricultural biodiversity, sponsored by the Ministry of Agriculture and Forestry and owned by the WBA-World Biodiversity Association. So that and Barone Pizzini and Ugo his race is giving away these extraordinary prizes in kind that are so coveted by many golfers who like me have addressed in Ugo race. Franciacorta was 1927 when the Baron Edoardo Pizzini Piomarta built, in the green Borgonato, the "Franciacorta Golf Club". In less than twenty years of life, the Franciacorta Golf Club was able to achieve a prominent place within the Lombard golfing scene, and beyond. "Reconstituted" in 1984 by Vittorio Moretti, already then known entrepreneur in the field, prestigious wine producer and, above all, a great lover of his homeland, the present Franciacorta Golf Club ASD reflects the heritage, prestige and the opera traditions begun by Baron Edoardo Pizzini Piomarta. Vittorio Moretti had, meanwhile, joined eighteen other "founders". The timing of the whole operation can rightly define record; all necessary lands were acquired in just four months; in the spring of 1985, thanks to the fundamental support of the Municipality of Corte Franca, all necessary approvals had already been granted and, just eight months after the submission of the project, began the movement of the earth works; after less than a year of existence the first eighteen holes were already a reality. The most significant technical and landscape characteristics of the old Club gather and identify the current one. So the water wealth of this enclave of Franciacorta was also exploited by the designers of the new Franciacorta Golf Club - the architects Pete Dye and Marco Croze - who
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progettata dall’architetto C. Gasparotti, socio fondatore. L’International Wine Challenge proclama nel 2012 il Franciacorta Rosé 2008 miglior vino biologico al mondo e nel 2015 viene assegnato il premio speciale per la Viticoltura sostenibile del Gambero Rosso. Barone Pizzini ottiene inoltre l’attestato Biodiversity Friend, primo standard per la certificazione della biodiversità in agricoltura, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e di proprietà della WBA-World Biodiversity Association onlus. Ecco, questo e Barone Pizzini e Ugo alla sua gara mette in palio questi straordinari premi in natura che tanto sono ambiti dai numerosi golfisti che come me si sono affrontati nella gara di Ugo. Il Franciacorta Era il 1927 quando il barone Edoardo Pizzini Piomarta fece costruire, nel verde di Borgonato, il "Golf Club di Franciacorta". In poco meno di vent'anni di vita, il Golf Club di Franciacorta seppe conquistarsi un posto di primo piano nell'ambito del panorama golfistico lombardo, e non solo. "Rifondato" nel 1984 da Vittorio Moretti, già allora affermato imprenditore nel campo dell'edilizia, produttore di vini prestigiosi e, soprattutto, grande appassionato della sua terra, l'attuale Associazione Sportiva Dilettantistica Franciacorta Golf Club raccoglie l'eredità, il prestigio e le tradizioni dell'opera iniziata dal Barone Edoardo Pizzini Piomarta. A Vittorio Moretti si erano, nel frattempo, affiancati altri diciotto "soci fondatori". I tempi di tutta l'operazione si possono giustamente definire da record; tutti i terreni necessari furono acquisiti in soli quattro mesi; nella primavera del 1985, grazie al fondamentale sostegno del Comune di Corte Franca, tutte le necessarie autorizzazioni erano già state concesse e, a soli otto mesi dalla presentazione del progetto, ebbero inizio i lavori di movimentazione della terra; dopo nemmeno un anno dall'inizio dei lavori le prime diciotto buche erano già una realtà. Le più significative caratteristiche tecniche e paesaggistiche del vecchio Club si ritrovano ed identificano quello attuale. Così la ricchezza d'acqua di questa enclave della Franciacorta è stata sfruttata anche dai progettisti del nuovo Franciacorta Golf Club - gli architetti Pete Dye e Marco Croze - che
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seppero creare un percorso tecnicamente impegnativo e ricco di fascino e, nello stesso tempo, "dolce" come il territorio che lo ospita e perfettamente integrato nel contesto naturale circostante. Primo Presidente dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Franciacorta Golf Club fu nominato Giovanni Cavalleri, con a capo della Segreteria Peo Tadini. La prima club house, invece, fu ospitata in una vecchia cascina riadattata, la"Castagnola" adibita allo stesso uso dal Barone Pizzini Piomarta. Nel luglio del 1986 il nuovo campo viene inaugurato ufficialmente. Nel frattempo proseguivano le opere di completamento della struttura, con la realizzazione delle 9 buche executive e della nuova club house, su progetto dell'architetto Paolo Dabbeni, inaugurata nell'estate del 1987, unitamente ai campi da tennis ed alle piscine. Anche il campo di gioco viene man mano modificato con il trascorrere del tempo e vengono apportate migliorie a quasi tutte le buche. Vengono messe a dimora altre centinaia di alberi e migliaia di rose e di cespugli di altre essenze fiorite; ed i primi ponti in traversine che collegano le due isole del lago artificiale, sulle quali si trovano i green delle buche cinque ed undici, vengono sostituiti con altri più spettacolari ad arco in legno lamellare. Il Franciacorta Golf Club viene scelto dalla Federazione Italiana Golf già nel1989 (e poi ancora nel1992) per l'organizzazione del Campionato Nazionale Pulcini e Cadetti, mentre nel1997 è sede del Campionato Italiano Assoluto Foursome. Nel1990 il Club organizza il suo primo Campionato Sociale. Negli anni l'Associazione Sportiva Dilettantistica Franciacorta Golf Club ha ospitato i seguenti campionati nazionali: 1998 mid amateur, 1999 seniores, 2002 squadre serie A2, 2005 mid amateur, 2006 foursome, 2006 PGA SENIORES, 2008Senior PGA Italian Championship, 2009Senior PGA Italian Championship Ed i seguenti campionati internazionali: 2000 Alpen Cup, 2006 Alpen Cup, 2007 Internazionale Ladies d’Italia, 2010 European Masters Senior Championship and Cup. n Se il golf è questo caro amici, viva il Golf e Viva Ugo Colombo.
were able to create a technically challenging and fascinating and, at the same time, "sweet "as the host territory and perfectly integrated into the natural landscape. First President of the Amateur Sports Franciacorta Golf Club was named Giovanni Cavalleri, with Peo Tadini head of Secretariat. The first club house, however, was housed in an old readapted farm, the "Castagnola" used the same use by the Baron Pizzini Piomarta. In July 1986, the new field is opened officially. Meanwhile they continued the works of completion of the facility, with the construction of the 9-hole executive course and new clubhouse, designed by architect Paul Dabbeni, inaugurated in the summer of 1987, along with tennis courts and swimming pools. Even the playing field is gradually changed with the passage of time and changes are made improvements to almost every hole. They are planted hundreds of trees and thousands of rose bushes and other flowering species; and the first bridges in sleepers connecting the two islands of the artificial lake, on which lie the green of the five and eleven holes are replaced with more spectacular to laminated wooden arch. The Franciacorta Golf Club is chosen by the Italian Golf Federation already nel1989 (and again in 1992) for the organization of the National Championship Pulcini and Cadets, while in 1997 it houses the Italian Absolute Foursome Championship. Nel1990 the Club organized its first Social Championship. Over the years the ASD Franciacorta Golf Club has hosted the following national championships: 1998 mid amateurs, seniors 1999, 2002 teams A2 series, mid amateurs in 2005, 2006 foursome, 2006 PGA SENIORS, 2008Senior Italian PGA Championship, PGA 2009Senior Italian Championship And the following international championships: 2000 Alpen Cup, 2006 Alpen Cup, 2007 International Ladies of Italy, 2010 European Masters Senior Championship and Cup. If golf is this dear friends, long live the Golf and Viva Ugo Colombo.
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Il mondo fluttuante
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Ukiyo è una parola giapponese che significa il mondo fluttuante, già presente in letteratura nel VIII secolo, originariamente aveva una connotazione legata al pensiero buddista, una volontà al distacco dalle cose terrene in quando effimere e transitorie e di conseguenza un limite al raggiungimento dell’illuminazione, successivamente, nel periodo Tokugawa, gli furono attribuiti nuovi significati legati ai piaceri effimeri come: il teatro, l’arte, la beltà femminile, la vita dei personaggi e dei luoghi eleganti e alla moda, i piaceri della vita. Attraverso le immagini, l’ukiyoe narra la trasformazione sociale e culturale della società giapponese, dal periodo Edo, dove la cultura, prima di allora, era appannaggio dell’aristocrazia imperiale e samuraica, si apre alle nuove classi borghesi, e quindi diventa accessibile anche alla popolazione con il kabuki – teatro popolare, il joruri quello dei burattini, il haiku la poesia ed in fine l’arte con le stampe e la pittura ukiyoe. I massimi esponenti di tale pratica furono: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) e Kitagawa Utamaro (1753-1806). In occasione del 150°anniversario della conclusione del Trattato di Amicizia e di Commercio tra Giappone e Italia, a Palazzo Reale, dal 22 settembre al 20 gennaio 2017, Milano rende omaggio alla cultura nipponica con una grande mostra dedicata i tre maestri indiscussi dell’ukiyoe, una prestigiosa e raffinata esposizione dove sono esposte 200 silografie policrome e libri illustrati provenienti dalla collezione del Honolulu Museum.
Ukiyo is a Japanese word meaning the floating world, already present in literature in the eighth century, originally had a connotation linked to Buddhist thought, a will to detachment from earthly things as ephemeral and transitory and therefore a limit to the attainment of enlightenment later in the Tokugawa period, they were attributed new meanings related to the ephemeral pleasures such as: theater, art, female beauty, the life of the characters and the elegant and fashionable places, the pleasures of life. Through the images, the ukiyoe tells the social and cultural transformation of Japanese society, from the Edo period, where culture, before that, was the preserve of the aristocracy and the imperial samurai, it opens the new middle classes, and thus becomes accessible the population with the kabuki - popular theater, joruri that of puppets, haiku poetry and in the end the art with prints and ukiyoe painting. The leading exponents of this practice were: Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Hiroshige (1797-1858) and Kitagawa Utamaro (1753-1806). On the occasion of the 150th anniversary of the conclusion of the Treaty of Amity and Commerce between Japan and Italy, at the Royal Palace, from 22 September to 20 January 2017, Milan pays tribute to Japanese culture with a major exhibition dedicated the three undisputed masters of ukiyoe , a prestigious exhibition which displays 200 polychrome woodcuts and illustrated books from the Honolulu Museum collection.
by Susanne Capolongo edit by Giovanna Repossi
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Art Room
And 'the story that takes place in the Floating World, that the ethics of samurai opposed the pleasure of each moment and the fun in all its forms, a comparison of the technical features, the skill and the eccentricity between individual artists . Glimpses of bridges, waterfalls, Edo districts, Kyoto and the most distant provinces, together with the faces, the elegance of the kimono and the sensuality of the most beautiful women of the time, they paint the picture of a society and accompany the viewer in locations frequented by the three masters. Depictions reproducing the same subjects, as well as commissioned the market, which required to treat specific subjects, places and familiar faces, themes and fashionable characters. A growing demand around which they were born, inevitably, rivalry, even before including the artists themselves, including publishers who produced the works that became the iconic image of the Japanese, and who conquered the Paris of the late nineteenth century exerting considerable charm on artists like : Monet, Degas, Van Gogh, Toulouse-Lautrec. A charm that remains today and inspires artists from around the world and which is inspired by contemporary graphic production from manga to anime. A testimony of how man is always active and integrated in nature, even when the subjects refer to the literary tradition, poetic and theatrical, show, from a technical point of view, a growing confidence of ukiyoe masters with those that were the manner of representation of reality from the West who were integrated gradually into the floating world and especially stroke, by a socially and politically, the creation of a new, more homogenous national cultural identity.
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E’ il racconto che si svolge nel Mondo Fluttuante, che all’etica del samurai contrappone il piacere di ogni singolo momento e il divertimento in ogni sua forma, un confronto tra le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità tra i singoli artisti. Scorci di ponti, cascate, quartieri di Edo, di Kyoto e delle province più lontane, insieme ai volti, all’eleganza dei kimono e alla sensualità delle donne più belle dell’epoca, dipingono il quadro di una società e accompagnano l’osservatore nei luoghi frequentati dai tre maestri. Raffigurazioni che riproducevano gli stessi soggetti, così come commissionava il mercato, che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti noti, temi e personaggi alla moda. Una domanda crescente intorno alla quale nascevano, inevitabilmente, rivalità, prima ancora che tra gli stessi artisti, tra gli editori che producevano le opere che divennero l’immagine iconica del Giapponese, e che conquistarono la Parigi di fine Ottocento esercitando notevole fascino sugli artisti come: Monet, Degas, Van Gogh, Toulouse-Lautrec. Un fascino che permane ancora oggi e ispira gli artisti di tutto il mondo e alla quale si ispira la produzione grafica contemporanea dai manga agli anime. Una testimonianza di come l’uomo sia sempre parte attiva e integrata nella natura, anche quando i soggetti rimandano alla tradizione letteraria, poetica e teatrale, evidenziano, da un punto di vista tecnico, una crescente confidenza dei maestri dell’ukiyoe con quelle che furono le modalità di rappresentazione della realtà provenienti da Occidente che furono integrate poco alla volta nelle immagini del mondo fluttuante e soprattutto segnano, da un punto di vista sociale e politico, la crean zione di una nuova e più omogenea identità culturale nazionale.
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edizioni · bimestrale · anno 7 - nº 36 - ottobre 2016 · Euro 10,00 · Poste Italiane s.p.a Spedizione in Abbonamento Postale - 70%
Inserto: Il mondo Mediolanum
n. 36
ottobre 2016
L’Isola che non c’è
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official magazine of NYITALIANS
Speciale L’isola che non c’è Men’s Code Coco&Co Gourmet Cigar Room Green Art Room