Si, Viaggiare

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Livein

nº 51 - ottobre 2019

Argomenti Nuovi edizioni · bimestrale · anno 10 - nº 51 - ottobre 2019 · € 15,00 · $ 30,00

Si, viaggiare Livein, dedicato a chi vive

Mirko Frezza


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COMUNICAZIONE SOSTENIBILE

Comunicare oggi Il digitale ha moltiplicato le armi del comunicare. Sono aumentati i modi di espressione, perchy ora, esiste un luogo gratuito ed accessi ile a tutti( il 2e ed i mezzi ad esso associati. Il digitale, e la complessità, perB, non hanno cam iato l’esigenza di Vualità. Al contrario, l’hanno resa pi) pressante, perchy l’immediatezza ha fatto confondere i valori, sostituendo all’attenzione il numero, la sensazione al messaggio. Darafrasando ùenrè Gord( c’k vero valore solo Vuando la percezione di esso sarà di tutti.

LA bqOPNIbA IqNE ACCIENE 4PANTq, qLMFE AL OESSA::Iq, DASSA ANbùE PN SPDDLEOENMq TI ANIOA. (HENRI BERGSON)

Epickoeditoria Il mezzo di comunicazione, oggi, deve sostituire alla òlirica l’epica, nella consapevolezza che Emotional OarUeting, Storètelling, bontent OarUeting, 1rand Identitè, Mrasformazione Tigitale sono concetti fondamentali per aziende che vogliono competere su mercati sempre pi) complessi, dove la formazione, la comunicazione, la trasparenza, la centralità del cliente e l’innovazione sono le chiavi di differenza.

EPICKONOMIA - sales@epickonomia.it | www.epickonomia.it Cia Tei Drata, H Mreviso éMC Cia bomo, Z - 1arzago éLb

Mettere al centro l'immagine La comunicazione k la prima linea dell’immagine dell’azienda. Ti conseguenza per una impresa trasmettere Vualità presuppone una comunicazione di Vualità. Cuol dire emozionare, coinvolgere il pu lico, mo ilitare la sua attenzione trasmettendo un’estetica e una forza del messaggio che non segua le regole di diffusione ma le cavalchi, che segua il futuro e non si fermi al presente, non trascuri Vuindi i nuovi mezzi di comunicazione. Lo sfondo di EpicUonomia k Vuindi il video, i social e le immagini, per costruire un rapporto immediato con il cliente.


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Summary SPECIALE

Si, viaggiare 24 26 32 42 48

Style

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Mirko Frezza Una lunghezza di vantaggio Milano Fashion Week SS20 El Porteño Prohibido Daniele Amato Hotel Turm a Fiè allo Scilar Sofia Provera Siamo Donne Gregory Harrington The new Mulan Fashion in the City

Si, viaggiare Il viaggio è nel ritorno Nostalgia d’Africa Riflessi interiori The Journey of the Soul


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Artroom 92 98 104 106 108 112

La fotografia d’autore riparte... Un Palazzo sul Canal Grande Visionary Bridge Luoghi, tempi, storie Icone Tempesta Vaia

Spirits&Cigars 114 118 122 124 128 132 136

Puni Whisky Italiano Blanc de Blancs Romeo Y Julieta Churchills Pommery CuvĂŠe Louise XIV Encuentro 20 anni di Maledetto Davidoff Exclusive Event

Sport 140 148 154 158

Quando la Thailandia... The Challenge In City Golf Trento Puglia Food Awards

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Editorial by Matteo Tornielli

es Travelling... Not an issue on tourism, but an issue dedicated to travels as a research, as an interior research, as a need for growth. A challenging theme that we have tried to deal with, as always, lightly, without pretending to be able to give answers but with the hope of provoking reflections. We are always traveling, we are always in search of happiness and often we do not realize that we have it close at hand, close to home. But man is still an explorer, a traveler, after all our entire existence is nothing but a journey on this earth, more or less long, more or less easy but still fascinating. As always then we have the sections dedicated to style, ample space for the Milan fashion Week that just ended, which has pointed the reflectors of the world on the Lombard capital, as, just a few days before, it happened in Venice for the International Film Festival where we had the opportunity to meet a rising Italian actor, an actual person in the world of celluloid. And yet events, tastings, and much more. In these pages we also present Puni, the first Italian whiskey. Obviously the part reserved for our American editorial staff is also rich, in short, a number to be read, with the hope of being able to intrigue you. Will we succeed? n To you the hard sentence. Enjoy the reading.

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i Viaggiare... Non un numero sul turismo, ma un numero dedicato al viaggio come ricerca, come ricerca anche interiore, come necessità di crescita. Un tema impegnativo che abbiamo cercato di affrontare, come sempre, con leggerezza, senza pretese di poter dare risposte ma con l’augurio di suscitare riflessioni. Siamo sempre in viaggio, siamo sempre alla ricerca della felicità e spesso non ci accorgiamo di averla a portata di mano, vicino casa. Ma l’uomo è comunque un esploratore, un viaggiatore, del resto l’intera nostra esistenza non è altro che un viaggio su questa terra, più o meno lungo, più o meno facile ma comunque sempre affascinante. Come sempre poi abbiamo le sezioni dedicate allo stile, ampio spazio alla Milano fashion Week appena terminata che ha puntato i riflettori del mondo sul capoluogo Lombardo, come, appena qualche giorno prima, succedeva a Venezia per la Mostra Internazionale del Cinema dove abbiamo avuto l’occasione di incontrare un attore italiano in grande ascesa, una persona vera nel mondo della celluloide. Ed ancora eventi, degustazioni, e molto altro. Vi presentiamo in queste pagine anche Puni il primo whisky italiano. Ovviamente ricca anche la parte riservata alla nostra redazione Americana, insomma un numero tutto da leggere, con la speranza di essere riusciti ad incuriosirvi. Ci saremo riusciti? A Voi l’ardua sentenza. Buona lettura. n

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by Joseph Ralph Fraia

FRoM

NEW YORK ew York Renaissance is blooming, and in this issue of Livein Magazine we are giving you a hint of it. The World nowadays is a much diverse and kaleidoscopic ensemble of people and places than it used to be only 20 years ago, and notwithstanding the rise and revelation of new capitals around the Globe, New York is re-affirming proudly and unapologetically its role of leader among leaders.The City is literally glowing with new or renovated neighborhoods, futuristic-looking high-rises, new illuminations and new public spaces popping out all over the Big Apple: it is exciting to just stroll around and bump into new shops, green areas and street art around the 5 Boroughs. After Labor Day weekend New York almost overnight magically shakes off the torpidity of the summer and the hordes of tourists to replace them with white collars, moms with strollers and delivery guys! September is also the month of the US Open, the New York Fashion Week and the TriBeCa TV Festival, and Stars, Celebrities, Influencers, Fashion personalities and their tail of photographers and media people fill the streets along with the real protagonists of these events: the people of New York. As usual the edgy, driven, hustling individuals who make the population of the City are the show runners, because they are the vibrant crowds, the passionate fans, the opinioned attendees, the art lovers, the fashionistas, the ambassadors of their own style who make all these events and shows unique, diverse and ultimately unmissable! And therefore, in this issue you will read about an Irish violinist who is reinventing classics, two artists from Italy who are connecting the opposite shores of the Atlantic, a Beijing woman who has taken on her shoulder the burden of a revolution, the philosophy from the Far East that has inspired American pop culture and much n more. And that’s just an ordinary day in New York.

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l Rinascimento di New York sta fiorendo e in questo numero di Livein Magazine te ne stiamo dando un indizio. Il mondo al giorno d'oggi è un insieme molto diverso e caleidoscopico di persone e luoghi rispetto al passato di solo 20 anni fa, e nonostante l'ascesa e la rivelazione di nuove capitali in tutto il mondo, New York sta riaffermando con orgoglio e non apologeticamente il suo ruolo di leader tra i leader. La città brilla letteralmente di quartieri nuovi o rinnovati, grattacieli dall'aspetto futuristico, nuove illuminazioni e nuovi spazi pubblici che spuntano in tutta la Grande Mela: è eccitante passeggiare e imbattersi in nuovi negozi, aree verdi e arte di strada intorno ai 5 distretti. Dopo il weekend del Labor Day, New York quasi da un giorno all'altro scuote magicamente la torpidità dell'estate e le orde di turisti per sostituirli con colletti bianchi, mamme con passeggini e ragazzi delle consegne! Settembre è anche il mese degli US Open, della New York Fashion Week e del TriBeCa TV Festival e stelle, celebrità, influencer, personalità della moda e la loro coda di fotografi e persone dei media riempiono le strade insieme ai veri protagonisti di questi eventi: il popolo di New York. Come al solito, le persone spigolose, determinate e vivaci che fanno la popolazione della città sono i conduttori dello spettacolo, perché sono le folle vibranti, i fan appassionati, i partecipanti cosapevoli, gli amanti dell'arte, le fashioniste, gli ambasciatori del proprio stile che rendono tutti questi eventi e spettacoli unici, diversi e in definitiva imperdibili! E quindi, in questo numero leggerai di un violinista irlandese che sta reinventando i classici, due artiste dall'Italia che stanno collegando le opposte sponde dell'Atlantico, una donna di Pechino che ha preso sulle sue spalle il peso di una rivoluzione, la filosofia dell'Estremo Oriente che ha ispirato la cultura pop americana e molto altro. E quello è solo un giorno qualunque a New York. n

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S.T. DUPoNT

LINE 2 SMALL ven more compact and manageable, the new-generation lighters of the S.T. Line 2 Dupont reinterpret the Maison's evergreen collection. Re-engineered to ensure the true connoisseurs the unmistakable "cling" of the lid, the lighters of the new Linea 2 have a ringing and crystalline sound that makes them immediately recognizable. "With the three exclusive collections of the new Linea 2, S.T. Dupont inaugurates a new generation of fire accessories. Modern classics that interpret the contemporary spirit marrying innovation and exclusivity” remarks Tommaso Concina, Country House Manager for Italy and Malta. "But not only: the master craftsmen have preserved the unmistakable sound of the lid through special technical devices and in the choice of materials". The "cling" of the Line 2 lighters is immediately recognizable by collectors from all over the world, who have made crystalline sound at the opening of the lid the real trademark of the collection. At the beginning it was the artisans of the Atelier S.T. Dupont to notice the peculiarity of the sound: every time they opened the lid, in fact, they were struck by the sound that echoed in the air, similar to that of a bell. Even today, every lighter of the Line 2 is carefully checked to guarantee the clarity of tone and the right resonance is distinguished by its particular sound - music for the ears of true connoisseurs! The curiosity: even in the Chinese lacquered versions, the lid of each lighter was made of metal to guarantee a perfect sound when opened. Inspired by the iconic and essential design of Linea 2, the Maison's artisans have reinterpreted the lighters of the historic collection to create an exclusive, elegant and compact model, destined to become the object of desire of a new n generation of connoisseurs.

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ncora più compatti e maneggevoli, gli accendini della nuova generazione della Linea 2 di S.T. Dupont reinterpretano la collezione evergreen della Maison. Reingegnerizzati per assicurare ai veri connoisseurs l’inconfondibile “cling” del coperchio, gli accendini della nuova Linea 2 hanno un suono squillante e cristallino che li rende subito riconoscibili. “Con le tre esclusive collezioni della nuova Linea 2, S.T. Dupont inaugura una nuova generazione di accessori da fuoco. Classici moderni che interpretano lo spirito contemporaneo sposando innovazione ed esclusività”, commenta Tommaso Concina, Country Manager della Maison per l’Italia e Malta. “Ma non solo: i maestri artigiani hanno preservato l’inconfondibile suono del coperchio attraverso particolari accorgimenti tecnici e nella scelta dei materiali”. Il “cling” degli accendini della Linea 2 è subito riconoscibile dai collezionisti di tutto il mondo, che hanno fatto del suono cristallino all’apertura del coperchio il vero marchio di fabbricadella collezione. All’inizio furono proprio gli artigiani dell’Atelier S.T. Dupont ad accorgersi della particolarità del suono: ogni volta che aprivano il coperchio, infatti, restavano colpiti dalla sonorità che echeggiava nell’aria, simile a quella di una campana. Ancora oggi, ogni accendino della Linea 2 viene accuratamente controllato per garantire la chiarezza di tono e la giusta risonanza e si distingue per la sua particolare sonorità - musica per le orecchie dei veri intenditori! La curiosità: anche nelle declinazioni in lacca di Cina, il coperchio di ogni accendino è stato realizzato in metallo per garantire un suono perfetto alla sua apertura. Ispirati dal design iconico ed essenziale della Linea 2, gli artigiani della Maison hanno reinterpretato gli accendini della storica collezione per dare vita a un modello esclusivo, elegante e compatto, destinato a diventare l’oggetto del desiderio di una nuova generazione di intenditori. n

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MARCHI DESCRITTIVI by Avv. Annaluce Licheri; member of FC

QUALI TUTELE? hoosing the name of a product to be put on the market is a delicate operation, both from the point of view of communication and marketing, because a beautiful brand is imprinted in the consumer's memory, and from the point of view of legal protection. To this end, it is important that the trademark is not merely descriptive of the product that it will distinguish: pursuant to Article 7, paragraph 1, letter c) of the RMUE, trademarks consisting exclusively of the generic name of the product cannot be registered, or service marked by the trademark, or by descriptive indications of the same, such as the signs used to designate the quality, the quantity, the period of manufacture of the product. The regulation intends to prevent the acquisition of monopolies on expressions of common speech, used to identify a type of product or a function to which the product provides, which must remain available to all economic operators. For example, the term "Sofa" cannot be registered as a trademark, because it is devoid of distinctive character, since it is the generic name of a product and, in any case, a descriptive indication of the same. The rule set out in Article 7 finds an express exception in Article 13 which provides that, in any case, the signs which, before the application for registration and following the use of the sign, may have been registered as a trade mark acquired distinctive character. This means that if, based on the use of a generic trademark, this has become distinctive, it can be regin stered.

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cegliere il nome di un prodotto da immettere sul mercato è un'operazione delicata, sia dal punto di vista di comunicazione e marketing, perchè un bel marchio si imprime nella memoria del consumatore, sia dal punto di vista della tutela legale. A tal fine, è importante che il marchio non sia meramente descrittivo del prodotto che andrà a distinguere: ai sensi dell'articolo 7, comma 1, lettera c) del R.M.U.E non possono essere oggetto di registrazione i marchi costituiti esclusivamente dalla denominazione generica del prodotto o servizio contrassegnato dal marchio, o da indicazioni descrittive dei medesimi, come i segni che servono a designare la qualità, la quantità, l'epoca di fabbricazione del prodotto. La norma intende impedire l'acquisizione di monopoli su espressioni del parlare comune, utilizzate per individuare un tipo di prodotto ovvero una funzione alla quale il prodotto provvede, che devono rimanere nella disponibilità di tutti gli operatori economici. Ad esempio, non potrà essere registrato come marchio il termine “Divano”, perchè è privo di carattere distintivo, trattandosi di denominazione generica di un prodotto e, comunque, una indicazione descrittiva dello stesso. La regola posta dall'articolo 7 trova una espressa eccezione nell'articolo 13 che prevede che, in ogni caso, possono essere registrati come marchio d'impresa i segni che, prima della domanda di registrazione ed a seguito dell'uso del segno, abbiano acquistato carattere distintivo. Ciò comporta che, se, in base all'uso di un marchio generico questo ha assunto carattere distintivo, potrà essere registrato. n

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by Joseph Ralph Fraia

AMERICHINA CAFE IN

NEW YORK his year New York Fashion Week was marked by a very special event, which saw Livein Magazine protagonist with its Chief Editor Joseph R. Fraia, asked to join a prestigious panel talk organized by AmeriChina Group (americhinagroup.com) on the current status and trends of the fashion industry. AmeriChina Group is a public relations and business consulting firm assisting American businesses in establishing and expanding their brands in the contemporary Chinese marketplace and, in turn, connecting Chinese businesses and individuals with U.S. opportunities.The panel, moderated by Xiaoting (Cathy) Han (author, influencer and brand ambassador for luxury brands), saw the contributions of Tess Zhao, CEO & Founder of High Net Worth Academy, Yimeng Xie, New York based bi-lingual personal shopping specialist, Professor Julia Poteat, Fashion Techniques Coordinator at Parsons the New School for Design and Minika Ko, fashion designer and creator of the high performance fashion line KOVASKY. The event was lightened up by a room full of attendees very attentive and intrigued by the dynamic conversation over the different hot contemporary topics brought in by the Moderator Mrs. Han: the future of department stores business model, the influence of street/urban style on luxury brands and sustainability in the fashion industry. Bringing to the table their diverse and original backgrounds, experiences and expertise, the panelists agreed that department stores definitely need to reboot or reinvent their business model and focus on offering customers more and more an experiential shopping experience; it is surely positive that luxury brands are gradually including street/urban styles in their collections and allowing their creative staffs to be more diverse and multicultural; sustainability must be addressed both from companies and customers to become a constant priority in the industry. The event saw then the interaction with the attendees during the Q&A time, and the positive experience and energy everybody had made everybody promise to organ nize another great panel on the next NYFW.

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uest'anno la settimana della moda di New York è stata contrassegnata da un evento molto speciale, che ha visto protagonista Livein Magazine attraverso il suo caporedattore Joseph R. Fraia, invitato a partecipare a una prestigiosa conferenza organizzata da AmeriChina Group sullo stato attuale e le tendenze dell'industria della moda. Il Gruppo AmeriChina è una società di consulenza per le pubbliche relazioni e le imprese che assiste le imprese americane nello stabilire ed espandere i loro marchi nel mercato cinese contemporaneo e, a sua volta, collega le imprese e gli individui cinesi con le opportunità statunitensi. Il panel, moderato da Xiaoting (Cathy) Han (autore, influencer e ambasciatrice per marchi di lusso), ha visto i contributi di Tess Zhao, CEO e fondatore di High Net Worth Academy, Yimeng Xie, specialista dello shopping personale bilingue con sede a New York , La professoressa Julia Poteat, coordinatrice delle tecniche di moda presso la Parsons New School for Design e Minika Ko, stilista e creatrice della linea di moda ad alte prestazioni KOVASKY. L'evento è stato illuminato da una sala piena di partecipanti molto attenti e incuriositi dalla dinamica conversazione sui diversi temi contemporanei scottanti portati dalla moderatrice Sig.ra Han: il futuro del modello di business dei grandi magazzini, l'influenza dello stile street/urban su marchi di lusso e sostenibilità nel settore della moda. Portando al tavolo i loro background, esperienze e conoscenze diverse e originali, i relatori hanno concordato che i grandi magazzini devono assolutamente riavviare o reinventare il loro modello di business e concentrarsi sull'offrire ai clienti sempre più un'esperienza di shopping esperienziale; è sicuramente positivo che i marchi di lusso includano gradualmente stili street/urban nelle loro collezioni e che consentano al loro staff creativo di essere più diversificato e multiculturale; la sostenibilità deve essere affrontata da aziende e clienti per diventare una priorità costante nel settore. L'evento ha visto quindi l'interazione con i partecipanti durante il periodo di domande e risposte e l'esperienza positiva e l'energia che tutti hanno avuto ha fatto promettere a tutti di organizzare un altro grande panel per la prossima NYFW. n

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by Stefania Zilio

NASCE LA

HAIRTHERAPIST

f you go to the hair-dresser to take a break, it's true that we can't always relax. The presence of other people and chatter distract us and we end up living the same moment as an aperitif with friends, once again we do not dedicate time to ourselves. Serena Porcelli revolutionizes the concept of hair stylists by designing the brand "La sciampista" which all seems to mean except the real reason of the project for which it was born. Serena, after years of collaboration with the Atelier Aldo Coppola, became aware that the person needs to devote time to herself, abandoning herself to the care of a professional, all by herself. Introspection begins with a moment of complete relaxation achieved by procedures that start with the care of the scalp until spontaneously every sensation emerges, as in a therapy session. Hence hair-therapist, that is, to bring the person to experience a sensorial experience with the aid of perfumed oils, skull massages and the use of earth colors, products exclusively designed by her with natural extracts. The new philosophy of hair-therapist focuses on exclusivity and Serena Porcelli has branded the procedure. Only one person at a time, because his moment must not be shared, if not with herself. Thanks to this innovation, the "La sciampista" brand has become popular, so much so that many centers throughout Italy have wanted to embrace its philosophy by purchasing its products and its services. Serena Porcelli, a young Milanese entrepreneur, has succeeded in just one year to revolutionize the concept of hair stylists by raising her beliefs: TOGETHER IS BETTER THAN ALONE. Present at Milan Fashion Week in the exclusive event "Fashion in the city" at Palazzo Barozzi in Milan, Serena emphasized that she was not in competition with hair stylists, but an ally of them. Loving yourself is not easy, especially when the world wants to change you, but it is feasible if you leave taking care of yourn self and your hair therapist.

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e si va dal parrucchiere per concedersi un momento di pausa, è vero che non sempre riusciamo a rilassarci. La presenza delle altre persone e i chiacchiericci ci distraggono e finiamo col vivere lo stesso momento di un aperitivo tra amiche, ancora una volta non dedicando tempo a noi stesse. E’ Serena Porcelli a rivoluzionare il concetto di hair-stylist ideando il brand “La sciampista” che tutto sembra significare fuorché la vera ragione del progetto per cui nasce. Serena, dopo anni di collaborazione con l’Atelier Aldo Coppola, ha preso coscienza che la persona ha bisogno di dedicare a se stessa del tempo, abbandonandosi alle cure di una professionista. L’introspezione parte da un momento di completo rilassamento ottenuto da procedure che partono dalla cura del cuoio cappelluto finché spontaneamente ogni sensazione emerge, come in una seduta di terapia. Da qui hair-therapist ovvero portare la persona a vivere un’esperienza sensoriale con l’ausilio di oli profumati, di massaggi al cranio e l’utilizzo dei colori della terra, prodotti esclusivamente ideati da lei con estratti naturali. La nuova filosofia dell’hair-therapist punta sull’esclusività e Serena Porcelli ha brandizzato la procedura. Una sola persona alla volta, perché il suo momento non deve essere condiviso, se non con se stessa. Grazie a questa innovazione il brand “La sciampista” ha spopolato, tanto che molti centri in tutta Italia hanno voluto abbracciare la sua filosofia acquistando i suoi prodotti e i suoi servizi. Serena Porcelli, una giovane imprenditrice milanese, è riuscita in un solo anno a rivoluzionare il concetto di hair stylist portando alto il suo credo: INSIEME E’ MEGLIO CHE SOLE. Presente alla Milan Fashion Week nell’evento esclusivo “Fashion in the city” in Palazzo Barozzi a Milano, Serena ha sottolineato di non essere in competizione con gli hair-stylist, ma una loro alleata. Amare se stessi non è semplice, soprattutto quando il mondo vuole cambiarti, ma è fattibile se parti prendendoti cura di te e della tua hair-therapist. n

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LE FUSA FANNo BENE

AGLI UMANI t is not just cat lovers who support it, even science believes that the frequencies emitted by the cat's purring are a real cure for us humans and for our psychophysical well-being. The purring of hairy friends would in fact be much appreciated by the body, which draws benefits against stress and mood, but not only. But why does the cat purr? Purring is the first language that kittens use to communicate with their mother just a few days after birth: mother cat feels the purring of her puppies and knows that everything is going well, so she in turn emits reassuring vibrations to calm them and let them know that she is present and takes care of them. Subsequently, in adulthood, the purring of the cat can have multiple meanings, it can happen for example that the cat that is not well and purrs, or is frightened: in this case it would be a sort of self-insurance, as it is done the purring causes the body to emit endorphins, which then act as a natural aid against stress and pain. Purring is not only good for domestic feline friends: it has now been shown that this particular sound that the cat emits without even opening its mouth has practically therapeutic effects on us, both physically and mentally. The ability of purring to induce us into a state of great relaxation and serenity would be due to the uniformity and repetitiveness of the sound emitted: in practice a sort of feline mantra able to lighten us and make us feel better. And for this reason cuddling the cat is absolutely pleasant and irresistible: once he activates this unmistakable vibration, relaxation is assured. Not to mention that, according to some research, exposure to the frequencies of the sound emitted by the cat purring would have beneficial effects both in terms of stress reduction and as a regulator of n heart rate and blood pressure.

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on sono solo gli amanti dei gatti a sostenerlo, anche la scienza ritiene che le frequenze emesse dalle fusa del gatto siano un vero toccasana per noi umani e per il nostro benessere psicofisico. Le fusa degli amici pelosi sarebbero infatti molto gradite al corpo, che ne trae benefici contro lo stress e per l’umore, ma non solo. Ma perché il gatto fa le fusa? Le fusa sono il primo linguaggio che i gattini utilizzano per comunicare con la madre già a pochi giorni dalla nascita: mamma gatta sente le fusa dei suoi cuccioli e sa che tutto va bene, così emette a sua volta le rassicuranti vibrazioni per tranquillizzarli e fargli sapere che lei è presente e si prende cura di loro. Successivamente, in età adulta, le fusa del gatto possono avere molteplici significati, può capitare per esempio che il gatto che non stia bene e faccia le fusa, o che sia spaventato: si tratterebbe in questo caso di una sorta di autorassicurazione, in quanto fare le fusa fa sì che l’organismo emetta endorfine, che quindi fungono da aiuto naturale contro lo stress e il dolore. Le fusa non fanno bene solamente agli amici felini domestici: è dimostrato ormai che questo particolare suono che il gatto emette senza nemmeno aprire la bocca abbia su di noi degli effetti praticamente terapeutici, sia a livello fisico che mentale. La capacità delle fusa di indurci in uno stato di grande relax e serenità sarebbe dovuto all’uniformità e alla ripetitività del suono emesso: in pratica una sorta di mantra felino in grado di alleggerirci e farci sentire meglio. E per questo motivo fare le coccole al gatto risulta assolutamente piacevole e irresistibile: una volta che lui attiva questa inconfondibile vibrazione il rilassamento è assicurato. Senza contare che, secondo alcune ricerche, l'esposizione alle frequenze del suono emesso dal gatto mentre fa le fusa avrebbe effetti benefici sia a livello di riduzione dello stress, che come regolarizzatore del battito cardiaco e della pressione sanguigna. n

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CUoRE IN

TRAPPOLA he protagonists of the book "Cuore in Trappola" by the writer Stefania Doimo Zilio are all in their own way a serial killer of the soul. The relationship between Davide and Anna breaks in the rocks of manipulation, humiliation and self-destruction. In this psychological game Anna suffers with passivity every word or action of David convinced to act only for love. Accept domination and loss of self-esteem for long years until redemption, where in turn, in order not to succumb, she becomes a manipulator herself. A dangerous trap in which it is easy to fall in, and very difficult to get out from. Sick love, seen in its most eclectic nature of psychological violence, is still a problem that remains in the shadows. It happens but it is not talked about. In ‘Cuore in Trappola’ not a feminine victimhood is shown, but a co-responsibility of the facts, where to be victim and executioner both exist with different modalities and times. Compelling book, very contemporary and freightening, we read it all in one breath. This novel shouts the truth of so many trapped hearts unable to get out of their prisons. The psychological analysis inserted at the end of the novel, at times obvious-ish, is n although significant in other parts.

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protagonisti del libro “Cuore in Trappola” della scrittrice Stefania Doimo Zilio sono tutti a loro modo serial killer dell’anima. Il rapporto tra Davide e Anna si infrange negli scogli della manipolazione, l’umiliazione e l’autodistruzione. In questo gioco psicologico Anna subisce con passività ogni parola o azione di Davide convinta di agire solo per amore. Accetta la dominazione e la perdita di autostima per lunghi anni fino al riscatto dove a sua volta, per non soccombere, diventa lei stessa manipolatrice. Una trappola pericolosa in cui è facile cadere molto difficile uscirne. L’amore malato, visto nella sua natura più eclettica della violenza psicologica, è ancora un problema che resta nell’ombra. Accade ma non se ne parla. In Cuore in Trappola non si evince un vittimismo tutto al femminile, ma una corresponsabilità dei fatti, dove ad essere vittima e carnefice sono entrambi con modalità e tempi diversi. Libro avvincente, attualissimo e terribile, si legge tutto d’un fiato. Questo romanzo grida la verità di tanti cuori in trappola incapaci di uscire dalle proprie prigioni. Opinabile l’analisi psicologica inserita al termine del romanzo n a tratti scontata altri significativa.

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Si, viaggiare

Yes travelling, but dodging the street scratches without falling in your fears gently lovely without smoking

Tenderly travelling slowing and than speeding up with the rythm of life in your heart gently softly on the engine

And than back travelling in the night with the headlamps the way enlighting, to be sure about the heading fearless, gently gently tenderly travelling Lucio Battisti

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SĂŹ, viaggiare, evitando le buche piĂš dure, senza per questo cadere nelle tue paure. Gentilmente, senza fumo, con amore. Dolcemente viaggiare, rallentando per poi accelerare, con un ritmo fluente di vita nel cuore, gentilmente, senza strappi al motore.

E tornare a viaggiare, e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare, con coraggio, gentilmente, gentilmente, dolcemente viaggiare. Lucio Battisti

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Si, viaggiare

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IL VIAGGIo è NEL

RITORNO

di Marco Giuseppe Timelli edit by Giovanna Repossi

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Di sicuro il mondo si divide in due: chi ha paura di partire e chi ha il terrore di tornare; chi non si decide mai a farlo e chi ha problemi a smettere.

olla gli ormeggi, Jim, siamo liberi!, gridava Hucklberry Finn, uno dei più archetipici e simpatici viaggiatori della letteratura americana. Il ragazzo non si riferiva a una libertà esistenziale, o non solo. “Siamo liberi!” è l’espressione usata dai marinai per comunicare a chi sta al timone che non ci sono più ostacoli, che nulla più trattiene la barca a un punto fermo, e niente collega il suo equipaggio agli individui terreni. E si intuisce che il suo è un racconto che parla anche e soprattutto delle difficoltà del ritorno. Ma siamo sicuri che dove abitiamo sia la normalità e la Polinesia il paradiso? Dice un proverbio: “Entrare nel mare è facile, ma è difficile uscirne”. Di sicuro il mondo si divide in due: chi ha paura di partire e chi ha il terrore di tornare; chi non si decide mai a farlo e chi ha problemi a smettere. Io faccio parte della seconda categoria: tornare da sempre mi angoscia, destabilizza, fa deperire. Non ho mai compreso a fondo le motivazioni di chi desidera tornare a casa mentre è ancora in movimento, senza essere preso da un senso di vertigine. Non parlo di turismo, quanto di viaggi. Tuttavia in generale ho detestato fin da bambino l’idea del tornare, anche dopo un semplice weekend al mare, forse traumatizzato dalla citatissima frase di Andrea Pazienza: “Mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa”. Ci sono persone che non sentono il bisogno di fare i bagagli e lasciarsi alle spalle la propria casa.

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rop the moorings, Jim, we're free! Shouted Huckleberry Finn, one of the most archetypal and likeable American literature travelers. The boy was not referring to an existential freedom, or not only. "We are free!" Is the expression used by sailors to communicate to those at the helm that there are no more obstacles, that nothing retains the boat at a fixed point, and nothing links its crew to earthly individuals. And one senses that his is a story that speaks also and above all of the difficulties of return. But are we sure that where we live is normality and Polynesia is paradise? The saying goes: "Entering the sea is easy, but it is difficult to get out of it". Certainly, the world is divided into two: those who are afraid of leaving and those who are terrified of returning; those who never decide to do so and those who have problems quitting. I belong to the second category: coming back from somewhere always distresses me, destabilizes me, makes me perish. I have never fully understood the motivations of those who wish to return home while still on the move, without being seized by a sense of vertigo. I'm not talking about tourism, but about travelling. However, in general I hated the idea of coming back, even after a simple weekend at the beach, perhaps traumatized by Andrea Pazienza's quoted phrase: "Never go back, not even to take a run-up." There are people who do not feel the need to pack up and leave their

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homes behind. They don't want to travel. Others, on the other hand, cannot stand still for a moment. The need to explore, according to research published in the journal "Evolution and Human Behavior", would depend on the so-called travel gene, the dopamine receptor D4-DRD4 7r. To reveal whether we are true travelers or not would, therefore, be our DNA that would regulate the level of curiosity and make us more or less sensitive to external stimuli. Its function is linked to that of dopamine, which plays a fundamental role in determining mood balances. The enthusiasm and emotion we experience before embarking on a journey or venturing into unknown destinations could only be a "magic" accomplished by this gene. Most of these travelers by nature

Non hanno voglia di viaggiare. Altri, invece, non riescono a stare fermi un attimo. Il bisogno di esplorare, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista "Evolution and Human Behaviour", dipenderebbe dal cosiddetto gene del viaggio, il recettore della dopamina D4-DRD4 7r. A svelare se siamo veri viaggiatori o meno sarebbe, dunque, il nostro DNA che regolerebbe il livello di curiosità e ci renderebbe piÚ o meno sensibili agli stimoli esterni. La sua funzione è collegata a quella della dopamina, che svolge un'azione fondamentale nel determinare gli equilibri dell'umore. L'entusiasmo e l'emozione che proviamo prima di intraprendere un viaggio o di avventurarci in mete sconosciute potrebbero essere solo una "magia" compiuta da questo gene.


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La maggior parte di questi viaggiatori per natura sono localizzati in zone del mondo in cui, storicamente, gli spostamenti sono sempre stati incoraggiati. Secondo lo studioso Chaunsheng Chen "è più facile che il gene si trovi in popoli che sono migrati e che hanno percorso notevoli distanze centinaia di anni fa". Un esperto di ritorni, invece, è Fredrik Sjöberg, l’entomologo-scrittore de “ L’arte di collezionare mosche”, un libro di viaggi da fermo. “Dopo tredici mesi di viaggi intorno al mondo ero finalmente sulla via del ritorno, stanco e disilluso. Addirittura a terra”, scrive. “Certo, poi avrei dovuto salvare la faccia. Non era difficile: seguito con il dito sulla carta il mio viaggio era impressionante. Ma dentro di me non ne ho mai capito il senso”. Sjöberg è convinto che i viaggi siano sopravvalutati, allo stesso tempo però sembra ossessionato dalla storia di un famoso e misconosciuto viaggiatore, René Malaise, sulle gesta del quale torna in tutto il corso del suo stravagante libro. È l’eterna ambivalenza del viaggiatore: da un lato è spinto ad andare lontano da casa, ma appena arriva soffre perché desidera ritornare. Anche il viaggio di ritorno ha una meta, capire che le avventure hanno mille orizzonti, non certo tutti tropicali, e che il meglio non è altrove, il meglio è uno stato d’animo. Un coraggio consapevole di ciò che posso vivere qui e ora con quello che ho, immaginando il futuro come qualcosa di plasmabile nelle mie mani. Non lo avrei mai sperimentato se non fossi partito, non lo avrei capito n se non fossi tornato.

are located in areas of the world where, historically, travel has always been encouraged. According to the scholar Chaunsheng Chen "it is easier for the gene to be found in people who have migrated and who have traveled considerably hundreds of years ago". A return expert, on the other hand, is Fredrik Sjöberg, the entomologist-writer of "The art of collecting flies", a travel book from a standstill. "After thirteen months of traveling around the world I was finally on the way back, tired and disillusioned. Even depressed" he writes. "Of course, then I should have saved appearances. It was not difficult: my journey on the paper was impressive. But inside me I never understood its meaning”. Sjöberg is convinced that journeys are overrated, but at the same time he seems obsessed by the story of a famous and misunderstood traveler, René Malaise, on the exploits of which he returns throughout his bizarre book. It is the eternal ambivalence of the traveler: on the one hand he is driven to go away from home, but as soon as he arrives, he suffers because he wishes to return. Even the return journey has a goal, to understand that adventures have a thousand horizons, certainly not all exotic, and that the best is not elsewhere, the best is a state of mind. A conscious courage of what I can live here and now with what I have, imagining the future as something moldable in my hands. I would never have experienced it, if I hadn't gone, I wouldn't have understood it, if I hadn't come back. n

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NoSTALGIA

D’AFRICA by Roberta Vanore 48 32


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Una terra sconfinata e incontaminata che offre incantevoli scenari densi di fascino e intrisi di bellezza. Là, nel continente antico e primordiale, dove tutto è vita e libertà, dove le emozioni si rincorrono e si percepisce il senso della vastità dell’infinito, la Natura, sublime e maestosa, domina allo stato selvaggio imponendo le sue ineluttabili leggi. Chi ha "vissuto" questa suggestiva terra la amerà per sempre.

All image are courtesy of “Iloveafrica Tours & Safaris”, travel agency & tour operator

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still remember the vivid and bright colors of the country of a thousand contrasts: the cobalt sky, intense and deep like the look of someone I will never forget; the white clouds that seem so close to us that they can be touched, that quickly pass by in the heavenly vault veiling, at times, a burning sun, impetuous as the fire of passion, impetuous as only life can be. I remember the infinite depths of boundless spaces in which the view is lost; I remember the fiery sunsets and their light - warm and reassuring like his seductive smile which slowly fades away dissolving in the distant horizon, where heaven and earth merge into an ethereal loving marriage. I remember the purple hues of a land that seems to want to welcome us warmly in its lap, and hug us tightly in a

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icordo ancora i colori vividi e accesi del Paese dai mille contrasti: il cielo cobalto, intenso e profondo come lo sguardo di chi non potrò mai dimenticare; le nuvole candide che sembrano così vicine a noi da poterle toccare, che scorrono veloci nella volta celeste velando, a tratti, un sole ardente, impetuoso come il fuoco della passione, irruente come solo la vita sa essere. Ricordo le infinite profondità di spazi sconfinati in cui la vista si perde; ripenso ai tramonti infuocati e alla loro luce - calda e rassicurante come il suo seducente sorriso - che lentamente svanisce dissolvendosi nel lontano orizzonte, dove cielo e terra si fondono in un etereo connubio amoroso. Ricordo le tonalità purpuree di una terra che sembra volerci accogliere premurosamente nel suo grembo e stringerci

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warm embrace. I remember the smells carried by the warm wind, inebriating like the scent of its skin; the light breeze, sweet and delicate, that caresses the face and shakes the hair, as once used to do its comforting hands. But more than anything else I remember the "sound" of silence: intense, profound, eloquent as no word can be, absolute as a tacit promise of love; the silence that solemnly accompanies the rising and setting of the sun; the silence that surrounds the deserts, which reigns supreme on the summit of the high dunes, which resounds in the valleys and millennial gorges of the canyons, in the verdant savannah and in the endless expanses of the prairies, where space seems to have no boundaries. A profound peace prevails, timidly interrupted by the bored song of the cicadas and by the placid and persuasive hiss of the wind, which makes the branches of the trees whisper and quiver. I think of the darkness of those nights and the darkness that envelops dreams under a blanket of stars, while the mind is lost in memories and thoughts become prayer. In the intimate quiet of those places I listened to the suffused voice of my soul and underneath alien stranger sky I cultivated images of the past.

a sé in un caloroso abbraccio. Ricordo gli odori trasportati dal vento tiepido, inebrianti come il profumo della sua pelle; la brezza leggera, dolce e delicata, che accarezza il viso e scuote i capelli, come un tempo solevano fare le sue confortanti mani. Ma più di ogni altra cosa ricordo il "suono" del silenzio: intenso, profondo, eloquente come nessuna parola sa essere, assoluto come una tacita promessa d’amore; il silenzio che accompagna solenne il sorgere e il tramontare del sole; il silenzio che avvolge i deserti, che regna sovrano sulla sommità delle alte dune, che risuona nelle valli e nelle millenarie gole dei canyon, nella verdeggiante savana e nelle distese sconfinate delle praterie, dove lo spazio sembra non avere confini. A predominare è una profonda pace, timidamente interrotta dal canto annoiato delle cicale e dal placido e suadente sibilio del vento, che fa sussurrare e fremere le fronde degli alberi. Ripenso al buio di quelle notti e all’oscurità che avvolge i sogni sotto un manto di stelle, mentre la mente si perde nei ricordi e i pensieri diventano preghiera. Nell’intima quiete di quei luoghi ho ascoltato la voce soffusa della mia anima e sotto estranei cieli stranieri ho coltivato immagini del passato.


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Africa, the oldest continent in the world, with its wild and primordial charm has inspired writers and intellectuals, bewitched by the powerful spectacle of the force of nature. Spaces, silences, sounds, and colors remain forever etched in the memory. It is an ancestral and millenary land, one of the few in the world to have preserved its pristine beauty intact; a beauty that takes your breath away: pure, atavistic and primitive, not yet disfigured by the deleterious hand of man. It is the pristine spectacle of freedom, boundless and without restrictions. Here the irrepressible vitality of Nature reigns supreme and dictates its relentless laws. In the land where life is savored with every breath, a sublime and majestic force regulates the fate of all living beings. The land of safaris and savannahs, the Sahara desert and the rainforest is an earthly paradise where flora and fauna are incredible. In these territories the most fascinating animals on the planet live free and in the wild in their natural habitat: gazelles, zebras, elephants, giraffes coexist with crocodiles, hippos, rhinoceroses and flamingos. It is the realm of wild animals, where the roaring spirit of life respects the principles of the cosmos. Here it is possible to see a lion in the desert, a symbol of existence that succeeds in establishing itself even

L’Africa, il continente più antico del mondo, con il suo fascino selvaggio e primordiale ha ispirato scrittori e intellettuali, stregati dal potente spettacolo della forza della natura. Spazi, silenzi, suoni e colori restano per sempre impressi nella memoria. È una terra ancestrale e millenaria, una delle poche al mondo ad aver conservato intatta la sua incontaminata bellezza; una bellezza che toglie il fiato: pura, atavica e primitiva, non ancora deturpata dalla deleteria mano dell’uomo. È lo spettacolo incontaminato della libertà, sconfinata e senza restrizioni. Qui la prorompente vitalità della Natura regna sovrana e detta inesorabile le sue implacabili leggi. Nella terra dove la vita si assapora ad ogni respiro, una forza sublime e maestosa regola le sorti di tutti gli esseri viventi. Il Paese dei safari e della savana, del deserto del Sahara e della foresta pluviale è un paradiso terrestre dove flora e fauna sono incredibili. In questi territori gli animali più affascinanti del pianeta vivono liberi e allo stato brado nel loro habitat naturale: gazzelle, zebre, elefanti, giraffe convivono con coccodrilli, ippopotami, rinoceronti e fenicotteri. È il regno degli animali feroci, dove il ruggente spirito della vita rispetta i princìpi del cosmo. Qui è possibile vedere un leone nel deserto, simbolo dell’esistenza che riesce ad affermarsi anche nelle condizioni


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in the most adverse conditions; leopards that doze in front of a group of screaming baboons among the slow ruminating of herbivores; a feline crouched in the grass, lurking, ready to shoot to pursue his prey, as well as the other predators that are preparing to hunt and fight for survival in a natural and inevitable alternation of life and death. The sublime and majestic charm that these lands emanate catches the eye: the soul is dismayed by the emotions aroused by so much power and immensity. In these boundless scenarios - where time seems to have stopped - one perceives the vastness of infinity and the existence of an ineffable mystery. And in front of the unfathomable sense of being one feels small: tiny grains of sand lost in the universe. In those places, sheltered from prying eyes, I found myself: my pains, my emotions, my life. Today, with melancholy in the heart, far from that paradise, in the noise of a metropolis dominated by smog and progress where nature is only a distant memory, a tear falls slowly and inexorably from eyes that will never be able to forget the enchantment that fascinated them. Far from those landscapes that I loved so much, in the darkest and most unfathomed meanders of my soul, thoughts and memories pile up. In those landscapes, in the lush vegetation, hidden among the branches or under some leaves, in some unspecified ravine, there - in Africa - I left my heart. n But one day, I swear, I'll go back to rescue it.

più avverse; leopardi che sonnecchiano davanti a un gruppo di babbuini urlanti fra il lento ruminare degli erbivori; un felino acquattato nell’erba, in agguato, pronto a scattare per inseguire la sua preda, così come gli altri predatori che si apprestano alla caccia e alla lotta per la sopravvivenza in una naturale e ineluttabile alternanza di vita e morte. Il fascino sublime e maestoso che queste terre emanano aggredisce lo sguardo: l’animo si sgomenta dinnanzi alle emozioni suscitate da tanta potenza e immensità. In questi scenari sconfinati - dove il tempo sembra essersi fermato - si percepisce la vastità dell’infinito e l’esistenza di un mistero ineffabile. E di fronte all’insondabile senso dell’essere ci si sente piccoli: minuscoli granelli di sabbia persi nell’universo. In quei luoghi, al riparo da occhi indiscreti, ho trovato me stessa: i miei dolori, le mie emozioni, la mia vita. Oggi, con la malinconia nel cuore, distante da quel paradiso, nel frastuono di una metropoli dominata da smog e progresso dove la natura è solo un lontano ricordo, una lacrima scende lenta e inesorabile da occhi che non potranno mai dimenticare l’incanto che li ha colpiti. Lontano da quei paesaggi che tanto ho amato, nei meandri più oscuri e insondati della mia anima, si affollano pensieri e ricordi. In quei paesaggi, nella vegetazione lussureggiante, nascosto fra le frasche o sotto qualche foglia, in qualche imprecisato anfratto, lì - in Africa - ho lasciato il mio cuore. Ma un giorno, giuro, torno a riprenderlo. n


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RIFLESSI Si, viaggiare

INTERIORI photo by Alessandro Boscolo Agostini tratte da “Upside down”

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Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perché molta gente preferisce giudicare. José Ortega y Gasset

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Contentiamoci di far riflettere, non cerchiamo di convincere. Georges Braque

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L’uomo non ama riflettere non solo per pigrizia, ma anche per paura di conoscersi meglio, Roberto Gervaso

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Upside Down, quando il mare diventa cielo, è un libro del 2012 Edito da il Leggio Libreria editrice. Formato 25x31 cm, rilegato cartonato con sovracoperta. Descrive la citta di Chioggia esclusivamente attraverso delle immagini riflesse nel suo canale centrale.

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THE JOURNEY

Si, viaggiare

by Joseph Ralph Fraia

Per i primi missionari occidentali che andarono in Estremo oriente, il Tao-te Ching fu il primo punto di contatto con un universo completamente sconosciuto, indecifrabile, criptico e misterioso. he Tao-te Ching by Master Lao Tzu is mainly known for being the foundation of the major and most influential philosophy/religion of the East and the Asian Continent, and it consists of a collection of existential and philosophical thoughts, reasonings, recommendations and rules on how to achieve wisdom and knowledge through harmony and tranquility. But it is even more than that. For the first western missionaries who went to the Far East the Tao-te Ching was the first point of contact with a universe completely unknown, indecipherable, cryptic and mysterious, and the first intellectual tool that could be used to start a civil conversation and cultural exchange with the locals, in a way that could be perceived by the latter as equivalent of their believes. After the first Jesuits came back from China during the 16th and 17th centuries, the Tao-te Ching became the subject of deep and broad analysis, understanding that it could be used as a key to open the door of knowledge and understanding of a world that, in many ways, was more advanced (technologically, socially and politically) and therefore powerful than theirs. Ever since its introduction Taoism (the practice of life according to the teachings of the Tao-te Ching) has been per-

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l Tao-te Ching del Maestro Lao Tzu è principalmente noto per essere il fondamento della più grande e influente filosofia / religione dell'Oriente e del Continente asiatico ed è costituito da una raccolta di pensieri, ragionamenti, raccomandazioni e regole esistenziali e filosofiche su come raggiungere la saggezza e la conoscenza attraverso l'armonia e la tranquillità. Ma è anche più di questo. Per i primi missionari occidentali che andarono in Estremo Oriente, il Tao-te Ching fu il primo punto di contatto con un universo completamente sconosciuto, indecifrabile, criptico e misterioso e il primo strumento intellettuale che poteva essere usato per iniziare una conversazione civile e culturale da scambiare con la gente del posto, in un modo che potesse essere percepito con la stessa dignità e legittimità. Dopo che i primi gesuiti tornarono dalla Cina durante il XVI e il XVII secolo, il Tao-te Ching divenne oggetto di analisi approfondite ed estese, comprendendo che poteva essere usato come chiave per aprire la porta della conoscenza e della comprensione di un mondo che sotto molti aspetti era più avanzato (tecnologicamente, socialmente e politicamente) e quindi potente. Sin dalla sua introduzione il Taoismo (la pratica di vita secondo gli insegnamenti del Tao-te Ching) è stato percepito

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oF THE SOUL

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ceived as a pure philosophy, rather than a proper religion, and the presence of many monks throughout Europe who were professing to be both Christian AND Taoist at the same time, corroborated the idea that the teachings of the Tao-te Ching were 'harmless', i.e. not 'in competition' against the dominant monotheistic religions present in Europe and the Mediterranean area: this unique status allowed Taoism to quietly set roots in the West, and survive relatively 'untouched' even during the darkest years of religious turmoil, intolerance and persecution. Therefore, interestingly enough, and in a consistent and compelling way to the thoughts that constitute it, Taoism quietly and harmoniously has permeated Western culture to these days, when - especially in America - has become a relevant part of our pop culture: you don’t think so? What if I would tell you that two of the most popular and most influential movie franchises ever made, Star Wars and The Lord of the Rings, extensively and abundantly drew from Taoism the dynamics, the system of values and symbolism we find in these two iconic masterpieces? You can easily see that for yourself, if you take the time to read any basic book on Taoism. The incessant interaction of light and darkness, 'force' and the 'dark side', fellowship and dictatorship, heroic and evil are nothing else but variation of the central Taoist theme of action and inertia, construction and deconstruction, attack and retreat, creation and nurturing. The second major area of influence on Western culture by the Tao-te Ching has been wellness, since the movement known as 'New Age' started in the '70s on the West Coast to later on spread across the Country and all the western countries: the Era of 'finding your true self', and 'seeking happiness' through a journey of the soul over the ups and downs in life began, and again the reflections and guidelines from Taoism are the foundation of most of the trends and techniques we, in the West, associate with wellness and fitness, and consider as 'ours'. In many different ways, but with one main purpose, the Taote Ching invites each one of us to embark our soul on a journey surely perilous and uncertain, but at the end of which we can find peace and happiness in our mind and in our heart, and on our way to achieve this goal we can deepen awareness n and knowledge of our selves.

come una pura filosofia piuttosto che una vera religione, e la presenza di molti monaci in tutta Europa che professavano di essere sia cristiani che, allo stesso tempo taoisti, confermò l'idea che gli insegnamenti del Tao-te Ching fossero "innocui", cioè non "in competizione" contro le religioni monoteiste dominanti presenti in Europa e nell'area del Mediterraneo: questo status unico ha permesso al Taoismo di stabilirsi tranquillamente e di radicarsi in Occidente e sopravvivere relativamente "intatto" anche durante gli anni più bui degli scontri, intolleranze e persecuzioni religiose. Pertanto, in modo coerente e convincente con i pensieri che lo costituiscono, e’ interessante che il Taoismo, con calma e armonia, ha permeato la cultura occidentale fino ai giorni nostri, quando specialmente in America è diventata una parte rilevante della nostra cultura pop: non la pensi così? E se ti dicessi che due delle serie cinematografiche più famose e influenti che siano mai state realizzate, Star Wars e Il Signore degli Anelli, hanno attinto ampiamente e abbondantemente dal Taoismo le dinamiche, il sistema di valori e il simbolismo che troviamo in questi due iconici capolavori? Puoi facilmente vederlo da solo, se prendi il tempo di leggere qualsiasi testo di base sul Taoismo. L'interazione incessante di luce e oscurità, "forza" e "lato oscuro", amicizia e dittatura, eroismo e male non sono altro che la variazione del tema taoista centrale di azione e inerzia, costruzione e decostruzione, attacco e ritirata, distruzione e nutrimento. La seconda maggiore area di influenza sulla cultura occidentale da parte del Tao-te Ching è stata il wellness, da quando il movimento noto come "New Age" è iniziato negli anni '70 sulla costa occidentale per poi diffondersi in tutto il Paese e in tutti i paesi occidentali: è iniziata l'era del "trovare il tuo vero io" e della "ricerca della felicità" attraverso un viaggio dell'anima negli alti e bassi della vita, e ancora una volta le riflessioni e le linee guida del Taoismo sono alla base della maggior parte delle tendenze e delle tecniche che l’Occidente si associa al benessere e al fitness e considera come "nostro". In molti modi diversi, ma con un’unico scopo principale, il Tao-te Ching invita ciascuno di noi a condurre la nostra anima in un viaggio sicuramente pericoloso e incerto, ma alla fine del quale possiamo trovare pace e felicità nella nostra mente e nel nostro cuore, e nel nostro cammino per raggiungere questo obiettivo possiamo approfondire la n consapevolezza e la conoscenza di noi stessi.


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Style

MIRko

FREZZA 52

by Mariangela Bonaparte


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Capelli lunghi e occhi che ti ammaliano questo è Mirko Frezza. Uomo, dalla “vita vissuta”, sbocciato come attore nel cinema italiano.

a vita, quella vera, che purtroppo delle volte ti capita senza tanto cercarla e allora se sei, anche, tanto fortunato riesci a riprenderla per le redini e ridimensionarla in modo che le cicatrici lasciate siano un monito per spronare a fare meglio e non la condanna di una strada senza uscita. Al nostro incontro vedo un uomo, sicuramente dal fisico imponente ma, dal quale traspare gentilezza, concretezza e un forte senso umoristico doti tipiche di quella nobiltà d’animo tanto apprezzata ai giorni nostri. Mirko Frezza l’abbiamo visto sul grande schermo con pellicole come “4021”, “Riccardo va all’inferno”, “La banda dei tre”, “A mano disarmata”, questi titoli solo per citarne alcuni. Nella televisione, invece, lo conosciamo come uno degli amici fraterni di Marco Giallini nella serie “Rocco Schiavone”, in onda la terza stagione sulla rete ammiraglia della Rai. Incontrato alla 76 Mostra del Cinema di Venezia con il suo ultimo film “Torno subito”, pellicola presentata da Zoom Production e Camera Works che racconta, in chiave ironica, la storia di tre imprenditori che a causa di scelte sbagliate si ritrovano con forti debiti economici, difficili da saldare, a dover scappare clandestinamente dall’Italia. Mirko ci parla della sua visione della vita privata e lavorativa in modo originale e ironico.

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ife, the real one, which unfortunately sometimes happens to you without much looking for it, and then if you are, also, so lucky you manage to take it back for the reins and resize it so that the scars left behind are a warning to spur them to do better, and not the damnation of a dead-end road. At our meeting I see a man, certainly with an imposing physique but from whom shines kindness, concreteness and a strong sense of humor, typical qualities of that nobility of soul so much appreciated today. We saw Mirko Frezza on the big screen with films like "4021", "Riccardo goes to hell", "The band of the three", "Unarmed hand", just to name a few. In television, on the other hand, we know him as one of Marco Giallini's fraternal friends in the "Rocco Schiavone" series, broadcasting the third season on Rai's flagship network. Met at the 76th Venice Film Festival with his latest film "I'll be right back", a film presented by Zoom Production and Camera Works that tells, ironically, the story of three entrepreneurs who find themselves with high economic debts due to wrong choices, difficult to settle, to have to escape clandestinely from Italy. Mirko talks about his vision of private and working life in an original and ironic way.

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Among your films, which one you are particularly fond of? Well, certainly the first one. Actually, it's not me who wanted to be an actor but it was cinema that knocked on my door. At first, I was "skeptical" but then I discovered a world I like where I created real and strong bonds.

Tra tutte le pellicole a quale sei particolarmente affezionato? Beh! di sicuro alla prima. In realtà non sono io che ho voluto fare l’attore ma è stato il cinema che ha bussato alla mia porta. All’inizio ero “poco convinto” ma poi ho scoperto un mondo che mi piace in cui ho creato legami veri e forti.

"I'll be right back", your last film tells, albeit in a tragicomic way, a story that unfortunately can be possible. What do you wish leaving in the eyes of those who will watch it? This film tells a story that apparently looks very funny among other things due to cinematographic needs, in some moments we went out of script. Obviously the eye of the viewer will not notice these "changes" but will catch a film with hilarious, comic details. I hope, indeed I am sure, that the viewer, at the end of all the laughter, will realize that the message that this film conveys is of a tragic truth that should make us think.

“Torno subito” il tuo ultimo film racconta, anche se in chiave tragicomica, una storia che purtroppo può essere possibile. Cosa ti auguri che lasci a coloro che lo guarderanno? Questo film racconta una storia che in apparenza si presenta molto divertente tra l’altro per esigenze cinematografiche in alcuni momenti siamo andati fuori copione. Ovviamente l’occhio dello spettatore non noterà queste “modifiche” ma coglierà una pellicola dai dettagli esilaranti, comici. Spero, anzi sono sicuro, che lo spettatore, alla fine di tutte le risate, si renderà conto che il messaggio che trasmette questo film è di una verità tragica che deve far riflettere.

What is a theme that you think should be treated more in movies? In reality I believe that cinema is returning to the "Pasolinian philosophy". In Pasolini's cinema, you had films where street children are actors, actors who see them in that film, perfect for that role

Un tema che secondo te dovrebbe essere trattato di più al cinema In realtà credo che il cinema stia ritornando alla “filosofia Pasoliniana”. Il cinema pasoliniano, le pellicole dove a recitare sono ragazzi di strada, attori che li vedi in quella pellicola, perfetti per


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quel ruolo dove raccontano la nostra Italia poi, magari, non li vedi più. Pellicole che raccontano la quotidianità vera ci sono, vengono realizzate. Stanno facendo già dei film che raccontano vecchi fatti di cronaca dove emergono delle realtà che per anni, a noi, sono state nascoste e magari chi, nel corso del tempo, ha studiato i fatti e raccolto le testimonianze ce le rivela in modo particolare, cinematografico. Il cinema nel corso degli anni è cambiato, racconta fatti in modo semplice senza usare termini a volte incomprensibili e questo credo che agli italiani piaccia molto. Beh! io sono un esempio di questo cambiamento.

where they tell our Italy, then, maybe, you don't see them anymore. There are films that tell the true everyday life, they are still made. They are already making films that tell old news stories, where facts emerge after years and after have been hidden to us, and maybe those who, over time, studied the facts and collected the testimonies reveals them to us in a particular, cinematic way. Cinema has changed over the years, it tells facts in a simple way without using sometimes incomprehensible terms and this I believe that Italians like a lot. Well! I am an example of this change.

Parliamo di temi a carattere politico o sociale? Il cinema nel corso degli anni è cambiato, racconta i fatti in modo chiaro, fatti di carattere sociale che per il modo che hanno di essere raccontati fanno presa sullo spettatore. La politica è una cosa diversa che non vado a tastare mentre il tema sociale è quello che maggiormente mi preme. Io lavoro nel sociale da cinque anni, ho avuto modo di entrare in contatto con cariche politiche e devo ammettere che quel mondo non è di mio interesse, non è una cosa che mi appassiona e come tale non la vado a toccare. Diverso è per il sociale. Per me non ci sono distinzioni di colori, di razze. Siamo tutti uguali e tutti abbiamo un nostro valore. Nella mia città ho strutturato una mensa e ogni giorno cucino per persone in difficoltà, il mio braccio destro è senegalese. Io vedo una persona che mi aiuta, non altro.

Are we talking about political or social issues? Cinema has changed over the years, it tells facts clearly, facts of a social nature that for, in the way they have to be told, take a hold of the viewer. Politics is a different thing, and I am not going to touch, while the social issues are what I am most concerned about. I have been working in the social sector for five years, I have had the opportunity to get in touch with political offices and I must admit that this world is not of my interest, it is not something I am passionate about and as such I do not go to touch it. It is different for the social. For me there are no distinctions of colors or races. We are all the same and we all have our own value.In my city I have structured a canteen and every day I cook for people in difficulty, my co-worker is Senegalese. I see a person helping me, nothing else.

Una visione da chi ci lavora dentro, com’è cambiato il cinema in questi anni? Sai, dieci anni fa la mia vita era diversa e non pensavo sicuramente a come stava cambiando il cinema in Italia. Però posso dirti cosa noto adesso lavorandoci, guardando non solo quello che faccio io ma in generale, credo ci sia una crescita di racconti a carattere violento.

A vision from those who work in it, how has cinema changed in these years? You know, ten years ago my life was different and I certainly didn't think about how cinema was changing in Italy. But I can tell you what I know now by working on it, looking not only at what I do but in general, I believe there is a growth of violent stories.

Forse perché fanno più audience? Non credo sia questo il fattore. L’italiano è impegnato o lo impegnano con temi come l’amore, vedi tutti i programmi in cui si cercano i fidanzati, lo impegnano con il calcio e le varie coppe.

Maybe because they do more audience? I don't think that's the factor. Italians are kept busy or are engaged with themes such as love; see all these shows in which people look for love relationships, or soccer or sport events. The fact

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is that there are so many diversions and unfortunately combined with the realities and everyday life of each one of us, we lose track of the "real focus". I say this because as President of the District Committee I opened an association that makes 1600 monthly meals, provides medical and legal assistance, restored apartments and playgrounds. It is an important commitment, to support it you must want it and neglect distractions. Certainly this is not the recipe for "everything easy" but it can certainly be all possible. I believe that each one of us, with commitment and sacrifice, can achieve the desired result. I am the example. I arrived in this world that at the time was unknown to me but I accepted to "go up on this carousel" and to be there by learning the rules from scratch.

Il fatto è che ci sono tanti diversivi e purtroppo combinati con le realtà e le quotidianità di ognuno si ottiene una perdita del “focus reale”. Questo lo dico perché da Presidente del Comitato di Quartiere ho aperto un’associazione che fa 1600 pasti mensili, fornisce assistenza medica e legale, ha ripristinato appartamenti e parchi giochi. È un impegno importante, per sostenerlo devi volerlo e tralasciare le distrazioni. Certo non è che questa sia la ricetta del “tutto facile” ma sicuramente può essere tutto possibile. Io credo che ognuno di noi mettendoci l’impegno e il sacrificio può ottenere il risultato sperato. Io sono l’esempio. Sono arrivato in questo mondo che all’epoca per me era sconosciuto però ho accettato di “salire in questa giostra” e di starci imparando da zero le regole.

A director with whom you would like to work? Maybe with Tarantino. I worked with directors of Italian cinema who are faithful in the stories, I worked with Garrone, with Soavi at this point if "you ask me to expand, I do it"

Un regista col quale ti piacerebbe lavorare Forse con Tarantino. Ho lavorato con registi del cinema italiano che sono fedeli nei racconti, ho lavorato con Garrone, con Soavi a questo punto se “mi chiedi di allargarmi, io lo faccio”

Thinking of Tarantino as a starting point, have you ever thought of acting in some American set? I admit yes and I really hope sooner or later to get there. On the other hand, if I have this look, let's use it.

Pensando a Tarantino come spunto, hai mai pensato di recitare in qualche set americano? Ammetto di sì e spero davvero prima o dopo di arrivarci. D'altronde, se ho questo look sfruttiamolo.


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Il futuro? Il futuro non lo penso. Come dire ho cambiato adesso la mia vita, forse devo ancora capire se mi piace, probabilmente cambierò ancora. Spero, però, di diventare nonno. Ho tre figlie e spero un domani di stare davanti al camino di casa con i miei nipoti a raccontare la mia vita. Magari mi crederanno o magari penseranno che racconto un film, non lo so, ma questo è quello che adesso vedo nel mio futuro personale.

The future? I don't think about the future. I changed my life already, maybe I still have to understand if I like it, I'll probably change again. I hope, however, to become a grandfather. I have three daughters and I hope to be one day in front of a fireplace with my grandchildren to tell them my life. Maybe they'll believe me or maybe they'll think I'm telling a movie, I don't know, but that's what I see now in my personal future.

Il futuro lavorativo? Hai mai pensato di darti alla regia? No, mi vorrei dare alla produzione. La regia adesso l’ho fatta. Ti dirò che ho fatto una pazzia. Ho fatto una canzone con “La Scelta” il gruppo musicale arrivato secondo al Festival di San Remo 2008 e vincitore del premio AFI. Abbiamo fatto una canzone all’interno della quale io faccio un monologo di cinquantadue secondi con i violini. Per dare maggiore risalto a questa canzone, insieme a Camera Works, ho girato il mio primo video clip musicale mettendoci dentro quattordici grandi attori come Marco Giallini, Claudia Gerini, Adamo Dionisi, Marcello Fonte insomma tutti gli amici in rubrica. Gli ho fatto prima ascoltare la canzone e quando mi hanno detto “meravigliosa” gli risposto “bene allora domani giri”.

Have you ever thought of directing yourself? No, I would like to go into production. I did it already. I'll tell you that I did a madness. I did a song with "La Scelta" the musical group that got the second place at the San Remo Festival 2008 and won the AFI award. We did a song in which I do a fifty-two second monologue with violins. To give more prominence to this song, together with Camera Works, I shot my first music video clip, putting in fourteen great actors like Marco Giallini, Claudia Gerini, Adamo Dionisi, Marcello Fonte, all the friends in my agenda. I made them listen to the song first and when they told me "wonderful", I replied "well then tomorrow we record"

Ma dove la presenterete? Abbiamo ricevuto diverse proposte, adesso stiamo valutandole, vedremo. n

When will you present it? We have received several proposals, now we are evaluating them, we'll see. n

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UNA LUNGHEZZA DI

VANTAGGIO Lanciato a settembre 2019 al Cannes Yachting Festival, il nuovo Monte Carlo 52 che segna l’arrivo della seconda generazione Monte Carlo, la lussuosa gamma di motor yacht firmata BENE-TEAU. Più spazi, più luce, più confort e più modernità caratterizzano questo elegante cruiser “Ma-de in France” lungo più di 16 metri.

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n elegant motor yacht with an avant-garde design It is at the upcoming Cannes boat show that BENETEAU will launch the new Monte Carlo 52. This exclusive 16.25 meter long and 4.60 wide motor yacht is highly anticipated, marking the arrival of the Monte Carlo "smart luxury" generation. This unit with fly, has the excellent genes inherited from the DNA of a successful range: contemporary design, elegant profile, strong personality, intelligently used volumes and attention to detail. Exceptional features that the Monte Carlo 52 has been able to improve. His unmistakable style is the work of a team of world-famous architects and designers: Carlo Nuvolari & Dan Lenard for the external profile, Andreani Design for the interior fittings. The V-shaped hull was created in collaboration with the MICAD studio. The Monte Carlo 52 is larger and wider than the Monte Carlo 5, a previous model that replaces the Monte Carlo catalog. The lines are more contemporary, the profile more slender and the volumes more generous.

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n motor yacht elegante con un design all’avanguardia E’ al prossimo salone nautico di Cannes che BENETEAU lancerà il nuovo Monte Carlo 52. Molto atteso, questo esclusivo motor yacht di 16,25 metri di lunghezza e 4,60 di larghezza, segna l’arrivo della generazione “smart luxury” Monte Carlo. Questa unità con fly, dispone degli eccellenti geni ereditati dal DNA di una gamma di successo: design contemporaneo, profilo elegante, forte perso-nalità, volumi intelligentemente utilizzati e cura nel dettaglio. Caratteristiche eccezionali che il Monte Carlo 52 ha saputo migliorare. Il suo stile inconfondibile è l’opera di un’equipe di architetti e designer di fama mondiale: Carlo Nuvolari & Dan Lenard per il profilo esterno, Andreani Design per gli allestimenti interni. La carena a V è stata creata in collaborazione con lo studio MICAD. Il Monte Carlo 52 è più grande e più largo del Monte Carlo 5, precedente modello che sostituisce nel catalogo Monte Carlo. Le linee sono più contemporanee, il profilo più slanciato ed i volumi più generosi.

Splendid living spaces on board immersed in light The new hull, designated with the famous bow roller with the BENETEAU logo, offers even larger interior volumes. The large square, the new and elegant spaces of the fly, the immense owner suite, the three cabins and the two bathrooms bloom in a voluntarily more sober universe, light woods and coverings, in

Splendidi spazi di vita a bordo immersi nella luce La nuova carena, designata con il famoso musone di prua con il logo BENETEAU, offre volumi interni ancora più ampi. Il grande quadrato, i nuovi ed eleganti spazi del fly, l’immensa suite armatore, le tre cabine ed i due bagni sbocciano in un universo volontariamente più sobrio, legni e rivestimenti chiari, in sintonia

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con le tendenze contemporanee più attuali. La luminosità che regna a bordo del Monte Carlo 52 è stupefacente. La superficie sempre più importante delle vetrate inonda letteralmente di luce gli spazi principali di vita a bordo. Cucina a poppa collegata al pozzetto, ampio salone centrale e postazione di guida rialzata, offrono una vista panoramica sul mare a 360°.

harmony with the most current contemporary trends. The brightness that reigns on board the Monte Carlo 52 is amazing. The increasingly important surface of the windows literally floods the main living areas on board with light. Aft kitchen connected to the cockpit, large central saloon and raised driving position, offering a panoramic view of the sea at 360 °.

Una produzione d’avanguardia e d’eccellenza Grazie ad una struttura industriale senza pari e a tecniche di produzione all’avanguardia, BENE-TEAU, il cantiere della Vandea, conferma con il Monte Carlo 52 la sua maestria nella qualità, controllata seguendo gli standard più esigenti. E’ questa esperienza unica che permette a BENETEAU, marchio francese dalla fama internazionale, di garantire a questa elegante unità tutte le caratteristiche di uno yachting esclusivo proveniente dal marchio Monte Carlo Yachts. Motor-yacht di alta gamma, il nuovo Monte Carlo 52 beneficia del rapporto qualità/prezzo più studiato del mercato. Elegante, raffinato e moderno, spazioso e luminoso, il nuovo Monte Carlo 52 sarò presentato a Cannes nel prossimo settembre 2019 segna l’arrivo della generazione “smart luxury” dei cruiser di alta gamma firmati BENETEAU. Questa barca eccezionale sarà disponibile a partire da quest’estate nel Mediterraneo per prove esclusive nella base ufficiale di Port Ginesta (Spagna) inaugurato da BENETEAU lo scorso settembre e n presso i concessionari della rete BENETEAU.

An avant-garde and excellent production Thanks to an unparalleled industrial structure and cutting-edge production techniques, BENETEAU, the Vendee construction site, confirms its mastery of quality with the Monte Carlo 52, controlled according to the most demanding standards. It is this unique experience that allows BENETEAU, a French brand internationally renowned, to guarantee this elegant unit all the features of an exclusive yachting from the Monte Carlo Yachts brand. High-end motor-yachts, the new Monte Carlo 52 benefits from the most studied quality / price ratio on the market. Elegant, refined and modern, spacious and bright, the new Monte Carlo 52 will be presented at Cannes next September 2019 marks the arrival of the "smart luxury" generation of highend cruisers by BENETEAU. This exceptional boat will be available starting this summer in the Mediterranean for exclusive tests in the official base of Port Ginesta (Spain) inaugurated by BENETEAU last September and at the BENETEAU network dealers. n

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FASHIoN WEEk SS20

MILANO 62

by Mariangela Bonaparte


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Anno dopo anno, stagione dopo stagione. Questo è il modo di scandire il tempo per coloro che della Moda, con la “M”, hanno deciso di farne parte raccontandola, disegnandola oppure organizzandola.

nno dopo anno, stagione dopo stagione non possiamo fare a meno di guardare, con occhi di stupore, una città che cambia e si plasma nuovamente per accogliere i migliori creatori e portatori di tendenze sul mercato del fashion show. Milano, una delle Big Fuor, diventa la piazza dove glamour, stili ma anche eccentricità e originalità si fondono tra di loro dando vita ad uno spettacolo fatto di flash e video il tutto condito da party super esclusivi per una settimana che lascia in dono nuovi trend da seguire… stagione dopo stagione. Milano fashion week è uno dei momenti dell’anno che si aspetta con forte trepidazione ed anche per questo motivo viene vissuto, da parte di buyer, blogger, fotografi e addetti del settore in generale, come il periodo più esaltante e dinamico offerto dalla bella città meneghina. Superando qualsiasi pronostico anche questa edizione si chiude lasciando tutti col fiato sospeso. Milano, con la sua visione del mondo sempre più proiettata verso il futuro, apre le sue location più belle e segrete per ospitare le collezioni esclusive realizzate da grandi brand del fashion system e dedicate alla prossima stagione primavera/estate 2020. Mentre in giro per la città è un alternarsi di fotografi che catturano scatti inediti di blogger più o meno noti, attori, cantanti e vari celebrities dello show biz la curiosità sale sempre di più e la domanda a questo punto è d’obbligo; Quali saranno le tendenze per la primavera estate 2020? L’attenzione la cattura subito Anteprima che nella bella location della Scuola Militare Teulie, la più antica delle istituzioni napoleoniche ad oggi esistente, presenta la collezione Spring/Summer 2020 creando un’atmosfera di ricordi passati che segnano il passo verso la felicità. Una donna a tratti romantica curiosa della vita e delle sue bellezze ma anche audace capace di trasmettere sen-

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ear after year, season after season, we cannot help but look, with eyes of amazement, at a city that changes and reshapes itself to welcome the best creators and bearers of fashion trends on the market. Milan, one of the Big Fuor, becomes the square where glamor, styles but also eccentricity and originality blend together giving life to a show made of flash and video, all seasoned with super exclusive parties for a week that leaves new trends as a gift to follow ... season after season. Milan fashion week is one of the moments of the year that is expected with strong trepidation and also for this reason it is experienced, on the part of buyers, bloggers, photographers and industry insiders in general, as the most exciting and dynamic period offered by the beautiful Milanese city. Overcoming any predictions, this edition also closes, leaving everyone with bated breath. Milan, with its vision of the world increasingly projected towards the future, opens its most beautiful and secret locations to host the exclusive collections created by major fashion system brands and dedicated to the next spring / summer 2020 season While around the city is a succession of photographers who capture unpublished shots of more or less famousbloggers, actors, singers and various celebrities of the show biz curiosity rises more and more and the question at this point is a must; What will be the trends for next spring / summer 2020? Attention was immediately captured by ‘Preview’, the studio that its collection in the beautiful location of the Teulie Military School, the oldest of the Napoleonic institutions existing today, presents the Spring / Summer 2020 collection creating an atmosphere of past memories that mark the step towards happiness. A woman at times romantic,curious about life and its beauties, but also

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bold capable of transmitting sensuality and determination, a woman who sees no boundaries but, catches the differences as new angles to experience beauty. This is the Preview woman. The reflection of golden tones, the chromatic freshness combined with light, fluctuating fabrics. The transparencies that accompany the fringes for a mood that tells a passionate but determined woman who does not exceed, on the contrary the perfect harmony marks her consistency. Still long but soft skirts that emphasize the movement without going any further. Necklines that balance the lengths and classic-look t-shirts on shorts in color harmony. Raffia and linen are the hymn to the summer season, so let it make way for bags and hats that speak of freedom but with grace; which reveal that desire to express joy, a distinctive mark of the Maison. Prints on plain colors and colors that recall the desire for sand and sun, belts that emphasize the waist creating an image of a woman who is extremely refined in look but at the same time sober. From pink to sand, pastel shades to emphasize that touch of elegance also present in daily looks. Shoes without hills and chandelier earrings, the contrast that creates the typical balance of beauty without the edge.

sualità e determinazione, una donna che non vede confini ma, coglie le differenze come nuovi angolazioni per vivere la bellezza. Questa è la donna Anteprima. Il riflesso dei toni dorati, la freschezza cromatica sposata a tessuti leggeri, fluttuanti. Le trasparenze che accompagnano le frange per un mood che racconta una donna passionale ma decisa che non eccede, al contrario la perfetta armonia segna la sua consistenza. Ancora gonne lunghe ma morbide che nel movimento sottolineano senza andare oltre. Scollature che bilanciano le lunghezze e t-shirt dal piglio classico su short in armonia cromatica. Rafia e lino sono l’inno alla bella stagione, allora che si faccia largo a borse e cappelli che parlano di libertà ma con grazia; che lasciano trasparire quella voglia di esternare gioia, segno distintivo della Maison. Stampe su tinta unita e colori che richiamano la voglia di sabbia e sole, cinture che sottolineano il punto vita realizzando un’immagine di donna estremamente ricercata nel look ma al contempo sobria. Dal rosa al sabbia, tonalità pastello a sottolineare quel tocco di eleganza presente anche nei look giornalieri. Shoes without hells e orecchini chandelier la contrapposizione che crea l’equilibrio tipico della bellezza senza sfrontatezza.


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Cividini, the return of “classical chic” Non di meno Cividini, lo storico brand che da sempre porta in passerella una donna dinamica, colta e staccata dall’andamento dei trend quindi autonoma nelle proprie scelte e amante della vita, che anche per questa edizione della Milano Fashion Week ci regala attimi di poesia votata in tessuti leggeri ma strutturati, colori tenui ma d’effetto su modelli sobri ma determinati. Per Miriam e Piero Cividini la prossima stagione estiva vede una donna che veste colori pastello; tinte che creano un effetto cromatico tangibile attraverso le linee dei capi che seguono la fisicità della donna senza, però, fasciarla; si quindi a pantaloni dal taglio morbido ma con tasche a sottolineare una donna protagonista del proprio tempo senza rinunciare a quel tocco chic che la contraddistingue. Camicie dalla linea iper femminile, bon ton, ma con dettagli che richiamano una donna dal carattere forte. Per il brand le collane sono dei pezzi importanti dell’outfit che bilanciano la sobrietà del look imprimendo grinta allo stile. Lunghezze moderate a sottolineare una donna equilibrata che descrive la propria femminilità ed ancora fantasie a contrasto cromatico e righe a definizione del total look. Anche qui trasparenze ma su colori tenui capaci di trattenere e smorzare il vedo non vedo tipico di quella femminilità consapevole della propria forza; ancora scarpe basse e look basico, perché l’eleganza non ama essere urlata. Insomma la collezione primavera estate 2020 firmata Cividini ci riporta ai colori del deserto e della sua gente e ci permette di affacciarci ad un angolo di Africa da sogno, dove i sensi si fondono con i colori. n

Cividini, the return of "classical chic" Nonetheless, Cividini, the historic brand that has always brought a dynamic woman to the catwalk, cultured and detached from the trend of the trends, therefore autonomous in their choices and a lover of life, who also for this edition of the Milan Fashion Week gives us moments of poetry voted in light but structured fabrics, soft but striking colors on sober but determined models. For Miriam and Piero Cividini next summer sees a woman wearing pastel colors; colors that create a tangible chromatic effect through the lines of the garments that follow the woman's physicality without, however, wrapping it; it is therefore a pants with a soft cut but with pockets to underline a woman protagonist of her own time without giving up that chic touch that distinguishes her. Shirts with a hyper feminine line, bon ton, but with details that recall a woman with a strong character. For the brand, necklaces are important pieces of the outfit that balance the sobriety of the look, giving style a grit. Moderate lengths to underline a balanced woman who describes her femininity and yet chromatic contrasting patterns and lines defining the total look. Here too transparencies but on soft colors able to hold and dampen the look 'transparent' typical of that femininity aware of its own strength; still flat shoes and basic look, because elegance does not like to be screamed. In short, the Cividini 2020 spring / summer collection brings us back to the colors of the desert and its people and allows us to look out onto a corner of dreamy Africa, where the senses blend with the colors n

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EL PoRTEño

PROHIBIDO

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by Stefano De Angelis


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ilano come Buenos Aires. Apre per la prima volta in Europa una tipica “Casa de Tango” dove la cultura enogastronomica argentina incontra la sensualità del tango, oggi il ballo più intenso ed erotico che si conosca, nei primi decenni del ‘900 invece, in una società conservatrice come quella argentina, espressione di vita ritenuta illegale. In una parola “Prohibido”. Sarà l’esclusiva location “El Porteño Prohibido” di via Macedonio Melloni 9 a Milano che, a partire dal 27 Settembre 2019, alle prime luci della notte di ogni venerdì e sabato farà conoscere una delle tradizioni più diffuse di Buenos Aires. Un’occasione unica per far conoscere al pubblico l’autentica e suggestiva atmosfera porteña nell’evoluzione sociale, artistica e letteraria della società argentina partendo proprio dal tango, dal 2009 dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Intangibile dell’Umanità. A seguire la direzione artistica del nuovo progetto, che vedrà alternarsi uno spettacolo nuovo ogni tre mesi, è stato chiamato il coreografo e ballerino Miguel Angel Zotto, tra i più autorevoli rappresentanti e promotori del tango argentino al mondo, che per l’inaugurazione ha creato un’opera teatralmusicale completamente inedita dal titolo PROHIBIDO. Spettacolo innovativo e intenso, curato sin nei minimi dettagli nelle coreografie, nei costumi e nelle scelte musicali, Prohibido

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n Milan, just like in Buenos Aires. For the first time, not only in Italy but in Europe, an authentic “House of Tango” will combine the best in exquisite Argentinian food and wine with the sensuality of tango. The most intense and erotic of dances, tango was illicit in the early 1900s, a time of traditional and conformist values. In one word: Prohibited – “Prohibido”. From September 27th, 2019, as dusk gives way to night, in Milan, at the exclusive “El Porteño Prohibido” (via Macedonio Melloni 9), every Friday and Saturday, you will be able to partake in one of the most popular traditions of Buenos Aires. A unique opportunity to experience first hand the most authentic and evocative porteño atmosphere, and feel immersed in the social, artistic and literary evolution of Argentinian society through the medium of tango, declared part of the World’s Intangible Cultural Heritage by UNESCO in 2009. The artistic director is none other than Miguel Angel Zotto, iconic choreographer, dancer, and one of the most influential and respected figures in the world of Argentinian tango. For the inauguration he has created a unique, truly theatrical musical show, PROHIBIDO. For this project he will choreograph, direct and perform in new shows every three months. Prohibido is a totally new and innovative show, every detail created by Miguel Zotto: choreography, costumes, light design, and

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musical selection. The stage of “El Porteño Prohibido” will host a cast of internationally renowned dancers of the Dorrego Company. They will be performing to live music by a traditional tango orchestra, to share the secret and deeply private feeling of the most authentic tango. Prohibido brings together a collection of references to memories of an Argentina of the past, but still vibrantly present and meaningful. Starting from Maria La Vasca, manager one of the most famous “Houses of Tango” of Buenos Aires: these were houses of ill repute, even brothels, where prohibited love and dance were available to all. A second tableaux brings us the atmosphere of the theatre of José González Castillo, specifically “Los Invertidos”, that debuted in Buenos Aires in 1914 and was immediately censured because it explicitly displayed and questioned the perverted and dissolute lifestyle of the aristocracy and the bourgeoisie. Next, a well-deserved homage to Carlos Gardel, the mythical Argentinian tango singer and composer, with a unique, unmistakable voice in a repertoire of over 900 tango recordings. The final tableaux brings us into the world of the magazine “Rico Tipo” by the cartoonist and caricaturist José Antonio Guillermo Divito, and his influence on Argentinian society between the mid 1940s and the 1970s, specifically on male and female porteño fashion and “dressing up Buenos Aires as if it were a milonga”.

vedrà avvicendarsi sul palcoscenico de “El Porteño Prohibido”, la nuova creazione della Dorrego Company, ballerini provenienti da tutto il mondo che si esibiranno rigorosamente con musica dal vivo, raccontando il lato segreto e confidenziale del tango. Prohibido è un insieme di riferimenti a un’Argentina che non c’è più ma che ha segnato la storia del suo popolo: dalla leggendaria Maria La Vasca, che dirigeva una delle più famose “Case de tango” di Buenos Aires, veri e propri postriboli dove si intrecciavano amori proibiti e si poteva ballare liberamente il tango, a coreografie inedite ispirate all’opera teatrale di José González Castillo “Los Invertidos”, che debuttò a Buenos Aires nel 1914 venendo subito censurata perché attaccava lo stile di vita perverso e dissoluto dell’aristocrazia e della borghesia; da Carlos Gardel, il più grande mito argentino del tango, cantautore e compositore con una voce inconfondibile capace di interpretare quasi 900 tanghi, all’influenza che la rivista “Rico Tipo” del fumettista e caricaturista José Antonio Guillermo Divito ebbe sulla società argentina tra la metà degli anni Quaranta e gli anni Settanta, in particolare sulla moda porteña femminile e maschile “vestendo Buenos Aires come una milonga”.

El Porteño Prohibido – via Macedonio Melloni 9, Milano WEB SITE: www.elporteno.it/eventi/ FB: www.facebook.com/El-Porteno-Prohibido INSTA www.instagram.com/el_porteno_prohibido/

El Porteño Prohibido – via Macedonio Melloni 9, Milano WEB SITE: www.elporteno.it/eventi/ FB: www.facebook.com/El-Porteno-Prohibido INSTA www.instagram.com/el_porteno_prohibido/

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DANIELE

AMATO

by Mariangela Bonaparte

ow do you leave your story to time? Which way can be the right one for the world to see you even when you are not present? These are really interesting questions and it must be admitted that, in some ways, it is also difficult to give them an answer but then, during one of the most important events in the world of fashion you realize that some talented young people stand out from others, maybe even talented in the same way but , they, the best ones, have something more and then you think the answer is all there and at that point the only thing you want to know is the one that completes the question "but how did he do it?" So, asking, discover a story that seems surreal and while listening to it the mind projects the vision of a laboratory with waste materials in a basket, a child who collects them, chooses them, studies them, captures them, in his own way, the consistency and matches them by shape to later assemble them in small, primordial, bags. While listening, with the mind's eye, you see the child dra-

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ome si fa a lasciare al tempo la propria storia? Quale modo può essere quello giusto perché il mondo possa vederti anche quando non sei presente? Sono davvero domande interessanti e bisogna ammettere che, per alcuni versi, è difficile anche dar loro una risposta ma poi, durante uno degli eventi più importanti del mondo del fashion ti rendi conto che alcuni giovani talentuosi spiccano su altri, magari talentuosi allo stesso modo ma, loro, i primi, hanno qualcosa in più e allora pensi che la risposta è tutta là ed a quel punto l’unica cosa che vuoi sapere è quella che completa la domanda “ma come ha fatto?” Allora, chiedendo, scopri una storia che sembra surreale e mentre l’ascolti la mente proietta la visione di un laboratorio con materiali di scarto in una cesta, un bambino che li raccoglie, li sceglie, li studia, ne coglie, a modo suo, la consistenza e li abbina per forma per dopo assemblarli in piccole, primordiali, borse. Mentre ascolti, con l’occhio della mente, vedi il bambino disegnare dei bozzetti, magari all’inizio incerti. Mentre ascolti vedi il bambino

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Amato Daniele designer, faccia pulita, occhi sinceri e talento da vendere. mostrare ad un adulto, suo padre, i disegni oppure i materiali assemblati e vedi ancora i sorrisi e gli abbracci e comprendi che in quell’abbraccio, da padre a figlio, c’è la futura promessa della tradizione che verrà portata avanti. Amato Daniele designer, faccia pulita e occhi sinceri ma talento da vendere. Lui è il bambino di questo racconto, l’azienda è Leu Locati. Nel 1908 con molta probabilità Luigi Locati, founder del brand che negli ha realizzato le più belle borse fotografate addosso alla Principessa Diana oppure a Sharon Stone, solo per citarne alcuni, non avrebbe mai pensato che all’alba del 2020 parlando di tradizione italiana venissero presi come riferimento e con molta probabilità non avrebbe pensato che Daniele, terza generazione della Locati, fosse una promessa del mondo dell’artigianalità che collezione dopo collezione porta avanti la tradizione di famiglia attraverso la realizzazione di scarpe e borse che racchiudono, in linee contemporanee, competenza tecnica intrisa di eleganza. Durante la settimana della Milano Moda Donna, Daniele Amato, ha presentato la sua nuova collezione di borse dedicate ad una donna attuale dove eleganza e grinta si uniscono in una nota di romanticismo. Daniele Amato, coniuga sapientemente la moderna tecnologia con la tradizione e mediante l’utilizzo di un telaio del 1800 realizza l’esclusivo tessuto Mesh, un intreccio di fili d’oro e argento, nota distintiva di una famiglia che dell’accessorio dedicato alle donne ne ha fatto opere d’arte delle quali godere, ancor’oggi, quotidianamente. La sua collezione è un equilibrio di colori e forme delicate che, rispondendo ai nostri tempi, trovano la loro vitalità su donne raffinate ma contemporanee, colte, autonome, che non si lasciano influenzare dai n trend stagionali.

wing sketches, perhaps uncertain at the beginning. While listening, you see the child show the assembled drawings or materials to an adult, his father and you still see the smiles and hugs and understand that in that embrace, from father to son, there is the future promise of tradition that will come carried on. Beloved designer Daniele, clean face and sincere eyes and talent to sell. He is the child of this story, the company is Leu Locati. In 1908, Luigi Locati, the founder of the brand that created the most beautiful bags photographed on Princess Diana or Sharon Stone, probably just to name a few, would have never thought that at dawn in 2020 when talking about the Italian tradition they were taken as a reference and probably would not have thought that Daniele, Locati's third generation, was a promise of the world of craftsmanship that collection after collection carries on the family tradition through the creation of shoes and bags that contain, in contemporary lines, competence technique imbued with elegance. During the Milan Fashion Week, Daniele Amato presented his new collection of bags dedicated to a modern woman where elegance and grit come together in a note of romance. Daniele Amato, wisely combines modern technology with tradition and through the use of a 1800 frame realizes the exclusive Mesh fabric, a weave of gold and silver threads, a distinctive note of a family that the accessory dedicated to women he has made works of art of which to enjoy, even today, daily. His collection is a balance of colors and delicate shapes that, responding to our times, find their vitality on refined but contemporary, cultured, autonomous women who are not influenced by seasonal trends. n

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HOTEL TURM A FIè

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by Luca Bonacini


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Una vocazione all’arte contemporanea che si perpetua ogni anno al Romantik Turm in mostre e iniziative a carattere artistico e culturale sviluppate nella “contemporary art suite”

a pregevole opera di Picasso spicca nell’elegante bar panoramico del Romantik Hotel Turm di Fiè allo Scilar (Bz), ma è solo uno degli oltre 2000 dipinti, olii, acquarelli e litografie firmati tra gli altri da Joseph Beuys, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Paul Klee, Giorgio de Chirico e Renato Guttuso, collocati nella hall, nei corridoi, nei saloni e nelle stanze dell’antica magione sud tirolese. Un legame indissolubile con l’arte e il design fortemente sentiti dalla famiglia Pramstrahler proprietaria dello storico hotel del gruppo altoatesino Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol, che raduna 28 tra i più importanti hotel wellness dell’Alto Adige con un totale di 141.900 mq di aree wellness e giardini, 203 saune e 109 piscine. Una vocazione all’arte contemporanea che si perpetua ogni anno al Romantik Turm in mostre e iniziative a carattere artistico e culturale sviluppate nella “contemporary art suite” e negli spazi abitativi del lussuoso hotel. Quello che oggi è un suggestivo ed elegante cinque stelle de luxe, nel Trecento era una semplice locanda per viaggiatori di passaggio, dove i contadini e i servitori si ritrovavano per giocare a carte e bere, poi fu tribunale, prigione e infine ristorante contraddistinto inizialmente dalle due torri del XIII secolo a cui nel corso del tempo si sono aggiunte le altre tre. La famiglia Pramstrahler ne guida le sorti da tre generazioni e a Stephan Pramstrahler si devono gli importanti lavori di ampliamento decisi nel 2000 a cui sono seguiti quelli iniziati nel 2018. Particolarmente accurata la parte gastronomica con una sontuosa colazione servita nella sala delle colonne “Pfeiler” e nello stupendo terrazzo panoramico. Mentre il pranzo e la cena vengono somministrati nella Zirmstube, nella Turmstübele (la parte più antica dell’edificio risalente al Tredicesimo secolo), nella Terrazza del

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he valuable work of Picasso stands out in the elegant rooftop bar of the Romantik Hotel Turm in Fiè allo Scilar (Bz), but it is only one of over 2000 paintings, oils, watercolors and lithographs signed among others by Joseph Beuys, Oskar Kokoschka, Otto Dix , Paul Klee, Giorgio de Chirico and Renato Guttuso, located in the hall, corridors, living rooms and rooms of the ancient South Tyrolean mansion. An indissoluble bond with art and design strongly felt by the Pramstrahler family, owner of the historic hotel of the South Tyrolean group Belvita Leading Wellness hotels Südtirol, which gathers 28 of the most important wellness hotels in South Tyrol with a total of 141,900 square meters of wellness areas and gardens, 203 saunas and 109 pools. A vocation to contemporary art that is perpetuated every year at the Romantik Turm in exhibitions and initiatives of an artistic and cultural nature developed in the "contemporary art suite" and in the living spaces of the luxurious hotel. What today is a suggestive and elegant five-star deluxe, in the 14th century it was a simple inn for travelers, where peasants and servants gathered to play cards and drink, then it was a court, a prison and finally a restaurant initially characterized by two 13th century towers, to which the other three were added over time. The Pramstrahler family has been running the premises for three generations and Stephan Pramstrahler is responsible for the important expansion works decided in 2000, followed by those begun in 2018. The gastronomic part is particularly accurate with a sumptuous breakfast served in the "Pfeiler" column room and in the wonderful panoramic terrace. While lunch and dinner are administered in the Zirmstube, in the Turmstübele (the oldest part of the building dating back to the 13th century), in the Ter-

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razza del Gufo (Eulenterrasse), and on request in the wonderful rose garden with an incredible view of the Sciliar. The kitchen philosophy is inspired by Stephan Pramstrahler who, together with his staff, selects high-quality ingredients and offers traditional recipes revisited without extremism, where the contrasts of flavors are paired with always-centered balances characterized by lightness, healthiness and polite chromatisms. A wide menu that in addition to numerous and inviting gourmet dishes (try the romantic menus), also includes balanced low-calorie proposals, for those who want to be careful about their diet, need gluten-free products for suffer allergies. A resort rich in history located in the charming village of Fiè allo Scilar, where you can go to switch off from everyday life, staying in beautifully furnished rooms and suites with works of design and contemporary art, connected by suggestive corridors that take you back to the ancient atmospheres abbeys. The wellness offer is noteworthy, with a 32-degree heated indoor and outdoor hydro massage pool overlooking the Sciliar, whirlpool, fountains, flower Turkish bath, mountain pine sauna and Finnish sauna. The Mystic Sauna with the Fire Guardian, the panoramic view and the "steam jets" themed are therapeutic and relaxing; must-go are also the salt grotto, the Kneipp path, the aromatic anti-stress shower, the ice fountains, the refreshing Fountain of the wolf immersed in the garden. And in order not to miss anything, there are massages with candles, volcanic stones

Gufo (Eulenterrasse), e su richiesta nel meraviglioso giardino delle rose con un’incredibile vista sullo Sciliar. La filosofia di cucina è ispirata da Stephan Pramstrahler che insieme al suo staff seleziona ingredienti di pregio e propone ricette tradizionali rivisitate senza estremismi, dove i contrasti dei sapori fanno il paio a equilibri sempre centrati contraddistinti da leggerezza, salubrità e garbati cromatismi. Un menu ampio che oltre ai numerosi e invitanti piatti gourmet (da provare i menu romantici), prevede anche proposte bilanciate a basso contenuto calorico, per chi vuole stare attento alla linea, per celiaci e intolleranti. Un resort ricco di storia collocato nel suggestivo borgo di Fiè allo Scilar, dove recarsi per staccare la spina dal quotidiano, soggiornando in camere e suite splendidamente arredate con opere di design e d’arte contemporanea, collegate da suggestivi corridoi che riportano alle atmosfere delle antiche abazie. Di rilievo l’offerta wellness, con una piscina idromassaggio interna ed esterna riscaldata 32 gradi che guarda allo Sciliar, idromassaggio, fontane, bagno turco ai fiori, sauna al pino mugo e sauna finlandese. Terapeutica e rilassante la Mystic Sauna con il Guardiano del Fuoco, la vista panoramica e le “gettate di vapore” a tema, da provare la grotta del sale, il percorso Kneipp, la doccia aromatica anti stress, le fontane di ghiaccio, la rinfrescante Fontana del lupo immersa nel giardino. E per non farsi mancare niente ci sono i


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massaggi con le candele, le pietre vulcaniche e le erbe spontanee, dall’iperico, all’enotera, dalla rosa alpina, all’arnica. Immancabile l’attrezzata sala fitness Techno Gym, con parete di roccia vera indoor, a cui far seguire un’esperienza totalizzante attraverso i salutari bagni di fieno dell’Alpe di Siusi che favoriscono la sudorazione e stimolano il metabolismo, rilassandosi con il massaggio ai vinaccioli e alle mele o il bagno alle erbe. E se si è in cerca di un’esperienza di totale relax e tranquillità, si può scegliere di soggiornare al Grottnerhof a 5 chilometri da Fié allo Sciliar, l’ultimo gioiello della famiglia Pramstrahler, un maso tipico sudtirolese del 1300 restaurato con cura mantenendo intatti l’atmosfera e gli ambienti di 800 anni fa, a partire dalla stanza dove si affumicavano i salumi, il forno per la cottura del pane e la stube in legno di cirmolo. Un luogo ameno, a 450 mt. di altitudine circondato dai vigneti del maso Grottner con pendenze fino al 70%, terreni ricchi e minerali, favorevoli escursioni termiche, una benevola esposizione al sole, garantiscono abbondanti vendemmie eseguite a mano. Un progetto coltivato con passione dalla famiglia Pramstrahler che si concretizza in vini autoctoni di grande intensità e piacevolezza.

and wild herbs, from hypericum to evening primrose, from alpine rose to arnica. In addition you can find a fully equipped Techno Gym fitness room, with walls of naked rocks, along with an allencompassing experience through the healthy hay baths of the Alpe di Siusi that favor sweating and stimulate the metabolism, grape seed or apples massage and herbal bath. And if you are looking for an experience of total relaxation and tranquility, you can choose to stay at the Grottnerhof 5 kilometers from Fié allo Sciliar, the last jewel of the Pramstrahler family, a typical South Tyrolean farm from the 1300s restored with care which keeps intact the atmosphere and the environments of 800 years ago, starting from the room where the cured meats were smoked, the oven for baking bread and the stube in Swiss stone pine. A pleasant place, at 450 mt. above sea level surrounded by the vineyards of the Grottner farm with slopes up to 70% gradient, fertile terrain rich with minerals, favorable temperature excursions, a benevolent sun exposure, they all guarantee abundant vintages picked out by hand. A project cultivated with passion by the Pramstrahler family that takes the form of autochthonous wines of great intensity and pleasantness.

Romantik Hotel Turm Piazza della Chiesa, 9 - 39050 Fiè allo Sciliar (BZ) www.hotelturm.it

Romantik Hotel Turm Piazza della Chiesa, 9 - 39050 Fiè allo Sciliar (BZ) www.hotelturm.it

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SoFIA

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PROVERA

by Mariangela Bonaparte edit by Giovanna Repossi


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Una donna che realizza capi per le donne, questa è Sofia Provera

a sua passione per le creazioni sartoriali sommata alla formazione tecnica, avuta al Politecnico di Milano, che come dice lei “serve come trampolino di lancio” l’hanno resa, oggi, una giovane stilista all’interno di un mondo fatto di pizzo, tessuti preziosi ma anche fisicità valorizzata che trova il suo compimento nella realizzazione di abiti che denotano armonia, eleganza e femminilità. Di Sofia molto è stato detto; partendo dalla prima creazione a quindici anni, passando alla madre stilista ed ancora, la passione verso la pittura ricevuta dalla nonna. Quello che, però, di Sofia non si è ancora raccontato è la fatica per arrivare a realizzare i suoi progetti. Immettersi in un mondo dedicato all’Haute Couture oggi è una sfida più di ieri. La tecnologia che rende immediato qualsivoglia prodotto non aiuta i tempi dell’artigianalità ed i brand famosi, che di sicuro hanno ritmi più veloci, non sono un buon termine di paragone ma, per Sofia Provera questi “ostacoli” diventano la benzina per andare avanti; sempre con determinazione e con il giusto grado di umiltà perché, lei sa che i risultati migliori richiedono sacrificio e tempo per diventare realtà tangibili. Allora Sofia procede, arrivando oggi a festeggiare il suo settimo anno di attività non più “sola” come all’inizio ma come azienda perché i tempi dell’antica arte della sartorialità, intesa come ricerca, studio e realizzazione, non possono essere scambiati con “immediately ready”.

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er passion for sartorial creations combined with the technical training she had at the Milan Polytechnic, which, as she says, "serves as a springboard" made her, today, a young designer in a world of lace, precious fabrics but also enhanced physicality that finds its fulfillment in the creation of clothes that denote harmony, elegance and femininity. Much has been said about Sofia; starting from the first creation at fifteen, passing on to the stylist mother and again, the passion for painting received from the grandmother. However, what Sofia has not yet told herself is the effort to achieve her projects. Entering a world dedicated to Haute Couture today is more of a challenge than it was in the past. The technology that makes any product immediate does not help the times of craftsmanship and the famous brands, which certainly have faster rhythms, are not a good term but, for Sofia Provera these "obstacles" become the fuel to go on; always with determination and with the right degree of humility because, you know that the best results require sacrifice and time to become tangible realities. So Sofia kept moving on, arriving today to celebrate her seventh year of activity no longer "alone" as at the beginning, but as a company, because the times of the ancient art of tailoring, understood as research, study and realization, cannot be exchanged with "immediately ready”.

Sofia, qual è oppure qual è stata la tua paura più grande? Ogni giorno arrivano difficoltà che non ho mai affrontato, non è facile prendere decisioni in un campo nuovo però, come si dice? se non ti lanci non puoi sapere dove atterri. Non bisogna farsi prendere dalla paura ma andare avanti con coraggio. Penso che la mia paura più grande sia stata quando ho deciso di aprire l'Atelier e assumere del personale. In quel momento sono stata po' incosciente ma coraggiosa, rifarei quella scelta.

Sofia, what is it or what was your biggest fear? Every day there are difficulties that I have never faced, it is not easy to make decisions in a new field, however, as they say? if you don't throw yourself you can't know where you land. We must not get caught up in fear but go ahead with courage. I think my biggest fear was when I decided to open the Atelier and hire staff. At that moment I was unconscious but courageous, I would make that choice again.

Le critiche possono aiutare a crescere professionalmente oppure sono troppo demotivanti e rischiano di bloccare i desideri? Ammetto che al primo impatto, le critiche, mi demotivano. Sai metto il cuore il tutto quello che faccio e, da essere umano,

Criticism, to your mind, can help you grow professionally or are they too demotivating and risk blocking desires? I admit that at a first impact, criticisms demotivates me. You know, I put my heart into everything I do and, as a human

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being, when I hear criticism made only to discourage, I feel bad. Fortunately, however, I have good reaction times so I first reflect on the comments and then try to find the solution. I realized that criticism can become constructive, in the end no one was "born educated". The worst criticism I received was "I think you're playing". I have the deep desire to carry on the love for this world inherited from my family. In replying to that comment I now say: it is not a game but a dream that I want to make come true.

quando sento critiche fatte solo per disincentivare ci rimango male. Fortunatamente però ho buoni tempi di reazione quindi prima rifletto sui commenti e dopo cerco di trovare la soluzione. Ho capito che le critiche possono diventare costruttive, alla fine nessuno "nasce imparato". La critica più brutta che ho ricevuto è stata "penso che tu stia giocando". Io ho il profondo desiderio di portare avanti l'amore per questo mondo ereditato dalla mia famiglia. Rispondendo a quel commento adesso dico: non è un gioco ma, un sogno che voglio far diventare realtà.

In this sector the competition is so harsh, have you ever thought "what am I doing"? So many times, maybe every day. If there was a "Bible" of “How to do” I would read it right away in the fashion world. But despite being a young entrepreneur, I was invited to two conferences, one at the Turin ESCP and, the other at the Milan Polytechnic to talk about my work experience; I gave the boys some advice that I wish I had when I started.

In questo settore la competizione è tanta, hai mai pensato "ma cosa sto facendo"? Tantissime volte, forse ogni giorno. Se ci fosse una "Bibbia" per fare impresa nel mondo della moda la leggerei subito. Però pur essendo una giovane imprenditrice, sono stata invitata a due conferenze una all'ESCP di Torino e l’altra al Politecnico di Milano per raccontare la mia esperienza lavorativa; ho dato ai ragazzi alcuni consigli che avrei voluto avere io.

What is your greatest aspiration? Make my company solid and keep my collaborators. They believe in the project. I think there are so many skills in our Italian DNA for this in a future I would like to develop a department dedicated to painting and one to hand embroidery. I am convinced that it is really worth it. I believe in our Country and its beauty, I will leave my Atelier in Italy but I hope

Qual è la tua massima aspirazione? Rendere solida la mia azienda e rendere soddisfatte le mie collaboratrici. Loro credono nel progetto. Io penso che ci siano tante capacità nel nostro DNA italiano per questo in un futuro vorrei sviluppare un reparto dedicato al dipinto e uno al ricamo a mano. Sono convinta che ne valga davvero la pena. Credo nel nostro paese e nella sua bellezza, lascerò il mio Atelier in Italia ma spero


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di riuscire ad aprire un punto vendita in ogni paese europeo.

to be able to open a store in every European country.

Hai iniziato, poco per volta, a realizzare vestiti già quando avevi quindici anni. Da quel giorno sono passati sette anni e adesso hai la tua azienda guardando il percorso fatto cosa cambieresti e cosa invece terresti? Diciamo che ho iniziato a quindici anni in modo amatoriale. Durante gli anni dell'università ho registrato il mio marchio e qualche mese dopo la laurea al Politecnico, in Design della Moda, ho aperto l'Atelier. Ammetto che dal lancio della mia prima collezione, avvenuto il 14 marzo 2019, ad ora sono cambiate tantissime cose; a settembre ho assunto nuove collaboratrici, sto intensificando la rete vendita, sto ampliando la distribuzione del prodotto e ti confesso che ho intenzione di ingrandire il mio Atelier. So di essere cambiata ma, sono sempre pronta ad imparare. Se poi mi chiedi qual è il peggiore errore che ho commesso ti dico fidarmi di chi non meritava.

You started, little by little, to make clothes already when you were fifteen. From that day seven years have passed and now you have your company looking at the route taken what you would change and what you would instead hold? Let's say I started as an amateur at fifteen. During my university years I registered my trademark and a few months after graduating from the Polytechnic, in Fashion Design, I opened the Atelier. I admit that since the launch of my first collection, which took place on March 14, 2019, so many things have changed so far; in September I hired new collaborators, I am intensifying the sales network, I am expanding the distribution of the product and I confess that I intend to enlarge my Atelier. I know I've changed, but I'm always ready to learn. If you ask me what is the worst mistake I made I tell you to trust those who did not deserve.

Sofia, ultima domanda, qual è l'augurio che ti fai? Faccio un piccolo preambolo. Realizzare un abito, per me, è un procedimento quasi metafisico dove i miei sentimenti si fondono con l’energia poetica del tessuto per questo motivo mi auguro di provare sempre quell’emozione vera che mi stringe il cuore e gola ogni volta che realizzo un abito. Mi auguro, in questo cammino, di essere felice e di rendere felici le persone che mi stanno intorno. n

Sofia, last question, what do you wish to yourself? I make a small preamble. Making a dress, for me, is an almost metaphysical process where my feelings blend with the poetic energy of the fabric which is why I always hope to experience that true emotion that grips my heart and my throat every time I make a dress. I hope, on this journey, to be happy and to make other people around me happy. n

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SIAMo

DONNE e have it in the DNA, as part of our forma mentis, the man needs to label everything, arrange the stereotypes pigeonholed, keeping them under control. It looks like psychological terrorism: if you don't recognize yourself in any group you will be judged as "a weird type" and so we are labelled, unwittingly, another time. This absurdity needs to stick labels on the backs of people closes our brains and makes us slaves of our own thought. In recent times we have witnessed the birth of the "curvy", beautiful soft women who try to overturn the model defined as "ideal" for many years by the fashion world, that is, the thin that touches anorexia. The trend phenomenon that stunned the fees charged by fashion, is turning now in the normal, so-called "curvy" represent the majority of women worldwide. If it is true that the term implies a woman of strong size, few know that this is not her meaning. I recognize that many women over 44 feel part of the curvy world and feel proud, precisely because they are recognized as new models to follow.

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e l’abbiamo nel Dna, fa parte della nostra forma mentis, l’uomo ha bisogno di etichettare tutto, disporre incasellati gli stereotipi tenendoli sotto controllo. Sembra terrorismo psicologico: se non ti riconosci in nessun gruppo sarai giudicato “un tipo strano” e così ri-etichettiamo, senza volerlo, un’altra volta. Questo assurdo bisogno di appiccicare cartellini sulle schiene delle persone ci chiude il cervello e ci rende schiavi del nostro stesso pensiero. Negli ultimi tempi abbiamo assistito alla nascita delle “curvy”, donne morbide bellissime che cercano di ribaltare il modello definito “ideale” per lunghi anni dal mondo fashion, cioè il magro che sfiora l’anoressia. Il fenomeno di tendenza che ha sbalordito i canoni imposti dalla moda, si sta trasformando ora in normalità, le cosiddette “curvy” rappresentano la maggior parte delle donne nel mondo. Se è vero che il termine sottintende una donna dalla taglia forte, pochi sanno che non è questo il suo significato. Riconosco che molte donne oltre la 44 si sentano parte del mondo curvy e si sentano orgogliose, proprio perché ricono-

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by Marianna Bonavolontà La Chic Bohemian

Siamo belle perché siamo italiane e non siamo il “made in Italy” conosciuto all’estero, ma il ben più altisonante “Fatte in Italia”.

sciute come nuovi modelli da seguire. E’ proprio questo il punto: ancora modelli, ancora etichette. Io sono italiana e posso dire che ho tutto del mio Paese, anche le rotondità, ma non mi sento di affibbiarmi un’etichetta, mi sento donna, mi sento tanto italiana quanto cittadina del mondo, ma non curvy. L’italianità femminile è un brand esportato nel mondo, la nostra bellezza non si limita alla carnagione olivastra, i capelli corvini e gli occhi neri come la pece, labbra carnose e seni prosperosi, noi italiane siamo gioia, spontaneità, accoglienza e soprattutto eleganza. Siamo riconosciute per lo stile, il gusto impeccabile e la capacità di essere perfette in ogni occasione. L’attenzione alla bellezza è il frutto di valori innati nella cultura italiana, il senso estetico, la creatività fanno parte di noi. A confermarlo è un’inchiesta che vede il 62% delle italiane dichiarare di amare prendersi cura di sé per piacere, non per dovere, contro il 46% della media europea. Andiamo ben oltre l’aspetto fisico ecco perché mi sta molto stretto il termine “curvy”, perché è l’ennesima etichetta e ce la siamo fatta piacere, perché ci dà un senso di appartenenza e addirittura tendiamo noi stesse ad auto-etichettarci con orgoglio, come se dire ‘’sono curvy’’ fosse una liberazione. Ma lo è realmente? O stiamo supportando sempre lo stesso sistema che tende a dividere e mercificare? Quasi sempre il termine curvy viene inteso come “donna in sovrappeso” ma, ad essere precise, per curvy s’intende una donna che si sente a proprio agio con le sue forme prorompenti, fiera di trasmettere sensualità al quadrato rispetto alle colleghe ‘’acciughe’’ anche se creiamo l’ennesimo distacco, tra noi e loro, donne contro donne, etichette su etichette.

And that’s the point: more stereotypes, more labels. I am Italian and I can see that I have everything in my country, even the roundness, but I don't feel like labeling myself, I feel like a woman, I feel as Italian as a citizen of the world , but not curvy. Feminine Italian-ness is a brand exported to the world, our beauty is not limited to olive complexion, black hair and pitch-black eyes, full lips and full breasts, we Italians are joy, spontaneity, warmth and above all elegance. We are recognized for style, impeccable taste and the ability to be perfect for every occasion. Attention to beauty is the fruit of innate values in Italian culture, the aesthetic sense and creativity are part of us. To confirm a survey that sees 62% of the Italian claim to love the king take care of themselves for pleasure, not for duty, compared to 46% of the European average. We go far beyond the physical aspect which is why the term " curvy " is very close to me , because it is the umpteenth label and we are pleased with it, because it gives us a sense of belonging and we even tend to drive ourselves - label ourselves with pride , as if to say "I'm curvy " was a liberation . But is it really? Or are we always supporting the same system that tends to divide and commodify? Almost always the term curvy is perceived as an "overweight issue" but, to be precise, curvy means a woman who feels at ease with her bursting forms, a way of conveying sensuality squared compared to her colleagues “anchovies” even if we create yet another detachment, between us and them , women against women, labels on labels.

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What if we cut down this limit? And if we women begin to be all accomplices, surprising men, stop judging each other, but above all, stop judging ourselves? Because we do not take inspiration from the Italians who made history, oversized or androgynous, the Italian woman did not feel she belonged to a category other than that of femininity and flaunted elegantly all that Mother Nature had given her. While I talk to you about this, I am reminded of the elegant Sophia Loren who eats spaghetti, the laughter of Monica Vitti or Monica Bellucci who treads the red carpet in total black, if I think of elegance I think of them and I want to inspire them. The women who made us queens in the world, undisputed goddesses of elegance and sensuality, natural, soft and cheerful. What do you say if we simply talk about Italian-ness? And ' the security in ourselves to make RCI fascinating, the ability to adapt to situations, our emotional intelligence, it is this that distinguishes us in the eyes of the rest of the world. We are our culture, the knowledge of our country's glorious past, art, work , food and architecture. When you say an Italian woman, you express beauty, style, creativity, joy, wonder, only that you do n it by saying a single word: Italian-ness.

E se abbattessimo questo limite? E se noi donne cominciassimo ad essere tutte complici, sorprendendo gli uomini, smettendola di giudicarci a vicenda, ma soprattutto smettendo di giudicare noi stesse? Perché non prendiamo spunto dalle italiane che hanno fatto la storia, maggiorata o androgina, la donna italiana non sentiva di appartenere ad una categoria se non a quella della femminilità e sfoggiava con eleganza tutto ciò che madre natura le aveva donato. Mentre vi parlo di questo mi viene in mente l’elegante Sophia Loren che mangia gli spaghetti, la risata di Monica Vitti o Monica Bellucci che calca il red carpet in total black, se penso all’eleganza penso a loro e a loro voglio ispirarmi. Le donne che ci hanno rese regine nel mondo, indiscusse dee di eleganza e sensualità, naturali, morbide e allegre. Cosa ne dici se parliamo semplicemente di italianità? E’ la sicurezza in noi stesse a renderci affascinanti, l’abilità di adattarci alle situazioni, la nostra intelligenza emotiva, è tutto questo che ci contraddistingue agli occhi del resto del mondo. Noi siamo la nostra cultura, il sapere dei passati gloriosi del nostro Paese, arte, opera, cibo e architettura. Quando dici donna italiana esprimi bellezza, stile, creatività, allegria, meraviglia, solo n che lo fai pronunciando un’unica parola: italianità.


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HARRINGToN

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by EMPkT PR


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Gregory Harrington Reimmaginare pop e jazz con l’amore

ato a Dublino e residente a New York City, Gregory Harrington eleva il livello dei violinisti del 21 ° secolo. Con la sua vasta gamma musicale, ha la capacità unica di tradurre jazz popolare, rock e musica pop nei virtuosismi del suo violino, giustapponendo Bach e Bob Dylan, Beethoven e Leonard Cohen, Ravel e Radiohead. Il sapore interculturale e di vasto respiro di Harrington lo ha portato ad esibirsi per presidenti e vicepresidenti, celebrità, capi di stato, Nazioni Unite e milioni di fan della musica pop e jazz in tutto il mondo. Adesso possiamo celebrare il suo tanto atteso quarto album, Without You, composto da 11 tracce emozionalmente cariche di canzoni d'amore pop e jazz reinventate. Prodotto ed eseguito da Harrington, Without You è dedicato al defunto padre dell'artista. In Without You, Harrington, dona nuova vita al classico pop e agli standard del jazz scritto dagli U2 ("With or Without You"), George Gershwin ("Summertime") Leonard Cohen ("Hallelujah"), Joseph Kosma ("Autumn Leaves") , Rodgers e Hart ("It Never Entered My Mind"), e molti altri. L'album include anche "Life and Death" di Michael Giacchino della popolare serie della ABC, Lost, il commovente "Caruso" di Lucio Dalla reso famoso da Andrea Bocelli nel 1997 e il sempre familiare e inquietante "Oblivion" del sudamericano Astor Piazzolla. A completare l'album sono le nuove interpretazioni di Harrin-

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orn in Dublin and based in New York City, Gregory Harrington raises the bar for violinists in the 21st century. With his broad musical range, he has the unique ability to translate popular jazz, rock and pop music to violin virtuosity, juxtaposing Bach and Bob Dylan, Beethoven and Leonard Cohen, Ravel and Radiohead. Harrington’s cross-cultural and wide-reaching appeal has brought him to perform for Presidents and Vice Presidents, celebrities, heads of state, the United Nations and millions of pop and jazz music fans around the globe. We can now enjoy his highly anticipated fourth album, Without You, comprised of 11 emotionally charged tracks of reimagined pop and jazz love songs. Arranged and performed by Harrington, Without You is dedicated to the artist’s late. On Without You, Harrington, breathes new life into classic pop and jazz standards penned by U2 (“With or Without You”), George Gershwin (“Summertime”) Leonard Cohen (“Hallelujah"), Joseph Kosma (“Autumn Leaves"), Rodgers and Hart ("It Never Entered My Mind"), and many others. The album also includes Michael Giacchino’s “Life and Death” from the popular ABC series, Lost, Lucio Dalla’s moving “Caruso” made famous by Andrea Bocelli in 1997 and the ever familiar and haunting South American “Oblivion” by Astor Piazzolla. Rounding out the album are Harrington’s fresh interpretations of

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some of the world's greatest love songs, including Norah Jones’ classic “The Nearness of You”, Michel Colombier’s “Emmanuel” and Victor Young’s “When I Fall in Love” (made popular by Nat King Cole). On this recording, Harrington teamed up with New York based musicians Simon Mulligan on piano, Matt Scarano on drums, Leon Boykins on bass, Eleanor Norton on cello and Ric Molina on guitar. Newsweek raves that Harrington's "haunting performance of the theme from ‘Schindler’s List’ rivals Perlman’s justly famous recording.” The Irish Times calls Harrington “impressive” with a “natural artistry and an ability to dazzle.” The Strad Magazine describes Harrington’s performances as having “a profound sense of melancholy touching every phrase.... reveling in its rich sonorities and capturing its underlying tensions with great aplomb.” Gregory Harrington’s new album can be found on all major n music and video streaming platforms and stores.

gton di alcune delle più grandi canzoni d'amore del mondo, tra cui il classico di Norah Jones "The Nearness of You", "Emmanuel" di Michel Colombier e "When I Fall in Love" di Victor Young (reso popolare da Nat King Cole). In questa registrazione, Harrington ha collaborato con i musicisti di New York Simon Mulligan al piano, Matt Scarano alla batteria, Leon Boykins al basso, Eleanor Norton al violoncello e Ric Molina alla chitarra. Newsweek Magazine è entusiasta del fatto che "l'esibizione ossessiva del tema di "Schindler's List" rivaleggia con la giustamente famosa registrazione di Perlman". L'Irish Times definisce Harrington "impressionante" con un "talento naturale e un'abilità da stupire". Lo Strad Magazine descrive le esibizioni di Harrington come "Un profondo senso di malinconia che tocca ogni frase .... godendosi le sue ricche sonorità e catturando le sue tensioni sottostanti con grande aplomb." Il nuovo album di Gregory Harrington è disponibile su tutte le principali piattaforme e negozi di musica e streaming video. n


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THE NEW by Joseph Ralph Fraia

ello Caterina Han, we met you last year and you mentioned you were working on the release of your first book. At what stage is that project? Over the last year or two, we’ve heard and seen a stream of stories been told and live events been streamed by women on equality, inclusion and justice in American society. I don’t know why, but I have this incredible quest inside me and pulling me into this space to find out more. Out of all the events I’ve been to, there’s one common theme which caught my attention, looking at the speakers on stage and audience at large, I couldn’t help but wonder “where’s all the Asian women?”. I suddenly realize my unconscious decision made 10 years ago to move to a new country myself, completely new surroundings despite all odds really make sense to me now. So, the idea of to write a book really came from my experience and observation of current events on women empowerment as a modern Chinese/Asian woman.

iao Caterina Han, ti abbiamo incontrato l'anno scorso e ci avevi detto che stavi lavorando alla pubblicazione del tuo primo libro. A che punto è quel progetto? Negli ultimi due anni abbiamo ascoltato e visto un flusso di storie raccontate e eventi live trasmessi da donne sull'uguaglianza, l'inclusione e la giustizia nella società americana. Non so perché, ma ho questo incredibile impulso dentro di me e mi trascina in questa direzione per saperne di più. Tra tutti gli eventi a cui sono stata, c'è un tema comune che ha attirato la mia attenzione, guardando gli oratori sul palco e il pubblico in generale, non ho potuto fare a meno di chiedermi "dove sono tutte le donne asiatiche?". Improvvisamente mi rendo conto della mia decisione di 10 anni fa di trasferirmi in un nuovo paese, un ambiente completamente nuovo nonostante tutte le avversità abbiano davvero senso per me adesso. Quindi, l'idea di scrivere un libro è nata davvero dalla mia esperienza e dall'osservazione degli eventi attuali .

On the news we see more and more frequently the importance of the Chinese market and of Chinese buyers especially with reference to luxury products. What are your thoughts about this very important topic? It’s a well-known fact in the luxury industry that Chinese buyers make up one third of the world’s luxury goods purchases, are undoubtedly important clientele. Yet we’ve seen unfavorable and even unforgiveable marketing campaigns toward Chinese buyers by a number of Western luxury brands on several occasions within the last 12-month period, from

Sulle news vediamo sempre più spesso l'importanza del mercato cinese e degli acquirenti cinesi, in particolare per quanto riguarda i prodotti di lusso. Cosa ne pensi di questo argomento molto importante? È un fatto ben noto nel settore del lusso che gli acquirenti cinesi rappresentino un terzo degli acquisti mondiali di beni di lusso, sono senza dubbio importanti clienti. Eppure abbiamo visto campagne di marketing sfavorevoli e persino imperdonabili verso gli acquirenti cinesi da parte di una serie di marchi di lusso occidentali in diverse occasioni negli ultimi 12 mesi, dalla disa-

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strosa campagna di marketing sui social media “tribute to China” di Dolce & Gabbana alla fine del 2018, alla recente polemica sulle magliette di quasi una dozzina di marchi di lusso, che sono stati scoperti in un modo o nell'altro, magliette stampate che elencano Hong Kong e Macao come paesi separati, che hanno estremamente offeso i consumatori cinesi in modo imperdonabile, soprattutto durante l'attuale situazione di protesta a Hong Kong e la sensibilità del tempo. Sto lavorando con alcuni marchi come loro ambasciatrice, e spero di collaborare con marchi più influenti sull'empowerment delle donne asiatiche, poiché credo profondamente che il percorso verso l'uguaglianza e l'emancipazione delle donne asiatiche sia profondamente importante. Per me che ho appena intrapreso questo viaggio, sento che il mio lavoro è appena iniziato.

Dolce & Gabbana’s “tribute to China” disastrous social media marketing campaign late 2018 to the recent t-shirt controversy by almost a dozen luxury brands (to name only three here, Versace, Givenchy, Coach) which were found out one way or another, printed t-shirts listing Hong Kong and Macau as separate countries, which made Chinese consumers felt extremely offended and unforgiveable, especially during the current protest situation in Hong Kong and time sensibility. I’m working with a few brands as their brand ambassador and I’m hoping to collaborate with more influential brands on Asian Women Empowerment, as I deeply believe the path to equality and empowerment for Asian women is profoundly important. For me to embark on this journey, I felt my work just get started.

Il prossimo anno 2020 sarà l'Anno della cultura e del turismo Italia-Cina, e recentemente questi due paesi si sono uniti nei loro rapporti e scambi. Come interpreti questo processo e cosa prevedi per il futuro di questi due Paesi insieme? Sì, il prossimo anno 2020 sarà l'Anno della cultura e del turismo Italia-Cina. È una grande notizia per entrambi i Paesi e le sue persone in termini di turismo, scambi culturali e interazioni commerciali e commerciali. Ho visto un recente articolo che menziona che l'Italia ha visto un aumento del 200 percento di turisti cinesi nel 2018. Dal punto di vista delle persone e delle imprese cinesi, sarà un momento importantissimo. Non è un segreto che italiani e cinesi condividano molte caratteristiche e mettano enfasi su cibo, famiglia, cultura e relazioni. Quindi, penso che i legami rafforzati tra Italia e Cina siano davvero una buona cosa per entrambi i Paesi, i loro affari e le persone a livello individuale. La rivista Livein, e tu come redattore capo, siete stati i primi media ad intervistarmi l'anno scorso, e ora sono grata per il mio libro di debutto sull'empowerment delle donne asiatiche. Non vedo l'ora di collaborare con più marchi e media italiani su questo importante argomento per approfondire la comprensione e lo scambio tra I due Paesi. Come esperti di marketing, è tempo di raccontare la storia, dal punto di vista di una donna asiatica, anche lei è fonte di ispirazione e guida il movimento sull'uguaglianza e l'emancipazione. n È tempo per una nuova Mulan di emergere alla ribalta.

Next year 2020 is going to be the Italy-China Year of Culture and Tourism, and recently these two countries have tied in their relationship and exchange. How do you interpret this process and what do you foresee for the future of these two countries together? Yes, next year 2020 will be the Italy-China Year of Culture and Tourism. It’s a great news for both countries and its’ people in terms of tourism, cultural exchange and business and trade interactions. I saw a recent article which mentions that Italy saw a 200 percent year-on-year increase of Chinese tourists in 2018. From Chinese individuals and business perspective, it’s going to be an unstoppable momentum. It’s not a secret that Italian and Chinese share many characteristics and pay emphasize on food, family, culture, and relationships. So, I think the strengthen ties between Italy and China are a good thing indeed for both countries, their business and people on individual level. Livein Magazine, and you as the Chief Editor, were the first media hub to interview me last year, and now about my debut book about Asian women empowerment, I am very grateful. I look forward to collaborating with more Italian brands and media outlets on this important subject to deepen the two countries’ understanding and exchange. As marketers, It’s time for a new Mulan to rise and fight for n her own destiny.

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FASHIoN IN THE

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CITY I N

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n the last weekend of fashion week in Milan the best fashion events took place, and Livein was at the "Fashion in the City" held in the splendid location of Palazzo Barozzi. Paolo Distaso, owner of the agency B & 20 Events, an event management company, wanted six designers on the catwalk, some of them already known to the general public as Danilo Forestieri and Antonio Tarantino, the studded skins of Oshun, others as the emerging fiippino brand MM Milan and the Bulgarian Neli Anastanova, ending with Mitch Desunia London. In this edition, with great success, two diamonds of the "Benegas Management" were synonymous with style and beauty: Maylin Aguirre and Sara Croce known to have been Mother Nature in the popular show "Ciao Darwin". Also present was Maria Elena Monego, founder of Social District with which B & 20 Events has been collaborating for some time. The manager Alessia Schepis, official Pr of the B & 20 Events, is a recognized name in the luxury world, who has taken great care of the international guests and buyers who presided over the event. Fashion becomes the bearer of culture in the extended vision of Paolo Distaso, if artists become spokesmen of inter culture, they are not less than influencers and fashion bloggers for identification and imitation, a digitized communication phenomenon that has pushed "Fashion in the city" outside Palazzo Barozzi in less than a second. The very hostess, the fashion manager Patrizia Gaeta, Paolo's historical collaborator, made the organization of information flows impeccable so that the best fashion bloggers, influencers, magazines and TVs could be present at the event. The emotional contagion of the event was felt, an impulse that certainly arises from the fashion phenomenon, but made possible by the scrupulousness of the organization. B & 20 Events deals with shooting for international brands, art and food vernissages (offering a service of hostesses and models) in which the emotional impact comes into play, expressive functions that arouse seductive abilities, passionate forces n and identity. www.b-20.it

by Stefania Zilio

ell’ultimo week end della settimana della moda a Milano si sono concentrati i migliori eventi fashion, noi di Livein eravamo al “Fashion in the City” tenutosi nella splendida location di Palazzo Barozzi. Paolo Distaso, patron dell’agenzia B&20 Events organizzatrice dell’evento, ha voluto in passerella sei stilisti, alcuni di loro già noti al grande pubblico come Danilo Forestieri e Antonio Tarantino, le pelli borchiate di Oshun, altri come l’emergente brand fiippino MM Milano e la bulgara Neli Anastanova, per finire con Mitch Desunia London. In questa edizione, con grande successo, hanno sfilato due diamanti della “Benegas Management” sinonimo di stile e bellezza: Maylin Aguirre e Sara Croce conosciuta per essere stata Madre Natura nella trasmissione “Ciao Darwin” di canale 5. Presente anche Maria Elena Monego fondatrice di Social District con la quale B&20 Events collabora da tempo. Nome riconosciuto nel panorama del mondo luxury è sicuramente la manager Alessia Schepis, ufficial Pr della B&20 Events, la quale ha curato con grande attenzione gli ospiti e i buyers internazionali che hanno presieduto l'evento. La moda si fa portatrice di cultura nella visione allargata di Paolo Distaso, se gli artisti si fanno portavoce di interculturalità non sono da meno gli influencer e i fashion blogger per identificazione e imitazione, un fenomeno di comunicazione digitalizzato che ha spinto “Fashion in the city” al di fuori di Palazzo Barozzi in meno di un secondo. La vera padrona di casa, la fashion manager Patrizia Gaeta, collaboratrice storica di Paolo, ha reso impeccabile l’organizzazione dei flussi di informazione tanto che all’evento erano presenti i migliori fashion blogger, influencer, magazine e tv. Il contagio emotivo dell’evento si è fatto sentire, impulso che nasce sicuramente dal fenomeno moda, ma reso possibile dalla scrupolosità dell'organizzazione. B&20 Events si occupa di shooting per brands internazionali, vernissage d’arte e food in cui entra in gioco l’impatto emotivo, funzioni espressive che suscitano capacità seduttive, forze passionali e identità. www.b-20.it n


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Artroom

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by Stefano De Angelis Harry De Zitter, The Himba Collection, 1997

LA FoToGRAFIA D’AUToRE RIPARTE DA

VOGHERA


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Giancarlo Carnieli, TRANSITI

Un festival fotografico dedicato alle motivazioni che spingono le persone a muoversi da un luogo a un altro, qualunque esse siano. Voghera Fotografia. n festival fotografico dedicato alle motivazioni che spingono le persone a muoversi da un luogo a un altro, qualunque esse siano. Voghera Fotografia, incontro nazionale dedicato alla fotografia d’autore giunto alla sua seconda edizione, esplora una delle principali caratteristiche dell’uomo, la necessità di spostarsi, di compiere delle “migrazioni” nel corso della propria vita. La rassegna fotografica 2019, dal titolo “Tra luoghi e persone – Transiti”, si svolgerà dal 14 settembre al 6 ottobre nelle sale del piano nobile del Castello Visconteo di Voghera, ma nella sua accezione di “festival diffuso” si diramerà nell’intera città arrivando sino a Pavia con un programma fittissimo di iniziative. Diretta da Arnaldo Calanca con il comitato scientifico composto da Renzo Basora, Luca Cortese, Gianni Maffi e Pio Tarantini, organizzata e promossa da Spazio 53 – Visual Imaging in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, La Provincia Pavese e photoSHOWall, patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Fondazione Cariplo, ASM, FIAF e UNICEF, Voghera Fotografia 2019 significa più di 250 fotografie esposte, 6 progetti fotografici con le opere di oltre 25 fotografi italiani e stranieri, una finestra sul Jazz con 5 progetti fotografici curati da Roberto Mutti di Roberto Cifarelli, Alessandra Fuccillo e Pino Ninfa sui luoghi e i personaggi del panorama jazzistico italiano e internazionale, oltre a corsi e workshop, talk e visite guidate, performance e videoproiezioni.

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photographic festival dedicated to the reasons , whatever they may be, that push people into moving from a place to another. Voghera Fotografia, the international meeting dedicated to author's photography gets to its second edition, exploring one of the main common currency of the human being, the necessity to travel, performing migrations in our lifetime. The 2019 photography exhibition, " Tra luoghi e persone Transiti " / Between people and places - Transits " is taking place from 14 September to 6 October in the Castello Visconteo rooms of Voghera, with a very rich programme of initiatives. Directed by Arnaldo Calanca, with Renzo Basora, Luca Cortese, Gianni Maffi and Pio Tarantini, organised and promoted by Spazio 53 - Visual Imaging, in collaboration with the Department of Culture of Voghera, the Provincia Pavese and photoSHOWall, sponsored by Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Fondazione Cariplo, ASM, FIAF and Unicef, Voghera Photography 2019 is going to be held with the exposition of more than 250 photos, six photographic projects with more than 25 Italian and International works , an open window on Jazz with five photographic projects curated by Roberto Mutti, Roberto Citarelli, Alessandra Fuccillo and Pino Ninta, about places and characters of the Italian and International Jazz panorama, together with lectures, wor-

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Bepe Bolchi, Cittàsenza Tempo, New York Empire


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Pasquale Amendolagine, Cacciatori d’ombra, Appia Work in progress Le mostre principali della rassegna, ognuna delle quali contraddistinta da una spettacolare opera fotografica scomposta della serie "i Giganti" di photoSHOWall, vanno dalle fotografie in bianco e nero di Harry De Zitter dell’ultima popolazione seminomade della Namibia del nord che vive principalmente di pastorizia (The Himba Collection), alle riprese dall’elicottero di Olivo Barbieri della costa Adriatica romagnola che in certe ore della giornata si trasformano in una specie di set teatrale e cinematografico (Adriatic Sea (staged) Dancing People 2015); Dai racconti di Sara Munari sulla progressiva scomparsa della cultura pastorizia in Mongolia (Vanishing Shepherds), ai paesaggi urbani di Beppe Bolchi affrontati con la fotocamera a foro stenopeico (Città senza Tempo); Dalla riflessione dei fotografi dell’Associazione culturale Cacciatori d'Ombra sullo stato di abbandono della prima strada realizzata in Italia al tempo dell’antica Roma (Appia, Work in progress), ai “movimenti” contemporanei dell’uomo secondo dieci differenti autori (Transiti). Voghera Fotografia è anche l’occasione per offrire al pubblico la prima “Camera Obscura” stabile in Italia, realizzata nella Torre nord-ovest del Castello Visconteo di Voghera da Beppe Bolchi e Spazio 53. Un sogno che diventa realtà, un’eccellenza di rara bellezza, e allo stesso tempo un imprescindibile appuntamento da non mancare, a partire dai più piccoli, per i quali entrare in una sorta di “Wunderkammer” sarà un’esperienza magica, come nelle fiabe. Per gli adulti e gli appassionati di fotografia, invece, l’antesignana della macchina fotografica rappresenta un’oc-

kshops, talks and guided visits, performances and video projections . The main festival exhibitions, each of which marked by a spectacular photographic dislocated work from " the Giants" show, by photoSHOWall, go from white and black pictures by Harry de Zitter, concerning the last semi-nomadic tribe of North Namibia living from droving ( The Himba collection) - to the helicopter footage by Olivo Barbieri of the Adriatic Coast of Romagna, wich turns into a kind of theatre and cinema sets at certain times of the day ( Adriatic Sea (Staged) Dancing People 2015 )from Sara Munari stories about the gradual deseappearance of sheep farming culture in Mongolia ( Vanishing Shepherds) to the urban landscapes of Beppe Bolchi realised with a pinhole camera ( Città Senza Tempo ); from the riflection on the state of neglect of the first street made in Italy by the time of the Ancient Rome , realised by the photographers of the Associazione culturale Cacciatori d'ombra ( Appia, works in Progress) to the contemporary "moovings" of people by ten different authors ( Transiti). Voghera Photography is also the opportunity to offer to the public the first permanent dark room in Italy , realised by Beppe Bolchi and Spazio 53 in the North West tower of Castello Visconteo in Voghera : a dream that becomes real, an appointment not to miss, even for children, who will have the chance to get into a sort of a " WunderKrammer" living

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a magic fairy tales experience . For adults and camera fans, the precursor of camera represents another way to recognize the importance of light rays studies and theories of light. The " Camera Obscura" uses the pin-hole principle, revised and descripted in the Codice Atlantico by Leonardo da Vinci and used by Isaac Newton, Canaletto and other artists and academics of perspective researches. In the North-west tower of Castello Visconteo, a clear upside-down image of the Cupola of the Cathedral, of the gardens and and of the palaces situated in front of the Castello Visconteo, will be projected on the opposite wall of the pinhole. A new way to see and get to know the reality with an ancient technique, a magic vision that will give the opportunity to know the history of Photography and that will allow everybody to meet inside the human eye or in a primal camera. n For more information www.vogherafotografia.it

casione in più per riconoscere l’importanza degli studi sui raggi luminosi e sulle teorie sulla luce. La “Camera Obscura” si avvale del principio del foro stenopeico (pin-hole) perfezionato e descritto nel Codice Atlantico da Leonardo da Vinci e utilizzata da Isaac Newton, Canaletto e da altri artisti e studiosi per le ricerche sulla prospettiva. Nella stanza della torre nord-ovest del Castello Visconteo si potrà vedere proiettata, sulla parete opposta al foro stenopeico, l’immagine nitida, seppur capovolta e invertita di lato, della cupola del Duomo di Voghera e dei giardini e dei palazzi antistanti al Castello Visconteo. Un nuovo modo di vedere e di conoscere la realtà con una tecnica antica, una visione magica che farà conoscere la storia della fotografia e permetterà a tutti di trovarsi all’interno dell’occhio umano o di una primordiale macchina fotografica. Per maggiori informazioni consultare il sito www.vogherafoton grafia.it


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UN PALAZZo SUL CANAL

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La ricerca ultima di Marco Nereo Rotelli si ri/volge a luoghi abitativi: grandi hotel e case private diventano così dimore per l’arte. arco Nereo Rotelli, artista veneziano, oltre ad essere stato invitato in otto edizioni della Biennale di Venezia, è artista capace di superare i confini di un’arte solo per gli addetti ai lavori e di coinvolgere il grande pubblico con opere capaci di creare stupore e riflessione. Fanno fede i grandi progetti realizzati per il Field Museum di Chicago o per il Petit Palais di Parigi o per il grande parco di Yangzhou. Rotelli torna a Venezia in occasione della Biennale con una installazione a Ca’ Sagredo, splendido palazzo veneziano risalente al XIII secolo, che prende il nome dall’ultima nobile famiglia veneziana che l’ha posseduto e amato. La facciata sul Canal Grande è la testimonianza dell’origine bizantina dell’edificio, che è stato mutato più volte nei successivi secoli. Ca’ Sagredo è ora un hotel di lusso diretto da Lorenza Lain che con lungimiranza ha investito sull’arte per un messaggio sulla bellezza, ed ha invitato Marco Nereo Rotelli a realizzare un nuovo progetto. L’artista ha creato un’installazione dedicata al vetro, quasi a dire, alla luce solidificata. Tutta l’opera è stata realizzata da Massimiliano Schiavon e dal suo eccezionale team nella fornace di Murano. Rotelli ha con loro recuperato briccole alla deriva nella laguna veneziana e coinvolto grandi poeti a collaborare, sono stati ospiti i poeti Adonis dalla Siria, Yang Lian dalla Cina e Víctor Rodríguez Núñez da Cuba e lo scrittore Mark Axelrod dagli Stati Uniti, per lavorare il vetro di Murano alla ricerca di forme nuove capaci di rigenerare il pensiero della bellezza. Nasce con questo intento “Poetry: a Glass Garden” in campo Santa Sofia dove le briccole sono trasformate in alberi di vetro con tronchi intarsiati con le parole donate dai poeti, un giardino di poesia dove la parola diventa arte, la poesia vetro, la voce musica: un inno alla bellezza. Fa da contrappunto sulla facciata del Palazzo sul Canal Grande la parola Poetry in vetro di Murano, realizzata da Thomas Signoretto e gli studenti dell’Accademia di Venezia.

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arco Nereo Rotelli, a Venetian artist, in addition to being invited to eight editions of the Venice Biennale, is an artist capable of overcoming the confines of an art only for the experts and involving the general public with works capable of creating amazement and reflection. The great projects realized for the Chicago Field Museum or for the Petit Palais in Paris or for the large park in Yangzhou are proves to that. Rotelli returns to Venice for the Biennale with an installation at Ca ’Sagredo, a splendid Venetian palace dating back to the 13th century, which takes its name from the last noble Venetian family who owned and loved it. The facade on the Grand Canal bears witness to the Byzantine origin of the building, which has been changed several times over the following centuries. Ca ’Sagredo is now a luxury hotel directed by Lorenza Lain who with foresight invested in art for a message about beauty, and invited Marco Nereo Rotelli to create a new project. The artist has created an installation dedicated to glass, that we can only describe as solidified light. The whole work was carried out by Massimiliano Schiavon and his exceptional team in the Murano furnace. Rotelli has recovered briccole adrift in the Venetian lagoon with them, and involved great poets to collaborate, the poets Adonis from Syria, Yang Lian from China and Víctor Rodríguez Núñez from Cuba and writer Mark Axelrod from the United States were guests of Murano in search of new forms capable of regenerating the thought of beauty. With this intent, “Poetry: a Glass Garden” was born in Campo Santa Sofia where the briccole are transformed into glass trees with trunks inlaid with words given by poets, a garden of poetry where the word becomes art, glass poetry, the voice of music: a hymn to beauty. The word Poetry in Murano glass, created by Thomas Signoretto and the students of the Academy of Venice, acts as a counterpoint to the façade of the Palazzo on the Grand Canal.

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Un palazzo su Piazza Repubblica Principe di Savoia, Milano A Milano il Principe di Savoia apre le porte all’arte con una mostra di Marco Nereo Rotelli che già illuminò, con una installazione permanente, la facciata dell’edificio . Si è accolti nel più bell’hotel di Milano da due parte intarsiate di vetro: una realizzata con Massimiliano Schiavon, l’altra con Thomas Signoretto. Son due opere che hanno una valenza simbolica e sembrano invitare l’ospite a entrare in una dimensione ulteriore dove tutto è bellezza. Nella hall sono poi visibili una serie di quadri realizzati in foglia d’oro su acciaio. La parola, sempre al centro della ricerca artistica di Rotelli, si fonde qui nello spazio e sembra dettare il ritmo di un racconto dove il presente diventa storia e si fa patrimonio: dieci opere che rendono visibile un’idea di Milano città dell’accoglienza, città della cultura proiettata verso il futuro.

A palace on Piazza Repubblica Principe di Savoia, Milan In Milan, the Principe di Savoia opens its doors to art with an exhibition by Marco Nereo Rotelli that already illuminated, with a permanent installation, the facade of the building. You are welcomed in the most beautiful hotel in Milan by two sides inlaid with glass: one created with Massimiliano Schiavon, the other with Thomas Signoretto. They are two works that have a symbolic value and seem to invite the guest to enter a further dimension where everything is beauty. In the hall there are also a series of paintings made of gold leaf on steel. The word, always at the center of Rotelli's artistic research, merges here in space and seems to dictate the rhythm of a story where the present becomes history and becomes heritage: ten works that make visible an idea of Milan as a city of hospitality, city of culture projected into the future.

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The house on the harbor Private home in Cervia The poetry for Rotelli unites the distants and is a dimension of life. This is demonstrated by the work carried out in the attic of Cervia where the artist re-creates, in the folds of everyday life, the same feeling that animates large installations, a "true feeling" of art as life, like a poem to live in. The installation is a valid example of how a work can hold the eye and at the same time make living a space with new eyes and a fresh mind. In this case the artist designed the work in harmony with Nanni and Lucia, the owners of the house, who love the poetry of Baudelaire. Rotelli, inspired by “L'homme et la mer”, amplifies the entrance space of the house with a large steel placed in the entrance corridor, where a verse is painted which is the foundation of the work: «la mer est tou miroir ». It is on the idea of the double that the artist has built his work, placing the words in the places that belong to them and playing on the space / word relationship. In the entrance door of the bedroom we find the word "ame" (soul): and is not the room the place of the soul? As is the word "mer" (sea) painted on the access door to an attic terrace facing the sea. It is from this terrace that the artist greets us with an ironic selfie, also a sign of a double, of a narcissistic irony that is n not reflected in water but in the flow of poetry.

La casa sul porto Abitazione privata a Cervia La poesia per Rotelli unisce i distanti ed è una dimensione della vita. Lo dimostra il lavoro realizzato in attico di Cervia dove l’artista ri/crea nelle pieghe del quotidiano lo stesso sentimento che anima le grandi installazioni, un “vero sentire” l’arte come vita, come una poesia da abitare. L’installazione è un valido esempio di come un’opera può trattenere lo sguardo e far vivere con occhi nuovi e mente fresca lo spazio abitativo. In questo caso l’artista ha ideato l’opera in sintonia con Nanni e Lucia, i proprietari della casa, che amano la poesia di Baudelaire. Rotelli, ispirandosi a “L’homme et la mer”, amplifica lo spazio d’ingresso dell’abitazione con un grande acciaio posto nel corridoio d’ingresso, ove è dipinto un verso che è il fondamento dell’opera: «la mer est tou miroir». È sull’idea del doppio che l’artista ha costruito la sua opera, collocando le parole nei luoghi che le spettano e giocando sul rapporto spazio/parola. Nella porta d’ingresso della camera da letto troviamo la parola «ame»: e non è forse luogo dell’anima la camera? Così come lo è la parola «mer» dipinta sulla porta di accesso a una terrazza dell’attico verso il mare. È da questo terrazzo che l’artista ci saluta con un ironico selfie segno anche questo di un doppio, di una narcistica ironia che non si specchia nell’acqua ma nel fluire n della poesia.


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Artroom

VISIoNARY 104

BRIDGE by Joseph Ralph Fraia


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Il nome scelto dalle artiste per identificare questa nuova forma di opera d'arte si riferisce alla lingua parlata nei tempi antichi nei porti e nei bacini del Mar Mediterraneo

abìr - "VISIONARY BRIDGE" è una serie rivoluzionaria di opere d'arte uniche e sofisticate di Luigia d'Alfonso e Ada Perla, Sabìr che ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti a New York City lo scorso 13 settembre. Il Sabìr è un insieme unitario composto da diverse tele chiamate "canovacci". Il nome scelto dalle artiste per identificare questa nuova forma di opera d'arte si riferisce alla lingua parlata nei tempi antichi nei porti e nei bacini del Mar Mediterraneo. Il meticoloso e delicato lavoro di giustapposizione e rilegatura svolto con la garza per integrare lo spazio lasciato dalle "parole mancanti", intreccia i frammenti e rende una narrazione completa. I pigmenti organici realizzati con idratazione di antiche ricette vengono utilizzati per creare fantasie e forme astratte immaginarie su tessuti preziosi che portano lo spettatore in un viaggio visivo e un viaggio emotivo che cattura l'immaginazione in nuovi modi sorprendenti. Trame pittoriche che modellano il pensiero e il silenzio, arazzi impalpabili ma visivamente potenti, nati dall'alchimia del colore e dell'amicizia che unisce la loro unione artistica. Secret Essence of Italy, l'innovativo progetto culturale ideato e guidato da Liria Ingallina, mirava a presentare negli Stati Uniti la migliore selezione dei più talentuosi e promettenti artisti contemporanei italiani, segna il suo debutto con una mostra visivamente sbalorditiva nel cuore di TriBeCa, New York City. Dopo una lunga e prestigiosa carriera di successo ai massimi livelli in PR e Comunicazione, Liria Ingallina ha trovato una nuova missione e impegno in cui esprimere le sue capacità ed esperienza, al servizio della cultura e dell'arte, a sostegno di talentuosi artisti indipendenti, al fine di presentare in America la nuova ondata di arte contemporanea dall'Italia. Il panel talk del primo giorno e la mostra sono stati un grande successo, un segnale incoraggiante per future inin ziative simili.

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abìr - ‘VISIONARY BRIDGE’ is a breakthrough series of unique and sophisticated artworks by Luigia d'Alfonso e Ada Perla, that made its US debut in New York City last September 13. A Sabìr is a unitary whole composed of several canvases called 'canovacci'. The name chosen by the artists to identify this new form of artwork refers to the language spoken in ancient times in harbors and docks around the Mediterranean Sea. The meticulous and delicate work of juxtaposition and binding carried out with this gauze to integrate the space left by the ‘missing words’ weaves the fragments together and renders a complete narration. Organic pigments made with moistures from ancient recipes are used to create imaginary abstract patterns and shapes on precious fabric that take the viewer on a visual trip and an emotional journey that catch the imagination in new surprising ways. Pictorial textures that shape thought and silence, impalpable and yet visually powerful tapestries, born from the alchemy of color and friendship that unites their artistic partnership. Secret Essence of Italy, the innovative cultural project conceived and led by Liria Ingallina, aimed to present in the US the best selection of the most talented and promising Italian Contemporary Artists, marks its debut with a visually stunning exhibition in the core of TriBeCa, New York City. After a long-lasting prestigious and successful career at the top level in PR and Communication, Liria Ingallina has found a new mission and endeavor in which express her skills and experience, at service of culture and art, in support of talented independent artists, in order to present in America the New Wave of Contemporary Art from Italy. The panel talk of the first day and the exhibition were a great successç an encouraging sign for future similar initiatives. n

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Artroom

LUoGHI,TEMPI,

STORIE 106

by Architetto Cristina Benedettini partner orange Table www.operainteriors.it edit by Giovanna Repossi photo by Alberto Jona Falco


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photo by Sergio Caminata iaggiare apre il cuore e la mente, svela altre versioni del mondo. Mi piace credere che sia anche una risorsa per la mia professione. In fondo, l’architettura è un modo per testimoniare la vita delle persone; se partiamo dall’idea che ogni spazio abitato sia un luogo narrativo, possiamo immaginarlo come il set dove va in scena una specifica vicenda umana - privata o pubblica. Ogni appartamento racconta una storia familiare attraverso gli oggetti; ogni città, nel suo impianto, rivela dinamiche socio-economiche e politiche; ogni territorio palesa risorse disponibili in natura e genio delle popolazioni che l’hanno attraversato, tramite le opere architettoniche e le rovine. Ecco, dunque, che viaggiando conosciamo centinaia di vite differenti. E il viaggio diviene, per noi architetti, l’opportunità d’intendere soluzioni tecniche alternative. Inoltre, l’idea stessa della professione di architetto si definisce. Come una missione, un servizio ad personam. Non soltanto, realizzazione di spazi che richiamano la visione del progettista, ma soprattutto un collage di esperienze differenti in termini di gusto, che si rifanno alla stessa filosofia: il rispetto dell’unicità di ogni vicenda umana. E poi ci sono gli oggetti: testimonianze di vite altrimenti perdute, e corpo di un ideale estetico, in parte mutante nei diversi luoghi e tempi. A questo proposito, mi piace credere che la Bellezza s’incarni - nei secoli e negli oggetti - mantenendo tratti universali. Quando realizzo un progetto d’interni, mescolo oggetti che raccolgono la storia familiare ad altri che vengono da lontano, la cui Bellezza si arricchisce di un diverso sapore, quello della nostra epoca – ora e qui. Come architetto, è fondamentale il rapporto con mercanti, galleristi, viaggiatori di fiducia, e devo a Chiara Battini ed Elena Bernardi (www.asiaoccidentale.it) la passione per l’Arte della Tessitura Tribale, che racconta di mondi lontani e seduce n con un’eleganza primitiva, essenziale.

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raveling opens the heart and mind, reveals other versions of the world. I like to believe that it is also a resource for my profession. After all, architecture is a way to witness people's lives; if we start from the idea that every inhabited space is a narrative place, we can imagine it as the set where a specific human story goes on stage private or public. Each apartment tells a family story through the objects; every city, in its layout, reveals socio-economic and political dynamics; each territory reveals resources available in nature and the genius of the populations that have crossed it, through architectural works and ruins. Here, then, that traveling we know hundreds of different lives. And for us architects, the journey becomes the opportunity to understand alternative technical solutions. Furthermore, the very idea of the architectural profession is defined. As a mission, an ad personam service. Not only, creation of spaces that recall the designer's vision, but above all a collage of different experiences in terms of taste, which refer to the same philosophy: respect for the uniqueness of every human story. And then there are the objects: testimonies of lives otherwise lost, and the body of an aesthetic ideal, partly changing in different places and times. In this regard, I like to believe that Beauty is embodied - over the centuries and in objects - while maintaining universal traits. When I create an interior project, I mix objects that collect family history to others who come from far away, whose Beauty is enriched with a different flavor, that of our age - now and here. As an architect, the relationship with merchants, gallery owners and trusted travelers is fundamental, and I owe Chiara Battini and Elena Bernardi (www.asiaoccidental.it) the passion for the TRIBAL TEXTILE ART, which tells of distant worlds and seduces with a primitive, essential elegance. n

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Artroom

ICONE

by Alessandro Byther edit by Giovanna Repossi

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In tutta questa frenesia e corsa verso lo spazio credo fermamente che 50 anni fa l’uomo stesse facendo le cose piÚ interessanti ed emozionanti della storia moderna


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urante queste vacanze estive ho avuto modo di visitare nuovamente le bellezze dell’isola che preferisco; la Sicilia. Nel contempo ho riflettuto riguardo svariati anniversari storici, primo fra tutti Armstrong sulla luna, Woodstock (il quale non si e’ nemmeno festeggiato ed e’ una vergogna) e molti altri che non ricordo più, il che la dice lunga. Il motivo per cui ho preso in considerazione il viaggio in Sicilia e’ semplicemente legato al fatto che negli ultimi 15 anni molte cose sono cambiate e migliorate in questa zona dell’Italia. Le infrastrutture, l’introduzione della raccolta differenziata, l’eliminazione del pizzo sono alcuni degli esempi più lampanti e che hanno dato risultati quasi immediati. Dall’altro canto, invece, ho notato che le brutte abitudini sono difficili da cambiare. Credo sia ormai scolpito nel DNA siciliano quindi segnalo che a tutt’oggi il fatidico bicchiere di “carta” rimane l’oggetto più utilizzato da coloro che mettono piede sull’isola. Ovviamente per utensili ed accessori di “carta” si intendono di plastica e non capirò mai perche’. Ad ogni modo questo utilizzo sfrenato della plastica mi ha fatto notare che il bicchiere effettivamente, con il suo caratteristico aspetto di nervature concentriche e bordo rinforzato e’ diventato ormai una vera e propria icona di design. Il fatto che un semplice e banale bicchiere bianco di plastica potesse diventare un simbolo cosi forte mi ha incuriosito molto e ho voluto indagare. Il bicchiere in questione nasce 50 anni fa su invenzione di Giulio Natta supportato dal tedesco Karl Zeigler. Entrambi chimici con grande passione per i polimeri plastici e poca dimestichezza con l’utilizzo pratico

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uring these summer holidays I was able to visit the beauties of my favorite island again; Sicily. At the same time I reflected on several historical anniversaries, first of all Armstrong on the moon, Woodstock (celebration was canceled and it's a real shame) and many others that I can't even remember anymore and unfortunately says a lot about their importance. The reason why I considered the trip to Sicily is simply linked to the fact that in the last 15 years many things have changed and improved in this part of Italy. The infrastructures, the introduction of waste management, the successful battle to eliminate the Pizzu (Mafia protection extortion money) are some of the most striking examples and have given almost immediate results. On the other hand, instead, I noticed that bad habits are hard to lose. I believe it is now carved out in Sicilian DNA: I point out that to this day the fateful “paper cup" remains the object most used by those who set foot on the island. Obviously for "paper" cups and accessories we mean plastic and I'll never understand why its defined this way. In any case, this uncontrolled use of plastic made me notice that the generic cup version has become a true design icon. With its characteristic appearance of concentric ribs and reinforced edge, generally presented in white, is something we can all relate to. The fact that a simple and banal white plastic cup could become such a strong symbol intrigued me a lot and I wanted to investigate. The cup in question was first introduced 50 years ago on a chemical invention of Giulio Natta supported by the german Karl Zeigler. Both chemists with great passion for plastic po-

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lymers and little familiarity with practical daily objects had to wait for the launch of Renato Levada's Stilplast company, in Casale sul Sile in the Province of Treviso, were we can see the first series of disposable tableware. At the same time, a firm near Milan named C&B paid attention to an architect from La Spezia who proposed to create a seat similar to a natural sponge but using a new synthetic material that expanded when removed from a vacuum seal. The year was 1969 and all over the world there was the electricity in the air for novelty, a constant curious research in the chemical field and of continuous experimentation. On the one hand the new polymer catalyser with titanium gave light to a table that replicated in plastic the silverware worthy of Kubrick's Odyssey, on the other hand Cassina and Busnelli did the same developing the UP series by Gaetano Pesce. In all this frenzy and race towards space I firmly believe that 50 years ago man was doing the most interesting and exciting things in modern history. Perhaps unbeknownst to him and certainly not paying attention to expenses but nevertheless you can admire the results today, appreciating how much good has remained in today's society. Of course the plastic pollutes and the gases released by the foam of the time harmed the environment but at the same time today we know how to recycle and use non-contaminating catalysts to create objects that last over time. The great step forward for the human genre took place far away from the earth on the 20th of July half a century ago placing the right foot first on the lunar surface. Isn’t time to n step the left foot forward now?

quindi solo con l’avvio dell’azienda Stilplast di Renato Levada, a Casale sul Sile in Provincia di Treviso, che possiamo vedere la prima serie di stoviglie monouso. Nel contempo una ditta lombarda C&B dava retta ad un architetto spezzino il quale proponeva di realizzare una seduta simile alla spugna naturale ma utilizzando un nuovo materiale sintetico che espandeva quando rimosso dal sottovuoto. L’anno era il 1969 e in tutto il mondo si respirava l’aria elettrizzante della novita’, della curiosa ricerca in campo chimico e di continua sperimentazione. Da una parte il nuovo polimero catalizzato con il titanio dava luce ad una tavola che replicava l’argenteria in plastica degna dell’Odissea di Kubrick, dall’altra Cassina e Busnelli facevano altrettanto realizzando la serie UP di Gaetano Pesce. In tutta questa frenesia e corsa verso lo spazio credo fermamente che 50 anni fa l’uomo stesse facendo le cose più interessanti ed emozionanti della storia moderna. Forse a sua insaputa e certamente non badando a spese ma ciò nonostante si possono ammirare i risultati oggi apprezzando quanto di buono e’ rimasto nella societa’ odierna. Certo che la plastica inquina ed i gas rilasciati dalla schiuma espansa dell’epoca nuocevano l’ambiente ma nello stesso tempo oggi sappiamo differenziare ed utilizzare catalizzatori non contaminanti per realizzare oggetti che durano nel tempo. Il grande passo in avanti per il genre umano ebbe luogo lontano dalla terra il 20 Luglio di mezzo secolo fa ponendo il piede destro per primo sulla superficie lunare. Vogliamo adesso portare avanti il piede sinistro? n


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Artroom

TEMPESTA

VAIA

aia, Mrs. Jacobs, German, manager of a multinational group, whose name was associated to last year's environmental disaster. At the end of October 2018, a great perturbation of Atlantic origin and a very strong warm sirocco wind with a speed of almost 200 km / h, in a few hours caused the destruction of almost ten million cubic meters of timber and the consequent destruction of Alpine forests in the Triveneto area. Vaia's body is the landscape, now irremediably changed. Destruction of entire forests, care of the environmental heritage, the collapse of the price of timber, its marketing, the modification of the landscape, the waste of the material, the possibility of recovering the wood and the unreachable areas, the problem of insects, the opportunity to build intelligent supply chains with wood: these are the main themes on which to reflect and make the right decisions. Where there was shadow, now there is the sun. What was underneath, now hidden is above, visible: the radical apparatus. One giant pile of logs. The felled wood is equal to that cut in 5-7 years; it must be recovered and worked within two years because otherwise it could be attacked by fungi and insects. We need to sell it: however, the price is lowered and management costs over 30%. Special means are required for removal and transport. Many Chinese companies are already present at the auctions dealing with wood markets with lower prices like the African one. But the most interesting way is to keep the white and red fir, the larch in Italy, in an industry that usually imports 80% of the material from abroad. Perhaps with a certification for the timber of the affected areas. To give value to the historically undervalued and under-exploited national forest heritage. How much can be done with the wood of our house: more sustainability than this !! n

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by Maurizio Signorini - www.signoriniarchitetto.com aia, la signora Jacobs, tedesca, manager di un gruppo multinazionale, il cui nome è stato assegnato al disastro ambientale dell'anno scorso. Alla fine di ottobre 2018, una grande perturbazione di origine atlantica e un fortissimo vento caldo di scirocco con una velocità di quasi 200 km/h, in alcune ore hanno provocato la distruzione di quasi dieci milioni di metri cubi di legname e la conseguente distruzione di foreste alpine nel Triveneto. Il corpo di Vaia è il paesaggio, ora mutato irrimediabilmente. Distruzione di interi boschi, la cura del patrimonio ambientale, il crollo del prezzo del legname, la sua commercializzazione, la modificazione del paesaggio, lo spreco del materiale, la possibilità di recupero del legno e le aree irraggiungibili, il problema degli insetti, l'opportunità di costruire filiere intelligenti con il legno: questi i temi principali su cui riflettere e prendere le giuste decisioni. Dove c'era l'ombra, ora c'è il sole. Quello che era sotto, nascosto ora è sopra, visibile: l'apparato radicale. Uno shanghai gigante. Il legno abbattuto è pari a quello tagliato in 5-7 anni; esso deve essere recuperato e lavorato entro due anni perché altrimenti potrebbe essere attaccato da funghi e insetti. Bisogna venderlo: il prezzo è però ribassato e i costi di gestione maggiori del 30%. Servono mezzi speciali per la rimozione e il trasporto. Alle aste si sono già presentati molti cinesi che trattano mercati del legno con prezzi minori come quello africano. Ma la via più interessante è quella di far rimanere l'abete bianco e rosso, il larice in Italia, in un'industria che di solito importa l'80% del materiale dall'estero. Magari con una certificazione per il legname delle aree colpite. Per dare valore al patrimonio boschivo nazionale storicamente sottovalutato e poco sfruttato. Quanto si può fare con il legno di casa nostra: più sostenibilità di questa!! n

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Spirits&Cigars

by Luca Bonacini

WHISkY ITALIANo

PUNI

Ai piedi delle Alpi nasce Puni il primo whisky italiano

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lorenza unica città fortificata ancora intatta dell’intero arco alpino, cela fra le sue mura medievali un altro primato, dare i natali alla prima distilleria di whisky d’Italia. Un progetto visionario quello di Albrecht Ebensperger che nove anni fa fondò in Val Venosta (Bz) la distilleria Puni, oggi solida realtà imprenditoriale che produce whisky di grande finezza e longevità, amato da collezionisti e connoisseur, capace di competere nei panel internazionali con i grandi whisky del mondo. La sede di Puni è collocata in un’imponente parallelepipedo di mattoni rossi dal design innovativo e avveniristico a pochi metri dalle mura della cittadina sud tirolese, in un ambiente suggestivo, materico, essenziale, permeato dall’odore intenso di malto e legno, dove il grande alambicco in rame è al lavoro e al grande bancone si possono gustare le migliori selezioni Puni, compresa la Coffee Cream, le marmellate, le deliziose caramelle toffee al whisky. Siamo nelle “Highlands” altoatesine, ai piedi del massiccio dell’Ortles, tra i declivi che abbondano di cereali e fin dall’antichità rappresentano il granaio del Tirolo, dove grazie al malto locale e all’acqua purissima dei ghiacciai della Val Venosta nasce Puni. Un accurato procedimento di distillazione con materie prime autoctone a cui seguirà un affinamento in botti che hanno contenuto Bourbon, Marsala e vini dell’Alto Adige, creando differenti qualità di whisky che saranno sottoposte a invecchiamento nel buio dei bunker della Seconda Guerra Mondiale, poi l’imbottigliamento, l’etichettatura e finalmente la distribuzione agli appassionati di whisky dei cinque continenti. Abbiamo incontrato Albrecht Ebensperger che ci ha raccontato come è nato il progetto:

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lorenza, the only remaining fortified city still intact in the Alps, hides among its medieval walls another record, the birthplace of the first whiskey distillery in Italy. A visionary project of Albrecht Ebensperger who, nine years ago, founded in Vinschgau (Bz) the Puni distillery, now solid entrepreneurial reality which produces whiskey of great finesse and longevity, loved by collectors and connoisseur , capable of competing at an international level against the great whiskeys of the world. The headquarters of Puni is placed in a massive rectangular red brick from innovative design and futuristic a few meters of the walls of the little city in South Tyrol , in a picturesque environment, material, essential, intense permeated by the smell of malt and wood, where the big alembic copper is at work and the large bar you can enjoy the best selections Puni, compression in the Coffee Cream, the jams, the delicious candy toffee whiskey . We are in the " Highlands " of Alto Adigeand at the foot of the Ortler, amid the rolling which abound c ereali and right from antiquity represent the breadbasket of Tyro , where thanks to the malt room and the purest water of the glaciers in Val Venosta is born Puni . An accurate method of distillation with native raw materials which will be followed by an aging in barrels that have contained Bourbon, Tues room and wines Upper Adige and , creating different quality whiskey that will be subjected to aging it the dark d and the bunker of Second World War , then the ' bottling , the ' labeling and finally distribution to whiskey lovers of the five Continents . We have met Albrecht Ebensperger who told us how the project came about:

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How was Puni born? One of the first people took place at the beginning of the 90s, when I discovered the fascinating world of whiskey during a course in the workshop. From then on, my passion for Scottish brandy has always increased and it didn't take long to thrill the rest of the family too. After five years of tests and experiments with different grain malted, and chemical analysis and countless tastings with friends sommeliers and experts, we realized that we could make an absolutely unique quality whiskeys. So, in 2010 we have fulfilled our dream, built a real distillery of whiskey in Glorenza, the first whiskey distillery in Italy.

Come nasce Puni? Uno dei primi passi è avvenuto all'inizio degli anni 90, quando ho scoperto il mondo affascinante del whisky durante un corso di sommelier. Da lì in poi, la mia passione per l'acquavite scozzese è sempre aumentata e non ci è voluto molto per entusiasmare anche il resto della famiglia. Dopo cinque anni di prove e sperimentazioni, con diversi grani maltati, successive analisi chimiche e innumerevoli degustazioni con amici sommeliers ed esperti, abbiamo capito che potevamo realizzare un whisky di assoluta ed unica qualità e bontà. Così nel 2010 abbiamo realizzato un sogno, costruire una vera e propria distilleria di whisky a Glorenza, la prima distilleria di whisky in Italia.

How complex was it to impose you with a non-Scottish and non-American whiskey ? Val Venosta proved to be the ideal place for whiskey production. It is a region in the Middle Ages renowned for the cultivation of rye and is characterized by significant differences between the different seasons. The summers are very hot, but the winters are rather cold. These critical differences are ideal for producing a young whiskey, given that the temperature variations adhere to the maturation process naturally. In addition, the PUNI distillery is located at the foot of the Alps and the water we use is pure spring water.

Quanto è stato complesso imporvi con un whisky non scozzese e non americano? La Val Venosta si è rivelata il luogo ideale per la produzione di whisky. E’ una regione sin dal Medioevo rinomata per la coltivazione di segale ed è caratterizzata da significanti differenze tra le diverse stagioni. Le estati sono molto calde, ma gli inverni piuttosto freddi. Queste differenze climatiche sono ideali per produrre una whisky giovane, dato che le variazioni di temperatura accelerano il processo di maturazione in modo naturale. In più la distilleria PUNI si trova ai piedi delle alpi e l'acqua che usiamo è purissima acqua sorgiva.

So, to characterize it from all the other existing products, what is special about Puni whiskey? As for production, the heating method is one of the things that makes the PUNI distillery unique. The family has developed a method to heat stills with superheated water instead of steam. This method allows the most precise temperature control possible and allows us to retain only the best parts of each distancing cycle. The most important factor for distillation is the development of temperature. Those who control the temperature, controls the quality of the distillate. This concept is not only important for whiskey production, but also for other whiskey production. For hundreds of years the best distillers in Europe used heated water for their stills. The distillery introduces the bainMarie heating method in the world of whiskey production.

Cosa caratterizza da tutti gli altri prodotti esistenti, il whisky Puni? Per quanto riguarda la produzione, il metodo di riscaldamento è una delle cose che rende la distilleria PUNI unica. La famiglia ha sviluppato un metodo per riscaldare gli alambicchi con acqua surriscaldata invece di vapore. Questo metodo consente il controllo di temperatura più preciso possibile e ci permette di trattenere solo le parti migliori di ogni ciclo di distillazione. Il fattore più importante per la distillazione è lo sviluppo della temperatura. Colui che controlla la temperatura, controlla la qualità del distillato. Questo concetto non è soltanto importante per la produzione del whisky, ma anche per quella di altri distillati. Per centinaia di anni i migliori distillatori europei usavano acqua surriscaldata per scaldare i loro alambicchi. La distilleria introduce il metodo di riscaldamento a bagno Maria nel mondo della pro-


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duzione di whisky. Grazie a questo metodo di riscaldamento unico nel suo genere, il taglio del cuore molto preciso, la fermentazione lunga e le significanti differenze di temperatura durante il stoccaggio, i nostri whisky sono molto morbidi ed equilibrati già ad una giovane età. Per questo abbiamo deciso di costruire una distilleria in stile moderno, un cubo grande 13 per 13 metri che è rinchiuso da un muro di mattoni di cemento rossi da tutti e quattro i lati. La struttura esterna è ispirata alla costruzione delle finestre dei fienili locali tradizionali. Anche il design della bottiglia rispecchia l'armoniosa combinazione del tradizionale con il moderno. Il design è stato realizzato da un giovane designer italiano che normalmente crea disegni per macchine e mobili.

Thanks to this unique heating system, heart cut very precise, the fermentation long and significant differences in temperature during storage, our whiskeys are already very soft and balanced at a young age. This is the reason why we have decided to build a distillery in modern style, a large cube of 13 to 13 meters that is enclosed by brown-bricks walls. The external structure is inspired by the construction of traditional local barn windows. Even the design of the bottle reflects the harmonious combination of the traditional with the modern. The design was created by a young Italian designer who normally creates designs for machines and furniture.

Come è posizionato il prodotto? La capacità annuale di produzione della distilleria PUNI è di circa 100.000 litri di alcool, mentre la nostra core range è composta da quattro whisky, ma entro il 2019 lanceremo alcuni imbottigliamenti speciali ad alta gradazione. Dal 2015 i nostri whisky vengono esportati in vari paesi europei, in Australia, Canada e Giappone, mentre in Italia i nostri punti di vendità si possono trovare visitando il nostro sito web. Il whisky PUNI è stato protagonista in diversi eventi internazionali e nazionali come il Roma Whisky Festival, il Milano Whisky Festival ed il Whisky Revolution Festival a Castelfranco e abbiamo ricevuto diversi premi e riconoscimenti nei più importanti palcoscenici del mondo. www.puni.com - www.punitalia.com n

How is the product positioned? The annual production capacity of the P UNI distillery is around 100,000 liters of alcohol, while our core range consists of four whiskeys, but by 2019 we will launch some special highgrade bottlings. From 2015 the Our whiskeys are exported to various European countries, in Australia, Canada and Japan, while our sales points can be found by visiting our website. The PUNI whiskey was involved in several international events and national co me the Rome Whiskey Festival, Milano Whiskey Festival and the Whiskey Revolution Festival in Castelfranco and we have received several prizes and awards in the most important on the stages of the world. www.puni.com - www.punitalia.com n

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Spirits&Cigars

DE BLANCS

BLANC

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La nuova immagine, fortemente contemporanea, è stata presentata nel corso di una grande serata all’insegna di #ToTheMaximum


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l 12 settembre all’Area 56 di via Savona a Milano, opinion leader, influencer e i rappresentanti dei più bei locali d’Italia hanno brindato #ToTheMaximum alla nuova immagine del Ferrari Maximum Blanc de Blancs. Una grande festa ispirata a #ToTheMaximum, il concept che vuole celebrare con questo Trentodoc le emozioni più significative di ciascuno, i momenti che rendono “maximum” il proprio mondo, momenti che celebrity e partecipanti hanno condiviso attraverso i canali social. Il nome “Maximum” viene da lontano. È stato la prima etichetta realizzata agli inizi del ‘900 dallo stesso Giulio Ferrari, fondatore della cantina, ma ancora oggi rappresenta la passione e l’esperienza per la coltivazione delle uve Chardonnay, che in questo Trentodoc trovano una delle loro massime espressioni. La nuova veste grafica del Ferrari Maximum, realizzata dallo studio Robilant & Associati, si caratterizza per una forte contemporaneità, pur essendo perfettamente coerente con la storia aziendale. Particolare risalto viene dato ai colori della Casa, il bianco e il nero, cui si aggiunge una nota decisa di rosso, colore da sempre nello stemma. Particolarmente raffinata la capsula, che presenta, in rilievo, la texture ricavata dalla ripetizione della lettera F, ormai diventata tratto distintivo della Cantina. Il risultato è un’immagine elegante e moderna, che racconta la sapienza di Ferrari

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n 12 September at Area 56 in via Savona in Milan, opinion leaders, influencers and representatives of the most beautiful clubs in Italy toasted #ToTheMaximum with the new image of the Ferrari Maximum Blanc de Blancs. A great party inspired by #ToTheMaximum, the concept that wants to celebrate with this Trento DOC the most significant emotions of each, the moments that make their world "maximum", moments that celebrities and participants shared through social channels.The name "Maximum" comes from afar. It was the first label made at the beginning of the 1900s by the same Giulio Ferrari, founder of the winery, but still today it represents the passion and experience for the cultivation of Chardonnay grapes, which in this Trento DOC find one of their maximum expressions. The new graphic design of the Ferrari Maximum, created by the Robilant & Associati studio, is characterized by a strong contemporaneity, while being perfectly consistent with the company's history. Particular emphasis is given to the colors of the House, white and black, to which is added a strong note of red, a color that has always been on the coat of arms. Particularly refined is the capsule, which presents, in relief, the texture derived from the repetition of the letter F, which has become a distinctive feature of the winery. The result is an elegant and mo-

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dern image, which tells the wisdom of Ferrari in producing excellent bubbles. The Ferrari Maximum Blanc de Blancs is in fact a Trento DOC of great personality, which comes from mountain Chardonnay grapes and refines 36 months on the lees to then give, on the nose and in the mouth, a pleasant freshness and a captivating fragrance. Perfect for an aperitif, it goes well with a wide range of gastronomic proposals. They were able to appreciate their versatility in matching the guests of the presentation evening, including many show business personalities. In a design environment thanks to the Kartell furnishings, the guests were welcomed by the street food style proposals of the tri-starred restaurant "Da Vittorio" of the Cerea family from Brusaporto, which selected for the occasion some tasty interpreters, such as Pan Polpetta and Farinel On the Road. The Salvo Brothers gourmet pizzas, precursors of the combination of pizza and Ferrari bubbles, were also very successful. The Maximum collection, which also includes the Ferrari Maximum Rosé and Maximum Demi-Sec, renewing itself becomes a new invitation from the Lunelli Group winery to savor every sip, to experience every moment #ToTheMaximum in perfect Ferrari style, always amn bassador of the Art of Italian Living.

nel produrre bollicine d’eccellenza. Il Ferrari Maximum Blanc de Blancs è infatti un Trentodoc di grande personalità, che nasce da uve Chardonnay di montagna e affina 36 mesi sui lieviti per poi regalare, al naso e in bocca, una piacevole freschezza e un’accattivante fragranza. Perfetto per l’aperitivo, ben si accompagna a un’ampia gamma di proposte gastronomiche. Hanno avuto modo di apprezzarne la versatilità negli abbinamenti gli ospiti della serata di presentazione fra cui tanti personaggi dello spettacolo e dello sport. In un ambiente di design grazie agli arredi Kartell, gli invitati sono stati accolti dalle proposte in stile street food del ristorante tristellato “Da Vittorio” della famiglia Cerea di Brusaporto, che ha selezionato per l’occasione alcuni gustosi interpreti, quali Pan Polpetta e Farinel On the Road. Grande successo hanno riscosso anche le pizze gourmet dei Fratelli Salvo, precursori dell’abbinamento tra pizza e bollicine Ferrari. La collezione Maximum, che comprende anche il Ferrari Maximum Rosé e Maximum Demi-Sec, rinnovandosi diventa un nuovo invito da parte della cantina del Gruppo Lunelli ad assaporare ogni sorso, a vivere ogni momento #ToTheMaximum in perfetto stile Ferrari, da sempre ambasciatore dell’Arte di Vivere n Italiana.


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Spirits&Cigars

ROMEO Y JULIETA

CHURCHILLS TUBoS AñEJADoS

by Nicola Di Nunzio

et's go back to talking about the Añejados cigars, launched by Habanos s.a. and imported by Diadema S.p.A. for the Italian market. Specifically, we talk about the last cigar of the "Añejados" line, the Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados. For the first time Habanos S.A. presents a special production that has been inserted within the "Añejados", in fact it has selected an existing vitola in the portfolio of the brand, aged 10 years inside the original tubos and in perfect condition.For the Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados, as well as for the other cigars that preceded

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orniamo a parlare dei sigari Añejados, lanciati da Habanos s.a. ed importati da Diadema S.p.A. per il mercato italiano. Nello specifico, parliamo dell’ultimo sigaro della linea “Añejados”, il Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados. Per la prima volta Habanos S.A. presenta una produzione speciale che è stata inserita all’interno degli “Añejados”, infatti ha selezionato una vitola esistente nel portafoglio della marca, invecchiata 10 anni all’interno del tubos originale e in perfetto stato di conservazione. Per il Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados, così come per gli altri sigari che li hanno preceduti al-

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ROMEO Y JULIETA CHURCHILLS TUBOS AÑEJADOS Paese: Capa, Capote e Tripa: Vitola de galera:

Cuba Cuba Julieta No.2

Misure: Prezzo: Medaglie: Punteggio:

178 mm per 47 RG 28,00 € cad. 5 91

l’interno di questa nuova linea, la caratteristica principale non è l’invecchiamento delle foglie di tabacco prima della fase di manifattura (come avviene per Edizioni Limitate, Reserva e Gran Reserva), ma un lungo affinamento dei sigari dopo il confezionamento. Questo processo é avvenuto a Cuba ed é stato seguito direttamente dal personale specializzato di Habanos s.a. Quindi, per la prima volta in assoluto, un processo ed un controllo di qualità garantiti da Habanos s.a. in ogni fase, dall'inizio alla fine. Con l’invecchiamento i sigari hanno subito una evoluzione organolettica che Ii rende più rotondi e gradevoli al palato. Il Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados sarà commercializzato nei box originali (da 25 unità), conservati a loro volta da una scatola di cartone esterno. La presentazione finale sarà quindi nel classico box, con uno stick esterno riportante la dicitura “Añejados”, una seconda anilla sul sigaro e una vitolina supplementare che spiega il concetto “Añejados”. Sul retro della scatola sarà riportata la data di produzione e un timbro con la scritta “Revisado”, a conferma del controllo individuale effettuato per ciascun sigaro.

them within this new line, the main feature is not the aging of tobacco leaves before the manufacturing phase (as happens for Limited Editions , Reserva and Gran Reserva), but a long refining of the cigars after packaging. This process took place in Cuba and was followed directly by the specialized staff of Habanos s.a. Therefore, for the first time ever, a process and a quality control guaranteed by Habanos s.a. in every phase, from the beginning to the end. With aging the cigars have undergone an organoleptic evolution which makes them rounder and more palatable. The Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados will be marketed in the original boxes (25 units), stored in turn by an external cardboard box. The final presentation will then be in the classic box, with an external stick bearing the words "Añejados", a second anilla on the cigar and an additional vitolina explaining the concept "Añejados". On the back of the box will be reported the date of production and a stamp with the writing "Revisado", confirming the individual control carried out for each cigar.

Il Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados non delude le aspettative fin dal primo esame visivo. Esteticamente si presenta con una bellissima capa colorado maduro, uniforme, ben tesa e luminosa. Al tatto risulta vellutata, con un riempimento regolare lungo tutto il manufatto. Da un’analisi a crudo si avvertono note tostate e spezie dolci. Nel primo terzo si percepiscono note tostate, cuoio e spezie dolci. Nel secondo terzo si avvertono ancora note tostate, sempre abbinate a cuoio in prevalenza e aromi vegetali, con una forza ben bilanciata. Nel finale si riscontra una buona evoluzione aromatica con cuoio, legno, spezie dolci e note tostate, ben bilanciati tra loro. Nel corso della fumata si è riscontrata una ricca complessità aromatica e una dinamica evoluzione. Un sigaro da fumare dopo i pasti in abbinamento ad un calice di n Ferrari Perlè Bianco.

The Romeo y Julieta Churchills Tubos Añejados does not disappoint expectations from the first visual examination. Aesthetically it presents itself with a beautiful, madura, uniform, well-stretched and bright capa colorado. It is velvety to the touch, with a regular filling along the entire product. From a raw analysis, toasted notes and sweet spices are perceived. In the first third one perceives toasted notes, leather and sweet spices. In the second third, toasted notes are still evident, always combined with leather in prevalence and vegetable aromas, with a well balanced strength. In the end there is a good aromatic evolution with leather, wood, sweet spices and toasted notes, well balanced between them. During the smoking, a rich aromatic complexity and a dynamic evolution were found. A cigar to smoke after meals in combination with a glass of Ferrari Perlè Bianco. n

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Spirits&Cigars

CUVéE LoUISE 1999 RoSé

POMMERY

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by Nicola Di Nunzio & Andrea Silvello


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Si sa che la passione unisce e da un incontro nato per caso sui social possono nascere grandi idee, che avvicinano ancora una volta due mondi molto affini tra loro, sigari & champagne.

icola Di Nunzio appassionato e collezionista di sigari e Andrea Silvello, appassionato del mondo dello Champagne, hanno dato vita ad un incontro di eccellenze. La cuvée de prestige di casa Pommery venne creata nel 1979, in omaggio a Jeanne Alexandrine Louise Pommery, la donna che nel 1858 prese le redini della Maison di Reims e, cogliendo l’evoluzione dei gusti dei consumatori, decise di rompere la tradizione dei vini ad alto dosaggio zuccherino proponendo sul mercato il Pommery Nature già nel lontano 1874. Cuvée Louise proviene dalle uve delle migliori parcelle dei vigneti Grand Cru di proprietà della Maison: Avizé e Cramant per lo Chardonnay e Ay per il Pinot Noir. Vigne a mezza costa, ben esposte, le parcelle del vigneto Cuvée Louise, perfettamente delimitato, sono selezionate sia per la loro posizione nel cuore di questi terreni, che per i risultati ottenuti nel corso degli anni e per la ricchezza aromatica delle loro uve. Ma non tutte le particelle del vigneto Cuvée Louise diventano “la” Cuvée: una attenta analisi della maturazione delle uve in corso d’anno, con prelievi fin dal mese di agosto per valutare acidità e tenore zuccherino consentiranno allo Chef de Cave di effettuare la selezione definitiva nel momento della vendemmia, nel mese di settembre. Ma la selezione definitiva non è ancora conclusa: i grappoli raccolti vengono ancora controllati dopo il raccolto così come i primi litri di succo che sgorgano da ogni torchio post pressatura vengono eliminati riducendo la resa a 1.800 litri di succo su 4.000 kg di uva (rispetto a 2.550 litri autorizzati dalla normativa). Dopo la pressatura inizia la fermentazione nella cuverie della Maison e solo a valle di diverse degustazioni preliminari, sia in fase di fermentazione alcolica che di successiva fermentazione malolattica dei vini base, lo Chef de Cave deciderà se il prodotto è degno di essere assemblato e diventare un millesimé della Cuvée Louise. Il lungo affinamento sui lieviti successivo dura come minimo 10 anni nelle cantine della Maison, a 30 metri di profondità, nel silenzio e nella

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assionate Nicola Di Nunzio and cigar collector and Andrea Silvello, passionate about the world of Champagne, gave life to a meeting of excellence. The Pommery house cuvée de prestige was created in 1979, in homage to Jeanne Alexandrine Louise Pommery, the woman who in 1858 took the reins of the Maison de Reims and, seizing the evolution of consumer tastes, decided to break the tradition of wines with high sugar dosage, offering Pommery Nature on the market as far back as 1874. Cuvée Louise comes from the grapes of the best plots of the Grand Cru vineyards owned by the Maison: Avizé and Cramant for Chardonnay and Ay for Pinot Noir. Vineyards halfway up, well exposed, the parcels of the Cuvée Louise vineyard, perfectly delimited, are selected both for their position in the heart of these lands, for the results obtained over the years and for the aromatic richness of their grapes. But not all the particles of the Cuvée Louise vineyard become "the" Cuvée: a careful analysis of the ripening of the grapes during the year, with withdrawals from the month of August to evaluate acidity and sugar content will allow the Chef de Cave to make the selection definitive at the time of harvest, in September. But the final selection is not yet complete: the harvested grapes are still checked after the harvest, just as the first liters of juice that flow from each post-pressing press are eliminated, reducing the yield to 1,800 liters of juice on 4,000 kg of grapes (compared to 2,550 liters authorized by the regulations). After pressing the fermentation begins in the cuverie of the Maison and only after several preliminary tastings, both during alcoholic fermentation and subsequent malolactic fermentation of the base wines, the Chef de Cave will decide if the product is worthy of being assembled and become a millesimé of the Cuvée Louise. The long aging on the subsequent yeasts lasts at least 10 years in the cellars of the Maison, 30 meters deep, in the si-

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lence and in the shadows of those that Pommery defines a real "underground cathedral". 120 Gallo-Roman plaster caves linked together in 1868 by 18 km of galleries accessed by a monumental staircase of 116 steps. La Cuvée Louise 1999 Rosé is a Champagne difficult to forget, with an intense golden color with salmon reflections. In the glass I challenge anyone to guess that it is a Rosé rather than a vintage Brut. Both on the nose and in the mouth the challenge "blind" could continue and give satisfaction only to expert palates. Aromas and flavors of roasting and dried fruit characterize what can be called a "rosé non rosé". To best accompany this fabulous Pommery Cuvée Louise 1999 Rosé we chose two cigars from two different terroirs. The first comes from Cuba and is a Ramon Allones Specially Selected, which with its toasted coffee and cocoa aromas and with a well balanced strength, goes very well with the bubble. The second cigar chosen to accompany this delicious nectar comes from the Dominican Republic and is the Davidoff Escurio Robusto which, with its spicy notes combined with toasted aromas of dried fruit and walnut, blends perfectly with the n notes released by the champagne.

penombra di quelle che Pommery definisce una vera e propria “cattedrale sotterranea”. 120 Caves di gesso gallo-romane collegate tra loro nel 1868 da 18 km di gallerie a cui si accede da una scalinata monumentale di 116 gradini. La Cuvée Louise 1999 Rosé è uno Champagne difficile da dimenticare, di un colore dorato intenso con riflessi salmone. Nel bicchiere sfido chiunque ad indovinare che si tratti di un Rosè quanto piuttosto di un Brut d’annata. Sia al naso che in bocca la sfida “alla cieca” potrebbe continuare e dare soddisfazione solo a palati esperti. Profumi e sapori di torrefazione e frutta secca caratterizzano quello che può essere definito un “rosé non rosé”. Per accompagnare al meglio questo favoloso Pommery Cuvée Louise 1999 Rosé abbiamo scelto due sigari provenienti da due diversi terroir. Il primo proviene da Cuba ed è un Ramon Allones Specially Selected, che con i suoi aromi tostati di caffè e cacao e con una forza ben bilanciata, si abbina benissimo alla bollicina. Il secondo sigaro scelto per accompagnare questo delizioso nettare proviene dalla Repubblica Dominicana ed è il Davidoff Escurio Robusto che, con le sue note speziate abbinate ad aromi tostati di frutta secca e noce, si amalgama perfettamente alle note n che sprigiona lo champagne.


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Spirits&Cigars by Nicola Di Nunzio

XIV ENCUENTRO AMIGoS DE PARTAGáS EN ITALIA s every year, the festival has unfolded on an exciting crescendo, like the influx of participants, coming from all over the world in an ever increasing number. This edition, among other things, has taken on particular importance as it hosted the world premiere of the new 2019 Montecristo Limited Edition, the Supremos, presented by Diadema SpA in collaboration with Habanos SA. Sparkling start of the event on Wednesday, with a dinner with Italian-Cuban flavors accompanied by the Concierto di bienvenida and the gentle suavity of the Romeo y Julieta brand, with the RyJ Club and the Romeo y Julieta No. 2. On Thursday 4, the festival got underway with a very high level tasting featuring two authentic masterpieces of Cuban tabacalera art: the legendary Huevo created by José Castelar Cairo (Cueto) and La Flor de Leopoldina, by Leopoldina Gutierrez Espinosa (La China). To lead this "Clash of the Titans" two prominent personalities like Valerio Cornale (Hombre Habanos 2016) and Paul De Sury, lecturer, writer and refined connoisseur of the Habano world. The evening ended with the traditional Campesina dinner at the Agriturismo Da

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ome ogni anno, la kermesse si è dipanata su un crescendo entusiasmante, come l’afflusso dei partecipanti, provenienti da ogni parte del mondo in un numero sempre maggiore. Questa edizione tra l’altro, ha assunto una particolare rilevanza poiché ha ospitato la première mondiale della nuova Edizione Limitata 2019 di Montecristo, il Supremos, presentato da Diadema SpA in collaborazione con Habanos SA. Spumeggiante inizio della manifestazione al mercoledì, con una cena dai sapori italo-cubani accompagnati dal Concierto di bienvenida e dalla garbata soavità del brand Romeo y Julieta, con il RyJ Club e il Romeo y Julieta No. 2 Giovedì 4 la festa è entrata nel vivo con una degustazione di altissimo livello che ha visto come protagonisti due autentici capolavori dell’arte tabacalera cubana: il mitico Huevo realizzato da José Castelar Cairo (Cueto) e La Flor de Leopoldina, opera di Leopoldina Gutierrez Espinosa (La China). A condurre questo “Scontro tra Titani” due personalità di spicco come Valerio Cornale (Hombre Habanos 2016) e Paul De Sury, docente, scrittore e raffinato conoscitore del mondo dell’habano La serata si è con-

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Dal 3 al 6 luglio si è svolta la XIV edizione dell’Encuentro Amigos de Partagás en Italia, evento che anche quest’anno non ha mancato di catalizzare l’attenzione di tutti gli amanti dell’habano nel mondo. clusa con la tradizionale cena Campesina presso l’Agriturismo Da Foschetta, dove gli ospiti sono stati deliziati da musica cubana dal vivo e dalla fumata di un elegante Perla di Rafael Gonzalez e del Partagás Serie D No. 4. Il pomeriggio ha invece visto numerosi appassionati cimentarsi nella realizzazione di un manufatto sotto la guida esperta di tre tra i più grandi torcedores cubani, Cueto, La China e Juanita, mentre a seguire ha avuto luogo un nuovo tipo di esperienza gustativa a 360 gradi denominata “Degustazione extrasensoriale” basata su un percorso virtuale tra le strade de L’Avana abbinato ad una fumata cieca e alla degustazione di due splendidi ron cubani. Alla sera imperdibile appuntamento con la cena “La Gozadera”, tenutasi nella sempre splendida cornice di Piazza Mattei, ove Haila Monpié e il suo gruppo musicale hanno deliziato gli ospiti con le più belle e affascinanti sonorità cubane; il mix di eleganza e di suggestione è stato naturalmente arricchito dalla fumata di due classici della produzione cubana: un Vega Robaina Famosos, e un Montecristo No. 2. Densi gli appuntamenti della giornata finale, a partire dalla “Fiesta a la Piscina”, nel rilassante parco di Borgo Lanciano con degustazioni e intrattenimenti sempre legati al mondo del fumo lento. La giornata di sabato si è aperta con la consueta visita di accoglienza tributata dalle autorità della Città di Matelica alle numerose personalità cubane intervenute a questa edizione del Festival, tra cui il Co-Presidente di Habanos S.A. Inocente Núñez Blanco. Nel pomeriggio si è tenuta una degustazione tecnica molto attesa, di cui è stato protagonista il Partagás Serie D No. 4 in due esclusive edizioni, quella del X e del XX Aniversario Encuentro Casa Partagás, in abbinamento a Ron Cubay 10 e 18 aňos. La degustazione, condotta da Valerio Cornale, Giuseppe Elefante e Julio Ryal, uno degli otto mestri roneri cubani, si è svolta utilizzando il metodo della fruizione in contemporanea dei manufatti; ciò ha permesso di evidenziare le straordinarie qualità di miglioramento nel tempo offerte dal tabaco negro cubano. La sera di Sabato 6 luglio Diadema Spa, importatore esclusivo di Habanos per l’Italia, e Habanos SA, hanno presentato l’anteprima mondiale del Supremos, la nuova Edizione Limitata 2019 di Montecristo. L’evento si è svolto presso il Lanciano Forum di Castelraimondo (MC) ed

Foschetta, where guests were delighted with live Cuban music and the smoked of an elegant Pearl by Rafael Gonzalez and Partagás Serie D No. 4. The afternoon, instead, saw numerous enthusiasts try their hand at creating an artifact under the expert guidance of three of the greatest Cuban torcedores, Cueto, La China and Juanita, while a new type of 360-degree tasting experience called ”Extrasensory tasting” took place, based on a virtual journey through the streets of Havana combined with a blind smoke and the tasting of two splendid Cuban Ron. In the evening unmissable appointment with the dinner "La Gozadera", held in the always splendid setting of Piazza Mattei, where Haila Monpié and her musical group delighted guests with the most beautiful and fascinating Cuban sounds; the mix of elegance and charm was naturally enriched by the smoking of two classics of Cuban production: a Vega Robaina Famosos, and a Montecristo No. 2. Dense appointments for the final day, starting from the "Fiesta a la Piscina", in the relaxing park of Borgo Lanciano with tastings and entertainment always linked to the world of slow smoking. Saturday opened with the usual welcome visit from the authorities of the City of Matelica to the many Cuban personalities who attended this edition of the Festival, including the Co-President of Habanos S.A. Inocent Núñez Blanco. In the afternoon there was a much awaited technical tasting, in which the Partagás Serie D No. 4 was the protagonist in two exclusive editions, that of the X and the XX Aniversario Encuentro Casa Partagás, in combination with Ron Cubay 10 and 18 aňos. The tasting, conducted by Valerio Cornale, Giuseppe Elefante and Julio Ryal, one of the eight Cuban roneri masters, took place using the method of simultaneously using the artifacts; this allowed us to highlight the extraordinary qualities of improvement over time offered by the Cuban black tabaco. On the evening of Saturday 6 July, Diadema Spa, exclusive importer of Habanos for Italy, and Habanos SA, presented the world premiere of the Supremos, the new 2019 Montecristo Limited Edition. The event took place at the Lanciano Forum in Castelraimondo (MC) and saw the participation of around 450 guests from all

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over the world, including numerous personalities such as the Co-President of Habanos S.A. Inocente Núñez Blanco, and Andrea Vincenzi president of Diadema, who assisted by Alejandro Fernandez Blanco, Sub Operating Marketing Director of Habanos S.A., introduced the new Limited Edition of Montecristo.The evening of the prestigious preview closed the XIV edition of the Encuentro Amigos de Partagas Festival in Italy, the most important event in the world after the Cuba's Habano Festival, and was enlivened by the music of the famous singer Haila Mompié and her musical group. During the event there were many awards dedicated to fans and tobacconists who received an exclusive box set, created specifically for the occasion, containing three Montecristo Supremos E.L. 2019. The special tribute of the first Montecristo Supremos box was given to Francesco Minetti, Hombre Habano 2017, as well as organizer of the Matelica Encuentro and President of CCA, while Massimo Rossi CEO of Cuervo y Sobrinos, partner of the event, honored Stefano Minoia - Sales Manager of Diadema Spa - with a splendid watch of the "Historiador" line that commemorates the 500th anniversary of Havana. For the first time the 25 unit cajon that will enclose the prestigious Limited Edition presents an innovative design, captivating and seductive both in the form, elegantly shaped, and in the typical yellow color of Montecristo. An exclusive event where Italy, thanks to Habanos S.A. and Diadema S.p.a., was the protagonist celebrating the great passion that Habanos lovers have always shown towards the exn ceptional and inimitable artefacts of the Isla Grande.

ha visto la partecipazione di circa 450 ospiti provenienti da ogni parte del mondo tra cui numerose personalità come il Co-Presidente di Habanos S.A. Inocente Núñez Blanco, e Andrea Vincenzi presidente di Diadema, che coadiuvato da Alejandro Fernandez Blanco, Sub Direttore Marketing Operativo di Habanos S.A., ha introdotto la nuova Edizione Limitata di Montecristo. La serata della prestigiosa anteprima ha chiuso la XIV edizione del Festival Encuentro Amigos de Partagas en Italia, l’evento più importante al mondo dopo il Festival del Habano di Cuba, ed è stata allietata dalla musica della famosa cantante Haila Mompié e dal suo gruppo musicale. Durante l’evento non sono mancati numerosi riconoscimenti dedicati agli appassionati ed ai tabaccai che hanno ricevuto un esclusivo cofanetto, creato appositamente per l’occasione, contenente tre Montecristo Supremos E.L. 2019. Lo speciale omaggio della prima scatola di Montecristo Supremos è stato conferito a Francesco Minetti, Hombre Habano 2017, nonché organizzatore dell’Encuentro di Matelica e Presidente di CCA, mentre Massimo Rossi CEO di Cuervo y Sobrinos, partner dell’evento, ha omaggiato Stefano Minoia - Responsabile Commerciale di Diadema S.p.a. - con uno splendido orologio della linea “Historiador” che commemora il 500 anniversario de l’Havana. Per la prima volta il cajon da 25 unità che racchiuderà la prestigiosa Edizione Limitata presenta un design innovativo, accattivante e seducente tanto nella forma, elegantemente sagomata, che nel colore giallo tipico di Montecristo. Un evento esclusivo dove l’Italia, grazie ad Habanos S.A. e Diadema S.p.a., è stata protagonista celebrando la grande passione che gli amanti degli Habanos da sempre dimostrano verso gli eccezionali e inimitabili manufatti della Isla Grande. n


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Spirits&Cigars

DI MALEDETTo

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I primi venti anni di attività dello storico club nato in Toscana per promuovere la “toscanità”. Un “Dì Toscano” per il ventennale del “Maledetto Toscano” by Matteo Tornielli


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enti anni di Maledetto Toscano celebrati con una festa domenica 8 settembre, a Pienza (Si) per tutti gli appassionati dello Slow Smoke e del “bien vivre”. Protagonisti, oltre al “Toscano”, i tanti prodotti di eccellenza che in questi venti anni hanno accompagnato l’evoluzione del club. Il primato della giornata: 430 mm di fumata all’ombra del 42 parallelo. Domenica 5 settembre 1999 – Domenica 8 settembre 2019: Venti anni di “fumata lenta”, di riflessioni sulla letteratura, sulla musica, sulla cultura. Venti anni di promozione della “toscanità” e del Made in Italy del gusto e delle eccellenze, il tutto accompagnato da un grande prodotto riconosciuto per le proprie caratteristiche in tutto il mondo: il “Sigaro Toscano”. Si potrebbe riassumere così l’attività del Club “Maledetto Toscano”, il primo gruppo di appassionati che per pura passione ha deciso di promuovere il concetto dello “Slow Smoke” attraverso il sigaro. «Sembra ieri, sono passati venti anni nei quali sono successe davvero molte cose intorno a questo prodotto e alla nostra passione – racconta il presidente del Club, Stefano Fanticelli – il risultato abbiamo pensarlo di metterlo insieme in questa giornata aperta a tutti in varie fasi del programma nella quale i protagonisti, oltre al Toscano naturalmente, saranno i tanti partner che ci hanno accompagnato in questo importante lasso di tempo durante il quale abbiamo cercato di raccontare la tradizione toscana prima di tutto, legata a un concetto di fare “slow”, così come pretende il sigaro

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wenty years of Maledetto Toscano celebrated with a feast Sunday 8 September, in Pienza (Si) for all fans of the Slow Smoke and the "bien vivre". The protagonists, in addition to the "Toscano", are the many excellent products that have accompanied the evolution of the club in these twenty years. The record of the day: 430 mm of smoke in the shadow of the 42 parallel. Sunday 5 September 1999 - Sunday 8 September 2019: Twenty years of "slow smoking", reflections on literature, music, culture. Twenty years of promoting the "Tuscan" and Made in Italy of taste and excellence, all accompanied by a great product recognized for its characteristics throughout the world: the "Tuscan Cigar". This could be summarized as the activity of the Club "Maledetto Toscano", the first group of enthusiasts who, out of pure passion, decided to promote the concept of "Slow Smoke" through the cigar. «It seems like yesterday, twenty years have passed in which a lot of things really happened around this product and our passion - says the president of the Club, Stefano Fanticelli - the result we think of putting it together on this day open to everyone in various stages of the program in which the protagonists, in addition to the Tuscan course, will be the many partners who have accompanied us in this important period of time during which we have tried to tell the Tuscan tradition first of all, linked to a concept of doing "slow", so as the cigar requires to be smoked ".

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To celebrate the Club Maledetto Toscano has decided to involve all the fans at the restaurant the Chiostro in Pienza (Si), where it all began. The day was and to say the least rich, starting with the ribbon cutting that inaugurated the exhibition of photos and paintings related to the world of the Cigar and not by the Damned Club. Below Tuscan Bicentenary and Champagne LaurentPerrier presented by Stephane Montjourides. Ferrari welcome toast sparkling wine with Marcello Lunelli. Simone Fracassi pancetta “world” preview smoked with Kentucky tobacco by Massimo Corrà. Aperitif on the terrace, salami with a knife and “cacio di Pienza” with Agnoni's olive oil presented by Nazareno Guidi and truffle delights with Cristiano Savini. Following the lunch at the end of which was opened a form of pecorino 6 kg of Maledetto Toscano aged by Andrea Magi to Kentucky tobacco. Tasting of Cru Vista Alegre Dominican chocolate with Danielo Vestri, coffee Lo Scuro Stefano Perinti (roaster). Then the tasting of Moro 2009 in combination with the 1998 Vin Santo Avignonesi and selection of spirits with Vittorio Gianni Capovilla. All in the spirit of the "zingarata" torcana to honor one of the longest-lived clubs in Italy that takes its name from the book Maledetti Toscani by Curzio Malaparte "If it is difficult to be Italian, it is very difficult to be Tuscan". "Here, this means being a gypsy, this is the gypsy: a departure

per essere fumato». Per festeggiare il Club Maledetto Toscano ha deciso di coinvolgere tutti gli appassionati presso il ristorante il Chiostro a Pienza (Si), là dove tutto ha avuto inizio. La giornata è stata e dir poco ricca, partendo con il taglio del nastro che ha inaugurato l’esposizione di foto e quadri legati al mondo del Sigaro e non a cura del Club Maledetto. Di seguito Toscano Bicentenario e Champagne Laurent-Perrier presentato da Stephane Montjourides. Brindisi di benvenuto Ferrari spumante con Marcello Lunelli. Anteprima “mondiale” pancetta del Simone Fracassi affumicata al tabacco Kentucky da Massimo Corrà. Aperitivo nella terrazza, salumi al coltello e “cacio di Pienza” con i sott’olio di Agnoni presentati da Nazareno Guidi e delizie al Tartufo con Cristiano Savini. A seguire il pranzo al termine del quale è stata aperta una forma di pecorino da 6 kg del Maledetto Toscano affinato da Andrea Magi al tabacco Kentucky. Degustazione cioccolato Cru Vista Alegre Dominicano con Danielo Vestri, caffè Lo Scuro Stefano Perinti (torrefattore). Poi la degustazione del Moro 2009 in abbinamento al Vin Santo Avignonesi 1998 e selezione di distillati con Vittorio Gianni Capovilla. Tutto nello spirito della “zingarata” torcana per omaggiare uno dei Club più longevi d’Italia che prende il suo nome dal libro Maledetti Toscani di Curzio Malaparte “Se è cosa difficile essere italiano, difficilissima cosa è l'esser toscano”.


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“Ecco, questo vuol dire essere zingari, questa è la zingarata: una partenza senza meta, né scopi. Un'evasione senza programmi che può durare un giorno, due o una settimana…” Ed è così che questo sgangherato gruppo di amici si approccia alla vita, coltivando il gusto tutto toscano …“ Oggi, dopo 20 anni di attività, il Club ha ancora lo stesso desidero e amore di condividere i piaceri di una buona fumata con i molti associati in tutta Italia e non solo. E’ il solo club al mondo che rilascia la Laurea “Toscanis Causa”, ironia fumosa degna di Amici Miei. Per mano di Franco Testa ed Aroldo Marconi nell’edizione Giunti, è stato l’ideatore del primo libro specifico sul sigaro Italiano, Il Toscano guida al sigaro italiano, pubblicazioni Alinari e Toscanità. In ambito eno-gastronomico sono nati in collaborazione con il club il ciccolatino Maledetto Toscano al tabacco ideato da Luca Mannori. La birra KE-TO (Kentucky Toscano) con Leonardo Di Vincenzo il birrificio il Borgo. La birra Xyauyù Kentucky con Teo Musso birrificio Baladin. Gelato al cioccolato e tabacco con Palmiro Bruschi. Miele al tabacco con Corrado Assenza. Formaggio affumicato al Kentucky con Andrea Magi. Distillato mele e tabacco con Vittorio Gianni Capovilla. Sono solo alcune delle pazzie che il club a realizzato negli anni e che, ci auguriamo tutti, continuerà a realizzare. Cento di questi giorni n Maledetto!

without destination, nor purpose. An escape without programs that can last a day, two or a week ... "And this is how this ramshackle group of friends approaches life, cultivating the Tuscan flavor ..." Today, after 20 years of activity, the Club still has the same desire and love to share the pleasures of a good smoke with the many associates throughout Italy and beyond. It is the only club in the world that issues the "Toscanis Causa" degree, a smoky irony worthy of My Friends. By Franco Testa and Aroldo Marconi in the Giunti edition, he was the creator of the first specific book on the Italian cigar, Il Toscano, guide to the Italian cigar, Alinari and Toscanità publications. In the wine and food sector, the Maledetto Toscano tobacco chicory designed by Luca Mannori was born in collaboration with the club. KETO beer (Kentucky Toscano) with Leonardo Di Vincenzo the Borgo brewery. The Xyauyù Kentucky beer with Teo Musso Baladin brewery. Chocolate and tobacco ice cream with Palmiro Bruschi. Honey with tobacco with Corrado Assenza. Smoked Kentucky cheese with Andrea Magi. Distilled from apples and tobacco with Vittorio Gianni Capovilla. These are just some of the crazy things that the club has done over the years and that, we hope everyone will continue to do. One hundred of these n days Maledetto!

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Spirits&Cigars

EXCLUSIVE EVENT ITALY

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by Nicola Di Nunzio


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"Un buon sigaro è come un buon amico perchè è leale, fedele e sempre costante nel tempo". Henke Kelner

nche quest'anno la ITA International Tobacco Agency e la Davifoff Italia hanno stupito tutti gli aficionados organizzando un bellissimo weekend dedicato alla Repubblica Dominicana. Domenica 15 Settembre, nella favolosa e soleggiata città di Roma, si è svolto l’Exclusive Event Italy, il cui nome faceva già presagire una giornata eccezionale. Nel primo pomeriggio era in programma un “Welcome & Smoke” presso la bellissima terrazza dell’Hotel A.Roma Life Style. Un buon Davidoff Primeros Dominican, in abbinamento ad un ottimo buffet di dolci, ha fatto si che si creasse fin da subito una fantastica atmosfera tra i numerosi partecipanti. Successivamente gli ospiti sono partiti a bordo di venti van neri che hanno invaso il centro della Capitale, diretti ai Fori Imperiali, per un esclusivo “Tour Imperiale” immersi totalmente nella storia. La visita è stata una occasione per poter ammirare da vicino favolosi reperti e, alla fine del tour, siamo stati accolti all’interno della Cappella Palatina di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi dove Enrico della Pietà Brand Manager Davidoff , Henky Kelner Master Blender della Davidoff e Jean-Christophe Hollay, Head Partner Markets & Duty Free EMEA, hanno dato il loro benvenuto ai partecipanti.

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lso this year the ITA International Tobacco Agency and Davifoff Italia have surprised all the aficionados by organizing a beautiful weekend dedicated to the Dominican Republic. On Sunday , September 15th , in the fabulous and sunny city of Rome , the Exclusive Event Italy took place , whose name already bode an exceptional day . In the early afternoon a "Welcome & Smoke" was scheduled on the beautiful terrace of the Hotel A. Roma Life Style. good Davidoff Primeros Dominican, in combination with an excellent buffet of sweets, made is that it would create immediately a fantastic atmosphere among the many participants. Afterwards guests are parts of you at one time the center of the capital, more precisely to the Roman Forum, for an exclusive "T our Imperial" totally immersed in history . The visit was an opportunity to admire fabulous exhibits up close and, at the end of the tour, we were welcomed inside the Palatine Chapel of St. John the Baptist of the Knights of Rhodes where Enrico della Pietà Brand Manager Davidoff , Henky Kelner Master Blender of the Davidoff and Jean-Christophe Hollay, Head - Partner Markets & Duty Free EMEA, welcomed the participants.

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Henke kelner viene sempre con molto piacere in Italia, visto il profondo affetto che lo lega al nostro Paese ma soprattutto per il grande rispetto che i numerosi aficionados riservano a Lui e alla Sua Famiglia.

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Afterwards, the Davidoff Italia Team surprised us with an aperitif served on the terrace of the Palatine Chapel , with a fabulous view , within the area of the excavations of the Imperial Forums and in front of the Altar of the Fatherland . The smoke of an excellent Davidoff Grand Cru Robusto has been combined with elegant Ferrari Maximum bubbles, all surrounded by an enchanting Roman sunset. To conclude the beautiful day a gala dinner was organized, called for the occasion "Stellar Dinner", by the great Chef Antonello Colonna who needs no introduction. 180 guests were able to delight their palates with the creations of the chef, paired with fine wines. And for the Grand Finale of this fantastic adventure we settled on the beautiful terrace of the restaurant where, with music and dancing, we have received as a gift a beautiful box customizes to containing a Davidoff Yamasa Toro. Cocktail, Rum and Whiskey have accompanied the closing smoke of the event. Thanks to Enrico della Pietà and his magnificent team for having done n live this fabulous weekend.

A seguire, il Team della Davidoff Italia ci ha stupito con un aperitivo servito nella terrazza della Cappella Palatina, con una vista da favola, all’interno dell’area degli scavi dei Fori Imperiali e di fronte all’Altare della Patria. La fumata di un ottimo Davidoff Grand Cru Robusto è stata abbinata a delle eleganti bollicine Ferrari Maximum, il tutto contornato da un incantevole tramonto romano. Per concludere la bellissima giornata era in programma la cena di gala, chiamata per l’occasione “Cena Stellare”, a cura del grande Chef Antonello Colonna che non ha bisogno di presentazioni. 180 commensali hanno potuto deliziare i loro palati con le creazioni dello Chef, abbinate ad ottimi vini della cantina Sartori. Per concludere al meglio questa fantastica avventura ci siamo accomodati sulla bellissima terrazza del ristorante dove, tra musica e balli, abbiamo ricevuto in dono un bellissimo astuccio personalizzato contenente un Davidoff Yamasá Toro. Cocktail, Rum e Whisky hanno accompagnato la fumata di chiusura dell’evento. Ringrazio Enrico della Pietà e il suo magnifico team per averci fatto n vivere questo favoloso week end.


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Sport

QUANDo LA by Donato Ala

TI SoRPRENDE ANCoRA

THAILANDIA hen Sandro Botticelli, Director of the Thai Tourism Agency in Italy, called me to offer me a press trip to northern Thailand at the TGTM Tourism Golf Travel Market and after a first failed attempt last year for my urgent commitment, I accepted the invitation with great enthusiasm and knowing Sandro's organizational skills, combined with his knowledge of the country, I was sure that it would be a successful press trip and that I want to share it fully with you. This program could not only be written, but documented with a series of videos that I regularly shared live on Golfitaliano's social pages, but I also decided to mount them in single mini clips of about 3 minutes each, which you can find soon on www. golfitaliano.it. To do all this, however, I needed support that I found in Romina Fossati, she was my precious collaborator for the whole trip. I will try to best describe my feelings about Northern Thailand, not the usual classic half of the Italians they know well. Our journey starts from Milan Malpensa with a flight of the Thai flag company, a company that I had already had

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uando Sandro Botticelli direttore Dell’ Ente del Turismo Thailandese in Italia, mi ha chiamato per propormi un viaggio stampa nella Thailandia del nord in occasione del TGTM Tourism Golf Travel Market e dopo un primo tentativo andato a vuoto lo scorso anno per un mio improrogabile impegno, ho accettato l’invito con grande entusiasmo e conoscendo le capacità organizzative di Sandro, abbinate alla sua conoscenza del paese, ero sicuro che sarebbe stato un viaggio stampa di successo e che voglio condividere integralmente con voi. Questo programma non poteva essere solo scritto, ma documentato con una serie di video che ho puntualmente condiviso in diretta sulle pagine social di Golfitaliano, ma ho anche deciso di montarli in mini clip singoli di circa 3 minuti cadauno, che potrete trovare presto su www.golfitaliano.it. Per fare tutto questo, pero’ avevo bisogno di un supporto che ho trovato in Romina Fossati che ringrazio fin da ora, è stata lei la mia preziosa collaboratrice per tutto il viaggio. Cercherò di descrivervi al meglio le mie sensazioni in merito alla Thailandia del Nord, non la solita metà classica degli Italiani che ben conoscono. Il nostro

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the opportunity to appreciate in my travels to the Asian destinations that I did over the years. Our flight after about 11 hours includes a stop in Bankok and then embark on the final destination Chang Rai where we arrive in the morning around 10.00. Upon our arrival we find our wonderful guide Rubi, it was simply amazing, professional, precise and always ready to respond to our needs, as well as our good driver. After taking possession of the Hotel Imperial River House, with Rubi, we head to Wat Rong Seua, also known as Blue Temple. This small and magnificent temple is still under construction. The entire structure and accessory components are deep blue and decorated with golden motifs. Blue represents the Dharma, the cosmic law, and was chosen as a tribute to the Buddha. At the entrance of the space where the temple stands, there are two imposing statues representing figures with human faces and snake bodies. At the center of the courtyard in front of the temple, there is a beautiful fountain with delicate jets of water that depart from the center where, on a pedestal, is the statue of a monk made of a pearly white material that shines with light. The façade of the Blue Temple is a triumph of golden decorations against the blue background and the architectural forms are the classic ones of the Thai style, with the pagoda roof at three levels, the entrance stairway to the temple and the complex decorations that cover the entire external surface of the temple. The entrance staircase is guarded by two figures of mythological dragons with snake bodies, wide-open mouths

viaggio parte da Milano Malpensa con un volo della compagnia di bandiera Thai, una compagnia che avevo già avuto modo di apprezzare nei viaggi verso le mete asiatiche che ho fatto negli anni. Il nostro volo dopo circa 11 ore prevede uno stop a Bankok per poi imbarcarci sulla destinazione finale Chang Rai dove arriviamo al mattino verso le 10.00. Al nostro arrivo troviamo la nostra meravigliosa guida Rubi, stata semplicemente strepitosa, professionale, precisa e sempre pronta a rispondere alle nostre esigenze, cosi come il nostro bravo autista. Dopo aver preso possesso della camera d’Hotel Imperial River House, con Rubi ci dirigiamo verso il Wat Rong Seua, anche detto Blue Temple. Questo piccolo e magnifico tempio è ancora in costruzione. L’intera struttura e le componenti accessorie sono colorate di un blu profondo e decorate con motivi dorati. Il blu rappresenta il Dharma, la legge cosmica, ed è stato scelto come tributo al Budda. All’ingresso dello spazio in cui sorge il tempio si trovano due imponenti statue che rappresentano figure con volto umano e corpo di serpente. Al centro del cortile antistante il tempio c’è una bellissima fontana con delicati zampilli di acqua che partono dal centro dove, su un piedistallo, è poggiata la statua di un monaco realizzata con un materiale bianco perlaceo che risplende con la luce. La facciata del Blue Temple è un tripudio di decorazioni dorate sullo sfondo blu e le forme architettoniche sono quelle classiche dello stile thailandese, con il tetto a pagoda a tre livelli, la scalinata di ingresso al tempio e le complesse decorazioni che coprono tutta la superficie esterna del tempio. La scala di ingresso è custodita da due figure di draghi mitologici con corpo


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di serpente, la bocca spalancata e i colori sgargianti sempre con la prevalenza del blu e del viola. Chang Rai offre visite anche curiose come quella della Black House di un artista davvero singolare Thawan Duchanee In Parte studio d’arte, in parte museo e in parte casa, il Baan Dum è un eclettico mix di elementi propri della tradizione del nord della Thailandia, contaminati con alcuni concetti di design moderno. Non si tratta di una singola struttura, ma di circa 40 edifici ispirati alla tradizione e tinteggiate per lo più di nero, di diverse forme e dimensioni, posizionate attorno a un silenzioso e piacevole giardino. La maggior parte degli edifici è addobbata con pelli e ossa di animali come coccodrilli, serpenti e vari ungulati. Molti sono anche i teschi con tanto di corna che sembrano essere appartenuti a grossi cervi o simili. Il giorno successivo ci mettiamo in viaggio per raggiungere dopo quasi 4 ore di auto la splendida Chang Mai una cittadina davvero sorprendente per l’atmosfera che ti avvolge. Ed eccoci a recensire il primo campo da Golf previsto nel nostro viaggio. Si tratta dell’Alpine Golf Resort immerso tra le valli della provincia di Chiang Mai, dove il tempo è bello e fresco, soprattutto freddo e nebbia al mattino presto dell'inverno da ottobre a febbraio. A circa 1.500 metri sul livello del mare l'Alpine Golf Resort è circondato da una natura meravigliosa, tra le valli e una risaia che attraversa il campo, l’Alpine con un layout impegnativo è perfetto per i golfisti con gli standard internazionali. Il campo progettato da Ron M Garl, il famoso designer vincitore del premio "The Best Renovate Award 2007" e il miglior designer di campi da golf in Thailandia, Mr. Pirapon Nanatra, per garantire sfide e divertimento, con le

and bright colors always with the prevalence of blue and purple. Chang Rai also offers curious visits such as that of the Black House of a truly singular artist Thawan Duchanee In the part art studio, part museum and partly house, the Baan Dum is an eclectic mix of elements belonging to the tradition of northern Thailand, contaminated with some modern design concepts. It is not a single structure, but about 40 buildings inspired by tradition and painted mostly black, of different shapes and sizes, positioned around a quiet and pleasant garden. Most buildings are decorated with animal skins and bones such as crocodiles, snakes and various ungulates. Many are also the skulls with lots of horns that seem to have belonged to large deer or the like. The next day we set off to reach the splendid Chang Mai after almost 4 hours by car, a truly surprising town for the atmosphere that surrounds you. And here we are reviewing the first golf course planned for our trip. This is the Alpine Golf Resort nestled between the valleys of the province of Chiang Mai, where the weather is nice and cool, especially cold and fog in the early morning of winter from October to February. At about 1,500 meters above sea level, the Alpine Golf Resort is surrounded by beautiful nature, between the valleys and a paddy field that crosses the field, the Alpine with a challenging layout is perfect for golfers with international standards. The course designed by Ron M Garl, the famous designer who won the "The Best Renovate Award 2007" and the best golf course designer in Thailand, Mr. Pirapon Nanatra, to gua-

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rantee challenges and fun, with difficult and easy holes that they mix perfectly. Our approach to golf in the North of Thailand starts to catch up and the next day we come to the North Hill Golf Club a splendid 18 hole course with excellent practice facilities, a centrally located clubhouse, and a modern 5-star luxury resort. The North Hill course is a challenging par 72 but perfect for any player designed by Doi Suthep, with only a 15-minute drive from Chiang Mai International Airport. The field opened in 2011 with only 9 holes after just 4 years has been completely expanded to 18 holes and its name has been changed to "North Hill Golf Club". In our program, there was a Cooking Class that we did with great passion and fun in one of the best cooking schools in the country, Grandma's Home Cooking School. This school is not only a Thai cooking school but its atmosphere makes you relax from the stress of city life by immersing yourself in a quiet organic farm and enjoying a Thai-style cooking class. Just 20 minutes from the city center in a small village in Sa-

buche difficili e facili che si mescolano perfettamente. Il nostro approccio con il Golf nel Nord della Thailandia comincia a picerci e il giorno successivo eccoci al North Hill Golf Club uno splendido campo 18 buche con ottime strutture per la pratica, una club house in posizione centrale e un moderno resort di lusso 5 stelle. Il campo da North Hill è un impegnativo par 72 ma perfetto per qualsiasi giocatore disegnato da Doi Suthep, con una a soli 15 minuti di auto dall'aeroporto internazionale di Chiang Mai. Il campo aperto nel 2011 con sole 9 buche dopo soli 4 anni è stato completamente ampliato a 18 buche ed è stato cambiato il suo nome in "North Hill Golf Club". Nel nostro programma era prevista una Cooking Class che abbiamo fatto con grande passione e divertimento in una delle migliori scuole di cucina del paese, Grandma’s Home Cooking School. Questa scuola non è solo una scuola di cucina Thailandese ma la sua atmosfera ti fa rilassare dallo stress della vita cittadina immergendoti in una tranquilla fattoria biologica e godendo di un corso di cucina in stile tailandese.


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A soli 20 minuti dal centro della città in un piccolo villaggio nel distretto di Saraphi trovate tutte le info su questa magnifica esperienza su https://www.grandmascookingschool.com. Ancora una giornata ricca di emozioni ci aspetta il giorno successivo per la visita di una piantagione da Tee forse la prima in Thailandia, si chiama Araska Tea House. Il giardino del tè copre 111 acri ed è costituito da piante che vanno dai 40 ai 70 anni. Nel 1939, la Raming Company una delle prime fabbriche di tè in Thailandia. Nel 1941, iniziarono a piantare circa 50 acri di piante e nel 2014 arriva la nuova proprietà che chiama la tenuta "Araksa" cosi come lo stesso proprietario acquista uno spazio in una risaia per costruire dei Lodge affascinati immersi nella natura, il LISU LODGE che offre pacchetti turistici che includono esperienze culturali e di avventura intorno a un villaggio di tribù e di colline. Situato nella provincia di Chiang Mai, nel nord della Thailandia, il lodge prende il nome dal villaggio della tribù della collina di Lisu che si trova vicino al lodge, e fa anche parte di un progetto basato sulla comunità che mira a conservare il patrimo-

raphi district you will find all the info on this wonderful experience on https://www.grandmascookingschool.com. Still, a day full of emotions awaits us the next day for a visit to a plantation from Tee, perhaps the first in Thailand, it's called Araska Tea House. The tea garden covers 111 acres and is made up of plants ranging from 40 to 70 years old. In 1939, the Raming Company was one of the first tea factories in Thailand. In 1941, around 50 acres of plants began to be planted and in 2014 the new property, called the "Araksa" estate, as well as the owner himself, bought a space in a paddy field to build fascinating Lodges immersed in nature, the LISU LODGE that offers tour packages that include cultural and adventure experiences around a village of tribes and hills. Located in the province of Chiang Mai, in northern Thailand, the lodge is named after the village of the Lisu hill tribe which is located near the lodge and is also part of a community-based project that aims to preserve the natural heritage of the tribe of the hills of Chiang Mai.The lodge is

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managed by inhabitants of the village of Lisu, while the food is locally sourced and is taken from our organic rice fields and the garden. Truly a unique experience. In the coming days, we will face 2 days dedicated to the TGTM Tourism Golf Travel Market, the most important golf fair in Asia. On this occasion, we meet the requests and offers regarding golf tourism. This fair offered the opportunity for the press and operators to meet on the golf course for the final tournament of the event in which we participated with Romina. The chosen field was the simply spectacular Golf Highlands, not surprisingly the fourth-best of all the Asian fields. Located in the hills east of Chiang Mai, it was designed by Schmidt-Curley Design, offering golfers magnificent views of every hole. After only four years of activity, Chiangmai Highlands has entered the international golf map as one of the best-golfing experiences in Asia. Chiangmai Highlands has won numerous prestigious awards. Designed by Schmidt Curley, it was opened in December 2005. The course fea-

nio naturale delle tribù delle colline di Chiang Mai. Il lodge è gestito da abitanti del villaggio di Lisu, mentre il cibo è di provenienza locale e viene prelevato dalle nostre risaie biologiche e dall'orto. Davvero un’esperienza unica. Nei prossimi giorni affronteremo una 2 giorni dedicata al TGTM Tourism Golf Travel Market la fiera di Golf piu’ importante dell’Asia. In questa occasione si incontrano le richieste e le offerte riguardanti il turismo golfistico. Questa fiera ha offerto la possibilità alla stampa e agli operatori di incontrarsi in campo da golf per il torneo finale della manifestazione al quale con Romina abbiamo partecipato. Il campo scelto è stato il Golf Highlands semplicemente spettacolare, non a caso il quarto migliore di tutti i campi asiatici. Situato nelle colline ad est di Chiang Mai, è stato progettato da SchmidtCurley Design, offrendo ai golfisti magnifiche viste su ogni buca. Dopo solo quattro anni di attività Chiangmai Highlands si è inserito nella mappa del golf internazionale come una delle migliori esperienze di golf in Asia. Chiangmai Highlands ha vinto numerosi premi prestigiosi. Progettato da Schmidt Curley, è stato


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NA NIRAND ROMANTIC BOUTIQUE RESORT Un affascinante rifugio immerso nel cuore di Chiang Mai. Storie leggendarie combinate con la storia dell'area stradale di Charoenprathet, la posizione del resort, sono l'ispirazione dietro la nascita di questa bellissima gemma. Durante il regno del re Rama V, l'influenza occidentale si stava diffondendo in Oriente. Quest'area era storicamente importante in termini di silvicoltura e l'Ufficio forestale si trova a pochi passi di distanza. In passato, questo era il primo dipartimento della Foresta Reale e la leggenda narra che Il gigantesco albero della pioggia centenario che torreggia unicamente su Na Nirand fu piantato dal signor H. Slade, il primo conservatore delle foreste di quell'epoca. Ad oggi, questo elegante albero della storia è ancora alto e bello, creando eccitazione e fascino per gli ospiti. Oltre alle leggende storiche, gli ospiti possono anche apprezzare, la storia del vero amore tra una bella ragazza discendente del sovrano di Lamphun e un signore di Bangkok, il proprietario di "Baan Thab Phaya", che si trova ancora nella sua posizione originale, in attesa di ospiti sentire e scoprire la vera definizione di "Amore eterno". La bellissima storia e le storie leggendarie combinate con il servizio attento e cordiale in stile tailandese sono il fascino del NA NIRAND Romantic Boutique Resort, e rimarranno nei ricordi di tutti gli ospiti per sempre ... Per l’Eterno Na Nirand.

aperto nel dicembre 2005. Il campo presenta fairway in paspalum e green aquila Tiff che si traducono in fairway più verdi e green più veloci e coerenti per il golfista. I bunker sono tipici del design di Schmidt-Curley, profondi e penalizzanti . I green a Chiangmai Highlands in genere corrono tra 9.5 e 10.5 sullo Stimp-meter. I green sono quindi veloci ma tengono molto bene la linea. Purtroppo è stato un giorno piovoso e la nostra gara non è stata particolarmente “performante”. Il nostro viaggio in Thailandia del nord termina qui e quello che mi sento di passarvi è solo il mio entusiasmo per questa parte della Thailandia forse ai piu sconosciuta, non ci sarà il mare ma qualcosa di piu, la sorpresa di un posto con dei campi da golf straordinari e gente che vi stimolerà lo spirito per il loro modo di affrontare la vita e per il modo di accogliere i turisti. Sono certo che se qualcuno di voi seguirà il mio consiglio al suo rientro potrà solo scrivermi che l’immaginazione non ha limite. Grazie infinite alla mia compagna di viaggio che oltre a sopportare i miei ritmi, mi ha aiutato decisamente ad n affrontare questa intensa esperienza. Grazie Romina.

tures paspalum fairways and Tiff eagle greens that translate into greener fairways and greener faster and more consistent for the golfer. The bunkers are typical of Schmidt-Curley's design, profound and penalizing. The greens in Chiangmai Highlands generally run between 9.5 and 10.5 on the Stimpmeter. The greens are therefore fast but keep the line very well. Unfortunately, it was a rainy day and our race was not particularly "performing". Our trip to northern Thailand ends here and what I feel like going through is only my enthusiasm for this part of Thailand, perhaps the most unknown, there will be no sea but something more, the surprise of a place with fields to extraordinary golf and people that will stimulate the spirit for their way of facing life and for welcoming tourists. I am sure that if any of you follow my advice on his return he will only be able to write to me that the imagination has no limits. Thanks very much to my traveling companion who, besides enduring my pace, has helped me to face this intense experience. Thanks, Romina. n

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THE CHALLENGE MoLTo PIU’ DI UNA GARA DI GoLF photo by Stefano Marasà

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ogni settimana centinaia di gare di golf amatoriale animano i circoli nazionali.


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’alta densità di gare che si registra in Italia non ha eguali in altre nazioni, anche golfisticamente più avanzate della nostra. Purtroppo la quantità, come spesso accade, non sempre si concilia con la qualità. Così di frequente ci si imbatte in situazioni che non hanno molto da offrire ai giocatori partecipanti. Ve ne sono alcune, invece, che seguono un registro diverso. Sono veri e propri eventi, in grado di elevarsi all’attenzione degli appassionati per la cura di ogni più piccolo dettaglio, per la ricchezza dei servizi messi a disposizione dei partecipanti, per la qualità dei premi messi in palio. E’ su questo terreno che gli organizzatori di The Challenge hanno voluto cimentarsi.The Challenge nasce nel 2015, per iniziativa dell’avv. Riccardo Martino e di un manipolo di appassionati e supporter che hanno creduto nel progetto. L’intenzione dell’ideatore era quella di realizzare un evento golfistico che andasse oltre la gara amatoriale, che coinvolgesse, non solo i giocatori impegnati nella competizione sportiva, ma anche ospiti non giocatori. Un evento inclusivo, un’occasione di promozione del golf, della socialità e delle pubbliche relazioni. Al centro del progetto la gara di golf. Intorno alla gara una serie di iniziative collaterali finalizzate all’intrattenimento degli ospiti. Il passaggio dal progetto alla realizzazione è stato rapido e nell’ottobre 2015, presso il Castelgandolfo Golf Club, si è disputata la prima edizione di The Challenge. L’evento ha riscosso immediatamente un notevole successo di partecipazione e, di anno in anno, ha conquistato sempre maggiore gradimento da parte dei giocatori, degli sponsor e dei numerosi ospiti partecipanti. Oggi The Challenge è diventato un evento complesso, la cui realizzazione impegna

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he high density of competitions recorded in Italy is unparalleled in other countries, even those where golfing is part of national traditions. Unfortunately, quantity, as often happens, is not always compatible with quality. So you frequently come across situations that don't have much to offer the participating players. There are some, instead, that follow a different register. They are real events, able to rise to the attention of the fans for the care in every small detail, for the richness of the services made available to the participants, for the quality of the prizes offered. It is on this ground that the organizers of The Challenge wanted to try their hand. The Challenge was born in 2015, on the initiative of the lawyer Riccardo Martino and a handful of fans and supporters who believed in the project. The intention of the founder was to create a golf event that went beyond the amateur race, involving not only players involved in sporting competition, but also non-player guests. An inclusive event, an opportunity to promote golf, socializing and public relations. At the center of the project is the golf competition. Around the race a series of collateral initiatives aimed at guests' entertainment. The transition from the plan to the execution was rapid and in October 2015, at the Castelgandolfo Golf Club, the first edition of The Challenge was held. The event immediately met with considerable success, and from year to year, it gained more and more popularity among the players, sponsors and numerous guests. Today The Challenge has become a complex event, the realization of which involves the organization for almost the entire year and which avails itself of the support

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of an entirely dedicated institutional website (www.thechallengegolf.it) and of social media (@thechallengegolfcommunity) for carry out an intense communication campaign.The fifth edition will be held on 15 September 2019, in what has become, over time, the home of The Challenge: the Castelgandolfo Golf Club. Location on the outskirts of Rome, with unique and distinctive characteristics, with its eighteenth-century clubhouse perched on the crest of a dormant volcano and the entire path that extends into the underlying crater. Path not at all easy, made by the prestigious architect Robert Trent Jones, with 93 bunkers and lots of water. Faithful to the inspiring principles of the very beginning g, The Challenge continues to play a role in promoting the active practice of amateur golf through initiatives aimed at players and newbies. As for the former, the main attention is paid to the preparation of the competition field, to the assistance provided to them by entering the club and for the entire duration of the competition. In order to raise the technical rate of the competition, the organization has established the TC Ranking, a system of rankings developed according to criteria derived from professional rankings, through which players are selected among those who, over the 25 weeks preceding the Event, have di-

l’organizzazione per quasi l’intero anno e che si avvale del supporto di un sito istituzionale interamente dedicato www.thechallengegolf.it e dei social media @thechallengegolfcommunity per realizzare una intensa campagna di comunicazione. La quinta edizione si è disputata il 15 settembre, in quella che è divenuta, con il tempo, la casa di The Challenge: il Castelgandolfo Golf Club. Location alle porte di Roma, dalle caratteristiche uniche e non replicabili, con la sua club house settecentesca adagiata sul crinale di un vulcano dormiente e l’intero percorso che si distende nel sottostante cratere. Percorso per nulla facile, realizzato dal prestigioso architetto Robert Trent Jones, con 93 bunker e tanta acqua. Fedele ai principi ispiratori della prima ora, The Challenge continua a svolgere una funzione di promozione della pratica attiva del golf amatoriale attraverso iniziative rivolte ai giocatori ed ai neofiti. Quanto ai primi, la principale attenzione è rivolta alla preparazione del campo di gara, all’assistenza a loro fornita dall’ingresso al circolo e per tutta la durata della competizione. Al fine di elevare il tasso tecnico della competizione, l’organizzazione ha istituito il TC Ranking, sistema di classifiche elaborate secondo criteri mutuati dai ranking professionistici, attraverso il quale vengono selezionati i giocatori che, nelle 25 settimane che precedono l’Evento, si sono distinti per


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la migliore media punti netti realizzati nelle gare da questi disputate. I vincitori del TC Ranking, due uomini e due donne, acquisiscono il diritto di partecipare all’Evento in veste di ospiti dell’Organizzazione. Il TC Ranking è aperto a tutti i giocatori tesserati presso la Federazione Italiana Golf, o altre federazioni estere riconosciute, in possesso dei requisiti previsti dal regolamento. L’iscrizione al TC Ranking è completamente gratuita. Altrettanta attenzione è riservata agli ospiti non giocatori, nei confronti dei quali vengono organizzate iniziative finalizzate all’avvicinamento al golf. Nell’ambito degli eventi collaterali organizzati per l’intrattenimento degli ospiti, i neofiti, sotto la direzione di un maestro professionista, vengono informati sulle caratteristiche del gioco. Giusto il tempo di assimilare i primi rudimentali insegnamenti e tutti a mettere in pratica quanto appreso in una divertente gara di putting green a loro riservata, con premio finale per il vincitore. L’attività di promozione ha consentito all’Evento di ottenere, per il secondo anno consecutivo, il patrocinio della Federazione Italiana Golf, attraverso il Comitato Regionale Lazio ed Umbria. Durante lo svolgimento della gara, gli ospiti sono invitati a partecipare agli eventi collaterali a loro riservati. Nel corso degli anni sono stati offerti dei tour presso shopping center, piuttosto che trattamenti di bellezza e

stinct for the best average net points achieved in the competitions they played. The winners of the TC Ranking, two men and two women, acquire the right to participate in the Event as guests of the Organization. The TC Ranking is open to all players registered with the Italian Golf Federation, or other recognized foreign federations, which meet the requirements of the regulation. Registration for the TC Ranking is completely free. As much attention is reserved for non-gamer guests, for whom initiatives are organized aimed at getting closer to golf. As part of the collateral events organized for the entertainment of the guests, the neophytes, under the direction of a professional master, are informed about the characteristics of the game. Just enough time to assimilate the first rudimentary lessons and everyone to put into practice what they learned in a fun putting green competition reserved for them, with a final prize for the winner. The excellent promotion put in place allowed the Event to obtain, for the second consecutive year, the patronage of the Italian Golf Federation, through the Lazio and Umbria Regional Committee. During the course of the competition, guests are invited to participate in the collateral events reserved for them. Over the years, tours have been offered at shopping centers, rather than beauty treat-

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ments and body care, performed in the wellness area of the host club or product tastings. At the end of the race the two souls of The Challenge, the players and the guests, gather to watch the awards ceremony. It's time for relaxation, socializing and public relations. It is the moment in which the sponsors can maximize their investment having the possibility, in a suggestive context and with serene conviviality, to present their companies, get in direct contact with the participants, promote their products and their services. Live background music and frozen sparkling wine flutes make the wait for the announcement of the winners more enjoyable. With the award ceremony and an elegant refreshment of the greetings the curtain falls on the Event. Many will return home with trophies, testimony of the sporting achievement, others with prizes drawn by lot, because sometimes just a star on the chest is enough. Everyone will come back with the memory of a special day and the desire to participate in the next edition. Yes, because there is no rest for the organization. Just enough time to analyze the data of the edition that just ended and immediately has to go back to work for the preparation of the next one, n with the desire to continue to amaze and to improve.

cura del corpo, eseguiti presso l’area wellness del circolo ospitante o degustazioni di prodotti. Al termine della gara le due anime di The Challenge, i giocatori e gli ospiti, si riuniscono per assistere alla cerimonia di premiazione. E’ il momento del relax, della socialità e delle pubbliche relazioni. E’ il momento in cui gli sponsor possono massimizzare il proprio investimento avendo la possibilità, in un contesto suggestivo e di serena convivialità, di presentare le proprie aziende, entrare in contatto diretto con i partecipanti, promuovere i propri prodotti ed i propri servizi. Musica dal vivo di sottofondo e flute di spumante ghiacciato, rendono più gradevole l’attesa per la proclamazione dei vincitori. Con la cerimonia di premiazione ed un elegante rinfresco dei saluti cala il sipario sull’Evento. In molti torneranno a casa con dei trofei, testimonianza dell’impresa sportiva realizzata, altri con premi estratti a sorte, perché a volte basta lo stellone. Tutti torneranno con il ricordo di una giornata speciale e la voglia di partecipare alla prossima edizione. Si, perché per l’Organizzazione non c’è riposo. Giusto il tempo di analizzare i dati dell’edizione appena conclusa e subito al lavoro per l’allestimento di quella del prossimo anno, con la voglia n di continuare a stupire e di migliorarsi.


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IN CITY GoLF

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“In City Golf Trento – presented by Engel & Völkers Trentino” La seconda edizione ha intrattenuto giocatori e appassionati nel centro storico della città. 72 giocatori si sono contesi le 18 buche – ‘public hole’ in Piazza Dante.

n City Golf Trento – presented by Engel & Völkers Trentino, piace. E la seconda edizione ha entusiasmato proprio tutti in una splendida giornata assolata, lo si è percepito dall’atmosfera che sin dalla mattinata odierna ha coinvolto giocatori e curiosi, ma soprattutto dal ‘vociare’ di chi passava tra le buche dislocate nel cuore della città di Trento: “Hai visto che roba? Giocano a golf in centro storico!”. Merito del lavoro svolto dal ‘sognatore’ Kurt Anrather dell’agenzia Curtes che ha ideato l’evento e l’ha portato – grazie alla fondamentale collaborazione con il Comune di Trento e l’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - persino nello spazio archeologico della Tridentum sotterranea. 18 buche hanno fatto divertire 72 giocatori, turisti e cittadini, rese complicate da particolari ostacoli associati ai numerosi sponsor del comitato, senza dimenticare la public hole di Piazza Dante che ha reso golf ed evento fruibili da tutti. La ‘chicca’ è stata la Tridentum sotterranea nel sottosuolo di Piazza Cesare Battisti, che molti degli stessi cittadini non avevano mai visitato, uno Spazio Archeologico Sotterraneo tra resti di cinte murarie, mosaici e sculture del passato ruggente. “In City Golf” è la scusa perfetta per andare alla scoperta delle molteplici attrazioni culturali della città tridentina quali Piazza Dante, Via Belenzani, Piazza Duomo, il Castello del Buonconsiglio, ‘verso l’infinito e oltre’ dopo la partenza “shot-gun” dalla VIP Lounge Club House di Piazza Pasi. C’è chi è riuscito a colpire il gong,

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n City Golf Trento 2019 presented by Engel & Völkers Trentino" was a great success! The second edition has really thrilled everyone in a splendid sunny day, it was perceived by the atmosphere that since the morning has involved players and spectators, but above all by the 'statement' of those who passed among the holes located in the heart of the city of Trento: "Did you see that? They play golf in the historic center!". Thanks to the work done by the Agency Curtes that conceived the event - and to the fundamental collaboration with the Municipality of Trento and the APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - the holes were located in the most beautiful places of the old town, even in the archaeological space of the underground Tridentum, the Teatro Sociale and the Castello del Buonconsiglio. The ultimate location was Tridentum in the underground of Piazza Cesare Battisti, which even many of the inhabitants of Trento had never visited before, an underground archaeological city among the remains of walls, mosaics, streets and sculptures of the Roman past. "In City Golf" is the perfect opportunity to discover the many cultural attractions of the city such as Piazza Dante, Via Belenzani, Piazza Duomo, the Castllo del Buonconsiglio. Many players have managed to make the gong sound, to hit a Porsche

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or one of the Internorm windows, to cross the lake in the middle of Piazza Dante's park and surely everyone had great fun! There were so many cultural treasures to discover like Casa Balduini, Galleria Civica, Palazzo Thun, Via Manci, Provincial Art Museum, Via San Pietro, the picturesque surroundings of Teatro Sociale, Largo Carducci, Via Oriola and Via Oss Mazzurana. The main sponsor was Davide Bonalumi of Engel & Völkers Trentino, who was also a player: "We decided to renew our partnership again this year - says Bonalumi - because last year's edition gave both the city and us as a private company a boost, made us known and brought all our goals closer. We want to experience the city differently and be close to the territory“. The "political" voice of the event is that of Andrea Merler, City Councillor: "I wanted Trento to open its doors to the world of sport and tourism. We have opened the buildings, castles and squares to show them to the national and international public. The decision was unanimous: The city should be "open" to its visitors, because tourists often don't recognize its cultural heritage. The underground of Trento was now the last secret revealed by "In City Golf"

chi a centrare una Porsche o una delle finestre Internorm, a superare il laghetto di Piazza Dante, e chi ha avuto più difficoltà ma certamente tutti i golfisti – dotati di mazze al seguito come i professionisti – si sono divertiti passeggiando tra gli altri punti ‘cult’ come Casa Balduini, la Galleria Civica, Palazzo Thun, Via Manci, il Museo Provinciale d’Arte, Via San Pietro, la suggestiva cornice del Teatro Sociale, Largo Carducci, Via Oriola e Via Oss Mazzurana. A rappresentare il main sponsor c’era Davide Bonalumi di Engel & Völkers Trentino, coinvolto anche come giocatore assieme al figlioletto: “Abbiamo deciso di confermare la nostra partnership – afferma Bonalumi - perché la passata edizione ha dato slancio sia alla città sia a noi come azienda privata, facendoci conoscere e avvicinando un po’ tutti i target. Vogliamo vivere la città in maniera diversa ed essere vicini al territorio”. La voce ‘politica’ dell’evento è quella del consigliere comunale Andrea Merler: “Tenevo a far sì che Trento aprisse le porte a questo mondo sportivo e turistico. Abbiamo aperto i palazzi, i castelli e le piazze per farli conoscere al grande pubblico nazionale e internazionale”. Il parere è stato unanime: la città va ‘aperta’ agli astanti perché spesso non ci si rende conto dell’immenso patrimonio a disposizione. Trento sotterranea è stata solo l’ultima chicca di “In City Golf”, dopo gli swing nelle prece-


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denti edizioni agli Uffizi di Firenze, dall’Arena di Verona, passando per Vienna, Cortina, Merano e la Porta di Brandeburgo a Berlino. Il tutto senza intaccare il patrimonio storico e culturale delle città, utilizzando palline ‘morbide’ per non danneggiare monumenti e passanti. Numerosi anche i golf club partner che hanno dato una mano e si sono fatti conoscere, come il Dolomiti Golf Sarnonico: “Da noi fanno riferimento molti trentini e altoatesini, essere qui a Trento è importante per sfatare il luogo comune che indica il golf come uno sport ‘distante’, in realtà è bellissimo e all’aria aperta”. “In City Golf Trento – presented by Engel & Völkers Trentino” si è rivolto anche alla solidarietà, con lo sponsor Mortec & Tooor a raddoppiare i punteggi in favore di AIL Trentino: “Siamo partner da tre anni di Curtes, ci divertiamo e cerchiamo di aiutare, speriamo di superare la cifra dell’anno scorso”, afferma il presidente Erwin Morandell. Kurt Anrather, infine, ha il volto di chi ha visto il proprio ‘sogno’ realizzato e coronato: “Grande successo all’In City Golf di Trento, tanto pubblico, tante persone e giocatori, una manifestazione con i fiocchi e tutto è funzionato a meraviglia, coinvolgendo 132 persone sul progetto tra le quali anche i ragazzi delle scuole. Grazie alla città per l’accoglienza che ci ha dimostrato”. n Info: www.incitygolf.com

- besides the spectacular locations in previous editions the Uffizi in Florence, the Arena in Verona, Vienna, Cortina, Merano and the Brandenburg Gate in Berlin. All this without compromising the historical and cultural heritage of the cities by using "soft" balls to avoid damage to monuments and passers-by". Also many golf clubs have helped and presented themselves at the event, such as the Golf Club Dolomiti and the Golf Club Rendena. "In City Golf Trento - presented by Engel & Völkers Trentino" also supported social projects, with the help of sponsor Mortec Tooor, who doubled the number of points achieved by the players on his hole in favour of AIL Trentino: "We have been partners of Curtes for three years, we have fun and try to help, we hope to exceed last year's number", says CEO of Mortec Tooor Erwin Morandell. Kurt Anrather, CEO of Curtes, concludes: "In City Golf in Trento was another great success - many people and players were thrilled, everything worked out wonderfully and this thanks to 132 employees, including students of the Ivo de Carneri Institute. Many thanks also to the City of Trento for the renewed and so warm hospitality". n Info: www.incitygolf.com

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PUGLIA FooD AWARDS

by Matteo Ala

ission accomplished and objective achieved also in Tuscany (third edition), Sardinia (4th edition), Piedmont (2nd edition) with its debut in November in Veneto. There were over 162 (45 more than in the first edition) the applications presented for one of the ten product categories: wine, oil, pasta, bread and taralli, cheeses, cured meats, craft beers, spirits and liqueurs, sweets, canned food. Finally a shared event, structured on institutional and private partnerships that create the right balance for an effective and strategic promotion. This second edition, patronized by the Puglia Region and by the Department of Agriculture, has enjoyed important collaborations such as those of the Eccelsa Institute (a high education institute of food taste recognized by the World Association of Chefs' Societies among the 40 cooking schools most prestigious and important in the world) and by many important sponsors starting from this year's Main Sponsor LEXUS with the dealership AMICAR, Proraso , Marvis , Kaloderma, "Events that celebrate the quality of our agri-food products, enhancing and making protagonists the companies of the sector and all the food and wine operators - commented the

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issione compiuta e obiettivo raggiunto anche in Toscana (terza edizione), Sardegna (4 edizione), Piemonte (2 edizione) con il debutto atteso a Novembre in Veneto. Sono state oltre 162 (45 in più rispetto alla prima edizione) le candidature presentate per una delle dieci categorie di prodotti: vino, olio, pasta, pane e taralli, formaggi, salumi, birra artigianale, distillati e liquori, dolci, conserve alimentari. Finalmente un evento condiviso, strutturato su partnership istituzionali e privati che creano il giusto equilibrio per una promozione efficace e strategica. Questa seconda edizione, patrocinata dalla Regione Puglia e dall’Assessorato all’agricoltura , ha goduto di importanti collaborazioni come quelle di Istituto Eccelsa (istituto di alta formazione del gusto alimentare riconosciuta dalla World Association of Chefs’ Societies tra le 40 scuole di cucina più prestigiose e importanti del mondo) e da tanti importanti sponsor a partire dal Main Sponsor di quest’anno LEXUS con la concessionaria AMICAR, Proraso, Marvis, Kaloderma, «Eventi che celebrano la qualità delle nostre produzioni agroalimentari, valorizzando e rendendo protagonisti le imprese del settore e tutti gli operatori enogastronomici - commenta l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia - sono sempre tassello irrinunciabile di una lungimirante

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Gli oscar delle eccellenze agroalimentari della Puglia non sonoi semplicemente un premio o un concorso. La serata finale che si è tenuta a Bari, nella splendida cornice di Villa de Grecis il 7 Giugno, è stato lo spettacolo finale di una piattaforma d’evento innovativa che da voce e comunica le realtà d’eccellenza di questa Regione. strategia di crescita e sviluppo. Ringrazio gli organizzatori di questa coinvolgente manifestazione, i vincitori e tutti i partecipanti, che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono a difendere la qualità indiscussa delle nostre materie prime, a trasformarle e valorizzarle mantenendo quello straordinario e peculiare punto di equilibrio tra tradizione e innovazione». «Voglio ringraziare di cuore fin da subito - dichiara l’organizzatore del Puglia Food Award, Donato Ala - la Regione Puglia, il presidente Michele Emiliano e l’assessore Leonardo di Gioia, l’Istituto Eccelsa, gli sponsor, i presidenti di giuria e i giurati, perché senza di loro non sarebbe stato possibile realizzare questo evento. Il primo settembre si apriranno le iscrizioni per la terza edizione che si svolgerà il 21 Marzo, inaugurando il solstizio di primavera». L’idea nasce da un’esigenza e una storia italiana ben nota, quella di riuscire a comunicare e raccontare il patrimonio, in questo caso agroalimentare, del nostro Paese. Sapersi raccontare attraverso la storia dei nostri territori, le persone e la cultura del lavoro, l’unicità dei prodotti e le splendide peculiarità di tutte le aziende che ogni giorno scrivono un pezzo di storia di questo paese. Il format è innovativo nel metodo e nella missione, con giurie settoriali che degustano hanno degustato al buio tutti i prodotti d’eccellenza, divisi in 10 categorie. Si premia l’azienda attraverso il prodotto

Councilor for Agri-food Resources of the Puglia Region, Leonardo di Gioia - are always indispensable piece of a farsighted strategy of growth and development. I thank the organizers of this exciting event, the winners and all the participants, who every day, with commitment and dedication, contribute to defending the undisputed quality of our raw materials, transforming them and enhancing them while maintaining that extraordinary and peculiar balance between tradition and innovation ». "I want to thank you from the very beginning - says the organizer of the Puglia Food Award, Donato Ala - the Puglia Region, the president Mi chele Emiliano and the councilor Leonardo di Gioia, the Eccelsa Institute, the sponsors, the jury presidents and the jurors, because without them it would not have been possible to realize this event. On September 1st registration will open for the third edition which will take place on March 21st, inaugurating the spring solstice ». The idea stems from a well-known Italian need and history, that of being able to communicate and recount the heritage, in this case agri-food, of our country. Knowing how to tell through the history of our territories, the people and the work culture, the uniqueness of the products and

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the splendid peculiarities of all the companies that every day write a piece of history of this country. The format is innovative in method and mission, with the sectorial juries that they taste have tasted in the dark all the products of excellence, divided into 10 categories. The company is rewarded through the unique product that plays the leading role, to open the stage of communication to everyone. The winners are awarded a stamp of strategic excellence in marketing and promotion activities, already requested and recognized in Asian and American foreign markets. But there is much more. Apart from the technical process, the distinctive feature of the Food Awards concerns the marketing and digital communication of all quests and realities, using the most effective platforms such as social media, through the partnership with Bottega to communicate, social & digital agency specialized in food world and content production for companies. During the year the Bottega social team to communicate, visit the excellence that won the Awards and the special mentions telling it on digital platforms with creativity and authenticity through photos and video storytelling. All this turns into visibility and joint value for companies and helps the agri-food sector in a modern and targeted way. n

unico protagonista del giudizio, proprio per aprire il palcoscenico della comunicazione a tutti. I vincitori vengono insigniti di un bollino di eccellenza strategico nelle attività di marketing e promozione, già richiesto e riconosciuto nei mercati esteri asiatici ed americani. Ma c’è molto di più. A parte il processo tecnico, il tratto distintivo dei Food Awards riguarda il marketing e la comunicazione digitale di tutte queste realtà, si usano le piattaforme più efficaci come i social media, attraverso la partnership con Bottega per comunicare, social & digital agency specializzata nel mondo food e nella produzione di contenuti per le aziende. Durante l’anno il team social di Bottega per comunicare, visita le eccellenze che hanno vinto gli Awards e le menzioni speciali raccontandolo sulle piattaforme digitali con creatività e autenticità attraverso foto e video storytelling. Tutto questo si trasforma in visibilità e valore aggiunto per le aziende e aiuta il settore agroalimentare in maniera moderna e mirata. Così si crea un network verificato e riconosciuto che lega le aziende ai mercati e alla grande distribuzione, garantendo gli scenari che meritano i produttori d’eccellenza. Appuntamento al prossimo anno, data prevista il 21 Marzo in occasione del Solsitizio di Primavera con tante novità annunciate dagli organizzatori, intenti a garantire una nuova edizione ancora n più innovativa e sempre in crescita.


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Colophon direttore responsabile art director fashion editor direttore sezione sport relazioni esterne redazione Padova

redazione Milano / Brianza segreteria - abbonamenti pubblicità hanno collaborato:

Matteo Tornielli m.tornielli@livein-style.com Ludovico Maria Nobile Mariangela Bonaparte Donato Ala Giovanna Repossi gio.zesign@gmail.com Vittoria Fabris, Annalisa Fanticelli, Alberto Brandisseri, Edoardo Dominici Via Balla 67, 35010 Villafranca Padovana info@livein-style.com tel 0490963354 Claudio Calvi, Carlo Gaeta info@livein-style.com info@livein-style.com

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PER QUESTO NUMERO SI RINGRAZIA: ILOVEAFRICA TOURS & SAFARIS

ALESSANDRO BOSCOLO AGOSTINI

MIRKO FREZZA

DANIELE AMATO

MARCO NEREO ROTELLI

Donato Ala, Matteo Ala, Cristina Benedettini, Alessandro Byter, Luca Bonacini, Alessandro Boscolo Agostini, Marianna Bonavolontà, Stefano De Angelis, Nicola Di Nunzio, Elisa Lanotte, Annaluce Licheri, Giovanna Repossi, Maurizio Signorini, Andrea Silvello, Marco Giuseppe Timelli, Roberta Vanore, Stefania Zilio.

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COMUNICAZIONE SOSTENIBILE

Comunicare oggi Il digitale ha moltiplicato le armi del comunicare. Sono aumentati i modi di espressione, perchy ora, esiste un luogo gratuito ed accessi ile a tutti( il 2e ed i mezzi ad esso associati. Il digitale, e la complessità, perB, non hanno cam iato l’esigenza di Vualità. Al contrario, l’hanno resa pi) pressante, perchy l’immediatezza ha fatto confondere i valori, sostituendo all’attenzione il numero, la sensazione al messaggio. Darafrasando ùenrè Gord( c’k vero valore solo Vuando la percezione di esso sarà di tutti.

LA bqOPNIbA IqNE ACCIENE 4PANTq, qLMFE AL OESSA::Iq, DASSA ANbùE PN SPDDLEOENMq TI ANIOA. (HENRI BERGSON)

Epickoeditoria Il mezzo di comunicazione, oggi, deve sostituire alla òlirica l’epica, nella consapevolezza che Emotional OarUeting, Storètelling, bontent OarUeting, 1rand Identitè, Mrasformazione Tigitale sono concetti fondamentali per aziende che vogliono competere su mercati sempre pi) complessi, dove la formazione, la comunicazione, la trasparenza, la centralità del cliente e l’innovazione sono le chiavi di differenza.

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Mettere al centro l'immagine La comunicazione k la prima linea dell’immagine dell’azienda. Ti conseguenza per una impresa trasmettere Vualità presuppone una comunicazione di Vualità. Cuol dire emozionare, coinvolgere il pu lico, mo ilitare la sua attenzione trasmettendo un’estetica e una forza del messaggio che non segua le regole di diffusione ma le cavalchi, che segua il futuro e non si fermi al presente, non trascuri Vuindi i nuovi mezzi di comunicazione. Lo sfondo di EpicUonomia k Vuindi il video, i social e le immagini, per costruire un rapporto immediato con il cliente.


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Livein

nº 51 - ottobre 2019

Argomenti Nuovi edizioni · bimestrale · anno 10 - nº 51 - ottobre 2019 · € 15,00 · $ 30,00

Si, viaggiare Livein, dedicato a chi vive

Mirko Frezza


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