01 Reimagining Urbanism Laburba17 - M. Carta, Unipa

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reimagining urbanism

creative, smart and green cities for the changing times maurizio.carta@unipa.it




"Le cittĂ sono organismi viventi: se non vengono coltivate nel modo giusto, appassiscono e muoiono. L'architettura ha il potere di inserire gli individui in una collettivitĂ e di ravvivare gli angoli dimenticati del nostro tessuto urbano; le comunitĂ la usano per piantare una bandiera e riunirsi. I catalizzatori sociali possono essere centri di aggregazione giovanile, edifici religiosi, biblioteche o anche palazzi alveare; ma a prescindere dal suo uso, l'architettura resta uno strumento potente per incoraggiare l'azione del corpo sociale" (Marc Kushner, La forma del futuro)




metabolism approach


RE-THINK


l’attuale modello di sviluppo



l’attuale paradigma urbanistico



l’urbanistica deve recuperare una visione basata su + qualità + condivisione + riciclo


abbiamo bisogno di una nuova educazione dello sguardo per una nuova ecologia della mente



dobbiamo re-immaginare l’urbanistica


perchÊ viviamo nell’era della metamorfosi




collaborative spaces, open environments, shared platforms increase creativity, intelligence and profitability of the people involved


“Creative habitats are platforms to open doors to the adjacent possible. Each new innovation opening up new ideas to explore.� Steven Johnson


BIO-DIVERSITY


TECH-DIVERSITY


PEOPLE-DIVERSITY


"Gli ambienti innovativi aiutano di più chi li abita ad esplorare l'adiacente possibile perché mostrano un campionario ampio e diversificato di parti di ricambio – meccaniche o concettuali – e suggeriscono nuovi modi di ricombinarle" [Steven Johnson]


city is the best place where the ideas have sex [Matt Ridley + Maurizio Carta]


l’urbanistica deve progettare la nuova alleanza tra capitale umano, città creativa e cittadini intelligenti



smart city needs intelligent people



non basta aggiungere tecnologia ma dobbiamo ripensare la cittĂ



RE-LOAD


planning in the global change age







planning in the urban age










world city living


world city profit


the explosion of the Urban Age


8 mq/sec


nuovi paradigmi per l’agenda urbana europea


urban metabolism

urban farm patrimonio pubblico

identità

green economy

coesione sociale rottamazione sostenibilità economica smartness spazio pubblico

riciclo consumo zero fiscalità

urban retrofitting governance multilivello living lab co-housing città in transizione

partenariato

resilienza


ripartire dalle cittĂ


è nell’arena delle cittĂ che va svolta la battaglia: ripensando la loro funzione di motrici della coesione territoriale, aggregatrici di intelligenze, catalizzatrici di risorse e innovatrici dello sviluppo. occorre riattivare il metabolismo urbano.


planning in the zero budget age




come governare le cittĂ ?


attuali risorse pubbliche strutturali disponibili per investimenti in rigenerazione urbana

0

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attuale moltiplicatore degli investimenti per gli interventi pubblici in qualitĂ urbana

0

%


Attuali incentivi pubblici, fiscali o amministrativi, previsti per l’intervento dei privati

0


attuale "rendimento sociale" della valorizzazione delle risorse ecologiche e culturali

0

%


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+

+

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"follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi" Albert Einstein


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reload the city



dobbiamo ricaricare il sistema operativo delle cittĂ , riattivando l'intelligenza urbana


la sfida delle middlecities



tra le 600 città che più contribuiscono alla crescita del Pil globale le 23 megalopoli produrranno solo il 10% della crescita globale, mentre il 50% della propulsione sarà prodotto dalle 577 città medie che si alimentano della loro creatività ed innovazione e non della pura crescita spaziale o demografica. [McKinsey Global Institute, “Rapporto City 600”, 2011]


Re-imagining Urbanism. Creative, Smart and Green Cities for the Changing Times ListLab, 2014


RE-IMAGINE


planning in the re-cycle age





le cittĂ del futuro dovranno agire entro un “Capitalismo 3.0â€?, un nuovo capitalismo responsabile ed ecosofico, capace di rimodellare gli obiettivi della produzione dei beni materiali e immateriali, ma soprattutto capace di ripensare il modello insediativo: un modello/progetto che produca continui riusi, ricicli e re-cicli, sovrapposizioni, perturbazioni ed evoluzioni creative.


nell'era della crisi ecologica ed economica le cittĂ decrescono, si contraggono producendo lacerti urbani, trucioli funzionali e rottami di sviluppo che solo attraverso un processo di riciclo possono tornare ad essere le componenti di nuovi cicli di vita capaci di generare rinnovati paesaggi urbani.



hypercycling the city



sull’ingente patrimonio di tessuti urbani periferici, della dismissione produttiva o della residenza inefficiente occorre attivare procedure di hyper-cycling attraverso l'attivazione di più cicli di vita in contemporanea, per rendere la città più creativamente innovativa, meno erosiva dell'ambiente, più inclusiva dal punto di vista sociale, e più performante dal punto di vista energetico.


MADRID / matadero music academy langarita navarro Š mcarta, unipa 2013


JOHANNESBURG / Mill Junction Citiq development Mill Junction, Johannesburg.


DUNKERQUE / FRAC contemporary art lacaton & vassal


VITORIA-GASTEIZ / greenbelt centro de estudios ambientale © mcarta, unipa 2013


NEW YORK / fresh kills park Department of city planning


AMSTERDAM / ReGen Village passivhaus


metabolismo urbano



from taxidermicity to


urban blastema


le re-cycle areas saranno il nuovo e potente

blastema delle cittĂ quello che in embriologia individua un gruppo di cellule che rimangono a lungo indifferenziate ma con una forte potenzialitĂ creativa e che ad ogni nuovo ciclo di vita, proliferando ed ibridando i tessuti circostanti, danno origine a nuovi nuclei di organi, a nuova vita.


RE-CYCLICAL URBANISM




seven paradigms for seven cycles


#RE-NOWN. Il ciclo dell’identità e della reputazione creative ecosystem branding upcycling cultural districts talents

RE-NOWN

RE-CYCLICAL URBANISM PARADIGMS

LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-NOWN. Il ciclo dell’identità e della reputazione capace di aumentare l’identificazione dei suoi abitanti e users, tornando ad essere “enciclopedia” della comunità, occasione di conoscenza e formazione ed impegnando gli urbanisti e architetti ad elaborare nuove forme e relazioni che contengano e connettano i flussi di informazione e comunicazione che la città genera con sempre maggiore frequenza, portata e velocità.










#RE-TICULAR. Il ciclo del policentrismo e della multi-city

metropolitan archipelago

ecological network

gateway city hub spaces

RE-CYCLICAL URBANISM

RE-TICULAR

PARADIGMS

LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-TICULAR. Il ciclo del policentrismo e della multi-city protesa verso l’impegno di inserire nell'armatura urbana, man mano che essa diventa più complessa e proteiforme, nuovi elementi di aggregazione sociale, nuovo luoghi dell’architettura intercettati nel loro mutamento e riutilizzati per nuove occasioni di socialità e quindi nuovi "attivatori urbani". L'arcipelago urbano accelera l'affermazione di nuovi valori condivisi che permettano di conferire alla città nuovi valori semantici capaci di indirizzarne il mutamento.








#RE-THINK. Il ciclo della conoscenza e dell’innovazione

interpretation city apps

cloud governance living lab

RE-CYCLICAL URBANISM

RE-THINK

PARADIGMS

LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-THINK. Il ciclo della conoscenza e dell’innovazione in grado di agire sulla democratizzazione della comunicazione urbana, pianificando occasioni e progettando luoghi in cui la conoscenza del sistema urbano esca dalle torri degli specialisti e diventi conoscenza diffusa, competenza intersoggettiva, diventando materiale concreto per il patto di convivenza delle popolazioni urbane, realizzazione dell’utopia geddesiana di una città di tutti, compresa da tutti.


BRISTOL / university-city strategic plan Department of city planning


LOUSANNE / rolex learning center sanaa








MONT DE MARSAN / mediatheque archi5





#RE-SILIENCE. Il ciclo della resilienza e del metabolismo

adaptive spaces

RE-CYCLICAL URBANISM

urban acupuncture

landfill reuse

urban farms

urban metabolism RE-SILIENCE

social innovation centers retrofitting

PARADIGMS

LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-SILIENCE. Il ciclo della resilienza e del metabolismo nella quale la flessibilità delle funzioni, la permeabilità degli spazi e l’adattabilità degli insediamenti non si pongono più come problemi da porre in termini puramente concettuali e spaziali, ma devono essere messe in relazione a tutto il portato sociale, economico e tecnologico che oggi entra a far parte della costruzione della città, diventando temi/strumenti/norme del progetto della città del futuro.








COPENHAGEN / saint-kjelds climate adaptation district tredje natur





NEW YORK / BIG U dryline big



MUNICH / agropolis jรถrg schroeder


#RE-SPONSIBLE. Il ciclo della democrazia attiva

RE-CYCLICAL URBANISM PARADIGMS

RE-SPONSIBLE co-working/co-housing

crowdsourcing

social streets

urban centers

LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-SPONSIBLE. Il ciclo della democrazia attiva e dell’azione collettiva in cui la rigenerazione alimenti il miglioramento dei caratteri di sostenibilità ecologica ed efficienza energetica dei piani e dei progetti urbani, promuovendo ambienti diffusi di cognizione/ azione più adeguati ai bisogni sociali e ambientali contemporanei. La nuova “etica ecologica” della pianificazione diventa veicolo di relazioni tra le parti della città, attivatrice di mobilitazione delle intelligenze collettive attorno al progetto urbano sostenibile.











#RE-MOTE. Il ciclo digitale e della condivisione

RE-CYCLICAL URBANISM PARADIGMS RE-MOTE

opensource city

self-sufficient block smart grid fablab cyber-physical spaces

LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-MOTE. Il ciclo digitale e della condivisione sempre più cloud based, chiede un'elevata sinergia tra centralità di servizi, struttura edilizia ed innovazione tecnologica. I nuovi tessuti urbani derivanti dal riuso dovranno essere sempre più permeati da componenti digitali che si compongono e ricompongono tra producer e consumer intercettando le domande dei cittadini, le loro percezioni e le loro esigenze di funzionalità e di comfort, ed arricchendole con le loro richieste di conoscenza ed esperienza, con la domanda di democrazia e responsabilità.








Patricio Gonzales Vivo, Point Cloud City, 2014









#RE-MAKE. Il ciclo della rigenerazione e dello spazio pubblico

RE-CYCLICAL URBANISM PARADIGMS RE-MAKE

reversing city sharing economy waterfront regen

drosscapes LANDSCAPE

conceptual map of the re-cyclical urbanism [© M. Carta, 2014, 2016]

CITY

INFRASTRUCTURES

urban DIY/DIT

DISTRICTS

SOCIAL INNOVATION

MAKERS


RE-MAKE. Il ciclo della rigenerazione e dello spazio pubblico dei nuovi mestieri che affiancano quelli tradizionali, rivitalizzandoli, modificandoli, adeguandoli a mutate domande. La città delle opportunità richiederà sempre più spesso l’esercizio della creatività, della visione strategica, del progetto ecologico, della gestione innovativa. Il rinascimento urbano richiede progetti integrati e la valutazione degli effetti delle scelte e il controllo delle “prestazioni” dei piani e dei progetti.










LYON CONFLUENCE 1 (2003) Superficie: 41 ha Programma costruttivo: 400.000 mq, di cui: - 145.000 mq di alloggi per un totale di 1.670 abitazioni; - 95.000 mq di spazi commerciali, hotel e servizi; - 130.000 mq per il terziario; - 30.000 mq per attrezzature pubbliche.


LYON CONFLUENCE 2 (2010) Superficie: 35 ha Programma costruttivo: 420.000 mq, di cui: - 160.000 mq di alloggi; - 12.000 mq di spazi commerciali, hotel e servizi; - 160.000 mq per il terziario; - 18.000 mq per attrezzature pubbliche; - 70.000 mq di torri.












Farm Cultural Park





le strategie del Re-cyclical Urbanism richiedono l'attivazione di una efficace fiscalità urbanistica che attraverso un sistema di incentivazioni e compensazioni urbanistiche premi ed agevoli chi attiva nuovi cicli sui suoli, ad esempio onerando o tassando maggiormente chi erode i greenfields, incentivando e detassando chi realizza insediamenti che riattivino i brownfields e che alleggeriscano l'impronta ecologica dei grayfields.


"Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato."

Haruki Murakami


ECOSISTEMA URBANISTICO


perception or reality?


The Urban Regener ation Myth

we need to re-imagine urbanism


IMPEGNI


PROMUOVERE i temi della vivibilità delle città, della qualità del paesaggio, della coesione delle aree interne, della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica tra le priorità dell'agenda politica e sociale europea – e dell’Italia in particolare – ripensando e declinando con maggiore incisività i provvedimenti per il rilancio di un nuovo patto per le città che generi una maggiore innovazione dei processi e non solo l’accelerazione dei finanziamenti o delle opere.


INTERNALIZZARE nel progetto urbanistico i paradigmi della città creativa, del recycling urbanism in termini di progettazione creativa della dismissione, della urban shrinkage, della smartness per la revisione dei cicli di acqua-energia-rifiuti e per la gestione delle reti digitali e di mobilità verso una reale sostenibilità, della post-carbon economy come motore dell’innovazione e moltiplicatore degli investimenti, della agricoltura urbana come attivatore di nuovi metabolismi.


RINNOVARE gli strumenti del pianificatore e dell’urbanista attraverso l’ibridazione con l’ecological design, lo smart planning e l’open-source urbanism in una rinnovata ottica cooperativa e metamorfica, accettando la sfida di forgiare nuovi strumenti analitici e operativi dove e quando i tradizionali risultino obsoleti e inefficaci.


REIMAGINING URBANISM vision + strategy + project + rules + tools


URBANISM MADE ECOSYSTEM


NEW URBANISM MAKES SUPERORGANISM


ADVANCED URBANISM WILL MAKE METABOLIC SUPERORGANISM


ma…



come?


2014

2015

2016


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