DOCENTI Maurizio Carta Daniele Ronsivalle COLLABORATORI Annalisa Contato Carmelo Galati Tardanico Barbara Lino Angelica Agnello
SEMINARIO INTEGRATIVO Barbara Lino
ecocreative city
principi, obiettivi, strumenti maurizio.carta@unipa.it
new urban makers
nuove sfide per le cittĂ innovative, intelligenti, inclusive, integrate ed interattive
Agenda Urbana Europea Le sfide da affrontare sono comuni a molte città italiane ed europee: • ridurre le disparità sociali e territoriali; • limitare l’impatto sull’ambiente; • offrire servizi e qualità per attrarre risorse; • attivare interventi di rigenerazione economica ed urbana che diffondano un’immagine dinamica della città • intercettare le risorse connesse alle reti lunghe
Agenda Urbana Europea L’azzeramento delle risorse pubbliche ci guida verso un maggiore coinvolgimento dei privati (capitale, know-kow, gestione), aiutati non da cofinanziamenti impossibili, ma da agevolazioni fiscali ed amministrative o da accurate compensazioni. !
Se riattiviamo il meccanismo di connessione tra i settori coinvolti nella riqualificazione urbana in termini di filiere e cluster possiamo attingere alla spinta propulsiva di un “rendimento sociale” della qualità urbana stimato all’8,2 %.
riattivare le cittĂ
la sfida delle middlecities
Tra le 600 città che più contribuiscono alla crescita del Pil globale le 23 megalopoli produrranno solo il 10% della crescita globale, mentre il 50% della propulsione sarà prodotto dalle 577 città medie che si alimentano della loro creatività ed innovazione e non della pura crescita spaziale o demografica. [McKinsey Global Institute, “Rapporto City 600”, 2011]
cittĂ creativa 1.0 la cittĂ che attrae flussi
cittĂ creativa 2.0 la cittĂ che genera distretti
la cittĂ ecocreativa 3.0 la cittĂ che crea un ecosistema per i makers
VISION
La città del futuro sarà una città
più intelligente, più sostenibile e più solidale, una città generatrice di
città eco-creativa
nuovi valori: la sarà in grado di competere nel panorama internazionale attraverso la costante interazione tra identità e innovazione ed attraverso la capacità di generare creatività e di alimentare nuovi futuri sostenibili.
Il governo del territorio deve saper ri-attivare l'intelligenza urbana
La Eco-Creative City necessita di una connessione tra scenari globali e scenari locali, il riavvio delle sue risorse e di un nuovo modello di cooperazione pubblico-privato che generino una nuova forza propulsiva in grado di promuovere investimenti e riattivare la cooperazione dei suoi “capitali culturali, sociali, umani, tecnologici ed economici�.
nuove sfide e nuove strategie
PPP
PianoPattoProgetto
Progettare la città eco-creativa significa ripensare una città in cui le diverse parti si integrino, dove predomini la varietà e la complessità, e soprattutto la qualità. !
In quest’ottica la rigenerazione urbana rappresenta un nodo essenziale per il futuro, nella consapevolezza che una politica di rinnovamento del patrimonio edilizio è importante sotto molteplici profili:
- economico, perchÊ il settore della rigenerazione urbana rappresenta un motore formidabile per l’economia, capace di attivare un moltiplicatore x5; !
- sociale, perchĂŠ il recupero urbanistico ed edilizio rappresenta il punto di partenza per il superamento di situazioni di degrado e marginalizzazione; !
- ambientale, perchĂŠ gli interventi di adeguamento strutturale e impiantistico improntati a criteri di sostenibilitĂ ambientale, di sicurezza statica e di efficienza energetica contribuiscono alla riduzione di consumi, costi ed emissioni energetici.
assi strategici
parole chiave
identitĂ
green energy
rottamazione sostenibilitĂ economica
smartness riciclo
consumo zero
fiscalitĂ patrimonio pubblico governance multilivello
partenariato
reimmaginare la cittĂ ecologica e creativa
ripartire dalla intelligenza, dalla creativitĂ , dall'innovazione e dalla corresponsabilitĂ
Ripensare le città perché siano più ingegnose (smart), sostenibili (soft) e responsabili (sensible) significa partire da una nuova cultura della pianificazione, che metta al centro politiche di gestione del territorio in una visione “integrata”. !
Città che superino la fase dell’incontrollata espansione del consumo di suolo, per gestire la decrescita e il ricompattamento (shrinking).
Compito dell’urbanistica è far leva sulle risorse del territorio riportandole in un sistema integrato in grado di garantire un potenziamento dei centri urbani come motori di uno sviluppo economico e sociale. !
Dobbiamo ripensare all’urbanistica come paradigma e strumento volto al rinnovo e alla rifunzionalizzazione dei tessuti urbani, alla valorizzazione urbana e non solo alla regolazione.
riduci, riusa, ricicla
Reintervenire sul patrimonio esistente significa: !
• • •
trovare un punto di equilibro tra i bisogni delle collettività e le esigenze economiche del mercato; saper aggregare le parti storiche con la contemporaneità senza generare erosione di identità; redigere un progetto urbano in cui qualità urbana, ambientale, paesaggistica, innovazione, mobilità, servizi, attrattività sociale e culturale, siano i principi cardine del processo di rinnovamento.
riciclare le cittĂ
esperimenti
NANTESecocreativeMETROPOLE
Negli ultimi anni la comunità urbana di Nantes Métropole ha lanciato una grande sfida per l’innovazione del modello di sviluppo attraverso numerose iniziative nel segno della sostenibilità ecologica, della innovazione e della valorizzazione culturale, ma soprattutto investendo nella dimensione culturale ed ecologica per generare nuova forza-lavoro e nuovi luoghi del lavoro, e proponendosi come strumento per una “terza via” dell’imprenditoria
il vero propulsore per la città eco-creativa è il Quartier de la CrÊation: 9 ettari dedicati alle industrie culturali e creative, fusione di cultura, formazione, arte, innovazione, ricerca ed imprese
Key figures!
•20 years of urban renewal work! •550,000 sq. m of housing! •300,000 sq. m of commercial and office space for 15,000 new jobs!
•150,000 sq. m of local and community infrastructure! •160 hectares of public space created or rehabilitated! •2 new public transportation line running in dedicated lanes!
•12 km of pathways along the Loire
Il progetto prende avvio nel 2009 nella punta occidentale dell'isola, ed è basato su una visione chiara: concentrare nello stesso luogo istituzioni educative e di ricerca ed imprese agevolandone le mutue spinte di innovazione e di creazione. !
Visione concretizzata dalla presenza dell’Università attraverso la nuova Ecole Nationale Supérieure d'Architecture, e di numerosi istituti di formazione come l'Ecole des Beaux Arts, Sciences Com', l’Ecole de Design e l’Ecole des Métiers de l'imprimerie
Il Pôle des Arts offre uno spazio per liberare la creatività degli allievi delle scuole di arti applicate, offrendola permanentemente alla città e contribuendo alla “perturbazione culturale” della metropoli. Si stima che nel 2014 il polo educativo avrà più di 5000 studenti e oltre 160 docenti. !
Il carattere creativo è rafforzato dalla presenza della Mediateca, della Sede dell’Ordine degli Architetti con annessi spazi culturali, da La Fabrique, un luogo dedicato alla musica contemporanea, e da un centro per le arti grafiche
Elemento di rilievo del Distretto è l'edificio Eurêka, il quale sorge ai margini dell'area per diventare un potente motore economico. !
L'edificio, ormai un'icona del quartiere firmata dallo studio Lipsky e Rollet, contiene un incubatore d'impresa dedicato soprattutto allo sviluppo delle innovative and creative industries. Realizzato in stretta collaborazione tra Nantes Métropole e il gruppo immobiliare Giboire, è sede della stessa SAMOA
Nantes ambisce a diventare una delle capitali europee dell’industria culturale e creativa, ed attraverso il Quartier de la Création intende mantenere il territorio in uno stato di costante “perturbazione creativa” e di proiezione internazionale attraverso la forza propulsiva generata dalla cooperazione tra imprenditori, talenti creativi e progettisti, accreditandosi come una metropoli creativa e sostenibile: un esempio concreto di eco-creative city