05 piano strategico di palermo (laburba14)

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DOCENTI
 Maurizio Carta
 Daniele Ronsivalle COLLABORATORI
 Annalisa Contato
 Carmelo Galati Tardanico
 Barbara Lino
 Angelica Agnello

SEMINARIO INTEGRATIVO
 Barbara Lino

SEMINARIO INTEGRATIVO 02_20.11.13

piano strategico di palermo il processo e la struttura Annalisa Contato


Cos’è un Piano Strategico?

I piani strategici si caratterizzano per l’assenza di un sistema normativo di riferimento e per la funzione essenzialmente di indirizzo che da essi discende. È caratterizzato dalla flessibilità e dalla scelta in progress degli obiettivi strategici di sviluppo che il territorio individua. Consente di attuare un modello di democrazia partecipativa. Frutto di una collaborazione negoziale, il piano strategico permette ai suoi attori di affrancarsi da una trattativa a compartimenti e legare il futuro delle Città ad un traguardo di sviluppo, specificando le principali direttrici, rinviando ad altre sedi gli interventi puntuali e le modalità di attuazione degli stessi.


Palermo Capitale dell’Euromediterraneo

per la riqualificazione, lo sviluppo e la promozione del territorio metropolitano della città di Palermo Il rango metropolitano della città di Palermo nel contesto europeo, nordafricano e mediorientale, i processi di trasformazione e riqualificazione in atto e i progetti di sviluppo avviati richiedono di essere ricondotti ad una visione

strategica del futuro della città,

in grado di richiamare tutte le forze politiche, economiche, sociali e culturali della città ad un principio di responsabilità, capace di produrre effetti concreti di

riqualificazione e sviluppo.


Le fasi del processo di piano


Palermo Capitale dell’Euromediterraneo

per la riqualificazione, lo sviluppo e la promozione del territorio metropolitano della città di Palermo

2006 il Comune di Palermo avvia il processo per l’elaborazione del Piano Strategico per Palermo Capitale

2007 consegna del Documento di Impostazione Scientifica contenente una visione guida e i primi indirizzi strategici

2008 (maggio – settembre) start up delle attività e costruzione del quadro conoscitivo

2008 (ottobre – dicembre) avvio del processo inclusivo Fase I: interviste e laboratori


Palermo Capitale dell’Euromediterraneo

per la riqualificazione, lo sviluppo e la promozione del territorio metropolitano della città di Palermo

2009 (aprile – giugno) consegna del Documento Intermedio di Piano e valutazione della Regione Siciliana

2009/

2010

aprile aprile processo inclusivo Fase II: linee strategiche ed interventi

2010/

2010

maggio dicembre Documento Finale del PSP: il Piano d’Azione

2011

giugno approvazione del Documento Finale da parte della Regione Siciliana


Il Documento di Impostazione Scientifica ü  La vision della città di Palermo: Palermo gateway city del Mediterraneo!

ü  La mission: costruire una visione strategica del futuro della città ü  Obiettivi multilivello: i nuovi ruoli ai livelli sovraregionale, regionale, sub-provinciale e locale ü  Gli assi strategici: le nove città del futuro ü  Le principali direttrici di intervento: Mobilità, Ambiente, Infrastruttura e Cultura ü  La città policentrica: il ruolo delle Aree di Trasformazione Integrata (ATI)


FASE I Il processo inclusivo


Il processo inclusivo

L’avvio del processo inclusivo è stato segnato dalla conduzione della fase di ascolto del territorio condotta attraverso l’implementazione delle attività di intervista dei testimoni privilegiati rappresentativi della realtà locale e di conduzione di laboratori e tavoli tematici ai quali hanno preso parte i diversi stakeholders locali.


Il processo inclusivo


Il processo inclusivo


Il processo inclusivo


Il processo inclusivo


Il processo inclusivo


Il processo inclusivo

Conclusasi la fase di ascolto del territorio, il processo di costruzione del piano è stato caratterizzato da incontri periodici fra l’Assessore al Piano Strategico, il Direttore Generale del Comune di Palermo, il Comitato di Coordinamento tra i vari settori dell’amministrazione coinvolti e l’assistenza tecnica, nel corso dei quali venivano discusse e definite le linee strategiche, i progetti cardine e pilota, nel tentativo di produrre un documento chiaro, concreto e condiviso.


Il ruolo delle Aree di Trasformazione Integrata L’ambizione di Palermo di un riposizionamento tra le

capitali europee di secondo livello richiede che i piani di settore esistenti ed i progetti di riqualificazione e sviluppo avviati siano resi coerenti rispetto alla visione strategica del futuro della città. In tal senso l’individuazione di 14 Aree di Trasformazione Integrata (ATI) – ridefinite durante il processo di redazione del Piano Strategico – ha consentito di utilizzarle come aree-pilota per l’avvio e la valutazione degli effetti dei processi di riqualificazione, sviluppo e promozione della città.


Il ruolo delle Aree di Trasformazione Integrata


Il ruolo delle Aree di Trasformazione Integrata

Le aree sono identificate dalla presenza di importanti risorse territoriali (culturali, funzionali, posizionali, etc.) sulle quali sono già stati avviati progetti di trasformazione e per le quali è necessario procedere con azioni integrate di recupero urbano, riqualificazione ecologica, sostenibilità energetica, rigenerazione sociale, crescita economica e marketing territoriale. L’articolazione dalla città in ATI consente di affrontare con modalità dedicate i processi di trasformazione delle singole aree, richiedendo in ogni caso una particolare attenzione alle aree di interfaccia e non perdendo di vista il sistema urbano generale, avendo come costante riferimento la visione di futuro che il piano strategico intende promuovere.


LA VISION. la vision globale la vision metropolitana


La Vision Il Piano Strategico si sviluppa nella creazione o nel potenziamento dei necessari fattori di contesto territoriale, economico e sociale in grado di assicurare condizioni stabili e durature di competitività e qualità per il territorio metropolitano di Palermo, in un’ottica che sia capace di favorire la crescita della qualità del capitale umano e di conoscenza, il miglioramento del contesto cittadino, lo sviluppo di settori trainanti caratterizzati dall’uso di qualificati processi tecnologici ed il consolidamento delle forme di partenariato e di integrazione sinergica tra soggetti utili a governare i processi di cooperazione con il Mediterraneo.


La Vision


La Vision Il ragionamento sotteso al piano si basa su due livelli di strategie che rispecchiano il duplice ruolo di Palermo in quanto città -porta del sistema mediterraneo da un lato e nodo del sistema metropolitano dell’armatura urbana e del contesto territoriale regionale dall’altro. La città deve tornare ad interpretare un ruolo cardine tra Europa e Mediterraneo agendo entro una visione cosmopolita. Da questi due livelli di strategie discendono: la vision globale e la vision metropolitana


La vision globale Persegue l’ambizione di un riposizionamento di Palermo quale Gateway City del Mediterraneo capace di intercettare i flussi che attraversano le reti lunghe e di fertilizzare i contesti territoriali locali nell’ottica della nuova strategia di ricentralizzazione del Mediterraneo.


La vision globale


La vision globale

Questo obiettivo richiede: ü  il potenziamento delle porte del sistema delle grandi reti infrastrutturali, traducendo le energie da esse veicolate in risorse ed economie territoriali in grado di trasformare e perturbare profondamente l’intero contesto territoriale; ü  il ridisegno complessivo del sistema della grande viabilità e delle infrastrutture di connessione tra le “porte”, il sistema urbano ed il contesto territoriale di riferimento. Il potenziamento delle porte richiede il miglioramento dell’efficacia del sistema aeroportuale e del sistema portuale, incrementando e migliorando non solo i profili di efficienza interna di questi due sistemi, ma migliorando anche il modo con cui il sistema produttivo territoriale conferisce a queste porte i propri beni e le proprie produzioni.


La vision globale


La vision metropolitana Mira a ridisegnare Palermo quale città policentrica, il cui valore non è più esclusivamente legato alla sola qualità del suo centro che irradiandosi perde forza progressivamente allontanandosi da esso. L’aspirazione ad un modello di città policentrica richiede invece un modello di sviluppo in grado di mettere in moto anche nelle aree periferiche opportunità in grado di valorizzare le risorse ambientali, culturali e le opportunità economiche attraverso funzioni e attrattori in grado di incidere profondamente sulla qualità degli stili di vita della città nel suo insieme.


La vision metropolitana

La strategia del policentrismo richiede: ü  il ridisegno complessivo del sistema della mobilità urbana; ü  azioni mirate alla creazione di nuove centralità urbane e i poli attrattori; ü  la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali intese come catalizzatori di qualità e rigenerazione urbana. Le azioni mirate al miglioramento del sistema della mobilità sono indirizzate al generale riassetto del sistema della viabilità urbana ed extra-urbana ed al potenziamento del sistema del trasporto pubblico di massa, attraverso azioni a sostegno della mobilità sostenibile al fine di diminuire la pressione del traffico veicolare privato e al miglioramento della qualità del trasporto pubblico urbano e della mobilità slow.


la cittĂ policentrica


La cittĂ policentrica


La sfida del policentrismo

La sfida del policentrismo urbano trova nella creazione di nuove centralità un’ulteriore importante strategia in grado di dotare la città di servizi di rango metropolitano, alleggerendo il centro dal sovraccarico funzionale e dalla congestione e di portare qualità e nuova mixitè funzionale nelle aree periferiche, rese maggiormente accessibili grazie al riassetto del sistema della mobilità.


La cittĂ policentrica


Le nuove centralità urbane

ü  Polo città Internazionale della Cultura – Cantieri Culturali-LolliNotarbartolo ü  Polo congressuale ed espositivo Fiera-Sampolo – Fiera-Caserma Cascino-Ortofrutticolo-Sampolo-Ucciardone ü  Centro direzionale regionale – ex Istituto zootecnico ü  Le centralità del sistema sanitario per la realizzazione di nuovi centri d’eccellenza: •  Polo sanitario con specializzazione pediatrica – Azienda Ospedaliera Cervello •  Polo sanitario con specializzazione dell’emergenza – Azienda Villa Sofia •  Polo sanitario – Ospedale Policlinico-Civico-Ismett ü  Il sistema triplice delle centralità sportive e per gli eventi •  Polo sportivo Nuovo Stadio – Area Velodromo •  Polo sportivo di Viale del Fante – Area Viale del Fante •  Polo sportivo “Città degli sport acquatici” - Bandita




9 assi strategici 9 cittĂ del futuro


Le nove citta del futuro

Il Piano Strategico mira a ridisegnare complessivamente la cittĂ del futuro attraverso nove assi strategici che declinano altrettante nove cittĂ future attraverso le quali sviluppare ipotesi per azioni integrate di intervento. Le nove cittĂ del futuro si propongono come concept della visione guida del piano, come talenti urbani da mettere a valore nel progetto di sviluppo, come aggregatori di progetti per evitare la dispersione delle risorse e attivare il necessario moltiplicatore degli investimenti a cui un piano strategico ambisce. La funzione aggregatrice delle cittĂ del futuro, intese quali filtri degli obiettivi strategici, definiscono le sub-strategie orientando la selezione del partenariato attivo e la definizione delle coalizioni


La cittĂ internazionale

Palermo deve essere piĂš visibile, deve essere presente a livello europeo nel promuovere i propri interessi e progetti, candidandosi come sede di organizzazioni internazionali, collegandosi con altre cittĂ con cui condividere prospettive e interessi, e rafforzare la propria presenza nelle reti di cooperazione internazionale.


La città metropolitana

Nessuna città europea che si sia dotata di un piano strategico lo ha promosso nei limiti dei propri confini comunali, cogliendo invece l’occasione per immaginare ed attuare un piano efficace nell’interesse di tutti i membri di una comunità metropolitana definita dall’intreccio delle relazioni e delle funzioni prima ancora che delimitata per legge.


La città interconnessa

Una città dinamica ed attrattiva deve garantire collegamenti efficaci con il resto del mondo e al suo interno, coinvolgendo settori come l’alta velocità ferroviaria, le connessioni con hub aeroportuali internazionali, potenziando il sistema ferroviario metropolitano, le interconnessioni fra reti locali, regionali, internazionali, l’intermodalità e il potenziamento del PUM.


La città produttiva

Una cruciale risorsa competitiva sul piano internazionale è costituita dalla tradizione di nodo di commerci e scambi, che deve consolidarsi e aprirsi in nuove direzioni. Il potenziamento delle attività produttive deve riguardare tutti gli aspetti strategici relativi al sistema delle imprese produttive, di servizio, finanziarie, e ai fattori di attrazione di capitali e imprese. Anche il settore dei trasporti e della logistica può trovare un nodo potente in relazione ai nuovi scenari di mobilità euromediterranea


La città creativa e dell’innovazione

La fertilizzazione incrociata fra le due eredità umanistica e scientifica compresenti a Palermo e lo sviluppo dell’educazione e della formazione possono essere la carta vincente per raggiungere una posizione di rilievo sul fronte dell’innovazione in campo internazionale. La città creativa intercetta e valorizza anche i settori della ricerca e della formazione a tutti i livelli.


La città del turismo

Palermo è una città ad alto potenziale di attrattività turistica non solo perché possiede risorse e riferimenti in campo culturale, commerciale, artistico, religioso, congressuale, enogastronomico, sportivo, ma anche perché manifesta un trend di crescita delle presenze e delle strutture di accoglienza.


La città della cultura

Le città più dinamiche nel panorama internazionale sono quelle che hanno fondato il loro sviluppo sulle politiche culturali: ricerche e sperimentazioni nazionali e internazionali mostrano che una città è più vitale se ha alti livelli di produzione e fruizione culturale, considerati come indicatori prioritari del nuovo “rinascimento urbano”. Obiettivo è quindi l’attivazione di filiere culturali particolarmente significative, in un’ottica di creazione di “cluster culturali”.


La città del benessere e del loisir

Una città dove si vive bene, dove vi è una risposta di qualità alla crescente domanda di tempo libero e di luoghi di relazione, è anche una città sicura di se stessa, più aperta al nuovo e al resto del mondo, più inserita nello scenario della contemporaneità.


La città dell’integrazione

Un’azione decisa deve essere intrapresa per garantire sia un’efficace coesione sociale, sia la giusta dimensione di multiculturalità della città ponendosi il duplice obiettivo del rafforzamento della sua struttura sociale interna e di farla diventare un punto di riferimento per lo sviluppo di un dialogo multiculturale nel mediterraneo.


I L PIANO D’AZIONE. piani strategici integrati progetti cardine progetti pilota


I Programmi Strategici Integrati

Il Piano Strategico è strutturato in due livelli di strategie: ü  Il primo è costituito da macroazioni che individuano aree strategiche della città dove andranno ad insediarsi progetti di rango urbano e metropolitano in grado di generare attrattività e competitività. ü  Il secondo livello di strategie è rappresentato dai Programmi Strategici Integrati che si concretizzano in insiemi di progetti coerenti e sinergici di interventi strategici puntuali, materiali e immateriali.


I Programmi Strategici Integrati

I PSI rappresentano l’esito di un processo per definire: azioni che possano sostenere lo sviluppo, accrescendo l’attrattività territoriale e azioni compensative per limitare gli effetti ostativi di potenziali detrattori territoriali, sociali, amministrativi, partenariali, ecc. Ciascuno dei PSI è articolato in: •  Progetti cardine, che costituiscono leve per lo sviluppo dei potenziali di eccellenza e attraverso i quali sono messe a sistema azioni che attengono a diverse linee strategiche; •  Progetti Pilota, caratterizzati dalla potenziale realizzabilità nel breve – medio periodo e rappresentano interventi strutturanti la strategia di Piano e per questo fondamentali per la sua concretizzazione


PSI Patrimonio culturale


PSI Risorse naturali


PSI CompetitivitĂ , Impresa e Innovazione


PSI Attrattività, Qualità urbana e Coesione sociale


Progetto Cardine


Progetto Pilota


Progetti complementari

•  Azioni sul Sistema della Mobilità •  Potenziamento e realizzazione della terza corsia dell’autostrada (ANAS); •  Realizzazione della nuova tangenziale interna. •  Azioni per l’incremento e il potenziamento di spazi destinati ad attività collettive e per il potenziamento dei servizi di rango locale e sovralocale •  Realizzazione/implementazione degli spazi per attività culturali e ricreative; •  Realizzazione/implementazione di spazi polivalenti di aggregazione e attività di ascolto; •  Azioni per il recupero degli spazi collettivi; •  Realizzazione/implementazione di servizi culturali e ricreativi ( cinema, musei, teatri, sale da concerto, ect..); •  Implementazione dei servizi sociali. •  Azioni rivolte al miglioramento della qualità della vita •  Azioni per attuare il decentramento dei servizi; •  Redazione di un piano dei tempi e degli orari. •  Azioni per la qualità urbana, architettonica e dello spazio pubblico; politiche per l’integrazione sociale e la socializzazione •  Attivazione di politiche di rigenerazione del Centro Storico; •  Azioni per la riqualificazione degli immobili pubblici.


Gli scenari condivisi


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