06 strumenti (laburba14)

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DOCENTI
 Maurizio Carta
 Daniele Ronsivalle COLLABORATORI
 Annalisa Contato
 Carmelo Galati Tardanico
 Barbara Lino
 Angelica Agnello
 
 SEMINARIO INTEGRATIVO
 Barbara Lino

SEMINARIO INTEGRATIVO 03_27/11/2013

Strumenti per la trasformazione Palermo: piani, programmi e progetti Barbara Lino


INDICE

01 Il Piano Strategico: un mosaico “coerente” 02 Il PGTU e i progetti per la mobilità 03 I programmi complessi (PII, CdQ, PRU, PRUSST, PISU-PIST) 04 I Piani per la costa: il P.R.P. e il P.U.D.M. 05 Le ZFU e le STU


01 Il Piano Strategico: un mosaico “coerente�



02 Il PGTU e i progetti per la mobilitĂ


Le questioni della mobilità sono state definite dal Piano Integrato del Trasporto Pubblico di Massa, approvato dal Consiglio Comunale nel 2002, e successivamente dal Piano Strategico per la mobilità sostenibile (2007) uno strumento aggiuntivo di cui l’Amministrazione comunale si dota “volontariamente”, che non sostituisce gli ordinari strumenti della pianificazione generale e di settore, regionali o locali che siano, ma piuttosto li integra, anche superandone l’approccio per ambito amministrativo, per metterli a sistema in una strategia di sviluppo complessiva e strutturale.

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L’anello ferroviario: percorso anulare di quasi 6 chilometri e mezzo quasi tutta in sotterranea (con un breve tratto in trincea), che racchiuderà i principali poli attrattori urbani.

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La metropolitana leggera automatica che realizza uno degli assi portanti del nuovo sistema dei trasporti pubblici a Palermo lungo l’asse direttore palermitano. Una linea che attraversa la città dallo svincolo di via Oreto a Tommaso Natale-Partanna Mondello.

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Il tram che assicurerà soprattutto i collegamenti

perpendicolari fra le zone periferiche e il centro. Lo sviluppo complessivo è di circa 15 chilometri, equamente suddiviso fra le tre linee previste. Le 40 fermate sono raggiungibili in un ambito pedonale di 400 metri e ciascuno dei tre percorsi si sviluppa su corsie “protette”, cioè del tutto separate da quelle stradali.

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Il raddoppio del passante ferroviario da Brancaccio all'aeroporto Punta Raisi realizza un collegamento ad alta capacità tra l’aeroporto di Punta Raisi, la stazione di Palermo Centrale e la zona Brancaccio, lungo un corridoio altamente urbanizzato di circa 26 chilometri attraverso 18 fermate.


L’Art. 36 del Codice della Strada prevede la redazione dei “Piani urbani del traffico e piani del traffico per la viabilità extraurbana” cui devono adempiere obbligatoriamente i comuni con popolazione residente superiore a trentamila abitanti.!


1,50

Viale Margherita

di Savoia

1,50

Via Dell'Olimpo

1,50

1,50

Via Venere

oro istof Via Cr

mbo Colo

0,80

0,80

2,50

Via M

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e

- Nuova definizione delle Zone a traffico limitato: in particolare la Ztl n. 1 abbraccia ì quattro mandamenti del centro storico, vi accederanno solo auto euro 3 e 4 pagando un corrispettivo.

- Incremento delle isole pedonali in particolare entro il perimetro del centro storico: dagli attuali 41 ettari il Piano passa a 83 ettari, interessando aree strettamente connesse ai principali itinerari turistici. I bus e i parcheggi. Il Pgtu prevede l’istituzione delle Linee express, bus che senza fermate collegano il centro da un punto all’altro; il biglietto unico ìntegrato con la metropolitana; il sistema di videocontrollo delle corsie preferenziali. Nei parcheggi d’interscambio come quello di via Emiri verranno trasferiti diversi capolinea che collegano con il centro.

- La classificazione delle strade. Il Comune ha studiato 85 strade per aggiornarne la classificazione (strade di scorrimento come la circonvallazione, strade di quartiere) e per migliorare la mobilità tra un quartiere e l’altro.

- Viale Regione Siciliana. Molti sono gli interventi previsti sulla circonvallazione: dalla numerazione dei varchi che saranno corredati da cartelli che spiegano quali punti della città si possono raggiungere, all’ Its (intelligent trasport system). Cartelli elettronici che segnalano i tempi di attesa alle fermate dei bus e le criticità del traffico in città. Telecontrollo della rete semaforica e dei varchi di accesso alle Ztl.

- Piste ciclabili. Il piano punta sulla mobilità dolce prevedendo nuove piste ciclabili in centro storico e la valorizzazione di quelle esistenti.


03 I programmi complessi (PII, CdQ, PRU, PRUSST, PISU-PIST)


Piano tradizionale ed evoluzione della città contemporanea Le premesse della nascita dei programmi complessi

La nascita dei programmi complessi va compresa a partire dalle trasformazioni che subisce il rapporto tra piano tradizionale e dinamiche di crescita della città.

! 1. La città smette di crescere: il piano non è più lo strumento di disegno della crescita della città

- dalla trasformazione in una logica dimensionale/quantitativa (espansione); - alla trasformazione in una logica proporzionale/qualitativa (lavoro sull’esistente e negli interstizi).

! 2. Penuria delle risorse pubbliche e nuovi soggetti

- il piano 1150/42 sgancia la pianificazione urbanistica dalla stima delle risorse economiche (necessità di intercettare risorse private).

! Zoning funzionalista, standard, dimensionamento rapportato alla crescita demografica, piano

vs

Recupero, riqualificazione urbana, progetti


Caratteri generali dei programmi complessi La “complessità” ü Sono strumenti INTERSETTORIALI che prevedono pluralità di funzioni integrate capaci di integrare azioni sull’ambiente fisico con azioni sulle componenti sociali ed economiche: riqualificazione non più attraverso interventi singoli e tra loro disarticolati ma nel contesto di un sistema complessivo di azioni intersettoriali;

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ü Prevedono il coinvolgimento di una pluralità di soggetti pubblici e privati e di intercettare un’ampia gamma di risorse finanziarie;

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ü Assumono un approccio programmatico al progetto: legando lo stesso a tempi definiti e sostenibilità economica;

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ü Prevedono l’accesso ai fondi sulla base di procedure concorsuali.

Parola d’ordine “integrazione” ü Tra le dimensioni dell’agire: integrazione di risorse e componenti di natura diversa (sociale, culturale, ambientale e soprattutto materiali e immateriali);

ü Tra i soggetti della trasformazione: pluralità di attori (soggetti pubblici e privati, decisori e cittadini);

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ü Tra scale di intervento: tra livelli di governo e strategie programmatiche;


L’evoluzione degli strumenti di trasformazione urbana STRUMENTO

art. 16 L.179/92 PROGRAMMI INTEGRATI DI INTERVENT O

PROVENIENZA SOGGETTO SOGGETTO LEGISLATIVA ISTITUZIONALE VALUTATORE GESTORE G.U. n° del Ministero dei 1992 Lavori Pubblici CER, regioni

art. 2 L. 179/92 ai G.U. n° 53 del 7 Ministero dei sensi della L. marzo 1995 Lavori Pubblici 493/93 e del DM Di.Co.Ter. LlPp del 21.12.94 PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA

Stato

SOGGETTI OBIETTIVI PROPONENTI Comuni o presentate ai comuni da soggetti pubbl. o privati singolarmente o riuniti in associazioni privati, comuni

recupero e riqualificazione di tessuti urbanistici, edilizi e ambientali degradat i

MEZZI D’INTERVENTO

finanziamento parziale di programmi pubblico-privati, selezionati secondo normative regionali riqualificazione finanziamento di ambiti parziale di urbani programmi degradati e di pubblico-privati aree industriali preselezionati in dismesse e sede comunale; aree di possibilità di cocompletamento finanziamenti anche su altri capitoli di fondi pubblici di diverso livello


STRUMENTO

art. 11 L. 493/93 PROGRAMMI DI RECUPERO URBANO CONTRATTI DI QUARTIERE art.2 comma 63 lett. b) L. 21.12.96 n° 662 (Legge Finanziari a )

PROVENIENZA SOGGETTO LEGISLATIVA ISTITUZIONALE GESTORE G.U. n° 290 del Ministero dei 13 dicembre Lavori Pubblici 1994 CER, regioni

Ministero dei Lavori Pubblici CER, regioni

SOGGETTO VALUTATORE

CER, Regioni

SOGGETTI PROPONENTI

OBIETTIVI

privati, comuni

recupero di ambiti cofinanziamento a urbani ed edifici di livello regionale di ER P programmi pubblico-privati selezionati in sede comunale recupero del cofinanziamento patrimonio, centrale di attraverso programmi interventi sperimentali sperimentali di pubblico-privati edilizia preselezionati in sovvenzionata, sede comunale individuate in sede regiona l e

comuni

MEZZI D’INTERVENTO


STRUMENTO

PRUSST, DM 8.10.1998, n 1169 art. 1 3

PIAU L. 21 del 2001 art. 4 e DM 2522 del 27.12.2001 art. 5 (Porti&Stazio ni; CdQ2 )

PROVENIENZA LEGISLATIVA

SOGGETTO ISTITUZIONAL E GESTORE Ministero Infrastrutture e trasporti, Di.Co.Ter

SOGGETTO SOGGETTI OBIETTIVI VALUTATORE PROPONENTI

MEZZI D’INTERVENTO

Di.Co.Ter

Comuni (più di uno a meno delle città metropolitane) , province, regioni

finanziamento parziale dello stato a favore di programmi pubblico-privati, partecipazione del capitale privato obbligatoria nella misura minima di 1/3 dell’importo del programma

Ministero Infrastrutture e trasporti, Di.Co.Ter

Di.Co.Ter

Comuni in cui vi sia la presenza di autorità portuale e grandi nodi ferroviari

Infrastrutturazi one del territorio, costruzione di un ambiente produttivo fondato sulla sostenibilità, economica, ambientale, sociale recupero e riqualificazione di tessuti urbanistici, edilizi e ambientali degradati, prossimi ad aree ferroviarie o ad aree portuali.

finanziamento parziale della progettazione, management e diffusione del progetto di riqualificazione. Finanziamento parziale di progetto pilota


Dalla riqualificazione alla rigenerazione (prima metà degli anni novanta) RIQUALIFICAZIONE

Programmi integrati di intervento, i Programmi di Recupero e i Programmi di Riqualificazione urbana:

riqualificazione fisica di parti di città, intervento del privato alla fase attuativa in quanto attore necessario al solo supporto finanziario;

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(seconda metà degli anni novanta) RIGENERAZIONE

Contratti di Quartiere I e II, URBAN I e II, etc: capacità di intersecare aspetti di riqualificazione fisica a politiche settoriali (culturali, ambientali, sociali ed economiche); enfasi posta sulle pratiche concertative e partenariali.

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Evoluzione dei contenuti innovativi di questi strumenti verso una maggiore accentuazione dei caratteri di integrazione tanto dei temi ambientali, sociali ed economici, quanto dei soggetti che concorrono alla definizione e all’attuazione del programma stesso.


PII Programmi integrati di intervento (art.16 L.179/92) Finalità generali Recupero e riqualificazione di tessuti urbanistici, edilizi e ambientali degradati, mediante programmi che prevedano:

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ü pluralità di funzioni e integrazione tra diverse tipologie di intervento;

ü dimensione dell’intervento tale da incidere sulla

Soggetto gestore Ministero dei Lavori Pubblici - CER, Regioni (nel caso di specifiche legislazioni regionali)

Soggetto promotore Comuni sulla base di proposte di soggetti pubblici e privati

riorganizzazione urbana;

ü concorso di più operatori e risorse finanziarie pubbliche e private. (in percentuale variabile in base alla normativa regionale)

Partenariati IACP, Province, proprietari delle aree, operatori del settore edile

Soggetto valutatore

Note di innovazione ü La pluralità delle funzioni urbane ha richiesto ed incentivato il rinnovamento delle pratiche urbanistiche;

!

ü Chiave di innovazione per la normativa regionale.

Non previsto

Relazioni con gli strumenti urbanistici Costituisce variante.

Fondi di finanziamento Finanziamento parziale di programmi pubblico-privati, selezionati secondo normative regionali.

Fondi ex Gescal.

!


PII – Palermo, Quartiere San Filippo Neri Il PII programma integrato dユintervento

Ambito Il quartiere S. F. Neri viene realizzato negli anni ’80 nell’ambito delle politiche ERP del comune. L’area si trova a nord della città e la progettazione viene affidata a Vittorio Gregotti

(a cura dell’ufficio Progetti speciali dell’Assessorato comunale all’Urbanistica), finanziato con fondi Gescal del 2000 e rifinanziato nel 2005, prevede in variante 12 progetti di nuove infrastrutture, parcheggi, viabilità, aree verdi, centri sociali e altre strutture di utilità collettiva sette dei quali privati (di pubblica utilità) in aree private esterne allo Zen: servizi per anziani, ristorante, pub discoteca, piscine e palestre, centro medico sportivo, strutture turistico-alberghiere. L’intervento pubblico è solo interno allo Zen e consiste in cinque sistemazioni di arredo urbano verde. Carattere dell’intervento

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ü

!

ü

!

ü

!

Miglioramento del sistema infrastrutturale di connessione viaria del quartiere alla città centrale;

Dotazione di servizi di quartiere in grado di combattere l’esclusione sociale;

Potenziamento dell’effetto città attraverso interventi mirati a migliorare le qualità ambientali e in grado di realizzare centralità.

Importo stanziato

24.710.520,74€


PRU Programmi di recupero urbano (art.11 L.493/93) Finalità generali

Soggetto gestore

Recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica attraverso:

Ministero dei Lavori Pubblici CER, Regioni (nel caso di specifiche legislazioni regionali)

ü rilocalizzazione e riorganizzazione di contesti urbani;

ü realizzazione, manutenzione e ammoder namento delle urbanizzazioni primarie, con particolare attenzione ai problemi di accessibilità degli impianti e dei servizi a rete, e delle urbanizzazioni secondarie;

ü edificazione di completamento e di integrazione dei complessi urbanistici esistenti;

ü manutenzione ordinaria e straordinaria;

ü restauro e risanamento conservativo;

Soggetto promotore Comuni, IACP

Partenariati Imprese di costruzione, cooperative,

gestori di servizi locali.

ü ristrutturazione edilizia degli edifici.

Soggetto valutatore

Note di innovazione

Il Comune seleziona le proposte

ü Procedure concorsuali finalizzate all’ottenimento, a parità di investimenti pubblici, del massimo dei risultati sul versante dei benefici sociali (apporto di risorse aggiuntive da parte dei soggetti privati, con garanzie sul piano produttivo e gestionale)

Relazioni con gli strumenti urbanistici

ü Definizione dei soggetti e delle loro funzioni interne al progetto. Esatta definizione dei soggetti aventi titolo ad intervenire (imprese di costruzione, cooperative di produzione e lavoro, cooperative di abitazione).

C o - fi n a n z i a m e n t o a l i v e l l o regionale di programmi pubblicoprivati selezionati in sede comunale.

Fondi ex Gescal (L. 60/1963).

!

Costituisce variante.

Fondi di finanziamento


PRU – Palermo, Sperone Obiettivi del programma

!

Interventi integrati con il Contratto di Quartiere Bandita per il disegno complessivo dell’area attraverso la localizzazione di edilizia sperimentale a risparmio energetico;

! Interventi integrati con il piano di risanamento della costa sud per la ridefinizione dei fronti a mare;

! Inserimento di servizi di quartiere;

! Inserimento di servizi di rango urbano (centro sportivo polivalente).

!

Finanziamento

Prospetto e sezione di progetto

16.670.071,84â‚Ź


PRIU

PRiU - Programmi di riqualificazione urbana art. 2 L. 179/92 e ai sensi della L. 493/93 e del DM LlPp del 21.12.94

Finalità generali Avvio di processi per la riqualificazione di (ambiti molto diversificati) centri storici, ambiti urbani degradati e di aree industriali dismesse, quartieri ERP, attraverso:

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ü acquisizione di immobili da destinare ad urbanizzazioni primarie o secondarie o edilizia residenziale pubblica;

ü realizzazione, completamento, adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

ü opere di sistemazione ambientale e di arredo urbano;

ü risanamento delle parti comuni di fabbricati residenziali;

ü manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia dei fabbricati residenziali e non residenziali;

ü realizzazione o ampliamento di fabbricati residenziali e non residenziali;

ü ristrutturazione urbanistica.

Relazioni con gli strumenti urbanistici Costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti.


CdQ Contratti di quartiere 1

art.2 comma 63 lett. b) L. 21.12.96 n째 662 (Legge Finanziaria)

Il quadro dei soggetti Soggetto gestore Ministero dei Lavori Pubblici - CER, Regioni (nel caso di specifiche legislazioni regionali) .

Soggetto promotore Comuni

Partenariati Amministrazioni pubbliche di livello centrale e locale,

associazioni senza fini di lucro,

organizzazioni di volontariato, operatori privati.

Soggetto valutatore CER, Regioni


CdQ1 Finalità generali ü Realizzazione di interventi sperimentali di edilizia sovvenzionata ai sensi art. 31 lett. c) d) e) L. 457/78.

ü Rinnovamento dei caratteri edilizi attraverso il contenimento delle risorse energetiche;

ü Accrescimento della dotazione dei servizi di quartiere, del verde pubblico e delle opere infrastrutturali occorrenti;

ü Miglioramento della qualità abitativa e insediativa attraverso il perseguimento di più elevati standard anche di tipo ambientale; ü Incremento occupazionale e riduzione del disagio sociale.

! Ambiti d’intervento: PdZ ex L.167/62, Zone di Recupero ex art. 27 L.457/78, comparti ex art. 18 L.392/78, aree di recupero urbano ex L.47/85, analoghe aree individuate in sede regionale.


CdQ1 Relazioni con gli strumenti urbanistici Il CdQ è realizzabile in coerenza e in conformità con la strumentazione urbanistica esecutiva vigente.

Fondi di finanziamento Cofinanziamento centrale di programmi sperimentali pubblico-privati pre-selezionati in sede comunale. Minore partecipazione del soggetto privato: opere prevalentemente rivolte al patrimonio pubblico.

Fondi di cui all’ art.2, comma 63, lettera b) della legge n.662/96 e di cui all art.1, comma 8 della legge n. 449/97. Altre risorse (pubbliche, private, comunitarie).

Note di innovazione ü Innovazione delle tipologie e tecnologie della residenza. Il Contratto di quartiere è, per sua natura, legato alla realizzazione di edilizia residenziale di tipo innovativo.

ü Internalizzazione delle pratiche di partecipazione e dei processi di incremento della consapevolezza sociale (empowerment). ü Guida per la realizzazione delle sperimentazioni. Il CER guida e indirizza i partecipanti al bando verso l’individuazione delle soluzioni più adatte per dare risposta alla domanda di qualità urbana (qualità morfologica, ecosistemica, fruitiva, attenzione alle categorie deboli, procedurale, etc.).

ü Concertazione Regione - Stato La regione partecipa alla valutazione preventiva dei progetti e si propone come soggetto per l’eventuale finanziamento aggiuntivo.


CdQ Palermo, Quartiere Bandita OBIETTIVI

!

• Integrazione morfologica tra gli impianti insediativi storici e moderni attraverso la valorizzazione dei tessuti storici;

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• Sperimentazione di soluzioni ad alto risparmio delle risorse mediante interventi di riqualificazione ambientale e progetti di bioarchitettura e bioingegneria;

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• Ricomposizione delle reti sociali rafforzando i rapporti di vicinato e alimentando processi di rafforzamento dell’identità locale. Piano per l’ampliamento del porto di Bandita, edilizia residenziale sperimentale, strada di accesso all’edilizia sperimentale, mercato del pesce. Costruzione di 54 alloggi di edilizia pubblica sperimentale e della relativa strada di accesso; la realizzazione di attrezzature sportive; la realizzazione di un mercato ittico; l’ampliamento del porticciolo; la ristrutturazione e riqualificazione urbana del borgo; la bonifica e riqualificazione ambientale della spiaggia. Il nuovo insediamento sperimentale è previsto su due aree non contigue, allocate in una porzione di territorio che ancora conserva prevalente carattere agricolo.


Gli aspetti ambientali del progetto:

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1. sfruttamento della posizione favorevole rispetto alle brezze marine.

2. realizzazioni di filtri solari verdi con specie arboree caducifoglie (gelsi).

3. controllo della ventilazione naturale con accorgimenti riguardanti sia il complesso insediativo sia l’unità abitativa.

4. giardini murati a nord da cui attingere aria per il raffrescamento naturale.

5. barriere verdi lungo la viabilità esterna per la protezione dall’inquinamento acustico.

6. scelta di apparecchi illuminanti a basso inquinamento luminoso.

7. riduzione al minimo delle superfici impermeabili.

Gli aspetti tecnologici del progetto:

1. realizzazione di impianti per raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche.

2. tecnologia solare per la produzione di acqua calda sanitaria.

3. sistema di raffrescamento naturale con condotti di alimentazione aria interrati ed espulsione mediante camino solare.

4. impianto termico con caldaia a metano e pannelli radianti a pavimento con sistema di controllo termostatico differenziato.

5. gestione della trasmissione del calore (laterizi forati ad alta resistenza termica, isolamento a cappotto, infissi con doppi vetri, persiane e veneziane, pergolati, tetto ventilato).

http://spazioinwind.libero.it/ambientepalermo/edilizia%20sperim_BAndita.htm


CdQ2

L.21 del 08/02/2001; DM. Llpp 27/12/2001; DM Llpp 23/04/2003

Il quadro dei soggetti Soggetto gestore Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Regioni

Soggetto promotore Comuni

Partenariati Amministrazioni pubbliche di livello centrale e locale,

associazioni senza fini di lucro,

organizzazioni di volontariato, operatori privati.

Soggetto valutatore Regioni


CdQ2

Finalità generali ü Riqualificazione edilizia ü Miglioramento delle condizioni ambientali ü Adeguamento e sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni di servizi pubblici e privati ü Integrazione sociale ü Incentivazione dell’offerta occupazionale ü Recupero o ricostruzione dei manufatti colpiti da eventi sismici o pubbliche calamità

Relazioni con gli strumenti urbanistici Il CdQ 2 è realizzabile in coerenza e in conformità con la strumentazione urbanistica esecutiva vigente. Per ciascuna proposta deve essere redatto un Piano di Recupero.

Fondi di finanziamento Il Programma è finanziato per il 65% con fondi statali e per il rimanente 35% con fondi regionali.

Note di innovazione ü Innovazione riguardo nuove forme di sperimentazione edilizia. Vengono introdotte modalità di intervento improntate all’utilizzo della bioarchitettura e al razionamento delle risorse per garantire la qualità eco-sistemica;

ü Maggiore enfasi ai temi della partecipazione e della rigenerazione; ü Concertazione Regione - Stato; A differenza dei CdQ di prima generazione, i CdQ 2 prevedono che il bando e la selezione dei progetti siano espletati direttamente dalle Regioni.


CdQ 2 Bonagia


I PIC Urban La Provenienza legislativa

- Direttiva Comunitarie in materia di cittĂ : Com 94/c 180/02; Com 96/c204; Com (1999) 477 - Legge 388/2000 e dal D.M. 7 agosto 2003

Il quadro dei soggetti Soggetto gestore - Unione Europea, Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero dei Lavori Pubblici (Di.CoTer)

- Ministero dei Lavori Pubblici (Di.CoTer)

Soggetto promotore Comuni

Partenariati Altre amministrazioni, aziende municipalizzate e a partecipazione pubblica, imprese e soggetti privati.

Soggetto valutatore -Unione Europea, DG XVI Ministero dei Lavori Pubblici (Di.CoTer) - Ministero dei Lavori Pubblici (Di.CoTer)


Relazione con gli strumenti urbanistici

Non costituisce variante, nei comuni nei quali è vigente un piano urbanistico, (PRG o PPE) è attuazione del piano in vigore.

Finalità generali Il Programma ha come obiettivi generali il recupero e la riqualificazione di tessuti urbanistici, edilizi e ambientali degradati, mediante programmi e interventi integrati concentrati e multisettoriali che prevedano pluralità di funzioni e integrazione tra diverse tipologie di intervento: • Il potenziamento e adeguamento dell’offerta dei servizi sociali; • la promozione dell’occupazione a livello locale; • Il miglioramento delle infrastrutture e dell’ambiente; • Il sostegno alle piccole e medie imprese locali esistenti e l’incentivazione alla nascita di nuove imprese. Il rango degli obiettivi è garantito dal rispetto di alcune modalità di azione:

• Coinvolgimento delle risorse locali; • Procedure concorsuali per l’ottenimento dei finanziamenti; • Dimensione dell’intervento tale da incidere su tutta la riorganizzazione urbana; • Rigenerazione che interessa, aree di estensione ridotta al fine di ottenere un’alta visibilità degli interventi e la promozione del partenariato.


LUOGO Palermo Centro Storico- mandamenti Tribunale e Castellammare

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SOGGETTI Amministrazione Comunale di Palermo

Ufficio del Centro Storico Ufficio Europa Attori istituzionali e partner privati coinvolti: AMAT (partner per la realizzazione del progetto di telecontrollo autobus); - AMIA (partner per l’innovazione del processo raccolta rifiuti); Amg (illuminazione); Croce Rossa Italiana (coordinamento interventi socio-sanitari); Facoltà di Ingegneria; Istituto di Geotecnica; Panormedil (corsi di formazione per manodopera).

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DATA DI EFFETTUAZIONE: I FASE (1994-1999): avvio di iniziative e interventi finanziari attraverso l’impiego dei fondi Urban.

II FASE (1999-2005): il programma prevede una attività di rimodulazione di alcuni fondi rimasti (2,5 milioni di euro circa) per il consolidamento delle iniziative avviate nella prima fase e per la promozione di nuove.

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FINANZIAMENTI RICEVUTI Fondi dell’Unione Europea:

TOTALE PIC PALERMO: 23.125.683,00 euro

!

POPOLAZIONE COINVOLTA 11.000 ab


Misura 1 Avvio di nuove attività economiche Misura 2 Formazione e promozione dell’occupazione a livello locale

Misura 3 Attivazione di servizi sociali

Misura 4 Miglioramento delle infrastrutture e dell'ambiente attraverso

il restauro di edifici destinati ad ospitare servizi sociali

Misura 5 Attuazione, il monitoraggio e la diffusione dei risultati

- Contributi agli artigiani per la riqualificazione delle attività o per la promozione dei prodotti. - L'illuminazione e la manutenzione della pavimentazione. - Potenziamento di un circuito teatrale delle tradizioni popolari. Le strutture che fanno parte del network UrbanTeatri sono: l'Associazione figli d'arte Cuticchio, in via Bara all'Olivella; il Museo Internazionale delle Marionette"Antonio Pasqualino", in via Butera; il Teatrino Ditirammu, in via Torremuzza; il Teatro Libero Incontroazione, in piazza Marina.

- Promozione del "Progetto l'Isola che c'è", come un'unità di servizi specifici orientati alla famiglia. La sede per le attività è stata individuata presso l'ex Monastero delle Carmelitane nel quartiere Kalsa. un Centro diurno per anziani, una Ludoteca per minori, un Baby parking autogestito, una Banca del tempo per le famiglie, una Mensa per minori, un Centro di aggregazione femminile, un Laboratorio teatrale. Inoltre nella struttura è stato inserito un laboratorio di ricamo "Ric'amando Palermo", un progetto destinato a 24 giovani donne del quartiere della Kalsa.


PRUSST

Programmi di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio

D.M. del 8/10/1998, n. 1169 Art. 13

Il quadro dei soggetti Soggetto gestore Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – Dicoter (Direzione Generale del Coordinamento Territoriale)

Soggetto promotore Regioni, Province, Comuni

(singolarmente o in consonsorzio)

Soggetto valutatore Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regioni (ex ante)

Partenariati Enti pubblici territoriali, altre amministrazioni pubbliche, (Camere di Commercio, societĂ e imprese a partecipazione pubblica, IACP, le ASL, etc.), soggetti privati (associazioni di categoria, imprenditori, istituti bancari).


PRUSST Finalità generali ü Infrastrutturazione del territorio mediante completamento o adeguamento di attrezzature sia a rete che puntuali; ü creazione di occasioni di sviluppo sostenibile sotto il profilo economico, ambientale e sociale; ü realizzazione di un sistema integrato di attività finalizzate all’insediamento industriale e alla promozione di fruizioni turistico ricettive; ü riqualificazione di parti urbane degradate.

Particolari azioni operative dei progetti sono: ü interventi di rilevanza tale da costituire poli di attrazione; ü interventi edilizi di riqualificazione in grado di innescare processi di riqualificazione fisica e sociale; ü misure per l’occupazione e l’incremento del capitale fisso sociale; ü rafforzamento del tessuto economico e produttivo.


PRUSST Relazione con gli strumenti urbanistici ü Prevista dal bando la coerenza con le previsioni degli strumenti di pianificazione e di programmazione territoriale, ove esistenti, in grado di assicurare l'integrazione e la concertazione con le politiche settoriali promosse dagli altri enti pubblici competenti per territorio. ü Ove necessario, il PRUSST prevede, attraverso l’accordo di programma tra tutti i soggetti, la variante allo strumento urbanistico.

Mezzi d’intervento ü ü ü ü ü ü

Utilizzo delle disponibilità finanziarie destinate all'attuazione dei programmi di riqualificazione urbana (di cui al decreto ministeriale 21 dicembre 1994) e non impegnate, (accertate alla data del 31 dicembre 1998) quantificate in lire 140,216 miliardi.

Ulteriori 30 miliardi previsti nella legge finanziaria del 2000

La disponibilità finanziaria, per l’anno 2002, è stata fissata in 120,730 miliardi attraverso il D.m. 177/2001

Disponibilità finanziarie della Direzione generale delle opere marittime e della Direzione generale dell'edilizia statale e dei servizi speciali.

Risorse dell'Unione Europea, quelle delle amministrazioni pubbliche e quelle di soggetti privati.

Le risorse finanziarie pubbliche riguardano:

§ Per il 42% interventi per il recupero del deficit infrastrutturale

§ Per il 22% politiche per la messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio territoriale

§ Per il 29% politiche sociali

§ Per il 7% politiche di partenariato, sussidiarietà e concertazione locale


PRUSST Note di innovazione ü Vincoli stringenti imposti dalla partecipazione obbligatoria dei soggetti privati al finanziamento del programma per una quota parte pari almeno ad un terzo del costo complessivo. ü Molteplicità degli attori coinvolti ü Coordinamento e riordino di interventi nel territorio attraverso modalità di intervento flessibili e incrementali in un ottica strategica ü Capacità di avviare processi di co-pianificazione con gli strumenti urbanistici ordinari ü Incentivazione di nuove forme di progettualità (per esempio fondate sugli studi di fattibilità) volte a fornire le amministrazioni di un “Parco progetti sostenibili”


Prusst Palermo, Società, lavoro e ambiente per lo sviluppo delle reti urbane Struttura Il Prusst di Palermo si articola in 7 macrointerventi che fanno riferimento a specifiche aree geografiche o tematiche, individuate sulla base di una omogeneità della dotazione infrastrutturale, dei caratteri urbani e delle tendenze insediative

Obiettivi ü Adeguamento e ampliamento del sistema stradale comunale e territoriale ü Innalzamento della qualità dei servizi e delle infrastrutture per attirare l’investimento privato ü Attuazione di interventi pubblici programmati dal PRG ü Diversificazione dell’offerta di città e potenziamento del sistema turistico locale In ognuna delle aree omogenee, in ragione delle specificità, il Prusst prevede un diverso equilibrio tra intervento pubblico e privato


Prusst Palermo, SocietĂ , lavoro e ambiente per lo sviluppo delle reti urbane A maggio 2013 il Comune ha inviato a Roma la lista definitiva dei Prusst, ovvero i progetti di riqualificazione urbana relativi al bando del 2006 che adesso potranno cosĂŹ cominciare il proprio iter. Dei 111 presentati sette anni fa, poco meno di 50 avevano superato il vaglio di Sala delle Lapidi ma di questi solo 26 sono stati confermati dagli imprenditori. Solo 8 hanno anche giĂ provveduto alla fideiussione bancaria.


PISU e PIST Quadro Strategico Nazionale (QSN) 2007-2013 Obiettivo generale: Promozione delle città e il ruolo delle aree urbane Obiettivi specifici: promozione dell’imprenditorialità mirata all’innovazione e allo sviluppo di servizi.

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Piani Integrati di sviluppo urbano (PISU) aperti a città dotate di una

popolazione non inferiore a 30.000 abitanti o capoluoghi di provincia.

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Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”

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6.1 – Potenziare i servizi urbani nelle aree metropolitane e nei medi centri

Piani Integrati di Sviluppo Territoriale (PIST) Piani integrati rivolti a centri anche di minore dimensione secondo le

“aree di ricomposizione territoriale” indicate dalla Regione. E’ possibile attivare una Coalizione Territoriale (a continuità territoriale) attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa.

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Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”

6.2 – Creare nuove centralità e valorizzare le trasformazioni in atto

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Al fine di promuovere la formazione di PISU/PITS, l’amministrazione regionale siciliana ha attivato una procedura negoziale articolata in due fasi:

! 1. una prima fase di individuazione dei beneficiari e delle loro Coalizioni territoriali

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2. una seconda fase di istruttoria negoziale e di selezione dei Piani Integrati e dei progetti in essi inclusi.

Gli interventi infrastrutturali deliberati relativi alla città di Palermo riguardano:

Progetto definitivo per la Riqualificazione della ex Chimica Arenella: stecca commerciale e “Fiera delle idee” (8 Meuro).

Progetto definitivo di manutenzione straordinaria della Scuola Ferrara in piazza Magione per erogare servizi territoriali (3 Meuro).

Realizzazione di un impianto per la produzione di energia da biomassa (4 Meuro).

Manutenzione straordinaria e adeguamento della casa di riposo ex O.N.P.I. (10,3 Meuro)

Riqualificazione, ammodernamento ed innovazione degli immobili della Fiera del Mediterraneo (5 Meuro)

Studio di Fattibilità per un Polo interattivo delle Culture Mediterranee del Castello della Zisa (81 Meuro, di cui 40 Meuro di cofinanziamento).

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PIAU Programmi innovativi in ambiti urbani caratterizzati dalla presenza di aree ferroviarie e portuali “Porti&Stazioni” Legge 21.2001, art.5 DM 27.12.2001

Il quadro dei soggetti Soggetto gestore Ministero delle infrastrutture e trasporti

Soggetto promotore Comuni con presenza di Autorità portuali e grandi nodi ferroviari

Partenariati Ferrovie dello Stato s.p.a., Autorità portuali,

Altri soggetti interessati, Regioni

Soggetto valutatore DI.CO.TER.


PIAU Finalità generali ü Contrastare il degrado urbano e sociale delle aree adiacenti alle stazioni ferroviarie delle grandi città e quelle limitrofe ad aree portuali.

ü Finanziamento di buone pratiche relative ai rapporti tra gli attori delle politiche e delle pratiche urbane direttamente coinvolti nella rigenerazione fisica, funzionale, economica e sociale delle aree obiettivo.

Relazioni con gli strumenti urbanistici Il PIAU è realizzabile in coerenza e in conformità con la strumentazione urbanistica esecutiva vigente, in caso di difformità richiede una variante urbanistica

Fondi di finanziamento Fondi di cui all’art.5, DM 27.12.2001. Altre risorse (pubbliche, private, comunitarie).


PIAU Note di innovazione ü Innovazione delle pratiche in seno all’amministrazione Il Programma promuove, per il successo delle iniziative, pratiche per la fluidificazione dei circuiti decisionali attraverso l’istituzione di uffici di scopo, uffici speciali in grado di realizzare protocolli di efficienza ed efficacia organizzativa.

! ü Monitoraggio fisico e finanziario dei programmi e dei progetti;

! ü Gestione finanziaria del programma Le risorse economiche del programma “non finanziano prioritariamente opere ma processi di apprendimento di un saper fare orientato alla formazione di programmi di intervento economicamente fattibili e socialmente equi”. Per questo è stato previsto un fondo di rotazione in grado di alimentarsi economicamente dalle plusvalenze del progetto e quindi in grado di alimentare nuove sperimentazioni.


il programma “Porti & Stazioni” come incubatore delle trasformazioni 22 città PIAU



04 I Piani per la costa: il P.R.P. e il P.U.D.M.



1. il “porto liquido”, totalmente immerso e ramificato entro il tessuto urbano, identificato dalla nautica da diporto e dai servizi culturali e per il tempo libero, interconnesso alla città;

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2. il “porto permeabile”, cioè l'area per la crocieristica e per il traffico passeggeri con una stretta relazione di interscambio con la città e con il sistema stradale sebbene filtrato dalla separazione delle funzioni;

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3. il “porto rigido”, cioè della “macchina portuale” impermeabile alle contaminazioni urbane (se non quelle funzionali) e protetta nel suo perimetro per consentirne l'efficienza e la sicurezza.

il piano articola l’area del waterfront in tre tipologie


il Piano Regolatore Portuale (L. 84/04)






PORTO TURISTICO DELL’ARENELLA

PORTO TURISTICO DELL’ACQUASANTA

PORTO TURISTICO DELLA CALA

FORO ITALICO ATTIVITÀ CULTURALI E RICREATIVE INTEGRATE

PORTO TURISTICO DI SANT’ERASMO

AREA TOTALE 368.510 mq. TOTALE POSTI BARCA 2.400 n. BANCHINE 4.221 ml.

SERVICES SERVIZI

CLUB HOUSES, PARKING AREAS, SERVICES, SERVIZI PER LA NAUTICA, AREE AREAS, PER LO SPORT ED ILCOMMERCIAL TEMPO SERVICES, INFOLIBERO, SERVIZI COMMERCIALI, POINT, ETC. CLUB NAUTICI E ASSOCIAZIONI, CLUB HOUSES, PARCO ARCHEOLOGICO, ETC.



PIAZZA MARINA

PALAZZO DELLE FINANZE

PIAZZA FONDERIA

PRP

MERCATO ITTICO

CASTELLO A MARE



concorso di idee per il progetto artistico-architettonico di rifunzionalizzazione

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Capogruppo arch. Vincenzo Latina

progettisti: arch.Jorge Garces, progettista architettonico Ing. Raimondo Impollonia, progettista strutture arch. Enrico Reale, progettista architettonico arch. Giudice Massimiliano, progettista architettonico e coordinatore della sicurezza arch. Saverio Renda, giovane professionista progettista VIVAENGEENERING, progettazione architettonica e arredi ARPLAN, progettazione architettonica e arredi ingegnere Tortorella, progettista impianti ing. Falzea, progettista impianti e meccanica ng. Placido Impollonia, progettista strutture Consulenti Ing. Nicola Impollonia (Consulenza strutturale) Michele Ciacciofera (Consulenza artistica, allestimento spazi interni)




le “aree d’interfaccia”

contribuiscono all’ammorsamento

e

all’innesto tra le funzioni e le aree portuali e tra gli spazi e le funzioni della città in una perturbazione feconda tra urbano e portuale.


le “aree bersaglio�

sono nodi di eccellenza, parti di

contesto urbano in stretta relazione con il mare che dovranno essere sottoposte a pianificazione particolareggiata


PUDM Piani d’uso del demanio marittimo

art. 4, comma 1, della L.R. n°15 del 29/11/2005, in ossequio alle linee guida di cui all’allegato A) del Decreto A.R.T.A. del 25/05/2006 "Linee guida per la redazione dei piani di utilizzo del demanio marittimo della Regione siciliana", pubblicato sulla G.U.R.S. n°32 del 30/06/2006.

Il PUDM della Regione siciliana, è il documento di pianificazione che individua le modalità di utilizzo del litorale marino e ne disciplina gli usi, sia per finalità pubbliche che per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico, regolamentate con il rilascio delle concessioni demaniali marittime.

aree-zone-lotti !

Ogni area costituisce la rappresentazione di uno o più insiemi costieri identificati tenendo presente la loro finalità secondo criteri che consentano una trattazione unitaria dei territori in essa individuati e delle norme ad esso collegate. Le zone individuano porzioni del demanio marittimo di particolarità specifiche e la particolarità delle zone è determinata sia da caratteristiche ambientali sia da specifiche scelte di recupero o sviluppo degli ambiti territoriali. Infine le aree sono suddivise in lotti, ovvero porzioni delimitate di superficie, individuati attraverso una precisa identificazione delle relative coordinate geografiche, che formano oggetto di rilascio di concessioni demaniali marittime.



APPROVAZIONE

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Il P.U.D.M., redatto secondo i criteri contenuti nelle linee guida, viene presentato dal comune territorialmente interessato all'ARTA, il quale dopo una preliminare valutazione invita il comune a provvedere, mediante convocazione di conferenze di servizio ai sensi della legge n. 241/90 da tenersi presso i locali dell'ARTA, alla relativa istruttoria finalizzata all'acquisizione di pareri degli enti sotto elencati:

Capitaneria di porto; Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali; Agenzia del demanio; Agenzia delle dogane; Genio civile opere marittime; Enti gestori A.M.P. - R.N.; Dipartimento territorio - servizio 2 VIA/VAS - servizio 4 difesa del suolo; Genio civile regionale; Dipartimento turismo; Soprintendenza del mare; nonché di quelli eventualmente ritenuti opportuni dal caso concreto.

Per comprovate ragioni di opportunità, l'ARTA può delegare l'istruttoria ad altri enti, anziché al comune territorialmente competente.

Ove uno o più pareri non vengano formulati, l'A.R.T.A. potrà procedere comunque all'approvazione del piano, previa diffida all'ente inadempiente, a provvedere nel termine di giorni 30.

L'A.R.T.A., nel riservarsi una definitiva valutazione, provvede quindi con proprio decreto all'approvazione del piano, ovvero, alla restituzione al comune, con le relative osservazioni, per la rielaborazione.

In detta ultima ipotesi il comune, entro 30 giorni dalla restituzione, rielabora il piano secondo le osservazioni e prescrizioni dettate dall'ARTA.

In caso di inosservanza, l'Assessore nomina un commissario ad acta.

Il P.U.D.M., come approvato dall'ARTA, è pubblicato nell'albo pretorio a cura degli stessi comuni per un periodo non inferiore a 60 giorni, durante i quali qualunque interessato potrà proporre osservazioni, sulle quali deciderà l'ARTA, sentiti gli enti che riterrà di consultare preventivamente.


05 Le ZFU e le STU


Gli strumenti di “ingegneria finanziaria”

ZFU

Obiettivo generale: Le Zone Franche Urbane (ZFU) sono porzioni di territorio comunale di estensione prestabilita dove si attuano programmi di de-fiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese.

Obiettivo precipuo delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale e con potenzialità di sviluppo inespresse.

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L'istituzione delle Zone Franche Urbane nelle città italiane prevede agevolazioni fiscali e previdenziali per rafforzare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle piccole imprese di nuova costituzione. Tali agevolazioni, della durata di 5 anni, consistono in:

• esenzione dalle imposte sui redditi

• esenzione dall'IRAP

• esenzione dall'ICI

• esonero dal versamento dei contributi previdenziali

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Un sostegno economico, di entità minore, è previsto anche in favore di imprese già operanti nelle medesime aree infra-comunali.


! Deliberazione G.M. n.133 Istituzione ZFU Brancaccio e Fiera


! Deliberazione G.M. n.133 Istituzione ZFU Brancaccio e Fiera


Gli strumenti di “ingegneria finanziaria”

STU Società di Trasformazione Urbana

art. 17, comma 59, della legge 15 maggio 1997, n. 127, il cui dettato è integralmente riprodotto dall'art. 120 del T.U. delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 267/2000).

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Obiettivo generale:

Sono società per azioni miste, costituite tra Comuni e privati, cui possono partecipare regioni e province e sono finalizzate a realizzare interventi di trasformazione urbana in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti: a) acquisizione preventiva delle aree da trasformare, b) progettazione, c) realizzazione degli interventi, d) commercializzazione delle aree riqualificate, e) gestione anche degli eventuali servizi pubblici. I soci che possono partecipare sono di tre tipi:

a) i proprietari delle aree o degli edifici che possono diventare azionisti mediante conferimento delle aree cedute;

b) la regione o la provincia, come previsto dalla norma, o altri soggetti pubblici che possono conferire i beni in proprietà o mediante concessione del diritto di superficie;

c) altri soci privati scelti attraverso un procedimento di gara pubblica la cui preferenza deriva da vari fattori: apporto al capitale, capacità organizzativa e imprenditoriale. Tipologia di interventi: a) integrazione funzionale complessa;

b) recupero urbano e ristrutturazione urbanistica;

c) valorizzazione ambientale;

d) Nuova edificazione e completamento delle aree edificate.


Il Comune di Palermo propone l’istituzione delle STU in quattro macro-aree, distribuite nei quattro Mandamenti, caratterizzate dalla presenza di edifici di elevato valore storico-architettonico, di numerosi immobili pericolanti e la presenza di problemi di natura sociale e igienico-sanitaria.

Alla costituzione delle società, oltre al Comune che ne detiene la maggioranza e il potere regolativo, potranno partecipare anche la Provincia e la Regione, le altre istituzioni presenti in centro storico (ad esempio l’Università e la Curia) nonché i privati proprietari degli edifici o imprenditori, naturalmente scelti tramite procedura di evidenza pubblica.

2011

bando per l’assistenza tecnica la convenzione firmata dal Comune di Palermo con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che assegna un finanziamento di 245 mila euro per redigere gli studi operativi relativi a quattro aree di trasformazione urbana (STU) in centro storico.

macro-area Capo macro-area Scopa

macro-area Cassari macro-area Albergheria


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