ATLANTE
mappature dell’Italia del diverso presente A CURA DI MAURIZIO CARTA
Biennale Internazionale di Architettura 2018
Padiglione Italiano: ARCIPELAGO ITALIA CURATORE: Mario Cucinella STAFF DEL CURATORE: Giulia Floriani, management and sponsorship
Irene Giglio, coordinatore progetto Giuliana Maggio, process development Valentina Porceddu, ricerca e sviluppo Valentina Torrente, ricerca e sviluppo Laura Zevi, ricerca e sviluppo Giovanni Sanna, allestimento Cecilia Perotti, allestimento Yuri Costantini, modelli Andrea Genovesi, modelli Alessia Ravaldi, social media ADVISOR DEL CURATORE: Mario Abis, Antonella Agnoli, Francesca Arcuri, Aldo Bonomi, Maurizio Carta, Luca De Biase, Roberta Franceschinelli, Alex Giordano, Ezio Micelli, Antonio Navarra, Federico Parolotto, Fabio Renzi, Paolo Testa
STUDI E DOCUMENTI PRELIMINARI PER IL PADIGLIONE ITALIA
ATLANTE
Mappature dell’Italia del diverso presente Università degli Studi di Palermo,
Dipartimento di Architettura Responsabile scientifico: Maurizio Carta
STAFF: Barbara Lino, Daniele Ronsivalle, Annalisa Contato, Carmelo Galati Tardanico, Marilena Orlando, Cosimo Camarda, Jessica Smeralda Oliva, Stefania Piazza, Luca Torrisi
ARCIPELAGOITALIA
ATLANTE
mappature dell’Italia del diverso presente STUDI E DOCUMENTI PRELIMINARI A CURA DI MAURIZIO CARTA Università di Palermo, Dipartimento di Architettura Luglio 2017
Arcipelago Italia
In Italia è in corso una profonda trasformazione degli spazi del vivere e del produrre che coinvolge non solo le città metropolitane e le grandi conurbazioni urbane, ma anche i territori intermedi e quelli interni. E’ proprio in questi ultimi che si stanno sperimentando alcune delle più interessanti pratiche cooperative innovative, circolari e condivise che sono le scintille di un nuovo motore di cambiamento diffuso. L’Italia è un arcipelago di spazi tenuti insieme dalle identità, animato dalle comunità e trattenuto dalle sue geografie impervie: un arcipelago fluido di connessioni implicite, talvolta privo di un progetto consapevole ma generato da storie locali resistenti nel tempo, capace di produrre una potente visione di futuro. In Italia l’armatura urbana non metropolitana rappresenta più del 50% dei Comuni, in cui vive il 23 % della popolazione, estendendosi per più del 60% della superficie nazionale.
Ribaltare la visione
PER UN DIVERSO PRESENTE
città metropolitane
aree interne
Vs.
L’Italia delle metropoli contrapposta a quella dei territori residuali
DIALETTICHE CONTRAPPOSTE
il Sud in ritardo di sviluppo
il Nord che cresce
Vs. Oggi, dal punto di vista della visione innovativa e sensibile all’identità e ai valori delle città medie e dei territori interni è necessario superare la visione conflittuale basata sulla dialettica tra le opposizioni binarie tradizionalmente utilizzate: naturale/antropico, urbano/rurale, culturale/ecologico, conservazione/innovazione, identità/creatività. L’approccio propone una cooperazione tra dimensioni e componenti che determini nuovi rapporti più fluidi fondati sulla costante ricerca di un accordo invece che della risoluzione del conflitto. Lo spazio insediativo che ne deriva è quello che Edward Soja chiama “terzo spazio”, cioè lo spazio vissuto dalle persone, interpretato e ricreato quotidianamente. Regioni per grado di sviluppo
DIALETTICHE CONTRAPPOSTE
serve una contro-teoria dello spazio abbiamo bisogno di nuovi paradigmi di sviluppo e di nuovi pattern territoriali per insediamenti differenziati piĂš flessibili, policentrici e reticolari, aggregati per corridoi e cellule e non piĂš sulla base di modelli vetero-gravitazionali.
specializzare l’Italia super-metropolitana, dei territori snodo e degli arcipelaghi
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Agenda per l’Italia iper-metropolitana
nei sistemi iper-metropolitani i numerosi e interconnessi spazi collaborativi, ambienti aperti, interfacce condivise e nuovi metabolismi urbani collaborano tra di loro incrementando la creatività, l’intelligenza, l’innovazione e la produttività delle comunità coinvolte, generando nuovi habitat creativi e innovativi: i super-organismi metropolitani, le piattaforme e i corridoi e gli arcipelaghi territoriali.
Super-organismi Metropolitani
I Super-organismi metropolitani sono sistemi multi-urbani composti da comunità coese e specializzate, non connesse solo da relazioni gravitazionali unidirezionali ma dove tutte le componenti hanno un ruolo chiaro e definito e – come le componenti di un meccanismo perfetto – agiscono all’unisono concorrendo in maniera differenziale e incrementale al perseguimento dello sviluppo dell’organismo.
Il super-organismo metropolitano non è quindi la somma delle parti, ma un nuovo sistema urbano policentrico caratterizzato dalla specializzazione reticolare delle funzioni, che valorizza sia i nodi che le reti entro una nuova relazione superurbana.
Il super-organismo metropolitano è una nuova multi-città dell’innovazione, della creatività e delle opportunità differenziate che privilegia il recupero dell’esistente e che riduce lo spreco di risorse e li rende un’opportunità per la diversificazione delle funzioni. © M. CARTA, UNIPA, 2017
Agenda per l’Italia iper-metropolitana
puntare su alcune Città Metropolitane (Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo) come super-organismi propulsori per rafforzare la competitività della regione attraverso la loro funzione di gateways materiali e immateriali dell’armatura delle città medie e dei clusters urbani, come generatori delle necessarie piattaforme territoriali
Piattaforme e corridoi
Le Piattaforme produttive territoriali sono costituite da quei territori distrettuali emergenti che hanno saputo riconvertirsi e accedere ai grandi circuiti internazionali, dando vita a sistemi produttivi che sono in grado di reggere con successo alla competizione, ma che hanno ancora bisogno di essere accompagnati da politiche pubbliche mirate ad accrescere l’accessibilità alle grandi reti e a potenziare la connettività tra locale e globale, a radicare la loro potenza nel territorio di contesto, evitando un insostenibile strappo tra poli di competitività e territori locali.
I Territori urbani di snodo sono costituiti da quei sistemi città-territorio che hanno la capacità di fungere da commutatori tra i grandi flussi europei e internazionali e i territori locali, per loro natura predisposti a fungere da ambienti innovatori suscettibili di riverberare all’intorno gli impulsi al cambiamento delle strutture produttive e sociali esistenti © M. CARTA, UNIPA, 2017
Agenda per l’Italia iper-metropolitana
considerare le cittĂ del contesto metropolitano come territori snodo e aree funzionali con particolare attenzione alla alimentazione dei sistemi reticolari e come preziose riserve di creativitĂ e resilienza, generatrici di sviluppo sostenibile fondato sulle identitĂ culturali
Arcipelaghi Territoriali
© M. CARTA, UNIPA, 2017
Gli Arcipelaghi territoriali sono sistemi insediativi che, attingendo alle proprie storie locali che attraversano il palinsesto del tempo e alle apparenti marginalizzazioni, sono oggi in grado di offrirsi come alternativi all’aggregazione metropolitana e alla congestione. Sono sistemi insediativi policentrici e reticolari che superano l’antinomia tra aggregazione e dispersione, caratterizzati da cicli di vita più circolari, capaci di fungere da hub per la connessione alle necessarie reti globali (attraverso le reti tematiche, per esempio) dei piccoli reticoli urbani e rurali locali, altrimenti esclusi dalla connessione diretta alle reti di maggiori dimensioni. L’arcipelago territoriale è un sistema di insediamenti urbano-rurali collegati dalle trame produttive tradizionali e dalle infrastrutture di paesaggio, il cui sistema connettivo è spesso composto dai reticoli ecologici verdi e blu. Gli arcipelaghi territoriali sono i luoghi della cura del territorio, dei metabolismi circolari basati sulle sapienze delle comunità, sono i luoghi dell’intelligenza collettiva prima che tecnologica.
Agenda per l’Italia iper-metropolitana
individuare gli arcipelaghi metropolitani maturi (Genova, Firenze, Venezia, Messina, Reggio Calabria e Cagliari) e gli arcipelaghi rur-urbani (come quelli lungo la dorsale adriatica, nelle aree produttive padane, quelli del policentrismo pugliese o siciliano) che possano offrire un sistema insediativo e produttivo reticolare attraverso le nuove prospettive della dimensione ipermetropolitana.
L’Italia iper-metropolitana: dalla dialettica centro-periferia
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
L’Italia iper-metropolitana: alla trialettica dei flussi e delle piattaforme
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
concept
L’Italia iper-metropolitana: superare una visione dialettica tra opposizioni binarie
L’Italia iper-metropolitana: quattro tipi di comunità aumentate
Se lo spazio vissuto diventa una nuova componente delle relazioni di vita improntate alla ricerca di una sintesi trialettica piuttosto che di una opposizione dialettica, allora i territori mediani e interni dell’Italia arcipelago possono offrire il campo perfetto per comprenderne il ruolo. È nell’Italia mediana, tra le Alpi e gli Appennini, nei reticoli di paesaggio e nei centri storici abbarbicati sulle rocce, tra le piane fertili disegnate dai contadini e le manifatture che resistono che possiamo individuare quattro tipi di “Comunità Aumentate” relazionali e interagenti che oggi appaiono la migliore soluzione alla riattivazione e rilancio dell’arcipelago delle aree interne nell’ambito di una sperimentazione reale delle Green Communities.
L’Italia iper-metropolitana: quattro tipi di comunità aumentate
Definiamo le prime Comunità Creative poiché sono la sintesi delle relazioni tra l’habitat (i luoghi della vita delle persone), l’ambiente (i sistemi naturali) e la società (le relazioni e le attività umane) e che agiscono prevalentemente sulla dimensione creativa e innovativa dello sviluppo, cercando nuovi modi per tornare ad essere generative di idee, ma soprattutto di azioni che convincano le persone a restare nei luoghi e altre ad arrivare, soprattutto i giovani. Le seconde agiscono come Comunità Resilienti agendo nelle relazioni tra ambiente, habitat e le nuove economie (soft, sostenibili e digitali), adattandosi in maniera flessibile alle metamorfosi del sistema produttivo delle aree interne e ridisegnando il modo di vivere per ridurne l’impatto sull’ambiente, ma anche per recuperare cicli di vita più adattivi. Le terze sono le Comunità Ecologiche come interazione tra ambiente, società e green economy, basate su un nuovo metabolismo circolare che modifica gli stili di vita per renderli più sostenibili, ma anche attrattive per le sempre più diffuse comunità del consumo responsabile ed a ridotta impronta ecologica che fuggono dalla città distopica in cerca di nuove utopie urbane. Infine, le quarte sono le Comunità Intelligenti che mettono in connessione la società, l’habitat e l’economia digitale, usando con intelligenza la tecnologia per ripensare il modo di vivere nelle piccole città e nei borghi che vogliono tornare protagonisti anche nell’era digitale, anzi approfittando della rimodulazione spaziale e della riduzione del valore di prossimità che la connessione digitale produce.
framework
La sostenibilitĂ dello sviluppo: il modello ispiratore
OBIETTIVI GLOBALI
IL PARADIGMA DELL’ECONOMIA CIRCOLARE PER L’ITALIA ARCIPELAGO
MANIFESTI PER LO SVILUPPO DELL’ITALIA DEGLI ARCIPELAGHI
GRANDI RICERCHE NAZIONALI PER IL FUTURO DELL’ITALIA
L’Italia iper-metropolitana: arcipelaghi di creatività, innovazione e sviluppo
L’arcipelago delle città medie è un sistema di insediamenti urbano/rurali collegati da un'infrastruttura di paesaggio, il cui sistema connettivo è spesso composto dai reticoli ecologici verdi e blu, dalle manifatture resistenti o innovative, ma anche dalle antiche strade e dai cammini che aggregavano le comunità. Possiamo immaginarlo come un sistema di piccole cellule urbane addensate da infrastrutture verdi e blu, una fascia perimetrale di boschi e coltivazioni intorno alle aree urbane con funzioni diverse: parco agricolo produttivo, corridoio fluviale, aree di rinaturalizzazione, attività sportive, etc., e un reticolo di fiumi e laghi che costituivano le vie primarie della mobilità delle persone e dei prodotti.
L’Italia iper-metropolitana: arcipelaghi di creatività, innovazione e sviluppo
L'arcipelago territoriale non agisce come un unico organismo definito una volta per tutte – una isotopia – ma utilizza la forza delle sue relazioni porose e reticolari per condividere identità, ruoli e gerarchie con articolazioni diversificate dello spazio e della società. È spazio eterotopico, direbbe Foucault, generato dalla pluridimensionalità dello spazio vissuto da comunità differenti che lo intersecano con flussi multidimensionali ed a intensità variabili. È un arcipelago di inquietudini e apprensioni, perché «le eterotopie inquietano, senz'altro perché minano segretamente il linguaggio, perché vietano di nominare questo e quello, perché spezzano e aggrovigliano i luoghi comuni, perché devastano anzi tempo la sintassi e non soltanto quella che costruisce le frasi, ma quella meno manifesta che fa tenere insieme le parole e le cose».
In Italia, lontano dai riflettori della cronaca e dalle tabelle delle statistiche, ma sotto l’occhio affettuoso di storici, narratori, camminatori, poeti, paesologi, architetti e urbanisti, sociologi ed economisti sensibili, da alcuni anni diversi sistemi policentrici e reticoli territoriali stanno sperimentando il radicamento locale di infrastrutture di mobilità e di infostrutture digitali, la interconnessione tra reti verdi, armature culturali e cicli di vita lenti, la diffusione di competenze tecnologiche e dell’innovazione all'interno delle amministrazioni locali.
PON CittĂ Metropolitane: finanziamento alle strategie integrate di sviluppo
ITALIA 2020: Territori snodo, piattaforme strategiche e cittĂ metropolitane
POLITICHE DI SISTEMA
Strategia Nazionale Aree Interne e Patto dei Sindaci: visione integrata per le aree periferiche
POLITICHE DI SISTEMA
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HABITAT
geografie emergenti
cittĂ , infrastrutture, aree produttive
TERRITORI ANTROPIZZATI
diagnosi
Le 30 metropoli italiane di taglia media
Livelli di perifericità
Fonte: Mascarucci, 2017
città medie e livelli di perifericità
MOBILITÀ | POLARITÀ E DOTAZIONI | INSEDIAMENTO
infrastrutture e mobilità
MOBILITÀ
Indice complessivo di dotazione infrastrutturale
Indice di corridorietà complessivo Mette in evidenza la presenza di alcuni Corridoi territoriali lungo i quali si concentrano i fenomeni di espansione urbana e le migliori performance economiche e che generano i più intesi flussi di persone.
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
infrastrutture e corridoi
MOBILITÀ
Indice complessivo di accessibilità a infrastrutture e poli urbani (stradale) 2014
Flussi pendolari 2011
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
accessibilità e flussi
MOBILITÀ
infrastrutture, ritardo infrastrutturale e dismissione
MOBILITĂ€
DensitĂ del patrimonio culturale
Fonte: Istat - Rapporto Bes 2016
Numero di beni culturali per provincia
Fonte: Istat 2015
patrimonio culturale
POLARITĂ€ E DOTAZIONI
Scuole per l’infanzia per comune, 2012
Scuole primarie per comune, 2012
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
educazione scolastica
POLARITÀ E DOTAZIONI
Posti letto per struttura ospedaliera
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POSTMETROPOLITANI”, www.postmetropoli.it
sanità
POLARITÀ E DOTAZIONI
Livelli di perifericità sulla base dell’offerta di servizi
Percentuale aree urbane e produttive, 2011
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
servizi e aree produttive
POLARITÀ E DOTAZIONI
Aree di esaurimento dei principali cicli di vita, risorse e filiere produttive
Fonte: Atlante PRIN Re-cycle Italy, 2017
aree residenziali e produttive in obsolescenza
POLARITĂ€ E DOTAZIONI
Paesaggi idroelettrici. Centrali idroelettriche storiche realizzate tra il 1890 e il 1930
patrimonio culturale industriale
POLARITĂ€ E DOTAZIONI
atlante
AMBIENTE
geografie emergenti copertura vegetale agricola e naturale, aree umide
COPERTURA VEGETALE
diagnosi
Superficie delle aree protette in aree intermedie, periferiche e ultra-periferiche
Fonte: elaborazioni ISTAT su dati Elenco Ufficiale Aree Protette, 2010
Superficie delle aree protette in aree centrali
aree protette
BIODIVERSITĂ€
Quota di superficie forestale in aree centrali sulla superficie totale
Quota di superficie forestale in aree interne sulla superficie totale
Fonte: rielaborazione SIAN-INEA su dati AGRIT-POPULUS (Mipaaf)
superficie forestale
BIODIVERSITĂ€
SAU. Perdita di suolo agricolo nelle aree interne, anno 2000-2010
Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT Censimento dell’agricoltura 2000, 2010
superficie agricola utilizzata
BIODIVERSITĂ€
Geografie del rischio
rischio territoriale complesso Fonte: Atlante PRIN Re-cycle Italy, 2017
SICUREZZA
Indicatore di rischio sismico per la vita umana in aree intermedie, periferiche e ultra-periferiche
Indicatore di rischio sismico per la vita umana in aree centrali
Fonte: Dipartimento della Protezione Civile
rischio sismico e vulcanico
SICUREZZA
Rischio frane in aree centrali
Rischio frane in aree intermedie, periferiche e ultraperiferiche
Fonte: ISPRA
rischio ambientale e idrogeologico
SICUREZZA
Suolo consumato pro capite 2012
Fonte: PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI”, www.postmetropoli.it
consumo di suolo
SICUREZZA
Principali cambiamenti avvenuti nel consumo di suolo tra il 2012 e il 2016
consumo di suolo Fonte: elaborazione ISPRA su cartografia SNPA
SICUREZZA
Siti di interesse nazionale (estensione delle aree in ettari)
Fonte: ISPRA, elaborazioni Sole24Ore
rischio industriale e nucleare
SICUREZZA
Comuni che utilizzano fonti energetiche rinnovabili
Fonte: Legambiente, Rapporto Comuni Rinnovabili, 2017
fonti rinnovabili
ENERGIA
Numero di impianti fotovoltaici suddivisi per classi di potenza, 2013
Fonte: PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI�, www.postmetropoli.it
Numero totale di infrastrutture per il trattamento (2011) e lo smaltimento (2012) dei rifiuti
fonti rinnovabili e ciclo dei rifiuti
ENERGIA
Il ciclo dei rifiuti in Italia. Localizzazione delle attrezzature e degli impianti di gestione dei rifiuti, flussi in ingresso/uscita dai capoluoghi metropolitani, localizzazione delle aree contaminate di interesse nazionale
ciclo dei rifiuti Fonte: Atlante PRIN Re-cycle Italy, 2017
ENERGIA
politiche
Componenti della Rete Ecologica Nazionale
patrimonio ecologico
BIODIVERSITĂ€
Piano strategico per l’innovazione e la ricerca nel settore agricolo, alimentare e forestale (2014-20). Strategia e aree di intervento
agricoltura
BIODIVERSITĂ€
Programma Italia Sicura: interventi di messa in sicurezza del territorio nazionale
Programma Italia Sicura: interventi per il potenziamento del ciclo dell’acqua ad usi civili
rischio ambientale e idrogeologico
SICUREZZA
Programma Casa Italia: aree focus del programma
rischio sismico e vulcanico
SICUREZZA
Comuni aderenti al Patto dei Sindaci
La rete europea del Patto dei Sindaci
efficienza energetica, rinnovabili, emissioni Co2
ENERGIA
Scenari di decarbonizzazione dell’energia con orizzonte 2025-2030
Fonte: Strategia energetica nazionale 2017
efficienza energetica, rinnovabili, emissioni Co2
ENERGIA
atlante
SOCIETÀ
geografie emergenti censimento 2011
Fonte: www.postmetropoli.it
LOCALITÀ ABITATE PER CLASSI DI POPOLAZIONE
diagnosi
Popolazione residente al 1971
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
Popolazione residente al 2011
andamento demografico della popolazione residente
ABITANTI
Variazione della popolazione residente tra 1971 e 2011
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
Variazione della popolazione residente tra 1971 e 1991
andamento demografico della popolazione residente
ABITANTI
Luoghi della cultura
UniversitĂ
attivitĂ culturali e formative
CULTURA
Enti e strutture di ricerca
attività di ricerca Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
CULTURA
Tasso di disoccupazione, 2004
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
Tasso di disoccupazione, 2012
welfare
INCLUSIONE
Tasso di variazione della popolazione straniera 1991-2011
migranti Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
INCLUSIONE
Saldi migratori (interno) 2002-11
Saldi migratori (totale) 2002-11
Saldi migratori (con l’estero) 2002-11
migranti Fonte: www.postmetropoli.it
INCLUSIONE
Quote di popolazione priva di accesso alla banda larga, 2013
E-gov benchmarking
vita digitale e Open Gov Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
DIGITALE
Banda larga, aree interne
Fonte: Elaborazioni a cura di PRIN “TERRITORI POST-METROPOLITANI COME FORME URBANE EMERGENTI”, www.postmetropoli.it
Banda larga, aree centrali
vita digitale e Open Gov
DIGITALE
politiche
Capitali italiane della cultura 2015-19
politiche culturali urbane
CULTURA
PON Cultura e Sviluppo 2014-20. Assi prioritari, linee di azione e risultati attesi
politiche di sviluppo a base culturale
CULTURA
PON Cultura e Sviluppo: localizzazione degli attrattori prioritari
attrattori prioritari
CULTURA
PON per la scuola 2014-20. Strategia di investimento
educazione
CULTURA
PON Legalità 2014-20: assi prioritari e linee d’azione
legalità
INCLUSIONE
PON Governance 2014-20. Assi prioritari, linee d’azione e dotazione
Strategia per la banda ultra larga 2014-20
Open Gov
DIGITALE & INCLUSIONE
Strategia per la crescita digitale 2014-20. Temi e quadro finanziario nell’orizzonte 2020
vita digitale
DIGITALE & INCLUSIONE
atlante
NEXT ECONOMY
geografie emergenti reddito medio pro capite di residenti e contribuenti 2012 Fonte: www.postmetropoli.it
ITALIA DIVISA
diagnosi
Variazione Superficie Agricola Utilizzata (1982-2010) nelle aree intermedie, periferiche e ultra-periferiche
Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT, Censimento dell’Agricoltura 1982, 2010
Variazione Superficie Agricola Utilizzata (1982-2010) nei centri di servizi
settore agricolo
GREEN E BLUE ECONOMY
Variazione occupati nel settore agricolo in aree intermedie, periferiche e ultra-periferiche (1971-2001)
Fonte: ISTAT, Censimento della popolazione 1971, 2001
Variazione occupati nel settore agricolo nei centri di servizi (1971-2001)
settore agricolo
GREEN E BLUE ECONOMY
Contesti poveri e ricchi dei paesaggi rurali. Rapporto tra vocazione rurale e reddito medio pro capite
settore agricolo
Fonte: www.postmetropoli.it
GREEN E BLUE ECONOMY
Specializzazione nel settore manifatturiero in aree intermedie, periferiche e ultra-periferiche
Fonte: ISTAT-ASIA 2009
Specializzazione nel settore manifatturiero nei centri di servizi
settore manifatturiero
INNOVAZIONE | IMPRENDITORIA
Distretti industriali italiani nel periodo 2012-15
Fonte: Intesa San Paolo, Rapporto annuale, n.9, 2016
distretti industriali
INNOVAZIONE | IMPRENDITORIA
Numeri dei poli tecnologici italiani nel periodo 2012-15
Fonte: Intesa San Paolo, Rapporto annuale, n.9, 2016
poli tecnologici
INNOVAZIONE | IMPRENDITORIA
Provincie italiane per numero di startup innovative
Provincie italiane per numero di startup innovative ogni 10.000 societĂ di capitali
Startup innovative ogni mille imprese innovative
startup e PMI
Fonte: Elaborazioni su dati InfoCamere
INNOVAZIONE | IMPRENDITORIA
Imprese che utilizzano social media (2014)
Imprese che utilizzano 2 o piĂš social media (2014)
Imprese con alti livelli di Digital Intensity (2014)
Fonte: Europan Commission, Digital Agenda
Imprese che analizzano big data da qualsiasi fonte (2014)
eBusiness
INNOVAZIONE | IMPRENDITORIA
Soggetti ed economie della gestione dei rifiuti
Fonte: Wast End. Economia circolare, nuova frontiera del made in Italy, Quaderni di Symbola, 2015
gestione dei rifiuti
ECONOMIA CIRCOLARE
politiche
Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente. Traiettorie tecnologiche di sviluppo a prioritĂ nazionale
GREEN E BLUE ECONOMY | ECONOMIA CIRCOLARE
Piano Nazionale Industria 4.0 2017-20. Direttrici strategiche di intervento
Piano Nazionale Industria 4.0 2017-20 in numeri
distretti | startup | PMI
INNOVAZIONE E IMPRENDITORIA
Riferimenti Alcozer F. ed. (2011) Middlecities. CittĂ medie oltre il policentrismo, List, Barcelona.
Arminio F. (2011) Terracarne. Viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia, Mondadori, Milano.
Balducci A., Fedeli V., Curci F. (2017) Oltre la metropoli. L'urbanizzazione regionale in Italia, Guerini e Associati, Milano.
Bonomi A., Masiero R. (2014) Dalla Smart City alla Smart Land, Marsilio, Venezia.
Brenner N. (2016) Stato, Spazio, Urbanizzazione, Guerini e Associati, Milano.
Carta M. (2017) Augmented City. A Paradigm Shift, List Lab, Trento-Barcelona.
Carta M., Ronsivalle D. (2016). Territori Interni, Aracne, Roma.
Censis (2017) Sviluppo a medio termine delle aree interne dell'Appennino, Roma.
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Corrado F., Dematteis G., Di Gioia A., a cura di (2014), Nuovi montanari. Abitare le Alpi nel XXI secolo, FrancoAngeli, Milano.
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Mascarucci R. (2008) Goal Congruence. Il ruolo del territorio nelle visioni strategiche, Meltemi, Roma.
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