UNIVERSITA’ DI PALERMO – CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA DOCENTI Maurizio Carta Daniele Ronsivalle COLLABORATORI Annalisa Contato Carmelo Galati Tardanico Barbara Lino Angelica Agnello SEMINARIO INTEGRATIVO Barbara Lino
! SUPERKILEN! COPENHAGEN!
di Priscilla La Franca, Aurelia Campisi,Zoe Benoit
COPENHAGEN
SUPERKILEN
88 kmq SUPERFICIE TERRITORIALE
569.861ab
PIRAMIDE DELLE ETÀ DANIMARCA
ABITANTI
5.793ab/kmq DENSITÀ
MIXITÈ ETNICA
Superkilen Gli architetti del Bjarke Ingels Group, i paesaggisti di Topotek1 e gli artisti di Superflex, hanno creato nel quartiere multietnico di Nørrebro, un grande parco urbano contenente una raccolta di elementi di arredo urbano come lampioni, bidoni, attrezzi ginnici, panchine, ognuno dei quali rappresenta una diversa etnia, per un totale di 60 diverse nazioni rappresentate dal proprio simbolo. Il parco, lungo 750 metri, è composto da tre differenti zone, caratterizzate da colori diversi: - la prima di queste è la zona rossa, connotata da filari di aceri rossi, panchine provenienti dal Brasile, cestini in ghisa del Regno Unito, un anello di boxe della Thailandia, e destinata alle attività sportive;
- la zona nera è concepita come salotto urbano, dove, all’ombra dei ciliegi giapponesi e dei cedri libanesi, è possibile fare giochi da tavolo seduti sulle panchine in ferro battuto belga o sui tavolini brasiliani; - la zona verde è il vero e proprio parco (con tanto di collinetta artificiale), ivi è presente anche una scuola elementare, servita da piste ciclabili e percorsi pedonali, ed i cui elementi predominanti sono un lampadario di design italiano di materiali riciclati, un Osbourne Bull della Costa Rica ed una gigante insegna a forma di ciambella americana.
2009
Avvio del proge,o (proposta preliminare, seminari ci,adini, previsione economica)
2010
Revisione tecnica del proge,o
2011
Costruzione del parco:
Ges8one ambientale
-‐ zona nera (240 giorni), -‐ zona rossa (240 giorni) -‐ zona verde (70 giorni)
2012
22 giugno Apertura al pubblico 26 giugno Lancio dell’App
SoggeF: Proge,o archite,onico: BIG; partner incaricato: Bjarke Ingels; Proge,o paesaggis8co: Topotek1; partner incarica8: Mar8n Rein-‐Cano, Lorenz Dexler; Proge,o ar8s8co: Superflex; Collaboratori: Lemming Eriksson, Help PR & Communica8on Cliente: Copenhagen Municipality, Realdania
Superkilen è un parco urbano che si prepara a esplodere di simboli e di colore nel centro di Copenhagen, nato in risposta a un bando inde,o dal Comune e dall’associazione Realdania per l’area di Nørrebro. Alla richiesta di un parco che favorisse l’integrazione nel quar8ere più mul8-‐culturale di tu,a la Danimarca, i tre progeFs8 hanno reagito con l’idea di traslocare qui storie e realtà urbane provenien8 da tu,o il pianeta. A,raverso i giornali, la radio, Internet, caselle postali ele,roniche o installate nel sito, hanno chiesto agli abitan8 di suggerire oggeF di arredo urbano per il futuro Superkilen: ciascuna delle 60 comunità etniche di Nørrebro deve è rappresentata nel parco almeno da un ogge,o.
1.000mc 300mc 3 ha 3 ha DI EDIFICI DISMESSI RIUTILIZZATI!
DI SUPERFICIE COINVOLTA!
DI NUOVI EDIFICI!
DI NUOVI PARCHI E SPAZI PUBBLICI!
1000 ab 1000 ab Più di
POPOLAZIONE COINVOLTA NEI PROCESSI DECISIONALI: FACEBOOK, TWITTER, PINTEREST, SUPERFLEX.NET
POPOLAZIONE INSEDIATA NELL’AREA DI PROGETTO
7,7 Milioni 0% 1000 INVESTIMENTO TOTALE! di cui!
di investimento privato!
FONTI DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI: Copenhagen Municipality, Realdania!
!
nuovi posti di lavoro!
Un set intrigante, che restituisce il senso migliore dell’espressione “arte pubblica” in un quartiere ad alto tasso di mescolanza etnica, con oltre 50 nazionalità presenti, nasce Superkilen, un grande parco urbano progettato da artisti ed architetti in chiave sociologica e partecipata. Un luogo che integra perfettamanete una varietà di etnie in un unico lungo spazio aperto dove sono massime la socializzazione e lo svago: tra percorsi verdi, caffetterie, arredi urbani da ogni parte del mondo, luoghi in cui fare sport o dove i bambini posso giocare; tutto ciò realizzato usufruendo di un’area dismessa così riportata all’estremo della sua vitalità ed utilità.
Non solo è stato riattivato un ciclo che nel quartiere mancava, il verde urbano, ma esso è stato massimizzato fino a comprendere anche tanti altri sotto-cicli in sé: è stata riipensata la mobilità dolce dell’intera area per facilitare gli spostamenti, sono stati riattrezzati gli spazi della scuola locale e si è ricucita una zona del quartiere che separava due aree e le rispettive etnie che vi abitavano. Tutto ciò è stato realizzato tramite un bando pubblico e finanziato totalmente dal comune del luogo, con un risultato molto forte e vissuto da tutti con tanta partecipazione, tramite suggerimenti degli abitanti ed eventi dedicati alla presentazione del progetto.
GREEN CYCLE
integrazione
smart people
smart mobility
smart living