Freiburg laburba14

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UNIVERSITA’ DI PALERMO – CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA DOCENTI Maurizio Carta Daniele Ronsivalle COLLABORATORI Annalisa Contato Carmelo Galati Tardanico Barbara Lino Angelica Agnello SEMINARIO INTEGRATIVO Barbara Lino

VAUBAN

FREIBURG

di Gesualdo Domenico Chiappone, Domenico Chiappone, Nicola Anzelmo, Vincenzo Di Prima



FREIBURG


VAUBAN


153 kmq SUPERFICIE TERRITORIALE

229.144ab

PIRAMIDE DELLE ETÀ

ABITANTI

1.497ab/kmq DENSITÀ

MIXITÈ ETNICA



Vauban Friburgo è una città che ha sempre manifestato una spiccata sensibilità per i temi dell'ecologia e della sostenibilità, coinvolgendo sempre attivamente la cittadinaza nei cambiamenti territoriali. Vauban è il primo dei suoi tre ecoquartieri (Rieselfield e Sonnenschiff) Vauban è una ex base militare francese dismessa nel 1992. Venne presto occupato da diverse comunità di ecologisti, alternativi e militanti del movimento contro l'energia nucleare. Dopo un periodo di negoziazione con il comune della città seguì una progettazione partecipata tra un comitato di cittadini il “Forum

Vauban” e la città, per sviluppare un quartiere senz'auto. Una superficie di 38 ettari, ospita 5000 abitanti in 2000 appartamenti. Iniziato nel 1996 grazie al Project Group Vauban, supportato dallaconsulenza dei cittadini, cioè del Forum Vauban. I lavori sono terminati nel 2006, con l’obiettivo, raggiunto, di accogliere per lo più giovani famiglie. A questo scopo si sono mosse ben 40 cooperative di proprietari, le quali hanno agevolato anche la partecipazione dei redditi più bassi.


del campo 1936 Realizzazione militare

delle funzioni 1992 Dismissione militari

lavori di 1993 Inizio riconversione primi 2000 Insediamento abitan7

2006 Completamento dei lavori


1992

IMMAGINI prima e dopo l’intervento

2012



Il programma di sviluppo urbanistico del quartiere Vauban prevede la creazione di alloggi per 5.000 abitanti e 600 posti di lavoro. Già nella fase iniziale, dieci dei vecchi edifici militari vennero dati dal Comune all'Organizzazione degli Studenti e all'iniziativa alternativa residenziale S.U.S.I. che li hanno ristrutturati ecologicamente e trasformati in alloggi per 600 studenti. La rimanente area è stata suddivisa in piccoli lotti e venduti dal Comune principalmente a privati e a gruppi locali per i quali è auspicato il loro insediamento in prossimità del centro città. Questa lottizzazione facilita inoltre la creazione di differenti tipologie abitative ed architettoniche. Lo sviluppo del quartiere sostenibile Vauban è stato strettamente collegato all'attività del FORUM VAUBAN.

Il FORUM venne costituito, nel 1994, da alcuni cittadini sensibili che vedevano nel recupero e nella riqualificazione dell'area militare un'occasione unica per realizzare un quartiere residenziale ecologico modello. Dal 1995 il FORUM ha organizzato gruppi di lavoro, campagne d'informazione e altre manifestazioni relative allo sviluppo del quartiere. Il FORUM, costituito come associazione senza fine di lucro, è stato l'organismo responsabile della partecipazione della cittadinanza al processo progettuale e realizzativo del nuovo quartiere. Il concetto di quartiere socio-ecologico è nato proprio dal lavoro dei gruppi, aperti a tutta la cittadinanza



IMMAGINI / SCHEMI



IMMAGINI SPAZIO PUBBLICO



IMMAGINI SOLUZIONI TECNOLOGICHE



3000 ab 5000 ab

POPOLAZIONE COINVOLTA NEI PROCESSI DECISIONALI, FORUM, ETC.

POPOLAZIONE INSEDIATA NELL’AREA DI PROGETTO


IMMAGINI / SCHEMI


IMMAGINI / SCHEMI



? Miliardi <50% 600 INVESTIMENTO TOTALE di cui

di investimento privato

FONTI DEGLI INVESTIMENTI: 40 cooperative di cittadini, Città di Friburgo, Europei (Progetto Life €715.000)

nuovi posti di lavoro



Il quartiere Vauban di Friburgo è sicuramente un ottimo esempio di buona pianificazione. Una guida importante per tutte quelle realtà che ancora oggi non vedono di buon occhio parole come sostenibilità, ecologia e democrazia diretta. Il loro singolare rapporto con la mobilità li contraddistingue in tutta Europa; soltanto 85 autoveicoli per 1000 abitanti, contro i 495 di Friburgo, i 606 italiani e i 765 statunitensi.

Tutto ciò reso possibile non da particolari condizioni sociali od economiche, ma principalmente dal fattore culturale. Il normale rispetto, tipico dei Paesi nord-europei, della cosa pubblica, l'umiltà nell'utilizzare mezzi di trasporto comuni e l'apertura verso (a noi) nuovi modi di abitare (che in realtà riprendono ed integrano gli antichi modi dell'abitare).


RED, BROWN AND GREEN CYCLE


“Facciamo il mondo come ci piace” Pippi Calzelunghe



IMMAGINE

street art


IMMAGINE

ecologia


IMMAGINE

sostenibilità


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