4 Neuropsicologia e deficit
delle funzioni cognitive V. Isella, P. Nichelli
Key
points
La neuropsicologia si occupa dello studio, dell’inquadramento diagnostico e della riabilitazione delle funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, prassie, gnosie, abilità esecutive e visuospaziali) e delle manifestazioni affettivo-comportamentali, e relativi deficit. Il deficit neuropsicologico post-ictus più frequente in assoluto è rappresentato dalle afasie, distinte in fluenti e non fluenti in base all’abbondanza dell’eloquio spontaneo. Conseguono a danno delle aree silviane e perisilviane dell’emisfero dominante. La memoria può risultare compromessa per patologia cerebrale focale o diffusa in una o più delle sue componenti. Le aprassie consistono in un disturbo della elaborazione superiore del gesto e della sua esecuzione su base volontaria, in assenza di deficit motori elementari. Le agnosie sono un deficit unimodale della capacità di riconoscere i percetti, in assenza di deficit sensoriali elementari. Con il termine “attenzione” vengono indicate una serie di funzioni eterogenee: • la capacità di focalizzarsi su uno stimolo o un compito mentale o pratico (attenzione selettiva), e quella di attendere simultaneamente a stimoli e compiti multipli (attenzione divisa); • la possibilità di mantenere a lungo un buon livello attentivo (vigilanza); • lo stato di attivazione tonica della corteccia cerebrale, che varia in risposta a fattori fisiologici e patologici, ed è prerequisito per il compiersi dell’attività mentale (arousal ). L’eminattenzione spaziale unilaterale, o neglect, è un disturbo dell’attenzione spaziale, la cui distribuzione nell’emispazio destro e sinistro è controllata, in maniera crociata, da due network reticolocorticali afferenti ciascuno a uno dei due emisferi.
Linguaggio:
le afasie e i disturbi del linguaggio scritto
Afasie L’afasia è un deficit della produzione e/o della comprensione del linguaggio, in assenza di disturbi intellettivi o del pensiero o di deficit sensoriali o motori (viene perciò distinta dalla disartria, che riguarda esclusivamente gli aspetti articolatori).
FERRARESE 2015.indb 59
Le afasie conseguono tipicamente a lesione corticale della regione silviana e perisilviana dell’emisfero dominante, ma non sono infrequenti i casi da lesione dei nuclei della base o del talamo. La causa più frequente è senza dubbio l’ictus cerebrale: l’afasia è il deficit neuropsicologico postictus più frequente in assoluto, interessando il 30% o più dei pazienti in fase acuta. Qualsiasi patologia neurologica focale (traumatica, infettiva, vascolare ecc.) può comunque determinare un’afasia ove interessi le aree del linguaggio. Deficit di questa abilità compaiono anche nel corso della malattia di Alzheimer
21/01/16 12.31