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DOVE SONO LE API?

“Se le api scomparissero dalla faccia della terra, agli uomini non resterebbero che quattro anni di vita.”

(Albert Einstein)

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Circa il 35% della produzione alimentare indirizzata al consumo umano esiste esclusivamente grazie alle api. Questi insetti sono fondamentali praticamente in tutti quei settori in cui si lavora con materie prime come alberi e piante. Di tutte le specie vegetali che vengono adoperate nella produzione di alimenti e altre sostanze dalle principali industrie globali (che ricoprono circa il 95% delle richieste di produzione di questi beni), 71 esemplari su 100 esiste, e continua ad esistere grazie alle api. Ultimamente però stiamo andando incontro a una catastrofe ambientale di tale portata che la citazione di Albert Einstein potrebbe realmente trasformarsi in una timorosa profezia. Le api stanno morendo molto in fretta e dappertutto.

natamente, molto presto si arrenderanno. La scomparsa delle api porterebbe con sé una valanga infinita di problemi: il settore primario verrebbe colpito più violentemente di tutti dal momento che, scomparse le api, non vedremmo più sulle nostre tavole alimenti come: patate, cipolle, fragole, capperi, cavolfiori, pepe, caffè, zucca, carote, girasoli, mele, mandorle, pomodori, cacao e, ovviamente, miele.

Il primo vero caso di quella che viene definita come “sindrome dello spopolamento degli alveari” è stato registrato nel 2006 nel Nord America, ma il fenomeno si è diffuso rapidamente anche in altre zone del mondo e particolarmente in Europa, dove il numero complessivo di api è drasticamente calato del 31%. Anche l’Asia, nel 2014, è stata colpita duramente da questa problematica tanto che, in Cina, milioni di contadini sono stati costretti a impollinare manualmente fiori e piante, rendendo il mondo cosciente del pericolo imminente che minacciava le popolazioni già a quei tempi.

L’importanza vitale di queste specie di insetti definite impollinatrici sta proprio nella laboriosa mansione che svolgono da milioni di anni, così semplice eppure di vitale importanza per l’ecosistema globale. Ogni ape che si posa su un fiore per nutrirsi del suo nettare si “sporca” di polline che viene trasportato in giro dall’insetto fino al raggiungimento di una nuova pianta, dove può avvenire quel tipo di fecondazione che viene definita entomofila. Con le recenti problematiche ambientali, dovute al surriscaldamento globale e ai conseguenti cambiamenti climatici, moltissime specie di piante stanno man mano scomparendo, lasciando sempre più in difficoltà le api. È stato stimato che più del 40% degli insetti impollinatori è oggi a rischio d’estinzione a causa anche delle attività invasive dell’uomo come l’urbanizzazione, la deforestazione e l’utilizzo su larga scala dei pesticidi. Le api stanno combattendo con tutti i mezzi per poter sopravvivere, ma con il passare del tempo è evidente che si stanno indebolendo sempre più e che, sfortu

Cina, impollinatori al lavoro al posto delle api.

Il numero di api, negli Stati Uniti, è diminuito del 23% lo scorso inverno, motivo per cui la Casa Bianca ha creato la “Pollinator Health Task Force”, il cui compito è quello di trovare una strategia per difendere questi preziosi insetti (anche l’Unione Europea è intervenuta mettendo al bando alcuni pesticidiparticolarmente violenti e dannosi). Sebbene nel 2017 siano stati presentati alcuni progetti per creare delle vere e proprie api artificiali (conosciute come “robobees”), è nostro dovere cercare di proteggere e preservare questi preziosissimi insetti con tutti gli sforzi possibili.

Il pericolo è reale e anche molto minaccioso ed è nostro compito cercare di fare il più possibile per aiutare le api in questa dura lotta per la sopravvivenza. Non si tratta solo di loro, ma anche di noi. Prima di lasciarvi, vi vogliamo proporre delle azioni che ognuno può fare nel suo piccolo per poter aiutare questi meravigliosi insetti il più possibile. Questi sono i nostri consigli:

No pesticidi! Sono la prima causa della scomparsa di questa specie animale;

I fiori salva api:si possono piantare in giardini, orti e balconi, fiori “amici delle api”, dove possono trovare polline e nettare per nutrirsi (calendula, lupinella, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, tagete, finocchio annuale, rosmarino, aneto, pastinaca, coriandolo);

La casetta per le api: potete anche provare a costruire un rifugio per api selvatiche in fuga da pesticidi (nella nostra scuola I.I.S. PENTASUGLIA le classi 4^A-B LSSA stanno creando una casetta per insetti);

Pronto soccorso per api: se trovate un’ape in difficoltà, potete aiutarla a ristorarsi dandole dell’acqua con un po’ di zucchero o miele (cercando di non farla affogare!). Lasciate sempre una bacinella d’acqua e zucchero per gli insettini di passaggio.

CRUCIVERBA SULLE API

Testa la tua conoscenza dell’argomento che hai appena letto:

1:

Sigla del progetto per la salvaguardia delle api, indetto dalla Casa Bianca.

3:

4:

È definita quella dello “spopolamento degli alveari”.

Primo Paese nel mondo che ha dovuto assumere degli impollinatori “artificiali” nel 2014.

6:

7:

Nel 2017 vengono brevettate le prime api artificiali, note come ________.

Sono una delle principali cause naturali della morte delle api.

10: È il prodotto per eccellenza che scomparirebbe dalle nostre tavole con la morte delle api.

12: Lo sono gli insetti come le api.

1:

È il settore che più di tutti subirebbe le conseguenze della scomparsa delle api.

5:

7:

Sostanza di cui si nutrono le api quando si posano su un fiore.

L’utilizzo di ___________ su larga scala minaccia gravemente le api e gli alveari.

9:

Quando un’ape si poggia su un fiore, si “sporca” di ________, necessario per la fecondazione delle piante.

11: Lo è il tipo di fecondazione di un fiore o di una pianta che avviene tramite insetti.

Silvia Ciuro 4BS Michele Miglionico 4BS Enrico Tortorelli 4BS

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