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LA CHIMICA DEI SENTIMENTI

Avete presente quel turbinio di emozioni e sensazioni che si scatenano alla vista della persona amata? Il cuore ci batte più forte, le mani sudano, sentiamo le farfalle nello stomaco… in questi momenti in cui perdiamo quasi la percezione della realtà, mille miliardi di cellule nervose del nostro cervello, i neuroni, stanno comunicando tra loro attraverso le sinapsi e la comunicazione è garantita dalla liberazione di milioni di molecole! Si tratta di ormoni e neurotrasmettitori, grazie ai quali i nostri sentimenti vengono tradotti in manifestazioni percepibili dalla nostra coscienza… C’è di mezzo la chimica nelle questioni d’amore!

I neurotrasmettitori sono sostanze prodotte dai neuroni e liberate nelle sinapsi, ovvero nello spazio tra due neuroni, denominati pre e post-sinaptici; in seguito all’arrivo di un impulso nervoso, i neuroni presinaptici versano il loro contenuto (il neurotrasmettitore) nello spazio sinaptico e le molecole del neurotrasmettitore raggiungono la membrana post-sinaptica, dove si legano a recettori o a canali ionici specifici, scatenando la risposta nel neurone post-sinaptico. I neurotrasmettitori sono numerosissimi, alcuni hanno nomi familiari: l’adrenalina, che ci fa tremare quando ci piace qualcuno o ci fa scappare se avvertiamo una situazione di pericolo; la serotonina, invece, viene rilasciata in situazioni di benessere e di serenità.

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Ma la molecola alla quale è stata attribuito recentemente il ruolo di elemento chiave nelle relazioni sociali e per questo denominata “l’ormone dell’amore” è l’ossitocina.

Chimicamente l’ossitocina, che ha azione sia di neurotrasmettitore che di ormone, è un peptide costituito da 9 amminoacidi prodotto dall'ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi, una piccola struttura anatomica posta alla base dell'encefalo; essa è implicata in tutti i processi emotivi: aumenta i comportamenti come l’altruismo, l’empatia e ci porta ad essere più propensi a fidarci degli altri. I risultati sperimentali dimostrano che la somministrazione nasale (con uno spray) di ossitocina, rende le persone più disponibili a occuparsi degli altri e più brave a riconoscere le emozioni. Inoltre l’ossitocina, abbassa i freni inibitori sociali come la paura, l’ansia e lo stress; e a livello sperimentale si sta testando la sua efficacia nella terapia di disturbi psichiatrici come depressione e schizofrenia.

Promuove l’attaccamento materno e la fedeltà ed agisce già nei primi istanti della nostra vita: durante il travaglio ed il parto provoca la contrazione delle fibrocellule muscolari lisce uterine, per questo motivo, viene usata anche come farmaco per indurre il travaglio. Successivamente, durante l'allattamento, la suzione del bambino sul capezzolo stimola il rilascio di ossitocina, che a sua volta favorisce la contrazione della muscolatura liscia attorno alle ghiandole mammarie, aumentando l'eiezione del latte. Alla base di queste azioni vi è il legame che si istaura tra l’ossitocina e i recettori presenti sul tessuto uterino e sulle cellule della ghiandola mammaria, tale interazione determina il rilascio di ioni calcio responsabili della contrazione dell’utero e dei dotti lattiferi.

“I sentimenti non si producono nel palazzo del cuore, ma nella chimica del cervello, la macchina più misteriosa e affascinante”.

Giuseppe Ciriello 4AC Ileana Losignore 4AC Melissa Pantone 4AC

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