Anno 38 - 6 Settembre 2014 - Numero 36
Settimanale indipendente di informazione
euro 0,50
Presentata a Fagnano Castello l’associazione di promozione sociale per disabili che aiuta le famiglie attraverso la burocazia FESTIVAL SUL BUSENTO
CIACK ALLA SALUTE
Invasioni come intreccio di vicende creative
A Venezia ricerca da Leoni se “Sostieni i supereroi”
Rassegna espositiva “Liberamente” al Mam di Cosenza dal 10 settembre
Alla Mostra del Cinema premiata la sceneggiatura del calabrese Milasi
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sabato 6 settembre 2014
Estate buia In Calabria in calo le presenze sui lidi
Agosto, spiaggia mia non ti conosco
Dopo giugno e luglio, in cui si è registrato un forte calo di presenze negli stabilimenti balneari, ad agosto non vi è stato alcun miglioramento. Lo rileva il sindacato italiano balneari (Sib), che associa circa 10mila stabilimenti. A settembre saranno disponibili lettini ed ombrelloni con forti sconti (pari anche al 50%) ma la stagione è irrimediabilmente compromessa. Allo studio anche possibili soluzioni con le amministrazioni locali: sospensione per un anno del pagamento dell’imposta regionale e riduzione della Tari. Rispetto allo stesso periodo del 2013, secondo un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di imprese balneari italiane aderenti al Sib, nell’agosto 2014 le presenze in spiaggia risultano essere state del -15% in Abruzzo, -5% in Basilicata, Calabria, Lazio, Marche e Molise, -10% in Campania, Emilia Romagna e Toscana, -35% in Friuli, -20% in Liguria e Veneto. Percentuali positive solo in Puglia (+8%), Sardegna (+5%) e Sicilia (+10%). «La stagione estiva 2014 per le imprese balneari è stata negativa, non solo a causa della crisi economica, ma soprattutto delle avverse condizioni meteorologiche», dichiara Riccardo Borgo, presidente del Sib. «Anche nel mese di agosto abbiamo registrato un calo di presenze in spiaggia rispetto allo scorso anno - continua Borgo - dal 5 al 40%, che dobbiamo purtroppo sommare con i dati negativi di giugno e luglio. Solo alcune regioni meridionali hanno ‘goduto’ di un maggior numero di giornate di sole, (segno più solo in Puglia, Sardegna e Sicilia), ma nelle altre pioggia, temperature inferiori alla media e addirittura trombe d’aria non solo hanno consigliato ai turisti di rimanere lontani dalla spiaggia, ma soprattutto hanno causato gravi danni alle strutture balneari: tetti scoperchiati, lettini distrutti, ombrelloni e tende da riparare. Spiagge cosi’ deserte non si vedevano da anni - rincara Borgo - a farne le spese anche i lavoratori stagionali (-50mila), i consumi di bar e ristoranti, l’economia turistica in generale». Per il mese di settembre le tariffe dei servizi di spiaggia sono in saldo: gli sconti per lettini ed ombrelloni superano anche il 50%, ma la stagione estiva e’ irrimediabilmente compromessa, anche se andasse benissimo non compensera’ mai il cattivo andamento dei tre mesi precedenti. «Molti imprenditori balneari sono in ginocchio, in modo particolare nelle zone più colpite dal maltempo - conclude Borgo - pertanto stiamo mettendo a punto le richieste da presentare sia alle Amministrazioni locali che all’Agenzia delle Entrate: sospensione per un anno del pagamento dell’imposta regionale, riduzione della Tari e un maggiore riconoscimento negli studi di settore delle situazioni climatiche sfavorevoli. Ci preoccupano, poi, le circa 300 imprese che a settembre si troveranno richieste di pagamento dei canoni demaniali sproporzionate e per le quali, dopo che in questi anni abbiamo ampiamente dimostrato l’insopportabilita’ di tali cifre, è necessario trovare al più presto soluzioni definitive perche’sono a rischio chiusura o fallimento».
Lo rileva il sindacato italiano balneari, Sib che associa circa 10mila stabilimenti A settembre saranno disponibili lettini e ombrelloni con forti sconti (pari anche al 50%) ma la stagione è compromessa
Nell’ultimo mese buona l’affluenza di visitatori
Reggio va al museo I dati relativi al secondo mese di applicazione della rivoluzione del piano tariffario e degli orari d’apertura dei musei introdotta dal ministro Franceschini confermano l’esito positivo degli interventi del Governo sul sistema museale italiano. Grandi e piccoli musei stanno beneficiando della nuova struttura tariffaria, delle aperture prolungate il venerdì e della prima domenica del mese gratuita. Il confronto dei primi dati Sistan tra gli ingressi registrati ad agosto 2014 rispetto allo stesso mese del 2013 evidenzia un consistente aumento del numero dei visitatori (+323mila), degli incassi (+1.250mila euro) e degli ingressi gratuiti (+115 mila). In termini percentuali si registra una crescita del 10% dei visitatori, del 11% degli incassi e dell’8% degli ingressi gratuiti. La prima domenica del mese senza biglietto sta dunque più che compensando l’eliminazione della gratuità per gli over 65 anni. In Calabria, i siti che hanno registrato una maggiore affluenza di visitatori sono stati il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria: 40.247; il museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium: 8.074 (+77%), e il museo Archeologico nazionale “Vito Capialbi”: 1.876 (+9%).
Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria
sabato 6 settembre 2014
Ancora molto da scoprire Presentata a Fagnano Castello l’associazione di promozione sociale per disabili e portatori di handicap che aiuta le famiglie a combattere burocrazia, incompetenza e indifferenza
Tutte la strade portano a Ro.ma Un punto di riferimento per tutti coloro che vivono, combattono e sperano accanto a chi soffre. È questa Ro.ma. la neo associazione di promozione sociale fortemente voluta da una mamma coraggiosa e determinata, Rosita Terranova, che ha un sogno regalare una vita migliore a chi è nato farfalla senza ali e per questo non ha mai potuto volare: «In molti credono che a soffrire sia esclusivamente la persona disabile o la persona che, per altri motivi, vive in primis un forte disagio. Non è così. A soffrire è anche chi, da solo, si prende cura di loro - spiega il presidente di Ro.ma. - In Italia, la nostra politica, le nostre leggi non applicate e quelle applicate non correttamente, così come l’operato di molti addetti ai lavori, impongono divieti e mortificazioni di ogni genere alle persone che vivono situazioni di disabilità, rendendoli morti che camminano». È però grazie a questo tortuoso percorso che questa giovane donna ha trovato la forza di reagire e di creare un luogo di ascolto, incontro ma soprattutto di proposta e di mobilitazione che dal territorio cosentino vuole dare una mano ai calabresi che si sentono cittadini di serie B «rendendoci morti che camminano. Per colpa della non curanza e del pressapochismo delle Istituzioni e della maggior parte della gente, noi che ci dedichiamo completamente alla cura ed alla sopravvivenza di un disabile o di una persona disagiata viviamo nella totale emarginazione e nella totale impossibilità di poter scegliere - prosegue lucida Rosita Terranova -: in fondo il problema è solo nostro! Non esistono strutture e sostegno psicologico adeguati che ci siano di supporto, tutt’al più siamo argomento di mere discussioni fini a se stesse. Siamo noi che dobbiamo risolvere i problemi causati da una burocrazia lenta e complessa che ci priva del nostro prezioso tempo. Siamo noi che dobbiamo rimediare ai continui errori commessi dai burocrati. Siamo noi che dobbiamo anche lottare per difendere la nostra dignità lesa dall’indifferenza e dalla superficialità dei più». Per tutelare, quindi i soggetti più deboli attraverso il riconoscimento dei diritti delle persone che le accudiscono che è stata creata Ro.ma. presentata lo scorso primo settembre nell’affollata sala consiliare di Fagnano Castello. Servizi sociali, formazione, documentazione, cultura e turismo dedicato ai portatori di handicap e di disabilità sono i settori di intervento dell’associazione che si propone di rendere meno problematica l’esistenza di chi è in difficoltà e delle persone che quotidianamente se ne prendono cura. Dare un senso a queste vite sarà l’impegno quotidiano degli iscritti a Ro.ma. Durante la serata inaugurale il presidente Terranova nel suo intervento ha posto l’accento sul concetto distorto di normalità che impedisce a ciascuno di questi soggetti, in particolare i bambini, di mo-
Il suo presidente è Rosita Terranova Al via la prima campagna di tesseramento «Ideata per dare supporto a chi è nato farfalla senza ali e non ha potuto mai volare»
strarsi nella loro disarmante “unicità” che li rende per questo diversi ossia “non uguali”: «Bisogna fornire ogni mezzo per consentire al “ diverso” di vivere la propria normalità, lasciando a loro la scelta di volersi integrare o meno. L’ integrazione senza l’interazione è un mero concetto. É così difficile ammettere che non siamo tutti uguali? Dico basta al perbenismo, dico basta al voler indorare la pillola sempre e comunque. Dignitosamente, noi vogliamo solo vivere e veIl presidente dell’associazione Ro.ma. dere riconosciuti i diritti che ci Rosita Terranova spettano». In questi giorni è in atto la prima campagna di tesseramento all’associazione che ha sede legale nel comune di Mendicino. I contatti con il presidente Rosita Terranova e la sua Ro.ma. sono disponibili sulla piattaforma sociale facebook.
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sabato 6 settembre 2014
Arriva il Lamezia Comics&co Il 12 settembre il via della VI edizione
Dai disegni alla realtà L’evento offre la possibilità ai disegnatori emergenti di mettersi in mostra sia tramite la partecipazione alla seconda edizione del Premio “Fiorella Folino” sia con la presentazione del proprio portfolio alle diverse scuole e autori presenti
Venerdì 12 settembre alle ore 17 si apriranno i portoni del complesso San Domenico e prenderà il via la VI edizione del “Lamezia Comics & Co...”. Fitto il programma della manifestazione, ricco di diversi appuntamenti per gli appassionati dei vari generi. Dai numerosi stand presenti in fiera, provenienti da tutto il Sud d’Italia, i patiti dei fumetti avranno la possibilità di acquistare gadget e libri della propria serie preferita, mentre l’ampio cast di ospiti della manifestazione è pronto a ricevere ed incontrare sia ammiratori sia chi è intenzionato ad intraprendere la loro medesima professione. Anche quest’anno, infatti, il “Lamezia Comics & Co...” offre la possibilità ai disegnatori emergenti di mettersi in mostra e farsi conoscere. Questo può avvenire sia tramite la partecipazione alla seconda edizione del Premio Fiorella Folino, sia attraverso l’incontro e la sottoposizione del proprio portafolio di disegni alle diverse scuole ed autori protagonisti della tre giorni fumettistica. Saranno presenti, in particolare, i confermati Gianluca Gugliotta, Lelio Bonaccorso (quest’anno autore del manifesto), Salvo Di Marco e Antonio Pirrotta, rispettivamente responsabili della Scuola Comics di Palermo e della Grafimated Cartoon, il graditissimo ritorno di Ciro Cangialosi, Anna Leotta, Alessandro “Doc Manhattan” Apreda, che presenterà il suo nuovo libro Per il potere di Grayskull, Umberto Giampà, Antonio Federico, responsabile dell’Accademia del Fumetto e dell’Animazione di Reggio Calabria, Vincenzo Raimondi, responsabile della Scuola di Fumetto di Paola. New entry della famiglia Lamezia Comics & Co... quest’anno saranno Francesco Polizzo, sceneggiatore di fumetti, Mirko Oliveri, responsabile di “Verticalismi”, sito web e magazine di fumetto digitale, Daniela Di Matteo e Tina Valentino, che stanno riscuotendo molto successo in Francia. Spazio anche alle associazioni del territorio come Squad/Rebel, che attraverso la street art hanno riqualificato un quartiere cittadino, l’associazione Kappa, che curerà dei workshop sui manga e sulla lingua giapponese, e l’immancabile presenza dell’associazione SMACK onlus. A completare il quadro degli ospiti il Lamezia Comics & Co... si offre come vetrina per giovani talenti alla ricerca delle prime esperienze editoriali come il lametino Zed ed i reggini Dick e Cock. Tutti gli amanti delle sigle dei cartoni animati non potranno altresì perdersi, sabato alle ore 21:30, il fantastico concerto dei Parimpampum, band catanese che riproporrà le canzoni dei cartoons che hanno accompagnato l’infanzia di svariate generazioni. Nell’ambito del concerto, inoltre, verrà aperta una finestra musicale sul mondo delle sigle originali in lingua giapponese per soddisfare, dunque, anche i cultori del genere. Per i cinefili, invece, l’appuntamento è al Teatro Umberto dove verranno proiettati alcune delle pellicole di rilievo della stagione con due importanti omaggi. Oltre, infatti, ai lungometraggi animati quali Drangon Ball z e la battaglia degli Dei, Turbo, Tarzan, Justin ed i cavalieri valorosi, i Puffi 2, ed i film della sera come Amazing Spiderman 2 e Capitan America the winter soldier, gli organizzatori della fiera hanno voluto fare due tributi. Venerdì alle ore 20:00, infatti, si festeggeranno
i 30 anni dei Ghostbusters, gli acchiappafantasmi, con la proiezione del film, mentre sabato alle ore 20:30 il Lamezia Comics & Co... saluta un grande del cinema internazionale, Robin Williams, con la proiezione di Jumanji. Gli appassionati di giochi e videogiochi, vecchi e nuovi, invece, potranno sfidare i propri amici nell’apposita area a loro dedicata nella quale verranno anche organizzati tornei di Warhammer e Magic. La chiusura della fiera, domenica alle ore 17, è affidata alla festa e al divertimento della sfilata Cosplay, curata da AttivaMente insieme agli amici della Smack-Smile and Cosplay onlus, la quale curerà l’animazione all’interno del chiostro di San Domenico lungo tutte le tre giornate della manifestazione.
sabato 6 settembre 2014
Pagine di gloria Standing ovation a Mantova per Nuccio Ordine
Quando un libro non smette di sorprendere Le parole di Luca Nicolini, il “patron” del Festivaletteratura di Mantova, possono certo dare un’idea dei consensi registrati da Nuccio Ordine, invitato a parlare del suo L’utilità dell’inutile (edito da Bompani) nella giornata inaugurale del prestigioso evento culturale italiano. Non è stata cosa di poco conto, infatti, sentirgli affermare che il libro «può essere considerato come il Manifesto del festival». Ma anche questo significativo riconoscimento potrebbe anche non essere sufficienti a rappresentare compiutamente lo straordinario successo ottenuto dal docente dell’Università della Calabria, nell’attesa overture della rassegna letteraria. Eh si, perché, quei sette minuti di applausi, alla fine del suo intervento, seguito in religioso silenzio da alcune migliaia di persone, riescono forse a dare una rappresentazione più completa e aderente alla realtà di quello che è accaduto al Festivaletteratura di Mantova. Della totale identificazione, ideale e spirituale, che si è stabilita tra Ordine e il pubblico, così come del riconoscimento che le riflessioni contenute ne L’utilità dell’inutile, ormai uno dei libri più venduti in Italia e in numerosi paesi europei, riflettono il “sentire comune”, le aspettative più pressanti delle opinioni pubbliche, desiderose di dare un senso più concreto alla vita quotidiana e, soprattutto, di riscoprirne alcuni fondamentali e preziosi valori identificativi. Quell’insieme di emozioni e di sollecitazioni che, in maniera più articolata e completa, riesce a mettere in luce il pezzo pubblicato dalla Gazzetta di Mantova.
Migliaia di spettatori presenti alla giornata inaugurale del Festivalettura Per “L’utilità dell’inutile” sette minuti di applausi
Slittamento al primo weekend di ottobre
Rinviato il primo Calabria jazz festival
Cattedrale di Cosenza
Portali monumentali a volte ritornano Lunedì 8 settembre i portali monumentali della cattedrale di Cosenza saranno restituiti ai fedeli. Si è conclusa, infatti, l’opera di manutenzione ordinaria condotta sotto l’egida della soprintendenza e sostenuta dalla Bcc Mediocrati. La cerimonia di riconsegna dei portali è stata programmata in occasione dell’annuale Festa della Madonna del Pilerio. La consegna, infatti, è stata programmata per le ore 17.45 di lunedì nel Duomo, prima della cerimonia di chiusura del novenario della Madonna del Pilerio (Patrona della città di Cosenza). Dopo una introduzione di don Giacomo Tuoto, Parroco Rettore della Cattedrale, il presidente Nicola Paldino porterà il saluto della Bcc Mediocrati, a cui farà seguito la benedizione dell’arcivescovo di Cosenza, Salvatore Nunnari. Alle 18:00 inizierà la celebrazione eucaristica.
A causa delle avverse condizioni meteorologiche evidenziate dalle previsioni dei prossimi giorni, l’organizzazione del Peperoncino jazz festival, rassegna musicale itinerante ricca di eventi culturali correlati che dallo scorso 15 luglio sta inondando di musica e sapori le più belle località calabresi, annuncia che la prima edizione del Calabria jazz meeting, in programma dal 4 al 6 settembre ad Amantea, è rinviata al primo weekend di ottobre. Il meeting, ideato da Sergio Gimigliano e organizzato dall’associazione culturale Picanto con il contributo dell’assessorato al Turismo e Spettacolo del Comune di Amantea diretto da Giovanni Battista Morelli e in stretta sinergia con l’attivissimo jazz club La Pecora Nera diretto da Davide Marano nell’ambito della XIII edizione dell’evento calabrese confermatosi anche quest’anno tra i primi festival jazz d’Italia nella classifica dei “JAZZITAWARD” all’esito del prestigioso referendum - Readers Pool - indetto dalla rivista specializzata nazionale Jazzit, vuol essere un momento di incontro e di confronto tra tutti gli operatori del settore jazzistico calabresi (festival, musicisti, jazz club, Conservatori e scuole di musica, etichette discografiche, studi di registrazione ecc.). L’evento, che sarà strutturato in una intensa “tre giorni” ricca di concerti, show case, conferenze e jam session, si svolgerà, dunque, sempre nel meraviglioso centro storico di Amantea, da venerdì 3 a domenica 5 ottobre prossimi e chiuderà, così, in grande stile, questa strepitosa edizione del festival musicale più piccante d’Italia che intanto, dal 7 al 9 settembre prossimi farà tappa nella cittadina che lo ha visto nascere nella lontana estate del 2002: Diamante.
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sabato 6 settembre 2014
Regata dai grandi numeri La Lega navale di Crotone protagonista a Napoli
Venti di gloria
A Napoli, alla Coppa Cadetti, la parte della primadonna è spettata alla Lega navale di Crotone. Prima assoluta tra le atlete donne e quarta classificata alla Coppa cadetti a Napoli, la skipper della Lega navale di Crotone Irene Funtò ha centrato un traguardo importante a una delle manifestazioni veliche più prestigiose che si tengono in Italia e che vedono la partecipazione dei migliori atleti selezionati nelle varie zone della Penisola. Per un soffio, è il caso di dirlo, ha sfiorato il podio. La velista della Lega navale di Crotone, nella tre giorni di regate prevista per la Coppa Cadetti, ha lottato con tenacia fino all’ultimo, tentando di agguantare il podio. Non è riuscita a conquistare il bronzo per un solo punto di scarto. Irene Funtò ha dovuto misurarsi con 80 skipper, i migliori della sua categoria, i nati nel 2004, ma anche con condizioni meteo estreme. La regata, infatti, soprattutto nelle ultime giornate, è stata caratterizzata da grande instabilità meteorologica, a causa dei numerosi salti di vento, anche di oltre 100°, causati dal continuo passaggio di fronti temporaleschi; soltanto gli Optimist sono riusciti a portare a termine tutte le prove. E nonostante questo, la skipper della Lega navale Crotone ha tenuto botta, dimostrando grande versatilità e tecnica. Al termine delle regate, la classifica della Coppa cadetti vedeva Irene Funtò portare comunque in alto l’alfiere della Lega navale Crotone, classificandosi al quarto posto, ad un solo punto di distacco dal terzo. Ma soprattutto è stata la prima tra le femmine; per trovare la successiva bisogna scendere al sedicesimo posto, a conferma della gran-
La skipper Irene Funtò ha centrato un traguardo importante a una delle manifestazioni veliche più prestigiose che si tengono in Italia e che vedono la partecipazione dei migliori atleti selezionati nelle varie zone della Penisola
dezza del suo successo. Grande prestazione anche per l’altra velista della Lega navale Crotone impegnata però nella Coppa Primavela, riservata ai nati nel 2005, Alice Ruperto, giunta ventiseiesima in classifica generale. La giovanissima skipper, già premiata in aprile al meeting del Garda quale più piccola tra tutti i partecipanti, sta continuando a crescere in maniera esponenziale e presto raccoglierà i frutti dei suoi sacrifici e della sua grinta. Ad accompagnare le atlete della Lni Crotone c’era Massimo Racco,direttore tecnico e coach della squadra Optimist, che ha espresso a nome del team della Lega navale, grande soddisfazione per la performance delle skipper. «Irene è stata bravissima - ha osservato Racco - ha condotto la gara ottimamente sia dal punto di vista tattico che tecnico. Buona anche la prova di Alice alla sua prima volta alla Coppa Primavela. La Coppa Primavela è un evento che per molti ragazzi rappresenta il primo vero appuntamento sportivo a contatto con la Federazione Italiana Vela e con la vela agonistica nazionale». Un risultato che premia il lavoro e l’attività della scuola vela della Lega navale Crotone, che quest’anno compie 40 anni in Fiv, federazione italiana vela, e che nel corso solo di questa stagione estiva ha registrato il sold out, con 50 nuovi iscritti. Grandi numeri che si sommano ai vecchi iscritti e che non fanno altro che accrescere il vivaio dei protagonisti e dei pulcini, future stelle della Vela per la Lega navale Crotone.
La fotonotizia
L’Unical ai vertici del tennis universitario nazionale
A sinistra, le squadre dell’Unical che hanno partecipato ai Campionati Qui sopra, Alberta Aiello
sabato 6 settembre 2014
Ciack alla salute All'interno della Mostra del cinema di Venezia premiata la sceneggiatura di una un giovane calabrese che vince l'"Oscar" Dompè
Un “Leone d’oro” che premia non solo il lavoro di un giovane sceneggiatore, ma il valore di tutto il mondo della ricerca scientifica, composto da “supereroi” che ogni giorno lavorano per sviluppare nuove soluzioni a tutela della salute. Nei giorni in cui al Lido di Venezia va in scena la 71esima mostra del cinema, la settima arte si unisce al mondo della ricerca eleggendo il vincitore del Movie creative contest, l’iniziativa di responsabilità sociale del Gruppo biofarmaceutico Dompé sviluppata in collaborazione con Good Short Films. Ad aggiudicarsi il primo posto è stata la sceneggiatura di Emanuele Milasi, trentenne di Reggio Calabria, con “Sostieni i supereroi”, scelta tra le 50 proposte pervenute.
Ricerca da leoni... Il concorso ha offerto a giovani sceneggiatori dai 18 ai 35 anni l’opportunità di cimentarsi nella ideazione di un testo pensato per il cinema, capace di raccontare in maniera creativa ed originale l’importanza della ricerca nel campo dell’innovazione scientifica, seguendo in piena libertà interpretativa il claim “Sosteniamo la ricerca per un mondo migliore”. «La straordinarietà del lavoro dei ricercatori unita all’impegno e alla dedizione quotidiani sono i tratti distintivi della sceneggiatura vincente», spiega Nathalie Dompè, responsabile corporate social responsibility del Gruppo. «Siamo orgogliosi - aggiunge - di promuovere il lavoro di un giovane creativo come Emanuele, che con la sua sceneggiatura, sospesa tra poesia e realtà, ci avvicina a un mondo troppo spesso percepito come distante, quasi impalpabile, quale è quello della ricerca scientifica. Uno script che ha colpito la giuria per la capacità di sovvertire l’idea classica di supereroe: nessuna maschera o mantello, ma voglia di impegnarsi ogni giorno per un obiettivo a tutela di tutti: la scoperta di una nuova soluzione terapeutica». Oltre a Nathalie Dompé, in rappresentanza della Corporate social responsibility del gruppo, la giuria del Movie creative contest ha visto al lavoro anche Ginevra Elkann, presidente di Good Short Films, Edoardo Winspeare, regista che di recente ha firmato la pellicola In grazia di Dio, Alba Rohrwacher, protagonista del film Le Meraviglie, premiato all’ultimo Festival di Cannes con il Gran Prix Speciale della Giuria, Elisa Fuksas, regista e scrittrice, e Giulia Moriggi, sceneggiatrice. Nella shortlist finalista, scelta dalla giuria tecnica, anche le sceneggiature ‘Ho bisogno di me’ di Viviana Berti e ‘Battiti’ di Andrea Michelon. Nell’ultima fase, quella decisiva, le tre sceneggiature sono poi passate al vaglio dei collaboratori Dompè, chiamati a rivestire il ruolo di giurati, decretando la proposta maggiormente adatta a promuovere l’importanza della ricerca al grande pubblico. «Un inno alla straordinarietà dell’essere ricercatore - spiega lo sceneggiatore Emanuele Milasi. Con questo obiettivo ho ‘raccolto’ la sfida del concorso, tratteggiandone la figura di ‘eroe moderno’, capace di incidere nella vita di ognuno grazie ai risultati del proprio impegno quotidiano. Ringrazio gli organizzatori per aver dato voce al mondo della scienza attraverso la creatività del linguaggio cinematografico, dando nel contempo l’opportunità a giovani sceneggiatori di veder il proprio soggetto divenire un film». Protagonisti della storia che ha convinto ed emozionato la giuria sono Sergio, un illustratore alle prese con un disegno da consegnare con urgenza, e Micol, una ricercatrice che lo aiuterà a portare a termine il difficile compito. Ma per svelare ogni frame di questa storia si dovrà attendere il 14 novembre, data in cui il cortometraggio verrà presentato ufficialmente, in occasione della Giornata mondiale del diabete. Con il Movie creative contest, infatti, il gruppo Dompè si è impegnato anche concretamente a favore della ricerca in questo ambito che lo vede in prima linea nella lotta al Diabete di tipo 1, scegliendo di sostenere il San Raffaele diabetes institute (Dri), Centro di ricerca sul diabete dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
Emanuele Milasi
Emanuele Milasi trentenne di Reggio Calabria vince con “Sostieni i supereroi” scelta tra le 50 proposte pervenute
Associazione “Fratello cuore”
Defibrillatore in dono Nei giorni scorsi nella piccola cittadina tirrenica di Belvedere Marittimo (Cs) alla scuola secondaria di primo grado è stata dotata di un defibrillatore semiautomatico grazie all’impegno dell’Associazione Fratello Cuore. Il presidente dell’associazione di volontariato, Franco Cairo, accompagnato dal suo vice, Vincenzo Riente, e dal tesoriere, Massimo Nocito, hanno donato il defibrillatore, in comodato d’uso gratuito, alla scuola belvederese nelle mani del dirigente Antonio Impieri. Inoltre, come si legge nel verbale di consegna, l’associazione ha garantito anche un corso per l’utilizzo dell’apparecchio. «Abbiamo bisogno del contributo di tutti i nostri cittadini - ha aggiunto Franco Cairo - al fine di migliorare il nostro servizio sul territorio. Lo scorso luglio abbiamo inaugurato un laboratorio infermieristico e nel tempo stiamo promuovendo innumerevoli manifestazioni e giornate con lo scopo di aumentare la consapevolezza riguardo alla salute in ambito cardiologico e di favorire la prevenzione delle patologie cardiovascolari con particolare attenzione ai giovani, ma oggi abbiamo bisogno del contributo di tutti per poter raggiungere maggiori obiettivi. Il mio - prosegue Cairo -è un appello a tutti i cittadini per farsì che l’associazione Fratello Cuore possa contare sulla fervenza di tanti per la realizzazioni di vari progetti di portata sociale». Il dirigente scolastico, Antonio Impieri, ha così stigmatizzato l’evento: «Ho sempre auspicato che nella scuola fosse presente questo strumento e l’atto di consegna è il primo passo per effettuare un’opera di soccorso per gli alunni. Infatti, a breve verrà programmato un corso formazione per l’utilizzo del defibrillatore. Questo strumento ci darà la possibilità di riuscire a coprire almeno 500 alunni su 900 e si spera se ne possa avere un altro. Sono contentissimo che questo atto di consegna sia avvenuto alla conclusione della mia carriera in quanto il primo settembre consegnerò l’Istituto comprensivo alla collega Ersilia Siciliano alla quale esprimo un profondo augurio».
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sabato 6 settembre 2014
Veste nuova, vita nuova Dal 23 settembre la nuova banconota da 10 euro, secondo biglietto della serie "Europa"
Il colore dei soldi
Start cup Calabria
Parte il tour in cerca dei talenti migliori Ai nastri di partenza il tour della Start Cup Calabria 2014 che dall’8 all’11 settembre girerà la Calabria per scovare i più promettenti aspiranti imprenditori calabresi. La Start Cup Calabria, giunta quest’anno alla VI edizione è la competizione regionale che seleziona e premia le migliori idee imprenditoriali innovative nate sul territorio calabrese. Anche quest’anno si conferma la virtuosa partnership che, nell’ottica della Rete Regionale dell’Innovazione, vede la collaborazione tra CalabriaInnova, l’Università della Calabria, l’Università Magna Graecia e l’Università Mediterranea. «Il sistema della ricerca calabrese oggi conta risultati importanti che provengono anche delle numerose startup che in questi anni si sono messe in gioco partecipando alla Start Cup. Sono certo che anche le idee di questa edizione daranno frutti positivi per l’economia calabrese». Questo l’augurio dell’assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri a tutti coloro che parteciperanno alla Start Cup Calabria, mettendo a frutto le proprie competenze. È possibile prenotare un incontro fino all’11 settembre, penultimo giorno del Village, la fase di scouting itinerante che toccherà Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Lamezia Terme. Queste le tappe: l’8 e il 9 il Village sarà allestito all’Università della Calabria in piazza Vermicelli, davanti il Liaison Office d’Ateneo; il 10 settembre la ricerca di talenti continuerà presso il Campus di Germaneto, nello spazio antistante l’ingresso principale dell’Università; l’11 il Village si fermerà in riva allo Stretto, più precisamente presso la Cittadella Universitaria nella piazzetta antistante l’aula magna d’Ateneo; il 12, infine, l’appuntamento conclusivo sarà nell’area industriale di Lamezia Terme nello spazio antistante la sede di CalabriaInnova. Le idee così raccolte verranno selezionate da una commissione di valutazione composta dagli esperti dei 4 partner organizzatori dell’iniziativa. Le 30 idee ritenute più promettenti passeranno all’Academy, la settimana di formazione e consulenza, in programma dal 6 al 10 ottobre, che aiuta a focalizzare l’idea e a preparare una presentazione efficace. I 10 migliori team, infine, accederanno alla finale del 23 ottobre: gli Awards, che quest’anno si svolgerà all’Università Magna Graecia di Catanzaro. Durante l’evento le idee finaliste presenteranno i propri progetti d’impresa a una giuria di investitori, imprenditori ed esperti. Le 3 più’ votate accederanno di diritto al Premio Nazionale per l’Innovazione, il concorso che riunisce tutte le business plan competition accademiche italiane, che quest’anno si svolgerà a Sassari il 3 e 4 dicembre.
Sarà facilmente riconoscibile poiché presenta motivi grafici simili a quelli del biglietto della prima serie, ma allo stesso tempo avrà una veste grafica rinnovata e varie caratteristiche di sicurezza nuove e più avanzate che lo renderanno ancora più difficile da falsificare
Di impatto un pò retrò, colore rossastro e un bel 10 stampato sopra… dal gusto classicheggiante con un so che di romantico in arrivo dal 23 settembre la nuova banconota da 10 euro segnando così la comparsa del secondo biglietto della serie 'Europa' dopo le architetture classiche del taglio da 5 euro. Sarà facilmente riconoscibile poiché presenta motivi grafici simili a quelli del biglietto della prima serie, ma allo stesso tempo avrà una veste grafica rinnovata (centrata sulla figura mitologica greca di Europa dalla quale il nostro continente prende il nome) e varie caratteristiche di sicurezza nuove e più avanzate che lo renderanno ancora più difficile da falsificare grazie alla rinnovata banda olografica, al numero di taglio ottenuto con inchiostro brillante e cangiante e la stampa di particolari in rilievo che ne consente la verifica alle persone ipovedenti. Le nuove banconote della serie "Europa" vengono trattate con uno speciale rivestimento protettivo che le rende più resistenti all'usura, ciò consentirà una minore frequenza di sostituzione, con una riduzione in termini di costi e di impatto ambientale. Come la prima serie di banconote in euro, l'autenticità dei nuovi biglietti potrà essere facilmente controllata attraverso il tatto e la vista, applicando il metodo del "toccare, guardare, muovere" illustrato sul sito internet della Banca centrale europea In vista dell'introduzione 3 milioni di esercizi commerciali e piccole imprese in tutta l'area dell'euro riceveranno opuscoli informativi e 'carte animate' sul nuovo biglietto. Nell'opuscolo si esortano gli esercizi commerciali e le piccole imprese ad assicurare che i loro dispositivi per il controllo dell'autenticità e la selezione e accettazione delle banconote siano in grado di trattare il nuovo biglietto da 10 euro. L'opuscolo richiama l'attenzione sulla tempistica dell'immissione in circolazione e sui passi da compiere per adeguare le attrezzature, affinché riconoscano la nuova banconota da 10.
Prima edizione del bando
Contamination lab dell’UniMediterranea Si è conclusa con successo la prima edizione del bando di partecipazione al Contamination lab dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. A metà tra un laboratorio universitario e un incubatore d’impresa, il Contamination Lab aiuterà giovani, studenti e non solo nello sviluppo di nuove idee progettuali al fine di favorire la nascita di nuove imprese già durante il percorso di studi universitari. Grazie a questo nuovo progetto, l’Università Mediterranea darà ai ragazzi la possibilità di prendere in mano il proprio destino fin da subito, affiancando al percorso di studi tradizionale un percorso specifico che li porterà a sviluppare una propria iniziativa imprenditoriale sfruttando al massimo le sinergie e le opportunità che si creeranno all’interno degli spazi dedicati. Dopo l’iter selettivo delle candidature che si concluderà entro fine mese, gli studenti prescelti e provenienti dalle diverse facoltà, affronteranno per un semestre diverse fasi formative che grazie al confronto ed interazione con realtà imprenditoriali locali, nazionali ed internazionali e a workshop specifici li condurrà davanti a potenziali investitoti e finanziatori. A differenza degli incubatori e degli acceleratori d’impresa, il Contamination Lab è un luogo dove le idee e le opportunità si incontrano con la creatività e progetti imprenditoriali.
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Sabato 6 Settembre 2014
Mezzoeuro Le eccellenze per sperare
Il livello di ricchezza e di povertà di un Paese influisce sull’alimentazione e sullo stile di vita sano
Alimentazione sport ed economia
Fondazione Neuromed sponsor ufficiale della Asd Luiss «Questa per noi rappresenta un’esperienza unica che nasce da una provocazione ma che porta con sé un obiettivo legato alla formazione dei nostri giovani ed alla cultura della prevenzione. Quello con Luiss è un progetto che ha un valore aggiunto rappresentato dal dinamismo e dalla vivacità intellettuale degli studenti, futuri manager, che acquisiranno conoscenze utili alla loro carriera. Una iniziativa che non si esaurisce con questo approfondimento teorico sull’interconnessione die-
ta mediterranea, sport e crisi economica ma che svilupperà progetti successivi tra Fondazione Neuromed e Luiss. Siamo orgogliosi, poi, di essere lo sponsor ufficiale della squadra di calcio e ringrazio per questo il direttore sportivo Del Bene per aver creduto in questa collaborazione. Mi piacerebbe, infine, che gli studenti venissero a Pozzilli, per svolgere all’interno della nostra struttura approfondimenti tematici legati ai percorsi di studio intrapresi. La Fondazione Neuromed, quindi, con-
tinuerà a seguire Luiss non solo nel corso del Campionato di prima categoria Lazio ma anche nell’accrescimento delle competenze dei ragazzi». Così il presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa, ha salutato a Rivisoldoli gli atleti della squadra di calcio dell’Università Luiss impegnati nel centro abruzzese per gli allenamenti pre-campionato. Contestualmente presentata l’attrezzatura sportiva, magliette, tute, borsoni, fir-
Mezzoeuro
Sabato 6 Settembre 014
Le eccellenze per sperare Un momento del convegno della Fondazione Neuromed Sotto, da sinistra: i ricercatori con i ragazzi Luiss; un altro momento del convegno; le magliette “commemorative” Fondazione Neuromed-Luiss
la firma Fondazione Neuromed. Luiss fa innovazione e insieme a Neuromed intende formare i ragazzi che, oltre ad imparare il gusto dello stare insieme, imparano a lavorare e produrre risultati e conoscenza. Siamo orgogliosi di avere nella nostra grande famiglia la Fondazione Neuromed che ci porterà a promuovere momenti di formazione vera».
mate Fondazione Neuromed; l’onlus accompagnerà la squadra di calcio della prestigiosa università romana quale sponsor ufficiale. Il convegno dal titolo “Dieta mediterranea e sport: quando la crisi economica minaccia uno stile di vita” ha dato il ‘calcio d’inizio’alla collaborazione tra le due Istituzioni con cui verranno promossi progetti legati allo sport, alla ricerca ed alla prevenzione secondo una lettura economica e rapportata alla realtà sociale. I ricercatori del Laboratorio di Epidemiologia dell’Irccs Neuromed si sono confrontati con gli studenti già detentori dei valori dello sport e dell’attività fisica. «Grazie allo sport la Luiss - ha poi affermato Paolo Del Bene, Direttore dell’associazione sportiva ha creato una vera e propria famiglia; i nostri ragazzi sono orgogliosi di portare una maglietta con il nome dell’università frequentata e da oggi con
In rappresentanza del Coni Abruzzo il dottor De Cecco che ha accolto e portato i saluti del Presidente Imbastaro ai presenti sottolineando il notevole interesse della tematica affrontata. Presente inoltre Leo Cisotta, responsabile Progetto Calcio Luiss che ha ricordato che il 15% dei laureati Luiss lavorano nel settore della sanità; per questo la collaborazione con la Fondazione Neuromed sarà di estremo interesse per coloro che vorranno intraprendere la carriera manageriale. A moderare il seminario il professor Giovanni de Gaetano, responsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed. «Studiare gli stili di vita ed in questo caso la dieta mediterranea - ha spiegato de Gaetano - presuppone un approccio multidisciplinare. L’attuale sistema sanitario nazionale è impostato sulla malattia, impiegando solo il 4% delle risorse in prevenzione, ma non sul mantenimento dello stato di salute. Il nostro programma di ricerca, Moli-sani, è pensato per potenziare la salute e prevenire le ricerche. Bisogna coinvolgere - ha poi detto de Gaetano - l’individuo nella cura della struttura e delle funzioni dell’organismo umano e nella prevenzione delle malattie; per questo è bene conoscere i fattori di rischio e le migliori pratiche per preservare il nostro organismo dalle malattie. Ed è proprio per questo - ha concluso de Gaetano che vogliamo discutere di questi temi con dei ragazzi che domani saranno i gestori della nostra società; proprio perché la salute non è un problema del Ministero dedicato bensì di coloro che si occuperanno di gestire la società». L’essenzialità di predisporre un costante monitoraggio delle condizioni socio economiche di un Paese al fine di realizzare adeguati programmi di salute è stato sottolineato dalla sottoressa Licia Iacoviello, capo del Laboratorio di Epidemiologia molecolare e nutrizionale dell’Irccs Neuromed, che ha illustrato la relazione di dipendenza tra l’alimentazione, l’attività fisica e la salute tramite i risultati prodotti dallo studio Moli-sani.
«I determinanti socio economici sono considerati indici di progresso di un paese - ha detto Iacoviello che ha poi illustrato i fattori di rischio e di protezione per la salute e l’importanza della dieta mediterranea diventata patrimonio immateriale dell’umanità. I fattori di protezione quali l’attività fisica e la dieta mediterranea - ha spiegato Iacoviello - incidono non solo sulla salute ma anche sulla spesa sanitaria di una nazione in quanto riducono il rischio di ammalarsi e di morte; purtroppo solo il 30% della popolazione segue un livello minimo di attività fisica che non è sufficiente a garantire il mantenimento dello stato di salute. Se poi all’attività fisica, moderata o intensa, aggiungiamo la giusta alimentazione possiamo davvero prevenire l’insorgenza di numerose malattie cardiovascolari, oncologiche. La dieta mediterranea - ha continuato Iacoviello risulta essere la migliore con le sue cinque porzioni di frutta e verdura a giorno, il consumo di pesce e la riduzione di grassi e carne». Purtroppo però la crisi economica, che ha allontanato i cittadini dai cibi freschi e sani verso i cibi supercalorici perché meno costosi, ha condizionato fortemente le abitudini alimentari e di vita. La dottoressa Marialaura Bonaccio, ricercatrice presso il Laboratorio di Epidemiologia molecolare e nutrizionale, ha illustrato il rapporto costo-benefici dell’adesione alla dieta mediterranea. «La salute si muove oggi per fasce di reddito - ha detto Bonaccio - in questo contesto le abitudini di vita risultano essere migliori nelle fasce alte della società vale a dire nei ceti più agiati economicamente. Questo è il profondo divario che ha tracciato la crisi economica a causa della quale oggi il costo del cibo fresco, della frutta, della verdura e delle sane abitudini di vita hanno lasciato il posto a quelle più economiche e meno salutari. Nonostante la dieta mediterranea sia nata dalle fasce più povere della società, ed in particolare dal Sud Italia, oggi viene seguita prevalentemente dalla fasce più ricche indipendentemente dal grado di istruzione. Dai dati raccolti - ha continuato Bonaccio - si evince che nel 2005 solo 34% della popolazione seguiva una dieta alimentare equilibrata per arrivare nel 2007 ad un picco negativo del 19%. Questo porta non solo ad avere una popolazione più a rischio ma anche a costi sanitari sempre più alti per il Paese. Oggi il livello di ricchezza influisce sull’alimentazione e, lo abbiamo visto anche in Molise, l’aumento della povertà può produrre seri rischi per la salute».
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sabato 6 settembre 2014
Fede e motori Il Museo della Lambretta di Sellia Marina rischia di chiudere
In mezzo a una strada Il museo della Lambretta di Sellia Marina rischia di chiudere. È don Andrea Bruno, il parroco che unisce fede e motori, a lanciare l’allarme: «Non riceviamo alcun aiuto dalle istituzioni, che si sono rivelate apatiche e indifferenti dinanzi a questo genere d’iniziative culturali. Se ai nostri amministratori si parla di tarallucci e vino ti ascoltano, ma se si parla di cultura non ti dedicano attenzione. Dunque, ci potrebbe essere la possibilità di chiudere tutto, e lasciare la collezione nascosta. Tutto ciò non gioverebbe al’immagine della nostra terra». Energiche e perentorie le accuse di don Andrea Bruno raccolte da Chiara Fera e pubblicate da Calabria on web (www.calabriaonweb.it) il magazine del Consiglio regionale della Calabria. Don Bruno, “prete per missione, collezionista per passione”, assemblando pezzi rari reperiti in Italia e all’estero, in una ricerca meticolosa durata più di quarant’anni, ha ricostruito ogni esemplare dello scooter uscito nel 1947 dagli stabilimenti Innocenti di Milano (tutti perfettamente funzionanti), dando vita al Museo storico meridionale della Lambretta. «Perché la Lambretta è la storia di una fabbrica, ma anche di un Paese che unito intendeva riscattarsi dal disastro post bellico». E in un fabbricato degli anni ‘40 del feudo De Seta di Sellia Marina, in provincia di Catanzaro, nato per usi prettamente agricoli ma oggi degna dimora della mitica Lambretta, il parroco di Soveria Simeri racconta com’è nata la passione per quel “due ruote” snello, dinamico e potente, eterno rivale dell’elegante e «più ingombrante» (come la definisce don Bruno) Vespa. «Io ero piccolo e i bambini di una volta non erano svegli e istruiti come i bambini di oggi, ma molto semplici, soprattutto se cresciuti in campagna. Non c’erano quelle possibilità che esistono oggi grazie a radio, tv, annessi e connessi: si viveva in campagna e si aveva l’idea del movimento solo se una cosa veniva trainata da buoi e cavalli. Di tanto in tanto, vedevamo qualcuno di questi scooter e con curiosità ci avvicinavamo e chiedevamo al possessore come fosse possibile che una cosa si potesse muovere senza essere trainata da cavalli e da buoi, e il possessore ci diceva che i cavalli c’erano, però erano inseriti dentro il motore. E noi, nella nostra semplicità, guardavamo sotto lo scooter per poter vedere i piccoli piedi di questi cavalli». «Quanta ingenuità! Oggi sembra più una favola che una realtà, però all’epoca era così. Noi bambini avremmo voluto possedere uno di questi mezzi di locomozione, ma le condizioni del tempo non ce lo permettevano. Così feci un giuramento a me stesso, ovvero che appena ne avessi avuto la possibilità ne avrei comprata una: l’Aquila 150, più bella di tutte le altre, con il seggiolino per il trasporto delle donne. La comprai, ma poi andai in seminario e fui sorpreso quando al mio ritorno vidi che i miei genitori non l’avevano demolita, bensì conservata in un magazzino. Ma il giuramento non consisteva solo nel comprarne una, ma tutta la collezione della Innocenti! E allora tenni fede alla passione. Io - scandisce don Bruno - sono prete per missione e collezionista per passione. Iniziai a spolverare la mia Lambretta e a liberarla dai pezzi di ruggine, poi man mano cercai, con la passione e il fiuto speciale del collezionista, tutti gli altri esemplari, finendo così per collezionare tutti i modelli della produzione, che oggi sono esposti in questo museo». Un museo che necessita di presenze fisse, di manutenzione e manodopera costanti, e quindi di un forte e costruttivo interesse istituzionale e politico, che venendo meno rischia di far svanire la memoria del mito di Lambrate. E con esso il ricordo di un patrimonio culturale che appartiene al passato più recente della storia italiana. In quel misero e sgretolato secondo dopoguerra, quando l’Italia era ridotta a un cumulo di macerie, i giovani italiani conobbero la gioia del progresso, della mobilità e della libertà imparando a camminare sul «mezzo di locomozione autenticamente proletario», come lo definì Edmondo Berselli su Repubblica.
Don Andrea Bruno lancia l’allarme: «Non riceviamo alcun aiuto dalle istituzioni che si sono rivelate apatiche e indifferenti dinanzi a questo genere d’iniziative culturali Se gli si parla di tarallucci e vino ti ascoltano, ma se si parla di cultura non ti dedicano attenzione»
Nel 1947, mentre l’Italia, sulla scia della guerra fredda che divideva il mondo in due blocchi, col Governo De Gasperi metteva alla porta i comunisti e nel Mezzogiorno infuriavano le lotte per la terra dei cafoni che durarono un decennio, sulle rive del fiume Lambro l’ingegnere Ferdinando Innocenti, già ideatore del ponteggio di manutenzione nella Cappella Sistina, pensò, in fase di riconversione industriale post bellica, ad un mezzo di locomozione di facile impiego e di prezzo contenuto, assegnando il design agli ingegneri aeronautici Pier Luigi Torre e Cesare Pallavicino: «spartano ed essenziale al punto che oggi potrebbe essere considerata una specie di prodotto artistico, una sintesi tecnologica senza scarti, l’essenzialità fatta scooter, un oggetto da esporre in qualche museo d’arte moderna culturalmente tendenzioso, insieme con la Lettera 22 della Olivetti e i migliori oggetti del design italiano» (Edmondo Berselli). Nel museo di don Andrea Bruno, che collabora con il museo “gemello” di Rodano (Milano) di Vittorio Tessera, gli esemplari ci sono proprio tutti: a partire dal prototipo A, motore a due tempi di 123,7 cc, cambio a tre velocita’, comandato a pedale a bilanciere, raffreddamento spontaneo, un telaio costituito da un intreccio di tubi di acciaio cromati di piccolo diametro, nessuna sospensione posteriore, una semplice anteriore, 55 chilogrammi di peso e 156 mila lire. Il successo fu immediato. E crebbe con il perfezionamento delle soluzioni tecniche e con la cura artistica ineccepibile (oggi impensabile in un mercato che bada unicamente al profitto) che ha fatto della Lambretta il simbolo dell’efficienza italiana esportata in tutto il mondo. Nata fra le ceneri di un’Italia distrutta e compagna dei giovani italiani verso la ricostruzione e il boom economico, la funzionale Lambretta di Rock Hudson e Gina Lollobrigida in Torna a settembre (1961) di Robert Mulligan non poteva certo competere con la celeberrima e spettacolare Vespa di Gregory Peck e Audrey Hepburn in Vacanze romane (1953) di William Wyler, la commedia che impose nell’immaginario mondiale il mito dello scooter progettato da Corradino D’Ascanio per la Piaggio. Potenza, praticita’ e dinamicita’ si ritrovarono ai margini delle scelte italiane, lasciando il posto all’eleganza e al gusto in un Paese che negli anni ‘50 si affacciava al fascino e alla cura dell’immagine cinematografica. Dal fiume Lambro al fiume Gange: nel 1972 il figlio dell’ingegnere Innocenti, Luigi, di fronte all’instabile situazione economica dell’azienda, vendette l’intero complesso industriale ad una societa’indiana (Scooter India Ltd), che continuo’ a produrla per venticinque anni: «Quasi un segno concreto che l’invenzione industriale di Ferdinando Innocenti era uno strumento perfetto per una fase di modernizzazione, il simbolo del massimo risultato con il minimo sforzo, la perfetta applicazione della tecnologia produttiva alle necessita’ di un tempo particolare, dove il risultato conta ancora piu’ della forma» (Edmondo Berselli).
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Saranno famosi A Rende il talent scouting in campo artistico dal ballo al canto, dalla musica alla recitazione
La premiazione al Metropolis
Alla ricerca dei talenti artistici Come ogni anno a Rende si tiene la selezione dei nuovi talenti in campo artistico dal ballo al canto, dalla musica alla recitazione. Con una giuria che quest’anno era così composta: Enzo De Carlo, patron del Cantagiro, Anna Bentrovato, cantante lirica e insegnante, Pippo Infante, regista e attore, Giampaolo Orlando, manager, Franca Trozzo, stilista di moda, Pino Fuoco, cantante. Il numero dei partecipanti: sedici in totale, hanno visto varie esibizioni con la rosa dei vincitori: Silvia Scrizzi, prima classe in canto; categoria canto: Carlotta Carnevali, Martina Virtuosi, Federica Scalzo, Miriam De Luca, Marcacci Anastasia, Alessia Groccia, Matilde Magnoli. Andrea De Fazio per la musica, Domitilla Magarò e Gianmarco Allevato per la danza. LA Frestyle Diva Calabria ha consegnato delle borse di studio per le categorie canto e danza. L’accademia canto musica Rossini ha consegnato una borsa di studio ad Alessia Groccia. Per il ballo l’accademia in Sicilia a Gianmarco Allevato e a Stefania Pungitore. Il patron Enzo de Carlo ha scelto Anastasia Marcacci per la finale del Cantagiro Categoria Junior in Calabria. Abbiamo ascoltato, Giuseppe Caggeggi, titolare dell’agenzia Freestyle Diva Management. Agenzia siciliana che ha in Calabria una filiale che è la Diva Calabria, associazione con responsabile Francesca Orlando. Il lavoro delle due filiali è di ricercare dei giovani talenti. La gara della ricerca dei talenti è dedicata ai giovani dai cinque ai sedici anni di età, che manifestino un’attitudine particolare per i settori del cinema canto moda danza e recitazione. «Il nostro lavoro - dice Caggeggi - è indirizzato alla ricerca dei piccoli talenti già da tutto l’inverno e lo facciamo attraverso anche la scuola. Una volta selezionati potranno ambire, me-
Consegnate delle borse di studio per le categorie canto e danza La gara dei talenti è dedicata ai giovani dai cinque ai sedici anni
diante le performance, alla qualificazione della finale nazionale. I dieci giovani classificatisi andranno a rappresentare la regione Calabria alle finali nazionali, con la possibilità di accedere a ottimi premi. Una delle calabresi nel 2013 ha vinto il premio della critica, cantante, di nome Rebecca Scafa; in questa edizione del 2014 è stata nostra ospite per la finale regionale al centro commerciale Metropolis di Rende. Nel dettaglio le sezioni riguardano: canto, danza, recitazione, moda e musica. L’età lo abbiamo già detto varia, però nel cast artistico è possibile inserire anche ragazzi sui sedici anni. La giuria è sempre molto qualificata nelle diverse discipline artistiche e sono anche insegnanti della materia, per avere maggiore qualità nel giudicare». Perché da siciliano si è anche spostato in Calabria? «Sono convinto che il Sud sia pieno di talenti, che però sono soggetti a grandi manovre speculative, cui non è data possibilità di poter esprimere al meglio le loro potenzialità, troppi sono coloro che provengono da fuori a prendere lo spazio che forse giustamente spetta ai talenti locali. Del resto lo sappiamo la cultura del Mediterraneo a partire dalla Grecia è la culla della civiltà da cui proveniamo. Tutto ciò che abbiamo, anche subito con il dominio, dei popoli arrivati e passati da noi, ci ha però regalato non solo subordinazione, ma anche un teatro greco, che di certo non troveremo in Lombardia. I nostri colonizzatori hanno trasmesso arte, musica e poesia. Il talento quello vero raramente è notato e portato nel cinema o in tv, come accadeva nel passato anche con una semplice esibizione in un ristorante. Negli Anni ‘60 era ciò che faceva anche il Cantagiro, girando i paesi del mondo, offriva opportunità ai talenti di essere scovati e diventare nuovi Celentano, Morandi, etc. oggi diamo una vetrina importante, che non si sa mai dove porterà: è successo con la maison Chanel per una modella calabrese. Quest’anno ci ritroveremo a Salsomaggiore, dove nuovamente arriveranno altri Calabresi già selezionati". Parlava di poesia. Ma come mai non c’è un settore dedicato alla poesia? "Parliamo di arte a livello culturale in questo caso come anche lo è la pittura. Ma cerco di non mischiare eccessivamente le cose orientandomi verso l’arte come spettacolo. Questo è il senso del mio operare, valorizzare i giovani e, soprattutto, il vero talento». Per contattare l’agenzia: freestyledivamanagement@gmail.com Lucia De Cicco
sabato 6 settembre 2014
Festival delle Invasioni Rassegna espositiva Liberamente al Mam di Cosenza, inaugurazione il 10 settembre
Intreccio di vicende creative Rassegna espositiva nata per volontà del direttore artistico del consolidato Festa delle Invasioni, Franco Dionesalvi. La mostra è una grande collettiva allestita presso il Mam, museo delle arti e dei mestieri, diretto da Anna Cipparrone. Liberamente è come riferisce la critica d’arte Carmelita Brunetti, chiamata a presentare la mostra, «una rassegna che punta a indagare nella piena autonomia dei percorsi individuali di tutti gli artisti presenti calabresi e forestieri provenienti da Torino, Fabriano, Bologna, Senigallia, Faenza, Roma, e tenta di svelare l’intreccio delle loro vicende creative». Gli artisti sono 66 e diventano protagonisti di un confronto artistico e culturale fra maestri e nuove generazioni di diverse realtà territoriali. Vedremo sfilare nelle sale opere come quelle del maestro Nik Spatari, per l’arte figurativa, il noto cineasta italiano Mario Carbone per la fotografia e il video, che per questo evento si proietterà l’inedito video girato a Milano negli Anni ‘70 e intitolato “Il Nuovo Realismo a Milano, 1970”. Le sezioni espositive sono: pittura, scultura, video e fotografia; tutte le opere sono fruibili nelle sale segnalate nel catalogo come A, B, C. Il percorso visivo è molto articolato, presenta una sezione di video originali e inediti per le tematiche affrontate come "Anthonzoe" di Mona Lisa Tina, in cui il corpo è il protagonista e messo in discussione, lo stesso vale anche per gli altri autori come Cesarini, Scheda, Zarabini. Molto intriganti si rivelano i numerosi dipinti dedicati all’autoritratto e al ritratto, indice di una intensa ricerca svolta dagli artisti per riappropriarsi dell’Io. Altri espositori come Luigia Granata si sono cimentati nella ricerca di una carica energetica e spirituale attraverso i colori e le spirali dei “charka” dipinte su carta pregiata. Paletta “lo scultore del vuoto” invece, con la sua opera in acciaio colorato, interroga l’essere umano sulla condizione di sospensione fra assenza e presenza dell’uomo sulla terra, con ampi riferimenti ai maestri e filosofi rinascimentali occidentali e orientali. Tutta la mostra a partire dal titolo suggestivo “Liberamente”, scelto dall’artista espositrice Luigia Granata e dal direttore del festival Franco Dionesalvi, rimanda alla possibilità dell’uomo creatore di opere d’arte di liberare il proprio estro e di invadersi l’un l’altro per cogliere il meglio di noi stessi. L’evento è stato reso possibile grazie all’Amministrazione Comunale di Cosenza ed è impreziosito da
Gli artisti sono 66 e diventano protagonisti di un confronto artistico e culturale fra maestri e nuove generazioni di diverse realtà territoriali
un catalogo a scopo didattico a cura di Carmelita Brunetti, giovane curatrice ed esperta dei nuovi linguaggi dell’arte contemporanea e dal progetto grafico di Stefania Maranzano (Estefian). Ecco i nomi di tutti gli artisti: Alba Abritta, Armentano Antonio, Maria Teresa Aiello, Antonio Oliva, Francesco Apollaro, Xante Battaglia, Franco Bitonti, Maria GraziaCalabrò, Luigi Caputo, Mario Carbone, Cataldi Giovanni, Maurizio Cesarini, Carmine Cianci, Antonio Cilurzo, Onofrio Colucci, Maria Crocco, Eugenio De Cicco, Teo De Palma, Maria Cristina De Pasquale, Massimo Festi, Giuliana Franco, Paola Gandini, Assunta Garritano, Orazio Garofalo, Ombretta Gazzola, Alfredo Granata, Luigia Granata, Luigi Greco, Maria Antonietta Gullo, Rosy imbrogno, Marcello La Neve, Adele Lo Feudo, Dina Lupinacci, Lughia, Francesco Mallamo, Rita Mantuano, Massinissa, DiegoMazzei, Diego Minuti, Assunta Mollo, Pier Luigi Morimanno, Santina Orrico, Lucia Paese, Ugo Pagliaro, Franco Paletta, Annamaria Panarace, Rocco Pangaro, Salvatore Pepe, Giuseppe Perrone, Gianmarco Pulimeni, RAMA, Ivana Russo, Mimmo Sancineto, Stefano Scheda, Nik Spatari, Pietro Spina, Rosa Spina, Beppe Stasi, Tila, Braik Tiberiu, Mona Lisa Tina, Francesco Saverio Tocci, Fabrizio Trotta, Mario Tosti, Mario Verta, Maria Chiara Zarabini, Emiliano Zucchini. La mostra resterà aperta dal 10 al 20 settembre 2014 Apertura orari previsti dai musei.
La comunità di Vadue in Valtellina
Sulle vette per testimoniare la Parola Una settimana intensa, quella vissuta dal 17 al 24 agosto da un gruppo di 33 persone giovani e adulti, della Parrocchia San Luca Evangelista in Vadue di Carolei a Bormio, cittadina situata ai piedi delle vette valtellinesi. Un corollario di emozioni, quelle più intime quelle emerse dal confronto con la Parola di Dio: Pietro e Paolo, colonne portanti della Chiesa, uomini come noi; semplice e fragile Pietro, dotto ed estremista Paolo, che attraverso l’incontro con Cristo si svuotano delle loro convinzioni, del loro io, per seguire totalmente il maestro; ascoltare e agire come il primo dei martiri Stefano, sapersi spendere gratuitamente per il bene comune, senza alcun compromesso, ma come fratelli riconoscendoci figli dello stesso Padre. Testimonianze forti quelle degli apostoli che ci spronano a non tacere di fronte alle negligenze, a non essere spettatori del male che abita nelle nostre famiglie, al lavoro e nella nostra società. Esempi che ci indirizzano ad abbandonare l’effimero, la critica, l’invidia, l’egoismo, il bigottismo e che ci educano in maniera responsabile e coraggiosa alla missione: portare la luce dell’Amore nel mondo. Partire da Cristo, per lasciare un segno di speranza nel rispetto di ciascuno e dell’ambiente che ci circonda. Guardarsi dentro, saper chiedere scusa e perdonare, riconoscere i nostri limiti, dare dei segni forti sono gesta che possono certamente essere paragonate, alla profondità e trasparenza del lago di Cancano, alla difficile scalata di tremila metri e alla bellezza del panorama raggiunta la meta.
Un bagaglio umano, spirituale e culturale da condividere nella nostra comunità, nella sobrietà e nella gioia di chi sa riconoscere che è solo nell’insieme della moltitudine che si raggiungono le cime più alte e profonde della vita. Quelle cime che la Vergine Maria del monte Carmelo ci vuole far vivere attraverso il novenario dal 5 al 14 settembre attraverso le giornate dedicate alla famiglia, ai sacerdoti, ai ragazzi, ai giovani, alla solidarietà, agli ammalati e agli anziani insieme alla musica, all’arte teatrale e culinaria; un momento di letizia, da vivere in fraternità, per sentirci più vicini a Maria, ovvero alla Madre a cui dobbiamo rivolgerci affinché ci dia aiuto, come scrive Papa Francesco, «a risplendere nella Testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia, dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce».
Marco Russo
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Appuntamento sempre atteso Sesta edizione “Le muse arte” a Capri
Note di colore e di cultura
L’associazione culturale Le Muse Arte ha il piacere di presentare la VI edizione della rassegna culturale Le Muse arte a Capri. L’associazione in collaborazione con il Centro Caprense di vita e di studi Ignazio Cerio, il Comune di Capri, il Rotary Club Isola di Capri, il Comune di Montalto Uffugo, la presidenza della giunta della Regione Calabria, la Gioielleria Scintille, la Ubi Banca Carime, l’azienda Colavolpe e la Galleria d’Arte Le Muse terrà un seminario e una mostra d’arte. Seminario: Ruggero Leoncavallo: musicista e poeta Mostra d’arte “Note di colore” del maestro Domenico Monteforte Recital Omaggio a Leoncavallo con Francesco Perri e Federico Veltri Il seminario si svolgerà martedì 9 e mercoledì 10 settembre dalle ore 19:00 con il seguente programma: Martedì 9 settembre 2014 alle ore 19:00 presso la sala conferenze del Centro Cerio - Piazzetta Cerio n°5 si apriranno i lavori con i saluti delle seguenti Autorità Ing. Giovanni De Martino, sindaco Città di Capri Dott. Biagio Faragalli, vice sindaco di Montalto Uffugo Arch. Massimo Esposito, presidente Rotary Club Isola di Capri Prof. Filippo Barattolo, presidente Centro Caprense di Vita e di Studi Ignazio Cerio Dott.ssa Myriam Peluso, presidente Associazione culturale Le Muse Arte A seguire le relazioni con Lucio Tufano - Musicologo, Leoncavallo nella ricerca musicologica recente Prof. Leopoldo Conforti, La complessità di Leoncavallo Prof. Gerardo Gallo, Il Meridionalismo di Leoncavallo La Mostra d’arte del Maestro Domenico Monteforte “Note di colore” sarà inaugurata Martedì 9 settembre 2014 alle ore 21:00 presso la Galleria Laetitia Cerio Piazzetta Cerio n°11 - I piano, seguirà un cocktail. Le opere resteranno in esposizione fino al 22 settembre 2014. Mercoledì 10 settembre 2014 alle ore 19:00 presso la Sala Conferenze in piazzetta Cerio n°11 si terrà un Recital Omaggio a Leoncavallo con Federico Veltri - tenore e Francesco Perri - pianoforte.
Agosto a Villa San Giovanni
Il trionfo di “Villa estate”
Seminario: “Ruggero Leoncavallo musicista e poeta” Mostra d'arte “Note di colore” del Maestro Domenico Monteforte Recital Omaggio a Leoncavallo con Francesco Perri e Federico Veltri
Si è conclusa con la fine di agosto a Villa San Giovanni, ottenendo il plauso dell’intera cittadina, Villa Estate 2014. L’organizzazione ineffabile e studiata sotto molti punti di vista, portata avanti dell’assessore al turismo, Giovanni Siclari, ha consentito ai cittadini villesi di godere di un’estate ricca di serate piacevolmente inaspettate e di concentrare molte richieste nell’arco di poco più di un mese. L’estate villese è stata quest’anno pensata affinché si potesse sfruttare il più possibile la zona balneare prettamente estiva di cui Villa è ben fornita, senza però trascurare il centro di Villa, infatti, le varie serate si sono svolte in punti diversi della città. Al centro sono state impiegate le zone di Piazza Valsesia e della Villetta Comunale, le quali si sono prestate a serate di teatro e sfilate di moda, serate di cabaret e karaoke che hanno dato il via all’Estate Villese; ma il vivo delle serate si è svolto nella zona costiera, dove intrattenimento e divertimento hanno colorato il Lungomare di Villa. Musica e spettacolo, moda e danza, queste le altre caratteristiche vincenti. Il calendario quest’anno ha visto dislocarsi tra luglio e agosto tanti eventi, che hanno ricoperto l’intero periodo estivo, accogliendo il pieno consenso dei cittadini che alla fine della stagione rendono merito a questa impeccabile organizzazione. Prima a maggio e giugno con i saggi di danza delle scuole locali, poi dal 13 luglio quasi tutte le sere iniziando dalla centralissima piazza Valsesia, proseguendo al Largo Marra Lungomare a Pezzo fino alla Piazza Chiesa a Cannitello, manifestazioni di ogni genere e per ogni età. Si è passati dalla musica leggera, ai Cover, alla musica etnica-folkloristica, alle commedie teatrali, al cabaret, alle sagre, agli eventi sportivi di piazza, all’ intrattenimento per bambini con giostre gonfiabili, all’ esposizione di ceramiche e dipinti di artisti locali, fino ad arrivare agli eventi clou della stagione: la 50a Traversata dello Stretto e Legalitalia. Una Traversata storica, seguita anche dal Tg1 e da Tv nazionali francesi, che ha coinvolto più di 100 atleti, seguita da migliaia di persone, contornata da una settimana di spettacoli e mostre fotografiche. Arrivati poi allo straordinario evento antimafia, Legalitalia. Un modo sano di amministrare: quest’anno i numeri la fanno da padroni, perché le amministrazioni passate non erano riuscite ad ottimizzare le risorse così come è avvenuto questa volta. Qualità e densità delle serate si sono tacitamente intrecciate con il dispendio contenuto delle risorse comunali, infatti, le spese sono state abbattute garantendo comunque la qualità e la continuità delle manifestazioni. La varietà e diversità dei vari avvenimenti dimostra come nell’organizzare quest’estate è stata tenuta in considerazione la necessità di rispondere ad esigenze diverse cercando di appagare le differenti fasce di età accontentando così vari target. Tutto questo si è reso possibile grazie alla dedizione che questa amministrazione, nella figura dell’assessore Giovanni Siclari entusiasta per aver presentato una città viva che ha fatto vivere l’estate ai cittadini villesi e non solo. Il successo è stato incoronato dall’ultima serata che, grazie alla straordinaria presenza dell’ attore comico Biagio Izzo, ha visto un pubblico numerosissimo. Gli atleti impegnati nella Traversata dello Stretto
sabato 6 settembre 2014
Faro nel buio della criminalità I protagonisti della quinta edizione del “Pacchero d'argento”, riconoscimento assegnato dal laboratorio politico culturale “La Calabria che non c'è”
Un Pacchero alla ‘ndrangheta Sono Nando Dalla Chiesa, docente di sociologia della criminalità organizzata e figlio del generale Carlo Alberto Della Chiesa, l’ex sindaco di Rizziconi Antonino Bartuccio, il magistrato Eugenio Facciolla e Don Giacomo Panizza, sacerdote, scrittore e fondatore della comunità Progetto Sud, i protagonisti della quinta edizione del pacchero d’argento, riconoscimento assegnato dal laboratorio politico culturale La Calabria che non c’è sotto gli auspici della presidenza della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta guidata da Salvatore Magarò, ideatore dell’iniziativa. Il “Pacchero d’argento” è un premio che viene assegnato ogni anno a coloro che nell’ambito delle proprie attività professionali, si siano distinti nel contrasto alla criminalità organizzata e alla illegalità. L’iniziativa è stata inaugurata nel 2010 e prende spunto dal significato metaforico della parola pacchero che, oltre a indicare un tradizionale tipo di pasta esprime anche concetto di schiaffo, di un ceffone con cui colpire il malaffare e la criminalità. «Siamo felici - ha dichiarato Magarò - di assegnare quest’anno il premio a: - Nando Dalla Chiesa, una vita spesa per il contrasto alla criminalità organizzata durante la sua lunga e feconda attività politica, ma anche in qualità di saggista e scrittore, di docente universitario e, da ultimo, di presidente del comitato Antimafia del comune di Milano. - Antonino Bartuccio, dottore commercialista e revisore contabile, dopo aver assunto la guida del comune di Rizziconi, ha sbarrato le porte del municipio ai tentativi di infiltrazione delle cosche locali che allora lo hanno estromesso, costringendo alle dimissioni di massa nove consiglieri del civico consesso. Bartuccio non ha esitato a sporgere denuncia consentendo alle forze dell’ordine di far scattare le manette nei confronti dei responsabili. - Eugenio Facciolla è unintelligente e valido magistrato di trincea, artefice di numerose e delicate inchieste giudiziarie con cui ha assestato duri colpi alle ‘ndrine. - Don Giacomo Panizza, bresciano d’origine ma calabrese d’ado-
I premiati: Nando Dalla Chiesa, docente di Sociologia criminalità organizzata; l’ex sindaco di Rizziconi Antonino Bartuccio; il magistrato Eugenio Facciolla e don Giacomo Panizza
La premiazione Iavazzo 2013
zione, da quasi quarant’anni conduce un lavoro straordinario al fianco delle persone disabili. Dal 2002 ha accettato di occupare con la sua associazione un immobile confiscato alla ‘ndrangheta. È autore di numerosi saggi ed è stato tra i protagonisti di “Vieni via con me” al fianco di Roberto Saviano». La consegna del riconoscimento si articolerà in due serate. La prima sarà ospitata a Paola, in Piazza del Popolo, il 19 settembre con inizio alle ore 20.30 con cerimonia di premiazione all’ex sindaco di Rizziconi Antonino Bartuccio, al magistrato Eugenio Facciolla e a don Giacomo Panizza. La assegnazione del “Pacchero d’argento” a Nando Dalla Chiesa avverrà a fine settembre presso l’Università della Calabria. Il “Pacchero d’argento” è realizzato e offerto dalla gioielleria Carillon di Castiglione Cosentino.
Una pennellata di astrattismo
Per un orizzonte in divenire Si è tenuto presso palazzo Romei a Sangiovanni in Fiore l’apertura della mostra “Orizzonti in divenire” del maestro Rocco Regina con testi poetici del professor Francesco Maria Teresa Tarantino. Sono intervenuti, la professoressa Maria Teresa Armentano anche critico letterario, il professor Mario Vicino, membro della deputazione di storia patria italiana e il giornalista Francesco Aronne, redattore di Faronotizie, giornale online che proprio in questi giorni ha festeggiato la sua centesima uscita. Con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sangiovanni era presente l’assessore alla cultura Iaquinta. Per motivi urgenti di famiglia non è intervenuto il candidato al Nobel per la letteratura Dante Maffia, che però ha tenuto a che si riferissero i motivi urgenti e seri che l’hanno costretto all’assenza essendo persona seria e legata da un profondo senso dell’amicizia al poeta Tarantino. Una cornice florense nella piazza centrale della capitale della Sila, posta a 70 km da Cosenza e a 50 km da Crotone, è piena di palazzi signorili risalente al secolo XVIII e che sono concentrati tutti nei pressi dell’Abazia florense voluta dall’abate Gioacchino da Fiore, esegeta, teologo, critico e religioso del XII secolo. Una città d’arte (ricordiamo che il 60% dell’architettura calabrese si trova nel Cosentino), piena di affascinanti vicoli percorribili con abilità a piedi ma anche in auto nel cuore di una delle montagne più belle d’Italia. La mostra è stata allestita nel piano centrale di Palazzo Romei e ripercorre con astrattismo i luoghi dello spirito ma anche della realtà del pittore Regina affiancata dal testo (la prefazione è stata curata dal giornalista Aronne e la postfazione dal futuro Nobel per la letteratura Dante Maffia. I testi poetici affon-
dano nella realtà ma anche nella spiritualità profonda dell’autore che usa termini della religiosità come transustazione, l’arca perduta (intravedendo l’arca di Noè in uno dei dipinti, genuflessione, croci. Ma anche termini moderni come trasgressione, disperanza, inquietudine, intersezioni. Termini ancora impegnati e che fanno affiorare l’impegno non solo culturale ma anche politico del poeta come bandiere, caos, storie inganni. Regina passa all’astratto, perché nel tempo da insegnante di disegno nelle scuole, non poteva più sottovalutare quell’amore per i giovani per il colore e le immagini forti, che escono fuori dai ritratti degli artisti contemporanei del ‘900. LdC
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sabato 6 settembre 2014
Entusiasmo a macchia d’olio Raccolta oli esausti a Tortora: l'invito ai cittadini a proseguire su questa scia utilizzando i raccoglitori stradali installati in attesa dell'avvio del "porta a porta"
Protezione dell’ambiente a portata di mano
Circa 400 litri, 375 per la precisione, di olio esausto vegetale sono stati raccolti nel Comune di Tortora a pochi giorni dall’installazione dei raccoglitori stradali in quindici punti della città. «Si tratta di un dato molto incoraggiante - commenta l’assessore all’Ambiente del Comune di Tortora, Franco Chiappetta - dal momento che in poche settimane è stato già superato il dato di raccolta relativo al 2013 che si era fermato a soli 300 litri». Agli inizi di agosto, a Tortora, sono state installate quindici miniisole ecologiche stradali per la raccolta degli olii esausti vegetali a cura della ditta convenzionata con l’ente tortorese, la G. S. Ambiente Srl di Santa Maria del Cedro. «Dalla ditta arrivano dati interessanti - aggiunge Chiappetta - soprattutto se letti nel dettaglio. Il risultato non è legato al periodo estivo e alle relative maggiori presenze in città. I contenitori che sono risultati più pieni, infatti, sono quelli installati nei quartieri con residenti a prevalenza stanziale. Un ennesima conferma - aggiunge l’assessore - di come i cittadini tortoresi abbiano ormai acquisito il concetto culturale dell’importanza della differenziazione dei rifiuti per proteggere il loro ambiente. Purtroppo, però, non sono mancati alcuni atti di vandalismo, che come sempre stigmatizziamo, da parte dei soliti idioti, incapaci di vivere in modo rispettoso e civile, che usano i bidoni per buttarci di tutto». I raccoglitori per la raccolta dell’olio usato, bidoni di colore giallo, ancorati al terreno e dotati di apposita bocchetta per lo sversamento del rifiuto, sono stati installati in aree strategiche del territorio comunale. Di fronte al municipio, nell’area verde della scuola media Amedeo Fulco, in Piazza Stella Maris, in prossimità del parcheggio “Moana” e della stazione di servizio Tamoil lungo corso Aldo Moro, nei pressi del Parco Roberta Lanzino lungo via Nazionale, in prossimità di piazza Madonna delle Grazie nel quartiere Poiarelli, in via Guida, via Fleming nei pressi della pizzeria Sombrero, in via Benedetto Croce e nel parco California. «La loro installazione - spiega Franco Chiappetta, assessore all’Ambiente del Comune di Tortora - rappresenta il primo step del progetto nato dalla convenzione gratuita con la G. S. Ambiente. Il secondo passo - ha aggiunto - sarà fatto a breve con la distribuzione alle famiglie del contenitore domestico per la raccolta dell’olio esausto e l’avvio del ritiro porta a porta». La raccolta, dunque, è iniziata con un ritmo incoraggiante. «Ma è di vitale importanza - precisa l’assessore tortorese - che i cittadini incrementino questa pratica, anche effettuando tra di loro il classico passaparola. Abbattere i quantitativi di olio usato sversato negli scarichi domestici protegge l’ambiente e aiuta la depurazione, poiché e? indicato tra le principali cause dell’intasamento delle condutture fognarie e del danneggiamento degli impianti centrali di depurazione e di quelli periferici per il pompaggio».
Franco Chiappetta assessore all’Ambiente: «Nel giro di poche settimane raccolti circa 400 litri di olio esausto vegetale Nel 2013 ci eravamo fermati a soli 300 litri»
Coldiretti Crotone
Crolla il prezzo del mais «Nonostante ottimistiche stime circa l’aumento del prezzo del mais dovuto alla crisi in Ucraina e ad altri fattori contingenti, gli agricoltori del Crotonese, quelli che fanno impresa in agricoltura nelle zone maggiormente vocate di Isola Capo Rizzuto e Cutro devono fare drammaticamente i conti con prezzi che, per loro, non sono assolutamente remunerativi. E questa è un’altra tegola che si abbatte su di loro! E cosi, come per altre filiere, in corrispondenza delle attività di raccolta ed essiccatura del mais, scatta il fenomeno che di fatto sottrae reddito agli agricoltori». Il presidente e il direttore della Coldiretti pitagorica Roberto Torchia e Pietro Bozzo, in considerazione di un prezzo che si aggira tra i 15/18 centesimi al kg hanno svolto un incontro presso la sede di Coldiretti, prendendo altresì atto che commercianti si riforniscono presso qualche porto commerciale del sud Italia, dove, contestualmente alle attività di raccolta ed essiccatura, sembrerebbero essere comparse, come per magia le prime navi cariche di prodotto di dubbia provenienza. «Ciò che preoccupa è la qualità del prodotto introdotto in Italia da altri paesi e da ciò scaturisce la legittima preoccupazione che possa trattarsi di un prodotto che non ha subito controlli, non “ogm free” e privo di aflatossine. Gli agricoltori del crotonese, oltretutto sono certi della qualità del nostro prodotto che rispetta le regole imposte in Italia con lungimiranza in materia di Ogm e sicurezza alimentare. Una denuncia forte, poiché il rischio è di disperdere un patrimonio che appartiene alla specifica vocazione del territorio. Risvolti insomma pesanti per gli agricoltori - afferma Coldiretti che devono fare i conti con una evidente speculazione e concorrenza sleale che deve essere arginata magari potenziando in Calabria la rete dei Consorzi Agrari. La Coldiretti poi, a tutela degli agricoltori e allevatori svolgerà ogni utile azione, affinché si incentivino i controlli e le analisi sulle aflatossine».
sabato 6 settembre 2014
Pillole di fede L'importante conferenza del pastore Fortunato Tomei, che svolge missione nei luoghi di detenzione
La Chiesa evangelista da pochissimo tempo ha visto un’apertura da parte anche della Chiesa cattolica con l’incontro ufficiale tra papa Francesco e un pastore protestante. Un gesto importante, come se non fosse già stato importante quello di San Giovanni Paolo II, che nel suo Pontificato aveva ripetuto l’importanza di trovare un punto d’incontro per tutte le spiritualità cristiane, che è Cristo. Ecco che allora ci serve di riferimento un passo evangelico della vita di Gesù: «“Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”» (Marco 9,38).
L’Evangelo e il carcere Il pastore Fortunato Tomei della Chiesa evangelica
di Lucia De Cicco
Noi abbiamo incontrato per la seconda volta la chiesa evangelista di Scalea, alto Tirreno cosentino, per l’importante conferenza del pastore Fortunato Tomei, che svolge missione nelle carceri e che ci ha rilasciato alcune testimonianze, che vedono coinvolti alcuni personaggi del mondo calcistico, che prestano la loro immagine per sostenere i giovani, che nella vita non hanno trovato valori di riferimento forti, soprattutto in ambienti altamente a rischio per la società, con la malavita organizzata, spaccio di droghe e quant’altro coinvolga i giovani senza lavoro, e che forse fa comodo lasciare come manodopera al servizio della mafia. Il pastore Fortunato Tomei è nato a Napoli; si è spostato per lavoro e la sua famiglia ora vive a Sondrio. Non estraneo agli ambienti sopra descritti, nella sua vita si spende, affinché, il messaggio di Cristo, porti verso una redenzione dello spirito in questi luoghi di disperazione che sono appunto le carceri. «Nel momento in cui ho incontrato Dio, la mia esistenza di vita è cambiata completamente, ed è scattata la molla di indirizzarmi proprio a questi giovani, attraverso la costituzione di uno sportello progetto dell’associazione Crivop Campania, il presidente è un giovane ragazzo, Davide Di Falco, e che collabora con le strutture carcerarie. Altre collaborazioni sono con il Cert “Nuova vita” di Castellammare di Stabbia (Na); Remar Italia, diffusa nelle principali Metropoli italiane; Centro Reto alla Speranza, Roccasecca (Fr) e Milano. Ma ci sono anche altre associazioni con cui si collabora. La facilità dei contatti proviene dal fatto che per motivi di lavoro mi sono spostato da Napoli a Sondrio». La tipologia di utenza di questo progetto: detenuti/internati; detenuti minorenni, le famiglie stesse dei detenuti e che rimangono spesso in difficoltà economiche; ristretti domiciliari; e i detenuti tossicodipendenti; alcolisti senza dimora e ex detenuti. «Le carceri sono nel mio cuore, perché sono situazioni difficili, si sbaglia e le colpe vanno pagate, anche se non sappiamo il cuore della persona. Naturalmente, entrare in questi luoghi di detenzione non è facile, sono tante le regole da osservare, però è anche gratificante sentire che si può aiutare non solo loro, ma anche le loro famiglie. A Sondrio, dove abito, ci riforniamo per 250 utenti al Banco alimentare della Caritas, derrate dirette agli alcolisti anonimi, ragazze madri e tossicodipendenti. La crisi c’è, ma possiamo farcela, ci riforniamo da uno dei maggiori supermercato alimentari della zona. Ci sostengono con mille kg di derrate gratuitamente e che distribuiamo in base alle necessità delle famiglie, che richiedono anche sostegno morale. La crisi non c’è, perché è l’esperienza con Dio, che ti porta ad accettare il poco e ad accontentarsi, perché si impara a eliminare il superfluo, sono persone che non hanno quello in più. La crisi nasce anche da un eccesso di consumismo degli ultimi anni, ma si possono eliminare tante cose accorgendosi che è possibile farne a meno. Certo il momento è difficile, però si può confidare
Coinvolti alcuni personaggi del mondo calcistico, che prestano la loro immagine per sostenere i giovani che nella vita non hanno trovato valori di riferimento forti, soprattutto in ambienti altamente a rischio per la società con la malavita organizzata
nel Signore, che non ha preferenze tra carcerati e gente comune, è un Dio di amore e si preoccupa come un padre di tutti i suoi figli». Il pastore Tomei è missionario per la Romania, la Croazia, l’Africa, e si occupa di fornire derrate alimentari e vestiario. Sono numerosi i viaggi in questi luoghi, e che ci dice, arricchiscono il suo bagaglio di esperienze, facendo cultura delle loro abitudini. Il prossimo viaggio sarà con il pastore Beniamino Bertini e l’associazione “Gocce di amore” diretto ai bambini del Burkina, sostenendo progetti per la costruzione di ambulatori. Sono stati già eseguiti progetti in Argentina, e altre zone in via di sviluppo, gestendo in forma diretta i fondi che arrivano, fornendo puntualmente i resoconti di tutte le offerte. Progetti sanitari, integrazione e scuola, cercando di aiutare sempre sul luogo queste persone, restituendoli alla loro dignità, rimanendo nelle loro Nazioni e sostenendoli con missioni adatti alla loro condizione. Ci sono nomi dello sport che collaborano ai progetti, come Legrottaglie che collabora alla missione Paradiso, Gabriel, terzo portiere del Milan, il portiere del Napoli, e sono contatti che attraggono i ragazzi e non ne sono esclusi quelli, che si trovano nelle carceri. Ci pone l’accento, il pastore, sul fatto che l’evangelo è per quelle situazioni disastrose, che devono cambiare con l’arrivo di Gesù, con grande riservatezza, soprattutto, per quelle situazioni difficili, che sono l’alcolismo o le consulenze matrimoniali, una sorta di segreto confessionale, che ci vincola al pari di un sacerdote cattolico, ma nello stesso momento cerchiamo di aiutare la persona, prendendola in carico, secondo la propensione a farsi aiutare. I rapporti con la Chiesa cattolica? «Si devono annullare sempre le barriere, l’incontro di Bergoglio con la Chiesa evangelica è davvero un grande passo, che deve far comprendere che la Chiesa evangelica è un luogo aperto e non settario. Siamo cristiani, che accettiamo Gesù nel nostro cuore, vivendo la carità cristiana e trasmettendola. Accettiamo ciò che Bergoglio ha espresso riguardo alle persecuzioni, che sono state fatte agli evangelici, perché non si fa altro che predicare Cristo esattamente come i cattolici. Il consiglio: cercare di non vedere in noi persone ostili, ma cristiani, che si prodigano anche nel sociale e che possono contribuire alla missione di evangelizzazione. Bergoglio ha aperto una porta, che prima era uno spiraglio compiuto da Giovanni Paolo II. Bergoglio, lo ha fatto, a mio parere, perché gesuita, abituato a vivere la gente, a stare in mezzo ai popoli. Giovanni Traettino, pastore evangelico lo ha conosciuto proprio in Argentina, in questo popolo per alcuni versi travagliato. Un’agape quella di Caserta, che ci ha mostrato un uomo, Bergoglio semplice e aperto». (La testimonianza intera del Pastore Tomei si trova in web sul suo canale youtube, sul trascorso e conversione dello stesso alla Chiesa evangelista).
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