Anno 38 - 18 Gennaio 2014 - Numero 3
Settimanale indipendente di informazione
euro 0,50
La competizione nazionale tra idee imprenditoriali messe a punto dagli alunni delle scuole superiori TAGLIO DI PERGAMENA
VITA, VALORI, POLITICA
Lauree al risparmio sulle professioni sanitarie alla Magna Graecia
De Gasperi uomo di ficucia nella ricostruzione del Dopoguerra
Gli studenti dell’università di Catanzaro vogliono chiarimenti su queste “voci”
Convegno il 1° febbraio promosso da Azione cattolica e Diocesi di Rossano
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sabato 18 gennaio 2014
Diritti e doveri a colpi di telecomando I consigli di Pietro Vitelli, Altroconsumo Regione Calabria
Canone Rai
tra verità e leggenda
Come ogni gennaio che si rispetti, anche quest’anno impazza (complice la rete) il tormentone sul canone Rai. Chi ne chiede l’abolizione, chi vorrebbe caricarne l’importo sulla bolletta della luce, in modo da farlo pagare a tutti gli italiani, e chi, senza troppe remore, semplicemente non lo paga. Ma, al di là delle discussioni, una cosa è certa: se possiedi un apparecchio televisivo devi sborsare il denaro che serve a sostenere i canali della televisione pubblica nazionale. In pratica, perché scatti l’obbligo del pagamento è sufficiente possedere un qualsiasi dispositivo potenzialmente in grado di ricevere il segnale dall’antenna tv. A sostegno della causa per boicottare il canone, in rete si moltiplicano notizie del tutto infondate su provvedimenti volti a legittimare l’evasione. Secondo alcune di queste, esisterebbe una sentenza della Corte europea dei diritti umani che si sarebbe espressa sull’illegittimità della tassa. Mettiamoci l’anima in pace perché, come ha precisato l’Agenzia delle entrate, si tratta di una notizia falsa e priva di qualsiasi fondamento. Al contrario, con una decisione del 2009, la Corte ha affermato la piena legittimità della sua riscossione. Quindi, se possiedi un apparecchio adattabile o in grado di ricevere programmi radiotelevisivi, sei tenuto al pagamento del Canone entro il 31 gennaio 2014. Se in casa non hai la tv, ma solo la radio, il canone Rai non è dovuto. Stessa cosa se possiedi un pc, un tablet o uno smartphone: paradossalmente, anche se vengono utilizzati per vedere i canali Rai tramite internet non sono soggetti alla tassa. Nel caso di seconda casa, il canone non raddoppia: l’abbonamento per l’abitazione principale consente di possedere anche altri apparecchi, senza sovrapprezzi. È possibile chiedere l’annullamento del canone se, per esempio, ti trasferisci in una casa di riposo: basta indicare, nella comunicazione, i dati della casa di riposo e la data di inizio della degenza. L’esenzione spetta a chi possiede questi tre requisiti: chi ha compiuto i 75 anni entro il termine di paga-
In rete si moltiplicano autentiche bufale sulla illegittimità mento del canone (31 gennaio 2014, in questo caso), convive soladella tassa mente con il coniuge e, conteggiando anche il reddito del coniuge, ha un reddito annuo lordo non superiore a 6.713,98 euro. televisiva Sei un abbonato Rai e hai deciso di voler sfuggire legalmente al paMa si tratta gamento del canone? La disdetta non è un’operazione semplice ed è prevista solo in questi tre casi: di una · Comunichi all’Agenzia delle entrate (Direzione Provinciale I di Torino - Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella poimposta stale 22 - 10121 Torino), tramite raccomandata a.r., il mancato possesso di apparecchi televisivi (in seguito a furto, rottamazione, inche spetta a cendio...), Segnali la cessione degli apparecchi in grado di ricevere il segnachiunque sia le· televisivo, indicando le generalità del nuovo proprietario, · Richiedi all’Agenzia delle entrate (Direzione Provinciale I di Torino in possesso - Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella postale 22 - 10121 Torino) il suggellamento (chiusura tramite appositi involudi una cri) degli apprecchi, in modo da risultare inutilizzabili. Questa operazione costa 5,16 euro per ogni apparecchio da suggellare. televisione Nel corso del 2010 la Rai aveva arbitrariamente sospeso le trao di qualsiasi smissioni di informazione pubblica. Noi abbiamo promosso una class action in difesa degli abbonati Rai, che si sono visti - di fatto apparecchio - negare il diritto all’informazione. Dopo un travaglio burocratico di circa 3 anni, la nostra class action è stata respinta perché, sebbein grado ne sussistessero evidenti violazioni del contratto di servizio, secondo il Tribunale e la Corte d’Appello di Roma, gli abbonati non handi ricevere no alcun titolo per agire. Altroconsumo chiede a Governo e Parlamento di sanare questo asil segnale surdo giuridico modificando il contratto di servizio Rai, in modo che gli abbonati possano finalmente far valere i propri diritti in caEcco in quali so di inadempienze. (pochi) casi Pietro Vitelli responsabile Associazione indipendente consumatori è possibile http://www.altroconsumo.it mail: rappresentantecalabria@altroconsumo.it non pagarla Tel. 0984.22750 - Mobile : 333.9766666
sabato 18 gennaio 2014
Buone nuove in sanità Giornata di entusiasmo al presidio ospedaliero di Castrovillari per l'inaugurazione di una nuova Tac
Corsia al passo coi tempi
Epidemiologia ambientale ad Africo
Il male dietro l’angolo
A sèguito del positivo collaudo, alla presenza del direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, è stata presentata e pronta per essere usata la nuova Tomografia assiale computerizzata (Tac) da 64 strati GE Optima 660. La Tac è una tecnica diagnostica che sfrutta le radiazioni ionizzanti per ottenere immagini dettagliate di aree specifiche dell’organismo. Il tomografo computerizzato Optima 660, acquistato tramite procedura Consip dall’Asp di Cosenza per l’ospedale di Castrovillari, è una volumetrica veloce nell’acquisizione delle immagini e altrettanto veloce e performante nella ricostruzione tridimensionale. La nuova apparecchiatura è capace di ridurre drasticamente i tempi di esecuzione tra un esame e l’altro consentendo così di poter svolgere nello stesso tempo un numero maggiore di esami rispondendo in maniera più efficiente alle impellenti esigenze della popolazione della città di Castrovillari e del suo hinterland. Queste caratteristiche di acquisizione, inoltre, permettono di abbreviare i tempi di esposizione alle radiazioni, nonché i dosaggi del mezzo di contrasto. Di tutto questo si è parlato al termine della cerimonia di consegna ed inaugurazione della nuova Tac, nel corso di un incontro tra il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, il direttore sanitario del presidio ospedaliero di Castrovillari, Salvatore De Paola, con il personale medico intervenuto alla manifestazione. Si è trattato di una buona occasione per fare il punto sullo stato dei servizi del presidio ospedaliero della città del Pollino, verso il quale l’Asp di Cosenza ha indirizzato grande attenzione, pur trovandosi in una situazione non florida di bilancio, non ha risparmiato investimenti verso un piano di rinnovo delle attrezzature tecnologiche; come anche verso il miglioramento dei reparti di ortopedia, cardiologia, gastroenterologia; mentre restano da completare i lavori di Medicina e delle sale operatorie con l’acquisto delle attrezzature. Ma tutto questo - ha sottolineato il direttore generale, Gianfranco Scarpelli, - non basta se non si creano le condizioni per avere un adeguato numero di personale da adibire al miglioramento dei servizi. Intanto, guardando al risanamento del bilancio dell’Asp di Cosenza, si registra anche per il 2013 un forte abbassamento del deficit portato a 35 milioni, rispetto ai 56 del 2012 e ai 107 milioni di euro del 2011. E questo fa sperare per il futuro in un miglioramento diffuso del sistema sanitario provinciale cosentino. Franco Bartucci
La nuova apparecchiatura è capace di ridurre drasticamente i tempi di esecuzione tra un esame e l’altro consentendo così di poter svolgere un numero maggiore di esami rispondendo alle impellenti esigenze della popolazione della città e del suo hinterland
I tecnici del Centro epidemiologico regionale ambientale (Cera) dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) hanno incontrato, nei giorni scorsi, il sindaco del Comune di Africo (Rc), avvocato Domenico Versaci, ed il rappresentante di un locale Comitato di Cittadini, Antonio Pratticò, allo scopo di approfondire le problematiche legate ad un paventato aumento delle patologie oncologiche tra la popolazione residente. Il Cera, diretto da Francesco Nicolace, è stato interessato alla questione dal dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, diretto da Giovanna Belmusto, a sua volta sollecitato dal Comune di Africo. Alla riunione erano presenti, per il Centro di epidemiologia regionale ambientale dell’Arpacal, Michelangelo Iannone e Angelo Rocca. In apertura della riunione Iannone ha illustrato i compiti e le modalità operative del Centro, ribadendo la necessità - preliminarmente all’avvio delle attività di indagine epidemiologica ambientale - di effettuare un contatto con l’azienda sanitaria provinciale. Rocca ha specificato i termini dell’indagine dal punto di vista statistico riservandosi di effettuare - in tempi brevi - formale richiesta al sindaco per l’accesso alle sole statistiche di mortalità della popolazione dal 1995 ad oggi. Il rappresentante del Comitato di Cittadini ha, invece, esposto le problematiche ed i timori legati al paventato aumento delle patologie tumorali tra la popolazione di Africo. Aumento che sarebbe più evidente in una particolare strada del paese, via Matteotti, dove una indagine preliminare avrebbe messo in evidenza un elevato numero di patologie tra i residenti. Al termine della riunione, sono stati concordati alcuni dettagli operativi. Il Cera, tramite il dipartimento provinciale di Reggio Calabria, coinvolgerà immediatamente l’Asp competente per territorio, concordando un incontro tecnico tra i propri specialisti e quelli dell’Azienda sanitaria. Inizierà immediatamente la raccolta dei dati eventualmente già esistenti sullo stato dell’ambiente nel territorio di Africo, ed il Cera richiederà al dipartimento di Reggio Calabria tutte le valutazioni di carattere tecnico che riguardano le matrici ambientali di interesse. A breve, inoltre, i tecnici Arpacal incontreranno il responsabile dell’ufficio Anagrafe di Africo per definire modalità e tempi dell’accesso ai dati in possesso del Comune, per il quale il Sindaco ha già fornito un assenso di massima da formalizzare. Oltre ad organizzare delle riunioni periodiche per illustrare l’evoluzione dell’indagine epidemiologica ambientale in corso, i tecnici del Cera-Arpacal hanno ribadito la piena disponibilità ad intervenire, qualora se ne presentasse la necessità, anche per fornire supporto tecnico durante la fase di divulgazione degli scopi ed obiettivi dello studio.
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sabato 18 gennaio 2014
Per sensibilizzare gli operatori Una due giorni per incentivare nuovi studi scientifici promossa dalla cooperativa “I Figli della luna”
Rachitismo sotto... la Luna
Approcci terapeutici ai dismorfismi del rachide: Diagnosi, terapie e orientamento multidisciplinare. I migliori medici e studiosi di fama nazionale ed internazionale, saranno a Rossano per discutere dell’argomento e sensibilizzare gli operatori del settore sulla tempistica di intervento, relativamente alla patologia ed alle malformazioni somatiche, sia per i bambini disabili che per i normodotati. L’importante convegno organizzato dalla cooperativa “I Figli della luna” con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Rossano, della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) e dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp), si terrà sabato 18 e domenica 19 gennaio 2014 presso la sala convegni Asp di Rossano. Ringrazio la cooperativa rossanese “I Figli della luna” - affermano l’assessore alla cultura e pubblica istruzione Stella Pizzuti e l’assessore ai servizi sociali Giuseppe Librandi - per aver preferito proprio Rossano come sede di questo interessante convegno dalla tematica importante. L’auspicio è che appuntamenti didattici di tale portata siano promossi con sempre maggiore costanza e frequenza su tutto il territorio. Anche e soprattutto - concludono gli assessori - perché è necessario e sempre utile che i professionisti e i tecnici che operano nel settore, possano partecipare a seminari formativi così importanti ed edificanti. Il seminario è promosso dalla segreteria organizzativa de “I Figli della luna, in collaborazione con provider Ecom Italy, con la direzione scientifica del professor Giorgio Albertini, primario del reparto di Riabilitazione pediatrica del San Raffaele Pisana di Roma,
Con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di Rossano, della Federazione italiana medici pediatri e dell’Azienda sanitaria provinciale, si terrà 18 e 19 gennaio presso la sala convegni Asp di Rossano
e con il coordinamento del dottor Daniele de Maldè. Relatori: lo stesso Giorgio Albertini, Pierfrancesco Costici, dirigente medico responsabile di struttura semplice di neuro ortopedia del Bambin Gesù di Palidoro, Luigi Promenzio, docente di Ortopedia e Traumatologia del lavoro presso la Scuola di specializzazione in medicina del lavoro, facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Roma Tor Vergata, nonché primario del reparto di Ortopedia pediatrica del Marrelli hospital di Crotone, Eugenio Di Stanislao ingegnere, consulente di biomeccanica dell’apparato muscolo-scheletrico, Itop Officine ortopediche spa di Roma, Luca Lucibello ingegnere, progettazione e sviluppo dispositivi medici innovativi ad elevato livello di personalizzazione, Itop Officine ortopediche spa di Roma, Francesco Mattogno, direttore tecnico ortopedico, Itop Officine ortopediche spa di Roma, Daniele De Maldè, responsabile progettazione e produzione Cad-Cam coordinatore reparto ortesi di tronco, Itop Officine ortopediche spa di Roma, la pediatra Maria Grazia Sapia, segretario provinciale Fimp. I professionisti ai quali è dedicata la due giorni ed ai quali la Ecm rilascerà, su esplicita richiesta, dieci crediti formativi, sono: fisioterapisti, tecnici ortopedici, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva. Area medica: Chirurgia pediatrica, Medicina fisica e riabilitazione, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Neurochirurgia, Neuroradiologia, Radiodiagnostica, Medicina generale, Ortopedia e traumatologia e Pediatria. Per maggiori informazioni e per effettuare le iscrizioni, è possibile visitare il sito internet www.ifiglidellaluna.org
sabato 18 gennaio 2014
Taglio di pergamena Gli studenti di infermieristica dell'università "Magna Graecia" di Catanzaro vogliono informazioni su ciò che si "vocifera" in merito alle seduta di laurea delle professioni sanitarie
Laurea al risparmio
Gli studenti di infermieristica dell’università “Magna Graecia” di Catanzaro, vogliono informazioni su ciò che si “vocifera” in merito alle seduta di laurea delle professioni sanitarie. Gli stessi, infatti, secondo quanto riportato in alcuni incontri pre-elettorali, sono venuti a conoscenza che il nostro ateneo ha in mente di modificare lo svolgimento della seduta. «Ciò che noi sappiamo, è quanto c’è stato riportato da numerosi studenti e alcuni rappresentanti, durante degli incontri tenutisi in questi giorni». Secondo queste voci, alla Magna Grecia il rischio è quello di puntare al «risparmio economico» modificando l’attuale svolgimento di una seduta di laurea. Così facendo, il coronamento di un percorso di studi potrebbe trasformarsi in una prassi molto più “burocratica” e meno “celebrativa”, dove gli studenti rischiano di passare in secondo piano. «Tutto questo comporta un rischio inaccettabile per gli studenti delle professioni sanitarie e una mancanza di rispetto e di etica verso la professione infermieristica e verso tutte le altre classi componenti le professioni sanitarie. C’è un irrispettoso comportamento che da tempo si vuole tenere nei confronti degli studenti delle professioni sanitarie e nei confronti delle stesse professioni in questione». Quello che si chiede è dunque pari dignità per tutti i corsi di laurea afferenti al nostro Ateneo; da anni ormai infatti viviamo inermi a una forma di sudditanza verso le altre classi di studenti e/o professionisti. Il rischio che si correre è che professionisti di altri settori, possano valutare senza le specifiche competenze richieste, l’operato finale di uno studente. È opportuno a nostro avviso che uno studente di infermieristica possa essere valutato da un docente di Med/45 che abbia seguito il percorso formativo dello stesso - oltre che dai rappresentanti del proprio Collegio di appartenenza - e che non venga invece valutato da un docente nominato dall’ateneo che, probabilmente, non ha le specifiche conoscenze per stimare la formazio-
Il rischio è quello di puntare al “risparmio economico” modificando l’attuale svolgimento di una seduta di laurea Potrebbe trasformarsi in una prassi molto più “burocratica” e meno “celebrativa”
ne degli studenti in questione. Questa insidia potrebbe essere comune a tutti gli studenti delle professioni sanitarie: infermieristica, ostetricia, fisioterapia, logopedia, ecc. All’interno del nostro ateneo sono presenti 18 cdl delle professioni sanitarie, quindi il disappunto da parte degli studenti ha una concreta rilevanza. Si verrebbe inoltre a creare - aggiungono - un importante pregiudizio verso il relatore con il quale concludere il proprio percorso didattico; infatti, si è venuto a conoscenza della possibilità che i componenti della commissione, possano essere confermati in tutte le varie sedute, obbligando gli studenti con una scelta “forzata” e ledendo, di fatto, la libertà di scelta. Se quanto precedentemente enunciato dovesse concretizzarsi, si rischierebbe che, docenti ammessi alla commissione esaminatrice, si troverebbero con un numero elevato di tesisti tale da non poter garantire la giusta attenzione ai singoli studenti in questo importante momento di formazione culturale. Per le medesime circostanze invece docenti che seguono negli anni il percorso formativo degli studenti, esclusi già in principio dalla commissione di laurea, potrebbero rifiutarsi di contribuire alla stesura del lavoro di tesi. Con fiducia attendiamo che la nostra Università, come già precedentemente dimostrato, continui a tutelare in egual misura l’intera popolazione studentesca, in questa particolare circostanza quelli afferenti ai Cdl delle professioni sanitarie. «Non si può restare indifferenti verso una prospettiva così negativa. In conclusione, si deve vigilare su quanto potrebbe accadere, per tutelare tutti gli studenti delle professioni sanitarie che chiedono pari diritti e pari dignità, iniziando dal percorso universitario, culla del sapere per le diverse professioni. Dobbiamo risvegliare le coscienze degli studenti per portare avanti un discorso comune di tutela, in modo che questi possano acquisire la consapevolezza dell’importanza della propria classe all’interno del sistema “Sanità”. Attendiamo, con sentita fiducia, chiarimenti in merito, con un eventuale presa di posizione da parte del nostro ateneo, dei nostri docenti e dei nostri organi collegiali».
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sabato 18 gennaio 2014
Corsie in allestimento La Scuola Focus promuove un corso qualificante per "Esperto in Tecnologie sanitarie - Ets"
Sanità in cerca di esperti Rinviato al 31 gennaio 2014 il termine di presentazione delle domande per la selezione di 48 partecipanti al Corso qualificante di 400 ore per esperto in tecnologie sanitarie che vuole dare la possibilità a giovani diplomati/laureati di intraprendere un percorso di formazione teorico e applicativo sul campo, che apre grandi prospettive di inserimento lavorativo. Infatti, la Scuola Focus, ente no profit nato per iniziativa dell’Asp di Cosenza e dell’Università della Calabria - Centro sanitario, ha programmato un percorso professionalizzante volto a formare i giovani calabresi che, oggigiorno, risentono sempre di più delle gravi difficoltà occupazionali del territorio in cui vivono. Il corso è destinato a giovani (max 35 anni d’età) che abbiano conseguito un diploma di scuola superiore secondaria e/o diploma di laurea triennale o che siano nello status di laureandi. Il corso è a numero chiuso e prevede un numero massimo di iscritti pari a 48. Il percorso formativo nasce dalla consapevolezza del crescente impiego all’interno delle strutture sanitarie, pubbliche e private, di apparecchiature diagnostiche e terapeutiche complesse e sofisticate e ciò, di conseguenza, richiede sempre più la presenza di una nuova figura professionale che abbia competenze tecniche specifiche nel settore degli apparecchi biomedicali sin dalla loro introduzione nel presidio fino alla fase finale di dismissione, curandone la manutenzione, la riparazione, il collaudo. L’esperto in tecnologie sanitarie, per le sue competenze e per il suo apporto professionale, è determinante al fine di incrementare la sicurezza di pazienti e operatori in campo sanitario, e di migliorare, in maniera diretta ed indiretta, la qualità delle prestazioni sanitarie. Ecco che l’obiettivo principale del corso qualificante per Ets è quello di formare tecnici specializzati che siano in grado di conoscere le caratteristiche tecniche e i principi di funzionamento delle apparecchiature elettromedicali di bassa e media tecnologia e che
400 ore per dare la possibilità a giovani diplomati/ /laureati di intraprendere un percorso formativo teorico e applicativo sul campo, che apre grandi prospettive di inserimento lavorativo
abbiano competenze altamente specialistiche nella gestione, nel collaudo e nelle verifiche di sicurezza elettrica e prove di funzionalità. Il corso, della durata complessiva di 400 ore, si articolerà in 120 ore di teoria in aula, con lezioni frontali tenute da docenti altamente qualificati e esperti nel settore, in 40 ore di Esercitazioni, con approfondimenti pratici sulle verifiche di sicurezza elettrica in cui i discenti impareranno ad effettuare le verifiche prima di operare direttamente nelle strutture sanitarie e in 240 ore di stage presso strutture sanitarie pubbliche e/o private dislocate su tutto il territorio nazionale comprensivo di addestramento sul campo con laboratori presso ditte che operano nel settore della fabbricazione/assistenza/vendita di apparecchiature elettromedicali. Dunque, un corso del tutto pratico che vuole offrire ai giovani laureati/diplomati calabresi un percorso professionale volto ad incrementare la capacità di inserimento nel mondo del lavoro dando risposte formative ed occupazionali concrete e mirate, in modo da avviare una crescita culturale, economica e sociale duratura. Verranno assegnate n. 4 borse di studio per la frequentazione gratuita al corso in memoria di esponenti del mondo sanitario attraverso il sorteggio di 4 nominativi tra coloro i quali hanno presentato domanda di ammissione entro i termini previsti e che risultano in possesso dei requisiti di ammissione. Ai partecipanti al corso, previo superamento dell’esame finale,verranno rilasciati i seguenti attestati qualificanti: attestato di esperto in Tecnologie sanitarie di 400 ore; attestato di Manutentore di apparecchiature di bassa e media tecnologia; attestato di esecutore di verifiche di sicurezza elettrica; attestato di esecutore di verifiche funzionali. La domanda di partecipazione alla selezione di n. 48 partecipanti al Corso qualificante di Esperto in Tecnologie sanitarie va indirizzata alla Scuola Focus - Via Milelli n.18 - 87100 Cosenza, redatta su apposito modulo secondo la formula indicata nel Bando di selezione presente sui siti www.aspcstest.altervista.org / www.unical.it/ www.focusformazione.flazio.com. Per ulteriori informazioni si invitano gli interessati a consultare il Bando scaricabile attraverso il sito www.aspcstest.altervista.org / www.unical.it/ www.focusformazione.flazio.com o telefonando alla segreteria della Scuola Focus al numero 09848933810 - 328 2966666 - 328 6416050. Franco Bartucci
sabato 18 gennaio 2014
Un successo calabrese sale in vetta Il libro “L’utilità dell’inutile” del docente Unical Nuccio Ordine conquista anche la Spagna E adesso il saggio di Nuccio Ordine conquista anche la Spagna, confermandosi ormai come un fenomeno editoriale europeo: L’utilità dell’inutile (edito in traduzione castigliana da Acantilado e in traduzione catalana da Quaderns Crema) figura, infatti, da tre settimane al secondo posto nella classifica dei libri più venduti nella sezione dei tascabili (che comprende anche romanzi e grandi bestseller) pubblicata il 28 dicembre 2013 e l’11 gennaio scorso sul quotidiano madrilegno Abc. Già tre edizioni in meno di quattro settimane. Dopo lo straordinario successo registrato nei primi mesi del 2013 in Francia (la casa editrice “Les Belles lettres” ha stampato quattro edizioni), in Italia il libro edito da Bompiani figura ancora nella classifica stilata da Arianna al terzo posto nella saggistica. Sull’onda di questo boom sono in corso le traduzioni in tedesco (Graf Verlag), in rumeno (Humanitas), in greco (Agra) e perfino in coreano (Ahn Graphics).
Non si può fare a meno dell’inutile Il successo di pubblico in Spagna è stato accompagnato anche da una calorosa reazione dei media nazionali. A Nuccio Ordine, infatti, la più importante trasmissione culturale spagnola “Pagína 2” (in onda sulla seconda rete della Tve e condotta da Óscar López) ha dedicato la puntata del 1° dicembre, annunciando sul sito web l’incontro con «il grande intellettuale italiano» come un’eccezione per un programma dedicato soprattutto alla narrativa contemporanea. Ma il saggio di Ordine ha avuto notevole spazio pure in un’intervista concessa a Tv3 (trasmessa nel Tg del 19 dicembre) e in un dibattito radiofonico (“Julia en la onda”) andato in onda proprio il 31 dicembre con gli interventi di tre noti giornalisti su “Onda Cero”, l’emittente iberica al secondo posto per indice di ascolti. Lo stesso grande interesse hanno mostrato i quotidiani. Su El País, il più importante giornale spagnolo, sono stati già pubblicati - oltre all’intera copertina della pagina cultura, con intervista da Parigi apparsa l’8 gennaio scorso, segnalata con un richiamo in prima pagina - ben tre articoli nelle rubriche a cura di Fernando Savater (filosofo di prestigio internazionale), di Jordi Llovett (noto saggista e scrittore) e di Francisco Calvo Serraller (grande storico dell’arte, ex direttore del Museo del Prado e membro della Reale Accademia delle Belle Arti di San Fernando). Su La Vanguardia, invece, sono apparse due interviste con enorme rilievo: la prima realizzata da Eusebio Val (corrispondente da Roma) e la seconda da Ima Sanchís nella celebre rubrica “La Contra”, una delle pagine più lette nel mondo della carta stampata spagnola. Altri articoli molto positivi sono stati pubblicati su numerosi quotidiani: Ara (Jordi Nopca e Ignaci Aragay), Abc (Sergi Doria), La Nueva España (Francisco García Pérez), El periódico de Catalunya, El punt Avui (Xavier Gracet), Diario de Ávila, Malaga hoy e Menorca diario insular. Nuccio Ordine, tra l’altro, ha partecipato a ben due presentazioni de L’utilità dell’inutile: la prima (con Fernando Savater) a Madrid, il 28 novembre, nella sede prestigiosa del Círculo de Bellas artes e la seconda (con la professoressa Maria José Vega) a Barcellona il 12 dicembre, nella sala conferenze dell’Istituto Italiano di Cultura. Proprio il 2 gennaio l’agenzia di stampa Efe (al quarto posto nel mondo, con una diffusione capillare soprattutto in Spagna e nei paesi sudamericani) ha lanciato un’intervista su L’utilità dell’inutile intitolata “Nuccio Ordine dice che lottare contro la corruzione è la risposta alla crisi”. Lo stesso entusiasmo dilaga nei blog su internet dove numerosi lettori esprimono la loro adesione alla difesa dei cosiddetti saperi inutili: artisti, studenti, insegnanti, musicisti sottoscrivono il “manifesto” di Nuccio Ordine che ha avuto il merito di lanciare un grido d’allarme per salvaguardare dai pesanti tagli dei governi europei la scuola, l’università, la ricerca scientifica di base, le biblioteche, i musei, gli archivi di Stato, gli scavi archeologici, i teatri e tutte quelle attività culturali che nutrono lo spirito.
Già tre edizioni in meno di quattro settimane Dopo la straordinaria affermazione registrata nei primi mesi del 2013 in Francia, in Italia il libro edito da Bompiani figura ancora nella classifica stilata da Arianna
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Giovani a lavoro La competizione nazionale tra idee imprenditoriali messe a punto dagli alunni delle scuole superiori voluta e coordinata sul territorio da Confindustria Cosenza e Banca Carime
Da sinistra Raffaele Scarpelli, Natale Mazzuca, Monica Perri e Maurizio Bozzo
Latuaideadimpresa
L’Unical ha pubblicato il bando Most
Cooperazione internazionale L’Università della Calabria ha pubblicato il bando Most a.a. 20132014, per il conferimento di 30 borse di studio riservate a studenti regolarmente iscritti ad uno dei corsi di studi dell’Ateneo. A queste borse di studio se ne aggiungono altre 6, messe a disposizione dal fondo Maria Pochy Rianò, a favore di altrettante studentesse iscritte a corsi di studi afferenti ad Aree scientifiche. Complessivamente, quindi, sono 36 le borse di studio messe in palio dall’Università della Calabria, 12 in più rispetto allo scorso anno. Tali borse, ciascuna di importo pari a 600,00 euro mensili ed equamente distribuite per Aree di studio in base a titoli di merito (voto equivalente, conoscenza linguistica e mobilità per studio/lavoro) sono finalizzate a favorire la mobilità internazionale degli studenti, per un periodo di studio e/o di ricerca tesi presso Università extra Ue con le quali l’Unical ha stipulato accordi di collaborazione didattica/scientifica. Agli studenti viene quindi data l’opportunità di svolgere tra maggio 2014 e luglio 2015 una parte del proprio percorso didattico all’estero, con la garanzia, al rientro in sede, del riconoscimento del programma di studio o di ricerca svolto presso l’Istituzione partner. Il bando Most, già alla quarta edizione, è ideato interamente dal Settore Relazioni internazionali dell’Unical e può essere certamente considerato un programma altamente innovativo e unico nel panorama universitario italiano, perfettamente in linea con le nuove azioni di mobilità previste nel nuovo programma Ue, Erasmus Plus. Il bando Most, in particolare, offre agli studenti l’opportunità di effettuare un’esperienza di mobilità internazionale scegliendo tra 24 diversi Paesi quali Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Filippine, Giappone, India, Marocco, Messico, Palestina, Paraguay, Perù, Russia, Sudan, Stati Uniti, Taiwan, Tunisia, Ucraina e Venezuela. Gli interessati potranno candidarsi esclusivamente compilando la domanda online disponibile al seguente indirizzo Internet: http://most.unicaladmission.it/ Per accedere al modulo di domanda, sono necessari il numero di matricola e il pin Uniwex rilasciato dal sistema http://sos.unical.it Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre le ore 23:59 del giorno 27 febbraio 2014.
«Il rapporto tra scuola e lavoro è strategico dice il presidente Confindustria Cosenza Mazzuca per sviluppo crescita e coesione sociale È nostro dovere stare vicini agli studenti per far sì che acquisiscano competenze spendibili nel mondo del lavoro»
Presentato agli studenti il progetto “latuaideadimpresa®”, la competizione nazionale tra idee imprenditoriali messe a punto dagli alunni delle scuole superiori, voluta e coordinata sul territorio da Confindustria Cosenza e Banca Carime. La gara, promossa da Sistemi formativi Confindustria e patrocinata dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, vede impegnati per l’edizione 2014 circa 8mila studenti, provenienti da 150 scuole di 24 province d’Italia. La Calabria sarà rappresentata dagli alunni degli Istituti “Monaco” di Cosenza, “San Francesco” di Paola, “Fermi” di Castrovillari e “Guarasci” di Rogliano. A incontrare i ragazzi ed illustrare il progetto ci hanno pensato, per Confindustria Cosenza, il presidente Natale Mazzuca, il direttore Rosario Branda, la responsabile del progetto Monica Perri ed il responsabile dell’area economica Maurizio Bozzo, che si è soffermato sugli aspetti tecnici per una corretta compilazione del business plan, il documento di presentazione dell’idea d’impresa che gli studenti dovranno compilare per esser valutati. Il responsabile Unità private e corporate Raffaele Scarpelli di Banca Carime ha fornito indicazioni sul ruolo che svolgono gli istituti di credito e gli investitori per facilitare progetti innovativi e profittevoli ed ha fornito consigli agli studenti, spronandoli ad immaginare nuovi percorsi per il loro futuro, facendo leva sulla genialità e capacità creativa che ha reso famoso nel mondo l’italian style. «Il rapporto tra scuola e lavoro è strategico - dice il presidente Mazzuca - per lo sviluppo, la crescita e la coesione sociale. In un momento difficile per tutti, è nostro dovere stare vicini agli studenti per far sì che acquisiscano competenze spendibili nel mondo del lavoro. Abbiamo sposato il progetto perché ne condividiamo le finalità: promuovere la cultura d’impresa, incentivare lo start up d’impresa attraverso il confronto tra giovani ed imprenditori, stimolare i giovani a far venire fuori il loro talento per la competitività del territorio». Gli step del concorso, illustrati dalla responsabile del progetto Monica Perri, prevedono la compilazione on line, da parte dei gruppi di studenti in gara, su una piattaforma dedicata di business plan che presentino le idee d’impresa, il racconto in video dei progetti e la votazione degli stessi da parte di una giuria tecnica formata dagli imprenditori delle Associazioni industriali partecipanti e da una giuria popolare attraverso un sistema di “like” sui social network legati alla piattaforma. Si formeranno delle classifiche provinciali e il progetto più votato per ognuna accederà alla fase nazionale. Per il direttore degli Industriali Rosario Branda, che ha concluso i lavori dell’incontro, «iniziative come queste ci consentono di fare un passo in avanti dalla cultura d’impresa alla creazione d’impresa. Incentivare il confronto tra giovani e imprenditori significa impegnarsi per radicare sul territorio nuove iniziative imprenditoriali e fornire così nuova linfa alle potenzialità di sviluppo e di competitività del Paese».
sabato 18 gennaio 2014
IX
Storia e cultura italiana De Sica al teatro Politeama di Catanzaro con “Cinecittà”, il 18 e 19 febbraio
Una vita da ciak
Christian De Sica ospite da Fabio Fazio Sotto, le porte di cinecittà e il teatro Politeama
Christian De Sica ha presentato a “Che tempo che fa”, la fortunata trasmissione di Fabio Fazio, il suo musical “Cinecittà” che è in programma al Politeama di Catanzaro il 18 e il 19 febbraio prossimi. Tra le tappe citate da Fazio, durante l’intervista a De Sica, anche quella di Catanzaro. “Cinecittà” debutterà il 10 gennaio a Padova. Al botteghino del Politeama si potrà acquistare in prevendita, senza alcun onere, il biglietto per questo spettacolo di punta della stagione. De Sica, nella trasmissione di Fazio, ha parlato a lungo di questo lavoro. Come si chiamano gli studi cinematografici in Francia? E in Inghilterra? E in Germania? Se escludiamo gli addetti ai lavori e i diretti interessati, nessuno lo sa. Oltre ad “Hollywood”, l’unico altro termine conosciuto universalmente “Cinecittà”. Cinecittà: una sola parola che racchiude insieme un meraviglioso mondo, un secolo di storia del cinema fatta da geni dell’arte, ma anche da migliaia di comparse, fatta di indimenticabili musiche, parole e canzoni. Una storia che appartiene alla cultura italiana ma che è stata fondamentale per tutto il cinema a livello internazionale. Il rapporto fra Cinecittà e Christian De Sica è profondo già da prima della sua nascita grazie al padre Vittorio e alla madre Maria Mercader. Christian cresce a Cinecittà prima da adolescente come comparsa e poi da attore affermato vivendo la profonda trasformazione di Cinecittà che ora strizza l’occhio
Le tappe sono state annunciate dall’attore invitato alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio
anche al mondo della televisione. Christian De Sica ha attraversato in maniera trasversale la Città del Cinema: da bambino ha visto girare per casa mostri sacri del cinema all’epoca dei kolossal americani di Hollywood sul Tevere. È cresciuto con Rossellini e i suoi figli e ha sposato la sorella di Carlo Verdone. Nella sua vita professionale ha partecipato a decine di film, prima come comparsa e poi come protagonista fino ad arrivare al ruolo di regista. Chi meglio di lui, allora, per raccontare la storia di Cinecittà, in uno spettacolo elegante e sorprendente che va da Mussolini al neorealismo, dal cinepanettone a Santoro e alla De Filippi? Irresistibili racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen enfatizzate dalle abili doti del Christian crooner ed entertainer. Con Christian sul palco una compagnia completa, un corpo di ballo e un’orchestra di molti elementi. Christian De Sica vi apre i cancelli di Cinecittà e vi fa entrare contemporaneamente in due mondi magici: il cinema e il teatro.
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sabato 18 gennaio 2014
Le note del ricordo Il pianista calabrese Egidio Ventura ripercorre la brillante carriera di Michel Petrucciani
Quel tocco irripetibile al piano È con una carica di assoluta solarità e vitalità che il trio diretto dal pianista calabrese Egidio Ventura ripercorre la brillante carriera di Michel Petrucciani, pianista francese scomparso nel 1999 la cui esistenza è stata eccezionale sotto ogni punto di vista. Il concerto di Starace suona come un inno all’ottimismo come un monito a non perdere le speranze, a tenere accese le stelle. Michel Petrucciani è stato un virtuoso del jazz e della vita in senso ampio. Un tocco irripetibile al piano e una voglia di consumare la vita prima che questa consumasse lui, affetto da una malattia genetica gravemente invalidante. La sua fame di esperienze e l’esuberanza con cui ha affrontato la malattia lo hanno condotto ad una vita senza freni, senza limiti, che si trattasse di donne, di droga e ovviamente di musica. È un concerto dedicato interamente a Michel, uno dei giganti mondiali del jazz. A dispetto delle sue ridottissime dimensioni. Per una malattia genetica (l’osteogenesi imperfetta), era alto un metro, e di ossatura fragilissima; anche per questo, le sue mani normali erano
La Il pianista Egidio Ventura Sopra, il maestro Michel Petrucciani
Petrucciani è stato un virtuoso del jazz e della vita, a dispetto della sua malattia genetica
velocissime, e lo rendevano un virtuoso del piano. Compositore e fantasista tra i più eterodossi e free, è uno dei pochissimi europei assurto all’Olimpo del jazz. In particolare emerge la sua irrefrenabile energia e voglia di vivere. Quasi famelica. Sapendo di essere a tempo, è morto nel 1999 a 36 anni, aveva il desiderio, anzi, la frenesia, di assaggiare, godere, sperimentare su di sé tutto. Ha avuto numerose e bellissime donne, tra cui ha folleggiato con superficialità affettiva: ha avuto anche un figlio, al quale ha trasmesso la malattia, pur sapendolo. Egli rispondeva al destino sviluppando il mostruoso talento naturale, che apparteneva a tutta la famiglia, in modi ossessivi fin dalla più tenera età. Dalla Francia, l’ha portato subito in Usa: solo lì poteva essere educato ed esprimersi a livelli adeguati. A ogni performance corrispondeva un superamento della soglia del dolore fisico, che egli accettava e dava quasi per scontato: addirittura con grazia e semplicità. Il pianista Egidio Ventura dedicherà quasi tutti i suoi concerti nel 2014 a questa creatura meravigliosa che ha lasciato un vuoto incolmabile nella storia del ‘900. Lo affiancano nell’impresa Silvio Ariotta basso e contrabbasso e Emanuele Fuduli alla batteria. In alcune date del tour compaiono come ospiti amici del pianista Egidio Ventura; il repertorrio riprende alcuni dei brani più popolari del vasto repertorio di Petrucciani che nel corso degli anni ha registrato un totale di ben 32 album, guadagnandosi il rispetto della comunità jazz americana e mondiale per la sua straordinaria tecnica, l’eleganza di esecuzione e la sua energia carismatica. Sono splendidamente reinterpretati, ma fedeli all’originaria carica di vitalità, brani come Looking up e Black magic seguito da Miles Davis Lick’s, altre due composizioni che si alternano ai tecnicismi vorticosi del pianoforte in uno stile fusio; brani evocativi di grande lirismo come Home e Brazilian like. A seguire, si torna ai fraseggi limpidi e squillanti di un jazz sincero e disarmato, privo di orpelli intellettualistici ma con un notevole vigore espressivo. “September second”; nel concerto sono stati ineriti due ballad “Lullaby” ed la celebre composizione Estate, scritta da Bruno Martino. Sono 12 le composizioni che il Trio di Egidio Ventura ha scelto di presentare al pubblico, un concerto che scorre piacevolmente tra assoli e dimostrazioni di ottimo interplay senza perdere mai il ritmo fino alla chiusura. Il tour partirà nel mese di aprile p.v. con termine a dicembre, le prime date si realizzeranno in Calabria per poi proiettarsi fuori regione.
sabato 18 gennaio 2014
Vita, valori, politica Sabato 1 febbraio convegno Azione cattolica a Rossano
De Gasperi Uomo di fiducia
Alcide De Gasperi Sotto, un comizio Dc del 1948
Rossano, location privilegiata di fermento culturale e formativo, punta l’obiettivo sulle grandi tematiche e i valori dell’Italia della Prima repubblica. “Alcide De Gasperi: vita, valori, politica”. Questo il titolo del convegno a carattere nazionale, che si terrà il prossimo sabato 1 febbraio 2014, alle ore 16.00, presso l’Istituto “Madre Isabella De Rosis” di contrada Frasso, in cui si discuterà di uno dei Padri della Repubblica italiana. Colui che condusse l’Italia ad emergere dalle sue rovine e ne contribuì alla ricostruzione morale e materiale, dopo la Seconda Guerra mondiale. Il prestigioso appuntamento, promosso ed organizzato dall’Azione cattolica italiana e dell’arcidiocesi Rossano-Cariati, sarà un’occasione per confrontarsi non solo sul messaggio politico di uno dei padri della Costituzione ma anche sulla vita e sulle opere di un uomo, cattolico, per il quale si è aperto il processo di beatificazione. Ad accompagnare l’auditorio in questa ideale passeggiata politica nella storia di De Gasperi e, più in generale, della Democrazia cristiana, sarà Raffaele Cananzi. L’impegno politico dei cattolici, in Europa e particolarmente in Italia - dichiarano il presidente dell’Azione cattolica diocesana Antonio Romano ed il segretario dalla Consulta delle aggregazioni laicali diocesana Igino Romano - fonda le sue radici sugli esempi di due figure emblematiche nella storia della prima metà del Novecento: don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi. Due uomini che, attraverso il loro impegno, hanno saputo traslare i principi cristiani nel costante servizio politico alla democrazia. Proprio il convegno attorno alla figura di Alcide De Gasperi, un uomo di fiducia in politica, per il quale è in corso la causa di beatificazione, vuole focalizzare le attenzioni dei cittadini, ovviamente non solo cattolici, sulla vita e i valori di una delle figure più emblematiche e portanti dell’Italia Repubblicana. Continuiamo concludono - anche attraverso questi appuntamenti, le tappe di approfondimento avviate con la scuola di formazione politica voluta dall’arcivescovo Santo Marcianò. Dopo i saluti di monsignor Antonio De Simone, amministratore diocesano dell’arcidiocesi Rossano-Cariati, del delegato regionale Azione cattolica Carmine Gelonese, relazionerà Raffaele Cananzi, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, nonché presidente nazionale dell’Azione cattolica dal 1986 al 1992. Agli interventi seguirà il dibattito pubblico. I dettagli della manifestazione saranno illustrati, nei prossimi giorni, in un’apposita conferenza stampa. © fonte Cmp Agency Rossano
Colui che fece emergere l’Italia dalle sue rovine e ne contribuì alla ricostruzione morale e materiale dopo la Seconda Guerra mondiale
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sabato 18 gennaio 2013
Religione e arte
Spiritualità La religionefatta a mano come arte L’originalità del presepe di Lappano E anche Lappano, in provincia di Cosenza, ha avuto il suo momento artistico nel periodo natalizio con il premio al presepe più caratteristico. Si è conclusa con l’assegnazione di premi a tre vincitori adulti e tre vincitori giovani. Hanno partecipato nella categoria adulti i seguenti artisti presepiali: Antonio Mannelli, Dipignano; Mauro, Alviggi Spezzano; Raffaele Mazza, Lamezia Terme; Arsenia Perri, Montalto Uffugo; Valentino Siciliano, Lappano; Bozzarelli Pino, Montalto Uffugo; Marco Mantuano, Montalto Uffugo; Gianluca Spadafora,Mendicino; Furgiele Carlo, Spezzano Piccolo; Antonio Boschelli, Castiglione Cosentino; Catalano Luigi, Lappano; Catalano Liuccia, Lappano; Cecilia Ciambrone, Castiglione Cosentino; Chiara Amoroso, Montalto Uffugo per la categoria giovani ha partecipato la scuola primaria di Trenta-Morelli e Chiara Carricato di Lappano. Tutti del Cosentino. La commissione esaminatrice è stata formata da Fulvio Terzi architetto e docente di analisi delle costruzioni architettoniche presso la facoltà di Scienze matematiche presso l’Unical; altri membri la commissione: Manuela Zicarelli, architetto; Rita Soda architetto; don Saverio Greco, sacerdote della parrocchia San Giovanni Battista di Lappano; Ilario Florio scultore/pittore e professore di educazione artistica; Vincenzo Curcio ingegnere e assessore all’Istruzione del Comune di Spezzano della Sila. Ai vincitori giovani l’attestato di merito che è andato come primo classificato. Per la categoria adulti l’attestato di merito a Cecilia Ciambrone di Castiglione Cosentino e attestato di merito a Pino Bozzarelli di Montalto Uffugo; attestato di merito a Valentino Siciliano di Lappano e Liuccia Catalano di Lappano e con motivazione dei premiati La premiazione categoria adulti con attestato più coppa Carlo Furgiuele di Spezzano Piccolo; primo classificato Antonio Boschelli di Castiglione Cosentino. Le coppe sono state consegnate dalla Provincia di Cosenza nella persona dell’assessore Pietro Lecce. Era anche presente il sindaco Maurizio Biasi, che ha ringraziato tutti i partecipanti con l’augurio di innovarsi, fornendo sempre prova di capacità, di emozioni che solo gli artisti esprimono con prova di serietà e professionalità. Presidente della giuria l’architetto Carmen Ignoto; erano presenti anche due artisti di Proiezione Calabria, Raffaele Mazza di Lamezia Terme, Cz e Gianluca Spadafora di Mendicino. Espresso l’apprezzamento all’arte antica dei maestri presepiali, che devono, comunque, e sempre, conservare l’aspetto religioso. Rinnovando l’augurio a tutti coloro che amano quest’arte, che possa sempre regalare emozioni, esprimere professionalità, nella più assoluta correttezza e precisione del particolare.
Nella foto Carmen Ignoto Gianluca Spadafora Raffaele Mazza
Raffaele Mazza trentotto anni e Gianluca Spadafora di quaranta anni, artisti di Proiezione Calabria geometra e dipinge partecipa al chiostro di San Domenico in luglio alla manifestazione “Inchiostro a colori” primo protagonista dell’evento cosentino, ha al suo attivo varie manifestazioni estemporanee di pittura, ha consegnato un premio, un Crocefisso ligneo, alla Questura di Lamezia Terme nella memoria della morte del suocero avvenuta sul campo.
Manifestazio ne che si è conclusa con l’assegnazione dei premi per i lavori più caratteristici
Gianluca Spadafora partecipa ai concorsi di presepi occupandosi di quest’antica arte e li realizza tutti a mano con materiali naturali e intonacando e colorando tutti i particolari del paesaggio usando elementi naturali che si trovano in natura dal legno al muschio, a Lappano nel 2012 gli conferiscono il primo premio di merito con l’attestato della critica rilasciato dal presidente della Commissione. Lucia De Cicco
Dopo una pausa di due anni, ecco il cartellone
Si rialza il sipario a Diamante Dopo una pausa di due anni, la città di Diamante ha un cartellone teatrale. Sarà lo storico Cine Teatro Vittoria ad ospitare una rassegna teatrale che inizierà il prossimo 4 febbraio e terminerà in aprile. Con il contributo e la fattiva collaborazione del Comune di Diamante, dell’assessore alla Cultura e allo Spettacolo Franco Maiolino, sarà l’associazione culturale “Teatro & Dintorni” da anni impegnata nella produzione di spettacoli ed allestimenti teatrali, coadiuvata egregiamente dall’associazione “Il Grillo Parlante” a curare l’imminente stagione teatrale . Si inizia il 4 febbraio con il nuovo lavoro di Carlo Buccirosso “La vita è una cosa meravigliosa” da poco andato in scena al teatro Eliseo di Roma dove ha riscosso un enorme successo, come da tradizione ormai per gli spettacoli di Buccirosso. Il 20 febbraio sarà la volta di un altro grande fenomeno della risata: direttamente dai clamori di “Made in Sud” andrà in scena “Gomorroide” con “I Ditelo Voi”. Il 6 marzo sarà un veterano della televisione italiana che, dopo 30 anni di successi indiscussi dal Bagaglino, porta in teatro una carrellata dei suoi personaggi storici: Martufello in “Niente di Complicato”. Ancora da “Made in Sud”, il 26 marzo Paolo Caiazzo, con la regia di Alessandro Siani, porta in scena il successo editoriale “Benvenuti in Casa Esposito”, gesta tragicomiche di un camorrista napoletano. Si conclude il giorno 10 aprile con la bravissima Rosalia Porcaro in “Recital”. Sarà possibile, naturalmente, seguire tutti i 5 spettacoli attraverso gli abbonamenti che possono essere richiesti direttamente al Cine Teatro Vittoria. Si è inteso realizzare un cartellone teatrale con spettacoli di qualità capaci di sdrammatizzare il momento di crisi che coinvolge tutti noi . Gli spettacoli in programma, infatti, sono tutti dal contenuto brillante e permetteranno allo spettatore di “staccare la spina” per un paio d’ore e godersi delle sane risate. Teatro come momento di aggregazione quindi e di ritrovata armonia. assessorato alla Cultura e allo Spettacolo Comune di Diamante
sabato 18 gennaio 2014
Giovani e poesia Rossano, prima edizione del concorso letterario “L’amore in un distico” La storia d'amore più romantica, quella più divertente ed infine la più malinconica
Penne, inchiostro e cuoricini L’ufficio Cultura e Istruzione del Comune di Rossano ha pubblicato il bando della prima edizione del concorso letterario “L’amore in un distico”. L’obiettivo dell’assessorato alla Pubblica istruzione - dichiara l’assessore al ramo Stella Pizzuti - è quello di raggiungere i giovani stimolandoli a mettersi in gioco e ad accostarsi sempre di più e con maggiore curiosità, a tutto ciò che è cultura. Vogliamo arrivare ai giovani, adattandoci ai loro “mezzi” immediati e diretti calandoci ed avvicinandoci alla loro realtà e al loro modo di pensare, agire ed interagire. San Valentino è una ricorrenza rivolta soprattutto a loro. Non a caso - conclude l’assessore - abbiamo pensato e pianificato questo originale evento, affidandoci anche all’estro artistico di un giovane, l’orafo Domenico Tordo, che ha messo a disposizione dei vincitori tre preziosi gioielli di sua manifattura e che, sfida ancora più difficile, disegnerà il premio per la seconda edizione, ispirandosi ai versi più belli del concorso 2014. Il bando è rivolto a tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado rossanesi. Ogni partecipante potrà aderire a ciascuna
Il concorso è riservato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado cittadine Una duplice mission: avvicinare i giovani alla letteratura e creare coesione facendo rete tra le scuole del territorio
sezione, facendo pervenire, tramite posta o consegna a mano, all’Ufficio Protocollo che ha sede nell’edificio municipale in Piazza Santi Anargiri, un plico contenente una busta con l’opera firmata in calce, recante dati anagrafici, indirizzo, recapito telefonico ed eventuale indirizzo e-mail dell’autore e sei copie anonime dattiloscritte dei due versi. Saranno escluse dal concorso tutte quelle opere che perverranno in maniera non conforme alle indicazioni. Il termine per l’invio dei versi, è fissato per lunedì 27 gennaio 2014. Le opere pervenute saranno esaminate da una giuria, presieduta dalla poetessa Anna Lauria e composta da una rappresentanza dei docenti di materie letterarie degli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore cittadini, che stilerà la classifica finale a suo insindacabile giudizio. La premiazione avverrà il prossimo venerdì 14 febbraio. I premi, braccialetti in argento realizzati dal maestro orafo Domenico Tordo, dovranno essere ritirati personalmente dai vincitori. Le frasi premiate per ciascuna sezione saranno incise dallo stesso orafo Tordo su anelli di argento che costituiranno il premio per la prossima edizione. Gli elaborati non saranno restituiti, ma rimarranno a disposizione dell’assessorato che si riserva il diritto di procedere alla loro pubblicazione. Per ulteriori informazioni sarà possibile contattare l’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione ai numeri 0983/529501-529515, o iscriversi al gruppo facebook “L’amore in un distico” (https://www.facebook.com/groups/513984618721073/).
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sabato 18 gennaio 2014
Pillole di fede “Criada” è il libro di Annalisa Martino, presentato qualche giorno fa a San Marco Argentano era a servizio. Imparò tanto dai libri e da tutti i membri di quella casa che con fare duro in apparenza o con dolcezza le portarono la tanto sospirata cultura. Il fare rassegnato di Elvira però, non convinse mai la curiosità di Anna, la nostra autrice, che spesso accompagnandola nelle spese e accudendola con le sue domande ne comprese un potenziale mai espresso dalle circostanze ambientali innate e misere di una Calabria della prima metà del secolo scorso, create, a volte, da sensi di devozione religiosa e subalternità sociale. Annalisa Martino, autrice di Criada è nata a Cosenza nel 1959. Laureata in filosofia insegna in una scuola secondaria in provincia di Milano. S’interessa d’integrazione interculturale di tecnologie e web applicati alla didattica, scrive in alcune testate locali trattando di questi argomenti.
Una vita d’amore e fede di Lucia De Cicco
La copertina del libro Sopra, l’autrice Annalisa Martino
“Criada” è il libro di Annalisa Martino, presentato qualche giorno fa a San Marco Argentano di cui la stessa autrice è originaria. Questo titolo nasce dall’esperienza diretta vissuta dalla Martino con una personalità forte, una “forte roccia” come la lei la definisce nel libro e che era la sua tata. Criada in Spagna, dove l’autrice visse un periodo della sua vita, significa ancella, e tutto questo fu la dolce e tenera Elvira, la donna che da bambina l’accudiva passando nella famiglia, fin dall’età di otto anni, tutta la sua esistenza a servizio prima dei bisnonni dell’autrice, poi della nonna e infine della madre. Non una famiglia propria, una famiglia fatta di miseria alle spalle, di malattia, ma anche di amore paterno e di tante rinunce. Una di quelle esistenze in cui la fede sembra essere la spalla certa di un avvenire dedicato interamente agli altri. Elvira, con un nome tipicamente meridionale, ma anche melodioso - così dice Annalisa Martino, che abbiamo intervistato - era una donna dalla mente molto veloce così come veloce era la sua attenzione all’altro e l’adattamento ad ogni ambiente. Donna di grande capacità intellettiva, leggeva i classici che di nascosto dalla madre, padrona della grande casa “dei ricchi” cui prestava servizio, il nonno dell’autrice le passava e che lei leggeva al lume di candela in una fredda e umida soffitta della grande casa. Elvira conseguì la terza elementare perché il padre volle per lei un minimo d’istruzione, lei così fortemente provata alla nascita da una madre che si allontanò, quasi mai sfiorandola, affetta da una forte depressione post parto, da cui mai si riprese. Un tentativo di stupro le tolse anche la possibilità di avere una sua famiglia per un voto fatto alla Madonna di salvarla dalle mani sudicie del mostro. Così la sua preghiera fu esaudita e a salvarla fu proprio l’uomo, il riservato Flaviano, che poi sposò . La preghiera, così come l’aiuto verso l’altro, era importante per Elvira; e a darle la conoscenza dei testi sacri così come di altre letture liturgiche fu la bisnonna, la signora in apparenza dura cui Criada
“Criada” in Spagna, dove l’autrice visse un periodo della sua vita, significa “ancella” E tutto questo fu la dolce e tenera Elvira, la donna che fin da bambina l’accudiva
Il testo, dottoressa Martino, potrebbe dire che oltre a un quadro storico accennato in cui si svolge la storia abbia soprattutto un contenuto spirituale e cristiano? A questo testo è stata data diversa lettura compresa questa, del trionfo dei valori cristiani, della famiglia, dell’amore verso il prossimo e della fratellanza. Io personalmente non lo so se inconsciamente ho scelto una chiave di spiegazione di questo tipo; di certo Elvira era una persona molto cattolica. Aveva una sua religiosità, che però non era improntata nell’estremismo anche superstizioso come potrebbe essere quella radicata nel Sud, soprattutto, dei primi del secolo scorso. Era una spiritualità gioiosa e molto francescana. Ricordo che nel momento in cui elessero Papa Francesco, mi sono subito ricordata di lei, di come mi ha lasciato un approccio immanente con la religione; di come ho ricevuto dei trascorsi di cultura cattolica, come tanti della mia età, che di certo non ho cancellato, però li ho elaborati in una chiave molto più laica. La chiave di lettura cristiana data al testo è stata per me una sorpresa, perché non pensavo avessi filtrato un messaggio di questo tipo. Elvira mi ha insegnato il significato dell’amore disinteressato, che non deve avere ritorno, affinché sia davvero assoluto. Quanto è servito alla sua vita questo valore? Come madre l’ho sperimentato innanzitutto con mia figlia e poi mi è servito nel mio lavoro, in cui la componente di altruismo è necessaria. I ragazzi hanno bisogno di vedere nel maestro, nell’insegnante, la forza di questa coerenza. Chi è Elvira? È una donna ben piantata nella sua terra di origine che è la Calabria. I valori familiari, la casa, la famiglia, un grande senso della fedeltà e del dovere. Persona che ha una grande capacità di adattamento nonostante sia una donna semplice nata nel 1922, in una provincia poverissima della Calabria. Una grande voglia di volare, un’intelligenza spiccata, che aveva dato alla sua famiglia una grande soddisfazione dal punto di vista culturale fino agli otto anni, momento in cui va a servizio dai miei bisnonni. Accettava però con serena rassegnazione le differenze sociali che lei incarnava. Riusciva a ritagliarsi spazi di soddisfazione in un fato che la vita le aveva imposto ai margini della società. Una lettura indirizzata a chi? A ragazzi molto giovani, non solo una lettura per adulti. Un testo che con avidità è stato letto da giovani in età adolescenziale. Una figura quella di Elvira interessante a livello trasversale sia geograficamente che dal punto di vista generazionale. Un riscontro positivo, siamo alla seconda ristampa, di una figura quella di Elvira che può essere simbolo di tante donne non solo del Sud, ma dell’Italia tutta, molto interessante dal punto narrativo. Una storia al femminile? È un romanzo in cui l’immagine della donna è prevalente, nella sua specificità, anche se ho voluto solo dedicare un libro alla mia Criada e raccontare propriamente di lei. È esperienza la mia che è stata caratterizzata da donne, perdendo il papà in età adolescenziale. Un mondo, è vero, al femminile, anche se nel romanzo la figura maschile è importante, anche più di quella femminile; donne forti, a volte assenti, perché devono colmare i vuoti lasciati dagli uomini morti prematuramente: la stessa Elvira ha avuto una madre assente e anaffettiva. Elvira diventa, quindi, attraverso le vicende dell’intera famiglia, il perno familiare che va a colmare questo ‘vuoto materno’.
sabato 18 gennaio 2014
XV
Inno alla vita Grande festa a San Fili per i 105 anni di Nonna Rosina
Candeline d’eccezione eco di Pierfrancesco Gr
Un grande momento di festa, stillante profondo affetto e sincera deferenza, ovvero i sentimenti doverosamente palesati da un’intera comunità cittadina ad una persona, ad una donna, ad una nonna speciale, la cui unicità trova concretizzazione in una personalità ed in un modus vivendi assolutamente fuori dal comune, oltre che in un dato anagrafico veramente eccezionale ed invidiabile; stiamo parlando di Rosina Cortese, nonna Rosina per i suoi compaesani di San Fili, borgo nei pressi di Cosenza, i quali, nei giorni scorsi, sono stati puntuali nel celebrarne i 105 anni di età. Ventuno lustri, un’esistenza intensa, che, principiata presso contrada Giuranda-Gesuiti di San Vincenzo La Costa (Cs) il 4 gennaio del 1909, è stata adornata da un lungo e felice matrimonio e impreziosita da tre figlie, Amelia, Sara e Franca. Una bellissima famiglia, quella della nonnina ultracentenaria, di cui lei, rimasta vedova circa dieci anni fa, costituisce l’indiscusso fulcro; bisnonna nell’albero genealogico delle figlie Amelia e Franca, addirittura trisnonna in quello della figlia Sara, la signora Rosina è il classico esempio di persona gioiosa e solare, cultrice della semplicità; quella semplicità, che ha contrassegnato la sua vita, condotta, da sempre, a contatto con la natura, amandone i colori, assaporandone i profumi, olezzanti alla stregua dei frutti e degli altri prodotti di stagione che lei ha da sempre consumato, attingendoli dal suo podere, coltivato con cura per decenni. Un’esistenza contrassegnata dal lavoro, quindi, e dal forte legame con i suoi cari, sparsi tra Toronto, in Canada, ove vive la figlia Sara, Roma, dove abita la figlia Franca, e San Fili dove risiedono lei stessa e la figlia Amelia; un’esistenza, che, oggi, alla veneranda età di 105 anni, rappresenta una preziosa testimonianza in ordine alla bellezza insita nell’umana vetustà, costituente una fase della vita in cui i ricordi, le parole, i pensieri filtrati e forgiati da anni di lavoro, sofferenze e gioie, diventano patrimonio comune della collettività di appartenenza, assurgendo a vero e proprio faro valoriale e umano per i più giovani, da preservare e valorizzare ad ogni livello, sociale, culturale e istituzionale che sia. Una valorizzazione che passa anche da celebrazioni come quelle promosse dalla cittadinanza di San Fili e dal sindaco Ottorino Zuccarelli in occasione del compleanno di nonna Rosina, la quale,
Celebrato il compleanno di Rosina Cortese, la cui unicità trova concretizzazione in un modus vivendi fuori dal comune, oltre che in un dato anagrafico veramente eccezionale Una vita sobria e proficua che costituisce per tutti un gaio motivo di speranza
Nonna Rosina in compagnia del sindaco Ottorino Zuccarelli In basso, una veduta di San Fili
errata corrige Sul numero 51 del 21 dicembre 2013 di questa testata, l’articolo di Pierfrancesco Greco dal titolo “Un salvifico viatico alle celebrazioni natalizie” è stato pubblicato con una firma errata. Ce ne scusiamo.
visibilmente commossa, ha mostrato sincera gratitudine verso i suoi concittadini, verso i suoi cari, verso tutte quelle persone che le vogliono bene e che vedono in lei un gaio motivo di speranza per il futuro, un’iniezione di linfa e serena forza per chi nelle difficoltà oggi cammina. Dunque, auguri di vero cuore, nonna Rosina!