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FINTECH HUB MILANO IN VIA MERAVIGLI IL NUOVO POLO DEL FINTECH ITALIANO
IN VIA MERAVIGLI IL NUOVO POLO DEL FINTECH ITALIANO
CREATO DA PLUG AND PLAY CON I FOUNDING PARTNER NEXI E UNICREDIT, SARÀ UN PONTE TRA ITALIA, EUROPA E SILICON VALLEY – PER ESPORTARE E IMPORTARE INNOVAZIONE TECNOLOGICA D’ECCELLENZA.
DI CLAUDIO BRANCA
PLUG AND PLAY, LA PIÙ GRANDE PIATTAFORMA DI OPEN INNOVATION AL MONDO, PRESENTA FINTECH HUB. IL PROGETTO PUNTA DA UN LATO AD ATTRARRE IN ITALIA L’ECCELLENZA DELL’INNOVAZIONE IN AMBITO FINTECH – STARTUP E TALENTI DA TUTTO IL MONDO, PER GENERARE BUSINESS E COLMARE IL GAP CHE IL NOSTRO PAESE ANCORA SCONTA IN QUESTO AMBITO – DALL’ALTRO AD ACCELERARE E SUPPORTARE LA CRESCITA DELLE NOSTRE NUOVE ECCELLENZE, AIUTANDOLE A RAGGIUNGERE I MERCATI GLOBALI E CONTRIBUENDO ALLO SVILUPPO DELL’ECOSISTEMA FINTECH ITALIANO. A presentare il progetto Andrea Zorzetto (Managing Partner di Plug and Play Italy), i due founding partner, rappresentati da Roberto Catanzaro (Business Development, Digital, Innovation & Strategy Director di Nexi) e Marco Pusterla (Head of Innovation Orchestration & Fintech Strategy di UniCredit), e l’Assessora alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici di Milano Roberta Cocco. Quattro voci che ben rappresentano la vocazione di questo progetto e la sua grande sfida: gettare le basi per un ecosistema di innovazione capace di generare nuove opportunità per le startup fintech, per le corporate del settore, per l’economia italiana – in una virtuosa convergenza di interessi tra player di scale diverse nel privato e nel pubblico. Un modello agile, concreto, scalabile e replicabile, per l’Open Innovation.
ANDREA ZORZETTO, MANAGING PARTNER DI PLUG AND PLAY ITALY. A SINISTRA, UN MOMENTO DELLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DI PLUG AND PLAY.
L’INNOVATION PLATFORM DI PLUG AND PLAY Capirsi bene quando si parla di nuove idee e approcci non è mai facile. Per questo abbiamo preso in prestito l’espediente dell’avvocato del film Philadelphia – interpretato da Denzel Washington – chiedendo ad Andrea Zorzetto di spiegarci “come se lo stessi raccontando a un bambino di dieci anni” che cos’è l’Innovation Platform di Plug and Play e in che modo supporta la Corporate Innovation. “Immagina una grande azienda italiana, come Lavazza”, già partner del primo programma di Plug and Play dedicato al food and beverage fuori dalla Silicon Valley, “un’azienda tradizionale che fa caffè da tanti anni, ma che ha anche bisogno di nuove tecnologie se vuole continuare a farlo bene, o magari farlo anche meglio. Hanno bisogno di innovazione, ma fare innovazione è molto difficile. Noi aiutiamo le startup, piccole imprese che hanno idee nuove e inventano nuove soluzioni, a conoscere le grandi aziende che ne hanno bisogno e ad aiutarsi a vicenda”. Questa è un po’ l’idea di fondo: Plug and Play offre programmi di accelerazione alle startup e le mette in contatto con le giuste corporation – quelle che hanno uno specifico bisogno di innovazione a cui rispondere. Oltre a questa accurata attività di matching e facilitazione, Plug and Play investe direttamente nelle startup, e le aiuta a diventare investment-ready.
FINTECH HUB E MILANO IL PUNTO DI VISTA DELL’ASSESSORA A TRASFORMAZIONE DIGITALE E SERVIZI CIVICI DEL COMUNE DI MILANO, ROBERTA COCCO.
QUAL È IL VALORE DI LANCIARE UN FINTECH HUB PROPRIO A MILANO? PER IL COMUNE DI MILANO È MOLTO IMPORTANTE ESSERE UN CATALIZZATORE, CAPACE DI FAR CONVERGERE TUTTE LE FORZE E LE POTENZIALITÀ PIÙ ATTIVE SULLA CITTÀ: PARLIAMO DI ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE E PRIVATE, CENTRI DI RICERCA, FONDAZIONI, ASSOCIAZIONI... VOGLIAMO COINVOLGERE TUTTE QUESTE REALTÀ PERCHÉ DIVENTINO VOLANO DI ECONOMIA, DI SVILUPPO E INNOVAZIONE, DI INCLUSIONE SOCIALE E DI INTEGRAZIONE – CHE SONO I NOSTRI TEMI PIÙ IMPORTANTI. IL FINTECH HUB DI MILANO RENDE POSSIBILE UNA CONVERGENZA SU DUE FRONTI: IL PRIMO È RACCHIUSO NEL SUO ESSERE UN ‘HUB’ – UNA NUOVA MODALITÀ DI FARE ECONOMIA E IMPRESA, FONDATA SULLA CAPACITÀ DI ATTRARRE FORZE DIVERSE E METTERLE A FATTOR COMUNE –, IL SECONDO È QUELLO DELLA FINANZA, CHE È CERTAMENTE UNO DEI SETTORI DI ECCELLENZA DI MILANO. LAVORARE INSIEME A CHI PROMUOVE LA NASCITA DI QUESTO GENERE DI LUOGHI FISICI È CORONARE LE NOSTRE INTENZIONI DI SOSTEGNO ALLO SVILUPPO: DA UN LATO L’INNOVAZIONE, TECNOLOGICA E DIGITALE, PERMETTE DI FAR ESPLODERE TUTTO IL POTENZIALE DI OGNI ATTORE IN GIOCO, DALL’ALTRO IL LUOGO FISICO PERMETTE ALLE SINGOLE PERSONE DI DARE IL MEGLIO, GRAZIE A TUTTI QUEI MECCANISMI VIRTUOSI PROPRI DEL COWORKING, DELLA CONDIVISIONE DELLE CONOSCENZE, DELLA FORMAZIONE, DEL CODESIGN. SIAMO IN UN MONDO TALMENTE IN ESPANSIONE, CHE OGGI C’È SPAZIO PER TUTTI. QUESTI LUOGHI DI AGGREGAZIONE PERMETTONO DI LAVORARE INSIEME CON DEI MACRO-OBIETTIVI, PER POI RITAGLIARSI IL PROPRIO SPAZIO DI BUSINESS. È IL NUOVO MODELLO DELL’ECONOMIA MODERNA, E PER IL NOSTRO COMUNE UN’OCCASIONE PERFETTA PER ASSOLVERE ALLA PROPRIA FUNZIONE: VALORIZZARE TUTTE LE RISORSE IN CAMPO PER IL PROGRESSO E IL BENE COMUNE. UN MODELLO CHE CI AUGURIAMO SIA CONDIVISO – E ANCHE COPIATO. PERCHÉ, AL GIORNO D’OGGI, SE SI PARTE CON L’INTENZIONE DI VOLER TENERE STRETTA LA PROPRIA IDEA, UN PROGETTO FALLISCE SICURAMENTE. ESSERE COPIATI, INVECE, È UN INDICATORE CERTO DI SUCCESSO.
UNA CULTURA DIGITALE CHE DEVE USCIRE DALLA STASI IN CUI DA TROPPO TEMPO È FERMA. È GIÀ DA TEMPO CHE LA CITTÀ DI MILANO LAVORA IN QUESTA DIREZIONE: ABBIAMO SPERIMENTATO TRA I PRIMI PAGOPA, ABBIAMO PROMOSSO CON CONVINZIONE L’USO DELLO SPID, ABBIAMO CONDIVISO CON ALTRE CITTÀ IL NOSTRO FASCICOLO DIGITALE DEL CITTADINO E OGNI EVENTO È UN’OCCASIONE PER COINVOLGERE I NETWORK DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CHE LAVORANO SUL DIGITALE. ANCHE NEL CORSO DELLA MILANO DIGITAL WEEK 2020 ABBIAMO PREVISTO DELLE SESSIONI SPECIFICHE PER GLI ASSESSORI CHE SI OCCUPANO DEL DIGITALE IN ALTRI COMUNI, PER LAVORARE INSIEME E CONDIVIDERE LE MIGLIORI PRATICHE.
VISTA LA FORZA DI QUESTO MODELLO, QUALE NUOVO ‘HUB’ POTREBBE NASCERE A MILANO? CREDO CHE QUESTO METODO DI LAVORO POTREBBE ESSERE APPLICATO DAVVERO A QUALSIASI SETTORE PROFESSIONALE. SE UTILIZZATO CORRETTAMENTE, POTREBBE DIVENTARE UN METODO VALIDO DAL MONDO DELLA MODA A QUELLO DELLA MOBILITÀ, DAL SOCIALE ALL’EDUCAZIONE. QUELLO CHE PORTA RISULTATI SARÀ VALORIZZATO, E SARÀ FATTO UN FINE-TUNING SUGLI ASPETTI DA MIGLIORARE. SIAMO DAVANTI A UN ESPERIMENTO INTERESSANTE E PROMETTENTE – UN TEST DAVVERO DI ALTO LIVELLO.
QUAL È L’AMBIZIONE DI MILANO OGGI? A LIVELLO LOCALE VOGLIAMO FAR CONVERGERE TUTTE LE ENERGIE POSITIVE PER LA CRESCITA E LO SVILUPPO DI MILANO. VOGLIAMO FARE UN BUON LAVORO QUI, PER POI CONDIVIDERLO. A LIVELLO NAZIONALE VOGLIAMO COLLABORARE CON TUTTI E METTERE LE NOSTRE ESPERIENZE E LE NOSTRE SOLUZIONI A DISPOSIZIONE DELLE ALTRE CITTÀ, DEL GOVERNO E DELLE ALTRE REALTÀ EUROPEE CON CUI LAVORIAMO DA TEMPO. PROPORCI COME MOTORE DI UN’ACCELERAZIONE, DELL’ECONOMIA ITALIANA E DI
COME SI APPLICA QUESTO MODELLO AL FINTECH HUB DI MILANO? Nexi e UniCredit sono i founding partner dell’Hub di Milano, ed entrambe hanno i propri focus di innovazione. Attraverso una serie di eventi, Fintech Hub chiamerà a Milano le migliori start up che a livello internazionale stanno innovando in queste aree – importando quindi nel mercato italiano la migliore innovazione fintech esistente sulla piazza. Questo è un potente strumento di Corporate Innovation, perché oltre a portare nuove soluzioni porta una nuova cultura: logiche agili di trial and error, fail fast e scale fast per i prodotti e le soluzioni che superano la fase di validazione – logiche molto divergenti dalle classiche dinamiche verticali delle grandi aziende. Una contaminazione che può rendere la cultura organizzativa più agile molto più rapidamente e con maggiore efficacia di mille corsi messi insieme. Correndo al fianco delle startup, le aziende riescono a velocizzare processi interni di innovazione normalmente molto lenti, superando così uno dei più grandi ostacoli alla Corporate Innovation. Un modello sperimentato e ben rodato, che mette il Fintech Hub di Milano in connessione con la rete paneuropea di Open Innovation nata a Francoforte, dove Nexi e UniCredit erano già coinvolti in qualità di anchor partner.
I FOUNDING PARTNER: NEXI E UNICREDIT Perché Nexi e UniCredit hanno scelto di essere founding partner di Fintech Hub Milano? Il filo rosso che collega il progetto di Francoforte a quello di Milano
non è solo quello dell’esportazione e della replica di un modello, ma l’estensione nell’ecosistema italiano di una stessa piattaforma, ed espressione della medesima volontà di innovare. Roberto Catanzaro (Business, Development, Digital Innovation & Strategy Director di Nexi) sottoscrive con convinzione questa scelta. “Una convinzione semplicissima, ma difficilissima da attuare: la volontà di portare in Italia il meglio dell’innovazione internazionale nel settore dei pagamenti digitali – che è il nostro core business –, ma più in generale nel fintech, la tecnologia applicata alla finanza. E magari aiutare le eccellenze italiane a scalare per andare all’estero”. Nexi è la PayTech leader in Italia, e attraverso la sua tecnologia connette banche, punti vendita e cittadini, rendendo possibili i pagamenti digitali. La digitalizzazione e l’evoluzione appartengono alla mission stessa di Nexi: “rendere digitale ogni pagamento e agevolare lo sviluppo della digitalizzazione del nostro Paese”. Una logica di ecosistema, quindi, come carta vincente per innovare in modo più solido e più ampio, per costruire partnership incisive e rendere possibili nuovi modelli di business più fluidi, capaci di accrescere il valore dei servizi offerti ai clienti. “Non si può fare tutto da soli”, tema ripreso anche dall’Assessora Roberta Cocco, e questa consapevolezza di fondo accomuna tutti i player coinvolti dalla piattaforma di Open Innovation Fintech Hub. Per Nexi l’opportunità diretta è quella di estendere il proprio ecosistema di app e servizi per le banche partner con nuovi servizi digitali, ideati e sviluppati dalle startup che intercetteranno grazie a Fintech Hub. Per la startup è l’occasione di trovare, attraverso l’enabler Nexi, dei veri sbocchi sul mercato. Per entrambi, e per i rispettivi clienti, è uno scenario win-win reso possibile da questo modello di Open Innovation – e dalla piattaforma di Fintech Hub. Marco Pusterla (Head of Innovation Orchestration & Fintech Strategy di UniCredit) rilancia le sfide che UniCredit aveva già scelto di sottoscrivere nell’aprile 2019, mettendosi in gioco assieme a Plug and Play con il Food and Beverage Hub, e prima ancora come anchor partner del Fintech Hub di Francoforte. “Quella di partecipare all’ecosistema di Plug and Play non è stata una scelta scontata”, ha dichiarato in conferenza stampa, “e Plug and Play non è stato l’unico attore che abbiamo incontrato. È stata una scelta consapevole, e molti aspetti ci piacciono del loro approccio”. Tra i fattori decisivi: dalla presenza di altri player europei, oltre a UniCredit, al fatto che Plug and Play non chieda equity o fee alle startup, ma ai partner corporate. E ancora, la concretezza di un approccio multidisciplinare e di un’esperienza trasversale alle diverse industry: “il fintech in Italia è rimasto molto indietro rispetto ad altri settori, e alcune sfide che abbiamo sul tavolo oggi sono quelle che altri hanno già affrontato dieci anni fa – per questo lo sguardo di chi ha già innovato, testato e verificato delle soluzioni in altre industry è ancora più prezioso per il nostro settore”. ‘Concretezza’ e ‘solidità’ sono le parole d’ordine che rendono possibile, oltre che necessaria, l’evoluzione di una banca, del sistema bancario nel suo insieme e di tutto l’ecosistema economico. Per UniCredit portare in Fintech Hub i propri bisogni è un modo molto concreto di contribuire al progetto: “portando i bisogni che noi abbiamo, e che i nostri clienti hanno, aiutiamo il progetto a guardare alla sostanza – a un’innovazione che superi le buzzwords, per portare soluzioni mature, e opportunità reali per l’intero ecosistema italiano”. Una banca ha tanti bisogni, e “quella che vede il cliente finale è solo la punta dell’iceberg: concretezza è innovare in risposta a tutti i bisogni di una banca, e non solo a quelli che si possono mettere in mostra”. “L’apertura dell’Hub di Milano è un tassello importante di un percorso fatto insieme, che è cominciato con Francoforte ed è proseguito a Milano, con il Food and Beverage Hub prima e con il Fintech Hub oggi. È un ottimo risultato, frutto di una buona combinazione di intenti, e per noi esprime la volontà di essere presenti su questa sfida a Milano, e per l’Italia”. Una sfida che è di business e di cultura – per l’imSOPRA, ROBERTO CATANZARO, BUSINESS DEVELOPMENT, DIGITAL, INNOVATION & STRATEGY DIRECTOR DI NEXI. SOTTO, MARCO PUSTERLA, HEAD OF INNOVATION ORCHESTRATION & FINTECH STRATEGY DI UNICREDIT.
presa e per il Paese – e avere degli strumenti e dei modelli solidi è fondamentale per poterla affrontare.
LA VISIONE CONDIVISA L’impegno a capire l’evoluzione in corso nei mercati, e a promuovere un’innovazione trasversale e di sistema, è una visione forte e condivisa, in Fintech Hub, da parte di tutti i player. Importare le migliori startup del settore fintech dall’estero, oltre a supportare quelle locali nel tentativo di affacciarsi all’estero, è il prerequisito fondamentale perché l’Italia non resti indietro. Anche perché entrare in contatto con un più alto livello di competizione è il modo migliore di stimolare le imprese innovative italiane, e aiutarle a puntare più in alto. Un valore aggiunto per tutto l’ecosistema – fintech, ma non solo – e un importante strumento di Corporate Innovation. Il centro di questo ecosistema, Milano, ribadisce il proprio ruolo di città-piattaforma e riafferma la propria leadership di pensiero e innovazione, culturale oltre che di business, sempre più al servizio dell’intero Paese. MK