OTTOBRE/ NOVEMBRE/ DICEMBRE
Trimestrale di moda bellezza cultura benessere del Fiuli venezia Giulia
bm Editore - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, NE/UD editore
ISSN 2384-8189
NUM.2 anno 2014
moda
Trame
Urban Chic by Olimpionico, Civicodiciotto Tarte Tatin
lifestyle
Robe di casa... consiglia
photo di: Walter Menegaldo
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SOMMARIO contributi_ editoriale_ books_8
]
2 7
cultura_10
MODA Historie des foulards_ 15 Meravigliosa creatura_ 18 L’abbraccio del capospalla_ 20 Tranne Urban Chic_ 22
WEDDING I was made for loving you_ 59 1000 sfumature di bianco_ 64
BEAUTY
Legnoso_ 43 T-shirt 1913-2013_ 44 Amori d’autunno_50 Party colorato_52
Sparkling make-up _ 53 Autunno tono vs tono_56 La beauty bag_ 57 Le ricette di mia_ 58
MIA NATALE
BENESSERE E SALUTE Il nostro amico inverno_76 Massaggio tuina_ 78
Oro Colato_ 67 Un Natale hi-tech_ 69 Un Natale innevato_70 Robe di casa consiglia_72
VIAGGI_80 FOOD_86 IL NOSTRO SITO
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contributi in ordine alfabetico
A
l Bruni, nato nel 1975 a San Vito al Tagliamento, inizia a scattare foto per divertimento da ragazzino, con le macchine fotografiche analogiche di suo padre. Cantante e chitarrista della Rock Band :Empatia: cura le grafiche e le immagini degli album pubblicati a fine e inizio millennio e questo porta ad Al una grossa crescita delle conoscenze di postproduzione dell’immagine, uno dei suoi punti forti. Inizia a scattare con una reflex professionale nel 2009 sviluppando una lunga serie di ritratti fotografici che hanno trasformato la passione per l’espressività nelle immagini in una professione. Tra gli altri hanno posato per lui Daniele Molmenti, Irene Cao, Lorenzo Buffon e Sibylle Righetti.
C
hiara Fantig, italiana per origini, famiglia, cuore, cultura e spirito sceglie però, da giovane, l’Inghilterra e Londra,
dove inizia a scoprire la vastità dei processi creativi. Poi, il colpo di fulmine per Parigi, dove scopre l’universo della moda, della bellezza e del design. Nella capitale francese costruisce un’attività professionale molto florida, che la porterà ad essere Art Director e Responsabile Creativa per Maquillage di marchi internazionali come Nina Ricci, L’Occitane, Strand Cosmetique, VH Cosmetiques, Gamma Croma. Inizia poi un intensa collaborazione con l’azienda di cosmetici Faberlic e la Russia. Dopo 25 anni lascia Parigi e ritorna nella terra di origine per concretizzare il suo sogno. Nel 2008 apre a Udine uno spazio che non si era mai visto prima: ‘Bois de Rose’, in cui confluiscono le sue attività di color designer e make-up artist con quelle della decorazione floreale.
F
rancesca Dorigo nasce a Udine nel 1973, fin da bambina dimostra uno spiccato senso artistico e un attenzione per tutto ciò che riguarda l’immagine, la moda e la bellezza. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte, ha lavorato diversi anni nel settore della moda come responsabile di prestigiosi negozi d’abbigliamento dove curava sia gli acquisti sia gli allestimenti. Il make up rimaneva comunque la sua passione più grande fino a quando decide di intraprendere una strada fatta di seminari e corsi di trucco, beauty e sposa, moda, fotografico e facepanting, per riuscire ad avere quelle competenze e quella professionalità che le permetterà poi nel 2013 di iniziare ufficialmente la professione di make up artist e consulente d’immagine.
L
MIA - 4
ucio Bassi nasce a Udine nel 1975 ed è socio fondatore di AngelsHome a Udine. Inizia il suo percorso nel campo del benessere nel 2005. Per espandere le sue conoscenze nel campo delle tecniche alternative nel 2006 consegue il 1° livello di Reiki Usui e segue uno stage di cristalloterapia, in seguito, frequenta a Tricesimo un corso di Riflessologia Plantare Olistica presso una scuola certificata SICOOL. Dal 2007 al 2009 frequenta un laboratorio pratico di bioenergetica e massaggio indirizzato a rimuovere i blocchi fisico/energetici che possono limitare il normale movimento articolare e muscolare. Nel 2014 ha concluso a Trieste, presso una scuola affiliata FISTQ (federazione italiana scuole tuina qigong), un triennio di massaggio Tuina, una delle tecniche di trattamento utilizzate dalla medicina tradizionale cinese assieme all’agopuntura. Attualmente prosegue il suo percorso di crescita personale seguendo un corso di introduzione alle tecniche sciamaniche.
M
atthias Parillaud nasce a Parigi. La passione per la fotografia lo accompagna fin da giovanissimo. Dopo alcuni anni londinesi vissuti ad alto indice di creatività, che decide di farne una professione. Rientrato a Parigi, “entra a bottega” presso importanti studi fotografici della capitale. Contemporaneamente si appassiona al mondo del prodotto d’arredo e dell’oggettistica, realizzando molti servizi dedicati alle case d’autore e innumerevoli still life per la stampa specializzata quale Art et Decoration, Marie Claire Maison, Donna Moderna, Vivere Country, Le Figaro… e per marchi internazionali dei diversi settori, L’Oreal Coiffure, Chaumet, Boucheron, Leroy Merlin, Roche Bobois, Delonghi, Sephora, Bakel. Nel 2007, spinto dal desiderio di offrire ai figli uno stile di vita a misura d’uomo e più vicino alla natura, si trasferisce con la famiglia in Friuli , terra d’origine della moglie, e apre un nuovo studio a Udine. Da alcuni anni, conduce una personale ricerca fotografica sul mondo dei fiori. Questa particolare sensibilità artistica lo porta ad essere l’interprete esclusivo scelto da Bois de Rose per trasporre in immagini la propria essenza, fatta di arte floreale e arte della bellezza. Da due anni collabora anche con Luukmagazine come fotografo beauty per still life e ritratti.
M M S S
icaela Liberati abruzzese di nascita e friulana di cuore e palato, è laureata in antropologia culturale ed etnologia. Socia aspirante Sommelier, collabora con diverse riviste nell’ambito del food. Cheladigranchio.it è il racconto virtuale delle sue vicissitudini enogastronomiche in cui vita e cibo si legano indissolubilmente.
onia Massarini
copywriter, giornalista e dottoranda. Collabora con l’agenzia Luciano Tomasin Studio di Padova; ed è iscritta al secondo anno di dottorato in Comunicazione Multimediale, presso l’Università degli Studi di Udine. Il progetto di ricerca è un’analisi dell’emergere dei brand cinesi nel settore della moda di lusso. Fondamentalmente, a volte per ricreare il sogno, a volte per cercare l’imbroglio, dipende dal committente.
ebastian Laspina nel 2000 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Udine.
Nel 2004 consegue la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso lo stesso ateneo. Nel 2008 ottiene il Master S.I.De.M.A.S.T. in Dermochirurgia, presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Siena. Nel 2009 consegue il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Cliniche presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Udine. Esercita l’attività professionale presso la Clinica Dermatologica Universitaria di Udine e come libero professionista presso i propri Studi Privati di Udine, Gorizia e Pordenone. Dal 2007 è dermatologo di riferimento presso la LILT di Udine (Lega Tumori per la prevenzione dei tumori della pelle).
haron Giona nasce a Trieste nel 1981, inizia gli studi a Trieste per poi terminarli a Roma. Estetica, cura dei dettagli e bon ton la spingono ad interessarsi al mondo del “wedding” dove si forma come Wedding Planner grazie alla Kronos Consulting. Successivamente entra a far parte delle Wedding Angels, distinguendosi nel suo operato, per eventi e per la promozione della figura professionale del Wedding Planner. Diventa Vice-presidente per il Friuli-Venezia Giulia della Associazione Italiana Wedding Angels. È fra le prime in Italia ad introdurre la figura del Bridal Coach e del Wedding Coach.]
in copertina
Maddie O’Sullivan Photo: Marco Conte Make-up: Samia Laoumri Styling: Federica Cataneo
Marco Conte 31 anni, fotografo
Nasce a Taranto. Dopo il diploma si iscrive alla Facoltà di Beni Culturali presso l’Università di Lecce e durante gli studi universitari approfondisce la passione già esistente per la Fotografia. Alla fine del suo percorso accademico decidice di trasferirsi a Milano per immergersi appieno in questo mondo che da sempre lo affascina. Questa forte passione si trasforma in poco tempo in una professione: realizza i primi editoriali per riviste per poi sucessivamente essere impegnato in campagne per vari brand legati sempre al mondo della moda. Nel 2010 inizia la collaborazione, ancora oggi attiva, con l’Istituto Marangoni di Milano come fotografo e docente.
Samia Laoumri 28 anni, make-up artist
Nata a Palermo da genitori stranieri, si trasferisce durante l’adoloscenza in Friuli con la madre. Frequenta la scuola professionale di Moda Ipsia di Gemona de Friuli. Finiti gli studi si trsferisce prima in Grecia e poi in Egitto come capo costumista per spettacoli di musical e danza. Ciò le permette di vivere da vicino il mondo del make-up che la porterà in seguito ad iscriversi all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, allieva del Maestro Manlio Rocchetti, unico premio Oscar italiano per il miglio trucco. Prosegue la sua carriera lavorativa a Milano come truccatrice professionale freelance nel mondo della moda e del beauty.
Federica Cataneo 26 anni, Fashion Editor
Nasce a Milano dove si diploma nel giugno 2012 in Fashion Styling presso l’Istituto Marangoni. Ha lavorato per due anni presso l’ufficio stile di Dolce&Gabbana, come responsabile della ricerca creativa di trend e materiali per le collezioni, accessori, calzature e pelletterie (linee Uomo e Donna). Attualmente è assistente Fashion Editor.
MIA - 6
essaie la beautè | gusta la bellezza | taste the beauty su misura per te prodotti golosi per Te e la Tua casa uno stile di vita elegante e SOSTENIBILE
Tartetatin couture | via T. Deciani 2E Udine | 348 7800489 | biancamariasacco@gmail.com
Editoriale
ottobre novembre dicembre 2014
MIA
Questa strana estate, un po’ fredda un po’ calda è decisamente finita.
Le giornate iniziano realmente ad accorciarsi, e il caro Autunno è finalmente arrivato. Da cosa si capisce? Non di certo dal clima che tarda a farsi freddo, ma dalla Natura, che non è mai in ritardo. Le foglie dai colori caldi fanno da tappeto alle nostre strade di città, i boschi sono pieni di funghi, la mattina quando si parte di casa per raggiungere l’ufficio o portare i bambini a scuola è ancora buio. Tutti segnali che ci dicono...è ora di fare il cambio degli armadi! Si se non lo avete ancora fatto, è giunto il momento. Via i bikini, gli shorts e le canotte e largo a cappotti (oversize), pantaloni (possibilimente in pelle), parka (noi lo adoriamo nella variante verde militare), jeans (a vita alta). La parola più giusta è VINTAGE. Ma non troppo. Il classico rimane (forever) e non tramonta mai. Cominciano le domeniche in famiglia, chi rimane a casa a mangiare castagne e a bere un buon vino, chi decide di andare a guardare l’ultimo film uscito al cinema, chi invece opta per lunghe passeggiate nel centro città a gustarsi le nuove vetrine e assaporare le nuove tendenze. Insomma l’Autunno regala momenti indimenticabili a tutti, c’è voglia di coccolarsi, e ognuno a modo proprio lo fa’. Ottobre e Novembre ci servono assolutamente per prepararci sia interiormente che esteriormente al maestoso Dicembre. Il mese dell’anno secondo noi più bello. Dove tutto e tutti acquistano un valore aggiunto. Dove gli occhi riflettono le luci più calde. Noi di Mia siamo pronti per questo nuovo inizio con l’uscita del nostro secondo numero, pronti a farvi compagnia in queste corte giornate ma lunghe serate, e per aiutarvi a concludere nel migliore dei modi il 2014. Abbiamo cercato di migliorarci sotto certi aspetti grazie anche alla critiche COSTRUTTIVE che i nostri cari collaboratori e clienti ci hanno dato. Come vedrete l’impaginazione è stata rivisitata, e i contenuti sono raddoppiati. Dire che siamo in “continua crescita” è la frase più giusta. Rispetto al primo numero possiamo dirvi che è andata alla grande, le copie che abbiamo distribuito nel territorio sono state tutte acquistate, e noi non possiamo che essere felici e pronti per distribuirne sempre di più. Fatevi coccolare dai racconti dei nostri redazionali, e lasciatevi conquistare dalla pubblicità perchè abbiamo scelto il meglio per Voi, con attenzione e umiltà. Non ci resta che augurarVi un una buona lettura, un meraviglioso Natale e un fine anno alla Moda, rimanendo in attesa del terzo numero che sarà targato 2015.
books
i nostri consigli...
le ultime novità selezionate dalla nostra redazione
CHRISTIAN DIOR & MOI
L’AUTOBIOGRAFIA DI CHRISTIAN DIOR
«Esistono due Christian Dior: il Christian Dior pubblico e quello privato». Così scriveva Christian Dior nel 1956, nel dare alle stampe questa sua autobiografia, ora per la prima volta pubblicata in italiano. Ed è per dire tutta la verità sul primo Dior, sul grande sarto di avenue Montaigne, che l’altro Christian Dior ha deciso di scrivere un libro di memorie. Proprio sul filo di questa ironica trovata narrativa della doppia identità Dior dipana i ricordi di una vita che ha segnato la storia dell’alta moda del Novecento. di Christian Dior - Donzelli Editore - € 22,00
DONNE Donne fiere che non cedono a minacce né a lusinghe, pronte ad affrontare il loro destino. Donne misteriose che compaiono e scompaiono nel volgere di un viaggio in nave. Donne soavi e inebrianti, come la Sicilia. Donne scandalose, perché non hanno paura di prendere ciò che è loro, compresa la libertà. Semplicemente, donne. Un intimo, giocoso catalogo delle donne che nel corso dei secoli gli uomini hanno di volta in volta amato e odiato. Un viaggio di scoperta della seduzione, del sesso e di quel formidabile, irrisolvibile enigma che è l’universo femminile. di Andrea Camilleri - Rizzoli - € 17,50
PER TUTTI GLI SBAGLI Dopo il successo dell’esordio letterario avuto con la triologia Io ti guardo, Io ti sento e Io ti voglio, Irene Cao, pordenonese doc, è tornata alle stampe con due nuovi libri. In Per tutti gli sbagli, il primo della nuova saga, la passione, l’eros e il richiamo erotico che hanno contraddistinto la sua prima opera letteraria sono fortemente presenti. Sullo sfondo della storia i 7 vizi capitali (superbia, avarizia, gola, ira, invidia, lussuria, accidia), accompagnano la protagonista Linda in un percorso che le appartiene, quindi naturale per lei, ma che sconvolgono le certezze e la stabilità di chi le sta intorno. di Irene Cao - Rizzoli - € 14,90
PANTONE FASHION
UN SECOLO DI COLORI NELLA MODA
La moda evolve anzitutto attraverso il colore. C’è poi un motivo se Pantone è un’autorità e un punto di riferimento per gli stilisti di tutto il mondo: conosce meglio di chiunque altro la relazione tra i colori e la storia dell’abbigliamento. In queste pagine l’esperta di colori Leatrice Eiseman e la storica E.P. Cutler rileggono la colorata vicenda della moda con tutta l’autorevolezza di Pantone: il testo, accompagnato da foto di sfilate e immagini d’archivio, ripercorre non solo la nascita e la rinascita delle tendenze cromatiche nella moda, ma anche i significati assunti da ogni tinta nei diversi decenni. di Eiseman L. e Cutler E. - Rizzoli - € 29,00
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Fino al 7 dicembre 2014 CASA CAVAZZINI - UDINE
L’esposizione accoglie una ventina tra lavori singoli e installazioni che testimoniano, basandosi su alcuni snodi cruciali, l’intero percorso professionale di De Marchi, sviluppatosi in quasi trent’anni di attività. Un cammino di ricerca coerente, volto a sondare, tra assenza e presenza di materia, le possibilità di un codice comunicativo costruito sulle tracce di un personalissimo modo di sentire e di essere nel mondo. Lamiere metalliche, blocchi di plexiglas o plastica, pannelli truciolari, copertine di vecchi dischi anni Ottanta: De Marchi utilizza il materiale quale supporto delle sue interminabili narrazioni cifrate rese esplicite, sul supporto, dal procedere ordinato di fori praticati dalle punte di un trapano.
Fino al 11 gennaio 2015 VILLA MANIN - CODROIPO (UD)
“MAN RAY A VILLA MANIN”
La straordinaria inventiva di un artista allo stesso tempo fotografo, pittore, ideatore di oggetti e autore di film sperimentali, viene raccontata a Villa Manin attraverso più di trecento opere che permettono di seguire Man Ray nella sua lunga e movimentata carriera fra Stati Uniti ed Europa, amori e amicizie. Pur mettendo in evidenza le diverse espressioni dello stile dell’artista la mostra permette di cogliere gli elementi di continuità nell’opera di Man Ray, le curiosità e le ossessioni che la punteggiano.
“BALLETTO DI MOSCA
LO SCHIACCIANOCI”
27 dicembre 2014 POLITEAMA ROSSETTI - TRIESTE
Sarà ancora una volta il Balletto di Mosca “La Classique”ad eseguire Lo Schiaccianoci. La compagnia, diretta da Elik Melikov, è composta da una cinquantina di danzatori selezionati fra i migliori giovani talenti delle accademie e delle scuole del Bolshoi di Mosca, del Kirov di San Pietroburgo, e dei Ballets Theatres di Kiev e Odessa. Pur adeguandola al gusto del pubblico contemporaneo, il Balletto di Mosca “La Classique” si pone quale custode della rinomata tradizione russa della danse d’école: i suoi spettacoli si basano sulla cura filologica delle coreografie, sulla precisione tecnica e sull’attenzione ai costumi e alle suggestioni della messinscena. Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ic Ciajkovskij - che verrà proposto nella coreografia di Marius Petipa - è la più amata proposta natalizia nel campo del balletto e con cadenza pressoché annuale arriva a teatro, a deliziare grandi e piccini con la favola (ispirata al racconto del preromantico E.T.A. Hoffmann) di Clara e del suo Schiaccianoci.
“CINEMAZERO
DAVID BOWIE IS THE EXHIBITION”
Dal Victoria and Albert Museum di Londra, dov’è arrivata dopo i record fatti registrare nelle tappe di Berlino, Chicago, Toronto e San Paolo, potremmo scoprire i segreti della Mostra evento dedicata a David Bowie. Oltre 400 pezzi che comprendono fotografie, album, manoscritti, scenografie originali e rari materiali sulle sue esibizioni per riscoprire, in maniera multimediale, il suo percorso artistico lungo 50 anni di carriera. Grazie a immagini-icona del suo camaleontico stile, a strumenti e cimeli di studio sarà possibile immergersi nel processo creativo di uno degli artisti più influenti del nostro tempo. 25 novembre 2014 CINEMAZERO - PORDENONE A CURA DELLA REDAZIONE
MIA topics
“RICCARDO DE MARCHI ALFABETO POSSIBILE”
James Cook
MIA cultura
A CURA DELLE DOTT.SSA FRANCESCA ROMANA ROSSI - CRITICA D’ARTE
LUNGO LE ROTTE DEL CAPITANO
Prima di morire il re francese Luigi XVI ricordava un esploratore partito alla scoperta di nuove rotte nel Pacifico. Il fatto che lo ricordasse al momento di salire al patibolo, dà la misura di quale interesse avessero i Reggenti delle grandi potenze europee del XVIII secolo verso le scoperte geografiche, tanto da parlarne anche in punto di morte.
G
li Stati Europei volevano conquistare il mondo, ma per riuscirci, dovevano prima conoscerlo. Si desiderava aprire nuove rotte commerciali e basi militari in tutti i mari (in particolare nella area del Pacifico) e durante quasi tre secoli, le Marine Europee detennero a turno la signoria dei mari ed esplorarono i grandi Oceani. Di seguito agli Spagnoli, che fecero qualche traversata esplorativa partendo dal Perù verso Occidente, fu la volta dei mercanti olandesi che partirono alla ricerca di una terra di nessuno, il mitico Continente Australe. Dopo la parentesi di Drake e di altri pirati inglesi, fu la volta dei Francesi (fino alla Rivoluzione), finché Cook, alla vigilia del suo massacro alle isole Hawai, sfatò per sempre il mito del Continente Australe, l’incognita terra fantasticata da Tolomeo, dopo i suoi tre viaggi diventati dei veri classici nella storia della marineria nel Pacifico Meridionale. Rivivere le emozioni di James Cook attraverso le sue precise carte geografiche eseguite verso la fine del 1700, anni della esplorazione scientifica dei mari del Sud, vogliono essere le pagine interessanti, meravigliose, cruenti, sfortunate e tragiche delle traversate che si svolgevano in uno sfondo di solitudine assoluta, la solitudine di quei mari. Con James Cook cominciarono le esplorazioni scientifiche che aprirono le rotte alle navi dei mercanti e dei marinai, cui fecero presto seguito quelle di balenieri e di avventurieri. Assieme alle esplorazioni si affermarono gli accampamenti politici delle nuove terre, troppo povere in verità, in confronto MIA - 12
a quelle Centro e Sudamericane strappate agli Incas e agli Atzechi, per sollecitarne subito gli appetiti. Furono quindi timide prese di possesso. Per citare due date, ricorderemo la fondazione nel 1788 della base inglese della baia di Sidney che sarebbe poi diventata una colonia penale e l’avvento del protettorato francese su Tahiti, cui fu testimone un baleniere allora sconosciuto di nome Hermann Melville.
Egli è stato il primo dei veri navigatori scientifici, ed i suoi viaggi hanno contribuito a farlo diventare grande in molti campi della conoscenza e in aggiunta alla geografia.
Cook, circumnavigatore, idrografo ed esploratore inglese degli Oceani Pacifico ed Artico, nei tre grandi viaggi dal 1768 alla sua morte, ha portato a termine e chiarito i problemi geografici dell’ Emisfero del Sud più di quanto avevano fatto tutti i suoi predecessori. Egli è stato il primo dei veri navigatori scientifici, ed i suoi viaggi hanno contribuito a farlo diventare grande in molti campi della conoscenza e in aggiunta alla geografia. Le sue carte delle coste del Nord America, sopra il versante del Pacifico, sono un opera di considerevole importanza, in quanto fissarono per secoli i contorni di buona parte della superficie terrestre. James Cook nasce il 28 ottobre del 1728 nel villaggio di Marton, nella provincia dello Yorkshire, contea di Durham, da una famiglia povera dove viveva con otto fratelli. Suo padre, che faceva lavori pesanti, divenne in breve fattore presso la proprietà di Thomas Scottowe, a Great Ayton, dove Cook trascorse la sua adolescenza frequentando la scuola del villaggio a spese di Scottowe. All’età di 13 anni era apprendista da un droghiere a Staithes, città conosciuta per le sue pesche e frequentata da gente di mare. Ma ben presto egli scoprì una forte attrazione per il mare e cominciò la sua grande carriera marinara. A 15 anni, nel luglio del 1743, s’imbarcò come mozzo su una nave mercantile inglese al servizio di John Walker, armatore quacchero commerciante di carbone e dove vi rimase per sette anni, ricevendo, nel frattempo, il comando della nave. Era sul Tamigi allo scoppiare della guerra tra la Gran Bretagna e Francia nel 1775, quando fece,
come era in uso allora, la leva forzata dei marinai. Invece di scappare pensò di arruolarsi volontario e si imbarcò sulla “Eagle”, sotto il comando di Sir Hugh Palliser, che divenne il suo protettore. Questo comandante, di chiara fama, apprezzò il lavoro di Cook e, nominatolo nostromo, lo mandò sul vascello Mercury, destinato al Canada, per unirsi alla flotta dell’ammiraglio Sanders che teneva d’assedio, con il generale Wolf, la città di Quebec. In questa occasione James Cook ricevette l’incarico di scandagliare il fiume San Lorenza, tra l’isola d’Orleans e la riva nord, per fare approdare dei vascelli per attaccare le batterie francesi. La carta del canale, eseguita di notte dall’esploratore dopo molti pericoli e peripezie, fu così perfetta ed esatta, che viene utilizzata ancor oggi da quanti navigano sul fiume da Quebec al mare.
Passato poi sulla nave “Northumberland”, per volere di Lord Colville, continuò a studiare perfezionandosi nell’astronomia per meglio navigare sotto un cielo stellato. Da Halifax la flotta si diresse a conquistare Terranova nel 1762 ed anche in quest’occasione egli fece i rilevamenti della costa e delle alture di Placenzia con tale perizia da meritarsi la stima dell’ammiraglio Graves che, dopo il trattato di pace, lo volle con sè per i rilevamenti delle terre di S. Pietro e Miquelon, due isolette cedute ai Francesi a seguito della pace stipulata.
Fu nominato ingegnere della Marina ed ebbe la nomina di Marine Surveyor di Terranova e del Labrador, carica che tenne fino al 1767, con l’incarico di rettificare gli errori delle carte di quella parte dell’America. Grazie ai suoi studi matematici, astronomici e di rilevamento compiuti dal 1755 al 1762 e riferiti alle coste di Terranova e del Labrador ricevette, durante la guerra canadese contro i Francesi detta anche “dei sette anni”, l’incarico dalla Reale Società Geografica di Londra di organizzare la spedizione a Cape Ray mentre la Reale Marina Inglese gli affidò, il 25 agosto del 1768, il comando di un brigantino di 368 tonnellate, l”’Endeavour”. Assieme all’equipaggio, furono imbarcati l’astronomo Charles Green, il naturalista Joseph Banks ed il botanico dotto Solander, oltre ai disegnatori e pittori Buchan e Sidney Parkinson Era la prima volta che una spedizione partiva dall’Europa senza il fine di allargare i domini di una corona, ma solo per scoprire popoli e Paesi ancora poco conosciuti. Partita da Plymount, la missione aveva il solo compito di osservare nel Sud Pacifico l’eclisse di Venere sul Sole con l’aiuto di un osservatorio e dei suoi scienziati. Dopo aver toccato Madera e Rio de Janeiro, doppiò il Capo di Buona Speranza, e giunse così a Tahiti, compiendo il periplo della Nuova Zelanda e, attraverso lo stretto che da lui prese il nome, toccò le coste orientali dell’ Australia (Nuova Olanda). Ritornato in patria il 12 giugno del 1771 a Downs , riprese il mare l’anno successivo con L’ “Adventure” (330 tonnellate) e la “Resolution” di 462 tonnellate, due navi fornite dall’ Ammiragliato inglese, quest’ultima di maggiore stazza, con provviste per due anni, attrezzata con abiti per le zone polari, strumenti scientifici e mercanzie adatte ad allacciare rapporti con gli indigeni delle Terre visitate, per riconoscere i contorni dell’ipotetico Continente Australe. Dopo la partenza avvenuta a Deptford, presso Londra, esplorò la Polinesia meridionale rilevandone parecchi gruppi di isole (Marquesas, Nuove Ebridi, Nuova Caledonia e quelle che chiamò Southern Georgia). James Cook fu il primo navigatore che si spinse alla longitudine est di 39° 55 e 67° 15 di MIA - 14
latitudine, oltrepassando così il Circolo Polare Antartico e affrontando i rischi della navigazione attraverso i ghiacci dell’ estremo Sud. Accolto al suo ritorno in Patria con grandi onori e promosso all’ alto grado di Capitano di Marina, organizzò una terza ed ultima spedizione, proponendosi la ricerca di un passaggio dal Pacifico all’Atlantico attraverso lo stretto di Bering. Al comando di Cook, nel luglio del 1776, la ‘’Resolution’’ partì da.Londra, seguita a pochi giorni di distanza da un’altra nave al comando del capitano Clarke, la
“Discovery”. Con Cook partiva una valida équipe di scienziati composta dai naturalisti tedeschi Giovanni Reynold Foster ed il figlio Giorgio, il pittore William Hodges e gli astronomi William Walles e Bayley. Dopo avere esplorato vaste zone del Sud e raggiunto le isole Hawai, da lui chiamate Sandwich, raggiunse il Pacifico dallo stretto di Magellano, e lo risalì sino alle coste dell’Alaska oltre il 70° grado di Latitudine Nord aprendo così un passaggio tra la Siberia e I’Alaska e, approdato nuovamente a Tahiiti, condusse così a termine il compito assegnatogli.
Il 14 febbraio 1779 l’Ufficiale di Sua Maestà Britannica capitano James Cook perdeva la vita ucciso in una rivolta popolare degli abitanti di quell’isola. Le esplorazioni di Cook apportarono un beneficio non meno grande alla madre Patria, non essendo mai andata disgiunta la preoccupazione politica dagli scopi scientifici, e perciò il capitano James Cook è considerato dai suoi conterranei il fondatore della potenza navale inglese del Pacifico.
Un altro merito, oltre all’organizzazione scientifica dei suoi viaggi, è il miglioramento delle condizioni sanitarie degli equipaggi, le cui frequenti rivolte erano spesso in rapporto con le deficienze igieniche delle navi e con i rischi delle malattie tropicali. Enorme è il materiale di osservazioni originali che quasi tutte le scienze, specie le naturali, devono a Cook. Oltre alla geografia, la fisica terrestre, la botanica, la zoologia ed in particolar modo l’etnografia, per la quale egli può essere
considerato un precursore, compirono con James Cook progressi senza precedenti. Solo dopo i suoi viaggi il disegno degli Oceani e delle Terre ed i loro rapporti relativi apparvero come oggi li conosciamo e fu distrutta l’erronea credenza, fondata su deduzioni speculative, che gli spazi occupati da terre ed acque pressapoco si pareggiassero. Un viaggio con Cook attraverso le sue carte geografiche è il primo intento di questo articolo, che vuole essere un omaggio a questo grande esploratore
degno di essere affiancato a Cristoforo Colombo, Vasco de Gama e Magellano. Praticamente la cartografia del Pacifico è rimasta sostanzialmente, salvo le precisazioni dei particolari fatte dai satelliti ai nostri giorni, quella lasciata da questo grande navigatore che è e rimarrà conosciuto come “The Circumnavigator”, uno dei più grandi navigatori d’ogni tempo, forse il più grande degli Inglesi.
des
Foulards A CURA DELLA DOTT.SSA MONIA MASSARINI
MIA moda
Cravatta per lui, foulard per lei.
Emblema della mascolinità il primo, essenza della femminilità il secondo: noi del XXI secolo li abbiamo sempre portati così. Eppure, se sfogliamo all’indietro il grande Libro della Storia, scopriamo che il fazzoletto dal nome francese ha un passato tutt’altro che femmineo ed anzi ha adornato le uniformi degli uomini più virili: i soldati. Tradizione vuole, infatti, che l’attuale foulard sia eredità di quel fazzoletto che i combattenti di Napoleone usavano in guerra. Certo, la sua origine, quanto meno quella funzionale di protezione per la testa e per il collo, ha radici ancora più profonde. L’etimologia stessa testimonia l’antica tradizione di questo accessorio originariamente chiamato Mouchoir: l’etimo deriva dal latino (mucus) e designava il semplice fazzoletto da naso, ma nella variante Mouchoir de Cou è tracciata la storia di quello che poi divenne il foulard. Il passaggio dai campi di battaglia alle sale da tè per signore è opera di Emile Maurice Hermès, che nel 1937 creò il primo carré 90x90. A decretarne il successo fu l’incontro con il tessitore di Lione Marcel Ganditt, il quale mise a punto un raffinato sistema che permetteva di riprodurre su seta stampe elaborate anche nei minimi dettagli. Un processo così preciso che ancora oggi viene utilizzato in modo sostanzialmente invariato. A proiettare il foulard nell’olimpo dell’eleganza classica furono le grandi dive del passato. Grace Kelly prima di tutto ma anche Jacky Kennedy, Audrey Hepburn, Catherine Deneuve. E se è vero che quegli anni di ineguagliabile grazia non sono sopravvissuti fino a noi, è vero anche che il fascino del foulard non
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è tramontato e la donna che sceglie di indossarlo, privilegiando l’atto di coprire piuttosto che quello di scoprire, si ammanta di un’aurea delicata e raffinata di eterna bellezza. Variopinto e versatile nella sua storia ha conosciuto molteplici forme di utilizzo e oggi, spiegano alcuni addetti ai lavori, si contano almeno 36 modi per indossarlo: nello stile più classico, al collo; appoggiato sulla tracolla della borsa; sotto una giacca sportiva o come fusciacca con un tubino elegante; annodato come fosse un cerchietto e infine, emulando le dive storiche, attorno al viso, incorniciando lo sguardo.
Da semplice fazzoletto a quintessenza della femminilità, il foulard è divenuto e continua ad essere l’emblema della donna classica: bellezza elegante, senza tempo, preziosa...
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MIA moda
meravigliosa creatura A CURA DELLA DOTT.SSA MONIA MASSARINI
Vive in un bosco incantato la Donna dell’Autunno Inverno 2015. La Natura è la sua dimora; la fiaba la sua storia. A raccontarcela sono i grandi Maestri di sempre: Gucci, Fendi, Karl Lagerfeld per Chanel, Chloé, Prada, Ralph Lauren, Miu Miu. La palette cromatica, sentenziano dall’alto gli acclamati stilisti, spazia dal grigio peltro al verde muschio, dal verde pino al sabbia delle coste del Nord Europa. Tocco di femminilità che spezza i toni è il rosa: proposto in varianti che corrono dal confetto al fragola. Ai colori si aggiungo i segni dei grafismi e delle stampe che lungi dal tramontare ritornano in scena, anno dopo anno, con rinnovato glamour e creatività. I tagli sono morbidi, spesso oversize; i modelli a uovo creano volumi ampi, accomodanti. I tessuti recuperano le lavorazioni fatte a mano, la lana diventa tricot. Sono ammesse anche le stelle in questo paesaggio da risveglio nel bosco: dettagli Lurex illuminano le notti, sempre più lunghe, in una nuova versione che dimentica gli eccessi della disco-pop e propone intarsi di luce eleganti e sofisticati, in una parola: chic. Ma vediamoli da vicino questi capi che ci accompagneranno sotto al cielo d’autunno e d’inverno. Due i capispalla per eccellenza: oltre il Cappotto, rivivono la Cappa e il Montone, e non poteva essere diversamente in una stagione che esalta i volumi morbidi. Salvatore Ferragamo rivisita la Mantella in una versione check plaid che mescola bagliori dorati mai eccessivi e in un gioco di sfumature e nuance che richiama le tele di Rothko. Il Montone diventa vestaglia nella versione di Ermanno Scervino e diventa Patchwork sotto il segno di Prada; Alexander Wang lo propone in bianco e nero mentre Phillip Lim sceglie il classico con la sua variante color marmotta; un tocco di aggressività è nello stile biker jacket voluto da Chloè. Il Pink Coat è la terza via, il punto luce di questa stagione: imperdibili le interpretazioni di Tod’s, Rochas e Christopher Kane che lo propongono rispettivamente in pelle, oversize e con applicazioni glam. Sotto al capospalla, troviamo ancora morbidezza. Quella del maglione di lana di Toga, calda alcova per i giorni più freddi; e quella del cardigan-dress di Michael Kors; quella di Cèline che fa del pullover un mini-abito e quella della camisola di lana color pino a punto nocciola di Miu Miu. Inedita anche la camicia in morbida e preziosa nappa, proposta traforata da Tod’s, con ruches da Gucci e con taschine da Anteprima. Eccentrico e reazionario come da sua abitudine, Moschino traccia invece una sua direzione che nel bosco prende la scena: è il maglione che gioca con il logo della Maison, reinterpretato da Jeremy Scott in un gioco di assonanze visive ironico e irriverente. Anche i dettagli richiamano paesaggi fiabeschi. è il caso della clutch di Marc by Marc Jacobs, intessuta con fili d’erba e del lupo selvaggio di Antonio Marras ricostruito con pizzo, plissé e pietre applicate. MIA - 20
E ancora, diventano protagoniste le piume: specialmente quelle di Ralph Lauren e della sua monumentale giacca che, impreziosita con lunghe piume grigie, ricrea la silhouette di un elegante struzzo; il cappotto di Marni e l’abito cocktail di Lanvin richiamano invece al manto di piccoli e graziosi uccellini di bosco. Sulla stessa lunghezza d’onda si muove la moda Uomo che chiama e richiama quella della Donna in un armonico gioco di grigi, blu e verde. A fare particolare tendenza nel guardaroba maschile sarà la fantasia a quadri, posti a contrasto nella collezione di Ermanno Scervino mentre saranno più vintage in quella di Etro. Un quadro rivisitato è il rombo di Moncler e infine trova il suo giusto spazio anche il tartan, scelto da Philipp Plein nella sua variante classica. Creature diafane in un bosco incantato: queste sono le donne e gli uomini della stagione autunno-inverno 2015; figure dai toni tenui che affrontano l’urban jungle con grazia ed eleganza, muovendosi dentro a morbidi manti che avvolgono e proteggono: l’inverno sarà caldo.
MIA moda
L’ABBRACCIO DEL capospalla A CURA DELLA DOTT.SSA MONIA MASSARINI
Morbido e avvolgente, delicato come una carezza e dolce come un abbraccio, è il capospalla della stagione Autunno-Inverno 2015 che per quest’anno si propone in tre versioni must: cappa, montone e cappotto; varianti accomunate dalla forma e dai volumi, che saranno rigorosamente ampi, volutamente oversize
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La cappa, classica mantella completa di aperture per le braccia e per le mani ci accompagnerà verso il rigore invernale, proteggendoci nel corpo e nell’anima, dal freddo e dagli sguardi, quelli troppo audaci. Le proposte spaziano dal classic al cool, secondo le molteplici visioni e interpretazioni degli stilisti: ricordiamo Saint Lauren e Valentino tra i brand che hanno fatto dei manteaux il simbolo della loro collezione. Il cappotto raggiunge un nuovo stadio di vita con Burberry che lungo la catwalk lo sfoggia nella rivoluzionaria versione del Blanket Coat, ovvero il cappotto-coperta. Il brand ha rotto gli schemi, ha superato i confini dell’oversize e ci ha regalato un altro piccolo pezzo di storia della moda. Nella sua interpretazione lo troviamo in colori che vanno dal beige al vinaccia, arricchito di punti di blu; disegni e fantasie riconducono alla geometria, a volte semplice come un riquadro a volte complessa ed elaborata. E se privilegiamo il classico allora possiamo spaziare con i tessuti e con gli stili: dalla versione super elegante gran serata, a quella in ecopelo colorato, a quella mongolia.
Lo sherling, che tradizione vuole essere il montone, è l’altra grande scelta per quest’anno. Il suo stile, nella versione caban o giubbino, è un richiamo immediato alla libertà, allo spirito ribelle, incomodante, bohème, irriverente. Proprio lui, nei secoli icona dell’anticonformismo, quest’anno ha solcato le passerelle e il suo incedere non è passato inosservato. A sceglierlo sono le donne che confondono, che invertono gli addendi, che tradiscono le aspettative, quelle che aggiungono un tocco di chic al gusto casual o un tocco casual al gusto chic. Del resto, la scelta è ampia: lo troviamo dritto o nel modello rovesciato, in agnello o in pecora, di pelle o di suede. Pur nella varietà di forme, stili, e colori il capospalla per l’autunnoinverno 2015 risponde unanime all’appello che solo la sensibilità dei più grandi stilisti poteva udire e magistralmente interpretare: il bisogno di protezione, coccole, dolcezza, calore, intimità che l’inverno resuscita. Ogni giorno, indossare una cappa, un montone o un cappotto dai volumi ampi e morbidi, sarà come avvolgersi dentro a un caldo abbraccio. Un gesto d’amore verso se stesse.
Trame
Urban Chic abiti - Olimpionico, Civicodiciotto, Tarte Tatin photo - Al Bruni make-up - Francesca dorigo hairstyling - Lorena Fabris
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a sinistra: Gilet in Lapin PINK MEMORIES (912 euro) - Olimpionico, Udine; Borsa con fantasia a quadri e lettering MIA BAG (179 euro) - Olimpionico, Udine; a destra: Piumetta con fantasia vintage ALTEA (159 euro) - Civicodiciotto, Udine; Blusa tortora in seta ALTEA (159 euro) - Civicodiciotto, Udine; Jeans long jhon NUDIE (154 euro) - Civicodiciotto, Udine; Stivali con bottoni laterali UGG (184 euro) - Olimpionico, Udine
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Cappotto Blue Navy NENETTE (199 euro) - Civicodiciotto, Udine; Maglione in lana vintage ALTEA (136 euro) - Civicodiciotto, Udine; Gonna in lana vintage ALTEA (150 euro) - Civicodiciotto, Udine; Borsa con fantasia a quadri e lettering MIA BAG (179 euro) - Olimpionico, Udine
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Piumino a fiori con collo di pelliccia BEA YUK MUI (595 euro) - Olimpionico, Udine; Mini abito color vinaccia ALTEA (152 euro) - Civicodiciotto, Udine; Borsa con fantasia baci e lettering MIA BAG (179 euro) - Olimpionico, Udine
Cappetta in lana pettinata LE ARTIGIANE (189 euro) - Civicodiciotto, Udine; Abito verde piombo ALTEA (175 euro) - Civicodiciotto, Udine; Cuffia verde petrolio con inserti in pietre ALTEA (78 euro) - Civicodiciotto, Udine; Collana con pietre smeraldo (105 euro) - Civicodiciotto, Udine; Borsa in pelle invecchiata LE ARTIGIANE (315 euro) - Civicodiciotto, Udine; Calzettoni verde piombo (19 euro) - Civicodiciotto, Udine MIA - 30
a sinistra:
Piumino reversibile HERNO (549 euro) - Olimpionico, Udine; Abito Bicolore Dark GOTHA (240 euro) - Civicodiciotto, Udine; Borsa vintage maculata MARKS & ANGELS (335 euro) - Olimpionico, Udine; a destra: Eco Pelliccia cipria NENETTE (229 euro) - Civicodiciotto, Udine; Pantalone nero NENETTE (115 euro) - Civicodiciotto, Udine; Sciarpa multicolor in Cashemere TARTE TATIN - Tarte Tatin, Udine Shopper in pelle taglio vivo SABINE (127 euro) - Civicodiciotto, Udine; MIA - 32
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Eco Gilet con inserti in lamè argentato GAELLE BONHEUR (350 euro) - Olimpionico, Udine; Abito lungo in chiffon e lana verde petrolio GOTHA (353 euro) - Civicodiciotto, Udine; Stivali con mongolia UGG (269 euro) - Olimpionico, Udine; Clutch con stelloni silver MIA BAG (153 euro) - Olimpionico, Udine
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Eco Pelliccia nera NENETTE (259 euro) - Civicodiciotto, Udine; Stivali con mongolia UGG (269 euro) - Olimpionico, Udine Borsa in pelle martellata LE ARTIGIANE (315 euro) - Civicodiciotto, Udine;
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Gilet in montone LE ARTIGIANE (700 euro) - Civicodiciotto, Udine; Abito vinaccia con inserti in ecopelle GOTHA (234 euro) - Civicodiciotto, Udine; Borsa vintage maculata MARKS & ANGELS (335 euro) - Olimpionico, Udine
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Giacca in kalgan PINK MEMORIES (597 euro) - Olimpionico, Udine; Jeans 501 limited edition modello boyfriend DIFFERENT (115 euro) - Olimpionico, Udine; Stivali con bottoni laterali UGG (184 euro) - Olimpionico, Udine; Borsa a secchiello con fantasia maculata e lettering MIA BAG (179 euro) - Olimpionico, Udine
Impronta
La nostra Redazione ha voluto conoscere più da vicino Thuy Lan Pham, giovane modella friulana che ha posato per la Rubrica Shopping Moda
M.: Ciao Thuy Lan, di che origini sei, e il tuo bellissimo nome cosa significa? T.: Sono nata a Udine, ma mio padre è Vietnamita e mia mamma Italiana, un’unione tra occidente e oriente! Thuy Lan è stato il nome che ha scelto mia mamma per me e significa “Graziosa Orchidea”. M.: Quanti anni hai? Attualmente vivi e lavori a Udine o lavori anche fuori regione? T.: Ho compiuto da poco 25 anni, il tempo passa e tra lavoro e studio ho viaggiato in tutto il Triveneto. Mi sento molto fortunta perché mi è stata data la possibilità di incontrare e conoscere persone e luoghi nuovi. M.: Che studi hai fatto? Sappiamo che a breve ti laureerai? T.: Si, ho studiato economia aziendale a Udine, e posso dire che finalmente ho quasi finito. A breve sosterrò la discussione della tesi di laurea. M.: Fare la modella è la tua maggiore ambizione o hai qualche altro sogno nel cassetto? T.: Sono anni che ho intrapreso questo percorso e non si smette mai di crescere, ma per me ora è arrivato anche il momento di applicare quello che ho imparato durante il mio percorso universitario e i miei sogni attualmente sono tutti racchiusi in quel settore. M.: Quali sono i pro e i contro nel mondo della moda secondo te? T.: Lavorare in questo settore non è sempre bello come sembra, dietro c’è un lungo e duro lavoro, fatto di tante persone e i risultati sono raggiunti anche grazie a ognuno di loro. Personalmente ho fatto molti sacrifici, spesso fai una vita opposta a una persona normale vai via per giorni e creare dei rapporti solidi e duraturi non è così semplice. Però posso dire che questo settore ti da l’opportunità di migliorarti in ogni aspetto ottenendo più sicurezza in te stesso e ti fa conoscere sfaccettature del mondo che nemmeno puoi immaginare. M.: La terra del Friuli, la tua terra dove fondamentalmente vivi, quanto può offrire a ragazze che come te vogliono far parte del mondo della moda? T.: Qua in Friuli ci sono delle piccole realtà e agenzie di moda che lavorano in questo settore e ti insegnano tutte le basi che ti servono per poter crescere e poi decidere se affrontare città più o meno grandi. M.: Dopo aver visto la redazione di Mia Magazine, e dopo aver trascorso una giornata insieme a noi per il nuovo Shopping Moda, cosa ne pensi di questo progetto tutto nuovo per il Friuli? T.: Ammiro ogni persona che lavora per questa rivista e che ne contribuisca attivamente alla sua crescita. Ringrazio Mia Magazine per avermi dato questa opportunità e sono certa che questa sia solo all’inizio di una bellissimo progetto. Questa rivista racchiude ricerca, passione, moda, beauty e fashion, condivido e sostengo pienamente il vostro progetto e confido che ogni numero ci regalerà sempre novità. M.: Sei molto amica della famosa blogger friulana Chiara Biasi, da molto tempo? È un’amicizia che ti ha dato visibilità anche nel mondo lavorativo? È rimasta affezionata alla sua terra natale, torna spesso qui? T.: Si Chiara per me è una persona molto importante nella mia vita, assieme abbiamo passato tanti momenti, belli e brutti. E’ una persona che mi ha sempre sostenuta quando poteva. Ovviamente è molto legata alla sua terra e alla sua famiglia e quando riesce a gestire i numerosi impegni di lavoro torna a casa. Chiara ha sempre avuto una forte influenza con le persone che le stavano vicino sia in ambito lavorativo che di visibilità, per me però rimane un’ amica ed è fondamentale nelle mie giornate. M.: Proggetti per il 2015? T.:Il 2015 è imminente e come ogni anno si fissano degli obiettivi, ora ho voglia di affermarmi a livello di persona e lavorativamente parlando. M.: Ultima domanda un po’ più personale: amori e lavoro? riescono ad andare di pari passo? I ragazzi che hai o che hai avuto provano gelosia per il tuo lavoro di modella? T.: Attualmente sto vivendo una bellissima storia, è una persona che ho conosciuto in questo settore, e devo dire che è il primo a spronarmi in tutto quello che faccio e a sostenermi in tutto quello che scelgo. E per ciò che fa lo ringrazio e lo saluto, e colgo l’occasione per salutare anche lo staff di Mia Magazine. a cura della Redazione Mia Magazine MIA - 42
Backstage e Intervista a Thuy
Lan Pham
ZANETTI MEN’S WEAR
Mercatovecchio, 14 | Udine Via Via Mercatovecchio, 14 | T. +39 0432 500254 Udine Grado T. +39 0432 500254 T. +39rodaroantonella@hotmail.it 0431 85077 - www.zanettiwear.it
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Paul Smith|Borsone Bugatti | Udine
Legnóso Faber Castell| Wood stilografica Charta| Udine
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A CURA DELLA REDAZIONE
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agg. [dal lat. lignosus, der. di lignum «legno»]
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MIA men
Sorelle Ramonda | Udine
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La T-shirt best seller assoluta nel mondo è quella con la stampa I Love New York
T-shirt
1913-2013 A CURA DI BIANCAMARIA SACCO
Ha da poco compiuto cent’anni e ancor oggi attualissima. Senza tempo e senza stagione. Nata nel 1913 come parte integrante della divisa della Marina Militare americana: rigorosamente bianca, oggi è moderna quanto ieri è diventata un’icona dello street style. Solo negli anni cinquanta la T-shirt arriva al massimo dello splendore vestendo sex symbols come James Dean qui a lato in Gioventù bruciata e Marlon Brando in Un tram chiamato desiderio. Nelle sue diverse interpretazioni può diventare anche glamour oppure espressione di uno stile minimale come quelle che indossa il re dello stile: Giorgio Armani. Attualmente, raramente unita, viene reinterpretata in mille modi e viene usata come strumento di comunicazione conversational T-shirt sia con testi descrittivi che con immagini o decori estremamente comunicativi fino ai logo delle griffe più famose.
per
rif. pantone cool gray 9 U
photo: Al Bruni
rif. pantone 412 U
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Via Mantica, 14_18 / Udine / T. +39 0432 503705 / caterina@civico18.it
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Faccio Magliette F
accio Magliette Store nasce da un’idea di Marco Putelli sviluppata insieme a Giorgio Di Bernardo: Marco lavora da anni nel settore dello sport e del running, Giorgio è titolare della Visual Display, l’azienda di Udine specializzata in exhibition design. È così è nato il format innovativo di franchising che inaugura il primo monomarca oggi a Udine dopo il successo del corner aperto durante l’estate all’interno del negozio Tommy Holiday di Lignano Pineta che “sfornava” oltre 30 pezzi al giorno. Il concept del progetto è semplicissimo: tutto è personalizzabile in pochissimi minuti davanti al cliente, non solo magliette, ma un vasto assortimento di abbigliamento moda e running, in cotone e tessuti tecnici di qualità, felpe, pantaloni, ma anche tessuti per la casa, tazze e cover per il telefono. “È un’idea semplice e vincente – spiegano Putelli e Di Bernardo – perché è strettamente legata alle passioni di ognuno di noi e al desiderio di indossare qualcosa che ci appartenga e comunichi chi siamo: sport, viaggi, avventura, moto, famiglia, amici, occasioni speciali, tutto ciò che amiamo”. “Faccio Magliette Store è la bottega artigiana 2.0: chi gestisce il negozio impara un mestiere, una manualità, deve conoscere i diversi materiali, le tecniche e l’utilizzo delle macchine, essere veloce e dinamico.” Lo spazio di vendita, infatti, è anche spazio di lavoro, tutto è a vista in un concetto di allestimento accogliente, moderno e friendly in cui aspettare che la propria maglietta sia pronta”. Le grafiche, ce ne sono a centinaia già pronte, sono consultabili su ipad mentre le collezioni sono esposte a muro e sembrano “sospese” grazie ad un innovativo materiale che permette di appendere i capi alla parete con dei piccoli magneti. Il prossimo passo? Aprire il primo store fuori dal Friuli: destinazione Milano.
www.facciomagliette.com / info@facciomagliette.com / FACCIO MAGLIETTE STORE / Via Mantica, 22 / 33100 Udine Italy
GRANDI CREATIVI A CURA DELLA DOTT.SSA MONIA MASSARINI
I
“la pazienza della mamma di oggi è la forza del bambino di domani”
n ambito pedagogico da un po’ di tempo è un gran parlare di creatività. Si leva unanime il consenso attorno all’idea che il pensiero creativo sia una capacità naturale del bambino la quale può e deve essere coltivata fin dalla prima infanzia. Ma cosa si intende per creatività? Se ricorriamo all’etimologia, apprendiamo che il verbo deriva dal “creare” latino e che condivide con la parola crescere la desinenza KAR, quest’ultima deriva dal sanscrito KAR-TR che significa “colui che fa” e rimanda al concetto del “creatore”. Sotto questa accezione la parola è rimasta confinata alle sfere alte del potere divino per lungo tempo. Solo di recente ha acquisito il significato che gli riconosciamo noi oggi di atteggiamento mentale proprio dell’essere umano. I primi studi dedicati risalgono agli anni venti del Novecento. La creatività nel bambino è oggetto di profondo interesse perché, se è vero che non può essere insegnata, è vero anche che può essere incoraggiata e stimolata attraverso giochi e attività sperimentali fin dalla prima infanzia. La domanda sorge quindi spontanea: come è possibile creare un contesto creativo? La risposta non è nei giocattoli regalati o nel colore dei muri di casa ma nella disposizione dei genitori. Da più fonti ricorre lo stesso consiglio: mollare la presa, sciogliere le ansie, liberarsi del giogo del non sporcare, della sottomissione alla regola, della paura di concedere la libertà. Perché la creatività nasce dalla curiosità, sopra la quale deve soffermarsi attenta la veglia di mamma e papà ma non devono scendere imbracature a trama troppo stretta. Date in mano ai vostri figli materiali sicuri, atossici e lavabili e poi date loro la libertà, di spaziare con forme e colori. Imbratteranno, per la vostra gioia, grembiuli troppo bianchi ma questo contribuirà a sviluppare in loro un atteggiamento pro-attivo e creativo. Perché l’inibizione uccide l’originalità. Se il bambino frena il proprio istinto per paura di sporcarsi, se smette di toccare o di manipolare cose e oggetti per paura del rimprovero, se smette di sbagliare, allora smette di sperimentare e di sviluppare la propria creatività.
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piccoli esploratori
amori d’autunno A CURA DI OLIMPIONICO - Udine
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Idee Chic per un Party Colorato A CURA DELLA DOTT.SSA ROSSANA RAMPOGNA
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Grazie all’ influenza delle trasmissioni televisive e alla rapida espansione di libri e ricette, l’arte del Cake design ha preso sempre più piede soprattutto per quanto riguarda le feste a tema per i bambini. Per chi non se ne intende, preparare una festa con un filo conduttore ben preciso e che risulti visivamente impattante può sembrare un’ ardua impresa: non è così! Con materiali facilmente reperibili e un po’ di buon gusto si possono preparare allestimenti, tea party e feste di compleanno a tema. Qualsiasi location voi scegliate è fondamentale che ci sia uno spazio per il banchetto: in base al tema scelto le tovaglie, i tovaglioli, i piatti e i bicchieri dovranno mantenere lo stesso filo conduttore soprattutto nella scelta del colore: tutto il resto verrà scelto di conseguenza. Una volta scelto il tema preparate il banchetto mantenendo lo stile che avete pensato, in questo la pasta di zucchero ci da un grandissimo aiuto, si trova in commercio in qualsiasi colore desideriate e si può modellare facilmente. Ad esempio potete fare dei biscotti di semplice pasta frolla: con lo stesso stampino ricopriteli di pasta di zucchero colorata, è un’ idea facilmente realizzabile e veloce, ma allo stesso tempo il risultato è gradevolissimo sia agli occhi che al palato. Un’ altra idea per allestire il vostro banchetto è quella di preparare i classici dolcetti americani con la crema colorata: per fare i cupcakes assicuratevi che i pirottini di carta siano dello stesso colore delle tovaglie, per l’impasto potete usare quello di una torta semplice verranno ottimi, per rendere colorata la crema invece basterà comprare del colore alimentare in gel (ne esistono di tutti i colori a un prezzo veramente contenuto) e mescolarlo durante la preparazione. Una volta che i cupcakes si saranno raffreddati basterà decorarli con una tasca da pasticciere e posizionarli su un alzata o un vassoio a tema. Per rendere il tavolo imbandito ancora più speciale potete prendere le bottigliette di vetro (quelle in cui comunemente c’è del succo di frutta): dopo averle svuotate e lavate, riempitele con dell’acqua frizzante o della gassosa e aggiungete una goccia di colorante alimentare in gel.. una cannuccia colorata dentro ogni bottiglietta e vedrete che effetto scenografico con pochissimo lavoro! Ovviamente la torta è la grande protagonista: fate in modo che segua precisamente il tema della festa, se avete scelto il colore rosa per tutto l’allestimento, assicuratevi che chi vi confeziona il dolce usi delle decorazioni commestibili nello stesso colore o nella stessa fascia cromatica, vi garantisco che vedere una bella torta su un tavolo ben allestito vi farà fare una bellissima figura. Se non osate cimentarvi nella decorazione della torta con la pasta di zucchero non temete: sono sempre di più le pasticcerie che eseguono questo tipo di torte senza dovere pagare molto più che per un dolce di pasticceria classica. Anche il resto della location deve seguire il tema, quindi via libera a palloncini e festoni che seguano il colore di base, potete affidarvi a chi stampa foto per farvi preparare dei poster con delle foto simpatiche del festeggiato da appendere alle pareti...vedrete che il risultato sarà allegro e divertente! Avete raccolto un po’ di idee e di suggerimenti? Buon lavoro allora, e che la prossima festa sia un tripudio di colore e dolcetti!
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MAKE UP
A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE
L’arrivo della stagione fredda porta con se il periodo più
mondano dell’anno, con eventi e feste brillare è la parola d’ordine! Se durante questo autunno si impone un make-up pulito ed essenziale durante le festività possiamo osare di più, concedendoci un look più sofisticato e scintillante. Lo smokey eyes, sempre in voga, viene rivisto e corretto in una versione più moderna sostituendo al classico nero tinte decise, come il blu china che enfatizza gli occhi scuri, o il prugna che valorizza gli occhi verde/azzurri. Questo make-up va completato arricchendo il centro della palpebra con un punto luce: utilizzando un
ombretto perlato di una tonalità più chiara rispetto al resto dell’occhio si ottengono magnifici contrasti! L’ultimo trend sono gli eyeliner che per le feste diventano gliteratti, metallici o addirittura a specchietto, per effetti quasi tridimensionali. Se invece vogliamo puntare sullelabbra quest’anno possiamo davvero esagerare con tinte decise quali l’intramontabile rosso, anche nelle nuance più scure, il bordeaux il viola e persino il nero, che nella versione lucida perde la vena dark diventando super chic! Siamo così pronte per serate dove passare inosservate sarà impossibile!
lorena fabris hair stylist & consulente d’immagine per uomo, donna e bambino
Nel Salone Lorena Fabris è esaltata la cura della persona a 360°. Non solo acconciature ma anche attento sguardo al look, caratterizzato dalla valorizzazione degli occhi. Si evideniza, quindi, la linea del viso con particolare cura di frange e bandeau ed anche make up sia per l’uomo che per la donna. La strada percorsa è quella diretta al completamento della personalità caratterizzata da uno stile definito. Un lavoro d’equipe nel quale il cliente diventa il protagonista della sua evoluzione.
LORENA FABRIS
T. 0432 563006 fabris.lorena@yahoo.it Via Adriatica 262 - Campoformido (UD)
orari di apertura: martedì 09.00-17.00 mercoledì 11.00-19.00 - giovedì 09.00-17.00 venerdì 09.00-17.00 - sabato 09.00-17.00
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CAMOUFLAGE CORRETTIVO
PER UN SÌ IMPECCABILE
LABBRA IN EVIDENZA
Ciao Francesca, non essendo più una ragazzina il mio viso è coperto da un arrossamento diffuso dovuto alla cuperose. Il solo fondotinta non basta a coprirlo e poco dopo averlo messo mi ritrovo con le guancie come due ciliegie. C’è qualche prodotto adatto che potrei utilizzare per risolvere il mio problema? Grazie mille. Carla, Trieste Cara Carla, sicuramente hai una pelle delicata e sensibile agli sbalzi climatici e di temperatura, quindi ricordati sempre di proteggerla con una crema specifica. Per il trucco invece puoi affidarti ad un primer color verde, da stendere prima del fondotinta sulle zone arrossate. Prosegui poi con un fondo di media coprenza e fissa il tutto con un velo di cipria. Vedrai che il rossore sarà domato e tu potrai permetterti di sfoggiare un make-up impeccabile! Francesca.
Cara Francesca, prima di tutto complimenti per la tua rubrica, che seguo molto volentieri. Quest’anno mi sposo ed essendo io un amante del make-up pensavo di truccarmi da sola per il gran giorno. Mamma, testimone e sorella me lo hanno fortemente sconsigliato affermando che rischio di trovarmi a metà giornata con il trucco sfatto. Secondo te è meglio affidarsi ad un make-up artist per le nozze? Grazie Cristina, Roveredo (Pn)
Cara Francesca et voilà, finalmente una bella e utile rubrica sul make-up per le imbranate come me che hanno tanto da imparare! Ho labbra sottili e vorrei sapere con quali rossetti posso valorizarle e volumizarle. Complimenti Daria, Gorizia
GIOCHI DI LUCE Cara Francesca, potresti indicarmi un make-up adatto per chi ha gli occhi vicini? Grazie e complimenti per la rubrica interessantissima! Patrizia, Udine Cara Patrizia, per restituire un maggiore proporzione agli occhi vicini ti consiglio di stendere un ombretto dai toni chiari (avorio o champagne per esempio) sull’ angolo interno dell’occhio, arrivando fino a metà palpebra circa, per poi sfumarlo con una tinta più scura fino all’angolo esterno per ottenere un effetto di occhio più allungato. Completa infine l’angolo esterno arricchendolo con ciuffetti di ciglia finte in modo da regalare allo sguardo quel pizzico di dolcezza e sensualità che faranno dei tuoi occhi il tuo punto forza. Francesca
Cara Cristina, il make-up realizzato da un truccatore professionista è indubbiamente diverso rispetto al nostro trucco quotidiano, primo perchè utilizza prodotti long lasting e waterproof, secondo perchè la mano esperta di un make-up artist ci garantisce sfumature e chiaro scuri che si riescono a realizzare solo con una buona esperienza e competenza. Inoltre chi è del mestiere sa quali sono le nuace più adatte per un risultato anche fotografico. Concordo quindi con le tue parenti, anche perchè questa scelta ti permetterà di goderti fino in fondo la tua giornata senza l’ansia del risultato. Ti ricordo infine che io eseguo anche make-up sposa, quindi non esitare a contattarmi per una prova! Francesca
Cara Daria, sono felice tu abbia trovato utile questa spazio dedicato alla bellezza! Per le tue labbra sono banditi i colori scuri e opachi, evita anche le matite che danno una definizione troppo grafica. Opta invece per i colori caldi e brillanti che riempiono e danno consistenza. I toni del rosa, gli aranciati, i fuxia e persino i nude vanno benissimo, magari enfatizzati con un po’ di gloss al centro delle labbra, per un effetto volume assicurato. Francesca
Mandateci le vostre richieste di consulenza. Scriveteci a:
etvoilamakeupartist@outlook.com
MIA beauty
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AUTUNNO
tono vs. tono
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A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE
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Con l’arrivo della stagione fredda si fa tutto più ovattato. I colori brillanti dell’estate
lasciano il posto a sfumature morbide e rassicuranti per coccolarci nelle malinconiche giornate di pioggia o illuminarci con gli ormai tiepidi raggi di sole. Le nuove tendenze hanno come parola chiave: IO. È una donna femminile rappresentata nella sua unicità quella di oggi. Emancipata, tecnologica, dinamica e indipendente vuole un make-up curato e sempre perfetto, ma veloce da realizzare in pochi step. L’incarnato sarà pulito, super nude e opaco per lasciar spazio a tutto il resto. Gli zigomi, appena accennati da blush con i toni del rosa antico, del biscotto, del pesca (a seconda della carnagione) ci regalano un aspetto fresco quasi acqua e sapone. Le sopracciglia sono le protagoniste di questa stagione: piene, ben definite ma anche naturali, abbandonato quindi l’effetto tatoo per un risultato più vero. Gli occhi vestiranno ombretti con i toni morbidi e naturali dell’autunno come i colori della terra e delle foglie, ma anche con nuance più forti quali viola, prugna, nero e blu, tutti sapientemente sfumati e mixati per un look volutamente casuale ma al contempo raffinato. L’eye liner rimane un ever green anche per questa stagione con segni grafici che richiamano gli anni 50 ma anche gli anni 80 con effetti “speciali” (vedi articolo sul make up per le feste). Le labbra rigorosamente satinate e opache ci concederanno rossetti nude per un aspetto informale o tonalità sophisticated dark (quali bordeaux, prugna, nero) per un effetto definito ma sempre elegante. E allora via...tra una corsa in ufficio, un oretta in palestra, tra figli, amori e shopping ricordiamoci sempre che OGGI il NUOVO LUSSO È L’INDIVIDUALITÀ! 1- Maxi Fard effetto seta - n.4 Confetto, COLLISTAR 2- Lipstick Rouge Artist Intense - Noir Satinè, MAKE UP FOREVER 3- Ombre Couture - n.5 Taupe Velours, GIVENCHY 4- Fondo Perfection Lumière, CHANEL 5- Multi Blush in crema - n.1 Peach, CLARINS 6- Eyeliner-gel They’re Real! - Nero, BENEFIT 7- Mascara per sopracciglia Brow Drama, MAYBELLINE 8- Ombre Hypnôse - Belle Etincelle, LANCOME 9- Lipstick I’m Paris Experience, PUPA 10- Lipstick Rouge Dior - n.317 Bar, DIOR 11- Ombretto Moondust - Intergalatic, URBAN DECAY 12- Ombretto Velluto Waterproof - n.8 Satin Navy, PRADA 13- Ombretto in stick - n.8 Curvaceous Coal, CLINIQUE
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colori nude, delicati e morbidi....
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LA BeautyBag... A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE
È la protagonista di PULP FICTION Mia Wallace, interpretata da Uma Thurman, che ispira il brand URBAN DECAY nella nuova collezione limitata per celebrare i 20 anni della pellicola.Un ROSSETTO, uno SMALTO rosso sangue, una PALETTE e un GLITTER LINER completano il kit per ricreare il look sensuale dell’indiscussa STAR del capolavoro di Tarantino
MIA beauty
PER BRILLARE COME UNA STELLA
GLIDE ON LIP PENCIL
PALETTE OMBRETTI
REVOLUTION LIPSTICK
Una matita labbra waterproof, perfetta per definirne il contorno e come primer prima della stesura del rossetto. è arricchita con semi di cotone e olio di jojoba per risultare scorrevole e setosa garantendo una lunga tenuta.
Sono cinque colori (di cui tre novità esclusive) le nuance che compongono questo scrigno di bellezza. Colori intensi e texture velutate dalla lunga tenuta e dalla perfetta sfumabilità, con nomi ispirati al film.
Un rossetto rosso ad effetto vellutato e luminoso. Grazie al brevetto Pigment Infusion System regala un colore sensuale e super intenso.
LACCA PER UNGHIE
GLITTER METAL LINER
Uno smalto rosso brillante. A lunga tenuta, senza formaldeide, toulene e DBP per una manicure sicura e perfetta.
Un’eyeliner metallizzato impreziosito da glitter di colore nero. A base acquosa, contiene estratti di cetriolo e di pesca per ammorbidire la pelle.
All’interno della confezione è presente sia un pennello che una card “get the look” contenente tutte le istruzioni per la realizzazione del make up ispirato al personaggio di Mia Wallace
MIA beauty
le Ricette di Mia
A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE
Acqua di rose, avocado, miele, argilla verde...
sono solo alcuni degli ingredienti delle “ricette di bellezza” che vi proponiamo in quetsa rubrica per preparare in casa creme e rimedi naturali e combattere rughe e occhiaie per essere sempre fresca e tonica in maniera naturale!
Come realizzare una crema per
PELLI SECCHE Mettere in una ciotola: un tuorlo d’uovo, un cucchiaio di miele e dell’acqua di rose. Mescolare fino ad ottenere un composto cremoso. Applicare sul viso uno strato generoso, evitando il contorno occhi e lasciarlo in posa per 20 minuti. Risciacquare con acqua tiepida.
Come realizzare una crema
ANTI RUGHE Mettere in una ciotola: la polpa di mezzo avocado (frutto ricco di acido folico e vitamine), il succo di un limone e un cucchiaino di miele. Mescolare fino ad ottenere un composto cremoso. Applicare sul viso uno strato generoso, evitando il contorno occhi e lasciarlo in posa per 20 minuti. Risciacquare abbondantemente con acqua tiepida.
Come realizzare una crema per
PELLI GRASSE e IMPURE Mettere in una ciotola: un bicchiere di argilla verde, un cucchiaio di olio evo, un cucchiaino di miele, un cucchiaino di succo di limone e mezzo bicchiere d’acqua. Mescolare il tutto fino ad ottenere un composto cremoso, stendere uno strato abbondante sul viso evitando il contorno occhi e lasciarlo in posa per 20 minuti. Risciacquare abbondantemente con acqua tiepida.
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MIA wedding Francesco e Veronica Sposi romantici, dai canoni dolci, dalle silhouette leggere e dai colori quasi evanescenti.
A cura di: Chiara Fantig Make-Up-Artist / Flower - Designer
Wedding Report
I WAS MADE FOR LOVING YOU Stagione: Le foglie cadono, le giornate si accorciano, i cesti si riempiono di castagne e funghi. L’autunno ci regala scenografie suggestive e romantiche… Moda: Tra ‘miseria e nobiltà’ dei tessuti lavati, un pò sgualciti; dal cashmere alla lana, dalla seta al cotone, dal tafetas di seta ai rasi, dalle nappe di cuoio al coccodrillo, dalla lana bouclé alla lana liscia… Lo stile « da zarina » parla di un vissuto sopra le righe, fra vanità e avventura, dominio e ribellione… Location: Matrimonio in montagna. La piccola e incantevole chiesetta di San Lorenzo a Mersino (comune di Pulfero) é seduta sopra lo spiazzo di un promontorio della spalla occidentale del Monte Matajur. Rievocazione di luoghi inaspettati, terre e tradizioni che si mescolano, che danno vita ad uno stile, un mood, un’ispirazione...
La chiesetta è perfetta per ospitare questi due romanticissimi sposi
Giacca gessato lana/cashmere Nùela Gonna in cotone ricamata a mano Tiziano Picogna
Avvolta in un cappotto in lana bouclé/cashmere Nùela
Stivali in pelle stampati coccodrillo Nùela
Sera: Giovanissima, capelli castani, la pelle come la neve, lo sguardo grigio verde, eterea, elegante e romantica Stola collana gioiello, pura seta con intarsi in pelliccia N첫ela. Bustier rivestito di tela di seta Tiziano Picogna. Brandelli di eleganza, orecchini massicci
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Accessori: Scarpe da sera argento in coccodrillo. Sposo, le sciarpe in puro cashmere equamente distribuite sui due lati, NĂšela.
Mise en beautĂŠ con i prodotti
Couleur Caramel A/I 2014/2015
Idea Beauty Il maquillage dai toni neutri evidenzia principalmente la bocca ma sottolinea anche lo sguardo. Incarnato sublime con un velo di fondotinta, in seguito opacizzato e levigato con cipria. Labbra in primo piano con un rossetto arancione, la cui texture super comfort riveste di colore la bocca e resiste anche ai baci. Ombretti satinati tricolore e mascara leggero. Prodotti Zuii e Couleur Caramel.
Foto Matthias Parillaud Trucco Chiara Fantig Modella Veronica Turrini
Idea look damigelle : Punto vita sottolineato dal giubbotto aderente in leggera nappa NÚela ed ampia Gonna in tafetas di seta Tiziano Picogna.
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MIA wedding
1000 sfumature di BIANCO A CURA DI SHARON GIONA
PHOTO: FRANCESCO MARONGIU
Care future spose, questo vuol esser un chiarimento o meglio un raggio di sole in quello che è il mondo del matrimonio fra termini inglesi, mode, televisione ed internet. Purtroppo termini e soprattutto figure professionali non sono ancora ben concepiti o ancor peggio mal interpretati. Molto spesso il concetto di un determinato stile è impropriamente assorbito e stravolto, andando così incontro a non pochi errori. Negli ultimi anni siamo stati bombardati dai termini shabby chic, country chic, provenzale, campagnolo, ect... ma sapete che cosa hanno in comune questi stili? La ricercatezza, la raffinatezza, le posate d’argento, le tovaglie di lino ed oggetti preziosi. Iniziamo con lo stile shabby chic, letteralmente “stile trasandato” ma allo stesso tempo curato, fatto di tovaglie di lino o di fiandra come quelle della nonna, bicchieri in cristallo, anche se di diversa fattura, fiori in vasi vintage unici nella forma e nella decorazione ma sempre di una certa importanza. Come avrete capito, questo stile non prevede oggetti presi da un famoso
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brand svedese nè tanto meno è consentito l’uso di decorazioni di plastica. È tutt’altro che trasandato ed economico. Non fatevi ingannare dai termini ma studiateli attentamente e soprattutto non confondeteli, si potrebbe ben presto passare da uno stile chic ad uno kitsch. Magari vi sentite più portate per uno stile country chic? Bene, allora non possono mancare gli spazi all’aria aperta, una bella tettoia in legno o una copertura a tenda, le balle di fieno, i teli da pic-nic ed i bicchieri di cristallo. Non siete ancora convinte? Forse lo stile provenzale è quello che vi si addice di più? D’obbligo è il tavolo imperiale, all’aperto su un bel prato o al chiuso in una limonaia. Non possono mancare le tovaglie in lino grezzo, le posate d’argento, candelabri e relative candele e composizioni floreali di piccola forma. Sono bandite le ciotole di plastica! Ed ovviamente non può mancare l’ospite d’onore…la lavanda. Ma se invece siete delle amanti del “made in Italy” sicuramente lo stile
vecchia campagna italiana risulterà il più consono. Dovete scegliere una location di campagna o comunque rustica, con tavoli e seggiole in legno scuro. La tovaglia sarà rigorosamente lunga e preziosa e vi saranno una miriade di barattoli, come quelli delle conserve, decorati a mano con pizzi e sparsi un po’ ovunque. Non possono mancare le piante aromatiche in vasi di ceramica…beh, sentite già l’odore dei bei vecchi tempi? Come si è ben capito sono bandite le tovaglie corte, che a parer mio dovrebbero esser vietate ai matrimoni, e sono ovviamente depennate quelle di carta. Che poi a dirla tutta il noleggio di una tovaglia di cotone non è più oneroso all’acquisto di una tovaglia di carta! Dopo tutto ciò, avete trovato lo stile che vi rappresenta di più e soprattutto vi siete chiarite le idee? Ma attente lo scivolone può essere alle porte se desiderate un matrimonio a tema, celtico, medioevale o anni venti. Ricordatevi che in questi casi non solo gli sposi e le decorazioni devono seguire il tema ma anche tutto il resto dell’ambientazione, ospiti compresi. Se optate per un matrimonio medievale, l’abito bianco a sirena non è certamente da scegliere. La location dev’esser un castello del periodo consono ed anche gli invitati devono seguire il dress code. Preferite un tipico matrimonio anni venti, volete rivivere il fasto del grande Gatsby? Nulla di più spettacolare ma attenti a non finire in una puntata de Gli Intoccabili. Matrimonio celtico? Il blessing è d’obbligo! Un bosco incantato, ospiti non formali e tantissime fatine a farvi da testimoni.
Ma attente a non trasformare una cerimonia solenne in una festa a tema. Decisamente più moderni ed inusuali, almeno in regione, sono le ambientazioni di archeologia industriale, ambientazioni post moderne o futuristiche che seguono uno stile urban. A questo punto dovete capire se vi sentite, assieme allo sposo, bucolici, urban style, country style o futuristici o perché no cinefili ma volendo anche cinofili...ci sono sempre più amici a 4 zampe ai matrimoni. Per gli amanti del buon cibo un’opzione diversa dal solito è decidere la tipologia di cucina per poi, da qui crearne l’evento. Vi sentite bio dalla punta dei piedi? Siete dei vegani ortodossi? Magari le verdure sono il tema perfetto. Perciò ampio spazio alla fantasia, ma con giudizio. La regola fondamentale per non passare da un matrimonio chic ad uno kitsch è saper gestire bene il budget preposto, senza farsi imbambolare dalla miriade di gadget che si possono trovare sulla rete. Ricordatevi che non sempre l’acquisto sul web è certezza di risparmio. Sicuramente affidarsi ad un professionista che si occupa di allestimenti vi può aiutare ad ottenere un ottimo risultato. Non è certamente più comodo noleggiare i centro tavola o le coppe per la confettata rispetto al comprarle? Sicuramente il costo del noleggio sarà minore rispetto ad acquistare in negozio 10 o più coppe e cosa fondamentale: che cosa ve ne fate poi di queste coppe o di questo materiale? Un’ ulteriore mito da sfatare è il fatto che il catering o il ristorante siano obbligati a farvi gli allestimenti, non vi è cosa più sbagliata.
Né i ristoranti né i catering sono obbligati a crearvi gli allestimenti, o più semplicemente quello che potrebbe esser il tavolo della confettata, della torta o delle bomboniere. Se un ristorante o un catering si occuperà delle decorazioni, queste non saranno certamente gratuite ma saranno un extra, indifferentemente se spalmate nel costo ad invitato o un extra al totale. Gli allestimenti sono la personalizzazione del luogo della celebrazione o del ricevimento e rendono unico ogni matrimonio. Che vi affidiate ad un floral designer o ad un wedding planner, gli addobbi non devono mancare. Molto spesso catering e ristoranti si affidano a strutture che noleggiano il materiale, poiché per mancanza di spazio, non possono possedere una notevole varietà di decorazioni. Perciò affidandosi direttamente ad un professionista che noleggia materiale di proprietà, si salterà un passaggio e sicuramente vi offrirà un prezzo migliore e, cosa fondamentale, avrete una ampia scelta di allestimenti. Un ulteriore mito da sfatare è che affidarsi ad una persona che non possiede partita iva sia il modo migliore per risparmiare ma non vi è cosa più sbagliata. Premetto che il matrimonio è una giornata unica e non si ha una seconda occasione per rifare tutto da capo. Negli ultimi anni, un po’ per la crisi un po’ per i troppi programmi dediti alla nozze, vi è stato un aumento esponenziale di persone che in un settore o nell’altro si sono buttare nel mondo del wedding non avendo la minima idea di ciò che stavano facendo. Una categoria molto colpita è stata quella dei fotografi, dove chiunque abbia fatto un corso base, si è improvvisato fotografo di matrimonio.
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Altre categorie molto colpite sono quelle dei wedding planner o delle truccatrici, dove svariati corsi via web di poche ore hanno fatto pullulare il mercato di finti tali. La maggior parte di chi lo fa come hobby ha un altro lavoro, di conseguenza durante il fine settimana può dedicarsi più o meno a ciò, oppure lavora con orario spezzato e prima o dopo esser andato a lavorare può passare da voi. Vi metto una pulce nell’orecchio: ma siete sicure che sia serio venire a truccare una sposa alle 7.30 del mattino per poi scappare poco dopo se questa si sposa alle 12? Ma lo sapevate che per poter accedere alle aziende che creano foto libri ad hoc da matrimonio e perciò di una certa qualità il fotografo deve registrarsi con la sua partita iva? Ma avete mai pensato che un finto wedding planner potrà acquistare solo via web o in negozio come potreste fare anche voi? Lo sapevate che il ristorante è tenuto a richiedere a chi vi porta la torta nuziale il libro degli ingredienti e l’autocertificazionie per tutelarsi nel caso la torta possa creare problemi? E dopo queste pulci nell’orecchio vi lascio solo con due semplici motivazioni per non affidarvi a persone poco serie. Se disgraziatamente il non professionista, indifferentemente a chi voi vi affidiate, un fotografo, una parrucchiera, un musicista, un wedding planner, ect.. non si presenti o ancor peggio vi rovini il vostro giorno più importate non potete far altro che arrabbiarvi con questa persona e soprattutto con voi stesse per averla scelta. Vi ritroverete con un servizio pessimo o non effettuato e avrete buttato nel cestino varie centinaia di euro. E poi … siete veramente sicure di risparmiare?
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MIA natale
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ORO COLATO 5
per un inverno scintillante
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1- stivaletto oro - MAX MARA 2- anello in oro giallo - TUUM 3- bag grande in oro - LANVIN 4- Boots logos oro e bronzo - MOON BOOTS 5- stivaletto dorato - ZARA 6- stivale glitter - YVES SAINT LAURENT 7- ankle boot laminata - GUCCI 8- borsa in pelle esotica - PRADA 9- gonna a ruota oro - CRISTINA T 10- orecchini in oro con perle - DIOR
MIA natale
Total Black&Rouge Il rosso è il colore più stimolante e coinvolgente di tutto lo spettro; esprime slancio, velocità, potere e gioia, ma anche amore e passione. Il nero è la mancanza di tutti i colori che formano la luce, è per eccellenza il colore dell’eleganza. Indossandoli insieme non potrete di certo passare inosservate.
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H&M
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1- tracolla labbra - H&M 2- scape a punta - ZARA 3- anello oro e rubino - DODO 4- pochette in vernice - MANGO 5- bracciale in catena - MANGO 6- occhiali da vista - ZARA 7- collana in perline - OTTAVIANI 8- sandali scamosciati - MAX&CO 9- tracolla traforata - ZARA 10- occhiali da sole - MANGO 11- ankle boots traforati - ZARA
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A CURA DI MATTEO BRESSAN
Un Natale
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HI-TECH
Il regalo di Natale ad alto contenuto tecnologico piace a tutti: donne, uomini, grandi e piccini. In questa pagina trovate le soluzioni per un’idea regalo all’ultimo grido!
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EURONICS
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1 - Xbox One 2 - Sennheiser Momentunt 3 - Samsung Galaxy S5 4 - Philips ppx 3410 5 - Robot da cucina Kenwood km 020
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MEDIAWORLD
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6 - Tv LG 55EA97V 55” Full HD 7 - Harman Kardon Onyx Studio 8 - Sony Experia z3 9 - Sony FDR Ax100e 10 - Electrolux Lavazza A Modo Mio 11 - Canon EOS 7D
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BIP (Centro Apple Udine)
12 - IPhone 6 e 6 plus 13 - IPad Air 2 14 - IMac 5k 2014 15 - Custadia Iphone 6 e 6 plus in pelle
MARCO POLO EXPERT
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MIA lifestyle
Rosenthal|Paper Bag Vaso Vitrum | Udine
Kitchen Aid|Perla Macchina Impastatrice Mediaworld | Udine
Maison Du Monde| Decorazione di Natale Maison Du Monde | Udine
Zara Home|Portaburro Zara Home | Udine
Un Natale...
INNEVATO A CURA DELLA REDAZIONE
“I profumi, i colori e i suoni si rispondono”
C. P. Baudelaire
Quale poteva essere il colore di tendenza del Natale 2014 se non il Bianco? Il colore del ghiaccio, della neve, il colore della purezza e del candore. Dalle decorazioni natalizie, ai regali sotto l’albero, in queste pagine vi proponiamo alcune idee all’insegna del colore-non colore e del design per eccellenza per donare energia, luminosità ed eleganza alle vostre festività.
Yankee Candle|Angel’s Wings Candela Robe di Casa | Udine
Venini| Fazzoletto Vaso Cumini Emporio|Udine
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Zara Home|Coperta lavorata Zara Home|Udine
Maison Du Monde| Decorazione di Natale Maison Du Monde | Udine
Foscarini|Caboche Lampada
Seletti|Palazzina Contenitori
Walcher|Tricesimo (Ud)
Vattolo | Udine
Tiffany|Return to Tiffany Bracciale di perle www.tiffany.it
Magis| Puppy Sgabello Robe di Casa|Udine
Kartell|Comeback Rocking Chair Kartell Store | Udine
Swatch|Mirror Mellow Orologio
CittĂ Fiera| Torreano di Martignacco (Ud)
Zara Home|Tealight Zara Home|Udine
Zara Home|Cuscino in Pizzo Zara Home|Udine
robe di casa... MIA lifestyle
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consiglia
1- Pouch M Freitag
portasmartphone/portafoglio| € 48 2- Max Freitag portafoglio|€ 75 3- Caroline Freitag portafoglio|€ 98 4- Howdy Owl design Austrad Engesvik|€ 100 5- Leland Freitag borsa tracolla|€ 145 6- FM/DAB Pal+Tivoli Radio|€ 155 7- Wayne Freitag beauty|€ 85 8- WOW speaker bluetooth|€ 70 9- MINI Jambox speaker Bt con microfono integrato|€ 129 10- Key cable portachiavi/cavo lightning|€ 30 11- Monocle speaker/vivavoce|€ 40 12- Mondaine sveglia|€ 158 13- See Concept occhiali da lettura|€ 30 14- UP24 bracciale intelligente che monitora le attività fisiche|€ 149 15- Key portachiavi in silicone|€ 20 16- Ultrabook sleeve 13” portacomputer|€ 78 17 e 18- Bonne Maison Calzetti|da € 18 19- SOBEIT maglia|€ 125 20- SOBEIT felpa bimbo|€ 120
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robe di casa... *
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1- Crumpled City mappe città|€ 15 2- #string cavo lightning da 1.5 m|€ 25 3- Freitag iPad sleeve|€ 70 4- pouch M Freitag portasmartphone/portafoglio|€ 48 5- Pro-ject Debut carbon II giradischi|€ 355 6- Crash Baggage trolley S 2 ruote|€ 179 7- Marimekko vestito|€ 170 8- Khadi sciarpa|€ 145 9- Marimekko giacca|€ 139 10- Sobeit maglia a righe|€ 125 11- Bonne Maison calzetto|€ 18 12- senz ombrello mini automatico € 55 13- marsupio in pelle|€ 99 14- #tie batteria portatile per smartphone e tablet|€ 45 15- travel adapter presa universale|€ 17 16- Tredì coppia asciugamani Society|€ 132 17- Pappelina tappeto in plastica eco. 70 x 90 cm| € 80 18- Keecie busta in pelle|€ 45 19- cuore caldo con semi di ciliegia|€ 42 20- Pappelina plaid 140 x 180|€ 170 21- portafoglio in pelle|€ 40 22- cover iphone in legno|€ 40
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MIA salute
INVECCHIAMENTO il nostro amico
INVERNO
A CURA DEL Dott. SEBASTIAN LASPINA E DELLA Dott.ssa SILVIA CODOGNO
Come noto, l’invecchiamento è un fisiologico ed inevitabile processo al quale va incontro l’organismo con il passare del tempo, caratterizzato da un insieme di modificazioni istologiche e cliniche particolarmente visibili a livello cutaneo. L’aspetto invecchiato della cute del volto è dovuto al cronoaging e a fattori ambientali; il cronoaging è determinato da fattori genetici e metabolici e dalle alterazioni ormonali legate al passare del tempo, mentre tra i fattori ambientali ricordiamo le radiazioni ultraultraviolette il c.d. fotoaging e i danni causati dal fumo. Tutti conosciamo i segni più evidenti dell’invecchiamento cutaneo…la cute appare sottile, anelastica, xerotica, “segnata” da rughe, solchi della pelle più o meno profondi, e qualora presenti danni derivati dalla esposizione ai raggi UV, anche discromica con macchie iperpigmentate. Possiamo dire che i segni del passare del tempo sono visibili fin dalla nascita, anche se iniziano a preoccupare solitamente dai trenta anni in poi. Nella società attuale spiccatamente legata all’immagine esteriore, alla bellezza e quindi alla giovinezza un volto segnato può determinare un disagio psicologico importante per ogni donna. In tempi piu’recenti anche il mondo maschile può essere toccato dal desiderio di un’immagine più giovane. E sembrano così lontani i tempi della celebre frase di Anna Magnani: “lasciami tutte le rughe non me ne togliere nemmeno una, c’ho messo una vita a farmele”. Al di la quindi di una componente genetica più o meno fortunata, che cosa possiamo fare per la nostra pelle? Prevenzione è la parola d’ordine. Significa attuare uno stile di vita a “ridotta produzione” di radicali liberi, i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. I radicali liberi particelle estremamente energetiche e instabili infatti determinano uno stress ossidativo che danneggia i componenti della cute. La fine dell’estate e l’arrivo dei mesi invernali ci regalano giornate con minore quantità di UV, e normalmente la fine delle vacanze coincide anche con la possibilita’ di riacquistare la regolarità nel regime alimentare. Una nuova frontiera si è aperta inoltre con l’utilizzo degli integratori ad elevato potere antiossidante che in alcuni casi possono riequilibrare una alimentazione non proprio corretta e completa. Anche l’utilizzo costante di buoni prodotti cosmetici puo aiutare a mantenere la cute più giovane e compatta. E se qualche segno del passare del tempo il nostro volto lo presenta già? Non ci resta che patteggiare con il diavolo un’eterna giovinezza come fece Dorian Gray? O una nascita fortuita come avvenne a Benjamin Button? Fortunatamente la medicina ci viene in aiuto. MIA - 78
LE TRE ETÀ DELLA DONNA 1905 Gustav Klimt
CUTANEO
Tra i rimedi per una cute già compromessa ci sono numerosi trattamenti medici dermatologici. Lo scopo dei trattamenti medici curativi è quello di stimolare i fibroblasti, le cellule produttrici di sostanze che danno trofismo alla cute al fine di aumentare la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, se possibile con minor disagio e down time per chi vi si sottoponga. Per un risultato estetico rapido il vostro dermatologo vi saprà consigliare filler riempitivi o delle iniezioni di tossina botulinica. Il filler riempitivo consiste nell’iniettare acido ialuronico per riempire i solchi più pronunciati come ad esempio le rughe naso geniene. La tossina botulinica si utilizza più di frequente nel terzo superiore del volto per le rughe di espressione quali quelle glabellari. I filler riempitivi e le iniezioni di tossina botulinica possono essere effettuati tutto l’anno, indipendentemente dalla stagione, così come anche la biorivitalizzazione. La biorivitalizzazione consiste nell’iniettare con aghi sottilissimi nel derma sostanze che stimolano l’attività dei fibroblasti, il turnover cellulare e con proprietà antiossidanti. Altri rimedi per rendere la pelle più compatta, tonica, luminosa e con un colorito omogeneo si avvalgono invece dell’utilizzo dei laser e, per questi trattamenti è oltremodo necessario approfittare del periodo invernale; è infatti fondamentale evitare l’esposizione solare prima e dopo questo trattamento.
Quindi ancora una volta...
Benvenuto inverno! Potremmo decidere di regalarci, sempre dopo un necessario confronto con il vostro dermatologo, una pelle piu’compatta e luminosa con una seduta di laser frazionato, o “cancellare” quelle antiestetiche macchie scure (lentigo o melasma) con un trattamento laser mirato. Potremmo anche sottoporci a una seduta di laser vascolare per eliminare quei piccoli capillari dilatati che segnano naso e guance e...già che ci siamo.. perché non togliere una volta per tutte la fastidiosa peluria del volto? Il laser ha il grande pregio di dare risultati buoni e prevedibili con tempi di recupero decisamente contenuti. Quindi lungi dal voler suggerire un elisir di giovinezza è bene ricordare come ciascuno di noi può invece fare del suo meglio per un aspetto curato e gradevole approfittando dei progressi della scienza ma anche con piccoli gesti quotidiani. E se vi va di leggere un romanzo graffiante su come non affrontare il passare del tempo dedicatevi a Jezabel di Irene Nemirovsky.
MIA benessere
massaggio
TUINA
A CURA DI LUCIO BASSI massaggiatore e artista floreale
DI ANTICHISSIMA ORIGINE IL MASSAGGIO TUINA ASSIEME ALL’AGOPUNTURA E ALLE ERBE È UNO DEI PRINCIPALI METODI DI TRATTAMENTO DEI DISTURBI ENERGETICI SECONDO LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE.
Il nome deriva da due delle svariate manovre che compongono questo tipo di trattamento e sono appunto TUI spingere e NA afferrare, conosciuto nell’antichità anche col nome di AN MO (premere e sfiorare). Il principio è quello di ripristinare la corretta circolazione dell’energia (il QI) all’interno dei meridiani, una sorta di “canali” che trasportano il QI ai vari organi. In questo caso il termine organi è letto nell’accezione cinese del termine e cioè non guardando solo alla fisiologia occidentale maanche e soprattutto all’aspetto energetico ed emotivo.Infatti secondo la medicina tradizionale cinese ogni “organo” è legato ad aspetti emotivi che in giusta misura lo rafforzano ma quando diventano eccessivi lo danneggiano, come il rimuginare danneggia la “milza” o “l’eccesso di gioia” danneggia il “cuore”. Altresì ogni organo è legato ad un aspetto climatico: caldo freddo umido secco vento che anche in questo caso puo tonificare l’organo ma anche danneggiarlo se in eccesso o in deficit o se l’aspetto opposto è in eccesso. MIA - 80
Le funzioni
LE PRINCIPALI FUNZIONI DI UN TRATTAMENTO TUINA SONO QUELLE DI DISPERDERE GLI ECCESSI, MUOVERE LE STASI E TONIFICARE I DEFICIT TUTTO QUESTO VIENE OTTENUTO CON LE SVARIATE MANOVRE DISPONIBILI CHE SI POSSONO RAGGRUPPARE IN OSCILLARE, SFREGARE, PREMERE, PERCUOTERE E VIBRARE.
Alcuni metodi servono a disperdere ad esempio il calore in eccesso altri a scaldare altri muovono le stasi o blocchi energetici altri ancora tonificano il QI o il sangue (sempre visto nell’accezione cinese del termine). Pur lavorando sugli stessi principi dell’agopuntura il tuina non si limita ad agire sui punti dei meridiani ma lavora anche sul intero percorso del meridiano e su zone più ampie. Tra le varie manovre, alcune comuni anche ad altri metodi di massaggio ce ne sono alcune particolari tipiche del tuina. come ad esempio YI ZHI CHAN FA (l’ideogramma FA è parte di tutte le tecniche in quanto significa appunto tecnica o metodo) traducibile col motto “meditare con un dito” consiste nel esercitare una pressione con il pollice e contemporaneamente una vibrazione facendo oscillare la mano a partire dalla spalla. Altra tecnica particolare è il GUN FA che viene eseguito in modo diversi a seconda delle diverse scuole ma che c onsiste fondamentalmente nel far rotolare il dorso della mano (o il tenar oppure le falangi delle ultime 3 dita) sulla parte da trattare. Fondamentale in questa tecnica è il movimento del polso che deve “scattare” ad ogni rotolamento per dare il giusto impulso alla manovra.
Molto usate soprattutto per i problemi articolari sono le movimentazioni passive degli arti che sciolgono e lubrificano le articolazioni. Spesso assieme al trattamento tuina vengono usate le cosiddette tecniche complementari coppette, moxa, gua sha, martelletto. Le coppette sono dei bicchierini simili per forma a quelli dello yogurt all’interno dei quali viene creato il vuoto con il fuoco e poi appoggiate sulla pelle creando un effetto ventosa che richiama il sangue in superficie liberando dai fattori patogeni.La moxa è un sigaro di artemisia che viene acceso e avvicinato ai punti sui meridiani per scaldare e tonificare il suo calore entra in profondità e puo venire avvertito per molto tempo dopo l’applicazione. Il gua sha è una specie di raschietto che solitamente viene passato sulla schiena fino ad arrossare la pelle e serve a eliminare il calore in eccesso come in caso di febbre ad esempio. Il mertelletto ha dei piccolissimi aghi in cima e viene usato per una stimolazione piuttosto intensa e per favorire attraverso il sanguinamento l’espulsione delle cosiddette energie perverse, ma questa è una tecnica che in Italia non può essere utilizzato proprio perché causa sanguinamento seppur lieve.
Favignana
Vado in...
SICILIA
A CURA DELLA REDAZIONE
Dove andate in viaggio di nozze dopo il matrimonio? Una domanda alla quale ancora non sapevamo rispondere per mille motivi...“i bambini iniziano scuola e dobbiamo rientrare presto”, oppure “volare non mi piace e quindi preferiremmo una meta vicina”. Insomma sembrava difficile capire che meta estera avremmo voluto visitare. Ma perchè estera se viviamo in uno dei paesi più belli del mondo? Papà poco prima del nostro matrimonio mi diceva “Andate in Sicilia! Quella terra è una terra unica, non paragonabile a nessuna parte del mondo!”.
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MIA viaggi
Ceramiche Siciliane
Q
uando senti parlare della Sicilia ne senti parlare come un miraggio, una visione, un mito: montagne che sputano fuoco, terra che regala frutti di una bellezza indescrivibile, il mare di un turchese mai visto, le donne e gli uomini che hanno una luce negli occhi che incanta che sembra possano parlare senza aprire bocca, isola infinita ricca di sogni e fascino. Le sue strade, la sua storia (di una cultura millenaria), i colori, i profumi e le tradizioni di una terra piena di fascino portano a un sogno unico che ogni uomo dovrebbe vivere, soprattutto un italiano. Ogni viaggio è come una racconto che diventa un filo conduttore tra le diverse mete, i percorsi e gli incontri con persone originali faranno comprendere che ogni siciliano è un mondo a se sempre con la grande voglia di raccontarsi e raccontare. Partire dalla maestosa Palermo, città dall’architettura barocca e liberty, andando insieme al tramonto in direzione Trapani città del sale e della vela, cenando in un ristorantino nel centro storico dove i palati sposano sapori indescrivibili, gustare cassatine, cassatelle e cannoli in una pasticceria per poi dormire in una dimora siciliana del 1600. Avere la possibilità nei giorni seguenti di poter visitare Erice città protetta da imponenti mura, con il suo labirinto di stradine e le sue botteghe di artigianato, ceramiche e tappeti fatti a mano. Un’affascinante borgo medioevale perfettamente conservato che puoi visitare gustando un pasticcino alla pasta di mandarla fatto dal famoso forno “Maria Grammatico”.
Saline di Trapani
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Scorcio di Erice
Crocefisso del XVII sc. Museo Pepoli, Trapani
Trapani
San Vito lo Capo e la Riserva Naturale dello Zingaro, Segesta con il suo imponente Tempio Greco e Scopello con la sue viste mozzafiato. Tutti posti fatti di storia vera e di emozioni uniche. Sette meravigliosi giorni nell’entroterra seguiti da tre giorni nella suggestiva e magica Favignana capoluogo delle isole Egadi e regina delle tonnare in Sicilia. Mare Cristallino, natura incontaminata e un’atmosfera d’altri tempi. La chiamano l’isola felice. Si dice anche che se non si va almeno una volta a Favignana nella propria vita non si può essere del tutto felici. L’isola a forma di farfalla, da girare in motorino ritornando un pò adolescenti, immergersi nelle acque cristalline di Cala Rossa e Cala Azzurra, visitare le grotte marine noleggiando un gozzo o una barca, osservare il tramonto guardando il sole morire al di là del faro. E poi ancora, passeggiare tra le due piazze del paese e il piccolo porticciolo, fino al lungomare con vista su Levanzo, gustare tutte le preparazioni a base di tonno e pesce spada, e dorrmire in una camera in tufo a vista e con un’idea che sposa alla perfezione la natura dell’isola.
Le 10 parole che devi sapere prima di andare in...
SICILIA BUSIATA
Sorta di maccheroni fatti in casa attorcigliati con un ramo di buso (fusto dell’ampelodesmo)
TUNNINA
tonno rotto sotto sale
BIANCO ALCAMO
Vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Trapani e Palermo.
ARANCINU
Palla di riso impanato e fritto. Farcito con ragù, piselli e caciocavallo oppure prosciutto cotto e mozzarella
PANELLA
Frittella di farina di ceci. Tipica di Palermo.
CASSATELLA
Raviolo dolce ripieno di ricotta di pecora, zucchero, un pizzico di cannella e gocce di cioccolato.
CERAMICHE DI CALTAGIRONE
Ceramiche tipiche siciliane, precisamente di Caltagirone. Realizzate con colori e decorazioni di sali e limoni rappresentativi di questa meravigliosa terra
CASSATA SICILIANA
Torta tradizionale siciliana a base di ricotta zuccherata, pan di spagna, pasta reale e frutta candita
Viaggio indimenticabile, che lascia un segno incancellabile nel cuore, che posso trasmettere a voi con questo piccolo articolo e con queste speciali immagini, ma che non posso assolutamente farvi vivere fino infondo. Quello spetta a voi, dovete prepare la valigia e vedere tutto con i vostri occhi.
Risorsa naturale impiegata per ornare piazze e giardini ma anche fabbricare splendidi gioielli
“L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nello spirito: soltanto qui è la chiave di tutto” (Goethe)
Equivalente del saluto in lingua siciliana, viene utilizzata come formula di benvenuto e di congedo
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LAVA
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MIA food
SUSHI a chi? A CURA DI MICAELA LIBERATI PHOTO: MATTEO GUATTO
A me sembra strano, molto strano, questo continuo e agguerrito dibattito riguardo alla paternità di alcuni piatti. Penso alle storiche interrogazioni sulla nascita della pizza. E ancora, c’è stato prima lo spaghettino di riso o lo spaghettone di italianissimi profumi? Per non parlare delle recenti dichiarazioni che vogliono il tiramisù originario della Carnia... É davvero così imporatante difendere a spada tratta i geni di una pietanza? Non è forse il valore dell’identità a superare quello della paternità? Rinconoscersi e soprattutto ritovarsi nel connubio mistico che un piatto rappresenta, nella storia che con alchimia si porta dietro e nell’innovazione che inevitabilmente lo modifica, se pur lentamente, se pur velatamente è la chiave di ogni cucina e di ogni suo confine. Anche se è un confine labile e forse sarebbe più corretto parlare di confini e, sempre forse, sono i primi a crollare. Siamo ciò che mangiamo, soprattutto storicamente, soprattutto mentre addentiamo un kebab in pieno centro storico, soprattutto quando ordiniamo una tartare di tonno in una taverna sulla costiera amalfitana. Ed ecco che, a pensarci bene, non c’è paternità che regga ma men che meno una ricetta originaria. Perchè ve lo posso assicurare, quando io mangio il frico della mia mamma non c’è niente di più casalingo, intimo e identitario di quel profumo che inebria la cucina nelle domeniche in famiglia. E lei, usa la cipolla... la vostra?
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Ingredienti: per
20 finger-food
20 mezzi paccheri lisci 50 gr. riso venere 50 gr. prosciutto crudo tagliato sottile 1 fico 30 gr. gorgonzola 1 cucchiaino di melata di bosco burro q.b.
Preparazione:
Lessate i mezzi paccheri in abbondante acqua salata e fate altrettanto con il riso venere. In una pentola antiaderente, fate sciogliere una noce di burro insieme al riso e a metĂ fico tagliato a quadrotti. Lasciate raffreddare quindi unite delle listarelle sottili di prosciutto crudo (tenetene da parte alcune per la decorazione finale). Riempite ciascun pacchero con il riso condito: schiacciate con il dorso del cucchiaino in modo da compattare bene. Avvolgete attorno alla parte superiore del pacchero delle striscioline di crudo e ultimate con un triangolino di fico e qualche goccia di melata.
ARBIS BLANC
BORGOSANDANIELE Uve: Friulano, Chardonnay, Pinot Bianco e Sauvignon in percentuali variabili nelle diverse annate. Giallo paglierino. Ricco di struttura e concentrazione, ma dotato anche di grandissima bevibilitĂ . Vino di ottimo volume e morbidezza, grazie alla sua caratteristica burrositĂ , che unisce anche un forte carattere minerale.
MIA
MAGAZINE Trimestrale di Moda, Bellezza, Cultura e Benessere del Friuli Venezia Giulia Anno I° numero 2 Ottobre/Novembre/Dicembre 2014 Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Udine, n. 10/2014 il 10 maggio 2014 Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione totale o parziale di testi, fotografie, marchi e loghi non è conssentita. CASA EDITRICE bm S.r.l. Sede: Via della Braidate, 3 - 33100 Udine | Redazione: Via Caccia, 35 - 33100 udine T.| F. +39 0432 50 04 68 - redazione@miamagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE dott. Carlo Tomaso Parmegiani IMPAGINAZIONE GRAFICA dott. Matteo Guatto, dott.ssa Martina Madrisan, Kevin Bisiacco RUBRICHE ARTE a cura di: dott.ssa Francesca Romana Rossi BEAUTY & MAKE UP a cura di: Francesca Et Voilà BENESSERE a cura di: Lucio Bassi FOOD a cura di: dott.ssa Micaela Liberati MODA e BIMBI a cura di: dott.ssa Monia Massarini e dott.ssa Rossana Rampogna SALUTE a cura di: Dott. Sebastian Laspina e Dott.ssa Silvia Codogno WEDDING a cura di: Chiara Fantig e Sharon Giona HI-TECH a cura di: Matteo Bressan RICERCA IMMAGINI dott.ssa Rossana Rampogna, dott. Matteo Guatto, dott.ssa Martina Madrisan, Kevin Bisiacco, Matteo Bressan FOTOGRAFIE Al Bruni, Matthias Parillaud, Marco Conte, Francesco Marongiu, Walter Menegaldo, Matteo Guatto, Adriano Cisani COMMERCIALE Stefano Sanna PUBBLICITÀ A CURA DELL’EDITORE photo di: Walter Menegaldo
STAMPA La Tipografica Basaldella di Campoformido (Ud)
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Trucco Chiara Fantig / Foto Matthias Parillaud
IL CAPPOTTONE MAXI che avvolge, riscalda e protegge. La sua forma è senza indecisioni, sorprendente, essenziale con dettagli da sartoria contemporanea.Il suo colore Ê ispirato alla natura, un verde asciutto, sfumato. Natura invernale, atmosfera diafana e magica...
Showroom Udine via Vercelli, 1 33100 Udine (Ud)
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Showroom Vienna Prinz Eugen strasse, 6/2 1040 Wien (A)
“Noi stilisti non siamo creatori di moda, ma interpreti delle varie tendenze che nascono sulla strada, in discoteca, sulla passerella di grandi sarti. Non è la donna a doversi adattare all’acconciatura, bensì l’acconciatura a plasmarsi su ogni donna” www.capolineaparrucchieri.com