MIA magazine
Trimestrale di moda bellezza cultura benessere del FRIULI VENEZIA GIULIA
bm Editore - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (convertito in legge 27/02/2004 n.46) art.1, comma 1, NE/UD editore
ISSN 2384-8189
NUM. 10 ANNO 2016 2,50 â‚Ź
moda perenne:
un nuovo modo di vestire speciale
Dimmi che profumo usi e ti dirò chi sei 1
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presenta
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la nuova rubrica di design e arredamento ogni mercoledĂŹ alle 12:30 con replica il lunedĂŹ www.radiopuntozero.it
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SOMMARIO
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EDITORIALE_5
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72
45 MODA Mademoiselle Bon Ton_07 Velvet_33
MODA Perenne: un nuovo modo di vestire_ 19 Mia Uomo_42
BEAUTY Il Ritorno alle Origini_48 La Mia Beauty Summer Bag_50
BEAUTY Beauty Tendenze_58 Speciale Fragranze _60
BEAUTY Beauty Mail _68 Beauty Christmas_70
CONTRIBUTI_6 SALUTE_72 VIAGGI_76
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MIA copertina
Francesca Bettella
Classe 1996, vive ad Abano Terme (PD) ma appena può scappa a Chicago. La sua carierra come modella inizia all’età di 16 anni. Nel frattempo ha iniziato a studiare Economics & Management alla Ca’ Foscari di Venezia. Adora viaggiare e le sue mete preferite sono Londra e Chicago, entrambe città estremamente dinamiche e ricche di diversità. L’essere figlia di due culture, quella italiana e quella americana, le ha fatto capire che la bellezza è in ciò che è diverso da noi e che l’unico modo per arricchirsi veramente è aprirsi al mondo e non smettere mai di essere curiosi. Per questo è affascinata dal mondo della moda e da quello dell’arte che, nelle loro infinite sfaccettature, non smettono mai di reinventare e sprigionare bellezza.
Photo: Marckus Milo Make-up e hair: Samia Laoumri
Samia Laoumri
make-up artist/ fashion editor
Nata a Palermo da genitori stranieri, si trasferisce durante l’adoloscenza in Friuli con la madre. Frequenta la scuola professionale di Moda Ipsia di Gemona del Friuli. Finiti gli studi si trasferisce prima in Grecia e poi in Egitto come capo costumista per spettacoli di musical e danza. Ciò le permette di vivere da vicino il mondo del make-up che la porterà in seguito ad iscriversi all’Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, dove è stata allieva del Maestro Manlio Rocchetti, unico premio Oscar italiano per il trucco. Prosegue la sua carriera lavorativa a Milano come truccatrice freelance nel mondo della moda e del beauty.
Marckus Milo fotografo
Nato nel 1973, viene attratto molto presto dal mondo dell’arte fotografica. Dalla fine degli anni ’90 è più la necessità lavorativa che la passione che lo spinge a scattare, soprattutto attraverso l’utilizzo della tecnica ad infrarosso. Ed è proprio affinando negli anni questa particolare tecnica che nel 2010 inizia un cammino artistico con le prime esposizioni. Nel giugno 2012 fonda l’agenzia di comunicazione fotografica “Ugly Duckling” specializzata nella fotografia di moda. Di pari passo l’occhio e l’obiettivo si soffermano sempre più sul corpo femminile, immortalato prevalentemente al di fuori dello studio fotografico. Sue le immagini utilizzate per le campagne pubblicitarie e i cataloghi di svariate aziende. Nell’Aprile 2013 presenta al Salone del Mobile di Milano la collezione fotografica “Glossy Art” a fianco di artisti di fama mondiale.Nel Ottobre dello stesso anno è invitato ad esporre “Supernatural” come evento collaterale al Padiglione della Repubblica Popolare del Bangladesh in concomitanza con la 55° Esposizione Internazionale La Biennale di Venezia. A Maggio 2016 è invitato ad esporre al “Festival Européen de la Photo de Nu”, prestigioso festival fotografico internazionale in cui presenta “l’Enigma del corpo”.
Editoriale
MIA
A noi piace soprannominarla Dama Moderna.
Colei che nel quotidiano è avvolta da un allure e da un atmosfera vellutata affronterà questa stagione lunga e freddissima. Mai come in questo periodo le parole chiave sono morbidezza, femminilità e lusso. Lusso alla portata di tutti, che ci porta ad un’unica sensazione tattile regalata da sua maestà velluto. Ormai di uso quotidiano, la parola velluto, non si limita più ad un concetto tecnico di tessuto, ma ben si abbraccia a molteplici sfere che vanno ad enfatizzare sensazioni calde, morbide ed avvolgenti. Ora non aspettatevi dame e gentiluomini di velluto vestiti come se stessero passeggiando dentro a un quadro di Tiziano. Il velluto non è mai stato così divertente e facile da abbinare grazie anche alle nuove nuance lanciate per queso Autunno-Inverno, da abbinare per le più audaci con accessori in vernice per rendere il tutto un po’ più punk. Ma per raggiungere l’eleganza di una dama moderna troviamo gli affascinanti e senza tempo velvet dress. Per le più tradizionali l’accoppiata vincente sarà indubbiamente di colore rosso rubino. Ci piace pensare alle nostri lettrici come a delle amanti del concetto SLOW, e per questo Mia Magazine è una rivista da leggere più che da sfogliare quando il resto del mondo corre all’impazzata, cambia, si evolve e non abbiamo nemmeno il tempo per metabolizzare una cosa nuova che quetsa é già passata di moda. Noi vorremmo essere quell’attimo di tempo che vi prendete per voi stesse, in salotto, in cucina, durante un viaggio (grazie ai nostri consigli) oppure in bagno davanti allo specchio ricordandovi i nostri “passo-passo” su come si applica l’eye-liner. Sarà impossibile non cambiare veste e non evolversi perché bisogna sempre seguire i tempi e le mode, ma a noi piace farlo con calma, perché a nostro avviso il vero lusso é avere la possibilità di prendersi i propri tempi e di assaporarne ogni minimo istante. Mia Magazine
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contributi in ordine alfabetico
Enza Rizzi nata nel 1984, laureata prima in Scienze Giuridiche e conseguita poi la laurea specialistica in Giurisprudenza, ha
lavorato presso diverse aziende di consulenza e di servizi fino a quando ha deciso di dare una svolta alla sua vita. In risposta alle sue esigenze di indipendenza lavorativa, si approccia al mondo della pelletteria e degli accessori. Nel 2014 da inizio al suo sogno aprendo con il socio Luca Saltarini Modotti il negozio “SeR - concetti per uomo” in centro storico a Udine, proponendo articoli internazionali di nicchia e di qualità.
Elena Romanelli nata a Udine nel 1987, fin da piccola guarda il suo futuro e s’immagina con la valigia in mano pronta a
scappare e scoprire il mondo. Finiti gli studi di tecnico dei servizi turistici ha realizzato il suo sogno ed è diventata una agente di viaggio. Adora realizzare i sogni dei suoi viaggiatori. Partecipa a moltissimi workshop, meeting, fiere in italia e all’estero per essere sempre aggiornata sulle mete più trendy e sulle destinazioni più particolari. Nel tempo libero viaggia per scoprire ogni angolo di mondo.
Francesca Dorigo nasce a Udine nel 1973, fin da bambina dimostra uno spiccato senso artistico e un attenzione per tutto
ciò che riguarda l’immagine, la moda e la bellezza. Dopo aver frequentato l’istituto d’arte, ha lavorato diversi anni nel settore della moda come responsabile di prestigiosi negozi d’abbigliamento. Il make-up rimaneva comunque la sua passione più grande. Decide di intraprendere un percorso fatto di seminari e corsi di trucco, beauty e sposa, moda, fotografico e face painting, per riuscire ad avere quelle competenze e quella professionalità che le permetterà poi nel 2013 di iniziare ufficialmente la professione di make-up artist e consulente d’immagine.
Luca Saltarini Modotti nato a Udine nel 1983, laureato in Economia e Amministrazione delle Imprese e poi in Economia Aziendale, inizia la sua carriera lavorativa prima come praticante consulente del lavoro. Da sempre interessato al mondo maschile della moda e degli accessori di lusso, decide di aprire con la socia Enza Rizzi il negozio “SeR - concetti per uomo” in centro storico a Udine, proponendo articoli internazionali di nicchia e di qualità. Registra, infine, il marchio per la creazione di una suo futura linea di accessori.
Monia Massarini consegue una laurea in Relazioni Pubbliche d’Impresa nel 2011; matura le prime esperienze nel campo della comunicazione lavorando come copywriter per agenzie di comunicazione locali e fuori regione e come redattrice per una rivista turistica del territorio; più tardi intraprende il percorso del dottorato, con un progetto di ricerca inteso ad analizzare l’emergere dei brand cinesi nel settore della moda di lusso; analisi che la condurrà per un periodo a Shanghai. Oggi è giornalista, copywriter e Ph.D Student, tre attività accomunate dalla sua prima passione: scrivere.
Sebastian Laspina nel 2000 si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Udine. Nel 2004 consegue
la specializzazione in Dermatologia e Venereologia presso lo stesso ateneo. Nel 2008 ottiene il Master S.I.D e. M.A.S.T. in Dermochirurgia, presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Siena. Nel 2009 consegue il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie Cliniche presso la Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Udine. Dal 2007 è dermatologo di riferimento presso la LILT di Udine (Lega Tumori per la prevenzione dei tumori della pelle).
MIA cover story Lupetto destrutturato Gonna pieghe LA FABRIQUE
MADEMOISELLE BON TON PHOTO: MARCKUS MILO MUAH: SAMIA LAOUMRI MODEL: FRANCESCA BETTELLA
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Gilet corto con volpe argentata Top con manicotti LA FABRIQUE
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Cmicia minimal Pantalone ottagono Gilet eco-pelliccia LA FABRIQUE
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Cappotto dalia e mongolia Smanicato mongolia Collo di volpe Postina cavallino LA FABRIQUE
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Top smanicato con manicotti Pantaloni zampa Gilet corto con volpe argentata Borsa Chloè Elle Pochette Stilale Zara
STYLE LA FABRIQUE
Urban bon ton e rétro-minimal chic: La Fabrique è il brand che veste la donna colta e ironica alla ricerca di dettagli esclusivi, comfort autentico e cura sartoriale. Realtà di nicchia, La Fabrique è nata nel 2002 come fusione di due anime: la creatività della stilista MarieFrance Russeil e la pragmaticità di Emanuele Vivian che hanno portato il brand a crescere e a farsi conoscere in tutta Europa. Il gusto cosmopolita ed europeo di ogni collezione è la sintesi del percorso culturale ed esperienziale di Marie-France, francese vissuta a Londra e poi in Italia, che fonde nei suoi abiti mood, suggestioni e stili unici e trasversali. “Disegno solo quello che mi piace indossare” dice la stilista, che si lascia guidare nelle sue scelte da un’appassionata e ispirata istintività, sostenuta da un’esperienza ventennale nell’ambito della moda. All’interno delle sue collezioni lane cotte e sete danno vita ad abiti senza tempo, in grado di offrire comfort in ogni momento della giornata. L’utilizzo di inserti e dettagli spesso decontestualizzati – chiusure provenienti dal mondo della pelletteria, inserti in pelo o pelliccia, tessuti strutturati che ammiccano all’universo dei rivestimenti d’arredo – puntano a sdrammatizzare gli abiti, a dare spazio all’ironia disegnando un carattere femminile definito e unico nel panorama della moda attuale.
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Via Gemona, 28 - 33100 UDINE Te l . + 3 9 3 4 8 4 5 8 9 3 74 info@hourslifestore.it
Hours life - store
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H
HOURS LIFE-STORE IDEE REGALO NATALE 2016 1 2
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1 - BookArc Möd stand - TWELVE SOUTH | 2 - Power bank Peace, love & battery - MR WONDERFUL | 3 - Cover I-Pad - VALMORO | 4 - Cover I-Phone - VALMORO | 5 - Forté stand per Apple Watch - TWELVE SOUTH | 6 - Agenda 2017 - MR WONDERFUL | 7 - Real Stone “MOON” - WOODMI | 8 - Auricolari con Rocchetto - PHILO
MIA persona
ANTONIO URZI
Antonio Urzi inizia la sua carriera nel 1991 creando costumi per alcune delle compagnie di danza protagoniste delle più importanti manifestazioni di Milano. Ma la sua ascesa al successo è decretata con l’incontro, nel 1997, con la showgirl spagnola Natalia Estrada: da quel momento molte celebritys dello show business come Ilary Blasi, Elisabetta Canalis, Anna Oxa, Belen Rodriguez indossano le sue creazioni, dando così il via alla scalata verso il mondo della moda e del design.
Nel contempo la sua fama arriva fino oltreoceano e molte star dello spettacolo internazionale scelgono di indossare i suoi preziosi ed unici accessori: tra loro si annoverano star del calibro di Christina Aguilera, Naomi Campbell, Rihanna, Britney Spears, Beyonce e Lady Gaga. Nel corso degli ultimi anni Antonio ha contribuito alla creazione delle linee di accessori di molte case di moda italiane e internazionali come Armani Privé, Fendi, Dsquared, D&G, Chanel, Giorgio Armani e Emporio Armani mantenendo intatta la sua estrosità e creatività nel confezionamento dei questi accessori artigianali. Nel 2014 Antonio Urzi ha debuttato sulla più prestigiosa passerella del ready-to-wear alla Mercedes Benz Fashion Week di New York presentando una collezione concepita e realizzata per avvalorare anche un pubblico diversamente abile. Nel febbraio 2015 crea per la Milano Fashion Week, in collaborazione con FTL MODA, una presentazione di grande spessore per dare valore ai suoi abiti-scultura. Anche in questo caso Antonio Urzi non ha voluto celare le disabilità dei modelli ma le ha volute integrare attraverso l’idea di una moda diversa interpretata grazie all’uso di nuovi materiali per il campo fashion, come il plexiglass o l’alluminio. Antonio Urzi oltre la sua innata creatività rappresenta tutt’ora la qualità manifatturiera che ha fatto grande la moda italiana nel mondo.
Cappotto in lana perenne € 800,00 - Cuffia fatta a mano in lana merinos € 99,00 - Orecchini Tolemaide € 78,00 Pannello a tessere ixxi “Banana Leaf” 220 x 200 € 244,00 - Lettera luminosa in ferro € 45,00
PERENNE: UN NUOVO MODO DI VESTIRE by PHOTO: AL BRUNI MUAH: SAMIA LAOUMRI MODEL: LIDIA CAREW
Largo dei Pecile, 23 | 33100 Udine | T. 0432 502665 | www.robedicasa.com
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Vestito SOBEIT in felpa € 220,00 - Stivaletto Dansko in nabuk € 235,00 - Zaino “Woolf” di Freitag reference € 270,00 Lettere luminose in ferro a batteria € 45,00
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Gilet in lana vergine perenne € 265,00 - Maglia/abito con tasche in felpa SOBEIT € 150,00 - Pantalone in felpa Perenne € 148,00 - Stivaletto Dansko in nabuk € 235,00 - Cuffia in lana bio di alpaca fatta a mano € 99,00 Foglie palma e banano decorative € 12,00
Zoccoli Dansko lucidi â‚Ź 185,00 - Borsa a tracolla Dragnet di Freitag â‚Ź 180,00
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Zaino “Pete” di Freitag € 165,00 - Vestito SOBEIT in jersey € 195,00 - Stivaletto Dansko in Nabuk € 235
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MIA persona
PHOTO di BACKSTAGE: DEVIS BARBIERATO
MIA moda
COME SI DIVENTA GIGI HADID? A CURA DI MONIA MASSARINI
Nome dell’opera: Gigi Hadid. Segni particolari: invidiabilmente bella. Autori: Yolanda Van den Herik e Mohamed Hadid, rispettivamente madre e padre della fanciulla che, nel neanche troppo lontano 23 Aprile 1995, hanno dato alla luce un fagottino destinato a diventare il nuovo idolo dello showbusiness Americano e internazionale. Nata da mamma olandese-americana e da papà arabo-palestinese, le influenze del Nord e del Sud si sono incontrate e rimescolate in questa ragazza dalla bellezza guerriera, che oggi troneggia su ogni canale dell’universo mediatico.
Ma come si diventa Gigi Hadid? Nata a Los Angeles, in California, si è presto trasferita a New York, dove è cominciata la sua carriera di modella. Ha firmato il primo contratto con IMG Models nel 2011 e un anno dopo è stata scelta da Guess? come testimonial. Nel 2014 ha partecipato per la prima volta a una fashion week: a New York ha sfilato per Desigual e nello stesso anno ha sfilato per Jean Paul Gaultier, Sonia Rykiel e Chanel in occasione della Paris Fashion Week. L’inarrestabile corsa della dea non ha più conosciuto pause: nei mesi successivi si sono susseguite a ritmo vorticoso le collaborazioni con tutti i più importanti brand della moda internazionale: Michael Kors, Dolce & Gabbana, Moschino e Balmain per citarne alcuni. Durante la settimana della moda Autunno/Inverno 2016 il suo nome è saltato alla ribalta a seguito di un imprevisto, forse previsto, capitato nel défilé Versace. L’ampio scollo è scivolato oltre il confine pre-segnato e la modella, senza mai perdere il suo sguardo imperturbabile, ha terminato la sua corsa felpata concedendo alla platea e alla stampa di tutto il mondo una versione particolarmente sensuale di sé, a seno nudo. Un’immagine che, partita dal pulpito Meneghino, ha raggiunto notorietà globale. Gigi ha prestato il suo volto anche ai marchi della cosmetica, come Maybelline, e ai brand del Fast Fashion, come H&M ed è stata musa ispiratrice per il Calendario Pirelli. Non sono trascurabili neanche le sue esperienze in qualità di attrice. Anzi, in territorio americano è divenuta famosa anche grazie alle performance nel telefilm “The Real Housewives of Beverly Hills”, nel quale era attrice anche sua madre. E per completare il quadro, a breve debutterà come presentatrice. La top-model americana affiancherà Jay Pharoah nella conduzione del celebre e atteso American Music Awards. Bella è bella. E certamente è nata sotto il riflesso di una buona stella. Come spiegare altrimenti il caso che l’ha portata a recitare nello stesso telefilm dedicato alle casalinghe disperate di Beverly Hills che aveva portato alla notorietà anche la mamma? Eppure, la fortuna non basta. Gigi Hadid, con il suo visetto imbronciato da adolescente ribelle, i capelli d’angelo e le guanciotte a volte piene ha saputo conquistare la simpatia, il rispetto e la stima di un pubblico sempre più vasto. Nonostante la giovane età, Gigi sa farsi volere bene e forse è qui che risiede il segreto del suo imponente successo.
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Di lei ha parlato anche La Repubblica. Raccontando la “sua” sfilata a Venezia anziché quella di Valentino o Fausto Sarli, anch’essi presenti. Perché la sua sposa in nero aveva fatto scalpore. Era il 1997. “In realtà ero in ritardo e avevo solo del bel tessuto nero per confezionare l’abito!”, racconta sorridente, con un guizzo birichino e giustamente orgoglioso, la signora Nivea Bertoli nella sua Sartoria Dettagli di via Poscolle a Udine. È lì che la incontriamo e le poniamo alcune domande non appena congeda un’emozionatissima sposa alla sua ultima prova d’abito prima del gran giorno. Nel 2016 c’è ancora chi vuole abiti di sartoria?
Direi che c’è sempre chi si fa fare gli abiti in sartoria. In un mercato dove tutti possono permettersi tutto, grazie anche agli outlet, e lo stile a volte si perde per strada, farsi fare un abito che accompagna il corpo e lo valorizza fa di certo la differenza. Scegliere la stoffa, fare le necessarie prove, trovare i dettagli adatti… La cliente attende al massimo due settimane, poi è gratificata da sguardi di apprezzamento, capi unici, tagliati e cuciti come guanti su di lei. Vale per i capospalla, la mia passione, come per la camicetta. Questa è la cultura del vestire che mi piace condividere. Cosa fa per condividere le sue competenze?
Cucio con attenzione e amore da oltre trent’anni. Alle mie clienti racconto i tessuti, spiego le ragioni di un abito piuttosto che di un altro. Il passo più appagante, però, è stato l’insegnamento. Ho infatti insegnato per tanti anni negli istituti professionali del Friuli Venezia Giulia trasmettendo ai ragazzi la passione per questo meraviglioso e creativo mestiere. La “cultura del vestire” cosa raccomanda per questa stagione?
Sconsiglio di abbracciare una tendenza. Prima di dar consigli alle mie clienti, cerco di conoscerle un po’. Dai colori di pelle e capelli alle forme del corpo, alla personalità. C’è una prima fase quasi psicologica perché l’abito dovrà poi essere indossato con piacere, far sentire bene, oltre che cadere in maniera impeccabile. Ed è sempre possibile. Anche per me, che ho una linea morbida. Ci vuol così poco, in fondo. Si tratta di saper sfiancare, abbinare i colori, mettere le pinces tattiche! Nasce così un abito di classe.
Walter Menegaldo photo:
Dettagli SARTORIA
Via Poscolle 57 - 33100 Udine UD - Tel. 0432 507961
MIA moda
RE-VELVET
I TREND DELL’INVERNO SONO GIOCHI DI LUCE RIFLESSA TRA VELLUTI E VERNICI. A CURA DI MONIA MASSARINI
Una mano di velluto scivola sull’inverno 2016/2017. È la mano di Lorenzo Serafini che per la sua maison
Philosophy crea un abito Velvet dal gusto aristocratico: un drappo bordeaux che scende elegante sulla silhouette e, a tratti, restituisce colpi di luce calda. Uno stile principesco che ritroviamo anche nella creazione di Valentino: suo il long-dress che alla profondità della scollatura associa la flessuosità delle linee. Luisa Beccaria si muove dentro agli stessi saloni reali, la sua donna veste abiti-vestaglia in versione velluto pink. Ancora classico per Fendi che, sopra a un manto blu notte ricama voluminosi motivi floreali. Dalla corte all’ufficio, tante le proposte per l’universo professionale. Giacca e pantalone dimenticano i rigori dell’inverno e si abbandonano a una vestibilità morbida e confortevole: è il caso del completo rosa di Creatures of Comfort e della versione in tinta marron glacè di 3.1 Phillip Lim. E ancora del tailleur con fiocco colore deserto di Alberta Ferretti. Oppure del black-dress con applicazioni colourful di Giorgio Armani. McCartney stravolge l’atteso e abbina il velluto alle trasparenze: il dettaglio see-through conferisce un cenno di elegante sensualità. Armani Privé porta in passerella la collezione soirée: l’occhio cade su un lungo abito nero con spacco frontale che nobilita il velluto e rende grazia a chi lo indossa. Eliee Saab è più audace, gli spacchi sono multipli e i dettagli si arricchiscono di seducenti ricami oro. Il velluto, dapprima dimenticato e poi rinnegato, torna protagonista e lo fa senza esitazioni. Abbonda lungo i défilé delle grandi città, dove i designer e gli stilisti di fama internazionale ne cantano le lodi attraverso le loro collezioni. E noi? Siamo pronte a riscoprire un tessuto che avevamo abbandonato nelle retrovie degli armadi di infanzia? Sì. Le grandi maison d’abbigliamento hanno tracciato la strada e ci hanno dimostrato tutta la freschezza e la contemporaneità di questo materiale. Rivisitarlo in chiave personale senza cadere nell’effetto tendone natalizio, sarà la sfida da vincere per questa winter season 16/17. Una mano di vernice sarà comunque disponibile per chiunque temesse il velvet-style oltre ogni immaginabile convivenza. Isabel Marant si fa portavoce speciale di questo trend: suoi i pants rosso fuoco con fiocco laterale, in equilibrio perfetto tra audacia e stile bon ton; sua anche la mini-skirt in vernice nera a vita alta dal gusto motor-chic e il cappotto rouge con cinturino a borchie dal mood urban-aggressive. Il coat, in versione trench o oversize, è forse il capo che meglio si presta alle superfici glossy. Total black per Asos, camel e minimal per The Row, glitterato per Christian Dior. Anche la notte rivendica il suo glossy style: Kenzo propone un tubino nero dai volumi geometrici ampi, Versus impreziosisce la sua mini-skirt nera con un dettaglio finale in vernice bordeaux, Courreges abbina il nero al bianco, con un inserto che richiama al bagliore di una stella. I dettagli stessi vengono rivisitati in chiave vernissage. La maxi cintura red-fluo di Saint Laurent si abbina facilmente e restituisce grinta agli outfit più sobri. La borsetta-secchiello di Mansur-Gavriel in tinta rosé è un tocco bon-ton chic sopra a look minimal. I booties a caviglia deep black Balenciaga o gli stivali stretch in luminosa vernice rossa di Valentino sono proposte alternative per una serata all’insegna dell’eleganza e della sensualità. La maison propone anche una più sobria tango pump color carta da zucchero, che smorza i toni della vernice e offre una scarpa delicata da indossare per un pomeriggio con le amiche nei salotti di una tee room. Tra velluti e vernici l’inverno si preannuncia caldo e luminoso ma le tendenze non si esauriscono nell’incrocio di trame velvet e luminescenze glossy. Per chi ama i pattern militari, ad esempio, un altro grande trend della stagione sarà lo stile Navy. Lo troviamo protagonista nella collezione di Tommy Hilfiger che lo adotta tanto sui cappotti quanto sulle gonne e sui pants. I coat doppio-petto con decorazioni in oro del brand americano richiamano le divise dei capitani, le mini e le midi-skirts si arricchiscono di righe à la marinière e dettagli nautici compaiono sugli accessori. Il Blu Navy è anche il colore che irrompe sulle passerelle di Trussardi e Prada, entrambi fieri rappresentanti del gusto sailor. E ancora, tessuti denim, trame check e leather style anni ’80, sono tanti i trend che caratterizzano la winter season 2016-2017.
BALENCIAGA KENZO
ISABEL MARANT
TOMMY HILFIGER SAINT LAURENT 3.1 PHILLIP LIM
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI PRADA
Sensazioni di velluto e vernici shocking, trame military e chiodi rock’n’roll: ogni serata d’inverno è una notte a tema da interpretare liberamente. Le maison hanno suggerito le grandi linee, alla nostra fantasia il compito di rivisitarle secondo gusti e personalità.
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MIA moda
OLD CHOCKER, NEW COOL! LOEWE
MARCHESA
ALEXANDER WANG
A CURA DI MONIA MASSARINI
È
giovane e famosa e, se non lo ha davvero lanciato, quanto meno lo ha consolidato. Stiamo parlando di Katie Rosebrook e del chocker-trend. Lei, Katie, è una studentessa americana che ha messo presto in pratica il frutto dei suoi studi in Comunicazione. Lui, il Chocker, è il girocollo must-have della stagione autunnoinverno 2016-2017. Assieme hanno recentemente catalizzato l’attenzione della social community: l’immagine di Katie che indossa un’alternativa versione del chocker ha infatti raccolto 150 mila like e oltre 47 mila condivisioni in poco tempo. L’ingrediente segreto di questo successo? Un pizzico di audacia, tanta creatività, e l’aggiunta, forse, dello zampino di un global brand: Nike. L’ironico post della ragazza che indossa un laccio delle sue scarpe come fosse un insolito collare e suggerisce alle amiche “Just Do It” ha suscitato il plauso e l’imitazione di un vasto pubblico internazionale. Katie adesso è una queen dell’universo social e Nike, ancora una volta, ha messo a segno una grande lezione di marketing. In tutto questo, un altro vincitore è il trend del girocollo che, dopo l’apice conosciuto negli anni ’90, torna protagonista dei look più cool. Gli stilisti hanno interpretato questo trend nei modi e nelle forme più varie. Ci sono le versioni classiche, con perline, piccole o grandi, proposte da Gucci, Chanel e Marchesa. Ci sono i girocollo in tessuto, come quelli di Luisa Beccaria e Daks e ci sono le trame animalier: escargot per i Leitmotiv, felini per Loewe. Ci sono le gemme e i topazi nella visione di Dries Van Noten e ci sono i coralli nel tratto leggero di Brunello Cuccinelli. Più audace e aggressive il girocollo-cinturino di Alexander Wang, più delicato quello a golden-ring di Loewe e più monumentale quello con chiavi di Prada. Traforati o tempestati, sottili o imponenti, in tessuto o in metallo, ce n’è per tutti i gusti. Il chocker ha ammaliato i designer, conquistato le passerelle e invaso i social media. Ora è pronto per diventare il tocco glam, chic o irriverente, a seconda dei gusti, del nostro winter look. E noi, siamo pronte?
PHOTO: CINZIA MELE MUAH: PAOLA FEDELE STYLIST: CREMEDELACREME MODEL: CAROL MODEL AGENCY: WAVEMODELS
VELVET
MIA moda
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Maglia a maniche corte glitter ZARA - Body lingerie BISBIGLI - Pantalone nero MAISONABOUT
Top in velluto e pizzo ZARA - Pantalone in cotone DIOR
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Tuta in velluto bordeaux- BERSHKA Cappello Vintage MALBORO
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Total look MAISONABOUT
Cappotto doppio petto MAISONABOUT
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ROBE di CA S A consiglia 1 - WOW splash speaker bluetooth impermeabile e ricaricabile € 60,00 2 - Kowalski ed.limitata TRUE BLUE di Freitag € 158,00 3 - Serena ed.limitata TRUE BLUE di Freitag € 32,00 4 - Cappello “Clochard” trasformabile in lana € 49,00 5 - Dansko zoccolo a fiori ricamato ed. limitata € 190,00 6 - “Helsinki” di Vifa speaker bluetooth aptx rivestito in tessuto Kvadrat € 399,00 7 - Vip bag organizzatore multitasche da interno borsa piccola € 37,00 grande 39,00 8 - auricolari Wraps che si indossano come braccialetti € 25,00 9 - Coperta in lana “House in the forest” € 115,00 10 - Masakura ed.limitata TRUE BLUE di Freitag € 88,00
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MIA uomo
ESPRESSIONE MATEMATICA ED ESPRESSIONE D’ELEGANZA A CURA DI ENZA RIZZI E LUCA SALTARINI MODOTTI
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osa ci azzecca la matematica con la cravatta? Quanti sono i nodi possibili della cravatta? Cinque, sei o magari 10? Sappiate che sono molti, molti di più! Ma lo si è“scoperto” solo di recente. Sono stati inizialmente due fisici ricercatori inglesi dell’Università di Cambridge, Thomas Fink e Yong Mao, a formulare una serie di equazioni tenendo conto, tra le altre, della teoria dei nodi. Senza entrare nei dettagli e nei complessi meandri della matematica, vi basti sapere che secondo il loro studio, esistono 85 nodi differenti. Non vi basta? Ok, allora sappiate che c’è un altro genio del male, questa volta svedese. Mikael Vejdemo-Johansson, matematico del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma, ha ripreso il lavoro dei colleghi inglesi eliminando alcune ipotesi a suo avviso limitative, per esempio si dava per scontato che la piega di un’estremità della cravatta sotto l’altra per completare il nodo avvenisse solo alla fine del processo e che ogni nodo dovesse essere poi ricoperto da un lembo di tessuto o ancora, il modello precedente fissava ad 8 il numero di avvolgimenti massimi del tessuto prima che la cravatta diventasse troppo corta. Così facendo si arrivano a ben 177.147 nodi possibili! Lo stesso Mikael Vejdemo-Johansson afferma che molti di questi sono veramente orribili...crediamogli sulla parola. Ovviamente in queste pagine non li troverete tutti, ma solo i più noti riformulati secondo i movimenti di Fink e Mao. Guardandosi allo specchio, la cravatta viene annodata utilizzando sei possibili passaggi rappresentati da Fink e Mao con i simboli:
SØ Sѳ DØ Dѳ CØ Cѳ dove, sempre guardandosi allo specchio: • S indica un passaggio verso sinistra • D indica un passaggio verso destra • C indica un passaggio centrale • Ø indica un movimento verso “l’interno”, verso la camicia • ѳ indica un movimento verso “l’esterno”. Nella tabella qui sotto ( ndr. da me volutamente semplificata eliminando alcuni paramentri) viene indicata con A il passaggio terminale per chiudere il nodo che non viene considerato come passaggio. sequenza
nome
SѳDØCѳ A SѳDØSѳDØCѳ A SѳCØSѳDØCѳ A SØDѳSØDѳSØCѳ A SØDѳCØSѳDØCѳ A SѳDØSØCØDѳSØCѳ A SѳCØDѳCØSѳDØCѳ A SØDѳSØCѳDØSѳDØCѳ A SØCѳDØSѳCØDѳSØCѳ A SѳDØSѳDØCѳSØDѳSØCѳ A SѳDØCѳSØDѳCØSѳDØCѳ A SѳCØDѳCØSѳCØDѳSØCѳ A
Nodo piccolo o Orientale Kelvin Pratt Doppio nodo o Victoria Mezzo Windsor o Mezzo Scappino St. Andrew Plattsburgh Cavendish Windsor o Scappino Grantchester Hanover Balthus
Per chi fosse interessato, di seguito trovate i riferimenti del libro dove Thomas Fink e Yong Mao trattano l’argomento in modo completo. Buon divertimento! - T. Fink Y. Mao, 85 modi di annodare la cravatta, Edizioni Bompiani, Milano, 2007. - Scienza e estetica dei nodi di cravatta di Andrea Centomo & Giovanni Paolini 16 novembre 2009
nodo eldredge stretto
nodo eldredge
nodo capsula
nodo windsor
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nodo trinity
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merry christmas
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1 - Cappello in lapin non rasato ditta Marone, sciarpa in lana artigianale Rosi Collection 2 - Sapone da barba solido Dr Harris, rasoio di sicurezza e pennello tasso silvertip MĂźhle 3 - Guanti artigianali napoletani Merola, cintura artigianale Giorgio Zoni, portafoglio Kjore Project 4 - Coppola lana con paraorecchie Zenith, bretelle in raso elasticizzato artigianali Bretelle&Braces 5 - Profumo Fougere di Profumeria Artistica Nobile 1942 | 6 - Pochette seta multifantasia, cravatta in maglia di lana e papillon seta prodotti per SeR - concetti per uomo | 7 - Prodotti cura barba lunga di Cella 8 - Calze uomo lana merino e pima cotton di Marcoliani
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Walter Menegaldo
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d Ego s.n.c. | di Luca Saltarini Modotti & Enza Rizzi | Via Paolo Sarpi 3B - Udine - T. 0432 299945 info.serudine@gmail.com | www.facebook.com/serudine
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BEAUTY TENDENZE mascara A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE PHOTO: MARCO MAREZZA MUAH: JO SANNA
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e anche tu fai parte di quel 90% di donne che non rinuncia al mascara prima di uscire di casa devi sapere tutti i segreti per avere sempre uno sguardo magnetico! Esistono diversi tipi di rimmel così come diverse sono le esigenze che ognuna di noi può avere, ecco il vademecum per guidarvi nella sua scelta: ALLUNGANTE: per chi possiede ciglia corte e vuole ottenere uno sguardo seducente deve affidarsi a questo tipo di prodotto. Formulato con una maggiore quantità di fibre di nylon, avvolge le ciglia in una pellicola creando un allungamento delle stesse, ottenendo un effetto decisamente affascinante. Lo scovolino sarà telescopico in modo da pettinare e avvolgere ciglia per ciglia. VOLUMIZZANTE: immancabile per chi possiede ciglia rade e sottili. Formulato con fibre che danno spessore alle ciglia e riempiono gli spazi creando un effetto intenso. Lo scovolino sarà grosso e pieno. INCURVANTE: per chi ha ciglia dritte e nonostante il piega ciglia non ottiene un buon risultato di curvatura deve affidarsi ad un mascara formulato con resine e cere che incurvano le stesse lasciandole in “piega” per tutto il giorno! Lo scovolino, fondamentale in questo caso, ha una forma incurvata per facilitare la piegatura. WATERPROOF: per chi anche in spiaggia , in piscina o in palestra non rinuncia al rimmel; oppure per quelle dalla lacrima facile il mascara waterproof evita gli antiestetici rivoli neri che segnano le guance proprio sul più bello! Formulato con resine che non si sciolgono con l’acqua ci garantisce la tenuta più estrema. Ricordiamoci però che va eliminato sempre con un prodotto specifico (struccante bifasico) per non rischiare di dover strofinare troppo a lungo con il rischio di spezzare le ciglia! Lo scovolino sarà più sottile sulla punta per poi diventare più voluminoso nella parte centrale. CURATIVO: esistono anche mascara con formule idratanti e nutrienti che favoriscono la ricrescita e nutrono le ciglia conferendo un aspetto pieno e sano. Hanno la consistenza di una crema per esserre assorbiti più facilmente e solitamente sono incolori o bianchi. Generalmente si applicano alla sera, prima di coricarsi, per un vero e proprio effetto maschera di bellezza, o in alternativa qualche minuto prima di truccarsi per favorire poi l’applicazione del rimmel vero e proprio. Lo scovolino è piuttosto sottile e a pettine per raggiungere ogni singola ciglia. COLORATO: divertenti in una serata d’estate, sbrilluccicanti durante un party esclusivo. La scelta del colore deve ricadere su quelli che possono valorizzare l’iride (nel caso di occhi azzurri o verdi un viola intenso, piuttosto che un blu carico per occhi nocciola o neri). Generalmente, in questi mascara gli scovolini sono standard per riuscire a soddisfare un po’ tutte le esigenze.
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1 - Dior Addict It-Lash - DIOR | 2 - Cils D’enfer Mascara So Volume - GUERLAIN | 3 - High Impact Curlling Mascara Impact recourbant Optimal - CLINIQUE | 4 - Extended Play Lash - MAC | 5 - Ceramide Lash Extending Treatment Mascara - ELIZABETH ARDEN | 6 -Noir Couture Violet - GIVENCHY
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MIA beauty
ANGEL SCHLESSER
POUR ELLE
PHOTO: RAISSA BISCOTTI MUAH: ANTONIA DEFFENU MODEL: ANNA LEYBINA MODEL AGENCY: FASHION MANAGAMENT
L’eleganza senza tempo e la modernità definiscono lo stile di Schlesser. La fragranza racconta una storia di seduzione, il mistero di una donna che seduce con naturalezza. Difficile da definire, impossibile da dimenticare. Un incontro creato da Amandine Clerc-Marie e composto da bergamotto, bacche rosse e calendula, gelsomino, peonia, fiori d’arancio, mela, patchouli, vetiver, fava tonka e balsamo aromatico.
Note di testa: bergamotto, bacche rosse e calendula. Note di cuore: gelsomino, peonia, fiore di arancia e mela. Note di base: benzoino, patchouli, vetiver e fava tonka. Famiglia olfattiva: Floreale/Orientale
LISIR
Profumeria Udine Largo Dei Pecile, 19 | 33100 (UD) | T. 0432 501048
MIA beauty
VAN CLEEF &ARPELS
COLLECTION EXTRAORDINAIRE
MOONLIGHT PATCHOULI
PHOTO: RAISSA BISCOTTI MUAH: ANTONIA DEFFENU MODEL: ANNA LEYBINA MODEL AGENCY: FASHION MANAGAMENT
La Collection Extraordinaire è un omaggio alla natura attraverso magnifiche composizioni. Fragranze eccezionali, realizzate con le materie prime più pregiate nella tradizione della profumeria. Questa nuova fragranza legnosa-chypre della linea è un’interpretazione olfattiva di patchouli tra luce ed ombra.
Note di testa: cacao, foglia di patchouli e note legnose Note di cuore: fiore di iris e rosa bulgara Note di base: note fruttate, cuoio e pelle scamosciata. Famiglia olfattiva: Legnosa/Cipriata
LISIR
Profumeria Lignano Pineta Piazza Del Sole, 67 | 33054 (UD) | T. 0431 428942
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MIA beauty ARTE OLFATTO LUXURY PERFUMES
HABANO VANILLA
PHOTO: RAISSA BISCOTTI MUAH: ANTONIA DEFFENU MODEL: VALERY MODEL AGENCY: FASHION MANAGAMENT
Arte Olfatto profumeria artistica propone fragranze travolgenti che conducono in una esperienza olfattiva indimenticabile. Habano Vanilla è un profumo caldo ed attraente, creato per raccontare un’atmosfera particolare. Rivela un mood che evoca l’aroma narcotico e mielato delle foglie di tabacco, con note di spezie aromatiche. Il fondo invaso da legni dolci, vaniglia e muschio, richiama lontani luoghi esotici.
Note di testa: muschio animale e vaniglia. Note di cuore: foglie di tabacco e spezie aromatiche. Note di base: legni dolci, vaniglia e muschio. Famiglia olfattiva: Orientale/Vanigliato
LISIR
Profumeria Udine Largo Dei Pecile, 19 | 33100 (UD) | T. 0432 501048
MIA beauty
RAMON MONEGAL
AMBRA DI LUNA
PHOTO: RAISSA BISCOTTI MUAH: ANTONIA DEFFENU MODEL: ANNA LEYBINA MODEL AGENCY: FASHION MANAGAMENT
È il ritorno alle origini per Ramon Monegal; un profumo vintage in ricordo di quelli orientali dell’inizio del XX secolo con cui il profumiere è cresciuto all’interno dell’azienda di famiglia, interpretato con l’ambra e la vaniglia di sempre, ma in proporzioni contemporanee. Le essenze sono quindi ambra, cisto labdano del Marocco, assoluto di gelsomino dell’Egitto, vaniglia e sandalo. L’immagine olfattiva è quella di un profumo audace, magico, provocatorio.
Note di testa: ambra dorata e cisto labdano. Note di cuore: gelsomino e castoreum. Note di base: vaniglia e sandalo. Famiglia olfattiva: Orientale/Floreale
LISIR
Profumeria Lignano Pineta Piazza Del Sole, 67 | 33054 (UD) | T. 0431 428942
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MIA beauty
EVIDENS DE PARFUMS L’EAU PARFUMEE
No.2
PHOTO: RAISSA BISCOTTI MUAH: ANTONIA DEFFENU MODEL: ANNA LEYBINA MODEL AGENCY: FASHION MANAGAMENT
Giorno dopo giorno, la raffinatezza è evidente e il piacere incomparabile. L’Eau Parfumee No. 2 creata a Grasse è una composizione unica ed inedita, un orientale fresco, ma allo stesso tempo “polveroso” e luminoso. Le note di testa sprigionano esperidi associate ad una punta di germoglio di cassis. Il cuore floreale, elegante e femminile, associa i semi di angelica al fiore d’arancio, alla violetta e al pepe rosa. La scia è caratterizzata da ambra grigia, olibano, fave di tonka e vetiver che conferiscono un sigillo di estrema raffinatezza. Note di testa: germoglio di cassis. Note di cuore: semi di angelica, fiori d’arancio, violetta e pepe rosa. Note di base: ambra grigia, olibano, fave di tonka e vetiver. Famiglia olfattiva: Orientale
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Profumeria Udine Largo Dei Pecile, 19 | 33100 (UD) | T. 0432 501048
MIA beauty
BULGARI
THE BIANCO
PHOTO: RAISSA BISCOTTI MUAH: ANTONIA DEFFENU MODEL: VALERY MODEL AGENCY: FASHION MANAGAMENT
È un Eau de Cologne calmante, ispirata al raro the bianco dell’Himalaya. Una fragranza delicata con sfumature affascinanti e intime. Si annuncia con l’artemisia, caratterizzata da note aromatiche e confortanti. Successivamente le note calmanti dell’ambretta e del pepe bianco danno vita ad una sensazione armoniosamente dolce e muschiata. Il corpo e la mente sono pervasi da un senso di appagamento, mentre il musk legnoso e l’ambra grigia amplificano la composizione donando un avvolgente senso di benessere. Note di testa: artemisia e pepe. Note di cuore: tè bianco e ambretta. Note di fondo: muschio e ambra legnosa. Famiglia olfattiva: Legnosa Fiorita Musk
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Profumeria Lignano Pineta Piazza Del Sole, 67 | 33054 (UD) | T. 0431 428942
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PARRUCCHIERE E PRODOTTI PER LA BELLEZZA
Cogliere le nuove tendenze e trasformarle in uno stile unico, sempre riconoscibile. Questo è il modo in cui si intende la moda nei saloni Go Coppola
MIA beauty
Eyes on me
A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE
BEAUTY MAIL
EYELINER PERFETTO IN POCHE MOSSE
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urante i miei corsi di self make-up mi chiedete come si applica corettamente l’eyeliner. Spesso ci ritroviamo con un look diverso da quello a cui avevamo pensato, quando l’idea di partenza voleva essere un elogio all’eleganza. Vediamo quindi come ottenere questo risultato. Per prima cosa cerchiamo di capire che tipo di linea vogliamo disegnare in base alla tipologia del nostro occhio e quindi quale prodotto utilizzare. In commercio troviamo diverse tipologie di eyeliner: liquido con applicatore a pennellino per una linea sottile, a stilo con applicatore in velcro per le più esperte, in gel o crema da applicare con un pennello a punta oppure obbliquo, matita per una linea facile da sufumare. CONSIGLI PRATICI PER LA STESURA : Dopo aver scelto l’eyeliner più adatto alle vostre esigenze o capacità riprendete l’applicazione spostandovi verso l’interno dell’occhio. Evitate di arrivare direttamente sul condotto lacrimale per evitare antiestici eccessi di prodotto. Tornate poi sulla parte esterna e applicate l’eyeliner sul bordo interno della palpebra mobile collegandolo alla rima cigliare. Se volete potete osare creando una sorta di “codina” che dovrà essere uguale da ambo i lati e che ci permetterà di intensificare ancora di più lo sguardo. Attenzione: riempite gli spazi tra le ciglia per creare un tratto armonico e non troppo geometrico. SCEGLI LO SPESSORE IN BASE AL TUO STILE! Se il tratto sarà grosso e definito il trucco risulterà sicuramente deciso e grintoso, mantenendo invece una linea sottile l’effetto risulterà morbido e romantico.
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BEAUTY
Christmas A CURA DI FRANCESCA ET VOILÀ - MAKE-UP ARTIST E CONSULENTE D’IMMAGINE PHOTO: DI GIROLAMO ELENA MUAH: GENNY CECCHINI MODEL: GIOVANNA VERZIELI
MIA beauty
N atale sta arrivando e i marchi beauty si adattano, vestendo dei colori della festa i prodotti e presentando nuove collezioni ispirate al Natale 2016. Ecco tutte le limited edition da non lasciarsi scappare per un make up di Natale super glamour!
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MIA salute
METTI I CAPELLI A POSTO! A CURA DEL DR. SEBASTIAN LASPINA E DELLA DR.SSA SILVIA CODOGNO FOTO: ELENA DI GIROLAMO
Una chioma folta e lucente è indice di bellezza nella donna e nell’uomo sin dai tempi antichi. Tra i più antichi reperti archeologici di varie culture si ritrovano pettini di osso, di pietra, lische di pesce utilizzate per la cura e l’acconciatura dei capelli. La Venere di Willendorf, una tra le più antiche e famose statuette paleolitiche rinvenute e realizzata circa 25.000 anni fa, sfoggia un’acconciatura degna di una passerella di alta moda dei nostri tempi!
E chi non conosce il mito di Sansone che deve forza e virilità alle sette trecce di lunghi capelli che adornano il suo capo così come emblematicamente “mostrato” alla sua Dalila dallo stesso Sansone nella tela dipinta dal Guercino nel XVII secolo. I capelli in medicina vengono definiti annessi cutanei. E un aspetto interessante che ci viene evidenziato dalla biologia è che i capelli non sembrano avere, ne’ avere mai avuto un ruolo funzionale; in pratica stanno sulla nostra testa soltanto per motivi estetici! La quantità media di capelli di una persona è all’incirca di 100.000 unità, con una caduta giornaliera fisiologica, cioè normale di 50 capelli al giorno, che possono arrivare a 100 nel periodo autunnale in alcuni soggetti, sembra infatti che l’esposizione solare della stagione estiva causi l’aumentata caduta autunnale. La parte vitale è il bulbo, a livello del cuoio capelluto, deputato alla produzione del capello, mentre il fusto, la lunghezza è una struttura morta. Il ciclo del capello consta di tre fasi, una fase di crescita o anagen, una fase di regressione o katagen e una fase di quiescenza detta telogen. Il ciclo vitale del capello, nel quale si susseguono le tre fasi può durare dai 3 ai 7 anni. Con il passare degli anni il bulbo invecchia e produce capelli sempre più sottili, e anche il pigmento si esaurisce ecco perché compaiono i capelli bianchi. Ma a chi rivolgersi se la chioma desta preoccupazione? Innanzitutto, circa gli aspetti patologici, una sistematizzazione essenziale porta ad identificare alcune macrocategorie di affezioni del cuoio capelluto: il diradamento e le alopecie,le forme infiammatorie e patologie più rare con evoluzione cicatriziali. È bene precisare che è in ogni caso il dermatologo colui il quale ha il compito di diagnosticare e trattare queste patologie; la tricologia è infatti una branca della dermatologia. Le più comuni malattie dei capelli riguardano quel fenomeno definito “ diradamento” e rappresentato dalla calvizie comune, dal telogen effluvium o dalle forme più o meno estese di alopecia. Si parla infatti in letteratura di alopecia androgenetica, che colpisce sia il sesso maschile che il sesso femminile, di telogen effluvium, caratterizzato da un diradamento diffuso e di alopecia areata, una forma di perdita di capelli in chiazza a patogenesi autoimmunitaria. Anche per queste diagnosi, che sono tra le più comuni, il percorso diagnostico e strumentale deve essere accurato in quanto un ottimale inquadramento iniziale permette di intraprendere il trattamento terapeutico più adeguato. Ecco che in associazione ai più tradizionali test del capello (pull test, tricogramma) ci si avvale della dermatoscopia, una metodica non invasiva che permette di osservare ad elevato ingrandimento le strutture (capelli, cute, vascolarizzazione) delle sedi affette e non, permettendo in molti casi di effettuare una diagnosi senza dover eseguire un prelievo chirurgico, (biopsia del cuoio capelluto). Dopo un’accurata raccolta di informazioni anamnestiche circa le modalità e i tempi di esordio, lo stato generale del paziente, le abitudini alimentari, lo stile di vita, e una approfondita valutazione clinico strumentale, si procede nei casi necessari con la richiesta di analisi ematochimiche, i cui risultati potranno avvalorare le nostre ipotesi diagnostiche. A questo punto possiamo procedere con l’impostazione di un piano terapeutico. Ecco allora alcune rilevanti novità proprio nell’ambito dei trattamenti terapeutici. Dagli Stati Uniti arriva il trattamento PRP associato a microneedling, efficace nell’AGA, nel telogen effluvium e nell’alopecia areata. Sembra infatti che i processi di riparazione che intervengono nel post microneedeling potenzino gli effetti del PRP. Il futuro del trattamento della calvizie è legato a studi che dimostrano che elevati livelli di alcuni tipi di mediatori infiammatori, le Prostaglandine (PGD2) determinano alopecia. I ricercatori nordamericani stanno sperimentando una molecola antagonista per il recettore di questi mediatori che potrebbe essere il nuovo trattamento sistemico della calvizie. Anche per l’alopecia areata si aprono nuove possibilità di trattamento: sempre negli Stati Uniti infatti viene utilizzata una crema topica a base di Jak inibitori, già in commercio, con effetti sorprendenti sulla ricrescita delle sopracciglia. Sembra infatti che i Jak inibitori siano in grado di bloccare il processo autoimmunitario della patologia suddetta.Recenti esperienze italiane hanno poi ottenuto ottimi risultati nella cura della alopecia androgenetica femminile grazie all’utilizzo iniettivo di soluzioni contenenti polinucleotidi con la tecnica a microponfi nelle aree del cuoio capelluto interessate dal diradamento. In conclusione qualsiasi sia l’alterazione di capelli e cuoio capelluto che vi affligge il consiglio è quello di affidarsi per una corretta diagnosi al vostro dermatologo che saprà anche consigliarvi la terapia più idonea, una diagnosi precoce è sempre fondamentale per garantire un miglior risultato. Buone feste a tutti! CENTRO LASER DERMATOLOGICO DOTT. LASPINA Dott. Sebastian Laspina - Specialista in Dermatologia e Venereologia Dott.ssa Silvia Codogno - Specialista in Dermatologia e Venereologia
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Carta
pensieri e parole O
gni volta che vado in una cartoleria seria, di quelle (poche) che onorano ancora questo nome ([car-to-le-rì-a] s.f. (pl. -rìe) - Negozio di cartolaio il estens. Complesso di oggetti per scrivere, venduti dal cartolaio), mi sembra di entrare nel mio personale Paese dei Balocchi: matite, penne, pennini, colori e carta, tanta carta, profumata di quello speciale odore che attira le parole e fa muovere le dita per toccare, sentire la superficie, la grana ruvida o incredibilmente liscia…fogli, foglietti, cartoncini, buste e biglietti… Ma non si usa più!
Non si usa più scrivere a mano su fogli, foglietti, cartoncini e biglietti o cercarli con gioia, per spedirli in modo che qualcuno possa ancora riceverli in maniera tangibile. Vorrei dare spazio a questa frase per renderci conto di quanto siano oscuri questi tempi. Non c’è più l’attesa di arrivare in cartoleria, cercare la TUA carta da lettere o il TUO biglietto, quello che era lì solo per le tue parole. Non c’è più la gioia, assaporata a lungo, di sedersi nel tuo angolo preferito con la tua carta o il tuo biglietto, di guardarlo, mentre il cervello si sintonizza con il cuore e la mano incomincia a scrivere. Per non parlare dell’attesa della posta che ogni giorno portava abbracci, storie, lacrime e risate dentro quelle stesse lettere o biglietti scritti da qualcun altro solo per te. Il mercato ha deciso che non si fa più, troppo scomodo ed anti-economico, ci sono i social che bruciano parole a tonnellate, gli smartphones che ti guidano col T9 su parole che non vuoi dire, tutto standardizzato, pronto ed intangibile.
Eppure…c’è ancora una sparuta tribù che non molla, che vaga alla ricerca del suo cartaceo Paese del Balocchi, che cerca con calma quel profumo e quelle parole, che si meraviglia ancora! Per loro (ma soprattutto per me!), L’OCA BIANCA ED ALTRE STORIE, ha creato questi 16 biglietti molto speciali, 8 rossi ed 8 pastello, completamente fatti a mano. Dipinti ad inchiostro a tampone, con inserti a collage e nastri decorati, velluto e animaletti in legno dipinti a mano. Piccoli universi calligrafati che parlano di amicizia, di felicità o di …Charlie Brown, quello dei Peanuts, quel bambino inconsapevolmente saggio che aveva parole da dire, parole scritte che tanti di noi hanno letto ed usato per scrivere ancora. L’ispirazione è partita quest’estate da un delizioso corso che si è svolto a Venzone, un week-end con un’appassionata di carta, la maestra Emanuela Riccioni, persona e luogo meravigliosi. Ho riscoperto il piacere del collage, tecnica praticamente dimenticata nelle scuole, che coinvolge veramente molti aspetti della creatività e della personalità: visione, capacità di sintesi, abilità manuale, ricerca dei materiali, capacità di usare e mixare varie tecniche, equilibrio e senso dell’armonia. È stata una vera gioia progettarli e realizzarli, ma è stata anche una sfida produrre qualcosa che fin dall’inizio non era compatibile con gli standard di mercato. Al momento pare che gli standard siano in difficoltà e che questi biglietti fatti a mano, uno per uno, piacciano molto, infatti stanno già volando in tutta Italia. Forse la tribù di cui sopra non è poi così sparuta o forse siamo in tanti ad aver bisogno di cose che nascono da una passione mantenendo un cuore ed un’anima propri.
ARB
Via Fagagna, 1 - 33038 | S.Daniele del Friuli (UD) | T./Fax.. 0432 943203 Mail: info@ocabianca.com | www.ocabianca.com
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MIA viaggi
un weekend a...
SIVIGLIA A CURA DI ELENA ROMANELLI - AGENTE DI VIAGGIO
Siviglia, l’ho soprannominata così: “mia città del sole”.
È la città delle tapas, del flamenco, della corrida e delle feste, reale raffigurazione della caliente Spagna! A mio parere una delle città più belle e affascinanti dell’Andalusia.
Una delle cose che mi ha colpito di più di Siviglia è che questa città si può girare quasi
completamente a piedi: in un weekend non ho mai preso un mezzo pubblico, i piedi sono stati il mezzo che mi ha permesso di scoprire ogni angolo di questa meravigliosa città. Voglio portarvi virtualmente attraverso la mia Siviglia, voglio raccontarvi le cose indispensabili da vedere durante un weekend ma anche quelle che mi hanno più affascinato. Sicuramente la prima cosa da visitare è il monumento “principe” che rappresenta questa città: la Cattedrale di Siviglia, un monumento imponente costruito durante il susseguirsi di varie epoche storiche. È la più grande cattedrale gotica e il terzo edificio religioso per dimensione al mondo. Costruita in seguito alla riconquista Cristiana (tra il 1402 e il 1506), è un insieme di diversi stili: l’edificio è strutturato come una basilica ma il suo perimetro segue quello tipico delle moschee arabe, essa infatti sorge sul sito di una grande moschea almohade. Dell’antica moschea si conserva ancora il minareto, conosciuto oggi come la Giralda, e il Patio degli Aranci, mentre l’interno della Cattedrale è un esercizio stilistico gotico-rinascimentale. All’interno della Cattedrale si può visitare anche la tomba di Cristoforo Colombo. Subito dietro la Cattedrale troviamo invece la Giralda, il simbolo di Siviglia. Costruita nel 1184 dagli arabi, anticamente era il minareto della moschea che serviva a chiamare in preghiera i fedeli musulmani. Sulla sua sommità, da un altezza di 70 metri, una colossale statua rappresentate la Fede osserva tutta la città. Si può salire sulla torre attraverso 34 rampe circolari per godere di una vista mozzafiato che abbraccia Siviglia. Una curiosità: il sistema di rampe, al posto dei consueti gradini, consentiva ai Muezzin di arrivare in cima in sella al loro cavallo senza fare troppa fatica. Spostandosi un po’ al di fuori del centro cittadino, rigorosamente sempre a piedi, troviamo il Real Alcazar: il Palazzo Reale. Punto di incontro di moltissime culture che nel tempo si sono stanziate nella città spagnola lasciando in ogni dove la loro impronta. Il suo giardino ha qualcosa di mistico, se chiudete gli occhi vi sembrerà di viaggiare nel tempo, di vivere in un epoca diversa. Tutto è molto curato, colorato, ordinato. È uno dei palazzi più antichi al mondo ma, purtroppo, non è possibile visitarlo completamente poiché certe stanze sono segretate ed ancora ad oggi in uso al Re, ciò lo rende ancora più misterioso e affascinante. Ma il luogo per eccellenza che rappresenta al meglio Siviglia è Plaza de Toros, la piazza dei tori più antica di tutta la Spagna. Quando si pensa a Siviglia di certo non si può che pensare alla Corrida! La plaza può contenere fino a 12.000 persone ed è il luogo dove si svolge annualmente la Feria de Abril, uno dei festival di corride più famoso al mondo. Se mi dovessero chiedere qual è la cosa che mi è piaciuta di più non potrei che rispondere Plaza de Espana. Non si può andare a Siviglia e non passare qualche ora in questo spettacolare complesso architettonico. Una piazza suggestiva, imponente, ordinata e colorata. Edificata nel 1929 in occasione dell’Esposizione iberoamericana, le sue panchine sono decorate con ceramiche e maioliche che rappresentano le 54 province spagnole. È un incrocio tra un palazzo reale e una miniatura di Venezia. La piazza, la cui forma richiama un ferro di cavallo, si conclude con due torri alle sue estremità ed è percorsa interamente da un canale navigabile. Al centro di questo maestoso spazio si trova un’imponente fontana. Giunti alla conclusione di questo breve weekend vi voglio lasciare con una piccola “chicca”, che potrebbe sembrare molto turistica ma che personalmente mi è piaciuta molto. Per salutare Siviglia prima della vostra partenza concedetevi una Crociera sul Fiume Guadalquivir, potrete ammirare la città da un punto di vista diverso, decisamente molto affascinante. Un consiglio: andateci al tramonto, lo scenario sarà ancor più suggestivo. Siviglia, una città davvero per tutti, che lascia un segno nel cuore. Romantica, pratica, divertente, caliente, ordinata. C’è molto da visitare, ci potete andare con chiunque e in qualunque periodo dell’anno. Il sole vi regalerà sempre dei colori stupendi, ogni tanto può scendere qualche goccia di pioggia, ma il tempo di un aperitivo e il sole torna a splendere.
“Siviglia, lascia una sensazione strana, quella di non voler più tornare a casa”
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DICEMBRE MAGICO A TEATRO:
tanti spettacoli di musica, danza e prosa sotto l’albero Cartellone denso di appuntamenti da non perdere quello proposto dal Teatro Nuovo Giovanni
da Udine per il periodo natalizio: orchestre prestigiose e grandi compagnie di danza e prosa sono infatti attese per conquistare il pubblico con spettacoli di assoluto appeal artistico in uno dei momenti magici dell’anno, quando diventa ancora più piacevole trascorrere il proprio tempo a teatro.
LA MUSICA E LA DANZA È un vero e proprio Dicembre in musica quello che attende l’affezionato pubblico del Giovanni da Udine. Lunedì 19 dicembre alle 20.45 saranno ospiti del palcoscenico friulano le splendide voci dell’Harlem Gospel Choir, il celebre complesso statunitense protagonista di concerti sold out già nelle passate stagioni. Dal 1986 questo eccezionale ensemble porta al pubblico di tutto il mondo il calore della gioia nella Fede, raccogliendo fondi da devolvere in opere di beneficienza; nel loro programma dedicato al fervente e trascinante repertorio gospel, omaggio anche a una stella della musica pop acclamata in tutto il mondo come Adele. Sabato 31 dicembre alle 18.00, invece, gli eleganti e spumeggianti ritmi di valzer delle celeberrime musiche della famiglia Strauss risuoneranno con tutta la maestria esecutiva di un complesso totalmente specializzato e dedito a questo repertorio: la Budapest Operetta Theatre Orchestra, che accompagnerà il pubblico del Giovanni da Udine nel tradizionale Concerto di fine anno. Per la danza infine, appuntamento domenica 8 gennaio 2017 alle ore 18.00 con Coppélia, autentico capolavoro del repertorio ballettistico reinterpretato da Amedeo Amodio, nome di spicco nel mondo della danza contemporanea. Fra suggestioni e atmosfere che richiamano il grande musical americano, una rilettura appassionata e coinvolgente di uno splendido classico della danza, affidata all’interpretazione di una compagnia di danzatori di grande talento fra i quali risaltano Anbeta Toromani e Alessandro Macario.
LA PROSA Due gli spettacoli in programma a dicembre 2016 per la stagione di prosa. Sabato 10 dicembre alle ore 18.00, per la rassegna Teatro Insieme dedicata a tutta la famiglia, è di scena un grandissimo classico, La bottega del caffè di Carlo Goldoni. Scritta nel 1750, la commedia racconta “in diretta” da un campiello di Venezia la vita dei personaggi che si raccolgono intorno a tre botteghe: «quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco». In questo spazio sospeso
si muovono vari e meravigliosi personaggi: avventori, gestori delle attività, giocatori, caratteri universali e sempre ricchi di umanità. Il vizio e la colpa, la virtù e le passioni animano queste creature che racchiudono ingenuità e malvagità, speranze e furore. Seguirà un thriller ad alto tasso adrenalinico, Dieci piccoli indiani… e non rimase nessuno di Agatha Christie (venerdì 16 e sabato 17 ore 20.45; domenica 18 dicembre ore 17.00). In questa versione teatrale di uno dei più celebri “gialli” di sempre, tutta la suspense di un enigma raffinatissimo in cui si scontrano ipocrisie, vizi e segreti di due classi sociali contrapposte. Un mistero dal finale elettrizzante che ci avvolge senza lasciarci scampo, complice un cast di interpreti d’eccezione fra i quali spiccano Luciano Virgilio, Mattia Sbragia, Ivana Monti e Franco Graziosi.
Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, via Trento 4 (tel. 0432 248418; biglietteria@teatroudine.it) e anche online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it
per ulteriori informazioni su programmazione e abbonamenti:
biglietteria@teatroudine.it - tel. 0432 248418
FONDAZIONE TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE Via Trento, 4 - 33100 Udine - T. +39 0432 248411
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dunque la bellezza si comprende solo guardando forme che innamorano l’anima” - Alessandro Parondi dal Latino di Vitellione
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