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Tra Spal e Bologna un derby alla paesana
CALCIO E CICLISMO ILLUSTRATO N. 44 – 3 novembre 1963
TRA SPAL E BOLOGNA UN DERBY ALLA PAESANA
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Un derby piccolo piccolo, il derby insomma che ci si poteva tranquillamente immaginare. Un Bologna decimato nei ranghi e per di più gravemente handicappato dopo sette minuti di gioco da un incidente occorso ad Haller e infine una Spal che regge tuttora il fanale di coda e che – tanto per parlarci chiaro – palesa una condizione corale che purtroppo avvalora la sua modestissima classifica.
Non restava quindi che sperare nell’estro di tizio o di caio perché l’incontro – altrimenti ancorato a limiti di assoluta pochezza – potesse improvvisamente accendersi. E in effetti qualcosa è successo, poco troppo poco per poter fare approdare l’ennesimo derby al porto di un certo decoro estetico, troppo poco in altre parole per poter cancellare d’incanto la sgradevole impressione d’approssimazione tecnica offerta dai due complessi nei novanta minuti.
Eppure – dicevamo – qualcosa è successo. Vedi ad esempio una palla-gol mancata da Nielsen a metà ripresa. Riva era già fuori causa, non restava che Bruschini sul cammino di Nielsen. Ma Harald spesso si mette in tasca il senno e agisce d’istinto. Sberla alla palla ad occhi chiusi e gran ribattuta di Bruschini, questo il risultato. Poi la rete annullata alla Spal.
Da un tiro errato di Crippa ne consegue che De Bernardi sbuca alle spalle di tutti e mette dentro; chiaro che al momento di far gol l’estrema spallina è in offside, ma resta da vedere dove era il De Bernardi al momento del tiro di Grippa. Jonni dice che in quel momento De Bernardi era già ben oltre
l’ultimo difensore. Noi francamente propendiamo per la tesi arbitrale, dunque ci rimettiamo al giudizio di Jonni.
E infine alla palla-gol anche per i locali e proprio a pochi secondi dal termine. E Micheli che al volo indirizza nell’angolo. Negri vola e para da campione. Al di là peraltro delle cosette che potevano essere e che non sono state resta il fatto di un derby giocato alla paesana. Da una parte una squadra che grossi mezzi non ha almeno per ora.
Dall’altra un complesso che sa il fatto suo ma evidentemente deve adattarsi alle circostanze quando il suo uomo-luce Bulgarelli non scende in campo, quando gente come Tumburus, Pascutti e Capra deve restarsene appiedata e infine quando Haller dà forfait per infortunio dopo pochi attimi di gara.
Un discorso sugli attuali limiti della Spal porterebbe lontano.
Limitiamoci pertanto a rilevare le assai egregie prestazioni di Bozzao, Cervato, Riva, Bruschini e Crippa e al tempo stesso segnaliamo a chi di dovere il problema del centrocampo estense.
Micheli è tecnicamente troppo modesto, Muccini ha scarso peso. Dicono che manca Massei. Ma basterà il posapiano Oscar…?
Furlanis, Franzini e Negri, vi facciamo questi tre nomi fra i rossoblù. Ma prendete nota che anche Janich e Fogli hanno ben meritato.
Ultime considerazioni telegrafiche: Jonni è apparso un po’ giù (ha sorvolato su un fallo di Cervato in piena area…). De Bernardis ha esordito un po’ troppo in sordina. Bui è stato assolutamente bloccato da Furlanis e Nielsen ha avuto la scalogna di imbattersi nei migliori Riva e Cervato della stagione.
Comunque è stato giusto così. Il Bologna appare un po’ in disarmo. Ma non drammatizziamo: a Ferrara aveva mezza squadra in infermeria e presentava due terzini d’ala in precarie condizioni di forma. Bernardini ha assoluta necessità che i suoi tirino un po’ il fiato. Ecco, qualche boccata d’ossigeno, poi fra venti giorni sarà il turno della Roma. Ne riparleremo.
Balanzone con la pancia piena festeggia il famoso risultato dei rossoblù con i “canarini” del Modena.