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Bologna-Modena 7-1: Pascutti e Nielsen pioggia di gol
STASERA SPORT 15 ottobre 1962
BOLOGNA-MODENA 7-1 PASCUTTI E NIELSEN PIOGGIA DI GOL
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RETI: p.t. al 2’ Pascutti, al 42’ Nielsen; s.t. al 5’ Pascutti, al 12’ Nielsen, al 15’ Goldoni, al 22’ Bulgarelli, al 38’ Pascutti, al 40’ Nielsen.
BOLOGNA: Santarelli; Capra, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli; Renna, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti.
MODENA: Balzarini; Barucco, Garzena; Ottani, Aguzzoli, Goldoni; Gallo, Merighi, Pagliari, Tinazzi, Bruells.
ARBITRO: De Marchi.
Un Pascutti gigantesco, inarrivabile, lunare. E con lui un Bulgarelli tutto d’oro zecchino, un Nielsen implacabile, un Haller dalle ispirazioni imprevedibili, un Renna estroso, brillante comprimario. Una folgore, insomma, questo Bologna cui l’impagabile Fulvio Bernardini ha conferito i panni di una équipe vera e propria, corposa, duttile, francamente tesa allo scudetto e parimenti dotata di tutti gli attributi del caso per una aspirazione del genere.
Che dunque poteva fare l’artigianale Modena se non restare folgorato, travolto, sepolto sotto la dirompente valanga rossoblù?
L’improvvisa esplosione rossoblù dopo appena 120 secondi di gara mandò a rotoli ogni piano. E mentre Goldoni teneva il ruolo con disciplina e con profitto soccorrendo sovente l’incerto Aguzzoli, per parte sua Ottani non toccava una palla a contatto con lo spumeggiante Haller.
Fortuna che Merighi nel primo quarto d’ora mettesse più volte in difficoltà il disorientato Fogli e che Tinazzi, dopo tutto, desse un’occhiata di quando in quando a Bulgarelli.
Per questo fino alla mezz’ora il Modena tenne il campo con pieno merito. Poi il Bologna cominciò a vincere qualche contrasto a centrocampo, Merighi disparve dal campo e Fogli ne profittò all’istante, Tinazzi si spinse più avanti col bel risultato di trascurare completamente Giacomino Bulgarelli, e la musica cambiò.
Fu ancora il Bologna a far centro e si capì subito che il Modena poteva chiudere bottega.
Alla ripresa del gioco Malagoli ne tentò un’altra. Riportò Ottani a fianco di Aguzzoli e spinse avanti Goldoni. Costui si prodigò da par suo ma Ottani faceva acqua paurosamente. Aguzzoli non era da meno e gli interni non arretravano più. Merighi era assente, Tinazzi ammirava da lontano le ripetute prodezze di Bulgarelli.
Il Bologna cominciò a dilagare, il Modena si fece vivo con Goldoni (sempre lui…) e ancora il Bologna fece centro.
Finì con il trionfo dei rossoblù e la catastrofe di Malagoli e soci.
Una catastrofe che d’altra parte non deve deprimere oltre il lecito. D’accordo che il mezzo sistema è una follia quando non si ha l’interno che marchi la mezz’ala avversaria. D’accordo che Merighi gioca soltanto una piccola fetta di partita. D’accordo che Ottani è un calciatore da serie minore ma poi il Bologna dove lo mettiamo? Un Bologna così è possibile arrestarlo? E quanti, di grazia, riusciranno a frenarne gli slanci?
Conclusione: un Modena modesto (Goldoni e Pagliari generosissimi, Barucco, Ottani e gli interni al di sotto di un limite accettabile) e peraltro vittima di un incontenibile Bologna. Un Bologna registratissimo in difesa (Pavinato sugli altri) e addirittura esplosivo all’attacco con il grandissimo Pascutti di cui si è detto.