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Scivolone del Bologna. Ritorno sul ring di Mazzinghi

QUOTIDIANO LA GIUSTIZIA PANORAMA SPORTIVO FELSINEO 14 maggio 1957

SCIVOLONE DEL BOLOGNA RITORNO SUL RING DI MAZZINGHI

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Un insolito passivo per un Bologna sempre più declinante. L’angosciosa necessità di vittoria del Genoa non giustifica il pesante fardello di reti accusato dai felsinei. Nel corso di un torneo peraltro men che modesto, i rossoblù petroniani erano stati sconfitti più volte, ma lo scarto effettivo, a fine gara, non era mai stato gravoso. A Marassi se l’attacco bolognese non ha demeritato, il sestetto difensivo non ha retto minimamente alle disperate folate degli inguaiati liguri. La cattiva giornata di un Giorcelli solitamente attento e le annose lacune della terza linea hanno per tempo risolto l’incontro. Pochi uomini, al momento attuale, giostrano decentemente nel Bologna. La difesa arranca, è avara di uomini di classe, si sfalda ai primi accenni di lotta, non tiene, e non da oggi, il campo con sufficiente autorità. La mediana, solitamente cerniera invalicabile per i pacchetti offensivi altrui, ora pecca terribilmente di condizione: Bonifaci pensa alle ridenti spiagge della Costa Azzurra, ove, a torneo ultimato, purtroppo farà ritorno e Pilmark non si ritrova. L’attacco procede a strappi: è composto da uomini discretamente attrezzati, ma, come reparto, il nulla o quasi. Un quadro sconsolante, una copia assai lontana dal glorioso originale d’anteguerra. Una situazione disarmante che, Dall’Ara imperando, resterà forse insolubile. Campatelli, il perplesso nocchiero dell’avariato galeone rossoblù, avverte che il terreno gli sfugge. Forse lo rimpiazzerà Benčić, uno jugoslavo giunto tra noi sulle piste di Marjanović.

Ma dell’assetto della squadra per il prossimo torneo che ne sarà? Occorrerebbero soluzioni radicali, decisioni coraggiose e a suo tempo torneremo su questo scottante problema. Ora Dall’Ara, come al solito, ha promesso mari; gli oppositori garantiscono… monti. I mari di Dall’Ara si prosciugheranno al momento giusto, come di consueto e i… monti degli oppositori, considerata l’apatia della tifoseria petroniana, ci sembrano perlomeno anacronistici. Gli appassionati felsinei si sono alquanto disamorati nei confronti della squadra del cuore, dieci anni di trepida e vana attesa ne hanno fiaccato le velleità; ora sono pronti al peggio, commentano con sarcasmo, i ventilati acquisti dei vari Vukas, Grillo e Sivori. Non hanno più, per farla breve, l’animus clamandi. E onestamente non possiamo dar loro torto.

Torna sul quadrato bolognese il campione italiano dei “medi” Mazzinghi. Il pontederese, questa volta sotto l’egida di Torri, incrocerà i guanti lunedì prossimo con l’algerino Boulgroune, un mediomassimo dotato e provveduto. Nel corso della riunione il romano Panunzi affronterà il tedesco Streleki, recente vincitore del nostro Brunetti, e il lucano Mazzola se la vedrà con Don Ellis, l’attempato e smaliziato nero, già avversario di Burchi, Calzavara e D’Ottavio. Completeranno la serata il massimo Scarabellin e il piuma locale Nobile opposti rispettivamente al modesto Drabes e al rientrante Colajanni.

Un cartellone complessivamente attraente, una serie di incontri di sicuro richiamo.

Nella pagina accanto: il Civ giovanissimo e sempre serio con, in mano, il giornale “arrotolato”. Chissà se pensava che un giorno ci avrebbe scritto sopra e per così tanti anni.

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