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FASHION NEWS

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GRAZIA MODA

STREET STYLE

Gitta Banko

T-SHIRT

L’influencer tedesca indossa un’ampia giacca doppiopetto con spalle imbottite di Boscana, una T-shirt con logo stampato, jeans a vita bassa taglio morbido in denim scolorito effetto usato e sandali in pelle con cristalli, tutto di Celine by Hedi Slimane. La grande borsa in pelle con stampa è di Smiley x Stuff Maker.

Tamu McPherson

BANDANA

L’influencer di origine giamaicana punta su un piumino in poliestere stampato a motivi bandana di Bapy X KHRISJOY su giacca in denim di Ganni, una camicia vintage e jeans a sigaretta di & Other Stories. La piccola borsa in pelle è di Danse Lente, gli stivali con punta squadrata sono di Bottega Veneta.

Cathy Hummels

PASTELLO

L’influencer e presentatrice tedesca ha un cardigan in cotone lavorato a nido d’ape con fasce a contrasto di Nuemph, una camicia in cotone di Reserved su shorts in denim dal taglio svasato di Catwalk Junkie. La piccola borsa è di Marc Cain, gli scarponi da neve in camoscio con suola in gomma sono di Inuikii.

Giada Albani

SCOLORITO

L’influencer italiana opta per una camicia in denim effetto marmorizzato di Même Road, come la gonna midi dal taglio a trapezio con vita arricciata, ricami e spacco frontale. La clutch in pelle con chiusura a zip e le ballerine a punta sono di Prada.

Ellie Delphine

POP

L’influencer della Martinica sceglie una felpa in cotone dal taglio morbido con stampa di Gant x Luke Edward Hall e un paio di shorts a vita alta in denim di Asos. La piccola borsa a mano in pelle stampa coccodrillo è di By Far, gli stivali in pelle con suola carrarmato in gomma sono di Gia Couture.

Il denim è il tessuto protagonista di primavera. In città dieci trendsetter internazionali lo abbinano a tonalità vivaci e ad accessori che spiccano

DI RICCARDO SLAVIK

Emy Venturini

GIALLO

L’influencer di origine italiana indossa una giacca monopetto in lana con spalle imbottite di Sonia Rykiel, una T-shirt vintage in cotone e una minigonna in denim scolorito effetto usato con pannelli in denim chiaro ed orli a vivo di Redone. La borsa a tracolla in pelle è di Prada, i mocassini sono di Gucci.

IL LOOK DELLA SETTIMANA

Lea Naumann

VINTAGE

La modella e influencer tedesca punta su un bomber vintage in denim ritinto con maniche a palloncino e pantaloni in jersey tecnico dal taglio aderente di Zara. La piccola borsa in nylon con logo in metallo è di Prada, gli stivali texani in pelle metallizzata sono vintage.

Therese Hellström

BALZE

L’influencer e designer svedese punta su un top in jersey di lana con volant applicate sulle spalle di Custommade, come i jeans in denim scolorito effetto usato con orli a vivo e le décolletées a punta in raso con fiocco gioiello. La borsa a mano con fibbia in pelle è di Boyy.

Mandy Bork

VERDE

L’influencer tedesca sceglie un cardigan a coste con abbottonatura diagonale e orlo asimmetrico di Storets su pantaloni dritti e a vita alta in denim effetto scolorito di Zara. La borsa in pelle con manici ricoperti in seta stampata è di Hermès, i sandali con suola squadrata sono di Bottega Veneta.

Emilie Joseph

MIDI

L’influencer francese ha un’ampia giacca monopetto in poliestere di Zara Man su un top a fascia con scollo sagomato incrociato e una gonna longuette in denim effetto scolorito dal taglio a trapezio con spacco frontale, entrambi di Mango. Le décolletées a punta sono di Christian Louboutin.

Il bello viene ora

Libere di osare, sicure di noi stesse e con un’attenzione maggiore rivolta al pianeta e alle nuove frontiere della ricerca. La pandemia ha cambiato anche il nostro rapporto con la routine di bellezza. Qui quattro esperte anticipano le nuove tendenze che nascono davanti allo specchio

di VALENTINA DEBERNARDI foto di LARA JADE

Come in tutte le cose, ci vuole tempo per accettare e poi sfruttare il cambiamento. Ma a volte quel tempo non c’è, tutto arriva in un attimo, e quel che ci salva è lo spirito di adattamento. In quest’ultimo anno ci è successo proprio questo: abbiamo imparato a ordinare online, a farci la tinta da sole prima di una call, a usare i filtri di Zoom e magari chiedere consigli su Instagram, in diretta, per capire che cosa stava succedendo alla nostra pelle. Ci siamo adattate e ci siamo evolute insieme, ci siamo sentite a volte più belle o più stanche, più sole o più capite. È successo davvero di tutto con la complicità di internet e della cosmetica. Ma che cosa succederà ancora nel mondo della bellezza? Per che cosa ci meraviglieremo? Che cosa sarà del concetto di “bello” in futuro? Lo abbiamo chiesto a quattro tra le personalità più influenti e visionarie nel mondo della cosmetica. Buona scoperta. UN MAKE UP CHE DIA BUONUMORE Con l’arrivo delle mascherine, il ruolo del make up nelle nostre vite è cambiato perché non include più solo l’estetica, ma anche l’autostima e la salute. «Come truccatrice e imprenditrice cerco sempre soluzioni ai problemi, so di che cosa hanno bisogno le persone. Spesso prima di loro», dice Charlotte Tilbury, superstar del make up internazionale e anchor-woman di show virtuali in 3D. «Stiamo vivendo in un tempo incredibile per innovare perché il trucco e la cura della pelle occuperanno un posto sempre più significativo nella routine quotidiana. Merito della psicologia: se hai un bell'aspetto e ti senti bene, il mondo ti risponderà in modo più potente e positivo. Per questo le persone desiderano prodotti e creme facili da scegliere e da usare, che le facciano sentire bene, al sicuro e responsabili. Donne e uomini non cercheranno più il trucco solo per la facciata o un’occasione: lo sperimenteranno e ci si divertiranno provando look e sfumature inediti. È un rinnovamento mentale istantaneo, uno stimolo per l’umore. È fiducia immediata». E come si evolveranno, per esempio, le sue boutique online? «Sono ossessionata dalla tecnologia e dalla creazione di esperienze impareggiabili. Per il Virtual Beauty Secrets Store volevo qualcosa di unico, con consulenze online che poi sono state il punto di svolta. E in futuro introdurremo “nuovi mondi”».

DALL’ALTO: CHARLOTTE TILBURY, STAR DEL MAKE UP INTERNAZIONALE; CHRISTINE NAGEL, “NASO” DELLA MAISON HERMÈS; E ANNIE BLACK, DIRETTORE SCIENTIFICO DI LANCÔME INTERNATIONAL. CAMBIARE GRAZIE A UN PROFUMO Si può predire il profumo che indosseremo nel 2100? No. Ma per Christine Nagel, “naso” di Hermès (una tra le pochissime donne creatrici di fragranze internazionalmente riconosciuta) non saranno per forza le note pulite e antisettiche, che offre il mercato in questo momento, a vincere: «Il nostro sistema olfattivo è direttamente collegato al cervello emotivo che, oltre a identificare un odore, lo associa a un’emozione e lo memorizza in un contesto. Ognuno prova quindi qualcosa di diverso indossando lo stesso profumo. È una chimica misteriosa che dipende in gran parte dai nostri ricordi: saranno quindi sempre la nostra storia, le paure e le gioie a guidarci nella scelta». La sua visione del futuro include anche un sogno: «Vorrei vietare i test con panel di consumatori che hanno standardizzato e bloccato il mondo dei profumi. Vorrei libertà, la libertà unica di osare, di correre rischi». Quale certezza dovremmo auspicare? «Si terrà sempre più conto delle questioni ambientali e sociali, che vanno ben oltre lo scopo della creazione di profumi. Le formule saranno valutate per il loro impatto sul pianeta e le scelte per le materie prime terranno conto della loro impronta di carbonio». Che cosa intende per questione sociale nella profumeria? «È in corso la femminilizzazione della professione di profumiere, ma c’è ancora una grande difficoltà: il dover essere supermamme e brave mogli prima ancora di brave professioniste. Serve un’ingiunzione per il successo personale e professionale, non un mito sull’idea di donna». TRATTAMENTI ANTIETÀ SEMPRE PIÙ NATURALI «Il regno di creme e sieri non finirà mai. La scienza è in continua evoluzione», dice Annie Black, Scientific director di Lancôme International. «Siamo sempre alla ricerca di ingredienti più efficienti e potenti provenienti da tutto il mondo, e con varie origini come da piante, microrganismi, minerali e persino sintetici». Qual è la sua visione sul futuro della cosmetica? «Penso che lo studio del microbioma ci stia portando a creare una nuova generazione di prodotti antietà. Una recente ricerca ha stabilito una correlazione tra i cambiamenti del microbioma cutaneo e l’insorgenza di segni di invecchiamento precoce, e un’altra mostra che il 25 per cento degli intervistati ha più brufoli e sfoghi da quando indossa le mascherine. Insomma, stiamo affrontando nuovi problemi e prestando maggiore attenzione alla pulizia profonda. Per questo l’industria cosmetica deve adattare le sue offerte alle esigenze delle persone e ai nuovi modelli di consumo». Ma anche i fattori “natura” e “sostenibilità” si interfacceranno sempre di più con le formule cosmetiche: «Le persone cercano sempre più naturalità, ma è importante che l’utilizzo di materie prime organiche non impoverisca la natura. Ecco perché le nostre pratiche agricole sono rigenerative e tutelano la biodiversità favorendo l’approvvigionamento sostenibile, la biotecnologia e la circolarità per gli imballaggi, che sono ricaricabili e riciclabili. L’obiettivo è produrre prodotti migliori e più sicuri per tutti. Anche per il Pianeta». ■

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«IL BENESSERE CONTERÀ SEMPRE DI PIÙ»

Esistono menti interconnesse con realtà collettive capaci di leggere il presente e predire il futuro: sono i “cacciatori di trend”, tra cui c’è Lan Vu,

amministratore delegato di Beautystreams

(in alto, nella foto) agenzia internazionale specializzata proprio in estetica e cosmetica. «Sarà sempre più importante lenire corpo e anima per placare ansia e stress», spiega Vu. «Ecco perché

futuro della bellezza sarà ridefinito su sicurezza, efficacia e cura di sé,

con un approccio molto più scientifico al fine di generare fiducia. Ci sarà un’enfasi sul benessere, sia interiore che esteriore. Stiamo assistendo a un cambiamento di priorità su valori etici, produzioni pulite e sostenibili, e sulla trasparenza dei prezzi.

È in pieno svolgimento la democratizzazione della bellezza che si estenderà a tutti i sessi, etnie e tonalità della

pelle». Come contrastare l’oscurità degli ultimi 12 mesi? «Con colori irresistibili, modalità di applicazione innovative e attività altamente esperienziali».

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