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BELLEZZA DA SCOPRIRE

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FASHION NEWS

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A SINISTRA, UNO SCORCIO DI LES FONTAINES PARFUMÈES A GRASSE, SEDE DELL’ATELIER CREATIVO DI JACQUES CAVALLIER-BELLETRUD: QUI SI SVOLGE IL WORKSHOP OLFATTIVO TRA IL MAESTRO PROFUMIERE E IL CLIENTE. QUI ACCANTO, IL BAULE LOUIS VUITTON CHE RACCHIUDE IL KIT OLFATTIVO SU MISURA.

della maison francese. «È come un abito d’alta moda: “cucito” su di te, sui tuoi gusti, esperienze, emozioni. E poi devi provarlo per capire se, effettivamente, la sensazione è quella giusta». Nella sua visione di futuro, il concetto di personalizzazione si era già fatto largo tra i desideri due anni fa, quando chiese al presidente della Maison di aprire un Atelier d’Art, ovvero uno spazio dedicato ai profumi su misura. «Ora che siamo reduci e ancora coinvolti da una pandemia, possiamo affermare che questa situazione ha rinforzato il piacere e il gusto di indossare un buon profumo. Non ci interessa più il falso lusso, stiamo tornando alla profumeria classica, ricca di senso e povera di espedienti di marketing. E poi tutto quello che purifica come il limone, il bergamotto italiano, il muschio e quindi le colonie vivrà un grande successo. Questa pandemia ha accelerato la presa di coscienza che non tutti dobbiamo indossare lo stesso profumo. Già con la mascherina siamo omologati. È bello invece che ciascuno faccia più attenzione a quello che indossa». È entusiasta mentre racconta di “carte d’identità” per identificare le materie prime, di libertà e naturalezza. Gli chiediamo quindi cosa ne pensa dell’intelligenza artificiale, che tenta di sostituirsi a tutto, anche ai percorsi di personalizzazione: «Sì, funziona. Ma non rimpiazzerà mai un Leonardo Da Vinci. È fantastica per non perdere tempo, anzi guadagnarne, o per modelli predittivi su dati. Ma non dimentichiamo che la profumeria è come l’amore, qualcosa di talmente umano e unico che non può essere riprodotto». È il colpo di grazia alla riproduzione in serie. «Il profumo non è un oggetto, è lo specchio della personalità. Quando ci spogliamo rimane lui. È il lato nascosto che mostriamo in qualche modo a tutti». Per questo nel colloquio che precede la stesura della formula personalizzata, Cavallier-Belletrud chiede dove sei nato, come hai passato la tua infanzia, che odori te la ricordano, che piante c’erano nei tuoi giardini e quanto sole hai preso e visto. Si interessa del piatto preferito, del temperamento caratteriale, di libri letti o dei film amati. Tutto può essere utile a unire i puntini di quel disegno. «Abbiamo clienti in tutto il mondo che chiedono bauli, borse e accessori eccezionali su misura. La nostra firma si tramanda alle generazioni future, e ora lo si potrà fare anche con una fragranza. Quindi se la figlia o il figlio di qualcuno vorrà avere lo stesso profumo dei genitori, gli forniremo tutte le garanzie di qualità. Andrà oltre il concetto di lusso». Sarà un gioiello di famiglia. ■

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Come un accessorio che si tramanda tra generazioni, anche il profumo creato su misura diventa un gioiello di famiglia da custodire perché racchiude ricordi, personalità, gusti

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