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F.B
Emergenza aviaria
Alla richiesta di Confagri di interventi a sostegno del settore avicolo hanno risposto Crédit Agricole, Banco Bpm, Unicredit, Bnl, Intesa e Popolare di Sondrio
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di Francesco Bellizzi
Il virus che colpisce i volatili non è mai scomparso completamente dal Vecchio Continente, dove è stato intercettato per la prima volta nel 2005. Verso la fine del 2021, dopo un lungo periodo di quiete, i contagi da aviaria hanno ripreso a crescere in maniera preoccupante. A partire da Francia e Belgio per sbarcare subito dopo sul territorio italiano. L’escalation è per il momento circoscritta quasi esclusivamente al Veneto e alla Lombardia: secondo i dati dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, aggiornati al 27 gennaio, i focolai censiti sono 308 tra il pollame allevato, e 18 nella fauna selvatica. Ad oggi i capi abbattuti sono stati 15 milioni, un colpo durissimo per gli allevatori che devono fare i conti anche con i tempi burocratici per l’erogazione dei ristori. Per questo motivo Confagricoltura ha chiesto ai maggiori istituti di credito di venire incontro al settore avicolo che in Italia conta 18 mila allevamenti (6mila professionali). Un comparto che genera un indotto da 38 mila lavoratori, che producono ogni anno 1,3 tonnellate di carni bianche per un fatturato da 4,1 miliardi. L’associazione degli imprenditori agricoli si è rivolta alle banche chiedendo la sospensione delle rate dei finanziamenti in scadenza e il consolidamento e spostamento sul medio-lungo termine delle esposizioni delle scadenze. Un appello a cui hanno risposto vari istituti. Crédit Agricole ha deciso per la sospensione delle rate delle aziende clienti e, come scrive in una nota, lo stanziamento di un plafond da 10 milioni di euro per prestiti a condizioni particolarmente favorevoli. Banco Bpm stanzierà 10 milioni per gli anticipi sui danni diretti e indiretti, e altri 10 milioni per nuova finanza. La Banca Popolare di Milano prevede anche “la sospensione o proroga, fino a 12 mesi e per la quota capitale, delle scadenze dei finanziamenti in essere a breve, medio e lungo termine”. Alla richiesta di Confagri hanno risposto anche Bnl, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Sondrio. La prima ha comunicato formalmente di accogliere le richieste fatte a Confagri e che valuterà caso per caso. Il Leone alato procederà “alla sospensione del pagamento delle rate di mutui ipotecari e chirografari fino a 12 mesi - si legge nella nota stampa - per le aziende clienti del settore che ne facciano richiesta entro il 30 aprile 2022”, e continua annunciando un “Pacchetto nuovo credito alle imprese” per l’attivazione di linee di finanziamenti chirografari/ipotecari dedicati, a condizioni di favore, per sostenere nuove spese e investimenti non preventivati, a recupero dei danni subiti”. Banca Intesa annuncia lo stesso tipo di iniziative (sospensione delle rate per 12 mesi e nuova finanza agevolata) che verranno estese oltre che all’emergenza dell’aviaria, anche alle imprese colpite da un altro virus cresciuto nelle ultime settimane, la peste suina. Infine, la Popolare di Sondrio esprime la massima disponibilità a valutare eventuali possibili interventi esaminando le singole richieste. nnn
g LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE, ACCORDI CON BANCO BPM E CRÉDIT AGRICOLE
Prosegue il lavoro di Confagricoltura sul fronte della liquidità alle imprese con altri due accordi con Banco Bpm e Crédit Agricole Italia che vanno ad aggiungersi a quello firmato con Unicredit a dicembre. Accesso al credito, supporto consulenziale alla realizzazione di progetti per l’innovazione e valorizzazione delle filiere e reti d’impresa. Sono questi i contenuti dei protocolli d’intesa. Con Bpm è previsto l’avvio di un tavolo congiunto, che monitori la realizzazione degli obiettivi fissati dalle parti e che faccia da osservatorio dei megatrend di mercato che interessano il settore primario. L’intesa prevede anche incontri con esperti dedicati alla formazione finanziaria delle imprese associate. Nelle prossime settimane si procederà con iniziative per la semplificazione dell’accesso a servizi consulenziali e per l’orientamento tra i prodotti offerti dalla banca. L’accordo con Crédit Agricole darà vita a quattro diversi tavoli tematici: sviluppo dei finanziamenti a supporto dell’agricoltura e per le emergenze sanitarie; digitalizzazione dei servizi e Pnrr; copertura finanziaria cerealicoltura; e pegno rotativo su tutte le merci Dop e Igp.
50 milioni contro la peste suina
A tanto ammonta il fondo di emergenza destinato dal dl Sostegni ter al comparto suinicolo colpito dal virus
Sembrava fosse destinata a restare dentro i confini della Sardegna, dove è presente dalla fine degli anni ‘70. Invece la peste suina è sbarcata sulla terraferma e ha deciso di diffondersi in Europa come in Italia con caratteristiche differenti da quelle presenti sull’isola. Il virus (non trasmissibile all’uomo) ha raggiunto, con una velocità calcolata in 3-5 chilometri all’anno, gli allevamenti grazie ad un ospite perfetto quale è il cinghiale. Nel giro di pochi giorni i focolai registrati nel Nord-Est del Paese sono diventati 114, tutti concentrati tra Piemonte e Liguria, alzando il livello di allarme per le confinanti Lombardia e EmiliaRomagna (dove i prodotti Dop e Igp alimentano un’economia da 1,032 miliardi di euro), regioni in cui si concentra la maggioranza delle produzioni italiane di carne suina. Davanti alla decisione di alcuni paesi come Cina, Giappone e Taiwan, di bloccare l’import dei prodotti italiani, i rischi per un settore che vale 1,5 miliardi di export l’anno (di cui oltre 500 milioni extra Ue) si sono fatti reali. Ci ha pensato Confagricoltura a segnalare la necessità di interventi per la messa in sicurezza dei territori interessati dal virus, e di risorse per sostenere gli operatori del settore. Una sollecitazione che ha contribuito alla pubblicazione, prima, di un’ordinanza dei ministeri della Salute e delle Politiche agricole per contenere la diffusione del virus nelle zone interessate. Ordinanza a cui è seguito lo stanziamento di 50 milioni di euro nel dl Sostegni ter che verranno usati in base al confronto con le Regioni. Allo stesso tempo sono state sospese tutte le attività legate al turismo ambientale su tutto il territorio. Una volta ricevuto il vaglio dell’Ue sul rispetto delle regole sugli aiuti di Stato, il denaro verrà distribuito su due fondi: uno, da 15 milioni, destinato “al rafforzamento degli interventi strutturali e funzionali in materia di biosicurezza”; il secondo, da 35 milioni, destinati a “indennizzare gli operatori della filiera colpiti dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati”. Nel settore bancario, si registra la decisione di Intesa Sanpaolo di sospendere per 12 mesi le rate di mutui e finanziamenti e di avviare iniziative di finanza agevolata per le aziende colpite. Resta sullo sfondo la necessità di mettere in campo un piano di contenimento della popolazione di cinghiali (primi portatori del virus) efficace e adeguato ai diversi contesti ambientali, presenti nella geografia del Paese. (f.b.) nnn