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Gabriella Bechi
Le migliori
Cantina Produttori Valdobbiadene
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Ecco le nove imprese con gli indici di sostenibilità
più alti del 2021
di Gabriella Bechi
La seconda edizione di Agricoltura100 ha selezionato le aziende che nel 2021 si sono distinte sul fronte della sostenibilità secondo i parametri ESGD (ambiente, società, gestione e sviluppo). Tre le vintrici e sei quelle che hanno ricevuto menzioni speciali per l’impegno in specifiche aree di competenza.
Prima classificata Cantina Produttori Valdobbiadene, Valdobiaddene (TV). Fondata nel 1952 da 129 soci agricoltori, la Cantina conta oggi oltre 600 soci che conferiscono l’intera produzione ed è riconosciuta come punto di riferimento della viticoltura locale e fattore di progresso economico per tutta l’area del Prosecco. Mille ettari di vigneto, una produzione che ha superato gli 11 milioni di bottiglie, e che viene commercializzata con il marchio Val D’Oca, per il 25% all’estero (35 Paesi tra Europa, Asia e Americhe) e per il restante 75% in Italia (il 55% attraverso il canale Ho.re.ca ed il 45% nella GDO). Gestione sostenibile del suolo, tutela della biodiversità, con numerose azioni intraprese, risparmio energetico, riutilizzo degli scarti e dei rifiuti, iniziative per il miglioramento della qualità alimentare e attenzione per la salute dei lavoratori e dei consumatori. Negli ultimi anni sono stati portati avanti ambiziosi progetti di sostenibilità ambientale, che di recente hanno permesso alla cantina di conseguire le certificazioni SQNPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) e VIVA.
I vincitori di Agri100 2022 insieme al presidente di Confagri, Giansanti, al ministro Patuanelli, al dg di Reale Mutua Filippone e al vicepresidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, Viora
Seconda classificata Iori Srl, (Gioia dei Marsi, AQ). Azienda agricola familiare alla terza generazone specializzata nella produzione di carote dal 1957. Dispone di 200 ettari interamente dedicati a questa coltura e impiega una ventina di addetti (inclusi gli stagionali). L’attenzione alla sostenibilità del suolo è un punto distintivo: naturale crescita della coltura, ricorso limitato a prodotti chimici, lavorazioni a basso impatto. Particolare attenzione alla qualità del prodotto anche nelle fasi post raccolta: conservazione in celle frigorifere per mantenere le caratteristiche nutritive, utilizzo di materiali ecosostenibili per ridurre l’impatto ambientale del packaging, pulitura del prodotto senza aggiunta di sostanze chimiche, impiego di tecnologie per la chiusura e il controllo. L’ultimo nato è un laboratorio per la realizzazione di succhi a base di carota. Si è dotata di certificazioni Global G.A.P., I.F.S. Food, HACCP; produce con marchio IGP e aderisce al Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata (SQNPI). In ambito sociale, grande attenzione per la salute dei lavoratori (polizza aziendale e servizi di assistenza) e per la formazione professionale, anche su temi di sostenibilità.
Terza classificata la Società Agricola F.lli Robiola Paolo e Lorenzo, Cluso (TO). Specializzata nell’allevamento di vacche da latte biologico, in prevalenza di razza pezzata rossa italiana, conta su una mandria di circa 400 capi, di cui 160 in lattazione. Dalla campagna 2029 viene realizzato il programma Dairy Self dell’Ara Piemonte, un piano di gestione agronomica e di alimentazione del bestiame che punta sull’impiego in razione di insilati, per limitare l’apporto di alimenti costosi, come i mangimi biologici. Gli animali vengono alimentati con i foraggi provenienti dai 200 ettari coltivati dall’azienda, tutti a prato stabile, tranne 20 ettari a erba medica, che forniscono un insilato di erba al 17-18% di proteina grezza, prodotto, raccolto e conservato con le migliori pratiche agricole. Le manze, oltre a pascolare nei prati limitrofi al centro aziendale, trascorrono i mesi estivi in alpeggio. Si è distinta per innovazione nella sostenibilità ambientale, per la qualità e la salute dell’allevamento e per la riduzione delle emissioni.
Arnaldo Caprai Srl, Montefalco (PG). Azienda vitivinicola specializzata nella produzione del Sagrantino di Montefalco. Fondata nel 1971, dispone oggi di circa 130 ha, produce 1 milione
Arnaldo Caprai Srl
di bottiglie e impiega 100 addetti (oltre il 50% dei quali under 35). Mission dell’azienda è quella di recuperare la tradizione in chiave moderna e innovativa. In campo agronomico l’innovazione include l’utilizzo di specifiche tecniche di coltivazione, la razionalizzazione della gestione fitosanitaria, la limitazione delle concimazioni azotate, la valorizzazione genetica con la ricerca di nuovi cloni. Da diversi anni l’azienda si impegna a promuovere e a mantenere intatte e vitali le caratteristiche tipiche del territorio di Montefalco, con una attenzione spiccata alla sostenibilità, testimoniata anche dal progetto Montefalco 2015: the New Green Revolution, protocollo territoriale di sostenibilità in campo vitivinicolo. Da segnalare, in termini di innovazione, la realizzazione di un prototipo di atomizzatore per ridurre di oltre il 50% la dispersione nell’ambiente di fitofarmaci. Diverse le iniziative anche in campo sociale, per il territorio e per i lavoratori. Il premio ricevuto è per l‘attenzione all’impatto ambientale.
Società agricola Barberani, Orvieto (PG). Fondata nel 1961, l’azienda, oggi alla quarta generazione, opera su un territorio di circa 100 ettari, divisi tra vigneti e oliveti. Produce, da vitigni autoctoni, vini certificati biologici e vegan con una media annua di circa 350mila bottiglie. Tra le iniziative di sostenibilità ambientale, utilizzo micorrize, riutilizzo di scarti di produzione della vite, inerbimento controllato, riduzione oltre i termini di legge dei consumi di rame e zolfo. All’interno della proprietà l’azienda cura 30 ettari di bosco con un impatto positivo sulla biodiversità. Circa il 95% dell’energia utilizzata proviene da luce solare autoprodotta. Approccio aperto verso consumatori e comunità: accoglienza all’interno delle strutture aziendali, collaborazioni con produttori e ristoratori locali, progetti di ricerca in collaborazione con l’Università della Tuscia di Viterbo. In ambito sociale grande attenzione alle attività formative per i dipendenti e per la sicurezza sul lavoro. È stata premiata per la qualità e la salute alimentare. etano di Caorle. Oggi alla guida dell’azienda vi sono i nipoti Astrid, Tranquillo e Fabio, che, coadiuvati dai familiari, continuano con impegno e serietà a trasformare il frutto delle loro vigne in vini prestigiosi. Sessanta gli ettari, di cui circa 50 coltivati con vitigni specializzati ed i rimanenti con frutteti. Metodi di lavorazione di stampo tradizionale, fortemente orientati alla sostenibilità ambientale, hanno portato alla certificazione nazionale di produzione integrata SQNPI. L’utilizzo di tecniche e attrezzature innovative consente importanti risparmi energetici; le emissioni di CO2 sono monitorate con statistiche precise. Particolare attenzione alla formazione del personale, con corsi specifici dedicati alla sostenibilità, come quello effettuato di recente sull’efficienza energetica. Si è particolarmente distinta per la gestione del rischio e la protezione dei lavoratori.
Società agricola eredi Scala Ernesto &C., Caorle (VE). Azienda agricola familiare nata quando Ernesto Scala iniziò a coltivare il Podere Amicizia, una delle tante tenute un tempo di proprietà della nobile famiglia Franchetti, in località San Ga-
Agricola Lenti Società Cooperativa, Lamezia Terme (CZ). Realtà del gruppo Statti, al centro della Piana di Lamezia Terme, cuore agricolo della Calabria: trecento ettari di oliveto secolare di varietà Carolea, cento ettari di vigneti autoctoni e internazionali, cinquanta di agrumeto e un allevamento di vacche di razze bruna alpina e frisona per la produzione di latte e ottima carne. Quasi dieci ettari di terreno sono destinati a colture a rotazione finalizzate a diversi tipi di foraggio, mentre i sottoprodotti dell’allevamento servono a concimare le coltivazioni, tra cui il vigneto, o ad alimentare impianti per la produzione energetica. Tutta l’azienda è gestita seguendo il disciplinare della lotta integrata. Una realtà moderna, un laboratorio di ricerca e d’avanguardia, ma dai ritmi antichi e dai sapori genuini, aperta al territorio e alla collettività. La famiglia Statti ha, infatti, svolto e svolge un ruolo determinante nell’economia di Lamezia Terme. Basti pensare che in azienda lavorano più di 100 persone, all’interno del borgo dove all’inizio del secolo scorso vivevano più di venti nuclei familiari, con due scuole e una piccola chiesa. Premiata per i rapporti con le reti, la filiera e la comunità locale.
Società agricola Ronco Calino Srl, Adro, (BS). Situata nel cuore della Franciacorta, si estende su 13 ettari di vigneti, certificati biologici dalla vendemmia 2016. I metodi di vinificazione sono all’avanguardia, a cominciare dalle mini-vinificazioni per valorizzare la personalità dei singoli cru. Attenzione all’energia rinnovabile che sostiene l’azienda attraverso un sistema di pannelli fotovoltaici che forniscono 20KW al giorno, insieme ad un sapiente utilizzo dell’acqua piovana prelevata da un apposito pozzo che, grazie ad un complesso sistema di tubazioni, rinfresca in modo naturale i locali produttivi. Sempre in tema idrico, utilizzo di un “bio bed”, lettiera carrabile che raccoglie i reflui, depurandoli grazie a un substrato naturale con micro organismi (funghi e batteri) in grado di degradare gli agrofarmaci, per il lavaggio degli atomizzatori utilizzati per i trattamenti biologici del vigneto. In azienda, di proprietà di Lara e Paolo Radici, sono impiegati solo under 35, uomini e donne, ed è per questo che è stata premiata per la qualità del lavoro e l’occupazione giovanile.
L’azienda agricola Fagiolo di Laura e Antonella Fagiolo, Fara Sabina (RI). Situata in un’area collinare ricca di storia e tradizioni, l’azienda, tramandata negli anni, è ora gestita da Laura e Antonella con coltivazioni di olivi e cereali, allevamento di bestiame (suini, mucche pecore, capre, ecc.) e olivicoltura. Nel corso degli anni all’attività agricola si sono aggiunti l’agriturismo, la fattoria didattica, il frantoio ed il confezionamento dell’olio Cru di Cures, certificato Sabina Dop, fiore all’occhiello dell’azienda. Il ristorante propone quasi esclusivamente prodotti aziendali nel rispetto degli antichi sapori della cucina contadina. La fattoria didattica aiuta i bambini a conoscere molte cose che per loro sono una novità: fare il pane, piantare un seme, raccogliere le olive, vedere come si fa l’olio, conoscere gli animali da vicino. Per loro anche un pranzo con menù dedicato. In azienda lavorano quasi esclusivamente donne. Per questo ha ricevuto il premio per l’agricoltura al femminile. nnn