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FOCUS CENTENARIO
Il cuore nella storia gli occhi sul futuro
Confagricoltura celebra i cento anni dalla fondazione e lo fa guardando al domani. L’intervento del presidente Massimiliano Giansanti
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di Gaetano Menna
ARoma, nella splendida Villa Blanc, il 31 gen naio e l’1 febbraio, si è tenuto il primo degli eventi previsti per il Centenario: la due gior ni su “Identità e futuro” realizzata con Luiss Business School, a cui hanno partecipato i presidenti e i direttori regionali e provinciali dell’Organizzazione. L’appuntamento è stato l’occasione per rimarcare il ruolo di Confagricoltura e la profonda identità che hanno caratterizzato un secolo di storia del nostro Paese e per delineare il percorso da seguire nei prossimi anni. Confagricoltura ha in programma, nel corso dell’anno del Centenario, molteplici appuntamenti con il mondo della politica, Istituzioni e stakeholder, che culmineranno, nei prossimi mesi, con l’evento ufficiale dei cento anni. Per quanto riguarda la due gior

ni a Villa Blanc, l’intenzione è quella di far diventare questo incontro un appuntamento fisso di Confagricoltura, a cadenza annuale. Una sorta di laboratorio permanente sull’evoluzione dell’agricoltura e del settore agroalimentare, da cui trarre le indicazioni per orientare al meglio il lavoro all’interno delle imprese e nell’Organizzazione a tutti i livelli. Nel suo intervento il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha voluto ricordare le parole di Luigi Einaudi, pronunciate nel 1957, in occasione dell’apertura del corso annuale dell’Accademia dei Georgofili: ‘La viva esigenza del mondo agrario, antica e moderna, è quella del rinnovamento continuo. Le mutazioni non avranno tregua’. Quella citazione di Einaudi ancora oggi è molto attuale; il mondo agricolo è fatto di mutazioni velocissime e si deve essere capaci di cogliere le evoluzioni prima di altri. “A distanza di tanti anni - ha detto Giansanti - le parole del grande statista riflettono in pieno lo spirito che ha animato e continuerà ad animare i nostri imprenditori e l’azione sindacale della nostra Organizzazione”. L’identità: “La Confagricoltura, forte della sua identità, ha fatto un lungo tratto di strada - ha osservato il presidente -. Siamo convinti, e lo diciamo con profondo orgoglio, che le scelte della nostra Organizzazione abbiano contribuito a far diventare l’Italia uno dei Paesi più avanzati ed ammirati al mondo”. Il futuro: “Come imprenditori siamo portati a guardare sempre avanti, per migliorare e rafforzare la competitività delle nostre imprese. E un modo sicuramente efficace per progettare il futuro è quello di stare in stretto contatto con il mondo universitario, con chi fa ricerca e con gli studenti che si preparano ad entrare nel mondo dell’impresa”. “Abbiamo la responsabilità di far sì che il grande made in Italy ali mentare possa raggiungere alti livelli - ha proseguito Giansanti - ma per andare ancor più veloci c’è bisogno di infrastrutture, di avere accesso rapido al mercato, di si stemi in grado di incentivare l’attività d’impresa; ed al fianco di una buona impresa c’è bisogno di una buona politica programmatoria”. Un passaggio fondamentale dell’intervento del presidente di Confagricoltura ha riguardato il valore della UE. “Dobbiamo ritrovare la funzione dell’Italia in Europa - ha detto -. Questa sera (31 gennaio, ndr) gli inglesi escono dalla Comunità europea e c’è un Einaudi (1957): “Rinnovamento continuo nelle campagne. Mutazioni non avranno tregua”

regime transitorio da scrivere. E da subito i francesi dal porto di Calais decideranno quale nave far partire per prima per raggiungere gli approdi della Gran Bretagna. Il mercato inglese per il made in Italy vale quasi 3 miliardi di euro di esportazioni, non possiamo permetterci di perdere posizioni”. “In Europa si dovrà trovare condivisione sul mercato ed evitare altre Brexit. Soprattutto si dovrà definire un budget europeo in grado di sostenere politiche efficaci, in particolare quella agri

cola. Per far ciò ci vorrà un budget adeguato e servirà una forte azione politica dell’Italia per far sì che le risorse economiche siano congrue e non vadano ad avvantaggiare esclusivamente i Paesi dell’Est. La Pac va ridefinita secondo una visione di politica economica e non di politica redistributiva per i Paesi più disagiati. Il suo fine è quello di creare condizioni per le imprese europee affinché siano forti sui mercati internazionali”. Tra le questioni in primo piano le Olimpiadi Milano-Cortina 2026. “C’è - ha concluso il presidente di Confagricoltura - una stretta relazione tra sport, salute e alimentazione (dieta mediterranea) a cui si aggiungono i temi di qualità, sicurezza alimentare, etichettatura, che le Olimpiadi dovranno esaltare ulteriormente quando lo sport e l’Italia saranno in vetrina”. nnn Molteplici appuntamenti nel 2020 che culmineranno con l’evento ufficiale dei 100 anni
g LUISS BUSINESS SCHOOL PER ALTA FORMAZIONE

A fare gli onori di casa a Villa Blanc, Giovanni Brugnoli, consigliere di amministrazione della Luiss. Non è un caso che Confagricoltura abbia scelto questa stupenda location, qui Luiss Business School fa alta formazione, preparando quelli che saranno i manager di domani. E sono stati coinvolti nei lavori pure docenti e studenti dell’istituto universitario, sottolineando così lo stretto rapporto tra innovazione-formazione-impresa che è alla base della vision di Confagricoltura. A moderare i lavori della due giorni Fabio Tamburini (direttore de “Il Sole 24 ore”), Osvaldo De Paolini (vice direttore de “Il Messaggero”), Giorgio Santilli (capo della redazione romana de “Il Sole 24 Ore”).