15 minute read
PRIMO PIANO RAPPRESENTANZA
Annodati al mondo
Divario infrastrutturale con i Paesi europei pesa su competitività
Advertisement
delle imprese il quadro appare meno netto: nel Nord-Ovest circa il 50% delle imprese usa attivamente internet nelle attività operative e commerciali, mentre nel Nord-Est l’incidenza scende al 46%, a fronte di una media nazionale del 48%. Le note dolenti - come emerge dallo studio elaborato per l’occasione da Nomisma per Agrinsieme e illustrato dal responsabile dell’Area Agricoltura e Industria Alimentare della società di ricerca Denis Pantini - arrivano confrontando i numeri del Nord Italia con quelli dei nostri principali competitor europei, verso i quali pesa un divario a sfavore del nostro Paese. La dotazione media di infrastrutture materiali, infatti, pari a 797 km ogni 1000 km 2 nel NordOvest e a 774 km ogni 1000 km 2 nel Nord-Est, risulta nel complesso inferiore alle aree del Regno Unito (2.483 km/1000 km 2 ), della Francia (2.266 km/1000 km 2 ) e della Germania (1.028 km/1000 km 2 ). Anche in riferimento alle infrastrutture immateriali emerge un distacco rispetto ai competitor UE: nelle regioni del Nord Italia la digitalizzazione delle famiglie è pari all’87% nel Nord-Ovest e
all’88% nel Nord-Est, percentuali superiori alla media italiana dell’84%, ma inferiori a quelle di Germania e Regno Unito. “I ritardi infrastrutturali con i paesi UE - ha commentato il presidente di Confagricoltura Giansanti - continuano a pesare in maniera significativa sulla competitività del Paese e del nostro agroalimentare; il sistema infrastrutturale, infatti, è indispensabile per una maggiore efficienza della movimentazione delle merci e, soprattutto, per il raggiungimento dei mercati più lontani e promettenti. Ma non bastano porti, aeroporti e strade. Serve anche la rete. Oggi nel mondo si viaggia in 5G mentre in molte parti del nostro Paese gli agricoltori non hanno nemmeno la con
Bellanova: “Le risorse per crescere devono essere sbloccate”
nessione. Credo allora che debba essere varato nel minor tempo possibile un grande piano per la digitalizzazione dell’agricoltura italiana, un piano che porterà da un lato semplificazione e meno burocrazia, e dall’altro lato un maggior accesso al mercato. Allo stesso tempo è necessario avviare una riflessione nazionale sui Big Data e delineare una strategia sulla policy del food”. Tra le testimonianze degli imprenditori, per Confagricoltura è intervenuto il componente di giunta Luca Brondelli di Brondello che si è soffermato sul trasporto su gomma e sulle sue criticità nelle regioni del Nord, che ci rendono molto meno competitivi rispetto alla Spagna. Basti pensare che mentre nel 2008 il differenziale nel solo export agricolo tra l’Italia e la Spagna era pari al 92%, dieci anni dopo la forbice si è allargata fino al 168%, con l’export degli spagnoli a superare i 20 miliardi di euro contro i nostri 7 miliardi. All’incontro è intervenuta anche Teresa Bellanova, ministro delle Politiche agricole. “In Italia - ha detto - dobbiamo investire molto in infrastrutture materiali e immateriali perché possiamo anche fare prodotti d’eccellenza, come si fa in tante aziende nel nostro Paese ma, se non ci sono sistemi efficienti per fare arrivare i prodotti sui mercati in tempi rapidi, rischiamo di riempire i magazzini. Le risorse ci sono e devono essere sbloccate”. Sempre su questo fronte Bellanova ha aggiunto che “il piano messo in campo per le acque come ministero dell’Agricoltura è importante, perché abbiamo sbloccato 500 milioni di euro per manutenere e intervenire in modo da avere un uso sempre più razionale ed equilibrato di una risorsa eccellente come quella idrica”. nnn
Uno specifico piano di azione concordato tra istituzioni politiche, forze dell’ordine, imprese, parti sociali e autorità preposte, teso non solo al recupero del controllo dell’indotto agroalimentare, ma anche dell’intero territorio. E’ quanto ha chiesto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti nel suo intervento al convegno “Salute e Agroalimentare: dalla Sicurezza più Qualità”, organizzato a Roma dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Una due giorni di interessante approfondimento sui temi delle contaminazioni chimiche, della contraffazione, del condizionamento del lavoro e delle agromafie, che ha visto coinvolti, oltre alle forze dell’ordine, organizzazioni di categoria, rappresentanti delle associazioni dei consumatori, docenti universitari, magistrati, giornalisti e Istituzioni. In occasione dell’evento Confagricoltura ha organizzato anche un desk informativo sull’agricoltura e sull’Organizzazione Giansanti, nel suo intervento, ha ricordato come l’agricoltura italiana si sia profondamente rinnovata: è cresciuta ed ha saputo valorizzare in particolar modo le produzioni vegetali di più alto pregio, che hanno permesso all’Italia di conquistare un ruolo guida tra i Paesi agricoli dell’Europa. Nel 2018 il valore aggiunto dell’agricoltura italiana è stato Confagricoltura all’evento dell’Arma dei Carabinieri dedicato all’agroalimentare di Gabriella Bechi Sicurezza e legalità
Un piano di azione concordato per controllo dell’intero territorio
stimato in 32,2 miliardi di euro. Quello della Francia in 32,1 miliardi; della Spagna in 30,2 miliardi e della Germania in 16,8 miliardi. Il settore dei prodotti agroalimentari, soprattutto di qualità (DOP, IGP), costituisce un segmento nel quale l’Italia riveste in Europa un ruolo guida, non solo per il numero di riconoscimenti ottenuti (esclusi i vini sono 299 i prodotti alimentari tutelati in Italia sugli 822 protetti nella UE), ma anche per la capacità di farne un traino per l’economia ed i territori. Nel 1992 i marchi DOP e IGP costituivano una piccola nicchia di mercato. Oggi sviluppano un fatturato all’origine di circa sette miliardi di euro, che diventano oltre 14,7 al consumo e un giro di affari all’estero di 3,5 miliardi. Dal 2008 ad oggi il fatturato della produzione è aumentato del 46%, quello al consumo del 63%, ma il vero e proprio boom è stato quello dell’esportazione, più che triplicata. “A fronte di questa situazione - ha rimarcato il presidente di Confagricoltura - non si è però ancora consolidata un’adeguata tutela internazionale della nostra produzione agricola, soprattutto di quella che si fregia di riconoscimenti di marchi o di titoli valoriali, che ne attestano la genuinità, la qualità, le capacità nutrizionali”. Questo non può far dimenticare gli interventi compiuti dall’ICQRF a tutela dei prodotti italiani fuori dai confini nazionali e sul web. Le iniziative di controllo nel 2018 sono state 561 nel settore del vino. Gli interventi a tutela delle produzioni agricole fuori dai confini nazionali e sul web sono stati, negli ultimi quattro anni, pari a 2763. “Questa azione di contrasto - ha rimarcato Giansanti - pur avendo dato risultati positivi e lusinghieri, e a cui va il nostro sincero riconoscimento, va potenziata per combattere i danni incalcolabili che procura la contraffazione dei prodotti agroalimentari italiani, compresa l’imitazione servile delle nostre produzioni, che va sotto il nome di italian sounding”. Per questo, a parere di Confagricoltura, occorre rivedere la normativa penale, oramai superata e comunque non adeguata a fronteggiare organizzazioni criminali, che oggi si avvalgono di mezzi e strutture tecnologiche particolarmente sofisticate e che agiscono su base transnazionale. Ma è l’intero ‘sistema Paese’ che deve dare risposte e trovare soluzioni per soddisfare le istanze di innovazione di un’imprenditoria agricola impegnata sul fronte dell’ammodernamento delle proprie strutture e di una crescita competitiva delle proprie produzioni. nnn
Rilanciare la montagna
Il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Francesco Boccia ha convocato gli “Stati Generali della Montagna”. Un appuntamento importante se si considera che - come ha sottolineato il ministro - “le aree di montagna, con il 53% della superficie del territorio nazionale e quasi 10 milioni di abitanti, rappresentano una priorità non procrastinabile. L’evidente e progressivo spopolamento merita un impegno senza precedenti sui servizi alla persona, sulle reti, sulle infrastrutture e su scuola e università. Parliamo di 3.494 comuni, che risultano fortemente svantaggiati rispetto ai territori metropolitani, in termini di servizi e di produttività delle imprese e, soprattutto, soggetti ai fenomeni dello spopolamento e dell’abbandono delle attività agricole”. “Apprezziamo l’iniziativa del ministro, perché riteniamo necessario istituzionalizzare il tema delle zone svantaggiate ed affrontare le priorità dei territori in maniera programmatica e strutturata, di concerto con le Istituzioni, le associazioni e gli enti preposti”, ha detto il componente di giunta di Confagricoltura Donato Rossi, che è intervenuto agli Stati Generali. “Ci sono state - ha proseguito Rossi - importanti novità, sia nella legge di bilancio con la dedi Alessandra Porro Per Confagricoltura bisogna affrontare le priorità dei territori in maniera programmatica e strutturata Donato Rossi agli Stati Generali
stinazione di nuove risorse alla ‘Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese’, sia con l’istituzione di un Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali dei comuni interessati. Così come anche l’approvazione alla Camera dei deputati delle mozioni sulla salvaguardia, valorizzazione e sviluppo delle aree montane, interne e rurali. Un segnale del nuovo interesse della politica per le aree marginali italiane”. Nel nuovo periodo di programmazione dei Fondi europei di coesione 2021-2027 occorre prevedere specifiche linee di intervento destinate alle zone montane. “Confagricoltura auspica una riflessione sulle potenzialità delle aree montane del Paese e sui possibili percorsi per la loro valorizzazione, con un focus particolare sul ruolo centrale che le attività agricole ricoprono in tal senso”, ha concluso Rossi -. In ultimo, non va dimenticata l’annosa questione della fauna selvatica, che nelle aree di montagna è notevolmente accentuata e ormai fuori controllo”. nnn
Vetrina internazionale
Stand Rago Group a Fruit Logistica con Rago, il ministro Bellanova e Giansanti
Berlino, a Fruit Logistica si impongono le aziende ortofrutticole di Confagricoltura
di Anna Gagliardi
L’ edizione 2020 di Fruit Logistica a Berlino ha decretato ancora una volta il primato di Confagricoltura quale Organizzazione di riferimento per il comparto ortofrutticolo italiano presente in fiera. Un settore che porta in Germania il meglio della produzione della Penisola, grazie all’immenso patrimonio varietale, al numero di certificazioni riconosciute e alla predisposizione all’innovazione. Sostenibilità, avanguardia, qualità sono le parole chiave che ricorrono con più frequenza nel triplo Padiglione Italia: un trionfo di colori e di bellezza a coronamento di percorsi imprenditoriali fatti di scelte e investimenti importanti, capaci di esaltare le caratteristiche delle produzioni, ma al contempo anche la peculiarità dei territori e dei terroir che rendono l’Italia patria di eccellenze agroalimentari. In piena emergenza Coronavirus, la pressione mediatica non ha scalfito l’allure della fiera: l’affluenza è stata molto elevata, gli stand sempre affollati e si è respirata una generale voglia di crescita per un comparto che rappresenta un quarto del valore della produzione agricola nazionale. L’Italia è il Paese più rappresentato alla Messe Berlin, con uno spazio dedicato ulteriormente ampliato e moderne realtà imprenditoriali da Nord a Sud. Spiccano i valori dell’economia circolare, delle produzioni certificate di cui siamo leader, del packaging innovativo. A fianco delle produzioni standard ci sono poi quelle di nicchia: antiche varietà valorizzate in chiave moderna o prodotti trasformati con soluzioni all’avanguardia. La bilancia commerciale riporta oggi qualche segno meno nelle esportazioni, ma il mondo dell’ortofrutta ha un alto livello di aggregazione, elemento fondamentale per competere sui mercati internazionali. All’inaugurazione della fiera, pre
g
Esportazioni di prodotti ortofrutticoli freschi e trasformati dell’Italia (euro)
2017 2018 VAR. % 2018/2017 2018 GEN.-OTT. 2019 GEN.-OTT. VAR. % 2019/2018 Ortaggi Mondo 1.547.514.020 1.524.331.653 -1,50% 1.232.868.917 1.229.748.425 -0,25% Germania 473.361.256 454.177.586 -4,05% 363.937.278 360.497.113 -0,95% % sul Totale 30,60% 29,80% - 29,52% 29,31% - Frutta Mondo 3.694.080.622 3.408.292.754 -7,74% 2.791.897.700 2.637.442.344 -5,53% Germania 1.148.478.602 1.039.480.361 -9,49% 881.103.719 762.878.653 -13,42% % sul Totale 31,10% 30,50% - 31,56% 28,92% Trasformati Mondo 3.255.687.477 3.398.249.986 +4,38% 2.838.938.557 2.913.457.318 +2,62% Germania 657.583.256 682.305.303 +3,76% 568.150.401 559.570.207 -1,51% % sul Totale 20,20% 20,08% - 20,01% 19,21% Fonte: elaborazione Centro Studi Confagricoltura su dati Istat
sente il ministro italiano delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha ribadito la necessità di fare sistema per mantenere il primato dell’Italia agricola: “Dobbiamo lavorare tutti insieme. Quest’anno c’è un dato che non va bene: eravamo secondi in Europa per produzione lorda vendibile e ora siamo terzi, superati dai tedeschi. Rimaniamo primi per valore aggiunto. Questi due elementi di discussione, relativi alla produzione e alla competizione, devono essere centrali nelle attività dello sviluppo dei ministeri. La Spagna esporta il 70% dell’ortofrutta, noi il 40%: significa che dobbiamo produrre di più per esportare di più, attraverso un piano che accompagni le imprese in questa crescita, abbattendo i costi-Paese che le aziende agricole oggi non possono più sostenere, a partire da quello dei trasporti. Dobbiamo avere il coraggio di mettere l’ortofrutta nazionale al centro delle strate gie, perché il comparto ha sempre fatto parte dell’agricoltura in senso generale, ma in ter mini di politiche e di struttura non è stato sempre considerato al pari di altri”. Tra le priorità, Confagricoltura segnala migliori infrastrutture, materiali e imma teriali, oltre a una food policy europea affinché le norme su gli standard di sicurezza siano uguali per tutti. nnn I l mondo dell’ortofrutta si è incontrato all’Ambasciata d’Italia a Berlino all’ottava edizione dell’appuntamento organizzato da Confagricoltura con Messe Berlin (Fiera di Berlino) e ICE Agenzia. In occasione di Fruit Logistica, Confagricoltura, che ha conso lidato negli anni le relazioni internazionali, è infatti promotrice, insieme all’Ambasciata e a Fru itimprese, di un confronto tra il mondo della produzione italiana e quello della distribuzione tedesca, insieme ai massimi rappresentanti di istituzioni, enti e imprese. Un appuntamento di grande prestigio che consente da un lato l’analisi dello stato dell’arte con gli esper ti, dall’altra la possibilità di relazionarsi in un contesto piacevole, nel successivo buffet nelle sale del Palazzo, al numero 1 di Hiro shimastraße, allestite per l’occasione con le composizioni floreali a cura di Confagricoltura Liguria. A fare gli onori di casa è stato l’ambasciatore d’Italia a Berlino, Luigi Mattiolo. L’evento all’Ambasciata Giansanti all’evento all’Ambasciata Sostenibilità, avanguardia, qualità sono parole chiave al Padiglione Italia
Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Lorenzo Frassoldati, hanno partecipato quest’anno, oltre al presidente Giansanti, il presidente di Fruitimprese Marco Salvi; il direttore di ICE Agenzia Roberto Luongo; il direttore generale della Delegazione Fiere di Berlino in Italia, Pier Goffredo Ronchi, e il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. In un contesto internazionale caratterizzato da elevata dinamicità ed estrema rapidità negli scambi, la competitività del settore ortofrutticolo è strettamente connessa alla possibilità di raggiungere nuovi mercati di sbocco e di intercettare ulteriori segmenti di consumo: obiettivi raggiungibili soltanto con strumenti di promozione adeguati e all’avanguardia. “In un anno caratterizzato da Brexit, dazi ed emergenze fitosanitarie - ha detto il presidente Giansanti alla vasta platea di imprenditori e operatori - dobbiamo più che mai lavorare insieme. Le aziende sono pronte, quindi bene il Tavolo dell’ortofrutta convocato dal ministro, ma andiamo avanti con una strategia, senza tralasciare le emergenze”. E riguardo alla cimice asiatica, Giansanti ha ribadito la necessità di attivare tempestivamente un fondo europeo a sostegno delle aziende colpite, attraverso il ricorso all’articolo 221 dell’OCM, che prevede la possibilità di varare misure eccezionali per settori in crisi. nnn
Costruzioni su misura per il benessere dell’animale
Stalle per bovini, suini, equini ed avicoli Fienili, ricoveri attrezzi e coperture trincee Vasche circolari in c.a.v. per stoccaggio liquami e impianti biogas
Saremo presenti presso Fiera Meccanizzazione Agricola Savigliano (CN) 12-15 marzo e Enoliexpo Fiera del Levante (Bari) 19-21 marzo
Wolf System srl I-39040 Campo di Trens (BZ) T +39 0472 064 000 wolfsystem.it
Patrizio Neri di “Jingold” Salvatore Tomasi di “Vittoria Tomatoes”
A tre imprese di Confagricoltura l’importante premio del Corriere Ortofrutticolo
di Paola Castello
Tre aziende di Confagricoltura sono state tra i dieci “Protagonisti dell’Orto frutta Italiana”, il riconoscimento ideato dal Corriere Ortofrutticolo per premiare le realtà più innovative e interessanti del comparto a li vello italiano. L’evento quest’anno ha avuto luogo a Genova, a pochi giorni dall’appuntamento internazionale di riferimento per l’ortofrutta a Berlino, Fruit Logistica, e ha riunito operato ri del comparto, decision maker e vertici delle più grandi realtà imprenditoriali ortofrutticole. Le aziende di Confagricoltura entrate nella top ten sono “Jin gold” di Cesena, “Vittoria Tomatoes” di Ragusa e “Cooperativa Agricoltori Ionici” di Messina. “Jingold” di Patrizio Neri è spe cializzata nella produzione di kiwi a polpa gialla. Con il suo consorzio, “Kiwigold”, creato nel 2001, che unisce le miglio ri imprese emiliano-romagnole del settore ortofrutticolo, l’im presa si è aggiudicata l’esclusiva L’oscar del l’ortofrutta
Salvatore Tomasi di “Vittoria Tomatoes”
Salvatore Scarcella della Coop Agricoltori Ionici
L’oscar del l’ortofrutta
mondiale per la produzione e commercializzazione dei kiwi a polpa gialla con il proprio mar chio. Altra “protagonista” è “Vittoria Tomatoes” di Salvatore Toma si, della provincia di Ragusa, un’organizzazione di produttori specializzata nella coltivazione di ciliegino ad alto gusto. Una realtà innovativa e vocata all’in ternazionalizzazione, che conta oggi 9 organizzazioni associa te, con una rete in cui lavorano fino a 300 dipendenti.
Infine la “Cooperativa Agricol tori Ionici” (CAI), di cui è presidente Salvatore Scarcella: impresa del messinese, con 1800 ettari, raggruppa 4 cooperative produttrici di agrumi, per un totale di quasi 1000 soci. Ne gli ultimi anni ha visto crescere esponenzialmente la propria presenza sui mercati. “È fondamentale valorizzare, con iniziative come questa, le nostre eccellenze, soprattutto in un periodo in cui le criticità da fronteggiare, per il comparto ortofrutticolo, sono molteplici.” Lo ha dichiarato Albano Bergami, presidente della Federazione nazionale Ortofrutta di Confagricoltura, intervenuto alla premiazione. “È importante continuare a promuovere l’ortofrutta italiana, un comparto che rappresenta quasi il 24 % dell’agricoltura nazionale e che è la seconda voce dell’export agroalimentare italiano.” Presente all’evento anche il presidente di Confagricoltura Liguria, Luca De Michelis, che ha sottolineato come il fatto che un appuntamento così prestigioso quest’anno si sia svolto a Genova sia stato anche un bel segnale per la regione, che sta affrontando numerose emergenze, che hanno messo in luce la fragilità del nostro ecosistema e della rete infrastrutturale. nnn