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ATTUALITÀ SINDACATO
A Palazzo della Valle meeting del Gruppo Innovazione di Copa Cogeca sul progetto “Suwanu Europe”
di Elisabetta Tufarelli
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Rappresentanti Gruppo Innovazione Copa conDaniele Rossi
Workshop su riuso acqua
L’ acqua è un bene prezioso e limitato. Parte da questo concetto il progetto “Suwanu Europe”, con l’obiettivo di realizzare soluzioni efficaci di riutilizzo delle risorse idriche in agricoltura. “Questa iniziativa è molto importante per i nostri agricoltori, per l’ambiente, per i costi di approvvigionamento e per la riduzione dell’uso di fertilizzanti, grazie ai nutrienti delle acque reflue trattate, che hanno un forte potenziale di integrazione con le risorse idriche convenzionali”. Lo ha detto Daniele Rossi, presidente del Gruppo Ricerca ed Innovazione del Copa Cogeca, in occasione dei lavori del secondo general meeting, che si è tenuto nella sede di Confagricoltura. I rappresentanti di 10 Paesi europei e 20 tra enti e organizzazioni partner si sono riuniti per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto. Al centro delle discussioni lo sviluppo di strategie regionali capaci di accelerare l’innovazione nel settore agricolo e idrico. Ci si è soffermati anche sulle modalità di diffusione dei risultati di Suwanu e sulla formazione di competenze. “Da noi l’acqua non c’è, perciò abbiamo dovuto sostituirla con il cervello. Siamo qui - ha spiegato Diego Berger di Mekorot, la compagnia idrica nazionale di Israele - per contribuire con la nostra esperienza al successo del progetto di cui siamo partner. Noi ricatturiamo l’85% dell’acqua che esce dagli scarichi delle città e lo riutilizziamo per l’irrigazione, con soddisfazione degli agricoltori che hanno un forte risparmio sui costi e sull’uso dei fertilizzanti”. Il riutilizzo delle acque reflue trattate ha anche importanti ricadute sull’economia circolare, oltre ad alleggerire la pressione sulle risorse idriche sovrasfruttate dell’Ue. “Il progetto Suwanu è importante per la nostra agricoltura, perché ci permette di avere un quadro europeo sul tema del riuso delle acque”, ha messo in evidenza Adriano Battilani dell’ANBI. “In Andalusia l’agricoltura è forte, ma abbiamo un problema, altrettanto forte, di accesso all’acqua. I depuratori scaricano le acque reflue in mare disperdendo una risorsa preziosa per la nostra agricoltura, che non ci possiamo permettere più di sprecare. Attraverso questo progetto lavoriamo anche per rimuovere le barriere non tecnologiche all’uso delle acque reflue”, ha sottolineato Rafael Casielles, capofila del progetto europeo, di Bioazul, la società di consulenza ingegneristica e tecnologica che si occupa di soluzioni eco-innovative e sostenibili per il trattamento e il riutilizzo delle risorse idriche.
Il prossimo appuntamento sarà a Tel Aviv a fine maggio. nnn
Fluide pennellate
di Elisabetta Tufarelli
Op Confoliva, la cooperativa agricola costituita come organizzazione di produttori di Confagricoltura, presenta un progetto di filiera organizzata per il settore olivicolo del Lazio. “L’obiettivo delle nostre azioni - ricorda il presidente Pier Luigi Silvestri - è quello di dare maggiore potere contrattuale al mondo produttivo, attraverso interventi capaci di migliorare la qualità dei prodotti tutelare l’ambiente e la salute dei consumatori”. Questa iniziativa fa parte del secondo stralcio di un precedente progetto di filiera, già approvato e finanziato dalla Regione Lazio, che coinvolge 16 operatori, tra Pier Luigi Silvestri
aziende agricole e frantoi della regione. “Sappiamo quanto sia importante - spiega Silvestri - il sistema di estrazione per le caratteristiche organolettiche dell’olio d’oliva. Ma non solo. Intendiamo anche valorizzare i sottoprodotti della filiera per la produzione di energia rinnovabile, legando così l’estrazione dell’olio alla sostenibilità ambientale”. Il sistema a due fasi per la molitura delle olive, non utilizzando l’aggiunta di acqua, conserva parti aromatiche e corposità, con indubbi vantaggi per il risparmio idrico e l’ambiente. Le basse temperature permettono di ricavare un prodotto di alta qualità ricco di polifenoli, che hanno effetti sulla salute, migliorando anche la conservazione dell’olio. Tra i vantaggi, mette in evidenza l’Op Confoliva, la riduzione dei costi dei processi di molitura unita ad una redditività delle olive maggiore del 5%, se confrontata con il sistema a tre fasi. Il Lazio produce dal 6 all’8% dell’olio nazionale, ma si contraddistingue proprio per gli oli di qualità riconosciuti dalla Comunità europea. “Attraverso questo progetto - conclude Pier Luigi Silvestri - oltre che contratti di filiera con strutture che utilizzano i sottoprodotti di lavorazione dell’olio, faremo partire campagne d’informazione ad hoc, che informino e siano capaci d’indirizzare i consumatori ad acquisti consapevoli. Spiegheremo che il caratteristico pizzicore alla gola non è un difetto, bensì la caratteristica che ci aiuta a distinguere un buon olio extravergine di oliva. Quello che non pizzica ha probabilmente perso quelle sostanze che proteggono il prodotto dall’ossidazione e dall’invecchiamento e che contribuiscono alla riduzione dei livelli di colesterolo e della formazione di radicali liberi nel nostro organismo”. Per maggiori info: opconfoliva@confagricoltura.it, tel.066852572. nnn