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Riso multicolor

Nel vercellese l’impresa familiare di Roberto Priora. Innovazione per il prodotto nero e rosso

di Alessandra Porro

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Tra Vercelli e Novara si coltiva oltre il 50 per cento della produzione risicola italiana. Le immense risaie piemontesi regalano paesaggi incantevoli in tutte le stagioni: un patrimonio storico, culturale e territoriale unico in Europa, se non al mondo. Ed è proprio nelle campagne di Vercelli, a Fontanetto Po, che Roberto Priora produce, nella sua impresa familiare di 100 ettari, un riso innovativo ‘multicolor’ in tre diverse varietà: l’Apache Red, dal chicco ‘japonica’ rosso, molto croccante per gli amanti dell’integrale; i Nairobi One e Havana Gold, dal chicco ‘indica’, il primo nero e il secondo rosso intenso, entrambi dal gusto molto aromatico per i palati più raffinati. Ha coltivato con metodo biologico per un paio di decenni prima di intraprendere la strada dell’agricoltura di precisione. Assistere alle sessioni di formazione e partecipare alle visite in campo organizzate da Sairisi, che promuove la sostenibilità agricola nella produzione di riso, hanno convinto Roberto dell’ottimizzazione del lavoro e dei benefici,

anche in termini ambientali, che derivano dall’investire in macchinari tecnologici d’avanguardia efficienti. Considerato anche il ruolo che le pratiche più innovative svolgono nella riduzione significativa di errori in campo, nel risparmio di acqua e di sostanze contro i parassiti e le fitopatie. Per la sperimentazione dei suoi risi colorati, Priora si avvale della collaborazione del suo amico e socio Giuseppe Vasino, mentre il figlio Riccardo segue la produzione biologica di riso tondo. “La particolarità delle nostre ri

saie - sottolinea Roberto Priora - è che si trovano in una delle poche aree in cui il Canale Cavour si utilizza in modo marginale, poiché per l’80% attinge da acqua risorgiva che proviene dai rilievi e che sgorga non lontana dalle coltivazioni”. Perciò che riguarda la produzione, Roberto è soddisfatto: “L’applicazione di tecniche innovative e una costante attenzione alla sostenibilità ambientale hanno consentito, nell’anno appena concluso, di ottenere risultati lusinghieri in termini quantitativi e, soprattutto, sotto il profilo della qualità del nostro prodotto”. Quali sono le prospettive future? “Riuscire a commercializzare i miei ‘risi colorati’ attraverso la ricerca di nuovi sbocchi di mercato favorevoli, che mi permettano di ottenere ulteriori soddisfazioni ed una giusta remunerazione. Oggi dobbiamo difenderci dal riso importato dal Pakistan e dall’India. I due ‘Indica’ che produciamo sono i reali concorrenti dei risi asiatici e sono varietà innovative per il mercato italiano perché sino ad ora non esistevano concorrenti ai risi colorati asiatici ed europei”, rimarca Roberto. Ma il riso coltivato in Italia secondo le normative nazionali ed europee - molto più restrittive ed esigenti per la sicurezza alimentare rispetto a quelle di aree di provenienza del riso Basmati, ad esempio - da anni subisce le conseguenze di un aumento delle importazioni da Paesi in cui i costi di produzione sono molto bassi rispetto ai nostri. “C’è la necessità di monitorare con maggiore attenzione il mercato, verificare che nei porti di arrivo il prodotto importato sia sottoposto a controlli - conclude Roberto -. E ora più che mai occorre trovare nuovi spazi commerciali, informando compiutamente i consumatori sulle peculiarità qualitative indiscutibili dei nostri prodotti, difendendo e salvaguardando il lavoro quotidiano svolto con grande professionalità dai risicoltori italiani”. nnn Tecniche innovative e costante attenzione alla sostenibilità ambientale

Roberto Priora con il figlio Riccardo

AGRITURISMO GREPPI A CRESCENTINO (VC)

Sfavillante Vercelli

“S iamo agricoltori da generazioni. Ha iniziato mio nonno, che ha aperto un allevamento di suini negli anni ‘50, dopo un viaggio in Danimarca per apprendere nuove tecnologie. Oggi, con i miei fratelli Massimo e Davide e la collaborazione dei due figli di Massimo, Simona e Marco, ci impegniamo su più fronti: l’azienda agricola, la riseria e l’agriturismo”. Ci accoglie così, nello splendido parco che circonda la cascina e la piscina dell’agriturismo, Fabrizio Greppi. Siamo a Crescentino, nel Vercellese, ad una manciata di chilometri da Torino, tra il fiume Po e il canale Cavour. “Come imprenditori agricoli - spiega - sappiamo che non bisogna stare mai fermi. Così, negli anni, abbiamo sperimentato anche l’allevamento da carne, la monocoltura a riso e l’attività di trasformazione aziendale di riso. Abbiamo poi chiuso gli allevamenti in tempi diversi e anticipato, in un certo senso, il ‘green deal’. L’agriturismo, con la piscina riscaldata, è stato aperto nel 2003 ed è completamente autonomo dal punto di vista energetico grazie all’impianto fotovoltaico a tetto e a quello a biogas, che fornisce il calore e viene alimentato dalla nostra pula e dai liquami degli allevamenti di zona”. La struttura conta 18 camere e 25 posti letto. Gli ospiti possono scegliere il trattamento di mezza pensione a base di prodotti tipici aziendali, assaggiando i risotti e la “panissa” vercellese, ma durante il week end, invece, il ristorante è aperto su prenotazione anche per gruppi o eventi. “I nostri ospiti - precisa - apprezzano l’essere accolti come vecchi amici di famiglia, sapendo

che siamo sempre presenti per soddisfare ogni loro esigenza e che ci impegniamo per fare trascorrere loro una vacanza o un week end in piena serenità in un ambiente tranquillo, che invita al relax”. L’agriturismo accoglie numerosi ciclisti: è tappa del tragitto ‘EuroVelo 8’, la cosiddetta ‘Strada del Mediterraneo’ di cui fa parte l’ormai imminente itinerario VEN.TO., il tratto ciclabile italiano da Torino a Venezia lungo il grande fiume, così come del tragitto ciclabile che da Amsterdam arriva in Liguria. In azienda c’è anche a disposizione un’attrezzata officina per eventuali manutenzioni e si aspetta l’inaugurazione della pista

ciclabile sul Canale Cavour. L’agriturismo Greppi è anche fattoria didattica ed accoglie scolaresche che possono seguire i lavori in campagna dal vivo osservando da vicino il ciclo completo del riso. “Affascina il ‘mare a quadretti’, ovvero le distese d’acqua attraversate dai canali. Il riso e la risaia - racconta Fabrizio - non sono ancora molto conosciuti e gli alunni sono interessatissimi ai lavori aziendali, dalla semina e dal taglio del riso, alla raccolta e alla sua trasformazione”. In azienda si coltivano le migliori varietà risi da risotto come il Carnaroli ed il Baldo. “Nella nostra riseria - precisa - si può trovare il pregiato Venere nero, l’Ermes rosso, l’integrale ed altre varietà di superfini da risotto come il Carnaroli, l’Arborio ed il Roma. Tutti lavorati da noi in riseria, selezionati chicco a chicco con mac

AGRITURISMO GREPPI

Strada Saluggia, 108 Crescentino (VC) Tel.: 0161841802 Cell.: 3358224243 Email: info@agriturismogreppi.it www.agriturismogreppi.it/

chine elettroniche per la massima qualità. Li proponiamo in diversi formati, confezionati sottovuoto”. L’agriturismo è anche un ottimo punto di partenza per diverse escursioni: dal Parco fluviale del Po, alle colline del Monferrato, da Alba alle Langhe. Progetti futuri? “Cerchiamo sempre di realizzare i desideri dei nostri ospiti - conclude l’imprenditore - e stiamo costruendo un’area benessere a misura d’uomo, una spa con sauna ed idromassaggio per moltiplicare il relax che offriamo. Stiamo anche attrezzando un vecchio capannone per trasformarlo in una piccola sala convegni per corsi d’aggiornamento e riunioni”.

Banda larga nella Virginia rurale

Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha annunciato di aver investito 48 milioni di dollari per le infrastrut ture a banda larga ad alta velocità nella Virginia ru rale. Questa tecnologia servirà oltre 22.600 fami glie. “Con questa innovazione si avranno profonde conseguenze economiche, sociali e culturali, accele rando le trasformazioni determinate dalla rivolu zione digitale. Sarà facilitato il dinamismo della comunità e l’ingegnosità degli imprenditori. È in credibile vedere come tutto ciò si combinerà per rendere la comunità mol to più vivace e sana”, ha affermato Bette Brand, amministratore di Rural, il Servizio cooperativo commerciale e sviluppo rurale per l’USDA. Wilkes Telephone Membership Corporation utilizzerà il prestito del programma ReConnect per costrui re una rete in fibra ottica. Nei prossimi sei anni, questa connettività Inter net dovrebbe raggiungere 19 strutture educative, 8 strutture comunitarie e centri di assistenza sanita ria in 8 contee. “È un grande progresso per noi, è un progetto fondamentale, che cambierà le comuni tà, rendendole più attive”, ha dichiarato Eric Cra mer, presidente e CEO di Wilkes Communications e RiverStreet Networks.

FRANCIA: AGRICOLTURA PRIORITARIA PALESTINA: REFLUI PER I CAMPI

Quasi la metà dei francesi colloca l’agricoltura tra le azioni prioritarie per il governo nel 2020, insieme alla crescita economica. A rivelarlo un sondaggio sugli stati d’animo dei cugini d’Oltralpe condotto da Harris Interactive. L’agricoltura, sottolinea l’indagine, è uno dei pochi settori che sta progredendo in termini di priorità rispetto al 2019 (+ 2 punti), con la transizione energetica (+ 2 punti) e la fine della vita (+ 1%). Tuttavia, solo il 33% degli intervistati è ottimista sull’evoluzione della situazione in questo settore di attività nel 2020. Le priorità dei francesi restano tuttavia il sistema sociale (66%), la lotta al terrorismo (64%), il potere d’acquisto (64%) e la disoccupazione (61%). Palweg (Palestinian Wastewater Engineers Group), l’ente palestinese incaricato di applicare nel Paese il progetto Mediterranean Integrated System for Water Supply (Mediss), ha lanciato un bando sulla mappatura dei suoli per il progetto di utilizzo di acque reflue e sal mastre, depurate, per ottimizzare le coltivazioni. L’iniziativa punta a migliorare la qualità delle acque saline presenti nell’area med, aprendo la strada a coltivazioni più differenziate grazie a una migliore irrigazione delle terre, a partire dalla Valle del Giordano e dalla Gior dania, nel governatorato di Aqaba. S’inizia con la preparazione di una map patura dei suoli in aree già stabilite, con la raccolta di materiale fotografico, pre lievi di suolo, analisi dei campioni, studio sulle ac que presenti nell’area.

Stati Uniti puntano su canapa industriale

La canapa industriale è il raccolto in più rapida crescita nell’agricoltura statunitense. Questa filiera, un anno fa, aveva festeggiato la riclassificazione della pianta ad opera del Parlamento, che ne considerava legale la coltivazione. Ora c’è la preoccupazione che nuove proposte di legge ne possano imbrigliare la crescita. Gli Stati Uniti definiscono canapa industriale le piante di cannabis sativa contenenti 0,3% o meno di THC. Con valori più alti vengono considerate marijuana, che è dichiarata illegale dal governo federale. Le licenze di coltivazione lo scorso anno hanno superato i 200.000 ettari, il 450% in più rispetto ai livelli del 2018, ma ora lo stesso Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa, che sta scrivendo le nuove regole, stima che il 20% delle nuove coltivazioni sarà falcidiato se queste diventeranno legge. Il problema è relativo al livello di THC e THCA e al modo in cui viene testato attualmente. Prima del 2015, la canapa era praticamente inesistente in termini di agricoltura, perché il Controlled Substances Act la metteva insieme a tutte le piante di cannabis, conosciute come marijuana.

DEOLEO PER OLIVICOLTURA MINORE IMPATTO BREXIT IN SCOZIA

Deoleo cerca una soluzione per gli oliveti che non possono essere meccanizzati. Quasi il 55% dell’olio mondiale è spagnolo, ma questa leadership vacilla di fronte alla fragilità del 20% dei suoi uliveti: piccole aziende agricole su terreni in pendenza o su terre ni sassosi. “Si tratta di oli unici che andrebbero persi se questi appezzamenti venissero abbandonati, cosa che sta già accadendo su circa 130.000 ettari in An dalusia ed Estremadura”, ha spiegato Angela Sánchez de Paz, responsabile del Carbonell Sustainabili ty Project, che fa capo a Deoleo, che ha aggiunto: “Vogliamo dare valore a queste produzioni certifi candole attraverso Intertek, in modo che questi oli di alta qualità spunti no prezzi più alti”. Quasi 500 milioni di sterline di aiuti finanziari saranno offerti agli agricoltori scozzesi, mentre il settore agricolo si prepara alla vita al di fuori della UE dopo la Brexit. Lo ha annunciato il Cancelliere dello Scacchie re Sajid Javid. Perplessa la National Farmers Union, che sottolinea come non si tratti di nuovi fondi, ma che servono a mantenere solo gli attuali livelli di sostegno. Sembra anche che dureranno solo per un anno, anzi ché fornire la tradizionale certezza su cinque anni. “La nostra economia rurale - spiegano - è in prima linea per i potenziali impatti della Brexit, con le aree remote e rurali che potrebbero essere colpite più duramente se dovessimo lasciare l’UE e perdere tariffe e accesso senza barriere agli scambi”.

I primi vent’anni di

Nata nel 2000 la multinazionale ha un preciso obiettivo: dare vita al potenziale delle piante

di Alessandra Porro

Il 2020 rappresenta un anno davvero importante per Syngenta: la celebrazione dei primi 20 anni di attività. Era il 13 novembre del 2000, infatti, quando, dalla fusione di Novartis con AstraZeneca, nasceva la prima azienda che, a livello globale, si sarebbe dedicata interamente all’agricoltura, ereditando la forza e la tradizione di due realtà di eccellenza. Sin dalle sue origini, Syngenta si è sempre impegnata a rispondere alle esigenze quotidiane degli agricoltori di tutto il mondo con un unico obiettivo “Dare vita al potenziale della piante”, diventando interlocutore di riferimento per tutti coloro che scelgono di fare agricoltura al passo con i tempi, puntando su innovazione, qualità e sostenibilità, per produrre di più e meglio senza spreco di risorse. Negli anni Syngenta ha saputo raggiungere risultati notevoli, sia grazie a quanto realizzato in campo in modo sostenibile, sia grazie alle innovazioni uscite dai propri laboratori per essere testate in campo. In questi primi 20 anni migliaia sono i collaboratori, oggi più di 29.000 nel mondo, che ogni giorno e in diverse parti del mondo, hanno lavorato al fianco degli agricoltori per rendere l’agricoltura migliore. Ma il cuore pulsante dell’azienda è sempre stato costituito dalla continua attività di ricerca e innovazione, che ha visto alcuni dei più brillanti scienziati e ricercatori dedicare le proprie giornate a trovare soluzioni innovative alle sfide nuo

Contribuire a sfamare una popolazione globale in crescita

ve e sempre più presenti che gli agricoltori devono affrontare. “Venti anni sono per qualsiasi azienda un traguardo impor tante. Noi li abbiamo dedicati al lavoro continuo al fianco

degli agricoltori per sviluppare un modello di agricoltura so stenibile, condotta secondo le migliori pratiche agricole, nel pieno rispetto dei sistemi di produzione integrata, tutelan do l’ambiente e la biodiversità”, commenta Riccardo Vanelli, amministratore delegato di Syngenta Italia. “Siamo leader in uno dei settori più vitali al mondo e siamo consapevoli di svolgere un ruolo fondamenta le nel contribuire a sfamare in maniera sicura una popolazio ne globale in crescita. In tutti questi anni non abbiamo mai perso l’entusiasmo e l’impegno, lavorando per mantenere saldo il nostro ruolo e confermare a pieno titolo la buona reputazio ne di cui andiamo fieri. Il segreto del successo duraturo della nostra strategia è l’innovazione, in particolare concentrata sul lo sviluppo di una solida R&D e sull’innovazione tecnologica. Questo anniversario rappresen ta quindi per noi non solo un traguardo prestigioso, un mo mento da celebrare assieme alle donne e agli uomini che ci han no accompagnato oggi a spegnere queste 20 candeline, ma vuole anche essere un punto di partenza per presentarci forti e preparati alle sfide di domani assieme a tutti coloro che saran no con noi nei nostri prossimi 20 anni con la stessa passione e la stessa dedizione”. nnn

g L’AGRICOLTORE AL CENTRO

Syngenta è una delle principali realtà dell’agroindustria mondiale, impegnata nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile attraverso ricerca e tecnologie innovative. Le attività della multinazionale - che vanta un fatturato nel 2018 di 13,5 miliardi di dollari - sono completamente dedicate all’agricoltura: l’offerta spazia dalla genetica alla protezione delle colture, dai progetti di produzione integrata con primarie filiere agroalimentari alle soluzioni per il florovivaismo, dai servizi a valore aggiunto per produttori e tecnici ai programmi di Agricoltura ResponsabileTM. In Italia, Syngenta Italia S.p.A. impiega più di 400 persone, con sedi a Milano, Casalmorano (CR), Foggia, Acate (Rg) e Argelato (BO) e nel 2018 ha raggiunto un fatturato di quasi 200 milioni di euro. Nel 2013, per contribuire alla sicurezza alimentare nel rispetto dell’ambiente, Syngenta ha lanciato a livello mondiale The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura. Nel 2019 dopo oltre 150 sessioni di confronto tenute in tutto il mondo, Syngenta ha deciso di accelerare i propri programmi di innovazione per rispondere sia alle crescenti sfide che gli agricoltori sono chiamati ad affrontare nel mondo, sia al cambio di prospettiva della società civile.

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