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Veronica Mazzanti

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Dario Gardi

Dario Gardi

La grande festa della vela

Cinquantasettesimi su 1.614 è il risultato di Marco Gilmozzi, vicepresidente API e skipper di Acquacoltura Sostenibile, l’imbarcazione dell’associazione presente alla Barcolana per sostenere i prodotti ittici italiani

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di Veronica Mazzanti

Tutti quelli che amano il mare e la vela non possono perdersi la Barcolana, la spettacolare regata - arrivata alla sua 54esima - che trasforma Trieste nella capitale velica europea. Unica nel suo genere perché capace di amalgamare perfettamente la competizione agonistica con il villaggio “Barcolana a terra”, la manifestazione internazionale attira, nella seconda settimana di ottobre, oltre agli sportivi, numerosi turisti. Non poteva mancare il consueto doppio appuntamento con l’Associazione Piscicoltori Italiani, che ha gareggiato con “Acquacoltura Sostenibile” e ha mostrato i suoi prodotti, illustrando la sua attività, nello stand del villaggio. L’imbarcazione dei piscicoltori di Confagricoltura, guidata dal vicepresidente API Marco Gilmozzi, ha ottenuto un ottimo risultato, piazzandosi, in classifica generale con tempi compensati, 57a su 1614 partecipanti. “Acquacoltura Sostenibile” è stato anche il filo conduttore dello stand dedicato alla promozione dell’acquacoltura italiana, leader nella sostenibilità, che non ha nulla da invidiare al prodotto pescato. Nello stand si sono alternati momenti di formazione, di dialogo, di contatto diretto con i visitatori di tutte le età. Nell’ambito delle attività previste dal Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura (PNT) 2022-2024, sono stati anche dati consigli per l’acquisto di pesce, e regalati utili gadget e ricettari. Particolarmente apprezzato l’omaggio più popolare della manifestazione: una borsa termica con piastra eutettica per trasportare i prodotti ittici freschi. Leader nella piscicoltura sostenibile, l’acquacoltura italiana porta innovazione anche in cucina con prodotti trasformati e pronti da cuocere, ideati e preparati dalle nostre imprese ittiche, che offrono al consumatore la completa tracciabilità del prodotto. nnn

Una Merano da degustare

Il Merano WineFestival archivia la 31a edizione con un bilancio più che positivo: novemila presenze nelle cinque giornate e risonanza mediatica oltre ogni migliore aspettativa. Anche il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, non è mancato all’appuntamento altoatesino. Le due sessioni espositive nelle sale del Kurhaus e nella GourmetArena sono state sempre affollate, a conferma che la formula convince. La dimensione ridotta del festival, nella città dal fascino raccolto, fa sì che la kermesse ideata da Helmuth Köcher mantenga le sue prerogative: grande attenzione alla sostenibilità, al rapporto con i territori di produzione, e anche alla storia che le varie aziende e cantine rappresentano. Non mancano grandi nomi del vino a fianco dei piccoli produttori, tutti con lo stesso spazio espositivo. Sono i vini che parlano, non gli stand. La zona Gourmet ha visto la partecipazione di Confagricoltura con un’area dedicata ad alcuni prodotti simbolo del made in Italy: olio extravergine di oliva, formaggi, pasta e qualche vino di aziende che non hanno partecipato alla selezione del festival. Poco distante dalla Kurhaus, al Teatro Puccini, il vicepresidente di Confagricoltura, Giordano Emo Capodilista, ha partecipato al summit “Respiro e Grido della Terra”, in un panel che ha visto la presenza dei vertici istituzionali dell’Abruzzo e della Nuova Zelanda: due “regioni” vitivinicole che puntano sulla sostenibilità come modello di sviluppo territoriale. Se in Nuova Zelanda questo modello è già collaudato, la regione Abruzzo si candida a definirlo attraverso strategie di sostenibilità, in parte già in atto, per valorizzare il patrimonio ambientale e turistico. “Confagricoltura ha portato un messaggio di attenzione sul tema - ha affermato il vicepresidente Emo Capodilista -. La sostenibilità è un insieme di buone pratiche che da molto tempo abbiamo messo in atto, non solo in vigna, ma che dovremo comunicare con più forza, senza dimenticare che scienza, esperienza in campo e tecnologia fanno parte sia del concetto di sostenibilità, sia di sviluppo. È in questa direzione che dobbiamo continuare a muoverci”. (ag) nnn

g LOLLOBRIGIDA VISITA L’UNIONE DI BOLZANO

(da sx) il presidente dei Giovani agricoltori Alto Adige (Südtiroler Bauernjugend), Raffael Peer, il ministro Lollobrigida e la direttrice dei Giovani, Angelika Springeth

Il ministro Lollobrigida, a margine della visita al Merano WineFestival, ha incontrato i vertici dei Giovani Agricoltori e dell’Unione di Bolzano nella sede di Confagricoltura. I giovani hanno consegnato al neo ministro un documento sul problema del lupo in Alto Adige: c’è il rischio - è stato evidenziato - che gli allevatori non portino più gli animali in alpeggio, con conseguenze inevitabili sulla tenuta delle aziende agricole e sul paesaggio.

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