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Nicola Artoni

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Andrea Gandolfi

Andrea Gandolfi

Zero scarti

Nell’azienda del presidente di Confagri Mantova, Alberto Cortesi, i liquami sono una risorsa. Adesso, l’imprenditore punta sul biogas

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di Nicola Artoni I l tema della riduzione delle emissioni è da diversi anni, per non dire da sempre, prioritario per le aziende agricole italiane, siano esse collocate in pianura, in montagna o in collina. In provincia di Mantova, tra le realtà che negli ultimi anni hanno investito considerevolmente in questa direzione vi è certamente la società agricola Bugno, un allevamento di vacche da latte per la produzione di Grana Padano, guidata dal presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi. “La mia azienda, così come tantissime altre nella nostra provincia, lavora da anni su queste tematiche. La sensibilità - spiega Cortesi - non è di certo nuova dunque. Riteniamo che

Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova e proprietario dell’azienda agricola Bugno

La stalla dell’azienda Bugno

una corretta gestione dei reflui e una conseguente riduzione delle emissioni siano fattori che concorrono al miglioramento delle rese e delle prestazioni economiche di una moderna azienda agricola”. In questo senso, il primo punto di cui tenere conto è quello relativo alla copertura delle vasche di stoccaggio dei liquami. “Ci siamo accorti - prosegue Cortesi - che l’utilizzo dei liquami come fertilizzanti nel momento più opportuno per la crescita della pianta è un qualcosa di fondamentale. Cinque anni fa dunque, sfruttando anche i contributi del Psr, abbiamo deciso di coprire tutte le nostre vasche di stoccaggio. Tutto ciò migliora la gestione del refluo e soprattutto impedisce la dispersione di ammoniaca in atmosfera, abbattendo notevolmente le emissioni”. Un investimento che Cortesi giudica “sorprendentemente efficace” è stato quello relativo alla botte per gli spandimenti. “L’abbiamo dotata di barra con calate a terra, che incidono il terreno per alcuni centimetri e interrano direttamente il liquame. Tutto questo - aggiunge l’imprenditore - ci ha permesso di migliorare significativamente la produttività dei cereali autunno-vernini, oltre che abbattere in maniera decisa le emissioni, in quanto l’azoto depositato a terra non rilascia ammoniaca nell’atmosfera, ma viene assorbito subito dalle piante. In ultimo, si riducono anche gli odori, aumentando il grado di accettabilità sociale dell’agricoltura”. Negli ultimi tre anni l’azienda mantovana si è convertita anche alla minima lavorazione, abbandonando dunque l’aratura. “Abbiamo investito in macchine che muovono il terreno a media profondità, senza rivoltare gli strati. In questo modo si creano microfessure e le radici delle piante affondano meglio, e si evita che i benefici ambientali della ritenzione del carbonio vengano meno. Dopo questi passaggi, lavoriamo il terreno con macchine superficiali, preparando il letto di semina”. In ultimo, l’impianto di biogas, da poco ultimato. “Sarà alimentato da liquami e letami - spiega ancora Cortesi - e fornirà un enorme contributo nella riduzione del metano emesso in atmosfera. Dal punto di vista agronomico, poi, abbiamo molteplici prove del fatto che il digestato, prodotto da questa tipologia di impianti, sia un ottimo fertilizzante, addirittura migliore di liquame e letame». “Con i numerosi investimenti fatti negli ultimi anni - conclude il presidente di Confagricoltura Mantova - crediamo di aver chiuso il cerchio per quanto riguarda l’efficientamento aziendale e la cosiddetta economia circolare. I benefici sono molteplici, in primis il risparmio economico nella gestione dell’azienda. Il prossimo passo, a questo punto, è arrivare a possedere la certificazione di azienda virtuosa dal punto di vista della riduzione delle emissioni e della produzione di energia rinnovabile, dal momento che, oltre al biogas, abbiamo anche un impianto fotovoltaico, che ci da una bella mano, soprattutto in momenti delicati come quello che stiamo vivendo”. nnn

L'impianto a biogas di Cortesi in costruzione tratterà i reflui dell'allevamento

La copertura delle vasche di raccolta dei liquami riduce la dispersione di ammoniaca

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