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Over65 Adotta un gatto
Alla ricerca di una vita migliore? Adotta un gatto
Prendere un gatto per amico aumenta il benessere psicofisico degli over 65. Numerosi studi hanno rilevato come la sua presenza contribuisca a ridurre l’ipertensione e contrasti solitudine e depressione. Chi sta accanto ad un micio supera più facilmente un lutto rispetto a chi non ce l’ha e ha meno possibilità di cadere in depressione. Le fusa riducono lo stress, tranquillizzano e rilassano. Uno studio della Mayo Clinical Proceedings, infatti, sottolinea come i proprietari di questo felino dormano in maniera più tranquilla e serena. Per gli anziani, poi, è un vero toccasana. I ricercatori dell’American Journal of Cardiology sostengono che chi ha un gatto può vedere la propria aspettativa di vita crescere di un anno. Una terza ricerca, a cura del Journal of the American Geriatric Society, ha dimostrato come gli over 70 che convivono con un micio siano più responsabili, oltre ad avere più stimoli nel portare a termine le loro attività quotidiane, come alzarsi dal letto, lavarsi, vestirsi, prepararsi da mangiare, uscire fuori all’aria aperta per fare una passeggiata e andare a dormire presto.
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TUMORI, RIPROGRAMMARE LE CELLULE
Una ricerca americana dimostra che la vita può essere allungata del 30% grazie alla riprogrammazione delle cellule. Per la prima volta è stata provata un’inversione del processo naturale d’invecchiamento facendo tornare allo stato embrionale le cellule adulte. Per scongiurare la formazione di tumori gli scienziati hanno integrato il cocktail con un antibiotico a largo spettro. Il risultato è stato incoraggiante: sia i topi, sia le cellule umane in provetta hanno mostrato segni di ringiovanimento, ovvero l’assenza di disfunzioni molecolari associate all’età.
PULIRE CASA MANTIENE IN FORMA ANCHE LA MEMORIA.
I lavori domestici favoriscono l’agilità fisica, riducendo il rischio di cadute. Una ricerca del Singapore Institute of Technology ne rimarca i benefici. I partecipanti all’esperimento sono stati divisi in due fasce di età (21-64 anni e 65-90 anni) e in base alla velocità dei loro spostamenti e alla rapidità con cui si alzavano dalla sedia, è stata valutato il loro stato fisico. I risultati sono chiari: i lavori leggeri, come spolverare e stirare, e quelli più pesanti, come lavare i pavimenti o cambiare le lenzuola, contribuiscono a mantenere l’allenamento fisico e mentale, soprattutto tra i 65 e i 90 anni.
CAMMINARE ALLONTANA IL RISCHIO DI INFARTI
Non è mai troppo tardi. Ogni età è buona per iniziare a muoversi e fare una regolare attività fisica. I vantaggi sono enormi anche per chi ha più di 70 anni. Camminare a passo veloce può diventare un vero e proprio salvacondotto per prevenire l’infarto e lo scompenso cardiaco. Una ricerca dell’Università di Padova, pubblicata su Heart, rivela che venti minuti di esercizio da moderato a vigoroso ogni giorno, già tra i 70 e i 75 anni, possono allontanare lo spettro di problemi al cuore per gli over 80.
Aspettativa di vita, buone notizie per gli abitudinari
Il medico e ricercatore svedese specializzato in salute pubblica, Bertil Marklund, ha condotto uno studio secondo cui dalle abitudini di tutti i giorni dipenderebbe almeno il 75% della durata della vita, rispetto al 25% di incidenza del fattore genetico. Lo dice anche una ricerca americana, secondo la quale, 10 piccoli gesti aiuterebbero a guadagnare ben 10 anni. Un’attività fisica costante riduce il rischio di almeno 40 malattie diverse. Inoltre, rallentando, riducendo le aspettative e ritagliando del tempo per noi stessi si combatte lo stress. Dormire è fondamentale e la media da mantenere è di almeno 7 ore per notte. L’esposizione ai raggi solari per 15/20 minuti al giorno garantisce il giusto apporto di vitamina D e, rafforzando il sistema immunitario, contribuisce a ridurre il livello di infiammazione. Occorre privilegiare i cibi ricchi di antiossidanti, come quelli con livelli elevati di Omega 3 e Omega 6, a basso indice glicemico, fibre e probiotici. È bene bere un giusto quantitativo d’acqua, circa 2 litri. Il caffè ha un effetto positivo sull’organismo e anche un bicchiere di vino al giorno. Mantenere un peso ideale è fondamentale, così come controllare l’igiene orale. Infine occorrono ottimismo e una buona vita relazionale.
LA LOTTA ALL’ALZHEIMER PASSA DAGLI OCCHI. Gli occhi, già durante la mezza età, potrebbero svelare chi svilupperà l’Alzhei-
mer. Lo riporta uno studio dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda. Secondo i ricercatori una foto della retina già a 45 anni può predire chi soffrirà della forma più comune di demenza. Già in passato altri studi sul tema avevano dimostrato come lo stato di salute della retina di una persona anziana sia lo specchio della salute del cervello.