5 minute read

Alessandra Ausanio

Next Article
Anna Gagliardi

Anna Gagliardi

Ecco cosa dicono i programmi elettorali delle principali coalizioni sul settore primario, tra qualche novità e vecchi cavalli di battaglia

di Alessandra Ausanio

Advertisement

Le elezioni che attendono gli italiani tra meno di una settimana si presentano come un appuntamento diverso dai precedenti. La campagna elettorale si sta svolgendo a ridosso del rientro delle vacanze e agli arbori di una stagione considerata, nelle consuetudini elettorali, eccessivamente ravvicinata ai mesi intensi di novembre-dicembre e dunque ai tempi di bilancio. Non considerando, poi, il rischio che i ritardi nella formazione del nuovo assetto governativo possano condurre ad un esercizio provvisorio. Siamo alla vigilia delle prime elezioni a seguito del taglio dei parlamentari: una novità con cui probabilmente nemmeno i partiti avevano fatto davvero bene i conti. Con tali premesse, come si presentano i programmi elettorali delle principali coalizioni? Non è difficile notare che, ad una prima lettura, alcuni solidi pilastri siano stati riproposti anche in questa tornata. Tuttavia, gli assetti post-pandemici e contrabellum influenzano notevolmente i principali focus da difendere. Di seguito, dunque, le proposte a breve e lungo termine - così come descritte nei rispettivi programmi - in tema agricoltura dei quattro schieramenti. nnn

L’agricoltura secondo i partiti

PARTITO DEMOCRATICO

• Energia pulita: abbattere le emissioni di CO2; tagliare in maniera strutturale il prezzo delle bollette per famiglie e imprese; rafforzare la sicurezza nazionale, riducendo la dipendenza dall’importazione di fonti fossili dall’estero. • Riforma fiscale verde: revisione e stabilizzazione degli incentivi per la rigenerazione energetica e sismica degli edifici ed estensione del piano “Transizione 4.0” agli investimenti green delle imprese. • Piano nazionale per il risparmio energetico: aumentare drasticamente la quota di rinnovabili prodotte in Italia, con l’obiettivo di installare 85 GW in più entro il 2030 e introdurre una premialità fiscale per le imprese a elevato rating ESG. • Porti verdi, aperti, competitivi e regolati; collegare il nostro Paese con le grandi reti di trasporto transeuropee (TEN-T) e i nodi multimodali; completare le tratte

ferroviarie ad alta velocità e potenziare il piano sulle linee regionali. • Consumo di suolo: interventi per la difesa dell’uso del suolo agricolo, con un Piano nazionale per l’acqua, la siccità e il dissesto idrogeologico. • Innovazione tecnologica ed evoluzione green: prevedere un fondo di rotazione di 500 milioni per avviare il sostegno a 2500 progetti di impresa agricola verde. • Agricoltura di precisione: programmazione dell’uso del suolo, delle colture e del consumo idrogeologico in ragione di una più efficace capacità di monitoraggio e tracciamento, raccolta e condivisione di dati. • Etichettatura digitale: eliminare le distorsioni e le inefficienze dei vecchi sistemi di etichette (come nel caso del

Nutriscore) e fornire al consumatore informazioni utili e trasparenti circa l’origine dei prodotti e il loro tracciamento.

COALIZIONE CENTRO DESTRA

• Promozione di una Politica agricola comune e di un Piano strategico nazionale capaci di rispondere alle esigenze di oggi, per uno sviluppo che coniughi indipendenza e sostenibilità ambientale ed economica. • Salvaguardia del comparto agroalimentare, lotta al Nutriscore e all’italian sounding, per tutelare le specificità e le eccellenze agricole italiane e la loro promozione sui mercati esteri. • Rifinanziamento della misura “Più impresa” a favore dei giovani agricoltori e dell’imprenditoria femminile. • Innalzamento dei massimali degli aiuti in regime de minimis per le imprese agricole, allineandoli a quanto previsto negli altri settori economici. • Promozione di una filiera italiana per l’innovazione in agricoltura. • Rafforzamento degli strumenti di garanzia sui finanziamenti a favore delle imprese agricole, degli allevamenti e della pesca. • Potenziamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al lavoro irregolare. • Interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica e alla diffusione delle epidemie animali. • Misure per un “piano nazionale invasi” per l’irrigazione agricola.

MOVIMENTO 5 STELLE

• Potenziamento del piano transizione 4.0 per spingere ulteriormente gli investimenti del settore agricolo. • Cedibilità dei crediti fiscali per gli agricoltori che investono, nella scia del modello del superbonus. Estensione della cedibilità dei crediti fiscali a transizione 4.0. • Ricorso alle tecnologie satellitari per l’utilizzo razionale di acqua e fertilizzanti. • Incentivi per il ricambio generazionale con investimenti dedicati a giovani agricoltori. • No al sistema di etichettatura dei prodotti alimentari

Nutriscore e promozione del meccanismo alternativo denominato Nutrinform Battery. • Valorizzazione dei prodotti Dop e Igp. • Incentivazione della filiera corta. • Istituzione di una piattaforma per l’incontro tra i bisogni dei turisti e l’offerta del territorio italiano, utile a incrementare la capacità di vendita di prodotti e servizi anche delle PMI agricole e artigiane.

ITALIA VIVA/AZIONE

• Potenziare la formazione tecnica e manageriale, avviando due piani di formazione continua, il primo incentrato sull’imprenditoria e il secondo sulle competenze tecniche e specialistiche per la manodopera agricola. • Per rispondere alla strutturale carenza di manodopera prorogare tutti i permessi di soggiorno dei lavoratori extracomunitari impiegati nel settore agricolo, regolarizzare i possessori di un contratto di lavoro; reintrodurre il permesso di soggiorno temporaneo per la ricerca di impiego; ripristinare il sistema dei voucher. • Potenziare le garanzie statali a copertura delle richieste di credito effettuate dagli imprenditori agricoli per sostenere gli investimenti necessari per le nuove tecnologie e l’ammodernamento del parco macchine. Prevedere un iper-ammortamento dedicato agli investimenti per l’efficientamento della rete idrica.

Completare l’ultimo miglio in materia di infrastrutture digitali per garantire la connessione nelle aree rurali; prevedere

un contributo per l’acquisto di fertilizzanti e dei mezzi tecnici di produzione sotto forma di credito d’imposta. • Energia: consentire alle imprese agricole di vendere temporaneamente le eccedenze energetiche prodotte dagli impianti per l’autoconsumo considerando i proventi come reddito agricolo (soggetto ad agevolazioni fiscali); favorire l’installazione e l’utilizzo di sistemi fotovoltaici sui tetti dei fabbricati rurali, in territori marginali o attraverso sistemi “agri-voltaici” in grado di consentire lo sfruttamento dei terreni sottostanti per fini agricoli. • Potenziare e stabilizzare le risorse del fondo aiuti alimentari. • Modificare la legge 157 per una gestione efficiente della fauna selvatica e rafforzare le risorse a copertura dei danni che minano la competitività delle imprese e la sicurezza pubblica. • Inserire incentivi fiscali e decontribuzione per le imprese agricole disponibili a effettuare interventi di manutenzione del territorio e a vantaggio della collettività. • Favorire il ricambio generazionale con un piano a burocrazia zero per l’accesso alla terra nelle aree montane e rurali a rischio spopolamento.

This article is from: