MSOI THE POST 7 Giorni in 300 parole POLONIA Trionfa la destra nazionalista con il Pis, partito antieuropeista e anti-immigrazione guidato da Jaroslaw Kaczysnski, che per la prima volta nella storia estromette la sinistra dal Parlamento. La premier designata Beata Szydlo sarà in grado di governare senza dover ricorrere ad alleanze grazie alla maggioranza assoluta dei seggi (non accadeva dal 1989).
GERMANIA In seguito alla decisione del governo austriaco di costruire una barriera al confine con la Slovenia a scopo “precauzionale”, Seehofer, leader dell’ala bavarese del partito della Merkel, promuove la chiusura della frontiera con l’Austria per ostacolare il flusso dei migranti nella regione. Dura la replica della Cancelliera, che sottolinea come l’adozione della misura provocherebbe tensioni nei Balcani, con il rischio di scontri armati. BREXIT Il ministro del tesoro britannico Osborne conferma la chiusura verso le riforme dell’UE e chiede maggiori garanzie per gli Stati membri che non hanno aderito all’euro. Merkel replica “La Gran Bretagna dovrebbe rimanere un membro UE e le sue preoccupazioni, se giustificate, sono anche le nostre.
FONDI EUROPEI Entro il 31 dicembre 2015 l’Italia dovrà impiegare quasi un quarto dei 28 miliardi messi a disposizione dell’UE per il ciclo di programmazione 2007-2013. Il Bel Paese, superato solo da Spagna e Portogallo in quanto a fondi ricevuti, è tenuto a presentare le certificazioni di spesa entro la fine del 2015, termine oltre il quale non potrà più usufruire del denaro inutilizzato. EMERGENZA MIGRANTI Al vertice UE- Balcani viene approvato in extremis l’accordo sul documento proposto dal presidente della Commissione europea Juncker in merito alla questione migranti. Il testo espone in 17 punti la linea politic che i Paesi concordatari dovranno seguire e prevede l’impegno dell’Europa a creare altri 100.000 posti nei centri di accoglienza situati lungo la rotta dei Balcani.
Negoziati TTIP Si è concluso a Miami lo scorso 23 ottobre un nuovo round di negoziati sul Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP). Cinque giorni di accese trattative tra le delegazioni di USA e UE, cui si sono aggiunti sindacati e ONG, nonché rappresentanti del mondo industriale di entrambe le sponde dell’Atlantico. Tre i pilastri sui quali le trattative si sono sviluppate: regole di accesso al mercato, armonizzazione normativa e regole commerciali. Ben più numerosi, invece, i motivi di tensione. Se dal punto di vista degli USA, infatti, il TTIP rischia di mettere pericolosamente in discussione gli equilibri di potenza del mercato interno americano, le apprensioni dell’UE si concentrano più sulla salvaguardia della normativa europea