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FRAMMENTI DI IDEE Ci piace ricordare gli ospiti delle edizioni di âComporre Oggiâ â e rendere loro omaggio â con unâantologia di âframmenti di ideeâ in ordine sparso tratti dalle interviste da molti di loro rilasciate a Musica+.
a cura di Marco Della Sciucca
Per alcuni anni ho vissuto nei boschi e questo mi ha portato sia quiete sia solitudine, che sembrano essere buoni compagni di strada ⌠Câè stato anche un periodo in cui mi offrirono una piccola stanza in un convento. E benchĂŠ il convento fosse in cittĂ , trovavo di gran sostegno quellâatmosfera di quiete e di gioia silenziosa. Toivo TULEV (Vilnius), 2014 Esistono tantissimi tipi di musica, stili musicali, come tante sono le risposte al bisogno di incontro con la musica, con nuovi impulsi creativi, con la necessitĂ di scoprire nuovi spazi musicali, artistici. Allora câè anche bisogno di compositori che possano âguidareâ i curiosi e i sensibili. Wojciech WIDĹAK (Cracovia), 2013 Ogni volta lâobiettivo che mi ero proposto resta un miraggio, un punto che si cerca di raggiungere pur nella consapevolezza che si tratta di unâillusione, ma non tanto perchĂŠ non riesco a raggiungerla, quanto perchĂŠ non esiste. Questo âfallimentoâ ripetuto è il motore che mi fa continuare a scrivere. Nadir VASSENA (Lugano), 2017 Le idee possono rivelarsi nel corso di unâimprovvisazione o semplicemente con il contatto sensoriale dello strumento: è questo un gioco sottile che ci riporta a quelle esplorazioni senso-motorie dellâinfanzia. Fausto SEBASTIANI (Roma), 2014
Relatori del convegno e professori del âCasellaâ, edizione 2016. Da sin. Claudio Perugini, Marco Della Sciucca, Alessandro Melchiorre, Mariella Di Giovannantonio, Mauro Cardi, Rosario Mirigliano.
Lâidea è per me un punto di partenza che sollecita la fase progettuale attraverso la riflessione e lâimmaginazione, ma che si va poi definendo e chiarendo durante la fase compositiva. Talvolta prende svolte inaspettate, rivelando possibilitĂ che non erano state valutate inizialmente. Caterina CALDERONI (Milano), 2019 Nei lunghi anni di insegnamento il mutamento e il grado dâinteresse per la cultura musicale, da parte dei giovani studenti, è molto cambiato ⌠oggi, essendo molto âinformatiâ, credono di non avere piĂš bisogno di altro e di altri. Nei fatti, questa autoreferenzialitĂ diventa una sorta di cecitĂ culturale. Edgar ALANDIA (Perugia), 2018
Penso che lo studente debba avere una visione generale della storia della composizione, un approccio alla storia come conoscenza di quello che ci ha preceduto. Il passo successivo dovrebbe essere quello di approfondire le tecniche piĂš prossime alla nostra epoca fino a quelle contemporanee. Infine si arriva alla ricerca personale. Emilio CALANDIN (Valencia), 2013 Un compositore deve rimanere aperto a ogni genere di musica e contemporaneamente essere capace di sentire ogni suono in un nuovo significato. La maledizione dellâindividualismo ipertrofico non smetterĂ , ma dobbiamo renderci conto che lâoriginalitĂ non si fonda solo sul piano concettuale ma
spesso sulla risoluzione di dettagli. HanuĹĄ BARTO (Praga), 2015 Che cosa sia una regola non credo di saperlo. Penso però, con sufficiente certezza, che sia sempre il contesto a determinare o, quanto meno, a suggerire lâinterpretazione di una regola, e quindi la sua applicabilitĂ e i diversi modi di eseguirla (compresi quelli che, in apparenza, sembrano violarla). Rosario MIRIGLIANO (Roma), 2016
Credo che gli studenti scrivano in una varietĂ di stili e tecniche di gran lunga maggiore nei nostri giorni rispetto a prima ⌠Nel passato, i maestri proponevano agli studenti un numero limitato di compositori e in questo modo li influenzavano. Oggi gli insegnanti non hanno questo âpotereâ. Gyula FEKETE (Budapest), 2018 Il mio atteggiamento verso il futuro è di porgermi la domanda se quella che, negli sviluppi avuti nel
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