MUSICA+ 56/57/58 aprile - dicembre 2019

Page 40

PRO GE T T O C A SELLA

IL COMMIATO DI

FIAMMA NICOLODI di Luisa Prayer

N

el rievocare tutti i passaggi e gli eventi legati al progetto “Casella interprete del suo tempo” non possiamo non esprimere la nostra profonda gratitudine a una immensa studiosa, il cui lavoro è imprescindibile per chiunque voglia, sulla base della vasta documentazione da lei rinvenuta, raccolta e commentata, affrontare lo studio di un’epoca drammatica e complessa come quella della prima metà del secolo scorso, e che ci ha sostenuto col suo illuminato consiglio nei sei anni del lavoro per Casella fatto all’Aquila: il nostro più sentito ringraziamento va alla insostituibile, ammirata amica Fiamma Nicolodi, scomparsa il 23 agosto di quest’anno dopo lunga malattia. Una malattia che aveva affrontato con lo spirito combattivo che la contraddistingueva, lavorando sino all’ultimo con noi e per noi, per la migliore riuscita del nostro progetto, che con la sua presenza ha indubitabilmente proiettato in una dimensione più alta. Un tempo prezioso, a noi donato con commovente generosità da lei, da almeno tre anni consapevole dello stato precario della propria salute, e che era quindi molto impegnata nel disporre il futuro di quella inestimabile eredità culturale, rappresentata dai fondi caselliani, di cui era stata imparziale studiosa, e che già da tempo aveva destinato alle più prestigiose istituzioni del nostro paese: alla Accademia di Santa Cecilia, alla Fondazione Cini, agli Uffizi di Firenze. Fiamma, il calore della cui amicizia, nomen omen, riscalderà per sempre il nostro ricordo di lei, sin dai primi contatti, presi in vista della sua prima visita all’Aquila nell’ottobre 2015, ci aveva sostenuto con il suo consiglio e il suo incoraggiamento, apprezzando poi nel tempo la sincerità del nostro impegno e il lavoro dei tanti che hanno dato il loro contributo di studiosi e musicisti. In particolare era felice del coinvolgimento di tanti giovani, indispensabile, a suo dire, per aggiornare, da parte di una generazione nuova, affrancata da legami di contiguità e quindi più libera da condizionamenti, il giudizio su un musicista che più di altri era stato relegato nel ghetto di quella “generazione ne-

38

gata”, una generazione sospesa dalla Storia e quindi anche dal presente. Molto si rammaricava delle scarse occasioni in cui sentire le grandi partiture caselliane, come tanta parte del suo repertorio solistico, cameristico, vocale. E ci riconosceva di aver potuto ascoltare per la prima volta dal vivo solo all’Aquila diversi brani composti dal nonno. Così come era rimasta molto soddisfatta delle novità presentate in alcuni interventi. “Abbiamo ascoltato qui molte cose che non avevamo mai pensato, intuito, letto, ascoltato”, aveva affermato nella tavola rotonda conclusiva delle giornate del 2019, in cui aveva espresso gioia e soddisfazione per gli esiti di quei lavori e per la prospettiva di ascoltare una orchestra di giovani eseguire la Scarlattiana e il rarissimo Concerto Romano. Altrettanto felice era stata dell’uscita del volume, alla cui presentazione online aveva partecipato, nonostante le fosse rimasto solo un filo di voce, ma non facendo mancare espressioni lusinghiere verso gli autori di quello che sentiva come un libro nuovo e importante per il rilancio del “tema Casella”. Nei nostri ultimissimi colloqui, in cui le chiedevo cosa pensava si potesse fare nel 2022, in cui ricorrono i 75 anni dalla morte del Maestro (i 25 e i 50 erano stati degnamente celebrati anche per iniziativa di illustri musicisti e musicologi che lo avevano conosciuto bene in vita), esprimeva allo stesso tempo speranza e timore, auspicava che potesse essere una occasione propizia, sapendo però quanto quel muro di cristallo fosse duro da abbattere. Perché in realtà, pur avendo lei stessa ricostruito con oggettività, attraverso i documenti, i rapporti tra i musicisti e il ventennio fascista, trattando con particolare severità (“su Casella nessuno sconto!”) il nonno che non aveva mai conosciuto, alla sua musica ci teneva, e moltissimo. E si doleva molto di quanto fosse progressivamente caduta nell’oblio. Dunque, c’è ancora molto lavoro da fare, e doverlo fare, parlo per me, ma non credo di essere la sola a pensarlo, senza la sua guida che – e qui riprendo un suo spiritoso inciso pronunciato quando in apertura della tavola rotonda aveva voluto dare per prima la parola a Benedetta Saglietti: “e facciamo un po’ di femminismo!”- ha illuminato per decenni come una scia luminosa il cielo di tante donne e di tanti uomini impegnati nella ricerca, sarà molto più difficile. Ci mancherà molto, col suo spirito irriducibile, la sua magnifica indipendenza, il suo affetto.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Quando la musica è politica (A. Balocco

3min
page 130

Note nel cinema. Crescendo (S. Polliotto

2min
page 135

La sinfonia del mio mondo (A .Mileto

3min
page 133

Schumann e le suggestioni d’oriente

3min
page 132

Un divo del Novecento strumentale

3min
page 128

Musicoterapia al Casella (S. Di Felice

13min
pages 102-106

Emozioni a distanza

12min
pages 107-110

L’ineffabile beethoveniano (A. Balocco

3min
page 127

2009 - 2021. Una selezione di eventi in dodici anni di attivitĂ 

9min
pages 111-124

Casella, 10 anni di jazz

9min
pages 92-95

Agire prima del canone. Intervista a R. Cresti

10min
pages 88-91

Frammenti di idee. Un’antologia tratta dalle in terviste ai compositori ospiti (M. Della Sciucca)

6min
pages 21-22

Comporre oggi. Dieci edizioni per un convegno internazionale (M. Cardi)

8min
pages 18-20

Post fata resurgo. Cronache del Conservatorio Casella, fenice del XX secolo (P. Panzica)

26min
pages 6-17

Alla ricerca dell’equilibrio di formazione

15min
pages 52-58

La biblioteca del Casella (L. Sebastiani

6min
pages 76-78

Antonio Rostagno, un ricordo (C. Di Lena

3min
page 41

Il commiato di Fiamma Nicolodi (L. Prayer

3min
page 40

EDITORIALE

4min
page 5
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.