ANNUARIO 2025 NEOS

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elenco soci NEOS 2025

e magazine

Odisseo Special

Annuario NEOS 2025

Dopo i quattro numeri on line Odisseo diventa di nuovo una rivista cartacea, da sfogliare, proprio come alla sua prima uscita un anno fa. E come un anno fa “ingloba” e si trasforma nell’annuario della Neos con i profili dei soci e una piccola introduzione su chi siamo e come concepiamo il viaggio. I cinque reportage che seguono sono il miglior modo per dirlo. In un mondo, dove ormai quasi ogni luogo è raggiungibile e addirittura si parla di voli interplanetari, è stimolante andare alla ricerca di mete nuove e inedite. Può essere un’isola dall’altro lato dell’emisfero ma anche un piccolo paese, a cui siamo passati vicino tante volte in treno o in auto, che può riservarci grandi sorprese. Una costruzione di pregio, un minuscolo museo, un capolavoro d’arte sconosciuto ai più, un paesaggio dalla natura particolare. Può essere l’entrare in contatto con gli abitanti di una terra remota con tradizioni e culture antichissime e un tipo di vita curiosamente con molti punti di contatto con il nostro. O anche scoprire realtà, di cui non avevamo mai sentito parlare o che ci sono state comunicate in un modo diverso, diventate luoghi da visitare.

Come i bunker antiatomici della DDR, in Germania, o le ex miniere della Sardegna, raggiungibili attraverso appassionanti cammini. Ma anche un futuribile nuovo quartiere di una metropoli asiatica. O, ancora, un noto parco archeologico, da vedere secondo una prospettiva completamente diversa, grazie al volo in mongolfiera.

Fabrizio Lava Presidente Neos

LA NEOS

NEOS - Giornalisti Fotografi e Operatori Culturali di Viaggio Associati - è un’associazione italiana di giornalisti e fotogiornalisti di viaggi, fondata nel 1998, con sede a Milano. Il nome è un acronimo formato dalle iniziali dei quattro punti cardinali e simboleggia il lavoro dei soci NEOS, cioè viaggiare per il mondo e descriverlo con parole e immagini. I soci della NEOS lavorano per testate italiane e straniere.

NEOS promuove una distinzione netta fra promozione e informazione, quindi l’associazione non può accettare giornalisti coinvolti in attività di PR o che lavorano per uffici stampa. In questo annuario ogni socio ha una sua scheda professionale che trovate arricchita sul sito NEOS (www.neosnet.it), strumento imprescindibile per la conoscenza di NEOS, dei suoi soci e della sua attività. Il sito contiene anche un magazine con brevi report di viaggio, tutti realizzati dai soci.

ALBO D’ORO PREMI NEOS

Fosco Maraini 2001

Walter Bonatti

Folco Quilici

Ettore Mo

William Allen

Gianni Minà

Paolo Rumiz

Renata Pisu

Viviano Dominici

Stefano Malatesta

Carla Perrotti

Margherita Hack

Philippe Daverio

Mario Tozzi

CARICHE SOCIALI 2023-2025

Presidente, tesoriere pro tempore Fabrizio Lava, presidente@neosnet.it

Vicepresidente Luisa Espanet, l.espanet@gmail.com

Segretario Alessandro Zunino, info@alessandro-zunino.com

Consigliere Enrica Simonetti, simonetti@gazzettamezzogiorno.it

Consigliere e Presidente Onorario: Pietro Tarallo, tarallo@libero.it

Probiviri Angelo Tondini angelotondini7@gmail.com

Vittorio Giannella vittogiannella@gmail.com

Rapa Nui: non chiamatela isola di Pasqua

In questa pagina, in alto i sei Moai di Ahu Tahai al tramonto, in basso l’insegna del Tapati festival che si tiene ogni anno a febbraio. Nella pagina accanto Rapa Nui people.

Se vai in Cile devi andare a Rapa Nui, come se vai in Ecuador devi andare alle isole Galápagos. Così ho organizzato quattro giorni all’Isola di Pasqua, Regione di Valparaiso, nazione Cile.

Te-pito-o-te-Henua è il suo antico nome e significa “ombelico del mondo”. Scopro che i circa 7.700 abitanti di Rapa Nui sono fieri delle loro origini polinesiane e non si sentono parte del Cile. Inoltre, non amano che la loro isola vulcanica, 165 chilometri quadrati di superficie in mezzo al Pacifico, più vicina al Cile che alla Polinesia, sia chiamata Isola di Pasqua. Mi adeguo.

Per entrare a Rapa Nui è obbligatorio compilare il modulo d’ingresso (Formulario Único de Ingreso a Isla de Pascua, FUI) da presentare in partenza alla polizia. Quindi, possedere il biglietto aereo andata e ritorno da Santiago a Hanga Roa e avere prenotato hotel o B&B registrati al Servicio Nacional de Turismo (Sernatur). Il volo di andata dura circa cinque ore e quattro quello di ritorno. L’unico collegamento aereo tra Rapa Nui e il resto del mondo è quello dalla capitale cilena. Quindi, per visitare i monumenti bisogna pagare una tassa d’entrata di circa 70 dollari a Hanga Roa o online.

Perché Rapa Nui si chiama Isola di Pasqua? Il 5 aprile del 1722, domenica di Pasqua, il navigatore olandese Jacob Roggeveen fu il primo europeo a raggiungere l’isola, brulla e desolata, abitata da un pugno di gente affamata. Quando Rapa Nui divenne parte del Cile? Il 9 settembre 1888 quando il capitano cileno Policarpo Toro, dopo una serie di trattative tra Cile, Francia, Tahiti e gli abitanti dell’isola, prese possesso dell’isola a nome del Cile. A Rapa Nui è successo di tutto: violenze naturali,

deforestazioni, malattie, deportazioni, cannibalismo, carestie, scontri tribali. A fine Ottocento era abitata da meno di cento indigeni, per lo più vecchi, malandati e condannati all’estinzione. Si dice che alcuni decisero di mescolarsi con altre popolazioni

In basso, un piatto di pesce crudo, e i 15 Moai di Ahu Tongariki, tutti diversi tra loro e alcuni con il pukao in testa. Nella pagina accanto, uno dei Moai di Rano Raraku, tra i più rappresentativi.

per non perdere completamente le origini polinesiane. Al film Rapa Nui di Kevin Reynolds, prodotto nel 1994 da Kevin Costner, si deve l’unica testimonianza cinematografica dei Moai, i grandi busti, con dimensioni variabili tra 5 e 10 metri d’ altezza. L’atmosfera a Rapa Nui è simile a quella delle domeniche italiane anni Sessanta: allegra, ingenua, cordiale e spensierata. Si va in moto in tre/quattro e tutti senza casco, nessuno mette le cinture di sicurezza in auto, i nonni fanno guidare i nipoti di pochi anni a Hanga Roa. Rapa Nui non è solo Moai anche se, ovviamente, sono la principale attrazione e si possono visitare soltanto con le guide locali. In un tour di un giorno si vedono quelli più rappresentativi come Rano Raraku che possiede 397 degli 887 Moai costruiti qui. È un luogo magico come Ahu

Tongariki, 15 Moai diversi tra loro e alcuni abbelliti da una sorta di cappello (pukao). Mi sono sentita piccola davanti all’imponenza di queste giganti teste in pietra. Ahu Akahanga possiede la tomba del primo re dell’isola e alcuni Moai buttati a terra. E ancora, Ahu Akahanga vicino al mare, Orongo, il cratere del vulcano Rano Kau, la spiaggia di Anakena. Moto e bici sono il mezzo migliore per girare Rapa Nui. Suggestivo il cimitero alle porte di Hanga Roa e i tramonti tra i sei Mohai di Ahu Tahaim. Da ammirare in libertà ma a dovuta distanza: c’è sempre chi controlla che sia così. Tapati è il festival che si tiene ogni anno a febbraio: un concentrato di tradizioni manuali, culturali, sportive che si tramandano da una generazione all’altra. E, competizioni a parte, una bellissima messa cantata.

Nelle pagine precedenti, a sinistra il tramonto a Hanga Roa, a destra i Moai di Rano Raraku. In questa pagina un mercato di Rapa Nui, a sinistra una ragazza prepara i fiori.

Per saperne di più

Fuso orario

Milano è 6 ore avanti rispetto a Rapa Nui, le 15 italiane corrispondono alle 9 cilene. Sono 5 ore in meno rispetto all’Italia quando in Cile vige l’ora legale (da ottobre a marzo) e 6 ore in meno quando in Italia è in vigore l’ora legale. Quando andare I mesi più secchi, da settembre a febbraio, sono i più adatti. Le temperature medie variano tra i 16 gradi di minima a settembre e i 27 gradi di massima a febbraio. Il clima è subtropicale, abbastanza caldo e umido tutto l’anno, temperato da piacevoli brezze.

Come andare

Latam Airlines, latamairlines.com/ Siti utili ingresorapanui.interior.gob.cl/ serviciosturisticos.sernatur.cl/ rapanuinationalpark.cl/wp/ Info

Ufficio Commercio e Turismo del Cile a Milano: prochile.gob.cl, italia@prochile.gob.cl, sernatur.cl/, chile.travel/

Dove dormire

Kona Koa Lodge, Hanga Roa, konakoalodge. com/

Pikera Uri Eco Lodge, Hanga Roa, pikerauri. com/

Hare Henua Bed & Breakfast, Hotu Matua S/N, Hanga Roa

Hare Nua Hotel Boutique, Hanga Roa, harenua. com/

Dove mangiare

The Moai Sunset, Hanga Roa, Por el Museo Frente al Ahu Ko Te Riku, tel. +56323431864, reservastemoaisunset@gmail.com

Restaurant Kanahau, Hanga Roa, tel. +56322551923

La Kaleta, Hanga Roa, Orca Diving Center, tel. +56322552244

La Taverne du Pecheur, Av Te Pito o Te Henua s/n, Hanga Roa

Te Ra’ai, Kai Tuoe, Rapa Nui S/N, Hanga Roa, tel.+56322551460 teraai.com/

Da leggere

Alfred Métraux, L’Isola di Pasqua. I misteri del più grande enigma preistorico, Ghibli Pierre Loti, L’isola di Pasqua. Diario di un allievo ufficiale della «Flore», Bordeaux

In questa pagina, in alto messa cantata all’aperto a Tapati. Nella pagina accanto un ragazzo con il corpo dipinto per il festival di Tapati.

Messico... senza nuvole

Una mongolfiera dedicata a Día de los Muertos, festa molto sentita in Messico

Sorvolare Città del Messico in mongolfiera unisce all’emozione del volo quella di poter ammirare panorami straordinari, come il sito archeologico di Teotihuacán, uno dei più importanti dell’America Latina.

L’avventura inizia presto, con un briefing introduttivo prima dell’alba con i ragazzi di Volare e Massimo che ha reso possibile il viaggio. E’ metà novembre, stagione perfetta per il volo. Mentre il cielo si schiarisce lentamente, si gonfiano le mongolfiere, illuminate dai primi raggi di sole. Il decollo è magico: la terra sembra scivolare sotto i piedi, mentre la mongolfiera si solleva nel cielo. Ogni metro la vista si amplia su Città del Messico, una distesa di tetti, strade e parchi fino all’orizzonte. Dopo aver sorvolato l’estremo lembo della città, la mongolfiera si dirige verso nord-est, in direzione del parco archeologico di Teotihuacán. Man mano che ci si avvicina, le maestose Piramidi del Sole e della Luna iniziano a delinearsi sotto i raggi dorati del sole nascente. Dall’alto le loro forme geometriche perfette e la loro imponenza sono ancora più evidenti.

La Piramide del Sole domina il paesaggio. È la terza piramide più grande del mondo, e vederla dall’alto offre una prospettiva unica. La Piramide della Luna, leggermente più piccola ma altrettanto imponente, si erge alla fine del Viale dei Morti, un’arteria cerimoniale che attraversa l’intero sito. La mongolfiera atterra dolcemente nei pressi del parco archeologico. Dopo il brindisi sulla navicella alle 8 del mattino con un rosé dolce, nella hacienda, sede della società che ci ha portato (in mezzo ad altre 50 mongolfiere) sopra al parco archeologico, ci attende una colazione messicana. Con piatti

tipici come chilaquiles, uova al gusto di salse locali, frutta fresca, dolci tipici e, naturalmente, il caffè. Un pasto che non solo ristora, ma è un assaggio autentico della cultura culinaria messicana. Non mancano i mariachi, in abiti tradizionali ricchi di decorazioni, con strumenti iconici come tromba, violino, chitarra. Le loro canzoni, che raccontano storie di amore, eroismo e vita quotidiana, creano un’atmosfera festosa e coinvolgente che arricchisce ulteriormente la giornata.

Siamo in sette e dopo questo semi-sogno mattutino decidiamo di continuare l’esplorazione a terra. Nel parco archeologico vediamo da vicino le piramidi e gli altri edifici storici. Camminare lungo il Viale dei Morti, salire sulla cima delle piramidi e visitare il Palazzo dei Quetzalpapálotl sono esperienze che ci immergono nella storia e nella cultura degli antichi abitanti di questa misteriosa città.

Teotihuacán è un luogo carico di mistero e storia. E’ stata una delle città più grandi del mondo antico e il suo nome, che significa “Città degli Dei”, riflette la sua importanza spirituale. Ogni pietra e ogni murale raccontano un passato glorioso, e la visita al sito lascia un segno indelebile nella memoria. Un volo in mongolfiera sopra Città del Messico e Teotihuacán non è solo un’esperienza di osservazione panoramica, ma un viaggio nel tempo e nello spazio. Dall’alto della mongolfiera, il mondo si rivela nella sua bellezza e complessità, con una prospettiva unica su una delle maggiori civiltà della storia.

La combinazione di avventura, bellezza naturale e storia antica rende il volo un’esperienza indimenticabile per scoprire il Messico da una prospettiva inedita.

Ritorno a Città del Messico. La città sorge su quello che un tempo era un vasto sistema di laghi. Nasconde sotto le sue strade e i suoi edifici una storia affascinante legata all’acqua, che ha sempre giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo della regione. Il cuore della storia idrica di Città del Messico è il Lago di Texcoco, che una volta copriva gran parte della Valle del Messico. Al centro del lago sorgeva Tenochtitlán, la capitale dell’impero azteco. Gli aztechi hanno costruito la città su isole artificiali, utilizzando un complesso sistema di canali per il trasporto e l’irrigazione, che l’ha resa un prodigio di ingegneria idraulica.

Con l’arrivo dei conquistadores spagnoli, il paesaggio idrico della regione è cambiato drasticamente. Gli spagnoli, per evitare inondazioni e facilitare lo sviluppo urbano, hanno iniziato a prosciugare i laghi della valle, compreso il Lago di Texcoco. Un processo continuato nei secoli successivi che ha portato alla quasi totale scomparsa dei laghi e alla trasformazione della valle in una vasta pianura urbanizzata.

Il punto di partenza ideale per esplorare il centro storico è la Piazza della Costituzione, comunemente chiamata Zócalo. Considerata una delle più estese del mondo, è circondata da alcuni degli edifici più importanti della città. Al centro svetta la gigantesca bandiera messicana, simbolo di orgoglio nazionale.

Sul lato orientale dello Zócalo c’è il Palazzo Nazionale, sede del governo federale. Lo storico edificio è famoso per i murales di Diego Rivera, che adornano le pareti interne. Raccontano la storia del Messico, dalle civiltà precolombiane alla rivoluzione messicana, un affascinante viaggio visivo attraverso il passato del paese.

Domina il lato nord della piazza, la Cattedrale Metropolitana, capolavoro dell’architettura coloniale. Costruita tra il XVI e il XVIII secolo, è la più grande delle Americhe con una combinazione di stili architettonici, dal barocco al neoclassico. All’interno, si possono ammirare altari dorati, affreschi e una serie di cappelle dedicate a vari santi.

A pochi passi dallo Zócalo c’è il Templo Mayor, uno dei siti archeologici più di rilievo della città. Era il centro cerimoniale dell’antica Tenochtitlán. Gli scavi hanno portato alla luce le rovine del tempio principale e numerosi manufatti che raccontano la vita e la cultura degli aztechi. Il Museo del Templo Mayor, adiacente al sito, espone molti di questi reperti, per un approfondimento sulla civiltà azteca.

Proseguendo verso ovest dallo Zócalo, si arriva al magnifico Palazzo delle Belle Arti. È considerato un simbolo culturale di Città del Messico, per la spettacolare architettura in stile art nouveau e art déco. Il teatro ospita spettacoli di opera, balletto e concerti, mentre le gallerie all’interno espongono opere di artisti messicani e internazionali. Il centro storico è anche un labirinto di strade pittoresche e di vivaci mercati. Le strade come Madero e Tacuba sono piene di negozi, caffè e ristoranti per un ottimo assaggio della vita locale. I mercati, come quello di San Juan, sono luoghi ideali per esplorare i sapori e i profumi della cucina messicana, con bancarelle che vendono frutta esotica, spezie e piatti pronti.

Il centro storico è anche un labirinto di strade pittoresche e vivaci mercati. Le strade come Madero e Tacuba sono piene di negozi, caffè e ristoranti che offrono un assaggio della vita locale. I mercati, come il Mercato di San Juan, sono luoghi ideali per esplorare i sapori e i profumi della cucina messicana, con bancarelle che vendono frutta esotica, spezie e piatti pronti.

Palazzo Rosso

Alcune immagini del volo in mongolfiera con alcuni dei partecipanti del gruppo di giornalisti, Anna, Sveva, Martina, Angelo e Mauro ma sopratutto Massimo. Anche il pilota che appena atterrati ci offre un brindisi e il campo di volo che alle 6 del mattino si anima improvvisamente di colori nel cielo azzurro del Messico.

Palazzo Rosso

Per saperne di più

Quando andare

Anche per volare in mongolfiera, il periodo migliore è da ottobre ad aprile.

Dove dormire

Hotel Barcelò Reforma

https://www.barcelo.com/it-it/barcelo-mexico-reforma/

Dove volare

San Juan Teotihuacan, Estado de Mexico, Messico https://volare.com.mx/

Da leggere

Paola Zoppi, In Messico con Frida Kahlo, Giulio Perrone Editore.

Per approfondire

camexital.com mecainter.com

consulmex.sre.gob.mx/milan/

@Camera di Commercio del Messico in Italia

@Consulado General de México en Milán

Instagram @consulmexmilan

@SRE

Instagram @sremx

Duchessa di Galliera, busto in marmo a Palazzo Rosso

Sardegna: in cammino tra le miniere

di Natalino Russo, fotografie dell’autore

In basso l’affaccio sull’isolotto Pan di Zucchero, uno dei punti più belli del cammino. Una parte abbandonata dell’impianto minerario di Monteponi. Nella pagina accanto, pellegrini visti dal ponte della vecchia Ferrovia Siliqua-Calasetta.

Oltre cinquecento chilometri nel Sulcis-Iglesiente: un mese a piedi in trenta tappe tra paesaggi minerari, la costa e le montagne dell’entroterra.

La scoperta di una grande epopea mineraria. È questo il tema del Cammino Minerario di Santa Barbara, che negli ultimi anni attira camminatori di tutte le età. Un cammino ben progettato e gestito, piacevole sia per chi voglia percorrerlo integralmente sia per chi volesse fare solo qualche tappa.

L’epopea mineraria di questa parte della Sardegna risale all’epoca fenicia, ma ebbe un notevole incremento nel periodo romano, quando i condannati ad metalla estraevano qui piombo, zinco e argento. Nei secoli successivi l’attività si espanse ulteriormente: sono ancora visibili le “fosse” di epoca pisana, pozzi scavati a partire dal XIV secolo. La vera esplosione dell’attività estrattiva avvenne però nell’Ottocento, quando una legge sulle concessioni minerarie permise a compagnie di tutta Europa di sfruttare i giacimenti sardi. Nacque così un distretto industriale che agli inizi del Novecento produceva l’11% dello zinco mondiale. Nel dopoguerra, le mutate condizioni economiche portarono al declino dell’attività e alla chiusura delle miniere. Ciò che resta è uno straordinario patrimonio di archeologia industriale fatto di gallerie, pozzi vertiginosi, edifici abbandonati, ferrovie e cumuli di detriti che sono ormai parte integrante del paesaggio.

Il cammino dedicato alla santa protettrice dei minatori si deve a Giampiero Pinna, perito minerario e politico illuminato, che nel 2001 trascorse un

intero anno barricato nella miniera di Monteponi per chiedere l’istituzione del Parco geominerario sardo. Nel 2012 nacque l’idea di un cammino, dal 2016 gestito dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, presieduta dallo stesso Pinna

A destra, una guida illustra la storia della galleria di Porto Flavia e l’inizio del Cammino minerario di Santa Barbara, presso il convento del Buon Cammino a Iglesias.

Nella pagina accanto dentro la galleria di Porto Flavia, un tratto di galleria vistabile nella miniera di Serbariu a Carbonia. Pellegrini in cammino presso Cala Domestica.

Nella doppia pagina seguente, colossali impianti minerari segnano il paesaggio della costa di Masua, di fronte al Pan di Zucchero.

fino alla sua prematura scomparsa nel 2022. La sua eredità vive oggi nelle mani di chi ha accolto con entusiasmo il suo sogno, e continua a sviluppare il percorso e a promuovere il territorio con passione. Sono venuto a camminare tra le miniere della Sardegna con Fabrizio Ardito e Maurizio Bacigalupi, due amici con i quali ho condiviso già altri lunghi itinerari a piedi. Qui in Sardegna abbiamo camminato sulla costa sferzata dal maestrale e nelle solitarie foreste dell’entroterra, attraversando un territorio al tempo stesso selvaggio e segnato dall’opera dell’uomo.

Il nostro viaggio è iniziato a Iglesias, nel monastero del Buon Cammino, dove abbiamo ricevuto il primo timbro sulla credenziale. Da qui abbiamo attraversato gli impianti della miniera di Monteponi, proprio dove Pinna trascorse sottoterra il suo anno di protesta.

La costa di Nebida testimonia l’incredibile sviluppo minerario del Novecento. La laveria Lamarmora, costruita sulla scogliera, offre una magnifica vista sul mare e sull’isolotto del Pan di Zucchero. Proprio lì, sulla falesia di fronte all’isola, negli anni ‘20 del Novecento venne realizzata la galleria di Porto Flavia, un tunnel lungo 600 metri che sbocca direttamente in parete. Serviva ad agevolare il carico delle navi e oggi è visitabile. Ma è solo la prima delle meraviglie che s’incontrano. La tappa successiva passa per i ruderi del villaggio di Planu Sartu e per la galleria Henry a Buggerru, paesino che a inizio ‘900 fu “la piccola Parigi”, primo centro della Sardegna con illuminazione elettrica. Qui nacquero le rivendicazioni sindacali dei minatori, con l’eccidio del 1904. Si attraversano poi le dune di Piscinas, le più grandi d’Europa, la laveria Brassey in stile liberty e i colossali impianti di Montevecchio con lo sfarzoso palazzo della direzione.

Ai siti minerari si alternano luoghi di grande suggestione paesaggistica, foreste a perdita d’occhio come quella di Monti Mannu. S’incontrano poi il villaggio di Malacalzetta, la vecchia ferrovia di San Benedetto, l’impianto di Arenas, le sorgenti di Pubusinu, il museo di Su Zurfuru, le grotte di Su Mannau, il tempio di Antas, la grotta carisica

di San Giovanni, un traforo naturale attraversato da una strada asfaltata. Un susseguirsi di sorprese. Di tappa in tappa si va verso sud, passando per Santadi e per il parco archeologico di Pani Loriga con le sue “domus de janas”. Passando per Sant’Anna Arresi con il suo nuraghe, raggiungiamo Porto Pino con la batteria Candiani costruita negli anni ‘30, per difendere le navi che trasportavano i minerali estratti nella zona. Dopo Tratalias, con la splendida chiesa romanica, seguono alcuni chilometri pianeggianti nelle saline costiere fino a Sant’Antioco, collegata alla terraferma da un ponte. Il percorso ci porta poi a Carbonia, città costruita attorno alla gigantesca miniera di Serbariu, oggi visitabile. Le ultime tappe ci conducono a Capo Altano, al Nuraghe Seruci, al villaggio Asproni e infine alla miniera di San Giovanni, dove nel 1952 fu scoperta una grotta ricca di cristalli, oggi visitabile con lo stesso trenino che trasportava i minatori. È l’ultimo regalo di questo lungo e meraviglioso cammino, destinato a restare impresso nella nostra memoria. E nelle nostre gambe.

Per saperne di più

Dove dormire

In ogni tappa ci sono strutture convenzionate (elenco disponibile sul sito ufficiale del cammino). Sono B&B, piccoli alberghi, ma anche posadas cioè ostelli gestiti direttamente dalla Fondazione. Per prenotare: prenotazioni@cmsb.it

Quando andare

Il periodo migliore è la primavera, con temperature miti e la fioritura nel suo apice. Anche la fine dell’estate e l’autunno sono ottimi periodi. L’alta stagione estiva è molto calda e i luoghi di mare affollati. L’inverno difficoltoso nei tratti di montagna.

Come organizzarsi

La Fondazione fornisce tutte le informazioni e i suggerimenti per il cammino. Non essendo un itinerario lineare, nonostante la lunghezza, non si allontana mai molto da Iglesias, perciò si può dividere il percorso in tratti più brevi, di una settimana o dieci giorni. E’ adatto quindi sia ai camminatori di lungo corso sia a chi volesse provare per la prima volta.

Da leggere

Fabrizio Ardito e Natalino Russo Il cammino minerario di Santa Barbara (Volume fotografico), Touring Club Italiano, 2024. Giampiero Pinna Il cammino minerario di Santa Barbara (Guida di viaggio), Terre di mezzo, 2024. Andrea Mattei e Daniela Palumbo, Un anno sottoterra. La lotta di Giampiero Pinna nella miniera di Monteponi. Low editore, 2023.

Altre info

Per ritirare la credenziale e il testimonium alla fine del cammino, e per ogni altra informazione prima di mettersi in viaggio, ci si può rivolgere alla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Via Cattaneo 70, 09016 Iglesias, www.camminominerariodisantabarbara.org, info@camminominerariodisantabarbara.org

Nella doppia pagina precedente, un vecchio pozzo minerario dell’impianto di Arenas e il tunnel sulla costa di Nebida che precede la Laveria Lamarmora. In questa pagina, a sinistra in cammino sulla costa di Nebida, a destra i lussuosi interni del palazzo della direzione della miniera di Montevecchio. Nella pagina accanto, nella foto piccola, lampade a carburo nel museo di Su Zurfuru.

Tokyo in progress

Nella pagina accanto uno di tanti giardini di Azabudai Hills. Nelle pagine seguenti. Tokyo di notte vista dall’Osservatorio e uno dei palazzi con le immagini riflesse sulla facciata, frutto di un’installazione sofisticata che racconta la città ma anche, come in questo caso, Gozzilla e le sue imprese, la donna geisha e il gatto.

La megalopoli nipponica è in costante cambiamento. Nascono di continuo nuovi quartieri firmati da archistar nazionali e internazionali, che ne modificano lo skyline.

Basta salire su uno dei suoi edifici più alti, dotati di terrazza belvedere, per rendersi conto di questa bulimia costruttiva.

Salgo sulla Tokyo Tower, copia rosso fuoco della Torre Eiffel parigina , per ammirare dall’alto il nuovo quartiere di Azabudai Hills. E’ una sorta di villaggio urbano trendy nel cuore delle colline di Tokyo, esempio rigoroso e innovativo di architettura contemporanea.

Davanti a me svettano i tre grattacieli del Mori JP Development Project progettato dal noto studio di architettura argentino Pelli Clarke & Partners, guidato da Cesar Pelli. Sono dei giganti di vetro e acciaio, diventati simbolo del centro della capitale. La torre principale la Mori JP Tower è l’edificio più alto di tutto il Giappone con i suoi 325 metri. Alla base della torre c’è la Tower Plaza, centro commerciale raffinato e esclusivo. Sei piani di boutique grandi firme sia giapponesi, sia internazionali. Da Prada a Dior, che ha anche una sede esterna nel giardino: una sorta di metafisico cubo avvolto in una specie di velario che protegge la privacy dei clienti. Qui ha la sua sede anche Fueguia che dal 1832 produce profumi (www.fueguia.jp). Sono essenze rarissime a base di prodotti naturali, proposte in una presentazione circolare con speciali contenitori. Per chi ama la cucina giapponese d’autore ci sono i ristoranti Takao che prepara ottimi piatti di tempura e Ramen Rage, considerato uno dei migliori della città.

Nel seminterrato degli edifici del Garden Plaza è stato allestito l’Art Museum con istallazioni digitali futuristiche. Mentre la Mostra di arte digitale TeamLab Borderless è situata nel vicino MoriDigital Tower. Consigliabile dedicarci almeno tre o quattro ore. Si rimane incantati quando si entra nei suoi spazi infiniti, dove la realtà virtuale, i colori, i giochi di luce portano in una dimensione irreale quasi onirica, che fa perdere la cognizione del tempo. Attorno a questi eleganti e futuribili giganti si aprono strade silenziose, che s’inerpicano sulla collina, bordate di giardini perfettamente curati, siepi fiorite e alberi, attraversate da ruscelletti dove nuotano carpe colorate. Molte le case di abitazione lussuose. Come le persone che le abitano. Tutte con abiti firmati e minuscoli cani, griffati anche loro, portati a spasso su passeggini, come fossero bambini in fasce. Tokyo riserva anche altri interessanti edifici sorti un po’ ovunque nei vari quartieri. Per la loro struttura e densità abitativa sono delle vere e proprie città nella città. Sono quelli a mio avviso più significativi che mi hanno consentito di scoprire zone in cui il nuovo si amalgama con il passato, con parchi e giardini. Proprio a poca distanza dalla Stazione dei Treni di Tokyo, nodo ferroviario principale della capitale, ecco il Tokyo International Forum. Meraviglia architettonica progettata da Rafael Vinoly Beceiro, architetto uruguaiano naturalizzato statunitense, ospita un centro congressi e otto auditorium, dove

si tengono spettacoli d’avanguardia e concerti. L’ala orientale è sovrastata a un’altezza di oltre 250 metri da una copertura in vetro, simile alla carena di una futuristica nave pronta a salpare e navigare nei cieli della capitale. Con l’ascensore si arriva al settimo piano. Da qui, se non si soffre di vertigini, ci si affaccia sul vuoto sottostante dove le persone sembrano formiche perennemente in movimento. La prima e la terza domenica del mese si svolge un affollato mercatino dell’ antiquariato. Un’occasione per comprare le tazze del saké dei primi Novecento.

A proposito saké vuol dire bevanda alcolica e indica anche vino, birra e superalcolici.

Proprio vicino al mio appartamento ogni giorno guardo ammirato le due torri che coronano il Tokyo Metropolitan Government Building, progettato da Kenzo Tange, archistar giapponese noto in tutto il mondo. Sono salito fino alla terrazza posta a 203 metri di altezza e ho avuto subito la visione del Monte Fuji innevato con il suo cono vulcanico perfetto. Sotto, Tokyo racconta sempre la sua storia infinita.

Per saperne di più

Dove dormire

E’ facile su Airbnb trovare una sistemazione accogliente a prezzi contenuti.

Tra i numerosi hotel super lusso da segnalare il Washington Hotel a Shinjuku, centrale e confortevole, con davanti la fermata del bus per gli aeroporti. www.shinjukuwashingtonreservation.com

Dove mangiare

L’offerta gastronomica è infinita, strepitosa e per tutte le tasche. Consigliabile scegliere i ristoranti degli Yokocho, i vicoli come quelli di Ameyoko, vicino alla fermata della metropolitana di Ueno, dove è stata girata la serie Netflix Tokyo Stories.

Info

Sito ufficiale dedicato al turismo a Tokyo Gotokyo.org

Nelle due pagine precedenti a sinistra l’interno del Tokyo International Forum con centro congressi e otto auditorium progettato da Rafael Vinoly. A destra il centro Hap con torre reticolato e sfera a rettangoli.

In questa pagina alcuni edifici del quartiere di Shinjuko, ancora il centro Hap e uno degli scivoli del Shinjuko Chuo Park, parco dedicato all’infanzia aperto nel 1968. Nella pagina accanto il cortile di un grattacielo.

Germania segreta

La chiesa di San Laurenzio, nei pressi del bunker di Bad Neuenahr nel distretto di Ahrweiler, area di Bonn.

Viaggio attraverso i bunker antiatomici della DDR diventati musei o veri e propri memoriali della guerra fredda.

All’epoca della divisione tra Est e Ovest, la Germania mantenne un equilibrio strategico, perché entrambi i blocchi si controllavano da bunker antiatomici segretissimi che agivano come deterrente. Ora molti di questi sono aperti al pubblico e visitabili.

A Bad Neuenahr, una cinquantina di chilometri a sud di Bonn, si trova il Regierungsbunker, costruito dal governo di Bonn come luogo di emergenza. Iniziato negli anni ‘60, divenne operativo solo nel 1972. Concepito per ospitare, per due settimane, il governo di Bonn e i suoi vertici militari, è stato sempre un luogo segretissimo, tanto che della sua esistenza si è venuto a sapere soltanto nel 1997. Era lungo 2,6 chilometri e articolato su due piani. Nel 2008, dopo un’importante ristrutturazione, 200 metri del bunker divennero un centro di documentazione sull’organizzazione per la sopravvivenza in caso di guerra nucleare. Ora il bunker-museo arricchisce di storia e di cultura una fortunata area geografica.

A Bad Neuenahr ci sono terme famose che attraggono turisti da tutta la Germania, un casinò, attualissimi servizi turistici, un meraviglioso parco e chilometri di piste ciclabili. Nelle vicinanze la splendida cittadina di Ahrweiler ha una villa romana, antiche mura e porte medievali ed è circondata da colline e vigneti.

A nord est di Berlino, nella zona di Prötzel c’è il Bunker di Harnekop. Realizzato dal Ministero della Difesa della allora DDR per ospitare i suoi vertici politici e militari, in caso di attacco nucleare, il bunker poteva ospitare 500 persone per circa 28 giorni. Fu costruito nella prima metà degli anni ‘70

ed è stato in funzione fino al 1993. Oggi è mantenuto da un’associazione privata ed è aperto alle visite del pubblico previo appuntamento.

La città di Potsdam, pochi chilometri a sud di Berlino, è la capitale storica del Brandeburgo e un gioiello di arte e architettura. Ma prima della caduta del muro di Berlino è stata anche “uno scrigno di segreti”. Il quartiere del KGB, composto da ville spettacolari, era una zona assolutamente off limits e il carcere segreto in Leistikowstrasse, usato dal governo della DDR prima e dal KGB in seguito, appariva come un semplice edificio tra i tanti. Oggi l’intera struttura è adibita a centro di documentazione e museo. Sul ponte Glienicker, che attraversa il fiume Havel e collega Potsdam a Berlino, venivano effettuati gli scambi degli agenti segreti delle due parti, tanto da guadagnarsi il nome di “ponte delle spie”. Il Castello di Cecilienhof ha una particolare importanza storica. E’ il luogo dove si svolse la conferenza di Potsdam nel 1945, tra Stalin, il presidente americano Truman e il primo ministro inglese Churchill. Durante i giorni dell’evento i tre grandi personaggi hanno soggiornato nel quartiere di Neu-Babelsberg, ognuno in una sua villa: oggi questi edifici rappresentano un’attrattiva artistica della città.

Anche nella vecchia Berlino orientale molti segreti sono stati svelati. L’edificio n1 del complesso amministrativo del Ministero della Sicurezza dello Stato (STASI) è stato un luogo segretissimo fino al 1989. Da qui si spiavano i cittadini con micro fotocamere, microfoni nascosti e altri sistemi. Nel 1990 è diventato museo. Il Museo del Muro di Berlino racconta, invece, la storia della divisione della

città attraverso una sezione documentale, ma soprattutto le vicende di coloro che sono riusciti a fuggire. Mentre il Museo della DDR ricostruisce la quotidianità della gente, mostrando com’ era l’arredo degli appartamenti, gli abiti indossati e i pochi svaghi a disposizione. Dello “stile DDR” fa parte anche l’automobile quasi unica del Paese, la Trabant, che registra ancora molti appassionati. A Raisting, un piccolo paese della Baviera a ridosso delle Alpi, si trova l’eccellenza della tecnologia degli anni ‘60 e ‘70 in fatto di comunicazioni satellitari. La Radom Raisting è un’antenna para-

bolica satellitare in funzione dal 1963 al 1985. La sua struttura è nascosta all’interno di un pallone gonfiato bianco. Aveva lo scopo di garantire le comunicazioni tra Washington e Mosca nel periodo della guerra fredda. Prima della sua costruzione le comunicazioni erano affidate esclusivamente a un cavo sottomarino: un semplice guasto o un sabotaggio avrebbero potuto avere conseguenze disastrose. Da queste campagne prealpine, dove pascola il bestiame e la vita agricola si muove lenta, la Radom ha giocato un ruolo importantissimo per la sicurezza mondiale. All’insaputa di tutti.

Il bunker segreto antiatomico di Bad Neuenahr, costruito dal governo di Bonn come luogo di emergenza.

A destra, in alto affresco di una villa Romana ad Ahrweiler. In basso la sala di controllo del bunker segreto di Bad Neuenahr.

Nelle due pagine precedenti, il panorama con vigneti, la strada del vino e la ferrovia di Ahrweiler, nell’area di Bonn.

In questa pagina, la torretta con belvedere nei dintorni di Potsdam.

A lato la sala di controllo. Nella pagina accanto il castello di Cecilienhof dove ebbe luogo la conferenza di Potsdam nel 1945.

Per saperne di più

Siti utili

Bad Neuenahr – Ahrweiler – Regierungsbunker https://www.regbu.de/ www.ausweichsitz.de

Nelle pagine precedenti, a destra, la torre della televisione di Alexanderplatz a Berlino.

A sinistra, il parcheggio a Berlino della Trabant, costruita nella DDR e ora considerata auto da collezione.

In basso la Porta di Brandeburgo a Berlino.

In questa pagina, l’antenna satellitare di Raisting in Baviera, in funzione dal 1963 al 1985 all’esterno. Nella pagina accanto l’antenna satellitare all’interno.

Berlino - Postdam www.kgb-gefaengnis.de/site.php www.stasimuseum.de www.ddr-museum.de www.trabi-safari.de https://en.wikipedia.org/wiki/Harnekop_Nuclear_Bunker https://harnekop-bunker.bplaced.net/

Baviera www.buchheimmuseum.de www.spacetouch.de/start.htm

I SOCII SOCI

FABIO ACCORRÀ

fotografo Genova

fabio@fabioaccorra.com

www.fabioaccorra.com

Accorra

Genovese, nato nel 1984, fotografo di viaggio. Viaggiatore da sempre, si è avvicinato alla fotografia negli anni ’90 sviluppando i primi rullini e utilizzando la polaroid. La fotografia è sempre riuscita a segnare indelebilmente ogni suo viaggio: dai paesaggi sconfinati della Lapponia alla vita caotica di New York e Tokyo, dalla sabbia finissima del deserto alla potenza della natura islandese. Nel 2019 ha esposto al Consolato generale del Giappone di Milano la mostra fotografica The colors of Japan nata dall’omonimo libro pubblicato nello stesso anno da Erga Edizioni. Nel 2020 arriva il successo al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova con la mostra fotografica I colori del Giappone. Giurato per il concorso fotografico Wiki Loves Monuments con Wikimedia Italia per la regione Abruzzo nelle edizioni 2019 e 2020. Nel 2021 pubblica il libro fotografico I colori di Genova (Erga Edizioni).

GIORGIO AMATO fotografo Ostuni

amatogiorgio8@gmail.com

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Nato a Roma nel 1998, vive a Bari e residente a Ostuni. Fotografo e musicista professionista, si è specializzato nella produzione di musiche tecno-sperimentali sulla piattaforma Logic Pro X e Ableton., nel settore dei video-clip e nell’editoria. Ha realizzato con diversi musicisti documentari tra arte e storia, tra i quali, “Diario Italiano”, Stupor Music”, Nino Rota” e “Bari non mollare”. Fotografo ufficiale della International Film Festival (Bifest), Viva Festival, e Sound Wellen. Specializzato nelle riprese aeree e 360 gradi con drone e action cam. Ha realizzato diverse pubblicazioni sulla Puglia e la Basilicata.

NICOLA AMATO fotografo

Bari, +39 080 5210271 +39 3284711048

nicola.amato58@gmail.com

nicola.amato.986

Collabora con le più importanti case editrici internazionali ed ha pubblicato numerosi libri a carattere scientifico e culturale. Tra le opere più importanti un volume sui fari in Italia con la collaborazione della Marina Militare, edito dalla casa editrice Laterza a cura di Enrica Simonetti, un volume sui castelli di mare in Italia, edizione Laterza e una pubblicazione sulla Puglia, edito da Adda, con testi di Enrica Simonetti “Viaggio nel colore”. Diverse sono le mostre fotografiche in Italia e all’estero, in particolare a Mosca, Berlino, Londra e Parigi. Video-maker ha realizzato diversi documentari e installazioni video; con la pittura e la musica completa la sua ricerca artistica.

GIULIO ANDREINI

fotogiornalista freelance Siena, tessera ODG n° 053956 +39 0577 281901 +39 335 6023306

giuand@libero.it www.giulioandreini.com

Fotogiornalista freelance specializzato in reportage geografici, etnologici, di argomenti artistico-culturali e di news. Le sue foto sono state pubblicate sulle più importanti riviste europee e internazionali come Focus, Geo, Smithsonian Magazine, National Geographic, Volta ao Mundo, Il Corriere della Sera, L’Equipe, El Mundo, Rutas del Mundo, El Pais, Abenteuer und Reisen, Merian. Nel 1991 ha realizzato il libro monografico Argentina per il Touring Club Italiano.

FABRIZIO ARDITO

giornalista e fotografo freelance Roma, tessera ODG n° 130942 +39 349 0640812

fabrizio.ardito2@gmail.com. www.fabrizioardito.it

Da un bel po’ di anni si occupa di viaggi, natura e turismo, scrivendo per riviste specializzate e non, case editrici e televisioni. Ha scritto molte guide (soprattutto Touring), libri illustrati e reportage di viaggio. Tra tutte, due sono sempre state le sue più grandi passioni: il mondo sotterraneo (fatto di grotte e sotterranei storici) e i grandi cammini storici che attraversano l’Europa.

LEONE BERNARDINI DE PACE editore

leone@guidemoizzi.it guidemoizzi.it

Storico di formazione e immerso nella carta stampata e nelle correzioni di bozze fin da bambino per colpa (o merito) di due genitori editori e del nonno stampatore, ha stabilito da una decina d’anni la sede della sua casa editrice Edizioni1975 ad Assab One, uno spazio d’eccezione, hub artistico e multiculturale radicato nel vivace quartiere milanese di via Padova, originariamente sede di una prestigiosa azienda grafica.

Con la collana Guide Moizzi, realizza libri di viaggio, rimanendo sempre a contatto con autori, viaggiatori e redattori da tutto il mondo.

Crede anche nello sport, nel porsi domande, nell’ascoltare le risposte e soprattutto nelle bambine e nei bambini: per questo ha da poco dato vita alla collana QRedizioni e ai laboratori per ragazzi Una cornice collettiva e Caccia al Dilemma.

ELEONORA BOGGIO giornalista

Milano

eleeonora.boggio@hotmail.com www.naticonlavaligia.com naticonlavaligia

naticonlavaligia

Nata sotto il segno della rondine, laureata in filosofia morale e con master in comunicazione, è affetta da nomadismo fin dall’infanzia. Ha iniziato collaborando con testate giornalistiche di viaggi e con la supervisione a produzioni televisive dedicate alla divulgazione scientifica (tra cui Solaris, il mondo a 360 gradi) sotto l’egida del biscione di Cologno. La passione per la scrittura l’ha portata a creare autonomamente il sito dedicato al turismo, www.naticonlavaligia.com, che dirige dal 2010. Scrittrice sotto pseudonimo è attualmente un produttore televisivo per programmi di intrattenimento per Mediaset.

FABIO BRAIBANTI fotogiornalista

Verona, tessera ODG n° 071806

fabio@fabiobraibanti.com

Vagabondo incallito ed entusiasta, viaggia e fotografa da decenni. Ha collaborato con Amica, Panorama Travel, Class, Sette, Io Donna, Meridiani, Ventiquattro, Monsieur, Madame Figaro, AD, Dove. Ha scritto libri sulla navigazione e a vela e sulle isole del Pacifico. Particolare interesse per Americhe, Caraibi, Oceano Indiano, Africa, Australia, Isole Pacifico e anche Europa. E per natura, ambiente, vela, regate, architettura, interni.

IRENE CABIATI

fotogiornalista

Torino, tessera ODG n° 072032

irecab@yahoo.com

www.lastampa.it/ ricerca?query=irene+cabiati

Irene Cabiati

Professionista a La Stampa e al Secolo XIX, ha scritto: Mongolia in viaggio e In viaggio con Jules Verne. Il Canale Cavour è il libro che accompagna la mostra fotografica personale dedicata all’opera di ingegneria idraulica. Ha ricevuto premi per reportage e opere d’arte. Qui alcuni articoli. https://www.lastampa.it/ricerca/?query=Irene+Cabiati&tracking=LSHHD-S

LEDA CESARI giornalista

leda.cesari@email.it

ledacesari

leda.cesari

Laurea in Giurisprudenza a Bologna, specializzazione post laurea in Giornalismo e comunicazioni di massa alla Luiss di Roma, Leda Cesari ama il viaggio come categoria dell’essere, come emblema dell’impermanenza di tutto ciò che è sotto questo cielo. Vive a Lecce, dove è nata, e collabora con varie testate (Nuovo Quotidiano di Puglia, Food and Travel Italia, Guida dei ristoranti de L’Espresso, Amazing Puglia, In Puglia tutto l’anno) scrivendo di enogastronomia, lifestyle, moda, cultura. Già direttrice di alcune riviste, cura tra l’altro con una collega gli uffici stampa di manifestazioni di grande richiamo turistico tra cui il Mercatino del Gusto di Maglie, il Festival Giornalisti del Mediterraneo di Otranto, Piano City Lecce, Artigianato d’eccellenza. Si occupa anche di vino, essendo una sommelier AIS. Grandi passioni sono gli animali, i libri, le stelle: è una studiosa di Astrologia e discipline alternative.

CLAUDIO COLOMBO giornalista pubblicista Genova, www.colombophotography.it

claudio_colombo@hotmail.com www.genovainunritratto.it

@Mac_cloude

Claudio Colombo

Sono giornalista pubblicista (OdG Liguria), fotografo professionista e insegnante di fotografia presso la Scuola Internazionale di Comics, da anni collaboro con il TO Sporting Vacanze per la realizzazione di materiale pubblicitario prevalentemente per Maldive, Oman e Srilanka. Ho viaggiato e realizzato servizi in molti paesi, non solo per turismo ma anche per moda e riprese video. Lavoro per riviste nel settore nautico e realizzo, quando richiesto, anche immagini subacquee. A oggi ho la possibilità, quindi, di eseguire riprese fotografiche e video in acqua, in terra e aeree tramite drone. La passione per il viaggio mi spinge a cercare di far combaciare con la Fotografia e con la comunicazione questa attività al fine di poter scoprire e immortalare la bellezza del mondo in ogni sua sfaccettatura. Amo il mare, possiedo una piccola barca, un sup e faccio parte della FIPSAS. Faccio sport e spesso viaggio anche in moto.

IAGO CORAZZA fotografo giornalista e regista

corazza@iago.com www.iago.com

Iago Corazza, giornalista e regista, ma soprattutto fotografo e viaggiatore, ha iniziato collaborando a soli 15 anni con un’importante agenzia fotografica bolognese. La passione per i viaggi lo ha poi spinto in tutto il mondo prima come viaggiatore e poi come guida. Pubblicando spettacolari reportage di viaggio ha realizzato servizi e documentari in tutti i 5 continenti. Ha al suo attivo decine di pubblicazioni editoriali con diverse testate e case editrici, tra cui Oasis, Five Continents, White Star e National Geographic, con cui ha realizzato importanti monografie a carattere antropologico e una serie di manuali di fotografia di grande successo. Ha concepito e sviluppato Skua Nature Group, un network internazionale per la conservazione dell’ambiente e degli animali ed è testimonial e collaboratore di Emergency e di UNICEF, con cui sviluppa e realizza progetti per la scuola e per l’infanzia. Insegna fotografia grazie a particolari tecniche intensive da lui studiate e a speciali workshop nei luoghi più suggestivi del mondo.

CRISTINA CORTI fotografa

Genova, +39 3492965380

cristinacorti.photo@gmail.com www.cristinacorti.photo cristinacorti.photo

cristinacortifotografia

Fotografa genovese di professione e per passione. Viaggiatrice, curiosa, volontaria in diverse associazioni che operano nel sociale, una laurea in Lingue e Letterature straniere, amo mettere le persone al centro dei miei reportage urbani, sociali, industriali, di eventi e di viaggio. Prediligo il ritratto ambientato in senso ampio, come armonia di spazi e persone; la luce naturale; le emozioni che nascono dalle storie che scrivo con la macchina fotografica. Cerco di mantenere autonomia di visione e stile attraverso ricerche e progetti personali (Via Vai, Photofilm, Notorius, Sportability, Rockdown, In fondo donne, E-motions, ecc.).

Sono molto legata alla mia città, Genova, che mi ha dato l’opportunità di esporre nei suoi luoghi culturali più frequentati (Palazzo Rosso, Palazzo Tursi, la Feltrinelli, Palazzo Ducale, Distretto del Design), ma la valigia è sempre pronta per spostarmi ovunque ci sia l’opportunità di fotografare per raccontare. La mia casa è a Bogliasco sul mare, il mio studio è il mondo.

MARIA R. D’AMICO freelance tessera ODG n° 38689 cell. +39 320 0641322

rosdamico@libero.it

Giornalista, per 20 anni alla Mondadori, poi freelance per varie testate. Ama viaggiare e ama il cinema. Da tanti anni frequenta i festival del cinema in giro per il mondo. E visto che i festival continuano a moltiplicarsi e a trasformarsi, anche i viaggi diventano sempre più interessanti.

LUISA ESPANET giornalista

tessera ODG n° 056732

Milano, +39 02 55211745, +39 339 8070206

l.espanet@gmail.com

Blog: L’Espa.net

Luisa Espanet

Giornalista per 11 anni a Vogue e per uno caporedattore di un settimanale popolare per teenager (giusto per le pari opportunità). Da freelance ha collaborato per varie testate italiane e straniere, Madame Figaro e Marie Claire Corea compresi, Washington Post e Asahi Shimbun esclusi. Ha un blog: L’Espa.net. Ha pubblicato un libro sulle valigie tradotto in tre lingue.

ROSSELLA FABIANI giornalista

Roma, tessera ODG n° 073524

rossella.fabiani@gmail.com

Giornalista professionista dal 2004. Archeologa egittologa e orientalista, oscilla tra l’eremo e il nomadismo. È anche una nubiologa, si è specializzata in Antichità Nubiane con studi classici e orientalistici all’Università di Roma La Sapienza dove ha conseguito la laurea. Socia ISMEO. Scrive di cultura e dei Paesi da lei visitati, racconta il patrimonio culturale con il tentativo di valorizzarne la bellezza e con la speranza di tessere legami e costruire ponti tra realtà diverse. È una flâneuse e sogna di far diventare flâneuses anche le donne del Medio Oriente. Ha lavorato per La Stampa, dove è diventata professionista, e poi per l’Agenzia Fides. Ha collaborato con Liberal, L’Indipendente e Rai1. Attualmente scrive per L’Osservatore Romano, Il Messaggero, La Fondazione Med-Or e Kalima.

NICOLETTA FONTANA

freelance Milano, tessera ODG n. 152648 +39 393 9098544

nicolettafontana@yahoo.it www.nicolettafontana.com

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Nicoletta Fontana

Vive a Milano. Responsabile della Rubrica Viaggi nel mondo del Quotidiano di Sicilia. Fotografa. “Il viaggio è per me fonte d’ispirazione. Viaggio attraverso i continenti al fine di carpirne l’anima, la politica, le tendenze, l’arte e le religioni. Lo ”scrivere” e “lo scatto fotografico” assumono per me il profondo significato di testimonianza del mio passaggio, allo scopo di custodirne la memoria e condividerla con chi mi segue”.

MONICA GASPARINI

Operatore culturale

Biella, +39 393 1975772

gasparini.monica@libero.it

#parolebianche

monica.gasparini.338

Medico fisiatra biellese ha conseguito diversi primi premi letterari per racconti brevi. È coautrice della guida turistica “111 luoghi di Biella e dintorni che devi proprio scoprire” edita da Emons e, come giornalista tirocinante pubblicista, collabora con il bisettimanale “Il Biellese” curando una rubrica di recensioni letterarie. Autrice del romanzo “Parole Bianche”, dal 2022 è consigliere del Consiglio Direttivo dell’Associazione culturale Stilelibero per la realizzazione del Festival del Viaggio e di altri eventi culturali.

SALVATORE GIANNELLA giornalista

Milano, tessera ODG n. 068353

39 02 95343557, +39 0547 675756 cell. +39 333 3334062

salvatoregiannella@yahoo.it Blog: Giannella Channel

Salvatore Giannella

È stato direttore di Genius, L’Europeo, Airone e BBC History Italia. Ha curato le pagine di cultura e scienze del settimanale Oggi. Collabora a Oggi, Sette (lo storico magazine del Corriere della Sera) e Touring. Ha pubblicato diversi libri (gli ultimi, per Chiarelettere, “Voglia di cambiare“, sulle eccellenze in Europa, e “Operazione Salvataggio“, dedicato agli eroi sconosciuti che hanno salvato l’arte dalle guerre) e curato sceneggiature per la Rai. Cura un blog “al positivo”, Giannella Channel, sulle sue esperienze di viaggio alla ricerca del bello, dell’insolito, dell’utile. Nel 2020, Terra ultima chiamata e, due anni dopo, Acqua ultima chiamata (Grafiche Antiga). Nel 2022 esce anche Gianni. il civismo è il profumo della vita (AE Edizioni)l con Valentina Galli, dedicato al braccio destro operativo del poeta del cinema Tonino Guerra.

VITTORIO GIANNELLA fotografo

Bussero (MI) tessera OdG n° 52877 +39 335 6705876

vittogiannella@gmail.com

vittoriogiannella

vittoriogiannella.it

Vittorio Giannella

Ha collaborato con Airone, Bell’Italia, Bell’Europa, Touring, Tutto Turismo, Dove, Io Donna, Gardenia, Meridiani, Confidenze, Donna Moderna, Sette, Gente e viaggi, WeekendIn, Travelglobe, e all’estero con New York Times Magazine, Times di Londra, Terre Sauvage, Geo. Con la collaborazione dell’UNESCO ha realizzato un reportage sulle isole della Micronesia. Nel 2000 con il gruppo editoriale Motta ha pubblicato un libro di 150 pagine sui parchi d’Abruzzo. Le sue foto sono state utilizzate per campagne pubblicitarie, compagnie telefoniche ed enti del turismo. Attualmente collabora con Touring editore, Confidenze, Io Donna, WeekendIn, Madre, Casa in fiore, Travelglobe, Giannellachannel.

LUCA GUZZO

Fotografo e Giornalista Pubblicista

Cossato +39 3485853263

guzzoluca@gmail.com

luca.guzzo

www.lucaguzzo.com

Luca Guzzo

Iscritto nell’elenco speciale dei direttori responsabili di periodici o riviste di carattere tecnico, professionale o scientifico annesso all’Albo Professionale dei Giornalisti del Piemonte. Prot. 201/2012. Classe 1964, un recente passato da direttore di Associazione d’imprese e A.D. di imprese che ha sempre alternato con la passione per i viaggi e la fotografia di reportage, per scoprire e documentare Paesi e persone che abitano il nostro meraviglioso pianeta. Usa la fotografia non come un fine, ma come mezzo per raccontare storie, usi, costumi e tradizioni della straordinaria diversità etnica, culturale, sociale e religiosa di luoghi vicini e lontani, evitando giudizi e rispettandone l’integrità e la moralità. Ha pubblicato nel 2023 il libro “Dieci anni di viaggi e fotografia” edito da E20Progetti.

FABRIZIO LAVA

Fotografo, operatore culturale Biella, +39 335 5945235

fabrizio.lava@e20progetti.it www.e20progetti.it fabrizio.lava

fabrizio_lava

Lavora per diverso tempo in Mauritania (Africa), per tornare intorno ai 30 anni nella sua città natale dove vive; nel 1992 fonda E20Progetti, agenzia di comunicazione, allestimenti museali e ideazione di progetti culturali oltre che casa editrice con cui pubblica diversi libri fotografici. Nel 2009 fonda l’Associazione Stilelibero che si occupa di promuovere le arti visive legate alla fotografia storica internazionale dalla quale scaturisce il Festival Memorandum giunto alla 7° edizione e alla cultura del viaggio dalla quale scaturisce il festival Viaggio giunto alla 6° edizione. Tra le altre cose organizza Selvatica (10 edizioni), Bi Wild, The Walk e il concorso fotografico Nord Ovest Naturae.

LAURA MALAVOLTA operatrice culturale

Genova +39 335 7760641

lauramalavolta73@gmail.com

l.malavolta

laura.malavolta

Appassionata di viaggi e di filosofia, per trent’anni ho macinato chilometri zaino in spalla alla scoperta dell’Asia e del Sud Est Asiatico. Laureata in Scienze della Comunicazione, ho dedicato venticinque anni alla progettazione ed organizzazione di eventi fieristici internazionali, specializzandomi anche nella comunicazione istituzionale, sia nel settore privato che in quello degli enti pubblici. Nel 2022, insieme a un gruppo di professionisti, ho fondato a Genova l’Associazione Culturale Giardino Segreto che realizza eventi culturali e di benessere nel cuore del centro storico genovese, come la rassegna “Teatro in Giardino” che ha ottenuto il patrocinio di Rai Liguria. Organizziamo viaggi culturali e di benessere in linea con la nostra visione del viaggio, un’ esperienza che va oltre il semplice spostamento geografico e che favorisce qualsiasi tipo di approfondimento, sia personale sia culturale.

EDOARDO MIOLA fotografo

Genova

+39 010 321139 +39 335 6452844 Skype: Skyedo1

miolaedo@tin.it

Edoardo-Miola

www.edoardomiola.com

Edoardo-Miola

Vive alternativamente in Italia, nella Lapponia Svedese e in Sud Africa. Frequenta l’ambiente della fotografia milanese della Rotonda di Piazza Besana dal 1972. Laureatosi in architettura nel 1978, dopo aver visitato l’intera Europa, nel 1974 compie il suo primo viaggio in Asia, Iran, Afghanistan. Dedica ampio spazio alla documentazione dell’area Sud dell’Africa, del Nord Europa e Asia. È un globetrotter, una sorta di antropologo culturale che indaga le più svariate famiglie di esseri umani andando a ritrarre siti, uomini e donne nei quattro angoli del globo terrestre. Ha esposto le sue fotografie in numerose gallerie italiane, europee e di New York. Ha pubblicato i libri di reportage: “Raml”, “Soi Cowboy”, “Austral Africa”, “Mustang”, “Accordi”. Ha ricevuto i premi: “Nikon Photo Contest”, “My lifestyle Mia Fair”, “Namibia#3”, “Art is Spectrum” e “Agora Gallery NY, Sliding Door”. È stato chiamato a far parte di National Geographic Expeditions per ideare e condurre viaggi a tema fotografico

GIOVANNI PANELLA giornalista

Genova, tessera ODG 093858 +39 348 3159430

giovannipanella@gmail.com

Genovese, ha sempre amato il mare e le sue storie. Giornalista pubblicista, è specializzato nel campo della cultura marittima. Vicepresidente dell’ISTIAEN (Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale), della Féderation du Patrimoine Maritime Méditerranéen e consulente della Soprintendenza della Liguria per il patrimonio marittimo. Collabora a riviste italiane, tra cui Nautica, Lega Navale, Rivista Marittima, alla francese Chasse-Marée ed è stato plurivincitore di un premio Marincovich. Oltre a La vela latina edito da Hoepli, è autore di una collana di pubblicazioni dedicate alle imbarcazioni tradizionali. Ha poi contribuito a testi realizzati da Tormena, Allemandi e Gribaudo, sempre su temi legati al mare e alla navigazione. Si è impegnato nel restauro d’imbarcazioni tradizionali e nella realizzazione di “Creuza de Mä”, copia di una lancia da ammiraglio del 1797, che da 15 anni è utilizzata in un programma internazionale di formazione. Ha scelto di non apparire su Facebook ma diversi suoi testi si possono scaricare dal sito academia.edu.

IAIA PEDEMONTE giornalista

+39 02 76015107 +39 348 2800748

pedemonteiaia@gmail.com

www.g-r-t.org info@g-r-t.org

Giornalista in tivù e stampa per le principali testate di viaggi per venti anni, è diventata esperta di turismo responsabile. Si è specializzata all’ISPI con corsi su Sviluppo, Cooperazione, Comunicazione, Recovery, Progetti di Genere. Ha partecipato ad un progetto di ecoturismo delle Nazioni Unite in Yemen, ed altri nel mondo. Ha raccolto le migliori realtà nel sito www.g-r-t.org ed ha fondato l’Associazione Gender Responsible Tourism, piattaforma di conoscenza internazionale su criteri del turismo di genere (prima riconosciuta come risorsa in gender ethics da UNWTO). Ha pubblicato due volumi della “Guida delle Libere Viaggiatrici”, il primo manuale di viaggi responsabili ispirati, consigliati, organizzati, da donne. Fa parte di reti internazionali su Gender Equality, ha scritto un Assessment Plan per il Parlamento EU, un Manuale concreto di linee guida, un Progetto per Toscana Promozione sull’accoglienza al femminile, e partecipa ai primi corsi per imprese e scuole, su come fare progetti di turismo sostenibile, cosa sapere su stereotipi, diversità, inclusione, parità, nel turismo di genere. E’ stata premiata come donna ambientalista da ADA, come innovatrice dal Presidente Mattarella, come modello di riferimento femminile dall’Istituto internazionale per la Pace attraverso il Turismo.

DANIELE PELLEGRINI fotogiornalista

Milano, tessera ODG n° 084190 +39 02 67076839 +39 333 4071094

danielepellegrini45@gmail.com www.danielepellegrini.com

Nato nel 1945, fotografo documentarista, Daniele Pellegrini ha dedicato tutta la vita alla fotografia di viaggio.È stato iscritto nel Guinness dei Primati per aver compiuto il primo giro del mondo in camion (1976-’79).Ha prodotto oltre 200 grandi reportage lavorando per vent’anni come fotografo di staff del mensile Airone.Ha collaborato con le più importanti testate italiane e internazionali.

FRANCESCA PIANA

freelance

Milano, tessera ODG n° 083523 +39 339 4650985 skype: francescapiana99

francescapiana@gmail.com blogfrancescapiana.it Francesca Piana

francescapianajournalist

Viaggiatrice per professione e per passione, specializzata in reportage di viaggio con sguardo a 360 sul territorio e particolare attenzione per l’arte, l’architettura, l’archeologia, l’antropologia, la cultura e i paesi di cui parla la lingua (inglese, francese, spagnolo, tedesco e comprensione portoghese). Ha lavorato due anni in Messico e scritto libri di viaggio e guide turistiche per le principali case editrici del settore. Collabora con Intimità, ecoturismonline.it, www.faronotizie.it Il suo blog di approfondimento culturale riguarda viaggi e arte francescapiana.it Scrive racconti. Il suo racconto “La risata”, tra le opere vincitrici del concorso “2020 Genesi del mondo nuovo”, è stato pubblicato (Erga ed, 2021).

DANILO POGGIO giornalista

Cuneo, tessera ODG n. 069368

danilo.poggio.wine@gmail.com

@ danilopoggiowine

YouTube: Danilo Gerardo Poggio

Danilo Gerardo Poggio

È direttore della storica testata giornalistica piemontese Grp Tv e di tre settimanali cartacei del Cuneese. Costante collaboratore del quotidiano nazionale Avvenire, è docente e membro del Comitato scientifico del Master in comunicazioni sociali della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sede di Torino. Impegnato nella ricerca e sperimentazione sulla crossmedialità, scrive di enogastronomia e viaggi sulla rivista L’assaggiatore ed è ospite, come divulgatore, in trasmissioni tv e radiofoniche nazionali rivolte al grande pubblico. Assaggiatore di vino Onav, partecipa alle commissioni di degustazione per concorsi enologici. Da anni attivo su Instagram (oltre 10 mila follower), produce video con un linguaggio “alternativo” che vengono pubblicati su Facebook e YouTube.

GIORGIO RINALDI giornalista

Bologna, tessera ODG n° 115023 +39 335 5818231

giorgiorinaldi@iol.it

Fondatore e direttore responsabile della testata giornalistica on line Faronotizie.it (con sezione “viaggi e reportage” curata dallo stesso). Scrive per Mete d’Italia e del mondo; in passato per Atmosphere (rivista di bordo ex Meridiana) e altre. Ha pubblicato per l’editore Gruppo Lumi srl il libro Achtung, giornalisti in transito! Storie più o meno comiche di giornalisti, aspiranti tali e merenderos, per Scatole Parlanti il romanzo La scomparsa della carta bollata – una storia del 77 bolognese, per l’editore Tresogni: La guerra del ritorno – il Lloricato che unì l’Europa; per l’editore Dialoghi: Il granello ucraino – quella sera a Bologna che il tempo si dilatò e la Terra divenne piatta.

freelance tessera ODG n°49062 +39 348 3577940

rinaldi.paolo@fastwebnet.it www.carnetdenotes.net

Nato verso la metà del secolo scorso, ha sempre amato il viaggio e, molto, anche scriverne, con passione. Passaggi fondamentali nella sua vita sono stati gli anni trascorsi accanto a Walter Albini, lavorando nella moda, negli anni Settanta, e poi quelli trascorsi come caporedattore a Casa Vogue, diretto da Isa Tutino Vercelloni. È stato giornalista freelance, sempre viaggiando e scrivendo molto. Oggi che tutto è cambiato, non sempre in peggio, pubblica online un magazine settimanale, carnet de notes, che riceve molti consensi.

NATALINO RUSSO

fotografo e giornalista freelance Roma, tessera ODG n° 166572 +39 328 6150482

natalino.russo@gmail.com www.natalinorusso.com Natalino Russo

natalinorusso

Laureato in Scienze Naturali, è specializzato in reportage di viaggio, montagna e natura. Ha pubblicato libri e guide per Touring Club Italiano, Ediciclo, Skira, Emons e altre case editrici. I suoi lavori sono apparsi su molte testate tra cui PleinAir, Dove, Qui Touring, Geo, Le Scienze, Internazionale, Meridiani. È coautore del progetto ‘Sei in un paese meraviglioso’ di Autostrade per l’Italia. Le sue fotografie sono state esposte in Italia e all’estero. Tiene seminari e workshop sulla fotografia e sulla scrittura di viaggio. È rappresentato dall’agenzia Simephoto e lavora anche nel campo della fotografia commerciale e di moda. È socio del gruppo La Venta, che organizza progetti di esplorazione geografica in tutto il mondo.

ANELISE SANCHEZ GOMES giornalista

Roma, tessera ODG n° 128442 +39 331 9137152

aneliseg@hotmail.com

post_italy

www.post-italy.com postitaly

Nata a Sao Paulo da genitori di origine italiana e spagnola ha iniziato in Brasile, prima ancora di laurearsi, la sua attività nel settore della comunicazione e del giornalismo. In Italia, dove vive dal 2001, ha lavorato per Metropoli (supplemento settimanale de la Repubblica) fino al momento della chiusura, ha scritto per Internazionale e collaborato con Rai News 24 e Associated Press, dedicandosi contemporaneamente a progetti legati alla multiculturalità e alla percezione dei migranti attraverso la stampa, come l’Agenzia europea Migra. E’ stata corrispondente per diversi quotidiani e periodici brasiliani quali Folha de São Paulo, Elle, Forbes Brasil e Caros amigos. Ha scritto numerosi articoli su argomenti di viaggio e turismo per il portale brasiliano UOL Viagem del grupo editoriale Folha de São Paulo. Ha creato e gestisce post-italy.com, portale in lingua portoghese che valorizza la cultura, le tradizioni, i costumi e i paesaggi italiani, diventato un riferimento per i brasiliani che viaggiano in Italia e partner di Viagem e Turismo, la testata di turismo dell’editrice Abril più diffusa in Brasile.

MARCELLO SANGUINETI

Fotografo, alpinista.

marcello.sanguineti@unige.it

Genova Professore di Ricerca Operativa (UniGe) person.dibris.unige.it/ sanguineti-marcello

@marcellosanguineti

Marcello Sanguineti

Si definisce un “marinaio d’alta quota”: partendo dal mare di Liguria, pratica un alpinismo esplorativo che lo ha portato a viaggiare sulle montagne di tutto il mondo, aprendo vie alpinistiche di estrema difficoltà in cinque continenti. Collabora con le più importanti riviste nazionali e internazionali di montagna e presenta proiezioni, serate, conferenze e mostre fotografiche sui suoi viaggi e sulla sua attività alpinistica ed esplorativa. Ha ricevuto la nomination ai Piolets d’Or, l’”Oscar della Montagna”. Membro del Club Alpino Accademico Italiano (CAAI), del Groupe de Haute Montagne (GHM), Accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna) e Istruttore Nazionale di Alpinismo (INA). I suoi viaggi si svolgono spesso in terre di confine che rappresentano punti di incontro fra popoli, nazioni e religioni. Marcello coniuga l’esplorazione e l’alpinismo nelle aree montuose più remote alla ricerca scientifica in quelle stesse aree, dedicata alla tutela dell’ambiente, all’analisi della diffusione delle sostanze inquinanti e all’impatto delle attività antropiche sugli ecosistemi più fragili.

ANNA SCARANO Giornalista

ascaranoanna@gmail.com

ascaranoa

tessera ODG n° 48460 +39 3357759635 dolcevitatoday.it

anna scarano

Ha lavorato in diverse testate del gruppo Mondadori, è stata vicecaporedattore a Donna Moderna, dove ha seguito in particolare i viaggi e l’alimentazione nella sezione lifestyle. Fra i suoi interessi, la storia e la memoria dei luoghi, il cibo e il suo legame con il territorio. Le piace anche indagare i diversi modi di viaggiare, tutto quello che modifica nel corso del tempo lo sposarsi da un Paese all’altro. Crede sempre di più che oggi ci sia bisogno di un nuovo modo di raccontare il mondo. Ha creato dolcevitatoday.it

ANTONIO SCHEMBRI giornalista

Palermo, tessera ODG n° 112767 +39 347 5245116

antonioschembri@virgilio.it

Ha cominciato a lavorare con Il Resto del Carlino nella redazione centrale di Bologna e collabora dal 2000 con il gruppo Il Sole24ore. Ha scritto per la testata The Good Life Italia e su alcuni magazine di viaggi e turismo, tra questi Marco Polo, Mondo in Tasca, Bell’Italia, In Viaggio e That’s Italia. Da Palermo, la sua città, lavora attualmente per la redazione del mensile Gattopardo, occupandosi di innovazione, cultura e reportage di viaggio, per il magazine online Le Vie dei Tesori e per la rivista di turismo culturale

ALBERTO SILIOTTI

giornalista, fotografo, documentarista

Cairo – Sinai (Egitto) tessera ODG n°67670, +39 335 225980 - +20 1212745317

asiliotti@gmail.com

albertosiliotti

www.geodia.net

Alberto Siliotti

Specializzato in turismo archeologico e naturalistico, in particolare modo sul Medio Oriente, Mar Rosso ed Egitto, paese sul quale ha pubblicato oltre venti libri e guide. Ha collaborato con numerose riviste naturalistiche e archeologiche (Archeologia Viva, Airone, Quark) e da oltre vent’anni con l’America University in Cairo per la quale ha creato la celebre collana Egypt Pocket Guides, guide illustrate tascabili con oltre quindici titoli in cinque lingue. Esperto del Sahara e dei Parchi Nazionali dell’Egitto ha diretto numerose spedizioni scientifiche nel Sahara e collabora con IUCN, UNDP, la Cooperazione Italiana allo Sviluppo e il Ministero Egiziano dell’Ambiente, enti per i quali ha realizzato le mappe e le guide del White Desert National Park, del Gilf Kebir National Park e dello Wadi el Gemal National Park.

ENRICA SIMONETTI giornalista

Bari, tessera ODG n° 52447

simonetti@gazzettamezzogiorno.it

enrica.simonetti

Enrica Simonetti

Caposervizio Ufficio Centrale della Gazzetta del Mezzogiorno, per 4 anni ha lavorato nell’emittente Antenna Sud e ha pubblicato articoli su National Geographic Italia, Il Gommone, Traveller e Lettera Internazionale. Ha viaggiato molto in Italia, in Europa, negli States e in NordAfrica. Appassionata di storia del mare, ha compiuto uno studio - reportage sui fari italiani, dal quale sono nati tre libri, pubblicati da Laterza. Con un gruppo di scrittori del mare anima la “Vedetta sul Mediterraneo”, una vecchia torre a Giovinazzo (Bari) inaugurata da Pedrag Matvejevic, in cui si tengono incontri sul mare e mostre fotografiche. Lingue: inglese, francese, spagnolo. Ultimi libri pubblicati “Puglia Viaggio nel colore” e “Tutti pazzi per la Puglia”, entrambi editi da Adda.

PIETRO TARALLO giornalista e scrittore Via Roma 74 – 16031 Pieve Ligure (GE) tessera ODG n° 154665, +39 010 3461054 +39 347 7881365

tarallo@libero.it

pietro.tarallo

www.pietrotarallo.it

Pietro Tarallo

Ha scritto 80 libri fra manuali di Geografia per le scuole, libri fotografici, guide turistiche dedicate all’Italia, all’Europa, all’America, all’Africa Australe, al Medio Oriente, all’India, al Sud-Est Asiatico, alla Cina, all’Australia, ai Monasteri, e numerosi reportage per riviste e quotidiani. Ha pubblicato nel 2014 Persone. Protagonisti 1980-2014 (Il Canneto), nel 2019 Giro del Mondo in 80 paesi (Polaris), nel 2022 Saudade de Portugal (Porto Seguro) e Gianni Calcagno. Una vita in salita. Dalla lanterna al K2 (Alpine Studio), nel 2024 Filippine, il sorriso dell’Asia (Guide Moizzi). Ha vinto numerosi premi giornalistici italiani e stranieri. Organizza dal 2007 Il Salotto del Viaggiatore, incontri dove racconta i suoi viaggi e quelli dei suoi ospiti. Dal 24 novembre 2016 al 28 settembre 2022 è stato Presidente NEOS, di cui attualmente è Presidente Onorario. Profili FB: Il Salotto del Viaggiatore, La Casa del Viaggiatore Luxury

SANDRA TOGNARINI giornalista

Milano, tessera ODG N° 074095 + 39 345-9313333

sandratognarini@hotmail.it www.ramingare.com sandratognarini

sandratognarini

Nata a Firenze, vive dal 2000 a Milano. Ha collaborato con i mensili Largo Consumo, Scarp de’ tenis, Focus e Focus Junior, con le testate online Redattore Sociale, Mondointasca e TgCom e con i quotidiani Il Tirreno e La Nazione.

ANGELO TONDINI fotogiornalista

Milano, tessera ODG n° 053221, +39 02 34938332/02 +39 34938330

angelotondini7@gmail.com

Angelo Tondini

www.angelotondini.it

Angelo Tondini

Sono fotografo e travel writer da 40 anni. Ho visitato 169 Paesi in tutto il mondo. Parlo inglese, francese e spagnolo. Ho collaborato con le maggiori riviste italiane e straniere. Ancora oggi lavoro per Forbes (Usa), Barnes&Noble (Usa), Geo (Germania), Marshall& Cavendish Singapore. Ho pubblicato libri fotografici, saggi, raccolte di poesie e Haiku, tradotti in varie lingue. E un romanzo : “Il kamikaze cristiano”, pubblicato anche negli Usa. Ho un archivio di 1 milione d’immagini: reportage geografico, food, interni, hotel.

GLORIA VANNI

freelance, socia fondatrice NEOS tessera ODG n. 048627 +39 339 60 98085, + 34 622 200 633

gloria.vanni@libero.it casabonitamenorca@gmail.com www.casabonitamenorca.com gloriavanni

Gloria Vanni

Genovese con sangue toscano, laurea in Lettere e Filosofia, giornalista professionista, mi sono occupata di comunicazione come “reporter di carta” per periodici italiani di viaggi e turismo e dal 2010 come giornalista digitale. Ho aperto e chiuso LessIsSexy.com, blog dedicato alla sostenibilità personale, sociale, ambientale. Dal 2017 vivo in Spagna. Oltre a continuare a scrivere prevalentemente di Minorca - collaboro con Isola di Minorca, Menorca 100x100 e scrivo per Casa Bonita Menorca’s Blog, offro ospitalità nella mia casa, 3 camere con bagno, e affitto la mia seconda casa al mare. Due progetti di ospitalità sostenibile per cui Casa Bonita Menorca ha ricevuto il marchio Menorca Reserva de Biosfera Unesco. Sono appassionata di esperienze di viaggi, ambiente e natura, mare e vela, lifestyle e luoghi di charme.

FABRIZIO VENTURA giornalista e fotografo Guarene (CN), tessera ODG N° 072443

fabrizioventura@progettofuturo.it oasisweb.eu

Brianzolo, laureato in Medicina Veterinaria a Milano, ha iniziato la sua carriera giornalistica come corrispondente dai campi di gara di trial per Motocross e Moto. Lascia poi i motori per dedicarsi al fotogiornalismo naturalistico. Dirige prima Ethos Magazine poi Natura Mondi. Collabora con Famiglia Cristiana e Donna Moderna. Dal 2003 è direttore di OASIS.

GRAZIELLA VIGO

fotogiornalista freelance Milano, tessera ODG n° 13629 +39 0229519870 +39 335 427576

graziellavigo21@gmail.com

www.graziellavigo.it

“…Graziella Vigo, una fotografa italiana contemporanea molto interessante…”, Wall Street Journal. Milanese di nascita cittadina del mondo, ha vissuto e studiato a Ginevra, poi a New York all’I.C.P. dove ha perfezionato l’arte del ritratto con Robert Mappletorpe. Giornalista e fotografa indipendente, cosmopolita e internazionale per educazione e professione, ha viaggiato in tutti i continenti, sempre con la macchina fotografica in mano, la curiosità e la capacità di meravigliarsi. Tra i suoi principali libri fotografici: C’era una volta in India (ediz. Electa), Uno sguardo sul mondo, le donne a Pechino (ediz. Presidenza del Consiglio), Armenia( ediz. Skira), Karabakh (ediz. Marsilio), e un’approfondita ricerca sulle orme di Gesù: Galilea Giudea Gerusalemmme, Ginevra De la Paix, San Lazzaro degli Armeni, Venezia.

ALESSANDRO ZUNINO fotografo, filmaker e illustratore Genova, +39 346 6274351

info@alessandro-zunino.com www.alessandro-zunino.com zuninoalessandro

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Alessandro Zunino (Genova, 1964) inizia la sua carriera di fotografo come rilevatore di beni culturali e successivamente di teatro e danza. La passione per l’Asia lo ha portato a dedicarsi al reportage fotografico (Laos, India, Tailandia, India, Sri Lanka) e al cinema, lavorando in collaborazione con professionisti del settore, dallo script alla ripresa, al montaggio, fino alla distribuzione. Nel 2012/2013 ha scritto e diretto “Lost in Laos” lungometraggio presentato e premiato in diversi festival internazionali. Dal 2016 è fotografo “contributor” di Getty Images. Nel 2019 è stato tra gli otto italiani finalisti selezionati per il Sony World Photography Awards. Ha esposto in Italia e Francia e pubblicato diversi libri. L’ultimo, uscito nel 2021, è “Laos, all’ombra delle dighe” (Il Canneto Editore) a seguito dell’omonima mostra. È illustratore e disegnatore di fumetti per il mercato italiano e francese.

LICIA ZUZZARO giornalista

Milano , tessera ODG n° 102029

Treninviaggio

Una vita professionale dedicata all’informazione e comunicazione pubblica. Tra le sue passioni annovera i viaggi e la scrittura. Con speciale interesse per la storia del turismo e, nell’ultimo decennio, per il turismo responsabile ed eco-sostenibile. Ideatrice del sito web Treninviaggio.info, ha collaborato in particolare con Il Giorno, Mondointasca.org, Latitudeslife.com, On the Road, Originalitaly.it, Agendaviaggi.com, CorriereQuotidiano.it. È autrice, oltre che di centinaia di articoli e reportage, anche di un saggio di letteratura e di una raccolta poetica.

Nida, perla del Baltico

di Marina Macrì e Edo Prando

Nel cuore proibito del Karakorum

di Marcello Sanguineti

Distese di sabbia fra Cile e Bolivia

di Gloria Vanni

La forza delle Sheroes s’incontra ad Agra

di Luca Guzzo

Architetture di acqua e di luce

di Irene Cabiati

Berlino, buona visione

di Maria R. D’Amico

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