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Cerberus e Astraios prendono il mare

Speciale Campagne d’istruzione 2020 NAVE ETNA Cerberus e Astraios prendono il mare

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di Giovanni Cazzato

Nave Etna, unità rifornitrice, sede di Comando, con capacità ospedaliere e Supporto Logistico della Marina Militare italiana, per il secondo anno consecutivo ha assolto il compito di nave scuola: dal 12 giugno al 12 luglio gli allievi del primo e secondo corso della Scuola navale militare Francesco Morosini di Venezia hanno navigato nel mar Mediterraneo affiancando l’equipaggio nelle molteplici attività di bordo. Una sfida che equipaggio ed allievi hanno raccolto con la consapevolezza della grande responsabilità di dover accompagnare gli allievi in questa delicata fase del loro percorso formativo. Nave Etna sarà per sempre associata al loro battesimo del mare, il primo

La Campagna ha portato gli allievi a La Spezia e Gaeta e si è conclusa a Venezia il 26 giugno

“Mi piacerebbe entrare a far parte del corpo di Stato Maggiore. Per via della mia passione per il mare, la Marina militare mi ha sempre affascinato e la Campagna d’istruzione ha rafforzato questo già grande interesse allievo 2^ cl Francesco ”

importante approccio con una “nave grigia”, con quella che rappresenta la componente operativa della Squadra navale e con ciò che sarà eventualmente il loro impiego di futuri conduttori di uomini e mezzi. La Campagna è il luogo per l’apprendimento dell’arte marinaresca, di tutto ciò che concerne la condotta della navigazione, le procedure di sicurezza antincendio e anti-falla. E’ il momento per il travaso di esperienze in merito alle operazioni di sicurezza marittima che vedono le unità della Squadra navale impegnate nel mar Mediterraneo e non solo. Durante la permanenza a bordo, oltre ad affiancarsi all’equipaggio nei routinari servizi di guardia, gli allievi hanno potuto assistere ad attività quali esercitazione di abbordaggio per controllo su unità mercantili, condotto dai militari della Brigata Marina San Marco, appontaggi e decolli di elicottero sul ponte di volo, affiancamenti ravvicinati

tra unità navali e rifornimenti in mare. Tutte queste esperienze sono state vissute con grandissimo entusiasmo e interesse, suscitando la curiosità di questi “piccoli marinai”, con lo sguardo proiettato verso le scelte che a breve dovranno operare. Si tratta dunque per gli allievi di vivere un momento di trasformazione e di profonda crescita professionale, in cui possono mettersi quotidianamente in gioco, affrontando con forza d’animo e spirito di squadra le numerose difficoltà. Al termine della campagna, sono quindi più coscienti della propria crescita, frutto dell’esperienza maturata durante le varie attività che offre loro la Marina Militare, essendosi cimentati nell’apprendimento di un’educazione etica e morale di chi oggi ha scelto onorevolmente di servire lo Stato nella nostra Forza armata. Al contempo, hanno acquisito la consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra, dello spirito di sacrificio e soprattutto del valore assoluto dell’equipaggio. Dice Davide: “Nessuno viene mai trascurato o lasciato indietro e ci si aiuta sempre quando possibile, non si resta mai soli”. Pensando al proprio futuro Francesco afferma: “Mi piacerebbe entrare a far parte del corpo di Stato Maggiore. Per via della mia passione per il mare, la Marina Militare mi ha sempre affascinato e la Campagna d’istruzione ha rafforzato questo già grande interesse”; e Pietro, che aspira a fare il medico nelle Forze armate, pensa: “Il percorso in Marina è un’ottima opportunità che unisce il desiderio di aiutare il prossimo, con la passione per i viaggi; ho avuto modo, grazie a questa esperienza, di confrontarmi con il dottore di bordo e di consolidare la volontà di conseguire i miei obiettivi”. La Campagna appena conclusasi, ancora una volta, suggella il legame della Forza armata con i giovani e la volontà di trasmettere loro l'importanza dei valori e la conoscenza dell'arte marinaresca. L’esperienza ha assunto, soprattutto quest’anno, segnato dalle restrizioni imposte dalla pandemia, un forte valore formativo sottolineato dall’atteggiamento fiero dell'equipaggio impegnato prevalentemente in mare nell’assolvimento delle missioni assegnate. L’allievo dunque, forte dell’esperienza maturata durante la Campagna a bordo di nave Etna e del triennio formativo svolto presso la Scuola navale, affronterà con maggiore consapevolezza le scelte future e sarà per sempre legato a una delle più grandi risorse della nostra Nazione: il mare.

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